News n° 18 Eric Bibb Tommy Emmanuel Ronnie Earl Dave Douglas Grayson Capps The Waifs Jummy LaFave Philology Selected Discography: Gianni Basso IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Muddy Waters 100 SONGWRITER BLUES (A Tribute From John Primer And Special Friends!) “Muddy Waters 100” non è un semplice tributo a quella che è stata un’icona del blues Americano, ma di una vera e propria opera d’arte in tutti i sensi, sia dal punto di vista musicale che da quello fisico. La musica è quella di un cast straordinario: John Primer in primis, ma anche Billy Branch, Gary Clark JR, Shemekia Copeland, James Cotton, Bob Margolin, Keb’ Mo’, Derek Trucks, Johnny Winter e molti altri. Accompagna questo album un digipack accattivante in copertina rigida e un esteso booklet di grande qualità illustrato con alcune foto d’epoca. CD con booklet deluxe! Jimmy Lafave Trail Four L’attesissimo quarto capitolo della serie che ha fatto di Jimmy LaFave uno degli autori più amati e apprezzati del panorama folk internazionale. Tra brani cantautorali e meravigliose cover (Townes Van Zandt tra gli altri e l’immancabile l’omaggio a Dylan), “Trail Four” è destinato ad essere imperdibile per ogni intenditore. In Tour in Italia: 13 ottobre - Folk Club di Torino 14 ottobre - Retrò di Vicenza T TRACKLIS Walking To New Orleans When It Starts To Rain She Belongs To Me Call Me The Breeze I'll Remember You Rocket In My Pocket Chimes Of Freedom Route 66 Revisited Snowin' On Raton Hideaway Girl It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry Worn Out American Dream Ronnie Earl & The Broadcaster BLUES Father’s Day Votato come chitarrista blues 2014 dalla Blues Foundation, Ronnie Earl e la sua band ritornano con un disco se possibile ancora più forte e deciso. Accanto alla fascinante intensità e al soul della chitarra di Ronnie, una sezione di ottoni aggiunge, per la prima volta in dieci anni, una nuova e frizzante dimensione acustica. Tra le bellissime tredici tracce di “Father’s Day”, due sono le collaborazioni con vocalist special guest: Diane Blue, apparsa anche nel precedente lavoro di Earl, mentre da Chicago arriva Michael Ledbetter, leader della Nick Moss Band e lontano parente di quel Huddie William “Leadbelly” Ledbetter che è stato un’icona della musica blues e folk americana. Dave Douglas JAZZ High Risk 1 Il due volte nominato al Grammy Award Dave Douglas continua la propria esplorazione musicale con un nuovo album che indaga il modo dell’improvvisazione jazz e la musica elettronica. Abilmente affiancato da un ensemble di musicisti alquanto particolare, che conta al suo interno Jonathan Maron (dei Groove Collective), al basso elettrico e acustico; Mark Guiliana (Beat Music, Heernt) alla batteria elettrica e acustica; infine la strumentazione elettronica è affidata al DJ, produttore e beatmaker Shigeto (dei Ghostly International). Completano la squadra Geoff Countryman che si è occupato della registrazione e Steve Wall al mixer. “High Risk” è un disco con un potenziale unico, perché quando la posta in gioco è alta, lo sarà anche il risultato. R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Eric Bibb & JJ Milteau BLUES Lead Belly’s Gold Huddie William Ledbetter, in arte Lead Belly, è stato sicuramente un musicista straordinario, ma anche un fuggitivo e una celebrità. Soprattutto, però, è stato un uomo che ha sempre rivendicato il proprio diritto ad essere trattato con rispetto in tempi bui per la gente di colore come gli anni Trenta. Da qui l’omaggio di Eric Bibb e JJ Milteau, che reinterpretano il repertorio di questo grande musicista (“Where Did You Sleep Last Night”, “Goodnight Irene”, une bellissima versione di “House Of The Rising Sun”) con amore, trasporto e, ovviamente, il proprio tocco personale. “Lead Belly’s Gold” diventa così un tributo ad una icona musicale, un disco fresco, che, allo stesso tempo, non rinuncia ad essere un manifesto per quei temi di libertà, dignità e rispetto, tanto cari allo stesso Belly. 11 brani dal vivo + 4 brani in studio Tommy Emmanuel SONGWRITER JAZZ It’s Never Too Late Ascoltate “Old Photographs”, la traccia che chiude questo album di Tommy Emmanuel e sentirete addirittura il tocco delle dita che scorrono sulle corde della sua Maton Signature. Una “imperfezione” che molti altri musicisti vorrebbero eliminare, ma che è oramai un tratto distintivo della tecnica perfetta di questo chitarrista. Attualmente uno dei grandi maestri del genere, Emmanuel inizia a suonare professionalmente a sei anni, crescendo sia come artista in studio, sia come membro di alcune rock band australiane, per poi iniziare una propria carriera solista. Una bravura riconosciuta da molti grandi della musica e costellata da numerosi premi, incluse due nomination ai Grammy e due ARIA Awards. Soprattutto noto per il proprio fingerstyle, Tommy Emmanuel può essere definito un one-man-band in quanto frequentemente condensa nel proprio materiale le tre parti fondamentali della musica (melodia, accordi di supporto e bassi) allo stesso tempo. La sua straordinaria bravura lo ha trascinato in ogni angolo del globo, ma Emmanuel non ama ripete due volte lo stesso spettacolo e improvvisa molto su ogni palco, lasciando spazio a tutte quelle imperfezioni che rendono più umano questo talento globale. The Waifs Beautiful You Nuovo album per questa amatissima band australiana, nata nel 1992, durante gli innumerevoli tour on the road dei sui componenti, ma salita agli onori della fama internazionale per aver aperto i concerti in nord America e in Australia del grande Bob Dylan. Sotto la guida del produttore Nick DiDia (Bruce Springsteen, Peal Jam, Powderfinger…), “Beautiful You” (edito da Compass Records) è stato concepito e scritto tra gli Stati Uniti e l’Australia dalla mente di questa affiatata triade composta da Donna Simpson, Vikki Thorn e Josh Cunningham. Dodici brani equilibrati, dagli echi pop, che fondono insieme tre diversi cantautori in un'unica e festante atmosfera roots-rock, con il fondamentale apporto del bassista Ben Franz e del batterista David Ross Macdonald. JD Allen Trio JAZZ Graffiti Ogni nuovo disco del sax tenore JD Allen rafforza la sua reputazione come uno dei più raffinati e più avventurosi giovani musicisti in circolazione oggi. Il suo sound unico al sax tenore combina la malinconia del blues, la solennità del gospel e la gioia del puro processo creativo. JD Allen, sulla scena newyorkese dal 1993, non solo è stato capace di farsi apprezzare, ma è diventato addirittura una vera e propria leggenda vivente. Nel nuovo album “Graffiti” vi troviamo nove composizioni originali dove il sax di JD la fa da padrone, accompagnato dallo storico batterista di Dave Douglas, Rudy Royston e dal bassista Gregg August. Notevole il brano dedicato all’indimenticabile Butch Morris. Un album dalle forti vibrazioni che verrà sicuramente apprezzato da ogni amante del jazz e delle tonalità del sax tenore. 2 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Eddie Taylor Jr BLUES Stop Breaking Down Un sorprendente album dove Eddie Taylor Jr propone alcuni grandi classici, accompagnato da un gruppo di musicisti affiatati: come Tony Palmer alla chitarra, Greg McDaniel al basso, Timothy Taylor alla batteria e l’apporto all’armonica di due maestri quali Harmonica Hinds e Bob Waleso. Tra capolavori come “Ghetto Woman” di B.B. King e “I Got To Find My Baby” di Doctor Clayton, Eddie e i suoi ci offrono un disco straordinario fatto di venature rock, assoli, chitarre distorte e venature rock. Henry Townsend SONGWRITER BLUES Original St. Luis Blues Live Un album postumo dell’ultimo grande artista di Saint Louis, venuto a mancare nove anni fa. Townsend, tanto bravo alla chitarra quanto al piano, è molto noto anche per le sue collaborazioni con i grandi nomi della musica. In questo disco ritroviamo alcune registrazioni dal vivo effettuate durante un suo tour austriaco, negli anni Ottanta, ma che colgono perfettamente nel segno quello stile blues tipico di Saint Louis di cui Townsend è stato il portavoce. Clarence Bucaro Like the First Time Sono brani dall’intenso carico personale quelli che Clarence Bucaro ci propone dalla sua Brooklyn, che richiama in “Like the 1st Time” (coprodotto insieme a famoso Tom Schick) il gusto e le sonorità dei suoi primi lavori. Le undici canzoni presenti nel disco indagano con sincerità non solo le pieghe dell’animo umano, ma dimostrano anche la curiosità del loro autore verso nuovi generi e contaminazioni sonore, ne sono un esempio le bellissime “Somewhere in the Middle”, “New Tongue”, “Old Brown Shoes” e “Can't Rush the Road”, infine un tocco gospel è dato dalla