Sezione di Bologna ANALISI METEOROLOGICA E DI ALCUNI EPISODI CRITICI DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO DELL’ANNO 2008 Hanno collaborato alla stesura della presente relazione: Isabella Ricciardelli, Vanes Poluzzi, Linda Passoni, Claudio Maccone, Arianna Trentini, Silvia Ferrari Dati meteorologici forniti dal Servizio Idro-Meteo-Clima di Arpa EmiliaRomagna: Giovanni Bonafè, Marco Deserti, Rodica Tomozeiu, Paolo Mezzasalma, Giovanna Pirretti Pagina 1 di 88 INDICE: 1. ANALISI METEOROLOGICA 1.1 PRECIPITAZIONI 1.2 ALTEZZA DELLO STRATO DI RIMESCOLAMENTO 1.3 VELOCITA’ E DIREZIONE DEL VENTO 1.4 TEMPERATURA MINIMA E MASSIMA 1.5 ANDAMENTO METEOROLOGICO MENSILE E CONFRONTO CON LA CLIMATOLOGIA 1.6 ANOMALIE ANNUALI DI PRECIPITAZIONE E TEMPERATURA RISPETTO AL CLIMA DI RIFERIMANTO 1961 – 1990 2. ANALISI METEOROLOGICA DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO ALCUNI EPISODI 2.1 EPISODIO DI PM10 DEL 21 FEBBRAIO – 1 MARZO 2008 2.2 EPISODIO DI OZONO DEL 22 GIUGNO – 3 LUGLIO 2008 Pagina 2 di 88 CRITICI DI 1. ANALISI METEOROLOGICA Nella valutazione della qualità dell’aria è necessario considerare e analizzare le variabili meteorologiche che più influenzano l’accumulo, il trasporto, la diffusione, la dispersione, la rimozione e le eventuali trasformazioni fotochimiche degli inquinanti nell’atmosfera. Risultano indicatori rilevanti: - - il numero di giorni di pioggia e la quantità di precipitazione cumulata (mm), determinanti nei meccanismi di rimozione degli inquinanti; l’altezza dello strato di rimescolamento (m), che dà la misura della turbolenza (di origine termica, dovuta al riscaldamento della superficie, e di origine meccanica, dovuta al vento) nello strato di atmosfera più vicino al suolo, esprimendo l’intensità dei meccanismi di dispersione verticale; la percentuale di condizioni atmosferiche stabili (%), che esprime con quale frequenza lo strato superficiale risulta stabile e quindi meno favorevole alla dispersione degli inquinanti; - la velocità del vento (m/s), determinante per la dispersione, e la direzione del vento (gradi), utile per valutare il trasporto degli inquinanti; - la temperatura massima (°C), che nel periodo estivo dà la misura dell’intensità dei meccanismi fotochimici e della produzione di ozono. Di seguito viene riportata in dettaglio un’analisi della situazione dell’anno 2008 (confrontato con il 2007) per i parametri di maggior interesse per quanto riguarda la comprensione dello stato dell’inquinamento atmosferico. 1.1 PRECIPITAZIONI Vengono riportate su due colonne le mappe, per ogni mese dell’anno 2008 e 2007, del numero di giorni con precipitazioni cumulate giornaliere maggiori di 5 mm, nel territorio dell’EmiliaRomagna. La scelta di tale tipo di indicatore è legata al fatto che si ritengono 5 mm di pioggia un valore al di sopra del quale i fenomeni di rimozione meccanica e chimica dovuti alle precipitazioni siano, con buona probabilità, efficaci. I campi sono il risultato di un’interpolazione con il metodo dell’inverso del quadrato della distanza dei dati misurati dalle stazioni meteorologiche. Pagina 3 di 88 Figura 1 Numero di giorni con precipitazioni maggiori di 5 mm in Emilia Romagna, confronto 2007-2008 Pagina 4 di 88 Pagina 5 di 88 Pagina 6 di 88 Tabella 3: Numero di giorni con precipitazione cumulata giornaliera maggiore di 5mm e millimetri di precipitazione cumulata mensile nell’area metropolitana bolognese (Stazione Bologna_Urbana) 2007 N°gg >5mm mm 0 1-2 5-7 1-2 1-2 5-7 0 1-2 3-4 5-7 1-2 1-2 10,6 34,6 100,4 19,8 41,8 131,8 1,2 19,2 24,8 143,8 17 41 24-37 586 Mesi 2008 mm N°gg >5mm Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 48,6 16,2 54,2 30,8 133,2 87,8 39,4 10 30,4 39,6 193,8 63 3-4 1-2 3-4 1-2 5-7 5-7 3-4 1-2 1-2 3-4 7-9 3-4 Tot anno 747 36-51 Osservando le mappe e la tabella riassuntiva per l’area metropolitana di Bologna, si può notare che nell’anno 2008 il numero di giorni con precipitazione maggiore di 5mm è stato nettamente superiore rispetto all’anno 2007, passando da un range compreso fra 24-37 (2007) ad uno fra 36-51 giorni (2008); la stessa precipitazione cumulata è stata notevolmente più abbondante nell’ultimo anno rispetto all’anno precedente. I mesi del 2008 che hanno presentato maggiori precipitazioni rispetto all’anno precedente sono risultati essere gennaio, aprile, maggio, luglio, settembre, novembre e dicembre. In particolare maggio e novembre hanno avuto precipitazioni molto copiose e molto più abbondanti rispetto all’anno precedente. Pagina 7 di 88 Pagina 8 di 88 Per quanto riguarda la quantità di precipitazioni, nell’anno 2008 il mese con maggiore precipitazione risulta essere novembre, seguito dal mese di maggio (giugno per Imola, Mario Neri); nel 2007, le quantità di precipitazioni sono state abbondanti in ottobre, marzo e giugno. Molto scarse invece, le precipitazioni di agosto settembre e febbraio dell’anno 2008; l’anno precedente sono state minime le precipitazioni nei mesi gennaio, aprile, luglio e novembre. Pagina 9 di 88 1.2 ALTEZZA DELLO STRATO DI RIMESCOLAMENTO Per la definizione dell’altezza dello strato di rimescolamento e di altri parametri meteorologici, il servizio meteorologico ARPA-SIMC si avvale del pre-processore meteorologico Calmet che, partendo da un insieme di misure di tipo diverso e sfruttando una serie di informazioni sul territorio (orografia, uso del suolo, ecc), ricostruisce i valori dei parametri meteorologici su un grigliato. Calmet è implementato su un dominio che copre il Nord Italia con un passo di 5 Km. Le stazioni utilizzate da Calmet nell’area della provincia di Bologna sono in tutto quattro: Bologna/Borgo Panigale, Imola, San Pietro Capofiume e Loiano. Di seguito vengono riportati gli andamenti dell’altezza dello strato di rimescolamento, come media mensile, calcolata dal processore Calmet a partire dai dati misurati dalle stazioni meteorologiche della rete ARPA – SIMC di Bologna/Borgo Panigale e di Imola, negli anni 2007 e 2008. In generale la pianura è caratterizzata da un andamento tipicamente stagionale con condizioni decisamente stabili e favorevoli all’accumulo di inquinanti durante l’inverno e possibilità di rimescolamento più intenso nel periodo estivo. L’altezza dello strato di rimescolamento nell’anno 2008 risulta nettamente inferiore rispetto all’anno precedente nei mesi primaverili - estivi di maggio, giugno e luglio oltre che nel mese di gennaio. Negli ultimi mesi dell’anno (ottobre, novembre , dicembre) l’altezza dello strato risulta essere maggiore nell’anno 2008. Negli altri periodi dell’anno si riscontrano valori piuttosto simili. Pagina 10 di 88 Nella zona di Imola si sono registrati nei due anni valori pressochè simili tranne nei mesi di gennaio, maggio e giugno dove l’anno 2008 ha visto valori inferiori.. Pagina 11 di 88 Di seguito vengono mostrate le altezze medie di rimescolamento in due ore caratteristiche nei 4 periodi dell’anno nella provincia di Bologna. Pagina 12 di 88 Pagina 13 di 88 Di seguito vengono riportate le mappe delle percentuali di condizioni atmosferiche stabili, per ciascun trimestre stagionale, prodotte con i dati del preprocessore Calmet provenienti dalle 4 stazioni della rete. Pagina 14 di 88 Pagina 15 di 88 Si può notare una variazione stagionale delle condizioni atmosferiche che si mostrano piuttosto stabili nei mesi invernali e meno stabili nei mesi estivi. 