sconfinart 2014 - Comune di Pegognaga

Tutti i concerti
sono gratuiti
Orario inizio 22,00
suzzara
Giardini Gina Bianchi
via rosselli, suzzara - mn
tel. 346.1211728
pegognaga
Parco Florida
via verdi, 14/b, pegognaga - mn
tel. 340.0950683
nei nostri giardini
ogni sera di concerto
si può cenare al:
grazie all’ingegno e alla sapienza culinaria
delle mamme della cooperativa e ai volontari
La Cooperativa C.H.V. e i suoi servizi
La Coop. C.H.V. Onlus nasce a Suzzara (Mantova) nel 1986 ad opera di un gruppo di
genitori, volontari e disabili. Gestisce servizi di assistenza, formazione e integrazione sociale
per persone con handicap e disagio sociale a rischio di marginalità. Opera in collaborazione
con Enti Locali e Associazioni di Volontariato del territorio. Dal 1997 si occupa con il Centro
Diurno Disabili “Do diesis” dell’assistenza qualificata di ragazzi con handicap grave e gravissimo
del territorio promuovendo attività e laboratori rivolti alla piena valorizzazione delle capacità
residue nell’ottica di una possibile integrazione sociale . Nel 1996 avvia la sperimentazione del
Servizio Formativo all’Autonomia per l’Integrazione Sociale “PercorIncrociati” rivolto a persone
con handicap psico-fisico più lieve e/o con disagio mentale a rischio di marginalità. Dal gennaio
2012 a seguito della riorganizzazione dei Servizi Socio – Assistenziale della regione Lombardia,
è attivo presso la sede di Piazza Sordello 10 di Palidano il Centro Socio Educativo “Zèn-Zero”.
Oggi gli utenti che frequentano i Servizi della Cooperativa C.H.V. sono complessivamente
una 60ina e provengono da tutto il territorio del Distretto, dai Comuni di Borgoforte, Virgilio
e Mantova, e il loto disagio spazia dall’handicap psicofisico al disagio sociale psicologico. Dalla
sperimentazione educativa, assistenziale, formativa e riabilitativa della Coop. C.H.V. nasce e
sviluppa nel 1998 “Chi è dentro, è dentro... e chi è fuori?” soluzione progettuale avanzata di
impresa sociale sempre nell’ottica dell’inclusione sociale e della ricostruzione delle cittadinanze
dei più fragili. Il progetto, dalle spiccate caratteristiche produttive e socio-culturali, attualmente
prevede la gestione congiunta dei Giardini Pubblici Gina Bianchi di Suzzara e Parco Florida di
Pegognaga mediante il coinvolgimento progettuale ed operativo di circa 60 giovani/studenti, 20
adulti e diverse agenzie sociali/culturale del territorio mantovano. Accanto alla gestione bar e
delle aree verdi spicca l’attivazione di Sconfinart, rassegna di concerti internazionali di musica
etnica e di qualificati eventi culturali. I Completano la gamma di Servizi Socio-Assistenziali
offerti dalla Cooperativa il progetto Appartamenti Protetti, per la sperimentazione di soluzioni
autonome di vita indipendente di persone con disabilità motoria e il Progetto Tartaruga dettato
dall’urgenza di dare una casa a persone disabili senza famiglia o che hanno perso la capacità di
vivere autonomamente o in famiglia. Il progetto prevede la costruzione di una struttura polifunzionale, esteticamente proiettata in una dimensione di apertura verso il territorio, dotata di
un servizio di assistenza 24 ore al giorno, con mensa e lavanderia, spazi sociali supportato da
tecnologie per migliorare la qualità della vita delle persone disabili. L’intento è di garantire spazi
di autonomia e di riservatezza individualizzati ma al contempo di garantire una rete di sostegno
con personale qualificato. La Comunità Alloggio, dopo la sua inaugurazione avvenuta nel maggio del 2012, è in attesa della Autorizzazione al funzionamento della Regione Lombardia.
Il Presidente
Tino Volta
Giardini Gina Bianchi Suzzara
1 Luglio
martedì
una finestra sulla pace.
INCONTRO CON ASSOPACEPALESTINA
E LUISA MORGANTINI
onadekom band
Nidal, Obaid, Nancy e Nour, quattro giovani musicisti nati e cresciuti a Nablus, una
delle città simbolo della resistenza Palestinese, al loro primo tour italiano dopo diverse
esibizioni internazionali in Francia, Belgio, Danimarca, Svezia, Giordania, Cipro e
Ghana. Quattro giovani rappresentanti della nuova generazione di Palestinesi: hanno
coltivato il loro talento musicale sin da giovani studiando al “Edward Said National
Conservatory”, storica scuola di musica dove insegnanti e studenti tengono viva
la tradizione musicale del loro popolo ed offrono ai giovani opportunità di crescita
professionale ed umana.
Nel loro repertorio, canzoni della tradizione popolare palestinese, danze folcloristiche e
inediti di loro composizione
Luisa Morgantini nel 2007 è stata eletta Vicepresidente del Parlamento Europeo con
l’incarico delle politiche europee per l’ Africa e per i diritti umani. È nelle seguenti
Commissioni: per lo sviluppo, per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere, Affari
Costituzionali, Sottocommissione per i diritti dell’uomo. È membro della Delegazione
per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinese; della Delegazione all’Assemblea
parlamentare Euromediterranea; della Delegazione all’Assemblea parlamentare paritetica
ACP-UE. Fa parte del gruppo di lavoro per l’osservazione elettorale e nell’intergruppo
Iniziative per la pace.
