UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO “CARLO BO” Facoltà di Sociologia CORSO DI LAUREA IN COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA _____________________________ GOOGLE EARTH. Teorie ed applicazioni nell’ambito della comunicazione Relatore: Chiar.mo Prof. Pier Luigi Capucci ANNO ACCADEMICO 2006-2007 Tesi di laurea di: Agnese Rossi INDICE pag. INTRODUZIONE…………………………………………………………6 1. Il mondo di Google…………………………………………………….10 Introduzione………………………………………………………………..10 1.1. La storia di Google…………………………………………………12 1.1.1. Gli inizi……………………………………………………………..13 1.1.2. Il successo…………………………………………………………..16 1.1.3. Google non è più in beta………………………………………….17 1.1.4. L’innovazione nel DNA di Google………………………………18 1.1.5. Informazioni senza barriere……………………………………...21 1.1.6. Google continua ad espandersi………………………………….21 1.2. La Google cultura…………………………………………………..23 1.2.1. Google assume……………………………………………………..25 1.2.2. La regola del 20%…………………………………………………26 1.2.3. il team di gestione…………………………………………………27 1.3. Perché usare Google………………………………………………..28 1.4. La filosofia di Google: mai accontentarsi del meglio………………29 1.4.1. Le dieci verità di Google…………………………………………30 1.5. La tecnologia di Google……………………………………………36 1.5.1. Il PageRank………………………………………………………...37 1.5.2. PageRank: Analisi di abbinamento ipertestuale………………38 1.5.3. Valutazione del Pagerank………………………………………..38 1.5.4. Ottimizzazione……………………………………………………..40 1.6. L’interfaccia di Google……………………………………………..42 1.6.1. La grafica…………………………………………………………..42 1.6.2. I Google Doodles………………………………………………….43 1.6.3. Il suggeritore intelligente………………………………………...43 2 1.6.4. I servizi linguistici…………………………………………………44 1.6.5. Durata di una ricerca……………………………………………..44 1.7. La terminologia di Google………………………………………….45 1.7.1. Gli operatori di base………………………………………………46 1.7.2. Gli operatori avanzati…………………………………………….47 1.8. Il successo finanziario di Google…………………………………...49 1.8.1. Utili con fatturati alle stelle……………………………………...53 1.9. La strategia di marketing…………………………………………...55 1.9.1. Il “fenomeno Google”…………………………………………….58 2. Google Earth…………………………………………………………...60 Introduzione………………………………………………………………..60 2.1. Le origini…………………………………………………………...62 2.2. Interfaccia Google Earth……………………………………………63 2.2.1. Opzioni del visualizzatore………………………………………..72 2.2.2. Google Earth Movie Maker………………………………………74 2.3. Google Earth Community…………………………………………..75 2.4. La raccolta e l’elaborazione delle immagini satellitari……………..76 2.5. Errori in Google Earth……………………………………………...78 2.6. Le versioni distribuite………………………………………………79 2.6.1. Google Earth Basic……………………………………………….79 2.6.2. Google Earth Plus…………………………………………………80 2.6.3. Google Earth Pro………………………………………………….81 2.6.4. Google Earth Enterprise (Fusion, Server ed EC)……………..83 2.7. Applicazioni………………………………………………………...87 2.7.1. Mercato immobiliare commerciale……………………………..87 2.7.2. Mercato immobiliare residenziale……………………………....88 2.7.3. Architetture ed ingegneria……………………………………….89 3 2.7.4. Assicurazioni……………………………………………………….90 2.7.5. Media………………………………………………………………..92 2.7.6. Enti governativi e ONG…………………………………………..93 2.7.7. Amministrazioni locali e statali………………………………….94 2.8. Altre applicazioni…………………………………………………..96 2.8.1. Rilevamento delle risorse………………………………………...96 2.8.2. sistemi di sicurezza………………………………………………..97 2.8.3. navigazione in auto e navigazione aerospaziale………………97 2.9. Google SketchUp………………………………………………...99 2.10. Google Earth come Second Life………………………………..103 2.11. Ultima versione: Google Earth Beta 4.1………………………..107 2.12. Critiche verso Google Earth……………………………………109 3. Google Maps…………………………………………………………..114 Introduzione………………………………………………………………114 3.1. L’interfaccia……………………………………………………….115 3.1.1. Funzionalità di navigazione…………………………………….115 3.1.2. Funzionalità di visualizzazione………………………………...116 3.2. Funzionalità di ricerca…………………………………………….116 3.2.1. Ricerca di indirizzi……………………………………………….117 3.2.2. Ricerca di attività………………………………………………..118 3.2.3. Ricerca di Indicazioni stradali…………………………………119 3.3. Le fonti di Google Maps…………………………………………..120 3.3.1. Google maps entra nelle SERP………………………………...121 3.3.2. L’occhio di Google vede tutto il mondo………………………122 3.4. Google Maps per cellulari………………………………………...122 4 3.5. Le news di Google Maps………………………………………….124 3.5.1. Il Click To Call e il servizio di ricerca personalizzata di Google…………………………………………………………………………….124 3.5.2. Le mie mappe……………………………………………………..125 3.5.3. Mappe in 3D……………………………………………………...126 3.5.4. Google Maps aggiunge le fotografie………………………….127 3.5.5. Map Search Wizard……………………………………………...127 3.6. Google Maps API…………………………………………………128 3.6.1. Google Maps for Enterprise……………………………………129 3.7. Le applicazioni basate sulle API di Google Maps………………...131 3.7.1. Il traffico online………………………………………………….131 3.7.2. Trovare casa con Google maps………………………………..132 3.7.3. Percorsi stradali………………………………………………...133 3.7.4. Mappe turistiche…………………………………………………134 3.7.5. L’atlante dei cambiamenti ambientali………………………...135 3.7.6. La bibbia su Google Maps……………………………………...136 3.7.7. Messaggi di auguri con Google Maps………………………...136 3.8. Google tra costi e successo……………………………………......137 Conclusioni 139 Bibliografia 146 Riviste 149 Sitografia 150 5 Introduzione Probabilmente non c'è nessuno che avendo a disposizione un computer non abbia mai sentito parlare di Google; anzi, è più facile non avere il PC che non sapere cos'è Google o non averlo mai provato magari a casa di un amico più fortunato o sui banchi di un'aula informatica. Questo perché il più famoso motore di ricerca (e oggi anche editore di contenuti) ha in poco tempo sbaragliato la concorrenza, cambiato il modo di rapportarsi col web e offerto una miriade di applicazioni gratuite. Negli ultimi anni, Google si è imposto come sinonimo di internet, diventando il punto di partenza di moltissimi internauti. Il motivo di tutto ciò è molto semplice, Google è bello, colorato, offre tante possibilità e ha avuto una promozione capillare e assai curata dal punto di vista dell'immagine. Ovviamente il lavoro da me svolto non può prendere in considerazione tutte la capacità di Google perché ci vorrebbe un'enciclopedia, ma si limita ad esaminare a fondo un’applicazione in particolare: quella relativa alle mappe. Quello delle mappe è un argomento più che mai caldo, che vede Google come protagonista. L’elaborazione elettronica di dati geografici o delle rilevazioni satellitari non è certo nata con Google Earth. Lasciando da parte le applicazioni professionali, non va dimenticato che da anni, in ambito consumer, si è affermata una categoria di prodotti in grado di soddisfare le esigenze più sofisticate, si parli di navigazione satellitare o di software per il tracciamento dei percorsi stradali. In rete, portali dedicati come MapQuest, Yahoo!Maps, Microsoft Virtual Earth, World Wind della NASA o ancora Ask City di ask, Soil Mapper, servizi come TerraServer, si sono affermati nel tempo come punti di riferimento assoluti. Eppure è difficile non avvertire in questi mesi questa sensazione di fermento, di svolta, intorno alle mappe e ai servizi di localizzazione. 6 Una prima risposta la possiamo rintracciare nel keynote di apertura di Where 2.0, la conferenza dedicata alle tecnologie di localizzazione organizzata da O'Reilly. Il fondatore della celebre casa editrice, Tim O'Reilly, ha messo in evidenza un aspetto cruciale. “Mai come ora”, ha affermato, “lo sviluppo di servizi e applicazioni in questo ambito particolare vede come protagonisti soggetti non provenienti da un settore ultraspecialistico come quello legato al mondo GIS”. La vera novità, insomma, è che, grazie all'opera di questi nuovi protagonisti, il grande pubblico può avere accesso alle potenzialità del software geografico senza dover affrontare la complessità dei prodotti professionali. I dati prima disponibili a pochi diventano dunque una sorta di commodity e si crea un vero e proprio scenario di democratizzazione del sapere. Le rappresentazioni tridimensionali del territorio sono ormai familiari anche per chi non è uno studioso del settore e la navigazione satellitare ha già raggiunto una fruizione di massa. C'è anche un fattore più squisitamente tecnico, legato alla progettazione. Prendendo in esame Google Earth, quello che lo rende migliore degli altri servizi sopra citati a detta di tutti è l'interfaccia. A parità di fattori come la precisione e il livello di dettaglio delle informazioni, è la consultazione della mappa che risulta enormemente più semplice. Quello spostamento da una zona all'altra ottenuto con una banalissima operazione di trascinamento, la possibilità di zoomare senza dover attendere il refresh della pagina, sono tutti aspetti destinati a cambiare per sempre la fruizione di mappe con un browser. Un altro aspetto fondamentale, andando ad analizzare il mondo Google è quello relativo alla pubblicità che si fa sempre più geo-localizzata. L’acquisizione di DoubleClick per 3,1 miliardi di dollari, mette nelle mani di Google la copertura ormai assoluta del mercato pubblicitario e rende certamente più seri di quanto già non fossero ieri alcuni aspetti legati alla profilazione degli utenti in rete, delle loro abitudini di navigazione e di ac- 7 quisto. Aggiungere questa grande massa di informazioni a quelle che Google ottiene per altre vie (le keyword del motore di ricerca per esempio), considerando anche il credito di fiducia che l'utilizzo di certi servizi impone, fa oggi del gigante di Mountain View un osservato speciale molto più di quanto non lo fosse fino a ieri, sollevando anche ragionevoli preoccupazioni antitrust. Ma questo aspetto se pur molto interessante è un argomento a se stante e non fa parte della mia analisi. Nel primo capitolo parlerò di Google nel suo complesso, spiegando come da semplice motore di ricerca si sia trasformato in pochissimo tempo in un vero e proprio modello di business; nel secondo capitolo tratterò, in maniera approfondita, di Google Earth, il software di mappe messo a punto dal colosso di Mountain View e dell’impatto che questa innovativa tecnologia ha portato in ambito aziendale, negli enti governativi, nell’architettura, nell’ingegneria o ancora dell’impatto assolutamente positivo riscontrato nell’ambito dei mondi virtuali e del 3D che si vanno a moltiplicare nel tempo. Anche in una cultura abituata a vedere effetti speciali straordinari nei film e alla televisione, questo strumento ridefinisce i confini della ricerca, trasformando ogni internauta in un esploratore del globo terrestre. “Ci sono momenti in cui anche il più incallito degli scettici deve riconoscere la meraviglia e il piacere per la totale coolness di alcune delle cose che è possibile fare con un PC al giorno d’oggi”, ha scritto Walt Mossberg del Wall Street Journal “e si vive uno di questi momenti di entusiasmo quando si usa per la prima volta Google Earth. È una demo sbalorditiva, un ottimo esempio di quanto potere il computer e Internet abbiano messo nelle mani del cittadino medio”. Probabilmente il settore al quale Google Earth apporterà maggiori benefici, se non altro in campo economico, è quello relativo al marketing. Il potenziale in termine di marketing è notevole, infatti, date le innumerevoli 8 applicazioni, Google Earth potrebbe essere il futuro del marketing in rete e oltre la rete. Nel terzo e ultimo capitolo non potevo non menzionare Google Maps, uno dei servizi che oggi sta facendo conoscere Google ad un pubblico di non ricercatori in senso stretto e che da solo condensa, in una formula innovativa e affascinante, le funzioni di mapping e la ricerca di informazioni su aziende, quelle che tradizionalmente sono servite da annuari come Pagine Gialle. Google Earth ingloba l’idea di Google Maps, con il quale condivide anche una buona base di dati, sviluppandola e implementandola in modo da fornire uno strumento utile per pianificare un viaggio, trovare casa o un’attività commerciale o più semplicemente esplorare il mondo, comodamente seduti. Google Earth può essere preso come modello della strada che Google vuole seguire: non essere più solo un motore di ricerca, ma una finestra sul mondo, tutto il mondo. 9 1. Il mondo di Google Introduzione Google è un motore di ricerca per internet che non si limita a catalogare il World Wide Web, ma si occupa anche di immagini, newsgroup e notizie, oltre a mantenere una copia cache di tutte le pagine che conosce. Era da quando Gutenberg inventò la stampa oltre 500 anni fa, rendendo libri e tomi scientifici facilmente disponibili ai lettori, che un’invenzione non trasformava la potenzialità delle persone e il loro accesso alle informazioni come ha fatto Google. Nascosta dietro il logo colorato e un pò infantile su sfondo totalmente bianco, la magica capacità di Google di dar risposte precise e veloci centinaia di milioni di volte al giorno ha cambiato radicalmente il modo in cui la gente trova le informazioni e si tiene aggiornata sulle notizie. Google è diventato a un tratto assolutamente indispensabile. Milioni di persone lo usano quotidianamente in più di cento lingue diverse considerandolo ormai un tutt’uno con Internet. Le qualità eccezionali e le sembianze umane fanno sì che Google eserciti forte fascino su uno spettro straordinariamente ampio di utenti della Rete, dai neofiti agli esperti, che si fidano di un brand diventato ormai una propaggine del loro cervello. Il suo fascino è universale e consente di superare le barriere della cultura, della lingua e della geografia, cosiché Google sta diventando un idolo globale. Occupandosi del 63% di tutte le ricerche effettuate su internet attraverso il suo sito e con un indice che comprende più di otto miliardi di pagine web e più di 200 milioni di richieste soddisfatte ogni giorno è riconosciuto come il più grande e affidabile tra i motori di ricerca. 10 La sua popolarità è tale che in inglese è nato il verbo “to google” col significato di “fare una ricerca sul web”. La crescita di Google è avvenuta tutta col passaparola, a mano a mano che gli utenti ne erano soddisfatti e lo consigliavano agli amici, mentre altri ne venivano a sapere dell’esistenza sui media oppure online. In un mondo di incertezze, Google fornisce informazioni gratis in modo affidabile a chiunque le cerchi. La maggior parte dei suoi utenti non ha la minima idea di come sia stato creato questo motore di ricerca, né di cosa lo renda tanto redditizio e apprezzato, o del perché sia riuscito a sbaragliare una concorrenza dalle finanze assai più solide, e neppure quali saranno le strade che batterà in futuro. Per alimentare i propri servizi di ricerca e quelli a essi collegati, Google fa girare programmi customizzati e brevettati su centinaia di migliaia di macchine costruite “in house” a seconda delle proprie esigenze. Il più importante vantaggio tecnologico di Google rispetto agli aspiranti competitori è il fatto che i dipendenti assemblino direttamente e customizzino tutti i personal computer utilizzati dall’azienda per effettuare le ricerche. Nessuna azienda al mondo ha una potenza di calcolo superiore a Google. In un epoca di specializzazione del lavoro, quest’azienda assembla e collega con tecniche segrete ogni singolo pc al suo enorme network utilizzando speciali strumenti che sono assolutamente off-limits per gli esterni. Lavorando in squadra, questi computer customizzati riescono a svolgere rapidamente ogni ricerca scomponendola in minuscole parti. Partendo sul finire della prima grande ondata della New Economy, Google ha messo in piedi una straordinaria macchina per la conquista della cyber-frontiera. Il duo Page-Brin, ha capito che con il nuovo millennio si sarebbe entrati in una nuovissima e sconfinata prateria della conoscenza che cercava solo qualcuno che la colonizzasse. E così, la search engine migliore su piazza, ha iniziato a creare un business dietro l’altro. 11 Qualche anno fa l’inserimento di piccoli ma ben mirati annunci pubblicitari su cui gli utenti possono cliccare per cercare informazioni ha fatto sì che “Google, il motore di ricerca” si trasformasse in “ Google, la macchina da soldi”. Tutto ciò accadeva quando Google non era ancora quotata in borsa e dunque misconosciuta a chiunque non facesse parte del ristretto circolo degli investitori iniziali e dei dipendenti. Il 19 agosto 2004, Google si è quotata in borsa con una offerta pubblica inconsueta al prezzo di 85$ per azione, riuscendo a tirare su 2 miliardi di dollari nel più ricco debutto borsistico di tutti i tempi. In meno di un anno il titolo è schizzato a 300$, facendone una potenza finanziaria e tecnologica senza eguali. Nei sette anni che sono succeduti alla fondazione di Google nel 1998, il titolo Microsoft non è aumentato di valore, mentre nello stesso lasso di tempo le azioni di Google sono giunte a valere nel complesso ben 80 miliardi di dollari. I più grandi nomi del venture capital, nonché Yahoo!, AltaVista, così molti altri motori di ricerca e molte altre aziende di tecnologia interpellate dalla Stanford University rifiutarono l’offerta da acquistare Google per un milione di dollari. Il loro rifiuto costrinse due studenti di PhD, Sergey Brin e Larry Page, ad abbandonare a malincuore l’università per avviare l’azienda. Nell’estate del 2005 ciascuno dei due soci fondatori aveva accumulato una ricchezza netta superiore ai 10 miliardi di dollari. 1.1. La storia di Google “Google” è un gioco di parole che deriva dal termine “googol”, coniato da Milton Sirotta, nipote del matematico americano Edward Kasner, per indicare un numero caratterizzato da un 1 iniziale e seguito da 100 zeri. Edward Kasner (1878-1955) ha definito il Googol presso la Columbia University per scopi propri della teoria matematica, e con il proprio lavoro è 12 riuscito così a identificare per definizione il limite numerico dell'immaginazione umana più prossimo all'infinito. Google ha poi liberamente interpretato tale termine non ponendo però alcun riferimento al lavoro di Kasner ma modificando semplicemente il nome che egli ha inventato all'interno del suo "Mathematics and the Imagination1" datato 1940. La scelta di utilizzare questo termine come ragione sociale riflette la missione aziendale della società, il cui obiettivo è quello di organizzare l'enorme quantità di informazioni disponibili sul Web e nel mondo. 1.1.1. Gli inizi Google nasce dall'idea geniale di due giovani laureati statunitensi: Larry Page e Sergey Brin. Laureati rispettivamente in "Scienze ed Ingegneria Matematica" e "Scienze Informatiche" si conoscono tra i banchi dell'università di Stanford, Palo Alto, California, fucina cerebrale della new economy. Non è stato, come si potrebbe pensare, un “amore a prima vista”, ma i due discussero molto, le loro forti opinioni e punti di vista contrastanti si trovarono concordi solo su una cosa: sull’approccio alla soluzione di una delle più grosse sfide nel campo dell’informatica, estrarre informazioni rilevanti da un enorme set di dati. Infatti, a metà degli anni Novanta, “il web era una sorta di Far West virtuale, senza regole, senza divieti e senza governo2”. Milioni di persone si collegavano e comunicavano via e-mail, ma i ricercatori seri erano sempre più frustrati dal ginepraio di siti internet. I primi tentativi di aiutare gli utenti a trovare informazioni su Internet erano inadeguati. Succedeva che una 11 2 Edward, Kasner, James R., Newman, Mathematics and the Imagination, Penguin, 1940 David A. Vise, Mark Malseed, Google Story, New York, 2005, pag. 24. 13 semplice ricerca producesse centinaia di migliaia di risultati senza alcun ordine comprensibile. Così Larry Page e Sergey Brin nel 1995 danno vita e gestiscono il progetto di ricerca a Stanford che porta alla creazione di Google. Stabiliscono che mediante una complessa analisi basata su raffinati algoritmi matematici è possibile valutare la qualità, l'importanza e la rilevanza delle pagine web segnalate da una ricerca. Dagli inizi del 1996 studiano una metodologia avanzata per la ricerca di informazioni su Internet e lavorano su un motore di ricerca chiamato BackRub che fu il primo ad analizzare la link popularity. Il motore fu chiamato in questo modo perché aveva l'abilità di analizzare i "back links" che puntavano a un sito. Ma neanche le capienti casse di Stanford non erano sufficienti a sovvenzionare l'esperimento dei due studenti. Afflitti quindi da una perenne mancanza di fondi, male che colpisce gli studenti di tutto il mondo, la coppia cominciò a frequentare i luoghi più improbabili del dipartimento d'Informatica nella speranza di trovare computer da poter prendere "in prestito" per il loro network. Larry, esperto di elettronica e che aveva ottenuto una certa notorietà per aver costruito una stampante funzionante con i soli pezzi del Lego, si assunse il compito di creare un nuovo tipo di ambiente server che utilizzasse PC comuni invece dei carissimi server, tipici dell'epoca. Larry e Sergey lavorarono per tutta la prima metà del 1998, perfezionando la loro tecnologia. Prestissimo questo “search engine” si distinse per la sua efficacia e con il ricavo guadagnato i due ragazzi comprarono un terabyte3 di hard disk a prezzi stracciati e costruirono il loro computer nella camera di Larry, che divenne il primo data center di Google. La loro fu in parte una scelta ma fu anche in parte dettata dalla necessità di risparmiare. Contrari al modo di pensare dell'epoca i due disegnarono 3 Vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Terabyte. 14 il loro network non basandosi su costosi server, ma su comuni computer che avevano un costo di meno del 10% di un server professionale. Mentre Larry rivoluzionava il concetto di server, Sergey apriva un ufficio vendite in cerca di acquirenti per la miglior tecnologia di ricerca in circolazione: la loro. Nonostante fossero in pieno dotcom boom4, i due, non erano interessati a costruire una società basata sulla tecnologia che stavano sviluppando. Cercarono subito possibili clienti per la loro tecnologia, fra cui David Filo di Yahoo! il quale, pur pensando che il loro metodo fosse qualcosa di sicuramente solido e concreto, incoraggiò i ragazzi a cercare di intraprendere un'attività in proprio: lui se ne sarebbe interessato solo quando (e qualora) fosse diventato un progetto già realizzato e scalabile: fu una scelta che avrebbe creato non pochi rimpianti al fondatore di Yahoo! negli anni a venire5. Google era ancora sconosciuto e non riuscirono a trovare nessun compratore interessato all'acquisto. Decisero quindi di seguire il consiglio (che era in parte ironico) di Filo: serviva solo un finanziatore che credesse in loro. Scrissero così un business plan, misero in pausa il dottorato e andarono in cerca di un investitore. La prima visita fu a un amico membro della facoltà. Andy Bechtolsheim, fondatore di Sun Microsystems e famoso per aver sempre avuto uno sguardo proiettato verso il futuro, fu uno dei pochi che riuscì davvero a comprendere le potenzialità di un tale innovativo sistema. Dopo una breve demo all'università di Stanford non esitò a staccare ai due geniali ragazzi un assegno da 100.000 dollari. 4 Vedi http://en.wikipedia.org/wiki/Dot-com_company. 5 Oggi è facile accusare queste persone di miopia, ma bisogna pensare che nel periodo più fervido del dotcom boom, tutti avevano un'idea vincente che richiedeva solo di quel milioncino di Dollari necessario per decollare. Col senno di poi non è sorprendente che in tanti volessero vedere qualcosa in più prima di investire. 15 L'investimento creò un piccolo dilemma in quanto non c'era alcuna entità legale che portava il nome di "Google Inc." e quindi era impossibile depositare l'assegno. Rimase in un cassetto della scrivania di Larry per un paio di settimane mentre lui e Sergey correvano a costituire una società e trovare altri soci tra i familiari, gli amici e altre conoscenze: alla fine riuscirono a portare l'investimento iniziale a un milione di dollari. Il 7 settembre 1998 Google Inc. inaugura la propria sede a Menlo Park, in California, nel garage di un amico e subito le ricerche effettuate dagli utenti in rete salirono a 10.000 al giorno, cosa che fece una certa eco e di cui parlarono importanti testate (non solo di settore) quali Usa Today, Le Monde e Pc Magazine (che lo annoverò fra i motori di ricerca migliori del 1998). 1.1.2. Il successo Google crebbe in fretta e già nel Febbraio del 1999 gli angusti spazi di Menlo Park dovettero essere abbandonati a favore di un ufficio sulla University Avenue di Palo Alto. Con otto impiegati, lo staff di Google era quasi triplicato e il sito rispondeva ora a quasi 500.000 query al giorno. Anche l'interesse verso la compagnia era cresciuto. Red Hat firmò con Google il suo primo contratto per forniture di servizi di ricerca; attirato in parte dall'impegno di Google di usare server con software open source, in particolare Linux. Il 7 Giugno, la compagnia annunciò che aveva ottenuto $25 milioni da due delle principali società di Venture Capital6 di Silicon Valley, la Sequoia Capital e la Kleiner Perkins Caufield & Byers. In una convergenza degli opposti simile a quella che diede vita a Google, le due compagnie, solita6 Il venture capital è l'apporto di capitale di rischio da parte di un investitore per finanziare l'avvio o la crescita di un'attività in settori ad elevato potenziale di sviluppo. Spesso lo stesso nome è dato ai fondi creati appositamente, mentre i soggetti che effettuano queste operazioni sono detti venture capitalist. 16 mente molto competitive, concordarono sul valore di questo nuovo investimento trovando spazio entrambe nel consiglio d'amministrazione. Mike Moritz di Sequoia e John Doerr di Kleiner Perkins, che insieme avevano aiutato a far crescere Sun Microsystems, Intuit, Amazon, e Yahoo! si unirono a Ram Shriram, amministratore delegato di Junglee, attorno al tavolo da ping pong che serviva formalmente da tavolo del consiglio d'amministrazione. A breve, personaggi chiave cominciarono a riempire i modesti uffici della compagnia. Omid Kordestani lasciò Netscape per una posizione di vice-presidente del Business Development e Sales, Urs Hölzle fu preso da UC Santa Barbara e assunse il ruolo di vice-presidente dell'Ingegneria7. Diventò presto ovvio che era necessario più spazio. A un certo punto erano talmente schiacciati che non era possibile alzarsi senza che gli altri non dovessero avvicinare le sedie alle scrivanie. 1.1.3. Google non è più in beta8 La situazione alla tetris fu alleviata dal trasloco al Googleplex9, gli odierni uffici di Google a Mountain View, California. Infilato in un angolo di una palazzina a due piani il kernel (cuore) di Google continuò a crescere attirando a se nuovo staff, clienti e l'attenzione degli utenti e della stampa, AOL/Netscape scelse Google come tecnologia di ricerca aiutando così a spingere il numero di query giornaliere oltre i 3 milioni. Chiaramente Google si dovette evolvere. Ciò che era nato come un progetto di ricerca universitaria era adesso una compagnia che offriva un servizio molto richiesto. 7 Negli Stati Uniti, a chiunque rifiuti di essere considerato un impiegato viene attribuito il titolo di vice-presidente di qualcosa. In una tipica compagnia medio-grande la mano d'opera è costituita da vice-presidenti. 8 Il beta testing (o beta-verifica) è una fase di prova e collaudo di un software non ancora pubblicato, con lo scopo di trovare eventuali errori (bug). Questa operazione può essere svolta da professionisti pagati, oppure, molto spesso, da semplici amatori. 9 Googleplex è un gioco di parole e significa 10 googol (un uno seguito da googol zeri) ma è anche un portmanteau fra Google e complex (in inglese complesso, in senso architettonico). 17 Il 21 Settembre 1999, fu tolta la scritta "beta" dal sito. 1.1.4. L’innovazione nel DNA di Google E ancora Google continuava a crescere. Il portale italiano Virgilio divenne cliente così come Virgin Net, la principale guida all'intrattenimento Inglese. La valanga di riconoscimenti che seguirono inclusero un Technical Excellence Award for Innovation in Web Application Development da PC Magazine e l'inclusione in molte liste "The best of.." culminando con la menzione nel "Top Ten Best Cybertech del 1999" del Time magazine. Una corporate-culture unica si stava sviluppando al Googleplex: una cultura fatta d'innovazione, di creatività e di sacrificio. Questa atmosfera informale incoraggiò lo spirito di gruppo e accelerò lo scambio d'idee. I tecnici di Google apportavano quotidianamente tanti piccoli miglioramenti sia al motore di ricerca, sia attraverso l'aggiunta di nuovi strumenti come la Google Directory10 o come la possibilità di effettuare ricerche attraverso apparecchiature wireless. Questa mentalità continuò a crescere dando ben presto a Google una visione globale grazie all'introduzione dell'interfaccia in 10 nuove lingue, per le persone che preferiscono cercare nella propria lingua nativa. Nel maggio del 2000 arrivarono 2 importanti premi: il Webby Award ed il People's Voice Award, ricevuti sia per gli altissimi risultati tecnici raggiunti sia per la grafica essenziale ma accattivante del sito: Google qualche mese più tardi diventerà il motore di ricerca più usato del pianeta. Con l'avvento del nuovo millennio ebbe inizio una forte espansione. Furono in tanti a voler utilizzare i servizi di ricerca di Google sui propri por- La Google Directory è una particolare sezione di Google, basata sulla Open Directory Project di Netscape, finalizzata all’organizzazione del Web per canali e alla sua suddivisione in categorie. 10 18 tali, ma è grazie all'introduzione di Adwords11, il servizio di pubblicità mirata di Google, che la compagnia cominciò a generare profitti. Il rigido programma fiscale aveva permesso a Google di essere una compagnia autosufficiente già dalla metà del 2000 e non ebbe quindi bisogno di un secondo round di investimenti. Il 26 Giugno Google e Yahoo! annunciarono una partnership che non solo ne cementò la reputazione di provider tecnologico, ma la posizionò come serio business che rispondeva a 18 milioni di query giornaliere. Nei mesi a seguire anche i principali portali Cinesi (NetEase) e Gipponesi (BIGLOBE) siglarono accordi con Google. Furono introdotte sempre in quei mesi nuove ed importanti features: oltre all' "AdWords" già precedentemente menzionata, degna di nota è la Google Toolbar12. Per la fine del 2000 Google stava rispondendo a 100 milioni di query al giorno e stava cercando nuovi modi per dare accesso ai propri contenuti dove e quando lo volessero gli utenti. In omaggio alle proprie origini Google tese una mano alla popolazione storicamente affamata d'informazioni: gli studenti e gli insegnati di scuole e università di tutto il mondo offrendo loro gratuitamente i propri servizi. Il 2001 è stato per Google l'anno del wireless e del suo sbarco sui telefoni cellulari13, scelta dovuta al fatto che gli utenti, in base alla crescita continua ed esponenziale del numero di ricerche effettuate via Internet, non sembravano mai sazi di informazioni. AdWords di Google è una soluzione pubblicitaria che consente agli inserzionisti di di raggiungere le persone che cercano attivamente i loro prodotti e servizi. Ciò significa ricevere visitatori e clienti mirati. La determinazione del prezzo basata sul costo per clic comporta il pagamento solo per i clic che l’annuncio riceve, consentendo un maggiore controllo dei costi. 