collaborazione dei Blind Boys of Alabama, le cui inconfondibili voci ritroviamo in “Let the Mystery In”. Feufollet CAJUN Two universes 3 Primo album in studio dopo 5 anni per i Feufollet, le cui radici Cajun sono anche la spinta per indagare un nuovo immaginario musicale, dal blues alle ballate più country. “Two Universes” è il prodotto di un lungo lavoro che ha visto la stretta collaborazione tra il band leader Chris Stafford e la polistrumentista Kelli Jones-Savoy durante le intense sessioni di registrazione. Ma soprattutto, la firma su questo album ce la mettono le straordinarie performance vocali di Kelli, capace come solo lei sa fare di passare dal rauco honky-tonk al Chanteuse francese, adattandosi agli stili che contaminano il disco. Disponibile sia inversione CD che LP. T TRACKLIS I'm a King Bee Ghetto Woman Kiddio Baby What You Want Me to Do (Ode to Jimmy Reed) The Sky Is Crying I Got to Find My Baby Baby Please Come Home 32-20 Blues You Gotta Pay the Price Low Down Dirty Shame (Oooh-wee Baby) Whiskey Headed Woman Stop Breaking Down T TRACKLIS Sloppy Drunk M&o Blues Come On In My House All My Money Gone Old Clock Tickin' 44 Blues Why We Love Each Other Going Down Slow Cairo Blues Rollin and Tumblin Guitar Talkin' When the Sun Rise I Cry All Night Got to Go Moanin and Cryin' I'm Sorry My Heart Biddle Street T TRACKLIS Like the First Time Somewhere in the Middle Midnight Blue Let the Mystery in New Tongue Old Brown Shoes Barrio Moon Can't Rush the Road Alone in Love Mother's Word Safe at Home T TRACKLIS Tired of Your Tears Know What's Next Hole in My Heart Two Universes Cette Fois When You Said Goodbye One Foot in My Door Pris Dans La Vie Farouche Early Dawn Red Light Questions Sans Réponses R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Micky & The Motorcars I fratelli Braun e la loro band Micky & The Motorcars si stanno ritagliano un posto di tutto rispetto nel panorama della musica Texamericana/County rock grazie a performance spettacolari che sono valse loro un sacco di fan, i particolar modo in Germania, dove è stato registrato questo disco live. “Across The Pond” è stato registrato tra il Red River Saloon di Heilbronn e il Laboratorium di Stoccarda dal bravissimo Andy Horn della Blue Rose e testimonia con 12 canzoni la presenza scenica dei Micky And The Motorcars. Il disco contiene anche quattro brani che abbiamo poi ritrovato in “From Above”, ultima fatica in studio della band texana. The Bell Solo pochi artisti riescono ad incarnare per intero genere musicale come fa Tony Furtado con la musica Roots Americana. “The Bell” è l’album più personale e intimo di questo straordinario cantautore e polistrumentista, che trova la propria massima espressione nel banjo, slide guitar e ukulele. In questa nuova uscita Tony Furtado affronta con serenità i tempo portanti della vita umana, come la nascita e la morte, con riferimenti concreti al proprio vissuto. Nella versione europea dell’album è presente anche un bonus CD, intitolato “Copper And Tin”, si tratta un EP prevalentemente strumentale di sei tracce. 2 cd. Lance Canales The Blessing and the Course Da casa Proper presentiamo un album roots-blues che esce direttamente dal nutrito paniere californiano, dove Canales ha realmente condotto quella vita che in molti hanno descritto nelle loro canzoni sin dalla nascita della roots music: duro lavoro, sarcasmo e l’inossidabile speranza di una vita migliore. La voce di Lance Canales, così gutturale è il ponte perfetto tra lo schietto approccio da storyteller e i suoni ritmati che escono dalla sua chitarra blues che ringhia per tutte le tredici canzoni (quasi tutte originali, con qualche cover) di “The Blessing And The Curse”, mentre ci immaginiamo Lance camminare pesantemente nei vecchi stivali da lavoro di suo nonno. Grayson Capps T TRACKLIS Broken Bell Tired Lion Dying Language Astoria Low Road Tall Grass Iowa Give Me Your Soul Ashes of a Man The Collier's Daughter Jo Jo Lie Alone Star T TRACKLIS California Or Bust Hich-wyah Man Cold Dark Hole The Farmer Weary Feet Blues Death Got No Mercy Old Red Deportee Pearl Handled Gun Special Made Fruit Basket Sing No More Stomp It Out ALOOS PP A SONGWRITER ROOTS-BLUES AMERICANA Tony Furtado A ROCK Across The Pond (Live from Germany) Love Songs, Mermaids and Grappa Attesissimo ritorno per il cantautore di New Orleans tra rock, blues, country e southern, lanciato dalla colonna sonora del film “A Love Song For Bobby Long”. Il nuovo album uscito in esclusiva per l’Appaloosa è un progetto in due CD che abbraccia il mondo di Grayson e ne indica il rapporto con l’Italia, con gli USA e con il futuro. Registrato tra l’Alabama e Cesenatico in collaborazione con il chitarrista romagnolo J. Sintoni e prodotto da Trina Shoemaker (Sheryl Crow, Brandi Carlile….), “Love Songs, Mermaids And Grappa” non è solo il disco nuovo di inediti, ma è anche una raccolta di materiale ormai introvabile inciso sull’etichetta ormai scomparsa Hyena, una testimonianza sincera, intensa, assolutamente radicata, di una di quelle perle del cantautorato americano dotato di un talento ben al di sopra dello standard, che nel nostro paese ha trovato un nuovo inizio e un legame palesemente profondo e inossidabile. Nel secondo CD è compresa la canzone “ A Love Song For Bobby Long”. Grayson sarà questo mese in Italia per la tournèe! 2 cd. 4 RIEPILOGO NUOVE USCITE Kenny Barron & Mark Sherman JAZZ Interplay Un sodalizio artistico e inter-generazionale quello tra Kenny Barron e il giovane Mark Sherman (piano e vibes) e che ci troviamo documentato in questo nuovo album, “Interplay”, edito da Chesky. La tecnica utilizzata per la registrazione di questi nove classici e due composizioni originali è di tipo binaurale, ottimizzata per l’ascolto in cuffia e dedicata soprattutto ai cultori della materia audiophile. Il risultato è un disco ricco di vibrazioni uniche e realismo musicale che ci portano molto vicini alla realtà della sala di registrazione. T TRACKLIS Afternoon In Paris Venture Within Dear Old Stockholm Darn That Dream Cheese Cake The Question Is Orange Was the Color of Her Dress, Then Blue Silk Polka Dots and Moonbeams Royal Garden Blues Indian Summer Without a Song Powerhouse JAZZ In An Ambient Way Powerhouse è una super band composta da musicisti straordinari, Wallace Roney alla tromba, Bob Belden al sax soprano e flauto, Oz Noy alla chitarra, Kevin Hays al piano fender rhodes, Daryl Johns al basso e Lenny White alla batteria. Il loro scopo è quello di reinterpretare l’album-capolavoro di Miles Davis “In A Silent Way” utilizzando moderne tecnologie e nuove trame musicali a compendio dell’improvvisazione. “In An Ambient Way” ritroviamo tutto ciò che è caratteristico del jazz, dall’utilizzo della tecnologia per migliorare il mondo, al desiderio continuo di scoprire nuove cose , di migliorare e di sviluppare nuove dimensioni sensoriali per tutti gli amanti della musica. David Chesky, Jazz in The New Harmonic JAZZ Primal Scream Una line-up stellare, quella che compare in “Primal Scream”: Peter Washington al basso, David Chesky al piano, Billy Drummond alla batteria, Javon Jackson al sax tenore e al clarinetto e, infine, il bravissimo Jeremy Pelt alla tromba. Una atmosfera da film noir per un jazz meraviglioso e concreto, pieno di groove. Un disco perfetto per gli amanti degli audiophile, perché registrato con metodo binaurale, che permette un suono ottimale attraverso l’ascolto in cuffia. Candido JAZZ The Master 5 Un evento per i cultori del latin-jazz, uno dei sopravvissuti del cubop movement dei tardi anni ’40, esce con un nuovo album all’età di 92 anni. Un personaggio che ha trasformato le conga in uno strumento internazionale che attraversa tutti i generi musicali, un’importante stella nel mondo del jazz, cosi come sulla scena afrocubana, suonando e registrando con alcuni dei nomi internazionali tra i più noti: Machito, Billie Holiday, Dizzy Gillespie, Billy Taylor, Charlie Parker, Duke Ellington, Stan Kenton e Tony Bennett. Nonostante l’età Candido ci fa ancora testa e corpo con il tocco magistrale del suo strumento! Audiophile!! T TRACKLIS Arcason Riffiando Salsibiri Lágrimas Negras Wow Wow Holy Cow Conga Descarga Conga Blues Mulatacha 13 Ottobre TORINO - Folk Club 14 Ottobre VICENZA - Retrò In Tour JIMMY LAFAVE LANCE CANALES The Blessing and the Course IRD International Record Distribution www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E B2SE Quintet JAZZ Back in High School Prendete cinque musicisti del panorama jazzistico nazionale di valore conclamato, immaginate un percorso a ritroso, un voler ritornare alle origini, magari sui propri passi