Caratteristiche farmacologiche, indicazioni e monitoraggio dei farmaci Biotecnologici Dott. Mario Bocci Specialista in Reumatologia [email protected] Ospedale Belcolle, ASL Viterbo I farmaci Biotecnologi Cosa sono? Come si producono? Come funzionano? Perchè si usano? Come si usano? Monitoraggio Farmaci tradizionali vs Biotecnologici Small molecules: basso peso molecolare (<1500 Dalton), inferiore a quello dei farmaci biotecnologici. Prodotti per mezzo di processi industriali basati su sintesi chimica, in presenza di reagenti (precursori) e di adeguate condizioni chimico-fisiche (temperatura, pressione, pH, etc.). Il processo di sintesi chimica non necessita di sistemi biologici, ovvero organismi viventi o loro frazioni (per esempio cellule o enzimi). Farmaci tradizionali Farmaci Biologici: dalla sintesi chimica a quella ‘biologica’ Elevato grado di complessità strutturale e farmacologica, possono raggiungere pesi molecolari >150.000-200.000 Dalton. Strutture Proteiche, complessate con molecole di natura glucidica o lipidica, ma anche Polisaccaridi e Glicoproteine. Ormoni (insulina) Immunoglobuline Fattori della coagulazione, Vaccini Eparine Dai Farmaci Biologici ai BioTecnologici Lo sviluppo delle tecnologie del DNA ricombinante e dell’ingegneria genetica ha permesso un’evoluzione fondamentale delle terapie farmacologiche, consentendo di passare dai farmaci Biologici naturali (di origine naturale, estratti dai tessuti di organismi viventi) ai farmaci BioTecnologici. Dai Farmaci Biologici ai BioTecnologici Sistemi viventi (cellule, lieviti, batteri o sistemi cellulari ibridi generati con tecniche di fusione cellulare), per mezzo di manipolazione genetica, vengono dotati delle sequenze di DNA per bio-sintetizzare la molecola proteica farmacologicamente attiva per finalità terapeutiche. Evoluzione dei farmaci Sekhon BS et al., Biosimilars, 1, 1-11, 2011 Modello dell’Anticorpo IgG Funzioni Biologiche delle Ig 1. Riconoscimento e legame di un antigene: domini variabili (V) sulle estremità delle catene leggere e delle catene pesanti (CDR). 2. Citotossicità anticorpo - dipendente: frammento Fc (domini CH2 e CH3) 3. Fissazione del complemento: dominio CH1, tramite la sua interazione con la componente C1. Anticorpi Monoclonali La scoperta degli anticorpi monoclonali (mAb) risale al 1975, quando i ricercatori Cesar Milstein e Georges Kohler (nel 1984 premio Nobel per la medicina) misero a punto la tecnica dell’Ibridoma per la loro sintesi. Anticorpi Monoclonali: Ibridoma Ibridi cellulari (ibridomi): linfociti B murini specifici per un determinato antigene, fusi con cellule mielomatose non anticorpo secernenti. Immortalità Secernere anticorpi Anticorpi Monoclonali: Storia 1975: Primo sviluppo della tecnica per ottenere anticorpi monoclonali ("Kohler e Milstein", su Nature) 1984: Primo anticorpo monoclonale chimerico topo/uomo il Muromomab 1986: mAb il primo farmaco immesso sul mercato: Muromomab (anti-CD3) 1989: Primo Ab anticorpo monoclonale umanizzato 1994: Prima produzione di anticorpi monoclonali umani da topi transgenici o transcromosomici 1995: La Germania approva l'Edrecolomab per il trattamento del tumore del colon 1997: L'FDA approva il Rituximab per il trattamento del linfoma da cellule B, primo anticorpo chimerico anti-CD20 1998: L'FDA approva infliximab per il trattamento della malattia di Crohn 2000: L'FDA approva il Gemtuzumab ozogamicin primo anticorpo monoclonale legato ad una immunotossina 2002: L'FDA approva l'Ibritumomab tiuxetan per il linfoma da cellule B, primo anticorpo monoclonale legato ad un radionuclide 2004: L'FDA approva l'Bevacizumab e Cetuximab per il tumore del colon retto 2006: L'FDA approva l'Panitumumab per il tumore del colon retto Biotecnologie degli anticorpi monoclonali Progressiva riduzione della frazione frazione murina! Lonberg, Nat. Biotechnol, 2005 Biotecnologie degli anticorpi monoclonali Lonberg, Nat. Biotechnol, 