DIVISIONE DEL LAVORO METABOLICO • MUSCOLO SCHELETRICO è predisposto a produrre ATP che sarà utilizzato per generare lavoro meccanico • TESSUTO ADIPOSO conserva e distribuisce energia sotto forma di triacilgliceroli, utilizzati come combustibile per tutto il corpo ma anche come isolante termico • CERVELLO I neuroni ricavano l’ATP per il trasporto attivo degli ioni Na+ e K+ dal glucosio ed in condizioni di digiuno dal β-idrossibutirrato. • FEGATO distribuisce e modifica le sostanze nutrienti rifornendo tutti gli organi e tessuti attraverso il sangue. • La sua funzione è correlata alla DIETA o all’intervallo tra i pasti FUNZIONI DEL FEGATO • organo intermediario tra l’assorbimento intestinale ed i processi metabolici che coinvolgono i diversi organi e tessuti • E’ irrorato da due grossi vasi: la vena porta e l’arteria epatica: • RICEVE dalla arteria epatica il sangue arterioso proveniente dal cuore. RICEVE dalla vena porta il sangue venoso refluo dal canale digerente Contribuisce per il 2-3% alla massa corporea Consuma circa il 25-30% dell’ossigeno utilizzato dall’organismo LOBULI EPATICI • cellule parenchimatose: epatociti (60-70%) • cellule non parenchimatose, rivestono i sinusoidi: Cellule endoteliali, cellule di Kupffer, cellule stellate (30-40%), linfociti “natural killer” Rappresentazione schematica di un lobulo epatico in sezione longitudinale: in evidenza i rapporti tra Epatociti vasi ematici e linfatici Compartimentazione metabolica conseguente la diversa vascolarizzazione degli epatociti FUNZIONI DEGLI EPATOCITI • ESCLUSIVE • • • • Chetogenesi Detossificazione Biosintesi di proteine e lipoproteine ematiche Sintesi di sali biliari • PREVALENTI • • • • Sintesi e catabolismo del glicogeno Gluconeogenesi Ureogenesi Uricogenesi FUNZIONI delle cellule non parenchimatose Riconoscimento e degradazione di macromolecole estranee che arrivano al fegato Funzioni Degradazione delle lipoproteine plasmatiche che ritornano al fegato; Idrolisi degli esteri del colesterolo trasportati dalle HDL REGOLAZIONE del TURNOVER delle lipoproteine circolanti (e del colesterolo) Cellule di Kupffer (macrofagi specializzati) Grande capacità fagocitica: Elevato numero di lisosomi Cellule endoteliali: rivestono i sinusoidi epatici, efficiente diffusione dei metaboliti dal sangue alle cellule epatiche Cellule stellate (tra sinusoidi ed epatociti) ricche di lipidi. Immagazzinare vitamina A e produrre componenti della matrice cellulare Linfociti natural killer o Pit cells : citotossici nei confronti di linee cellulari tumorali e di cellule infettate da virus e batteri FUNZIONI DEL FEGATO ASSORBIMENTO di componenti dell’alimentazione che vengono trasportati dall’intestino al fegato attraverso la vena porta METABOLISMO biosintesi, immagazzinamento, trasformazione o degradazione a molecole eliminabili RIFORNIMENTO costante a tutto l’organismo di metaboliti energetici e materiale strutturale DISINTOSSICAZIONE, elaborazione di sostanze tossiche mediante biotrasformazioni ESCREZIONE attraverso la BILE, formazione e degradazione di molti componenti del plasma del sangue Il fegato come organo di raccolta e riciclo….. RICEVE le sostanze prodotte dal metabolismo degli altri organi e tessuti tutte le molecole assorbite a livello del tratto digerente DECIDE il loro destino metabolico RIMUOVE le sostanze tossiche E’ la CENTRALE DI SMALTIMENTO METABOLICO: rifornisce tutti gli altri organi e tessuti di sostanze nutrienti INTERVIENE NEL METABOLISMO DI QUASI TUTTI I METABOLITI Ha la funzione di mantenere costanti le concentrazioni plasmatiche di queste sostanze - OMEOSTASI FASE DI ASSORBIMENTO • inizia con