Guida pratica ai tipi di investimento ccrea reates chiarezza Contatti: Indirizzo: Insight Investment Funds Management Limited PO Box 23630, Edinburgh, EH7 5GR Telefono: 0845 777 2233 Fax: 0845 777 2234 E-Mail: [email protected] Sito web: www.insightinvestment.com Sito web dei fondi di fondi: www.insightfundoffunds.com Le telefonate potrebbero essere registrate. Le informazioni contenute in questa guida non costituiscono dei consigli o delle raccomandazioni di investimento. 2 Sommario Benvenuti in Insight Investment . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .4 Tutto quello che c’è da sapere sui tipi d’investimento . . . . . . . . . . . .5 La liquidità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6 I titoli obbligazionari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8 I titoli azionari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10 Beni immobili a uso commerciale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12 Prodotti strutturati e strumenti derivati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14 Hedge fund . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16 Abbinamenti tra più categorie di titoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18 La scelta dell’investimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19 3 Benvenuti in Insight Investment Sono poche le società di investimento che possono vantare legami con istituti rinomati come Halifax e Bank of Scotland Group (HBOS). Insight Investment è la filiale del Gruppo HBOS dedicata alla gestione patrimoniale. Costituita nel settembre 2002, è già diventata uno dei gestori patrimoniali più importanti del Regno Unito, con un patrimonio gestito, al 30 settembre 2005, di 124 miliardi di euro. Tra i nostri clienti figurano i più importanti nomi della finanza britannica, come Halifax e Clerical Medical. La solidità della nostra azienda, la cui controllante vanta più di 22 milioni di clienti, è la base che ci consente di perseguire il nostro principale obiettivo: fornire ad ogni singolo cliente servizi e performance qualitativamente elevati e costanti nel tempo. Al tal fine abbiamo costituito dei team specializzati di gestori con una comprovata esperienza nel settore, che hanno il compito di gestire tutta la vasta gamma di investimenti da noi proposti: azioni, obbligazioni, beni immobili, hedge fund, partecipazioni in aziende e fondi multigestione. IL GERGO DEL SETTORE Alla fine di ogni capitolo proponiamo le definizioni di alcune parole chiave del settore in un riquadro chiamato “Il gergo del settore”. Si tratta di parole o frasi comunemente utilizzate nello specifico settore di investimento a cui il capitolo si riferisce. Importante: I diagrammi e i grafici presentati nella guida illustrano la volatilità dei vari tipi di investimenti. Non è possibile investire direttamente negli indici citati. Le performance passate, riportate nei grafici, non sono indicative delle dinamiche future. I risparmiatori devono essere consapevoli che il valore degli investimenti può aumentare o diminuire e che il capitale investito potrebbe non essere recuperato. 4 Tutto quello che c’è da sapere sui tipi d’investimento Insight ritiene che l’unico modo per essere sicuri di scegliere l’investimento migliore e più adatto ai propri obiettivi sia quello di essere in possesso del maggior numero possibile di dati utili.Questa guida si propone di spiegare agli investitori, in un linguaggio semplice e chiaro, in cosa consiste e come viene svolta l’attività della nostra azienda. Grazie a questa guida, l’investitore approfondirà la conoscenza dei fondamentali dell’investimento: i tipi di beni in cui è possibile investire. Cos’è un bene? Un bene è qualsiasi cosa che può essere acqui-stata, venduta o scambiata. Pertanto una cate-goria di investimento non è altro che una categoria di beni in cui è possibile investire. I tipi di investimenti più comuni sono la liquidità, le obbligazioni e le azioni, ma ne esistono molti altri quali le materie prime (ad esempio l’oro o il petrolio), l’arte, e persino le auto d’epoca o i vini pregiati. Negli ultimi anni è aumentato l’interesse verso i tipi d’investimento cosiddetti “alternativi”, come gli immobili a uso commerciale. Stanno diventando sempre più diffusi anche i cosiddetti investimenti “alternativi moderni”, tra i quali gli “hedge fund” e i prodotti strutturati. Lo schema a fianco mostra l’evoluzione dell’universo d’investi-mento. Gli investimenti alternativi, in passato riservati esclusivamente agli investitori istituzionali e a quelli particolarmente facoltosi, sono oggi sem-pre più accessibili al pubblico mediante fondi di investimento autorizzati. Investimento diretto o indiretto? Gli investitori possono decidere di investire sia direttamente in un determinato tipo di bene, sia tramite un fondo d’investimento che investe collettivamente le somme conferite da molti sottoscrittori, consentendo così di dividere tra tutti il costo dell’investimento e di poter quindi investire in beni altrimenti irraggiungibili. La nostra guida passerà in rassegna gli investi-menti tradizionali più comuni come le liquidità, le obbligazioni e le azioni, quelli alternativi come gli immobili a uso commerciale e quelli alternativi moderni