giovanili, quando suonare gli standards era un esercizio soprattutto di crescita personale e di sviluppo del proprio linguaggio. Metteteci una classe ormai consolidata ed una esperienza accumulata, la gioia nel voler reinterpretare, alla luce del nuovo millennio, degli standards con un approccio il più possibile genuino e rispettoso della tradizione. Questo è lo spirito rappresentato da “Back In High School”! Un disco che trasuda di gioia e piacere, che cattura l’ascoltatore per quel senso di bellezza ancestrale che la musica afroamericana sin dalle origini ha sempre trasmesso e che forse, nelle ultime decadi ha lasciato troppo spesso il passo ad operazioni un po’ troppo intellettuali o cerebrali. Qui non si celebrano novità ma solo il piacere di un ascolto che sa sorprendere e piacere dall’inizio alla fine, grazie anche ad una selezione di standards di pregio che si rivela azzeccata e non banale. Feat. Pepe Ragonese (trumpet), Tullio Riccci (tenor sax), Michele Franzini (piano), Marco Roverato (acoustic e electric bass) e Vittorio Sicbaldi (drums). Albert Cummings JAZZ-FUSION BLUES Someone Like You Album numero sei per questo artista del Massachusetts che ha fatto del blues il proprio stile di vita. “Someone Like You” è stato registrato nel Sud della California, sotto la supervisione del produttore David Z. (già vincitore di un Grammy Award che ha all’attivo collaborazioni con artisti del calibro di Buddy Guy, Prince, Jonny Lang e altri). A detta dello stesso David Z, Cummings è un artista blues unico nel suo genere, che in questo disco si esprime al meglio insieme ai migliori musicisti sulla scena californiana, tra cui l’apprezzato Jimmy Vivino, che suona in tre delle dodici tracce dell’album. Antonio Onorato Trio Live Feat. Dario Deidda (bass) e Mario De Paola (drums). Dopo il successo scontato di “Rainbow Warriors” del 2014, Onorato decide di pubblicare un album dal vivo che racchiude i brani più belli suonati dal vivo nel tour 2013-2014. Quattro brani originali e cinque cover ben riuscite che catturano live il nostro Pat Metheny del sud! Eumir Deodato JAZZ The Crossing 7 Album uscito nel 2010 da oggi in distribuzione esclusiva IRD. Compositore jazz funk, pubblica questo album dal titolo “The Crossing” che vede la partecipazioni di artisti come Airto Moreira, Billy Cobham, Paco Sery, John Tropea, Londonbeat e Al Jarreau. Arrangiatore, produttore e compisitore di colonne sonore brasiliano, Deodato ha pubblicato il suo primo album negli USA, "Prelude", nel 1973 e ha collaborato con alcuni mostri sacri della musica internazionale come Wes Montgomery, Astrud Gilberto e Frank Sinatra; durante la sua carriera si è esibito con la St. Louis Symphony (collaborazione che ha portato alla realizzazione dell'album "Artistry"), con l’Orchestra Sinfonica di Cincinnati, con la New York Philharmonic e con l'Orchestra di Musica Leggera dell'Unione Musicisti di Roma, mentre i suoi brani sono stati reinterpretati negli anni da artisti come George Benson, Lee Ritenourm e Sarah Vaughan. etta scollo www.ird.it • fb: www.ird.it/mipiace.htm pippo pollina 8 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E BLUEGRASS The Hillbenders Tommy: A Bluegrass Opry Da casa Compass presentiamo una grass-country band originale. Il mandolinista di Austin, Nolan Lawrence, canta con una voce piena di anima, sostenuto dal banjosita californiano Mark Cassidy, dai cugini Jim e Gary Rea ( chitarra e basso) e dal dobroista Chad 'Gravy Boat' Graves. Tutti cantano le armonie vocali, in una band che vuole rinnovare la tradizione. E lo dimostrano pienamente con questo nuovo lavoro, dove rileggono, in chiave country - grass, Tommy degli Who. Ian Tyson SONGWRITER COUNTRY Carnero Vaqueros Da pioniere del country a leggenda. Ian Tyson, oggi, alla veneranda età di 81 anni, ci offre “Carnero Vaquero”, edito da casa Stony Plain, un album di dieci canzoni memorabili, sonorità inconfondibili e storie che ci rimarranno impresse nell’anima, soprattutto se cantate dalla straordinaria voce, forte e risoluta allo stesso tempo, di questa icona della musica. “Carnero” è la parola spagnola che indica ariete, mentre “Vaquero”, nella stessa lingua, indica il cowboy, a testimonianza di questa grande tradizione del Sud-Ovest degli Stati Uniti. Owls Dopo l’album del 2009 su Red House, Danny Schmidt non è stato un fuoco di paglia e dopo una fase di appannamento dopo il suo exploit sulla scena musicale torna oggi con una nuova etichetta, uno spirito sempre indipendente e la produzione azzeccata del chitarrista David Goodrich. Il folksinger di Austin ritrova quella vena malinconica e densamente scura che caratterizza le sue ballate, sospese in un suono elettro-acustico che trae linfa dal linguaggio country blues, tanto dalla roots music quanto da certo rock di frontiera. Spesso accostato a Townes Van Zandt e Leonard Cohen, Schmidt è soprattutto un artigiano della musica folk e in questo album dimostra di poter risaltare nel panorama contemporaneo, tra atmosfere languide e accenti più elettrici. Elementi fondamentali sono il supporto di Goodrich e del bravissimo Lloyd Maines alla steel guitar, mentre la compagna di una vita Carrie Elkin apporta gli elementi vocali femminili. Strictly Roots REGGAE Doney Gal Colorado Horses Will James Jughound Ronnie Darcy Farrow The Flood Shawnie Chantell Wolves No Longer Sing Cottonwood Canyon Danny Schmidt Morgan Heritage 9 T TRACKLIS Per ritrovare l’inconfondibile sound dei Morgan Heritage, fatto di un mix di suoni elettronici e un chiaro richiamo alle proprie radici. Con la collaborazione di un gruppo di produttori importanti (Don Chandler, Seani , Shane C. Brown, Jason “J-Vibe” Farmer, Matthieu Bost e Jérémie “Bim” Dessus), questo straordinario gruppo esce con un album di 12 canzoni a dir poco memorabili, che fondono insieme la musica tradizionale Giamaicana e aspetti della tradizione, con quel tocco che solo i Morgan Heritage sanno dare. Impreziosiscono “Strictly Roots” alcune belle collaborazioni: Chronixx, Mersa Marley, Eric dei Rebulution e Bobby Lee dei Soja T TRACKLIS Strictly Roots Child of JAH Light It Up Rise and Fall Perform and Done So Amazing Wanna Be Loved Why Dem Come Around We Are Warriors Put It On Me Sunday Morning Celebrate Life Keep On Jammin R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Maurizio Brunod & Garrison Fewell JAZZ Unbroken Circuit Davvero magico, oltre che sicuramente inatteso, è questo recentissimo incontro fra le chitarre di Maurizio Brunod e Garrison Fewell. Anche perché quest’ultimo, maturato artisticamente nell’area di Philadelphia con massicce dosi di blues, è considerato un maestro secondo il Boston Phoenix. Stimato insegnante al Berklee di Boston dal 1977, ha girato il mondo per oltre 30 anni ed ha scritto importanti testi sull’improvvisazione, collaborando con musicisti del calibro di Tal Farlow e Benny Golson, Herbie Hancock e George Cables, solo per fare qualche nome. L’incontro con il chitarrista piemontese, di cui sono stati artefici Luca D’Agostino e Luciano Rossetti, fotografi di Phocus Agency ma soprattutto grandi appassionati di jazz, ci regala un mirabile saggio di libera improvvisazione e di “interplay”, sviluppato in una sorta di suite lunga poco più di 40 minuti, suddivisa in sette brani, tutti composti insieme a Brunod con l’unica eccezione rappresentata dalla toccante “Ayleristic”, di Fewell Mariano Bellopede JAZZ-WORLD JAZZ VOCAL JAZZ Di Altri Sguardi (Racconti Dal Mediterraneo) Diplomato in pianoforte nel 2004, Mariano ha sempre accostato agli studi classici quelli della musica moderna, fino a percorrere già da qualche anno una sua strada riconoscibile in un jazz mediterraneo con forti influenze etniche. Molte le collaborazioni con i migliori musicisti napoletani e ha scritto ed arrangiato musiche per teatro. Il disco è ispirato al Mediterraneo e alla difficile situazione dei migranti che lo attraversano, sono 10 tracce tutte composte da Mariano, otto strumentali più due canzoni. Un viaggio dell’animo, viaggi sonori, immaginifici. La musica di Bellopede è ispirata ai luoghi che ha nel cuore, alle storie di porti, agli incontri fatti in viaggio ricavando per ogni storia un brano. L’album “Di Altri Sguardi” è composto da 10 brani, dieci ricordi, dieci storie dal Mediterraneo con 8 strumentali e 2 cantati. Feat. Mariano Bellopede (pianoforte), Davide Esposito (batteria), Alessandro Anzalone (basso elettrico e acustico), Gigi Patierno (fiati) + voce in due brani: Alessio Arena e Francesca Colapietro. Ottima prova!! Dida Pelled Modern Love Songs Scoperta e prodotta a New York dal nostro Fabio Morgera, questa vocalist e chitarrista