Hip Hop pillole

annuncio pubblicitario
l’espe
rtone
Di Simone Zaccaria
Vi siete mai chiesti perché in
un video hip hop non manca
quasi mai un’inquadratura su
allegri ragazzi di quartiere
che saltano la corda?
Il “double dutching” è una
forma particolare di salto della
corda che prevede l’utilizzo di due corde
contemporaneamente, due persone
che le girano e due che saltano e si
dà il caso che questa pratica sia uno dei
principali elementi della cultura hip hop.
Cosa lo rende così diverso dal “nostro”
salto della corda?
Probabilmente il fatto
che furono proprio
quei ragazzini, nei
primi anni ’70, a portare nelle strade
la cultura hip hop:
il double dutching,
infatti, prevede che le persone che girano
le corde recitino delle rime. Il gioco si
diffuse nelle comunità afroamericane
dei sobborghi di New York proprio nel
momento in cui Dj Kool Herc, un immigrato giamaicano, creava l’hip hop isolando i break (le parti di sole percussioni)
dal resto della canzone, inserendo l’uso
di due giradischi contemporaneamente e del mixer audio per sviluppare
nuove e più “eccitanti” tecniche di missaggio. Il Dj era affiancato da un Mc
(dall’inglese Master of Ceremonies, maestro di cerimonie), il futuro rapper, che
si esibiva nella composizione di rime e
liriche. Le competizioni tra due Mc (battle, battaglie) sono uno dei tratti distintivi
dell’hip hop e si svolgono pubblicamente
nei club dell’hip hop underground ma
anche nelle strade: i due Mc si sfidano
con rime e liriche improvvisate cercando il
favore del pubblico che sarà chiamato a
dichiarare il vincitore della sfida. La sfida è
fondamentale anche per due altri importanti elementi della cultura hip hop, la
breakdance e il writing. La breakdance,
una danza molto dinamica originata
durante le feste animate dal grande Kool
Herc, si diffonde in primis nel South
Bronx e fonda diversi elementi della
Capoeira, del ballo e delle arti marziali. Il
writing invece, già diffuso negli anni ’50,
diventa specificatamente parte dell’hip
hop quando si diffonde nella metropolitana di New York l’uso di marchiare
i vagoni e i muri con graffiti che facevano
riferimento alle varie crew e gang.
pillole
Hip Hop
Ed ora qualche dritta sullo slang hip
hop:
• B-boy: deriva da “breakbeat boy, ovvero
ragazzo che balla la breakdance
• B-girl: una ragazza che balla la breakdance e che fa parte di una crew
• Bombardare: da bombing, e vuol dire
dipingere illegalmente con il proprio nome
una superficie
• Bruciare: superare in stile e bravura un
altro writer
• Contest: sfida legale tra Breaker, Dj o Mc
• Crew o Posse: è il gruppo, la “famiglia”.
In Italia si usa in riferimento a gruppi che
fanno rap politico e in qualche misura militante.
• Fly-girl: ragazza del B-boy
• Freestyle: indica l’improvvisazione dell’Mc
• Jam: performance live in cui diversi Mc’s
si sfidano in freestyle
• Hall of fame: una superficie che raccoglie
i lavori di più writers e di crew diverse
• Tag: è la firma del writer e ogni writer può
averne anche più di una
• Writing: attraverso l’uso di vernice spray il
writer scrive sui muri, sulla metropolitana,
sui treni ovunque. E’ uno degli aspetti più
principali della cultura hip hop.
26
kool
visualz
evolution
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Di Gianluca Vitiello
Airone e Kayone (Milano), Dado e Mambo (Bologna),
Eno, Pope e Sha One (Napoli) e Zen Two (Caserta)
sono i nomi dei writers che, insieme al gruppo
Evoluzioni, che da anni si occupa di promuovere la
cultura del writing, e alla Circumvesuviana, azienda di
trasporti napoletana, hanno realizzato il primo esempio
di design ad opera di writers per la pellicolazione di
treni. Si tratta di un progetto fortemente sperimentale
ed unico al mondo.
In pratica, due grafiche gigantesche realizzate dagli
otto writers e poi applicate sui vagoni di altrettanti treni.
Circumvesuviana ed Evoluzioni hanno già collaborato, realizzando “Circumwriting”, evento estivo dello
scorso anno, durante il quale sono state dipinte, da
parte di oltre 100 writers dall’intera Campania, dall’Italia e dall’estero, 10 stazioni della tratta Napoli-Sorrento per un totale di 1 km di pareti dipinte a spray. Un
evento che ha suscitato interesse anche all’estero, presso il John D. Calandra Institute del Queens College
(NY), France2, International Herald Tribute, BBC.
Questo progetto è in controtendenza con chi recentemente ha indetto delle vere e proprie crociate contro il writing, come il sindaco di Milano, Albertini, che
aveva promosso una caccia alle streghe nei confronti
dei writers.
Questo innovativo progetto può essere
considerato come una delle più interessanti Evoluzioni recenti del fenomeno
del writing, la dimostrazione che è possibile instaurare un rapporto ed un dialogo positivo fra istituzioni e writers invece
della sola repressione verso questi ultimi
ed evitando di far parlare ancora una volta
di banali scimmiottature del Bronx.
kool
faces
Sara
19 anni, Liceo linguistico Alessandro Manzoni, Varese
Stile: Ethnic-Alternative-Stellosa
Una Ethnic-Alternative-Stellosa che indossa vestiti
a righe, scarpe gialle e rosa e mollette a forma di
stella. E un ganzo che non si vergogna a dichiararsi
fighetto, moooolto alla moda. Sara e Alessandro sono
i nostri modelli del mese: da copiare o ignorare?
Alessandro
20 anni, ITCS Vittorio Emanuele II - J.Ruffini, Genova
Stile: noir-fighetto
Credo che il mio stile sia tra il
casual e il fashion, in qualche modo ci tengo al mio
vestiario. La mia tribu
dipende dall’umore,
comunque in prevalenza a quella dei
“fighetti” (non per mia
scelta...).
Come mi vesto di giorno
dipende anch’esso dall’umore, però sempre molto
alla moda, la sera mooooolto più alla moda (poi
dipende da dove vado..)
nella vita di tutti i giorni indosso quello
che mi fa sentire più a mio agio con
me stesso.
I miei indumenti preferiti sono i
jeans neri, camicia nera, giacca
nera e scarpe nere; il mio capo
d’abbigliamento che
amo particolarmente sono i
miei jeans, in una
tipica giornata scolastica mi metto jeans, lacoste/maglietta, scarpe da
ginnastica e felpa mentre di sera tendo a indossare camicia nera, jeans
scuri o beige, giacca nera
e scarpe scure..
Mi piace essere me stessa e sentirmi
sempre a mio agio, in ogni situazione.
Senza dubbio posso riassumere il
mio stile dicendo che è MIO. Certo,
tende all’alternativo, ma non lo è fino
in fondo. E’ particolare perchè è
MIO (e spero di averlo solo io!).
Direi che potrei far parte della tribu
degli Ethnic-Alternative-Stellosa,
in generale non faccio troppa differenza
tra il giorno e la notte. Un must è la comodità. Devo sentirmi sempre comoda: mai
senza i jeans e le converse e poi magliettine stilose (per
lo più a righe) sia di giorno che di
notte. Non amo essere troppo appariscente, ma mi
piace avere qualcosa
che spicchi. Sarà per
quello che mi riempio di accessori o
di vestiti a righe.
Come ho già detto
prima porto SEMPRE i jeans, sia
nella vita di tutti i giorni, che la sera. Forse la
sera prediligo più qualche
magliettuccia scollata (se non
fa freddo =), perchè sono molto
freddolosa!). Non potrei mai rinunciare alle mi scarpine
gialle o rosa: tutto ciò che si allontana dalla normalità fa
parte di me!
Faccio molto caso ai particolari sulle persone
e quindi li curo molto
su me stessa. Diciamo che non posso
uscire senza i miei
braccialetti gingillosi e la mia mollettina stellosa =)
Come indumento non rinuncerei mai alla camicia e non potrei
mai fare a meno dell’orologio.
