IL TERRITORIO E LA POPOLAZIONE SUPERFICIE POPOLAZIONE LINGUA MONETA CAPITALE TIPOLOGIA ISTITUZIONALE 316 Km2 385.077 abitanti (densità:1218, 5 ab per Km2) Inglese e maltese (ufficiali) Lira Maltese (Lm) La Valletta Repubblica parlamentare SITUAZIONE ECONOMICA GENERALE DEL PAESE L’economia maltese ha subìto un ampio processo di trasformazione a partire dall’indipendenza (1964), dopo essere stata quasi totalmente volta al servizio delle basi militari britanniche. In un primo tempo, l’attenzione è stata posta sulla necessità di sfruttare la posizione strategica dell’isola, trasformando l’attività di cantieristica navale da militare a commerciale e puntando sul turismo; contemporaneamente si è sviluppato il settore tessile e dell’abbigliamento, grazie ad industrie fondate su una forza lavoro competitiva e flessibile. Alcuni comparti del settore manifatturiero hanno subìto un processo di ristrutturazione, con un evidente spostamento delle attività labour intensive a quelle capital intensive. Oggi il settore manifatturiero pesa per circa il 24% del PIL mentre l’agricoltura e la pesca contribuiscono solo al 2.4% del PIL; ciononostante, il paese soddisfa gran parte del proprio fabbisogno alimentare grazie a sistemi di agricoltura intensiva. Il settore dei servizi rappresenta il motore dell’economia maltese, trainato dall’industria del turismo sia in termini di prodotto (circa i ¾ del PIL) che di occupazione e di entrate valutarie. Negli ultimi trenta anni l’industria tradizionale ha perso importanza a favore delle produzioni più competitive a tecnologia avanzata. La notevole crescita dell’ industria ad elevata tecnologia è in gran parte dovuta ad una sola azienda (STMicroelectronics). Questa concentrazione rende l’economia maltese assai dipendente dall’andamento del mercato mondiale dei semiconduttori, una dipendenza che si aggiunge a quelle tradizionali causate dalla scarsità di risorse naturali (come la dipendenza dall’evoluzione del mercato internazionale del petrolio). Per questi motivi il Governo di Malta ha promosso la diversificazione economica, soprattutto attraverso l’incentivazione degli investimenti esteri ed ha avviato importanti investimenti infrastrutturali ( tra cui l’aeroporto internazionale e il porto franco di Marsaxlokk che hanno stimolato e sostenuto la crescita economica (in media del 5,8% l’anno nel decennio). Nel periodo 1997-2000 la crescita si è mantenuta a buoni livelli (4,2% medio annuo), in un contesto di bassa inflazione, mentre si è registrata una fase recessiva a partire dal 2001 (-0.1%) a causa della sfavorevole situazione congiunturale internazionale e dalla debole sfiducia degli investitori. La ripresa è avvenuta a partire dal primo trimestre 2002 ed è continuata per tutto il 2003 grazie soprattutto alla decisione, con un referendum che si è svolto nel marzo di quel anno, di entrare a far parte dell’Unione Europea e di sviluppare con essa la piena liberalizzazione del commercio. Agricoltura e pesca Sebbene l’agricoltura e la pesca contribuiscano a poco meno del 3% del PIL nazionale e occupi soltanto il 2% della forza lavoro, questi settori sono comunque molto importanti per l’economia maltese. Negli ultimi anni sono aumentati gli utili e il giro d’affari, grazie all’assistenza del Governo: il Ministero dell’Agricoltura e della Pesca ha messo a punto, infatti, numerose strategie per promuovere la crescita e l’innovazione delle aziende agricole. La politica è stata accuratamente studiata per assicurare la qualità a livello sociale e ambientale. L’80% della superficie coltivabile è lavorata con il metodo dell’aridocoltura, quindi i campi sono seminati durante la stagione piovosa invernale ed è possibile una sola raccolta annua. Le principali colture sono quella delle patate, dei pomodori, dell’uva, della frutta, delle fragole e dei meloni. Malta non riesce a soddisfare interamente il suo fabbisogno interno, ma alcuni prodotti, come