È tra le fondatrici della rete internazionale
delle Donne in nero contro la guerra e la
violenza, è inoltre nel coordinamento nazionale
dell’Associazione per la pace, un movimento per la
non violenza e la pace.
GINEVRA
di marco
Giardini Gina Bianchi Suzzara
ricordo di margherita hack
4 Luglio
venerdì
ITALIA
Musica Popolare
Il successo arriva nel 1993 quando partecipa come ospite nel disco Ko de mondo dei
CSI. Le sue qualità vocali la fanno subito notare, e già dal seguente disco In quiete, registrato dal vivo, la si può considerare prima voce al fianco di Giovanni Lindo Ferretti,
cantante del gruppo.
Nel frattempo, dal 1999, avvia una parallela carriera solista con la collaborazione di
Francesco Magnelli, anch’egli componente dei CSI, nonché compagno di vita.
Sempre nel 1999 si ha l’esordio completamente solista Trama tenue. Ha inoltre varie
collaborazioni con Max Gazzè e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz,
Nel 2001, allo scioglimento dei CSI, Ginevra continua la collaborazione con i componenti del gruppo attraverso il nuovo progetto PGR.
Nel 2004, assieme a Magnelli, lascia i PGR per seguire altre direzioni, proseguendo la
sua carriera solista con “Disincanto” (2005) e “Stazioni lunari prende terra a Puerto
Libre” (2006) con il quale inizia la sua ricerca fra i canti dal margine della Storia,
un mondo profondo e dimenticato, ripreso anche nel nuovo album “Donna Ginevra” (2009): Romania, Ungheria, Grecia, i Balcani, gli Slavi, i Rom, il Portogallo, la
Bretagna, il Messico, il Cile,
gli italiani del Sud e quelli
di Toscana. Arrangiamenti
e rivisitazioni (realizzati con
il fondamentale apporto di
Francesco Magnelli) volti a
coinvolgere il pubblico con il
calore ed il sapore delle feste
di paese, delle danze, della
musica cantata dalla gente
Giardini Gina Bianchi Suzzara
9 Luglio
mercoledì
Paolo fresu
bebo ferra e le mondine di novi
Musica “melangé” la definisce Fresu ma, in realtà, solo di jazz si tratta, sia pure spinto
in avanti, sia pure meticciato con altri linguaggi, ma carico di una straordinaria energia
dinamica e colmo di buone invenzioni. Con Fresu il chitarrista Bebo Ferra,
autentico asso dell’Italian Style. Fresu, in questa occasione gioca sui dialoghi, punta la
tromba, o il flicorno, verso Ferra e intreccia un fitto tessuto di domanda e risposta.
Uscendo, in breve, dal più classico cliché della figurazione del duo, in
manieradecisamente moderna e sorprendente.
Suonano temi originali ma anche vecchie canzoni che assumono nel suono del flicorno
una intensa liricità anche se la melodia si avvicina raramente all’originale. Fresu è chiuso
nel bozzolo di una invenzione continua, non importa quale sia il titolo del tema, è sempre
musica sua, intrisa di una tenera felicità, sia quando si abbandona a un lirismo
quieto, sia quando si scapicolla su ritmi più dinamici. E Ferra con la sua puntuta, un
fraseggio asciutto, introverso, cresce di concerto in concerto andandosi a conquistare la
palma di uno fra i più innovativi ed attenti innovatori di uno stile chitarristico moderno
che trova poche altre esemplificazioni a tale livello espressivo e qualitativo.
Il Coro nasce a metà degli anni settanta, per iniziativa di Torino Gilioli. Ne fanno parte
un gruppo di amiche, che sono cresciute insieme, più o meno coetanee e che hanno
vissuto l’esperienza di mondine insieme: nasce così il Coro delle mondine di Novi.
Giardini Gina Bianchi Suzzara
11 Luglio
venerdì
septeto
nabori
cuba
musica etnica
Considerati da molti come uno dei gruppi di musica tradizionale più dinamico degli
ultimi anni, Naborì costituisce oggi un valido esempio di come i giovani assimilano
il meglio della tradizione musicale e gli danno nuova vita. Nato nel 1993 tra le mura
dell’ Istituto Superior Politécnico Julio Antonio Mella (ISPJAM) di Santiago di Cuba,
oggi Sede Mella della Universidad de Oriente, il gruppo Naborì, composto attualmente da 8 musicisti cubani residenti a Roma, ha saputo mantenere e sviluppare
l’entusiasmo che li ha uniti fin dagli inizi.
Vincitori negli anni 1994-1998 di tutti i concorsi locali, provinciali e nazionali, tanto
della Federación Estudiantil Universitaria (FEU), come anche degli eventi organizzati
dagli uffici di cultura comunali e provinciali, il gruppo somma a questi successi la sua
necessaria professionale partecipazione agli innumerevoli eventi nazionali e internazionali che si svolgono a Santiago e in tutta Cuba. Se allo squisito sapore del son,
del bolero, e della guaracha del Septeto Nacional de Ignacio Piñeiro, del complesso
Matamoros, del sestetto Oriental e degli altri gruppi che fecero furore negli anni ’20
e ’30 sommiamo la giovinezza dei volti e quella grazia naturale dei nostri giorni, il
risultato è uno, inconfondibile e trascendente ed il piacere di chi li può ascoltare è lo
stesso, insuperabile.