1.3 VELOCITÀ E DIREZIONE DEL VENTO Vengono riportati gli andamenti dell’intensità media del vento nelle stazioni di Bologna/Borgo Panigale e Imola, registrati nelle stazioni meteorologiche della rete ARPASIM usate da Calmet , per gli anni 2007 e 2008. Pagina 16 di 88 I valori di ventosità registrati nella stazione di Bologna sono risultati stabili e uniformi (compresi fra i 2 e i 2,5 m/s) per tutto l’anno 2008 tranne nel mese marzo che ha registrato una ventosità leggermente superiore (3 m/s). Rispetto all’anno precedente, i primi mesi dell’anno hanno registrato ventosità maggiore, mentre i mesi estivi hanno riportato una ventosità inferiore. Da agosto in poi i valori i valori di velocità del vento sono simili nei due anni, leggermente superiori quelli del 2008 nei mesi di novembre e dicembre. Vengono riportate in seguito le rose dei venti delle stazioni di Bologna, San Pietro Capofiume e Imola (Mario Neri). Pagina 17 di 88 Pagina 18 di 88 La stazione di Bologna presenta una direzione del vento prevalente da SudOvest determinata dallo sbocco della valle del Reno con intensità del vento fra 4 - 10 m/s. La velocità del vento e la direzione concordano con quelli rilevati nel 2007. La stazione di San pietro Capofiume prospetta una direzione del vento principalmente da Ovest e Ovest-NordOvest , con venti fino a 10 m/s. Rilevante appaiono anche le frequenze dei venti da EstSudEst e NordEst. La stazione di Imola mostra una direzione prevalente del vento da OvestNordOvest e da SudOvest, con intensità compresa fra 4 e 10 m/s. Nelle pagine seguenti vengono riportate le mappe prodotte dal pre-processore Calmet con l’interpolazione dei dati, provenienti dalle 4 stazioni della rete, dell’intensità media e direzione prevalente del vento a 10m nei trimestri stagionali dell’anno 2008. Pagina 19 di 88 Pagina 20 di 88 Pagina 21 di 88 In tutte le stagionalità si evidenziano valori di velocità del vento leggermente più elevati nelle ore diurne con direzione prevalente da sud-ovest. Nei mesi primaverili il vento ha raggiunto le intensità maggiori, soprattutto di giorno. In tutte le stagioni, comunque, le aree appenniniche della parte meridionale della provincia, presentano i valori maggiori di intensità del vento. 1.4 TEMPERATURE MINIMA E MASSIMA I grafici seguenti si riferiscono ad un confronto fra le temperature minime e massime rilevate negli anni 2008 e 2007. Vengono riportati i dati relativi alle stazioni di Bologna (urbana), Porretta Terme, Sant’Agata Bolognese e Imola (Mario Neri). Pagina 22 di 88 Pagina 23 di 88 Pagina 24 di 88 Pagina 25 di 88 Da un’analisi generale delle temperature medie mensili, sia massime che minime, nelle diverse stazioni, si può osservare che nel complesso i primi sei o sette mesi del 2008 le temperature sono state inferiori rispetto al 2007; nel semestre successivo i valori appaiono invece superiori rispetto l’anno precedente. Il mese più caldo dell’anno 2008 risulta essere agosto, a differenza dell’anno precedente in cui il mese più caldo era stato luglio. Il mese più freddo è stato dicembre. Commento Un’analisi generale dell’andamento meteorologico dell’anno 2008 rispetto all’anno precedente, da luogo ad alcune considerazioni. Le precipitazioni sono state notevolmente più abbondanti nell’anno appena trascorso rispetto all’anno 2007; in particolare i mesi di maggio e novembre 2008 hanno avuto precipitazioni assai più copiose degli stessi mesi dell’ anno precedente. I valori dell’altezza dello strato di rimescolamento risultano, nell’anno 2008, più elevati rispetto all’anno precedente nei mesi centrali di maggio, giugno e luglio e nel mese di gennaio; tendono, al contrario, a mantenersi più bassi negli ultimi mesi, mentre sono confrontabili nel resto dell’anno. I valori di velocità del vento mostrano andamenti altalenanti nei primi otto mesi di entrambi gli anni, con valori notevolmente differenti. Da agosto in poi i valori di velocità del vento risultano confrontabili fra i due anni. Per quanto riguarda il valori di temperatura registrati, nel complesso i primi sei o sette mesi del 2008 le temperature sono state inferiori rispetto al 2007; nel semestre successivo i valori appaiono invece maggiori nell’anno 2008. Pagina 26 di 88 1.5 ANDAMENTO METEOROLOGICO MENSILE E CONFRONTO CON LA CLIMATOLOGIA MESE DI GENNAIO La successione di sistemi nuvolosi atlantici che hanno interessato l’Italia settentrionale ha portato precipitazioni abbondanti lungo il crinale appenninico, in particolare quello centrooccidentale. I venti occidentali, come è solito accadere, non hanno favorito accumuli importanti sulla pianura, ma hanno garantito, tuttavia, il raggiungimento della media climatologia che si attesta intorno ai 50 millimetri; precipitazioni più scarse, però, si sono avute lungo la costa, a Rimini e Ravenna, con circa il 20% in meno di quanto atteso. Le temperature basse nella giornata del 3 e del 4 hanno permesso la caduta delle neve anche sulla pianura interna, ma con accumuli di pochi centimetri. Gli episodi successivi hanno, invece, portato la neve solo sui rilievi, dove lo spessore nevoso ha raggiunto valori soddisfacenti. Comune Pioggia Pioggia Anom. Tmax osserv. clima pioggia mese Tmax clima Anom. Tmax Tmin mese Tmin clima Anom. Tmin PC 54 59 -5 7.8 5 2.8 1.3 -2.4 3.7 PR 47 55 -8 7.8 5.1 2.7 1.8 -0.7 2.5 RE 47 52 -5 7.7 5.5 2.2 0.7 -2.3 3 MO 43 48 -5 7.9 5.6 2.3 1.1 -1.8 2.9 BO 51 52 -1 8.4 5.5 2.9 2.2 -1 3.2 FE 52 43 9 8 5 3 2.8 0.4 2.4 RA 26 43 -17 8.6 6.9 1.7 1.3 -0.4 1.7 FC 37 45 -8 9.5 6.7 2.8 1.3 -1.4 2.7 RN 24 47 -23 9.5 7.3 2.2 1.3 0.1 1.2 Come per il resto del Nord, in Emilia Romagna le