le patate e le verdure, sono esportati nell’Unione Europea. Sebbene Malta sia circondata dal mare, la pesca gioca un ruolo davvero poco importante nell’economia statale. I metodi della pesca sono antiquati, vengono utilizzate piccole barche a remi o a motore per pescare soprattutto lungo la costa. I risultati sono, dunque, insufficienti rispetto al consumo domestico e più della metà del fabbisogno interno è oggetto di importazione. Settore manifatturiero In considerazione delle piccole dimensioni lo sviluppo del settore manifatturiero si è focalizzato sull’ attività di import-export ed ha raggiunto oggi piena competitività, qualità e flessibilità. Mentre la maggior parte delle imprese manifatturiere maltesi operano come piccola e media impresa, gli esportatori di successo hanno costituito aziende di grandi dimensioni con un organico più specializzato. Questa tendenza è una conseguenza della politica industriale centrale che offre agevolazioni, a livello fiscale, per favorire l’attività di export. La maggior parte delle industrie nel settore dei manufatti produce beni a basso consumo e componenti elettronici e ingegneristici. Le industrie principali di esportazione producono, in ordine di importanza: semi-conduttori, equipaggiamento per macchinari e trasporti, abbigliamento, prodotti editoriali, prodotti chimici, plastica e parti di plastica, strumenti di alta precisione e strumenti scientifici, alimenti, bevande e tabacco. Le industrie sono concentrate in 10 aree localizzate fra Malta e Gozo: Marsa, Bulebel, San Gwann, Mriehel, Attard, Luqa, Hal Far,Ricasoli, Tà Qali, e Xewkija e Gozo. Turismo Per molti anni il turismo è stato il principale sostegno dell’economia maltese che ha coinvolto più del 50% dell’attività economica . L’industria del turismo è sotto pressione da alcuni fattori interni ed esterni. Le destinazioni a lungo raggio, per esempio, sono diventate più accessibili per i turisti europei ed esiste, inoltre, una forte competizione con le regioni del Mediterraneo, specialmente con i paesi più economici come la Tunisia. La stagionalità diventa anch’essa un problema: il 74% dei turisti, infatti, visitano l’isola tra aprile e ottobre ma soltanto nei mesi estivi, fra luglio e settembre, gli hotel registrano il tutto esaurito. Recentemente è avvenuto lo sviluppo, all’interno dell’industria del turismo, di una più stretta cooperazione tra il settore pubblico e quello privato ed, in particolare, fra il Ministero del Turismo, responsabile della politica di questa attività, e il Malta Tourism Authority, che include anche la rappresentanza del settore privato ed è responsabile per l’implementazione dei progetti di rilancio dell’isola. Da questa partnership tra il settore pubblico e privato i progetti più importanti vengono finanziati dal Governo e la loro gestione è curata dal settore privato, per un periodo predefinito di circa 15 anni. I progetti riguardano la ricostruzione del sistema stradale, la costruzione di un ponte a pedaggio tra Sliema e Valletta e il miglioramento delle spiagge. Settore marittimo Il Malta Maritime Authority (MMA) è nato nel 1991 per operare nei porti e negli yachting centres, con l’obiettivo di registrare le navi e facilitare il controllo dell’inquinamento, lanciare Malta sul mercato come un centro marittimo mondiale e facilitare il commercio estero. Malta ha sviluppato nel tempo un’industria di servizi marittimi altamente sofisticata con la quinta più grande flotta del mondo (oltre 27 milioni di tonnellate di forze navali registrate sotto la sua bandiera). Il commercio nelle acque del Mediterraneo è significativo e in continua crescita: uno studio del 2000, a cura della Drewry Shipping Consultants di Londra, ha stimato che il traffico attraverso il Mediterraneo ha registrato il passaggio di più di 19 milioni di tonnellate di navi nel 1998, supererà i 53 milioni di tonnellate entro il 2015. Dimostrando di essere con l’attività