Ramon Agustin Carbonell Alvarez - Chitarra, tres e voce
Jose Alberto Avila Almaguer – Bongo e campana
Raul Cardoso Valdes - Basso
Humberto Larduet Estopiñan – Congas
Ivan A. Rodriguez Nuñez – Voce principale e maracas
Yoelis Catasus Torres – Voce principale e guiro
Diosvany Hernandez Marino – Tromba
Alejandro Morcate Escobedo - Chitarra
Giardini Gina Bianchi Suzzara
15 Luglio
martedì
Boris Savoldelli: voce ed elettronica
Walter Beltrami: chitarre
Roberto Bordiga: contrabbaso ed elettronica
Stefano Tamborrino: batteria e percussioni
Musica Sperimentale
Italia
boris savoldelli
& ITALIAN PSYCHO
SWING QUARTET
E’ risaputo che gli italiani danno il loro meglio nei momenti di difficolta, e negli
anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso, un gruppo
di straordinari musicisti si impose,
nonostante la censura, con brani che si ispiravano chiaramente al “nuovo stile
sincopato”, lo swing americano, e scrissero
brani indimenticabili che eccellevano
per stile, originalità, ironia e voglia di sberleffo.
L’immenso repertorio di quel periodo è il punto di partenza per questo nuovo
progetto musicale, che ne rilegge alcuni grandi classici dandone una nuova
interpretazione fresca e moderna, sicuramente originale, dove la tradizione dello
swing viene contaminata dai linguaggi del jazz contemporaneo, del rock e
dell’elettro-acustica; dove il ruolo conduttore del processo improvvisativo
determina lo sviluppo di temi immortali verso confini inaspettati.
Uno stimolante incontro musicale che coinvolge la voce-orchestra di Boris
Savoldelli (come viene definita dalla stampa italiana e straniera la sua personale
tecnica), la chitarra visionaria di Walter Beltrami (definito dalla rivista Musica
Jazz come uno dei chitarristi e compositori più interessanti e originali del nuovo
panorama jazz italiano), il contrabbasso pulsante di Roberto Bordiga e il
personalissimo drumming di Stefano Tamborrino (giovani e promettenti “nuova
leva” del jazz italiano).
Lo swing italiano degli anni ‘30 e ‘40 come non lo avete mai sentito. Un “viaggio
musicale” inaspettato, ironico, stravagante...verso l’Italian Psycho Swing!
Miguel A. Acosta, chitarra, voce
Giardini
David Pecetto bandoneon
Carlos “el Tero” Buschini basso e bombo
Mariano Speranza pianoforte
Juan Carlos “Flaco” Biondini chitarra e voce special guest
Gina Bianchi Suzzara
17 Luglio
giovedì
nuevo encuentro
quintet con
special guest flaco biondini
Un quartetto di musicisti di grandissimo talento strumentale con una proposta artistica ricca: un caleidoscopio di ritmi e colori del panorama latino americano, argentino in particolare.
Molti riconosceranno canzoni o melodie che sono entrate nell’immaginario collettivo, scoprendone così la provenienza. I musicisti, che si esibiscono da anni sui palcoscenici di tutto il mondo,
propongono un concerto che è anche occasione di conoscenza ed approfondimento di una radice etnica argentina che si rivelerà spesso e, per
molti versi, profondamente vicina a quella italiana. Sarà una sorpresa!
Un concerto di grande appeal, freschezza ed al tempo stesso di grande qualità.
Un’occasione culturale godibilissima da non perdere.
Etno Pop
Argentina
Giardini Gina Bianchi Suzzara
19 Luglio
sabato
The Reverende
& The Lady
Quintet Band
Mauro Ferrarese: voce, chitarra resofonica & dodici corde,
banjo e Alessandra Cecala: contrabbasso e voce. I due musicisti
uniscono le proprie forze e dopo una serie di fortunati concerti danno vita nel 2011 a questo progetto. Mauro Ferrarese è
conosciuto e apprezzato dal pubblico soprattutto come autore
di brani propri e Alessandra Cecala per le svariate collaborazioni come contrabbassista. Il repertorio è composto di pezzi
originali e da una selezione eterogenea di musica popolare nata
tra gli anni ‘20 e gli anni ‘40 del sud degli Stati Uniti, brani facenti parte della tradizione afroamericana e non solo. Si spazia
quindi dal country blues alla musica “old time”, passando per
il blues più “urbano” delle cantanti dell’epoca, dalle ballads e dagli spirituals.
A questa musica i due musicisti si sono
ispirati per la realizzazione dei loro primi due lavori “Tracks from ol’station”
(marzo 2012) e “Chapter II” (2013).
Il duo si avvale della collaborazione
di Marco Pandolfi all’armonica e Giusi
Pesenti alle percussioni e di un pianista.
Italia
Musica
popolare
Usa
Giardini Gina Bianchi Suzzara
22 Luglio
martedì
guitar crusher
& emiblues band
Sidney Selby, conosciuto come “Guitar Crusher”, è
un vero bluesman. Nato nella rurale Hyde County
(North Carolina) nel 1931 nel pieno periodo della
depressione,durante la sua gioventù lavorò duramente
nei campi di cotone ma tutte le domeniche lasciava il
lavoro per esercitare la sua meravigliosa e ricca voce di
baritono nella chiesa MT Pilgrim Baptist, continuando nella tradizione che diede notorietà ad una intera
generazione di cantanti blues della sua zona. Si trasferì a
New York negli anni ‘50 dove trovò lavoro e ancora una
volta entrò a far parte del coro della chiesa.