temperature massime e minime sono state in media di 2, 3 gradi superiori alla media, con l’unico periodo freddo limitato ai soli primi giorni dell’anno. L’aria molto umida ha favorito le nebbie diffuse fino al 22 gennaio, mentre una maggiore ventilazione, accompagnata da aria secca, ha favorito cieli tersi o velati durante l’ultimo periodo. MESE DI FEBBRAIO I sistemi nuvolosi atlantici dell’inizio del mese hanno portato un po’ di precipitazioni, deboli in pianura, moderate sul crinale appenninico, tra le giornate del 3 e del 5. Segue una fase di prolungata stabilità atmosferica caratterizzata da giornate prevalentemente assolate fino al 21 e poi da condizioni di nebbia estesa in pianura durante le ore fredde e persistente anche di giorno sul mare e sul litorale. La prevalenza di giornate con condizioni di cielo sereno si manifesta sulle anomalie delle temperature massime che sono state di almeno due gradi superiori alla media. Allo stesso modo, le notti calme hanno favorito un maggior raffreddamento dell’aria così che l’anomalia positiva è rimasta contenuta in circa mezzo grado. Un discorso a parte va fatto per la fascia costiera dove la presenza delle acque fredde e Pagina 27 di 88 della nebbia persistente ha mantenuto il valore delle temperature media vicino al valore atteso. Le precipitazioni, ovviamente, sono state nel complesso davvero scarse: sulle principali città è caduta, in media, solo un terzo della pioggia attesa, con Forlì e Ravenna tra le più favorite. Comune Pioggia Pioggia Anom. Tmax osserv. clima pioggia mese Tmax clima Anom. Tmax Tmin mese Tmin clima Anom. Tmin PC 41 63 -22 10.1 7.7 2.4 1.8 -1.1 2.9 PR 48 74 -26 10 8.1 1.9 1.9 -0.4 2.3 RE 39 48 -9 10.3 8.1 2.2 1.1 -0.9 2 MO 32 49 -17 10.4 7.9 2.5 1.2 -0.7 1.9 BO 25 46 -21 10.4 8.2 2.2 3.2 0.8 2.4 FE 24 39 -15 10.5 7.8 2.7 3.8 1.7 2.1 RA 33 34 -1 10.2 8 2.2 4.8 3 1.8 FC 29 45 -16 10.9 8.3 2.6 2.9 1.7 1.2 RN 22 48 -26 10.7 8.7 2 3.6 2.9 0.7 MESE DI MARZO La calda domenica del 2 marzo ha regalato valori di temperatura massima davvero inusuali per il periodo: 26.9° a Borgo Panigale (nuovo record per il mese), 22.1° a Rimini (record per la decade) e 23.8° a Piacenza. Già nella notte tra il 4 ed il 5, però, i fiocchi di neve fanno la loro comparsa sui quartieri collinari del capoluogo emiliano, mentre cadono venti centimetri di neve sull’Appennino e piogge abbondanti in Romagna: Cattolica registra 116 mm in tre giornate. A parte un periodo stabile e mite a metà mese, il tempo prosegue con piogge frequenti sulla Romagna e neve che, ad esempio, nella giornata di Pasqua cade sopra i 400 metri. L’ultimo evento piovoso di fine mese, per correnti di scirocco, determina l’esondazione delle acque contenute nella diga di Ridracoli. Comune Pioggia Pioggia Anom. Tmax osserv. clima pioggia mese Tmax clima Anom. Tmax Tmin mese Tmin clima Anom. Tmin PC 13 67 -54 14.9 13.2 1.7 2.7 2.3 0.4 PR 19 67 -48 15.5 14.3 1.2 3.6 3.1 0.5 RE 32 58 -26 15.4 14.4 1 2.1 1.4 0.7 MO 42 58 -16 15 13.9 1.1 2 1.8 0.2 BO 57 58 -1 15 13.8 1.2 4.3 4.1 0.2 FE 34 49 -15 14.7 13.6 1.1 5.4 5.6 -0.2 RA 96 51 45 14.2 13.7 0.5 3.6 3.2 0.4 FC 79 55 24 14.8 13.4 1.4 3.6 3 0.6 RN 128 52 76 14.6 12.8 1.8 4.4 3.9 0.5 Pagina 28 di 88 La zone occidentali della regione, però, hanno registrato un deficit significativo di precipitazioni (a Piacenza -80% ), deficit sempre meno pesante procedendo verso est, fino al surplus della Romagna. Le temperature massime sono state superiori al valor medio del mese di oltre un grado, mentre i valori delle minime non si sono discostate di molto dalle medie. MESE DI APRILE Il fronte temporalesco, che ha interessato il settore orientale della regione nel pomeriggio del 2, è stato accompagnato da forti raffiche di vento (95 km/h a Malborghetto di Ferrara), da grandine fino a 2 cm sul lughese-faentino e da una piccola tromba d’aria nei pressi di Castel Guelfo-BO. La successiva fase meteorologica, dettata dalle correnti atlantiche, favorisce l’Appennino emiliano con piogge molto abbondanti, oltre 200 mm lungo il crinale, che risultano generose anche sulla pianura piacentina e sul crinale romagnolo (intorno ai 100 mm). Sul resto della regione si hanno piogge non uniformi e inferiori alla media, in particolare nel tratto tra Modena e Forlì. L’arrivo d’aria instabile da nord-est nella sera del 23 permette l’ingresso di temporali dal Veneto, col loro carico di piogge, tra la bassa modenese ed il ferrarese, fino al ravennate, dove si avrà una temporanea attenuazione del deficit idrico. Per quanto riguarda il campo termico, i valori delle minime in generale e quelli delle massime sul settore emiliano sono stati intorno al valore medio atteso per il mese, mentre i frequenti venti da sud-ovest hanno determinato un’anomalia positiva di circa un grado sulle temperature massime in Romagna. Comune Pioggia Pioggia Anom. Tmax osserv. clima pioggia mese Tmax clima Anom. Tmax Tmin mese Tmin clima Anom. Tmin PC 105 77 28 17.3 17.2 0.1 5.9 5.7 0.2 PR 64 81 -17 18.5 18.7 -0.2 6.7 6.8 -0.1 RE 69 72 -3 18.5 18.5 0 5.2 5.2 0 MO 40 71 -31 18.4 18.2 0.2 5 5.2 -0.2 BO 32 70 -38 18.5 18 0.5 7.5 7.7 -0.2 FE 64 54 10 18.2 18.2 0 9.2 9.6 -0.4 RA 53 57 -4 18.3 17.2 1.1 6.7 6.3 0.4 FC 35 65 -30 18.8 17.3 1.5 5.8 6.1 -0.3 RN 44 57 -13 18 16.7 1.3 6.7 7.2 -0.5 MESE DI MAGGIO Le grandi piogge sono tornate in regione nella seconda metà del mese: dopo i primi temporali del 17 e 18, nella notte tra il 19 ed il 20 rovesci molto intensi colpiscono le colline e la pianura sottostante tra Bologna e Modena. Fino a 80 mm di pioggia cadono in due ore in alcune zone. Tutti i torrenti tra Bologna e Castelfranco sono in piena, con qualche preoccupazione in più per il Samoggia. Nei tre giorni successivi, con la depressione che staziona sulla regione, si hanno ancora rovesci molto intensi che colpiscono in particolare le aree lungo la Via Emilia e le colline sovrastanti, meno interessata sarà la fascia costiera. Durante l’ultima settimana la regione è interessata da correnti di scirocco, molto umide ma stabili, fin quando il passaggio del fronte nel pomeriggio del 29 genera un’intensa linea temporalesca sull’Appennino Pagina 29 di 88 marchigiano: la grandine si ha a Cesena e nel Lughese, forti raffiche a Forlì e piogge cospicue su tutta la regione, eccetto la fascia più prossima al mare. Tutte le città emiliane riceveranno alla fine del mese circa il doppio della pioggia attesa per il mese, mentre quelle romagnole e Ferrara supereranno di poco il valor medio. Unica eccezione