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Video a memoria
Le immagini di uno spettacolo prendono
forma attraverso la memoria e il racconto di
una esperienza con l’Odin Teatret
16
Venerdì
marzo
ž 12.00
Il teatro che mi piace
a cura del Prof. Franco Ruffini,
Dams-Università Roma Tre
28
marzo
Mercoledì
ž 15.30
Il primo spettacolo
a cura della Prof.ssa Mirella Schino,
Dams-Università dell’Aquila
4
Mercoledì aprile
ž 15.30
Dentro l’Odin Teatret
a cura del Prof. Ferdinando Taviani,
Dams-Università dell’Aquila
11
Mercoledì
aprile
ž 15.30
Immagini sulla retina
a cura della Prof. Clelia Falletti,
Dams-Università Roma La Sapienza
Rassegna video
Per tutta la durata della mostra proiezioni a loop:
Eugenio Barba e l'Odin Teatret
In cammino attraverso il teatro
1994, 60 min.
Sulle due sponde del fiume
regia Torgeir Wethal, 1978, 58 min.
In the beginning was idea
(the Gospel according to Oxyrhincus)
regia Torgeir Wethal, 1991, 71 min.
La mostra proseguirà poi nelle Biblioteche di
Roma con il seguente calendario:
Biblioteca Elsa Morante
Via Adolfo Cozza 7, Ostia Lido
dal 27 aprile al 26 maggio
Su richiesta sarà possibile visionare altri
video dedicati all’Odin Teatret presso la
Biblioteca di Casa dei Teatri (ore 10-17)
Biblioteca Marconi
Via Gerolamo Cardano 135
dal 4 al 30 giugno
Odin Teatret on line:
Biblioteca Franco Basaglia
Via Federico Borromeo 67
dal 9 al 28 luglio
www.sba.uniroma3.it/odinteatret
Al fine di diventare un punto di riferimento in
Italia per lo studio dell’Odin Teatret, la Biblioteca
delle Arti ha allestito la pagina web Sfogliando
l’Odin: l’Odin Teatret in biblioteca. Una ricca
galleria di immagini oltre a servizi quali:
assistenza nelle ricerche bibliografiche, spoglio
dei periodici della biblioteca, bibliografia di e
sull’Odin Teatret e link utili.
Casa dei Teatri
Villino Corsini
Villa Doria Pamphilj
largo 3 giugno 1849 Roma
angolo via di San Pancrazio
(ingresso Arco dei Quattro Venti)
grafica: Zètema Progetto Cultura - Alessandra Meneghello
Incontri
Preludio alla mostra Odin Teatret. Immagini
di un’avventura teatrale è l’appuntamento al
Teatro Quirino, lunedì 12 marzo ore 10.30,
con lo spettacolo-dimostrazione Il tappeto
volante di e con Julia Varley, storica attrice
dell’Odin Teatret.
Assessorato
alle Politiche Culturali
Municipio Roma XVI
orario di apertura:
da martedì a domenica
ore 10-19
in occasione della Pasqua:
domenica 8 aprile: chiuso
lunedì 9 aprile: aperto (ore 10-13)
ingresso libero
info
06.45440707
www.casadeiteatri.culturaroma.it
www.bibliotechediroma.it
www.enteteatrale.it
Odin Teatret
Immagini di un’avventura teatrale
manifesti, fotografie, incontri, rassegna video
La mostra è a cura di Piera Storari e Silvia Ruffini per l’Università Roma Tre-Biblioteca delle Arti
In collaborazione con
mostra
dal
16 marzo al 15 aprile 2007
Odin Teatret
Odin Teatret
Immagini di un’avventura teatrale
Una mostra per raccontare la storia del Nordisk
Teaterlaboratorium/Odin Teatret – più noto
semplicemente come Odin Teatret – attraverso i
manifesti degli spettacoli e degli eventi, i programmi
di sala, le foto di Tony D’Urso e alcuni video degli
spettacoli e delle dimostrazioni di lavoro teatrale. Un
focus, dunque, sulle immagini e l’immaginario del
celebre gruppo di teatro che nel 2007 compie 43 anni.
Odin Teatret. Immagini di un’avventura teatrale illustra
il lungo percorso del gruppo di teatro con immagini
dalla straordinaria pregnanza figurativa, una
modulazione cromatica e del segno che a volta esalta
il particolare mentre in altre si evidenzia una
composizione pittorica densissima di matericità e vita,
quella stessa vita che riannoda mito e paesaggio,
memoria e simbolo, grazie alla sapiente architettura
dei suoi prestigiosi autori, fra i quali ricordiamo Peter
Bysted.
Il materiale messo in mostra proviene dalla selezione
di un cospicuo fondo che la Biblioteca di Area delle
Arti – Sezione Spettacolo Lino Miccichè
dell’Università Roma Tre ha acquisito nell’ambito di
un progetto di cooperazione con il Nordiske
Teaterlaboratorium di Holstebro, in Danimarca, in
previsione della costituzione di una selezione
ragionata dell’ormai sconfinata bibliografia sull’Odin
Teatret e allo scopo di diventare un importante punto
di riferimento in Italia per lo studio di questo gruppo
di teatro.
