SERATISSIMA SPECIALE DI P4C CON I GENITORI 5 maggio 2014 Succede all' Istituto Comprensivo Buonarroti Dove porta il vento del dialogo? Quando il vento del dialogo spiega le vele, è bene lasciarsi trasportare e vedere dove porta. É con questo spirito di curiosità che il nostro gruppo di ricerca sulla P4C ha proposto una serata con i genitori del nostro Istituto. Con nostra grande sorpresa, l' iniziativa è stata accolta con entusiasmo e ha avuto una grande eco. E allora ci siamo lasciati trasportare da questo vento di curiosità verso il nostro progetto! Con la facilitazione di Pierpaolo Casarin siamo partiti per il nostro primo viaggio con i genitori delle classi 2A, 2B, 2C, 1A, 1B e 3C che avrà certamente un seguito. Eravamo davvero tanti con una gran voglia di esplorare …il pensiero. Da subito è stato chiaro a tutti come il Filosofare non significhi impossessarsi di un’abilità, né di una tecnica. Fare filosofia è imparare a usare il pensiero e le capacità cognitive per intravvedere problemi nuovi, per risolverli e per dare senso alle cose del mondo. A partire da due famose frasi di Socrate e Schopenhauer abbiamo iniziato a comportarci come Comunità di Ricerca ragionando per “sottrazione” di parti dal testo originale e divertendoci talvolta a riempire i “vuoti”, talvolta a confutare l' “emergente”. Dalla nostra AGENDA: Socrate: “Una vita senza.................................non è degna di essere vissuta” Schopenhauer: “ L'uomo ha la certezza assoluta di non conoscere.....................ma soltanto...............” Il vento del dialogo ha dapprima soffiato sulla domanda: “ Cosa deve avere una vita per poter dire che sia degna di essere vissuta?(Tilde, E subito siamo partiti alla caccia di temi che potessero riempire quei vuoti! AMORE- PIACERE-UNA FERRARI, ...e subito la discussione si è accesa! A confronto poi, il secondo pensiero, quello di Shoupenhauer, sembrava a tutti stridere con quanto appena detto, la consapevolezza che non esistano verità assolute e la nostra ricerca di prima che mirava al “conforto” in porti sicuri, che portasse la vita alla dignità di essere vissuta. E chi poi può dire cosa o chi assume dignità, parola peraltro abusata in senso “oppressivo”: - ...non sei degno di...” ( Cristina,Stefano,Stefany, Insomma una serata interessante sotto ogni aspetto che ha visto la Comunità scolastica unita in una Comunità di ricerca, forse proprio quella ricerca che Socrate sottolineava e che potrebbe costituire per noi insegnanti, genitori, educatori, un terreno su cui camminare insieme ai nostri bambini. Le docenti del gruppo P4C Rosy, Tilde, Laura, Viviana ed Elena