è Rimini con sei millimetri in meno. Le temperature registrate sono state superiori al valor medio per meno di mezzo grado. Comune Pioggia Pioggia Anom. Tmax osserv. clima pioggia mese Tmax clima Anom. Tmax Tmin mese Tmin clima Anom. Tmin PC 130 69 61 22.5 22.3 0.2 11 10.1 0.9 PR 147 66 81 24 23.8 0.2 13.5 12.8 0.7 RE 116 65 51 24.3 23.7 0.6 10.1 9.2 0.9 MO 123 66 57 24 23.6 0.4 10.1 9.5 0.6 BO 140 64 76 23.6 23.1 0.5 12.1 12.2 -0.1 FE 54 53 1 23.5 23.5 0 14.3 14.1 0.2 RA 66 48 18 22.7 22.6 0.1 11.5 10.7 0.8 FC 69 56 13 23.5 23.1 0.4 10.8 10.2 0.6 RN 45 51 -6 22.1 21.5 0.6 11.4 11.3 0.1 MESE DI GIUGNO La nota saliente del mese è stata la persistenza della situazione meteorologica foriera di temporali: in un periodo di diciassette giorni è piovuto giornalmente su almeno qualche porzione di territorio regionale se non su quasi tutta la regione. A parte la zona di Ravenna, il resto della regione ha visto quantitativi abbondanti, con aree del reggiano, modenese e bolognese che sono stati colpiti da alcuni nubifragi (Reggio medesima e Sassuolo). Nella mattinata del 14, oltre ai territori già menzionati, un complesso sistema temporalesco, in rotazione attorno ad un minimo, ha allagato la zona dei lidi ferraresi; osservata anche una tromba marina. L’ultima decade del mese è stata calda e in prevalenza asciutta. Il caldo non è stato eccessivo, anche se l’alta umidità e la persistenza dell’afa hanno reso la situazione meno sopportabile. L’area urbana di Bologna, una delle più calde in regione, ha avuto una sola giornata di disagio, con le altre caratterizzate da disagio debole, seppur prolungato. La tabella riassuntiva evidenzia che le città dell’Emilia hanno avuto almeno il doppio della pioggia attesa, con Reggio che si è avvicinata a triplicare il valore; la zona costiera di Ravenna ha avuto meno pioggia del solito. Le temperature, che nei primi venti giorni erano rimaste sotto i valori medi, sono alla fine risultate superiori alla media. Pagina 30 di 88 Comune Pioggia Pioggia Anom. Tmax osserv. clima pioggia mese Tmax clima Anom. Tmax Tmin mese Tmin clima Anom. Tmin PC 133 65 68 26.8 26.5 0.3 15.6 13.9 1.7 PR 130 63 67 28.5 28.2 0.3 18.1 16.5 1.6 RE 153 57 96 28.5 27.9 0.6 14.7 13.9 0.8 MO 142 60 82 28.2 27.9 0.3 15 14.1 0.9 BO 115 57 58 28 27.3 0.7 17.3 16 1.3 FE 91 56 35 27.8 27.6 0.2 18 17.8 0.2 RA 36 47 -11 27.5 26.6 0.9 16.6 14.3 2.3 FC 81 61 20 27.8 26.9 0.9 15.8 13.4 2.4 RN 53 52 1 26.8 25.5 1.3 17.4 15.2 2.2 MESE DI LUGLIO La regione ha seguito un andamento meteorologico asciutto e stabile. Le primissime ore del mese sono segnate dalla formazione di una cellula temporalesca sulla bassa pianura tra Reggio e Bologna, con epicentro nella zona di Ravarino (MO) dove la grandine ed il vento provocano un corridoio di danni rilevanti alle colture. La prima settimana è la più calda ed afosa del mese, ma le temperature massime nel mese non superano mai i 35° tranne che a Rimini, dove quel valore di soglia è appena raggiunto grazie ad alcuni casi di venti caldi dall’interno che hanno accomunato il versante adriatico dell’Italia. Il fronte freddo del 21 si è manifestato in regione con forti ed estese grandinate: le più estese tra le provincie di Reggio e Bologna con numerose segnalazioni di terreni resi bianchi dalla precipitazione; le più forti lungo una striscia tra Castiglione di Ravenna, Cervia, Cesenatico e Bellaria e su Cattolica, con danni alle colture e alle proprietà. Segue una fase di tempo secco e fresco, seguito da un riscaldamento finale con qualche temporale locale. Il mese è stato secco in regione ad eccezione della bassa pianura tra Reggio e Ferrara e localmente sui rilievi; temperature superiori alla norma di circa due gradi lungo la costa. Comune Pioggia Pioggia Anom. Tmax osserv. clima pioggia mese Tmax clima Anom. Tmax Tmin mese Tmin clima Anom. Tmin PC 17 37 -20 30 29.3 0.7 17.1 16.3 0.8 PR 6 39 -33 31.7 30.9 0.8 19.3 18.9 0.4 RE 34 41 -7 31.6 30.9 0.7 15.9 16 -0.1 MO 30 42 -12 31.3 30.6 0.7 16.3 16.4 -0.1 BO 25 40 -15 31.3 30.3 1 19 18.5 0.5 FE 53 41 12 31 30.1 0.9 19.9 20.2 -0.3 RA 40 45 -5 30.8 29 1.8 18.5 16.7 1.8 FC 5 52 -47 31.1 29.5 1.6 17.5 16 1.5 RN 8 51 -43 30.3 28.1 2.2 19.6 17.6 2 Pagina 31 di 88 MESE DI AGOSTO Il mese d’agosto in Emilia Romagna è stato fortemente siccitoso e con temperature superiori alla media. Gli impulsi d’aria instabile, che hanno causato temporali tra Piemonte e Veneto, non sono riusciti ad organizzare sulla regione eventi estesi di precipitazione, che si sono presentati invece in maniera sporadica ed irregolare. Non per questo non si sono avuti episodi intensi. Sulla coda di un fronte temporalesco sul Veneto nella sera del 6, alcuni temporali fioriscono tra Parma e Reggio Emilia e stazionano a lungo su quest’ultima città dove si misurano 71 mm di precipitazione; quantitativi molto, molto inferiori altrove. Anche l’intenso sistema atlantico di Ferragosto salta la regione e solo alcuni temporali interessano qua e là il territorio, con l’eccezione della riviera tra Rimini e Cattolica, colpita da un forte temporale nel pomeriggio. La serenità del cielo durante il mese ha favorito l’aumento delle temperature massime, mentre ha tenuto l’anomalia delle minime su valori più contenuti. Comune Pioggia Pioggia Anom. Tmax osserv. clima pioggia mese Tmax clima Anom. Tmax Tmin mese Tmin clima Anom. Tmin PC 8 63 -55 30.8 28.4 2.4 16.9 16.3 0.6 PR 20 69 -49 32.2 30.1 2.1 19.3 18.6 0.7 RE 73 55 18 32.3 30 2.3 15.6 15 0.6 MO 15 57 -42 32.2 29.7 2.5 16.5 15.8 0.7 BO 11 53 -42 32.3 29.8 2.5 19.1 18.2 0.9 FE 19 56 -37 31.4 29.5 1.9 20 19.5 0.5 RA 6 53 -47 31.4 28.7 2.7 18.8 16.9 1.9 FC 1 61 -60 31.6 29.1 2.5 17.5 16.1 1.4 RN 36 58 -22 30 27.8 2.2 19.4 17.6 1.8 MESE DI SETTEMBRE Un temporale forte colpisce la città di Bologna in primo giorno del mese, in particolare i quartieri settentrionali con grandine, pioggia intensa, e raffiche di vento: l’aeroporto subisce la chiusura per l’allagamento della pista e per vento forte fino a 74 km/h. In precedenza i temporali forti avevano interessato anche le colline del piacentino. Nei giorni seguenti, come il resto d’Italia, la regione vede l’azione di una rimonta d’aria calda che fa registrare nuovi record per la stazione di Bologna (34.3° contro i 34.1 nel 1987) e di Piacenza (34.0° contro i 33.4 nel ’70 e ’87). L’intenso sistema perturbato del 13 e 14 genera in regione temporali di modesta intensità. L’eccezione si ha tra la pianura bolognese ed il ferrarese dove i temporali stazionano per alcune