11 La Google Toolbar è un add-on di Internet Explorer che in sostanza aggiunge nuove opzioni al browser integrandolo con Google stesso e rendendo, se possibile, ancora più semplici ed immediate le ricerche, poiché con tale mezzo possono essere effettuate direttamente, senza nemmeno passare per la homepage. 12 13 Approfondimento disponibile al sito www.key4biz.it. 19 Nel maggio Google riporta in vita gli archivi dei newsgroup che furono di Deja.com comprando l'immenso patrimonio culturale e sociale, praticamente 6 anni di discussioni tra uomini e donne di tutto il mondo (e circa 650 milioni di posting). Con l'aumento del suo pubblico globale, emersero gli schemi sepolti nella marea di query dando un'idea di ciò che passava per la mente collettiva. Scavando tra il marasma di keyword, Google catturò i trend delle ricerche e li istituzionalizzò nel Google Zeitgeist, una finestra in tempo reale sulla coscienza collettiva. Il Google Zeitgeist mostra le stelle nascenti e cadenti nel firmamento delle ricerche; nomi e luoghi che passano dall'oscurità al centro del palco per poi scomparire nuovamente. Come un Indice Standard & Poor della cultura popolare, il Google Zeitgeist tiene traccia delle nostre ossessioni e della fama passeggera. Le capacità di ricerca di Google si moltiplicarono, l'appoggio economico divenne ancor più solido. Già dall'inizio del quarto quarto del 2001, Google avrebbe annunciato di aver trovato ciò che aveva eluso molte società on-line: i profitti14. L'anno successivo viene implementato Googlenews, una rubrica dedicata all'informazione e alle notizie provenienti da tutto il mondo: la gestione di questa pagina è totalmente automatizzata (cosi come la selezione delle notizie stesse) e può vantare una rosa di 4500 siti di news da cui esse sono attinte. Contemporaneamente nasce anche Froogle: una pagina dedicata alla ricerca di prodotti in vendita sul web. A Marzo del 2001 Eric Schmidt amministratore delegato di Novell e ex-CTO15 di Sun Microsystems divenne capo del consiglio d'amministrazione di Google. Nei pochi mesi che separarono Eric Schmidt dalla carica di Amministratore Delegato, Google ampliò il numero di lingue a 40, vinse un 14 David A. Vise, Mark Malseed, Google Story, New York, Bantam Dell, 2005. 15 Acronimo di Chief Technology Officer. 20 altro Webby Award, raddoppiò il numero di pagine indicizzate e aggiunse alla sua gamma un numero di protocolli wireless da cui era possibile effettuare ricerche. Nel frattempo Larry Page e Sergey Brin diventarono rispettivamente presidente dei prodotti e presidente della tecnologia. Eric Schmidt fu la chiave di volta nello sviluppo di Google che fino ad allora stentava a stabilizzare i profitti. Eric chiamò a se George Reyes, exdirigente della Sun Microsystems e gli affidò le finanze della società. Questo, più il fatto di dare una chiara direzione a Google definendola per quello che era ed è, la più grande concessionaria pubblicitaria online, diede nuova spinta e nuovi capitali. Google diventò, con lui, maggiorenne. 1.1.5. Informazioni senza barriere Il cerchio delle amicizie di Google continuò a crescere. Un accordo con Lycos Corea portò Google all'attenzione di un nuovo gruppo di utenti Internet asiatici. A Ottobre, una partnership con Universo OnLine (UOL) fece di Google il principale motore di ricerca in Sud America. Nuovi uffici vendita furono aperti ad Amburgo e a Tokyo per soddisfare la crescente richiesta dei programmi pubblicitari di Google. L'appeal senza frontiere di Google era evidente anche nell'evolversi dell'interfaccia: gli utenti potevano ora limitare i risultati delle ricerche a siti scritti in Arabo, in Turco o una della altre 40 lingue disponibili. 1.1.6. Google continua ad espandersi Nel frattempo il motore di ricerca maturò, imparando a leggere vari tipi di documenti. La ricerca per tipo di file aggiunse una dozzina di formati16 alla lista supportata da Google. A Dicembre, Google Ricerca Immagini, 16 Salvatore Romagnolo, Google, Milano, APOGEO, 2006, pag. 27. 21 lanciata quell'estate con 250 milioni di immagini, uscì dalla fase beta con una serie di funzioni avanzate e un indice espanso. Lo shopping online fece un balzo in avanti con il lancio di Google Catalog Search, dando la possibilità agli utenti di sfogliare oltre 1.100 cataloghi fino ad allora disponibili solo su carta. Dicembre portò una nuova pietra miliare: l'indice di Google raggiunse i 3 miliardi di documenti ricercabili, un altro balzo avanti nella missione di Google di rendere l'informazione sempre più accessibile. L'anno si concluse con la retrospettiva di schemi, trend e keyword più ricercate nel Google Zeitgeist del 2001. Nel 2004 vedono luce altre importanti novità. Google Local, un motore di ricerca nel quale è possibile includere nella query che si desidera effettuare, anche il luogo fisico in cui è ubicato l'oggetto desiderato ( es. comprare "scarpe" in "New York" ): il risultato sarà poi comprensivo di un'utile ( e dettagliatissima ) mappa per trovare i negozi che soddisfano le nostre richieste. Googlemail17 (Gmail), un servizio che consente la sottoscrizione gratuita di caselle di posta elettronica da addirittura un Gigabyte di spazio disponibile, notizia che fece inizialmente pensare ad un pesce d'aprile sia per l'eccessivo spazio offerto sia per la data in cui era stata diffusa: il primo aprile. A coronamento di anni di successo, il giorno 8 ottobre 2004 la newyorkese Marconi Foundation ha insignito i creatori di Google del Marconi Fellowship Award, uno dei più prestigiosi riconoscimenti nel mondo delle comunicazioni. L'Award viene concesso a coloro che si sono distinti nella realizzazione di strumenti aventi capacità di "migliorare la condizione dell'umanità", e Poiché Google dominava la ricerca online, la posta elettronica sembrava un passo logico, uno splendido modo di offrire un nuovo servizio agli utenti e di allargare il mercato. 17 22 il premio ai due fondatori di Google si deve al fatto che Marconi credeva in "una rete ininterrotta capace di rendere più fluida la divulgazione e migliorare il quotidiano dell'umanità". Brin e Page, secondo la Foundation, "sono riusciti nella frontiera successiva, con la gestione del web, contribuendo alla democratizzazione della conoscenza". In data 18 Agosto 2004 , con un fatturato ormai giunto a 2,5 miliardi di dollari all'anno, Google fa il suo debutto al Nasdaq18. Collocata a 85 dollari per azione, a metà novembre il titolo è scambiato intorno ai 170 dollari. 100% di guadagno in tre mesi. 1.2. La Google Cultura Quando nel 2000 scoppiò la bolla della New Economy, Google si trovava ad essere una delle poche aziende che stava assumendo mentre le altre licenziavano travolte da un crollo di mercato che distruggeva decine di compagnie tecnologiche quotate in borsa19. Google si trasferì in una sede più grande a Mountain View. All’interno, l’atmosfera giocosa contrastava nettamente con il mondo in rovina là fuori nel resto della Silicon Valley. Page aveva speso con giudizio quando avevano dato vita all’infrastruttura informatica che stava dietro il loro business, ma non aveva badato a spese quando era venuto il momento di creare la giusta cultura all’interno del Googleplex e di coltivare la fedeltà e la soddisfazione nell’ambiente di lavoro dei “Googlers20”. Gli 85 dipendenti che all’epoca 18 David A. Vise, Mark Malseed, Google Story, New York, Bantam Dell, 2005, pag. 172. Google si trovava ad avere accesso ai migliori ingegneri informatici e ai migliori matematici che improvvisamente si erano ritrovati disoccupati o con un mazzo di stock option senza valore. 19 20 Googler era il nome con il quale Larry e Sergay chiamavano i loro dipendenti. 23 lavoravano per Larry e Sergey, lavoravano tantissime ore ma erano trattati come fossero di famiglia. Erano anche nutriti come in una famiglia, con pasti gratuiti, succhi di frutta salutisti e snack in abbondanza. Addirittura, dopo un rigoroso processo di selezione, fu assunto Charlie Ayers: un cuoco che portò con se un eclettico repertorio di ricette salutari che aveva sviluppato lavorando per i Grateful Dead. L’atmosfera era elettrica. Erano tutti eccitatissimi. Appena entrati si veniva colpiti da un ondata di colore. Colori vivaci nell’atrio, gradazioni diverse dei colori primari, gente che andava in giro per i corridoi in monopattino. Per ottimizzare al massimo la flessibilità degli spazi di lavoro, grosse palle di gomma furono utilizzate come sedie da ufficio estremamente mobili in un ambiente aperto e libero da muri. Mentre i computer erano modernissimi, questi erano posizionati su porte in legno adibite a tavoli e sorrette da coppie di cavalletti; lampade lava spuntarono come funghi multi-colorati; grossi cani - tra i quali Yoshka, un gigantesco, ma gentilissimo Leonberger cominciarono a vagare liberi per i corridoi. I googler potevano godere in situ di servizi molto utili come la lavanderia interna, il parrucchiere, cure mediche e dentistiche, un autolavaggio, un nido aziendale, una palestra con personal trainer e una massaggiatrice professionista, tutte cose che eliminavano il bisogno di abbandonare l’ufficio. Beach volley, calcetto, hockey su pattini, corse di scooter, le palme, poltrone alla Fracchia, persino cani da compagnia, faceva tutto parte del tentativo di rendere il lavoro divertente e incentivare un ambiente creativo e giocoso in cui gli impiegati di Google, in maggioranza giovani e single, avrebbero desiderato trascorrere le proprie ore di veglia. Intere sezioni del parcheggio venivano transennate due volte la settimana per far spazio alle partite di hockey su pattini, e Larry e Sergey conducevano le settimanali 24 riunioni TGIF21 nell'open space tra le scrivanie che potevano comodamente accomodare i 60 e passa impiegati della compagnia. Google ha persino affittato un pullman con accesso wi-fi senza fili a Internet in modo che i Googler in viaggio per il lavoro da San Francisco potessero essere produttivi durante il tragitto, dando attenzione ai loro portatili anziché preoccuparsi di come avrebbero raggiunto l’ufficio. 1.2.1. Google assume22 Mantenere questo genere di atmosfera non è facile e bisogna sapersi scegliere i nuovi collaboratori. Google ha sicuramente trovato metodi piuttosto ingegnosi per assicurarsi nuovo personale che condivide il loro modo di lavorare. A Luglio del 2004, i passeggeri della metropolitana di Cambridge Mass. (Stati Uniti), si sono visti apparire un enorme cartello bianco con la seguente scritta sopra l'ingresso di alcune stazioni della metropolitana: {first 10 digit prime in consecutive digits of e}.com. Si tratta di un'originale offerta di lavoro da parte di Google. Tradotto, il cartello, dice: {primo numero primo di 10 cifre consecutive in e}.com, la risposta è: 7427466391. Andando quindi all'indirizzo http://www.7427466391.com indicato dal cartellone ci si ritrova su di un IP di Google che chiede di completare la sequenza: f(1)= 7182818284 f(2)= 8182845904 f(3)= 8747135266 f(4)= 7427466391 f(5)= __________ 21 TGIF è l’acronimo di “Thank God It's Friday”, Grazie a Dio è venerdì. 22 L’esempio sul metodo d’assunzione sono tratti dal sito www.pc-facile.com. 25 la risposta è: 5966290435. Seguendo le indicazioni si va su: http://www.linux.org, qui si usa come username: bobsyouruncle e come password: 5966290435. Dopodiché si viene portati di nuovo da Google dove viene chiesto di inviare il proprio curriculum con la promessa che questo verrà letto. 1.2.2. La regola del 20%23 Google offre anche un’altra cosa molto speciale: la regola che i programmatori utilizzino il 20 per cento del proprio tempo di lavoro, o più semplicemente un giorno alla settimana, a lavorare su qualsiasi progetto li interessi. La regola del 20 per cento è un modo per incoraggiare l’innovazione ed è considerata sia da Brin sia da Page come essenziale per imporre e conservare la giusta cultura aziendale e per creare uno spazio dove giovani e brillanti programmatori amano lavorare ed escogitare idee rivoluzionarie. “Le persone sono più produttive, quando lavorano su cose che considerano importanti o che hanno inventato o quando lavorano su cose che li appassionano”, dice Bharat, programmatore di Google. I programmatori possono scegliere di usare questa quota ogni settimana o di accorparla per lavorare un mese su un certo progetto. Inoltre per promuovere l’innovazione Google ha creato il “Premio dei fondatori”, un premio multimilionario in azioni che viene consegnato a cadenza regolare a piccoli team di persone che sviluppano le migliori nuove idee da Sergey e Larry in persona. Da questa attitudine che incoraggia la creatività, sono nati molti dei servizi e degli strumenti che oggi, utilizzati da milioni di utenti, caratteriz23 Sulla regola del 20% vedi David A. Vise, Mark Malseed, Google Story, New York, Bantam Dell, 2005 pag. 114-115 e 243 e Salvatore Romagnolo, Google, Milano, 2006, pag.85. 26 zano Google. Tra questi c’è Google News, ma anche Froogle, Google Maps, Google Ricerca Libri e altri ancora24. 1.2.3. Il team di gestione25 Dr. Eric schmidt, Presidente del comitato esecutivo e Amministratore delegato; Larry Page, Cofondatore e Presidente Prodotti; Sergey Brin, Cofondatore e Presidente Tecnologie; George Reyes, Direttore finanziario; Alan Eustace, Vicepresidente, Progettazione; Jeff Huber, Vicepresidente, Progettazione; W. M. Coughran, Jr., Vicepresidente, Progettazione; Jonathan Rosenberg, Vicepresidente, Gestione prodotti; David C. Drummond, Vicepresidente, Sviluppo aziendale; Shona Brown, Vicepresidente, Operazioni commerciali; Elliot Schrage, Vicepresidente, Global Communications and Public Affairs; Tim Armstrong, Vicepresidente, Promozione vendite; Marissa Mayer, Vicepresidente, Prodotti di ricerca ed Esperienza dell'utente; Salar Kamangar, Vicepresidente, Gestione prodotti; Sheryl Sandberg, Vicepresidente, Operazioni commerciali e vendite online globali; Sukhinder Singh, Vicepresidente, Operazioni commerciali Asia Pacifico e America Latina; Nikesh Arora, Vicepresidente, European Operations; 24 Tutti questi servizi fanno parte della sezione di Google chiamata Google Labs. Vedi http://labs.google.it. 25 Vedi http://www.google.it/intl/it/corporate. 27 Norio Murakami, Vicepresidente e General Manager, Google Japan; Vinton G. Cerf, Vicepresidente ed Evangelizzatore Capo di Internet; Miriam Rivera, Vicepresidente e Deputy General Counsel. 1.3. Perché usare Google Google trova i risultati desiderati prima e più velocemente di altri motori di ricerca. Per sfruttare l'enorme quantità dei dati disponibili sul Web è necessario poter contare su un servizio di ricerca di ottima qualità capace di fornire dati accessibili e utili. Senza uno strumento di ricerca potente, trovare un sito Web specifico potrebbe essere difficile se non addirittura impossibile. Google: Mette ordine nel web. È stato progettato per mettere ordine nel caos delle informazioni. Proprio quello che ci si aspetta da un servizio di ricerca, che non deve limitarsi a fornire un elenco pre-compilato e ristretto di risultati da offrire al miglior offerente, ma un sistema logico che consenta di organizzare il Web a seconda delle proprie esigenze. Permette agli utenti di ricercare miliardi di URL. L'indice di Google, che comprende miliardi di URL, è unico nel suo genere e rappresenta la raccolta più completa di tutte le pagine più utili disponibili sul Web. Visualizza solo le pagine che corrispondono ai termini ricercati. Google visualizza solo i risultati che corrispondono a tutti i termini ricercati, contenuti sia nel testo della pagina o nei collegamenti associati alla stessa, per evitare di perdere tempo con risultati che non hanno niente a che vedere con la ricerca stessa. Valuta la vicinanza dei termini ricercati all’interno della pagina. Oltre a restituire risultati contenenti tutti i termini ricercati, Google analizza la vicinanza di tali termini all'interno di una pagina. A differenza di altri motori di ricerca, assegna una priorità ai risultati a seconda della vicinanza dei termini ricercati. In altre parole, Google dà la precedenza alle parole vicine, 28 in modo da evitare che l'utente perda tempo a ricercarle singolarmente tra i risultati. Visualizza l’anteprima di ciascun risultato. Anziché visualizzare sintesi predefinite delle pagine Web, Google estrapola il testo che corrisponde alla ricerca visualizzandolo insieme ai risultati della ricerca stessa. Questa funzione consente di risparmiare tempo ed evita la necessità di aprire pagine Web irrilevanti. Può far sentire fortunati. Google riesce a trovare i risultati anche alle domande più comuni come quelle relative ai nomi di aziende. Google è così sicura delle sue capacità che ha anche creato uno speciale pulsante, "Mi sento fortunato", che permette all'utente di visualizzare direttamente il sito Web corrispondente al primo risultato. Questa opzione è stata specificatamente progettata per consentire all'utente di visualizzare rapidamente i risultati desiderati. Archivia le pagine Web nella cache. A volte, la visualizzazione di una versione cache è molto più rapida della selezione della pagina originale. È utile ricordare, tuttavia, che le informazioni contenute nelle versioni cache non sono sempre aggiornate. 1.4. La filosofia di Google: mai accontentarsi del meglio Dato lo stato odierno della tecnologia di ricerca, si tratta di una visione di vasta portata la cui realizzazione richiede studi, sviluppo e innovazione. Google è impegnata a tracciare questa nuova strada. Benché riconosciuta come la principale società mondiale nel settore della tecnologia di ricerca, l'obiettivo di Google è fornire un livello di servizio molto più elevato a tutti coloro che eseguono ricerche di informazioni, sia che si trovino in un ufficio o che siano in viaggio di piacere o d'affari. 29 A tale scopo, Google ha costantemente perseguito l'innovazione e oltrepassato i limiti dell'esistente tecnologia per offrire un servizio di ricerca rapido, accurato e di facile utilizzo, accessibile da qualsiasi luogo. Per capire pienamente Google, è utile conoscere in che modo la società ha contribuito a ridefinire le modalità di visualizzazione dei contenuti su Internet per individui, aziende e tecnici. 1.4.1. Le dieci verità di Google26 1. Attenzione all'utente: tutto il resto viene dopo. Fin dal principio, Google si è dedicata ad offrire all'utente la migliore esperienza possibile. Mentre molte società si vantano di mettere al primo posto i propri clienti, poche sono in grado di resistere alla tentazione di fare piccoli sacrifici per aumentare il valore degli azionisti. Google si è fermamente rifiutata di apportare qualsiasi cambiamento che non offra un vantaggio agli utenti del sito: • l'interfaccia è chiara e semplice. Le pagine vengono caricate all'istante. Il posizionamento nei risultati della ricerca non viene mai venduto. • la pubblicità sul sito deve offrire un contenuto pertinente e non rappresentare una distrazione. Mettendo sempre al primo posto gli interessi dell'utente, Google ha creato il pubblico più fedele sul Web. Tale crescita non ha avuto luogo tramite la TV o campagne pubblicitarie, ma grazie al passaparola da un utente all'altro. 2. È meglio dedicarsi veramente bene a una sola cosa. Google si dedica alla ricerca. Con uno dei gruppi di ricerca tra i più grandi al mondo dedicato esclusivamente alla risoluzione dei problemi della ricerca, siamo consapevoli di ciò facciamo bene e di come possiamo farlo meglio. Median26 Vedi http://www.google.it/intl/it/corporate/tenthings.html. 30 te la continua iterazione di problemi di difficile soluzione, sono riusciti a risolvere situazioni complesse e apportare continui miglioramenti a un servizio già considerato il migliore sul Web e a rendere la ricerca di informazioni un'esperienza rapida ed efficace per milioni di utenti. Inoltre, il loro impegno a migliorare la ricerca, gli ha consentito di applicare ciò che hanno appreso a nuovi prodotti, quali Gmail, Google Desktop e Google Maps. Man mano che continuano ad aumentare il numero dei prodotti e al contempo migliorare la ricerca, cercano di portare la potenza della ricerca in aree inesplorate e aiutare gli utenti ad accedere e utilizzare una quantità maggiore delle informazioni in costante aumento presenti nella loro vita. 3. Rapidità è meglio di lentezza. Google crede nella gratificazione immediata. L'utente vuole delle risposte e le vuole subito. Google è probabilmente l'unica società al mondo il cui obiettivo dichiarato è fare in modo che i propri utenti abbandonino il sito Google al più presto. Con l'ossessione di eliminare ogni bit e byte in eccesso dalle proprie pagine e di aumentare l'efficienza del proprio ambiente di elaborazione, Google ha ripetutamente infranto i propri record di velocità. Altri hanno ipotizzato che l'uso di grandi server fosse il modo più rapido di gestire enormi quantitativi di dati. Google ha riscontrato che i PC collegati in rete erano più veloci. Mentre altri hanno accettato limiti di velocità apparenti imposti dagli algoritmi di ricerca, Google ha scritto nuovi algoritmi che hanno dimostrato l'assenza di limiti. Google continua a lavorare per rendere il tutto ancora più veloce. 4. La democrazia sul Web funziona. Il successo di Google si basa sui milioni di individui che pubblicano siti Web, per determinare quali altri siti offrono contenuti validi. Anziché basarsi su un gruppo di redattori o unicamente sulla frequenza con cui certi termini compaiono, Google classifica ogni pagina Web utilizzando una tecnica innovativa denominata PageRank. PageRank valuta tutti i siti collegati a una pagina Web e assegna loro un valore, basato in parte sui siti ad essi collegati. Analizzando l'intera struttura del Web, Google è in grado di determinare quali siti sono stati "votati" 31 come migliori risorse di informazioni da coloro che sono maggiormente interessati alle informazioni offerte. Questa tecnica, in effetti, migliora man mano che il Web aumenta di dimensioni, in quanto ogni nuovo sito è un'altra fonte di informazioni e un altro voto da calcolare. 5. Non occorre essere alla propria scrivania per avere bisogno di informazioni. La società attuale è sempre più mobile e meno disposta ad essere vincolata a un luogo fisso. O tramite i PDA, i telefoni wireless o le loro automobili, gli utenti desiderano che le informazioni vengano verso di loro. Le innovazioni di Google in questo campo includono Google Number Search, che riduce il numero di battute sul tastierino necessarie per cercare i dati da un telefono cellulare abilitato al Web, e un sistema di conversione istantanea delle pagine scritte in HTML in un formato leggibile dai phone browser. Questo sistema consente di aprire miliardi di pagine con dispositivi altrimenti non in grado di visualizzarle, inclusi i PDA27 palmari e i dispositivi giapponesi i-mode28, J-Sky29 e EZWeb30. Google è all'avanguardia con nuove tecnologie e offre nuove soluzioni ovunque la ricerca sia in grado di aiutare gli utenti ad ottenere le informazioni desiderate. 6. È possibile guadagnare senza fare del male a nessuno. Google è un'azienda. Le entrate generate dalla società derivano dall'offerta alle aziende della sua tecnologia di ricerca e dalla vendita di pubblicità visualizzata su Google e su altri siti Web. È probabile tuttavia che non abbiate mai visto un annuncio su Google. Ecco perché Google non consente la visualizzazione degli annunci sulle proprie pagine dei risultati, a meno che non siano pertinenti con la pagina nella quale vengono visualizzati. Per questo motivo, solo 27 Acronimo di Personal Digital Assistant. 28 Nell'ambito delle telecomunicazioni, i-mode (Information Mode) è un protocollo per l'interscambio di dati a pacchetto su piattaforme mobili, quali telefoni cellulari, videofonini e smartphone. 29 Servizio di Internet Mobile della compagnia giapponese J-Phone ribatezzata successivamente in Vodaphone Live!. 30 E’ il più semplice sistema di amministrazione di siti web. 32 alcune ricerche producono collegamenti sponsorizzati che vengono visualizzati sopra o a destra dei risultati. Google crede fermamente che gli annunci possano fornire informazioni utili solo se sono pertinenti con ciò che si desidera cercare. Google ha dimostrato inoltre che la pubblicità può essere efficace senza essere appariscente. Non accetta annunci popup, che interferiscono con la capacità dell'utente di vedere il contenuto richiesto. Hanno riscontrato che gli annunci di testo (AdWords31) pertinenti per la persona che li legge attraggono percentuali di clic molto maggiori degli annunci che appaiono casualmente. Il team Google dedicato alla massimizzazione collabora con gli inserzionisti per migliorare le percentuali di clic per la durata di una campagna, in quanto percentuali di clic elevate sono indice della pertinenza degli annunci per gli interessi degli utenti. Qualsiasi inserzionista, a prescindere dalle dimensioni, può usufruire di questo mezzo molto mirato sia tramite il programma di pubblicità self-service, che pubblica gli annunci online in pochi minuti, sia con l'assistenza di un rappresentate pubblicitario Google. La pubblicità su Google è sempre chiaramente identificata come "Collegamento sponsorizzato". È estremamente importante per Google che l'integrità dei risultati non venga compromessa. Non vengono mai manipolate le classifiche per collocare i loro partner più in alto nei risultati della ricerca. Nessuno può comprare PageRank32 migliori. Gli utenti hanno fiducia nell'obiettività di Google e nessun guadagno a breve termine potrebbe mai giustificare il venir meno di tale fiducia. Migliaia di inserzionisti utilizzano il programma AdWords di Google per pubblicizzare i propri prodotti. Il team di google ritiene che AdWords sia il più importante programma di questo tipo. Inoltre, migliaia di gestori di 31 Vedi adwords.google.com. 32 cfr. Cap. 1 par. 5. 33 siti Web usufruiscono del programma AdSense33 di Google per pubblicare annunci pertinenti con il contenuto dei propri siti, migliorando la propria capacità di generare entrate e potenziare l'esperienza dei propri utenti. 7. Vi sono sempre più informazioni di quanto si immagini. Dopo aver indicizzato più pagine HTML su Internet di qualsiasi altro servizio di ricerca, i tecnici Google hanno volto l'attenzione alle informazioni non immediatamente accessibili. A volte si trattava semplicemente di un problema di integrazione di nuovi database, come ad esempio l'aggiunta di una funzione di ricerca di numeri di telefono e indirizzi e di un elenco commerciale. Altri casi hanno richiesto un po' di creatività in più, come l'aggiunta della funzione di ricerca di oltre 880 milioni di immagini e di un sistema di visualizzazione delle pagine originariamente create come file PDF. La popolarità dei risultati in formato PDF ha portato ad espandere l'elenco dei tipi di file inclusi nelle ricerche, in modo da includere i documenti creati in una decina di formati quali Microsoft Word, Excel e PowerPoint. Per gli utenti wireless, Google ha sviluppato un metodo unico per convertire i file da formato HTML a un formato leggibile dai dispositivi portatili. L'elenco non si limiterà sicuramente a questo, in quanto i ricercatori di Google continuano a studiare nuovi metodi per mettere a disposizione degli utenti in cerca di risposte tutte le informazioni del mondo. 8. La necessità di informazioni oltrepassa ogni confine. Nonostante la sede centrale di Google sia in California, I loro uffici sono sparsi in tutto il mondo e la loro missione è facilitare l'accesso alle informazioni alle persone di tutto il mondo. Per questo motivo, gestiscono decine di domini Internet e più di metà dei loro risultati vengono elaborati per gli utenti situati fuori dagli Stati Uniti. I risultati della ricerca Google possono essere limitati a pagine scritte in oltre 35 lingue a seconda delle preferenze dell'utente. Offrono inoltre una funzione di traduzione per rendere i contenuti disponibili 33 Vedi https://www.google.com/adsense. 34 per gli utenti a prescindere dalla loro lingua madre; inoltre, per coloro che preferiscono non cercare in inglese, l'interfaccia di Google può essere personalizzata in circa 100 lingue. Per accelerare l'aggiunta di nuove lingue, Google offre a persone volontarie l'opportunità di rendersi utili con la traduzione mediante uno strumento automatico disponibile sul sito Google.com. Questo processo ha enormemente migliorato sia la varietà che la qualità del servizio che siamo in grado di offrire agli utenti anche negli angoli più remoti del globo. 9. È possibile essere seri anche senza giacca e cravatta. I fondatori di Google hanno spesso dichiarato che la società è "seria" solo per quanto concerne la ricerca. Essi hanno costruito un'azienda basata sull'idea che il lavoro deve essere una sfida e che tale sfida deve essere divertente. A questo proposito, la cultura di Google è diversa da qualsiasi altra e non a causa delle onnipresenti "lava lamp" e delle grandi palle di gomma. Google mette gli utenti al primo posto quando si tratta del servizio online e i dipendenti al primo posto quando si tratta della vita di tutti i giorni. L'enfasi è sui risultati conseguiti dal team e sull'orgoglio dei risultati individuali che contribuiscono al successo globale della società. Le idee vengono condivise dopo essere testate e quindi realizzate con una prontezza che può essere sconcertante. I meeting, che in altre aziende richiederebbero ore, si limitano spesso a una breve conversazione in fila alla mensa durante la pausa pranzo; inoltre, coloro che scrivono i codici sono separati solo da piccole barriere da coloro che firmano gli assegni. Questo ambiente estremamente comunicativo favorisce una produttività e un cameratismo alimentati dalla consapevolezza che milioni di persone confidano sui risultati di Google. Date gli strumenti giusti a un gruppo di persone che amano fare la differenza e loro la faranno. 