Il suo potere vocale paralizzante gli ha fatto guadagnare
la reputazione di “Grande voce di New York”, possiede
infatti delle speciali qualità vocali baritonali, modellate
da inflessioni Gospel e combinate con uno stupefacente
e raro stile da “screamer”.
Lo spettacolo riesce di fortissimo impatto col pubblico,
grazie alla grande voce di Crusher, alla sua notevole
presenza scenica, al
repertorio che predilige brani ritmati (sia per quanto
riguarda le composizioni originali di Crusher che per i
classici di blues e R&B) ed alla solidità ed il calore del
sound della band Emiblues.
Blues
Usa
“Una noce nel sacco non fa rumore…. Ma c’è….!”
Come é nella prerogativa di Sconfinart e come molti ormai sanno da queste parti l’Arte
nelle sue varie forme da sempre ha veicolato con straordinaria efficacia ed immediatezza
le ragioni della “diversità” più scomoda e di ogni fragilità a rischio di marginalità
sociale. Uno straordinario e splendido rapporto d’amicizia sviluppatosi con molti musicisti
e intellettuali in tutti questi anni ci ha permesso di poter contare sulla disponibilità di
alcuni grandi protagonisti della scena artistica nazionale. La loro vicinanza ci ha consentito
di promuovere, in linea con la nostra idea riabilitativa, qualificate occasioni per superare
le barriere personali e sociali della “diffidenza” e della “differenza”, ci ha permesso nel
corso degli anni di tessere scenari umani, produttivi, sociali e culturali ben radicati nella
realtà quotidiana, di sviluppare contesti di vita autentica in cui le persone fragili potessero,
insieme a tanti giovani, esprimersi da protagonisti insieme all’intera comunità.
Il nostro obiettivo é sempre quello, da qualsiasi angolazione lo si possa vedere, attraverso
qualsiasi attività lo si possa perseguire: riuscire a dar vita ad una forma di solidarietà attiva
e partecipata, ricca di stimoli sociali e culturali, capace di ritrovare significative ambizioni di
reciprocità collettiva.
Non é cosa facile, neanche solo ad immaginarla. Dopo 15 anni però possiamo affermare
che qualcosa é successo. E forse anche qualcosa di più. Siamo ancora qua, forse più
stanchi e meno ingenui, ben consapevoli che nessuna magica collaborazione istituzionale ci
potrà adottare, saziare, salvare…
Quand’ero ventenne mio padre mi prese per l’estate nella sua piccola impresa edile,
voleva farmi capire il valore della fatica, la necessità dello sforzo, la bellezza e la spigolosità
del mondo reale…
Ebbene quell’esperienza, seppur parziale (non risultai essere un grande manovale!), fu
estremamente formativa, non solo per il lavoro in sé, quanto per le relazioni umane e lo
spirito di gruppo con i quali qualsiasi sfida collettiva obbliga a misurarsi. Emilio Mazzoni,
grande muratore, stakanovista, straordinario e generoso “filosofo” del quotidiano al quale
la fatica fisica accentuava sempre sorrisi più abbondanti e dosi aggiuntive di buonumore,
profetizzava spesso nei momenti di difficoltà: “Una noce nel sacco non fa rumore…. Ma
c’é….!” Non me lo sono più dimenticato questo invito alla caparbietà, ad essere sé stessi fino
in fondo, a non gettare mai la spugna, a perseguire i propri sogni e i propri ideali non
per convenienza o per il risultato immediato, ma per coerenza, dignità, autenticità.
Ecco, senza spiegare e svendere oltre questo prezioso ricordo, noi siamo ancora qui
che scommettiamo sulle persone, su possibili e improbabili rinascite, sulla sensibilità di
un territorio, sulle loro biografie, sul germe di una solidarietà che spezza i confini della
separazione. Poco ci interessa il protagonismo fine a sè stesso, ne vantare presunzioni ceh
non ci competono. Tantomeno però ci affascina solcare per mari inermi, virare verso sterili
normalità e approdare nei luoghi angusti di una solidarietà pietistica che spesso non libera,
ne consola
Lo scopo, semmai ce ne fosse solo uno, é ancora, sempre più, quello di favorire con
esigue risorse pubbliche percorsi umani, sociali e culturali importanti per poi tradurli in
esperienze collettive di benessere solidale; e solo da lì - certo anche a partire dall’offerta
gratuita di ogni evento - reperire con ogni mezzo, mediante qualsiasi strumento che
restituisca protagonismo alle persone più deboli, i fondi necessari a preservare vitali
progetti di sostegno per chi più ne ha di bisogno, progetti la cui sopravvivenza in questo
momento appare sempre più minacciata dalla grave carenza di risorse economiche
istituzionali e dai terribili esiti del sisma che ha crudelmente ferito alcune zone del nostro
territorio….
Perché nulla é facile, specialmente a certe latitudini sociali ma, come sostiene Paolo Fresu
nella sua recente splendida tesi di Laurea, esiste un impossibile possibile ed é lì a cui
tutti insieme, con chi ci sta, dovremmo guardare… Da soli non si va da nessuna parte,
al massimo si gira a vuoto attorno a sé stessi, si resta intrappolati dentro i filamenti della
nostra o altrui ragnatela, perdendo di vista gli orizzonti migliori, i più intensi, i più vivaci,
quelli per cui vale la pena ex-istere, uscire dal perimetro del sé… sempre e comunque
a barattare le nostre piccole circoscritte geografie con nuovi itinerari del nostro viaggio
umano…
Per quanto rara e instabile, la libertà é veramente terapeutica, e tutto ciò che oltrepassa
il muro dell’indifferenza può diventare “l’arma che uccide il Leone…” o almeno lo ferisce,
lo ricaccia indietro di qualche passo. Non è poco.
