Ambulatori Med, un servizio alternativo al Pronto Soccorso per i

B
Roma
news
Periodico di comunicazione sanitaria divulgativa della ASL RMB
a cura del Progetto Archimede
marzo/aprile 2012
Ambulatori Med, un servizio alternativo
al Pronto Soccorso per i codici minori
>>
Ospedale Pertini, apre l’ambulatorio veloce
per i codici bianchi e verdi
M
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eno file al Pronto Soccorso e migliore organizzazione in base
all’urgenza delle patologie. E’ questo in sintesi l’obiettivo
dell’Ambulatorio “Med - Percorso Veloce Codici Bianchi e Verdi”,
inaugurato dalla Asl Roma B all’Ospedale “Sandro Pertini” e
aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20.
Al Pronto Soccorso i pazienti identificati dagli operatori di
triage, formati ad hoc, come Codici Minori (bianco e/o verde con
caratteristiche prestabilite) vengono inviati
all’Ambulatorio che è gestito dai Medici
di Medicina Generale e/o di Medicina dei
Servizi che possono effettuare prestazioni
di tipo diagnostico-terapeutico proprie della
medicina generale, richiedere prestazioni
specialistiche e prescrivere terapie.
Sono esclusi i pazienti di età inferiore ai 14
anni, i pazienti con patologia traumatologica
e le pazienti con problemi ostetrico ginecologico che vengono inviati a percorsi
specifici.
Il Medico dell’Ambulatorio dimette il paziente
e in caso di conferma del codice bianco lo indirizza al pagamento
del ticket di 25 euro come già previsto da disposizione di legge.
All’indomani dell’esperimento negli ospedali laziali degli
“Ambulatori blu”, strutture affiancate ai Pronto Soccorso e
gestite dai medici di base per l’esclusiva cura dell’influenza, la
Gli Ambulatori Med:
come, dove, quando
Regione ha dunque avviato un nuovo progetto per migliorare
la risposta all’utenza di un servizio troppo spesso “stressato”
dall’alta affluenza di pazienti: ogni anno, due milioni di persone,
nel Lazio, vanno al pronto soccorso e il 78% sono codici bianchi
o verdi, ossia casi poco urgenti che saranno d’ora in poi dirottati
sugli “Ambulatori Med” sia per ridurre i tempi d’attesa per i codici
meno gravi, sia per consentire al personale del Pronto Soccorso
di concentrarsi sui casi che richiedono più
attenzione.
Dalla lettura del Piano preparato
d’accordo con i medici di base risulta
chiaro che l’attività degli «Ambulatori
Med»«consente la gestione dei pazienti
per i quali sia inappropriato il ricorso
al percorso ospedaliero, privi quindi di
urgenza clinica, per ricollocarli nel giusto
percorso e profilo assistenziale». Obiettivo
«la riduzione delle attese particolarmente
prolungate; una proporzionata riduzione
dei tempi di attesa per gli altri pazienti;
una riduzione dell’occupazione di ambulatori in pronto
soccorso per problematiche improprie; maggiore appropriatezza
di assegnazione del codice di priorità bianco; adeguata
informazione sanitaria».
Servizio erogato
•
Visita medica ambulatoriale;
•
Accertamenti diagnostici bed side (test glicemico su
sangue periferico, Stck urine, otoscopia);
Orari di apertura
•
Tutti i giorni dalle 8 alle 20
SSN e prenotazione tramite CUP;
•
Accesso al servizio
•
•
Accertamenti specialistici differiti con richiesta su ricettario
Prescrizione terapia per patologia acuta ed eventuali
farmaci salva-vita per pazienti fuori sede;
Tramite Triage del Pronto Soccorso invio diretto alla sala
•
Verbale di Pronto Soccorso per il Medico curante;
d’attesa;
•
Informazione sull’utilizzo dei servizi sanitari della Asl Roma
Il paziente, oltre ad avere un sintomo minore, deve essere
B per immigrati e anziani.
autosufficiente, sintomatico ma non sofferente, avere una
•
sufficiente capacità cognitiva o un adeguato supporto
Criteri di ammissione
familiare;
•
Codici bianchi e verdi a bassa complessità, età superiore
I pazienti sosteranno in sala d’attesa e saranno dotati di
ai 14 anni, non competenza ginecologica-ortopedica-
un braccialetto identificativo colorato che riporta il codice
chirurgica;
alfa-numerico.
www.aslromab.it
•
Il paziente, oltre ad avere un sintomo minore, deve essere
• Il corretto uso dei servizi di emergenza-urgenza
P
roprio negli stessi giorni in cui ha preso il via, presso l’Ospedale
“Sandro Pertini”, il progetto sperimentale dell’Ambulatorio
“Med - Percorso Veloce Codici Bianchi e Verdi”, il Ministero
della Salute ha presentato una campagna informativa nazionale
sul corretto uso dei servizi emergenza-urgenza, realizzata con
l’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), in
collaborazione con le Regioni e le Province Autonome di Trento
e Bolzano.
Scopo principale dell’iniziativa è quelli di fornire a tutti i
cittadini, e in particolar modo ai giovani e agli stranieri, maggiori
informazioni su cosa sono, come funzionano e quando utilizzare
il 118, il pronto soccorso e il servizio di continuità assistenziale
(ex Guardia medica). Insomma, informare per migliorare il
funzionamento dei servizi di emergenza-urgenza.
1. Che cosa è il numero 118
•
•
•
•
118 è il numero telefonico, unico su tutto il territorio
nazionale, di riferimento per tutti i casi di richiesta di
soccorso sanitario in una situazione di emergenza-urgenza.
Il numero 118 mette in contatto il cittadino con una
Centrale Operativa che riceve le chiamate, valuta la gravità
della situazione e, se necessario, invia personale e mezzi di
soccorso adeguati alle specifiche situazioni di bisogno. La
centrale coordinerà il soccorso dal luogo dell’evento fino
all’ospedale più idoneo.
