Test TFA A035: segnalazione domande probabilmente errate 7. La f.e.m. indotta in una bobina di 200 spire posta perpendicolarmente in un campo magnetico uniforme, nell'ipotesi che il flusso varia di ± 2,5x 10 -5 Wb ogni micro secondo è: A) ± 5 V B) ± 8 V C) ± 15 V D) ± 10 V Tra le possibili risposte non è presente la soluzione corretta: e = −N dϕ ± 2 .5 E − 5 = −(± 200 ⋅ 25) = ±5000 V = −200 dt 1E − 6 Dovrebbero essere considerate corrette tutte le risposte. 8. In un circuito RL serie, con R = 10 Ω, alimentato da una tensione di 220 V e attraversato da una corrente I, il fattore di potenza vale: A) cosφ=0,8 B) cosφ=0,75 C) cosφ=0,9 D) cosφ=0,85 Senza avere il valore della corrente o la reattanza non è possibile calcolare il risultato. Dovrebbero essere considerate corrette tutte le risposte. 13. Sulla linea di alimentazione di un motore asincrono trifase a vuoto sono disposti due wattmetri inseriti secondo Aron. Note le indicazione dei wattmetri P32= 2582 W, P12=1022 W, nota la tensione di alimentazione 380 V 50Hz, calcolare la corrente assorbita dal motore: A) 6,845 A B) 11,84 A C) 3,95 A D) 9,5 A Il problema richiedeva di calcolare arcotangenti o radici, abbastanza complessi da non risultare fattibili senza calcolatrice in un tempo medio di tre minuti. Dovrebbero essere considerate corrette tutte le risposte. 26. Il potere di corto circuito nominale è: A) il valore del potere di interruzione esterno assegnato dal costruttore B) la massima corrente che l'interruttore è in grado di interrompere C) la corrente presunta di corto circuito in un determinato punto dell'impianto D) il massimo valore di corrente utilizzato per definire tutte le caratteristiche di un interruttore automatico La risposta A non è corretta, in quanto presenta un errore di definizione, in quanto le norme definiscono il potere d’interruzione estremo, non esterno. Citando dal Manuale di Impianti Elettrici”, di Gaetano Conte, edizione Hoepli: “il potere d’interruzione nominale su cortocircuito Icn corrisponde al valore efficace della componente simmetrica della corrente presunta di cortocircuto che l’apparecchio è in grado di interrompere qualunque sia il valore della relativa componente unidirezionale”. La risposta piú corretta risulta quindi la B. 27. Il valore della caduta di tensione percentuale in una conduttura monofase di 4 mm² lunga 100 m, alimentata a 230 V e con IB = 20 A a cosφ = 0,9 vale: A) 8,86 V B) 7,86 V C) 6,26 V D) 12,6 V È richiesta la ∆V%, ma le soluzioni sono date in valore assoluto; inoltre manca la temperatura d’esercizio e il materiale del conduttore. Dovrebbero essere considerate corrette tutte le risposte. 30. Una conduttura trifase è realizzata con un cavo multipolare in rame con temperatura di servizio di 70 °C, lunghezza 100 m, sezione 35 mm². Alimentata a 400/230 V nel funzionamento a regime dei carichi trasmette una corrente di intensità Ib = 75 A con cosφ = 0,80. Ipotizzando una reattanza induttiva di servizio X = 0,1 Ω/km, si calcoli la caduta di tensione concatenata a valle della conduttura. A) 7,1 V B) 6,5 V C) 4,1 V D) 5 V Il quesito richiedeva di conoscere a memoria la resistività del rame e il valore del coefficiente termico; in letteratura tali valori non sono univoci, ma presentano una variabilità tale da rendere dubbio il valore della risposta. Per esempio, Elettrotecnica Generale, di Cottignoli, riporta, a 0 °C, un valore di ρ0 = 0.0168÷0.0175 Ω·mm²/m e di α0 = 3.9÷4.3E-3 1/°C. Il manuale dell'ingegnere dà ρ20 = 0.0173÷0.0179 Ω·mm²/m a 20 °C con α = 3.9E-3 1/°C. Fundamentals of Physics Extended, di Jearl Walker, considera a 20 °C ρ20 = 0.0169 Ω·mm²/m, ossia il valore che il Cottignoli dà a 0 °C. Con tali valori il risultato è compreso nella fascia ∆V = 6.8÷7.5 V, sufficiente a far venire il dubbio sull’effettiva correttezza dei dati forniti e quindi sull’esattezza della risposta. Dovrebbero essere considerate corrette tutte le risposte. 33. In un corto circuito si sviluppa una corrente con valore di cresta pari a 20 kA. Nell'istante di corto circuito il valore dell'angolo caratteristico del circuito di guasto è φ = π/2. Calcolare il valore efficace della corrente di corto circuito simmetrica. A) 7,071 kA B) 14,141 kA C) 11,234 kA D) 10 kA Manca la fase della tensione nell’istante di guasto, necessaria a sapere il valore richiesto (Impianti Elettrici terza edizione, Gaetano Conte, Hoepli): [Nel caso di carico induttivo, φ = π/2,] il grado di asimmetria dipende dal valore di γ, avendo i due casi limiti: – γ = 0 (corto circuito nell’istante di zero della tensione): π i (t ) = 2 I s sin ωt − + 1 2 E la corrente risulta totalmente asimmetrica […]. In questo caso i picchi della corrente di corto circuito hanno tutti la stessa ampiezza, pari a: –γ= I cr = 2 2 I s (corrente di cresta) π 2 (corto circuito nell’istante di massimo della tensione): i (t ) = 2 I s senωt E la corrente risulta totalmente simmetrica […]. I picchi della corrente di corto circuito hanno ancora la stessa ampiezza, pari a: I cr = 2 I s Dovrebbe essere considerato il punteggio di 0.5 anche a chi ha risposto B. 39. La risposta a regime al gradino di ampiezza 12 di un sistema con f.d.t. = A) 0,12 B) 6 C) 9 D) 12 La risposta corretta è 0, come si ricava applicando il teorema del valore finale: u (+ ∞ ) = lim s ⋅ s →0 12 s (s + 100 ) ⋅ =0 s (s + 5)(s + 2000 ) Dovrebbero essere considerate come corrette tutte le risposte. s (s + 100 ) è: (s + 5)(s + 2000) 48. La temperatura corrispondente ad una tensione di 3 V generata da un trasduttore di temperatura con uscita compresa tra 0 V e 5 V per temperature comprese tra – 20 °C e 80 °C vale: A) 0°C B) 20°C C) 40°C D) 60°C ∆T = 80 − (− 20 ) = 100 °C ∆V = 5 − 0 = 5 V ∆T 100 = = 20 °C/V ∆V 5 ∆T ∆T = V = 3 ⋅ 20 = 60 °C ∆V T = ∆T + Tmin = 60 − 20 = 40 °C La risposta corretta non è la A), ma la C).