In questa mostra il racconto di un’avventura teatrale
fuori dal comune quale quella dell’Odin Teatret è
affidato alle immagini dei manifesti, dei video, dei
programmi di sala e delle fotografie.
I manifesti messi in mostra scandiscono le tappe
più significative di circa quaranta anni di una attività
teatrale. Che si tratti di lavori di artisti chiamati per
l’occasione o del frutto di collaborazioni più stabili
nel tempo, essi evocano, attraverso le modulazioni di
una grande libertà compositiva, gli elementi chiave
dell’evento cui il manifesto è dedicato: un oggetto,
un’impronta, un tono cromatico, un frammento della
messa in scena, il senso complessivo di una
ambientazione.
Ecco allora l’alchimia de Il Vangelo di Oxhyrincus, la
filigrana metafisica di Talabot, il preraffaellita Judith o
l’archetipico epigramma di Mythos: tutte illustrazioni,
disegni o fotografie ricomposte nella pagine del
manifesto o del programma di sala che ci raccontano
di nuovo la parabola unica dell’Odin.
Gli autori dei manifesti in mostra sono spesso artisti
attivi, oltre che nel campo delle arti figurative, anche
in quello dello spettacolo in generale, e in particolare
dell’Odin Teatret. E’ il caso di Else Marie Laukvik, una
dei fondatori dell’Odin, di Luca Ruzza, scenografo di
alcuni dei loro spettacoli, e di Dario Fo che, pur
estraneo al gruppo, con il suo disegno per il 25mo
anniversario ha voluto testimoniare una sua
vicinanza artistica, e non solo, con l’Odin Teatret.
Anche i programmi di sala testimoniano in modo
tangibile la cura, l’interesse, l’amore dell’Odin per lo
spettacolo e per tutto ciò che gravita intorno ad esso.
Sia nel caso che generino un libro, sia che evochino
un diario di bordo con immagini e testi dell’attore
che ha interpretato lo spettacolo, sia che si
propongano come un viaggio per immagini
attraverso lo spettacolo, i programmi di sala sono
pensati dall’Odin come un supporto per la memoria
dello spettacolo, non per vedere meglio ma
soprattutto per rivedere.
Arricchiscono la mostra le fotografie di Tony
D’Urso, fotografo pugliese. Tra i suoi primi lavori di
rilievo vi sono mostre fotografiche e audiovisivi
sull’emigrazione, il servizio di leva, e altri temi legati
alle lotte degli anni ’70. Naturale dunque la sintonia
con l’Odin Teatret, che segue assiduamente fin dal
1972, diventandone così il fotografo “ufficiale”.
La mostra include anche una rassegna video di
spettacoli, documentari e filmati didattici sull’Odin.
L’Odin Teatret nasce ad Oslo nel 1964, ad opera del
regista italiano Eugenio Barba e di alcuni attori
espulsi dalle Accademie ufficiali; si trasferisce poi
stabilmente, dal 1966, a Holstebro, in Danimarca.
Prima della fondazione, Eugenio Barba aveva
collaborato per due anni – dal ’61 al ’63 – con
Jerzy Grotowski, il regista polacco che ha
rivoluzionato il teatro del secondo Novecento.
Dalla metà degli anni ’70 l’Odin introduce nei suoi
viaggi in ogni parte del mondo la pratica del
“baratto”: uno scambio tra le sue esperienze
artistiche (training, spettacoli di strada e in teatro,
improvvisazioni) con le diverse comunità ospitanti,
che rispondono con le proprie danze e musiche,
cerimonie tradizionali. Del 1976 è il manifesto del
“Terzo Teatro”, come Barba chiamò quell’universo
di persone che danno il nome di teatro alla pratica
della propria scontentezza e della propria voglia di
cambiare: oltre il “primo”, dell’istituzione; e oltre il
“secondo”, dell’avanguardia. Nel 1979 Barba
formula i principi dell’Antropologia Teatrale, che si
concentra sul livello pre-espressivo dell’attore,
cioè sulla sua capacità di attrarre l’attenzione dello
spettatore a prescindere dal contenuto, dallo stile
recitativo e dall’ideologia dello spettacolo in cui
agisce.
Oltre all’allestimento di spettacoli, l’Odin promuove
una serie di eventi di cultura teatrale:
- ISTA (International School of Theatre
Anthropology) in cui le implicazioni
dell’Antropologia Teatrale vengono messe alla prova
di teatranti e studiosi d’ogni parte del mondo e
d’ogni tradizione del teatro. Alla prima sessione, nel
1980, ne sono seguite altre 13, l’ultima in Polonia
nel 2005.
- Holstebro Festuge, settimana di festa a Holstebro
con cadenza triennale, iniziata nel 1991: ad essa
prendono parte gruppi di teatro e associazioni
culturali d’ogni tipo.
- Odin Week, con cadenza annuale, un incontro di
pedagogia ed etica del teatro per giovani gruppi di
attori.
Inoltre, l’Odin ha una propria casa editrice e di
produzione.
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