30
Di Verena Gioia
Patrick Fogli
Lentamente prima di morire
La vendetta è un piatto che va servito freddo e lentamente. La vendetta ha pazienza, si nutre di
ricordi, di offese del passato, di traumi sepolti,
di genitori disattenti. Si nutre del lato oscuro
che si nasconde nell’anima di ogni essere
umano, la vendetta ti mangia vivo eppure
diventa il motore della vita. Ossessione e
dolce compagna, insegna a dissimulare il
proprio volto nella folla. Trova compimento
solo nella soddisfazione davanti all’umiliazione
altrui, al dolore più atroce. Alla morte. La vendetta è la protagonista di “Lentamente prima di morire”
di Patrick Fogli (Ed. Piemme 16.50). Lo scienziato, misterioso personaggio con identità prese
in prestito, è un killer specializzato in incidenti.
Un bel giorno decide di uscire allo scoperto o
meglio decide che è arrivato il tempo della sua
vendetta. E’ il momento di giocare con il commissario Gabriele Riccardi. Il gatto gioca con il
topo, lo acchiappa, soddisfatto ed orgoglioso
lo vede soffrire, lo uccide e poi se ne ha voglia
lo mangia. Gabriele è il topo, sa di essere un pupazzo
nelle mani dell’uomo senza volto, ma non ha scelta. Se
vuole salvare se stesso e la sua ragazza deve imparare
in fretta le regole, tanto bene da superare il maestro e
vincere questa partita a scacchi dove ogni pedina è destinata a morire più o meno inutilmente. Alice, la donna
del poliziotto che vegeta tra la vita e la morte, perché
avvelenata da un cioccolatino accettato da uno sconosciuto. Gaspare Nunia un mafioso evaso grazie ad una
“malattia” indotta vuole uccidere l’uomo che gli ha sterminato la sua amata famiglia. Un vicino di casa ucciso
per shock anafilattico da una vespa che non esiste. Tutte
pedine in una Bologna che guarda compiaciuta come
una signora annoiata. Gabriele il nostro eroe malinconico e disilluso, un Marlowe con meno anni di servizio,
cerca di sopravvivere tra i sensi di colpa per un omicidio
commesso durante un’azione di polizia e la paura: per
sé stesso, per la sua Alice così fragile e indifesa nel letto
d’ospedale.
“Lentamente prima di morire” è un ottimo thriller: mette
la voglia di leggerlo tutto di un fiato guardando sotto al
letto per controllare che non si nasconda un assassino
con in mano una mela avvelenata, pardon un cioccolatino.
Zoe Trope
Scusate se ho quindici anni
“Scusate se ho quindici anni” di Zoe Trope
è uscito nelle librerie italiane più o meno in
contemporanea con “100 colpi di spazzola”. Mai due libri contemporanei hanno
raccontato in modo radicalmente opposto l’adolescenza. Zoe è quella che tutti noi
sfigati delle superiori vorremmo o avremmo voluto essere: sfigati sì, ma intelligenti,
sarcastici e tosti dentro. Lei non è bella,
è grassoccia, è pomosexual (omosessuale postmoderna, son le sue parole),
è innamorata del suo miglior amico gay
ovviamente non ricambiata, legge tanto e
sappiamo che a quindici anni è un’attività
socialmente pericolosa. Ma Zoe ha un
talento in più, che le mette le ali: sa scrivere. “Scusate se ho quindici anni” è il suo
diario, un blog su carta geniale e spiritoso. Uno sguardo lucido e non autocompiaciuto su sé stessa e il suo mondo fatto
di noia a scuola, amici, genitori perplessi,
sogni. E’ stato su carta quello che qualche anno dopo sarà “Elephant” di Gus
Van Sant per il cinema: racconta la verità
su periodo chiamato adolescenza difficile e faticoso per molti. Solo che Zoe è
la vendicatrice di coloro che non vogliono
diventare lobotomizzati come tutti gli altri
compagni di scuola. Leggerla fa bene
all’umore, è un breviario da aprire quando
ti prende male e pensi di non valere nulla.
Parafrasando una sua frase: “ci sarà
sempre qualcuno che adora ciò che sei e
pensa che è incredibile e geniale perché
non è in grado di farlo”. Se poi siete curiosi di vedere che fine ha fatto Zoe navigate il suo sito e blog http://www.zoetrope.com/ in cui dal 2003 scrive, posta
le sue foto, polemizza con i suoi lettori.
32
Non sei un soldato, sei un’arma!!!
Dai creatori del pluri acclamato
“No One Lives Forever”, F.E.A.R.
è un mix di atmosfera horror
stile “The Ring” e azione cinematica
in pura filosofia “Matrix”
La storia.
Forze paramilitari prendono
degli ostaggi in una base aerospaziale senza
chiedere alcun riscatto.
Il governo americano manda le sue migliori
squadre speciali ma fallisce. Si compie un
massacro e tutte le truppe vengono distrutte.
L’unica ultima possibilità di rivincita risiede in
TE! L’ultima arma a disposizione sei TU!
In un futuro possibile la tua forza starà in armi
sperimentali e altamente tecnologiche e nella
massima libertà d’azione.
Nella tua guerra tutto è lecito!
Il gioco.
Combattimenti realistici, grafica
coinvolgente, trama imprevedibile. F.E.A.R. è uno
sparatutto di prima categoria.
Immagina i combattimenti di Matrix e le migliori
ambientazioni horror. Nemici dotati di intelligenza
(potrà succedere che un nemico sposti degli oggetti
per ostacolarti mentre un altro tenti di aggredirti)
e retroscena al limite del paranormale (la storia
prenderà una piega sempre più oscura).
Tra sparatorie ed esplosioni rese super realistiche
con una grafica sorprendente sarai proiettato in un
futuro sempre più possibile dove sentirti pienamente
a tuo agio.
La critica.
F.E.A.R. ha vinto diversi premi da
parte della critica tra cui Miglior gioco della fiera E3
2005 nella categoria dei “giochi di azione”: 33 media
specializzati hanno concordato che F.E.A.R. sia stato il
miglior gioco di azione della fiera.
Ecco alcuni commenti: “Elevarsi fra la folla nel contesto
molto caldo dei giochi di azione non è semplice.
F.E.A.R. non solo è emerso, ma ha davvero catturato
l’attenzione di chiunque con la sua ambientazione
horror/paranormale, che fa da sfondo ad uno dei più
impressionanti sparatutto in prima persona che siano
mai stati realizzati.”
pag EEII
31-03-2006
S
11:02
Pagina 1
ei affascinato da Napoleone o
dai grandi generali della
Seconda Guerra Mondiale?
Vorresti essere il Barone Rosso o vivere in un’epoca futura tra cyborg e
robot? Diplomazia. Guerra. Conquiste.
Tattica.
Dai giochi da tavolo strategici dove si
conquistava la Terra con dadi, soldatini
e riproduzioni di carri armati oggi grazie alle nuove tecnologie digitali i
grandi creativi del computer sono capaci di riprodurre scenari così fedeli alla
realtà da farci sentire realmente inseriti in quell’epoca storica. Anche per i
meno appassionati di storia l’emozione
di ripercorrere tutte le epoche della
civiltà e rivivere le grandi campagne di
Alessandro Magno e Giulio Cesare o
le lotte di potere della Rivoluzione
Francese per un coinvolgimento totale.
Empire Earth® II è un gioco strategico perfetto e ora nella sua seconda versione è in grado di offrire profondità
tattica, controlli intuitivi e grafica dettagliata in tre dimensioni (3D) con funzioni di zoom e rotazione. Un percorso
dall’Età della Pietra fino all’Età
delle Nano-Tecnologie, passando attraverso i diversi periodi che hanno
caratterizzato la storia della civiltà. Il
gioco si sviluppa per diverse epoche:
ad ognuna corrisponde un traguardo da
raggiungere per procedere poi verso
quella successiva ottenendo così benefici in campo economico, religioso e
militare (unità più potenti). Il gioco
non è ideato solo per dei veri esperti di
strategia, infatti, sono state inserite
moltissime caratteristiche in grado di
aiutare il giocatore poco familiare a
questo genere di giochi. Empire
Earth® II è inoltre in grado di offrire
nuove funzionalità come la gestione
dei cittadini, i piani
di guerra e la finestra Picture-In-Picture
(PIP) con la quale i
giocatori possono osservare punti ed eventi
cruciali durante il gioco.
Il risultato è veramente
innovativo sia per i nuovi
giocatori, sia per i più
esperti. In definitiva: i
nuovi fan si divertiranno
moltissimo e nello stesso
tempo è stato mantenuto un
alto livello di ‘gameplay’ per
soddisfare le esigenze degli strateghi
più esperti.