Affinchè anche la nostra personale Araba Fenice qualche volta sorvoli ottimista sulla
ricostruzione delle nostre infinite “cadute”, perchè in un’accezione più diffusa e collettiva
del vivere collettivo anche il Pil non ci rubi tutto l’ossigeno, tutta l’energia residua, tutta la
speranza… Affichè per una differente speranza sia giunto il tempo di misurare la qualità
della vita di tutti coi termini di una auspicabile migliore Felicità Interna Lorda.
Perchè anche in questa grave crisi ogni differenza possa continuare ad essere sinonimo di
fragilità, ma mai di debolezza, solitudine, esclusione, abbandono.
Cayo Delegati
28 Luglio FRED WESLEY
Parco Florida pegognaga
Lunedì
& THE NEW JBs
Nato a Columbus, Georgia, figlio di un insegnante e direttore di big band, da bambino prese
lezioni di pianoforte e tromba, passando poi definitivamente al trombone all’età di 12 anni.
Il suo stile molto ritmico e preciso lo hanno reso noto come uno dei trombonisti funk di
riferimento: insieme a Maceo Parker e Pee Wee Ellis era uno dei membri fondamentali della
sezione fiati dei gruppi di James Brown, suonando in numerosi brani di successo come “Say
it Loud - I’m Black and I’m Proud” e “Mother Popcorn” e anche come co-autore di “Hot
Pants”. Negli anni ‘70 ebbe anche la funzione di band leader e direttore musicale del gruppo
di James Brown “The J.B.’s”, componendo ed arrangiando in prima persona per il gruppo.
Nel 1975 lasciò i “J.B.’s” per collaborare con George Clinton ed i suoi vari progetti (Parliament e Funkadelic), e anche incidendo in proprio con un gruppo satellite di questi progetti
, chiamato “The Horny Horns”. Nel 1978 si unì all’orchestra di Count Basie, ampliando
dunque il suo orizzonte artistico al jazz. Il suo primo album jazz come leader è To Someone
del 1988, seguito da New Friends (1990), Comme Ci Comme Ca (1991) e Swing and Be
Funky ed Amalgamation (dal vivo, 1994).
Nei primi anni ‘90 Wesley tornò a collaborare con i JB Horns (con Pee Wee Ellis e Maceo
Parker). Quando Pee Wee Ellis lasciò il gruppo prese il nome di “The Maceo Parker Band”,
e Wesley fece parte del gruppo fino al 1996 quando fondò la sua band , “The Fred Wesley
Group”. Nel 2002 Wesley ha scritto una autobiografia intitolata Hit Me, Fred: Recollections
of a Sideman (ISBN 0-8223-2909-3), an autobiography about his life as a sideman. Nello
stesso anno ha registrato un album dal titolo
Cuda Wuda Shuda con un gruppo dal nome
“Fred Wesley Band”. Fra il 2004 ed il 2006 è
stato anche professore aggiunto presso il Jazz
Studies department della School of Music at
the University of North Carolina at Greensboro.
Oggi suona e registra con la sua jazz funk
band the New JB’s.
Usa
Funky
Parco Florida Pegognaga
soup star:
30 Luglio
Mercoledì
GIOVANNI GUIDI
Italia
& GIANLUCA PETRELLA Jazz
special guest enrico rava
Gianluca Petrella e Giovanni Guidi – e un nome – SoupStar – che in un gioco di parole
racchiude il cuore di una collaborazione ormai consolidata: una salutare capacità di mettersi in gioco costantemente, con ironia e apertura mentale, e la propensione a esplorare,
in lungo e in largo, nuove dimensioni e nuovi linguaggi. Un approccio vitale e necessario
che consente al jazz, oltre che a delineare nuove strade, di vivere unfertile momento di
grazia.
Dopo l’uscita del primo disco del duo, dall’omonimo titolo «SoupStar» (uscito
nell’ottobre scorso per Musica Jazz) e reduci da un anno che ha visto crescere la loro capacità e la loro fama (non ultimo il successo del mini tour in terra serba e francese), Gianluca
Petrella e Giovanni Guidi sono due degli esempi più convincenti di questo periodo storico.
Cresciuti entrambi, seppur con dinamiche diverse, sotto la guida di un musicista
illuminato qual è Enrico Rava che in questa data si unirà al duo, i due musicisti sono
riusciti a trovare in SoupStar un ottimo equilibrio tra la libertà di sperimentare molteplici
linguaggi e il forte approccio all’improvvisazione: un duo dinamico, quindi, in perfetta
sintonia – artistica e umana - ricco
di idee e di sfumature.
Nei loro concerti sanno alternare
originali riletture di brani come
“Over The Rainbow” o “Prelude
To A kiss” – a esempio – ad altri
scritti a quattro mani (pubblicati
nel disco «SoupStar») o inediti, in
grado di esprimere al meglio la loro
personale dimensione.
Parco Florida pegognaga
2 Agosto
Sabato
VINCENZO COSTANTINO CHINASKY, MELL
MORCONE & RAFFAELE KHOLER:
RECITAL CONCERTO
Vincenzo Costantino, conosciuto come CINASKI, soprannome dovuto ad un retaggio
adolescenziale dal 1980, è un poeta scrittore nato a Milano nel 1964.