2005 Anticorpi murini vs. Umani Massima capacità di attivare le funzioni effettrici immunitarie (CDC, citotossicità complemento-dipendente; ADCC, citotossicità Abdipendente cellulo-mediata) Lunga Emivita: MAb murini (pochi giorni) < MAb chimerici < MAb umanizzati ≤ MAb umani (alcune settimane). Minor rischio di eventi avversi e Immunizzazione. Farmaci Biotecnologici: Nomenclatura Tecniche avanzate di ingegneria genetica (tecnologia degli ibridomi, tecniche di innesto, topi transgenici, phage display technique) hanno permesso la generazione di vari tipi di MAb La nomenclatura riflette il tipo di MAb • xiMab = anticorpo monoclonale chimerico (Infliximab) • zuMab = anticorpo monoclonale umanizzato (Tocilizumab,Vedolizumab) • uMab = anticorpo monoclonale umano (Adalimumab) • cept = proteina di fusione recettore - anticorpo (Abatacept, Etanercept) Farmaci Biotecnologici: Applicazioni Terapeutiche Identificazione di un fattore molecolare e/o cellulare rilevante nella patogenesi di una malattia (bersaglio) La regolazione di questo fattore può avere un effetto sulla malattia? (ipotesi) Sviluppo biotecnologico di un anticorpo monoclonale farmacologicamente attivo in grado di neutralizzare il bersaglio identificato! Farmaci Biotecnologici: Applicazioni Terapeutiche Nella pratica clinica, vengono utilizzati in numerose applicazioni diagnostiche e terapeutiche, sfruttando le funzioni delle Ig (sia in quanto tali, sia come agenti veicolatori di farmaci su bersagli specifici). In ambito terapeutico essi vengono impiegati come agenti: Immunosoppressori Antineoplastici Inibitori dell’angiogenesi Altri (es antiaggreganti) Farmaci Biotecnologici e Patologie Infiammatorie Croniche Interferire con citochine implicate nella fisiopatogenesi di malattie in cui esiste squilibrio tra citochine ad attività anti-infiammatoria e pro infiammatoria, a favore di queste ultime. FLOGOSI Alcuni dei meccanismi alla base “dell’interazione terapeutica” nelle patologie infiammatorie: limitazione della cascata citochinica inibizione dell’attivazione delle T cell deplezione e inibizione della produzione di anticorpi patogenei da B cell Rahman P et al. (2010) J Rheumatol Suppl. 85:11-26 Farmaci Biotecnologici e Autoimmunità L’effetto immunosoppressore può essere ottenuto bloccando: Fattori solubili, quali le citochine (TNFα, IL6, IL17, IL 12/23, etc) coinvolte nell’ amplificazione della risposta immune Molecole accessorie (quali CD4, CD8, CD28) che inviano alla cellula un segnale costimolatorio Molecole di adesione (CD11/ CD18, CD54,VCAM-1, le selectine) deputate tanto a mediare i contatti intercellulari quanto la migrazione cellulare nel sito di flogosi Molecole responsabili dell’iniziazione della risposta immune cellulomediata (molecole HLA di classe II, recettore T cellulare) Farmaci Biotecnologici Disponibili Con trials clinici e studi registrativi, viene dimostrata efficacia e posta indicazione per le singole patologie. Attualmente in Italia commercializzati diversi Biotecnologici per malattie autoimmuni. Ancora in corso protocolli e trials di studio in Italia e all’estero per l’approvazione di nuove molecole. Artrite reumatoide Anti TNFα Infliximab Adalimumab Etanercept Golimumab Certolizumab Abatacept Tocilizumab Rituximab (Anakinra) Spondilite anchilosante e Spondiloartrite Anti TNFα Infliximab Adalimumab Etanercept Golimumab Certolizumab (Secukinumab) Psoriasi e Artrite psoriasica Anti TNFα Infliximab Adalimumab Etanercept Golimumab* Certolizumab* Ustekinumab (Secukinumab) Malattie infiammatorie croniche intestinali Anti TNFα Infliximab Adalimumab Golimumab* Vedolizumab Il fattore di necrosi tumorale alfa (TNFα) Citochina coinvolta nell'infiammazione sistemica. Prodotto principalmente da Macrofagi, ma anche da Linfociti T CD4+, cellule NK, neutrofili, mastociti, eosinofili e neuroni. Ruolo in: Apoptosi Attivazione cellulare (cellule T, cellule B, macrofagi) Induzione della sintesi