come gli hedge fund e i prodotti struttu-rati. Esamineremo inoltre il modo in cui queste diverse categorie d’investimento possono essere abbinate per creare la prossima generazione di investimenti. Nella guida, salvo ove diversamente specificato, l’espressione a “breve termine” indica un perio-do compreso tra uno e tre anni, quella a “medio termine” tra tre e cinque anni e quella a “lungo termine” indica un periodo superiore ai cinque anni. Universo di investimento Investimenti tradizionali Alternativi tradizionali Alternativi moderni Azioni, Obbligazioni Partecipazioni in aziende Materie prime Beni immobili Hedge Fund Prodotti strutturati 5 Liquidità Cosa sono gli investimenti in liquidità? Gli investimenti in liquidità hanno la doppia funzione di salvaguardare il capitale investito e di produrre un interesse. Molte persone investono in liquidità sotto forma di conti di deposito, che producono regolarmente un interesse e consentono all’investitore di disporre facilmente alla somma investita. Sono questi gli investimenti più sicuri, anche se il loro valore può essere eroso dall’inflazione. Gli investimenti in liquidità producono un guada-gno mediante l’accredito degli interessi, general-mente calcolati a un tasso prestabilito. La liquidità è particolarmente adatta per investi-menti a breve termine, in quanto offre sicurezza e disponibilità immediata, ossia è facilmente smobilizzabile. La liquidità è il tipo di investimento meno volatile ma storicamente ha offerto uno scarso potenzia-le di crescita, come illustrato dal grafico sottostante. Quali sono i diversi tipi di investimento in liquidità? Accanto ai depositi bancari e a quelli presso società di credito edilizio, gli investimenti in liquidità comprendono i Certificati di deposito e i Buoni del Tesoro, investimenti che vengono generalmente utilizzati dalle banche e da altre istituzioni per ottenere finanziamenti a breve termine o per depositare fondi per brevi periodi. I mercati in cui vengono negoziati tali investimenti si chiamano “mercati monetari”. I fondi monetari costituiscono un altro tipo di investimento in liquidità e sono utilizzati da quegli investitori alla ricerca di investimenti sicuri e facilmente smobilizzabili. Vantaggi Gli investimenti in liquidità sono caratterizzati da scarso rischio nonché da sicurezza e liquidità elevate. Il loro andamento è facilmente prevedibile. In un portafoglio diversificato, la liquidità consente di controbilanciare la volatilità di altre categorie di investimenti, come ad esempio le azioni. Rendimento Rischi Liquidità Rischio - misurato in rapporto alla volatilità (scarto medio) Fonte: Lipper, Datastream, Insight Multi-Manager Liquidità: LIBOR 3 mesi, maggio 1994 - 2004 6 I rendimenti sono solitamente inferiori a quelli delle obbligazioni o delle azioni e nel medio o lungo periodo possono essere penalizzati dall’inflazione. IL GERGO DEL SETTORE Liquidità: Fondo monetario: se un investimento è “liquido” può essere convertito rapidamente e facilmente in denaro, mentre un investimento “illiquido” è difficile da convertire. Lo stesso denaro è liquido, così come la maggior parte delle azioni. Meno liquido è invece l’investimento in beni immobili a uso commerciali, perché l’acquisto o la vendita di tali beni può richiedere diversi mesi. fondo liquido, per il quale il gestore ricerca i migliori tassi di interesse a breve termine, creato per consentire ai singoli investitori di beneficiare degli stessi tassi di interesse concessi dalle banche o da altri istituti finanziari alla migliore clientela, tramite l’investimento collettivo delle somme conferite dai singoli risparmiatori. Volatilità: Certificati di deposito: rappresentano l’impegno di una banca di rimborsare i depositi agli investitori in un determinato momento del prossimo futuro. la tendenza del valore di un investimento o del mercato ad aumentare o diminuire marcatamente nel breve termine. Buoni del Tesoro: rappresentano l’impegno assunto da parte del Tesoro pubblico di rimborsare agli investitori una determinata somma a una data futura prestabilita, solitamente entro 91 giorni. 7 Obbligazioni Cos’è un’obbligazione? ...e cosa non è? Un’obbligazione, chiamata anche investimento a “reddito fisso” o a “interesse fisso”, rappresenta un credito concesso dall’investitore a uno Stato o a una società, in cambio del quale il debitore accetta di pagare all’investitore un determinato tasso di interesse e di rimborsare il finanziamento al termine di un periodo stabilito, ossia alla data di scadenza. La parola “obbligazione" è utilizzata a volte per descrivere altri tipi di investimenti o conti di risparmio. Prodotti quali le “obbligazioni con garanzia di rimborso del capitale”, o le “obbligazioni di partecipazione”, possono essere tipi di conti di risparmio o prodotti emessi da compagnie assicurative o altri istituti. Il loro funzionamento è diverso e non hanno niente a che fare con il “mercato obbligazionario” oggetto di questo capitolo. Esistono due principali tipi di obbligazioni: I titoli di Stato che, come indica il nome, sono emessi dagli Stati e sono tradizionalmente considerati il tipo di obbligazione più “sicura”, perché garantiti da uno Stato e solitamente facilmente acquistabili o vendibili. I loro rendimenti tuttavia sono sempre stati inferiori a quelli delle obbligazioni societarie. I titoli di stato emessi dal governo britannico sono comunemente chiamati “gilt-edged securities” o “gilts”. Le obbligazioni societarie vengono emesse dalle aziende, solitamente per finanziare o sviluppare l’attività, ed offrono in linea generale rendimenti più elevati di quelli dei titoli di Stato, ma presentano tuttavia un livello di rischio più elevato. Come funzionano le obbligazioni? Le obbligazioni vengono negoziate come le azioni: è possibile acquistare obbligazioni già esistenti da un investitore che desidera venderle, oppure a volte è possibile anche acquistare direttamente dall’emittente un’obbligazione appena emessa. 