SCHEDA LE ENERGIE RINNOVABILI Per energie rinnovabili si intendono: 1) L’energia prodotta dal sole (attraverso impianti fotovoltaici). 2) L’energia prodotta dal vento (attraverso impianti eolici). 3) L’energia prodotta dalle biomasse (attraverso impianti alimentati a biomassa). Le biomasse possono essere: oli vegetali; legno o rifiuti solidi urbani. 4) L’energia prodotta da gas di discarica, da gas residuati dai processi di depurazione e da biogas (attraverso impianti alimentati ciascuno con uno dei tipi di gas elencati). 5) L’energia prodotta dall’acqua (impianti idraulici). LE RICHIESTE PER LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI PER LE ENERGIE RINNOVABILI Per poter costruire un impianto che produca energia rinnovabile superiore ad 1 MW, è necessario il rilascio da parte di questo Assessorato dell’autorizzazione unica. Le aziende interessate presentano un’istanza alla Regione che dopo l’avvio dell’istruttoria e del procedimento e infine la conferenza servizi, rilascia, se sono rispettate tutte le condizioni, il documento richiesto. All’ufficio energia sono state presentate 97 pratiche per il fotovoltaico per una potenza complessiva di 1.308,48 megawatt (MW), 49 pratiche per la biomassa che sviluppano una potenza totale di 949 MW, 468 pratiche per l’eolico, la cui potenza complessiva ammonta a 20.117 MW . In totale sono state presentate 614 istanze (che produrrebbero energia per 22.374,48 megawatt totali). Le autorizzazioni concesse riguardano tutte e tre le fonti rinnovabili. LE SPERIMENTAZIONI L’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica condurrà in Puglia, insieme al Ministero dell’Ambiente, la sperimentazione di impianti di solare termodinamico a concentrazione. Un impianto solare termodinamico è un impianto termoelettrico in cui il calore utilizzato per il ciclo termodinamico è prodotto sfruttando l’energia solare come sorgente di calore ad alta temperatura. L’obiettivo è quello di sviluppare un progetto pilota per la produzione di energia elettrica da fonte solare mediante cicli termodinamici. Tale progetto sarà realizzato con la supervisione di una speciale task-force, presieduta dal prof. Carlo Rubbia. È in partenza la costruzione di cinque distributori di idrometano, una miscela composta dal 70 per cento da metano e dal 30 per cento da idrogeno. In ogni provincia della Puglia sarà possibile fare il pieno scegliendo fra tre opzioni: idrogeno puro, idrometano e metano. Il progetto realizzato grazie a 5 milioni di euro investiti dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione Puglia e al contributo tecnico dell’Università dell’Idrogeno, è stato presentato il 10 aprile a Roma da Jeremy Rifkin, il profeta della rivoluzione industriale verde. La novità non è di poco conto. Nel mondo esistono una quindicina di distributori di idrogeno per automobili, ma la filiera dell’idrogeno pulito, quello ottenuto da fonti rinnovabili, sta nascendo in Italia. E anche per l’idrometano è un debutto su scala mondiale, particolarmente importante perché l’idrogeno ha una doppia funzione: fa da accumulatore, in quanto permette di immagazzinare l’energia che viene dal sole, dal vento, dalle biomasse, dall’acqua, e da vettore per il settore dei trasporti, che attualmente in Italia è basato per oltre il 96% sul consumo di prodotti petroliferi.