l’assunzione di cibo, dura da 2 a 4 ore circa • • I tessuti utilizzano prevalentemente glucosio • • Il FEGATO forma glicogeno e lipidi Il FEGATO COME ORGANO DI RISERVA E TAMPONE Principali carboidrati alimentari e loro prodotti di idrolisi Mais,riso patate Grano Polisaccaride Zucchero di canna latte amido Disaccaride Maltosio Saccarosio Lattosio Monosaccaride Glucosio Fruttosio e Glucosio Galattosio Glucosio METABOLISMO DEI CARBOIDRATI FASE DI ASSORBIMENTO • Il fegato trattiene 60gr di glucosio ogni 100gr di zucchero presenti nel sistema portale • risponde ad un livello ematico del glucosio: • AUMENTO della fosforilazione del glucosio • (GLUCOCHINASI con Km elevato) • ABBONDANZA di trasportatori GLUT-2 La famiglia dei trasportatori di glucosio Nome Localizzazione cellulare GLUT1 Tutti i tessuti dei mammiferi GLUT2 Fegato e cellule β del pancreas Km 1mM 1515-20mM Commenti Captazione basale del glucosio Nel Pancreas svolge un ruolo di regolazione dell’ dell’insulina nel Fegato rimuove dal sangue il glucosio in eccesso GLUT3 Tutti i tessuti dei mammiferi 5 mM GLUT5 Intestino tenue 1mM GLUT4 Tessuto muscolare e cellule adipose muscolo sotto sforzo - Principalmente un trasportatore di Fruttosio. Presenza sulla membrana indotta dall’ dall’insulina GLUT2 funziona in modo che la quantità di glucosio all’interno della cellula è la stessa di quella nel sangue GLUT sono proteine transmembrana disposte in maniera asimmetrica Assumono due conformazioni che si escludono l’una con l’altra • Km elevato: 10mM • Enzima inducibile dall’insulina • Non viene inibito da un eccesso di glucosio-6-P • È regolato da GKRP, proteina regolatrice della glucochinasi presente nel nucleo • Il fruttosio-1-P favorisce il legame con GKRP GLUCOSIO e FRUTTOSIO-1-P SENSORI della disponibilità degli zuccheri GLUCOCHINASI (GK) Proteina regolatrice della glucochinasi: GKRP o esochinasi IV GLUCOSIO: favorisce la dissociazione del complesso GK-GKRP FRUTTOSIO 1-P: favorisce il legame tra glucochinasi e GKRP SENSORI DELLA DISPONIBILIA’ DEGLI ZUCCHERI Il ruolo metabolico di questi due isoenzimi è diverso : Esochinasi livelli glucosio entro 5mM/L, principale responsabile della fosforilazione del glucosio Glucochinasi nel fegato è regolata dai livelli di glucosio nel sangue (>10mM/L) l’eccesso di glucosio è convertito in G6P • Esochinasi – Poco specifica – Inibita dal glucosio-6P – Enzima allosterico • Glucochinasi – Specifica per il glucosio – Presente nel fegato – Non inibita dal glucosio-6P METABOLISMO DEI CARBOIDRATI • • • • • • • GLUCOSIO GALATTOSIO FRUTTOSIO PENTOSIO LATTATO GLICEROLO GLICOGENO BDT T T BT T BT BDT • • • • Biosintesi Deposito Escrezione Trasformazione o degradazione Il fegato converte i monosaccaridi l’uno nell’altro…… GLUT2 glucochinasi METABOLISMO DEL FRUTTOSIO Molto attivo nel fegato glucochinasi VIE METABOLICHE CHE UTILIZZANO IL GLUCOSIO-6-FOSFATO NEL FEGATO FASE DI ASSORBIMENTO: elevate concentrazioni di glucosio LA GLICOGENO FOSFORILASI EPATICA é inibita da elevate concentrazioni di glucosio Nel fegato la glicogeno fosforilasi è un sensore per il glucosio Modificazione allosterica nel fegato Il GLUCOSIO provoca una Modificazione conformazionale Che espone i gruppi fosforici della serina-14 all’azione della FOSFORILASI FOSFATASI I INSULINA attiva la fosforilasi fosfatasi I (PP1) Glicogeno fosforilasi a e b nel fegato Fosfoproteina Fosfatasi I Il rilascio della fosfoproteina fosfatasi I (PP1) ATTIVA la Glicogeno sintasi Benchè l’insulina sia il principale segnale per la sintesi di glicogeno, il Fegato è sensibile alla concentrazione di glucosio nel sangue e capta o rilascia glucosio a seconda delle necessità. AUMENTO DI ATP e G 6-fosfato E’ FAVORITA LA SINTESI DEL GLICOGENO METABOLISMO EPATICO DEI CARBOIDRATI NELLA FASE DI ASSORBIMENTO • Il trasportatore di glucosio presente negli epatociti è GLUT2 • Il glucosio nel fegato viene fosforilato dalla GLUCOCHINASI (Km elevato: 10mM), non è inibita dal suo prodotto 1) la glicolisi è accellerata dall’attivazione degli enzimi chiave quali fosfofruttochinasi e piruvato chinasi. L’acetilCoA viene consumato nella sintesi degli acidi grassi 2) la via del pentoso fosfato decorre più rapidamente 3) Favorita la sintesi del glicogeno 4) La gluconeogenesi è rallentata La via del pentoso fosfato decorre più rapidamente………. Fornisce equivalenti riducenti NADPH Sintesi di acidi grassi Sintesi di colesterolo e acidi biliari Reazioni di detossificazione via citocromo p450 Riduzione del glutatione catalizzata dalla glutatione reduttasi per la rimozione di radicali liberi dall’organismo DIFESA DAL DANNO OSSIDATIVO Glutatione perossidasi 2G-SH + H2O2 Glutatione ridotto → GS-SG + H2O Glutatione ossidato Glutatione ossidato (GS-SG), viene poi ridotto dalla glutatione reduttasi (NADPH-dipendente) NADPH + GS-SG ↔ NADP+ + 2G-SH DEFICIENZA di G-SH comporta un maggiore azione dei processi ossidativi • • • • • METABOLISMO Acidi grassi Corpi chetonici Colesterolo Acidi biliari DEL LIPIDI BT B BTE BE • METABOLISMO degli Aa. • Amminoacidi BT • Urea B Biosintesi Deposito Escrezione Trasformazione o degradazione VLDL albumina METABOLISMO DEGLI ACIDI GRASSI NEL FEGATO METABOLISMO DEI GRASSI NELLA FASE DI ASSORBIMENTO • Il fegato è la sede della sintesi de novo degli acidi grassi (attivazione della acetil CoA carbossilasi) • I substrati per questa sintesi: acetil-CoA e NADPH vengono forniti dal catabolismo dei carboidrati • I lipidi formati vengono associati a proteine: • Si formano le lipoproteine a bassa densità VLDL poi cedute al sangue • I MAGGIORI CONSUMATORI DI LIPIDI SONO IL TESSUTO ADIPOSO ED I MUSCOLI Sintesi delle lipoproteine plasmatiche VLDL Trigliceridi e colesterolo dal fegato ai tessuti extraepatici (muscolo e miocardio) HDL Colesterolo, colesterolo esterificato e Fosfolipidi dai tessuti extraepatici al fegato Reticolo endoplasmatico rugoso: si sintetizzano le apolipoproteine Reticolo endoplasmatico liscio: si aggregano le frazioni lipidiche Apparato del Golgi: componente glucidica, necessaria per la secrezione Il fegato possiede il più elevato “turnover” proteico e flusso ematico PROTEINE PLASMATICHE LIPOPROTEINE BT ALBUMINA BT FATTORI DELLA COAGULAZIONE ORMONI BT ENZIMI BT BT METABOLISMO DEGLI AMMINOACIDI NELLA FASE DI ASSORBIMENTO • La disponibilità di Aa. é più elevata del fabbisogno del fegato. In misura limitata aumenta la sintesi proteica • Una parte viene perciò degradata cioè DEAMINATA • Lo scheletro carbonioso degli Aa. GLUCOGENICI viene introdotta nel metabolismo intermedio ( ciclo di Krebs) • Lo scheletro carbonioso degli Aa.CHETOGENICI è utilizzato per la sintesi dei lipidi Assorbimento intestinale Idrolisi proteica dai tessuti extraepatici (muscolo) Principali proteine circolanti prodotte dal fegato • Albumina • Proteine di trasporto (transferrina, aptoglobina, ceruloplasmina, etc…) • Proteine della coagulazione (fibrinogeno, protrombina, fattori V, VII, IX, X) • Apoproteine (apo-B-100, apoA1) • Inibitori delle proteasi • Fattori del complemento • Proteine della fase acuta METABOLISMO DEGLI AMMINOACIDI NEL FEGATO FASE DI ASSORBIMENTO • • • • • inizia con l’assunzione di cibo, dura da 2 a 4 ore circa. I tessuti utilizzano prevalentemente glucosio Il FEGATO forma glicogeno e lipidi Aa GLUCOGENICI ciclo di Krebs