I VACCINI Impatto delle malattie infettive Other causes 25% Infectious diseases 33% Circulatory diseases 29% Cancer 13% Malattie infettive emergenti Coinvolgimento nella patogenesi di alcuni tumori Coinvolgimento nella patogenesi di malattie croniche (es. neurologiche, circolatorie, infiammatorie) Aumentato numero di pazienti immunocompromessi/vita media Aumentato rischio di infezioni nosocomiali Comparsa di ceppi farmaco-resistenti Impatto delle vaccinazione sulla salute umana Vita media aumentata di 15-20 anni Eradicazione del vaiolo Eradicazione poliovirus e virus del morbillo prevista nei prossimi anni Risparmio Benefici della vaccinazione contro la pertosse Incidenza No. per 100,000 casi dopo: Infezione Vaccinazione Rapporto (infez/vacc) Polmoniti 5000 1 Convulsioni 720 60 12 Danni cerebrali 280 0.1 2800 10 0.02 500 0.075 26 Morte Infezione cronica 2 5000 Prevenzione e terapia Importanza di sviluppare nuovi approcci per la profilassi delle malattie umane per: Prevenzione delle malattie e sofferenza umana (dovere sociale) Prevenzione sequele e fallimenti terapeutici Riduzione dei costi per la terapia (es. ricovero ospedaliero) Vaccinazione rappresenta lo strumento più economico per la prevenzione Misure di prevenzione dalle malattie infettive e loro conseguenze Miglioramento delle condizioni igieniche Immunizzazione (Prima immunizzazione: Jenner 1796) Immunizzazione passiva Immunizzazione attiva Immunizzazione passiva Scopi Protezione temporanea contro la malattia dopo esposizione all’agente patogeno o tossina Attenuare la sintomatologia di un’infezione (es. Tetano, rabbia, VZV, HBV). Modalita’ Somministrazione di anticorpi prodotti esogenamente Fisiologica: Trasferimento transplacentare e nel latte materno di anticorpi Immunizzazione passiva Immunoglobuline Soluzioni intramuscolari di anticorpi derivati dal sangue umano Protezione nei soggetti immunodeficienti, nel morbillo, epatite A Soluzioni endovenose Terapia sostitutiva deficienze IgG Porpora idiopatica trombocitopenica Immunoglobuline specifiche Preparazioni ottenute da pool di sangue umano preselezionato per l’elevato contenuto di anticorpi contro specifiche malattie (es. Epatite B, varicellazoster, rabbia, tetano) Anticorpi monoclonali Anticorpi prodotti da ibridomi diretti contro un singolo epitopo Immunizzazione attiva Scopi Indurre nell’organismo lo sviluppo di difese (umorali e/o cellulari etc.) contro l’infezione (immunità sterilizzante) e/o la malattia Modalita’ Somministrazione di vaccini (Infezione naturale) STRATEGIE DI VACCINAZIONE Vaccini vivi: i microrganismi possono infettare e replicare nell’ospite senza causare la malattia Vaccini non-vivi: l’immunogeno non è in grado di replicare nell’ospite Vaccini a subunità: proteine, peptidi, polisaccaridi Vaccini a DNA: il DNA non replica e induce la sintesi dell’antigene vaccinale (in fase sperimentale) Vaccines Whole cell vaccines Inactivated vaccines Attenuated Attenuated bacteria Live vaccines DNA vaccines Subunit vaccines Apathogenic Apathogenic bacteria Live carrier Proteins / Peptides Polysaccharides Concetto più ampio di vaccinazione Classica profilassi anti-infettiva Vaccini terapeutici anti-infettivi Immuno-terapia e -profilassi dei tumori Immuno-terapia e –profilassi delle malattie croniche (cardiovascolari/neurologiche) Malattie autoimmuni Controllo della fertilità RISPOSTA IMMUNITARIA RISPOSTA IMMUNITARIA Antigeni stimolano risposte cellule T e cellule B (risposta