Thomas:
“Mr.
Thomas’s
Travelogue Fantastic”
di Marco Milano
L’identità dell’indie-music diventa sempre più sfuggente. Sono
i Thomas che rischiano di metterla a dura prova, proponendo
un’alternativa all’etichetta senza etichette più in voga negli
ultimi anni. Di indie sembrano avere solo quel senso di
indipendenza cercato e rincorso come una chimera: l’album
sfornato dopo un esercizio di esibizioni dal vivo lungo un
decennio è una raccolta di idee e ispirazioni assai variegata,
senza schemi o strategie programmate, da far perdere il senso
di orientamento musicale. 10 brani che non danno tregua al
consumatore di dischi più accanito, un’escursione tra stili e
reminescenze disco anni ’70, funky music, schitarrate rock
anni ’80, pop. Il “Travelogue Fantastic” – per la
AutomaticRecord/Goodfellas – scaraventa a gamba tesa i Thomas
nel circuito degli ascoltatori radio, oltre che confermare il
loro mestiere originale di esecutori da palco, con il tour che
riempie club e locali nelle ultime settimane. Ok, scommessa
vinta, i Thomas ci sono e poca fatica per scoprirli. Non c’è
(quasi) nulla da eccepire sullo stile raffinato dell’apertura
d’album di Freaking Monster, del funky rauco di 43 Sunset,
della prova di evocazione psichedelica 70’s di Clogged. Ed è
davvero difficile concentrarsi su Roller Coster, senza
pensarlo come un omaggio a quegli anni ’80 che ossessionano in
molti, con incurabile affezione nostalgica. Ma si tratta del
primo disco per Massimiliano Zaccone, Giordano e Walter
Menegazzi, un progetto che poteva contare solo sull’imbarazzo
della scelta, pare di capire. Intanto, a fine ascolto, una
strategia sembra di scorgerla: toccare le corde musicali –
quelle emotive, non necessariamente il nylon delle chitarre
acustiche – di un popolo abituato ai revival riesce sempre a
convincere. Davvero difficile immaginare quale potrà essere la
loro prossima mossa da studio di registrazione, se ci sarà.
Con una nuova proposta di orizzonte musicale, un azzardo di
sperimentazione, e’ bello poter aspettare qualcosa di davvero
inedito. Di nuovo, come si fa da tempo con l’universo
parallelo indie. Nel frattempo meglio godersi senza troppe
esigenze le atmosfere vagamente alla Wondermints di Monolab e
Santhe, tracia di chiusura di eaglesiana memoria. I Thomas
promettono bene, lasciamoli lavorare. Sperando solo che
possano lasciare da parte la scorciatoia dei testi in inglese.
Per ascoltare i Thomas su Youtube
Simona Salis, il suo singolo
‘S’arriu de su coru’ in
classifica anche su iTunes
Jazz
Il singolo della cantautrice
sarda Simona Salis in classifica
su 105 e Montecarlo seconda
nella categoria Jazz
dell’I.Tunes Store. Un’artista
lontana dagli schemi, ma vicina
ai gusti di un mondo sempre più
in cerca di novità e
cambiamenti.
Un’esplosione di sensazioni nuove, speranza e certezza per
tutto ciò che di bello e brutto ci accade nella vita. Questo è
il brano S’arriu de su coru della cantautrice sarda, per un
futuro sognante, ma allo stesso tempo, pieno di verità, la
stessa verità che porta Simona ad esprimersi nella sua lingua
madre: il Sardo Campidanese, addolcito in maniera tale da
confondersi con le lingue latine.
“D’ogna arriu currit a mari est sa sola beridadi”…ogni fiume
arriva al suo mare è la sola verità, un messaggio di speranza
e di pace, racchiusi in una canzone che porta con se suoni e
colori di tutto il mondo. Musica autentica che viene dal
cuore, musica suonata. Un invito a ritrovare la verità’ e la
semplicità’ nel vissuto quotidiano.
S’ARRIU DE SU CORU (tratto dal cd “Chistionada de mei”)
La sua storia in quanto cantautrice ebbe inizio in un
pomeriggio d’estate, quando con la sua prima chitarra che
possedeva da pochi giorni, scrisse la sua prima canzone. Aveva
14 anni. Trascorre gli anni sino al diploma nella sua bella
isola, partecipando a progetti musicali diversi tra loro per
stile e genere, essendo la sua natura mutevole e molto
curiosa. Piu’ tardi si iscrive all’universita’ “lettere con
indirizzo storia della musica e dello spettacolo”, quindi si
trasferisce a Siena dove impara le basi jazz e poi a Milano.
