ORGANIZZAZIONE SANITARIA

ORGANIZZAZIONE
SANITARIA
Prof. A. Mistretta
ASL
Nell'ordinamento
italiano
l'azienda
sanitaria locale (ASL) è un ente pubblico
locale.
In passato ente strumentale della regione, al quale competeva
l'organizzazione finanziaria e gestionale delle prestazioni sanitarie, dal
1993 ha perso il carattere di organo della Regione, acquisendo una
propria soggettività giuridica con un'autonomia anche a carattere
imprenditoriale
le unità sanitarie locali si costituiscono in Aziende con personalità
giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale
Le Aziende sanitarie assumono la natura di enti pubblici economici.
Le ASL fanno parte del Servizio sanitario
nazionale.
Le ASL sono aziende con personalità giuridica pubblica
e sono centri di imputazione di autonomia
imprenditoriale. Con la legge di riforma la
precedente unità sanitaria locale (USL) è divenuta
azienda dotata di autonomia organizzativa, gestionale,
tecnica, amministrativa, patrimoniale e contabile.
Sono organi delle
ASL
Il Direttore
Generale
Il Collegio
Sindacale
Perché Aziende?
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La gestione e l’organizzazione sanitaria secondo
principi aziendali e strumenti privatistici (atto
aziendale) risponde a criteri di efficacia, efficienza
ed economicità, rispettando i vincoli di bilancio
attraverso l’equilibrio costi e ricavi.
Sfruttamento ottimale delle risorse rispettando i
livelli di qualità ed equità.
Organizzazione e funzionamento secondo il
livello basato sul controllo di gestione.
L’ASL da produttore ad acquirente
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L’ASL garantisce la tutela della salute per conto
della Regione tramite l’acquisto di servizi
sanitari da produttori pubblici (es. ospedali) e
privati.
Il flusso finanziario
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Il finanziamento alle ASL per acquistare i servizi
è basato sulla quota capitaria.
La remunerazione dei soggetti erogatori dei
servizi sanitari (produttori pubblici e privati) è
basato su pagamento a prestazione, tranne per i
MMG e PLS pagati per la parte maggiore a quota
capitaria.
Efficienza
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È il rapporto tra costi (servizi) e benefici
(diminuzione della morbilità e/o mortalità)
Ha due componenti: efficienza clinica ed
efficienza di produttività che si ottengono dalla
capacità tecnico-professionale, dalla qualità delle
strutture, e dalla disponibilità delle risorse.
L’efficienza può avere una soglia verso il basso e
una verso l’alto.
L’efficienza tecnica si ha quando l’utilizzo in modo
razionale della tecnologia disponibile rende il
massimo prodotto possibile, in definitiva
efficienza nell’impiego delle risorse.
EFFICACIA
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L’efficacia è la capacità di raggiungere gli
obiettivi prefissati.
L’efficacia a priori è quella relativa all’utilizzo di
tecnologie efficaci.
L’efficacia a posteriori è quella della valutazione
dei risultati del sistema di cure in termini di
salute
ECONOMICITA’
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L’economicità si ottiene scegliendo i costi di
risorse minime che danno gli stessi outcomes,
anche usando i costi di risorse superiori.
APPROPRIATEZZA
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“L’appropriatezza è la pertinenza delle attività
assistenziali rispetto a persone, circostanza e
luogo,questi devono essere valide ed accettabili
da un punto di vista scientifico sia per
l’operatore sanitario che per gli utenti. Ovvero
,pertinenza tra specifici bisogni di salute e
modalità/tipo di prestazione erogate” Holland 1985
Azienda Sanitaria Locale(ASL)
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Le ASL assicurano i LEA
Le ASL sono aziende di diritto pubblico con
personalità giuridica al fine di dotare
l’organizzazione sanitaria di efficienza, efficacia
ed economicità.
Le ASL hanno dimensione infraregionali.
Le funzioni dell’ASL vengono svolte con atto
aziendale.
AUTONOMIA DELLE ASL
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Gestionale
Organizzativa
Contabile
Amministrativa
Patrimoniale
Tecnica
Autonomia Organizzativa
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Autonomia
organizzativa
individua
autonomamente la struttura organizzativa
dell’Azienda sia come sistema organizzativo
interno (staff di direzione ), sia come livelli di
decentramento ( poteri di gestione, di controllo )
Autonomia Amministrativa
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Potere
di
adottare
autonomamente
provvedimenti amministrativi che implicano
potestà pubblica.