di trasbordo, l’area dell’isola in maggior crescita, il Malta Freeport continua a dare contributi significativi in termini di crescita nel numero dei containers manovrati anno dopo anno. Riconosciuto come il più grande e il più efficiente della regione, il Freeport si classifica terzo nell’elenco dei traffici del mediterraneo dopo Gioia Tauro e Algeciras. La vetrina di Malta è però il Porto di Valletta, più comunemente conosciuto come il Grand Harbour: è costituito da 3,5 km di banchine e le operazioni portuali sono svolte per 24 ore, sette giorni su sette. Il porto offre una sufficiente copertura marittima per ogni tipo di nave e i depositi di combustibile sono disponibili sia fuori che dentro il porto stesso. Degno di nota è, infine, il Malta Drydocks, uno dei più grandi centri di riparazioni navali d’Europa con sette terminal. In questo cantiere si provvede ad una serie di servizi quali conversioni, revisioni, pulitura degli scafi e riparazioni sott’acqua. Sebbene il Malta Drydocks sia stato sovvenzionato in passato, ora sta andando incontro ad un nuovo processo di ristrutturazione ed è stato incaricato delle riparazioni navali della marina statunitense, dopo aver vinto il primo importante contratto nel 2001. La strategica locazione di Malta, lungo le principali rotte che corrono da Est a Ovest, insieme alla più grande proprietà di avere l’inglese come seconda lingua ufficiale e alla temperatura mite durante tutto l’anno, sono “naturali” vantaggi che possono fare di Malta un centro marittimo davvero privilegiato: proprio il settore marittimo ha, in qualche modo, anticipato il processo di ingresso nell’Unione Europea. Infrastrutture Trasporti aerei Il nuovo terminal è stato costruito nel 1992 e registra l’affluenza di più di un milione di passeggeri all’anno. L’aeroporto, recentemente privatizzato, è gestito da un consorzio formato dai proprietari dell’aeroporto di Vienna ed è servito dalle maggiori linee aeree (British Airways, Alitalia, Lufthansa ed Emirates) ed ha una propria linea nazionale, Air Malta, che vola nelle principali capitali europee e gioca un ruolo assai importante nello sviluppo del turismo sull’isola. Rete stradale La rete stradale nazionale (1,500 km per una superficie di 316 km2 ) è estesa ma necessita delle attività di ristrutturazione e di riparazione. Per nessun viaggio su strada, tra due destinazioni di Malta, occorrono più di 40 minuti. Telecomunicazioni Nel settore delle telecomunicazioni sono stati attuati considerevoli investimenti poiché questo è considerato un campo importante per una vitale e moderna economia. Solo di recente liberalizzato, questo settore è ancora dominato dal proprietario monopolista precedente, la parzialmente privatizzata Maltacom. I servizi di telefonia mobile sono forniti da due società, Vodafone e Go Mobile, l’ultima delle quali svolge una funzione sussidiaria a Maltacom. Gli sviluppi del settore telecomunicazioni seguono i ritmi di quelli europei. Sviluppi futuri Nel sistema delle infrastrutture, i progetti e gli investimenti più urgenti riguardano il rifacimento delle rete stradale, la costruzione di un terminal per navi passeggere nel porto di Grand Harbour e la costruzione di un servizio traghetti che collega le città di Sliema, Valletta e Vittoriosa. Gli enormi investimenti fatti nel settore delle telecomunicazioni e nella IT hanno agevolato le ambizioni del paese di diventare il principale centro IT&T del Mediterraneo e hanno già attirato numerose e prestigiose società come Microsoft, Cisco e Oracle. QUADRO DELL’ECONOMIA DI MALTA INDICATORI ECONOMICI GENERALI 1998 1999 PIL a prezzi di 1,362 1,456 mercato Tasso 2,4 2,1 d’inflazione (%) Tasso di disoccupazione 5,6 5,8 (%) Tasso medio di cambio Lira 2,2957 2,3470 Maltese (Lm) Euro LM MILIONI 2000 2001 2002 2003 1,562 1,634 1,680 (gen/sett03)1,265 2,3 2,9 2,19 (nov03) 1,13 5,0 5,1 5,2 (sett03) 5,5 2,4741 2,4815 2,4468 2,3470 Fonti della tabella: National Statistics Office, National Bank,Eurostat, EIU- Report Dec. 2002, Central Bank of Malta, gennaio 2004. CONTRIBUTI AL SETTORE PIL Agricoltura e pesca Edilizia Manifatturiero Settore pubblico Trasporti e comunicazioni Commercio all’ingrosso e al dettaglio Assicurazione, settore bancario Pubblica amministrazione Servizi privati LM MILIONI 2000 24,1 27.2 243.2 62.5 2001 26,6 30,9 242,7 65,6 2002 26,3 36,0 242,8 69,7 2003 29,3 35,7 246,5 68,0 70,1 72,0 70,2 62,8 108,9 113,1 115,4 119,0 87,5 95,6 98,4 109,1 147,6 168,1 173,9 181,3 116,1 121,3 127,8 136,1 Tabella: National Statitics Office RISCHIO PAESE Malta gode di un ambiente sano per lo svolgimento del commercio, una legislazione societaria e un sistema legale sviluppati secondo due modelli, quello inglese e quello dell’ Unione Europea. Non ci sono restrizioni al rimpatrio dei profitti e tutti i possibili incentivi sono chiaramente fissati, garantiti ed integrati in un testo legale. Gli incentivi pubblici, le importanti privatizzazioni in corso o programmate e il basso costo della forza lavoro sostengono gli investimenti diretti che, data la ristrettezza del mercato locale, devono essere orientati all’esportazione. Il quadro normativo, già soddisfacente, migliorerà ulteriormente con l’adeguamento alle normative comunitarie. Le decisioni di investimento dovranno considerare il rapido mutamento in corso del quadro economico e normativo, sia per approfittare di incentivi che potrebbero tra breve essere modificati sia per tener conto delle agevolazioni commerciali sui mercati terzi che Malta perderà con l’adesione all’Unione Europea. Il rischio finanziario è modesto. I Paesi oggetto di attività di credito all’esportazione sono classificati in relazione al grado di rischio. L’analisi del rischio è condotta in modo congiunto da tutte le agenzie di credito all’esportazione dei Paesi membri dell’OCSE nell’ambito di un gruppo di lavoro creato ad hoc per questo scopo. Anche la classificazione dei Paesi da parte di SACE (Servizi Assicurativi del Commercio Estero) coincide di norma con quella OCSE per tutti quei Paesi classificati da tale organismo. Per semplificare ed armonizzare le condizioni applicabili ai Paesi in cui opera SACE, sono state individuate 4 classi di operatività , dalla A alla D. SACE classifica Malta nella 3a categoria di rischio e la colloca nella classe A, nella quale sono inclusi i Paesi senza restrizioni. Prospettive future Dopo la crescita negativa del 2001 e la ripresa dell’ economia nel 2002 e 2003, è atteso per il 2004 un nuovo periodo di ulteriore crescita. La maggior parte dell’espansione economica deriverà dall’aumento delle spese governative. Anche gli investimenti, dopo anni di performance negative, mostrano segnali di ripresa. Ancora un aumento di spesa è previsto nei progetti infrastrutturali del Governo, mentre anche le società estere presenti dovrebbero aumentare i consumi, stando all’aumento già registrato nelle importazioni di beni capitali. Alla luce di questi segnali, il 2004 potrebbe registrare una crescita del PIL fino al 3,0%. Indicatori di stabilità A conferma del grado di stabilità maltese, le agenzie leader del Credit rating Internazionale, Moody’s Investors Services, Standard and Poor’s e Ficht IBCA, hanno assegnato la seguente classificazione: Moody’s Investors Services (classi da A a C ) A3, per il debito in valuta estera Standard and Poor’s ( classi da A a C) A, per il debito a lungo termine in valuta estera Ficht IBCA (classi da AAA a DDD) A, per il debito a lungo termine in valuta estera Fonti: Malta Enterprise, gennaio 2004 Nella versione completa della Guida sono inoltre reperibili informazioni riguardo a: - interscambio commerciale - interscambio con l’Italia - finanziamenti all’export - settori promettenti NORMATIVA SUGLI INVESTIMENTI ESTERI. La legislazione industriale, in oltre 30 anni di applicazione, ha perfezionato un sistema di incentivi che, uniti ai