118 è un numero gratuito ed è attivo su tutto il territorio
nazionale, 24 ore su 24.
Il numero 118 può essere chiamato da qualsiasi telefono,
autosufficiente, sintomatico ma con NRS inferiore a 5,
avere una sufficiente capacità cognitiva o un adeguato
supporto familiare;
•
I codici bianchi sono soggetti al pagamento del ticket di
25 euro.
Criteri di esclusione
•
Età inferiore ai 14 anni
•
Competenza ginecologica
•
Traumi
•
Patologie neurologiche acute
•
Patologie psichiatriche
•
Dolore con NRS superiore a 5
•
Deambulazione non autonoma
•
Pazienti inviati al pronto soccorso dal medico curante o da
La campagna prevede la diffusione di una serie di contenuti
di base, comuni a livello nazionale, organizzati sulla base di sei
quesiti.
1. Che cosa è il numero 118
2. Chiamare il numero 118
3. In attesa dei soccorsi
4. Il pronto soccorso
5. L’accesso al pronto soccorso
6. Il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica).
fisso o cellulare. I cellulari sono abilitati a effettuare
chiamate verso i numeri di soccorso (118, 112, 113, 115)
anche se la scheda non ha credito. Se si chiama da una
cabina telefonica non è necessario né il gettone né la
scheda.
2. Chiamare il numero 118
Quando chiamare il numero 118
In tutte quelle situazioni in cui ci può essere rischio per la vita
o l’incolumità di una persona come nel caso di:
1. difficoltà o assenza di respiro
2. dolore al petto
3. perdita di coscienza prolungata (la persona non parla e
non risponde)
4. trauma e ferite con emorragie evidenti
5. incidente (domestico, stradale, sportivo, agricolo,
industriale)
6. difficoltà a parlare o difficoltà/ incapacità nell’uso di uno o
di entrambi gli arti dello stesso lato
7. segni di soffocamento, di avvelenamento, di annegamento
o ustione.
Come chiamare il numero 118:
• Comporre il numero telefonico 118.
• Rispondere con calma alle domande poste dall’operatore e
rimanere in linea fino a quando viene richiesto.
strutture sanitarie
www.aslromab.it
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•
•
•
•
•
•
Fornire il proprio numero telefonico.
Indicare il luogo dell’accaduto (comune, via, civico).
Spiegare l’accaduto (malore, incidente, ecc.) e riferire ciò
che si vede.
Indicare quante persone sono coinvolte.
Comunicare le condizioni della persona coinvolta:
risponde, respira, sanguina, ha dolore?
Comunicare particolari situazioni: bambino piccolo, donna
in gravidanza, persona anziana, persona con malattie
conosciute (cardiopatie, asma, diabete, epilessia, ecc.).
IMPORTANTE
La conversazione va svolta con voce chiara e debbono
essere fornite tutte le notizie richieste dall’operatore che
ha il compito di analizzarle: non è una perdita di tempo!
A fine conversazione accertarsi che il ricevitore sia stato
rimesso a posto.
Lasciare libero il telefono utilizzato per chiamare i soccorsi:
si potrebbe essere contattati in qualsiasi momento dalla
Centrale Operativa per ulteriori chiarimenti o istruzioni.
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3. In attesa dei soccorsi
Cosa fare
• Attenersi alle disposizioni telefoniche date dal personale
del 118.
• Coprire il paziente e proteggerlo dall’ambiente.
• Incoraggiare e rassicurare il paziente.
• In caso di incidente, non ostacolare l’arrivo dei soccorsi e
segnalare il pericolo ai passanti.
• Slacciare delicatamente gli indumenti stretti (cintura,
cravatta) per agevolare la respirazione.
Cosa non fare
• NON lasciarsi prendere dal panico.
• NON spostare la persona traumatizzata se non strettamente
necessario per situazioni di pericolo ambientale (gas,
incendio, pericolo di crollo imminente, ecc.).
• NON somministrare cibi o bevande.
• NON fare assumere farmaci.
IMPORTANTE
NON occupare MAI la linea del numero telefonico utilizzato
per chiamare i soccorsi: si potrebbe essere contattati in
qualsiasi momento dalla Centrale Operativa per ulteriori
chiarimenti o istruzioni.
QUANDO NON CHIAMARE IL NUMERO 118
• Per tutte le situazioni considerabili non urgenti.
• Per richiedere consulenze mediche specialistiche.
• Per avere informazioni di natura socio sanitaria: orari servizi,
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prenotazioni di visite o indagini diagnostiche, farmacie di turno
4. Il pronto soccorso
Cos’è
Il Pronto Soccorso ospedaliero è la struttura che garantisce esclusivamente il
trattamento delle emergenze-urgenze, ovvero di quelle condizioni patologiche,
spontanee o traumatiche,
che necessitino di immediati
interventi diagnostici e terapeutici.
Quando andare
È bene utilizzare il Pronto
Soccorso per problemi acuti
urgenti e non risolvibili dal medico di famiglia, dal pediatra
di libera scelta o dai medici della continuità assistenziale (ex
guardia medica).
Quando non andare
Il Pronto Soccorso non è la struttura nella quale approfondire
aspetti clinici non urgenti o cronici.
Pertanto, non rivolgersi al PS:
• per evitare liste di attesa nel caso di visite specialistiche
non urgenti
• per ottenere la compilazione di ricette e/o di certificati
• per ottenere controlli clinici non motivati da situazioni
urgenti
• per evitare di interpellare il proprio medico curante
• per ottenere prestazioni che potrebbero essere erogate
presso servizi ambulatoriali
• per comodità, per abitudine, per evitare il pagamento del
ticket.
IMPORTANTE
Ogni visita inutile al Pronto Soccorso è un ostacolo a chi
ha urgenza.
Un corretto utilizzo delle strutture sanitarie evita disservizi
per le strutture stesse e per gli altri utenti.
Il buon funzionamento del Pronto Soccorso dipende da
tutti.