di altre citochine pro-infiammatorie (IL-1, IL-6, IL-8, GM-CSF) permeabilità endoteliale ed espressione di molecole di adesione produzione di enzimi che degradano i tessuti (da sinoviociti e condrociti) Reclutamento di cellule infiammatorie (neutrofili, eosinofili) Feldmann M (2002) Nat Rev 2: 364-71 - Shealy D et al. (2010) mAbs 2(4):428-39 TNF alfa e cellulle effettrici TNF alfa e Recettori TNF-R1 espresso nella maggior parte dei tessuti, attivato sia dalla frazione di TNF legata alla membrana sia dalla forma solubile. TNF-R2 si trova solo nelle cellule del sistema immunitario, risponde solo alla forma solubile del TNF. TNF- solubile Apoptosi TNF- di membrana Attivazione di NF-kB, Produzione di citochine e di inibizione dell’apoptosi Feldmann M (2002) Nat Rev 2:364-71 TNF alfa e ruolo patogenetico Daniel Tracey et al. Pharm Therapeutics 117(2):244-79. March 2008 Farmaci biotecnologici e TNF alfa Infliximab (Remicade) Anticorpo monoclonale umano-murino chimerico IgG1. Target: TNF alfa solubile e di membrana. Via di somministrazione: infusione endovenosa, in 2 ore, premedicazione con steroide, antistaminico e/o paracetamolo. Dosaggio: 3-5 mg/kg peso. Frequenza: dopo carico, ogni 8 settimane. Indicazioni: Artrite reumatoide, Artrite psoriasica, Psoriasi, Spondilite anchilosante, Colite Ulcerosa, Malattia di Crohn Etanercept (Enbrel) Proteina chimerica di fusione del recettore umano del TNF alfa (TNFR2) con la frazione Fc dell’IgG1 umana. Target: TNF alfa solubile e TNF β. Via di somministrazione: sottocute. Dosaggio: 50mg. Frequenza: settimanale Indicazioni: Artrite reumatoide, Artrite psoriasica, Psoriasi, Artrite Idiopatica Giovanile, Spondilite anchilosante, Spondiloartrite non radiografica. Adalimumab (Humira®) Anticorpo monoclonale umano IgG1k. Target: TNF alfa solubile e di membrana. Via di somministrazione: sottocute. Dosaggio: 40mg. Frequenza: ogni 14 giorni Indicazioni: Artrite reumatoide, Artrite psoriasica, Psoriasi, Artrite Idiopatica Giovanile, Spondilite anchilosante, Spondiloartrite non radiografica, Colite Ulcerosa, Malattia di Crohn, Idrosadenite Suppurativa, Uveite. Golimumab (Simponi) Anticorpo monoclonale umano IgG1κ. Target: TNF alfa solubile e di membrana. Via di somministrazione: sottocute. Dosaggio: 50 mg. Frequenza: mensile Indicazioni: Artrite reumatoide, Artrite psoriasica, Artrite Idiopatica Giovanile, Spondilite anchilosante, Spondiloartrite non radiografica, Colite Ulcerosa Certolizumab pegol (Cimzia) Frammento Fab (manca Fc!) di anticorpo ricombinante umanizzato coniugato con polietilenglicole (PEG). Target: TNF alfa solubile e di membrana. Via di somministrazione: sottocute. Dosaggio: dopo carico, 200 mg. Frequenza: ogni 2 settimane Indicazioni: Artrite reumatoide, Artrite psoriasica, Spondilite anchilosante, Spondiloartrite non radiografica Biotecnologici non anti TNF Negli ultimi anni nuovi farmaci biotecnologici che agiscono bloccando altre vie patogenetiche (IL6, attivazione dei T linfociti e costimolazione, IL17, integrine, IL 12/23, etc). Switch nel caso di mancata o incompleta risposta alla terapia con farmaci anti-reumatici tradizionali e farmaci biologici anti TNF. Rituximab (Mabthera) Anticorpo monoclonale chimerico murino/umano IgG1. Target: CD20 dei B linfociti. Vie di somministrazione: infusione endovenosa, in circa 6 ore, premedicazione con steroide, paracetamolo e antistaminico. Dosaggio: 1 gr + 1 gr dopo 14 giorni. Frequenza: ogni 24 settimane Indicazioni: Artrite reumatoide, Linfoma non-Hodgkin (LNH), Leucemia linfatica cronica (LLC), Granulomatosi con poliangite e poliangite microscopica. Costimolazione Linfociti T CTLA4 come segnale di controllo fisiologico alla iperattivazione Linfocita T. Ruolo di abatacept nel blocco della costimolazione. E M Ruderman and R M Pope. Nature Clinical Practice Rheumatology (2006) 2, 654-660 Abatacept (Orencia) Proteina di fusione composta da regione Fc di IgG1 fusa al