vantaggi offerti dall’intero “sistema Malta”, rendono il Paese una localizzazione di interesse per le imprese estere. La modifica apportata nel 2001 alla Legge sugli investimenti ha introdotto il Business Promotion Act, mirato alle aziende che dimostrano capacità e potenzialità di crescita e di impiego di risorse umane. La legge identifica alcune tipologie di società, definite “qualifying companies”, che operano in attività di manifattura, riparazione, trasformazione o manutenzione di merci, materiali, prodotti, macchinari e impianti, alle quali possono essere riconosciuti vantaggi di carattere fiscale. Le attività definite “qualifying activities”sono relative a: apparecchiature elettroniche e di telecomunicazione, semiconduttori ed altri componenti sviluppo software incluso installazione, supporto e formazione macchinari e prodotti dell’ingegneria lavorazione dei metalli prodotti in gomma e plastica farmaceutici e medicinali strumentazioni medicali, ottiche e di precisione produzione di audiovisivi inclusi films, programmi pubblicitari e documentari articoli di gioielleria riparazione e revisione di aeromobili, yachts, barche a motore, turbine e loro equipaggiamento biotecnologie trattamento e riciclo dei rifiuti ricerca e sviluppo Nella versione completa della guida sono inoltre reperibili informazioni riguardo a: - incentivi fiscali - incentivi sui finanziamenti - incentivi strutturali - esenzioni - agevolazioni generali - modalità d’accesso ai benefici - Malta Development Corporation - Malta External Trade Corporation - Malta Financial Services Centre Il processo di allineamento con l’acquis comunitario L’ingresso di Malta nella UE rappresenta l’epilogo di un lungo processo avuto inizio il 16 luglio del 1990, quando il governo della Repubblica di Malta presentò per la prima volta la propria candidatura ad entrare a far parte della UE. La politica di riforma intrapresa dal governo maltese nel 1994 aveva, limitatamente ad alcuni aspetti, allineato l’ordinamento di Malta agli standard europei, prevedendo una serie di misure transitorie (prime fra tutte l’abolizione, a partire dal 2004, dei benefici fiscali riconosciuti alle società offshore), che consentono oggi di semplificare il recepimento dell’acquis comunitario. Tuttavia, sono state rilevanti le modifiche che ad oggi Malta ha dovuto apportare al proprio sistema (soprattutto fiscale). Nel dicembre del 1999 il governo maltese ha pubblicato il libro bianco “La prosperità nel cambiamento – sfide e opportunità per l’industria”, all’interno del quale viene illustrata una strategia globale per l’agevolazione dello sviluppo industriale, nonché nuove misure volte a promuovere gli investimenti esteri, sviluppando la crescita delle esportazioni, dei settori che offrono servizi supplementari, la creazione di posti di lavoro e la cooperazione tra aziende. LEGISLAZIONE SOCIETARIA La legislazione societaria a Malta è regolata dal Companies Act entrato in vigore nel 1996 diretto a promuovere una armonizzazione con le normative in vigore nell’Unione Europea. Alcuni emendamenti apportati nel 2003 hanno permesso la revisione della legge, rafforzando e ulteriormente aggiornando la normativa in base alle attuali esigenze delle imprese. Gli standards UE sono applicati anche in riferimento alla prevenzione del riciclaggio di denaro, all’Insider Dealing (negoziazione di titoli a azioni alla Borsa di Malta), alla normativa bancaria, all’attività assicurativa, ai servizi di investimento e alle norme che regolano il segreto professionale. Il Registro delle Imprese, dove le società hanno l’obbligo dell’iscrizione, opera in seno al “Malta Financial Services Centre” (MFSC); soltanto le società di navigazione e quelle offshore continuano ad essere regolate dal Commercial Partnership Ordinance (CPO) del 1962. Le principali tipologie societarie regolamentate sono: - Ditta individuale: unica forma di società non disciplinata dal