5. L’accesso al pronto soccorso
Come si accede
Si accede al Pronto Soccorso direttamente o con l’ambulanza
chiamando il numero 118.
Il Triage e i Codici colore: il semaforo della salute
• All’arrivo al Pronto Soccorso, il cittadino riceve
un’immediata valutazione del livello di urgenza da parte
di infermieri specificamente formati, con l’attribuzione
del codice colore che stabilisce la priorità di accesso alle
cure in base alla gravità del caso e indipendentemente
dall’ordine di arrivo in ospedale.
Tale metodica è denominata “Triage” ed è finalizzata ad
evitare le attese per i casi urgenti.
•
Il Triage non serve a ridurre i tempi di attesa bensì a
garantire che i pazienti estremamente gravi, non debbano
attendere minuti preziosi per la vita.
Codice rosso: molto critico, pericolo di vita, priorità massima,
accesso immediato alle cure;
Codice giallo: mediamente critico, presenza di rischio evolutivo,
potenziale pericolo di vita; prestazioni non differibili;
Codice verde: poco critico, assenza di rischi evolutivi, prestazioni
differibili;
Codice bianco: non critico, pazienti
non urgenti.
IMPORTANTE
Al Pronto Soccorso ha la
precedenza il paziente più grave
e non chi arriva per primo.
Arrivare in ambulanza al Pronto
Soccorso non significa essere
visitati in tempi più rapidi.
6. Il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica)
Il medico di continuità assistenziale, sulla base della
valutazione del bisogno espresso, può rispondere tramite
consiglio telefonico, visita ambulatoriale (ove possibile) o visita
domiciliare.
È responsabilità del medico, anche sulla base di linee guida
nazionali e/o regionali, valutare se è necessaria la visita
domiciliare.
Quando chiamare
Per problemi sanitari emersi di notte o nei giorni festivi e
prefestivi, quando il proprio medico curante non è in servizio, e
per i quali non si possa aspettare.
Il servizio è attivo:
di notte: dal lunedì alla domenica, dalle ore 20.00 alle ore
08.00 di giorno:
- nei giorni prefestivi, dalle ore 10.00 alle ore 20.00
- nei giorni festivi, dalle ore 08.00 alle ore 20.00
Quando non chiamare
Per problemi di emergenza o di urgenza sanitaria (per i quali si
contatta direttamente il Servizio di emergenza - urgenza 118).
Per prescrizione di esami e visite specialistiche.
Cos’è
• È il servizio che, in assenza del medico di famiglia,
garantisce l’assistenza medica di base per situazioni
che rivestono carattere di non differibilità, cioè per quei
problemi sanitari per i quali non si può aspettare fino
all’apertura dell’ambulatorio del proprio medico curante o
pediatra di libera scelta.
• Il servizio è attivo nelle ore notturne o nei giorni festivi e
prefestivi.
• Il medico di continuità assistenziale può:
1. effettuare visite domiciliari non differibili
2. prescrivere farmaci indicati per terapie non differibili, o
necessari alla prosecuzione della terapia la cui interruzione
potrebbe aggravar e le condizioni della persona
3. rilasciare certificati di malattia in casi di stretta necessità
e per un periodo massimo di tre giorni
4. proporre il ricovero in ospedale.
Come si accede
Si accede attraverso un numero telefonico dedicato che si può
reperire presso la propria ASL.
www.aslromab.it
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Ambulatori infermieristici territoriali, un
luogo sicuro per le cure e l’orientamento
Q
uante volte chi ha dovuto seguire una terapia che prevede
la somministrazione dei farmaci per via iniettiva ha vissuto
la propria cura come un problema? Da oggi per i residenti della
Asl Roma B non sarà più così, perché l’accesso alle prestazioni
infermieristiche (dalle iniezioni alle medicazioni, dalla rilevazione
della glicemia e della pressione alla sostituzione del catetere) sarà
garantito nei nuovi ambulatori infermieristici inseriti all’interno
•
•
•
•
•
cutanee croniche;
istruzione all’autocontrollo della glicemia;
consulenza ed informazione in materia di educazione
alimentare;
orientamento all’accesso ed all’utilizzo dei Servizi Sanitari
Pubblici;
consulenza e informazione in materia di prevenzione, cura e
mantenimento del livello di salute e di autonomia;
altre cure infermieristiche.
Come accedere all’Ambulatorio Infermieristico
Il cittadino può rivolgersi direttamente all’ambulatorio
infermieristico per usufruire delle prestazioni richieste e sarà
accolto e assistito da un infermiere di riferimento. L’Ambulatorio
Infermieristico Territoriale è un luogo dove l’infermiere incontra
la popolazione del territorio e attraverso la presa in carico,
l’individuazione dei bisogni e la definizione del piano assistenziale
garantisce attività e prestazioni atte a migliorare il bene salute.
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dei Poliambulatori dei 4 Distretti. Ma vediamo nel dettaglio di
cosa si tratta, quali servizi eroga e come è possibile accedervi.
Che cosa è?
L’ambulatorio Infermieristico è un servizio sanitario assistenziale
organizzato e gestito da infermieri ed è attivato allo scopo di:
- rispondere ai bisogni assistenziali del cittadino attraverso
l’erogazione di prestazioni infermieristiche;
- fornire alla cittadinanza un punto di ascolto sanitario che
facilita l’orientamento e l’accessibilità ai servizi sanitari;
- garantire la presa in carico dei cittadini attraverso la continuità
assistenziale tra ospedale e servizi sanitari territoriali (Ambulatori,
Consultori, Medico di Medicina Generale e Servizi Domiciliari….).
