Convegno di Studio e Approfondimento CONOSCERE E PREVENIRE: Lo Stress Lavoro Correlato Relatore: dott. Francesco Bonaccorso BRESCIA, 19 maggio 2015 dalle ore 9.30 alle ore 12.30 Le presenti «slide» sono tratte, per omogeneita’ di trattazione, da lavori eseguiti da Colleghi della Sovrintendenza Sanitaria Centrale INAIL di Roma Obbligo di valutare il rischio stress lavoro correlato introdotto dal 31/12/2010 Art 28 D.Lgs 81/2008 secondo i contenuti accordo europeo 08/10/2004 Utlizzo di strumenti e metodi di valutazione scientificamente corretti OMS afferma che per valutare accuratamente è utile una combinazione di più strumenti tra cui misure oggettive , osservazione delle condizioni di lavoro confrontate con informazioni provenienti dai lavoratori 3 QUALI LE ATTUALI TUTELE DELLE LESIONI PSICO-FISICHE DI ORIGINE LAVORATIVA ? - ambito civile - ambito penale - ambito prevenzionale - ambito assicurativo AMBITO CIVILE Codice Civile articolo 2087 “Tutela delle condizioni di lavoro. L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro” ANCHE NELL’IPOTESI DI RESPONSABILITA’ INDIRETTA (culpa in vigilando) AMBITO PENALE Codice Penale articolo 582 “ Lesioni personali ” articolo 590 “ Lesioni personali colpose ” articolo 594 “ Ingiuria ” articolo 595 “ Diffamazione ” articolo 610 “ Violenza privata ” articolo 572 “ Maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli ” Chiunque … maltratta … una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per l'esercizio di una professione o di un'arte… ORIENTAMENTO CONSOLIDATO sull’applicabilità art. 572 cod. penale CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. VI PENALE SENTENZA 22 novembre 2011, n.43100 MASSIMA Nell’ambito del rapporto di lavoro, affinché il mobbing possa configurare la fattispecie punita ai sensi dell’art. 572 c.p., occorre che il rapporto tra datore di lavoro, autore dei maltrattamenti, e dipendente che subisce la condotta, abbia natura para-familiare. Per tale motivo, i maltrattamenti perpetrati da un Sindaco a danno di un dipendente dell’ente, mancando tra i soggetti un nesso di supremazia-soggezione, non possono essere puniti ai sensi dell’art 572 c.p. (v. anche sentenza Cassazione n. 26594/2009, stessa sezione penale) IL COINVOLGIMENTO DELL’INAIL • Sotto il profilo: Assicurativo Infortunio Malattia professionale Preventivo Art. 9 D.lgs. 81/08 e s.m.i. (diversi compiti tra cui consulenza alla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza… -vedi anche Lettera circolare del 18.11.2010 del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali) Art. 7 Legge 122/2010 (l'IPSEMA e l'ISPESL sono soppressi e le relative funzioni sono attribuite all'INAIL) Come “Datore di Lavoro” IN AMBITO PREVENZIONALE DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008 “Nuovo Testo Unico sulla sicurezza …” Art. 28: OGGETTO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI comma 1 “ … deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004……” IN AMBITO PREVENZIONALE … il decreto 106 del 3 agosto 2009 art. 6 m-quater) -(la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro)- elabora le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio da stress lavoro-correlato art. 28 1-bis) “La valutazione del rischio da stress lavoro-correlato di cui … e il relativo obbligo decorre dalla elaborazione delle predette indicazioni e comunque, anche in difetto di tale elaborazione, a far data dal 1°agosto 2010” art. 12 comma 8) del Decreto Legge n. 78 del 31 maggio 2010 e la legge di conversione, con modificazioni: 31 Dicembre 2010 INDICAZIONI DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA Circolare Min. Lavoro 18 novembre 2010 • Quadro normativo di riferimento, finalità e struttura del documento • Definizioni e indicazioni generali • Metodologia • Disposizioni transitorie e finali INDICAZIONI DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA Circolare Ministero Lavoro 18 novembre 2010 • Il percorso metodologico indicato nel documento rappresenta il livello minimo di attuazione dell’obbligo di valutazione del rischio da stress lavoro-correlato per tutti i datori di lavoro pubblici e privati METODOLOGIA VALUTATIVA VALUTAZIONE OGGETTIVA AZIONI CORRETTIVE VALUTAZIONE SOGGETTIVA METODOLOGIA • Due fasi: – 1) Preliminare necessaria (rilevazione di indicatori oggettivi e verificabili, ove possibile numericamente apprezzabili) – 2) Valutazione approfondita eventuale da attivare se la valutazione preliminare rivela elementi di rischio da stress lavoro correlato e le misure di correzione adottate a seguito della stessa, dal datore di lavoro, si rivelano inefficaci INDICATORI EVENTI SENTINELLA FATTORI DI CONTESTO Infortuni, malattie, turnover, provvedimenti disciplinari ecc. Ruolo nell’organizzazione, autonomia, controllo, conflitti interpersonale, sviluppi di carriera FATTORI DI CONTENUTO DEL LAVORO Ambienti di lavoro e attrezzature, carichi e ritmi di lavoro, orario di lavoro e turni, corrispondenza tra competenza e requisiti professionali METODOLOGIA: I FASE • Indicatori oggettivi appartenenti quanto meno a tre distinte famiglie: – I. Eventi sentinella • quali ad esempio: – indici infortunistici; – assenze per malattia; – turnover; procedimenti e sanzioni; – segnalazioni del medico competente; – specifiche e frequenti lamentele formalizzate da parte dei lavoratori…. METODOLOGIA: I FASE • Indicatori oggettivi – II. Fattori di contenuto del lavoro: quali ad esempio: • ambiente di lavoro e attrezzature, • carichi e ritmi di lavoro, • orario di lavoro e turni, • corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e i requisiti professionali richiesti. • Occorre sentire i lavoratori e/o il RLS/RLST • La scelta delle modalità tramite cui sentire i lavoratori è rimessa al datore di lavoro, anche in relazione alla metodologia di valutazione adottata METODOLOGIA: I FASE • Indicatori oggettivi – III. Fattori di contesto del lavoro: • quali ad esempio: • ruolo nell’ambito dell’organizzazione; • autonomia decisionale e controllo; • conflitti interpersonali al lavoro; • evoluzione e sviluppo di carriera, • comunicazione…. • Occorre sentire i lavoratori e/o il RLS/RLST • La scelta delle modalità tramite cui sentire i lavoratori è rimessa al datore di lavoro, anche in relazione alla metodologia di valutazione adottata METODOLOGIA: II FASE • Valutazione approfondita: prevede la valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori tramite diversi strumenti quali ad esempio questionari, focus group ecc. INDICATORI / LE COSTRITTIVITA’ INAIL EVENTI SENTINELLA (ad esempio) •Ripetuti trasferimenti ingiustificati FATTORI DI CONTESTO •Marginalizzazione dalla attività lavorativa •Impedimento sistematico e strutturale all’accesso a notizie •Inadeguatezza strutturale e sistematica delle informazioni inerenti l’ordinaria attività di lavoro •Esclusione reiterata del lavoratore rispetto ad iniziative formative, di riqualificazione e aggiornamento professionale •Esercizio esasperato ed eccessivo di forme di controllo INDICATORI / LE COSTRITTIVITA’ INAIL FATTORI DI CONTENUTO DEL LAVORO •Svuotamento delle mansioni •Mancata assegnazione dei compiti lavorativi, con inattività forzata •Prolungata attribuzione di compiti dequalificanti rispetto al profilo professionale posseduto •Prolungata attribuzione di compiti esorbitanti o eccessivi anche in relazione a eventuali condizioni di handicap psico-fisici Manuale scaricabile direttamente dalla homepage AMBITO ASSICURATIVO DISTURBI