Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro IL LAVORO Prof. Sergio Severino Università degli Studi di Enna Kore 1 ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Lavoro è ogni attività che produce reddito, diretta a trasformare risorse materiali per produrre beni e servizi necessari alla sussistenza dell’uomo Occupazione è indica il lavoro remunerato svolto in un dato momento o periodo da una persona Popolazione attiva è l’insieme delle persone che hanno un’occupazione o che ne cercano attivamente una Popolazione non attiva èchi non si offre sul mercato Disoccupazione è l’insieme delle persone che cercano attivamente una occupazione e non la trovano 2 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Professione è indica il tipo di attività normalmente svolta per ricavare un reddito, indipendentemente dal fatto di essere occupati o disoccupati Professionalità è maggiore o minore contenuto di esperienza, specializzazione, capacità necessarie per un determinato compito Lavoratori indipendenti = coltivatori diretti, piccoli commercianti, artigiani, liberi professionisti, imprenditori agricoli, industriali o dei servizi Lavoratori dipendenti = operai, impiegati, dirigenti 3 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro • Spesso il lavoro è associato alla nozione di fatica, cioè ad un insieme di compiti da minimizzare e, se possibile, da evitare del tutto. • L'individuo mira a conseguire il massimo piacere al minimo costo; questa si chiama strategia minimassimale. • Con ciò si vuole indicare la tendenza al conseguimento del massimo dei vantaggi con l'impiego del minimo sforzo possibile. • S e c o n d o l ' a p p r o c c i o d e l l o s c a m b i o s o c i a l e , generalmente, in ogni circostanza, gli uomini ricercano il massimo piacere minimizzando la sofferenza. • Ma non tutte le relazioni si basano sullo sfruttamento, con accomodamento si indica, infatti, quel processo con il quale ci si procura piacere a vicenda. 4 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro • Ma il lavoro è qualcosa di più della semplice fatica: altrimenti le persone non si sentirebbero così disorientate quando lo perdono. • Nelle società moderne avere un lavoro è importante per conservare la stima di sé. 5 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Per la maggior parte della popolazione adulta il lavoro occupa una parte della vita più consistente di qualsiasi altra attività. Il lavoro consiste nello svolgimento di compiti che richiedono uno sforzo fisico o mentale, con l’obiettivo di produrre beni o servizi destinati a soddisfare i bisogni umani. Il lavoro è la base dell’economia di ogni società ⇒ insieme delle attività concernenti la produzione e la distribuzione di beni e servizi. Il lavoro può essere: - retribuito ⇒ occupazione: prestazione di lavoro regolarmente retribuita con un salario o uno stipendio; - non retribuito ⇒ economia informale: attività esterne alla sfera dell’occupazione regolare. (cfr. Legge Biagi) 6 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Il lavoro retribuito non è solo fatica, ma offre anche importanti benefici: - sicurezza del reddito: la soddisfazione delle nostre necessità dipende dalla disponibilità di un salario/stipendio, ma non solo (T.Q.M.); - acquisizione di competenze e capacità: l’occupazione, anche se di routine, è la base per l’apprendimento (?), (l.l.l.); - diversificazione dell’esperienza: il lavoro consente l’accesso ad ambiti di vita diversi da quello domestico; (mobbing), (telelavoro), (vs. alienazione), (femminilizzazione) - strutturazione del tempo: il lavoro scandisce il ritmo delle attività quotidiane; (eu-di stress), (tre 8), (indifferenza al tempo dei disoccupati/inoccupati/in ricerca attiva) - contatti sociali: il lavoro aumenta le opportunità di stringere nuove amicizie; - identità sociale: il lavoro è fonte di stima personale. 7 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Nel mercato del lavoro è in atto una trasformazione: il passaggio dalle mansioni industriali di tipo manuale alle occupazioni impiegatizie nel settore dei servizi. Le cause di questo mutamento sono: - continua introduzione di macchine che si sostituiscono alla manodopera; - diffusione della tecnologia informatica nell’industria; - sviluppo dell’industria manifatturiera nei paesi non occidentali (es. Cina). Economia della conoscenza Progettazione, sviluppo e commercializzazione di beni immateriali 8 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Divisione del lavoro Divisione sociale del lavoro indica, nelle economie regolate dal mercato, la distinzione fra lavoratori indipendenti proprietari di mezzi di produzione e dipendenti non proprietari Divisione del lavoro sociale indica il grado di specializzazione e differenziazione che il lavoro assume in una data società Divisione tecnica del lavoro indica il livello di suddivisione e di coordinamento dei diversi compiti e mansioni in seno all’unità produttiva e in base alle diverse capacità e professionalità 9 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Taylorismo è organizzazione scientifica del lavoro • organizzazione centralizzata • parcellizzazione del processo complessivo di lavoro • standardizzazione delle singole operazioni con tempi e metodi • selezione e valutazione dell’”uomo giusto al posto giusto • diversa remunerazione in base alla produzione 10 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro F.W. Taylor: organizzazione scientifica del lavoro ⇒ esame rigoroso e oggettivo di ogni singolo compito del processo produttivo per determinare l’unico modo migliore di svolgerlo. Alcune caratteristiche del taylorismo: - accurato monitoraggio dei dipendenti; - scarsa autonomia d’azione; - svolgimento delle mansioni secondo standard prefissati; - salario legato alla produttività dell’operaio. La principale innovazione apportata a questo sistema è stata l’introduzione della catena di montaggio ⇒ fordismo. 