Nel 1994 c’è l’incontro umano e letterario con Vinicio Capossela da cui nascerà un’amicizia duratura e sincera che sfocerà in un reading/tributo a John Fante / (Accaniti nell’
accolita) e successivamente in un libro scritto a quattro mani con Capossela edito da
Feltrinelli nel 2009 : IN CLANDESTINITA’- Mr Pall incontra Mr Mall oltre a centinaia
di nottate a farsi domande.
Dopo l’esperienza di una pubblicazione sotterranea e filantropica di Luciano Murelli nel
2000, di una raccolta poetica che riscuote un buon successo sotterraneo nel 2010 pubblica per Marcos y Marcos la sua prima ufficiale raccolta poetica dal titolo CHI E’ SENZA
PECCATO NON HA UN CAZZO DA RACCONTARE.
Vincenzo Costantino ama tanto scrivere quanto leggere e numerosissime sono le sue performance di letture musicate in giro per l’Italia con la complicità di diversi compagni di
Viaggio iniziando dallo stesso Capossela, poi Folco Orselli ( cant-outsider eterno amico ) e
in ultimo il complice fratellino, nonché produttore artistico del prossimo disco Francesco
Arcuri.Dopo aver animato per 5 anni( 2001/2006) i lunedì notturni dei Milanesi con la
banda del Caravanserraglio, esperienza di interazione delle arti e dei mestieri, comincia
una lunga attività di recital dal vivo.
La poesia vestita di musica entra così nei bar, nelle osterie e anche nei teatri coraggiosi,
dovunque ci siano orecchie e occhi incontaminati dalla distrazione.
Parco Florida Pegognaga
HABIB KOITE
6 Agosto
Habib Koitè, nato in Senegal (il padre lavorava alla
costruzione della ferrovia che unisce il Senegal al Niger),
ma di fatto maliano, è un musicista nato nel 1958. Solo
6 mesi dopo la sua nascita la famiglia ritorna in Mali.
Originario di una famiglia di griot (musicisti, cantastorie
e tenutari della tradizione orale nelle culture dell’Africa
Occidentale), cresce seguendo la madre, anch’essa griot,
che suona e canta negli eventi (matrimoni, funerali e
feste) e impara a suonare la chitarra, da autodidatta, con
cui inizia ad accompagnare, musicalmente, la madre.
Matura uno stile che assieme alla tradizione attinge dal
blues.
Nel 1995 incide il suo primo album, Muso Ko che lo
lancia definitivamente nel panorama della World Music
europea.
Da allora Habib è diventato un apprezzato artista che
frequenta con regolarità i Festival europei. Nel 1998 ha
inciso il suo secondo album Ma Ya e nel 2000 ha suonato con lo storico gruppo dell’Art Ensamble of Chicago.
A lavorato e inciso con i grandi del blues come Eric Bibb
e Bonnie Raitt. Con il suo gruppo continua a suonare
(molto) in giro oramai per il mondo e a incidere (meno)
album (l’ultimo Afriki è del 2007). Ha inciso anche a
favore dell’UNICEF.
Il suo stile di suonare la chitarra è molto particolare
(lascio agli esperti le discussioni sulle scale pentatoniche)
e risente anche dell’influenza dell’uso degli strumenti
musicali della tradizione. Habib, canta in francese, inglese, spagnolo e bambara, la lingua della sua etnia. Il suo
carisma, la sua carica e il suo entusiasmo ne hanno poi
fatto uno straordinario personaggio
Mercoledì
Etno Music
Mali
Parco Florida pegognaga
8 Agosto
Italia
Musica Popolare
Venerdì
bobo rondelli
e l’orchestrino
Bobo Rondelli, che si autodefinisce “viaggiatore di sogni”, è narratore viscerale di storie di perdenti di Livorno, la sua città, storie locali e globali cantate
con graffio d’autore e con l’ironia disperata che lo contraddistingue, ma è
anche il Cantante dell’Amore e “macchina di suoni vocali”, straordinario
imitatore di voci e coinvolgente performer che sa far ridere e commuovere
allo stesso tempo. Il suo nuovo album A Famous Local Singer, in uscita a fine
mese per Ponderosa Music&Art. Un poetico progetto brass&roll prodotto da
Pat Dillett e nato dall’incontro con l’Orchestrino, piccola agile potente marching band che lo accompagnerà dal vivo tra nuovi brani, cavalli di battaglia,
cover di note canzoni del passato in cui Rondelli con il suo vocione dai mille
timbri e la sua dirompente forza comunicativa incrocia il blues, lo swing, il
jazz, i ritmi afro-cubani, la canzone popolare italiana dal sapore retrò, i suoni
di una banda in un concerto che si prospetta energetico ritmico scanzonato e
che farà danzare corpi e anime
Members Bobo Rondelli voce chitarre testi
L’Orchestrino:
Dimitri Grechi Espinoza sax tenore sax alto arrang.,
Filippo Ceccarini tromba,
Beppe Scardino sax baritono,
Tony Cattano trombone,
Daniele Paoletti e Simone Padovani percussioni,
Fabio Marchiori melodica, pianoforte, rhodes,
tastiere, rhodes piano bass
Parco Florida pegognaga
19 Agosto
Martedì
swing musette
Affidiamo con gioia questo appuntamento Jazz della stagione 2014 ad una formazione composta da veri cavalli di razza! La straordinaria chitarra di Simone Guiducci e l’intensa passione della fisarmonica di Fausto Beccalossi duetteranno con
il feeling della chitarra ritmica di Enrico Comaschi e del contrabbasso di Mauro Sereno. L’originale impasto sonoro dà vita alla Swing Musette Orchestra: brani swing
e jazz americano e francese conditi con una ritmica in stile gitano. Nel menù della
serata, naturalmente, non mancano anche canzoni scritte da Django Reinhardt fra
la fine degli anni trenta e l’inizio degli anni cinquanta.