T-cell dipendente) Alcuni antigeni stimolano direttamente risposte B cellulari (risposta T-cell indipendente) Presentazione dell’antigene (MHC-I, MHC-II) e attivazione dei linfociti T CD8+ Lisa cellule infettate Secerne IL-2, INFγγ, TNFβ β CTL IL-2 IL-2 M I HC CD8+ nTp IL-12 APC M HC II CD4+ Th0 CD4+ nTp CD4+ Th1 Media ipersensibilità ritardata Secerne IL2,IL3,IFNγγ,TNFα α,β β IL-2 IL-4 antigene CD4+ Th2 Help a cellule B - Switching isotipo Secerne IL-3, IL-4,5,6,10,13,TNFα α Presentazione antigene (MHC-II) e attivazione linfociti B Help a cellule B - Switching isotipo Secerne IL-3, IL-4,5,6,10,13,TNFα α antigene → B → attivazione → Plasma cellula → → Naive B MHCII → → CD4+ Th2 anticorpi Decorso temporale della risposta anticorpale Risposta primaria Periodo di latenza Risposta umorale e cellulo-mediata Anticorpi 7-10 gg IgM a bassa affinita’ Cambiamento mediato da T-cell help IgG ad alta affinita’ Picco in 2-6 settimane Patogeni replicanti in epiteli mucosali possono indurre IgA Risposta anamnestica o secondaria Piu’ rapida (4-5 gg) Memoria immunologica Imponente proliferazione di cellule secernenti anticorpi o cellule T Anticorpi protettivi Anticorpi antitossine Anticorpi litici Interazione con componenti del complemento Anticorpi antiadesine Prevenzione adesione batterica Opsonine Facilitazione fagocitosi e digestione intracellulare dei batteri Anticorpi neutralizzanti Prevenzione proliferazione virus infettivo COSTITUTENTI DEGLI AGENTI IMMUNIZZANTI Adiuvanti Aumento della risposta immune es. Sali di alluminio Liquido di sospensione Acqua sterile o soluzione fisiologica contenenti proteine o altri costituenti dal sistema biologico in cui l’agente immunizzante viene prodotto Conservanti, stabilizzanti, antibiotici Inibizione di crescita batterica in colture virale, stabilizzazione dell’antigene Derivati del mercurio, gelatina, antibiotici DETERMINANTI DI IMMUNOGENICITA’ Proprieta’ dell’agente immunizzante Stato chimico e fisico dell’antigene Grado di purezza dell’antigene Dose Curva dose-risposta immunitaria Adiuvanti DETERMINANTI DI IMMUNOGENICITA’ Via di somministrazione Rapidita’ e natura della risposta immune Inoculazione in o su organi secretori (produzione di IgA) Sede (glutei vs deltoide) puo’ ridurre la risposta immunitaria Eta’ Bambini ed adulti giovani: risposta migliore Periodo neonatale: immunizzazione passiva materna Eta’ avanzata: diminuita a certi antigeni DETERMINANTI DI IMMUNOGENICITA’ Antigeni polisaccaridici Risposte immunitarie T-cell indipendenti non inducono risposte booster hanno scarsa immunogenicita’ in eta’ pediatrica DETERMINANTI DI IMMUNOGENICITA’ Antigeni proteici Risposta immunitaria T-cell dipendente effetto booster al richiamo buona immunogenicita’ in eta’ pediatrica DETERMINANTI DI IMMUNOGENICITA’ Caratteristiche dell’individuo Caratteristiche genetiche (polimorfismo MHC): Differenti individui riconoscono differenti epitopi di un antigene complesso Condizioni fisiologiche (stato di nutrizione, gravidanza, infezioni) Comparison of live and killed whole-cell vaccines Live/Attenuated Vaccine Killed/Inactivated Vaccine Attenuated microorganisms are employed Virulent bacteria can be used Replicate in the host Non replicating Single/few doses are required Multiple doses are required Smaller number of microorganisms Larger number of microorganisms Less stable More stable No adjuvants are required Often adjuvants are required Can be delivered by natural infection route