10. Eccellere non basta. Dare sempre di più di quanto ci si aspetta. Google non accetta l'idea che essere i migliori sia l'obiettivo finale, ma ritiene che debba essere il punto di partenza. Tramite innovazione e iterazione, Google si dedica a migliorare qualcosa che già funziona bene per ottenere 35 risultati inaspettati. La ricerca funziona bene per quanto riguarda le parole digitate correttamente, ma per quanto riguarda la presenza di errori di ortografia i tecnici hanno individuato una necessità e hanno creato un correttore ortografico che sembra leggere la mente dell'utente. Per quanto concerne il tempo di attesa per la ricerca da un telefono WAP34, il gruppo wireless ha sviluppato lo strumento Google Number Search per ridurre la lunghezza delle voci immesse da tre battute per lettera a una. Con un database di utenti composto da milioni di persone, Google è in grado di identificare rapidamente i punti di attrito e di eliminarli. L'elemento distintivo di Google tuttavia è la capacità di anticipare le esigenze non ancora articolate del pubblico globale e quindi nel soddisfarle con prodotti e servizi che impongono nuovi standard. Questa costante insoddisfazione è in definitiva la forza trainante alla base del migliore motore di ricerca al mondo. 1.5. La tecnologia di Google Google è impareggiabile per l'importanza attribuita allo sviluppo del "motore di ricerca perfetto", definito dal cofondatore Larry Page come qualcosa che "capisce esattamente le richieste dell'utente e restituisce esattamente ciò che egli vuole35". A tal fine, Google ha costantemente perseguito l'innovazione e rifiutato di accettare i limiti dei modelli esistenti. Come risultato, è stata sviluppata una propria infrastruttura di elaborazione, oltre all'innovativa tecnologia PageRank che ha cambiato il modo in cui vengono condotte le ricerche. Fin dall'inizio, gli ideatori di Google hanno riconosciuto che per fornire i risultati più rapidi ed accurati era necessario un nuovo tipo di imposta34 Il WAP (acronimo di Wireless Application Protocol) è un tipo di connessione ad internet per telefonini. Per un ulteriore approfondimento vedi http://it.wikipedia.org/wiki/WAP. 35 Vedi http://www.google.it/intl/it/corporate/tech.html. 36 zione dei server. Mentre gran parte dei motori di ricerca si basavano su un gruppo di server di grandi dimensioni il cui funzionamento era spesso rallentato in condizioni di picchi di carico, Google ha utilizzato PC collegati per trovare rapidamente la risposta ad ogni ricerca. L'innovazione ha dato i suoi frutti in termini di minori tempi di risposta, maggiore scalabilità e costi inferiori. Da allora questa idea è stata copiata da altri, mentre Google ha continuato a perfezionare la propria tecnologia di back-end per renderla ancora più efficiente. Il software che sta alla base della tecnologia di ricerca di Google è rappresentato da PageRank, che consiste in un sistema che permette di classificare le pagine Web in ordine di importanza. Il sistema esegue una serie di calcoli simultanei che richiedono solo una frazione di secondo. I motori di ricerca tradizionali si basano in gran parte sulla frequenza con cui una parola viene visualizzata in una pagina Web. Google utilizza PageRank per esaminare l'intera struttura di link del Web e determinare quali pagine sono più importanti. Quindi conduce l'analisi di abbinamento ipertestuale per determinare quali pagine sono pertinenti per la specifica ricerca. Combinando l'importanza complessiva e la pertinenza specifica per ricerca, Google è in grado di visualizzare per primi i risultati più pertinenti e affidabili. 1.5.1. Il PageRank Basato sullo specifico carattere "democratico" del Web, PageRank sfrutta la vastissima rete di collegamenti associati alle singole pagine per determinarne il valore. PageRank esegue una misurazione oggettiva dell'importanza delle pagine Web risolvendo un'equazione36 con oltre 500 milioni di variabili e 2 miliardi di termini. Anziché contare i link diretti, interpreta 36 L'algoritmo completo per il calcolo del PageRank fa ricorso all'uso della teoria dei processi di Markov ed è classificato nella categoria degli algoritmi di Link Analysis Ranking. 37 un link da Pagina A a Pagina B come un voto per la Pagina B espresso dalla Pagina A. PageRank valuta quindi l'importanza di una pagina dal numero di voti ricevuti. Considera inoltre l'importanza di ogni pagina che esprime un voto, in quanto i voti espressi da alcune pagine sono considerati di maggior valore, attribuendo quindi alla pagina collegata un valore più elevato. Le pagine importanti ricevono un PageRank maggiore e compaiono in alto nei risultati della ricerca. La tecnologia di Google usa l'intelligenza collettiva del Web per determinare l'importanza di una pagina. 1.5.2. PageRank: Analisi di abbinamento ipertestuale Il motore di ricerca di Google analizza inoltre il contenuto delle pagine. Tuttavia, anziché semplicemente scansionare il testo basato sulle pagine (che può essere manipolato dai publisher mediante i meta-tag), la tecnologia di Google analizza l'intero contenuto di una pagina e tiene conto dei caratteri, delle suddivisioni e della posizione precisa di ogni parola. Analizza inoltre il contenuto delle pagine Web vicine per garantire che i risultati restituiti siano i più pertinenti per una data ricerca. Il PageRank non riguarda l’intero sito, ma la singola pagina. All’interno dello stesso sito, vi possono quindi essere pagine con un PageRank elevato e altre con un PageRank basso o nullo. 1.5.3. Valutazione del PageRank Il PageRank viene espresso in decimi. In genere, si considera una buona performance un PageRank di 5/10, infatti per raggiungerlo è necessario attivare una serie di azioni che richidono un certo Know-how e un impegno costante. Superare un livello di 5/10 è piuttosto complesso e molti siti si 38 fermano di fronte a questo che, a volte, può risultare uno scoglio difficile da valicare. I complessi metodi di ricerca automatici di Google sono studiati per limitare al minimo le interferenze e gli stratagemmi tecnici molto cari a certi webmaster. Sebbene vengano visualizzati annunci pubblicitari accanto ad alcuni dei risultati più rilevanti, Google non vende spazi pubblicitari all'interno dei risultati (cioè i clienti non possono acquistare un PageRank superiore). Le funzioni di ricerca di Google offrono un sistema semplice, onesto ed obiettivo per trovare siti Web di alta qualità contenenti dati rispondenti a quelli ricercati. Per avere un buon posizionamento su Google è necessario avere un buon PageRank, e per ottenerlo è necessario realizzare delle pagine di buona qualità, interessanti, ricche di contenuto e con molte relazioni con altri siti web. In sintesi, è necessario realizzare dei siti di qualità. Se poi questi vengono aggiornati con una certa periodicità, meglio ancora. Ciononostante anche il PageRank di Google ha i suoi punti deboli. Innanzitutto, perché penalizza le pagine recenti che, ovviamente, non possono avere un gran numero di link che puntano verso di loro per il semplice fatto che non hanno ancora avuto il tempo di tessere relazioni online o semplicemente di essere scoperte dagli altri utenti della Rete. Inoltre, penalizza le pagine che si occupano di temi molto particolari, poco conosciuti: normalmente il loro indice di popolarità è molto basso, anche se sono spesso particolarmente pertinenti rispetto a una determinata chiave di ricerca. Infine, questo sistema tende a piazzare nei primi posti delle risposte di Google prevalentemente le pagine dei siti più importanti, quelle dei “giganti” del Web, che sfruttano la loro grande popolarità. Yahoo! Italia e Repubblica.it hanno un PageRank di 8/10, Microsoft.com di 10/10. La tecnologia PageRank è oggetto di continuo studio e sviluppo da parte degli ingenieri del motore di ricerca, perché, nonostante Google utiliz- 39 zi vari parametri per classificare le pagine web che indicizza37, rimane, come spiega la società stessa il cuore del software. In sintesi38, ogni esito di una ricerca su Google è il frutto dell’analisi costante delle pagine web con: • il maggior numero di link realizzato da altre pagine web; • il maggior numero di link realizzato dalle pagine web più “importanti”, con un alto PageRank; • la più alta rilevanza in base ai criteri di ricerca. La classifica finale rispetta ovviamente un ordine specifico e va dalla pagina più pertinente alla meno peertinente. A questo va aggiunto che nessuno sa esattamente quale sia il funzionamento di Google. Molti esperti del settore si interrogano costantemente per capire come fare a ottenere il miglior piazzamento possibile delle loro pagine. Ma la tecnologia del motore di ricerca più utilizzato del momento è piuttosto complessa e gelosamente custodita. E per il momento ancora non eguagliata dalla concorrenza. I clienti di Google non possono assolutamente acquistare posizioni nel ranking delle risposte; queste saranno sempre e solo il frutto di un posizionamento automatico delle pagine in base ai criteri di rilevanza e pertinenza stabiliti da Google. 1.5.4. Ottimizzazione Da quando Google è diventato uno dei motori di ricerca più popolari, molti webmaster hanno cominciato a seguire e cercare di spiegare i cambiamenti nel posizionamento (rank) del loro sito39. 37 Per Indicizzazione si intende l'inserimento di un sito web nel database di un motore di ricerca, mediante l'uso di apposite parole-chiave. Generalmente è un procedimento che le aziende di web hosting forniscono a pagamento, ma che si può svolgere molto semplicemente senza aver nessuna conoscenza specifica. 38 Vedi Salvatore, Romagnolo, Google, Milano, Apogeo, 2006, pag. 11. 39 Vedi Mauro, Lupi, Motori di ricerca e visibilità sul Web, Milano APOGEO, 2001. 40 Una nuova categoria professionale è nata per assistere i webmaster e le aziende nel migliorare la posizione dei loro siti nei risultati delle ricerche su Google, così come su altri motori di ricerca. Questi consulenti si occupano di un’attività chiamata "ottimizzazione per i motori di ricerca40" che si propone di creare pagine e siti che rispettino le regole (i "gusti") dei motori di ricerca riuscendo a migliorare la propria posizione nei risultati delle ricerche. Sul web si possono trovare discussioni su forum o siti che fanno riferimento a fenomeni come la Google dance. Si riferisce a un fenomeno, ora non più presente, che si verificava in un periodo di pochi giorni (circa ogni mese) in cui Google aggiornava il suo database e di conseguenza i risultati delle ricerche. Fra una dance e l’altra i risultati rimanevano inalterati. Il termine dance si riferiva al fatto che per alcuni giorni i risultati delle ricerche variavano (danzavano quindi) continuamente prima di assestarsi. Nell’estate del 2003 Google ha cambiato le sue abitudini di catalogazione limitando gli effetti della "danza": ora i risultati delle ricerche variano in modo dinamico e continuativo senza nessuno stravolgimento periodico. Una delle sfide più importanti di Google, ora che il motore è diventato popolare tra gli utenti del web, è impedire che soggetti spregiudicati riescano a forzare le debolezze dell’algoritmo per sovvertire i risultati delle ricerche a loro vantaggio. Molti consulenti di ottimizzazione scarsamente professionali hanno utilizzato tecniche artificiose e dannose per influire sul posizionamento dei siti di alcuni loro clienti. Google è riuscito a limitare molti di questi tentativi raffinando il proprio algoritmo per individuare i siti che realizzano abusi e limitarne la rilevanza nei risultati (o addirittura rimuovere questi siti dai suoi archivi). Un corretto posizionamento fra i risultati di Google può portare a ritorni economici elevati, soprattutto per i siti di e-commerce. La scelta di un 40 Dall’acronimo statunitense SEO: Search Engine Optimization. Per un ulteriore approfondimento vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Ottimizzazione_motori_di_ricerca. 41 consulente serio è spesso strategica per la sopravvivenza o il successo di un sito. Per questi motivi, Google ha pubblicato un insieme di linee guida per aiutare i proprietari di siti a capire come individuare i consulenti professionali e come evitare truffe e raggiri da parte di operatori scorretti. 1.6. L’interfaccia di Google41 Uno dei segreti del successo di Google è legato all’efficacia della sua interfaccia: sobria, per alcuni aspetti addirittura spartana, non concede molto all’estetica, ma non ha nulla di più e, soprattutto, nulla di meno, per soddisfare le esigenze dell’utente. L’approccio “less is more” ha una logica inattaccabile: Larry e Sergey puntano prima di tutto alla velocità di risposta nel costruire il loro motore di ricerca, e una home page piena di grafica rallenterebbe di molto la navigazione. La versione statunitense di Google (www.google.com) è la più aggiornata e completa. Ogni nuovo servizio viene prima testato sul dominio statunitense e poi integrato in tutti gli altri domini stranieri. Il sistema per effettuare le ricerche rimane, comunque, invariato. La versione italiana è attiva dal 15 settembre 2002 e annovera una selezione dei più importanti servizi aggiuntivi di Google. 1.6.1. La grafica Dal punto di vista grafico, la pagina principale di Google Italia è del tutto simile alle versioni straniere, compresa quella statunitense, la più ricca e completa. Ogni volta che vi si accede visualizza: 41 Per una panoramica completa vedi Salvatore, Romagnolo, Google Pocket, Milano, Apogeo, 2006 e Franco, Nardi, Il mondo di Google, Sperling & Kupfer Editori, 2006. 42 • il logo di Google, con in basso a destra la nazionalità o la lingua del dominio; • una serie di servizi di ricerca avanzati; • un campo ricerche per digitare i termini oggetto della ricerca stessa ; • i pulsanti per effettuare la ricerca; • le funzioni per la personalizzazione della ricerca; • le funzioni per la personalizzazione dell’interfaccia; • la guida di Google. 1.6.2. I Google Doodles42 In occasione di eventi speciali e, a volte, anche di ricorrenze storiche, la scritta Google viene modificata creativamente per celebrare l’evento stesso. Durante il periodo natalizio, normalmente, fanno la comparsa Babbo Natale e le sue renne. Durante le olimpiadi invernali di Torino 2006, invece, ogni giorno veniva messa online una versione a tema del logo. Anche I campionati mondiali di calcio di Germania 2006 sono stati celebrati in questo modo da Google. I loghi di google dedicati ad un particolare evento o ricorrenza, noti come Google Doodles (doodle in inglese significa disegnino), non vengono prodotti da una particolare divisione dell’azienda, ma sono il frutto del lavoro di un’unica persona: Dennis Hwang. 1.6.3. Il suggeritore intelligente Google dispone di una funzione che potrebbe essere definita “suggeritore intelligente”. Ogni volta che vengono digitati uno o più termini nel 42 Sui Google Doodles vedi David A. Vise, Mark Malseed, Google Story, New York, 2005, cap. 6. 43 campo delle ricerche, viene effettuato su di essi un controllo lessicale. Nel caso l’utente abbia compiuto un errore di battitura, google visualizza nella pagina dei risultati il testo “Forse cercavi:” seguito dai termini corretti. Il sistema non utilizza un dizionario della lingua italiana per effettuare l’analisi ortografica, ma elabora semplicemente un calcolo statistico legato al numero di documenti che integrano il termine più simile a quello digitato. 1.6.4. I servizi linguistici Nella pagina principale di Google è presente il link “Strumenti per le lingue”, una funzione avanzata che permette di aggirare parzialmente il problema delle barriere linguistiche. La maggior parte dei contenuti presenti su Internet non è in italiano, Google grazie alle sue funzioni avanzate può limitare la ricerca dei termini alle pagine scritte in una specifica lingua e di estenderla a tutte quelle disponibili, inoltre può limitare la ricerca alle pagine Web presenti in nazioni specifiche o a tutte quelle disponibili. Attualmente le lingue per le quali Google offre un’interfaccia sono oltre 100, le lingue per le quali offre risultati 35 e il numero di domini internazionali ammontano a più di 100. 1.6.5. Durata di una ricerca Una ricerca Google dura di norma meno di mezzo secondo, nonostante preveda numerosi passaggi (fig.1.1) da eseguire prima della visualizzazione dei risultati per l’utente. 44 3. I risultati della ricerca vengono restituiti all'utente in una frazione di secondo. 1. Il server Web invia la ricerca ai server dell’indice. Il contenuto dei server dell’indice è simile a quello dell’indice di un libro: indica quali pagine contengono le parole che corrispondono alla ricerca 2.La ricerca viene inviata ai server della documentazione che recuperano i documenti memorizzati. Vengono generati snippet per descrivere ogni risultato della ricerca. (fig.1.1) 1.7. La terminologia di Google Google è uno strumento di ricerca pittosto semplice, il cui utilizzo è semplificato dalla sua interfaccia estremamente intuitiva. I termini generici, come “televisione”, forniscono però un gran numero di risultati che sarebbe impossibile consultare. Pe evitare perdite di tempo, Google mette a disposizione una serie di operatori logici43 che sono in grado di restringere l’area di ricerca fornendo così risultati più mirati44. 43 Vedi Sebastiano, Della Puppa, Google il motore di ricerca e gli altri servizi, Pordenone, Ialweb, 2006. 44 Per una panoramica completa vedi J. D. Biersdorfer, Matthew MacDonald, Sarah Milstein, Google. Il manuale che mancava, Milano, RGB, 2006 45 1.7.1. Gli operatori di base L’operatore AND. Nella casella possono essere digitati uno o più termini. Gli spazi fra un termine e l’altro vengono sostituiti, automaticamente, dall’operatore logico AND. Google cercherà quindi tutte le pagine che contengono tutte le parole digitate, non necessariamente legate tra di loro. L’operatore OR. Utilizzando l’operatore logico OR, digitato fra i termini della ricerca, si otterranno tutte le pagine che comprendono almeno uno di questi termini. L’operatore -. Inserendo il segno - (meno) prima di un termine, si può deciderne l’esclusione. Ad esempio in una ricerca sulla televisione, che voglia escludere quella satellitare si dovrà digitare televisione-satellitare45. In questo caso si otterranno tutte le pagine che includono il termine televisione, a esclusione di quelle che contengono il termine satellitare. L’operatore +. L’inserimento del segno + (più) prima di un termine, permette a Google di includere alcuni caratteri comuni che normalmente non vengono considerati perché rallenterebbero le fasi di ricerca. Avverbi, articoli, accenti, ma anche solo lettere o acronimi come http, possono essere quindi inclusi nella ricerca. L’operatore virgolette (“”)46. Quando si vuole cercare un documento che contiene una frase esatta o un nome specifico, si possono utilizzare le virgolette. Digitando due parole all’interno delle virgolette, si otterranno come risultati tutte le pagine web che comprendono entrambe le parole in posizione contigua. L’operatore asterisco (*). L’ultimo carattere speciale che facilita enormemente la ricerca è identificato con l’asterisco (*), e può essere utiliz45 Il segno meni (-) va digitato prima del termine senza spazi fra i due: -satellitare e non - satellitare. Questo tipo di comando è utile soprattutto quando si cerca un nome proprio di persona. Digitando “Mario Rossi” si otterranno infatti le sole pagine web che mostrano il nome e il cognome vicini, escludendo per esempio gli elenchi dove compaiono tutti i Mario con cognomi diversi e i Rossi con nomi diversi. 46 46 zato in sostituzione di uno dei termini da ricercare. Digitando per esempio mi * d’immenso, l’asterisco sarà considerato come un jolly in sostituzione di una parola univoca. Google restituirà così tra i risultati pagine contenenti “mi” seguito da un termine e quindi da “di immenso”. Questo operatore si dimostra molto utile per la ricerca di frasi contenenti termini incerti o di cui non si ricorda l’esatta sintassi. 1.7.2. Gli operatori avanzati Google permette di circoscrivere ulteriormente gli ambiti delle ricerche grazie ad alcuni operatori linguistici speciali. L’operatore site:. Digitando site: dopo un termine è possibile effettuare una ricerca limitando il campo a un dominio o sito specifico. Quindi si otterranno tutte le pagine di quel determinato sito che contengono il termine ricercato. L’operatore link:. Digitando link: prima di un indirizzo internet si otterranno tutte le pagine che dispongono di un collegamento al sito stesso. In questo caso si otterrà l’elenco delle pagine web che dispongono di un link a quel sito. Questo tipo di operatore si dimostra utile per comprendere il livello di successo di un sito. L’operatore related:47. Digitando related: prima di un indirizzo web si ottiene un elenco di siti che vengono considerati simili. L’operatore filetype:. Digitando, dopo un termine, filetype: si può restringere il campo della ricerca a un solo formato di file. I formati riconosciuti da Google sono: • Adobe Portable Document (pdf) • Adobe PostScript(ps) Questo tipo di operatore è presente anche sotto forma di collegamento ipertestuale: nei risultati di ricerca basta fare clic su Pagine simili. 47 47 • Lotus 1-2-3 (wk1, wk2, wk3, wk4, wk5, wki, wks, wku) • Lotus WordPro (lwp) • MacWrite (mw) • Microsoft Exel (xls) • Microsofr powerPoint (ppt) • Microsoft Word (doc) • Microsoft Works (wks, wps, wdb) • Microsoft Write (wri) • Rich Text Format (rtf) • Shockwave Flash (swf) • Text (ans, txt) Per scegliere il tipo di file da cercare basta inserire l’acronimo del formato dopo filetype:48. L’operatore inurl:. Digitando inurl: seguito da uno o più termini, si otterranno una serie di risultati che includono il primo nell’URL e i restanti nell’URL o nel testo. L’operatore allinurl:. Digitando allinurl: seguito da due o più termini si otterranno una serie di risultati che includono tutte le parole digitate nell’indirizzo web (URL). L’operatore intitle:. Digitando intitle: seguito da due o più termini si otterrà una serie di risultati che includono il primo termine nel titolo delle pagine web e i restanti nel titolo o nel testo. L’operatore allintitle:. Digitando allintitle: seguito da due o più termini si otterrà una serie di risultati che includono tutte le parole digitate nel titolo. L’operatore cache:. Digitando cache: seguito da un indirizzo web si otterrà la versione cache del documento in oggetto. La funzione può essere Nel caso non si disponga di un’applicazione compatibile per aprire i documenti in un particolare formato, si può fare clic sul collegamento Versione HTML normalmente presente per i documenti il cui contenuto non è protetto alla modifica e posizionato al di sotto del link principale. Si otterrà una versione HTML del file stesso. 48 48 attivata anche facendo clic sul collegamento copia cache presente nei risultati della ricerca. L’operatore info:. Digitando info: seguito da un indirizzo internet si otterranno tutte le informazioni riguardanti il sito in questione: • una breve descrizione del sito; • il link alla copia cache; • il link alle pagine simili; • il link per trovare le pagine collegate al sito; • il link per trovare solo le pagine dal sito in oggetto; • il link per trovare le pagine che contengono l’URL del sito. 1.8. Il successo finanziario di Google Con una superba tecnologia di ricerca e un vantaggio crescente nella qualità dei dipendenti, Brin e Page cercavano di immaginare come tenere Google a galla senza dover sacrificare i propri nobili principi49. Anziché focalizzarsi sulla concessione in licenza del motore di ricerca alle aziende, decisero di concentrarsi sul fare profitti consentendo agli inserzionisti pubblicitari di raggiungere la loro crescente e fedele massa di utenti. Google avrebbe continuato a mantenere gratuiti i risultati delle ricerche, esattamente come fa la televisione commerciale su antenna offrendo intrattenimento e notizie gratis, mentre avrebbe cercato di far soldi vendendo alle aziende annunci pubblicitari mirati e non invasivi sulle pagine dei risultati di ricerca. Alcuni motori di ricerca, affamati di denaro, accettavano soldi da siti web in cambio della garanzia di comparire nella prima pagina dei risultati di ricerca, ma Brin e Page evitarono ogni tipo di pubblicità di tal genere. Inoltre detestavano tutti quegli irrilevanti banner pubblicitari in flash che riemIl motto dei fondatori di Google è “Don’t Be Evil”, non essere cattivo. È una frase stenografica che descrive come i ragazzi Google abbiano davvero diffuso più cultura di innumerevoli editori e di innumerevoli scuole, facendosi pagare da imprese commerciali, senza illegalità e senza “fregare” nessuno. 49 49 pivano internet. C’era una altra strada per il profitto: ricorrere ad annunci di solo testo , che potessero essere attivati in risposta a specifiche stringhe di ricerca immesse dagli utenti. All’insaputa dei normali utenti di Google, il motore di ricerca gestiva un sofisticato mercato aperto 24 ore al giorno, nel quale venivano vendute e comprate come beni e servizi le parole e le espressioni che le persone cercano ogni giorno. I prezzi erano quelli che gli inserzionisti erano disposti a pagare perché il loro link apparisse sulla pagina dei risultati, quando l’utente cercava quell’espressione su Google. E il modo in cui venivano fissati i prezzi in questo mercato elettronico spiegava uno dei più grandi misteri di Google: come riusciva a convertire i clic sul proprio sito web in entrate di bilancio. Google guadagna ogni volta che un utente clicca su uno dei link pubblicitari che compaiono sulle sue pagine. Ma il costo di pubblicare un annuncio pubblicitario su Google, o sulla rete di siti affiliati, non è stabilito in anticipo, ma viene determinato nel corso di un’ininterrotta asta online. In questo modo Google riesce a ricevere un prezzo concorrenziale per ciascuno dei milioni di link che fa comparire ogni giorno sulle sue pagine. Il risultato sono i profitti più alti nel bilancio di Google. Le società di tutto il mondo pagano persone perché trascorrano le loro giornate davanti allo schermo del computer per offrire su questa asta elettronica. Alcune società fanno svolgere questo lavoro a software automatizzati; altre ingaggiano consulenti esterni di marketing, che si specializzano in questo genere di aste. A prescindere dal modo in cui vengono fatte le offerte che si svolgono dietro le quinte, tutto quello che gli utenti vedono sono i link che si aggiudicano la partita, allineati verticalmente a destra dei risultati delle loro ricerche. A queste aste di parole chiave partecipano società di ogni dimensione, imprese che spendono ogni trimestre su Google qualche centinaio di dollari e imprese che spendono molti milioni di dollari. Ribaltando il normale fun- 50 zionamento del mercato pubblicitario, gli acquirenti di link determinano il prezzo che sono disposti a pagare per far vedere il proprio annuncio invece di farlo stabilire da Google, invertendo la pratica consolidata dei network televisivi e dei giornali. La natura self-service del sistema e il basso costo d’entrata nel mercato degli annunci linkati consentono anche ad una piccola azienda priva di forza vendite di tentare la fortuna. Nell’asta non stop di Google l’offerta minima per un termine di ricerca, pari a cinque centesimi, è l’unico prezzo che rimane fisso. Tutti gli altri salgono o scendono a seconda delle offerte lanciate in ogni particolare momento dalle varie aziende, che tentano di migliorare la propria posizione sulle pagine dei risultati. Chi fa l’offerta più alta non ha, comunque, la garanzia che il proprio link pubblicitario compaia tra i primi. Questa è una delle tante differenze di stile nella concorrenza tra motori di ricerca. Google classifica i link pubblicitari sulla base di due criteri: il prezzo che la società è disposta a pagare e la frequenza con la quale gli utenti cliccano su un dato link. Pertanto, anche se una società offre più delle altre per una data parola chiave, qualora i consumatori non clicchino sul link di quella società, il link scenderà in una posizione meno prominente. Yahoo, invece, fornisce a chi offre di più per una data parola la garanzia di comparire in cima alla lista dei link a pagamento. Yahoo è “rigorosamente capitalista, se paghi di più sei il numero uno”, dice Dana Todd, padrona di un’agenzia di pubblicità interattiva. “Google ha tendenze più socialiste. A loro piace dare il diritto di voto agli utenti”. La pubblicità su Google si è rivelata un modo molto efficiente per le aziende di raggiungere i potenziali clienti50. Il business pubblicitario online è cresciuto rapidamente a mano a mano che le aziende di tutto il mondo hanno scoperto come i link generati dalle ricerche poi si traducevano in acquisti. 50 51 Il successo finanziario di Google è, da molti punti di vista, il risultato dell’aver capito prima degli altri come fare funzionare la pubblicità su internet sia nell’interesse delle aziende sia nell’interesse degli utenti della Rete. Col tempo Google ha allentato le restrizioni imposte ai link consentiti sui siti web affiliati, accettando non solo quelli testuali ma anche quelli con immagini e fotografie. E ha dato ai maggiori inserzionisti un più ampio controllo sulla collocazione dei loro link. Ma è rimasto fedele al principio di bilanciare la popolarità di un link con il prezzo che un’azienda è disposta a pagare. Gli studi dei movimenti oculari degli utenti mostrano che essi guardano innanzitutto il lato sinistro della pagina, dove vengono collocati i risultati delle ricerche gratuite. È nato così il settore degli “ottimizzatori” delle ricerche, che modificano i siti delle aziende in modo da farli comparire in cima alla lista dei risultati di Google. Rimanere sempre in cima alla lista dei risultati gratuiti51 è, comunque, assai più complicato di vincere un’asta pubblicitaria. Google e i capitalisti di ventura si resero conto che il motore di ricerca avrebbe avuto un successo economico travolgente. Il motore di ricerca generò $400 milioni in ricavi e $100 milioni in profitti nel 2002 all’insaputa del resto del mondo, perché Google non era ancora una società quotata in borsa. Praticamente tutti i profitti venivano dalle persone che cliccavano sui link di testo che ornavano il lato destro delle pagine dei risultati di Google e le pagine web dei numerosi soci e affiliati. Eppure, le milioni di persone che amavano Google continuavano a non capire come potesse fare soldi, dal momento che lo adoperavano gratis. Molto non coglievano la differenza tra i risultati della ricerca gratuita e i link pubblicitari che apparivano nella colonna accanto, e anche quelli che capivano la differenza cliccavano nei link di destra tanto raramente da non 51 Tutti gli studi confermano che se non compari nelle prime tre pagine dei risultati di una ricerca, vale a dire tra le prime trenta voci, è come piazzare un cartellone pubblicitario in mazze ad un bosco. Nessuno lo vedrà. 