Italia
Swing
Parco Florida Pegognaga
21 Agosto
Giovedì
raiz
e fausto mesolella
Gennaro Della Volpe nasce a Napoli nel 1967. Cresce nel quartiere Soccavo fino all’età
di 7 anni, con la famiglia si trasferisce a Vignate, in provincia di Milano, ma all’età di 13
anni fa ritorno a Napoli, nel quartiere Ponticelli. Grazie all’amicizia con Paolo Polcari
diventa la voce degli Almamegretta. Dal lavoro di remixaggio del singolo Karmacoma
dei Massive Attack nasce The Napoli Trip. Nel 1998 esce il terzo lavoro, Lingo, seguito
l’anno successivo da 4/4.
A partire dal 2001 Raiz si occupa di progetti che non coinvolgono direttamente gli
Almamegretta collaborando con gli Orchestral World Groove di Gaudì.
Inizia quindi la carriera da solista: lascia temporaneamente gli Almamegretta per lavorare con i produttori Roberto Vernetti e Paolo Polcari (ex Almamegretta).
Raiz collabora in Italia e all’estero con artisti quali Pino Daniele, Stewart Copeland,
David Fiuczynski, Planet Funk, Bill Laswell, Leftfield, Asian Dub Foundation, Les
anarchistes, Eraldo Bernocchi, Roy Paci, Teresa De Sio, Radicanto e SteelA. Partecipa
inoltre, con gli SteelA e Giuseppe De Trizio, al Concerto del Primo Maggio del 2008 a
Roma e nell’estate dello stesso anno attraversa in lungo e in largo l’Italia in un tour di
grande successo; inoltre, a luglio ritorna per una sera a cantare con i suoi vecchi compagni Almamegretta nella serata inaugurale del Neapolis Rock Festival, dove duetta con gli
amici Massive Attack.
Nel 2013 torna stabilmente negli Almamegretta (con i quali aveva già ricominciato a
suonare dal vivo nel 2011 in occasione del ventennale della nascita della band). Nel
febbraio dello stesso anno partecipa con gli Almamegretta al Festival di Sanremo 2013 e
a fine maggio esce Controra, il primo album di nuovo insieme dopo dodici anni.
Folk
Italia
Parco Florida pegognaga
24 Agosto
Domenica
hot blood orkestra
Hot blood orkestra è una band californiana di grande
energia, mescola groove moderni alla musica tradizionale
dei balcani.
Nasce nel 2011 grazie a Ryan Feldthouse e si esibisce in
tutta la California recentemente condividendo il palco con
la brass band della Fanfara della Romania e i più grandi
nomi della musica balcanica della west coast.
Ottimi musicisti hanno creato molti brani originali che
accendono di una grande energia la pista da ballo fondendo
impressionanti virtuosismi con un groove selvaggio.
Ryan Feldthouse - Violin, Buzuki and Vocals
Paul Bertin - Saxophone
Dusty Brough - Guitar
Kevin Hill - Bass and Tuba
Julien Cantelm - Drums
Chantal Schoenherz - Dance
Etno Music
Usa
FESTA DELLA SPIRITUALITA’,
DEL BENESSERE PERSONALE E
DELLA SALUTE COLLETTIVA
Parco Florida Pegognaga
30 Agosto
Sabato
STELLA CHIWESHE & Michele LONGO
La prima volta che ho sentito la mbira, ho desiderato sentirne di più e di più. Non potevo
smettere, sono stata male finchè non ho imparato a suonarla, finchè non sono stat in grado di sentire quel suono. Stella Rambisai Chiweshe
The Mbira Queen of Zimbabwe Sua Maestà - la regina della musica mbira dalla Zimbabwe- come è spesso chiamata, è la prima artista donna che ha guadagnato il prestigio
in un genere musicale dominato dagli uomini, la Mbira music, spina dorsale della musica
tradizionale dello Zimbabwe. E’ una delle poche musiciste dello Zimbabwe e di tutta
l’Africa del Sud, che da più di 35 anni riveste un ruolo fordamentale nella musica tradizionale.
Prima dell’indipendenza questo strumento doveva essere tenuto nascosto, perchè il governo coloniale lo aveva bandito per paura dei suoi poteri magici. Suonare la mbira era
punito con la prigione. Stella, dopo averla suonata nelle cerimonie proibite tutta la notte,
tornava di giorno alla sua lotta quotidiana per sopravvivere.Dopo l’inidpendenza del suo
paese, è stata invitata a essere membro della National Dance Company of Zimbabwe,
dove presto ha assunto il ruolo di principale suonatrice di mbira solo, attrice e danzatrice.
Il suo lavoro sarà ricordato sempre.