Generally given by parenteral route Stimulate antibody and cellular responses Induce good humoral but poor cellular responses Promote cellular and humoral memory Stimulate weaker cellular memory Sometimes shedding from vaccinated to unvaccinated (herd immunity) No spread to unvaccinated individuals Variable safety in immunocompromised Excellent safety in immunodeficient patients Shorter shelf-life Usually longer shelf-life Easy transport and storage Easy transport and storage Higher development costs Lower development costs Comparison of live and subunit vaccines Live vaccines Subunit vaccines Live/attenuated microorganisms Subcellular components Replicate in the host Non replicating Variable safety Excellent safety Can spread to unvaccinated individuals Non transmissible to contacts Potential risk of reversion No risk of reversion Potential risk in immune-suppressed No risk in immune-suppressed Usually more reactogenic Usually less reactogenic Stimulate humoral and cellular responses Trigger mainly humoral responses May require fewer doses Multiple doses are required Generally long-lasting protection Periodic boosters required Lower production costs Higher production costs Easy administration logistics More complicated/expensive administration logistics Adiuvanti Maggiore la complessita’ degli antigeni, maggiore l’immunogenicita’ Aumentano la risposta immune agli antigeni Mobilizzano fagociti al sito di deposizione antigenica Direzionano l’antigene alle APC Ritardano il rilascio dell’antigene Adiuvanti Chimici : sali di alluminio emulsioni micro e nanoparticelle (ISCOM) Vegetali: Saponine Batterici: monofosforil lipide A trealoso dimicolato tossina colerica lipopolisaccaride Citochine: Citochine proinfiammatorie (Th1 e Th2) Chemochine Molecole costimolatorie CpG non metilati: Potente effetto immunostimolatorio nei vertebrati Proliferazione cellule B e secrezione Ig Aumento di espressione MHCII Attivazione macrofagi e cellule dendritiche IMMUNIZZAZIONE Individui che non rispondono all’immunogeno Individui che perdono l’immunita’ con il tempo RILEVAMENTO DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA Misurazione del titolo anticorpale Misurazione dell’immunita’ cellulo-mediata (solo sperimentale) PROBLEMI NEL GENERARE VACCINI EFFICACI Fattore Esempio Variazione antigenica Influenza, HIV, Neisseria Ampi serbatoi animali Influenza Integrazione/persistenza del DNA nel genoma dell’ospite Epatite B Infezione cellule chiave Per sistema immune HIV Mutanti “escape” HIV, N. gonorrhoeae (MHC, fagocitosi, IgA proteasi) Vaccini vivi (A) Vaccini virali virus attenuati in colture (e.s. usando cellule che non sono il normale bersaglio) •Vaccino orale contro poliovirus (Sabin), morbillo, parotite, rosolia, varicella Varianti da altre specie (e.s. microorganismi che causano malattie veterinarie) •Vaccino anti-vaiolo (vaccinia virus della mucca), rotavirus isolato da scimmie rhesus (poco efficaci) Genomi riassortiti (co-infezione di cellule con virus segmentati differenti) •rotavirus (geni animali e antigeni superficiali derivati da virus umani), influenza Mutanti ts (temperature-sensitive) (adattati al freddo o termosensibili) •influenza, RSV virus ricombinanti: uso della tecnologia ricombinante per (i) evitare la possibilità di retro-mutazioni, (ii) prevenire la latenza, (iii) proteggere da differenti sierogruppi e/o (iv) usarli come vettori virali ricombinanti •adenovirus, HSV, vaccinia, fowlpox, canarypox, poliovirus