jazz israeliana è stata una delle rivelazioni della scena jazz internazionale. L’album di debutto, “Plays And Sings” prodotto dalla nostra Red Records, ha riscosso un notevole successo sia in Italia che all’estero. Dida presenta il suo nuovo disco, “Modern Love Songs” dove troviamo Julian Pollack (organo), Tal Ronen (bass e ukulele), Tony Mason (drums), Yuval Cohen (soprano sax), Yonatan Riklis (piano) accompagnata da alcune vocalist e troviamo come ingegnere del suonoil vincitore del Grammy Helik Hadar. Il risultato è una estesa ma unica dichiarazione che ricopre una vasta gamma di talenti contraddittori. Il cuore dell'album è l’esplorazione da un punto di vista personale contemporaneo di quegli stessi sentimenti umani che sono sempre esistiti, espressi questa volta sotto forma di canzoni d’amore. Baba Sissoko Jazz (R)Evolution With Antonello Salis e Famoudou Don Moye. Baba Sissoko, griot e polistrumentista del Mali, fautore dell’incontro fra musica etnica e jazz, è impegnato da anni nella diffusione della tradizione musicale del suo paese nel mondo. Nell’Art Ensemble del “dopo–Bowie”, Sissoko ha avuto modo di mescolare l’Amadran (musica che per molti ricercatori è all’origine del blues) con le musiche popolari afro–americane e il jazz, tentativo che ha avuto il suo apice in due album. Moye e Sissoko dividono questo suggestivo progetto con il pianista–fisarmonicista Antonello Salis, storico protagonista del jazz italiano, improvvisatore vulcanico ed incontenibile. Rileggendo la sua biografia si scoprirà come, a cavallo fra gli anni ’70 ed ’80, sia venuto più volte in contatto con Lester Bowie e tutta l’AEoC. 10 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Monday Orchestra JAZZ Meets Randy Brecker Feat. Bob Mintzer Secondo album per la Music Center di Lissone, e credo che possiamo usare le parole di Randy Brecker: “Questo CD con la Monday Orchestra è la testimonianza di una serata di grande musica! Non stavo solo suonando con alcuni dei migliori musicisti italiani, molti dei quali sono anche miei amici, ma ho anche ritrovato Bob Mintzer, che è stato mio compagno in tanti gruppi e con il quale non suonavo da molto tempo. Uno splendido festival, una bellissima sala da concerto, una big band fantastica…chi può chiedere di più? Credo che apprezzerete questo lavoro!” Tsunami Trio JAZZ Tsunamici Superbo piano trio. Feat. Carlo Uboldi (pianoforte), Valerio Della Fonte (contrabbasso) e Massimo Manzi (batteria). Dall’amicizia del web all’amicizia reale con Massimo Manzi. Questa è una di quelle storie che da virtuale è diventata reale! Il nome del trio Tsunami si deve ad una frase di Gigi De Martino, il fonico che si è occupato della registrazione. Dopo aver sentito Carlo provare il pianoforte nel proprio studio Gigi disse: “per riprendere una tale ondata di swing a me bastano due microfoni”. Considerando che di swing ne hanno in abbondanza anche Valerio e Massimo…non poteva che essere Tsunami Trio!! Ottimo! Federico Sportelli Sciarrone Quartet JAZZ Connection Sassofonista in quartetto. Feat. Alessandro Altarocca (piano), Paolo Ghetti (contrabbasso) e Massimo Manzi (batteria). Marco Tamburini poco prima della sua prematura scomparsa ha scritto di lui: “Ciò che mi attrae di questo lavoro compositivo è l’onestà e la sincerità d’animo con cui sono stati scritti e concepiti i brani, insieme ad uno spessore musicale profondo esaltato da una sezione ritmica dì eccezione che ha interpretato al meglio il pensiero musicale del compositore…” continua nel libretto. JAZZ Marco Di Meco Rosalinda 11 Classe 1982 per questo flautista traverso nato a Chieti. Nel 2001 si diploma in Socio-Psico-Pedagogia presso l' Istituto Statale “I.Gonzaga” di Chieti con una tesi sulla “Musicoterapia”. Sin da giovanissimo intraprende lo studio del flauto traverso sotto la guida del M° Sandro Carbone presso il Conservatorio Statale di Musica “L.D'Annunzio” di Pescara per proseguire poi i suoi studi musicali presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano con il M° Mario Ancillotti dove consegue il “Diploma in Interpretazione e Perfomance”. Conclude i suoi studi presso l'Accademia Italiana del Flauto di Roma nella classe del M°Angelo Persichilli e nello stesso periodo frequenta diversi corsi di perfezionamento con i flautisti Karl Heinz Schutz, Frederique Saumon, Luisa Sello e Antonio Amenduni. Ora oltre ad essere un docente di flauto, Marco debutta come flauto solista presso l’Auditorium di Pescara con il concerto KV313 di Mozart. Questo suo secondo album per la Wide conferma la bravura di questo musicista più orientato verso l’avanguardia. Lo accompagnano: Andrea Conti (chitarra elettrica), Fabiano Di Dio (piano e Rhodes), Emanuele Di Teodoro (basso elettrico) e Andrea Ciaccio (batteria). R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Leptons PROG Between Myth and Absence Album d’esordio su Dodicilune per il gruppo Leptons guidato dal chitarrista e compositore Lorenzo Monni (in questo disco per la prima volta anche alla voce). Il trio è completato da Alessandro Grasso (basso) e Paolo Gravante (batteria). “Between Myth And Absence” contiene quindici brani originali interamente composti da Monni che rappresentano una sintesi di diversi generi: la musica dei Leptons potrebbe essere definita “ArtPop” nella sua espressione più pura, vicino alla tradizione inglese del genere e vicino alla sensibilità italiana per indisciplina, eterogeneità e amore del bello. Il lavoro in studio è stato portato avanti all’Artisound di Eraclea (VE), con l’ausilio dei tecnici del suono Luca Visentin e Davide Doretto. Per gli amanti del prog e non!! Mirabassi, Di Modugno, Balducci JAZZ-WORLD JAZZ-WORLD JAZZ Amori Sospesi Nuovo progetto discografico che riunisce il clarinettista Gabriele Mirabassi, considerato uno dei più importanti esponenti europei del suo strumento, il chitarrista Nando Di Modugno, uno dei pochi a eccellere sia nella musica classica che nel jazz, e Pierluigi Balducci, bassista tra i più attivi ed apprezzati del jazz italiano. “Amori Sospesi” è un progetto magico, in viaggio dalla Patagonia a Rio De Janeiro, caratterizzato dall’intersecarsi di jazz, folklore ed echi della tradizione classica. Il disco ospita anche le voci della cantante brasiliana Monica Salmaso e di Cristina Renzetti. Edito dalla Dodicilune, questo progetto è promosso da Puglia Sounds Records. AA/VV Brazilika Una raccolta, “Brazilika” che celebra e ripercorre il meglio della musica e degli artisti che hanno fatto della Far Out Recording un’etichetta fondamentale nel panorama musicale odierno. Dagli Azimuth a Marcos Valle, passando per Arthur Verocai, The Ipanemas, Joyce, Sabrina Malheiros, Nana Vasconcelos e molti altri, per un doppio CD sapientemente messi insieme da uno dei più importanti fautori della musica brasiliana, nonché stimatissimo produttore e presidente della stessa etichetta, Joe Davis. 42 brani in 2 cd. Marcos Valle 1985 / Prefixo Theo Parrish & Daz I Kue Remixes Un LP 12’ che contiene due tracce prese direttamente da “Brazilika”, di Marcos Valle, uno dei più grandi artisti brasiliani remixato da due importanti pionieri della musica underground: Theo Parrish e Daz I Kue, da tempo attivi sulla scena con i loro inimitabili pattern musicali. VINILE 180gr 12 Buon Volo Marco Zanzi Scrivere di Marco Zanzi, che oggi non c’è più, non è facile, perché si tratta di un personaggio che va oltre il musicista che abbiamo conosciuto negli anni della sua avventura come co-leader della Piedmont Brothers Band, l’eterogeneo gruppo di veri appassionati di country folk rock nato più dalla voglia di trasmettere una comune passione che non dal desiderio di farsi conoscere dal pubblico. Marco infatti non solo si è rivelato un artista con i fiocchi, interprete di una visione musicale chiara e precisa, ma è stato anche un trascinatore sorprendente, un efficace produttore, uno straordinario organizzatore. Al suo impegno, alla sua perspicacia e alla sua positiva ostinazione si devono i cinque dischi del singolare gruppo italo americano che ha suscitato interesse e consenso non solo in Italia ma anche all’estero. A lui e solo a lui si deve riconoscere la capacità di avere coinvolto nelle registrazioni discografiche personaggi famosi della scena country internazionale come Gene Parsons, Richey Furay, Herb Pedesern, Rick Roberts, Stephen Love, Buddy Cage, Jock Bartley e altri, che hanno contribuito a dare lustro e prestigio ai lavori di gruppo. Marco ha saputo dare forza ed entusiasmo a chi lo ha accompagnato nella sua particolare avventura musicale, ha scritto e composto diversi validi motivi, e non solo dal punto di vista musicale ma