PSICHICI LAVORO-CORRELATI: TUTELA INAIL INFORTUNIO esposizione “acuta” MALATTIA PROFESSIONALE esposizione “cronica” 23 INFORTUNIO elementi caratterizzanti per il riconoscimento… • Accidentalità evento non prevedibile nel caso concreto • Causa violenta è esterna, agisce sull’organismo umano con modalità di azione concentrata nel tempo, con intensità lesiva adeguata… • Occasione di lavoro ogni volta che sia il lavoro a determinare il rischio di cui è conseguenza l’infortunio stesso • Danno alla persona con le conseguenze protette INFORTUNIO SUL LAVORO nasce da motivazioni/finalità di lavoro Rischio • Causa violenta in occasione di lavoro – rapine, coinvolgimento in incidenti mortali o in eventi di particolare drammaticità ecc. (STRESS LAVORO-CORRELATO) • Disturbo acuto da stress Danno Psichico • Disturbo post-traumatico da stress INFORTUNI INAIL – ESAW (European Statistic of Accidents at Work) 2006 CODICE DEVIAZIONE ESAW Femmine Maschi 2007 Totale Femmine Maschi Totale 80 Sorpresa, spavento, violenza, aggressione, minaccia, presenza - non precisato 706 1.321 2.027 835 1.403 2.238 81 Sorpresa, spavento 437 804 1.241 408 748 1.156 82 Violenza, aggressione, minaccia - tra dipendenti dell'impresa 1.079 1.584 2.663 1.146 1.647 2.793 83 Violenza, aggressione, minaccia - proveniente da persone esterne all'impresa verso le vittime nel quadro della loro funzione (rapina in banca, aggressione ad autisti di autobus, ecc.) 2.611 3.860 6.471 2.565 3.627 6.192 84 Aggressione, calca, violenza da parte di animali 1.975 4.448 6.423 1.789 3.532 5.321 85 Presenza della vittima o di un terzo che crea di per sé stesso un pericolo per la vittima/per sé stesso e se del caso per altri 2.542 4.448 6.990 1.719 3.075 4.794 89 Altra deviazione nota del gruppo 80 non indicata qui sopra 150 257 407 127 178 305 9.500 16.722 26.222 8.589 14.210 22.799 IL DANNO PSICHICO: COMPETENZA INAIL (è stato da sempre riconosciuto dall’INAIL quale conseguenza d’infortunio lavorativo...) viene ora inquadrato anche come malattia professionale … alla fine degli anni ’90 primi casi di denunce di “MOBBING” … (ILVA di Taranto e Genova)… MALATTIA PROFESSIONALE elementi caratterizzanti per il riconoscimento “qualsiasi malattia di cui sia comunque provata la causa di lavoro” • Causa lesiva diluita nel tempo • Danno alla persona con le conseguenze protette Sistema Misto: MP tabellate ex art. 3 T.U. (Tabelle ex DM 9 aprile 2008) - MP non tabellate ex sentenze 179 e 206 del 1988 della Corte Costituzionale [v. anche art. 10 del D. Lvo 38/2000 = Commissione scientifica per la elaborazione e la revisione periodica dell’elenco delle Malattie di cui all’art. 139 e delle tabelle di cui agli art. 3 e 211 del T.U.] MALATTIE PROFESSIONALI: SISTEMA MISTO DANNO PSICHICO STRESS LAVORO-CORRELATO NON TABELLATE TABELLATE CONTRATTE NELL’ESERCIZIO E A CAUSA “... MALATTIE DELLE QUALI SIA COMUNQUE PROVATA LA CAUSA DI LAVORO” Sent. CC 179/88 T.U. 1124/65: TABELLA DI LEGGE DELLE M.P. PRESUNZIONE LEGALE DI ORIGINE (NUOVA TABELLA 9 aprile 2008) Industria-> 85 voci Agricoltura->24 voci Silicosi/Asbestosi: nell’esercizio Medici esposti RI: comunque esposti D lgs 38/2000 Art. 10 “… DELLE QUALI IL LAVORATORE DIMOSTRI L’ORIGINE PROFESSIONALE …” ONERE DELLA PROVA LE MALATTIE LAVORO CORRELATE (WRDS) comprendono patologie “comuni”, diffuse nella popolazione in generale e che possono essere anche causate o concausate da specifiche attività lavorative. ITER STORICO DELLA TUTELA DELL’INAIL DEI DISTURBI PSICHICI Delibera del Consiglio di Amministrazione n. 473 del 26 luglio 2001 - approvate … iniziative tese a definire percorsi metodologici per la diagnosi eziologica delle patologie psichiche e psicosomatiche provocate da stress e disagio lavorativo, compreso