Quali prestazioni eroga
Il cittadino può rivolgersi all’ Ambulatorio Infermieristico per le
seguenti prestazioni:
• terapia iniettiva (sottocutanea, intramuscolare e fleboclisi);
• rilievi pressori;
• rilevazione glicemia capillare;
• medicazioni;
• rimozione punti sutura delle ferite chirurgiche;
• gestione catetere vascolare;
• sostituzione catetere vescicale;
• istruzione alle tecniche di somministrazione di terapia
farmacologia e nutrizionale;
• istruzione ed educazione all’autogestione delle stomie
digestive e respiratorie;
• istruzione alla prevenzione ed al trattamento delle lesioni
www.aslromab.it
Il Patto infermiere – cittadino
(12 maggio 1996) recita:
Io infermiere mi impegno nei tuoi confronti a:
… INDIVIDUARE i tuoi bisogni di assistenza, condividerli con
te, proporti le possibili soluzioni, operare insieme per risolvere
i problemi.
INSEGNARTI quali sono i comportamenti più adeguati per
ottimizzare il tuo stato di salute nel rispetto delle tue scelte e
stile di vita.
GARANTIRTI competenza, abilità e umanità nello svolgimento
delle tue prestazioni assi stenziali.
RISPETTARE la tua dignità, le tue insicurezze e garantirti la
riservatezza.
ASCOLTARTI con attenzione e disponibilità quando hai bisogno.
STARTI VICINO quando soffri, quando hai paura, quando la
medicina e la tecnica non bastano.
PROMUOVERE e partecipare ad iniziative atte a migliorare
le
risposte
assistenziali
infermieristiche
all’interno
dell’organizzazione…
Informativa ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196
Codice in materia di protezione dei dati personali
AZIENDA SANITARIA LOCALE ROMA B
Il Codice in materia di protezione dei dati personali (Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196), ha
modificato ed integrato la disciplina del trattamento dei dati personali, (cioè di qualunque operazione
o complesso di operazioni) concernenti informazioni su Persone fisiche, giuridiche, Enti o Associazioni, che sono identificati od identificabili, anche indirettamente mediante riferimento a qualsiasi
altra informazione, compreso un numero di identificazione personale.
A tal fine il testo unico prevede che il trattamento dei dati personali avvenga rispettando i diritti e la
dignità delle persone, salvaguardandone la riservatezza e l’identità. Con l’avvento di internet e la diffusione di informazioni l’esigenza di una maggiore privacy è andata sempre più crescendo, ponendo
le Istituzioni nelle condizioni di dover creare nuovi sistemi e programmi informatici messi a punto per
ridurre al minimo l’utilizzo di dati identificativi in modo da escluderne il trattamento quando le finalità perseguite nei singoli casi possono essere realizzate mediante, rispettivamente, dati anonimi od opportune modalita’ che permettano di identificare l’interessato solo in caso di reale necessità. Per
comprendere meglio i diritti spettanti alla collettività è bene fare una piccola distinzione tra i diversi
tipi di ‘dati’:
‘Trattamento’. Indica qualunque operazione che concernenti la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la conservazione, la consultazione, l’elaborazione, la comunicazione, la diffusione, la cancellazione e la distruzione di dati.
‘Dato personale’. Ossia informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente o associazione,
identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione
personale.
‘Dati identificativi’. Ossia quelli personali che permettono l’identificazione diretta dell’interessato.
‘Dati sensibili’. Ossia le informazioni idonee a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose,
le opinioni politiche, nonchè i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale.
PREMESSA: OGGETTO DELL’INFORMATIVA
I soggetti pubblici che operano in ambito sanitario, in base all’art. 80 del citato Codice, possono avvalersi della facoltà di fornire un’unica informativa per una pluralità di trattamenti di dati effettuati, a fini
amministrativi e in tempi diversi, rispetto ai dati raccolti presso l’interessato e presso terzi. Con questa
Informativa l’ASL Roma B rende note le finalità e le modalità del trattamento dei dati personali e dei dati
sensibili effettuati all’interno dell’Azienda per le attività amministrative di rilevante interesse pubblico
che non richiedono il consenso degli interessati. La presente Informativa contiene, inoltre, l’indicazione
delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati, nonché i diritti stabiliti
nel Codice in materia di protezione dei dati personali e gli estremi identificativi del Titolare e dei Responsabili del trattamento cui gli interessati potranno rivolgersi per far valere i Loro diritti.
1. FINALITÀ DEL TRATTAMENTO E RILEVANTE INTERESSE PUBBLICO
Informiamo i Cittadini e gli altri Utenti dell’Ente interessati al trattamento che i dati personali che li
riguardano saranno trattati nel rispetto della legge, unicamente per lo svolgimento delle funzioni istituzionali demandate all’Azienda Sanitaria Locale. L’ASL Roma B tratterà i dati sensibili (ovvero i dati idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni
politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico,
politico o sindacale, nonché i dati idonei a rivelare lo stato di salute e le vita sessuale dell’interessato)
e giudiziari (ovvero i dati idonei a rivelare la pendenza di un procedimento penale o un carico giudiziario) solo se il trattamento sia autorizzato da una disposizione di legge che specifichi i tipi di dati che
possono essere trattati, le operazioni che possono essere eseguite e le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite. Tale Regolamento è integralmente consultabile sul nostro sito web, all’indirizzo:
www.aslromab.it oppure presso l’ Ufficio Relazioni con il Pubblico. Nei punti successivi è comunque riepilogata la descrizione dei tipi di trattamento che interessano i dati sensibili e giudiziari.
2. DENOMINAZIONE DEL TRATTAMENTO
• Tutela dai rischi infortunistici e sanitari connessi con gli ambienti di vita e di lavoro.
• Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive e delle tossinfezioni alimentari.
• Vaccinazioni e verifica assolvimento obbligo vaccinale.
• Programmi di diagnosi precoce.
• Attività fisica e sportiva.
• Gestione attività sociosanitaria a favore di fasce deboli di popolazione.
• Medicina di base, pediatria di libera scelta e continuità assistenziale.
• Assistenza sanitaria di base:
riconoscimento del diritto all’esenzione per patologia/invalidità/reddito e gestione archivio esenti;
assistenza sanitaria in forma indiretta; cure all’estero; assistenza agli stranieri in Italia (particolari
categorie).