11 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Fordismo è produzione di serie e di massa • • • • macchine speciali catena di montaggio mansioni semplici operai facilmente addestrabili 12 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Alcuni limiti del fordismo e del taylorismo: - applicabilità circoscritta a settori che producono merci standardizzate per mercati di massa; - impianti produttivi altamente costosi; - elevata rigidità del sistema produttivo; - sistema a basso affidamento ⇒ l’alta sorveglianza sui lavoratori produce demotivazione, insoddisfazione e assenteismo. 13 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Modello Interazionista o delle Relazioni umane Fine degli anni ’20 – Elton Mayo • La quantità di lavoro che un operaio può svolgere non è determinata dalla sua capacità fisica, ma sociale • Anche le ricompense non economiche sono motivanti • L’alta specializzazione non è detta che sia la forma più efficiente di produzione • Gli operai reagiscono come membri di un gruppo • Organizzazione formale e informale • Teoria di Maslow 14 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Modello strutturalista (struttura – relazioni sociali durature) Organizzazione ha una sua struttura, ha elementi costitutivi; se vogliamo cambiarla dobbiamo conoscere questi elementi. (Max Weber). • Tensione tra bisogni della persona e dell’Organizzazione • Tensione fra disciplina ed autonomia • Tensione fra relazioni formali ed informali • Conflitto interno inevitabile: verifica poteri, azione catartica • Se il conflitto viene represso, allora l’alienazione latente cercherà altri sbocchi • Le Organizzazioni (Weber – Burocrazie) pongono in essere determinate norme, sanzioni, ricompense, al fine di assicurare il massimo di soddisfazione ed il minimo di delusione • Quando il potere è considerato legittimo l’obbedienza è meglio accettata • Weber: potere, legittimazione, autorità 15 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Negli ultimi decenni si è assistito a un costante declino dei mercati di massa e a uno sviluppo dei mercati di nicchia ⇒ beni innovativi e di alta qualità. Post-fordismo Una nuova era di produzione capitalistica in cui flessibilità ed innovazione sono massimizzate per soddisfare le richieste di un mercato che esige prodotti diversificati e su misura per il cliente Produzione flessibile - piccole squadre di lavoratori; - uso di tecnologie avanzate; - quantità ridotte di beni; - soddisfazione della clientela. Multiskilling Produzione di gruppo - competenze multiple; - motivare i lavoratori; - responsabilizzazione; - collaborazione dei - capacità d’iniziativa; gruppi di lavoro al - formazione sul processo produttivo lavoro. ⇒ circoli di qualità. - T-GROUP 16 - CONFORMISMO Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Toyotismo è produzione just in time • principio di “autoattivazione” applicato alle macchine, agli operai e alla linea produttiva • elasticità del processo organizzativo e produttivo • responsabilità e partecipazione di tutti • posto di lavoro “a vita” • differenziali nelle paghe più bassi che in occidente 17 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Il lavoro nelle società preindustriali era caratterizzato da: - assenza di separazione fra attività produttive e domestiche; - produzione (prevalentemente agricola) svolta in casa o nelle immediate vicinanze; - partecipazione di tutti i membri della famiglia al lavoro agricolo o artigianale. Le donne: - avevano una discreta influenza nell’ambito familiare; - curavano l’amministrazione degli affari; - gestivano attività in proprio; - MA erano escluse dal monopolio maschile della politica e della guerra. 18 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Il lavoro nelle società industriali si caratterizza soprattutto per la separazione del luogo di lavoro dall’abitazione Uomini: svolgono un lavoro esterno alla famiglia e si occupano di questioni locali, politiche ed economiche ⇒ sfera pubblica. Donne: allevamento della prole, cura della casa e preparazione dei pasti ⇒ portatrici di ‘valori domestici’. 19 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Le disuguaglianze di genere sono ancora presenti nel mondo del lavoro. Le principali forme di discriminazione sono: - segregazione occupazionale di genere: uomini e donne si concentrano in lavori diversi ⇒ segregazione verticale e orizzontale; - concentrazione in lavori part-time: migliore conciliazione con gli impegni familiari, ma retribuzione ridotta, insicurezza del posto e limitate opportunità di carriera; - divario retributivo: retribuzione media delle donne occupate è inferiore a quella degli uomini. 