Altissima Luce - Licei Manzoni

Altissima Luce
Titolo: Altissima luce Autore: Anonimo Anno di composizione: 1270 Testo o raccolta a cui
appartiene: Laudario di Cortona Genere: Lauda Argomento: lode alla Vergine
Ricostruzione del testo: Nella prima strofa viene decantata la bellezza della Vergine come
specchio della natura divina; a lei vengono attribuiti appellativi come “regina”, “pulzella
amorosa”, “stella marina” e “luce divina”.
Nella seconda strofa Maria viene descritta come la via che porta alla salvezza, lontano dal
dolore e dalle tenebre.
Nell’ultima la si descrive come una creatura pura, la cui grandezza è senza misura e alla
quale va il merito di aver liberato l’uomo, avvilito dal peccato originale. Tematiche: L’idea
centrale del componimento è la bellezza della Vergine, che viene descritta in tutto il suo
splendore tramite paragoni l’attribuzione di aggettivi che ne esaltano la grandezza.
Essa ha anche un enorme potere salvifico sull’uomo, che è umiliato dal peccato originale.
Lei viene lodata come fonte d’amore, che porta gli uomini sulla via della vita, ossia verso la
salvezza.
Osservazioni sullo stile: il componimento è una lauda in forma di ballata, formata da tre
strofe e da un ritornello.
Ognuna di esse termina con la stessa rima in ança.
Per quanto riguarda lo stile esso riprende un elemento della preghiera (Ave Maria di gratia
plena) e lo fonde con espressioni poetiche dolci e armoniose a descrizione della Vergine.