• Assistenza integrativa (fornitura di prodotti dietetici a categorie particolari e di presidi sanitari a
soggetti affetti da diabete mellito).
• Assistenza protesica.
• Assistenza domiciliare programmata ed integrata.
• Attività di assistenza riabilitativa residenziale e semiresidenziale ad anziani non autosufficienti, disabili psichici e sensoriali e malati terminali.
• Assistenza termale.
• Attività amministrativa, programmatoria, gestionale e di valutazione concernente: l’assistenza in regime di ricovero ospedaliero e domiciliare; l’attività immuno-trasfusionale; il trapianto di organi; l’assistenza ai nefropatici cronici in trattamento dialitico.
• Attività di programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria.
• Gestione e verifica sull’attività specialistica e di ricovero delegata alle strutture accreditate.
• Soccorso sanitario di emergenza/urgenza “118”. Assistenza sanitaria di emergenza.
• Assistenza specialistica ambulatoriale e di riabilitazione.
• Promozione e tutela della salute mentale.
• Dipendenze (tossicodipendenze e alcooldipendenze).
• Assistenza socio-sanitaria per la tutela della salute materno-infantile ed esiti della gravidanza.
• Assistenza farmaceutica territoriale e assistenza farmaceutica ospedaliera.
• Sperimentazione clinica dei medicinali.
• Farmacovigilanza e rilevazioni reazioni avverse a vaccino.
• Erogazione a totale carico del SSN, qualora non via sia alternativa terapeutica valida, di medicinali
inseriti in apposito elenco predisposto da C.U.F.
• Assistenza a favore di categorie protette (malattie rare)
• Attività medico-legale inerente: l’istruttoria delle richieste di indennizzo per danni da vaccinazioni
obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati; gli accertamenti finalizzati al sostegno
delle fasce deboli; l’accertamento dell’idoneità in ambito di diritto al lavoro; l’accertamento dell’idoneità al porto d’armi, ai fini della sicurezza sociale; l’accertamento dell’idoneità alla guida, ai
fini della sicurezza sociale.
• Consulenza e pareri medico-legali in tema di: riconoscimento della dipendenza da causa di servizio:
ipotesi di responsabilità professionale sanitaria, di supporto all’attività di gestione del rischio clinico,
informazione e consenso ai trattamenti sanitari.
• Attività medico-legale in ambito necroscopico
• Videosorveglianza con finalità di sicurezza e protezione di beni e persone.
3. MODALITÀ DEL TRATTAMENTO
Il trattamento dei dati personali e sensibili sarà effettuato mediante strumenti manuali ed elettronici, garantendo riservatezza e sicurezza. L’ASL Roma B adotta un complesso di misure tecniche, informatiche ed
organizzative volte ad assicurare la protezione dei dati trattati con o senza l’ausilio di strumenti elettronici. Il trattamento dei dati sensibili e giudiziari sarà svolto con modalità volte a prevenire la violazione dei
diritti, delle libertà fondamentali e della dignità degli interessati, esclusivamente quando sia richiesto per
lo svolgimento delle attività istituzionali, che non possano essere adempiute altrimenti mediante il ricorso
a dati anonimi o dati personali di natura diversa. Tutti i dati saranno custoditi su supporti cartacei e informatici, per il tempo strettamente necessario al raggiungimento delle finalità per le quali essi sono stati
raccolti o successivamente trattati. In particolare, i dati sensibili e giudiziari contenuti in archivi tenuti con
strumenti elettronici saranno trattati con tecniche idonee a garantirne sicurezza e riservatezza. I dati relativi allo stato di salute ed alla vita sessuale degli interessati sono conservati separatamente dagli altri dati
personali trattati per finalità che non richiedono il loro utilizzo.
4. COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE DEI DATI
I dati personali potranno essere oggetto di comunicazione, se previsto da norma di legge o di regolamento,
oppure secondo le diverse condizioni richieste dal citato Codice alle seguenti categorie di soggetti pubblici:
a) Aziende Ospedaliere e Sanitarie, Anagrafe regionale, Ministeri della Repubblica, Istat, Regioni e Province
Autonomie, Centro Nazionale Trapianti, Istituto Superiore Sanità, Enti Previdenziali, Autorità Giudiziarie, Organi di Controllo, Organizzazioni Sindacali, Assicurazioni, soggetti esercenti la potestà, altri soggetti in ragione dello svolgimento delle funzioni istituzionali;
b) a soggetti privati o ad enti pubblici economici, unicamente se previsto da una norma di legge o di regolamento. Al di fuori delle suddette ipotesi, la comunicazione a terzi di dati personali custoditi dall’ASL
Roma B, eseguita mediante estrazione dagli archivi dell’Azienda (c.d. diritto di accesso agli atti amministrativi), avverrà secondo le modalità e le forme stabilite dalla Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive integrazioni e modifiche, la cui applicazione si configura attività di rilevante interesse pubblico. Quando il
trattamento concerne dati idonei a rivelare lo stato di salute o la vita sessuale, il trattamento sarà consentito
solamente se la situazione giuridicamente rilevante, che si intende tutelare con la richiesta di accesso ai
documenti amministrativi, sia di rango almeno pari ai diritti dell’interessato, ovvero consista in un diritto
della personalità o in un altro diritto o libertà fondamentale e inviolabile (art. 60 del Codice in materia di
protezione dei dati personali). I dati sensibili idonei a rivelare lo stato di salute non possono essere diffusi.
5. NATURA OBBLIGATORIA DEL CONFERIMENTO DEI DATI E CONSEGUENZE DI UN EVENTUALE RIFIUTO
Il conferimento dei dati personali richiesti ai Cittadini ed ai diversi Utenti da parte dell’ASL Roma B, nell’ambito dell’attività istituzionale dell’Azienda, è obbligatorio. L’eventuale rifiuto potrebbe comportare
per l’ASL l’impossibilità di eseguire o continuare l’attività richiesta o comunque inerente e/o conseguente allo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali.
