Exempla - Centro Studi Claviere

Exempla
Simboli della riflessione musicale
d’impegno nell’evo medio
La povertà e l’umiltà consacrate
San Francesco
Anonimo, XVI secolo
Laudario Cortona, XIV secolo
Ubi caritas
Sia laudato San Francesco
Laudar vollio per amore
“Come Frate Masseo volle provare la umiltà di
Santo Francesco” (da I Fioretti di San Francesco)
Alleluia. Franciscus pauper (Proprium S. Francisci
Assisiensis)
Graduale Triplex
Verità, pentimento e renovatio
Anonimi Carmina Moralia
dai Carmina Burana,
seconda metà XIII secolo
Anonimo francese, metà XIII secolo
Anonimi Carmina Moralia
Codex Las Huelgas, XIII/XIV secolo
Anonimi Carmina Moralia
Ecce torpet probitas
Pange melos lacrimosus
“Ad cor tuum revertere”
Bonum est confidere
Dic Christi veritas
Guardare a Maria
Codice Avignone, XIV
Gautier de Coincy, 1177–1236
Laudario Cortona
Anonimo, XIII secolo
Codex Las Huelgas
Ave maris stella
Royne celetre
“Regina del cielo”
Ave, donna santissima
Conductus su Docebit
Ave gloriosa mater/Salve virgo regia
In unum ensemble
Elena Modena
Marija Jovanović
Claudio Zinutti
Ilario Gregoletto
voce, viella, arpa romanica
voce, percussioni, campanelle
voce, flauto diritto, lyra, percussioni
cialamello, flauti diritti, lettore
Nel passaggio fra il Due e il Trecento il repertorio letterario e musicale italiano e d’oltralpe
riflette con acume su tematiche inerenti la relazione fra la dimensione umana, destinata
alla lotta quotidiana fra il bene e il male, e il modello divino, al quale puntualmente riferire
le scelte comportamentali sul piano personale e comunitario.
Temi di riferimento, anche sulle orme della nascente predicazione a contenuto altamente
morale che andava accusando un degrado politico e spirituale dilagante, sono la santità
consacrata alla povertà e alla carità, la forza della verità svelata per il bene collettivo, la
purezza assoluta che infine deterge dal peccato, nella misericordiosa comprensione del
limite umano.
Il programma volge l’orecchio e lo sguardo in particolare su tre assi prospettici
convergenti: l’esemplarità di San Francesco, la voce della coscienza che incalza sulla
necessità di pentimento, di rinnovamento e di pacificazione interiore, Maria donna e
Madonna, meta ultima di un cammino di purificazione che la creatura umana ha
propriamente da compiere.
Testi
Ubi caritas
Dov’è carità e amore, lì c’è Dio.
L’amore di Cristo ci ha riuniti tutti insieme; si esulti e si gioisca nel suo nome.
Timorati e amorevoli nei confronti del vivo Iddio, amiamoci l’un l’altro sinceramente dal profondo
del cuore. Solidali e confratelli come fossimo una persona sola, guardiamoci dal dividerci a causa
di pensieri malevoli.
Dov’è carità e amore, lì c’è Dio.
Alleluia. Franciscus pauper
Alleluia. Ѵ. Franciscus pauper et humilis, caelum dives ingreditur, hymnis caelestibus honoratur.
Ecce torpet probitas
Ecco l’onestà dorme, la virtù è sepolta, la generosità è ormai rara, la grettitudine dilaga, la falsità
ha la meglio sulla verità, la verità è smentita.
Tutti offendono la legge e retrocedono lecitamente a comportamenti illeciti.
L’avarizia imperversa e gli avari regnano, chiunque si sforza intenzionalmente di arricchire, come
fosse il massimo riconoscimento vantarsi dei propri averi.
Tutti offendono la legge e retrocedono empiamente a qualsiasi azione perversa.
Molto onore è conferito al verbo dare. Al posto di altre, questa parola è fondamentale per coloro la
cui ricchezza è frutto del male.
Tutti offendono la legge, e danno i numeri sui numeri delle cose.
Pange melos lacrimosus
O triste elegia, dispiega un canto di lacrime. Viene un tempo di lutti, un tempo che deruba la gioia.