ore e provocano estesi allagamenti. A seguire l’aria fredda continuerà ad affluire sulla regione, tenendo le temperature molto basse per il periodo: se la prima decade di settembre è stata tra le più calde dal 1951, l’ultima è stata tra le più fredde e il mese risulterà alla fine leggermente più freddo del normale sull’Emilia, mentre sulla Romagna le temperature saranno più vicine alla norma. L’aria fredda produce anche alcuni fenomeni d’instabilità lungo la costa. Nel complesso il mese è stato in genere molto siccitoso, ad eccezione del ferrarese, pianura bolognese, riminese e Val Marecchia. Pagina 32 di 88 Comune Pioggia Pioggia Anom. Tmax osserv. clima pioggia mese Tmax clima Anom. Tmax Tmin mese Tmin clima Anom. Tmin PC 28 67 -39 24.9 24 0.9 13 13 0 PR 6 70 -64 25 25.4 -0.4 13.2 14.2 -1 RE 15 63 -48 24.9 25.4 -0.5 10.2 11.4 -1.2 MO 11 65 -54 24.7 25 -0.3 12.2 13.4 -1.2 BO 32 63 -31 25 25.4 -0.4 13.5 14.8 -1.3 FE 80 58 22 24.6 25 -0.4 15.2 16.4 -1.2 RA 65 71 -6 25.4 24.7 0.7 15.2 13.5 1.7 FC 18 72 -54 25 24.7 0.3 13.4 12.7 0.7 RN 58 72 -14 24.1 24.2 -0.1 15.4 14.5 0.9 MESE DI OTTOBRE IL freddo della prima settimana del mese raggiunge il culmine nella mattina del 5, quando alcune stazioni della pianura interna registrano temperature sotto zero. Nei venti giorni seguenti la regione rimane, però, sotto una cupola d’alta pressione con temperature superiori alla norma, nebbie notturne e assenza di precipitazioni. Un refolo d’aria fredda entra dalla porta della bora nella giornata del 17 e porta deboli precipitazioni lungo la Via Emilia. Seguono giornate sotto una cappa di nubi basse e stratiformi ma senza nebbia sulla pianura. Finalmente, il cambiamento occorso alla fine del mese riporta le piogge sulla regione che, per i forti venti da sud ovest, raggiungono quantitativi considerevoli lungo il crinale appenninico emiliano tanto da superare il totale atteso per il mese. Piove un po’ anche sulla pianura sottostante ma sulla Romagna le precipitazioni rimangono scarse, tanto che a Rimini cade un decimo della pioggia attesa; a Piacenza se ne raggiunge quasi la metà. Il freddo della prima settimana quasi non ha avuto effetto sulla media mensile a causa delle temperature molto miti che l’hanno seguito: l’anomalia finale è stata in media di circa 2°C in più. Comune Pioggia Pioggia Anom. Tmax osserv. clima pioggia mese Tmax clima Anom. Tmax Tmin mese Tmin clima Anom. Tmin PC 49 107 -58 20.1 17.4 2.7 10.7 8.7 2 PR 35 100 -65 20.8 18.4 2.4 12.1 10.3 1.8 RE 31 85 -54 20.9 18.5 2.4 8.1 6.7 1.4 MO 37 82 -45 21.2 18.4 2.8 10.1 8.8 1.3 BO 36 73 -37 21.6 18.9 2.7 11.4 10.4 1 FE 30 63 -33 21.2 18.4 2.8 12.3 11.5 0.8 RA 15 64 -49 21.7 19.2 2.5 11.3 9.9 1.4 FC 20 73 -53 21.4 18.7 2.7 10.7 9.1 1.6 RN 7 79 -72 21.6 19.1 2.5 12 10.7 1.3 Pagina 33 di 88 MESE DI NOVEMBRE La caratteristica dominante del mese è rappresentata dalle piogge continue e copiose. Se si esclude la fascia costiera che ha avuto precipitazioni nella norma, buona parte dell’Emilia ha ricevuto più del doppio della pioggia attesa nel mese, con Parma in prima posizione per i suoi 236 mm (256% del valore normale di 92 mm); pioggia superiore alla media anche sulla Romagna occidentale. Da sottolineare i valori fino a 500 mm che si sono registrati sull’alto Appennino che hanno portato in seguito ad una recrudescenza dei fenomeni franosi, tipici dei nostri rilievi. La neve in pianura è caduta in tre occasioni: nella giornata del 24 tra Reggio e Piacenza (pochi centimetri). Il giorno successivo si ha un’imbiancatura in Romagna fino alle spiagge tra Ravenna e Rimini. Il 28 la neve cade tra Modena e Piacenza con quantitativi via via crescenti procedendo da Reggio verso l’Oltrepò Pavese. Nel complesso, le correnti umide provenienti dall’Africa settentrionale hanno mantenuto le temperature su valori superiori al normale di circa un grado e mezzo, in particolare durante la prima parte del mese. L’irruzione fredda che ha preceduto le nevicate ha portato gelate estese in pianura durante alcune notti, ma non intense. Comune Pioggia Pioggia Anom. Tmax osserv. clima pioggia mese Tmax clima Anom. Tmax Tmin mese Tmin clima Anom. Tmin PC 167 90 77 11.8 10.2 1.6 5.2 3.5 1.7 PR 236 92 144 12.5 10.8 1.7 6.2 5.2 1 RE 210 82 128 12.8 11.1 1.7 3.8 2.6 1.2 MO 198 83 115 13.1 11.2 1.9 5 3.7 1.3 BO 188 84 104 13.4 11.5 1.9 6 4.8 1.2 FE 135 68 67 13.1 11.3 1.8 6.9 6.3 0.6 RA 88 77 11 14.6 12.3 2.3 6.6 4.6 2 FC 109 84 25 14 11.9 2.1 6 3.8 2.2 RN 80 85 -5 14.7 13.1 1.6 6.3 5.7 0.6 MESE DI DICEMBRE Il mese in regione s’annuncia subito, all’alba del primo giorno, con temporali che interessano alcune città della pianura. In generale i flussi umidi da sud-ovest, che hanno interessato a più riprese la regione nei primi 15 giorni del mese, hanno scaricato notevoli quantità d’acqua e neve lungo l’Appennino. Un primo impulso umido arriva nella giornata del 5, seguito da aria più fredda che determina, all’arrivo del successivo impulso perturbato del 10, la caduta di neve fino alla pianura di Piacenza. Altro sistema e ancora pioggia intensa cade nella giornata dell’11 anche sui rilievi romagnoli: il Marecchia si gonfia e a Ridracoli il livello dell’acqua sale di parecchi metri. Seguono giorni di correnti sciroccali, con precipitazioni non molto intense se non il 18 quando un minimo si chiude sull’Adriatico e porta piogge abbondanti sul riminese. Pausa pre-natalizia e la regione è, quindi, interessata da correnti fredde polari che portano poca neve il 25 ma più abbondante il 28 anche sulle città della pianura interna della Romagnola. La mappa della pioggia del mese mostra i notevoli apporti raggiunti sul crinale appenninico (fino a mezzo metro d’acqua in qualche stazione), mentre sulla pianura i Pagina 34 di 88 quantitativi sono stati molto minori seppure superiori al normale; temperature appena sopra al valore di lungo periodo. Comune Pioggia Pioggia Anom. Tmax osserv. clima pioggia mese Tmax clima Anom. Tmax Tmin mese Tmin clima Anom. Tmin PC 91 70 21 5.1 5.8 -0.7 -0.7 -1 0.3 PR 104 65 39 6.3 6.2 0.1 1.2 0.9 0.3 RE 102 64 38 6.4 6.3 0.1 -0.4 -1 0.6 MO 74 66 8 6.3 6.4 -0.1 0.5 -0.2 0.7 BO 73 66 7 7 6.5 0.5 0.9 0.5 0.4 FE 66 49 17 6.9 6.3 0.6 2.1 1.9 0.2 RA 79 62 17 8.2 7.7 0.5 1.1 0.7 0.4 FC 77 65 12 8 7.2 0.8 1 0.6 0.4 RN 131 65 66 8.9 8.8 0.1 1.3 1.7 -0.4 1.6 ANOMALIE ANNUALI DI PRECIPITAZIONE E RISPETTO AL CLIMA DI RIFERIMENTO 1961 - 1990 TEMPERATURA Dalle analisi dei dati di anomalie annue di temperature minime e massime e di precipitazione (Figura 2 ) dal 1990 