Companies Act, che permette di agire con totale flessibilità con pochi adempimenti per la costituzione. - Società a responsabilità limitata (Limited liability company): dove i soci sono responsabili limitatamente al capitale o alle azioni sottoscritte. Il capitale sociale minimo per la costituzione di una societa’ è di Lire maltesi Lm 500 (1.169 Euro) di cui il 20% versato, sottoscritto da almeno 2 persone eccetto nel caso di società individuale (anonima); solo nel caso di partecipazione di stranieri il capitale sociale minimo richiesto e’ di Lm 10.000 (23.400 Euro) di cui almeno il 50% versato. La costituzione di una societa’ per azioni (public company) prevede invece un capitale sociale minimo di Lm 20.000 (46.793 Euro) di cui il 25% versato. - Società a responsabilità illimitata (en nom collectif) quali la società in nome collettivo e la società in accomandita semplice dove i soci sono tutti o in parte responsabili illimitatamente, pertanto anche con il loro patrimonio personale, degli impegni assunti dalla società. - Società in accomandita (en accomandite), nella quale alcuni soci rivestono responsabilità limitata ed altri illimitata. - Società a capitale estero: le richieste di cittadini e societa’ straniere che intendono costituire o acquistare quote di partecipazione in societa’ maltesi sono sottoposte all’approvazione dell’Ufficio Controllo Cambi presso la Banca Centrale maltese. I documenti allegati alle richieste (bozza e copia dello statuto e dell’atto costitutivo della societa’) sono poi trasmessi al Dipartimento del Commercio – Registro delle Imprese – per il successivo benestare all’iscrizione definitiva della societa’. Ottenuta l'approvazione, è previsto il deposito del capitale azionario della società presso l’istituto di credito maltese scelto dalla società stessa. Il deposito è versato in un conto denominato “Company in formation”. La banca rilascia una ricevuta che, ai fini della registrazione della società, costituirà documento essenziale anche nella correttezza dei dati in esso contenuti. Atto costitutivo e Statuto vengono presentati per la registrazione formale presso il Registrar of Companies, unitamente alla copia ricevuta di deposito rilasciata dalla banca. Al rilascio del Certificate of Incorporation la società è ufficialmente riconosciuta come entità giuridica. Non e’ consentito agli stranieri, in linea di principio, costituire un’impresa o acquistare quote di partecipazione in societa’ che operano nei settori dell'importazione e del commercio all’ingrosso o al dettaglio, dei servizi immobiliari e delle agenzie turistiche per i quali occorre normalmente richiedere anche una licenza. Le predette autorizzazioni vengono concesse quando la partecipazione e l’investimento sono di proporzioni tali da apportare anche un aumento al capitale sociale di una impresa, creano nuovi posti di lavoro, potenziano il know how, oppure forniscono un servizio importante dal punto di vista economico e sociale non ancora garantito dagli imprenditori o dalle autorita’ locali, o se il prodotto finale e’ destinato all’esportazione. Il Companies Act stabilisce la regolamentazione delle assemblee, regola le fusioni e le scissioni, la liquidazione e il fallimento. Gli standards contabili accettati a Malta rispecchiano quelli applicati in Gran Bretagna e sono in linea con le convenzioni internazionali (International Accounting Standards). La procedura di costituzione di una società richiede unicamente il possesso di una licenza commerciale e l’iscrizione all’Ufficio IVA locale. OPPORTUNITÀ PER L’INVESTIMENTO FINANZIARIO Il settore dei servizi finanziari si sta sempre più affermando come uno dei componenti principali dell’economia maltese. Le opportunità offerte alle società commerciali e agli istituti finanziari sono aumentate grazie all’introduzione, sin dal 1995, di un moderno assetto legislativo e fiscale: l’Income Tax Act e l’Income Tax Management Act