dominio extracellulare di CTLA-4. Target: CD80/86 sulle APC. Via di somministrazione: infusione endovenosa di 30 minuti / sottocute. Dosaggio: 10 mg/kg e.v. / 125 mg s.c. Frequenza: ogni 4 settimane / settimanale Indicazioni: Artrite reumatoide, Artrite idiopatica giovanile. Interleuchina 6 e ruolo patogenetico Interleuchina 6 e ruolo patogenetico Tocilizumab (RoActemra) Anticorpo monoclonale umanizzato IgG1k. Target: recettore umano dell‘IL-6. Via di somministrazione: infusione endovenosa di 1 ora / sottocute. Dosaggio: 8 mg/kg e.v. / 162 mg s.c. Frequenza: ogni 4 settimane / settimanale Indicazioni: Artrite reumatoide, Artrite idiopatica giovanile. Mediatori nella psoriasi: IL17 e IL12/23 Ustekinumab (Stelara) Anticorpo monoclonale IgG1κ umano Target: subunità p40 comune a IL 12/23. Via di somministrazione: sottocute. Dosaggio: 45 mg. Frequenza: dopo carico iniziale, ogni 12 settimane. Indicazioni: Psoriasi, Artrite Psoriasica. Secukinumab (Consentyx) Anticorpo monoclonale umano IgG1/κ. Target: interleuchina-17A. Via di somministrazione: sottocute. Dosaggio: 300 mg in PsA e Ps / 150mg in SpA Frequenza: dopo carico iniziale settimanale, mensilmente Indicazioni: Psoriasi, Artrite Psoriasica, Spondilite Anchilosante Patogenesi IBD Ordás, Ingrid et al. The Lancet , Volume 380 , Issue 9853 , 1606 - 1619 Vedolizumab (Entyvio) Anticorpo monoclonale umanizzato IgG1. Target: integrina α4β7. Via di somministrazione: infusione endovenosa, 30 minuti. Dosaggio: 300 mg. Frequenza: dopo carico iniziale, ogni 8 settimane. Indicazioni: Rettocolite Ulcerosa, Morbo di Crohn. Nuovi Farmaci Biotecnologici Sono in fase di sperimentazione diverse nuove molecole, che includono altri anti-IL17, anti IL 6, anti IL12/23. Biotecnologici e Farmacoeconomia Il costo annuo per trattamento è elevato, certamente superiore a quello di qualunque altra terapia. Eseguiti numerosi studi internazionali di costo/efficacia: a fronte di un costo diretto iniziale piu elevato, vengono ridotti i costi indiretti (prevenire la disabilita legata alla malattia) Soggetti a una regolamentazione precisa al fine di limitare spesa sanitaria. Per questo motivo sono stati individuati Centri di Riferimento in ogni Regione per la gestione di queste terapie. Biotecnologici e Biosimilari Brevetti per farmaci biotecnologici scaduti o in scadenza. Non sono ideati per essere superiori agli originatori, unico vantaggio è riduzione dei costi. Diritto del malato ad ottenere le cure più appropriate prevale rispetto agli obiettivi di risparmio (Corte di cassazione, 2011). Preoccupazioni riguardanti l'efficacia, immunogenicita e profilo di sicurezza! Biotecnologici e Biosimilari I biosimilari non possono essere identici agli originali biologici! Sia per variabilita stocastica sia per potenziali differenze nelle condizioni di produzione. Ciascun prodotto biotecnologico è reso unico dalla peculiarità della sostanza biotecnologica, dal processo di produzione, dalla formulazione e dal sistema di somminitrazione. Biotecnologici: Quando usarli Utilizzo dopo fallimento dei farmaci tradizionali (immunosoppressori, DMARDs, etc). Fondamentale la stratificazione dei pazienti per individuare forme a prognosi peggiore (anche trattamento di prima linea). Target terapeutico è remissione o bassa attivita di malattia secondo indicatori di attività, severità e clinimetria. Biotecnologici e Efficacia Numerosi trials di valutazione di ognuno dei farmaci biologici attualmente in commercio. Efficacia superiore a placebo e ai farmaci tradizionali nel controllo della sintomatologia e nella capacita di rallentare la progressione della malattia. Non sempre sono efficaci. C’è una percentuale di pazienti, stimabile tra il 10 e 20%, che non risponde a tale trattamento. In caso di fallimento, si può passare ad un altro biologico della stessa classe (da anti TNFα ad un altro anti TNFα) oppure ad un altro meccanismo d’azione. Vie di somministrazione