al 2008 (calcolate sull’anno solare), rilevati nella stazione meteorologica di Bologna posta in Piazza VIII Agosto, si evidenziano sistematiche anomalie positive di temperatura minima e massima in quasi tutti gli anni considerati, mentre per le precipitazioni i risultati sono piuttosto altalenanti. È interessante notare che dall’anno 2001 le maggiori anomalie di temperature si evidenziano nelle minime; in particolar modo si noti come nel 2004 e nel 2005 le anomalie della massima risultano leggermente negative in contrapposizione ad importanti anomalie positive di temperatura minima. L’anno 2008 appena trascorso, nel dettaglio stagionale, (Figure 3 e 4), è stato caratterizzato da anomalie positive di temperatura, sia nei valori massimi che nei valori minimi, con una particolare enfasi nel periodo invernale (valori di anomalia attorno a 2°C); per quanto riguarda le anomalie di precipitazione, si osservano anomalie negative in inverno e positive in primavera e in autunno, mentre durante l’estate si è evidenziato un valore di poco negativo. Pagina 35 di 88 Figura 2: Anomalia di temperatura minima e massima a Bologna dal 1990 al 2008 rispetto al clima di riferimento 1961-1990 Figura 3: Anomalia annua di precipitazione a Bologna rispetto al clima di riferimento 1961-1990 Pagina 36 di 88 Figura 4: Anomalia stagionale di Tmax/Tmin a Bologna nel 2008 rispetto al clima di riferimento 1961-1990 Figura 5: Anomalia stagionale di precipitazione a Bologna nel 2008 rispetto al clima di riferimento 1961-1990 Pagina 37 di 88 2. ANALISI METEOROLOGICA DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO 2.1 ALCUNI EPISODI CRITICI DI EPISODIO DI PM10 DEL 21 FEBBRAIO – 1 MARZO 2008 Descrizione dell'evento di inquinamento A partire dal 21 febbraio le concentrazioni medie giornaliere di PM10 nelle area urbana di Bologna sono cresciute fino a raggiungere il 25 febbraio il valore di 149 µg/m3 nella centralina di San Felice e di 119 nella centralina dei Giardini Margherita. Nella fascia costiera e in parte delle centraline del settore est, i valori più alti (120 µg/m3) sono stati raggiunti nei giorni successivi (28 febbraio). Nel settore ovest le concentrazioni più elevate, in alcune centraline anche superiori a 150 µg/m3 , si sono registrate nei giorni 21 e 23 febbraio. I valori di PM10 sono rientrati nei limiti di legge a partire dal 1 marzo, tranne per il settore ovest e per parte del settore est. Figura 6 : Concentrazioni medie giornaliere di PM10 nelle stazioni di traffico nei tre settori dell’Emilia-Romagna. Nel settore ovest le centraline di Giordani-Farnese e di Viale Timavo hanno raggiunto valori molto elevati e superiori a 150 µg/m3 rispettivamente nei giorni 21 e 23 febbraio 2008. Il 28 febbraio si è poi registrato un ulteriore incremento delle concentrazioni in quasi tutte le centraline. Pagina 38 di 88 Figura 7: Concentrazioni medie giornaliere di PM10 nelle stazioni del settore ovest dell’Emilia-Romagna. Nella fascia costiera le stazioni urbane hanno raggiunto il valore massimo di PM10 tra il 27 e il 28 febbraio con il valore più elevato nella centralina di Marecchia. Figura 8: Concentrazioni medie giornaliere di PM10 nelle stazioni del settore fascia costiera dell’Emilia-Romagna. Pagina 39 di 88 Nel settore orientale, a differenza degli altri due settori, le centraline presentano diversi andamenti e picchi in giorni differenti fino al 26 febbraio. Dal 27 febbraio si hanno comportamenti simili fra le diverse centraline e la maggior parte di esse raggiunge i valori massimi proprio in queste giornate. In paricolare, i valori massimi sono raggiunti dalle centraline di Porta San Felice e dai giardini margherita il 25 febbraio, mentre dalla centralina Emilia il 28 febbraio. Solo la stazione di Ghepardi si è distaccata un po’ dagli andamenti delle altre centraline mostrando il picco di concentrazione il 27 febbraio. Figura 9: Concentrazioni medie giornaliere di PM10 nelle stazioni del settore est dell’Emilia-Romagna. Pagina 40 di 88 Immagini da satellite Vengono riportate di seguito le immagini da satellite per ciascun giorno del periodo dell’episodio critico. Le immagini sono state registrate dal satellite NOAA 17 nel campo del visibile (Image courtesy of the University of Dundee http://www.sat.dundee.ac.uk/ ). Immagine alle ore 11.59 GMT del 21 febbraio 2008 Immagine alle ore 11.49 GMT del 22 febbraio 2008 Pagina 41 di 88 Immagine alle ore 11.38 GMT del 23 febbraio 2008 Immagine alle ore 11.18 GMT del 25 febbraio 2008 Immagine alle ore 11.28 GMT del 24 febbraio 2008 Immagine alle ore 12.47 GMT del 26 febbraio 2008 Pagina 42 di 88 Immagine alle ore 12.37 GMT del 27 febbraio 2008 Immagine alle ore 12.16 GMT del 29 febbraio 2008 Immagine alle ore 12.26 GMT del 28 febbraio 2008 Immagine alle ore 10.17 GMT del 01 marzo 2008 Pagina 43 di 88 Situazione meteorologica a scala sinottica Figura 10 : Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 21 febbraio 2008 (dati: analisi ECMWF). Figura 11 : Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 22 febbraio 2008 (dati: analisi ECMWF). Pagina 44 di 88 Figura 12 : Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 23 febbraio 2008 (dati: analisi ECMWF). Figura 13 : Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 24 febbraio 2008 (dati: analisi ECMWF). Pagina 45 di 88 Figura 14: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 25 febbraio 2008 (dati: analisi ECMWF). Figura 15: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 26 febbraio 2008 (dati: analisi ECMWF). Pagina 46 di 88 Figura 16: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 27 febbraio 2008 (dati: analisi ECMWF). Figura 17: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 28 febbraio 2008 (dati: analisi ECMWF). Pagina 47 di 88 Figura 18: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 29 febbraio 2008 (dati: analisi ECMWF). Figura 19: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 1 marzo 2008 (dati: analisi ECMWF). Pagina 48 di 88 Figura 20: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 21 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Figura 21: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 22 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Pagina 49 di 88 Figura 22: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 23 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Figura 23: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 24 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Pagina 50 di 88 