52 riuscire ad immaginare come Google potesse guadagnare miliardi di dollari, soprattutto considerando che il costo di un clic per l’inserzionista si misurava di solito in centesimi, non in dollari. Per la gioia di Google, il mistero sta nella matematica pura e semplice52. Sulla scala a cui opera Google nel 2007, fornendo risultati a centinaia di milioni di ricerche al giorno, basta che uno su dieci o quindici utenti clicca su una pubblicità, a un prezzo medio, diciamo, di 50 centesimi a clic, perché la società faccia in un giorno quello che nel 2004 guadagnava in un trimestre. 1.8.1. Utili con fatturati alla stelle Il gigante dei motori di ricerca non finisce di stupire e si conferma un’azienda da record. I dati finanziari sull’ultimo trimestre del 200653 sono stati definiti eccezionali da investitori e stampa specializzata, rimangono estremamente positivi e soprattutto contrastano con quelle che sono le gravi difficoltà del momento per il concorrente Yahoo54. Il momento della trimestrale è per Google una continua sorpresa in quanto, trimestre dopo trimestre, i risultati hanno mantenuto un ritmo insostenibile per tutta la concorrenza. Google vola sempre più in alto e con 1,03 miliardi di dollari di utili si conferma una delle più importanti aziende nel mercato globale di servizi online e software. Le azioni sono alle stelle e nonostante la stagione poco favorevole, gli utili sono cresciuti del 95% rispetto al 2005. 52 cfr. cap.1, par.5. 53 Per i dati finanziari vedi www.motoricerca.net, www.finanzaonline.com e www.webnews.html.it. 54 Nei giorni in cui Yahoo crolla nel baratro di un -20%, Google ritrova invece slancio e comunica risultati fiscali ancora estremamente positivi. 53 “Google cresce ad un ritmo impressionante ed i risultati sono la conseguenza dei nostri sforzi, tesi a migliorare i sistemi di ricerca e la scelta della pubblicità”, ha dichiarato Schmidt alla stampa internazionale. Il fatturato del colosso è salito a 3,21 miliardi di dollari, ben al di sopra delle aspettative di investitori ed esperti. La crescita troverebbe motivazione nell’estensione ai nuovi mercati ed ai nuovi servizi, ed è soprattutto nel vecchio continente che il motore avrebbe registrato le performance migliori. Sale anche la quota di mercato che negli States vola oltre il 60%. Stessa soglia abbondantemente superata anche in Francia, Germania e Regno Unito. Il search advertising rappresenta quasi la totalità del fatturato della società, che sta espandendo la propria attività oltre il web, arrivando alla radio e alla carta stampata. Forte di questi risultati, Google sembra lanciatissimo per affermarsi quale vero leader delle Internet Company: laddove i rivali di Yahoo! e eBay sono riusciti a soddisfare appena le aspettative degli investitori, secondo vari analisti statunitensi, Google è una vera “bomba”. Negli ultimi tempi, il motore di ricerca, ha assunto oltre 1000 dipendenti ed apportato 14 sostanziali modifiche al proprio apparato di ricerca dati, fulcro dell’attività pubblicitaria contestuale dei programmi AdSense, vero “Core Business” dell’azienda. Con 96 milioni di visite al mese55, Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo. 55 Dati riferiti in base ai rilevamenti effettuati da Netratings. 1 query su 2 verrebbe composta sulle pagine prodotte da Mountain View. 54 1.9. La strategia di marketing La forza di Google risiede principalmente nella strategia di Marketing dell'Azienda. I suoi punti di forza riguardano: la semplicità e immediatezza dell’interfaccia, la rapidità di ottenimento dei risultati e la qualità dei risultati. E' grazie a Cindy McCaffrey ex-Vicepresidente dell’azienda e responsabile del settore Marketing se Google è diventato la realtà che tutti conosciamo. Google è l'esempio più eclissante di cosa significa sviluppare un piano business di successo dove innovazione, tecnologia, pubbliche relazioni ed investimenti, sono coordinati al punto da diventare un'unica forza esplosiva56. Fin dalle origini del motore di ricerca, la prima forza trainante di Google è stata "il sapersi proporre e vendere". I padri storici di Google hanno sempre creduto nella propria creazione, senza mai svendersi o cedere il proprio progetto. Google deve la sua enorme diffusione al proprio settore Marketing il cui fulcro principale è rappresentato dalle Pubbliche relazioni, tramite cui l'azienda è riuscita a sviluppare accordi di partnership con realtà diversificate del panorama web. Alla fine degli anni 90, in pieno boom della New Economy, Google era un semplice motore di ricerca la cui forza stava nell'algoritmo di ricerca innovativo che non aveva eguali. Tecnologia a portata di tutti, idee e nuove strategie di business, furono tra le cause della nascita di nuovi Brand, con un occhio sempre vigile sulla concorrenza. Il percorso logico per capire le potenzialità del business d'informazione le56 Vedi John, Battelle, Google e gli altri. Come hanno trasformato la nostra cultura e riscritto le regole del business, Milano, Cortina, 2005. 55 gato ai Motori di Ricerca richiese pochissimo tempo. In risposta al grande rientro promozionale all'estero (in diverse realtà Locali), Google diversifica le proprie opzioni introducendo ricerche in Lingue diverse dall'inglese57. Google ha avuto la capacità di sviluppare il proprio business adeguandosi alle necessità dei diretti concorrenti accrescendo proporzionalmente la propria immagine e promuovendo il proprio marchio. La corsa all'affermazione del proprio Brand porta Google ad instaurare partnership con le aziende a cui il consiglio aveva deciso di dare l'assalto per affermare il Motore come unico Leader incontrastato del proprio settore: l'azienda inizia a fornire la tecnologia di Ricerca a direttorie internazionali e locali come Yahoo! e Superava. Già nel 2003 vengono pubblicati i risultati di un sondaggio svolto a livello mondiale sul sito Brandchannel.com dalla Interbrand (leader mondiale nello studio dei marchi):Google risulta essere il Marchio più conosciuto, superando Marchi storici come Coca-Cola, Nike, Nokia. Il 2004 è l'anno della consacrazione. Gli interessi dell'azienda si sviluppano in nuove direzioni attraverso programmi di Affiliazione mirati e fornendo nuovi servizi di ricerca gratuiti. Le ricerche si spostano verso target georeferenziati, sul mondo della telefonia mobile anticipando oppure coprendo i fronti considerati più caldi dove la concorrenza ha pianificato ed investito risorse per l'assalto al monopolio Google. La continua crescita e i giganteschi profitti hanno decretato nel marzo 2007 la vittoria di google su Microsoft. Infatti il motore di ricerca di Mountain View ha sorpassato Microsoft in due fronti, diventando sia il sito Web più visitato, sia il marchio più potente al mondo. 57 Le lingue per le quali Google offre un interfaccia sono oltre 100, 35 sono le lingue nelle quali offre risultati e oltre 100 sono i domini internazionali. Per un ulteriore approfondimento vedi http://www.google.it/intl/it/corporate. 56 Secondo quanto rivelano i dati di Comscore58, gruppo specializzato in analisi e statistiche, nel mese di marzo Google ha ricevuto in totale 528 milioni di visitatori unici59 (tra motore di ricerca, Gmail, Youtube e gli altri servizi), contro i 526,90 milioni per Microsoft con il suo motore di ricerca Live Search e i siti di assistenza tecnica. Un risultato quello dell’azienda di Mountain View, favorito dall’acquisizione di Youtube , il sito di condivisione di video costato 1,3 miliardi di euro. Rispetto al marzo 2006, Google ha fatto segnare un incremento del 13%, contro un +4% di Microsoft. Più nel dettaglio, solo Youtube è stato cliccato da 160,8 milioni di persone (nota: nel marzo 2006 erano state solo 22 milioni). Google ha fatto segnare un altro punto a proprio favore. La società fondata da Larry Page e Sergey Brin è diventata anche il brand più potente del mondo, con un valore di marca pari ad oltre 66,4 miliardi di dollari, superando, nella classifica “Top 100 Most Powerful Brands” stilata da Millward Brown Optimor60, e resa nota il 23 aprile 2007, marchi come General Elettrics che si è confermata al secondo posto con quasi 61,9 miliardi di dollari, Microsoft, prima nella rilevazione dello scorso anno, risultata soltanto terza con 54,9 miliardi di dollari di valore di brand, seguita poi da CocaCola, con circa 41,2 miliardi di dollari. Il segreto del suo successo continua ad essere il motore di ricerca, il più amato sul web, ma anche i nuovi siti, come YouTube, o i servizi, come la Gmail ed il sistema di pagamenti online, hanno contribuito non poco nella crescita, che ha stracciato anche la più agguerrita concorrenza. 58 Le stime di ComScore sono basate su un campione di 2 milioni di utenti in tutto il mondo, sia da casa che al lavoro (ad esclusione degli internet café o delle scuole). Sono compresi nella stima solo utenti dai 15 anni in su. 59 I visitatori unici sono uno strumento di misurazione effettuato in Internet, che mostra quante persone hanno visitato un particolare sito internet in un dato mese. Gli utenti sono conteggiati una volta soltanto, anche se visitano un sito più volte in quel dato periodo. 60 La Millward Brown Optimor è una compagnia britannica, che si occupa di ricerche di mercato. 57 "Il nostro obiettivo è sempre stato quello di fornire la migliore esperienza online per i nostri utenti" ha commentato l'azienda. "Costruiamo prodotti basati sui bisogni degli utenti e sul loro input". E gli utenti apprezzano: quando si cerca qualcosa in rete, più della metà degli internauti, sceglie Google, facendone il motore di ricerca più usato. 1.9.1. Il “fenomeno Google” Il successo di Google ha dato origine ad un movimento che potrebbe essere definito come “fenomeno Google”. Si tratta di un fenomeno sociale molto interessante anche perché, contrariamente ad altre multinazionali del Web, come Yahoo! o eBay, Google è riuscito a rimanere vicino agli utenti, mantenendo un profilo informale che ha contribuito a creare intorno alla società un sentimento di simpatia e ha stimolato l’emulazione. Programmatori, hacker61 o semplici utenti hanno quindi cominciato a vedere Google come qualcosa di diverso da uno strumento per le ricerche online, arrivando a sviluppare funzioni o siti ispirati dal loro motore di ricerca preferito62. Tutto questo testimonia come l’interesse nei confronti di Google sia diventato anche un fatto di costume. Quello che stupisce di Google è anche la rapidità con la quale è riuscito a debellare la concorrenza in un momento nel quale alcuni motori di ricerca, Altavista per primo, erano peraltro già riusciti a insinuarsi in modo stabile nelle abitudini degli utenti del Web. Questo perché innanzitutto Google è semplice da utilizzare grazie alla sua grafica leggera ed è pertinente, le risposte soddisfano quasi sempre gli utenti, ma anche perché Google è veloce, non ci sono mai inserzioni pubbli61 Sulla stessa linea vedi pure: Rael, Dornfest; Paul, Bausch; Tara, Calishain, Google. Trucchi e segreti, Hops Tecniche Nuove, 2007. 62 Vedi Salvatore, Romagnolo, Google, Milano, APOGEO, pag. 197-200. 58 citarie di tipo grafico, il modello pubblicitario è basato sulla contestualità delle inserzioni, che hanno sempre una relazione con il contenuto delle pagine nelle quali vengono visualizzate. Inoltre quelli di Google hanno saputo conservare un modo informale e a volte divertente di lavorare. A tutto ciò va aggiunto il fatto che Google oggi non è più soltanto un motore di ricerca, ma soprattutto una “Internet Company” che offre una serie di servizi molto vasta e in costante espansione. Google non fornisce solo accesso all’informazione già presente nel Web, ma cerca di portare all’utente anche quello che è nato fuori dal Web. Credo che Google Earth ne sia un ottimo esempio. 59 1. Google Earth Introduzione Google Earth è un software, completamente gratuito, da installare sul computer e scaricabile all’indirizzo internet earth.google.it, che permette di avere una visione tridimensionale del pianeta terra e di esplorarne, con un dettaglio molto elevato, la superficie. La visualizzazione non è statica, in quanto attraverso Google Earth è possibile raggiungere un obiettivo e muoversi sulla mappa intraprendendo voli virtuali per mari, monti e metropoli, sorvolando il territorio sino a giungere a destinazione. In questo modo è possibile osservare tutto il mondo attraverso foto satellitari e aeree. E' come se una volta lanciato il programma, ci si trovasse seduti all'interno di un satellite che gira attorno alla terra, con la possibilità di comandarlo a proprio piacimento per osservare e zoommare ciò che si vuole. Volendo, è possibile anche utilizzare una visualizzazione 3D di alcune delle città indicizzate, che garantisce un effetto ancora maggiore rispetto alla visualizzazione delle normali foto aeree. Più precisamente, Google Earth, è un software che genera una immagine virtuale della Terra utilizzando immagini satellitari, fotografie aeree e dati topografici memorizzati in una piattaforma GIS63. La prima immagine che si vede una volta aperto il programma, è la visione della terra nello spazio infinito, una sorta di mappamondo virtuale. Google Earth può essere utilizzato fornendogli coordinate geografiche, indirizzi o semplicemente navigando sul pianeta con il mouse. Il cursore del 63 Per le fonti di informazione cfr. cap. 2, par. 4. 60 mouse si trasforma nella classica manina, attraverso la quale si può far girare la terra, capovolgerla, dargli la spinta e farla ruotare verso qualunque direzione per poi andarsi a posizionare nel punto che si vuole andare ad osservare, dopo di ché basta cliccare (o se si ha uno scroll nel mouse, ancora meglio) ed inizia lo zoom sul punto scelto. Man mano che ci si avvicina, la definizione migliora sempre di più, il verde delle pianure o il marrone dei rilievi va diminuendo per lasciar spazio alle case e agli edifici. L'impressione che da il programma è proprio quella di un progressivo avvicinamento dell'immagine, fino a coglierne sempre più i dettagli. La maggior parte delle grandi città sono disponibili in alta risoluzione in modo da potere vedere gli edifici, le strade e le macchine presenti. Il livello di risoluzione dipende dall’importanza dei luoghi, infatti la maggior parte della crosta terrestre è coperta con una risoluzione di 15 metri, ma arriva anche a 15 centimetri in zone molto particolari come il quartier generale di Google. Ciò che si vede non è “in diretta”, ma deriva dalla sovrapposizione di immagini statiche tratte da più fonti, ovviamente la parte più aggiornata è quella degli Stati Uniti, dove si possono trovare molti più Layers e dettagli rispetto all'Europa, o ad altri continenti. Questo perché le foto disponibili sono maggiori, mentre, per alcune località più sperdute, addirittura il grado di dettaglio che si può ottenere non è neanche sufficiente a vedere il suolo. Infatti non in tutte le zone del mondo il particolare risulta essere lo stesso, nelle parti desertiche, nelle città o nei paesi meno conosciuti possiamo vedere a grandi linee come si presenta la zona o poco più. Con Google Earth è possibile osservare tutto il mondo, vedere posti che altrimenti non avremmo la possibilità di vedere, potremmo ammirare il Grand Canyon o curiosare nelle ville di Hollywood, vedere la zona dove gli 61 americani effettuano i loro test nucleari64 (ci sono dei crateri di dimensioni impensabili) o andare a vedere i fiordi norvegesi, la cattedrale di Notre Dame o più semplicemente se abitiamo in una grande città, osservare la propria casa dall'alto. 2.1. Le origini L’ispirazione per Google Earth venne da una fotografia flipbook65. Tutto ebbe inizio nel 1996, quando Mark Aubin, un ingegnere di software che lavorava per la Silicon Graphics (SGI), ideò “Infinite Reality”, un Hardware per la stazione di lavoro di Onix, che abilitava le persone a creare grafiche con una texture straordinariamente realistica. L’obiettivo era produrre una dimostrazione per sfoggiare le nuove capacità di texturing con un vantaggio massimo. Durante un brain-storming qualcuno fece girare “Power of Ten: A Flipbook66”, un libro nel quale fu realizzato un viaggio per immagini, dalla scala dell'Universo a quella delle particelle subatomiche, nel quale l'obiettivo della macchina fotografica si allontanava progressivamente, dieci volte ogni dieci secondi, fino a inquadrare la terra dallo spazio, per poi seguire un percorso inverso, fino a inquadrare l'atomo. Il demo doveva muoversi attraverso le immagini come il libro. Dopo aver discusso un certo numero di possibilità, decisero di iniziare mostrando la terra dallo spazio e avvicinandosi a questa zoommando per poi riallonta64 Negli anni Sessanta e Settanta sono stati eseguiti alcuni test nucleari in Nevada. Il risultato delle esplosioni è perfettamente visibile dal satellite. Il cratere di Sedan ha un diametro di centinaia di metri. Fortunatamente il progetto Plowshare fu in seguito abbandonato dal governo U.S.A., si veda anche i test nucleari effettuati in Corea del Nord. Fonte http://www.dynamick.it. 65 Un Flipbook è un libro con una serie di figure che cambiano gradualmente da una pagina a quella successiva, in questo modo quando le pagine vengono sfogliate rapidamente, le figure sembrano animate, simulando il movimento o un certo altro cambiamento. Per un ulteriore approfondimento vedi http://en.wikipedia.org/wiki/Flipbook. 66 Vedi Ray, Eames, Charles, Eames, Power of Ten: A Flipbook, W.H. Freeman & Company, October, 1998. 62 narsi per dirigersi in altre direzioni, arrivando così alla creazione di un modello 3-D del Nintendo 64. Hanno chiamato questo demo Space-to-Your-Face. E dopo averlo mostrato letteralmente migliaia di volte, tutto il mondo rimase affascinato nel vedere la terra da quella prospettiva. Solo qualche anno più tardi, la crescita tecnologica dei computer e di internet resero possibile scaricare immagini ad alta risoluzione ad una velocità sufficiente da consentire una panoramica fluida in un PC standard in ogni parte del mondo. Così Mark Aubin decise di lasciare la SGI e collaborare con altre agenzie, fondando poi Keyhole67, dove venne lanciato il primo prodotto di globo digitale per internet con immagini illimitate e con 3-D di alta qualità. Inizialmente il programma Keyhole era sviluppato dalla Keyhole inc. ma nell’ottobre del 2004 la società venne acquisita da Google e il software rinominato di conseguenza. Nasce così Google Earth che deriva quindi, dalla fusione del programma Keyhole con il servizio Google Maps. Google Earth utilizza tutte le mappe e le informazioni utilizzate dal servizio Maps, portando il genere di contenuti che prima erano disponibili solo per aziende e laboratori di ricerca, a persone in tutto il mondo. 2.2. Interfaccia Google Earth Con Google Earth, il computer diventa una finestra su qualsiasi angolo del pianeta: si possono visualizzare immagini aeree e da satellite ad alta risoluzione, rilievi, indicazioni di vie e strade, elenchi di attività commerciali e altro ancora68. 67 Vedi http://www.keyhole.com. 68 Per una panoramica completa sull’utilizzo e le funzioni di Google Earth vedi http://earth.google.it/userguide/v4/ug_toc.html. 63 Nell'immagine seguente è illustrata l’interfaccia predefinita di Google 69 Earth (fig. 2.1): (fig. 2.1 Interfaccia Google Earth) In alto a destra troviamo la Finestra Cerca (1). La finestra cerca è una delle sezioni più importanti, perché attraverso di essa è possibile raggiungere o cercare indirizzi e località, gestire i risultati della ricerca, creare e stampare itinerari, riprodurre un tour e salvare un itinerario, visualizzare e nascondere i luoghi di interesse e andare allo scoperta del pianeta. Esistono tre modalità di navigazione: 1. IN VOLO: immettendo la località desiderata il programma vola sul punto selezionato. 2. TROVA ATTIVITA: attraverso questa funzione vengono visualizzate due caselle, una per scrivere cosa cercare ad esempio pizzerie, ristoranti, attività commerciali ecc..e una per scrivere il dove, quindi il luogo in cui deve avvenire la ricerca. In questo modo utilizzando la funzione trova attivi69 Vedi Franco, Nardi, Il mondo di Google, Milano, Mondadori, 2006. 64 tà si avvia tramite Google Maps la ricerca combinata nelle pagine gialle e nelle pagine web relative alla zona in questione. I termini di ricerca vengono salvati nella cronologia ricerche. 3. ITINERARI: selezionando il punto di partenza e il punto di arrivo il programma indica il percorso più adatto per raggiungere i due posti. È necessario essere i più precisi possibili sia con i nomi della strade, che con i numeri civici e le città. Una volta effettuata la ricerca, qualsiasi modalità sia stata adottata, si aprirà una sezione sotto il pulsante cerca con i luoghi trovati, cliccando su uno di quei luoghi si sarà trasportati direttamente a destinazione. La finestra Planisfero (2) mostra una ulteriore vista del pianeta con un indicatore di posizione che corrisponde alla vista corrente all'interno del visualizzatore 3D. Si può utilizzare la finestra Planisfero per: • Determinare la posizione della vista corrente rispetto all'intero pianeta. • Controllare il movimento del visualizzatore 3D Sopra il visualizzatore 3D è posta la barra degli strumenti dove possiamo trovare a partire da sinistra: • Il pulsante Mostra/Nascondi sidebar (3) nasconde o visualizza la barra laterale (finestre Cerca, Luoghi e Livelli), ed è utile per ottenere una visione d’effetto delle immagini del pianeta, ad esempio durante un tour dei luoghi o una presentazione. Di seguito poi gli strumenti per aggiungere un Segnaposto (4), un Poligono (5), un Percorso (6) o una Sovrapposizione immagine (7). Con Google Earth è possibile applicare immagini personalizzate e modelli 3D di Google SketchUp70 sulla vista del pianeta. Le sovrapposizioni di immagini71 forniscono informazioni aggiuntive sulle immagini sottostanti del pianeta 70 Riguardo a SketchUp cfr. cap. 2, par. 9. 71 Vedi Franco, Nardi, Il mondo di Google, Milano, Mondadori Informatica, 2006, pag. 123-128. 65 per dare concretezza a monumenti o luoghi che altrimenti avrebbero l’aspetto piatto derivante dalle fotografie satellitarie o aeree. Ad esempio si può utilizzare una mappa di dati meteo da satellite, utilizzare le immagini di un’area di cantiere e tracciarne i confini per seguire le fasi di sviluppo di un lotto specifico o utilizzare le mappe pubblicamente disponibili di itinerari escursionistici, campeggi, parchi a tema, parchi nazionali e altro ancora. Per creare una sovrapposizione d’immagine si deve indicare il file immagine da visualizzare nel visualizzatore 3D, come adattare o posizionare i confini dell’immagine rispetto ai dati del pianeta sottostante ed infine indicare luogo e vista della sovrapposizione di immagini. Si possono prendere le immagini di sovrapposizione dal proprio computer, dalla rete o da un sito web e il formato immagine deve essere: • JPEG • BMP • TIFF • TGA • PNG Per le sovrapposizioni possono essere utilizzate mappe topografiche, mappe meteorologiche prese da satellite o altri dati d’immagine geografici. Quando si crea una sovrapposizione, questa si integra completamente con i rilievi e la conformazione del terreno sottostante, se il livello 3D è attivato. Ad esempio, si può creare una sovrapposizione dello Yosemite National Park e riuscire a visualizzare i sentieri rispetto alla vista tridimensionale delle montagne. In questo modo, dalla combinazione di mappa di sovrapposizione e immagini del visualizzatore 3D si possono ottenere molte più informazioni che dai due elementi presi singolarmente. È possibile poi condividere le proprie sovrapposizioni con altri utenti di Google Earth inviando i file delle sovrapposizioni a un server web cui abbiano accesso anche altri utenti. 66 Con la funzione di importazione dati di Google Earth si è in grado di importare i propri dati geografici personalizzati nell’applicazione Google Earth e visualizzarli nel globo. È possibile importare: 72 • Dati Vettore ; 73 • Dati Immagine . È disponibile anche l’importazione di immagini GIS, basta collegare il dispositivo al proprio computer e importare waypoint e punti rotta direttamente in Google Earth, queste funzioni però sono disponibili soltanto per gli utenti di Google Earth Plus, Google Earth Pro e Google Earth EC, ma non per gli utenti della versione gratuita. Attualmente Google Earth supporta la maggior parte dei dispositivi GPS dei produttori Garmin e Magellan74. Quando i dati GPS vengono importati in Google Earth, vengono suddivisi in categorie in tre cartelle possibili, a seconda del tipo di punto. Le cartelle sono: • Rotte: sono punti registrati automaticamente dal dispositivo GPS a intervalli definiti lungo il percorso registrato e possono essere importati in Google Earth come percorsi. • Waypoint: sono punti immessi manualmente dall'utente e generalmente contrassegnati da un nome, ad esempio "casa" o "inversione di marcia." • Punti di percorso: sono punti utilizzati dal dispositivo GPS per creare il percorso, ad esempio quando imposti il dispositivo perché "raggiunga" un punto registrato da un altro punto registrato. I punti di percorso 72 Vedi http://earth.google.it/userguide/v4/ug_importdata.html. 73 È possibile importare dati immagine quali mappe aeree o topografiche e fare in modo che vengano proiettate correttamente sulle immagini di base nel visualizzatore 3D. Perché sia possibile, il file immagine deve essere di un formato specifico. Le immagini di questo tipo sono dette immagini GIS. 74 Sul sito http://www.gpsbabel.org/capabilities.html è disponibile l'elenco dei dispositivi ufficialmente supportati dalla funzione di importazione GPS di Google Earth. 67 possono contenere più "istruzioni" di spostamento collegate tra loro e possono essere importati in Google Earth come percorsi. Spesso, i dati importati in Google Earth contengono più elementi che non vengono convertiti automaticamente in caratteristiche immediatamente visibili nel visualizzatore 3D. Nell’importazione di questi dati si possono utilizzare i modelli di stile per visualizzare in modo significativo i campi contenuti. Per farlo si deve mappare, ovvero collegare i campi specifici contenuti nei dati importati a una delle quattro caratteristiche di visualizzazione: • Nome: per impostazione predefinita, se un campo dei dati ha come etichetta la parola nome, Google Earth collega il campo al nome del punto visibile nel visualizzatore. In ogni caso si ha la possibilità di collegare all'elemento Nome qualsiasi campo dei dati da te importati. • Colore: il campo colore applica un colore ai dati. Se si importano dati di punti, risultano colorate le icone, se si importano linee e forme, saranno queste a risultare colorate. • Icone: è possibile utilizzare la funzione di visualizzazione delle icone per selezionare dall'elenco un'icona per i dati di punti importati. Si può selezionare un'unica icona per tutti i dati di punti, applicare le icone in modo casuale o selezionare icone specifiche per campi specifici. • Altezza: la funzione altezza genera l'altezza relativa alla colonna selezionata nei dati importati. Se i dati selezionati sono numerici, i valori di altezza possono essere distribuiti su un intervallo di valori. Se i dati sono testuali, è possibile associare icone ai singoli campi. Con lo strumento Righello (8), Google earth offre la possibilità di misurare le distanze e stimare le dimensioni. In base alla versione Google earth in uso sono disponibili gli strumenti di misurazione tramite una linea o un percorso e la misurazione tramite raggio di un cerchio o un poligono. Un puntino rosso indica il punto di partenza della forma da tracciare e una linea gialla lo collega alla nuova posizione del mouse. Ogni clic aggiuntivo aggiunge una nuova linea alla forma da tracciare, a seconda dello strumento 68 scelto. La misurazione complessiva della forma viene riportata nella finestra di dialogo Righello, dove puoi scegliere diverse unità di misura. La misurazione con lo strumento Linea è supportata in tutte le versioni di Google Earth. Consiste in due punti collegati da una linea retta. La misurazione viene effettuata esclusivamente sulla lunghezza. Anche la misurazione con lo strumento Percorso è supportata in tutte le versioni di Google Earth. Un percorso consiste di due o più punti collegati da una linea retta. La misurazione viene effettuata sull’intera lunghezza del percorso. La versione PRO di Google Earth supporta la funzione di misurazione con lo strumento Poligono e Cerchio. Un Poligono consiste di tre o più punti. Con questo strumento vengono misurati sia il perimetro che l’area. Lo strumento Cerchio permette di misurare il raggio, l’area e la circonferenza, nell’unità di misura appropriata75. Gli ultimi due pulsanti situati nella barra dei comandi sono quelli dell’e-mail (9), e della stampa (10). È possibile navigare in questa vista tridimensionale del globo utilizzando il mouse, oppure utilizzando i Controlli di Navigazione (11) (fig. 2.2.), posti in alto a destra del visualizzatore 3D. (fig. 2.2 Controlli di navigazione) 75 Per le unità di misura disponibili per la lunghezza, il perimetro, l'area e il raggio vedi http://earth.google.it/userguide/v4/ug_measuring.html. 69 Oltre alle classiche frecce di movimento (3) troviamo al centro un joystick (2) per semplificare gli spostamenti, a destra il dispositivo di scorrimento dello zoom (5), per avvicinare o allontanare l’immagine, in alto il dispositivo di scorrimento dell’inclinazione76 (1) che consente di inclinare il terreno fino a vedere l’orizzonte, cliccando all’estremità del dispositivo di scorrimento si reimposta l’inclinazione ad una vista perpendicolare o orizzontale. Il livello d’inclinazione è molto utile quando, dopo aver trovato la località cercata, ne vogliamo osservare meglio i particolari, l’altezza, la definizione ecc. Oltre a decidere l’inclinazione da adottare, possiamo ruotare l’immagine attraverso l’anello (6) e cliccando sopra la N reimpostare la vista in modo tale che il nord si trovi nella parte superiore del visualizzatore. In basso a destra della finestra principale troviamo la Finestra Livelli (12), che contiene una varietà di punti dati di interesse geografico77 che è possibile selezionare per attivarne la visualizzazione delle immagini. Oltre ai punti d’interesse, si possono rendere visibili i dati relativi alla mappa, alle strade, ai rilievi del terreno e persino agli edifici. Si utilizza questa finestra per visualizzare e salvare i luoghi d’interesse, visualizzare i vari livelli delle mappe, ad esempio confini, strade e terreno, e per visualizzare gli edifici in 3D. Il livello Strade mostra sull'area di visualizzazione i dati relativi a tutte le strade, dalle principali autostrade, alle statali e provinciali, fino alle vie cittadine. Le informazioni relative alle strade di una determinata vista sono sempre disponibili, ma sono visibili nel visualizzatore solo quando viene raggiunta una distanza accettabile. Ad esempio, se stai esplorando nel visualizzatore una regione molto ampia, vedrai solo le principali autostrade. Man mano che si avanza con lo zoom in una regione più limitata, compariranno 76 Vedi http://earth.google.it/userguide/v4/index.html#terrain. 