Stella è regolarmente on tour dal 1983 e ha pubblicato 7 album dal successo internazionale
Cos’è la Mbira? la zimbabwense mbira è il
primario strumento tradizionale delle tribu
Zezuru della popolazione Shona ed è stata
suonata per oltre 1,000 anni in cerimonie
religiose e rituali, presso le corti reali, e in
occasioni sociali. Consiste in 22 o 28 chiavi di
metallo montate su una struttura di legno ed è
solitamente collegata a una cassa di risonanza
(una zucca). le chiavi sono suonate con i due
pollici verso il basso e l’indice verso l’alto.
festa della spiritualità Sabato 30 Agosto
L’ENSEMBLE DE LA PAIX
“CANTI E RITMI D’ORIENTE – la musica di G. I. Gurdjieff”
Le musiche di Gurdjieff e de Hartmann evocano in noi le terre lontane in cui Gurdjieff
viaggiò, luoghi che gli permisero di raccogliere frammenti di una conoscenza nascosta
che, come una sacra missione, egli s’impose di riscoprire e trasmettere.
Chi di noi non ha mai sognato, leggendo i “Racconti delle Mille e una Notte” o “Michele
Strogoff ”, di poter vivere esotiche avventure o spedizioni in mitiche carovane nel deserto
e di incontrare, al termine del viaggio, una realtà spirituale di un altro ordine?
Queste musiche ci condurranno attraverso le montagne del Caucaso, le selvagge steppe
dell’Asia e l’Oriente misterioso, tutti luoghi magici e inaccessibili, capaci di riportarci con
forza al cuore del nostro sé più profondo. Musica popolare certo, semplice, a volte apparentemente ingenua, ma che tocca direttamente la nostra anima con la propria innegabile
freschezza.
Alcune melodie portano l’impronta di un fascino indefinibile che richiama talvolta l’atmosfera di certe musiche russe d’inizio secolo, altre sono nostalgiche… di una nostalgia che
non ha nulla a che vedere con l’autocommiserazione, ma che sembra piuttosto risvegliare
in noi il ricordo d’una sorgente perduta, quella sorgente interiore di cui parlano tutte le
tradizioni.
Come tutti i grandi maestri spirituali, Gurdjieff, si diede l’obiettivo di risvegliare l’essere
umano e di aiutarlo a ritrovare in sé stesso la via
verso questa sorgente interiore. Queste musiche,
composte insieme a Thomas de Hartmann, che
Alessio Artoni – flauto traverso, bansuri, whistle
Agide Bandini - contrabbasso
Andrea Dardari – chitarra classica e 12 corde
Marina Mammarella - violino e viola
Flavio Spotti - ghaval, dayereh, tar, zarb
Percorso spirituale
per il benessere
personale e collettivo
Per info 3204611723
9 serate APERTE A TUTTI
al Parco Florida di Pegognaga (contributo di 5€)
Bagni di Gong (ore 20.30):
Bagni di Gong: è un viaggio all’interno di sé stessi avvolti e cullati dal
suono dei Gong e altri strumenti ancestrali che sviluppano frequenze
planetarie di rilassamento, guarigione e rigenerazione usando onde tetha
e delta. I Gong sono portatori di felicità nell’Unione fra Terra e Cielo.
Giovedì 3 Luglio
Mercoledì 16 Luglio Insegnanti: Mirrorlight, Ilaria e Matteo
Giovedì 31 Luglio
Giovedi 14 Agosto
Meditazione conoscenza di sè (ore 19.00)
“La tua vera natura è la conoscenza pura, perfetta e senza azione,
il testimone di ogni cosa, libero da tutto, senza desiderio e in pace.
Ogni percorso è un viaggio, ogni esperienza è unica”.
Martedì 8 Luglio
Martedì 5 Agosto
Martedì 26 Agosto
Insegnante: Domenico Baldacci
Lezione di Yoga (ore 19.00)
Percorso di ascolto e puficazione
Mercoledì 23 Luglio Insegnante: Silvana Costantini
Mercoledì 20 Agosto.
Per tutti i partecipanti:
abbigliamento comodo, tappetino e coperta.
In caso di maltempo l’evento sarà sospeso
Non dimentichiamo
chi ci ha offerto presenza, opera e affetto per anni, lasciando un segno
indelebile dentro e fuori di noi… siete ancora qua, resterete per
sempre al nostro fianco: Ettore Viani, Sante Verona, Carlo Dusi,
Carmela Petrella, Sonia Malagò, Marco Del Vecchio, Michele Bernini,
Liliana Monici, Rossano Cabras, Ivo Bottura, Fabio Lorenzini, Lorenzo
Tartarotti..
Sconfinart consiglia
e ringrazia:
Pa.im.el Impianti Elettrici Suzzara
Azienda Agr. Mattioli
S.Michele
Microlab Architettura Gonzaga
Lotti pulizie
Pegognaga
Macello F.lli Martelli
Dosolo
Risosteria Sant’Andrea Borgoforte
Archiplan Studio Mantova
www.archiplanstudio.com
Agenzia Sigla
Mantova
www.archiplanstudio.com
Arte&Gusto Ristorante
Equamente Bottega
Gazzuolo
Suzzara
Memi Moda Suzzara
Virgom Store
Suzzara-Pegognaga
La Boutique del latte Suzzara
Associazione Tutto qui e dintorni Quistello
Macelleria Giancarlo Castagna S. Michele in Bosco
Polis Ceramiche Modena
Comune di Suzzara
Comune di Pegognaga
Provincia di Mantova
In collaborazione con i
Comuni di Gonzaga, Moglia,
Motteggiana, San Benedetto Po,
Borgoforte, Virgilio, Mantova.
www.chvcoop.org
www.comune.suzzara.mantova.it www.comune.pegognaga.mantova.it
[email protected]
GRAZIE PER IL SOSTEGNO A
Fondazione Comunità
della Provincia di Mantova