20 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Il lavoro domestico nasce con la separazione della casa dal luogo di lavoro ⇒ divisione fra il ‘vero’ lavoro e il lavoro domestico ‘invisibile’. Il lavoro domestico è: - tipicamente femminile; - (spesso) non remunerato; - importante per l’economia ⇒ fornisce gratuitamente servizi; - fonte di isolamento e insoddisfazione. 21 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Tasso di attività = rapporto fra la popolazione attiva e la corrispondente popolazione di riferimento Diverse sono le condizioni che incidono sul tasso di attività: - le caratteristiche dell’economia e della domanda di lavoro - la struttura per età della popolazione - fattori culturali - la legislazione del lavoro… + alto tasso di sviluppo = + alto tasso di attività 22 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Terziario = settore dei servizi è comprende un insieme di professioni molto diverse, che vanno da un’altissima specializzazione a una forte dequalificazione: • attività di trasporto e comunicazione • attività commerciali • alberghi e i ristoranti • attività finanziarie delle banche e delle assicurazioni • pubblica amministrazione … e altre ancora 23 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ 2012 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XVIII. XIX. Economia e società Capitolo Il lavoro 5 ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Il mercato del lavoro Le forze di lavoro occupate comprendono i lavoratori autonomi, gli imprenditori che impiegano lavoratori dipendenti e i lavoratori dipendenti che hanno trovato un lavoro I disoccupati sono invece coloro che non hanno trovato un’occupazione corrispondente alla loro offerta 25 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Condizioni di lavoro Occupazione tipica è occupazione dipendente stabile a tempo pieno, in un’azienda o in un ente pubblico Occupazione atipica = circa un quarto delle occupazioni (dati 2003) 26 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ 2012 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XVIII. XIX. Economia e società Capitolo Il lavoro Una forma di lavoro atipico è il lavoro permanente a tempo parziale (part-time), che oggi per l Italia è valutato nel 15% del totale degli occupati dipendenti (tab. 19.3), percentuale di poco inferiore a quella media europea (17,7%). Esso è molto diffuso in paesi ad alto grado di sviluppo, come Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia; in generale riguarda più le donne che gli uomini (nei Paesi Bassi su dieci donne che lavorano sei sono occupate a tempo parziale) 8 ✓ 2012 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XVIII. XIX. Economia e società Capitolo Il lavoro Il lavoro a tempo determinato, o temporaneo assicura flessibilità all impresa, è la forma atipica che più svolge la funzione di cuscinetto per le imprese. La percentuale di lavoratori assunti a tempo determinato sul totale degli occupati non è elevata in Europa. La media è del 14%, tra un minimo in genere nei paesi dell Europa dell Est a valori poco più alti nel Regno Unito, in Austria, in Belgio, in Danimarca e in Irlanda, a un massimo in Polonia, in Spagna e in Portogallo, dove sono circa un quarto. L Italia, con un valore del 12,8% è poco sotto la media 8 ✓ 2012 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XVIII. XIX. Economia e società Capitolo Il lavoro L Italia, fra i paesi europei, ha la maggiore quota di occupazione indipendente. Nelle attività extra-agricole, il lavoro indipendente è particolarmente diffuso nel commercio e nei servizi alle imprese (40%), nell edilizia (oltre 37%) in ristoranti e alberghi (circa un terzo degli occupati). L osservazione comparata di diversi paesi porta alla conclusione che in Italia si concentrano due condizioni che lo favoriscono: - evasione fiscale facile per redditi da lavoro indipendente - forte capitale sociale familiare 8 ✓ 2012 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XVIII. XIX. Economia e società Capitolo Il lavoro L occupazione di stranieri in Italia è in costante aumento. Nel quinquennio 2005-2010 è passata da 1 milione a oltre 2 milioni. - oltre la metà degli immigrati maschi occupati lavora nell industria, manifatturiera o delle costruzioni: il 10% dell occupazione manifatturiera e quasi il 20% di quella dell edilizia sono lavoratori immigrati; - una quota rilevante è nell attività commerciale, - superano il 10% gli addetti alla ristorazione, ai servizi sociali e alle persone, all agricoltura; - per quanto riguarda le donne, il dato più rilevante è non solo che poco meno della metà lavorano nei servizi sociali e alle persone, ma anche che il 38,7% delle occupate nel settore è un immigrata. 