77 Vedi Franco, Nardi, Il mondo di Google, Milano, Mondadori Informatica, 2006, pag. 143-146. 70 le etichette, oltre che delle autostrade, anche delle strade statali e provinciali. Il livello Terreno 3D mostra i dati relativi ai rilievi 3D per l'area visualizzata78. Questi dati sono limitati ai rilievi geografici naturali, come montagne e canyon; la funzione non riguarda gli edifici. È possibile attivare anche la funzione confini, sono disponibili molti tipi di confini, quali: linee costiere, confini internazionali, confini di stati e province, paesi e capitali, nomi di stati e province, confini delle contee USA. Per alcune aree geografiche del database di Google Earth puoi visualizzare semplici edifici in 3D, alcuni iniziano ad essere visibili ad un’altitudine di 3-4000 metri. Gli edifici 3D vengono visualizzati come oggetti grigio chiaro sovrapposti all’immagine della città. Inoltre è possibile visualizzare in Google Earth i modelli 3D creati in Google SketchUp andando all’indirizzo http://sketchup.google.it/3dwarehouse. Posizionata tra la finestra cerca e la finestra livelli, troviamo la Finestra Luoghi (13), al primo avvio questa finestra contiene un elenco di località di interesse predefinite e una cartella luoghi personali vuota nella quale è possibile salvare i luoghi di proprio interesse. Si può utilizzare la finestra luoghi per salvare le località visitate, organizzare i luoghi che si desidera esplorare, le ricerche di indirizzi o esercizi commerciali, le bellezze naturali e altro. È possibile creare anche dei segnaposto, una sorta di puntina da disegno da mettere nel punto evidenziato e salvarlo come personale luogo d’interesse. Dopo aver creato un segnaposto, è facilmente condivisibile con altri al sito web della BBS di Google Earth Community79. 78 Google Earth da all’utente la possibilità di regolare l’elevazione del terreno 3D. È possibile impostare l’opzione amplificazione elevazione su un valore compreso tra 0 e 3. Il valore predefinito è 1. 79 http://bbs.keyhole.com/ubb/ubbthreads.php 71 Un’altra opzione interessantissima è quella di poter viaggiare tra i posti selezionati, effettuando un viaggio virtuale. Sotto le cartella infatti è presente un pulsante , il classico play dei telecomandi, ed una volta cliccato parte il viaggio tra le località selezionate. È molto bello l’effetto che si crea, con l’immagine che da un punto si alza e viaggia attorno alla terra fino al punto successivo. Oltre al tour dei luoghi da te selezionati è possibile partire con il tour alla scoperta del pianeta selezionando la suddetta cartella, la riproduzione si avvia nel visualizzatore 3D, che raggiunge in volo ciascuna località della cartella, fermandosi un certo tempo prima di ripartire per la località successiva dell’elenco80. Al centro dello schermo abbiamo il Visualizzatore 3D81 (14), che consente di visualizzare la terra e il terreno 3D. Sotto di essa è posta la Barra di Stato (15), dove vengono visualizzate le coordinate, l’elevazione e lo stato do streaming. 2.2.1. Opzioni del visualizzatore Google Earth ti permette di modificare diverse impostazioni del visualizzatore 3D e di attivare alcune speciali funzioni di visualizzazione tridimensionale. Tra questi: • Visualizzazione della griglia di latitudine/longitudine sul visualizzatore 3D: Google Earth offre uno speciale livello, accessibile dal menu Visualizza, che sovrappone all'immagine nel visualizzatore 3D una griglia delle coordinate di latitudine e longitudine. Le linee bianche della griglia si sovrappongono alle immagini del pianeta riportando anche l'indicazione di latitudine e longitudine al centro del visualizzatore 3D. Si può posizio80 È possibile definire gli elementi che si desidera visitare nel tour, nonché il comportamento del tour stesso ovvero, la velocità del tour, il tempo di pausa per ciascuna tappa, il numero di cicli, l’angolo visuale e la distanza della telecamera da ciascun punto delle indicazioni stradali. 81 Vedi opzioni del visualizzatore 3D al sito http://earth.google.it/userguide/v4/ug_3dviewer.html. 72 nare un elemento geografico nel visualizzatore 3D e determinarne le coordinate geospaziali utilizzando questa griglia. Man mano che ci si avvicina con lo zoom, aumenta il livello di dettaglio delle linee dei gradi. • Passaggio dalla modalità a schermo intero alla modalità finestra e viceversa. • Impostazione di proporzioni specifiche per la vista nel visualizzatore 3D: Utilizzando le opzioni della voce Dimensioni vista del menu Visualizza si può scegliere, tra le proporzioni preimpostate, il formato più adatto per le modalità di riproduzione o di stampa. L'opzione selezionata ridimensiona il visualizzatore 3D per rendere al meglio le immagini. Ad esempio, se il computer è impostato per l'uso di una lavagna luminosa, si può scegliere il rapporto di formato supportato più adatto allo scopo. Per una migliore qualità video si deve scegliere l'impostazione TV appropriata. È possibili scegliere tra la riproduzione computer e riproduzione TV. Per la stampa si hanno a disposizione quattro proporzioni per fogli di diversi formati. • Uso della finestra Planisfero per un'ulteriore prospettiva. • Preferenze di visualizzazione: Google Earth ti permette di impostare alcune preferenze relative alla resa delle immagini nel visualizzatore 3D e all'aspetto di icone, etichette e altri elementi. Come ad esempio: L’area di dettaglio, I colori trama, il filtro anisotropico, le dimensioni delle etichette/icone, la bussola e l’atmosfera, l’amplificazione dell’elevazione, la qualità del terreno, la visualizzazione delle coordinate del puntatore, la visualizzazione dell’elevazione, la modalità grafica e I caratteri. 73 • Preferenze per la cache di memoria e la cache su disco: L'incremento della cache82 di memoria o della cache su disco può migliorare le prestazioni, ma compromettere la funzionalità di altre applicazioni. La memoria disponibile dipende dalle specifiche del computer. Un incremento significativo della cache di memoria migliora notevolmente la stampa e la creazione di filmati con Google Earth Pro e Google Earth EC. La cache su disco è limitata a 2 GB. Google Earth utilizza questa cache per la visualizzazione di immagini non in linea83. Ciò consente di visualizzare il globo senza una connessione a Internet. Si può recuperare spazio su disco eliminando i file della cache. 2.2.2. Google Earth Movie Maker Google Earth mette a disposizione anche la funzione Movie Maker ovvero la funzione per creare e registrare le immagini del visualizzatore 3D e salvare la registrazione come file filmato, ma solo per gli utenti di Google Earth Pro e Google Earth EC. È possibile scegliere di registrare le proprie interazioni con il visualizzatore 3D in tempo reale oppure impostare un tour e registrarlo senza interruzioni. Una volta completata la registrazione e salvato il file, si può rendere disponibile il file su un sito web, utilizzarlo in una rappresentazione oppure inviarlo tramite e-mail. Ad esempio si può creare un filmato della propria proprietà da presentare ai clienti o ai visitatori di una fiera per mostrare loro le viste da satellite senza dover utilizzare il client Google Earth. 82 In informatica, la cache (nascondiglio, deposito segreto, in inglese) è un insieme di dati che viene memorizzato in una posizione temporanea, dalla quale possa essere recuperato velocemente su richiesta. 83 Vedi http://www.gearthblog.com. 74 La funzione Movie Maker supporta tre formati di file: 84 • Windows Media Video (WMV): è un formato di output compres- so e ottimizzato per le presentazioni. I file WMV possono essere ulteriormente configurati in base alle esigenze, ad esempio per l'utilizzo tramite una connessione web T1 o una connessione modem a 56K. 85 • Audio Video Interleave (AVI): i filmati in formato AVI non sono compressi e pertanto sono file di dimensioni molto grandi, che rendono quasi impossibile la riproduzione da parte di un lettore standard. Questo formato è utile solo se si desidera modificare il filmato con un software di editing video. • Flusso di immagini (JPG): è possibile acquisire filmati come immagini di lunghezza variabile o fissa. Questo formato è utile se desideri controllare la velocità in modo artificiale e poter modificare ciascuna immagine, frame per frame. 86 • QuickTime : i filmati possono essere acquisiti nel formato .mov per Apple QuickTime. 2.3. Google Earth Community Uno dei punti di forza del programma è la community ad esso collegata. Registrandosi (gratuitamente) alla community, è possibile accedere ad informazioni supplementari e foto ulteriori che altri utenti hanno raccolto nei loro viaggi. Quando qualcuna di queste informazioni è disponibile per la zona di mondo che è stata scelta dall’utente, gli viene segnalata da un icona con un link così che sarà sufficiente cliccarci sopra perché una pagina del 84 Compatibile solo con Windows e Linux. 85 Compatibile solo con Windows e Linux. 86 Compatibile solo con Mac. 75 browser si apra direttamente nel sito della community o ad altro sito di riferimento. In questo modo è possibile scaricare pacchetti con ricerche già fatte da altri utenti, scaricando questi pacchetti, si aggiungeranno i relativi segnalini direttamente sulla propria mappa e sulla sezione Luoghi, così sarà più facile trovare le corrispondenti località. Grazie a questo programma e soprattutto grazie alla sua interattività è possibile conoscere angoli di pianeta di cui se ne ignorava l’esistenza. 2.4. La raccolta e l’elaborazione delle immagini satellitari Molte persone si sorprendono nello scoprire che c’è più di una fonte per le immagini. Vengono raccolte via aeroplano e via satellite, ma anche con palloni aerostatici, aeroplani telecomandati e persino aquiloni. L’osservazione aerea tradizionale coinvolge il montaggio di una macchina fotografica giroscopica (fig 2.3) posizionata nella pancia di un aeroplano facendolo volare ad un’altezza compresa tra i 15.000 e i 30.000 piedi, a seconda della risoluzione d’immagini interessata. Appena l’aereo arriva al percorso predefinito sopra l’area desiderata, forma una serie di linee parallele con un 40 % di sovrapposizione tra le linee e il 60% di sovrapposizione nella direzione di volo. Questa sovrapposizione delle immagini è ciò che da sufficiente dettaglio per rimuovere le distorsioni causate dall’aspetto irregolare della superficie terrestre. 76 (fig.2.3 Macchina fotografica giroscopica) Le immagini vengono aggiornate non appena raccolte per poi essere elaborate, aggiungendo strati d’informazioni, come confine di regioni e di stati e i nomi delle strade, scuole e parchi, per renderle più utili. Queste informazioni vengono da più fonti: provider commerciali, agenzie di governo locale, archivi di pubblico dominio, privati, governi nazionali e internazionali. Goggle Earth si appoggia inoltre ai dati forniti dalla NASA e rilasciati nel pubblico dominio. Questi dati consentono una ricostruzione accurata della maggior parte delle catene montuose mondiali. L’elaborazione delle immagini avviene scansionando la pellicola con scanner capaci di più di 1800 DPI87 o 14 micron. Quindi si fanno passare le immagini digitali attraverso una serie di livelli88, come il bilanciamento del colore e la deformazione per produrre il mosaico finale dell’intera area. In aggiunta il programma può sovrapporre alle immagini la ricostruzione tridimensionale dei principali edifici di molte città statunitensi. Molte persone utilizzano questo programma aggiungendovi informazioni e dati riguardanti le città o i luoghi di interesse. 87 Acronimo Dots per Inch. 88 Le immagini sono modellate grazie al DEM(Digital Elevation Model)che raccoglie l’elevazione di ogni punto della terra. 77 2.5. Errori in Google Earth Google Earth contiene diversi errori e sviste. Spesso l'altezza è indicata in modo non preciso, per esempio il Monte Everest (8.844 m) è il più alto punto individuabile su Google Earth ma misura solo 8.591 metri, un ammanco di 253 metri. Inoltre il mare non è sempre a 0 metri, nell'Oceano pacifico arriva a misurare -50 metri vicino a San Diego mentre a Ragusa in Croazia arriva a + 200 metri. Diverse depressioni hanno un'altezza sbagliata come per esempio la Valle della morte. Molte fotografie sono state realizzate con angoli di inquadratura diversi e questo porta a delle ricostruzioni non esatte. Questo fenomeno è chiaramente visibile a Manhattan sul Ponte di Brooklyn. Alcune etichette sono posizionate in posti errati, a volte la distanza tra il posto reale e l'etichetta è di due chilometri. A volte (ad esempio nella zona di Firenze) le strade disegnate in sovrimpressione sono spostate di parecchie decine di metri rispetto all'immagine di sfondo. Probabilmente la differenza è dovuta al modello di geoide89 utilizzato: quest'ultimo approssima la forma della terra tramite un sistema di equazioni differenziali, solitamente armoniche sferiche, in cui poi si sceglie un riferimento. Vedere per maggiori dettagli WGS8490 e EGM9691. 89 Il geoide è una superficie di riferimento utilizzata nella geodesia nella determinazione del profilo altimetrico di una zona, cioè nella determinazione della quota sul livello del mare di tutti i punti di una determinata zona. Vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Geoide. 90 WGS84 è l'acronimo di World Geodetic System 1984. Esso costituisce un modello matematico della Terra da un punto di vista geometrico, geodetico e gravitazionale, costruito sulla base delle misure e delle conoscenze scientifiche e tecnologiche disponibili al 1984. 91 EGM96 è un modello geopotenziale della superficie terrestre costituito da una somma di armoniche sferiche fino al 360° ordine e grado. Questo modello è stato utilizzato come riferimento geodetico per aggiornare il WGS84. 78 2.6. Le versioni distribuite Che si debbano prendere decisioni in cui la geografia è un fattore fondamentale o che piaccia semplicemente esplorare, Google Earth porta l’utente dove desidera. Basta ingrandire la vista dallo spazio al livello della strada e combinare immagini, informazioni geografiche 3D, mappe e dati commerciali per ottenere un quadro globale in pochi secondi. A seconda delle esigenze dell’utente, Google mette a disposizione diverse versioni. 2.6.1. Google Earth Basic Google Earth basic è la versione ottenuta tramite download gratuito per uso personale. Non è necessaria alcuna registrazione. Se lo si desidera, si può effettuare l'aggiornamento a Google Earth Plus. (fig. 2.4 Interfaccia Google Earth Basic) 79 La tecnologia di streaming92 avanzata fornisce i dati nel momento in cui ne hai bisogno, le immagini e i dati 3D raffigurano l'intera Terra, terabyte di immagini satellitari e aeree raffigurano città di tutto il mondo in dettagli ad alta risoluzione, la ricerca locale consente di cercare ristoranti, hotel e anche indicazioni stradali. I risultati vengono visualizzati nella vista 3D della Terra e c’è la possibilità di salvarli in cartelle e condividerli con gli altri. I livelli mostrano parchi, scuole, ospedali, aeroporti, negozi e altro, il formato KML93 di scambio dati ti consente di condividere annotazioni utili e visualizzare migliaia di punti dati creati da utenti di Google Earth. Questa versione è consigliata per chi ha intenzione di pianificare un viaggio, ottenere indicazioni stradali, o magari trovare una casa, un appartamento, individuare un’attività commerciale locale o semplicemente esplorare il mondo. 2.6.2. Google Earth Plus La versione Plus è nata per uso domestico/personale, è una versione opzionale di livello superiore di Google Earth disponibile per $20 annui. Per acquistare Google Earth Plus, è necessario aggiornare il programma dal menu "Guida". Oltre alle funzionalità di base, Google Earth Plus offre: • Maggiore rapidità e migliore accesso alla rete; 94 • Importazione dati GPS, lettura di rotte e waypoint da dispositivi GPS selezionati95; 92 Con il termine streaming si intende un flusso di dati audio/video trasmessi da una sorgente a una o più destinazioni su Internet. 93 Acronimo di Keyhole Markup Language, è un formato file e una grammatica XML per la creazione di modelli e la memorizzazione di caratteristiche geografiche quali punti linee, immagini, poligoni e modelli da visualizzare in Google Earth e Google Maps. 94 Non supporta l'esportazione di rotte o waypoint verso un GPS. 80 • Stampa a risoluzione più elevata (superiore alla risoluzione schermo); • Assistenza clienti tramite e-mail (non solo tramite Web); • Annotazione, strumenti di disegno per annotazioni più dettagliate (possibilità di condivisione in formato KML); • Utilità di importazione dati, lettura di punti di indirizzo da file csv. Sebbene Google Earth Plus disponga di funzionalità aggiuntive, le immagini sono le stesse per tutte le versioni di Google Earth. 2.6.3. Google Earth Pro La versione Pro è la versione del programma orientata ad un utilizzo commerciale, aumenta le performance del software mettendo inoltre a disposizione particolari moduli a pagamento; Google Earth Pro semplifica la ricerca e la presentazione di località. Basta digitare un indirizzo per osservare dall’alto strade, attività commerciali, scuole e dettagli di immagini satellitari in 3D. È possibile anche importare piante, elenchi di proprietà o i siti dei clienti. Condividire la vista con un cliente o collega con un solo clic. È possibile anche importare immagini di alta qualità in documenti o sul web. 95 Supporto verificato solo per dispositivi Magellan e Garmin. 81 (fig. 2.5 Interfaccia Google Earth Pro) Funzioni: • massima velocità per Google Earth; • migliori funzionalità di stampa e salvataggio (4800 pixel); • strumenti di annotazione aggiuntivi (poligoni con altezza); • strumenti e unità di misura aggiuntivi (piedi quadrati, miglia, acri, raggio, ecc.); • importazione di fogli di lavoro, possibilità di importare fino a 2500 località in base all’indirizzo o latitudine/longitudine; • assistenza tecnica (e-mail) durante l’orario lavorativo; 96 • modulo di creazione di filmati: esportazione di filmati compressi (.wmv) di ingrandimenti e tour; • modulo di stampa di massima qualità: stampa di immagini ad alta risoluzione fino a 11" x 17"; • modulo di importazione dati GIS: importazione di dati GIS in formati file quali .shp, .tab, gli esempi includono dati di lotti di terreno, dati demografici, dati di edifici 3D. 96 cfr. Cap. 2, par. 2. 82 2.6.4. Google Earth Enterprise La versione Enterprise (a sua volta suddivisa in Fusion, Server ed EC) offre ulteriori potenzialità al servizio aprendo all'inserimento di immagini rasterizzate97 ed altre informazioni provenienti direttamente dall'ambito aziendale. Google Earth Enterprise consente di sfruttare la potenza di Google Earth nell'azienda98. I dati aziendali possono essere combinati con dati di Google Earth forniti da ASP99. È anche possibile conservare il set di dati completo in locale. Sia che l'azienda investa già in modo consistente in dati e sistemi geografici, sia che stia solo iniziando a sfruttare il potenziale delle informazioni geografiche, la soluzione aziendale di Google Earth può rendere l'azienda stessa più efficiente. La tecnologia di Google Earth rende semplice, anche per gli utenti inesperti, l'interazione con enormi quantità di immagini satellitari e dati GIS; diventa quindi semplice orientarsi nel cumulo di dati e ottenere le nozioni che possono realmente fare la differenza. Vantaggi per l'utente: • Rapido: Google Earth utilizza una tecnologia di streaming avanzata per ottenere dati geografici dettagliati a una velocità sorprendente e con informazioni contestuali esaustive; • Completo: il sistema Google Earth è in grado di gestire enormi database. L'individuazione di qualunque set di dati è estremamente rapida. 97 Il termine raster nel campo dell'informatica, indica un'immagine costituita da punti o pixel ed è usato per indicare la tipologia di dato impiegata nella rappresentazione cartografica digitale. Con i dati raster il territorio viene riprodotto attraverso una matrice di pixel di forma quadrata o rettangolare. A ciascun pixel è associato un attributo che definisce le caratteristiche dell'elemento rappresentato. 98 Vedi il sito http://earth.google.it/earth_enterprise.html. 99 Acronimo di Application Service Provider. Un provider che fornisce una connessione al cliente con il proprio datacenter. Tale connessione permette al cliente di utilizzare attraverso la rete su cui viaggia tale connessione applicativi informatici. 83 I dati vengono utilizzati solo se gli utenti possono individuarli. Google Earth rende disponibili i dati geografici per dipendenti e processi di lavoro; • Flessibile: Google Earth Enterprise interagisce con una serie di sistemi GIS tradizionali. Google Earth può essere utilizzato per pubblicare i dati memorizzati in questi sistemi e metterli a disposizione dell'intera azienda o del pubblico. Google Earth Enterprise Solutions è composto da tre elementi: Google Earth Fusion integra i dati geografici di cui l'azienda dispone nel sistema Google Earth Enterprise, raster (immagini), GIS, anche dati memorizzati in database tradizionali. Una volta integrati, i dati vengono forniti al software client mediante Google Earth Server. I set di dati possono essere selezionati e ottimizzati mediante un'interfaccia utente intuitiva. (fig. 2.6 Interfaccia Google Earth Enterprise Fusion) Per utenti esperti e integrazioni complesse è disponibile un'interfaccia di riga di comando. Fusion può essere configurato per l'aggiornamento dei dati in modo che il sistema Google Earth Enterprise sia sincronizzato con i set di dati più recenti disponibili. • Google Earth Server mette a disposizione il database di Google Earth al software client (Google Earth EC) e comprende ulteriori servizi di supporto quali la geocodifica. 84 I dati vengono importati nel sistema Google Earth Enterprise mediante Google Earth Fusion. Google Earth Server può essere configurato come server di sovrapposizione (i dati aziendali vengono aggiunti alla mappa base ASP ospitata e messa a disposizione da Google) o come server autonomo (l'intero set di dati è residente in locale). La modalità di sovrapposizione consente di sfruttare la dettagliata mappa base di Google di diversi terabyte senza dover sostenere i costi e la complessità di una licenza separata per questi dati, dell'aggiornamento e della gestione in locale dei dati stessi. È comunque possibile visualizzare i dati aziendali (ubicazione dei veicoli, dati di magazzino, proprietà, livelli GIS) in questo contesto dettagliato. La modalità autonoma consente alle imprese che possiedono elevate quantità di dati geografici specifici di gestire e fornire questi dati all'intera azienda nell'ambito di un'interfaccia utente intuitiva. Un unico server di Google Earth è in grado di supportare in modo affidabile centinaia di utenti simultanei e diverse migliaia di utenti complessivi. • Google Earth EC (Enterprise Client) è la versione del software client di Google Earth progettata per interagire con Google Earth Fusion e Google Earth Server nelle implementazioni aziendali stand-alone100. Google Earth EC contiene tutte le funzionalità software di Google Earth PRO e aggiunge il supporto per la connessione a più server e ai server di ricerca dell'azienda. Se distribuito nell'ambito di una soluzione Google Enterprise, Google Earth EC può essere eseguito in reti chiuse non connesse a Internet. 100 Caratteristica di un software (ma per estensione anche di un hardware) che può eseguire i compiti per cui è preposto senza che siano richiesti altri componenti. Vedi sul sito http://www.pc-facile.com/glossario/stand-alone. 85 Funzionalità chiave di Google Earth Enterprise Solution: • l’architettura estremamente scalabile consente di pubblicare terabyte di dati geografici per migliaia di utenti da un unico cluster di server101; • la vista 3D offre una visione completa dell'area di interesse fondendo immagini, dati di elevazione, dati GIS e punti e annotazioni personali; • interazione semplice e reattiva, la tecnologia di streaming consente di esplorare facilmente enormi set di dati; • la collaborazione e la condivisione sono possibili grazie a strumenti integrati che consentono di inviare per e-mail viste, segnaposti e annotazioni mediante il flessibile formato XML102. Soluzioni: • Google Earth Enterprise Pro, soluzione aziendale completa per la creazione e la gestione del database stand-alone di Google Earth; • Google Earth Enterprise LT, soluzione ibrida che consente l'hosting locale di livelli di dati aziendali (punti, vettori o oggetti in movimento) in integrazione con la mappa base di Google Earth; • Bundle di Google Earth Pro, sconti per quantità per l'implementazione aziendale di Google Earth Pro, la nostra soluzione di informazioni geografiche ASP pronta da distribuire. I vantaggi di questa tecnologia sono notevoli infatti, centinaia di utenti quotidiani possono essere supportati da un unico server. Per migliaia di utenti è sufficiente un piccolo cluster, la tecnologia 3D in attesa di brevetto consente un accesso semplice (come in un videogioco) a database remoti di 101 Un cluster di server è un gruppo di server che agisce come un unico sistema e garantisce quindi performances migliori. 102 L'XML, acronimo di Extensible Markup Language, ovvero «Linguaggio di marcatura estensibile» è un metalinguaggio simile all'HTML, con il quale condivide i markup (comunemente detti tag), ma rispetto all'HTML, l'XML ha uno scopo ben diverso: è un linguaggio utile allo scambio dei dati, quindi di back-office e non di front-office. 86 più terabyte e poi c’è la possibilità di incorporare dati in dozzine di formati file GIS raster e di punti/vettori . 2.7. Applicazioni103 Google Earth rende aziende ed enti governativi più efficienti con un'ampia gamma di applicazioni. Dalla scelta di siti per il mercato immobiliare commerciale fino agli interventi di sicurezza interna in caso di calamità, Google Earth consente di prendere decisioni migliori e più rapide nel contesto geografico. 2.7.1. Mercato immobiliare commerciale Google Earth mette a disposizione informazioni immobiliari essenziali. È sufficiente raggiungere e ingrandire un sito per ispezionarlo. Sapere quanti concorrenti ci sono nel raggio di cinque chilometri o se è presente un cantiere di demolizione nelle immediate vicinanze. Possiamo saperlo senza neanche salire su un aereo. (fig 2.7 Panoramica di un sito) (fig. 2.8 Progetto commerciale) 103 Le applicazioni Google Earth che verranno di seguito citate comprendono Google Earth Pro e Google Earth Enterprise Solution. 87 Google Earth è un eccellente strumento per: • analisi dei siti: è possibile analizzare i siti utilizzando la ricerca integrata di Google per individuare l’ubicazione di concorrenti e i siti esistenti (fig. 2.7); • presentazioni: è possibile ricondurre clienti e colleghi in una ricognizione aerea di qualunque proprietà; • lavoro di squadra: è possibile inviare un'immagine o una vista per e-mail, tagliare e incollare immagini in PowerPoint. 2.7.2. Mercato immobiliare residenziale Con Google Earth puoi volare sulla tua proprietà, evidenziare scuole, parchi e centri commerciali lungo il percorso. Scendere quindi su una singola casa e misurare la distanza104 rispetto all'imbocco più vicino dell'autostrada. (fig. 2.9 Vista aerea di una proprietà) 104 (fig. 2.10 Vista aerea quartiere residenziale) cfr. Cap. 2, par. 2. 88 Google Earth consente di: • vendere proprietà: puoi offrire agli acquirenti eccitanti ricognizioni aeree del quartiere in cui si trova la tua proprietà (fig.2.9), mostrando ogni dettaglio, dal negozio ai trasporti; • individuare case: con Google Earth puoi sorvolare l'area di cui ti occupi (fig. 2.10), identificare le case dagli elenchi immobiliari e verificare parametri come scuole e centri commerciali; • acquisire nuovi clienti: Con Google Earth è possibile acquisire clienti dall'alto, risparmiando tempo prezioso che non si dovrà più trascorrere in auto. È possibile ad esempio sapere quali potenziali venditori sono pronti a muoversi o ancora quali potenziali acquirenti si accingono a comprare. Google Earth viene utilizzato da migliaia di agenti, intermediari e investitori del mercato immobiliare residenziale in tutto il mondo. 2.7.3. Architettura e ingegneria Google Earth consente agli studi di architettura e ingegneria e alle imprese edili di ottenere una nuova prospettiva sui propri progetti. Dagli studi di fattibilità sul sito di costruzione all’analisi dell’impatto dello sfruttamento del terreno, queste imprese possono fare affidamento su un’ampia gamma di dati geospaziali per la stesura e la commercializzazione di progetti. Google Earth offre la modalità più efficace di distribuzione dei dati alle persone coinvolte nei processi decisionali. 89 (fig. 2.11 Simulazione 3D di un progetto) (fig. 2.12 Simulazione 3D di un progetto) Google Earth presenta un'unica vista che consente di eseguire una rapida analisi geografica per i clienti prima di intraprendere progetti. Puoi volare verso un'area, ottenere una panoramica immediata del terreno circostante, misurare le dimensioni di un lotto e verificare la sua prossimità ad altre aree edificate. La visualizzazione dei dati in Google Earth ti consente di ottenere una prospettiva naturale dell'aspetto attuale del sito e dell'aspetto che assumerà una volta completato il progetto (fig. 2.11, fig. 2.12): un punto di riferimento più chiaro di quello offerto da cianografie e schemi. Stupire i clienti e le commissioni di valutazione dei progetti grazie ad animazioni interattive che mostrano ricognizioni aeree della zona interessata dal progetto e del suo ambiente105. Google Earth è rapido e semplice, cattura l'attenzione del pubblico e consente a clienti e progettisti di acquisire più velocemente familiarità con l'area. 2.7.4. Assicurazioni La gestione dei rischi non è più in conflitto con la gestione dei costi. Google Earth aiuta gli assicuratori a ridurre il tempo speso in attività esterne 105 Con Google Earth è possibile anche riprodurre dei filmati delle aree interessate grazie alla funzione Movie Maker. Cfr. Cap. 2, par. 2. 