anche da quello dei testi, attraverso i quali ha voluto sempre consegnare all’ascoltatore un messaggio significativamente costruttivo. Ha registrato molte cover dei suoi eroi musicali, qualcuno sostiene anche troppe, ma lo ha fatto con uno spirito speciale, con l’intento sì di omaggiare l’autore o gli autori, ma aggiungendo sempre del suo in ogni occasione. Insomma ha amato ogni singolo aspetto della sua attività musicale con tutto se stesso, con il cuore e l’anima. E poi c’è da dire dell’uomo Marco, un individuo straordinario, fuori del comune, come può essere soltanto chi, colpito da uno dei tumori più terribili, anziché piangersi addosso per via di un destino crudele, non solo ha sempre alimentato le speranze di una sua possibile guarigione, ma ha vissuto la malattia come strumento per infondere agli altri fiducia nella vita e stimolo a viverla con pienezza e gioia, senza guardare al passato o al futuro, ma al presente di tutti i giorni, di tutte le ore, di ogni singolo minuto. Si è congedato da noi con un paio di cd solisti, realizzati nello stesso stile Piedmont Brothers Band che oggi, a posteriori, sembrano proprio pensati come un testamento da trattenere e conservare con la massima cura ed attenzione. Raffaele Galli, agosto 2015 Time to fly again, don’t forget you have the strength to rise and fly again S P E C I A L E P H I L O L O G Y Gianni Basso: Un sax leggendario Il lungo, affascinante viaggio fra il catalogo della Philology fa tappa in Piemonte, ad Asti per la precisione, dove è nato, e lì ha vissuto fino all’ultimo dei suoi giorni, Gianni Basso, grande sassofonista tenore che ha scritto pagine memorabili del jazz italiano e non solo. Scomparso nel 2009 a 78 anni, Gianni Basso è stato una delle figure principali nella diffusione del jazz nel nostro Paese: con il trombettista Oscar Valdambrini costituì, sin dai primi anni Cinquanta, gruppi destinati ad ampio successo e con illustri jazzmen d’oltre Atlantico (Gerry Mulligan, Chet Baker, Lee Konitz, Phil Woods, Art Farmer, Buddy Collette, ecc.) seppe confrontarsi ad armi pari. Della sua arte raffinata la Philology conserva numerose, preziose, testimonianze. Gianni Basso T TRACKLIS Basta l’attacco di sax in “Smoke Gets In Your Eyes” a motivare l’ascolto di questo CD, registrato dal sassofonista piemontese a Catania, il 14 luglio 1996, insieme al pianista Giovanni Mazzarino, al contrabbassista Nello Toscano e al batterista Enzo Zirilli (special guest la vocalist Joan Cartwright). Italian Balladeur è il primo album inciso da Gianni Basso per la Philology e, come si evince dal titolo, si sofferma su una delle sue specialità: l’interpretazione delle ballad. “Artista straordinario” lo definisce Paolo Piangiarelli, patron dell’etichetta marchigiana. E straordinari erano la sua sensibilità, il suo modo confidenziale di porgere le note, l’inconfondibile sound del suo sax. You Stepped out of a Dream Smoke Gets in your Eyes Moon over Asti The Way you look Tonight Darn that Dream Falling in Love with Love I Should Care I Wish you Love In a Mellow Tone Honeysuckle Rose Bob’s Buddy Gianni Basso/Renato Sellani T TRACKLIS JAZZ Italian Balladeur JAZZ Isn’t it Romantic? I due senatori del jazz italiano in un faccia a faccia che tocca naturalmente le corde dell’anima. Il sax tenore di Gianni Basso e il pianoforte di Renato Sellani dialogano amabilmente, e romanticamente, sullo sfondo di una manciata di standard scelti con cura. C’è il George Gershwin di “Embraceable You”, il Benny Golson di “I Remember Clifford”. E poi “Over The Rainbow, “I’ll Remember April”, “I Should Care”, ecc. Ma soprattutto c’è “Body And Soul”, già di per sé un capolavoro, ma che nelle mani del sassofonista e del pianista tocca vertici poetici di rado raggiunti in questo modo. Un disco consigliatissimo a tutti i romantici! Ma soprattutto a tutti coloro che amano la buona musica! Gianni Basso Quartet JAZZ Blue Woods 15 Incidendo per la Philology, Gianni Basso si è inevitabilmente, ma soprattutto piacevolmente, imbattuto nella musica di colui che ha ispirato il nome dell’etichetta, Phil Woods. Basso e i componenti il suo quartetto (Andrea Pozza al pianoforte, Luciano Milanese al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria) rileggono nella speciale occasione le composizioni del sassofonista americano “con la giusta dose di musicianship, cuore, feeling, emozione, poesia, tenerezza, sound, relax, nonchalance, interplay, varietà ritmica, intensità”, per usare le parole scritte da Paolo Piangiarelli. Enrico Rava interviene da par suo nella seconda take di “Blue Woods”, original firmato da Milanese. Nancy With the Laughing Face Embraceable You I'm Getting Sentimental over You Deep Purple Everything I Have Is Yours Isn't It Romantic? Body and Soul I Should Care I'll Remember April Over the Rainbow It Might as Well Be Spring I Remember Clifford T TRACKLIS Song for Sass Where do you go from Here Wothout you My Man Benny The last Page Blue Woods (1st take) Lady J Gary’s Waltz Blue Woods (2nd take) S P E C I A L E P H I L O L O G Y Gianni Basso Quartet JAZZ Lush Life Sentito, toccante omaggio a Billy Strayhorn, immenso compositore che fu braccio destro di Duke Ellington. Con i fidi Andrea Pozza al pianoforte, Luciano Milanese al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria, Basso rilegge con sensibilità autentici gioielli quali “Chelsea Bridge”, “A Flower Is A Lovesome Thing”, “Take the A Train”, che fu la sigla dell’orchestra ellingtoniana, e, ovviamente, la title track. Musica immortale per un sax che ha saputo e sa ancora oggi regalare autentiche emozioni. In “UMMG – Upper Manhattan Medical Group)” è ospite Fabrizio Bosso. Registrato a Milano il 12 marzo 2003. T TRACKLIS Star crossed lovers Satin Doll Isfahan Chelsea Bridge Take the “A” Train Orson UMMG Lush Life A flower is a lovesome thing Your love is faded Gianni Basso/Renato Sellani Trio JAZZ I Wish I Knew Le swinganti spazzole di Massimo Manzi danno il “la” a una bellissima interpretazione di “I Wish I Knew”, brano che dà il titolo a quest’album registrato nel gennaio 2003 da Basso con il trio di Renato Sellani, con Massimo Moriconi al contrabbasso e, appunto, Manzi alla batteria. Il CD si chiude con un’altra splendida performance di “Body & Soul”, appannaggio di Sellani e dei suoi due sodali. Nel mezzo ci sono altre gemme ricche di musicalità, di emozioni. Il gershwiniano “The Man I Love” è un altro episodio da incorniciare: tanto il pianoforte di Sellani è qui lirico e romantico, quanto il tenore di Basso è trascinante e nel contempo sensuale. T TRACKLIS I Wish I Knew I'll Be Seeing You Don't Blame Me East of the Sun The Man I Love Autumn in New York All of Me Lil' Darlin' Good Morning Heartache Body and Soul Gianni Basso/Fabrizio Bosso Quintet JAZZ Two Generations Due generazioni, assai distanti fra loro, al confronto. Ma la differenza di età si assottiglia, se non sparisce del tutto, grazie all’amore per il jazz più sanguigno che accomuna Gianni Basso e Fabrizio Bosso. Alle loro spalle agiscono Renato Sellani, Massimo Moriconi e Massimo Manzi, ossia una sezione ritmica coi fiocchi. Una versione sublime di “Body And Soul” impreziosisce anche questo disco. Ma come osserva lo stesso Bosso, basta il “mirabile solo di Gianni in Over The Rainbow a renderlo indispensabile”. Parola di un giovane musicista che dall’epoca dell’incisione di Two Generations (gennaio 2003) ha fato parecchia strada. T TRACKLIS I Love You Body and Soul Bob's Buddy Good Morning Heartache Caravan Over the Rainbow East of the Sun That's All Riccardo Arrighini/Gianni Basso JAZZ Duets Un altro giovane talento affianca il veterano di mille battaglie musicali. Riccardo Arrighini (classe 1967) duetta con Gianni Basso mostrando il dovuto rispetto ma anche naturali qualità di interazione. Il pianista toscano e il sassofonista astigiano controllano pienamente la materia musicale, toccando in “My Funny Valentine” uno dei momenti di maggior intensità poetica del disco. In alcuni brani del CD Basso se ne sta in disparte ed entrano in scena il contrabbassista Amedeo Ronga e il batterista Stefano Bagnoli (come avviene nell’iniziale “All Or Nothing At All” e in “Speak Low” di Kurt Weill). E in “Nancy” cede il ruolo di partner del pianista al più giovane collega di strumento Romano Pratesi. T TRACKLIS All Or Nothing At All Don'T You Know I Care Softly As In A Morning Sunrise If You Could See Me Now Wrong Together Nancy Serenata Old Folks Sdeak Low My Funny Valentine Bernie'S Tune 16 ROOTS-AMERICANA R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Corinne West Starlight Highway Si dice che i poeti maledetti e gli angeli