8 L’interesse che costituisce la remunerazione corrisposta dalle obbligazioni (chiamato anche cedola) è solitamente espresso come percentuale del prezzo di emissione originario dell’obbligazione. Per esempio, un’obbligazione può essere emessa a 100 sterline con un interesse del 5% (5 sterline) all’anno fino alla scadenza, quando le 100 sterline verranno rimborsate all’investitore. Tuttavia, nel corso della sua durata, l’obbligazione può essere negoziata tra investitori, che potrebbero essere disposti a pagare una somma superiore o inferiore a 100 sterline per percepire il reddito che essa produce. Il valore dell’obbligazione nel corso della sua durata viene determinato dalla domanda esistente per tale titolo, che è a sua volta dipende da due fattori: i tassi di interesse e la solvibilità dell’emittente. I tassi di interesse influiscono sui prezzi delle obbligazioni a causa della natura a “interesse fisso” delle obbligazioni. Riprendendo l’esempio precedente, al momento dell’emissione l’obbligazione garantisce il pagamento del 5% annuo; se i tassi di interesse sono solo del 3%, è molto più probabile che la domanda per tale obbligazione sia elevata, facendone così aumentare il prezzo che gli investitori sono disposti a pagare per acquistarla. Se, dopo un paio d’anni, i tassi di interesse salgono al 7%, l’obbligazione non sarà più conveniente e la Il valore di un’obbligazione oscilla anche a seconda della solvibilità dell’emittente: se la solvibilità della società (o dello Stato) emittente diminuisce, il valore dell’obbligazione scenderà, ma se aumenta, il valore del titolo salirà. La solvibilità influisce inoltre sul tasso di interesse dell’obbligazione al momento dell’emissione: gli Stati o le società più a rischio tendono a offrire tassi d’interesse più elevati per compensare il maggior rischio assunto dagli investitori. La maggior parte degli investitori individuali che acquistano obbligazioni lo fa attraverso un fondo di investimento e raramente rivolgendosi direttamente all’emittente. Vantaggi Le obbligazioni possono offrire rendimenti costanti e stabili, nonché la salvaguardia del capitale se non sono vendute prima della scadenza. Nell’ambito di un portafoglio, le obbligazioni possono compensare la volatilità a breve termine delle azioni e offrire allo stesso tempo un rendimento. Come mostrato dal grafico sottostante, i rendimenti totali delle obbligazioni del Regno Unito sono storicamente più elevati di quelli delle liquidità nel lungo termine, ma lo è anche il rischio. Rendimento domanda diminuirà (dato che in quel caso sarà più semplice e remunerativo per i risparmiatori investire il loro denaro in un conto di deposito), cosicché il valore del capitale dell’obbligazione diminuirà: pertanto, mentre il rendimento (il 5%) resta fisso rispetto al valore nominale dell’obbligazione, l’investitore potrà realizzare un guadagno o una perdita a seconda del momento in cui venderà il titolo. Obbligazioni Regno Unito Liquidità Rischio - misurato in rapporto alla volatilità (scarto medio) Fonte: Lipper, Datastream, Insight Multi-Manager Liquidità: LIBOR 3 mesi Obbligazioni del Regno Unito: FTSE British Govt All Stock maggio 1994-2004. IL GERGO DEL SETTORE Data di rimborso/data di scadenza: data in cui l’emittente rimborserà l’obbligazione, che può essere molto ravvicinata (alcuni mesi) o molto lontana nel tempo (oltre 50 anni). Rendimento: il rendimento totale prodotto da un titolo in proporzione al suo valore. Rendimento a scadenza: il rendimento e l’incremento (o il decremento) del capitale se l’obbligazione è detenuta fino alla data di scadenza. Cedola: Rischi Esiste il rischio che l’emittente possa non rimborsare il suo debito, ma quest’eventualità dipende dalla solvibilità dell’emittente. Le oscillazioni dei tassi di interesse possono influire sul valore delle obbligazioni: in generale, se i tassi di interesse aumentano, i prezzi delle obbligazioni diminuiscono e viceversa. pagamenti a intervalli regolari (solitamente ogni sei mesi) versati al titolare dell’obbligazione per tutta la vita del titolo, sulla base del tasso di interesse fissato al momento dell’emissione. Valore nominale: l’importo pagato al titolare dell’obbligazione alla scadenza, sulla base del valore facciale del titolo al momento dell’emissione. 