90 e ad accelerare il processo di stipula106. Fornendo una panoramica completa delle informazioni di interesse in merito a una proprietà, Google Earth consente agli assicuratori di visualizzare e valutare le località senza muoversi dalla scrivania (fig. 2.14). Diventa più semplice e rapido rispondere a domande quali: • un edificio con diverse unità immobiliari residenziali si trova nei pressi di una faglia sismica? • un’area commerciale si trova su un'area inondabile? • gruppi di titolari di polizze simili nei pressi di un ristorante richiedono una copertura di responsabilità civile? (fig.2.13 Sovrapposizione di info di rischio) (fig. 2.14 Panoramica di una località) Con Google Earth Enterprise Solutions, gli assicuratori e gli intermediari possono sovrapporre informazioni di sistemi esistenti di gestione di rischi direttamente sulla mappa base di Google (fig.2.13); è così possibile visualizzare rapidamente modelli di rischio in un'area geografica, fino al livello di edificio. Anche il database delle polizze si integra con semplicità, producendo una panoramica esaustiva dell'esposizione in qualunque vista, da un'intera provincia fino all'isolato di una città. 106 Vedi il sito http://earth.google.it/insurance.html. 91 2.7.5. Media La prospettiva locale è un elemento fondamentale in ogni vicenda e Google Earth è l'unica soluzione che consente a emittenti ed editori di addentrarsi in ogni località del globo in pochi secondi, ogni volta e in qualunque luogo emerga una vicenda da raccontare107(fig 2.15). Google Earth fornisce ai media strumenti fondamentali per comprendere e riferire la vicenda in tempo reale: • eccellente visualizzazione di ingrandimenti e prospettive da trasmettere o stampare; • dati terrestri dettagliati, tra cui oltre 100 città ad alta risoluzione nel mondo, l'intera rete stradale di Stati Uniti/Canada/Europa, elenchi di Pagine Gialle con codice località per milioni di attività commerciali, oltre a strutture fondamentali dei singoli quartieri tra cui ospedali, chiese e scuole; • utili sovrapposizioni di dati, ad esempio per l'ubicazione di aeroporti e confini geografici108. (fig. 2.15 Mappa sul genocidio nel Darfur) (fig. 2.16 Scontro cararmati a Bagdad) 107 In collaborazione con l'Holocaust Memorial Museum il motore di ricerca di Mountain View ha fatto partire un progetto che mette a disposizione tramite Google Earth immagini e racconti dettagliati su quanto sta accadendo nel Darfur. Sulla stessa linea vedi http://www.ushmm.org. 108 Vedi Franco, Nardi, Il mondo di Google, Milano, Mondadori Informatica, 2006, pag. 123. 92 Google Earth ha catturato l'attenzione degli Stati Uniti durante la guerra in Iraq109, quando la CNN e altre emittenti hanno utilizzato le soluzioni Google Earth per trasmettere immagini satellitari di Bagdad (fig. 2.16). Oggi Google Earth viene utilizzato da emittenti e giornali degli Stati Uniti e di tutto il mondo. 2.7.6. Enti governativi e ONG Google Earth è una soluzione di mappatura avanzata in grado di soddisfare le esigenze di enti governativi nazionali e ONG. Le migliaia di utenti che accedono ogni giorno al database di Google Earth sono la prova concreta della potenza della soluzione Google Earth. (fig. 2.17) (fig. 2.18) Le soluzioni Google Earth forniscono strumenti intuitivi e di semplice uso per rendere disponibili tutti i dati geospaziali che Google ha accumulato per anni a tutti gli utenti, in qualunque ambiente di lavoro. 109 Google sta giocando un ruolo inaspettato nella guerra in Iraq. Le mappe satellitari on line di Google Earth sono utilizzate per aiutare gli iracheni a sopravvivere alla folle violenza che si è scatenata a causa della guerra civile. 93 Le soluzioni Google Earth per gli enti governativi e le ONG offrono: • comprovata scalabilità: Google Earth dispone di una comprovata scalabilità per la gestione di migliaia di utenti e terabyte di dati; • prestazioni senza precedenti: a differenza di qualunque altra soluzione di rete, Google Earth consente agli utenti di "immergersi" nelle immagini della Terra con movimenti interattivi e semplici in 3D; • consolidamento di enormi quantità di dati: tutti i dati in un unico punto, con un'unica modalità di accesso intuitiva e di semplice uso. Le applicazioni e i clienti di Google Earth comprendono: Enti governativi: enti di protezione ambientale che monitorano le risorse naturali e l'uso del territorio, enti di ricerca spaziale per la visualizzazione di dati della Terra e di altri pianeti, enti di gestione geologica e del territorio per un'esplorazione rapida e semplice dei propri database. ONG: visualizzazione del tasso di povertà e rilevazione dell'accesso a servizi sanitari e tecnologia, missioni di pace e disseminazione dati, visualizzazione della pianificazione ambientale110. 2.7.7. Amministrazioni statali e locali Google Earth è una soluzione estremamente proficua per amministrazioni locali e statali. Consentendo allo staff di svolgere il proprio lavoro con maggiore rapidità e di prendere decisioni migliori, Google Earth aiuta gli enti governativi a conseguire i propri obiettivi entro i termini stabiliti e perfino risparmiando sul budget. 110 I prodotti Google Earth sono stati ad esempio utilizzati per evidenziare le nazioni partecipanti al Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile dell'agosto 2002. 94 (fig. 2.19 Foto panoramica) Si sentono lamentele da parte dei membri chiave di enti governativi riguardo al fatto che vorrebbero accedere ai dati GIS in modo più semplice, così da portare a termine il lavoro molto più rapidamente. Si trovano di fronte a una miriade di dati, che non sanno cosa mettere a disposizione degli utenti, così come gli utenti non sanno quali dati chiedere. La soluzione Google Earth è semplice: consentire a tutti gli utenti di accedere ai dati significativi. Creare una vista completa del globo e consentire all'utente di volare ovunque desideri, in qualunque momento, direttamente dalla propria scrivania. Le soluzioni Google Earth per le amministrazioni statali e locali offrono: • semplicità: non è necessaria alcuna esperienza con sistemi GIS, l'eccellente semplicità d'uso consente virtualmente a chiunque di visualizzare, afferrare, fare panoramiche e ingrandire immagini della Terra (fig. 2.19) e dati GIS in pochi minuti; • efficienza: i dipendenti operativi di tutte le divisioni possono ottenere le informazioni di cui necessitano per svolgere il proprio lavoro più rapidamente e prendere decisioni migliori; 95 • accessibilità: supportando database di grandi dimensioni e i principali formati di dati GIS, Google Earth rende i dati dell'organizzazione accessibili a tutti i membri dell'organizzazione stessa. Nell’ambito delle amministrazioni statali e locali, Google Earth è utile per coloro che si occupano delle emergenze e prestano i primi soccorsi perché possono acquisire rapidamente familiarità con un'area, anche in caso di luoghi montuosi sperduti; i responsabili dei piani regolatori e della gestione e pianificazione dell'uso del territorio possono visualizzare un progetto di costruzione nel contesto reale; le organizzazioni di sviluppo economico, la Camera di Commercio e gli uffici del turismo possono utilizzare le soluzioni Google Earth come strumenti di marketing; le postazioni interattive di biblioteche pubbliche e musei possono fornire ai cittadini l'accesso alla propria città da una nuova prospettiva. 2.8. Altre applicazioni La tecnologia di Google Earth consente applicazioni che spaziano dal rilevamento delle risorse, alla navigazione in auto. Le flessibili opzioni di implementazione e le interfacce dati basate su XML consentono un'integrazione ottimale di Google Earth in un'ampia gamma di processi e sistemi. 2.8.1. Rilevamento delle risorse Google Earth si integra con sistemi GPS e RFID111 per mostrare l'ubicazione di risorse in movimento direttamente su un'immagine reale della Terra, eliminando l'approssimazione. Con Google Earth è possibile vedere: 111 RFID è l’acronimo di Radio Frequency IDentification (Identificazione a radio frequenza) è una tecnologia per la identificazione automatica di oggetti, animali o persone. Il sistema si basa sulla lettura a distanza di informazioni contenute in un tag RFID usando dei lettori RFID. Con gli RFID, grazie allo sviluppo passato delle ITC e internet, è possibile creare una "internet of things", ovvero mettere in rete oggetti/cose fisici. Per un ulteriore approfondimento vedi il sito http://it.wikipedia.org/wiki/RFID. 96 • se un container si è spostato dal magazzino al molo di carico; • il percorso seguito da un autocarro per consegnare una spedizione di valore; • dove è nascosto un veicolo rubato: in un garage, sotto un ponte o sulla strada. Le elevate prestazioni di Google Earth su PC standard consentono una semplice distribuzione agli addetti dei call center e ai coordinatori della logistica. 2.8.2. Sistemi di sicurezza Con l'aumentare del livello di dettaglio dei sistemi di monitoraggio, gli utenti necessitano del contesto geografico specifico di un allarme o di un messaggio di sistema. Grazie alla soluzione scalabile ad alte prestazioni di Google Earth, gli addetti alla sicurezza possono ottenere le informazioni geografiche necessarie per prendere decisioni tempestive. 2.8.3. Navigazione in auto e navigazione aerospaziale Il software di mappe messo a punto da Google, l’ormai famigerato Google Earth, incomincia ad essere visto di buon’occhio non solo dalla community web che si “sollazza” nel vedersi il tetto di casa propria, ma anche da alcune note case automobilistiche. 97 (fig. 2.20 Concorso Fiat-Google) Uno dei marchi in questione è quello di Fiat, che ha visto nel fenomeno Google Earth, le potenzialità per impostare una campagna promozionale del primo modello fuoristrada costruito dalla casa torinese(fig. 2.20), basata sul concetto di cercare oggetti nell'area olimpica112 grazie alle viste da satellite. Con il concorso voluto da Fiat con Google si è ottenuto un inaspettato beneficio: l'area delle olimpiadi piemontesi è la prima in Europa (escludendo Gran Bretagna ed Irlanda) ad avere mappe dettagliate e aggiornate in Google Earth e Google Maps, inoltre le aziende residenti in zona Olimpica hanno potuto mostrare sul proprio sito come arrivare alla propria azienda dall'uscita autostradale più vicina o dalla stazione. L’altro marchio che ha investito su Google Earth, è Volkswagen che ha voluto integrare nei sistemi satellitari delle vetture delle opzioni che permettono di fornire al guidatore la veduta dall’alto. Google Earth e Google Maps trovano spazio anche in un altro settore: quello aerospaziale. “GMaps FlightTracker.com” è un nuovo strumento che si interfaccia appunto con Google Earth, attraverso il quale è possibile mostrare gli aerei in arrivo solo su alcuni aeroporti degli Stati Uniti (Atlanta, Boston, JFK New York, Los Angeles e Chicago). 112 Il concorso è stato organizzato in occasione delle olimpiadi invernali di Torino 2006. Si tratta di individuare tramite Google Earth alcuni pass che sono stati nascosti nei luoghi dove si svolgeranno le gare olimpioniche. 98 Questo strumento, attraverso la raccolta di dati aeronautici provenienti dal sito FBOweb.com, presenta una mappa che mostra la posizione del volo in tempo reale, con un marker corredato da alcune informazioni addizionali come la velocità e l’altitudine. 2.9. Google SketchUp Nel Marzo 2006 Google aveva annunciato l’acquisizione di @Last Software, azienda che produceva un software per la creazione di immagini tridimensionali, potente ed accessibile, chiamato SketchUp. Nel mese di Aprile il colosso della ricerca annuncia, tramite il suo blog ufficiale, la disponibilità di Google SketchUp, la versione gratuita e per uso personale, del software di modellazione 3D sotto il nuovo brand Google. Il sito web è raggiungibile all’indirizzo Sketchup.google.com. I presupposti dell’acquisto erano nati dalla collaborazione della @ Last Software con il gigante dei motori di ricerca per la realizzazione di un plugin dedicato a Google Earth ed in particolare alla possibilità di inserire un modello realizzato in 3D all’interno dei paesaggi tridimensionali di Google rendendo la navigazione di determinate zone del mondo molto più realistica113. @Last Software muove i propri passi nella grafica tridimensionale offrendo un’interfaccia quanto più intuitiva possibile all’utenza affinché la creazione di modelli in 3D non sia una questione complessa. Con SketchUp si possono creare facilmente oggetti 3D di qualunque cosa, a partire dalla case per finire agli Shuttle. Alcune immagini di esempio sono a disposizione sul sito ufficiale di sketchUp: particolarmente impressionanti sono soprattutto le raffigurazioni del Capital Records Building, del Taj Mahal e della Casa Bianca. Con il sof113 La funzionalità di visualizzazione degli edifici in 3D è stata introdotta da Google dopo l’acquisizione di Keyhole. 99 tware in distribuzione gratuita (non è richiesta neppure la registrazione) è possibile creare la raffigurazione di altri edifici e rendere così tridimensionale l’area geografica di proprio interesse. Basta pensare a potenziali clienti che vogliono evidenziare la propria attività sulle mappe o alla possibilità per le pubbliche amministrazioni di mostrare ai cittadini in maniera dettagliata lavori architettonici o urbanistici svolti nelle proprie città114. Il nuovo software Google SketchUp è uno strumento apparentemente elementare, ma estremamente potente per la creazione , la visualizzazione e la modifica di idee 3D, tutto in maniera semplice e veloce115. SketchUp è stato sviluppato per unire eleganza e spontaneità degli schizzi a matita a velocità e flessibilità dei mezzi digitali odierni. Sviluppato per le procedure concettuali di design questo software, potente e facile nello stesso tempo, consente la creazione rapida di forme 3D tramite un interfaccia che supporta un’esplorazione dinamica e creativa di forme, materiali e luci. Consente di aggiungere dettagli, texture e effetto vetro ai propri modelli con accuratezza dimensionale. La semplicità di Google SketchUp è così impressionante che chiunque può realizzare strutture 3D. Non è necessario essere ingegneri ed esperti di CAD per divertirsi a creare il modello della propria "casa dei sogni". I modelli realizzati con SketchUp, inoltre, si integrano alla perfezione con Google Earth, e possono essere visualizzati in 3D all'interno di questo software. L'esempio più semplice è quello di una villetta (fig. 2.21), si procede in questa maniera: si disegna la base della villetta nella sua forma più semplice (ad esempio un rettangolo), si "tira su" letteralmente la superficie ("prendendola" con il mouse e trascinandola in alto) creando un parallelepi114 cfr. Cap. 2, par. 7. 115 Vedi guida al sito http://sketchup.google.it/support. 100 pedo, quindi la superficie superiore si "spezza" a metà con un segmento che costituirà il colmo del tetto. A questo punto per realizzare il tetto si "prende" tale segmento (che ha spezzato in due la superficie superiore del parallelepipedo) e lo si tira su per creare le due falde del tetto stesso. Le finestre si ottengono semplicemente disegnando vari rettangoli direttamente sulle superfici laterali che rappresentano i muri, tali rettangoli vengono poi cancellati (in tal modo rende possibile la visione dell'interno della casa). Quindi si procede modificando le superfici laterali (ampliandole, creando dei movimenti ecc.). Il passo finale è quello di colorare il tutto applicando pattern specifici (mattoni, tegole, pietre, ecc.), inserire moduli predefiniti (o realizzabili dall'utente) quali sagome di persone, alberi, automezzi, ecc. ecc. e poi "illuminare" la scena con il sole ad una certa ora (e ad una certa latitudine) e con le relative ombre prodotte dai vari oggetti realizzati116. (fig. 2.21 Realizzazione 3D in SketchUp) Non manca la possibilità di realizzare diverse visualizzazioni e di produrre il relativo slideshow tra queste. La particolarità è che lo slideshow realizzato non è una semplice sequenza di immagini ma, attraverso opportune rotazioni, zoom, variazione di luci e ombre, costruite automaticamente, il 116 Su questa linea vedi Kelly, Demski, Real Time Rendering Tricks and Techniques in DirectX, Premier Press, 2002. 101 passaggio da una scena all'altra avviene come in un filmato. L'effetto è veramente sorprendente. Insieme a SketchUp, Google Inc. ha rilasciato anche 3D Warehouse117, una “on line location” dove trovare e condividere modelli 3D già pronti. Accessibile da entrambe le versioni di SketchUp, 3D Warehouse consente di eseguire upload, ricerca, navigazione, visualizzazione e download dei modelli prodotti con la nuova applicazione. L’interfaccia del sito è quella classica del motore di ricerca, basta inserire una query per trovare tutti i modelli disponibili richiesti e che potranno poi essere importati in SketchUp. 3D Warehouse contiene migliaia di modelli a partire da elementi base (alberi, mobili, impianti) fino a strutture più complesse come ad esempio il Pentagono. Fino a poco tempo fa era disponibile solo una versione a pagamento di Google SketchUp al prezzo di 495$ o una versione prova di 8 ore di durata. Era prevedibile, dopo l’acquisto da parte di Google Inc., un cambiamento delle politiche commerciali. Ad oggi è disponibile118: • una versione gratuita; • una versione professionale, SketchUp Pro 5, a pagamento. Si tratta di una release potenziata del software destinata ai professionisti, come architetti, designer, costruttori, arts directors e game developer, e dotata di funzionalità avanzate come ad esempio colori, effetti e dettagli non presenti nella versione gratuita. Le potenzialità di uno strumento simile nelle mani di Google lasciano presupporre per Google Earth un futuro che va ben oltre le semplici immagini piatte offerte oggi dalle rilevazioni cartografiche riportate dalle mappe del motore di ricerca. 117 Sito raggiungibile all’indirizzo http://sketchup.google.com/3dwarehouse. 118 Vedi Franco, Nardi, Il mondo di Google, Milano, Mondadori, 2006. 102 Volando virtualmente sulla superficie terrestre con il software Google è possibile vedere un certo numero di costruzioni elevarsi dalla visione piana del terreno offerta dalle fotografie satellitari. 2.10. Google come Second Life Il business del mondo in 3D entra a pieno titolo tra i campi di battaglia in cui i grandi nomi dell’high-tech119 si misurano e si affrontano ogni giorno. I mondi virtuali120 online infatti, non solo accrescono i propri utenti ma suscitano un notevole interesse nei confronti delle grandi firme della rete e dell’intrattenimento. Anche Google sta pensando di crearne uno con l’aiuto di Google Earth121. il mondo virtuale di Second Life122 è quello che per primo ha portato all’attenzione di tutti il fenomeno, ma non è il più pratico né brilla per usabilità. Inoltre, le realtà tridimensionali online cominciano a farsi grande concorrenza e stanno rapidamente assumendo il ruolo rivestito dai social network123 solo un paio di anni fa, quando lo sbocciare delle potenzialità di MySpace aveva indotto News Corp a comprarlo per 580 milioni di dollari. Le grandi aziende dell'high tech e dell'internet, da Sony a Google, oppure le 119 Google e Microsoft per primi. 120 Per un ulteriore approfondimento vedi Mario, Gerosa e Aurélien, Pfeffer, Mondi virtuali, Roma, Castelvecchi, 2006. Sui mondi virtuali vedi Pier Luigi, Capucci, Realtà del Virtuale, Bologna, CLUEB, 1993. 121 Vedi articolo “La corsa delle grandi verso una nuova Second Life” al sito http://www.visionpost.it. 122 Second Life è una comunità virtuale tridimensionale online creata nel 2003 dalla società americana Linden Lab. 123 Il fenomeno delle social network nacque negli Stati Uniti e si è sviluppato attorno a tre grandi filoni tematici: l'ambito professionale, quello dell'amicizia e quello delle relazioni amorose. Le social network online ebbero un'esplosione nel 2003, grazie alla popolarità di siti web come Friendster, Tribe.net e LinkedIn. Il motore di ricerca Google, ha lanciato Orkut il 22 gennaio 2004. Kibop, una social network in spagnolo e portoghese, ha debuttato anch'essa nel 2004. In Italia il primo dei grandi portali passati verso questo tipo di social network è stato superEva, ma sono comunque vivissime le comunità di italiani su Orkut e LinkedIn. Vedi Valeria, Giordano, Stefania, Parisi, Chattare. Scenari della relazione in rete, Roma, Meltemi editore, 2007. 103 grandi dell'intrattenimento, da Disney a Viacom, sono tutte concentrate su nuovi acquisti o creazioni e miglioramenti dei propri mondi124. Altre, si limitano a costruire sedi virtuali in Second Life. La lotta tra fornitori di servizi di mappe e navigazione si sposta sempre più sulla modellizzazione 3D di edifici e alture. Infatti Google è in procinto di annunciare un accordo con la Stanford University per ottenere la licenza di una tecnologia da utilizzare in Google Earth, capace di generare automaticamente modelli di edifici in 3D125. Tale mossa è volta a riacquistare terreno nei confronti di Microsoft e del suo Virtual Earth, lanciato nel mese di novembre ed in seguito arricchito di importanti funzionalità anche e soprattutto nella direzione di una riproduzione tridimensionale della realtà. La tecnologia offerta da Stanford permetterà a Google di visualizzare una versione tridimensionale e fotorealistica delle diverse città del mondo. Google Earth possiede già una visione 3D di alcune città, ma attualmente i modelli sono stati creati dagli utenti e non da un computer, rendendo il servizio decisamente meno competitivo rispetto a quanto proposto da Microsoft e per il quale tutti gli elementi sono stati generati tramite elaborazione computazionale automatica. Grazie ad un generatore automatico di modelli, il famoso motore di ricerca potrà così colmare il gap esistente tra i rari modelli tridimensionali creati dagli utenti e le piatte immagini viste dal satellite. L’obiettivo di Google quindi, è quello di adottare una tecnologia in grado di offrire un realismo sorprendente tramite un approccio incredibilmente semplice. Google starebbe pensando a una seconda realtà perfetta- 124 Su questa linea vedi Paolo, Guadagni e Vincenzoli, De Tommaso, Il nuovo potere dei consumatori sul web, Milano, HOEPLI, 2007 125 Vedi articolo “Google Earth conquista la terza dimensione”, al sito www.webnews.html.it. 104 mente in linea con quella reale, da far funzionare con l'aiuto della tecnologia di Google Earth126. Per far si che Google centri il suo obiettivo, da pochi giorni è stata rilasciata la versione 0.3 di Unype127, un software che mette insieme Google Earth e Skype per creare un’originale piattaforma di chat 3D. L’idea è stata quella di unire il mondo virtuale di Google Earth con la community di Skype. Il risultato sembra molto interessante. (fig. 2.22 Avatar su Unype) Il software va scaricato ed eseguito dopo aver lanciato sia Google Earth che Skype. Unype mostrerà sulle mappe satellitari gli avatar tridimensionali128 degli utenti che saranno connessi in quel momento al server Unype. Sarà possibile poi passeggiare per le vie della città del mondo e incon- 126 L'esperimento, in verità, già esiste, è firmato Weblo ed è nato lo scorso dicembre. Si tratta di una realtà in cui l'utente può acquistare la propria casa, la strada in cui sorge, la città. Il tutto, riprodotto seguendo la realtà. Fra l'altro, là non si sfugge nemmeno ai doveri del vero cittadino: le tasse. Se si giocano bene le proprie carte però, ci si possono prendere tutte le rivincite del mondo: si può diventare proprietari di stadi, celebrità, governatori, presidenti di stati. 127 Vedi http://unype.com. 128 L’avatar è la prioezione di noi stessi all’interno di un mondo virtuale. Vedi Giovanni, Boccia Artieri, I mediamondo, Roma, Maltemi editore, 2004. 105 trare altri personaggi (fig. 2.22) per chattare insieme o per sentirli dal vivo, ovviamente tramite Skype129. Inoltre è stato creato dall’azienda californiana “Wild Sanctuary” un software che potrebbe rendere ancora più realistico il servizio Earth di Google. Gli utenti dell'applicativo potrebbero avere presto a disposizione non solo le immagini satellitari in 3D dell'intero pianeta, ma anche i rumori che caratterizzano le varie località130. "Una fotografia parla più di mille parole, ha detto Bernie Krause, titolare di Wild Sanctuary, ma un suono parla più di mille foto". Ed è per questo che ha trascorso gli ultimi 40 anni a raccogliere suoni, mettendo insieme un'enorme archivio (forse il più grande al mondo) composto da registrazioni che includono più di 15000 rumori prodotti in natura come i versi degli animali, il fruscio del vento, lo scorrere dell'acqua, i suoni delle città, dei deserti, delle montagne e dell'ambiente marino. 3.500 ore di sottofondi sonori di ogni tipo e da tutto il mondo. L'idea proposta al gigante di Mountain View è quella di associare il giusto suono ad ogni località di Google Earth: immaginiamo, quindi, che l'utente clicchi per visualizzare una località ad una certa ora, zoomando su un particolare avrebbe l'opzione di vivere l'esperienza del suono oltre che dell'immagine, per cui potrebbe essere raggiunto in cuffia dal rumore del traffico o dal verso di un animale se presente o dal ticchettio della pioggia o dal cinguettio degli uccelli, insomma da ogni suono che caratterizza il luogo in un preciso momento. Il programma sarebbe in fieri anche per un altro motivo, Krause, infatti, vorrebbe far vivere al navigatore anche il senso di come cambiano i suoni tra un prima e un dopo. Ovvero, di fronte alla stessa foto, vista in due mo129 Skype è un software di instant messaging e VoIP, introdotto nel 2002, capace di unire caratteristiche presenti nei client più comuni (chat, salvataggio delle conversazioni, trasferimento di file) ad un sistema di telefonate basato su un network Peer-to-peer. 130 Vedi l’articolo “Google Earth più vero grazie al suono” al sito www.visionpost.it. 106 menti diversi, il navigatore potrebbe vivere l'esperienza della trasformazione del suono che darebbe così anche un'idea diversa dell'immagine, anche se è la stessa131. Google non è l’unica ad addentrarsi all’interno dei mondi virtuali. Sony e News Corp, attualmente, si stanno interessando a Club Penguin, un mondo virtuale per ragazzini dagli 8 ai 14 anni, Viacom, da parte sua, nel 2005 ha acquistato Neopets, un mondo per bambini, mentre Mtv, sempre del network Viacom, ha creato Virtual MTV, in cui gli utenti possono andare alla ricerca dei propri idoli e incontrarsi con altri fan. Disney, invece, gode del successo di Virtual Magic Kingdom, fra i primi dieci in quanto a traffico registrato. Tutti quindi si muovono secondo le previsioni di numerose società di analisi: Gartner, per esempio, prevede che, entro la fine del 2011, l'80 per cento degli internauti frequenterà abitualmente i mondi virtuali, i quali diventeranno la configurazione dell'internet stessa. Gli abbonamenti per i mondi a pagamento, invece, sono in crescita e, secondo le stime di Screen Digest, ammontano a 526 milioni di dollari. 2.11. Ultima versione: Google Earth 4.1 (beta) Google Earth è un programma in continua evoluzione, già nel giugno del 2006 era giunto alla sua quarta versione in un anno. Tra le principali novità risultava la release multipiattaforma, la possibilità di scaricare il software sia per Windows, sia per Mac che per Linux, nonché il supporto multilingue che comprendeva oltre all’inglese, anche francese , tedesco spagnolo e italiano. Quattro lingue per una quarta versione. 131 Le trattative con la società di Brin e Page sono in corso, ma a quanto pare non esiste ancora un accordo ufficiale fra Google e Wild Sanctuary. 107 Il 9 maggio 2007 è stata rilasciata una nuova versione, Google Earth 4.1., peraltro ancora in beta, che prevede dei cambiamenti importanti soprattutto per gli utenti Mac, i quali hanno la possibilità di usare lo SpaceNavigator132 con Google Earth nel proprio Mac. Le migliorie della versione 4.1. sono: • il supporto alle lingue: sono state aggiunte altre sette lingue tra le quali troviamo il portoghese, l’olandese, il russo, il polacco, il coreano, l’arabo e il ceco; • SpaceNavigator per Mac: una sorta di mouse 3D che permette di controllare Google Earth come mai si era potuto fare prima; • la Starting location: una nuova voce nel pannello “my places” che cambia in base alla localizzazione di Google Earth installata; • i Tips(fig. 2.23): delle finestre che compaiono all’avvio che danno dei suggerimenti sulle cose che è possibile fare o danno delle istruzioni su come si usa Google Earth; • migliore tessitura degli edifici tridimensionali; • la funzione “View in Maps”: da la possibilità di vedere la corrispondente località su Google Maps. Tutte queste novità hanno fatto in modo di estendere la possibilità di diffusone del software, infatti Google è sempre stato attento alla localizzazione del suo software, avvicinandosi così alle esigenze di un’utenza sempre più globalizzata rinnovando costantemente la sua interfaccia rendendo il tutto più pulito, intuitivo e gradevole. 132 Vedi il sito http://it.3dconnexion.eu/products/3a1d.php, per un ulteriore approfondimento vedi l’articolo “Google Earth 4.1 (beta) Released! SpaceNavigator for the Mac” sul blog di Google Earth http://www.gearthblog.com 108 (fig. 2.23 Finestra di suggerimento) Google Earth è un servizio che migliora progressivamente la propria copertura e le proprie performance, e non c’è da stupirsi se fra qualche mese avremo di fronte a noi una nuova versione, in ogni caso gran parte del lavoro di completamento è intenzionalmente lasciato alla collaborazione dell’utenza. Il tutto vuol essere un semplice contenitore in cui la community133 possa inserire i propri edifici in 3D, le immagini relative alle proprie vacanze ed altri completamenti che trovano nella condivisione un elemento utile per chiunque stia cercando tali informazioni. 2.12. Critiche verso Google Earth Americacentrico. Il programma è stato criticato per essere stato eccessivamente indirizzato verso un utente statunitense134. É da notare che il programma all'avvio utilizza le unità di misura del Sistema britannico (fps), sebbene le unità di misura accettate a livello internazionale siano quelle appartenenti al Sistema internazionale (SI). Il motore di ricerca è eccessivamente indirizzato ad un pubblico americano. Per esempio scrivendo nel motore di ricerca Birmingham o St.Petersburg il motore mostra le cittadine sta- 133 cfr. cap. 1, par. 2.3. 134 Ancora sono molte le applicazioni che sono disponibili unicamente per le città statunitensi. 