Mette su il suo nuovo repertorio, questa volta in inglese.
Fondamentale in quel periodo fu l’incontro con il suo attuale
produttore Ivan Ciccarelli che noto’ il suo talento. Dopo
un’esperienza a Londra riprende la sua marcia conscia di aver
ritrovato se stessa le sue origini. Infatti, i 10 capitoli
musicali che compongono il suo album d’esordio “Chistionada de
mei” (parla di me), incarnano perfettamente l’esigenza di
Simona di trovare le risposte alle sue domande; scritto in
lingua sarda, una lingua antica dai colori forti, si presenta
facile all’ascolto; fondamentale e’ stato il contributo del
suo produtore Ivan Ciccarelli il cui approccio totalmente
libero da preconcetti discografici e radiofonici e’ entrato in
simbiosi con l’idea che Simona ha della musica. Un disco
difficile da etichettare dalle mille influenze, insomma un mix
di vissuto e di tanti generi musicali ascoltati. In febbraio
partecipa a sanremo rock&trend2005, arrivando tra i primi tre
della categoria cantautori. Nel giugno dello stesso anno
partecipa al festival di Mantova vincendo il premio logic
studios per vivacita’, ricerca linguistica e sonorita’, per il
saper trasmettere al pubblico le radici delle tradizioni sarde
rivisitandole con verve e presenza scenica. Parte un live che
da alcune citta’ europee arrivera’ in Tasmania e Australia.
Nel settembre 2006 e’ tra i 5 finalisti del Premio Tenco,
categoria: migliore opera prima e vince il premio “scrivendo
canzoni” a Sermide nel medesimo anno;Dal 2007 al 2009 scrive e
lavora su “Janas e dimonius” titolo del suo nuovo progetto
discografico ed editoriale. Il disco prodotto da Ivan
Ciccarelli e’ pronto dal 2009 cosi’ come il libro che
accompagna e completa il lavoro musicale tutto dedicato alle
leggende sarde. Il lieto evento della piccola Lara posticipa
l’uscita discografica e del libro nel 2012.
Simona Salis – voce e cori
Carmelo Isgrò – contrabbasso
Mark Harris – tastiere
Enrico Guerzoni – violoncello
Ivan Ciccarelli – percussioni, hang, udu
SIMONA SALIS – Official Site
www.protosound.net
‘Velocipede’ il nuovo singolo
di Maurizio Toffanetti
Ecco il singolo estratto da “Scusate il
Ritardo”, il nuovo disco di Maurizio
Toffanetti. Dopo una carriera spesa
come musicista jazz, scopre la nuova
verve cantautorale che lo porta al suo
secondo disco, meno contaminato e più
melodico
Velocipede è un brano spensierato sull’importanza
del
recupero e della valorizzazione delle cose semplici e sane,
come un bel giro in bicicletta. Le sensazioni percepite
nell’ascolto della sua musica, a volte soffuse
nell’interpretazione di stati d’animo dei personaggi evocati
dalle canzoni, diventano più forti nei frequenti richiami alla
vita metropolitana. Sono canzoni che parlano di vita, di
ricordi e di emozioni personali, qualche volta con allegria,
qualche volta con tristezza. Interpretazioni melodiche
suggestive che si uniscono ai testi con leggerezza.
Vanta la collaborazione di musicisti dotati di una grande
tecnica e di un ottimo gusto musicale, quali Michele Vignali
sax(Capossela), Lucio Caliendo batteria (Conte), Lucio Bruni
piano, Mario Dondi basso, Davide Fregni piano , Otello Cervi
tromba (Hengel Gualdi),
Stefano Corrias batteria
(Cammariere), Alessandro Greggia piano e arrangiamenti
(Tosca), Thomas Romano chitarre e arrangiamenti(Povia),
Orlando Cino fisarmonica, Luciano Galloni Batteria(Nek) e il
fratello Paolo Toffanetti
L’uscita del suo ultimo album “Scusate il ritardo”
nell’estate 2011 rappresenta anche la sua inedita svolta
cantautoriale. Edito per la DABLIUSOUND 2011 Baccano
edizioni,gia’ in vendita in tutti i piu’ importanti music
store on line.