9 Azioni Cos’è un’azione? Le azioni, chiamate anche titoli azionari, rappresentano la proprietà di una cointeressenza nella società che le ha emesse. Quando si acquista un’azione si diventa possessori di una quota della società e si può pertanto acquisire il diritto di esprimere il proprio voto nelle decisioni importanti che riguardano la società nonché di condividerne una parte dei profitti attraverso la distribuzione dei dividendi. una parte degli utili agli azionisti sotto forma di dividendi. Cosa offrono le azioni? Nel lungo termine le azioni si sono dimostrate il bene di investimento più redditizio, in grado di fornire agli investitori rendimenti superiori a quelli delle obbligazioni, degli immobili a uso commerciale e della liquidità. Rendimento Il grafico sottostante ne evidenzia le caratteristiche rischio/rendimento. Azioni Obbligazioni Regno Unito Liquidità Rischio - misurato in rapporto alla volatilità (scarto medio) Fonte: Lipper, Datastream, Insight Multi-Manager Liquidità: LIBOR 3 mesi Obbligazioni Regno Unito: FTSE British Govt All Stock Azioni: Indice FTSE All Share Total Return - maggio 1994-2004. Detenere azioni consente innanzitutto di beneficiare dell’apprezzamento del capitale: se la società in cui si è investito riesce a incrementare gli utili anno dopo anno, è probabile che la domanda di azioni di questa società cresca, con conseguente incremento del prezzo delle azioni. Ma l’azionista usufruisce anche della distribuzione dei dividendi: nel Regno Unito, le società solitamente remunerano gli investitori versando 10 Perché il valore delle azioni fluttua? Diversi elementi influiscono sulle oscillazioni delle quotazioni delle azioni: innanzitutto l’andamento della società che le ha emesse, ma anche eventi come le offerte pubbliche di acquisto possono sospingere al rialzo la quotazione azionaria di una società. I mercati azionari possono inoltre registrare rialzi o ribassi a seconda della situazione politica o dell’andamento dell’economia nazionale o mondiale. Anche il clima del mercato, ossia quello che gli operatori del settore e gli investitori prevedono sarà l’andamento dei L’andamento dell’Indice FTSE All Share negli ultimi 30 anni (1975 – 2005) Fonte: Datastream. L'Indice FTSE All-Share è rappresentato dall'Indice UK Datastream Total Return Market, al 30/04/2005. prezzi, può infine esercitare un’influenza determinante. Tuttavia con il passare del tempo i massimi e i minimi del mercato si elidono e possiamo affermare che nel lungo periodo la tendenza storica delle quotazioni azionarie è generalmente al rialzo. Tuttavia gli investitori non dovranno mai dimenticare che le performance passate non sono indicative di quelle future. In questo tipo di investimento è fondamentale adottare un prospettiva a lungo termine. La volatilità può, infatti, essere ridotta tenendo le azioni in portafoglio per un lungo periodo (almeno per cinque anni). In questo modo le oscillazioni del mercato avranno il tempo di compensarsi. Rischi I mercati azionari possono essere volatili e in passato hanno sperimentato sia rialzi spettacolari che drammatici ribassi. Nell’eventualità di fallimento di una società gli azionisti sono all’ultimo posto tra gli aventi diritto al recupero del capitale investito. Come si misura la performance? Per verificare la performance di un mercato azionario si utilizzano degli indici. Un indice è composto da un determinato numero di società che hanno degli elementi in comune, come ad esempio il fatto di essere quotate nella stessa borsa valori o di svolgere la loro attività nello stesso settore. Esempi di indici molto noti nel Regno Unito sono l’indice FTSE 100 e l’indice FTSE All-Share. Molti gestori misurano la performance del fondo da loro gestito confrontandola con quella di un determinato indice, che viene chiamato il “benchmark” o indice di riferimento. Vantaggi Nel lungo termine le azioni hanno sempre registrato performance superiori a quelle delle altre categorie di titoli*. Anche le azioni offrono un reddito (con la distribuzione dei dividendi) oltre all’incremento del capitale investito. IL GERGO DEL SETTORE Capitalizzazione di mercato: valore di mercato del complesso delle azioni emesse da una società. A seconda della capitalizzazione di mercato, una società viene definita “large-cap”, “medium-cap” o “small-cap”, ossia a elevata, media o bassa capitalizzazione. Dividendi: pagamento effettuato dalla società agli azionisti. L’ammontare del pagamento è in genere direttamente proporzionale agli utili registrati dalla società e avviene di norma due volte l’anno. Tuttavia non tutte le società distribuiscono dei dividendi. * Fonte: CAPS. Azioni rappresentate dall’Indice FTSE All-Share Total Return, marzo 1988 – marzo 2005. 