Figura 24: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 25 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Figura 25: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 26 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Pagina 51 di 88 Figura 26: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 27 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Figura 27: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 28 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Pagina 52 di 88 Figura 28: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 29 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Figura 29: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 1 marzo 2008 (dati: analisi LM). Pagina 53 di 88 Figura 30: Direzione del vento a 10 metri alle ore 12 del 21 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Figura 31: Direzione del vento a 10 metri alle ore 12 del 22 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Pagina 54 di 88 Figura 32: Direzione del vento a 10 metri alle ore 12 del 23 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Figura 33: Direzione del vento a 10 metri alle ore 12 del 24 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Pagina 55 di 88 Figura 34: Direzione del vento a 10 metri alle ore 12 del 25 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Figura 35: Direzione del vento a 10 metri alle ore 12 del 26 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Pagina 56 di 88 Figura 36: Direzione del vento a 10 metri alle ore 12 del 27 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Figura 37: Direzione del vento a 10 metri alle ore 12 del 28 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Pagina 57 di 88 Figura 38: Direzione del vento a 10 metri alle ore 12 del 29 febbraio 2008 (dati: analisi LM). Figura 39: Direzione del vento a 10 metri alle ore 12 del 1 marzo 2008 (dati: analisi LM). Pagina 58 di 88 Commento L’andamento meteorologico a scala sinottica è caratterizzato, nei giorni 21 e 22 febbraio, da una circolazione di tipo occidentale, con masse d’aria provenienti dall’atlantico, come è visibile dalle mappe riportanti il geopotenziale a 500 hPa e la temperatura a 850 hPa. Dal giorno 23 tale circolazione inizia a cambiare, masse d’aria più calda iniziano a provenire dal continente africano e la temperatura a 850 hPa si porta a valori molto elevati (6-8 gradi): questa massa d’aria calda si mantiene sull’Italia fino al 25 febbraio. Durante i mesi freddi dell’anno, la presenza di aria calda in quota tende a favorire fenomeni di inversione termica bloccando la circolazione dell’aria nei bassi strati dell’atmosfera. La diminuzione dei venti quindi tende a impedire la buona diffusione sia in verticale che in orizzontale degli inquinanti emessi a livello del suolo, favorendone l’accumulo. Nei giorni successivi la circolazione ritorna da ovest-nord-ovest con masse d’aria più fredde provenienti dall’atlantico settentrionale. Nel primo giorno di marzo, i valori di vento e di temperatura a 850 hPa ritornano molto elevati rivelando un probabile fenomeno di vento di föhn dovuto alla corrente che, una volta superata la catena montuosa delle alpi, si riscalda scendendo al di sopra della pianura padana. Non a caso, si assiste in questa giornata, ad un netto calo delle concentrazioni di PM10 in atmosfera. Situazione meteorologica in Emilia-Romagna Nel periodo considerato, l’Emilia-Romagna è caratterizzata da una bassa ventosità (1-2 m/s) che tende ad aumentare nella giornata del 1 marzo, soprattutto nella fascia costiera (6 m/s). Figura 40: Intensità del vento (m/s) nei tre settori dell’Emilia-Romagna Pagina 59 di 88 La copertura nuvolosa e la scarsa ventosità hanno mantenuto un altezza di rimescolamento inferiore ai 1000 m fino al 26 febbraio, raggiungendo valori inferiori ai 600 metri nei giorni 27 e 28 febbraio; tale situazione meteorologica, associata ad una assenza pressoché totale di precipitazioni in tutte le giornate considerate, ha creato condizioni decisamente favorevoli all’accumulo di inquinanti in atmosfera. Figura 41: Copertura nuvolosa (ottavi) nei tre settori dell’Emilia-Romagna Pagina 60 di 88 2.2 EPISODIO DI OZONO DEL 22 GIUGNO - 3 LUGLIO 2008 Descrizione dell’evento di inquinamento A partire dal 22 giugno per circa 6 giorni, i valori massimi giornalieri di ozono sono rapidamente cresciuti in tutti i settori della regione Emilia-Romagna, fino a raggiungere valori superiori alla soglia di informazione alla popolazione (180 µg/m3). Dopo tale data, le massime giornaliere di settore diminuiscono rapidamente mantenendosi comunque a valori prossimi al valore di riferimento normativo di 120 µg/m3. Figura 42: Concentrazione massima giornaliera dell’ozono nei tre settori dell’EmiliaRomagna. Nelle stazioni del settore est si registrano andamenti delle concentrazioni massime di ozono simili in tutte le stazioni di monitoraggio. La centralina di Giardini Margherita, a Bologna, ha registrato il valore massimo giornaliero (246 µg/m3) e il più alto fra tutte le centraline, il 27 giugno, valore che supera la soglia di allarme per l’ozono di 240 µg/m3. Lo stesso giorno, Monte Cuccolino, Castenaso e Parco Resistenza hanno superato la soglia d’informazione alla popolazione di 180 µg/m3. Pagina 61 di 88 Figura 43: Concentrazione massima giornaliera dell’ozono nel settore est dell’EmiliaRomagna. Figura 44: Concentrazione massima giornaliera dell’ozono nel settore ovest dell’EmiliaRomagna. Pagina 62 di 88 Figura 45: Concentrazione massima giornaliera dell’ozono nella fascia costiera dell’EmiliaRomagna. Pagina 63 di 88 Immagini da satellite Vengono riportate di seguito le immagini da satellite per ciascun giorno del periodo dell’episodio critico. Le immagini son state registrate dal satellite NOAA 17 nel campo del visibile (Image courtesy of the University of Dundee http://www.sat.dundee.ac.uk/ ). Immagine alle ore 12.34 GMT del 22 giugno 2008 Immagine alle ore 12.23 GMT del 23 giugno 2008 Pagina 64 di 88 Immagine alle ore 12.13 GMT del 24 giugno 2008 Immagine alle ore 11.52 GMT del 26 giugno 2008 Immagine alle ore 12.02 GMT del 25 giugno 2008 Immagine alle ore 11.42 GMT del 27 giugno 2008 Pagina 65 di 88 Immagine alle ore 11.31 GMT del 28 giugno 2008 Immagine alle ore 10.14 GMT del 30 giugno 2008 Immagine alle ore 11.21 GMT del 29 giugno 2008 Immagine alle ore 12.40 GMT del 1 luglio 2008 Pagina 66 di 88 Immagine alle ore 12.30 GMT del 2 luglio 2008 Pagina 67 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Situazione