stabiliscono le condizioni di sostegno allo sviluppo di Malta come centro internazionale commerciale e finanziario. International Trading Company Secondo l’Income Tax Act sono definite International Trading Company le società idonee allo svolgimento di attività commerciali internazionali condotte da Malta, ma non in Malta. Le Itc possono svolgere, fuori dal territorio maltese, qualsivoglia tipologia di attività (ad eccezione di quella bancaria ed assicurativa). La partecipazione e l’attività di direzione nelle Itc possono essere esercitate anche attraverso un fiduciario. Le Itc possono beneficiare dei trattati contro le doppie imposizioni stipulate dallo Stato maltese. E’ prevista, inoltre, la possibilità per le Itc di usufruire di advanced tax rulings riconosciuti dal Department of Inland Revenue. L’imposizione ordinaria è del 35%; tuttavia, in sede di distribuzione di dividendi, agli azionisti viene riconosciuto un rimborso. Le Itc, inoltre, non sono soggette a dazi doganali, Iva e ad alcun tipo di imposizione indiretta, anche tali strutture dovrebbero essere ricondotte, dal 2004, ad un regime ordinario di imposizione. Participating Holding Companies Per le Participating Holding Companies (Phc) sono previste dall’Income Tax Act speciali disposizioni favorevoli agli azionisti delle società titolari di situazioni patrimoniali da cui derivano redditi di natura estera. La Phc registrata a Malta può infatti percepire redditi esteri derivanti ad esempio da affitti, royalties, licenze, interessi, dividendi e Capital Gains sulla vendita di beni situati all’estero. Ai fini fiscali la Phc ha una “participating holding” in una società estera quando: - detiene partecipazioni non inferiori al 10% in società estere; - la partecipazione sia almeno pari a 500.000 lire maltesi; - la partecipazione attribuisca un determinato livello di controllo (come la nomina di un amministratore) o altri diritti (ad es. il diritto di prelazione) - le partecipazioni siano possedute per l’esercizio dell’attività caratteristica delle Phc. - è in possesso della facolta’ di esercitare il diritto di acquisto su azioni di terzi fino ad un ammontare previsto dalla norma sulle societa’ non residenti - ha il diritto di opzione nel caso in cui si propone la cessione, il rimborso o l’annullamento di tutte le azioni della societa’ non residente e non di sua proprieta’ - mantiene un interesse strategico nella societa’ non residente atto allo sviluppo dei suoi obiettivi commerciali. La partecipazione e l’attività di direzione nelle Phc possono essere esercitate anche attraverso un fiduciario. Inoltre anche le Phc possono usufruire degli Advanced Tax rulings. Nella versione completa della guida sono inoltre reperibili informazioni riguardo a: - normativa del lavoro normativa fiscale navigazione e Malta Freeport Il settore bancario maltese si rivela particolarmente moderno ed efficiente. Esso ha sperimentato rapidi cambiamenti negli ultimi dieci anni: è emerso da uno scenario di proprietà pubblica, fortemente controllato, ad una forma, invece, di liberalizzazione, di proprietà privata. Il settore include la Banca Centrale, gli istituti di credito (termine maltese che sta per banche commerciali, in conformità al Banking Act del 1994), gli istituti bancari internazionali e altri istituti finanziari. La Banca Centrale di Malta ha funzioni paragonabili a quelle delle altre Banche Centrali Europee, che comprendono l’emissione di moneta, la gestione delle riserve e l’attività di banchiere per il Governo e le Banche commerciali. Il controllo dei cambi è di competenza della Banca Centrale; le Banche autorizzate hanno la facoltà di approvare le allocazioni di valuta. Ai cittadini maltesi è concesso di aprire conti in valuta per il pagamento delle importazioni. Il mercato domestico di Malta è dominato da due banche principali: HSBC Malta e la Banca di Valletta, che in totale, controllano l’85% circa dei clienti del