Nel momento dell’eclissi una notte afflitta torce ogni immagine. Regna il dolore, e la causa di tanto
male sta nell’evidenza. La stella del Reno guarda al declino di Roma. La stella cade; la sua caduta
sparge ombra sulla terra. Davvero la regione laziale sta nascosta, e teme di essere vista. La notte è
compagna della colpa, la notte è madre dei crimini.
Bonum est confidere
E’ bene confidare nel Signore dei signori, è bene porre la speranza entro i confini del nostro
sperare. Chi ritiene che la speranza sia data dalla potenza dei re e non dalla clemenza di Dio, costui
resta fuori dalla casa del sommo principe. Perché nel tuo agire tracimi nei peccati? Prima di cercare
di correggere il tuo operato, destina i tuoi pensieri a Dio. E procurati il pane con il lavoro delle
mani e con il sudore che riga il volto.
Dic Christi veritas
Dì, verità di Cristo, dì, cara rarità, dì, rara carità, dove abitate ora? Forse nel mondo delle visioni o
sul trono del faraone oppure in alto insieme a Nerone o in un antro con Teone. O ancora nell’arca
di giunco con Mosè implorante oppure nella casa laziale insieme alla bolla fulminante. Getta
fulmini la bolla emessa da un giudice roboante, grava la sentenza sul reo chiamato a rispondere.
La verità è violata, torta e corrotta, e la giustizia prostituita va e ritorna al senato ancor prima di
conseguire i propri risultati; infatti si spoglia per denaro.
Ave Maris Stella
La nostra devozione a te, o stella del mare, madre nutrice di Dio ma tuttavia sempre vergine,
propizia via d’accesso al cielo.
Destinata al saluto dell’arcangelo Gabriele, uniscici nella pace, mutando le sorti del nome di Eva.
Libera i colpevoli dai loro stessi vincoli, ridai la vista a chi ha perduto la propria luce interiore,
allontanaci dalla nostra malvagità, esigi che si scelga il bene.
Mostraci che sei madre, e colui che è nato per noi, tuo figlio, riceva la nostra preghiera per tuo
tramite.
Creatura unica, la più benigna fra tutte, rendici miti e innocenti, liberati dalle nostre colpe.
Dimostraci la purezza della vita, spiana un cammino sicuro affinché si gioisca in eterno appagati
dalla vista di Gesù.
Sia lode a Dio Padre, sia gloria al sommo Cristo, sia onore allo Spirito Santo trino.
Ave, gloriosa mater
Ave madre gloriosa del Salvatore, Vergine ammirevole, fiore pudico, luce di gioia, manto di
splendore, immagine di salvezza per i peccatori. Ave o sentiero di vita, casta, onesta e pura, dolce,
mite e pia, creatura felice. Hai partorito una natura nuova in maniera eccezionale senza conoscere
uomo. Vergine delle vergini, esente da colpe, gloria lucente, signora del cielo, salvezza dei popoli,
speranza per i fedeli, luce dei cuori, illuminaci. Riconcilia a noi tuo Figlio tanto pio e propizio e
riportaci alla gioia perenne con la tua santa preghiera, o Vergine Maria.
Ave, gloriosa mater / Salve virgo regia
Salve Vergine regina, madre clemente, Vergine piena di grazia, regina gloriosa, madre perfetta di
una creatura illustre, tu che siedi nella gloria della corte celeste, madre regale e figlia del Re dei
cieli, cittadella di castità, stella del pastore, seduta sul trono di giustizia, verso di te si inchinano a
schiera tutte le milizie celesti, e salgono ammirando il tuo potere e la tua gloria con innumerevoli
canti di gioia. Tale è la tua potenza, tali i tuoi trionfi, madre e figlia tanto perfetta. Luce pura e
madre pia, a te obbediscono le sublimi luci dei cieli; il sole, la luna e tutte le stelle del firmamento si
arrestano stupiti di fronte alla tua bellezza. Vergine che governi tutte le potenze superiori, a te la
lode degli angeli al di sopra delle nubi. Salve, protettrice e presidio del clero, difesa autentica dei
poveri, tu sei lume puro di giustizia, madre delle gioie, rifugio dei peccatori, ultimo soccorso dei
malati. Dopo la nostra morte, dopo la fine di una vita miserabile in questo mondo, per pura grazia
e non per i nostri meriti guidaci al Padre e al Figlio.
(programma e traduzione dei testi a cura di Elena Modena)
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