MAURIZIO TOFFANETTI – Official Site
www.protosound.net
Frankie Hi Nrg Mc: School
Rocks! è la sigla del nuovo
programma di Rai Gulp
Periodo intenso per Frankie. Dopo il gran successo del suo
spettacolo “Potere alle Parole” in compagnia dell’attore e
regista Massimiliano Bruno, che ha fatto due settimane di
tutto esaurito al Teatro “Ambra alla Garbatella” di Roma, e
dopo aver partecipato al programma “Le Storie, diario
italiano”, con Corrado Augias, andato in onda il 30 novembre
scorso su Rai 3, per lui arriva un altro impegno.
Infatti, la sua “School Rocks!”
un programma omonimo prodotto da
ai ragazzi. Oltre ad essere
trasmissione, Frankie sarà anche
diventa il tema conduttore di
RAI GULP, canale RAI dedicato
l’autore della sigla della
ospite in una delle puntate.
“School Rocks!” mostra le vicende di un gruppo di ragazzi (32
studenti del Liceo Teatro Nuovo Coreutico-ScenograficoTeatrale di Torino) alle prese con un musical da mettere in
scena, pur continuando a seguire le lezioni scolastiche. Il
programma parte mercoledì 7 dicembre alle 19.30 e proseguirà
per tre mesi, ogni mercoledì, giovedì e venerdì, in tre
appuntamenti di 15 minuti e una puntata da 50 minuti il
sabato.
10° Birthday Rock Tv Party:
reportage live
testo e foto: Stefanino Benni
Alcatraz di Milano, 1.12.11: festa per il compleanno di ROCK
TV, nata appunto 10 anni fa.
A festeggiare gli amici e protagonisti della tv e della scena
musicale sono accorsi moltissimi fan, che hanno così potuto
gustare l’esibizione di diversi artisti, che si sono alternati
sul palco, come : Steff Burns, Africa Unite, Apres La Classe,
Casino Royale, Extrema, Linea 77, Marta sui Tubi, Omar
Pedrini, Persiana Jones, Pfm, Pino Scotto, Vallanzaska,
Shandon, Sud Sound System, The Last Fight, Rezophonic, Vanilla
Sky, Lacuna Coil,
ROCK TV ha proposto una formula live composta da una serie
ininterrotta di show perun totale di quasi 4 ore di
spettacolo, tra rock, blues, raggae, ska e ritmi pop.
Patron della serata l’amico batterista Mario Riso
(coofondatore di ROCK TV), che con i suoi Rezophonic, sta
portando avanti (dal 2006) un ambizioso progetto musicale in
collaborazione con l’AMREF Italia, a sostegno del progetto
idrico in Kajiado, una delle regioni più aride dell’est
africa, ai confini fra Kenia e Tanzania. Sempre più realtà si
sono accorte, grazie a questa iniziativa, dell’importanza e
della veridicità del progetto che ha portato alla
realizzazione di pozzi, cisterne, scuole.
Come conduttrice la rossa focosa Alteria, dei No More Speech,
che ha intrattenuto e scaldato il pubblico tra una esibizione
e l’altra, per un bellisssimo show all’insegna di un sano
divertimento.Il Rock non è solo un genere ma una attitudine ed
una sensazione viva che abbiamo nell’anima….
ROCK TV è su SKY al canale 718
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Caribou apre
Radiohead
il
tour
dei
Per il loro tour 2012 i Radiohead hanno scelto un supporto
d’eccezione: Dan Snaith aka Caribou uno dei personaggi indie
più noti del momento, genio della fusione di elettronica e
progressive, aprirà i concerti della band di Oxford nelle date
europee, comprese quelle programmate in Italia.
Dan Snaith è un musicista canadese che pubblica dischi sin dal
2000 come Manitoba poi, dal 2006, trasforma la sua creatura
nei Caribou, portandoli presto a divenire una delle più
influenti band della scena indipendente del nord America
grazie a uno stile unico.
Il primo album di Caribou/Manitoba ‘Start Breaking My Heart’ è
stato pubblicato nel 2001, a cui è seguito (sempre sotto
moniker Manitoba) nel 2003 ‘Up In Flames’. Dal cambio di nome
in Caribou ha pubblicato nel 2005 ‘The Milk of Human
Kindness’, nel 2008 ‘Andorra’, e nel 2010 ‘Swim’. Proprio
grazie a ‘Swim’ il progetto di Dan Snaith è divenuto tra i più
seguiti della nuova scena canadese. Da due anni i live di
Caribou e i dj set di Dan Snaith stanno registrando sold out
ovunque.