Un controllo senza precedenti, un
nuovo livello di comando in tempo
reale e il sistema di pianificazione della
guerra. Nel gioco troverete anche una
opzione di dominazione multiplayer
per giocare online in nove differenti
modalità cooperative e competitive, un
sistema di gestione di territori, senza
dimenticare i percorsi militari, economici e imperiali. Miglioramenti attentamente studiati nella gestione e nel
controllo del gioco consentiranno di
apprezzarne al massimo l’aspetto strategico. Con Empire Earth® II si
potranno
fondare
città, raccogliere
materie prime, fare ricerca tecnologica,
creare eserciti o
conquistare il mondo!
Per vivere la storia in
prima persona e riscrivere le
grandi epoche del nostro
mondo. Ma non è finita qui:
grazie all’espansione da poco disponibile – Empire Earth® II: The Art of
Supremacy, è possibile migliorare ed
ampliare ancora (se possibile!!!) questo gioco sia dal punto di vista del
gameplay che dal punto di vista tecnico. Ora anche Egitto e Russia non
hanno più segreti e sono state aggiunte
numerosissime popolazioni nuove tra
le quali spiccano i Masai e gli Zulù.
Per i maniaci del sonoro, inoltre, è
stato introdotto il supporto EAX e per
chi non ne può più di chattare quando
gioca in multiplayer è stata introdotta
la “chat con voice-over”.
Che dire, giocare con la storia non è
mai stato così divertente e anche tu
potrai sentirti per una volta
a capo del mondo!!!
Di Perro Rojo
MA ’ndo vai
se i Mogwai
non ce l’hai?
Stuart Braithwaite, Martin Bulloch,
Barry Burns e John Cummings sono
di Glasgow. Il loro esordio è del 1997
e questo “Mr. Beast” è il quinto album.
Un lavoro granitico, meno angosciante
rispetto ai precedenti e probabilmente
più accessibile. Generi vivi o morti, di
moda o non di moda, non è questo il
punto. Esistono i gruppi e i Mogwai,
dopo qualche giro a vuoto nell’ultimo
efinire il post-rock è
“Happy Songs for Happy People”,
una di quelle cose da
sono tornati in stato di grazia.
mal di pancia. Il termiQuella degli scozzesi è sempre stata
ne è vischioso e ormai
una feroce dittatura delle chitarre elettrisignifica praticamente qualsiasi
che, responsabili degli umori principali
cosa. La critica musicale ha inidei suoni. Tuttavia in “Mr. Beast” si nota
ziato ad utilizzarlo per cercare
qualche segnale di apertura democratidi descrivere quello che succeca. Il piano riesce ad essere protagonideva in “Spiderland”, il debutto
sta nei momenti più importanti, come la
degli statunitensi Slint, uscito
linea melodica da tremarella alle gambe
nel 1991.
MOGWAI
di “Friend Of The Night”. E poi la paciEhm, cos’è quindi il post-rock?
Mr. Beast
ficante “Acid Food”, una canzone a tutti gli
Qualcosa che devia dal sentiero
PIAS, 2006
effetti ed una delle poche eccezioni (insieme
Tracklist:
del rock tradizionale, un’interprea “Travel Is Dangerous” e allo spoken word
Auto rock
tazione radicale ma al tempo stesdi “I Chose Horses”) alla scelta strumentale,
Glasgow mega-snake
so rassicurante dell’uso che si può
Acid food
dove nel finale spunta persino una slide guiTravel is dangerous
fare di chitarra, basso e batteria.
tar appoggiata ad una batteria elettronica.
Team handed
Quiete e violenza, coccole e cefMa basta sentire “Glasgow Mega-Snake”
Friend of the night
foni nello spazio di cinque minuti.
Emergency trap
ed il pezzo conclusivo “We’re No Here” per
Folk death 95
Musica quasi sempre strumentale,
capire quanto i Mogwai siano e restino le
I chose horses
dalle ritmiche lente, che si muove
loro chitarre. Esplosioni che lasciano storditi
We’re no here
tra due estremi. La bonaccia e la
e senza fiato, come sberle ben date quando
tempesta, la melodia e le distorsappiamo di meritarcele. Mancano le parole
sioni. Quando tutto è calmo si sa per certo
e lo spazio è lasciato all’immaginazione, come nella
che sta per scoppiare un temporale. E quanmusica classica dopo tutto. Ed è bello chiederci chi
do le onde stanno per risucchiarci ecco che
sarà mai il Signor Bestia, magari uno che si muove di
torna il sereno.
notte a Glasgow alla ricerca del gigantesco serpente
I Mogwai sono uno dei gruppi guida di queche spaventa la città?
sto approccio sonoro che ha avuto il suo
Se il post rock - come sostiene qualcuno - soffre del
momento migliore negli anni ‘90 ma che
male del reggae (cioè sentita una canzone sentite
continua ad aver fortuna negli Stati Uniti, in
tutte) signore e signori: questi scozzesi sono i Bob
Europa ed anche in Asia. Dominic Aitchison,
Marley di quella cosa che viene dopo il rock.
D
34
JULIE’S HAIRCUT
After Dark, My Sweet
Homesleep, 2006
There’s so much to do, my pretty one! Inizia con queste parole il quarto album dei Julie’s Haircut. Non se ne
sentiranno molte altre nel resto del disco che celebra
a tutti gli effetti il funerale della
forma canzone. Almeno per
quanto riguarda le intenzioni
della band di Sassuolo che, più
che per strumentali psichedelici
e tangenti kraut-rock, era nota
per le ritmiche garage. Servono
non meno di 6 ascolti per digerire “After Dark, My Sweet”,
ma poi non potrete più farne a
meno. L’inizio è un 4-0 per loro, un pezzo tirato dietro
l’altro ed uno sferragliare di chitarre davvero esaltante
(in “Sister Pneumonia” c’è la mano dell’ex Spaceman 3
Pete Kember). Poi l’improvvisazione riempirà quasi tutti
gli spazi e saremo lasciati soli con la gigantesca macchina sonora costruita da questi ingegneri pazzi del
funk. Una band che suona quello che vuole e col sorriso sulle labbra seppellisce il pop. Obbligatorio andarli
a vedere dal vivo, anche perché non si è mai sentita
musica difficile così ballabile.
CAT POWER
The Greatest
Matador, 2006
E’ inutile fingere di no. Sono cresciuto con Sanremo e
le compilation Mixage. La musica per me è stata quella con le melodie ed i ritornelli. E’ grave, lo so. Negli
anni ho cercato di guarire, ma
che gioia quando un ritornello
ti sorprende. Così fa “Lived In
Bars” di Cat Power. Ormai al
minuto 2’18’’ non ci speri più e
invece quel piano che raddoppia ti fa sobbalzare. Cat Power
(all’anagrafe Chan Marshall) in
realtà è nata lontanissimo da
Sanremo, 34 anni fa nel sud
degli Stati Uniti. Per “The Greatest” è andata a Memphis dove ha raccolto attorno a sè un buon numero di
pezzi grossi del soul. Gli arrangiamenti così sono per
forza più ricchi e il talento di Cat Power autrice viene
cullato anche da archi e fiati. E ad essere cullati siamo
soprattutto noi, dalla calda voce di Chan e dalla sua
grazia alle prese con ballatone country. E’ bello farsi
sfiorare dalle sue storie, dove amore e odio tanto male
non possono fare e dove, per fortuna, nessuno salterà su a dire che felicità è un bicchiere di vino con un
panino.
INSIDE MAN
(7 APRILE)
Di Claudio Lo Russo
i nuovi orizzonti
del cinema italiano
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IL REGISTA DI MATRIMONI
(21 APRILE)
O
rizzonti. Il più possibile ampi provano ad essere quelli di questa pagina
cinematografica, senza ricercatezze
gratuite o banalità indegne di riempire due ore del nostro del tempo. Pagina
che, dedita al sacro culto dell’autoironia,
probabilmente non inciderà particolarmente
sui destini dell’uomo e nemmeno contribuirà in modo decisivo alla storia della cultura,
né umana, né animale. Ma che comunque
prova ad essere quanto più sincera e stimolante e magari anche simpatica, oltre che
appunto “ampia”.
Orizzonti. Sensibili e mentali, semplici e ambiziosi allo stesso tempo, mai scontati ma anzi
capaci di rinnovarsi in continuazione, quelli del cinema di Marco Bellocchio, uno dei
grandi autori del cinema italiano con cui la
pagina in questione ha il piacere di inaugurarsi uno spazio più grande, dedicato al film del
mese. Uno di quei registi che fino a qualche
tempo fa venivano indicati come “moderni” e
che poi, con una definizione resa altrettanto
vuota dal tempo, nelle migliori manifestazioni sono diventati “maestri”. In entrambi i casi
penso si voglia dire di autori come Bellocchio
che non fanno di mestiere il regista ma sono
36
creatori di immagini e di storie sempre, che
sono il loro lavoro in ogni momento. Per cui
una storia può nascere in qualsiasi momento, da qualsiasi stimolo o da una qualsiasi
immagine. “E infatti Il regista di matrimoni è
nato per un’immagine casuale sulla spiaggia
di Scilla in Calabria: una coppia di giovani
sposi filmati appunto da una regista di matrimoni”, racconta Bellocchio.