11 Beni immobili a uso commerciale: Cos’è un bene immobile a uso commerciale? Esistono tre tipi di beni immobili commerciali: a destinazione industriale, rivendite al dettaglio e a uso ufficio. Gli immobili commerciali vengono distinti da quelli residenziali, perché le loro dinamiche e i rendimenti prodotti sono diversi. Perché investire in beni immobili commerciali? Questa categoria di investimenti offre sia un red-dito (ossia i canoni di locazione) sia un potenziale di crescita del capitale. L’investimento in immobili commerciali è in un certo senso simile all’investi-mento obbligazionario, in quanto l’investitore acquista un reddito fisso (che in alcuni casi può anche aumentare) per un determinato periodo, e insieme adesso anche la possibilità di apprezza-menti del capitale. Reddito da locazione A differenza degli immobili residenziali, i cui ren-dimenti solitamente provengono dall’aumento dei prezzi sul mercato immobiliare, gli immobili commerciali possono offrire redditi consistenti. I locatari spesso sottoscrivono contratti di affitto di lunga durata (dieci anni o più), fornendo così un reddito sicuro al proprietario. I redditi da locazione possono oscillare in base alla doman-da, ma dato che i locatari sono vincolati da contratti a lungo termine, i proprietari subiscono gli effetti dell’oscillazione solo alla scadenza della locazione. Incremento del capitale Come per gli immobili residenziali, anche il valore degli immobili commerciali può subire consistenti incrementi, ma anche dei ribassi. Spesso gli immobili commerciali vengono ceduti anche se 12 ancora occupati dal locatario e ciò può influire sul prezzo. La durata della locazione e le caratteristiche del locatario sono elementi che possono incidere sul valore di un immobile. Per esempio, un immobile locato a una società solida e importante con un contratto a lungo termine varrà di più che se fosse affittato a un locatario meno affidabile o con un contratto di durata inferiore. L’investimento nei beni immobili a uso commerciale Uno svantaggio dei beni immobili a uso commerciale è la loro “illiquidità”, poiché le operazioni di compravendita sono lunghe e costose. L’investimento in questa categoria di beni non era quindi fino ad oggi molto diffuso tra gli investitori privati, poiché la maggior parte dei risparmiatori desidera mantenere l’immediata disponibilità del proprio denaro. Esistono tuttavia diverse modalità di investire in immobili commerciali, ad esempio indirettamente attraverso gli organismi di investimento collettivo, come i fondi comuni o le società di investimento immobiliare (per maggiori dettagli sugli organismi di investimento collettivi si rinvia alla pagina 18). Volatilità dei beni immobili commerciali? Gli investimenti immobiliari indiretti possono essere più volatili nel breve termine rispetto al mercato dei beni immobili commerciali vero e proprio, perché il prezzo delle quote sottoscritte nei fondi immobiliari tende a fluttuare in conseguenza delle variazioni quotidiane della domanda, mentre sul mercato immobiliare i proprietari di immobili commerciali possono far fronte alla scarsità della domanda mantenendo le proprietà fino a quando il valore dei beni non si sarà stabilizzato. Rischi A causa della natura fortemente illiquida dei beni sottostanti, gli investitori in fondi immobiliari potrebbero non poter disporre agevolmente delle somme investite a causa della limitata frequenza delle date di negoziazione. I rendimenti, e di conseguenza il rischio, possono essere più elevati rispetto a agli investimenti in obbligazioni ma inferiori a quelli in azioni, come illustrato dal grafico sottostante. Per investire in beni immobili a uso commerciale occorre disporre di somme elevate. Sebbene la maggior parte dei fondi sia di dimensioni tali da poter detenere un’ampia gamma di immobili, tale gamma non è così estesa come quella dei titoli proposti dai fondi azionari o obbligazionari. Rendimento Azioni Società di investimento immobiliare Obbligazioni Regno Unito Liquidità , IL GERGO DEL SETTORE Rischio - misurato in rapporto alla volatilità (scarto medio) Fonte: Lipper, Datastream, Insight Multi-Manager Liquidità: LIBOR 3 mesi Obbligazioni Regno Unito: FTSE British Govt All Stock Azioni: Indice FTSE All Share Total Return Società di investimento immobiliare: Indice ASX maggio 1994-2004. Rendimento immobiliare: il reddito da locazione, espresso come percentuale del valore del capitale. Investimenti immobiliari diretti: Vantaggi I beni immobili a uso commerciali si comportano diversamente rispetto al mercato azionario. Per esempio, se il mercato azionario subisce un calo, ciò non significa che i titoli del settore immobiliare commerciale facciano altrettanto. Per questo motivo gli immobili possono essere inseriti in portafoglio per controbilanciare, in caso di necessità, la performance negativa di un’altra categoria di titoli. acquisto o investimento diretti in immobili a destinazione industriale, destinati a rivendite al dettaglio e a uso ufficio. Investimenti immobiliari indiretti: acquisto di quote o azioni di un organismo o fondo comune di investimento, oppure di azioni in una società di investimento immobiliare. Generalmente gli investimenti dei fondi immobiliari sono diversificati in immobili a uso commerciale, in azioni di società immobiliari e in liquidità. 