8 Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Si calcola che in Italia ce ne siano circa una quarantina di tipi: • part-time permanente o temporaneo • apprendistato • contratti di formazione-lavoro • lavoro interinale… • Dissidio ‘famiglia-lavoro’ può essere gestito grazie a: - flessibilità dell’orario: autonomia nella definizione dell’orario di lavoro; - job sharing: condivisione di una posizione lavorativa fra due persone; - telelavoro: possibilità di svolgere il lavoro da casa, grazie all’uso di un computer; - congedi parentali: possibilità per entrambi i genitori di assentarsi dal lavoro per la cura dei figli. 31 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Come funziona il mercato del lavoro: due modelli interpretativi Dualismo del mercato del lavoro • Mercati di vendita stabili e prevedibili • Mercati di vendita instabili e non prevedibili • Mercati interni del lavoro • Mercati esterni del lavoro 32 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro mercati di vendita stabili e prevedibili è imprese che soddisfano una domanda relativamente stabile e standardizzabile è investimenti tecnologici è ricorso alle “quote forti” del mercato del lavoro è salari più elevati mercati di vendita instabili e non prevedibili è salari inferiori è occupazione discontinua è ricorso a “quote deboli” del mercato del lavoro 33 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro mercato esterno = è il vero e proprio mercato sul quale si offrono, in concorrenza fra loro, persone ancora non occupate o in cerca di un posto per loro migliore mercato interno = insieme delle procedure all’interno di un’organizzazione per spostare gli occupati da un posto all’altro e per stabilire dei percorsi di carriera ê In situazioni diverse un’impresa può ricorrere all’uno o all’altro dei mercati 34 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro La disoccupazione Gli economisti distinguono tre tipi di disoccupazione: disoccupazione frizionale = dovuta al fatto che continuamente ci sono persone che cercano un lavoro disoccupazione strutturale = dovuta a una cattiva corrispondenza fra domanda e offerta disoccupazione ciclica = dovuta a una domanda di lavoro più bassa in tutta l’economia 35 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro La disoccupazione è l’assenza di lavoro retribuito e formalmente riconosciuto. frizionale naturale e momentanea uscita dal mercato del lavoro strutturale mancanza di lavoro dovuta dalle condizioni complessive dell’economia I disoccupati sono gli individui senza lavoro, disposti a lavorare entro due settimane e che hanno cercato lavoro nel mese precedente la rilevazione (Ilo). Per molti economisti, sono disoccupati anche i “lavoratori scoraggiati” e “lavoratori a tempo parziale involontario”. 36 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Disoccupazione di lunga durata = disoccupazione che dura da oltre un anno • Non è vero che misure di sostegno pubblico siano un incentivo a non cercare un nuovo lavoro • Più è lungo il periodo di disoccupazione, più aumentano i disoccupati con reti segregate • La ristrutturazione industriale a seguito di innovazione tecnologica crea disoccupazione strutturale • Paradosso della disoccupazione = immigrazione dai paesi poveri in presenza di disoccupazione nazionale 37 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Le conseguenze della disoccupazione possono essere di tipo: pratico - perdita del reddito; emozionale - depressione; - difficoltà economiche. - rassegnazione. Studio di M. Jahoda (anni ’30): Chiusura di una fabbrica locale ⇒ ⇒ disoccupazione diffusa di lungo periodo ⇒ ⇒ intaccamento delle strutture sociali e delle reti di relazioni tra persone ⇒ fine della solidità della comunità. 38 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Le relazioni industriali = processi di contrattazione collettiva fra organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro (o anche singole imprese) per stipulare accordi relativi a salari e condizioni di lavoro Un sistema di relazioni industriali allargato al governo, che tipicamente produce queste forme di regolazione, è chiamato neocorporatista 39 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Sindacati = associazioni di lavoratori che si uniscono per tutelare i propri interessi professionali Sindacati associativi = tutelano gli interessi di iscritti e di categorie ristrette Sindacati di classe = tutelano gli interessi di una rappresentanza estesa Parti sociali = i sindacati, i datori di lavoro e lo Stato 40 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Sciopero = è un’astensione dall’attività di lavoro da parte di un gruppo di lavoratori dipendenti. Riconosciuto come diritto dalla Costituzione Serrata = chiusura dell’azienda per un certo periodo di tempo da parte dell’imprenditore 41 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore ✓ Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XIX. Il lavoro Due interpretazioni principali per comprendere le ragioni che spiegano quando diventa probabile che uno sciopero si verifichi Modello economico = la probabilità degli scioperi aumenterebbe e diminuirebbe in relazione all’andamento del ciclo economico Modello politico-organizzativo = la conflittualità aumenta se il sindacato ha un’organizzazione con una elevata capacità di mobilitare i suoi iscritti e i lavoratori in genere 42 Prof. Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - Kore