I Radiohead apriranno il loro tour europeo sabato 30 giugno a
Roma all’ Ippodromo delle Capannelle (Rock in Roma), mentre il
giorno successivo, domenica 1 luglio, la band suonerà in uno
dei più bei parchi d’Italia, il Parco delle Cascine nel cuore
di Firenze. Martedì 3 luglio sarà la volta di Bologna dove i
Radiohead si esibiranno nella splendida cornice di Piazza
Maggiore, che dopo trent’anni torna ad essere la piazza più
rock d’Italia; il tour italiano si concluderà mercoledì 4
luglio nella residenza dell’ultimo Doge di Venezia, Villa
Manin, a Codroipo (Udine) dove sono previsti fan di tutto il
nord-est europeo.
Roma festeggia il capodanno
con i Negramaro
“Sperando che i Maya si siano sbagliati e che il 2012 non
segni la fine di questa palla che gira su cui noi siamo tutti
aggrappati e da cui mai scenderemo, abbiamo deciso di passare
il Capodanno con tutti voi a Roma, in un posto incredibile e
storico come i Fori Imperiali, per un evento altrettanto
storico”. Giuliano Sangiorgi, frontman dei negramaro, annuncia
in una lettera ai fan pubblicata sul sito ufficiale, che la
rock band sarà la protagonista musicale del capodanno di Roma.
L’atteso evento musicale del 31 dicembre della capitale,
promosso da Roma Capitale e dalla Camera di Commercio di Roma,
con il contributo di Acea e delle Banche Tesoriere di Roma
Capitale (BNL Gruppo BNP Paribas, Unicredit, Banca Monte dei
Paschi di Siena), prevederà un doppio appuntamento con la
musica live, perché lo spettacolo della band salentina
capitanata
da
Giuliano
Sangiorgi
sarà
preceduto
dall’esibizione di Giusy Ferreri, che proporrà dal vivo i suoi
più grandi successi, che le sono valsi negli anni numerosi
dischi di platino. Giusy Ferreri con orgoglio aprirà la festa
ai Fori Imperiali forte di un anno di successi cominciato con
l’uscita del suo terzo album di inediti lanciato dal
prestigioso palco del Festival di Sanremo e proseguito
conquistando le classifiche di vendita e di air play (il suo
brano è stato il più trasmesso del festival).
Ad accompagnarla sul palco i suoi fedeli musicisti, ormai
compagni di viaggio stabili che anche nel 2011 hanno
attraversato con Giusy l’Italia suonando in location di
prim’ordine compreso il tour teatrale che ha aperto la sua
stagione live.
Il coordinamento organizzativo della serata è curato da Zètema
Progetto Cultura.
I negramaro sono entusiasti di tornare on stage, reduci dal
trionfo del “Casa69 tour” che ha infiammato negli ultimi due
mesi i palasport di tutta Italia, infilando un sold out dietro
l’altro. “Prima che finisse questo tour già esplosivo per le
emozioni che siete riusciti a darci – scrive Sangiorgi ai fan
su www.negramaro.com – è arrivata nella nostra casa69
itinerante una proposta altrettanto scoppiettante. Tra le
scintille di questa nuova notizia abbiamo iniziato a pensare,
poi pensare e ancora pensare… e scottandoci le dita e il cuore
su questi nuovi pensieri entusiasmanti abbiamo deciso.” Per
preparare al meglio lo show, assolutamente inedito e pensato
per un palco speciale come quello dei Fori Imperiali e
soprattutto “pieno di tutte le energie e le emozioni che ci
avete trasmesso senza sosta in questi anni”, prosegue
l’artista nella sua lettera, i negramaro passeranno il Natale
in sala prove. “Sarà un omaggio a tutti voi che ci avete
permesso di vivere ogni giorno di questa vita come fosse
sempre un capodanno meraviglioso, il primo e mai l’ultimo”,
prosegue Sangiorgi. “Tra frutti canditi e alberi di rosso
vestiti, tra vecchi e nuovi buoni propositi, tra paure e
insicurezze di esser stati più o meno buoni per babbo natale,
conclude il cantante della rock band – scegliete voi la via
migliore per essere felici e nell’attendere il nuovo anno, nel
mezzo troverete noi. Una notte tra il vecchio e il nuovo anno
cantata a squarciagola solo per dirvi ancora…”.