Vaccini vivi (B) Vaccini batterici Attenuati/eterologhi • Bacille Calmette-Guérin (231 passaggi in 13 anni) • Mutagenesi chimica (Ty21a) Batteri attenuati ricombinanti (delezione di fattori di virulenza o di geni metabolici) • Vibrio cholerae, Shigella, Salmonella Vettori batterici ricombinanti • Salmonella, V. cholera, Shigella, Listeria, BCG Vaccini uccisi/inattivati virus intattivati • Polio (Salk) • Influenza • Rabbia • Japanese encephalitis Batteri inattivati (calore, fenolo, etc.) • A cellule intere anti-pertosse • V. cholerae Vaccini a subunità Proteine Naturali •Epatite B (Antigene HBs inattivato e purificato dal plasma di individdui infettati cronicamente) •vaccini acellulari della pertosse Proteine ricombinanti •HBV (lievito, cellule CHO, piante) •HPV (Viral-like particles, VLP) •HIV •lyme disease (OspA) Inattivate chimicamente Tossoide tetanico (TT), difterico e della pertosse Inattivato geneticamente Tosside della pertosse e difterico CRM197 Vaccini a subunità Peptidi sintetici Fusi o coniugati ad un carrier etc. esempio: fusione con Ag HBs, coniugati a TT Oligonucleotidi RNA antisenso, Ribozymi (contro geni virali e batterici) Viral RNA Bloccano la trascrizione o traduzione Viral RNA or DNA Antisense RNA Triplex DNA Vaccini a subunità Polisaccaridi Da soli (prima generazione, generano risposte T-indipendenti) •Hib, S. Pneumoniae coniugati, e.s. TT, DT, CRM197 •Hib, S. pneumoniae, S. agalactiae, N. meningitidis DNA (nudo, o veicolato con sistema di delivery) VACCINI A DNA Uso di DNA nudo esprimente il gene (antigene) sotto il controllo di un promotore attivo in cellule di mammifero Injected eukaryotic expression plasmid containing antigen gene Expressed gene product presented by MHC class I molecules i.e mimics viral/endogenous antigen Vaccini a DNA 1960-Ito, induzione di tumori dopo iniezione di DNA del papilloma virus Shope 1962-Atanasiu, induzione di tumori e anticorpi inoculando DNA di polyoma virus 1990-Wolff, transfezione in vivo di DNA nudo 1992-Tang, induzione anticorpi contro HGH tramite inoculazione di DNA via 1993-Ulmer, protezione contro l’influenza Vie di somministrazione: i.m., s.c., i.d. (iniezione, gene gun, biolistic bombardment with gold particles), i.v., mucosale Immune risposte indotte: cellulari (T helper and CTL) umorali Vaccini a DNA Vantaggi Limiti/Rischi Semplici, bassi costi di sviluppo Limitato ad antigeni proteici stabili, no catena del freddo Inattivazione inserzionale Folding ottimale delle proteine eucariotiche transformazione (e.s. attivazione di modificazioni post-traduzionali Immunità duratura efficienti risponste nei neonati no adiuvanti (ISS, CpG) oncogeni) tolleranza Il futuro Vaccini a singola dose Vaccini combinati (aumentate risposte, ridotta interferenza) Vaccini mucosali (nuovi adiuvanti, targeting ottimizzato) Vaccini efficaci per i neonati (evitare inibizione anticorpi materni, risposte aumentate con sistema immune immaturo) Vettori vivi (valutare l’effetto delle pre-esistente immunità, sicurezza in ospiti immunocompromessi,schemi prime-boost) Vaccini a DNA Vaccini combinati per ottimizzare le risposte anticorpali o promuovere immunità duratura: vaccini ottenuti con diverse tecnologie (cellule intere colera più rCTB) o regimi misti (prime boost es. DNA o vettori vivi e proteine) Piante ricombinanti Sistemi di delivery sintetici Quali sono i vaccini in Italia VACCINAZIONI OBBLIGATORIE PER LEGGE Le leggi sull'obbligo vaccinale