13 Prodotti strutturati e strumenti derivati Cos’è un prodotto strutturato? Un prodotto strutturato non è esattamente un titolo, ma piuttosto un tipo di prodotto di investimento che può comprendere diverse tipologie di titoli e che è stato creato appositamente per fornire un determinato rendimento in un determinato contesto. Una parte del rendimento si basa solitamente sulla performance di uno o più indici azionari. Un prodotto strutturato si compone normalmente di due parti: Un elemento di salvaguardia del capitale, ad esempio un investimento sul mercato monetario. Un elemento “di rischio”, ad esempio uno o più strumenti derivati, che offre il potenziale per la realizzazione della performance. Quanti tipi di prodotti strutturati esistono? nessun guadagno e la somma investita avrà perso valore a causa dell’inflazione. Esistono due tipi principali di prodotti strutturati. Un tipo offre un rendimento prestabilito, sotto forma sia di reddito o di crescita del capitale; tuttavia, la possibilità di recuperare l’importo investito dipende spesso dall’andamento dei mercati, in quanto se i mercati sono in flessione l’investitore rischia di perdere tutta la somma investita o parte di essa. L’altro tipo di prodotto strutturato garantisce un rendimento minimo, il che significa solitamente che l’investitore recupererà almeno l’importo investito inizialmente, ma la crescita del capitale dipenderà dall’andamento dei mercati azionari sottostanti. Se tali mercati non registrano una performance positiva, l’investitore potrebbe guadagnare meno di quello che avrebbe ottenuto da un conto di risparmio. Come funzionano i prodotti strutturati? Uno tra i prodotti strutturati più comunemente proposti è un investimento a cinque anni che garantisce il recupero alla scadenza del capitale investito più il 70% del guadagno ottenuto dall’indice FTSE 100. Tuttavia, se tale indice non registra alcun progresso, l’investitore, sebbene conservi almeno l’investimento iniziale, non avrà percepito 14 La maggior parte della somma destinata all’investimento (circa il 75%) viene investita sul mercato monetario, ed è in pratica come se venisse versata in un conto di deposito, fornendo così un elemento di salvaguardia e consentendo all’emittente di offrire un rendimento garantito. La somma restante (circa il 25%) viene usata per acquistare strumenti derivati. Cos’è uno strumento derivato? Gli strumenti derivati sono strumenti finanziari il cui prezzo o valore dipende da quello di un bene sottostante (il loro prezzo deriva cioè da qualcos’altro). Vengono utilizzati nei prodotti strutturati per fornire un’“assicurazione” contro i ribassi del mercato, per compensare il rischio derivante dal possesso di azioni, la cui quotazione è spesso soggetta a fluttuazioni impreviste. Vantaggi A differenza degli altri investimenti di tipo azionario, alcuni prodotti strutturati possono generare un rendimento positivo anche quando i mercati azionari sono in ribasso. Forniscono una salvaguardia del capitale, sebbene ciò potrebbe implicare una riduzione del potenziale di reddito offerto. Rischi Se gli investimenti originali non sono garantiti, in caso di ribasso del mercato l’investitore può perdere tutto il capitale investito, o parte di esso. IL GERGO DEL SETTORE Mercati monetari: sono il punto di riferimento per gli investimenti con scadenza inferiore o pari a un anno. Le banche e gli altri istituti finanziari li utilizzano per “parcheggiare” temporaneamente la liquidità o per investimenti a breve termine. Il mercato monetario o gli investimenti “in liquidità” sono solitamente considerati sicuri. Se i mercati azionari restano stabili o registrano forti ribassi, l’investitore rischia di perdere la somma investita o di non guadagnare abbastanza per compensare il deprezzamento dovuto all’inflazione. Gli emittenti di prodotti strutturati stipulano solitamente accordi con altri istituti finanziari. Se uno di questi istituti non è in grado di adempiere agli obblighi finanziari contratti, l’investitore potrebbe non ricevere il rendimento previsto o perdere completamente o parzialmente la somma investita. Data l’ampia gamma di prodotti strutturati, non è possibile fare un raffronto con le altre categorie di investimenti presentate in questa guida. 15 Hedge fund Cosa sono gli hedge fund? Come nel caso dei prodotti strutturati, gli hedge fund non sono una categoria di titoli, ma un prodotto di investimento che utilizza altre categorie di investimenti per raggiungere i propri obiettivi. In pratica, gli hedge fund analizzano la possibilità di un bene di aumentare o diminuire di valore, utilizzando delle tecniche di investimento per volgere a proprio vantaggio ambedue le situazioni. Questo duplice approccio consente di guadagnare sia durante i rialzi sia durante i ribassi dei mercati. In tutto il mondo gli hedge fund valgono oltre mille miliardi di dollari e alcuni sono gestiti dai più importanti istituti finanziari internazionali. Una delle caratteristiche che li rendono interessanti per alcuni investitori è il loro potenziale di controllo del rischio, tramite la riduzione dell’esposizione ai mercati in ribasso avvalendosi di vendite di azioni “allo scoperto”. Come si nota dal grafico, gli hedge fund hanno un rendimento simile alle società di investimento immobiliare, ma il livello di rischio è minore. Rendimento Azioni Hedge Fund Società di investimento immobiliare Obbligazioni Regno Unito Liquidità Rischio - misurato in rapporto alla volatilità (scarto medio) Fonte: Lipper, Datastream, Insight Multi-Manager Liquidità: LIBOR 3 mesi Obbligazioni Regno Unito: FTSE British Govt All Stock Azioni: Indice FTSE All Share Total Return Società di investimento immobiliare: Indice ASX Hedge Fund: Tremont Market Neutral maggio 1994-2004. Gli hedge fund non sono però tutti uguali. Ce ne sono di diversi tipi, con