Gli agenti biologici differiscono dalla maggior parte degli altri farmaci perché sono proteine simili alle proteine umane (conservazione in frigo!) Non sono metabolizzati come gli altri farmaci ma vengono processati come le normali proteine e devono essere somministrati per via parenterale per evitare la degradazione da parte del tratto GI. Vie di somministrazione Infliximab Abatacept Tocilizumab Rituximab Vedolizumab Vie di somministrazione Adalimumab Etanercept Golimumab Certolizumab Ustekinumab (Secukinumab) Abatacept Tocilizumab Infusione endovenosa Reazioni alle infusioni. Forme acute (entro 24 h, 3-6%): eritema, prurito, orticaria, rare crisi vasomotorie (anafilassi). Rallentare i tempi di infusione, somministrate premedicazioni (antistaminico, steroidi, paracetamolo). Con reazioni severe, sospendere infusione, iniziare trattamento antistaminico e steroideo. Prendere in considerazione sospensione e/o switch. Forme ritardate (fino a 14 giorni dopo,1-2%): malattia da siero (astenia, mialgie, febbre, angioedema, orticaria), spesso associate a anticorpi anti farmaco. Prevenzione con associati immunosoppressori. Sospendere biologico e switch. Iniezione sottocutanea Reazione al sito di iniezione (eritema, prurito, dolor e tumor). Cambiare continuamente il sito di inoculazione, iniettare lentamente, farmaco a temperatura ambiente. Non controindicazione alla terapia, maggior parte di moderata entità, gestibili con terapie sintomatiche. Sicurezza e Raccomandazioni Biologici: Prima di iniziare Profilo di sicurezza paragonabile a quello dei DMARDs tradizionali, a patto che venga eseguito accuratamente, prima e durante il trattamento, screening e monitoraggio per accertare l’idoneita del soggetto e l’assenza di controindicazioni e/o fattori di rischio. Biologici: Prima di iniziare Biologici e Infezioni varie Le infezioni sono l’effetto collaterale più frequente, nella maggior parte dei casi tratto respiratorio, urinario, cute e tessuti molli, non gravi. In corso di malattie croniche rischio di infezioni aumentato rispetto alla popolazione generale. Anti TNF e Zoster: rischio di riattivazione! Basso rischio di infezioni da HHV, CMV e EBV. Screening per HIV in pazienti selezionati a rischio. Infezioni varie: Raccomandazioni Comuni infezioni vie aeree superiori con sintomi simil-influenzali: valutazione clinico/laboratoristica per eventuale infezione batterica e relativa terapia antibiotica, altrimenti sintomatici. Infezioni maggiori intercorrenti: sospensione! Va iniziata antibioticoterapia, o terapia antivirale (Zoster) con ripresa del biologico alla guarigione. Biologici e Infezione TBC Anti-TNF determinano lisi del granuloma che isola il micobatterio! Rischio varia a seconda del biologico: etanercept e non anti TNF rischio minore rispetto agli altri anti TNF. Necessario screening, mediante anamnesi, intradermo-reazione di Mantoux e/o test IGRA (Quantiferon) e RX torace. Ripetizione test annualmente nei soggetti a rischio di esposizione in aree ad alta prevalenza, per sviluppo di nuove infezioni. Infezione TBC: Raccomandazioni o o TB latente prima della terapia: Profilassi anti-tubercolare per ridurre il rischio di riattivazione, con isoniazide o rifampicina (solitamente ISO 300 mg per 9 mesi), almeno 1 mese prima del biologico. TB attiva durante la terapia: Sospendere biologico, iniziare terapia per TB attiva, ripresa di solo DMARDs o biologici a rischio ridotto, dopo almeno 2 mesi. Biologici e Infezione HBV Anti TNF associati a casi di riattivazione infezione HBV! Necessaria valutazione dei markers HBV (HBsAg e Ab, anti HBc e HBV DNA) con individuazione delle categorie virologiche: Portatori attivi (HBs Ag+, anti HBc+, HBV DNA++, danno epatico) Portatori inattivi (HBs Ag+, anti HBc+/-) Portatori occulti (anti HBs+, anti HBc+/-) Infezione HBV: Raccomandazioni Portatori attivi o Controindicato uso dei biologici! Portatori inattivi o Profilassi con