6. INDICAZIONE DEL TITOLARE E DEI RESPONSABILI DEL TRATTAMENTO
Titolare del trattamento dei dati personali eseguito dell’ASL Roma B è l’Azienda medesima, rappresentata dal Direttore Generale, con sede in via F. Meda, 35 - 00157 ROMA. I Responsabili del trattamento dei dati personali sono stati individuati tra i Responsabili di ogni singola Unità Operativa
Complessa e Unità Operativa Semplice Dipartimentale dell’Azienda ed i loro nominativi sono consultabili sul nostro sito: www.aslromab.it oppure presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico.
7. DIRITTI DELL’INTERESSATO
Infine, informiamo i Cittadini e gli altri Utenti dell’ASL RM B che è loro facoltà esercitare i diritti di cui
all’art. 7 del Codice in materia di protezione dei dati personali, di cui si riporta il testo integrale qui di
seguito. Per far valere i propri diritti gli interessati potranno inviare una richiesta, indirizzata all’ASL
Roma B, rappresentata dal Direttore Generale in quanto Titolare del trattamento, all’indirizzo della
sede aziendale indicato al punto 6, oppure al Responsabile di Unità Operativa Complessa e Unità Operativa Semplice Dipartimentale, in quanto Responsabile del trattamento di pertinenza del proprio settore. I diritti in questione possono essere esercitati personalmente o mediante delega o procura scritta
a persone fisiche, Enti, Associazioni o Organismi, nei modi prescritti dalla legge.
Art. 7.
‘Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti’
1.
2.
3.
4.
L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
L’interessato ha diritto di ottenere l’indicazione:
a) dell’origine dei dati personali;
b) delle finalità e modalità del trattamento;
c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi
dell’articolo 5, comma 2;
e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che
possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di
responsabili o incaricati.
L’interessato ha diritto di ottenere:
a) l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione
di Legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali
i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere A e B sono state portate a conoscenza, anche
per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo
scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di
vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
1° DISTRETTO - V MUNICIPIO
Via Mozart 25
L.go de Dominicis 7
Via Rubellia 5 (Settecamini)
2° DISTRETTO - VII MUNICIPIO
Via Bresadola 56
P.za dei Mirti 45
Via della Rustica 218
3° DISTRETTO - VIII MUNICIPIO
Via D. Cambellotti 11
Via Agudio 5 (Lunghezza)
Via Torricella Sicura 4 (Ponte di Nona)
Via Tenuta Di Torrenova 138
SEDE E ORARIO DI APERTURA
Da Lun a Ven 11,00-12,30
Sab 8,30 - 12,30
Da Lun a Sab 8,30 - 12,30
Da Lun a Ven 12,30-14,30
06/4143.5305
06/4143.4502
06/4131.6090
Da Lun a Sab 8,30 - 12,30
Lun a Ven 8,30 - 13,30
Lun - Mar - Gio 14,00 - 17,00
Da Lun a Ven 8,30 - 12,30
Mar e Giov 14,30 - 16,30
06/4143.4812
06/4143.5898
Da Lun a Ven 08,00 - 13,00
Da Lun a Ven 10,30 - 12,30
Lun e Merc 14,00 - 16,00
Da Lun a Ven 11,00 - 13,00
Mar e Gio 15,00 - 16,00
Da Lun a Sab 8,00 - 11,00
06/4143.6293
06/4143.6412
Da Lun a Ven 8,30 - 13,00
Da Lun a Ven 8,00 -13,00
Da Lun a Sab 8,00 -13,00
06/4143.5020
06/4143.5127
06/4143.5965
06/4143.6056
06/4143.6438
06/4143.4717
4° DISTRETTO - X MUNICIPIO
Via Antistio 15
Via Stazione di Ciampino 31
Via Cartagine 85
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Settimana Mondiale per la Riduzione del consumo di Sale
La ASL Roma B ha aderito anche quest’anno alla settimana
mondiale per la Riduzione di Sale da cucina nell’alimentazione
quotidiana che si è svolta dal 26 marzo al 1°
aprile, promossa da World Action on Salt
in collaborazione con la Società Italiana
di Nutrizione Umana (SINU) e dal GIRCSI.
Il tema dedicato per il 2012 è l’informazione
del pubblico sui benefici legati alla
riduzione del sale nell’alimentazione per
la prevenzione dell’ictus cerebrale. In Italia
questa patologia colpisce circa 200 mila
persone ogni anno e rappresenta una delle
principali cause di invalidità.
L’eccesso di sale nella nostra dieta (oltre 10 g/die) è direttamente
responsabile di molti casi di ictus.
5 grammi in meno di sale al giorno (circa un cucchiaino da caffè)
potrebbero evitare in tutto il mondo più di 1 milione di morti per
ictus e riducono del 23% il pericolo di avere un ictus.
www.aslromab.it
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Box Consigli utili per tutta la famiglia
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Quando fai la spesa, acquista alimenti poco salati:
controlla sempre le etichette, anche delle acque minerali
Quando sono disponibili, scegli prodotti a basso
contenuto di sale (ad esempio pane ed altri derivati dei
cereali senza aggiunta di sale)
Riscopri il piacere di una buona cucina e riduci il consumo
di piatti industriali, sughi già pronti o cibi in scatola
Limita l’uso di condimenti contenenti sodio (dado da
brodo, ketchup, salsa di soia, senape, ecc.)
Aggiungi meno sale alle ricette: pasta e riso possono
essere cotti in acqua poco salata; bistecche, pesce, pollo,
verdure o patate (anche fritte) possono essere preparati e
cucinati con meno sale o addirittura senza
Insaporisci i cibi con erbe aromatiche fresche, spezie o
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usando limone e aceto
A tavola, metti solo olio e aceto: sarà più facile non
aggiungere sale ai piatti già cucinati!