obiettivi, livelli di rischio e tecniche variabili. Ad esempio in un tipo, denominato “long-short”, i gestori cercano di tenere in portafoglio le azioni sottovalutate e di vendere allo scoperto le azioni sopravvalutate, nel tentati- 16 vo di minimizzare gli effetti della volatilità dei mercati. Altri tipi di hedge fund privilegiano invece le obbligazioni, o particolari tipi di azioni come quelle di società penalizzate da vendite generalizzate quando i mercati sono in preda al panico. In linea generale i gestori degli hedge fund sono alla ricerca di situazioni in cui vi è una discrepanza tra il valore dei titoli e le loro quotazioni e ne traggono vantaggio prima che altri ne prendano atto. Di conseguenza, i rendimenti degli hedge fund dipendono soprattutto dall’abilità del gestore più che dall’andamento del mercato. Normativa vigente Fino a poco tempo fa solo gli investitori istituzionali o quelli molto facoltosi investivano negli hedge fund, che richiedevano investimenti minimi molto elevati (ad esempio più di 50.000 sterline). A differenza degli altri fondi, come quelli che investono esclusivamente in azioni od obbligazioni, gli hedge fund non sono sottoposti al controllo dell’organo di supervisione sui servizi finanziari nel Regno Unito, la Financial Services Authority (FSA). Recentemente, tuttavia, la FSA ha modificato la propria normativa e, anche se continua a non esistere una disciplina per gli hedge fund, attualmente i singoli risparmiatori possono aumentare l’esposizione verso questo settore investendo in fondi autorizzati gestiti da. Investitore Fondi autorizzati Gli organismi non regolamentati, come gli hedge fund, sono soggetti a un minore controllo dell’autorità competente e possono quindi essere più rischiosi. Hedge fund non regolamentati Vantaggi La flessibilità, che è la caratteristica principale degli hedge fund, consente di guadagnare in tutte le situazioni di mercato con l’unico obiettivo di conseguire rendimenti positivi. Secondo le analisi compiute da Insight Investment, il passato rischio statistico degli hedge fund è un utile indicatore del rischio futuro. Se utilizzato correttamente, questo tipo di fondi può quindi neutralizzare il rischio di altre categorie di titoli e in particolare delle azioni. Gli hedge fund, che tendono a comportarsi diversamente rispetto ad altre classi di attivo come le azioni o le obbligazioni, costituiscono dunque uno strumento utile per bilanciare il rischio in un portafoglio. Rischi L’efficacia degli hedge fund dipende quasi totalmente dall’abilità del gestore, il cui errore di giudizio potrebbe penalizzare sostanzialmente il patrimonio del fondo. Poiché gli hedge fund sono spesso caratterizzati da commissioni elevate e da un investimento minimo consistente, acquistarne o cederne le quote potrebbe non essere agevole. IL GERGO DEL SETTORE Investimento “long-only” (operare solo al rialzo), detto anche posizione “lunga”: acquisto di un titolo, che rimane in portafoglio in previsione di un aumento del suo valore nel lungo termine. Vendita allo scoperto o “shorting”: si tratta di una tecnica utilizzata esclusivamente dagli investitori che intendono trarre vantaggio dal ribasso del prezzo di un titolo. Un investitore può, ad esempio, vendere azioni che non possiede realmente, essendo tuttavia consapevole che per chiudere l’operazione dovrà comunque acquistarle in un secondo tempo (possibilmente a un prezzo più basso). Per questo può chiedere in prestito dei titoli, ad esempio delle azioni, a un intermediario per poi venderle, con l’intesa che tali azioni dovranno in un secondo tempo essere ricomprate (ancora una volta possibilmente a un prezzo più basso) e restituite all’intermediario. Il guadagno dell’operazione è rappresentato dalla differenza tra il prezzo a cui l’azione è stata venduta e l’importo sborsato per riacquistarla, meno le spese. Se il prezzo dell’azione aumenta, l’investitore subirà una perdita dato che alla scadenza stabilita dovrà in ogni caso restituire l’azione all’intermediario. 17 Abbinamenti tra più categorie di titoli Cosa si intende per ripartizione degli investimenti? In questo capitolo esaminiamo come diverse categorie di titoli possano essere abbinate tra loro per costituire un portafoglio di investimento. Questa procedura, nota come ripartizione degli investimenti, consiste semplicemente nel ripartire la somma da investire tra le diverse categorie di titoli in base agli obiettivi di investimento e di rischio. Vari studi hanno dimostrato che la ripartizione degli investimenti tra azioni, obbligazioni, liquidità e altre tipologie è l’elemento fondamentale per determinare il risultato dell’investimento nel lungo termine; il fattore chiave, insomma, consiste nella capacità di trovare il giusto equilibrio. Più il proprio portafoglio è diversificato, ossia investito nella più ampia gamma di titoli, minori saranno le probabilità di essere penalizzati dalla performance deludente di un singolo investimento o categoria di titoli. Se, ad esempio, un risparmiatore investe in una combinazione di azioni e obbligazioni, probabilmente risentirà di un eventuale ribasso del mercato molto meno di un altro che abbia investito solo in azioni. È inoltre possibile diversificare