Folk’n Roll brianzolo degli
Scanz e dei Maza Gajnn
La band Folk’n’Roll brianzola,
che associa il dialetto a un
modernissimo sound, presenta il
28 novembre al MEDIMEX di Bari
il suo EP di esordio. In radio
il singolo FIUM
Scanz e i Maza Gajnn, Folk’n’Roll band brianzola nata nel
2008, presentano il loro primo EP ufficiale, prodotto e
realizzato fra il The Cave Studio di Catania e il White Rabbit
Hole Studio dal produttore artistico Daniele Grasso per DCAVE
RECORDS. Il lavoro ha lo scopo di diffondere il più possibile
il loro sound non solo a livello locale, ma anche nazionale.
In questo EP vengono proposti 4 brani, caratterizzati dalle
particolari sonorità della lingua brianzola unita ad un sound
particolare che, sia nelle tecniche di registrazione adottate,
sia negli arrangiamenti, strizza l’occhio al rock degli Stati
Uniti che dal finire dei 60 si ripresenta ai giorni nostri. I
pezzi proposti sono un sunto del variegato repertorio della
band, capace di dare un filo logico a diversi generi musicali
apparentemente distanti tra loro.
Scanz (Scanziani Daniele) nasce nel 1984 a Seregno, una
cittadina della Brianza. Già dai primi anni di vita viene a
contatto con le tradizioni della sua terra grazie anche ai
nonni che gli trasmettono le storie e le leggende del borgo.
Nel 2007 l’esigenza di trasformare questi racconti in musica
fa nascere gli Scanz e i Maza Gajnn; folk ‘n’ roll band che
utilizza il dialetto brianzolo nei testi. Il gruppo formato
così da Scanziani Daniele (voce e chitarra acustica), Giacomo
“Jack” Orlandi (basso), Matteo “Teo” Finizio (chitarra) e
Mauro “Maver” Mariani (batteria) comincia a suonare nelle
principali piazze della Brianza, partecipa a diversi contest
nazionali:“Note e Parole della Brianza” piazzandosi al terzo
posto, ricevendo il premio della giuria come miglior presenza
scenica; il Live on the Rock 2011 a Paceco (Trapani), anche
qui conquistando il terzo posto. Nel 2011 nasce la
collaborazione con Daniele Grasso (musicista, produttore,
sound engineer, e collaboratore tra gli altri di Diego
Mancino, Cesare Basile, Afterhours, John Parish, Greg Dulli,
John Bonnare, Hugo Race e Waines) che porterà alla band un
nuovo sound, unendo la tradizione della lingua Brianzola con
sonorità lontane dal consueto sentir musica.
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Stereoscope Collective: esce
‘Glitchy Girl’
Stereoscope Collective è un
duo internazionale di DJ,
arrangiatori, compositori che
virtualmente rappresentano un
laboratorio
creativo
permanente in grado di
produrre idee innovative con
le quali dare una scossa al
mercato musicale.
Al Centro di questa strategia Tom Glide e l’italiano Ivan
Russo, artisti loro stessi e produttori che hanno lavorato con
molti personaggi, collezionando numerosi successi “around the
world”. Tom e Ivan, geniali girovaghi della musica, insieme o
separatamente, nel fare musica hanno sempre dato una
importanza particolare a quella che potremmo definire una
perfetta alchimia di stili, suoni, atmosfere, suggestioni,
fatto possibile solo grazie a una fortissima componente di
ecletticità intellettuale e musicale.
Nel 2005 i due hanno iniziato la loro collaborazione coproducendo, scrivendo tutti i brani e arrangiandoli del bestseller discografico “Un Monde Parfait” (artista Ilona
Mitrecey). Il progetto ha venduto oltre 3 milioni di copie
aggiudicandosi molti Music Award in Europa e nel mondo
(Francia, Belgio, Germania, Portogallo, Giappone etc.) e
numerosi dischi d’oro, di platino e di diamante.
Dopo questo straordinario successo Tom Glide e Ivan Russo
hanno seguito per un certo periodo strade separate. Ivan
producendo progetti come Shaby (Francia), Freyia (UK) , gli
Audio2 in Italia e sviluppando contestualmente l’attività
delle proprie Labels discografiche (Atollo Records e Atollo
Electronic UK). Tom invece, da parte sua, ha tentato
l’avventura americana con Patrick Smadja e la Can U Feel It
Records. In questo senso ha realizzato un sorprendente album –
che potremmo definire retro-funk – con le musiche di molte
leggende musicali come Earth Wind And Fire, Michael Jackson,
Diana Ross, George Duke, raggiungendo la decima posizione
(10°) nell’ Official Uk Soul Chart. L’album, che è intitolato
“Tom Glide And The Luv All Stars”, sarà presentato nel
prossimo marzo 2012 nel “Nu Soul UK Tour” insieme con Cool
Million, Soultalk e Westcoast Soulstars.