Aa.CHETOGENICI sintesi dei lipidi FASE DI POST-ASSORBIMENTO • risulta prolungata in condizioni di fame o digiuno • I tessuti consumano prevalentemente acidi grassi, • amminoacidi e corpi chetonici. • IL CAMBIAMENTO TRA LE DUE FASI DIPENDE DAL LIVELLO PLASMATICO DEI METABOLITI E DALL’AZIONE CONCERTATA DEGLI ORMONI (insulina, glucagone) Il FEGATO COME ORGANO DI RISERVA E TAMPONE METABOLISMO DEI CARBOIDRATI NELLA FASE DI POST-ASSORBIMENTO (interruzione di apporto di alimenti) produzione di glucagone (cellule α del pancreas) insulina inibita (cellule β) • 1) mobilitate le riserve di glicogeno • 2) il glucosio-1-P viene trasformato in glucosio-6-P e dopo distacco del gruppo P (glucosio 6-fosfatasi) rilasciato nel sangue • 3) il glicogeno epatico ha una riserva solo di 150gr di glucosio e si esaurisce dopo 6-12 ore • 4) si attiva la gluconeogenesi • 5) si utilizzano gli scheletri carboniosi degli aa. Glucogenici Si attiva la GLUCONEOGENESI……….. Consente di mantenere la glicemia nei limiti fisiologici nei periodi di digiuno Assicura il rifornimento di glucosio al tessuto nervoso, agli eritrociti, al rene, alla midollare del surrene Utilizza: 1) Piruvato 2) acido lattico 3) amminoacidi glucogenici 4) glicerolo Precursori del glucosio e relativa via metabolica di provenienza Precursori del glucosio e loro ingresso nella gluconeogenesi CICLO DI CORI muscolo sotto sforzo CICLO GLUCOSIO-ALANINA GLUTAMMATO α -CHETOGLUTARATO Gluconeogenesi da glicerolo METABOLISMO DEI GRASSI NELLA FASE DI POST-ASSORBIMENTO • 1) nel digiuno prolungato la principale fonte di energia sono gli acidi grassi forniti dal tessuto adiposo (LIPOLISI) • 2) gli ac. Grassi sono degradati ad acetil-CoA e trasformati in corpi chetonici • (acetoacetato e β-idrossibutirrato) • 3) la formazione di corpi chetonici aumenta nei primi giorni di digiuno e rimane costante per settimane Degradazione e mobilitazione dei trigliceridi Trigliceride lipasi Ormone sensibile Monogliceride lipasi Digliceride lipasi Forma fosforilata attiva: indotta dal glucagone e catecolammine Forma defosforilata inattiva: indotta dall’insulina Acidi grasso e glicerolo Azione anti-lipolitica Degradazione e mobilitazione dei trigliceridi • Una concentrazione bassa di glucosio nel sangue provoca rilascio di glucagone o adrenalina. • Il legame al recettore dell'ormone provoca attivazione, tramite le proteine Gs, dell'adenilato ciclasi che produce cAMP • La proteina chinasi A (PKA) cAMP-dipendente fosforila le molecole di perilipina presenti sulla gocciolina lipidica e la trigliceride lipasi. • La fosforilazione della peripilina consente l'accesso della trigliceride lipasi alla goccia lipidica. • Gli acidi grassi rilasciati viaggiano in circolo legati all'albumina • Sintesi di VLDL Mobilizzazione dei triacilgliceroli depositati nel tessuto adiposo PERILIPINE: Famiglia di proteine che limitano l’accesso alle Gocce lipidiche FOSFORILAZIONE cAMP/PKA PERILIPINA-P Lipasi ormone-sensibile può degradare il trigliceride METABOLISMO ENERGETICO NEL FEGATO DURANTE UN DIGIUNO PROLUNGATO Come avviene il controllo della glicemia ? CARBOIDRATI, INSULINA e GLUCAGONE SUBITO DOPO I PASTI TRA I PASTI Il bilancio netto tra la sintesi del glicogeno e la sua demolizione è SOTTO IL CONTROLLO DEI LIVELLI ORMONALI di insulina e glucagone regolando i livelli di cAMP, determinano i rapporti tra le forma attive di glicogeno sintasi e glicogeno fosforilasi. Gli stessi ormoni regolano anche i livelli di F2,6BP e dunque il bilancio tra glicolisi e gluconeogenesi. GLUCAGONE agisce essenzialmente a livello del fegato mentre L’ADRENALINA o epinefrina ha COME tessuto bersaglio il muscolo