cantino melodie sabbiose e vellutate allo stesso tempo. Una cantante, Corinne West, giunta al suo quinto album con il pieno controllo degli elementi della musica Roots Americana. “Starlight Highway”, con l’aiuto si altri bravi musicisti come Kelly Joe Phelps, Ricky Fataar e Mike Marshall, gira intorno alla ricerca di nuove espressioni musicali, dall’organo al rock acustico, armonie intense scandite da solide batterie, fino alle ballate più dolci e incantevoli. R I S TA M PA S O U L TEX-MEX Augie Meyers & His Valley Vatos The Real Tex-Mex Un disco che è anche la perfetta sintesi delle origini di Meyers, figlio di tedeschi migrati in Texas. La polka tedesca, polacca e ceca si fonde con le sonorità Tejane e Norteños e genera quello straordinario mix che è il Tex Mex. Il leggendario organista dei Sir Douglas Quintet e dei Texas Tornados ha anche una certa affinità con la fisarmonica e ha registrato diversi brani Tex Mex negli ultimi anni, finalmente racchiusi in questo album. T TRACKLIS Trouble No More Sweet Rains of Amber Give Our Ships Away Audrey Turn the Moon Cry of the Echo Drifter Gypsy Harbor Find Me Here Starlight Highway Monday's Song Night Falls Away Singing T TRACKLIS You Used to Be On My Mind Michoacan Valley of the San Joaquín Go Down in México Open Up Your Heart Sausalito Sunshine Dinero Got This Pain Hey Baby Kep Pa So Guacamole Dos Tacos Velma from Selma Heart of Mine The 5th Dimension Up Up and Away / The Magic Garden / Stoned Soul Picnic / The Age of Aquarius 4 lp in 2 cd con 5 bonus tracks. Questo gruppo pop, R&B, soul e jazz raggiunge la notorietà verso la fine degli anni ’60 e inizio settanta grazie a canzone come “Up Up And Away”, “Aquarius/Let The sunshine In” che arriva prima nella classifica di Billboard. In questo doppio cd troviamo anche alcuni classici di Laura Nyro, Jimmy Webb, John Phillips… la rimasterizzazione è superlativa e le 5 bonus chiudono il cerchio! SOUL-JAZZ Roy Ayers 17 Searching For Sunshine 1973 - 1980 Per la Raven presentiamo un doppio CD con tre album “You Send Me”, “Fever” e “No Stranger To Love” che colgono quella che è l’essenza del padrino del Neo-soul e precursore dell’acid jazz, attivo fin dall’inizio degli anni Sessanta, ma che ha raggiunto il successo al fianco di Herbie Mann. In “Searching for Sunshine 1973-1980” ritroviamo lo straordinario mix di soul, ’R&B e jazz-funk di Roy Ayers, sempre accompagnati dal groove più intenso, in questa edizione per la Raven Records con un audio migliorato, otto bonus track e un booklet con un foto rare dell’autore. SONGWRITER R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Beth McKee Sugarcane Revival Ha la voce di un angelo, ma in realtà Beth McKee è una vera figlia del Sud. “Sugarcane Revival”, che arriva dopo la sua esperienza con gli Evangeline di New Orleans, è un disco al naturale, come i campi di canne al vento che si allungano, insieme alle origini di Beth McKee, dalla Costa del Golfo Americana. Un mix intenso che scaturisce dall’unione dei suoni gentili del piano verticale di Beth e l’irresistibile groove di suo marito, il batterista cubano Juan Perez. Hank Mowery BLUES Excuses Plenty Sulla scia del successo del suo “Account To Me”, Hank Mowery ci regala l’ennesima perla con “Excuses Plenty”, dove si sussegue un gran pezzo inedito dietro l’altro. Mike Morgan, Doug Deming, Dennis Gruenling, Pete Curry e Larry Taylor danno il proprio contributo al disco, un turbinio inesauribile che proietta Hank dritto tra le vette più elevate del blues internazionale. Ustad Dildar Hussain & Abrar Hussain SONGWRITER WORLD Sur Sangeet T TRACKLIS Long Road Back Break Me Down Promised Land Right At the Gate Nobody Knows Like Me A Place for Me Abraham and Alice Unravelled And Everything Changed Dress of Fire Trouble the Waters You Better Turn Around Fire, Wind and Water T TRACKLIS Anna Lee I Don't Want to Know Excuses Plenty Walk with Me One and Only Little Bit of Rhythm Cry for Me Would You Still Love Me on a Rainy Day Telephone Is Ringing I'm so Glad T TRACKLIS Mei Val More Muhlar Sar Tajen Ke Taj Dhamaal Ya Farid Asraar Ay Khuda Questo album è un tributo alla musica tradizionale Qawwali, una branca della musica devozionale Sufi. In questo album troviamo condensata la genialità del bravissimo Ustad Dildar Hussain, vero e proprio maestro della tabla, meravigliosamente accompagnato dal figlio, Abrar Hussain, che si è rivelato essere un cantante molto dotato. Romi Mayes Devil on Both Shoulders Kaharva Nabi Hamara Mera Miran T TRACKLIS Devil on Both Shoulders Monkey of a Man Let You Down Gonna Miss Me Bee Sting La pluripremiata Romy Mayes è una delle cantanti indipendenti più instancabili, con all’attivo molti tour e ben cinque album. Con “Devil On Both Shoulder” Romy dà prova di meritarsi la fama che le hanno regalato la sua abilità di autrice, ma anche una notevole bravura alla chitarra. Questo talento ha tutta l’intenzione di non essere una meteora della musica, ma di restare in vetta alle nostre preferenze. Soul Stealer Make Your Move Low Light Lady Wonder Now Walk Away 18 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E East Coast Blow Out JAZZ Same Feat. Jim McNeely, Marc Johnson, John Scofield, Adam Nussbaum & WDR Big Band. “East Coast Blow Out” è una suite scritta dal pianist Americano e compositore Jim McNeely per la WDR Big Band di Colonia nel 1989. McNeely è conoscito per le collaborazioni con Thad Jones, Mel Lewis, Stan Getz e Phil Woods. Il chitarrista John Scofield è il solista principale della suite, il cui stile ha avuto un’influenza formidabile su molti dei nuovi chitarristi di oggi. Mar Johnson al contrabbasso e Adam Nussbaum alla batteria. Michael Villmow’s Kölnbigband JAZZ 1987 - 1990 Ex cantante nel Gürzenich-Choir, coro di musica sacra, Michael Villmow in gioventù studiò jazz, il sassofono per la precisione, diresse la Big Band di Colonia (KKB) fino al 1990 e poi la più prominente WDR Big Band. In questo doppio CD troviamo l’album di debutto “Update” del 1987 e “N” del 1990, che documentano le fasi più importanti con la KKB, con arrangiamenti mozzafiato e ottimi solisti. Villmow è un uomo di rock-jazz e fusion, che utilizza radianti sezioni di fiati, chitarre elettriche distorte, un basso funky e la batteria. Per chi ama “United Jazz & Rock Ensamble”!! Oscar Peterson Trio Live in Cologne 1963 JAZZ-WORLS JAZZ Uno straordinario concerto a Colonia, nel 1963, ripresentato in questo album edito da casa Jazzline, in versione audio CD, del famoso Oscar Peterson Trio, con Ray Brown al basso e Ed Thigpen alla batteria. 19 Cannonball Adderley Quintet + Benny Carter Sextet - Live in Cologne 1961 Sempre per Jazzline, in un cd due atti dello stesso concerto a Colonia del 1961. La prima mezz’ora da Cannonball Adderley con il suo quintetto ed il secondo set con Benny Carter in sextetto, rimasterizzato alla grande! Majid Bekkas Al Qantara Il Marocco di Majid Bekkas è una terra ricca di tradizioni e culture. Come creatore di nuovi generi, Bekkas fa confluire in un unico sound jazz, blues e soul e la magia che scaturisce da questo incontro musicale è ben rappresentata dai due musicisti che completano il trio, Manuel Hermia (sax soprano, flauto, clarinetto e bansuri) e Khalid Kouhen (tabla e percussioni africane). T TRACKLIS Bania Al Qantara Bled El Ghourba Bouregreg Choroq Sidi Ali Ben Hamdouch Guinea Ana Bouhali Lettre à Aabla Sidi Ali Ben Hamdouch Bouregreg RIEPILOGO NUOVE USCITE Ray Anderson’s Organic Quartet JAZZ-FLAMENCO JAZZ Being The Point Uno dei trombonisti più interessanti e un musicista versatile, Ray Anderson, resiliente per natura, dopo una vita segnata da grandi problemi di salute e che all’età di 62 anni esce con un disco intitolato “Being The Point”, dove questo virtuoso degli strumenti a fiato si muove flessuosamente tra una moltitudine di stili, dal bebop al rap per giungere fino alle avanguardie più recenti. “Being The Point” è una scatola piena di colori e suoni che scaturiscono e si sviluppano nei sette brani del disco. Feat. Tommy Campbell (drums), Steve Salerno (guitar) e Gary Versace (organ). Romero & Kestas Vaiginis Strings and Air Capolavori di virtuosismo minimale, nati dal sapiente utilizzo di sole sei corde di nylon di una chitarra nella mani di Hernan Romero, musicista straordinario dalle antiche origini spagnole, nato in Argentina e già vincitore di un grammy Award. Insieme al sax soprano del lituano Kestas Vaiginis e a gli apporti vocali e al Cajón di Carmen Estevez, “String And Air” si stacca da tutti i cliché folk per lasciarsi influenzare dalla classica, dal jazz e molto altro. G I P S Y- J A Z Z Note Noire Oltreconfine Il nuovo disco contenente