mercato bancario. Altre due grandi banche commerciali private, sono la Lombard Bank ( Malta) e la APS Bank. Da una parte il Governo aspira ad attrarre e a trattenere gli investitori stranieri, dall’altra si sta muovendo per trasformare la condizione off-shore in on-shore, che condurebbe molti di questi investitori lontano, come è mostrato nel caso di HSBC. Il gigante internazionale ha comprato nel 1999 la maggior quota azionaria della Mid-Med Bank di proprietà governativa, e ciò ha lanciato un chiaro segnale alla comunità delle banche internazionali che Malta è aperta al business. HSBC si sta focalizzando sul mercato domestico e prevede una crescita del 15-20% per i prossimi cinque anni. L’acquisizione della Mid-Med Bank è stata il trampolino di lancio verso i mercati del Nord Africa, dove già aveva fatto una scommessa la Banca Commerciale Arabo-Britannica. Il ritorno della banca Barclays ha segnato un'altra eccezionale spinta per il Governo. Barclays si era ritirata dall’isola negli anni Settanta, ma il suo rientro ha suggellato il riconoscimento del Paese e del suo mercato di servizi finanziari. Barclays si è impegnata nel procurare prodotti bancari ai residenti maltesi e nell’aiutare e conciliare il processo di spostamento del Paese verso lo status di on-shore. Esistono già un numero di istituzioni bancarie straniere che offrono strumenti bancari internazionali ai non-residenti, incluse Volksbank tedesca, Turkiye Garanti Bankasi, Raiffeisen austriaca e Credit Commercial di Francia. Un altro concetto sperimentale è quello della rappresentanza locale: dall’ottobre del 2000, la società maltese Crystal Finance Investment è diventata la rappresentante nazionale per la svizzera UBS Investment Funds, l’attività finanziaria privata più grande del mondo. Le leggi bancarie di Malta seguono i migliori regolamenti bancari utilizzati in UE e gli standard utilizzati a livello internazionale, che rispettano l’Atto di Prevenzione del Riciclaggio del Denaro (Prevention of Money Laundering Act), l’Atto del Socio di Attività (Insider Dealing Act), l’Atto di Segretezza Professionale (Professional Secrecy Act; valevole per banchieri, avvocati e ragionieri). Nel 1995 è nato il Malta Stock Exchange. Sebbene abbastanza chiuso, a causa del ristretto numero di aziende quotate, ha offerto all’investitore maltese una nuova possibilità: lo Stock Exchange ha attraversato un iniziale periodo di “boom”, con la maggior parte dei prezzi delle azioni in aumento in relazione allo spread giornaliero. Dopo l’euforia iniziale, l'andamento delle azioni ha seguito quello internazionale. La Borsa ha tentato di espandere il suo ruolo a livello internazionale, con lo sviluppo di una Borsa Valori per il bacino del Mediterraneo ed già stato siglato un accordo di cooperazione che vedrebbe il Malta Stock Exchange svilupparsi inizialmente quale forte attore e, successivamente, negli scopi del Governo, come centro finanziario chiave di tutto il Mediterraneo. Il settore dei servizi finanziari è destinato a divenire, a breve, una delle componenti principali dell’economia maltese. Le possibilità offerte in questo settore dalle Società e dagli istituti finanziari sono aumentate grazie all’introduzione di un nuovo assetto legislativo e di una nuova struttura fiscale. Malta ha infatti sviluppato un efficiente ed efficace sistema finanziario per operazioni ed investimenti internazionali, grazie anche all’istituzione da parte del Governo del Malta Financial Services Centre (MFSC), organismo di controllo dei servizi finanziari. Nella versione completa della Guida sono inoltre reperibili informazioni riguardo a: - finanziamenti di organismi internazionali ♣♣♣ All’interno della Guida completa, in versione cartacea, sono inoltre disponibili informazioni riguardanti gli strumenti di cooperazione nazionali ed internazionali, dati riguardanti fiere e mostre, indirizzi e siti web utili. Dati aggiornati a febbraio 2004