Non aggiungere sale nelle pappe dei tuoi bambini almeno
per tutto il primo anno di vita ed abituali ad apprezzare
cibi poco salati
Latte e yogurt sono una buona fonte di calcio con
pochissimo sale. Preferisci i formaggi freschi a quelli
stagionati
Se mangi un panino, puoi prepararlo con alimenti a basso
contenuto di sale
Durante gli spuntini, frutta o spremute sono un’ottima
alternativa agli snack salati
Nell’attività sportiva leggera reintegra con la semplice
acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione
Se proprio trovate il menù insipido: solo un pizzico di
sale, ma iodato
Il sale… quanto me ne serve?
Le quantità di sale che servono al nostro organismo sono assicurate dal contenuto naturalmente presente nei cibi.
Quantità massime di sale da introdurre in una giornata
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Età
0-6 mesi
6-12 mesi
1-3 anni
4-6 anni
più di 7 anni
Assunzione giornaliera
inferiore 1 g/die
1 g/die
2 g/die
3 g/die
5 g/die
In Italia il consumo medio di sale pro-capite è stimato pari a circa 10-15 grammi giornalieri. Questa quantità è 2 - 3 volte maggiore
rispetto a quanto suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, cioè circa 5 grammi (g) nell’adulto.
Controlla le fonti nascoste di sale: ecco alcuni esempi
Alimenti
Pane
Biscotti dolci
Brioche semplice
Merendina
Cereali
Olive da tavola
Verdure sott’aceto
Prosciutto crudo
Prosciutto cotto
Salame
Provolone, caciotta
Formaggino
Parmigiano grattugiato
Tonno in scatola
www.aslromab.it
Peso di una porzione (g)
50 (una fetta media)
20 (2-4 biscotti)
40 (una unità)
35 (una unità)
30 (4 cucchiai da tavola)
35 (5 olive)
60 (3 cucchiai da tavola)
50 (3-4 fette medie)
50 (3-4 fette medie)
50 (8-10 fette medie)
50 (porzione)
22 (una unità)
10 (1 cucchiaio da tavola)
52 (una scatoletta)
Contenuto di sale (g)
0,8
0,1
0,4
0,3
0,2/0,3
1,1
1,2
3,4
0,9
1,9
0,9
0,6
0,2
0,4
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Un Centro per combattere il disagio
da lavoro e difendersi dal mobbing
Nell’ultimo mese i lavoratori sono stati chiamati spesso in
causa sulle pagine dei quotidiani nazionali o nei programmi di
approfondimento sulla Riforma Fornero per parlare di tipologie
di contratti, orari di lavoro, pensione, ma nessuno (o forse solo
in pochi) si è interrogato sul “male oscuro” del mobbing, che
si insinua con prepotenza e sempre maggiore frequenza negli
uffici e negli ambienti di lavoro più insospettabili.
In Europa si parla della sindrome di “burnout” (c’è chi, per
rendere l’idea, definisce i lavoratori stressati “bruciati” o anche
“fuori di testa”), ma per capire realmente cosa è il“mobbing”
è bene fare riferimento alla definizione della Commissione
Frattini del 2002. Si tratta, infatti, di “atti, atteggiamenti o
comportamenti di violenza morale o psichica in occasione
di lavoro, ripetuti nel tempo in modo sistematico o abituale,
che portano a un degrado delle condizioni di lavoro idoneo a
compromettere la salute o la dignità del lavoratore”.
La condizione di mobbing conclamato è in funzione di tre
variabili:
• tempo di esposizione: ossia che le azioni siano state
perpetrate in modo continuativo per alcuni mesi con uno
stile lesivo dell’identità del lavoratore;
• intensità delle violenze: è una condizione correlata al
perdurare della relazione lesiva dell’identità del lavoratore,
anche una modesta intensità della violenza che perdura
per molto tempo, può determinare danni irreversibili;
• intento di danneggiare il soggetto: la risarcibilità del
danno mobbing-compatibile esige la presenza di una
deliberata volontà di creare condizioni lesive dell’identità
del lavoratore, da parte del vertice.
Presso la Asl Roma B, in via Bardanzellu 8, proprio per far fronte
a questo genere di disagio nato nell’ambiente di lavoro, è nato
un Centro dedicato alle persone vittime di “mobbing”, al quale
si accede attraverso la prenotazione effettuata al
ReCUP al numero di telefono 803333 con richiesta
di “visita di Medicina del lavoro per patologie da
stress lavoro correlato” prescritta dal medico
curante.
Dopo la prima visita di accoglienza e la
somministrazione dei test psicologici, qualora
siano presenti determinate condizioni, la persona
potrà continuare il percorso con le successive
visite, psicologica o psichiatrica. Qualora si
riscontri un danno biologico sarà rilasciata una
relazione.
Nel caso non sussistano i presupposti di
patologia da stress lavoro correlato e/o
mobbing, non si esclude l’esistenza delle
molestie o violenze psicologiche subite, per
cui resta la possibilità di procedere, con il proprio avvocato
alla valutazione di altro danno:
danno patrimoniale: inteso quale diminuzione o perdita delle
capacità di produrre reddito;
danno biologico, sotto forma di: danno alla salute, danno
estetico (lesione integrità fisionomica dell’individuo), danno
alla vita di relazione (difficoltà di reintegrarsi nei rapporti
sociali);
danno morale: patimento psicologico per il dolore conseguente
a fatti delittuosi di rilievo che determinano l’obbligo di risarcire
il “prezzo del dolore” (ex art. 2059 c.c. e 185 c.p.);
danno esistenziale: conseguente alla compromissione della
“personalità morale” del lavoratore tutelata dall’art. 2087 c. c.
può realizzarsi senza che si verifichi alcun danno biologico e
senza che il fatto costituisca reato.
Come accedere al servizio
Prenotazioni:
tramite ReCUP telefonare al n. 803333
Informazioni:
Email: [email protected]
www.aslromab.it
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Vaccinazioni, tutto quello che cè da sapere
sui richiami
In questi giorni i genitori dei ragazzi che frequentano la scuola
media inferiore hanno ricevuto una comunicazione del Centro
Vaccinazioni della Asl Roma B nella quale sono illustrati tempi e
modi per effettuare gratuitamente i richiami delle vaccinazioni
presso i centri di Medicina Preventiva della
ASL Roma B.