Orizzonti. Possibili, molteplici, contrastanti
e contraddittori, di responsabilità e di obbedienza ad un ordine di cose che arriva da
lontano oppure di continui ed eventuali rinnovamenti, ribellioni, ribaltamenti delle condizioni date o imposte, sono quelli dei giovani
sposi che si apprestano ad una vita insieme,
scelta o subita. Come di quei due ripresi
sulla spiaggia di Scilla mentre nella mente di
Marco Belloccio, colpito dalla loro silenziosa obbedienza alle indicazioni dell’anonimo
regista, iniziava a prendere forma un’idea.
Orizzonti. Di rassegnazione e sfiducia che
si trasformano in rabbia, rifiuto di vedere e
vivere la propria condizione come immutabile, ricerca, rivoluzione intima e personale (la più importante) e passione, sofferta
dolorosa e vissuta, sono quelli di Franco
Elica (Sergio Castellitto), il protagonista
di “Il regista di matrimoni”, di professione
appunto regista. Che di fronte al matrimonio della figlia con un cattolico molto convinto e all’idea di girare un’ennesima versione de “I promessi sposi” cede, gli girano le
palle, non ci sta. E parte per la Sicilia. Fra i
vari pittoreschi personaggi che incontra c’è
il principe Ferdinando Gravina di Pelagonia
(Samy Frei), vecchio aristocratico spiantato, che gli propone di dirigere il film del
matrimonio di sua figlia, Bona (Donatella
Finocchiaro). Franco si innamora all’istante
della principessa e decide che quel matrimonio di convenienza non s’ha da fare. Ma
come dice il regista, “poiché non è un eroe
nato sbanderà spesso in questo pericoloso
percorso e quasi volontariamente come se
avesse paura di vincere, di conquistare la
donna amata e di essere felice con lei…”.
Orizzonti. Di vita, sono quelli di Franco Elica,
come di tutte quelle persone che in qualche
modo, fra alti e bassi, fra vittorie e sconfitte,
fra audaci slanci improvvisi e sonori calci in
culo, ci provano.
Precisiamo che se vi consiglio di andare a vedere
questo film, non è tanto
perché si tratta di un thriller che vi terrà avvinghiati
come polipi alla poltrona
del cinema (sempre che
non abbiate nel frattempo
di meglio da fare…), ma
soprattutto perché si tratta
di un thriller di Spike Lee.
Di un viaggio nel cuore
della capitale del mondo:
Manhattan. E in questa
immersione in un equilibrio
precario in cui bene e male si fondono e
confondono in continuazione ci guidano
un rapinatore calmo e intelligente, Dalton
Russel (Clive Owen), che con tre compari prende in ostaggio clienti e impiegati
di una banca e un detective esperto,
Keith Frazier (Denzel Washington), inviato a condurre le trattative ma che, dopo
un inizio promettente, vede la situazione
incrinarsi in modo pericoloso. In particolare nel momento in cui entra in scena
Madeline White (Jodie Foster), importante mediatrice d’affari, le cui intenzioni si
fanno sempre più indecifrabili. E così in
Frazier si insinua il sospetto che in quella banca si nasconda qualcosa che non
ha che fare con gli ostaggi, qualcosa che
nemmeno lui deve sapere, qualcosa che
nasconde una trattativa o meglio una
storia parallela, che Dalton potrebbe scoperchiare…
IL FANTASMA DI CORLEONE
(31 MARZO)
I possibili sensi di questo
film vivono nelle domande
che suscita. Perché da noi i
documentari faticano tanto
per trovare uno spazio al
cinema o in tv, mentre se
fatti negli Usa vengono
premiati anche se scarsi, e
noi magari andiamo pure a
vederli?
Perché film che parlano di
mafia e politica trovano i
loro finanziatori all’estero
mentre in Italia vengono
visti con fastidio? Chi ha
paura di produrli? E perché?
È tempo di elezioni, anche per chi non
potrà o non vorrà votare. E allora è il
caso di chiedersi, come fa Marco Amenta, com’è che Bernardo Provenzano dal
1963 si nasconde in Sicilia, sfuggendo
come un fantasma ad ogni trappola?
Perché nessun governo ha mai affrontato fino in fondo il problema, mortale,
della mafia? E perché la mafia, ritornata
silenziosa, non uccide più? Come spiega
anche Giuseppe Linares, il giovane “cacciatore” di latitanti della squadra mobile di
Trapani, non si è indebolita, anzi. Dopo le
stragi e gli arresti, ha cambiato strategia,
e quegli inafferrabili eterni profondi legami
fra criminalità e politica si sono rinsaldati.
Al di là di tutti i colori, quando in Sicilia
si vince 52 a 0 un motivo c’è e probabilmente, in qualche modo, alla lontana,
Provenzano lo conosce…
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Speciale
Playstation 3
Il gigante si sta svegliando.
Sony sta lentamente
portando alla luce tutti
i tasselli del puzzle
PlayStation 3 ad ogni
appuntamento che la
separa dall’E 3, prima, e
dal lancio poi, che è stato
confermato per il prossimo
Novembre in tutto il
mondo e la voglia di novità
legate alla nuova console
del colosso nipponico si
traduce in platee assiepate
in ogni conferenza o
appuntamento che abbia a
che fare con PS 3
A cura di Antonio Fucito
C
ome ogni anno tutti i maggiori competitor organizzano un evento prefiera per illustrare i nuovi
titoli e le strategie future. La press confeTra gli aultimi annunci è stato confermato
rence Sony è rimasta avvolta nel mistero
fino all’ultimo secondo, c’era addirittura
dai vertici Sony la compatibilità totale con il
il timore che non venisse presentata la console di
catalogo PS2, il pieno supporto al formato Blue
prossima generazione. Fortunatamente ogni dubbio
Ray (sia per i giochi che per i video), 1080P
è stato fugato immediatamente: Playstation è stata
come risoluzione e l’hard disk di serie, incluso
assoluta protagonista. Da quanto abbiamo potuto
vedere, ascoltare e discutere, la console ha caratin ogni console
teristiche che rasentano l’incredibile, sopratutto per
Hard Disk da 2,5” (come quelli presenti nei portatili) di tipo
alcune delle demo provate.
estraibile; potrà quindi essere facilmente trasportato ed
La conferenza è cominciata con un filmato che ha illuinserito in altre console.
strato nel dettaglio le precedenti piattaforme create da
Gli attuali possessori di PSOne e PS2 avranno ugualSony, con uno sguardo sui dati di vendita. La sola Playstamente da gioire: la terza incarnazione della console Sony
tion 2 ha totalizzato al 31 Marzo e in tutto e il mondo
sarà completamente retrocompatibile, leggere quindi
l’impressionante cifra di 87.47 milioni di console
anche formati come DVD e Cd-Rom, oltre che l’intera ludodistribuite nei negozi, per un totale di 824 milioni di
teca di queste console.
giochi serviti. Subito dopo è stato il turno di Kaz Hirai,
Il “cuore” della console sarà, come da copione, il Cell,
Presidente e CEO di Sony Computer Entertainment,
processore prodotto da una joint venture tra Ibm, Toshiche dopo il briefing iniziale ha passato immediataba e la stessa Sony e dotato di un’architettura proprietaria.
mente la parola a Ken Kutaragi (ribattezzato come il
La frequenza di lavoro è pari a 3.2 Ghz, mentre gli SPE, i
papà di Playstation) che, senza troppi convenevoli, ha
“coprocessori” dedicati a particolari funzioni, sono 7 più
introdotto Playstation 3, che, al pari di PS2, uscirà sei
uno per la ridondanza, come preannunciato. Ogni SPE avrà
anni dopo la precedente console. Il supporto di cui
una cache di secondo livello pari a 512 KB e una memosarà dotata sarà il Bluria statica alla stessa frequenza di clock pari a 256 KB. La
Ray, supporto adatto ai
scheda video invece sarà progettata da Nvidia (nome in
contenuti digitali che,
codice RSX), e appartiene alla famiglia delle gpu di Nviassieme all’HD-DVD,
dia che vedremo tra 6 mesi anche nell’ambito Pc. Tra le
dovrebbe di fatto divencaratteristiche troviamo il pieno supporto alle risoluzioni
tare lo standard per la
HD, fino ad arrivare alla 1080p, prima volta in una conmemorizzazione digitale
sole casalinga. Ma non è finita qui, grazie alle due uscite
e l’alta definizione, sopHDMI, Ps3 sarà in grado di pilotare anche due schermi, a
piantando l’attuale DVD.