il “mobbing”… - nominato un Comitato Scientifico “ per la realizzazione della suddetta iniziativa ” 31 CIRCOLARE INAIL n.71 del 17 dicembre 2003 Oggetto: “ Disturbi psichici da costrittività organizzativa sul lavoro. Rischio tutelato e diagnosi di malattia professionale. Modalità di trattazione delle pratiche” -Principali situazioni di “costrittività organizzativa” di rilievo assicurativo” -Rischio non tutelato: il mobbing nell’accezione classica, fattori organizzativo-gestionali legati al normale rapporto di lavoro 32 CONCETTO DI “CAUSA LAVORATIVA” EVOLUZIONE GIURISPRUDENZIALE “… non solo la nocività delle lavorazioni in cui si sviluppa il ciclo produttivo aziendale (siano esse tabellate o non) ma anche quella riconducibile all’organizzazione delle attività lavorative” - circolare Inail n. 71/2003 - 33 ELENCO DELLE MALATTIE PER LE QUALI E’ OBBLIGATORIA LA DENUNCIA - Lista I Malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità che costituiranno la base per la revisione delle tabelle ex artt. 3 e 211 del T.U. - Lista II Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità per le quali non sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfondite perché siano incluse nel primo gruppo - Lista III Malattie la cui origine lavorativa si può ritenere possibile e per le quali non è definibile il grado di probabilità per le sporadiche ed ancora non precisabili evidenze scientifiche. D.M. 27 aprile 2004 D.M. 10 giugno 2014 A PROPOSITO DI CONFLITTUALITÀ RICORSO AL TAR della Confindustria, ConfAgricoltura ed ABI (marzo 2004): 1) per l’annullamento della Circolare Inail 2) Contro l’inserimento nella LISTA II – GRUPPO 7 – * delle MALATTIE PSICHICHE E PSICOSOMATICHE DA DISFUNZIONI DELL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO (costrittività organizzativa) * D.M. 27.4.2004 - Elenco delle malattie (suddiviso in tre Liste) per le quali è obbligatoria la denuncia, ex art 139 del T.U. Inail e art. 10 D. Lgs 38/2000 ESITO RICORSO - Confindustria, Confagricoltura, ABI - Il TAR del Lazio con sentenza del 5 maggio 2005 ha accolto il ricorso annullando la circolare Inail n. 71/2003 ma non l’inserimento delle malattie psichiche e psicosomatiche da disfunzioni dell’organizzazione nella LISTA II del D.M. 27.4.2004 avendo questo finalità epidemiologiche. Il Consiglio di Stato con sentenza n. 1576/2009 ha confermato la sentenza del TAR, rigettando il ricorso avanzato dall’Inail e ha accolto anche il ricorso incidentale contro l’inserimento in Lista II dell’elenco delle malattie … (ex 139 T.U.) disponendone la cancellazione Nessuna ripercussione pratica sull’attività dell’Inail PERCHÉ LE SENTENZE NON HANNO INCISO? Perché, in virtù del ”SISTEMA MISTO”, l’INAIL deve istruire tutti i casi che vengono denunciati (obbligo istituzionale non modificabile dal Consiglio di Stato, in quanto materia rimessa alla giurisdizione esclusiva del Giudice ordinario-vedi anche SENTENZA DI CASSAZIONE CIVILE SEZ. LAVORO del 10.2.2011 n. 3227-) ovviamente si tratta di malattie professionali non tabellate PERCHÉ LE SENTENZE NON HANNO INCISO? Il D.M. 27 aprile 2004 “Elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia ai sensi e per gli effetti dell'articolo 139 del Testo Unico …” è stato cancellato …. IN QUANTO NEL CONTEMPO è uscito un nuovo «elenco» -D.M. 14 gennaio 2008- che non è stato impugnato anche i successivi D.M. 11 dicembre 2009 e D.M. Giugno 2014 (aggiornamento di alcune voci dell’elenco) non ha avuto quale oggetto il gruppo 7 della lista II non vi erano i requisiti giuridici per l’impugnabilità QUINDI… resta confermato l’obbligo della denuncia/segnalazione delle MALATTIE PSICHICHE E PSICOSOMATICHE DA DISFUNZIONI DELL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO • DISTURBO DELL’ADATTAMENTO CRONICO • DISTURBO POST-TRAUMATICO CRONICO DA STRESS PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO “LA COSTRITTIVITA’ ORGANIZZATIVA” dalla Circolare Inail 71/2003 alla…Lettera circolare del 18.11.2010 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali compiti esorbitanti … orario di lavoro non flessibile … svuotamento delle mansioni mancata assegnazione di compiti e strumenti di lavoro … “mobbing strategico” ambiguità e conflitti di ruolo … compiti dequalificanti e scarsa varietà del lavoro marginalizzazione … ecc. … “costrittività organizzativa” 41 STRESS e SALUTE DEL LAVORATORE: CRITERI DI RICONOSCIMENTO DELLA PATOLOGIA PROFESSIONALE STRESS •INFORTUNIO •MALATTIA PROFESSIONALE STRESS …dalla fisica dei materiali e dalla ingegneria delle costruzioni …alla biologia “risposta aspecifica dell’organismo per ogni richiesta effettuata su di esso dall’ambiente esterno” “la completa libertà dallo stress è la morte………noi non dobbiamo e in realtà non possiamo evitare lo stress, ma possiamo fronteggiarlo efficacemente..” H. Selye (1936) • Eustress: il giusto carico compatibile con i processi di adattamento… • Distress: stress “patogeno”:quando le richieste superano le capacità di gestione del lavoratore STRESS LAVORATIVO • “un insieme di reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifestano quando le richieste poste dal lavoro non sono commisurate alle capacità, risorse o esigenze del lavoratore” (NIOSH 1999) ACCORDO EUROPEO SULLO STRESS SUL LAVORO (8/10/2004) Descrizione dello stress e dello stress da lavoro • Lo stress è uno stato che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali e che consegue al fatto che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti…. • Persone diverse possono reagire in modo diverso a situazioni simili e una stessa persona può, in momenti diversi della propria vita, reagire in maniera diversa a situazioni simili. ACCORDO EUROPEO SULLO STRESS SUL LAVORO (8/10/2004) Descrizione dello stress e dello stress da lavoro Lo stress non è una malattia ma una esposizione prolungata allo stress può ridurre l’efficienza sul lavoro e causare problemi di salute Tutte le manifestazioni di stress sul lavoro non vanno considerate causate dal lavoro stesso MOBBING E STRESS SUL POSTO DI LAVORO NON SONO MALATTIE Ma sono le condizioni/l’agente eziologico (cioè il rischio) che possono causare disagio, sofferenza, patologie … RISCHIO NON TUTELATO DALL’ETOLOGIA A… “Mobbing” nell’accezione classica: “comunicazione ostile e contraria ai principi etici, perpetrata in modo sistematico da una o più persone contro un singolo individuo che viene spinto in una posizione di impotenza e impossibilità di difesa ( Leymann 1966 ) RISCHIO NON TUTELATO Infatti rientra nella sfera della responsabilità individuale del persecutore (volontarietà/dolo) e non assume rilievo assicurativo (solo mera coincidenza di tempi e di luoghi) per l’assenza di qualsiasi oggettiva riconducibilità al lavoro RISCHIO TUTELATO Il “Mobbing strategico” assume rilievo assicurativo Oggettivamente riconducibile al “rischio lavorativo” per azioni e comportamenti finalizzati alla emarginazione ed allontanamento dal posto di lavoro (fino alle dimissioni) LA “COSTRITTIVITA’ ORGANIZZATIVA” disfunzioni dell’Organizzazione del Lavoro L’insieme delle decisioni ed azioni intraprese nell’ambito dell’organizzazione e gestione del lavoro che possono produrre danni psico-fisici al lavoratore Il rischio che assume rilevanza assicurativa Inail non è soltanto quello collegato alla nocività delle lavorazioni ma anche quello riconducibile alla attività ed all’organizzazione aziendale (cosiddetti “rischi psico-sociali”) PER ACCERTARE LA MALATTIA PROFESSIONALE