4125_STORIA_V2_LEZ09_172_201.qxd:4125_036_061 24-11-2009 15:51 Pagina 186 Unità 3 Il Settecento tra riforme e rivoluzioni DOSSIER La svolta del 1793 Dopo aver limitato i poteri del re e aver affermato i diritti dell’uomo e del cittadino, nel 1793 la Rivoluzione assume una nuova direzione. La monarchia viene abbattuta, si instaura la repubblica e con la nuova Costituzione si cerca di fondare 쑺 (1) La Costituzione del 1793. Ecco alcuni passaggi dall’introduzione della Costituzione del 1793. Si tratta di una nuova versione della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. Si sottolinea che «scopo della società è la felicità comune» e che lo Stato si assume il compito di assicurare a tutti assistenza sociale e istruzione. L’insurrezione violenta contro un governo ingiusto è dichiarata un dovere. una piena democrazia, con il diritto di voto aperto a tutti i cittadini maschi (1). Ora la Rivoluzione vuole creare una nuova società e una nuova cultura: i culti della «dea Ragione» (2) o dell’«Essere Supremo» (3), completamente controllati dallo Stato, dovrebbero sostituire la religione cattolica e si assiste anche all’introduzione di un nuovo calendario (4), che segna l’inizio di una nuova éra e che porta con sé tutta una nuova serie di feste popolari (5). “ 1. Lo scopo della società è la felicità comune. Il governo è istituito per garantire all’uomo il godimento dei suoi diritti naturali e imprescrittibili. 2. Questi diritti sono l’eguaglianza, la libertà, la sicurezza, la proprietà. 3. Tutti gli uomini sono eguali per natura e di fronte alla legge. […] 21. I soccorsi pubblici sono un debito sacro. La società deve provvedere alla sussistenza dei cittadini bisognosi, sia procurando loro lavoro, sia assicurando i mezzi d’esistenza a chi non è in grado di lavorare. 22. L’istruzione è un bisogno di tutti. La società deve favorire con tutto il suo potere il progresso della ragione pubblica, e mettere l’istruzione alla portata di tutti i cittadini. […] 25. la sovranità risiede nel popolo. Essa è una, indivisibile, imprescrittibile ed inalienabile. […] 35. Quando il governo viola i diritti del popolo, l’insurrezione è, per il popolo e per ogni frazione del popolo, il più sacro e il più imprescindibile dovere. ” 왖 (5) Un’allegoria francese raffigurante la Festa dell’Agricoltura dell’anno VI, corrispondente al 1899-1900 del nuovo calendario rivoluzionario. 쑸 (2) La Ragione rende onore agli emblemi della libertà e dell’uguaglianza. 4125_STORIA_V2_LEZ09_172_201.qxd:4125_036_061 24-11-2009 15:51 Pagina 187 Lezione 9 La Rivoluzione francese e l’Impero di Napoleone 쑺 (3) Una festa celebrata in onore dell’«Essere Supremo». I rivoluzionari volevano creare un nuovo Stato, una nuova società, ma anche una nuova cultura. E persino una nuova religione. Ben presto si diffusero celebrazioni della «dea Ragione» e dell’«Essere Supremo». Si voleva così sottolineare la fiducia, tipica degli ideali dell’Illuminismo, nelle capacità umane e nel progresso scientifico. Fruttidor o Termidoro Messidoro Pratile Fiorile Germinale Ventoso Piovoso Nevoso Frimaio Brumaio Vendemmiaio 쑽 (4) Il nuovo calendario rivoluzionario venne utilizzato in Francia dal 24 ottobre 1793 al 1° gennaio 1806. I nomi dei mesi richiamavano un aspetto del clima francese o di momenti importanti della vita contadina. bre tem Set o ost Ag lio Lug gno Giu o ggi Ma rile Ap rzo Ma io bra Feb io nna Ge bre em Dic bre No vem e obr Ott Set tem bre 22 21 22 20 21 20 21 19 20 18 19 20 21 19 20 19 20 18 19 18 19 17 18 16 187