piena risoluzione HD e in contemporanea, per generare ad
Questo formato permetesempio una visuale panoramica del tipo 32:9 oppure per
terà di immagazzinare
utilizzare due applicazioni allo stesso tempo, ognuna con
informazioni fino a 50
contenuti diversi. La memoria di sistema totale sarà pari
GB, garantendo quindi
a 512MB, divisa rispettivamente in 256 MB dedicati al Cell
maggiore spazio e mag(di tipo XDR, tecnologia Rambus) e operanti all’incredibigiore qualità dei contele velocità di 3.2 Ghz, e altri 256 MB di tipo GDDR3 per la
nuti. Come altro supporscheda grafica, operanti alla frequenza di 700 Mhz
to PS3 sarà dotata di un
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Scampoli di
PlayStation 3
L’Xbox 360 è ormai sul mercato da qualche
mese e ha già mostrato quello che è in
grado di fare. L’attenzione del pubblico è
ora tutta concentrata sulla nuova macchina
Sony che, dalle prime poche immagini circolate, promette faville dal punto di vista tecnico.
Eccovi una raccolta di sceenshot per “assaggiare” le potenzialità della PlayStation 3
Metal Gear Solid 4
Il nuovo Metal Gear sembra avere un
impatto visivo veramente fantastico.
KillZone PS3
Le immagini statiche fanno impressione.
Vi giuriamo che vedere questa roba in
movimento ci ha azzerato la sudorazione.
Speriamo sia tutto vero.
Getaway PS3
Non sono foto.
Getaway PS3: iperealtà?
WWE Smackdown
Vs. Raw 2007
A queste immagini manca solo la puzza del sudore.
Veramente impressionanti.
Finalmente la soluzione
a tutti i tuoi problemi con i videogiochi!
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Una giovinezza difficile, la passione
per i videogiochi, la realizzazione di un sogno
e poi la separazione. Masters of Doom è il libro
su John Carmack e John Romero i due fondatori
di id Software e creatori di capolavori come
Wolfenstein 3D, Doom e Quake
A cura di Fabio Cristi
I
Due John. Un’espressione simile potrebbe portare
alla mente la coppia Lennon e McCartney, che ha
rivoluzionato la musica alla fine degli anni ’60. I
protagonisti di Masters of Doom, però, non sono
inglesi e nemmeno musicisti, anche se possono
tranquillamente essere definiti i Beatles videoludici,
per le novità e le rivoluzioni che hanno saputo apportare al nostro passatempo preferito. John Carmack e
John Romero, i due fondatori di id Software, creatori di
capolavori come Wolfenstein 3D, Doom e Quake, sono
i protagonisti del libro scritto da David Kushner, popolare giornalista del settore, uscito negli USA all’inizio
del 2003 e che arriverà finalmente in Italia nelle prossime settimane. Una storia molto affascinante, che
racconta la vita di questi due ragazzi, accomunati da
una giovinezza difficile, vissuta comunque in contesti
molto diversi, e dalla passione per i videogiochi, che li
ha portati ad unire le loro forze ed a realizzare alcuni
dei titoli più importanti della storia dei videogiochi. Una
passione che, però, li ha sempre più divisi con il passare degli anni, a causa delle loro estreme differenze
caratteriali, portandoli a separarsi dopo il grande successo e ad andare ognuno per la propria strada, con le
conseguenze di cui gli appassionati sono sicuramente
a conoscenza.
!
Intervista a David Kushner
Cosa ti ha colpito di più di John Carmack e John
Romero?
La loro passione e la loro dedizione. Tutti hanno
sogni ed ambizioni; questi ragazzi volevano realizzare
videogiochi e, nonostante i molti ostacoli che si sono
trovati ad affrontare, dai genitori ai politici, dagli
insegnanti alle altre persone, non hanno mai perso di
vista il loro sogno, e sono riusciti a renderlo realtà.
Masters of Doom non è un libro solo per videogiocatori, ma è una storia che esemplifica alla perfezione l’American Dream, il “sogno americano”, e che
fa capire quanto tenacia ed impegno, unite ad una
buona dose di genialità, siano le chiavi per emergere
dalla massa, sfondare e addirittura ridefinire la cultura
Quali altre persone, tra quelle di cui hai parlato nel
popolare, creando non solo un semplice videogioco,
libro ti hanno davvero colpito?
ma un vero e proprio fenomeno. Le pagine del libro non
E’ difficile scegliere qualcuno in particolare. La
prendono in considerazione solamente i Due John, ma
maggior parte delle persone che ho intervistato, da
anche tutto quello che è accaduto intorno a
Tom Hall a Stevie Case, da American McGee a Trent
loro dagli anni ’70 ad oggi (la versione italiReznor, condividevano l’amore per i videogiochi e per
ana del libro contiene anche una postfazione
tutto quello che ci girava attorno. Sono stato molto
esclusiva ad opera del sottoscritto supervicolpito, però, dal videogiocatore, di cui non farò il
sionata dall’autore) ed i personaggi che si
nome, che ha giocato così tanto a Doom da farsela
sono trovati ad incrociare, nel corso della
addosso nella mutande; questa è davvero dedizione.
loro vita, Carmack e Romero.
Kushner ha scritto Masters of Doom
adottando uno stile molto informale e scorrevole, che rende molto veloce la lettura
delle quasi 300 pagine, riuscendo a coinvolgere anche quando si è già a conoscenza di buona parte dei fatti narrati. Un gran
bel libro, adatto oltre
che agli appassionati
di videogiochi, anche
InfoBox
a coloro che vogliono
Al seguente link, i lettori di Tribu potranno leggere gratuitamente i primi 2 capitoli
conoscere da vicino
del libro in formato PDF:
una delle storie più
http://files.multiplayer.it/scheda_file.php?id=21627
importanti ed intrigAcquista Masters of Doom online sul Multiplayer Shopping:
anti di questo settore
http://shopping.multiplayer.it/catalog/product_info.php?products_id=13522
dell’entertainment.
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Ci sono altre personalità dell’industria dei
videogiochi di cui ti piacerebbe poter parlare?
Certo, visto che continuerò ad occuparmi di questa
industria. Dall’uscita americana di Masters of Doom
mi è capitato di scrivere di personaggi come Will
Wright, creatore di The Sims, e di Bungie Software,
ideatori della serie Halo. Ci sono un sacco di persone
interessanti nell’industria videoludica, per cui direi
che gli argomenti non mi mancano.
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Final Fantasy XII: capolavoro
È uscito in Giappone il dodicesimo capitolo della saga
di JRPG più famosa del mondo. I commenti della
stampa nipponica sono stati entusiasti (Famitsu, la più
importante rivista orientale a tema videogiochi, lo ha
promosso a pieni voti) e gli occidentali, solo i fortunati
conoscitori della lingua giapponese, non sono stati meno
eccitati provandolo. Ora non ci resta che attendere la
versione Europea per godere un pochino anche noi.
The Legend of Zelda:
The Phantom Hourglass
Anche il Nintendo DS avrà un suo Zelda (dal
sottotitolo di The Phantom Hourglass) che,
rifiutando la svolta stilistica di Twilight Princess,
manterrà lo stile cartoon di Wind Waker.
Ovviamente non mancherà lo sfruttamento
massiccio del touch screen per eseguire numerose
azioni. L’ennesimo capolavoro? Non vogliamo
sbilanciarci troppo, ma probabilmente sì!
Spogliarsi non basta:
Lula 3D
Anche in Italia è stato pubblicato il gioco
soft porno Lula 3D, un’avventura che, stando
a quanto detto dalla stampa specializzata
nazionale e internazionale, è di livello
piuttosto infimo (i votacci si sono sprecati).
Comunque, se siete guidati dagli ormoni
nella scelta degli acquisti ludici, potreste farci
anche un pensierino sopra.
