Le Vaccinazioni del Cane
Le vaccinazioni nei confronti delle più comuni malattie infettive, responsabili di gravi
sofferenze, spesso mortali, che possono colpire il cane di qualunque età, sono lo strumento
più efficace di prevenzione. I vaccini, attualmente in commercio, sono in grado di stimolare una
valida risposta immunitaria e non provocare significative reazioni secondarie negative.
- 1. Parvovirosi
La Parvovirosi o gastroenterite emorragica infettiva è una malattia a rapida insorgenza
accompagnata a febbre, dolore addominale, vomito a contenuto ematico e diarrea
sanguinolenta che porta in breve a disidratazione e morte nei casi gravi. Ai segni gastroenterici
possono unirsi quelli respiratori dovuti ad un interessamento del miocardio. La sindrome
cardiaca, alle volte, costituisce l'unico quadro clinico della malattia nei neonati e nei
giovanissimi e si conclude con la morte improvvisa senza sintomi premonitori. Il virus, eliminato
dagli animali infetti, possiede un'elevata resistenza nell'ambiente (temperatura, pH acido,
disinfettanti), rendendo la malattia altamente contagiosa. Per questa ragione l'unica misura
preventiva risulta la vaccinazione, spesso praticata precocemente (sei settimane).
- 2. Cimurro
Il Cimurro è provocato da un virus che colpisce più apparati ed in particolare l'apparato
respiratorio, il sistema nervoso e l'apparato gastroenterico. Esiste una grande variabilità nella
durata e nella gravità delle manifestazioni cliniche. Si può andare dall'assenza di sintomi a una
malattia grave con o senza coinvolgimento del SNC, che si accompagna nel 50% dei casi alla
morte. Crisi epilettiche e mioclonie con iperestesia e depressione predominano in caso di
coinvolgimento della sostanza grigia (evoluzione acuta); atassia, paresi, paralisi e tremori
muscolari sono associati al coinvolgimento della sostanza bianca (evoluzione subacuta). La
terapia è sintomatica e l'unico approccio efficace per la profilassi del cimurro è la vaccinazione.
- 3. Epatite infettiva
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L'Epatite infettiva è una malattia virale che colpisce il fegato, ma non ha nulla in comune con
l'epatite virale dell'uomo che è sostenuta da altri agenti infettivi. L'infezione trasmessa per via
orale determina, dopo un periodo di incubazione (2 - 5 giorni), una profonda depressione,
anoressia, vomito, dolori colici e febbre oltre i 40°C. La prognosi è infausta nella forma acuta e
riservata nella forma dell'insufficienza epatica cronica.
- 4. Tracheobronchite infettiva
La Tracheobronchite infettiva o tosse dei canili è una malattia che viene provocata da più
agenti infettivi (adenovirus canino 2, parainfluenza, herpes virus, etc.) e che può determinare
gravi forme di broncopolmonite o fastidiose epidemie di tosse. La malattia è caratterizzata da
esordio improvviso, tonsillite, scolo nasale, tosse e febbre. Poiché nel determinismo della
malattia risultano spesso coinvolti agenti responsabili d'infezioni secondarie, l'uso di antibiotici
e chemioterapici può costituire un valido ausilio al fine di ridurre la gravità dei sintomi.
- 5. Piroplasmosi canina
La Piroplasmosi canina è una malattia protozoaria, sostenuta da Babesia canis, trasmessa da
zecche infette che determina la distruzione dei globuli rossi e gravi reazioni di tipo immunitario.
Tutto ciò comporta una forte anemia seguita da ittero facilmente apprezzabili sulle mucose
apparenti. Possono manifestarsi disturbi del sistema nervoso centrale e lesioni dei nervi
periferici con fenomeni di paraplegia accompagnati da dolore e difficoltà di movimento. Come
profilassi bisogna evitare di condurre i cani nelle zone infestate da zecche e quantomeno usare
prodotti antiparassitari e/o repellenti. Esiste, la possibilità di praticare una vaccinazione
preventiva.
- 6. Rabbia e Leptospirosi
La Rabbia e la Leptospirosi costituiscono a tutt'oggi due malattie infettive a carattere zoonosico
(cioè trasmissibili dall'animale all'uomo) e come tali da considerarsi di specifica attinenza
dell'attività di sanità pubblica veterinaria. La rabbia è una malattia virale in continua evoluzione
in considerazione del fatto che in talune zone settentrionali del nostro paese è ricomparsa la
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cosi detta rabbia silvestre e quella dei chirotteri (pipistrelli). La volpe quindi, seguita da alcuni
mustelidi (tassi, faine e martore), rappresenta un serbatoio del virus. E' questo un virus labile
ossia poco resistente nell'ambiente per cui il contagio tra un soggetto infetto e uno recettivo si
realizza soprattutto, ma non necessariamente, attraverso morsicature. Tutte le specie animali a
sangue caldo sono soggette all'infezione, sebbene per ogni specie esista una sensibilità
particolare. Attualmente la vaccinazione dei cani con vaccini inattivati e delle volpi con vaccini
per via orale rappresenta l'unico mezzo a disposizione capace di prevenire la malattia. La
leptospirosi è una malattia batterica frequente nei cani in tutto il mondo causata dalle
spirochete (L. canicola e L. icterohaemorrhagiae). L'infezione si verifica sia direttamente per
contatto con l'urina sia indirettamente con l'acqua od il suolo contaminati dagli animali escretori
di leptospire (topi, ratti e cani). L'infezione si manifesta attraverso la penetrazione della cute o
delle mucose da parte delle spirochete. Anche in questo caso la vaccinazione dei cani con
vaccini inattivati rappresenta l'unico mezzo a disposizione capace di prevenire la malattia. Per
un sempre più diffuso turismo, anche canino, le vaccinazioni assumono un ruolo ancora
maggiore di quello che avevano in passato. Ciò è diventato ancora più importante in seguito
alla libera circolazione intracomunitaria degli animali da compagnia.
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