109 tunitensi, ignorando le città europee anche se queste sono evidentemente molto più importanti delle omonime cittadine americane. Per consentire al motore di individuare le città correttamente bisogna aggiungere al nome della città anche lo stato di appartenenza. Nomi controversi. Google Earth e Google Maps mostrano delle etichette con indicati i luoghi osservati, ma alcuni luoghi nel pianeta sono contesi tra due stati come per esempio la Corea peninsulare che il Giappone indica con dei nomi propri. Il programma per le etichette utilizza i nomi giapponesi e questo ha prodotto dei commenti molto critici da parte dei coreani. Per esempio: • Busan: Nakutogu Po (JP), Kanrai ho (JP); • Masan: Masan Ko (JP), Kisan-ko (JP), Unchen Wan (JP); • Goseong: Kojo-wan (JP), Toto wan (JP), Nan Wan (JP), Toei kawan (JP). Sebbene nell'ultima versione la maggior parte dei nomi sia stata opportunamente corretta, il software è stato criticato anche dagli utenti di Taiwan, dato che l'isola era indicata come provincia della Cina. La rimozione dell'etichetta associata a Taiwan ha invece prodotto delle rimostranze da parte dei cinesi. Sicurezza nazionale. Il segreto militare è normalmente l’ostacolo che si frappone con maggior frequenza fra Google ed i paesi meno propensi ad accettare l’invasione dell’occhio satellitare di Google. Dubbi sul servizio di Google Earth sono stati espressi in forma ufficiale dalla Indian Space Research Organisation135. Infatti, alcune zone di Delhi o Bangalore sono rappresentate con una definizione di un metro o meno ancora e la cosa non può che rappresentare una minaccia più che un servizio. 135 La Indian Space Research Organisation è una compagnia indiana che si occupa dei progetti per il paese relativi alle missioni spaziali nonché della gestione dei satelliti. 110 (fig. 2.24 Aerei da guerra nella base indiana di Pune) I dubbi indiani non sono isolati, in quanto si inseriscono in un filone già ben rappresentato136: il timore è quello di avere alcune zone del paese raffigurate con precisione eccessiva(fig. 2.24), aprendo tali location ad eventuali attacchi terroristici o comunque a pericoli non meglio specificati. Il presidente indiano APJ Abdul Kalam ha giudicato con parole forti i pericoli che il servizio può rappresentare137, il quale vede nella disponibilità semplificata di fotografie satellitari uno strumento comodo nelle mani dei terroristi. Il CEO ISRO Madhaven Nair auspica un maggior dialogo con Google affinché zone sensibili del paese possano essere eliminate dal sistema di mappe. L'ultimo a esternare le sue preoccupazioni (dopo l’India e gli altri paesi sopra citati) è Robert Murrett, direttore della National GeospatialIntelligence Agency, che, come riporta il Dailytech, sostiene che l'accesso ad alcune foto satellitari dovrebbe essere limitato per ragioni di sicurezza. Da sottolineare come alcune immagini di importanti luoghi americani (primo fra tutti la casa bianca) sono rimaste oscurate, o comunque disponibili a risoluzioni troppo basse per poter captare il benché minimo dettaglio, per un 136 Prima dell’India, proteste ufficiali furono smosse da paesi quali Corea del sud, formalmente in stato di guerra e Thailandia. 137 Vedi il sito http://www.techtree.com. 111 buon lasso di tempo: da tempo ormai sono però disponibili con ricchezza di dettagli. (fig. 2.25 SR-71 Blackbird a Edwards in California) La domanda che ci si pone è se le immagini realmente scottanti siano state magari modificate e siano rimasti invariati solo i particolari non strategici. Ad esempio l'aereo stealth(fig. 2.25), un ricognitore strategico fotografato nella base di Edwards, in California, non è più in servizio attivo da parecchi anni. Continuando su questo filone è possibile citare il caso della celeberrima Area 51138(fig. 2.26): anche in questo caso sono disponibili immagini ad alta risoluzione, ma è probabile che se ci fosse qualcosa da nascondere sia stato celato prima della messa online delle foto. 138 L'Area 51, è parte di una vasta zona militare (la Nellis Air Force Base) americana operativa di 26.000 km2 situata a circa 150 miglia da Las Vegas nel sud dello stato Americano del Nevada. Il nome ufficiale è sconosciuto; viene di frequente indicata come Groom Lake Air Force Facility, o semplicemente Groom Lake. Si trova vicino al villaggio di Rachel a circa 150 km a nord-ovest da Las Vegas. È celebre soprattutto come soggetto di teorie del complotto riguardanti gli UFO. Il governo americano nega però l'esistenza della base. 112 (fig. 2.26 Mappa dell’Area 51) 113 3. Google Maps Introduzione Google Maps è un sistema che ha rivoluzionato il modo in cui, gli statunitensi per primi e gli internauti di tutto il mondo poi, cercano informazioni stradali e commerciali. Google Maps è il fratello minore su cui si basa Google Earth per implementare il suo programma ed è proprio per questo che condividono una buona base di dati. Google Maps è un servizio accessibile dal relativo sito web google.maps.it, che consente la ricerca e la visualizzazione di mappe geografiche di buona parte della terra. Oltre a questo è possibile ricercare servizi in particolari luoghi, tra cui ristoranti, monumenti, negozi, trovare un possibile percorso stradale tra due punti e visualizzare foto satellitari di molte zone con diversi gradi di dettaglio139. Tramite Google maps è infatti possibile integrare la ricerca locale con una cartina geografica che guida alla localizzazione esatta dell’edificio in tutto il mondo tramite visualizzazione satellitare. Questo sistema è basato su tecnologia Xml, quindi compatibile con tutte le piattaforme e apprende dalla grande esperienza di Google la capacità di essere semplice ed immediato. Per un ulteriore approfondimento vedi Rich, Gibson, Schuyler, Erle, Google Maps Hacks. Tips & Tools For Geographic Searching and Remixing, California, O’Reilly, 2006. 139 114 3.1. L’interfaccia Anche per questo servizio, google non si allontana dal suo stile minimalista e funzionale140, sebbene la peculiarità dell’applicazione connoti Google Maps in maniera caratteristica. La home page è quindi composta da due sezioni principali: • l’intestazione che come sempre ingloba le funzionalità di ricerca; • l’area “Mappe” che a sua volta si divide in due parti, quella che ospita i risultati della ricerca (a sinistra) e la mappa ricercata (a destra). 3.1.1. Funzionalità di navigazione Uno degli aspetti più interessanti e spettacolari di Google Maps, quello che lo distingue da altri servizi analoghi presenti in Rete, consiste nelle possibilità offerte all’utente di interagire con facilità e velocità sulle mappe. Per rendersene conto è sufficiente aprire una mappa qualsiasi e utilizzare i tasti freccia della tastiera per spostarsi verso sinistra, destra, in alto e in basso. Con i tasti “PagSu”, “PagGiù”, “Home” e “Fine” lo spostamento è più rapido. I tasti “più” (+) e “meno” (-) permettono invece di aumentare o ridurre lo zoom. Le mappe sono navigabili anche con il mouse. Basta posizionarsi sopra di esse e tenere premuto il tasto sinistro: il puntatore assume l’aspetto di una mano chiusa che permette di trascinare la mappa in qualsiasi direzione. Un doppio clic esegue invece lo zoom per il quale è anche possibile utilizzare la rotella di scorrimento, molto pratica in questi casi. 140 cfr. Cap. 1, par. 6. 115 Una terza modalità di navigazione è integrata nell’interfaccia del servizio. In prossimità del margine sinistro della mappa è infatti collocata l’interfaccia di navigazione sviluppata da Google: i pulsanti direzionali e la barra dello zoom sono attivabili con il mouse, anche se l’utilizzo diretto del solo mouse è il metodo più comodo e immediato. A prescindere dagli strumenti utilizzati per spostarsi sulle mappe, quello che colpisce, oltre alla precisione e al livello di dettaglio delle informazioni, è la velocità con cui google asseconda i desideri degli utenti. Tutto avviene in tempo reale senza dover attendere il caricamento di una nuova pagina con la sezione adiacente la mappa visualizzata: con estrema facilità si passa da Roma a Parigi, dal Colosseo alla Tour Eiffel. 3.1.2. Funzionalità di visualizzazione Per ogni area visualizzata, è possibile scegliere tra tre viste differenti attivabili da tre pulsanti collocati in prossimità del margine superiore sinistro della mappa. • “Mappa”, è la visualizzazione di default. Visualizza confini, nomi di strade, città e alcuni dettagli del territorio. • “Satellite”. Selezionato permette di visualizzare, se disponibile, l’immagine satellitare dell’area di interesse. È sempre possibile effettuare zoom con livelli di dettaglio che variano da zona a zona, fino all’ordine di decine di metri. • “Ibrida”. Permette di sovrapporre le viste “Mappa” e “satellite”. 3.2. Funzionalità di ricerca Su Google Maps è possibile svolgere tre tipi di ricerche: di indirizzi o località, di attività commerciali e di itinerari. Per questo sotto il campo delle 116 ricerche sono presenti tre link (indirizzi, attività commerciali, indicazioni stradali) che selezionati permettono di passare da una modalità di ricerca all’altra. Il link della modalità di ricerca attiva è evidenziato con uno sfondo color pesca. 3.2.1. Ricerca di indirizzi Per visualizzare un indirizzo specifico su una mappa è sufficiente inserirlo nella casella per le ricerche, dopo aver selezionato il link “Indirizzi”, e quindi premere il pulsante “Cerca indirizzi”. La sintassi accettata da Google per gli indirizzi è semplice: nome di via/piazza141, numero civico142 seguiti da una virgola (,) e dal nome della città /paese/località. Per visualizzare la mappa di una specifica località è invece sufficiente digitarne il nome143. Se la ricerca dà esito positivo, la mappa restituita occupa tutta la pagina. Differentemente, per esempio nel caso in cui l’indirizzo digitato sia scorretto, a sinistra vengono visualizzati dei suggerimenti per la ricerca, vale a dire uno o più indirizzi che Google ritiene poter essere quelli realmente ricercati dall’utente. Nella mappa l’indirizzo è evidenziato da un segnaposto verde che selezionato apre un fumetto dove è presente il link “Imposta questa località come predefinita”. Selezionandolo, la mappa dell’indirizzo viene registrata da Google, che la presenterà all’utente come punto di partenza per le successive ricerche. 141 Vedi Salvatore, Romagnolo, Google, Milano, APOGEO, 2006, pag. 114. 142 ibid. 143 ibid. 117 Inoltre sono presenti i link “A qui” e “Da qui” che permettono di passare agevolmente alla modalità di ricerca di percorsi da e per l’indirizzo in oggetto. Sopra ogni mappa è presente una fascia color pesca che contiene tre link: “Stampa”, per stampare la mappa, “Email”, per inserire il collegamento alla mappa in un messaggio di posta elettronica, “Collegamento a questa pagina” per vedere l’URL della mappa visualizzata che, in questo modo, può così essere salvato nel browser, negli elenchi delle pagine preferite. 3.2.2. Ricerca di attività La funzionalità di ricerca di attività commerciali allarga sensibilmente la sfera di utilizzo di Google Maps. In pratica è possibile localizzare determinate categorie di attività (negozi, agenzie, uffici, ristoranti144 ecc.) in prossimità di un dato indirizzo. È sufficiente, dopo aver selezionato il link “Attività commerciali”, inserire il tipo di attività nel campo “Oggetto” e l’indirizzo da cui partire per la ricerca nel campo “Indirizzo” e quindi fare clic sul pulsante “Cerca commerci”. Il risultato sarà una pagina contenente nell’area di sinistra un elenco delle attività trovate a cui, per renderne più agevole l’identificazione sulla mappa, sono associati dei segnaposto rossi contrassegnati da una lettera. Non mancano i tradizionali collegamenti sponsorizzati sempre differenziati da uno sfondo azzurro, la classica interfaccia di navigazione per muoversi 144 L’estensione del servizio ai ristoranti è stata anninciata nell’ambito della conferenza Search Eangine Strategies 2005. Ogni ricerca relativa ai ristoranti riporta i commenti raccolti in Rete ed un indicatore colorato boccia o premia i ristoranti indicizzati in base alla bontà dei commenti in archivio. La pagina è dotata anche di Sponsored Links. Vedi articolo “Google: dopo il cinema, il ristorante” nel sito www.webnews.html.it. 118 tra le pagine dei risultati (se questi sono più di dieci), i dettagli della ricerca e i suggerimenti di categoria affini a quella di partenza145. Per ogni attività vengono ricordati il nome, i dati di contatto (indirizzo e recapiti telefonici) e la distanza in chilometri dall’indirizzo da cui si è partiti. A destra della mappa, sono posizionati i segnaposto, la cui selezione dall’elenco di sinistra provoca lo spostamento della mappa e l’apertura di un fumetto146 dove sono riepilogate tutte le informazioni disponibili, tra cui l’indirizzo Internet dal quale i dati sono stati estratti. 3.2.3. Ricerca di indicazioni stradali La terza modalità di ricerca consente di tracciare un itinerario, dato un indirizzo di partenza e uno di arrivo. Per questo basta, dopo aver selezionato il link “Indicazioni stradali”, compilare i due campi ricerca con l’indirizzo di partenza e quello di arrivo e quindi fare clic sul pulsante “Ottieni indicazioni”. La sintassi degli indirizzi non è diversa da quella vista per la ricerca di indirizzi e la ricerca di attività. La pagina dei risultati è composta da due aree: sulla destra la mappa con due segnaposto, uno per il punto di partenza e uno per per il punto di arrivo, e l’itinerario tracciato. La selezione col mouse dei segnaposto apre un nuovo fumetto contenente a sua volta la mappa delle sole adiacenze dell’indirizzo di partenza o di arrivo; sulla sinistra vengono invece riportati in maniera testuale l’indirizzo del punto di partenza e di arrivo, la distanza tra i due con il tempo stimato di percorrenza e le indicazioni stradali per percorrere il tragitto che possono essere consultate anche a ritroso selezionando il link “Inverti direzione”. 145 Vedi Salvatore, Romagnolo, Google, Milano, APOGEO, 2006, pag. 116. 146 ibid. 119 3.3. Le fonti di Google Maps Come si è visto Google maps permette di visualizzare mappe e vedute satellitari della Terra, miste a informazioni su diverse attività commerciali. Le mappe sono in larga misura fornite da “TeleAtlas North America” e “Navteq North America”. Le immagini satellitati, che non sono aggiornate in tempo reale, sono invece fornite da “Digital Globe” ed “EarthSat” e provengono da satelliti civili geostazionari americani147. Sia le mappe, sia le immagini satellitari sono oggetto di costante aggiornamento e arricchimento, sebbene con tempi diversi e variabili. Da ciò ne deriva che alcune informazioni, sulla viabilità per esempio, potrebbero in alcuni casi non essere veritiere. Lo scopo e lo sforzo di Google è fornire dati e mappe il più possibile attuali, ma questo non è ancora possibile con scarti temporali minimi, in grado cioè di portare all’attenzione dell’utente ogni variazione (come il deterioramento di una strada, l’inizio di lavori in corso ecc.) nel momento esatto in cui accade. Per quanto riguarda le informazioni sulle attività, esse sono ricavate dalle ricerche sul Web e da elenchi pubblicamente disponibili, come per esempio le Pagine Gialle. Google non è quindi garante della qualità delle informazioni sulle attività commerciali, per le quali è necessario fare riferimento ai titolari dei siti da cui le informazioni sono ricavate148. 147 op. cit. Pag. 118. 148 ibid. 120 3.3.1. Google maps entra nelle SERP Da circa un anno Google ha iniziato ad introdurre nelle SERP(Search Engine Results Page) le mappe del proprio Google Maps(fig. 3.1). Dopo una prima fase di test interno, il gruppo ha deciso di intraprendere la strada che porta alla restituzione del risultato visivamente geolocalizzato su una cartina. (fig. 3.1 Google Maps tra le SERP) Accanto alla mappa viene restituita anche una serie di indicazioni ulteriori (indirizzo, numero telefonico) tale per cui appare sempre più evidente l’invadenza del motore di ricerca in un ramo prima occupato dalle cosiddette “Pagine Gialle149”. Il progetto offre importante pubblicità al servizio di mappe di Mountain View ed apre inoltre importanti opportunità commerciali in ambito promozionale. Nel settore sono già impegnati nomi quali Microsoft e Yahoo, ma l’investimento portato avanti da Google, nonché il traino costituito dal motore di ricerca in sé, mettono il gruppo in cima ai potenziali pretendenti ad 149 Anche Pagine Gialle si è mossa nella direzione di Google Maps, lanciando il suo “Pagine Gialle Visual”, con questo servizio, i 3 milioni di utenti Pagine Gialle possono essere identificati sulle mappe e essere trovati precaricati sui telefoni cellulari (Nokia serie 60). 121 una leadership del settore nel momento in cui il business inizierà a maturare numeri importanti anche in questo ambito. 3.3.2. L’occhio di Google vede tutto il mondo Google aggiorna costantemente le sue mappe, anche se come ho già detto, non è possibile averle in tempo reale. Il motore di ricerca di Mountain View ha esteso e affinato il proprio occhio satellitare su tutto il mondo. Da un pò di tempo tutta la superficie del pianeta (con alcuni problemi già segnalati in aree politicamente “calde” quali la striscia di Gaza) è visualizzabile con incredibile dettaglio grazie al servizio Google Maps. Gli aggiornamenti si estendono non solo agli Stati Uniti, ma anche al nostro continente e ovviamente al nostro paese. Per quanto concerne l’Italia, infatti, tutto il territorio risulta essere visualizzabile, ma Google riconosce solo alcune città mediante la ricerca nominale: tra di esse Roma, Milano, Torino150, Palermo, Cuneo, Ancona. Già in occasione delle Olimpiadi invernali 2006 di Torino ce ne diedero un accenno, quando inserirono lo stradario dell’omonimo comune e di alcune zone limitrofe. Prima di questa data, se si cercavano informazioni stradali sull’Europa, Google Maps rimandava solo ai confini dei diversi paesi, ma non esistevano altre informazioni. 3.4. Google Maps per cellulari Da circa un anno Google Maps è disponibile anche per numerosi modelli di telefoni cellulari151 dotati di funzionalità UMTS (Universal Mobile Telecommunication System) e quindi in grado di connettersi alla Rete alla 150 Per quanto riguarda l’aggiornamento della città di Torino cfr. Cap. 2, par. 8.3. 151 Vedi Salvatore, Romagnolo, Google, Milano, APOGEO, 2006, pag. 119. 122 massima velocità di 2 Mbps (Megabit per secondo), una velocità più che accettabile. Google Mappe per mobile è un’applicazione scaricabile gratuitamente all’indirizzo http://www.google.it/gmm messo appositamente a disposizione da Google, che combinando indicazioni stradali, mappe e immagini satellitari, consente di trovare locali, luoghi di ritrovo e attività commerciali locali, ivi compresa la segnalazione “live” del traffico, in città e direttamente sul telefono. Il funzionamento della versione mobile è del tutto analoga a quanto descritto per Google Maps, adattato però a fornire risultati a utenti in movimento con dispositivi cellulari. Quello che cambia sono le modalità di interazione, che avvengono interamente tramite il tastierino numerico del telefono (per esempio per attivare la vista da satellite si seleziona il tasto 3). Anzi, in alcuno casi la versione mobile si dimostra anche più pratica152: per esempio individuato il numero di telefono di un’attività, con un solo clic è possibile far partire la chiamata ai suoi numeri. Un’altra opportunità concessa a quanti installano il relativo software sul proprio cellulare, è la possibilità di conoscere in presa diretta, grazie all’identificazione del “Real-time Traffic”, la quantità di traffico presente su specifiche strade decidendo di conseguenza quale percorso adottare per velocizzare il raggiungimento della meta prefissa. La visualizzazione del traffico è garantita da una colorazione diversa delle strade delineate alla selezione dell’apposito layer tra le opzioni delle mappe, le aree interessate presentano bandiere di colore rosso, giallo verde a seconda delle condizioni di viabilità. Il servizio inizialmente era limitato a poco più di 30 aree metropolitane statunitensi, ora è possibile utilizzarlo in Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna. 152 ibid. 123 Un neo può essere trovato nei costi. Sebbene il servizio sia offerto da Google gratuitamente, implica comunque il download di un certo numero di dati, e poiché la connessione alla Rete è subordinata al tipo di contratto stipulato col proprio operatore telefonico, prima di cominciare ad utilizzare Google Maps su telefono cellulare è opportuno contattare il proprio gestore per sincerarsi delle tariffe in uso, chiedendo magari informazioni sulla possibilità di sottoscrivere un abbonamento a canone fisso con possibilità illimitata di utilizzo153. 3.5. Le news di Google Maps Google Maps è un sistema di nuova generazione, nato in questi ultimi anni e per questo è in costante sviluppo e aggiornamento. Dietro a questa applicazione ci sono diversi programmatori che fanno in modo di rendere il servizio sempre più immediato e semplice da utilizzare. 3.5.1. Il Click To Call e il servizio di ricerca personalizzata di Google Google Maps si arricchisce di due nuove funzionalità che a prima vista possono sembrare marginali ma che nei prossimi tempi saranno molto utilizzate. Per prima cosa il servizio Click to Call154 di Google è stato integrato per gli esercizi commerciali che vengono indicati sulle mappe. Il cliente può così entrare direttamente in contatto con l'esercizio commerciale senza pagare un euro. Attualmente questa funzionalità è disponibile solo per gli USA e per il Canada. 153 op. cit. Pag.120. 154 Vedi l’articolo “Google Click to Call: la pubblicità ti telefona, sul sito http://www.downloadblog.it e http://www.google.com/help/faq_clicktocall.html. 124 L'altra novità è che il servizio di ricerca personalizzata155 includerà anche le ricerche effettuate sulle mappe. Le ricerche effettuate in passato saranno sempre disponibili e consultabili e non bisognerà più ricordare gli indirizzi e i nomi degli esercizi commerciali. Le due nuove funzionalità consentono in pratica di creare le proprie pagine gialle personalizzate. Se in futuro l'uso delle mappe diventerà sempre più frequente e si integrerà perfettamente con la telefonia mobile, le società 12xx156 avranno diversi problemi. In effetti non è che ora stiano con le mani in mano, Pagine Gialle sta già testando il servizio “Visual Pagine Gialle” che permette, per l'appunto, di effettuare ricerche su di una mappa. La differenza fra il Click To Call e le società 12xx sta nel fatto che se io oggi chiamo un servizio 12XX e chiedo di essere messo in contatto con il negozio che cercavo sono io a pagare, con Click To Call paga il negozio. 3.5.2. Le mie mappe Google ha reso disponibile un aggiornamento significativo per Google Maps, il suo servizio di mapping web-based, che permette a tutti gli utenti, anche ai più inesperti, di creare "mashup157" personali di mappe sul servizio, tramite la funzione "My Maps", attiva in 10 paesi, usando il vastissimo database geografico di Google come punto di partenza. In Google Maps è infatti disponibile una nuova scheda sulla sinistra che permette di visualizzare e creare mappe personalizzate. L'interfaccia per 155 Vedi http://www.google.com/accounts/ServiceLogin. 156 Per società 12xx si intendono quelle società che offrono servizi di consultazione telefonica, ovvero quei numeri che forniscono agli utenti i numeri telefonici di altri utenti registrati ai servizi dei propri gestori (Telecom Italia, WindInfostrada, Tele2,...). 157 Mashup è un termine derivato dal mondo della musica, nel quale designa un genere musicale di canzoni composte utilizzando parti di diverse canzoni. In informatica indica invece un sito o un applicazione che combina contenuti provenienti da più fonti informative o da più applicazioni unite tra loro. 125 la creazione dei contenuti è stile "punta e clicca" e sfrutta molti approcci e funzionalità già visti in Google Earth e quindi familiari agli utenti del famoso client desktop di cartografia satellitare. Per esempio è possibile creare segnaposti, tracciare righe e forme per evidenziare percorsi e zone, aggiungere descrizioni, foto e video sfruttando la formattazione dinamica del testo o l'HTML, decidere se rendere la propria mappa pubblica o personale, condividendola via email solo con utenti selezionati, come amici e parenti. Le mappe pubbliche, invece, sono accessibili attraverso il sistema di ricerca di Google Maps, insieme con altre mappe messe in condivisione da altri siti internet in formato KML. Questo nuovo aggiornamento rende Google Maps e Google Earth sono ancora più simili e compatibili. Infatti è possibile visualizzare la propria mappa anche su Google Earth cliccando semplicemente sul tasto KML. Insomma, massima libertà creativa a disposizione di tutti. Ma il servizio non giunge come una grande sorpresa. Anzi, per Google era un passo tutto sommato obbligato. Tutti i grandi fornitori di mappe online, infatti, si stanno muovendo in questa direzione. Microsoft, Yahoo e Iac/Interactivecorp stanno tutte sviluppando servizi di localizzazione geografica che possano essere customizzati dall'utente. L'obiettivo è quello di aprire un nuovo mercato pubblicitario, su base locale. Creando la versione "virtuale" dei vecchi cartelloni pubblicitari. 3.5.3. Mappe in 3D Google ha deciso di aggiungere al proprio servizio di mappe una nuova funzionalità per renderlo ancora più simile all’esperienza utente di Google Earth. 126 Sulle mappe di circa 35 città del mondo è stata introdotta una visualizzazione quasi tridimensionale degli edifici, non si possono ruotare gli oggetti ma è possibile vedere una loro proiezione tridimensionale(fig. 3.2). (fig. 3.2 Google Maps in 3D) 3.5.4. Google Maps aggiunge le fotografie Google ha deciso di aggiungere anche le fotografie ai risultati delle ricerche effettuate con Google Maps. Attraverso il Business Center di Google Maps158 i titolari di attività possono caricare delle fotografie per meglio illustrare la propria sede ed altre voci per meglio descrivere i propri servizi. Tra le nuove funzionalità è stata aggiunta anche quella che permette di spostare il marcatore nella posizione esatta, se quella segnalata da Google non corrisponde esattamente a dove si trova la propria sede. 3.5.5. Map Search Wizard “Map Search Wizard” è un nuovo servizio, semplice, funzionale ed efficace, messo a disposizione da Google Maps per generare cartine geogra- 158 Attraverso il Business Center di Google Maps, è possibili creare, modificare o sospendere l'elenco delle attività commerciali su Google Maps. Il servizio è disponibile al sito http://www.google.com/local/add. 127 fiche da inserire nel proprio sito159. Come prima passo è richiesta la dimensione in pixel della mappa da inserire, lo zoom che si vuole, il titolo, il siti web e l’indirizzo fisico di dove mettere la bandierina sulla mappa. Incredibilmente Google interpreta l’indirizzo e piazza la bandierina esattamente sopra il luogo indicato, non è necessario specificare le coordinate geografiche, ma solo l’indirizzo. In secondo luogo, viene richiesto l’indirizzo web di dove verrà inserita la mappa. Questo è necessario perché Google Maps genera una chiave associata al dominio. Infine il bottone “generate code” produrrà un pezzo di codice da copiare e incollare sul proprio sito. 3.6. Google Maps API160 L’API di Google Maps è un servizio beta gratuito, che consente di incorporare Google Maps nelle pagine di un sito con JavaScript161. È possibile aggiungere overlay alla mappa, compresi indicatori e linee spezzate, e visualizzare finestre di informazione ombreggiate proprio come in Google Maps. Le API di Google Maps sono disponibili per tutti i siti che possono essere visitati gratuitamente dagli utenti. L'API può essere utilizzata su siti commerciali e su siti non a scopo di lucro purché ottemperino ai termini e condizioni d'uso. Tuttavia, l'API non può essere utilizzata per attività che Google non approva: ad esempio, non è consentito l'uso di mappe per identificare luoghi in cui si esercitano attività di spaccio di droga o altre attività 159 Vedi http://www.google.com/uds/solutions/wizards/mapsearch.html. 160 API è l'acronimo di Application Program(ming) Interface (Interfaccia di Programmazione di un'Applicazione), indica ogni insieme di procedure disponibili al programmatore, di solito raggruppate a formare un set di strumenti specifici per un determinato compito. Le API permettono di evitare ai programmatori di scrivere tutte le funzioni dal nulla. Per un ulteriore approfondimento vedi http://www.google.com/apis/maps/documentation. 161 JavaScript è un linguaggio di scripting orientato agli oggetti comunemente usato nei siti web. 128 illegali. Inoltre, poiché Google rispetta la privacy, non approva l'uso dell'API per individuare informazioni private sulle singole persone. Per poter utilizzare Google Maps all’interno del proprio sito web è necessario ottenere una Google Maps API Key, richiedendola direttamente a Google. La chiave vale per un’intera directory su un dominio. Le chiavi sono gratuite, l’unico limite sono le richieste orarie al GeoCoder162, introdotto dalla versione 2 delle API. Google non è in grado di fornire un'autorizzazione ufficiale per ogni sito web che utilizza l'API, pertanto spetta a chi sviluppa il sito verificare che siano rispettati i termini e le condizioni d'uso prima di lanciarlo online. Da poco Google ha annunciato che Google Maps API supporta anche il caricamento di file KML. Questo significa che si possono caricare i file KML tipici di Google Earth direttamente sulle mappe del fratello webbased. 3.6.1. Google Maps for Enterprise Google Maps for Enterprise è una versione a pagamento di Google Maps, che mette a disposizione una serie di API che possono essere integrate con il gestionale aziendale163 in modo da poter utilizzare le mappe per un controllo visuale dei dati. Con Google Maps for Enterprise, le aziende possono: • integrare dati e creare facilmente un sistema di elevate prestazioni basato sulle mappe; • individuare su una mappa la posizione dei clienti; • monitorare le spedizioni; 162 Il GeoCoder è uno strumento che traduce gli indirizzi in coordinate LAT-LONG. Il limite massimo delle richieste al GeoCoder sono 50000 al giorno. Il numero massimo di richieste concesse dovrebbero bastare a chiunque non voglia offrire un servizio professionale. 