Che fine hanno fatto i Bully
di Rockstar Vancouver
Che fine ha fatto il gioco annunciato ormai un anno fa da
Rockstar che doveva essere una specie di simulazione di bullismo
scolastico? Forse è stato rimandato per evitare altre polemiche
dopo Hot Coffee? Forse si è deciso di lanciarlo anche per le console
next gen e si sta aspettando l’uscita della PlayStation 3? Forse i
figli dei programmatori sono stati picchiati da dei bulli veri e hanno
deciso che era meglio evitare fare un gioco su questo argomento?
Nessuno può saperlo. Ma intanto beccatevi due screenshot.
Animal Crossing: Wild World
L’atipico quanto affascinante life simulator, che dalla sua prima uscita su
Nintendo 64 non ha mancato di appassionare milioni di giocatori in tutto il
mondo, è arrivato anche su Nintendo DS dove, grazie alle potenzialità del
touch screen e del Wi-Fi, è veramente incredibile da giocare. Provatelo e
sappiateci dire… soprattutto se avete un animo sensibile e romantico!
Winning Eleven 10 per next gen
È in arrivo la decima incarnazione della serie calcistica più famosa e
venduta al mondo, quel Winning Eleven (in Italia Pro Evolution Soccer)
che tanti amanti delle riunioni serali a base di tornei e patatine fritte
(per la tristezza delle ragazze) non mancano di acquistare ad ogni nuova
edizione. Il primo filmato ha mostrato le potenzialità grafiche della
versione next gen (veramente impressionate). Non vediamo l’ora di
infilarci di nuovo gli scarpini e scendere in un campo ultra definito.
PSP-290: il GPS per
la console portatile di Sony
Vi siete persi e non sapete come fare per trovare la
strada per il ristorante in cui vi stanno aspettando
da ormai un’ora? Strappate la PSP dalle mani del
vostro nipotino piagnucoloso e attaccateci la nuova
periferica annunciata da Sony per trasformarla in
un navigatore GPS. Un accessorio veramente…
essenziale (soprattutto per una console portatile).
kose
da
fare
1 maggio
CONCERTO A ROMA
Il concerto del 1 Maggio di piazza San Giovanni a Roma
è promosso da CGIL CISL e UIL e nasce per festeggiare
con la musica tutti i lavoratori.
La Festa del Lavoro affonda le sue radici nelle battaglie
intraprese dal movimento operaio verso la fine del secolo scorso. Il primo maggio del 1886, infatti, negli Stati
Uniti, la “Federation Trade and Labor Unions” aveva
proclamato i primi scioperi ad oltranza per chiedere di
sancire contrattualmente l’orario lavorativo di otto ore.
Piazza San Giovanni
Dal 5 maggio
MISSION IMPOSSIBLE 3
9 maggio
HILARY DUFF
Il sequel del famoso action movie con Tom Cruise. Il regista J.J. Abrams, creatore di acclamate serie TV come
Lost, Alias e Felicity, ha scelto ora anche il compositore
per le musiche, che dopo le influenze pop rock di U2,
Limp Bizkit e dei Metallica, per il secondo film della serie
di Mission Impossible, ha optato per lo stile di Kanye
West. Il famosissimo tema di Mission Impossible sarà
quindi riproposto con nuove sonorità da questo importante artista pop americano, vincitore di un Grammy
e candidato a otto per la prossima edizione dei premi
americani della musica.
Al cinema
Fino al 7 maggio
BASKET ACROBATICO
Arriva in tour, per un’unica data
italiana, la nuova stella americana, nata come bambina prodigio firmata Disney Channel, e
cresciuta con una triplice carriera televisiva, cinematografica e
musicale. L’ultimo disco dell’adolescente prodigio, il greatest hits
“Most Wanted” è del 2005 e contiene versioni remix e due brani
inediti, tra cui ‘Wake up’, singolo
che ha anticipato la pubblicazione dell’album. Pezzo brillante e
vivace, ‘Wake Up’ è divenuto una
vera e propria colonna sonora per
un vastissimo pubblico di giovani
fan, ed ha senza dubbio consacrato Hilary a nuova reginetta del pop in tutto il mondo.
Alcatraz di Milano.
19 maggio
IL CODICE DA VINCI
Robert Langdon riceve una chiamata durante la notte: il corpo del vecchio curatore Saunière, viene trovato
morto nel museo del Louvre. Tutti gli
indizi portano ad un’organizzazione
religiosa che da 2000 anni nasconde
un grande segreto.
Al cinema
Dal 26 maggio
X MAN III
Arriva per la prima volta in Europa il basket acrobatico
americano! In Italia l’anteprima!!
Dopo il grande successo televisivo su GXT, arriva per la
prima volta in Europa l’ultima grande novità dal mondo
dello sport acrobatico americano: GXT SlamBall. Il
basket rivoluzionario che ha già appassionato milioni di
spettatori oltreoceano sbarca finalmente anche nel vecchio continente e fa la primissima tappa europea proprio
nel nostro paese. Due città, sei spettacoli: Bologna, 2829-30 aprile, e Milano, 5-6-7 maggio.
In questo terzo episodio
sembra che i mutanti e
gli umani trovino un pò di
pace, infatti sembra che
si sia trovato il modo di
“ricivilizzare” i mutanti. Ma
Magneto non è proprio
d’accordo.
Al cinema
42
Sabato 16
•
domenica 17
•
lunedì 18 aprile 2006
Groove
City
2006
Relax, divertimento e musica al sole a Bellaria Igea Marina
Da quando è iniziato Capital Groove Master,
il programma cult in onda su Radio Capital
alle ore 23:00, la parola groove è entrata a far
parte del vocabolario di molti.
Scrivere cosa sia il groove non è semplice
perché va oltre il fattore musicale tecnicamente inteso, e coinvolge lo stato d’animo,
la sensibilità, lo stile e le scelte di vita.
Groove è la passione che ti travolge per la
musica, ma anche per una donna (o per un
uomo , i gusti sono gusti) ; groove è sesso, è la ragazza nera del marchio della nostra etichetta musicale, è
improvvisazione, ritmo, grinta, sudore.
Abbiamo cercato un modo di visualizzare tutto questo
in un evento ed è nato GROOVE CITY 2006: 15-16-17
aprile a Bellaria Igea Marina, vicino Rimini, senza dubbio
la costa più groove d’Italia.
Saranno tre giorni dove musica, pittura, fotografia, videoart,
radio, televisione si fonderanno nel “groove” (solco) attraverso una fitta rete di concerti, performance, mostre, incontri in diverse location tutte nel centro della città.
Si esibiranno artisti di levatura internazionale.
Irio De Paula, uno dei chitarristi più noti in Italia e nel
mondo, ci regalerà un inedito duetto con Dario Deidda, il
bassista italiano più richiesto del momento.
Paolo Giordano è un funambolo della chitarra acustica
(vedere per credere) anche lui in duo con la cantante
americana Jacqueline Perkins con brani originali ed un
omaggio a Joni Mitchell.
GeGè Telesforo (direttore artistico) si esibirà con il suo
gruppo Groovinetors dopo una lunga serie di sold out in
diversi club e teatri d’Italia.
Il palco di Groove City sarà anche l’occasione per pre-
sentare la compilation che raccoglie 20 anni di lavoro
discografico: “The best of” GeGè TELESFORO “groovin’ on the the swing of things” che uscirà in aprile in
tutti i negozi e su itunes in formato digitale per la Groove
Master Edition – Edel.
Kelvin Sholar è un pianista americano che abbiamo fortemente voluto a Groove City. Oltre ad essere un eccellente compositore, ha suonato con una impressionante lista di artisti: Sonny Rollins,Wayne Shorter, Wallace
Roney, Billy Higgins, Bobby Watson, David Murray, Clark
Terry, Lenny White degli Earth, Wind and Fire…..
Il trio del pianista Julian Oliver M. con Dario Deidda –
basso - e Amedeo Ariano- batteria - sarà una sorpresa
ed una scoperta. Tre musicisti che uniscono tecnica e
cuore come pochi.
E non è finita: open air, per le vie e le piazze di Bellaria
Igea Marina , potrete ascoltare musicisti unplugged, la
marchin’ band Met Da Sgun, i concerti alle ore 21 con
Trince, il trio di Diego Caravano dei Neri per Caso che
rende omaggio al grande Prince, il blues dei Big Fly and
Mosquito Boogie, il jive anni 50 dei Daddy’s Rebel con il
crooner Pino Ruggieri.
E non è finita: nella biblioteca comunale verrà allestita
una mostra fotografica di Luciano Rossetti con i
più grandi artisti del jazz mondiale tratta da Fano
jazz Festival; un’altra mostra fotografica sarà
dedicata ad immagini della storia musicale del
Comune di Bellaria Igea Marina in occasione del
50°; inoltre potrete ammirare video installazioni di
THECUBE Cristiano Quadraroli, un progetto di
un fotografo formidabile e di un mago del computer.