lamivudina (2-4 settimane prima del biologico e poi per 6/12 mesi). Portatori occulti o Monitoraggio (transaminasi, HBsAg, HBV DNA), sospensione biologico e terapia antivirale con riattivazione. Biologici e Infezione HCV Non solo il trattamento con biologici è risultato ben tollerato ma descritti anche effetti sinergici in combinazione con antivirali. Comunque necessario screening anti HCV: Nei pazienti positivi opportuno monitoraggio e follow up con specialista infettivologo (dosaggio HCV RNA e transaminasi) Con epatopatia ingravescente e possibile evoluzione in HCC, biologici controindicati! Biologici e Vaccini. Aumentato rischio di infezioni in corso di terapia immunosoppressiva e malattia infiammatoria cronica. Vaccinazioni conferiscono elevata probabilità di protezione, anche se titolo anticorpale ridotto rispetto ai controlli sani. Anche con terapie concomitanti (steroidi, MTX, etc) risposta protettiva non compromessa ai dosaggi abituali. Rischio di eventi avversi e riacutizzazione di malattie autoimmuni è raro (anti HBV) e trascurabile, rispetto ai benefici. Raccomandazioni: Vaccini. Vaccini acellulari: (influenza, pneumococco): CONSENTITI. Sono raccomandate le comuni vaccinazioni (anti influenzale annuale, anti pneumococcica ogni 5 anni). Vaccini vivi o vivi attenuati (morbillo, rosolia, parotite, HZV, febbre gialla, tifo): DA EVITARE Biologici e Chirurgia. Evidenze cliniche controverse per aumentato rischio di complicanze infettive e rallentamento della guarigione. Per chirurgia minore (es. cataratta): Non sospendere. Per interventi maggiori: Sospendere,1 settimana prima e riprendere 1-2 settimane dopo. Sospensione anche in base ai tempi di emivita del farmaco (2-4 volte, da 1 a 10 settimane prima!) e ripresa alla guarigione della ferita, in assenza di segni di infezione. Biologici e Neoplasie Con malattie infiammatorie croniche attive, in base a numerosi studi epidemiologici, rischio di sviluppare neoplasie aumentato. Alcuni DMARDs usati prima o in associazione ai biologici sono associati a rischio neoplasie. Dai dati disponibili soprattutto per anti TNF, rischio non sembrerebbe aumentato. Possibile associazione con neoplasie cutanee, polmonari, linfomi. Più sicuri i biologici non anti TNF. Raccomandazioni: Neoplasie Importante anamnesi familiare per rischio di sviluppo neoplasie e monitoraggio. Con pregressa storia di neoplasie, trattamento con biologico da considerare dopo 5 anni di remissione oncologica. Controindicati in corso di terapia antineoplastica e con precedente coinvolgimento linfonodale e/o metastatico. Biologici in Gravidanza e Allattamento Dati finora emersi sono rassicuranti, anche per gravidanze in corso di terapia. Passaggio transplacentare variabile col periodo di gravidanza (rilevante dalla II settimana) e variabile a seconda dei vari biologici. Escrezione dei farmaci nel latte materno è trascurabile, ma non dati certi su possibile effetto tossico sul neonato. Gravidanza e Allattamento: Raccomandazioni In via precauzionale, consigliata sospensione prima di pianificazione gravidanza, o uso adeguati metodi anticoncezionali. Gravidanze insorte in corso di terapia (entro primo trimestre): monitoraggio, ma basso rischio! Allattamento: ripresa della terapia al termine. Con rebound di malattia, sospendere allattamento e riprendere biologico. Biologici e patologie Neurologiche. Segnalati casi di associazione tra anti TNF e lesioni demielinizzanti, con miglioramento dopo la sospensione del biologico. Alcuni case report hanno segnalato casi di Leucoencefalopatia Multifocale Progressiva (PML). La terapia va interrotta con comparsa di segni/sintomi di natura neurologica! Biologici e Cardiopatie Con anti-TNF osservati peggioramento di insufficienza cardiaca congestizia presistente e aumento di mortalità. Scompenso classe NYHA III/IV: controindicazione! Scompenso classe NYHA I/II: non controindicati. Infarto del miocardio: in assenza di