Convegno Fare Scuola,, fare scuole: rischio sismico,, educazione, prevenzione, sicurezza I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Domenico Liberatore Potenza, 25 ottobre 2012 Convitto Nazionale Posizione ( (Google g Maps) a D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Convitto Nazionale Vista aerea dell’isolato del Convitto Nazionale Oltre al Convitto, a nell’isolato trovano sede: la Biblioteca Provinciale, il Liceo Classico e la Chiesa della Consolazione. L’isolato è stato edificato difi nell XIX secolo sull’area di un convento f francescano e della d ll Chiesa di San Francesco. D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Convitto Nazionale Vista aerea dell’isolato del Convitto Nazionale Le strutture verticali sono tutte in muratura, mentre gli orizzontamenti a comprendono d volte, l solai l i iin llegno, solai l i in putrelle e voltine di laterizio e solai con putrelle e tavelloni in laterizio. I tetti sono in gran parte realizzati in legno. La quasi totalità dell’isolato è stata realizzata dopo il terremoto del 1703. H risentito Ha i tit glili effetti ff tti d dell sisma i d dell 1915 (VIII MCS) e del 1958 (VII MCS). D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Convitto Nazionale Foto aerea dei danni in copertura (SIT Abruzzo, Ab 8 aprile il 2009) La muratura generalmente appare di caratteristiche scadenti per a apparecchiatura e qualità della malta, realizzata in pietrame irregolare; solo per alcuni archi e riquadrature dei vani è stata impiegata muratura in mattoni. Le volte sono in mattoni o in pietrame, impostate su archi generalmente in mattoni con rinfianchi di scarsa qualità mattoni, anche per effetto del degrado subito dalle malte nel tempo. Sono presenti anche volte in mattoni in foglio alleggerite con frenelli, di cui in f particolare alcune interessate da crolli. D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Convitto Nazionale a Pianta del livello 2 con la probabile posizione di una delle vittime Pianta del livello 3 con la probabile posizione di due delle vittime D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Convitto Nazionale Volte del portico del chiostro principale sul lato di Piazza Palazzo-Via Patini. Gli archi, abbastanza ribassati, sono realizzati in mattoni, come pure l’intradosso delle volte. a sono apparecchiate Q Queste hi iin ffoglio, li prassii abbastanza comune all’Aquila, e questo tipo di apparecchiatura rende l’elemento assai vulnerabile alle scosse sismiche e fa maggiormente risentire l’effetto della componente verticale. Il rinfianco è misto di pietrame e laterizio, con molti vuoti. Si rileva l’ l’assenza di catene t all’imposta ll’i t d deglili archi, hi che h certamente ha contribuito alla perdita di stabilità. Per questa porzione di crolli le cause si possono ricondurre al tipo costruttiva, alla incoerenza del rinfianco e delle malte e alla mancanza di catene idonee a contrastare le spinte orizzontali. D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Convitto Nazionale Crollo di una volta alleggerita con frenelli. Queste volte sono realizzate con mattoni in foglio ed alleggerite con frenelli. In luogo del rinfianco presentano quindi una serie di volte più iù piccole, i a l sempre realizzate li t iin mattoni tt i su muretti che spiccano dall’intradosso che, con un piccolo livellamento, consentono di ottenere un calpestio p p piano. Si tratta di una struttura leggera, idonea ad essere realizzata ai piani più alti degli edifici perché esercita spinte ridotte e non richiede elevati carichi verticali sui piedritti piedritti. Si tratta in ogni caso di volte molto più vulnerabili a carichi anomali dovuti al sisma o all’impatto di materiali di crollo di q quanto non siano q quelle realizzate con rinfianco pieno. D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Convitto Nazionale Un primo progetto di intervento, del 1980,, prevedeva, p , tra l’altro,, lavori sulle strutture consistenti nella sostituzione di alcuni solai in legno del secondo piano con nuovi solai in a travetti prefabbricati in precompresso e laterizi. Nel corso dei sopralluoghi effettuati e dall’esame dei rilievi effettuati dal Politecnico di Torino non sono stati rilevati il id dannii o crolli lli riconducibili i d ibili all solaio oggetto dei lavori. D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Convitto Nazionale Un secondo progetto, del 1982, concerneva invece lavori di consolidamento della struttura muraria e di rifacimento del tetto. La parte di lavori relativa al a consolidamento della struttura muraria consisteva nell’inserimento di un sistema di tiranti nella parte più alta dell'edificio, per la quasi totalità del fronte su via Sallustio e il risvolto i l su Vi Via P Patini. i i Una parte delle coperture oggetto dell’intervento sono state danneggiate dal sisma ed una porzione risulta crollata insieme alle murature portanti. Muratura sul cortile SW D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Convitto Nazionale In definitiva il crollo di questa porzione di edificio appare pp dovuto alla concomitanza sfavorevole di una serie di fattori, tra i quali: - la scadente qualità della muratura a con cui era realizzato, elemento peraltro comune a gran parte del complesso; - il fatto di essere una parte aggiunta rispetto al corpo scala originario, male o per nulla collegato al resto dell’edificio; - l’irregolarità strutturale associata alla variazione di altezza rispetto alla parte più bassa ed il comportamento sfavorevole tipico delle testate di edifici edifici. Muratura sul cortile SE (foto Politecnico di Torino) D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Convitto Nazionale Buona parte dei crolli dell’edificio sono associati a situazioni di marcata vetustà e p particolare carenza di q qualità costruttiva,, talvolta stratificatasi nel tempo anche per la generale povertà con cui sono state effettuate modifiche successive. a I lavori eseguiti più di recente, tra il 1980 ed il 1984, e di cui si è trovata documentazione presso gli uffici del Genio Civile non sono direttamente connessi agli eventi di crollo o, nel caso della disposizione delle catene, tentavano di prevenirli, sebbene non siano risultati efficaci nella situazione già compromessa dalla consistenza complessiva delle parti interessate. Peraltro essi risultano conformi alle scarne previsioni in materia imposte dalla normativa i d dell’epoca ll’ iin cuii sono statii realizzati. li i D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Convitto Nazionale Per quanto riguarda il crollo delle volte, che si é verificato con elevata incidenza,, anche qui q carenze costruttive e vetustà dei materiali hanno giocato i ruoli più importanti. Relativamente alle volte del cortile principale é stata infatti rilevata l’assenza di catene ed una scarsa qualità dei rinfianchi delle volte stesse. a Nelle stanze prossime all’angolo tra via Sallustio e Corso Vittorio Emanuele è presente invece una tipologia costruttiva diversa, essendo le volte sottostanti alleggerite con frenelli e voltine. Questa tipologia è intrinsecamente più vulnerabile alle azioni sismiche ma ancor più all’impatto dei materiali di crollo dei soffitti che, almeno in uno dei due crolli più importanti, hanno investito la volta l iin quantità i à rilevanti. il i L La causa d dell crollo ll è d da iindividuare di id quindi i di nella ll intrinseca inadeguatezza di questo tipo strutturale a resistere alle azioni cui sono state sottoposte, specialmente se concomitanti con la caduta di materiale t i l pesante t d daii soffitti. ffitti D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Posizione ( (Google g Maps) a D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Vista prima del sisma ((Virtual Disaster Viewer) a D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Vista prima del sisma (Visual Pagine Gialle) a D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Vista da via XX settembre: crollo di una piccola porzione del complesso edilizio a (7 aprile 2009) D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Vista da via XX settembre prima p del sisma a D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Vista da via XX settembre: collasso del piano soffice a D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Vista laterale della porzione crollata sul p lato posteriore rispetto a via XX settembre a (Panorama) D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Demolizione dell’ala crollata a D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Dopo la demolizione dell’ala crollata (16 aprile 2009) a D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Progetto originale: p pianta architettonica del piano tipo. L edificio L’edificio fu a costruito per ospitare appartamenti per abitazione ai quattro piani superiori, ed un deposito di medicinali al piano terra ed al primo p piano interrato. D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Progetto originale: p pianta architettonica del piano terra. E interessante E’ a notare come i carichi accidentali previsti (2 (2.50 50 kN/m2 per il piano appartamenti, e 4.00 kN/m2 per il piano deposito) non siano sostanzialmente inferiori a quelli delle successive destinazioni d’uso. D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Nell’anno 1979 l’edificio venne acquistato dall’Opera Universitaria dell’Università degli g Studi dell’Aquila. q La delibera prevedeva anche l’esecuzione di accertamenti di natura tecnica, dei quali però non è stato possibile trovare traccia. a Nel 1980 viene presentata una relazione sulla ristrutturazione del piano terra, al fine di dotare la Casa dello Studente di una biblioteca, e di trovare una sistemazione definitiva per gli uffici dell’Opera Universitaria. Si prevede di di posizionare la biblioteca al centro dell’edificio e gli uffici nelle zone esterne. Nell 1999 vengono assegnatii llavorii di restauro e risanamento N i conservativo i dell’edificio, sulla