E non è finita: portate le vostre videocamere,
telecamere, videofonini, telefonini, macchine fotografiche: registrate reportage, interviste, curiosità; riprendete tutto quello che vi piace di Groove City e andate al
centro tv allestito da Taxi Channel. Avrete a disposizione
una sala di montaggio con l’assistenza di tecnici professionisti e la possibilità di mandare tutto in onda in tempo
reale sulle frequenze satellitari di Taxi, canale 863 di Sky.
Iscrivetevi al sito www.u-tv.it
E non è finita: sulla piazza centrale verrà allestito un
enorme pannello bianco che gli artisti della ArtKitchen di
Milano “graffiteranno”, “sprayeranno” per un Groovincolor in progress.
E non è finita: happy hour alle ore 19 con musica d’autore e degustazione di vino e prodotti della Romagna.
E naturalmente Radio Capital (network ufficiale dell’evento) sarà con noi in diffusione per le strade della
città e per i dj set per ballare fino al mattino.
E non sarebbe finita… aggiungiamo solo che sul sito
www.groovemasteredition.com troverete tutto il programma con informazioni ed indirizzi di posta elettronica.
Scriveteci: vi faremo usufruire delle nostre convenzioni
alberghiere (b&b a partire da 20 euro)
kose
da
fare
Roma
Mini tour italiano per i Fantomas, affiancati
dai Melvins. Mike Patton torna in Italia
per tre concerti che verranno aperti dalla
storica band di Seattle, capitanata da Buzz
Osbourne.
Placisalfa – Roma
4 maggio
FIORELLO VOLEVA FARE...
Riparte a grande richiesta il
tour teatrale di Fiorello
Dopo il grande successo
estivo riprende ‘Volevo fare il
ballerino...’ la fortunata tournée teatrale di Fiorello.
Volevo fare il ballerino… è
uno spettacolo per i grandi
spazi, con una scenografia
tecnologica che grazie a
particolari proiezioni video,
sfruttati in modo originale ed
interattivo, cambia ogni volta
dimensione e percezione
visiva, amplificando il grado
di coinvolgimento dello
spettatore ed il suo sentirsi davvero al centro
dello show.
Palalottomatica
Dal 5 al 21 maggio
LA HISTORIA
Per tutto maggio
MODIGLIANI
27 aprile
FANTOMAS
Un grande spettacolo per celebrare i 15
anni di successi di Manuel Angel Zotto e
della compagnia argentina Tangox2! La
Compagnia TangoX2, dopo 18 anni di esibizioni nazionali ed internazionali, presenta
la sua storia in un percorso emozionante e
commuovente, che ripercorre, quadro dopo
quadro, i momenti più significativi della cronologia coreografica di tutti suoi spettacoli,
cominciando dalle sue origini.
Teatro Sistina
Fino al 7 maggio
LA DANZA DELLE AVANGUARDIE
Una grande antologica dedicata all’artista livornese. In programma presso il Complesso del
Vittoriano a Roma fino al 26 giugno!
Torna a Roma, dopo 47 anni di assenza, l’arte
di Amedeo Modigliani in una grande mostra
in programma fino al 26 giugno nelle sale del
Vittoriano. Piu’ di cento opere, tra cui alcune
mai esposte in Italia, racconteranno il percorso
creativo del pittore livornese tra il 1906 e il 1919,
un anno della sua morte, che lo colse a soli
36 anni.
Complesso del vittoriano
Per tutto maggio
ANTONELLO DA MESSINA
Le Scuderie del Quirinale riuniscono per la
prima volta quasi tutte le opere di Antonello
da Messina, uno dei grandi maestri del
Quattrocento italiano, in una mostra che si
preannuncia come un evento di portata straordinaria.
Da Londra, da Washington, da New York, da
Parigi, da Vienna, da Dresda, da Anversa, da
tutti i principali musei del mondo, dalla Sicilia e
da tutta Italia arrivano a Roma le Madonne, gli
straordinari Ritratti, le Crocifissioni, il famosissimo ‘San Girolamo nel suo studio’ e tutte le preziosissime tavole che hanno creato la leggenda
di questo grandissimo pittore siciliano.
Scuderie del Quirinale
Milano
4 maggio
SKIN
Dipinti, scene e costumi da Degas a
Picasso, da Matisse a Keith Haring
In programma al MART di Rovereto fino al
7 maggio!
In mostra oltre mille opere tra dipinti, sculture, costumi, scenografie, disegni, fotografie
per raccontare la magica storia dell’arte e
della danza.
Trento
9 maggio
I JETHRO TULL
Band inglese che ha scritto alcune tra le
pagine più importanti della storia della musica! L’inconfondibile mix di progressive, folk
e hard-rock, ha reso i Jethro Tull una delle
band più importanti della scena musicale
internazionale. Insieme dal lontano 1968, il
flautista Ian Anderson e soci hanno all’attivo
una delle discografie più significative.
Teatro Tendastrisce
27 maggio
EAGLES IN CONCERTO
Timothy B. Schmit, Glenn Frey, Don Henley,
Joe Walsh: questa la formazione della band
simbolo del country rock statunitense in
arrivo in Italia il prossimo maggio.
Stadio Olimpico
Quando gli Skunk
Anansie si sono sciolti,
Skin (al secolo Deborah
Anne Dyer), la bellissima cantante dalla
voce graffiante e grinta
notevole, ha deciso di
continuare comunque
e da sola. Dopo il
suo primo album da
solista, ‘Fleshounds’,
lanciato dal singolo
‘Trashed’ (che ha venduto la bellezza di oltre
400.000 copie nella
sola Europa), Skin ritorna con un nuovo album,
dal titolo ‘Fake chemical state’, la cui uscita è
prevista per il 10 marzo.
Rolling Stone
6 maggio
RICKY MARTIN
Il cantante portoricano, il
re della Vida Loca, torna
in Italia per un unico
imperdibile concerto,
a Milano il 6 maggio,
per uno spettacolo che
promette di soddisfare al
meglio le aspettative dei
tantissimi fan.
Un concerto all’insegna
di ritmo latino, luci e
coreografie, che ripercorrerà i brani che hanno
reso Ricky Martin l’icona
indiscussa del latin pop, (da ‘Maria’ a ‘Livin’ a
‘La Vida Loca’, da ‘She Bangs’ a ‘Loaded’) fino
alle canzoni dell’ultimo grande album ‘Life’, pubblicato lo scorso ottobre.
Datchforum - ex Forum di Assago
dalle
città
5, 6 e 7 maggio
SBK - SUPERBIKE WORLD
CHAMPIONSHIP
Un campionato davvero globale in cui sono
rappresentate 11 Nazioni. Dodici prove previste, tutte di due manche ciascuna.
Tre gli appuntamenti in programma nel
nostro Paese: 5, 6 e 7 maggio Monza, 25
giugno Misano e 1 ottobre Imola.
Autodromo nazionale - Imola
strepitoso e li vede superimpegnati per anni a
sfornare una serie infinita di successi.
Hiroshima mon Amour
20 aprile
VIOLANTE PLACIDO AKA VIOLA
saranno il modo per trovare un nuovo contatto
con il pubblico prima della registrazione del
nuovo disco.
Gattattico - Museo Cervi (in acustico)
Firenze
Per tutto maggio
DAL PARMIGIANINO AL TIEPOLO
5, 6 e 7 maggio
SLAMBALL: BASKET SPETTACOLO!
GXT presenta l’ultima grande novità dal
mondo dello sport entertainment americano: GXT SlamBall. Il basket rivoluzionario
che ha già appassionato milioni di spettatori oltreoceano sbarca finalmente anche in
Europa e dopo il grande successo televisivo ottenuto in esclusiva su GXT, fa la prima
tappa in Italia.
Madza Palace – Milano
13 maggio
ARCTIC MONKEYS
Ormai quando si parla di Arctic Monkeys si
parla di fenomeno, e a ragione.
Hanno venduto in un giorno centoventimila
copie del loro album, Whatever People Say
I Am, That’s What I’m Not (che domina
ancora le classifiche del Regno Unito dopo
averle conquistate con il singolo When The
Sun Goes Down), hanno collezionato nel
giro di un anno copertine su copertine e un
sold out dopo l’altro nelle date del tour.
A maggio gli Arctic Monkeys saranno in
concerto anche in Italia.