prevedono come obbligatorie le vaccinazioni: antipolio antiepatite B antitetanica antidifterica (queste ultime due in un'unica iniezione) In concomitanza con la certificazione dell’eradicazione della polio dalla Regione Europea dell’OMS, avvenuta nel giugno 2002, nell’agosto di quello stesso anno è stato adottato definitivamente un calendario basato sulla somministrazione esclusiva di IPV (vaccino di Salk ucciso) VACCINAZIONI RACCOMANDATE vaccinazione singola anti-pertosse vaccinazione singola anti-morbillo vaccinazione singola anti-parotite vaccinazione singola anti-rosolia vaccinazione anti-haemophilus B (Infezioni invasive da Haemophilus influenzae b) vaccinazione anti-influenzale Anti-pneumococco Anti-meningite C Anti-varicella VACCINAZIONI SPECIALI Tratto dal Sito di Pediatria On Line vaccinazione anti-meningococco vaccinazione anti-tifica vaccinazione anti-tubercolare vaccinazione anti-rabbica vaccinazione anti-epatite A vaccinazione anti-varicella vaccinazione anti-colera vaccinazione anti-vaiolosa Vaccinazioni obbligatorie per determinate categorie di persone e di lavoratori vaccinazione antitetanica è obbligatoria, oltre che per tutti gli sportivi affiliati al CONI, per i lavoratori agricoli, i metalmeccanici, gli operatori ecologici, gli stradini, i minatori e gli sterratori, etc., secondo l'elenco riportato nella Legge del 5 marzo 1963, n° 292 vaccinazione antitifica è obbligatoria per gli addetti ai servizi di approvvigionamento idrico, ai servizi di raccolta e distribuzione del latte, ai servizi di lavanderia, pulizia e disinfezione degli ospedali, etc (D. C. G. 2 dicembre 1926 D.P.R. 26 marzo 1980 n° 327, art. 38); vaccinazione antitubercolare (BCG) è obbligatoria per il personale medico ed infermieristico, per le persone conviventi con soggetti affetti da tubercolosi, per i ragazzi di età di compresa tra 5 e 15 anni residenti in zone depresse ad elevata morbosità tubercolare (indice tubercolinico maggiore del 5% nei bambini di 6 anni), per le reclute all'atto dell'arruolamento (L. 14 dicembre 1970 n° 1008); vaccinazioni antimeningococcica, antitifica, antidiftotetanica, antimorbillo-parotite-rosolia sono obbligatorie per le reclute all'atto dell'arruolamento. vaccinazioni raccomandate per alcune categorie professionali vaccinazione contro l'epatite virale B è raccomandata, e offerta gratuitamente, agli operatori sanitari e al personale di assistenza degli ospedali e delle case di cura private, alle persone conviventi con portatori cronici del virus dell'epatite B, agli operatori di pubblica sicurezza, ai politrasfusi e agli emodializzati e a tutte le altre categorie indicate nel D.M. del 4 ottobre 1991. La vaccinazione contro l'influenza è raccomandata a tutte le persone di età superiore a 65 anni e a coloro che sono sofferenti di malattie croniche e debilitanti a carico dell'apparato cardiovascolare, broncopolmonare, renale, etc., nonché agli addetti a servizi di pubblica utilità (Circolari emanate annualmente). La vaccinazione antileptospira è raccomandata ai lavoratori addetti ai servizi di smaltimento dei rifiuti liquidi, agli sterratori, a coloro dediti per diporto ad attività in zone "umide" o in acque dolci (pescatori, canoisti, etc.). La vaccinazione antitifica, così come quella antiepatite virale A e B, l'antipoliomielitica, l'antitetanica, l'antirabbica, può essere indicata per i viaggiatori che si rechino all'estero in zone endemiche o comunque considerate a rischio