Esperienze -Teatro Mese Mariano Le Esperienze più significative del Gruppo Il Gruppo di volontariato C.O.N. è un centro ricreativo per i disabili adulti, i cui utenti hanno avuto la possibilità di condividere esperienze formative ma soprattutto di socializzazione quanto mai determinanti per il pieno sviluppo della persona sia essa disabile o normodotata. Il gruppo rappresenta un punto di riferimento sul territorio andriese non solo per i disabili ma anche per chi per qualsiasi motivo dovesse trovarsi in situazione di difficoltà. Oltre alle consuete attività quali il Cineforum, laboratori di ballo e di canto, incontri di catechesi con Padre Mario, il gruppo è coinvolto ogni anno in vari progetti e iniziative: • Progetto "Fratres", in cui i ragazzi si sono impegnati nella creazione di un manifesto per la nuova campagna di sensibilizzazione alla donazione del sangue indetto dalla Fratres; • Il festival "Poesia e Solidarietà", che ha visto la collaborazione dell'associazione con tutte le scuole primarie del territorio andriese per le quali è stato indetto un concorso di poesia sulla solidarietà a cui hanno partecipato quasi 1000 bambini; • Laboratori formativi teatrali tra cui spicca la preparazione della terza commedia in vernacolo andriese. Il teatro rappresenta senza dubbio un mezzo con il quale i ragazzi riescono ad esprimere il meglio di se stessi attraverso un gioco di ruolo che li vede mettere in scena situazioni al limite del paradosso, ma che purtroppo a volte sono molto più vicine alla realtà di quanto sembri. • Festa della Pentolaccia con la creazione di maschere e altri lavori; • Pitturazione e distribuzione delle palme e delle uova pasquali ai bambini in vista della festa di Pasqua; • Partecipazione alla Fiera d'Aprile e all'Happening del Volontariato indetto dal CSVSN attraverso l'allestimento di uno stand nella quale i ragazzi hanno esposto tutto il materiale da loro creato all'interno dei vari laboratori (fischietti di ceramica, cestini in vimini, quadri etc.). • La scuola dei Servizi Sociali per i tirocinanti che ha inviato a più riprese folti gruppi di ragazze tirocinanti, che più volte alla settimana venivano in sede a trattenersi con gli "amici" e si prestavano volentieri ai vari servizi. Per loro una scuola di vita quasi obbligata per avere maggiori possibilità di lavoro, ma certamente l’esperienza le ha segnate perché alcune, terminato il curricolo, ritornano in sede e prendono parte a varie attività. Tutte queste esperienze si svolgono tra i sorrisi, i dialoghi, i pensieri e le riflessioni dei ragazzi, i quali ci hanno lasciati entrare nel loro mondo dove abbiamo scoperto tante risorse, tante abilità e tante potenzialità che vanno solo stimolate e incrementate. 2 Laboratorio Formativo Teatrale Nel 2004 il Gruppo Con, alla stregua di una pianta ben matura, gemma, traducendo in nuovi rami, il fermento linfatico del suo spirito. Nel gennaio del suddetto anno infatti, l'associazione si imbarca in una nuova esperienza che, per la verità, ancora oggi occupa una fetta importante della sua programmazione annuale: l'attività teatrale. Come spesso accade in questi casi, un piccolo rigagnolo che ha il nome di Sebastiano lnchingolo, ha avuto il merito, affluendo e diluendosi nella storia del gruppo, di determinare un cambiamento al suo interno, a cui in molti non credevano, o per lo meno non lo ritenevano di grande portata. Il giovane educatore, da poco tempo volontario dell'associazione, decideva di riportare all'interno dell'attività del gruppo, l'esperienza teatrale, rivista e corretta. Dieci anni prima, la stessa strada era stata già battuta da qualche solitario pioniere dell'associazione con buoni risultati: ma non in modo costante perché troppo impegnativo il lavoro e troppo acerbi i tempi, per buona parte del contesto sociale andriese, poco avvezzo a confrontarsi con il mondo della disabilità per comprenderne l'intrinseco valore. 3 Ma come dicevamo, se pur piccolo, un primo sentiero era stato tracciato: alla luce della nuova stagione culturale che andava dispiegandosi nel territorio, bisognava riprovarci, bisognava ritornare su quella strada. Ed ecco allora la nuova sfida del gruppo: dar vita ad un'attività teatrale che avesse come protagonisti principalmente le ragazze e i ragazzi diversamente abili. Da allora i componenti l'associazione, scortati da Sebastiano, hanno dato vita a ben tre commedie in vernacolo andriese, tutte rigorosamente scritte a più mani, con il contributo degli attori, dei volontari e delle loro famiglie. Nel 2005 andava in scena la prima opera teatrale firmata Gruppo Con: “Ci Coch d'Amuic”. A questa ne seguì un'altra nel 2007: “La Berafat”; e ancora nel 2009: “Ah C Steiv Id”. Tutta l'attività teatrale, dalla dimensione Iudica a quella puramente formativa, viene elaborata e strutturata attraverso i La.F.T., i Laboratori Formativi Teatrali, che nel nostro caso assumono la valenza di una strategia di intervento formativo, costituiti da spazi, tempi e attività concrete, individuali e di gruppo. l La.F.T. devono loro paternità allo stesso lnchingolo. La sua idea di fondo è che all'interno dei laboratori, sia possibile strutturare il modello d'azione teatrale come forma mentis, innestando il Teatro nel modus operandi dei soggetti coinvolti. Come dire che le caratteristiche proprie della dimensione teatrale, quali l'aspetto ludico, la connotazione simbolica, l'attenzione alla socializzazione e alla dimensione relazionale e la capacità di coinvolgere progettualmente linguaggi espressivi differenti, se utilizzate in una certa maniera, possono determinare cambiamenti significativi nel modo di essere con se stessi e con gli altri, e di riflesso, nell'ambito in cui ci si muove. 4 Spiritualità e Formazione: il mese di Maggio La spiritualità del gruppo si ricollega ai padri Dehoniani che attraverso la devozione al Sacro Cuore di Gesù vogliono essere nel mondo "Profeti dell'amore e servi della Riconciliazione" attraverso la testimonianza della vita personale e l'impegno nel sociale, là dove il regno di Dio soffre ingiustizia. Profeti, quindi testimoni di Dio protesi verso il futuro e servi degli uomini per operare la riconciliazione globale. Icona è la parabola del "Buon Samaritano" che s'interessa all'uomo che è stato derubato dai briganti. La formazione avviene attraverso la catechesi settimanale, i Campi Scuola, i ritiri spirituali e le tante esperienze quotidiane di tipo sociale, culturale e di servizio con i fratelli. Già dall'inizio si è posta in atto una consuetudine di recarci come gruppo, una volta alla settimana a dire il Santo Rosario da qualche amico impedito. Un momento molto bello di spiritualità, socialità di gioia. Per i nuovi impegni in sede questo servizio si fa un po' più saltuariamente, mentre da alcuni anni si è stabilizzata la tradizione d'impegnarci per tutto il mese di maggio ad andare come gruppo in famiglie diverse di amici per la recita del S. Rosario, la lettura del vangelo ed un momento di fraternità. Un momento bello, atteso e richiesto 5