l’investimento all’interno delle stesse categorie di titoli: se si investe, ad esempio, in azioni di 50 società si avranno meno probabilità di subire perdite qualora una società registri una performance scadente. È consigliabile infine diversificare l’investimento in categorie di titoli che reagiscano in modo diverso allo stesso evento. Si definiscono correlate due categorie di titoli che reagiscono allo stesso modo alla stessa congiuntura economica, mentre due categorie di titoli che reagiscono in modo diverso alla stessa congiuntura vengono considerati non correlati. Come mostrato dal grafico a destra, la scelta di titoli o investimenti non correlati può costituire una buona strategia per 18 1 anno 3 anni 5 anni Obbligazioni (FTSE A British Govt da 5 - 15 anni TR) Obbligazioni (FTSE A British Govt da 5 - 15 anni TR) Hedge Fund (CSFB/Tremont Hedge Fund) Fonte: Lipper, a REUTERS Company. Base: performance misurata da prezzo di rimborso a prezzo di rimborso, con reinvestimento dei redditi, in sterline. Rendimento totale al 30/04/2005. Le performance passate non sono indicative di quelle future ripartire il rischio, in modo da massimizzare i rendimenti anche in condizioni ostili di mercato. La diversificazione in investimenti non tradizionali può ridurre il rischio Un altro modo per gestire la volatilità nel breve periodo è abbinare tra loro categorie di investimento tradizionali con altre non tradizionali. Se ad esempio il gestore di un fondo inserisce alcuni hedge fund in portafoglio, gli investitori potranno beneficiare dei rendimenti di un investimento sul mercato azionario ma con minori rischi. Infatti le caratteristiche degli hedge fund consentono di guadagnare in tutte le situazioni di mercato e quindi, anche se il segmento azionario in portafoglio dovesse registrare una flessione, ciò non penalizzerebbe eccessivamente la performance complessiva. L’investimento in fondi (“organismi di investimento collettivo” o “fondi di investimento”) L’investimento in un fondo, cioè in un “organismo di investimento collettivo” o in un “fondo di investimento”, è il modo più semplice per ridurre ulteriormente la volatilità potenziale di un investimento. I fondi unificano le sottoscrizioni dei singoli risparmiatori, creando così una “massa” che viene investita in un ventaglio di titoli più ampio di quello alla portata di un singolo investitore. Quindi, anche se la somma investita dai singoli risparmiatori non è elevata, l’investimento risulterà comunque più diversificato rispetto alle possibilità di ciascuno di loro. Fondi multigestione Se l’investimento in un fondo costituisce il modo di diversificazione più semplice, l’investimento nella “multigestione” o nei cosiddetti “fondi di fondi” rappresenta un ulteriore passo avanti. La scelta dell’investimento Nuove opportunità L’ampio ventaglio di scelte oggi a disposizione degli investitori, dai titoli azionari e obbligazionari agli hedge fund e ai prodotti strutturati, rappresenta allo stesso tempo una sfida e un’opportunità. Esistono diversi modi per ridurre il rischio e aumentare la possibilità di ottenere rendimenti elevati. Da questo punto di vista, attraverso l’abbinamento di una vasta gamma di investimenti, i gestori stanno creando un nuova generazione di fondi. Per conoscere meglio le molteplici possibilità di investimento e scegliere quelle più adatte ai Invece di investire in un fondo che investe in talune categorie di titoli, come le azioni o le obbligazioni, l’investimento è effettuato in un fondo che a sua volta investe in una serie di altri fondi, i quali detengono un ampio ventaglio di categorie di titoli. Così, attraverso l’investimento in un unico fondo, l’investitore potrà usufruire di una vasta gamma di titoli. Rendimenti più elevati correndo meno rischi Ricorrere a tutti gli strumenti illustrati in questa guida per diversificare un investimento può migliorare il rapporto rischio/rendimento, aumentando la possibilità di ottenere un incremento del capitale pur riducendo il grado d’incertezza. Tramite l’attento abbinamento di categorie di titoli e prodotti di investimento diversi, un gestore esperto può costruire un portafoglio bilanciato in grado di realizzare gli obiettivi di investimento di qualunque sottoscrittore. propri obiettivi, invitiamo gli investitori a rivolgersi a un Consulente finanziario che, grazie alla sua esperienza, potrà aiutarli a investire nel fondo più adatto alle rispettive esigenze. La proposta di Insight Insight propone un’ampia scelta di fondi ed è quindi in grado di fornire la soluzione di investimento più adatta, sia che l’investitore sia interessato in un fondo che investa in un’unica categoria di titoli, oppure in un tipo che invece combini tra loro diverse categorie, o infine in un prodotto della nostra gamma multigestione. Gli indirizzi ai quali rivolgersi per ottenere ulteriori informazioni sono riportati nella pagina iniziale della guida. 19 03239-09-05 Pubblicato da Insight Investment Funds Management Limited. Sede legale 33 Old Broad Street, Londra EC2N 1HZ. La società è autorizzata a svolgere la propria attività in Inghilterra e Galles ed è sottoposta al controllo della Financial Services Authority. Numero di iscrizione al registro delle imprese 1835691.