ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA’ DI MEDICINA e CHIRURGIA ALLEGATO 1: Schema di progettazione del Corso provvisorio (proposto alle Parti Interessate attraverso la seguente modalità____________) DENOMINAZIONE DEL CORSO DI LAUREA IN: ORTOTTICA ED ASSISTENZA OFTALMOLOGICA CLASSE L/SNT/2 professioni sanitarie della riabilitazione Presentazione: il corso ha durata triennale; la didattica comprende lezioni frontali e tirocinio pratico; la frequenza è obbligatoria; l’accesso è regolato da un esame di ammissione e il numero di posti è programmato a livello nazionale. Al termine del corso di studi l’Ortottista – Assistente di Oftalmologia è l’operatore sanitario cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità del 14 settembre 1994 nr. 743 e successive modifiche ed integrazioni che, su prescrizione del medico, tratta i disturbi motori e sensoriali della visione, esegue le indagini strumentali oftalmologiche ed attua i procedimenti riabilitativi. A – FIGURA PROFESSIONALE E SBOCCHI OCCUPAZIONALI PROPOSTA COMMENTI O SUGGERIMENTI Figura professionale Ortottista – Assistente di Oftalmologia (D.M. del Ministero della Sanità 14 Settembre 1994, n. 743 e successive modificazioni ed integrazioni) Sbocchi occupazionali: Svolge la sua attività in strutture sanitarie pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale: - Ospedali - Università - Cliniche private - Poliambulatori - Studi professionali Possibilità di proseguimento degli studi: Accesso agli studi di secondo ciclo (laurea specialistica/magistrale) e master universitario di primo livello. B – PRINCIPALI FUNZIONI PROPOSTA L’Ortottista - Assistente di Oftalmologia: - Collabora con l’Oftalmologo nella diagnosi e nel trattamento riabilitativo dei pazienti COMMENTI O SUGGERIMENTI - - - - - - strabici Collabora con l’Oftalmologo nella diagnosi e nel trattamento dell’ ambliopia Valuta la visione binoculare del paziente Esegue l’esame del Campo Visivo, del senso cromatico nonché gli esami elettrofisiologici della visione e sa utilizzare le tecniche diagnostiche strumentali oggi disponibili In collaborazione con altre figure professionali, individua percorsi riabilitativi per pazienti con handicap visivo e neurologico In collaborazione con altre figure professionali, individua i metodi ed i presidi per ottimizzare l’utilizzo del residuo visivo in pazienti ipovedenti In collaborazione con l’Oftalmologo, esegue gli esami strumentali necessari per la corretta diagnosi delle patologie oculari Esegue screening per ambliopia e strabismo sulla popolazione in età scolare nell’ambito di programmi di prevenzione sanitaria Contribuisce alla formazione degli studenti e concorre direttamente all’aggiornamento relativo al suo profilo professionale e alla ricerca C – Risultati di apprendimento attesi (espressi tramite i 5 descrittori europei come richiesto anche in banca dati MIUR) PROPOSTA Descrizione dei risultati di apprendimento attesi necessari per svolgere le funzioni elencate in B. Indicare cioè quali: - - - 1. Conoscenze e capacità di comprensione Possiede conoscenze di base di vari ambiti disciplinari quali le scienze propedeutiche (Scienze Fisiche), scienze biomediche (Fisiologia, chimica, biochimica, anatomia, istologia e genetica) Conosce gli elementi fondamentali dell’anatomo-fisiologia dell’apparato visivo, della motilità oculare e della visione binoculare Ha conoscenza delle attività di primo soccorso Conosce le principali malattie oculari con particolare riguardo alle alterazioni della motilità oculare, della visione binoculare e dello sviluppo visivo COMMENTI O SUGGERIMENTI - - - - - - - - - - Ha conoscenza delle principali indagini strumentali oftalmologiche Ha conoscenze in ambito psicologico e pedagogico Ha conoscenza dei fondamenti dell’igiene generale e applicata e delle nozioni di medicina legale Ha conoscenze di management sanitario 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione E’ in grado di eseguire le principali indagini semeiologiche in ambito oftalmologico utilizzando le strumentazioni diagnostiche appropriate E’ in grado di riconoscere e valutare i disturbi della motilità oculare e della visione binoculare nel bambino e nell’adulto E’ in grado di monitorare i trattamenti antiambliopici nell’infanzia E’ in grado di utilizzare le terapie ortottiche riabilitative E’ in grado di tenersi aggiornato sull’evoluzione delle nuove metodiche strumentali 3 . Autonomia di giudizio E’ in grado di valutare autonomamente i risultati dei trattamenti ortottici e riabilitativi del paziente strabico E’ in grado di modulare una terapia antiambliopica, un trattamento prismatico E’ in grado di valutare il residuo visivo del paziente ipovedente e di suggerire eventuali presidi riabilitativi Possiede le conoscenze e capacità tecniche per accertare la validità degli esami eseguiti 4. Abilità comunicative Conosce la lingua inglese ad un livello intermedio (B1) Sa interagire col paziente in maniera appropriata E’ in grado di eseguire un esame ortottico in bambini anche in età preverbale Sa interagire con i familiari dei bambino strabico per la corretta gestione della terapia ortottica Sa adeguare il proprio linguaggio alla tipologia dell’interlocutore Sa interagire con altre figure professionali coinvolte nella gestione di pazienti con handicap neurologico e psicomotorio - - - 5. Capacità di apprendimento Conosce le moderne modalità per un aggiornamento continuo nel suo ambito professionale Acquisisce un metodo di studio e la capacità di lavorare per obiettivi sia in gruppo che in maniera autonoma Applica i metodi di apprendimento sviluppati per aggiornare e approfondire i contenuti studiati in contesti professionali, in percorsi di studio successivi e nell’ambito della ricerca Breve descrizione del quadro generale delle attività formative con riferimento ai settori scientifico disciplinari nel loro complesso e le caratteristiche della prova finale: ______________________________________________________________________________ Il conseguimento delle capacità sopraelencate si realizza mediante la partecipazione all’attività formativa che consiste in lezioni frontali, esercitazioni, attività pratica di tirocinio e lo studio personale delle materie attivate dal CdL nei seguenti SSD di base e caratterizzanti: FIS/07, MED/01, M-PED/01, BIO/09, BIO/10, BIO/13, BIO/16, BIO/17, BIO/14, MED/09, MED/30, MED/50, M-PSI/01, M-PSI/03, MED742, MED/43, MED/26, MED/29, MED/39, IUS/10. La verifica delle conoscenze acquisite avviene mediante esami orali e scritti, prove in itinere, discussione di articoli scientifici. La prova finale consiste in una prova pratica e nella discussione di un elaborato redatto dallo studente sotto la guida di un docente del CdL che permetterà di valutare la capacità del laureando di esporre e discutere con chiarezza e padronanza il risultato del suo lavoro.