Rolling Stone – Milano
Dal 4 al 21 maggio
LA TOSCA BY DALLA
L’opera pucciniana, messa in scena in una
versione aggiornata da Lucio Dalla, è in
scena a Milano.
E’ un sogno che si realizza, un incantesimo portato a termine, per una successo
esportato anche fuori dai confini nazionali:
Lucio Dalla l’ha inseguito e concretizzato
mettendo in scena la versione aggiornata,
rivista e corretta del capolavoro pucciniano.
Accolta da commenti e recensioni più che
positivi, l’opera è un viaggio che il musicista
bolognese ha voluto regalarsi, con la ‘prima’
fissata a Roma, in ricordo del debutto della
Tosca di Puccini (14 gennaio 1900): premiati gli sforzi di Dalla e del poderoso team di
partner, da Lorenzo Mariani, regia, a Daniel
Ezralow, coreografie, a Giorgio Armani, che
ha curato i costumi. E il successo continua.
Teatro degli Arcimboldi
30 maggio
SANTANA IN CONCERTO
Un unico appuntamento italiano
per conoscere dal
vivo la magia della
chitarra latina più
famosa del mondo:
Santana, il 30 maggio a Milano (Forum
di Assago). Dopo la
pubblicazione dell’attesissimo nuovo
album, ‘All That
I Am’, anticipato
dal singolo ‘Just Feel Better’, che vede la
partecipazione del leader degli Aerosmith
Steven Tyler, il rocker latino sarà in tour in
Sud America a marzo 2006, e in Europa tra
aprile e giugno per una serie di concerti che
lo porteranno anche nel nostro paese.
Forum di Assago
Il suo primo album, ‘Don’t Be Shy.’, è stato scritto e composto da Viola insieme ad un gruppo
di amici musicisti. Una decina di brani, sette dei
quali scritti ed interpretati in lingua inglese, che
per sonorità ci riporta al rock delle cantautrici
americane tipo Suzanne Vega, Edie Brickell e alla
scena indie-pop di artiste come Beth Orton.
Da attrice del nuovo cinema italiano a Viola,
cantautrice dotata. Per la prima volta in tour: una
nuova sfida per Violante Placido, dopo un debutto discografico davvero sorprendente.
Hiroshima mon Amour
Bologna
5 maggio
GUCCINI A FAENZA
Francesco Guccini
è uno dei maggiori
cantautori degli
anni settanta con
più di trent’annid’esperienza.
Ha cominciato a
scrivere canzoni
alla fine degli anni
cinquanta ed il suo
primo LP è uscito
a metà degli anni
sessanta.
Le sue canzoni
sono poesia anche
se lui più che un poeta è un narratore.
Ogni suo concerto richiama grandi masse pur
non contenendo effetti speciali, basta solo la
forza del rapporto che si instaura fra lui ed il suo
pubblico.
Palazzetto dello Sport
26 maggio
CONCERTO DI HOWARD JONES
A grande richiesta
torna ad esibirsi in Italia
l’icona del pop britannico Howard Jones.
Considerato uno dei
più innovativi tastieristi
dell’ultimo ventennio,
Jones vanta 9 milioni di
dischi venduti in tutto
il mondo, successi da
alta classifica come
“What is love”, “Hide
and seek”, “Like to
get to know you well”,
“Everlasting love”
e “Just look at you now”, la partecipazione a
concerti storici come il Live Aid e Human Rights
Now, nonchè collaborazioni con mostri sacri del
calibro di Phil Collins (Genesis), Greg Lake (ELP)
e Ringo Starr (Beatles).
Ravenna – Bagnacavallo
44
31 maggio
LIGABUE A FIRENZE
Cinque mesi dopo l’evento di Campovolo (record
europeo di tutti i tempi con 165.264 paganti e
180.000 presenze, il primo assoluto al mondo
per numero di biglietti venduti in un singolo concerto), Luciano Ligabue ritorna sulla scena live. E
lo fa con un tour che lo porterà in giro per l’Italia,
fino all’estate, tra club, palasport e stadi.
Stadio Artemio Franchi
Napoli
13 maggio
CARMEN CONSOLI
29 maggio
MODENA CITY RAMBLERS
Torino
18 maggio
SKATALITES
Nascono nel 1963, quando il trombonista
Don Drummond decide di riunire alcuni dei
migliori strumentisti giamaicani; una sezione
fiati con uno swing da brividi, accompagnata da una ritmica potente: questa la
semplice formula che riscuote un successo
Palazzo Pitti e la Galleria Palatina, fino al 24
luglio, ospiteranno circa quattrocento opere di
maestri italiani, raccolti dall’accademico rumeno
George Oprescu poi lasciati alla Biblioteca dell’Accademia di Romania a Bucarest.
Queste opere sono la testimonianza della produzione grafica italiana che va dal XVI al XVIII
secolo.
Galleria Palatina / Palazzo Pitti
Una nuova tournée per Carmen Consoli: sette
appunatementi da non perdere! Per proporre il
suo nuovo, attesissimo album, Carmen Consoli
ha deciso di incontrare il suo pubblico con una
nuova tournée che la porterà in sette città
Palapartenope
Tornano in tour i Modena City Ramblers. La
band, priva di Cisco, tornerà in giro per l’Italia
con un cambiamento di organico che ha portato
nella line up Davide “Dudu” Morandi e Betty
Vezzani alle voci. Le date qui sotto elencate
club.giovani.it/tribu
“Non hai veramente capito qualcosa
fino a quando non sei in grado
di spiegarlo a tua nonna.”
segnalata da Alexandros su club.giovani.it/tribu
tribu#026
club.giovani.it/tribu
in redazione
Giulia Serventi Longhi
[email protected]
grafica e impaginazione
Giulio Fermetti
se vuoi puoi scriverci a [email protected]
notte prima
degli esami
Io l’HO PASSATA dormendo.. sì certo
un bel po’ di fatica a prendere sonno
ma ce l’ho fatta..di studiare non ci ho
pensato..cioè avevo in mente mille
cose..mille cose che avrebbero potuto chiedermi e ogni tanto accendevo
la luce e aprivo il libro in cerca della
risposta..
Beh son cose della vita, che a ripensarci lo rifarei volentieri (sapendo
che va bene ovviamente!!).. raga
che vi state x diplomare.. godetevi
alla grande questi ultimi giorni di
vita scolastica che vi mancherà da
morire credetemi!
David 85
Fumetti ironici
Ciao.. mi piace fare fumetti ironici,
scherzando un po’ su questa nostra società al quanto in declino..
comunque vi mando alcuni che ho
fatto per il giornalino scolastico e altri
che sono.. uno è stato anche pubblicato sull’agenda di “SCARCERANDA 2006” contro il carcere, finanziata
da radio onda rossa (…)
aRia_
Gloriaaaaa
Ciao io sono Gloria...
Gloria su club.giovani.it/tribu
Da un piccolo paese toscano
ciao a tuttti...sono un rappresentante d
un istituto d un piccolo paese toscano!!
sto cercando informazioni su qualche
manifestazione che c potrebbe essere a
Pisa o Firenze!! Noi vogliamo protestare
ma da soli siamo troppo pochi.. nessuno
c ascolterebbe così vogliamo aderire ad
una manifestazione contro la Moratti in
queste due città... grazie d tutto!!!
Matteo su club.giovani.it/tribu
TUTTO IL MERITO VA A:
Stilosyssimo progetto grafico by
Studio Fupete & Giulio Fermetti
(better known as ‘the mathoosa’)
progetto editoriale
Lanas & Morbìn
copertina
Niko Stumpo
fumetti, illo e vignette
Michele Duch, Laura Came-lli,
Tvboy, Claudio Cerri, Luisa Montalto,
Michele Del Nobolo
testi e foto
pagg 38-41: testo a cura di Multiplayer.it,
Diego Cajelli, Simone Zaccaria, Gianluca
Vitiello, Joyce, Luigi Venti, Luca Vecchi,
Claudio Lo Russo, la dott.ssa Eva
Grimaldi per l’Irccs Burlo Garofolo
protezione spirituale e patroni
Zandor manco troppo profumato
bicarbonato e Santino Yet dal Cyelo delle
Riviste - oltre al non più unico Jan Milic e
Canone Jack.
PUBBLICITà
e operazioni speciali:
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l’8 aprile 2004 in tribunale a roma
con N. 143/04
i nostri uffici sono in via nardini, 1/C
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Direttore responsabile
Enrico Maria Milic
stampa
CSQ Spa, via dell’Industria 52
Erbusco (BS)
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