brani originali e nuove melodie che attraversano suoni e colori delle antiche tradizioni. I Note Noire sono una delle formazioni più rinomate a livello internazionale sulla scena della musica Gypsy, con esibizioni sui palchi delle più importanti rassegne, tra i quali quello della Royal Albert Hall di Londra nel 2014. Il quartetto unisce nel proprio repertorio il mondo musicale mediterraneo e quello mitteleuropeo. La musica è il guado possibile tra queste due sfere così inconsapevolmente collegate da tradizioni sonore conservate riposte nelle abili, preziose mani dei musicisti zigani; ma la musica non è mai pura conservazione e sempre trova la propria strada, come fa l’acqua, come fanno i popoli quando per necessità si muovono. Non è un caso che il suono di Note Noire si ispiri a quello degli ensembles di Django Reinhardt, vero e proprio traghettatore della musica europea verso il jazz nel periodo tra le due guerre, ma, allo stesso tempo, vettore di un’enorme quantità di timbri ed espressioni tipici della tradizione dei popoli del Vecchio Mondo. Mario Ermoli Trio JAZZ Stereoscape Progetto musicale che prende ispirazione dal cinema di Michelangelo Antonioni. Mario Ermoli ha scritto la musica di questo disco pensando a lui, ma senza la volontà che i brani potessero essere associati alla visione di uno specifico film. In sostanza, la musica di questo album non vuole essere una colonna sonora ma piuttosto una traduzione in musica delle sensazioni provocate dalle immagini stesse. Molte delle scene che hanno ispirato le composizioni, in realtà, non avevano nemmeno un commento musicale o un dialogo; questo ci fa’ pensare che spesso siamo abituati a crearci delle immagini visive semplicemente chiudendo gli occhi e ascoltando la musica ma, al contrario qualche volta è possibile anche “ascoltare” la musica stessa che proviene direttamente dall’immagine muta. Feat. Mario Ermoli (piano, Synthesizers, drum machine, electronics), Germano Zenga (tenor and soprano sax) e Giacomo Tagliavia (double bass). 20 RIEPILOGO NUOVE USCITE Pierre Dorge JAZZ Blui Chitarrista e compositore, Pierre Dørge è stato per 35 anni a capo della New Jungle Orchestra, definita da Down Beat “indubbiamente una delle più sofisticate jazz band in Europa”. Per questa sua uscita, la seconda in una formazione a quartetto, Pierre Dørge riconferma il proprio marchio di fabbrica di jazz pan-culturale, ponendolo nelle sapienti mani di musicisti stranieri, come Kirk Knuffke al corno, Thommy Andersson al basso e Hamid Drake alla batteria. Gregory Tardy Quintet JAZZ With Songs Of You Una interpretazione straordinaria, quella di Gregory Tardy, in questa ottava uscita per Steeplechase, accompagnato dal suo Quintetto: Philip Dizac alla tromba, John Chin al piano, Sean Conly al basso e Jaimeo Brown alla batteria. In “With Songs Of Joy” troviamo una musica che va dritta al cuore di ognuno, indipendentemente dal proprio contesto spirituale. Jason Palmer Sextet JAZZ Wondaland (Plays Janelle Monae) Continua il progetto che vede impegnato Jason Palmer nel tributo a grandi interpreti del nostro tempo. In questo suo quinto album per casa Steeplechase omaggia con la sua tromba lo straordinario repertorio di Janelle Monae, giovane autrice R&B con all’attivo già sei nomination ai Grammy Awards, rivisitate in chiave jazz con l’aiuto di Godwin Louis al sax alto, Greg Duncan alla chitarra, Luke Marantz alle tastiere, Dan Carpel al basso e Lee Fish alla batteria. Andy Laverne JAZZ I Want to Hold Your Hand L’inimitabile ensemble di LaVerne, composta solo da piano (laVerne), organo (Gary Versace) e batteria (Anthony Pinciotti), ci propone le due serate passate al Jazz Lounge del Kitano Hotel di New York. Il programma di sei brani prevede sia composizioni originali, ma anche alcuni standard straordinariamente interpretati. Joe Albany JAZZ An Evening Withy Vol. 2 Secondo volume della performance di questo straordinario artista allo Montmartre Club di Copenhagen nel maggio del 1973. Un viaggio di ben venticinque brani nella bravura assoluta di questo genio del pianoforte. 25 brani in piano solo. Martin Jacobsen JAZZ At The Jazz House 21 Se Copenhagen è la capitale europea del Jazz, Martin Jacobsen ne è un cittadino modello. In questo disco si potrà quindi ascoltare il suo quartetto nella splendida cornice live della Jazz House della capitale danese in un live a dir poco memorabile al fianco di Doug Raney alla chitarre, Jesper Lundgaard al basso e Rick Hollander alla batteria. SMOOTH-JAZZ R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Jessy J My One and Only One T TRACKLIS Jessy J sta scalando le classifiche smooth jazz internazionali con il suo ultimo album, “My One And Only One”, che ci riconferma lo straordinario talento di questa musicista, già dimostrato nelle sue famose live performance. Accanto a sette brani originali composti da Jessy J, troviamo anche intense reinterpretazoini di brani più o meno recenti, come “Lovesong” di Adele, o “You’re Making Me Right” di Toni Braxton. Con Funk Shun T TRACKLIS More Than Love R&B Una Mas My One and Only One Lovesong The Tango Boy Paraíso Mágico Back To the Basics You're Makin' Me High Siempre Cuba Strawberry Letter 23 Pietre miliari della musica R&B, i ConFunkShun sono tornati capitanati ancora una volta dal loro leader Michael Cooper (dopo una parentesi solista) e cantante e bravissimo polistrumentista Felton Pilate. “More Than Love” celebra proprio questa reunion con tredici seducenti brani che combinano il classico sound a cui i ConFunkShun ci hanno abituati con intuizioni e influenze contemporanee. Your Night More Than Love Dance N With a Grown Man It's Time No Place Like Love Big Girl I Miss You Say Yo Move On Up Taboo It's On Tonight Make Me Over Once I Get In It Nite-Liters Emil Brandqvist Trio JAZZ Seascapes Nato come batterista a Goteborg, in Svezia, Emil Brandqvist si è staccato dalla tradizione del grande Nord, per configurarsi più come un pittore dei suoni e della musica. Accanto a lui troviamo, a completamento del trio, Tuomas Turunen, pianista e compositore finlandese e il bassista Max Thornberg, di Stoccolma. Dalla vena più classica scaturiscono sonorità nuove, passando agli strumenti a fiato e ai corni. In “Seascapes” è un viaggio in bilico tra repertori leggeri, melanconia e magiche sorprese sonore. Il tocco finale arriva dallo studio “Arte E Suono”, di Stefano Amerio, uno dei più importati al mondo per la qualità audio. Ancora una volta casa Skip ha fatto centro! Jeff Beck ROCK Live in Tokyo 1999 Uscito originariamente solo come bootleg, questo storico concerto a Tokyo del 1999, finalmente si fa “sentire” per quella che è stata la serata magica creata dal superbo chitarrista inglese accompagnato da Jennifer Batten, Randy Hope-Taylor e Steve Alexander. Ottima la qualità audio finalmente in una versione ufficiale! 2 cd. T TRACKLIS Disc: 1 Disc: 2 What Mama Said Psycho Sam Brush With The Blues Star Cycle Savoy Blast From The East A Day In The Life Declan THX138 The Pump Cause Weve Ended As Lovers Space For The Papa Angel Even Odds You Never Know Blue Wind Big Block 22 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E The Beaumonts JAZZ-VOCAL COUNTRY Hey Y’All It’s Ancora una volta i Beaumonts ci portano nelle atmosfere Honky Tonk delle loro canzoni, con l’energia (e la sfacciataggine) che li contraddistinguono, in questo nuovissimo e straordinario album, dal titolo “Hey Y’all It’s”. I cinque musicisti di Lubbok, Texas, non abbandonano certo i suoni country che li hanno resi famosi, ma si lasciano volentieri contaminare dalle influenze rock, che ritroviamo in pezzi esplosivi come “Change My Name”, “Let’s Take A Ride” o “My Condition”. Chiara Pancaldi I Walk a Little Faster L’incontro tra una splendida promessa della scena jazz italiana, Chiara Pancaldi, e una star riconosciuta del jazz mondiale, Cyrus Chestnut, ha dato origine ad “I Walk A Little Faster”, che, come se non bastasse annovera come produttore artistico il grandissimo Jeremy Pelt. Completano la formazione John Webber al piano e Joe Farnsworth alla batteria. Nove successi indiscussi, rivisti con il personale arrangiamento di Chiara, ad eccezione di “Wild Is The Wind” (Chesnut) e “A Flower Is A Lovesome Thing” (arrangiata dallo stesso Pelt). Un disco jazz, in bilico tra swing e suoni caldi con una sezione ritmica tra le più importanti nel panorama internazionale. Pharis & Jason Romero JAZZ-VOCAL FOLK A Wander I’ll Stay 23 Un album registrato nella casa di Pharis e Jason Romero nella piccola cittadina di Horsefly, profonda British Columbia. “A Wanderer I’ll Stay” è un mix intenso di folk, che risuona della potenza