Autonomia Contabile
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Comprende l’area di di gestione economica,
finanziaria e patrimoniale
Autonomia Patrimoniale
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Disporre del patrimonio sia con atti di
acquisizione, sia con atti di cessione, sia con atti
di amministrazione
Autonomia Gestionale
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Il potere di determinare in piena autonomia gli
obiettivi dell’azione
programmare le attività
provvedere alla allocazione delle risorse umane,
strumentali e finanziarie
procedere al conferimento dei poteri e alle
attribuzioni delle responsabilità
il modo di controllare l’andamento della gestione
la verifica dei risultati.
Autonomia Tecnica
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Procedure e le modalità di impiego delle risorse.
ASL DIFFERENZE USL
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A.S.L.
Direttore Generale
Direttore Amministrativo
Direttore Sanitario
Consiglio dei sanitari
Collegio sindacale
Usl DIFFERENZE ASL ASP
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U.S.L
Direttore Generale
Direttore Amministrativo
Direttore Sanitario
Consiglio dei sanitari
Coordinatore dei servizi socio-sanitari
Collegio dei revisori
Direttore Generale
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Il D.G. è l’imprenditore dell’Azienda; nelle sue
attività di direzione è coadiuvato, per tutto
quello che riguarda i servizi di organizzazione,
amministrazione e di contabilità dal Direttore
Amministrativo, mentre per tutto ciò che
riguarda le attività medico-sanitarie e
paramediche esiste un Direttore.
Direttore Sanitario
Il D.S. deve essere per obbligo di legge un
medico, mentre il D.A. deve essere un laureato
in discipline giuridiche-economiche; il D.G. può
essere un medico, un economista o un giurista
COLLEGIO SINDACALE
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Il collegio sindacale (che ha preso il posto del
collegio dei revisori) è quell’organo che è
investito delle funzioni di vigilanza e di
controllo; quello che svolge è un controllo
prettamente di natura amministrativa contabile
ed è quel organo che qualora si presentino delle
anomalie deve intervenire ed eventualmente
correggere
Come è organizzata una A.S.L.?
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Distretti sanitari di base
Dipartimenti di prevenzione
Presidi ospedalieri non costituiti in aziende
ospedaliere
Accanto al presidio esiste l’Azienda
Ospedaliera
DISTRETTI SANITARI
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Distretti sanitari di base: il distretto è un
articolazione dell’Azienda sul territorio e deve
avere, in base al decreto 229/99, una popolazione
di almeno 60.000 abitanti. Il distretto ha una
serie di compiti e di attribuzioni fondamentali che
vanno dall’assistenza specialistica ambulatoriale,
alle attività rivolte agli anziani, ai disabili, ai
malati di HIV; c’è un direttore di distretto che
dipende dall’A.S.L. anche se distaccato
IL DISTRETTO
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è l’articolazione organizzativo-funzionale dell’ASL
è individuato con atto aziendale
prevede un bacino di utenza di popolazione minima di
60.000 abitanti
ha la finalità di realizzare un elevato livello di
integrazione tra i diversi servizi che erogano le prestazioni
sanitarie e tra questi e i servizi socio-sanitari, tale da
consentire una risposta coordinata e continuativa ai
bisogni sanitaria della popolazione.
ha autonomia tecnico-gestionale
ha autonomia economico finanziaria
ha risorse in rapporto agli obiettivi di salute della
popolazione
Ha anche compiti di assistenza socio sanitaria se
concordati e finanziati dai comuni.
I Servizi offerti dal Distretto
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Assistenza primaria:MMG PLS Continuità
assistenziale
Assistenza specialistica ambulatoriale
Consultorio materno infantile
Attività e servizi per disabili
Assistenza domiciliare integrata (ADI)
Cure per tossicodipendenti (SERT)
Attività e servizi per patologie come HIV e per
pazienti in fase terminale.
Servizio di farmacia
ADI(integrata) ADP(programmata) ADR (residenziale)
Assistenza Primaria
MMG PLS Continuità assistenziale
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L’ assistenza primaria è garantita da un rapporto
di lavoro autonomo, continuativo e coordinato
che si instaura tra l’ASL e i mmg, pls e la
continuità assistenziale.
Il mmg e il pls possono svolgere il loro lavoro sia
singolarmente, che in forma associativa
Il nuovo compito del mmg: il governo dei percorsi
sanitari delle cure primarie e dell’assistenza
territoriale.
DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE
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Dipartimenti di prevenzione: è una struttura
operativa organizzata da parte di ciascuna
Regione e lo scopo è quello di:
garantire la salute collettiva
perseguire degli obiettivi generali di promozione
della salute
agire per prevenire malattie ed eventuali disabilità
cercare di contribuire al miglioramento della
qualità della vita

Anche il dipartimento di prevenzione ha una sua
autonomia organizzativa e nell’insieme delle sue
funzioni si occupa prevalentemente di Igiene e
sanità pubblica, sanità degli alimenti, sanità della
nutrizione, sicurezza degli ambienti di lavoro,
sanità animale relativa alla produzione,
trasformazione e commercializzazione dei
prodotti
ORGANIZZAZIONE
DIPARTIMENTALE
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È l’innovazione legislativa organizzativa principale
inserita nel dl 502/92 e succ. mod.
È il modello ordinario di gestione operativa con cui sono
organizzate le strutture aziendali.
È un’aggregazione di più unità operative affini o
complementari,con propria autonomia e responsabilità,
ma interdipendenti( es. Dip. Cardiologia, Chirurgia
generale, Prevenzione ecc.).
Serve a potenziare le responsabilità dirigenziali e
professionali, come centro di responsabilità, sia
economico, sia per l’elaborazione dei programmi di
attività e di valutazione dell’assistenza.
Il D.G. nomina il direttore del dipartimento.
Dipartimento della Prevenzione
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Il DP garantisce la tutela della salute collettiva
attraverso gli obiettivi di promozione della
salute, prevenzione delle malattie e disabilità,
miglioramento della qualità della vita.
Il DP promuove azioni volte a individuare e
rimuovere le cause di nocività e malattie di
origine ambientale, umana e animale
Organizzazione del DP
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Igiene e sanità pubblica
Igiene degli alimenti e della nutrizione
Prevenzione e sicurezza luoghi di lavoro
Sanità animale
Igiene degli alimenti di origine animale
Igiene degli allevamenti e delle produzioni
zootecniche
Dipartimento salute mentale
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Centro salute mentale
Ambulatori
Servizi psichiatrici di diagnosi e cure
Centri diurni
Strutture residenziali
Collegamento con le Cooperative di lavoro
Assistenza Ospedaliera
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Ospedali non costituiti in Azienda
Aziende Ospedaliere
Aziende Universitarie Ospedaliere
Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico
Istituti privati accreditati
Ospedali non costituiti in Azienda
o Presidio Ospedaliero
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Sono presidi delle ASL
Sono diretti da un dirigente medico, responsabile delle
funzioni igienico amministrative e da un dirigente
amministrativo per le relative funzioni, entrambi nominati
dal Direttore Generale.
Hanno autonomia economico-finanziaria con contabilità
separata all’interno del bilancio dell’ASL
Se nell’ASL vi sono più presidi ospedalieri, questi possono
essere accorpati a fini funzionali
Gli Ospedali sono organizzati per Dipartimenti.
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Il presidio ospedaliero è un ospedale non
costituito in azienda ospedaliera in quanto privo
dei requisiti di legge. Pertanto gode di
un'autonomia molto minore, esso comunque ha
autonomia a livello direttivo (presenza di un
medico responsabile delle funzioni igienicoorganizzative e un dirigente amministrativo
responsabile della gestione amministrativa) e
autonomia
economico-finanziaria
con
contabilità separata seppure interna al bilancio
dell'Azienda sanitaria locale (ASL) di
riferimento.
Azienda Ospedaliera
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Sono costituiti in Azienda gli Ospedali di rilievo
nazionale e di alta specializzazione,individuati
dalle Regioni in base a parametri stabiliti
dall’art. 4 del dl 502 e succ. modificazioni.
Le AO hanno gli stessi organi e le medesime
attribuzioni previste dalle ASL
I requisiti per le AO
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Organizzazione dipartimentale delle UO
Disponibilità di un sistema di contabilità economico
patrimoniale e per centri di costo
Almeno tre UO di alta specializzazione
Dipartimento emergenza di secondo livello
Ruolo di ospedale di riferimento del programma di
assistenza sanitaria regionale
Attività di ricovero in degenza ordinaria per pazienti
di altre Regioni
Indice della complessità della casistica superiore del
20% superiore alla media regionale
Disponibilità di un patrimonio immobiliare
adeguato
Le Aziende Ospedaliere
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Le Aziende Ospedaliere rappresentano tutti quegli
ospedali scorporati dall’Azienda A.S.L. che sono stati
costituiti come Aziende Autonome dotate di propria
personalità giuridica e di autonomia imprenditoriale; non
sono A.S.L. perché hanno un bacino di utenza
completamente diverso e possiedono requisiti diversi.