VALUTAZIONE del RISCHIO –Anamnesi Lavorativa, libretti di lavoro… –Esame della Documentazione inerente il rischio –Datore di lavoro: Denuncia Documento di valutazione del rischio –Servizi Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro ….. DIAGNOSI di MALATTIA • • • Anamnesi fisiologica e patologica Visita Medica Analisi – documentazione sanitaria inerente la patologia denunciata – accertamenti sanitari preventivi e periodici – eventuali attestazioni di invalidità riconosciuti in altri ambiti giuridici – ulteriori accertamenti secondo linee guida ecc. DIAGNOSI Medico-Legale e valutazione medico- legale del danno biologico ITER DIAGNOSTICO DELLA MALATTIA PROFESSIONALE DA COSTRITTIVITÀ ORGANIZZATIVA ACCERTAMENTO DELLE CONDIZIONI DI RISCHIO Elementi Oggettivi Elementi Soggettivi ANAMNESI LAVORATIVA Focalizzata sulla situazione lavorativa ritenuta causa della malattia individuando le specifiche condizioni di costrittività organizzativa. DIAGNOSI CLINICA Indagini neuropsichiatriche Test psicodiagnostici Diagnosi medico-legale Disturbo dell’adattamento cronico Disturbo post-traumatico cronico da stress ACCERTAMENTO DEL RISCHIO (anche tramite indagine ispettiva) DICHIARAZIONI DELL’ASSICURATO • storia lavorativa (mancate promozioni, demansionamenti, ecc..) • l’ambiente lavorativo, fattori scatenanti • giornate di assenza per malattia • trasferimenti richiesti o subiti • provvedimenti disciplinari, ordini di servizio • ecc. 54 ACCERTAMENTO DEL RISCHIO (anche tramite indagine ispettiva) - RISCONTRI OGGETTIVI PRESSO L’AZIENDA (anche in relazione a quanto dichiarato dall’assicurato) ed inoltre • sede e attività svolta dal lavoratore (qualifica, mansione ecc.) • orario di lavoro, straordinari, • organico in dotazione (funzionigramma ed organigramma) • assenze dal servizio a vario titolo • accordi sindacali nazionali e locali ... • Acquisizione del DVR e cartella sanitaria e di rischio … 55 ACCERTAMENTO DEL RISCHIO 56 PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (secondo la lettera circolare del Ministero del Lavoro) • Valutazione preliminare • Valutazione approfondita Criteriologia atta a definire le misure di prevenzione da attuare con successiva verifica CRITICITA’ ? … ANCHE NELL’OTTICA DEI PRINCIPI ISPIRATORI DEL WHP (World Health Promotion) «partecipazione attiva e consultazione del lavoratore dipendente» … … LA DIAGNOSI CLINICA E LA DIAGNOSI MEDICO-LEGALE (IL NESSO DI CAUSALITÀ …) LE PROBLEMATICHE… •Accertamento del rischio •L’eziologia plurifattoriale (concause extralavoro) - stato anteriore: presenza di preesistenze che non escludono il nesso causale presenza di preesistenze che possono portare ad escludere il nesso causale •Risposte differenti tra soggetti esposti a stessi “eventi” •Quali le malattie psichiche da costrittività organizzativa? •…………… QUINDI… CONTRIBUTO PLURISPECIALISTICO • medico-legale • • • • medico del lavoro psicologo del lavoro medico psichiatra ecc. LA VALUTAZIONE DEL DANNO Il danno biologico permanente (art.13 del DLvo 38/2000) oltre alla I.T.A. (indennità di inabilità temporanea assoluta al lavoro) Voce n. 180 Disturbo post traumatico da stress cronico moderato, a seconda della efficacia della psicoterapia fino a 6 % Voce n. 181 Disturbo post traumatico da stress cronico severo, a seconda della efficacia della psicoterapia fino a 15 % Tabella delle menomazioni - D.M. 12.7.2000 RAPPORTO del PRESIDENTE 2013 ANDAMENTO DELLE DENUNCE E CASI RICONOSCIUTI DALL’INAIL NEGLI ULTIMI ANNI NUMERO COSTANTE DI DENUNCE, PER TUTTE LE GESTIONI, INTORNO AI 550 CASI/ANNO (DATO CONFERMATO ANCHE PER L’ANNO 2013) La percentuale dei casi riconosciuti come malattia professionale da stress lavoro-correlato si attesta intorno al 10-12% dei casi denunciati