insufficienza cardiaca, non controindicati, sia pregresso che occorso durante il trattamento. Ma impiego di biologici in corso di malattie infiammatorie croniche ha ruolo nella prevenzione e riduzione del rischio CV, già di per sé aumentato in questi soggetti! Biologici e Autoimmunità Sviluppo di anticorpi contro il farmaco (maggiore con chimerici) con riduzione o perdita di risposta terapeutica. Osservata comparsa di auto-anticorpi (ANA e Anti-DNA), perlopiù asintomatici. Raro sviluppo di sindromi cliniche (LES da farmaci, APL) comunque reversibili e lievi. o ANA+ all’esordio: non controindicazioni. o Comparsa di ANA/aDNA, senza clinica: non controindicazione. o Comparsa di sindrome lupus like o connettivite: sospensione! Biologici e Reazioni cutanee Reazioni infusionali e nel sito di iniezione. Comparsa di sindrome lupus like (alopecia, rash malare, associati a ANA e dsDNA): sospendere. Eruzioni psoriasiformi o psoriasi tipica: terapia topica, PUVA, altrimenti sospensione e switch. Descritti casi di vasculite, nonostante loro uso per alcune forme: sospensione e inizio steroidi e/o immunosoppressori. Biologici: Discrasie ematiche e altro Descritti casi di leucopenia, anemia, pancitopenia, alterazioni degli indici di funzionalità epatica. Alterazioni del profilo lipidico e diverticolite, transaminasi, neutropenia, piastrinopenia (TCZ). Per riassumere… Screening per inizio terapia con biologico: Marcatori HCV-HBV Mantoux/Quantiferon TB gold test. Rx torace. Anamnesi per altre infezioni in atto o recidivanti o fattori di rischio. Anamnesi per scompenso cardiaco, neoplasie, malattie demielinizzanti. Raccomandazioni per gravidanza e allattamento. Biologici: Monitoraggio L’appropriatezza clinica e la decision making dei farmaci biologici si avvale anche del tight control. Importanza del tight control nella valutazione di efficacia, ma anche e soprattutto per la valutazione di potenziali eventi avversi. Fondamentale anche il self management: solo un paziente “informato” ed istruito può avere un ruolo attivo nell’efficacia terapeutica e nel monitoraggio di eventi avversi. Biologici: Monitoraggio Monitoraggio ambulatoriale clinico e laboratoristico ogni 3 mesi. Esami richiesti sono: VES, PCR, emocromo, funzione epatica, creatinina, esame urine, elettroforesi proteica; ANA, aDNA annualmente; Mantoux/Quantiferon annualmente (per soggetti a rischio). Modalità di somministrazione e monitoraggio La somministrazione endovenosa si presta a tight control: esclusiva somministrazione ospedaliera presso centri specializzati. Per la somministrazione sottocute domiciliare, la limitazione della prescrizione ai soli centri accreditati, con necessità di piano terapeutico e ritiro dello stesso nelle farmacie ospedaliere o territoriali delle ASL, consente di effettuare comunque un monitoraggio. Per alcuni biologici sottocute, sono attualmente disponibili dei servizi di assistenza domiciliare infermieristica e medica, con migliore aderenza terapeutica. Biologici: MMG e Specialista Medico di Medicina Generale (MMG) è il primo referente del paziente, con un rapporto continuativo. Il ruolo nella gestione di pazienti in terapia biologica importante e articolato: Monitoraggio dell’evoluzione clinica; Monitoraggio di eventuali segni di intolleranza alla terapia; Valutazione di infezioni e ottimizzazione del trattamento; Consigliare in caso di eventi intercorrenti (gravidanza, chirurgia, etc); Individuazione precoce di patologie concomitanti. Conclusioni I farmaci Biotecnologici hanno rappresentato un avanzamento importante nella terapia delle malattie infiammatorie croniche. Agiscono interferendo con la risposta immunitaria. Hanno un profilo rischio/beneficio a favore del loro utilizzo. Non sono esenti da possibili effetti collaterali anche gravi. Per questo necessario attento monitoraggio da parte di medici specialisti, in continua collaborazione con i medici di Medicina Generale.