163 Tramite reti intranet aziendali che non sono accessibili dal web. 129 • gestire le sedi decentrate. In pratica qualsiasi applicazione che utilizza dati geografici può trarre vantaggi da una vista geografica. Google Maps for Enterprise è facile da distribuire e implementare in applicazioni164, dalle più semplici alle più complesse, e nei siti web, è fornito di un ampio dataset geografico immediatamente disponibile per essere utilizzato. Inoltre il team di Google Enterprise è pronto per aiutare l’utente con il suo progetto. Il servizio fornisce: • Prestazioni e una facilità di utilizzo • Overlay flessibile dei dati personalizzati tramite API basata su JavaScript • Perfetta integrazione delle mappe nelle applicazioni web • Ampia copertura di Europa e Nord America • Immagini satellitari per viste dettagliate della terra La differenza del servizio rispetto al tradizionale Google Maps è spiegata tra le FAQ: “Google Maps for Enterprise offre utili funzioni aggiuntive a pagamento, compresa la consulenza per l’implementazione, l’assistenza telefonica e la possibilità di utilizzare Google Maps per applicazioni interne ed esterne”. Tale spiegazione non è fine a se stessa, infatti il servizio per le aziende implica un costo preciso e non indifferente per l’utilizzo dello strumento: “il prezzo di Google Maps for Enterprise si basa sul numero di pagine visualizzate e di richieste di geocode gestite dall’API di Google Maps for Enterprise e parte da 10000 euro”. 164 Le applicazioni per Google Maps Enterprise sono molteplici, si va dalle applicazioni attinenti alla gestione della forza lavoro, alla gestione delle relazioni con il cliente, a quelle per la logistica e il marketing, o ancora applicazioni rivolte verso l’esterno, ovvero dall’individuazione degli indirizzi ai siti illustrativi. Per ulteriori informazioni vedi Google Mini Map al sito http://www.google.it/enterprise/mini. 130 3.7. Le applicazioni basate sulle API di Google Maps Le applicazioni create con Google Maps, usando le API che vengono messe a disposizione, sono innumerevoli si va dalle applicazioni più semplici, di contorno a quelle di una certa importanza. Oramai ci si sta sviluppando sopra qualsiasi tipo di servizio165: dal geomarketing ai servizi di monitoraggio del traffico. Qualsiasi utente voglia inserire mappe nel proprio sito, utilizza le API di Google Maps. 3.7.1. Il traffico online Lo stato di new York ha pensato di adattare il sistema di geo-viabilità di google per comunicare ai cittadini le strade interrotte o le avverse condizioni del traffico attraverso l’integrazione di google Maps nel proprio sistema di segnalazioni, accessibile dal network telematico mondiale. Il servizio, sotto la forma del sito web “Real-Time Transportation status”, offre una panoramica completa sulle condizioni della viabilità stradale unita alla tradizionale praticità dell’interfaccia di google maps. I dettagli visualizzabili, e selezionabili a piacere dall'utente(fig. 3.3), includono le videocamere della rete di controllo, i lavori attualmente in corso sulle strade, con relativo calendario degli interventi entro l'anno, gli incidenti critici (per i quali si prevedono grossi disagi alla circolazione dei mezzi), le strade interrotte, i pericoli dettati da particolari condizioni atmosferiche e addirittura l'attuale stato dei semafori cittadini, ancorché quest'ultima informazione sia per ora operativa solo nella capitale Albany. Nella fig. 3.4 le zone segnalate in verde rappresentano i tratti dove la circolazione procede a velocità superiori alle 50 miglia orarie, quelli in giallo tra le 25 e le 50 mi165 Per un ulteriore approfondimento vedi Michael, Miller, GOOGLEPEDIA. The Ultimate Google Resource, Que Publishing, 2006. 131 glia e quelle in rosso al di sotto delle 25. I tratti in grigio rappresentano le zone per le quali non sono disponibili i dati. Il sistema offre informazioni aggiornate al minuto166, a differenza dei 15-20 minuti di riatardo della versione precedente all’integrazione con Google Maps, un altro vantaggio dell’adozione del servizio di BigG è anche l’assoluta mancanza di necessità di aggiornare la mappa dello stato, in quanto l’aggiornamento viene effettuato da Google stesso. (fig. 3.3 Mappe sulle informazioni stradali) (fig. 3.4 Condizioni di viabilità) 3.7.2. Trovare casa con Google maps Sembra che Google Maps sia diventato lo strumento ideale per mettere in vetrina gli immobili da vendere167 ne è un esempio: 168 • Casa Milano . Immobiliare che vende e affitta case e appartamenti esclusivamente a Milano. Ogni immobile che è ubicato nelle mappe satellitari di Google Maps, dispone di una propria foto, una descrizione e una lista di attributi che dettagliano meglio l’affare; 166 Dati riportati da InformationWeek. 167 Più recentemente Trulia.com ha creato un servizio di mash-up di case in vendita su tutta la West Coast.Il sito permette di cercare attraverso una lista gli appartamenti, che possono essere visitati virtualmente, guardandone le foto scattate dal satellite. 168 Indirizzo raggiungibile al sito http://www.casa.milano.it. 132 169 • Maiom . Immobiliare che opera sul territorio nazionale. Offre un catalogo di oltre 600 case e appartamenti in tutta Italia. Dispone anche della versione per Google Earth il servizio è aperto a tutte le agenzie immobiliari italiane, e viene offerto un periodo gratuito di prova di due mesi. 3.7.3. Percorsi stradali Tante volte capita di dover disegnare su una cartina un percorso stradale, magari per una festa di compleanno, per degli amici che non trovano la nostra casa, per indicare il ristorante dove andare e per mille altri motivi. QuikMaps è un’applicazione web basata sulle API di Google Maps che permette di disegnare sulle cartine le indicazioni stradali che più interessano. Tra gli strumenti messi a disposizione c’è il tracciamento di rette, oppure la classica matita per disegnare a mano il percorso. Inoltre è possibile sistemare icone segnaposto ed etichette. A rendere ancora più interessante l’applicazione, ci sono alcune caratteristiche molto utili, come ad esempio la possibilità di generare un codice da inserire nel proprio sito per poter utilizzare la mappa stradale appena disegnata. In più si possono salvare e rieditare le mappe, in modo da non perderle. Un’altra applicazione simile che utilizza le API di Google Maps è Gmaps Pedometer, un sistema per calcolare le distanze mondiali tra due o più punti del planisfero170. È sufficiente creare il tracciato col semplice click del mouse e la distanza viene calcolata in tempo reale. 169 Vedi http://www.maiom.com/mappa. 170 La stessa funzione è disponibile su Google Earth attraverso lo strumento Righello, integrato direttamente nel programma. 133 3.7.4. Mappe turistiche Platial è una piattaforma per blogger itineranti che vogliono mostrare sulle mappe di Google Maps le tappe dei loro viaggi o semplicemente i luoghi in cui vivono171. Platial permette agli utenti di cercare, creare e usare mappa tematiche. L’idea è di creare uno strumento per far incontrare le persone che hanno vissuto negli stessi luoghi, o che, per turismo, sono passati nello stesso ristorante o locale. Platial può essere usato anche per tracciare percorsi sulle mappe satellitari di Google e, con un semplice copia e incolla di codice javascript, riproporre il mashup ottenuto sul proprio sito. Anche la British Airway ha creato un Google Maps mashup. Da un pò di tempo sul sito della British Airways è presente una pagina172 che utilizza Google Maps per visualizzare gli hotel presenti nelle città nelle quali giungono i voli della compagnia aerea. Sempre nell’ambito del turismo, è presente un altro mashup di Google Maps fatto per coloro che intendono visitare l’Andalusia. La mappa è ricca di punti d’interesse che mostrano gli hotel e i ristoranti andalusi. Inoltre è possibile scoprire i parchi naturali, i punti panoramici e le spiagge più frequentate. Ogni monumento storico è corredato da una scheda che comprende fotografia, descrizione e talvolta anche una riproduzione tridimensionale dell’edificio. Oltre alle informazioni meteorologiche173 è possibile seguire la 171 Per poter creare il proprio blog geografico o Maplog è sufficiente registrarsi gratuitamente al servizio al sito http://www.platial.com/splash. I propri post saranno correlati ad una località, ma anche a tag, immagini e link. 172 Vedi al sito http://www.britishairways.com/travel/woffersmap/public/en_gb. 173 Per quanto riguarda i mashup meteorologici ne esistono due di Google Maps. Il primo è MeteoSun che integra sulle mappa di Google nientemeno che i dati di Weather.com, ma è disponibile soltanto per alcuni paesi europei e nordafricani. MeteoSun ha un database di circa 1000 località per le quali vengono mostrate la situazione meteorologica attuale e le previsioni per i giorni successivi. Il secondo mashup è Weather Bonk, che copre anche l'Italia e permette di visualizzare un gran numero di dati e di informazioni meteorologiche per ogni località, comprese le webcam più vicine, in modo da avere un'idea veramente completa delle condizioni del tempo. Per un ulteriore approfondimento vedi Michael, Miller, GOOGLEPEDIA. The Ultimate Google Resource, Que Publishing, 2006, pag. 297. 134 strada del vino “Ruta del vino” dedicata agli amanti dei viaggi enogastronomici. Un’altra novità, annunciata dal blog ufficiale di google Maps, è la possibilità di mettere insieme le mappe di Google Maps e i dati racchiusi in un foglio di calcolo di Google Spreadsheet174 per creare una mappa di punti d’interesse. L’idea consiste nell’identificare nel foglio di calcolo i punti sensibili, inserendo le coordinate geografiche, il nome e la descrizione nelle relative colonne. Questo documento verrà poi utilizzato da alcune API di Google Maps per disegnare i markers nei punti prestabiliti. 3.7.5. L’atlante dei cambiamenti ambientali Lo United Nations Environment Programme175 ha deciso di utilizzare Google Maps e Google Earth per visualizzare i cambiamenti ambientali di alcune zone del pianeta, un altro mashup di Google Maps osserva l’innalzamento dei mari, interessante ma allo stesso tempo agghiacciante è l’osservazione di questa applicazione. Si chiama Flood Maps e permette di osservare l’effetto finale di un innalzamento del livello dei mari: tramite l’interfaccia di Google Maps è possibile comprendere in quali coste l’effetto sarebbe più devastante. È possibile scegliere l’ammontare in metri dell’innalzamento possibile: spaventoso l’effetto in un paese ad alto rischio come l’Olanda ma anche le zone del delta del Po in Italia non sarebbero tanto diverse, così come le isole che scomparirebbero del tutto. 174 Google Spreadsheets è un’applicazione di foglio di calcolo fruibile, senza necessità di installare niente, direttamente via intermet all’interno del proprio browser. È una sorta di Web-Excel. Al momento è attiva la versione beta dell’applicazione Google ed è possibile sperimentarla facendone richiesta all’indirizzo http://www.google.com/googlespreadsheets/try_out.html. 175 Vedi il sito http://www.unep.org. 135 3.7.6. La bibbia su Google Maps BibbleMap176 è un’ottima applicazione web che prova a far conoscere in maniera nuova le Sacre Scritture mostrando i luoghi della bibbia su Google Maps e consente di esplorare le città, le regioni e il territorio descritti e citati nella Bibbia. Il sito permette la consultazione di tutti i testi della Bibbia in versione integrale e li unisce alle mappe di Google. Si possono cercare i brani del Vecchio e del Nuovo Testamento e le località vengono evidenziate nel testo con collegamenti ipertestuali che rimandano direttamente sul punto esatto della mappa. Per ogni località menzionata è disponibile un approfondimento completo che comprende la storia del paese, tutti i riferimenti nella Bibbia, con alcune foto e la descrizione del posto com’è attualmente. Questo vale per cittadine come Betlemme e Nazareth ma anche per piccoli paesini come ad esempio Gennesaret, citato dal Vangelo secondo Matteo. 3.7.7. Messaggi di auguri con Google Maps Con le Api di Google Maps è possibile addirittura scrivere messaggi di auguri o d’amore sopra le mappe di Google. MapsMsg è un simpatico mashup con il quale è possibile inviare segnali di fumo, da qualsiasi località della terra e spedirli poi via e-mail o pubblicarli sul proprio blog tramite un semplice copia e incolla di un pezzo di codice. Rimanendo nell’ambito dei messaggi inseriti nella mappe, un’altra applicazione Google Maps è where I have my first kiss177, che tiene 176 A realizzare il sito sono stati gli americani Tim Kimberley e sua moglie Patty, già protagonisti di altri siti a carattere religioso e vogliosi di indottrinare i navigatori della Rete. BibleMap è uscito pochi mesi fa ed è il secondo mash-up che unisce Google Maps e la Bibbia. Il primo, meno completo ma più immediato, è stato realizzato dalla community di Google Earth ed è disponibile all’indirizzo http://maps.google.com/maps?q=http://bbs.keyhole.com/ubb/download. 177 Sito raggiungibile all’indirizzo www.whereihadmyfirstkiss.com. 136 traccia di dove ci si è scambiati per la prima volta il primo bacio. Esiste la stessa mappa satellitare anche nella versione layer KMZ per Google Earth. Wedding Mapper è una simpatica applicazione dedicata a chi deve pianificare il proprio matrimonio. L’utente può utilizzare diversi segnaposto che può posizionare sulla mappa per indicare dove si terrà la cerimonia, il ricevimento, l’hotel, l’aeroporto. Per ogni punto d’interesse è poi possibile aggiungere un commento e alcune foto per spiegare meglio cosa si farà. Wedding Mapper risulta utile per le coppie che intendono offrire ai propri invitati una mappa interattiva. È infatti semplice da pubblicare, condividere e stampare. Geogreetings è un’altra delle tante applicazioni create sfruttando le API di Google Maps. Con questo mashup è possibile scrivere il proprio messaggio di auguri e mandarlo agli amici, parenti o a chiunque si voglia. La particolarità sta nella scritta perché è fatta usando edifici dalle sembianze di lettere catturate usando la vista dal satellite di Google Maps. 3.8. Google tra costi e successo Google maps è, a detta di tutti, il migliore servizio di ricerca e visualizzazione di mappe. Tutto però ha un costo, e quello collegato alla distribuzione gratuita di un servizio come Google Maps è elevatissimo. A Mountain View hanno finora dimostrato di saper individuare giusti modelli di business e fonti di ricavo per le proprie applicazioni, il problema però rimane. A fornire a Google e ad altre società concorrenti i dati cartografici è un'azienda americana, Navteq178. Parlando a Where 2.0, il vice-presidente Robert Denaro ha parlato di costi "terribilmente alti" per la raccolta delle informazio178 La gran parte del materiale cartografico fornito si basa sui dati forniti da NAVTEQ (NL). NAVTEQ è un leader mondiale che sviluppa, aggiorna e distribuisce mappe digitali. Grazie alle numerose possibilità di impiego (rappresentazione cartografica, localizzazione, calcolo degli itinerari, navigazione, applicazioni GIS e servizi basati sulla localizzazione), oggi le mappe NAVTEQ sono considerate un prodotto di punta in molti settori. Vedi sito ufficiale all’indirizzo www.navteq.com. 137 ni, costi che vengono automaticamente scaricati sui clienti. Denaro ha messo in luce tutte le difficoltà insite nella realizzazione di mappe precise e dettagliate, un'operazione che non può essere svolta con il solo ausilio di strumenti di rilevazione sofisiticati, ma che deve spesso affidarsi all'utilizzo di personale dell'azienda inviato in ricognizione sul terreno, alla scoperta, magari, di un cancello posto in fondo ad un vicolo che ostruisce il passaggio e che non è stato visto dall'alto. Quello che molti sperano è che il problema dei costi non finisca per influenzare il circolo virtuoso innescato da un'altra mossa azzeccata della società di Mountain View. Non appena reso disponibile, Google Maps è stato sfruttato da tanti sviluppatori indipendenti per la creazione di un numero incredibile di applicazioni179. A Mountain View gli sforzi di questi geek180 sono stati incoraggiati sin dall'inizio e l'annuncio della pubblicazione delle Google Maps API ha rappresentato la conferma di questa strategia di apertura. Oggi, chiunque voglia può usare i dati cartografici di Google per costruire nuovi servizi e senza dover pagare per farlo. Difficile dire se tutto questo durerà, intanto i lanci di nuove applicazioni si susseguono con cadenza quasi quotidiana. Molti degli esempi dimostrano quanto sia semplice ed efficace usare un approccio basato sull'incrocio di dati provenienti da diversi servizi. HousingMaps per gli annunci immobiliari. Cheap Gas per reperire i distributori di benzina più convenienti. ChicagoCrime per visualizzare le zone della città a più alta frequenza di fatti delittuosi. Floridasexualpredators.com mostra invece la localizzazione dei sorvegliati speciali per molestie sessuali dello stato americano. Tutto molto interessante. 179 cfr. Cap. 3, par. 7. 180 Geek è un termine di origine anglosassone di etimo oscuro (forse storpiatura del termine inglese gecko - in italiano geco - come antonomasia per la particolare abilità dell'animale di incollarsi agli oggetti o in riferimento alla sua vita notturna). Indica una persona che è affascinata dalla tecnologia, specialmente dall'informatica e dai nuovi media. Molti hacker non vogliono essere chiamati geek, ma nel linguaggio comune le due parole possono essere facilmente interscambiate. Il significato di geek non coincide però con quello di nerd. 138 CONCLUSIONI La prima mappa conosciuta della storia sembra essere la pianta di una città in Anatolia nel 6.200 a.c.. Nell’era dei grandi esploratori una mappa di nuovi mondi valeva migliaia di vite e forzieri d’oro, essendo la chiave di accesso alle ricchezze d’oriente. Oggi la mappa dell’intera Europa sta dentro il cellulare, mi porta a spasso per le città e le campagne, sta incollata sul manubrio di una bici o in quello di una moto. Collegata con un auricolare bluetooth, mi dice dove girare, quale scorciatoia prendere, dove fermarmi a mangiare in base a quello che mi va, dove sono posizionati gli autovelox. Chi pensava che le mappe sul web servissero solo a trovare la strada per andare da A a B, leggendo questo testo si è dovuto ricredere. Quello che hanno espresso fin dal 2004 è la possibilità di integrare sopra le cartine a tutti ben note, una miriade di informazioni contestuali, a supporto dell’esperienza di viaggio: liste di case in affitto, offerte di lavoro, posizione di saune, i più bei sentieri di montagna da scalare in bicicletta. Qualsiasi cosa vi venga in mente, la potete incollare su una mappa e nel prossimo futuro, favorire un’azione da parte di chi sta navigando quella porzione di terra. I pubblicitari parlano sempre più insistentemente di clickto-call. I satelliti, in particolare, sono il motore della rivoluzione techno-pop dentro la quale si trovano le mappe online. Il mash-up tra foto satellitari e informazioni di interesse, permette ai navigatori di zommare fino a vedere sulla strada se il motorino è ancora parcheggiato, se il traffico sulla tangenziale est è congestionato come al solito, se l’offerta commerciale del mese è molto lontano da casa propria. 139 Nel 2004, Google avviava la rivoluzione che stiamo vivendo, acquistando Keyhole, uno straordinario sito di immagini a satellite dell’intero pianeta, e l’anno dopo creando Google local service, poi Google Maps per offrire in varie città, servizi di ricerca di percorsi e di strade, di punti vendita, accessibili anche via cellulare. Alla base di questo nuovo modo di “cercare le cose” c’è una tecnica nota da anni come georeferenzazione. Nome buffo che significa correzione di un’immagine satellitare o di una fotografia aerea per poterla utilizzate come rappresentazione piana del geoide terrestre. Oggi la georeferenziazione è diventata un’attività praticata, senza sapere che si chiama così, da milioni di persone nel mondo grazie al mash-up con un’altra tecnica nota come triangolazione. Il fenomeno commerciale TomTom (il GPS), nasce grazie a tutto questo remix di tecniche note che trovano nuovi usi. Ogni oggetto sulla faccia della terra è diventato una coordinata geografica ( o punto di interesse) dalle farmacie, ai bancomat, gli hotel, i negozi. Nuovi punti d’interesse vengono messi a disposizione degli utenti, intere intelligenze dei navigatori sono scaricabili gratuitamente. Un atlante, un'enciclopedia e un simulatore di volo, tutto in uno. Questo è Google Earth. Prima che io decidessi di affrontare questo argomento e di conseguenza raccogliere informazioni e approfondimenti in merito, non avevo idea della portata rivoluzionaria che questo software ha portato al popolo di internet. Google Earth è oggi uno dei servizi più promettenti nati in seno al motore di ricerca di Mountain View. Non solo il tutto si configura come un ideale ombelico di convergenza tra i vari prodotti Google, ma il successo re- 140 gistrato è già tale da scalzare le posizioni rivali e navigare verso una nuova leadership. ComScore Networks riporta che in febbraio sono stati 59 milioni i visitatori unici, più di un terzo di tutti gli Internet users, a visitare siti di mapping online. Secondo i dati Hitwise e Nielsen/NetRatings le mappe di Google hanno ormai superato il successo d'utenza dell'omologo servizio di mappe di Yahoo, con quest'ultimo in netto calo a fronte dei ritmi incalzanti di crescita registrati dal primo. AOL Mapquest macina ancora numeri più alti, ma il trend instaurato dal servizio di Google sembra avvicinare nel tempo il momento anche di questo secondo sorpasso. In questo momento, Google Earth ha centinaia di terabyte di dati geografici, e diventa più grande ogni giorno. E questo senza contare gli straordinari progetti di open source che sono stati creati per potenziarlo. L’impeto dietro tutto ciò non ha fatto altro che crescere esponenzialmente, moltiplicandone le applicazioni possibili e l’uso sempre più massiccio da parte sia di utenti semplici che utenti facenti parte del business. L’ultima versione di Google Earth, lanciata in maggio, ha una risoluzione HD di fattore 4, praticamente oltre il 20% dei siti terrestri sono visibili con una perdita di definizione di una decina di metri. Solo quest’anno è stata scaricata 100 milioni di volte, è disponibile in versioni localizzate (francese, inglese, tedesco, italiano, spagnolo) ed è chiaro che il prossimo passo sarà quello di scendere sotto il mare e sopra la stratosfera. Un’ applicazione come Google Earth, che permette agli utenti di volare sopra il mondo, visitando posti e raccogliendo informazioni “a volo d’uccello” e il più classico Google Maps, sono insomma diventati fenomeni techno-pop in pochi mesi. 141 I più recenti esperimenti d’uso di queste piattaforme sono ancora più incredibili, come nel caso di fboweb.com su cui è possibile seguire tutte le traiettorie aeree del mondo o nel caso del mash-up con i dati contenuti nel Data Base di Craiglist.com, grazie ai quali è possibile cercare casa sulla base del numero di denuncie di scasso a Chicago o per tipo di connessione in banda larga che raggiunge gli appartamenti. O Wikimapia.org, il più promettente esempio di mash-up collaborativo di mapping online che, sul modello di Wikipedia, permette agli utenti di annotare i propri commenti sulle mappe. Nei primi dieci giorni di lancio il sito ha raccolto 50.000 annotazioni, diventando immediatamente il modello di riferimento del browsing glog (abbreviazione di geo-blog) per il futuro. Più recentemente Trulia.com ha creato un servizio di mash-up di case in vendita su tutta la West Coast. Il sito permette di cercare attraverso una lista di appartamenti, che possono essere visitati virtualmente, guardandone le foto scattate dal satellite. Gli investitori pubblicitari, una dozzina in tutto, pagano per i link che appaiono nel momento in cui l’utente cerca una proprietà. MapBid.com è un esperimento ancora più innovativo che mischia questa volta gli oggetti venduti tramite eBay con le mappe di Google, permettendo ai potenziali acquirenti di vedere dove sono situati i compratori. In questo modo è possibile ricercare l’oggetto fisicamente più vicino a noi, scelto il quale si sarà catapultati sul sito di eBay per raffinare l’acquisto. eBay riconosce il 60% di revenue sharing sulle operazioni generate in questo modo. Gli esempi di come fare pubblicità attraverso le mappe non finiscono qui. Sono gli stessi spazi fisici a interessare i pubblicitari, visto che sul territorio sono già presenti mega-cartelloni appesi ai muri delle case, visibili anche attraverso uno zooming satellitare. 142 Il problema è che sono quasi tutti orientati verso gli occhi dei pedoni e non verso il cielo. Cosa che potrebbe cambiare presto, con l’arrivo di nuove idee pubblicitarie sui tetti delle case. Il primo caso si è registrato a gennaio, riportato per primo da Gizmodo, che ha pizzicato una fotografia aerea del logo di “Target” un noto magazzino di Chicago. Una ghiotta possibilità per writer cybernetici, che troveranno di certo qualche azienda che li pagherà per dipingere una qualche campagna pubblicitaria techno-cool rivolta alle stelle. Nuovi casi di mash-up sempre più improbabili e innovativi si passano il testimone continuamente. Penso a un giorno di un futuro neppure troppo lontano, in cui le grandi insegne pubblicitari stradali si impenneranno a una certa ora del giorno al passaggio del satellite per ammiccare ai navigatori di Internet. La promessa delle mappe online è molto grande. Da un lato rappresentare un nuovo modo di navigare i contenuti della rete, che essendo sempre più multimediali, attraverso foto HD, immagini, video, testo, audio, si prestano naturalmente a convergere e a mischiarsi. Dall’altro associare annunci commerciali geografici (soprattutto locali) alle mappe, aprendo di fatto alle micro-realtà imprenditoriali la possibilità di avere un’esposizione pubblicitaria globale. La crescita esponenziale di Google sembra non volersi placare, a maggio Google ha introdotto Street View, un servizio concepito per arricchire le carte geografiche on line: Street View, infatti, inquadra le strade di alcune metropoli statunitensi, non solo dall’alto, ma anche con una visualizzazione tridimensionale a 360 gradi. Google scende così sulla terra. Direttamente per le strade, avviando una rivoluzione che potrebbe cambiare l’approccio alle mappe delle aree urbane. Ci fa percorrere le strade del mondo e persino entrare nelle case. A questo punto ci si chiede: solo progresso o inquietante progresso? Street View è un esempio fin troppo eloquente della potenza raggiunta dalla società e dei limiti che dobbiamo imporre alla tecno- 143 logia. Google infatti sta diventando il nuovo Grande Fratello, il suo sistema di mappe satellitari sta scatenando una vera e propria rivolta tra le associazioni per la difesa della privacy, a causa della qualità sempre più dettagliata delle immagini in grado di cogliere ignari cittadini in momenti di vita quotidiana e in situazioni a volte imbarazzanti, come nel caso di un uomo che esce soddisfatto da un locale di spogliarello, o la signora estremamente grassa che cerca di smaltire i chili di troppo facendo jogging, o ancora la fotografia di una ragazza immortalata mentre sta entrando nella propria auto in una strada a San Francisco, con il tanga ben in vista lasciato scoperto dai jeans a vita bassa mentre lei si piega per sedersi. Da qui in poi la privacy scompare affogata in milioni di scatti che negli Stati Uniti formalmente non possono essere impediti. Il diritto di cronaca negli USA è un diritto pubblico, nei luoghi accessibili a tutti chiunque può scattare foto e farne più o meno quello che vuole, ma quello che più fa impressione sono altre cose. E cioè la possibilità che si dimostra concreta, attuale e tangibile di controllare nel dettaglio quello che accade ovunque. E' evidente che un servizio come questo non può coprire l'intero pianeta e avere aggiornamenti in tempo reale, ma un grande impresa come Google supera la potenza dei servizi segreti statunitensi. L'elaborazione delle immagini ai fini di sicurezza si basa sui satelliti e su telecamere a terra inserite in un network. Ma per vedere miliardi di immagini servono persone, e anche per raccoglierle, tante persone, più di quante ne siano disponibili. E per la loro archiviazione ed elaborazione servono computer immensi, capacità di memoria incredibili. Oggi solo una organizzazione dispone di tutto questo, e non è la CIA, ma Google. Nel 2007 Google è stato nominato marchio leader, ma chi paga il prezzo di questo primato? Google è diventato ormai Universale e noi di conseguenza dei sorvegliati speciali. Grazie alle recenti acquisizioni da parte del motore di ricerca, si pensi a DoubleClick, il più grande provider di software per la gestione dell’advertising online, YouTube, sito numero uno 144 mondiale per la distribuzione gratuita di video su Web e adesso anche FeedBurner, sistema di managing per Feed RSS, e alle innumerevoli applicazioni gratuite offerte dal motore di ricerca, Google sa chi sono: gliel'ho detto con il Google Account, sa quali sono i miei interessi, li denota dalla mia casella di posta e dalle mie chat su Google Talk. Con Google Checkout sa il numero della mia carta di credito e cosa compro. Sa i feed che leggo con Google Reader e sa cosa ho nel mio pc grazie a Google Desktop. Ha addirittura le mie foto su Picasa e, una volta che le avrò geolocalizzate, saprà anche dove mi sono spostato nel tempo. Lungi da me l'idea di demonizzare il colosso che attraverso l’indicizzazione del web ha reso la cultura e le informazioni alla portata di tutti. Ma lo stesso Google ora ci mostra la frontiera da non oltrepassare. Per quanto possa essere potente la nostra tecnologia e grandi le nostre risorse, non tutto deve essere consentito, sui diritti delle persone alla nostra privacy deve intervenire il legislatore in modo chiaro e severo. Va detto che in Italia Google Street Views non potrebbe esistere. Chi acquisisce immagini a fini provati ne deve informare i soggetti che vengono ripresi. Sarà insomma difficile che in Italia ci sia una signora che riconosce il suo gatto alla finestra finito sul servizio di Google, o che signorine inferocite protestino per la visione della loro biancheria intima immortalata mentre salgono in auto. Google asserisce di utilizzare la miriade di dati a sua disposizione solo al fine di proporre pubblicità rilevanti e di rendere più facile la navigazione in Internet e per quanto riguarda le mappe, di offrire un servizio ancora più realistico. Tutto sta nel crederci o no. Qualcuno mi potrebbe accusare di essere in preda alla sindrome del Grande Fratello, nel senso Orwelliano del termine, ma io credo che tali considerazioni non solo siano necessarie, ma indispensabili da parte degli utenti della Rete, che spesso illudendosi di essere “liberi”, rischiano di dimenticarsi di essere, pur sempre dei liberi utilizzatori, ma dei consumatori e forse neanche tanto liberi. 145 BIBLIOGRAFIA BATTELLE, John, Google e gli altri. Come hanno trasformato la nostra cultura e riscritto le regole del business, Milano, Cortina Raffaello, 2006, 395 p., brossura. BIANCHINI, Massimiliano - GALIMBERTI, Andrea, Ricerche on line, Milano, Alpha Test, 2000, 192 p. BIERSDOFER, J. 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