dei banjo prodotti dall’azienda di famiglia. Suoni che scaturiscono naturali, a metà strada tra la tradizioni e l’innovazione, con la maestria tipica di chi sa fare il proprio lavoro con perizia. T TRACKLIS San Antonio If You Take Drugs (You're Gonna' Die) Lucky Lubbock in the Springtime Change My Name I'm Sorry Let's Take A Ride On My Bended Knee Just Ain't The Same Baby, Tonight! My Condition T TRACKLIS Wouldn't It Be Loverly Show Me Wild Is the Wind Crazy He Calls Me I Walk a Little Faster I Cried for You Don't Be on the Outside Get out of Town A Flower Is a Lovesomething T TRACKLIS A Wanderer I'll Stay Ballad of Old Bill There's No Companion New Lonesome Blues Lonesome & I'm Going Back Home Backstep Indi Goodbye Old Paint It's a Sin To Tell a Lie Poor Boy Cocaine Blues Old September The Dying Soldier Giuditta Scorcelletti Nightingale (Music By Michael Hoppè) Questo disco nasce dall’incontro tra il produttore e compositore Michael Hoppé – per anni alla guida della A&R, etichetta discografica PolyGram e ben noto per aver scoperto artisti del calibro di Vangelis e Jean Michel Jarre – e la cantautrice toscana Giuditta Scorcelletti, notata per le vie di San Gimignano. In “Nightingale” Giuditta raccoglie quindici brani usciti dalla penna di Michael ed una commovente versione musicata de “Ave Maria”. Alessandro Bongi si occupa dell’elegante chitarra che raccorda tra loro molteplici trame sonore, a cui si aggiungono un elegante violoncello, un flauto e una tabla che apporta i propri suoni orientali. martin tingvall tingvall trio www.ird.it 24 BLUEGRASS BLUEGRASS R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Dall’Acoustic di David Grisman presentiamo delle nuove uscite di musicisti che hanno A C O fatto un solco nella storia di questo genere, bluegrass, old-time, blues e gospel nonché il ragtime. Generi che sono la base della musica popolare americana. USTIC Doc & Dawg - Live in Watsonville 1998 Nuova e splendida la veste grafica, doppio album dal vivo con Doc Watson, David Grisman e Jack Lawrence. Da quando si conoscono i due hanno condiviso molti palchi e questo album riporta una performances registrata magistralmente da Dave Dennison in California. 2 cd David Grisman Quintet - 25th Year Reunion Concert (Recorded Live 23 feb. 2001) Incredibile reunion al Wintergrass di Tacoma nel 2001, ottima la registrazione! Feat. Darol Anger, Mike Marshall, Todd Phillips e Tony Rice. David Grisman Quintet - At Jazz Alley Doppio cd, due serate diverse, sabato e domenica di Febbraio e Marzo del 2007 al Dimitriou’s Jazz Alley. Feat. Frank Vignola, Matt Eakle, George Marsh e Jim Kerwin. The Beaumonts JAZZ Get Ready for Beaumonts Album di debutto per questo gruppo USA tra i numeri uno dell’honky-tonk. Quest’album è stato ristampato grazie al notevole successo a livello nazionale del loro ultimo album uscito nel 2013. “Get Ready For Beaumonts” sono 13 canzoni divertenti e coinvolgenti tra cui “Say What You”, “Let’s Get Drunk”, “Money For Drugs” e “The Boots Stay On”. Altamente raccomandato ai fan dei Lester “Rodhog” Moran, Bill Hicks e Ron White. ROCK Dead Moon - Live at Satyricon Album registrato nell’esaltante clima della Portland anni ‘90. Il team dei Dead Moon formato da marito e moglie, Fred e Toody Cole alla chitarra e al basso e Andrew Loomis alla batteria viene catturato nella loro potente energia. Fondendo insieme punk, garage rock e accenti di country, i Dead Moon hanno creato il loro genere, la cui firma è un essenziale ed inconfondibile suono. L’audio originale è stato mixato e masterizzato nel 2014 dal produttore newyorkese punk e hardcore Don Fury. Il risultato è una perfetta macchina del tempo che ci riporta ai tempi del crudo e pericoloso suono del punk rock di Portland. SONGWRITER R O C K The Doughboys - Hot Beat Stew 25 Il potere e la magia del rock'n'roll! I Doughboys sono lieti di presentare il loro quarto album in studio “Hot Beat Stew” un caldo insieme di sedici brani frizzanti, quindici dei quali scritti da questi esperti del suono. Dalla loro reunion nel 2000, i Doughboys si sono affermati come uno degli ensemble più caldi sul panorama rock del momento, suonando con artisti del calibro di The Yardbirds e The Pretenders. Anche i loro album sono pieni di questo buon rock e “Hot Beat Stew” non è da meno: in esso bollono insieme tutti gli ingredienti e la passione di questi ragazzi. Catherine Feeny & Chris Johnedis Omonimo L’acclamata cantautrice Catherine Feeny ha incontrato il batterista jazz Chris Johnedis dopo aver registrato il suo quarto e ribelle album da solista, “America”. La prima di ritorno dalla protesta di Newyorkese Occupy Wall Street, l’altro stava tornando dalla Tailandia dove stava per motivi di lavoro e studio. Due anni dopo con i produttori Sebastian Rogers e Sheldon Gomberg e un’intensa sessione di registrazione di quattro giorni a Silverlake, CA, i due hanno creato un universo sonoro libero,un po’ giocoso e propulsivo. La vocalità calma di Feenny e il suo stile pop classico dominano in rapporto con l’esaltante poliritmia di Johnedis, il team ha imperiosamente massimizzato che cosa possono creare insieme un ukulele, una voce, una chitarra e una batteria. Una magia che ripropongono anche dal vivo negli spettacoli che hanno incantato America e Europa. SONGWRITER R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Sarah McQuaid Walking Into White Per registrare questo disco Sarah McQuaid ha lasciato la propria casa in Cornovaglia per spostarsi a Cornwall, New York per lavorare con i produttori Jeremy Backofen e Adam Pierce. La sua voce è come miele nel vino, dolce come il cioccolato, ma decisa come il malto nel whiskey. “Walking Into White” è il suo lavoro più onesto e diretto, dove, attraverso orizzonti musicali profondi e testi che parlano della vita come delle storie raccolte per strada, seduce il proprio pubblico, tirando fuori un’immediata intimità dei suoi due principali strumenti: voce e chitarra. The Sideshow Tragedy COUNTRY JAZZ Capital Ad Austin, Texas, il duo rock roots The Sideshow Tragedy era alla ricerca di un nuovo sound e, con l’aiuto del produttore Kenny Siegal presso gli Old Soul Studio di Catskill, NY, hanno registrato in soli cinque giorni un album del tutto nuovo, “Capital”. I suoni a cui i The Sideshow Tragedy ci hanno abituati si fanno più lineari in questo album e lasciano più spazio al groove a i particolarissimi testi. Weldon Henson’s Honky Tonk Frontier Finalmente l’attesissimo quarto album di Weldon Henson che arriva dopo ben quattro anni in cui Weldon non è certo rimasto con le mani in mano, sempre in giro nel suo Texas tra concerti e dance hall. I brani di “Honky Tonk Frontier” rappresentano una originale scommessa musicale su tre fronti perché se da una parte fanno certamente danzare con il country più puro, dall’altra non mancano brani capaci di far riflettere e sulla vita e consolare i cuori spezzati. Accompagnano Weldon Henrson (voce e chitarra), Trey Kincade al basso, Eric C. Hughes alla batteria, Ronnie Huckaby al piano e Ricky Davis al pedal steel, dobro e cori. Paul Booth JAZZ Pathways Un’incredibile line-up accompagna Paul Booth per questa nuova uscita: Phil Robson all chitarra, Phil Peskett al piano, Dave Smith alla batteria e Phil Donkin al basso. Non solo: all’album partecipano anche alcuni special guest, come la straordinaria trombettista canadese Ingrid Jensen e i percussionisti Karl Vander e Satin Singh. Richard Rozze JAZZ Learning to Fly Il primo album del chitarrista e compositore Richard Rozze, “Learning To Fly” mette al centro il jazz, ma sconfina qua e là con piacere nel blues e nell’Americana. Brani che spaziano in orizzonti musicali nuovi, dove non manca lo spazio per la pura e semplice improvvisazione. Accompagna Rozze nel suo viaggio una band straordinaria: Paul Booth al sax, Andrew Bain alla batteria, Malcolm Edmonstone al piano e Dave Whitford al doppio basso. Davide Giovannini JAZZ Minas Project Un tributo alla musica dello stato brasiliano Minas Gerais la terra di grandi artisti come Tonino Horta, Milton Nascimento, Beto Guedes e Lo Borges. Davide Giovannini ha preso il meglio dagli artisti con cui ha lavorato e ha messo tutto ciò che ha imparato in questo disco, dove si concentrano le vibrazioni di una musica che subito ci riportano a questa parte del pianeta. La chicca per gli appassionati è sicuramente il contributo a questo disco di Fernando Brant, uno dei più importanti parolieri brasiliani del momento, che ha messo al servizio la propria arte al servizio di ben due canzoni. 26 photo: Martin Zeman AL DI MEOLA FRED HERSC IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm