L’Aquila: il racconto oltre la sentenza
30 maggio 2013 ore 9.00 ÷ 17.00
Università degli Studi di Milano-Bicocca
via Bicocca degli Arcimboldi, 8
Edificio U7, II piano, Aula de Lillo
La mistificazione dei commenti che hanno accompagnato la storica sentenza del tribunale
italiano contro gli scienziati che componevano la Commissione grandi rischi dopo il terremoto a
L'Aquila impone, a distanza di tempo, riflessioni che vadano oltre il merito stesso della sentenza.
Rilevante, ai fini di un dibattito esauriente tra esperti di campi diversi del sapere, non è tanto chi ha
torto o ha ragione, ma perché si sia fatta tanta confusione narrativa a fronte di una sintesi chiara
degli assunti di fondo dell’impianto accusatorio. Se ne discuterà nel convegno organizzato dal
Centro MaCSIS, in collaborazione con Scienzainrete.
Prendere decisioni in condizioni di incertezza costituisce una fonte di valori per la comunità,
ma si direbbe che in Italia manchi una “cultura del rischio”, una cultura che si costruisce e si
insegna, non si improvvisa. E i media, anche il giornalismo scientifico, devono aver risentito di
questa carenza culturale. La confusione mediatica alla sentenza potrebbe infatti essere letta come
l’esito spontaneo di un Paese – di una cultura – che non ha (avuto) categorie all’altezza della
situazione (oltre ai soliti personalismi e ai toni esasperati).
Il cittadino tuttavia non sembra più disposto a farsi trattare da “eterno bambino”: il web ha
dimostrato (dimostra) un'orizzontalità del sapere. L’esperto si trova spesso spiazzato da questi nuovi
cittadini esigenti e informati, come lo è il medico che non vuol sentire quel che il paziente ha
trovato su Internet (al di là di ciò che ha trovato). La rete appare come un sintomo che qualcosa non
funziona e conferma quel “fastidio” crescente verso una cultura paternalistica che “tranquillizza”,
come hanno fatto gli esperti della Commissione grandi rischi, e non tiene conto della incertezza del
processo scientifico e della complessità dei messaggi da trasmettere.
La mistificazione della comunicazione a L'Aquila non riguarda solo il terremoto del 2009
ma anche quello che è accaduto dopo. Tanto da far parlare di due terremoti. Il secondo è stato quello
operato con la disconnessione, attraverso il trasferimento forzoso e di massa degli aquilani fuori
dalla città, che ha separato le persone dalle proprie vite, e le ha tenute lontane dalla possibilità di
compiere scelte. Cosa che ha reso sempre più passivi i cittadini, e ha avuto l’effetto di frammentare,
oltre ai luoghi e agli spazi, il tempo di una comunità. Ha separato il tempo delle persone da quello
della città; il tempo di una parte delle persone da quello di altre.
Questi i principali temi che verranno affrontati durante il convegno secondo il seguente programma:
Mattino h. 9:00 – 13:00

“Il terremoto nell’informazione. Per una rassegna stampa critica”
Ranieri Salvadorini – giornalista scientifico freelance

“La rete racconta l’occupazione della protezione civile e le bugie di politica e stampa”
Anna Pacifica Colasacco – blogger aquilana, attuale portavoce dell’Assemblea cittadina

"All'Aquila si è processata la scienza? La differenza tra allarmismo e rassicurazionismo"
Antonello Ciccozzi – docente di Antropologia culturale presso l’Università dell’Aquila e consulente
per la Procura nel processo alla CGR

“Il rischio come legame sociale”
Adriano Zamperini – docente di Psicologia sociale presso l’Università di Padova
Pomeriggio h. 14:00 – 17:00

“Le politiche della scienza: la cultura mancante”
Maria Chiara Tallacchini – docente di Filosofia del diritto presso l'Università Cattolica di Piacenza

“Giudice penale e scienza: un’analisi tecnico-giuridica della sentenza aquilana”
Luca Masera - docente di Diritto penale presso l'Università di Brescia

“La comunicazione scientifica nella società della conoscenza: rischio, fiducia e bene pubblico”
Andrea Cerroni – docente di Sociologia e comunicazione della scienza e direttore del Master
MaCSIS presso l’Università di Milano-Bicocca
Moderatore: Gianna Milano, giornalista scientifica freelance
La partecipazione è aperta a tutti. Per informazioni: [email protected].
Sarà possibile seguire il convegno in diretta streaming (anche su Scienzainrete) e porre domande via
Twitter sul canale @colpodiscienza con l’hashtag #sentenzaAquila.
Contenuti del convegno e approfondimenti saranno pubblicati sui siti http://www.colpodiscienza.it e
http://www.scienzainrete.it