Nel luglio 2011, per iniziativa di Patrick Smadja (Can U Feel
It Records) il duo italo-francese si incontra di nuovo a
Napoli dove decide di affrontare una nuova sfida, ispirata
alla nuova ondata Nu-Electro che sta attraversando il mondo.
Tom e Ivan decidono di unire le loro risorse . Il focus del
progetto è quello di far convergere su questa idea innovativa
di lavoro interpreti e vocalist, quindi estendere l’iniziativa
a livello internazionale e mondiale con performances live.
Molte etichette negli USA, in Francia, Israele e in
Inghilterra si stanno già rapidamente orientando su questo
nuovo modello di creatività… che si tratti della rivelazione
del prossimo anno?
Glitchy Girl, il video
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Il debutto dell’Orchestra
“Archi di Roma”
di Maria Rosaria De Simone
Se attraversate le vie del centro di Roma la sera, vi capiterà
di passeggiare in assoluto silenzio trai fioche luci e di
sentire solo i vostri passi sui sampietrini. I romani ed i
turisti son tutti al caldo di rinomate trattorie o nei wine
bar che ora sono cosi di moda.
Ma la sera del 29 novembre, in Via del Banco di Santo Spirito,
famosa per essere la stretta via che incanala i pellegrini
dritti dritti verso il Ponte S. Angelo, in uno scorcio di
antica bellezza, dalle porte aperte della chiesa dei SS Celso
e Giuliano si espandevano le note struggenti di una musica
barocca. L’incanto delle note sembrava fondersi con le pietre
barocche ingrigite dal tempo, e la via pareva riprender vita
in una rinnovata rivisitazione delle sinfonie di Vivaldi,
Corelli e Telemann. La chiesa, deliziosa nella sua forma
ellittica che pare fondersi con la sua alta cupola, era
gremita di persone venute ad assistete al debutto dell’
orchestra “Archi di Roma”, che ha la particolarità di essere
la prima, dopo circa un sessantennio, che si occupa di musica
antica. I musicisti sono delle giovani promesse del panorama
musicale italiano che, con grande energia e contro ogni
pronostico sfavorevole, hanno voluto cimentarsi in una musica
bella quanto ormai sconosciuta a moltissimi giovani. Il
fondatore dell’orchestra e’ il primo violino Federico
Mose’Benigni che, assieme ai cofondatori Ferruccio Vignanelli,
Alessandra Maria Muller, Nicola Bossone e Alfonso Bossone, ha
voluto un gruppo senza direttore, in cui il cuore fosse la
relazione tra i componenti e non la gerarchia, la ricerca di
un eguale sentire per arrivare a produrre una musica
profondamente armonica, che giungesse all’animo degli
ascoltatori. Il gruppo e’ formato da musicisti di giovane
eta’, da cui traspare un grande amore per la musica, una
costante dedizione, un’energia ed un talento che riempie gli
accordi della loro musica, che si pone l’obiettivo di
riportare la musica barocca ai fasti dei quel periodo che fece
grande Roma.
E’ evidente nel gruppo la ricerca di una perfezione tecnica e
stilistica rivestita pero’ di un messaggio che veicola la
bellezza dell’arte, il desiderio di un risveglio morale,
sociale e culturale. Perché la musica e’ davvero una delle
espressioni umane che sa toccare il cuore dell’uomo e che
smuove tutta una serie di sentimenti sopiti, di ricerca del
bello e del buono e della pace, tutto ciò in fondo che rende
bella l’umanità, ripulita dalle sue bassezze. Sentiremo di
sicuro parlare di questa giovane orchestra, che prepara
rinnovate energie nella musica barocca che oggi conosce solo
importanti ed eccezionali musicisti che pareva non lasciassero
eredi.
Dopo il debutto della scorsa sera, l’orchestra ” Archi di
Roma” si esibirà il giorno 21 dicembre alle ore 20.30, nella
Chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini. Suonerà con loro il
violinista David Romano, prima parte dell’orchestra
dell’Accademia di Santa Cecilia. Un appuntamento da non
dimenticare se si vuole ascoltare buona musica antica
rivisitata con musicalità nuove.