Sono le Regioni che devono individuare quegli ospedali,
che per la presenza di tutta una serie di requisiti
fondamentali, si possono scorporare dalla A.S.L. per essere
costituiti in aziende ospedaliere.
Autonomia AO
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Gestionale
Organizzativa
Contabile
Amministrativa
Patrimoniale
Tecnica
Come vengono finanziate i presidi, le aziende
sanitarie e le aziende ospedaliere?
Le fonti di finanziamento per le A.S.L sono:
 una quota del fondo sanitario regionale che viene ripartito
annualmente dalla Regione; mensilmente la Regione
attribuisce una quota a ciascuna A.S.L. che rappresenta
una parte consistente di finanziamento.
 redditi
 lasciti
 donazioni
 mutui ma per durata non superiore ai 10 anni; vige infatti
un divieto da parte delle A.S.L. di indebitarsi
ENTRATE
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Entrate proprie: esistono delle altre modalità in
base alla quale la A.S.L. si autofinanzia: ad
esempio:
il ticket rappresenta la principale fonte di
entrata propria dell’ A.S.L.;
avanzi di gestione (assai improbabili in sanità);
Libera professione: intramoenia
ENTRATE PRESIDI
Per quanto riguarda i presidi ospedalieri e le
Aziende Ospedaliere il finanziamento da
parte della Regione viene effettuato con la
renumerazione a tariffa sulla base dei D.R.G.
(Diagnosis Related Groups).
Nelle regioni a statuto speciale l'ASL pur avendo le
stesse funzioni cambia denominazione
in Alto Adige prende il nome di
sanitario (in tedesco Gesundheitsbezirkes)
Comprensorio
in Trentino prende il nome di Azienda Provinciale per i
Servizi Sanitari (APSS)
in Sicilia invece prende il nome di Azienda Sanitaria
Provinciale (ASP)
in Valle d'Aosta Azienda U.S.L. della Valle d'Aosta
in Friuli-Venezia Giulia prende il nome di Azienda per i
Servizi Sanitari (ASS)
in Sardegna mantengono la denominazione di ASL
In Sicilia
Cosa succede dal 1 settembre 2009 ?
La L.R. 05/2009 prevede che le
attuali Ausl si trasformino in ASP
(Aziende Sanitarie Provinciali).
9 ASP, una per ogni provincia
Il nuovo
sistema
prevede
3 Aziende Ospedaliere di
riferimento regionale
2 Aziende ARNAS (azienda di
riferimento nazionale di alta
specializzazione)
3 Aziende ospedaliero –
universitarie (policlinici)
Dal 1 settembre 2009, in
ogni provincia, ogni ASP:
Assume tutti gli
oneri relativi alle
prestazioni
sanitarie
Eroga tutta
l’assistenza
pubblica,
ospedaliera e
territoriale
Destina le proprie
risorse alla
integrazione dei
servizi sanitari e
socio-sanitari
anche mediante il
“necessario
trasferimento”
dell’offerta sanitaria
dall’ospedale al
territorio.
Ciascuna ASP si articola nei distretti
ospedalieri (complessivamente 20) che
sono costituiti dall’aggregazione di uno o
più presidi ospedalieri appartenenti alle
soppresse Ausl con le soppresse aziende
ospedaliere, nonché dalle aggregazioni
degli altri presidi ospedalieri pure
appartenenti alle soppresse Ausl.
I distretti ospedalieri rappresentano
strutture dotate di autonomia tecnicogestionale
ed
economico-finanziaria
nonché di adeguate risorse e saranno
guidati da un coordinatore sanitario e da
un
coordinatore
amministrativo
individuati dal direttore generale.
I distretti sanitari, invece, costituiscono
l’articolazione territoriale dell’azienda
sanitaria provinciale all’interno della
quale vengono erogate le prestazioni in
materia di prevenzione, diagnosi, cura,
riabilitazione ed educazione sanitaria. I
distretti sanitari fanno capo all’area
territoriale, coordinata da un direttore
sanitario e un direttore amministrativo
individuati con le stesse modalità dei
distretti ospedalieri e dotati dello stesso
grado di autonomia.