base di un progetto redatto l’anno precedente. Questo progetto rappresenta il primo sostanziale cambiamento nella distribuzione i t interna d deii piani i i residenziali id i li d dell’edificio, ll’ difi i iin cuii glili appartamenti t ti originari i i i vengono trasformati in camere da letto con bagni. D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Nel 2001 viene stipulato un atto aggiuntivo per l’appalto dei lavori di restauro e risanamento conservativo della Casa dello Studente e degli g uffici dell’Azienda per il Diritto agli Studi Universitari. L’atto aggiuntivo è stato redatto per la sopraggiunta necessità di eseguire maggiori lavori rispetto a quanto previsto nel progetto g principale del 1998. a Nessuna traccia di interventi sulle strutture dell’edificio si ha nei due progetti citati, ma solo lavori di carattere architettonico e impiantistico. Nel progetto originario del 1965, il piano terra, nella sezione crollata, era comunque caratterizzato dalla presenza, nella zona di affaccio su via XX Settembre, S b di tamponatura esterna che, h con il progetto d dell 1998 1998, scompariva completamente per la sostituzione di essa con pareti vetrate. In questo modo, il piano terra veniva trasformato in piano soffice. D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Nella documentazione tecnica, ed in particolare nei vari progetti di ristrutturazione dell’edificio,, dopo p il p progetto g originario g del 1965,, non vi è traccia alcuna della valutazione di adeguatezza statica e sismica delle strutture dell’edificio, né di verifica degli elaborati del progetto originario di dimensionamento strutturale, circostanza che si ripete anche in occasione dei a vari passaggi di proprietà che ha subito l’edificio anche quando l’edificio da provato è divenuto pubblico ed in particolare residenza per studenti. D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Progetto originale: schema della posizione dei pilastri e dei telai principali a D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Progetto originale: carpenteria p e schema armature telaio principale a D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Armature dei pilastri rilevate in p situ, che confermano il funzionamento a unidirezionale dei telai resistenti (26 agosto 2009) D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Piano seminterrato dell’ala crollata con la struttura di fondazione (9 settembre 2009) a I pilastri del piano seminterrato sono tutti presenti e nella loro posizione originaria, senza collassi o cedimenti. Il crollo non ha quindi interessato il piano seminterrato, ma è avvenuto al di sopra di esso. D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Planimetria della carpenteria dei p pilastri dell’edificio: in rosso il pilastro non inserito dal progettista. a Il pilastro avrebbe dovuto trovarsi laddove si incontrano due travi, una in falso sull’altra. Mentre le altre due ali presentano, con la dovuta simmetria, un pilastro su tale allineamento, lli l’l’ala l collassata ll non presenta tale pilastro e ciò costituisce una delle probabili cause dell’innesco d ll’i d dell cinematismo di collasso. D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Rottura a taglio di uno pilastri del piano terra dell’ala NW sopravvissuta p p (26 agosto 2009) a D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Danni alle strutture in c.a. causati dal passaggio degli impianti (26 agosto, t 9 settembre tt b 2009) a D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Cattiva disposizione delle armature trasversali sulle travi e su un pilastro dell’ala NW sopravvissuta. Corrosione dell’armatura. a (22 agosto 2009) D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Caratteristiche del calcestruzzo in situ Rcm = 15.8 MPa Resistenza cubica media Rck = 8.52 MPa Resistenza cubica caratteristica a Rmin = 9.15 MPa Resistenza cubica minima C.O.V. = 0.30 Coefficiente di variazione D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Casa dello Studente Le cause del crollo possono identificarsi in: Errata E t concezione i strutturale t tt l (irregolarità (i l ità iin pianta, i t sistema i t resistente i t t unidirezionale per ciascuna ala dell’edificio); Carenze in fase di realizzazione ((calcestruzzo scadente e disomogeneo, g a copriferro insufficiente); Carenze della manutenzione e delle ristrutturazioni successive (assenza di controlli sulla resistenza sismica dell’edificio dell edificio nei passaggi di proprietà proprietà, interferenze impianti-struttura, demolizione delle tamponature a piano terra e conseguente trasformazione in piano soffice). D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Gruppo di lavoro Francesco Benedettini Luis D. D Decanini Domenico Liberatore Laura Liberatore Danilo Ranalli a Antonello Salvatori Luigi Sorrentino D. Liberatore I collassi degli edifici scolastici indotti dal terremoto dell’Aquila Grazie per l’attenzione! l attenzione! [email protected] @