meteorologica a scala sinottica Figura 46: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 22 giugno 2008 (dati: analisi ECMWF). Figura 47: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 23 giugno 2008 (dati: analisi ECMWF). Pagina 68 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 48: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 24 giugno 2008 (dati: analisi ECMWF). Figura 49: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 25 giugno 2008 (dati: analisi ECMWF). Pagina 69 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 50: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 26 giugno 2008 (dati: analisi ECMWF). Figura 51: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 27 giugno 2008 (dati: analisi ECMWF). Pagina 70 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 52: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 28 giugno 2008 (dati: analisi ECMWF). Figura 53: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 29 giugno 2008 (dati: analisi ECMWF). Pagina 71 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 54: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 30 giugno 2008 (dati: analisi ECMWF). Figura 55: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 1 luglio 2008 (dati: analisi ECMWF). Pagina 72 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 56: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 2 luglio 2008 (dati: analisi ECMWF). Figura 57: Geopotenziale a 500 hPa e temperatura a 850 hPa alle ore 12 del 3 luglio 2008 (dati: analisi ECMWF). Pagina 73 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 58: Vento a 10 metri alle ore 12 del 22 giugno 2008 (dati: analisi LM). Figura 59: Vento a 10 metri alle ore 12 del 23 giugno 2008 (dati: analisi LM). Pagina 74 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 60: Vento a 10 metri alle ore 12 del 24 giugno 2008 (dati: analisi LM). Figura 61: Vento a 10 metri alle ore 12 del 25 giugno 2008 (dati: analisi LM). Pagina 75 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 62: Vento a 10 metri alle ore 12 del 26 giugno 2008 (dati: analisi LM). Figura 63: Vento a 10 metri alle ore 12 del 27 giugno 2008 (dati: analisi LM). Pagina 76 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 64: Vento a 10 metri alle ore 12 del 28 giugno 2008 (dati: analisi LM). Figura 65: Vento a 10 metri alle ore 12 del 29 giugno 2008 (dati: analisi LM). Pagina 77 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 66: Vento a 10 metri alle ore 12 del 30 giugno 2008 (dati: analisi LM). Figura 67: Vento a 10 metri alle ore 12 del 1 luglio 2008 (dati: analisi LM). Pagina 78 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 68: Vento a 10 metri alle ore 12 del 2 luglio 2008 (dati: analisi LM). Figura 69: Vento a 10 metri alle ore 12 del 3 luglio 2008 (dati: analisi LM). Pagina 79 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 70: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 22 giugno 2008 (dati: analisi LM). Figura 71: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 23 giugno 2008 (dati: analisi LM). Pagina 80 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 72: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 24 giugno 2008 (dati: analisi LM). Figura 73: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 25 giugno 2008 (dati: analisi LM). Pagina 81 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 74: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 26 giugno 2008 (dati: analisi LM). Figura 75: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 27 giugno 2008 (dati: analisi LM). Pagina 82 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 76: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 28 giugno 2008 (dati: analisi LM). Figura 77: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 29 giugno 2008 (dati: analisi LM). Pagina 83 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 78: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 30 giugno 2008 (dati: analisi LM). Figura 79: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 1 luglio 2008 (dati: analisi LM). Pagina 84 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 79: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 2 luglio 2008 (dati: analisi LM). Figura 80: Geopotenziale e direzione del vento a 850 hPa alle ore 12 del 3 luglio 2008 (dati: analisi LM). Pagina 85 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Commento I valori già elevati di ozono (che caratterizzano gli episodi di smog fotochimico) che si registrano nella stagione estiva, nell’anno considerato raggiungono valori molto alti e superiori alle soglie di riferimento normativo verso la fine di giugno. Come spesso accade, i valori aumentano in concomitanza dell’aumento della stabilità atmosferica e del susseguirsi di giorni con alta radiazione solare. Questo episodio è caratterizzato dalla presenza persistente di valori elevati dell’altezza del geopotenziale a 500 hPa e valori elevati di temperatura a 850 hPa dovuti ad una circolazione di tipo sub-tropicale. Tali condizioni si manifestano, sull’Italia, con un regime di alta pressione che fa progressivamente salire i valori di temperatura e ozono. Tale regime inizia a spezzarsi nei primi giorni di luglio per una relativa diminuzione delle altezze dei geopotenziali e, di conseguenza, i valori di ozono tendono ad abbassarsi, favoriti inoltre da una maggior ventilazione a livello del suolo. Situazione meteorologica in Emilia-Romagna In Emilia-Romagna le giornate dal 23 al 26 giugno sono state caratterizzate da temperature elevate in particolare nelle pianure occidentale ed orientale. La fascia costiera si è mantenuta a temperature inferiori rispetto agli altri settori, ad eccezione della giornata del 24 giugno. La pianura occidentale si avvicina ai 37 gradi nella giornata del 25 giugno mentre la pianura orientale raggiunge i 36 gradi il giorno successivo. A partire dal 27 giugno le temperature sono ritornate a valori tipici della stagione in tutti i settori. Figura 81: Media di settore della temperatura massima al suolo in Emilia-Romagna Pagina 86 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 82: precipitazione cumulata giornaliera (mm) nei tre settori dell’Emilia-Romagna Figura 83: Copertura nuvolosa nei tre settori dell’Emilia-Romagna Pagina 87 di 88 Stato della qualità dell’aria – Anno 2008 Figura 84: Intensità del vento (m/s) nei tre settori dell’Emilia-Romagna Pagina 88 di 88