Mediterrraneo inq quinato: i mollusc chi camb biano ses sso e arrivano nuo ove specie di d pesci LIVOR RNO. I molluscchi del Mediterrraneo starebbe ero cambiando sesso a causa a dell´in nquinamento. E´ E quanto emerrge dalle analis si effettuate dalll´Istituto superriore per la protezzione e la ricercca ambientale (l´Ispra, ex Icra am), nell´ambitto del progetto europeo MonIta aMal, in collaborazione con l´università di Malta M e il parco scientifico e te ecnologico della Sicilia, sull´ambiente e marino Medite erraneo, indagini che hanno interessato sop prattutto Malta e edusa. Questo o sarebbe solo uno degli effettti del degrado ambientale che e sta mutando Lampe ecosisstemi ed habita at del nostro ma are. La cau usa della masccolinizzazione dei d murici sare ebbe il tributilsta agno (Tbt) pressente nelle verrnici usate per le chiglie delle d barche e il cui utilizzo è vietato in Italia a da qualche an nno, che secon ndo i ricerccatori «causa la comparsa di veri e propri organi sessuali maschili nelle femmine sottop poste alle conce entrazioni più elevate». e Le ind dagini sui mollu uschi sono state e svolte anche e attraverso una a tecnica orma ai utilizzata da decen nni negli Usa e in Europa, il "m mussel watch",, che consiste nel n trapianto dii mitili in particolari gabbie g per 12 settimane s da aree a indenni a siti s d´indagine. Su questi ven ngono successiivamente effettuate analisi a biologich he e chimiche. Nell´ambito de el progetto MonItaMal sono state s posizionatte nell´arco dei due anni di attività 20 gab bbie di mitili pe er l´isola di Maltta e 20 per Lam mpedusa. ntazione del vid deo MonItaMal - Malta & Lam mpedusa for ma arine environme ent, I dati sono stati forniti durrante la presen all´Ispra, «un film documentario, scritto e dirretto da ricerca atori Ispra (ex Icram ) che inte ende richiamarre prodotto da l´attenzione e sulle tematiche dell´inquina amento chimico o, le alterazionii della biodiverssità e le sfide p poste dai cambiamen nti climatici. Le e immagini com mmentate descrrivono il Medite erraneo illustra andone gli aspe etti di mare ricc co di vita e di bellezze natura ali, ma vulnera abile sotto il pro ofilo ambientale e e fortemente antropizzato. IIl video mostra a mente modifica ando i sistemi naturali, n offrend do un quadro p preciso e realisttico come le atttività umane sttanno drasticam di come sta a cambiando la a nostra vita su ul pianeta, insin nuando una riflessione sulla nostra n capacità à di convivenza a all´interno del d Pianeta ste esso». I ricercatorri del progetto MonItaMa M sotto olineano che «ll´inquinamento o chimico e le alterazioni a della a biodiversità vengono og ggi universalm mente riconosciu ute tra le principali cause di alterazione a della qualità dell´a ambiente marin no e della sua a biodiversità, rappresentando r o quindi i princiipali indici da valutare v nell´am mbito del monittoraggio dell´ambien nte marino. Ino oltre il Mediterraneo sta andando sempre più incontro ad un u cambiamentto rapido della biodiversità à sia a causa della d penetrazio one e della esp pansione di spe ecie non indige ene sia a causa a delle modificazio one climatiche che a causa della ridotta com mpetizione delle e specie autocctone indigene stressate dalle e alterazioni ambientali e dall´overfishing.. Attraverso la valutazione v de ei livelli di questte due diverse forme di e ambientale, il progetto accoglie le esigenzze di tutela delle e aree naturali protette». alterazione Le ricerche e hanno interesssato la fascia costiera di Lam mpedusa e le aree a costiere de elle isole di Ma alta, Gozo e Comino, ed d in modo partiicolare: l´area costiera c Nord-o ovest di Malta dalle scogliere e di Majiesa a R Ras ir-Raheb co on lo scopo di: valutare i live elli di contamina azione chimica a su acque e se edimenti e di in nquinamento biiologico, i risch hi ambientali derivanti da im mpatti antropici, definire linee guida per la ge estione sostenibile delle risorrse marine dei siti maltesi di particolare p interesse ambientale e paesaggiistico, al fine di incoraggiare l´eco-turismo, l ssviluppare n sistema infformativo comu une di facile co onsultazione fin nalizzato alla co ondivisione e diffusione d dei risultati online attraverso Gis, messa a punto p di un sisttema unico di monitoraggio, m attraverso a interrventi congiuntti, scambi di e e personale. esperienze Dalla ricercca è emerso ch he, anche in se eguito all´apertu ura del canale di Suez ed all´´aumento del trraffico navale, il riscaldame ento globale in corso sta porta ando un visibile e cambiamento o nella biodiverrsità del Medite erraneo dove ormai sono o presenti 110 specie s esotiche, più o meno il 15% delle sp pecie ittiche, me entre 50 specie e stanno espandend do il loro areale e verso nord grrazie al mare più caldo e nel Canale C di Sicilia sono state ce ve ensite 10 nuov specie provvenienti dal ma ar Rosso e 12 dall´oceano d Atlantico. Il Canale di Sicilia mantie ene una buona qualità delle acque, a mentre pesticidi p come il Ddt si concentrano nelle anti alle aree costiere c urbanizzzate che scariicano le fogne in acqua, come a Malta.. acque dava I ricercatorri sottolineano che c a Malta «lo o studio ha messo in luce gli effetti e di alcuni scarichi urban ni sulla diversità à, abbondanzza e struttura delle comunità ittiche i costiere. A livelli mode erati, l´apporto di d materia orga anica dovuto ag gli scarichi. pu uò influenzare il "fish assemb blage" attraendo specie grega arie e planctivo ore, come riscontrato dall´aumen nto nelle abbon ndanze di speccie quali le casttagnole e le occ chiate in prosssimità dei siti inquinati. Le differenze più eclatanti rig guardano invecce il declino ne ella ricchezza specifica, s una caratteristica c ch he solitamente u impatto seve ero sulla comu unità ittica. Spe ecie come labrid di Simphodus spp, s Thalassom ma pavo e il evidenzia un pesce papp pagallo, Sparissoma cretense,, risultano influenzati negativa amente dagli scarichi. s Alcuni requisiti ecologici di queste pesci, p come la disponibilità d di cibo e di substrati adatti per la riproduzioni non vengono, probabilmente e, soddisfatti. Al contrario, l´´abbondanza di d alcune specie e bentoniche quali q il Gobius bucchichi b e Parablennius rouxi articolarmente elevate in prosssimità degli sccarichi, riveland dosi come dei validi indicatorri di questo tipo o di risultano pa impatto. I risultati r delle ind dagini rivelano o profonde alterrazioni ambientali dovute aglii scarichi urban ni. Considerata a la incompatib bilità di queste fonti f di inquinamento con le necessità n di pro otezione ambie entale e con le stesse attività turistiche, misure m approprriate dovrebbero essere prese, in linea con la normativa vigente». v Fonte: http p://www.greenre eport.it/contenu uti/leggi.php?id d_cont=18126