In particolare i genitori sono invitati a
prestare attenzione a:
• il richiamo della vaccinazione contro
tetano, difterite e pertosse a tutti
i minori di 18 anni. Tale richiamo,
importantissimo per garantire
un’ adeguata protezione contro
queste malattie infettive,
è
consigliato dal 11° al 15° anno di
vita, seguito da richiami ogni 10
anni;
• la vaccinazione contro morbillo,
rosolia e parotite a tutti i
minori di 18 anni e alle donne in età fertile.
Tale vaccinazione prevede la somministrazione di 2 dosi
a distanza di almeno un mese per garantirne la massima
efficacia;
•
la vaccinazione contro la varicella a tutti i ragazzi dal
compimento dei 10 anni fino al compimento dei 18 anni; è
gratuita anche per le donne in età fertile. Tale vaccinazione
prevede la somministrazione di 2 dosi a distanza di 8
settimane per garantirne la massima efficacia.
Presso i centri vaccinali di Medicina Preventiva della ASL
Roma B, è possibile anche effettuare, in
“social price”, la vaccinazione contro i 4
sierogruppi di meningococco (A, C, Y,
W135) che rappresentano la causa più
frequente di meningite batterica nell’
adolescenza. E’ di recente disponibile un
nuovo vaccino tetravalente coniugato per
garantire un’adeguata protezione (altamente
raccomandato per chi si reca all’estero).
Per la ragazze non è da trascurare la vaccinazione
contro papillomavirus per la prevenzione del
tumore del collo dell’ utero, raccomandata e
gratuita per tutte le ragazze dagli 11 anni in poi.
Attualmente la Asl Roma B sta invitando le ragazze
nate nel 2000 ed è ancora possibile vaccinare gratis
q u e l l e nate nel ’98 e nel ‘99.
CENTRI VACCINALI DELLA ASL RMB
Via di Pietralata, 497
Tel. 0641435416 (dalle ore 11:00 alle ore 13:00)
Via San Benedetto del Tronto, 9
Tel. 0641436336 (dalle ore 11:00 alle ore 13:00)
Via Bardanzellu, 8
Tel. 0641434970 (dalle ore 11:00 alle ore 13:00)
Distr. 2
P.zza dei Mirti, 45
Tel. 0641435869 (dalle ore 11:00 alle ore 13:00)
Distr. 3
Via delle Canapiglie, 100
Tel. 0641436501 (dalle ore 11:00 alle ore 13:00)
Distr. 4
Viale Bruno Rizzieri, 226
Tel. 0641434095 (dalle ore 11:00 alle ore 13:00)
Distr. 1
Per il pagamento, in social price, dei vaccini non è necessaria la prescrizione del Medico curante.
La somministrazione dei vaccini non prevede il digiuno; si consiglia di fare la colazione.
www.aslromab.it
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Donne in gravidanza, nuova normativa per assentarsi dal lavoro
Dal 1° aprile è cambiata la normativa che regola le astensioni
anticipate dal lavoro per le donne lavoratrici in gravidanza, con
maternità a rischio per “gravi complicanze della gestazione”.
Lo prevede l’articolo 15 del Decreto sulle semplificazioni
(Dl 5/2012), che trasferisce le competenze dalla Direzione
provinciale del Lavoro alle Asl di residenza. Cambiano dunque
anche le modalità per la presentazione delle domande.
Le donne costrette ad anticipare l’assenza dal proprio posto
di lavoro dovranno rivolgere la domanda direttamente alla Asl
di residenza, presso gli Uffici di Medicina Legale dei Distretti,
presentando la relativa certificazione medica, rilasciata da un
ginecologo del Servizio sanitario pubblico.
La domanda può essere presentata dalle lavoratrici madri,
assunte da datori di lavoro pubblici o privati, direttamente
dall’interessata o da una persona delegata allegando la
documentazione richiesta. In caso di delega, l’incaricato dovrà
portare oltre al proprio documento di riconoscimento anche
quello della lavoratrice che lo ha delegato. La domanda può
anche essere spedita per posta, allegando in tal caso la fotocopia
del documento di riconoscimento della lavoratrice.
L’Azienda USL, esaminata la documentazione presentata,
emetterà il decreto autorizzativo d’interdizione dal lavoro
>>
per un determinato periodo o fino all’inizio dell’interdizione
obbligatoria. Il provvedimento verrà consegnato a mano oppure
verrà spedito per posta in duplice copia: una per la lavoratrice e
una per il datore di lavoro.
Si può scaricare la domanda sul sito web - www.aslromab.it
Infondo alla pagina Medicina Legale – Certificazioni
(http://www.aslromab.it/cittadini/servizi/medicina_legale/
certificazioni.php#gravidanza_rischio).
Dove presentare la domanda
UOS Medicina Legale Asl ROMA B
I distretto
L.go De Dominicis, 9
II distretto
Via Bresadola, 56
III distretto
Via della Tenuta di Torrenova
138
IV distretto
Via Cartagine, 85
Evento per le festività pasquali
In occasione delle festività pasquali, sabato 07 aprile 2012 alle ore 10.30, presso l’Ospedale
Sandro Pertini saranno consegnate le tradizionali uova di cioccolato ai bambini del reparto
pediatrico da parte della Guardia di Finanza e degli Amici della Polizia di Stato.
www.aslromab.it
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Numeri utili
AZIENDA
Tel. 06/41431
Fax 06/4143.3220
Salute Mentale
V.le B. Bardanzellu, 8
Tel. 06/41434990
Direttore Generale:
Dr. Vittorio Bonavita
OSPEDALI
Ospedale Sandro Pertini
Via Monti Tiburtini, 385
Centralino:
Tel. 06/41431
Direzione Sanitaria:
Tel. 06/41433517
Direttore Sanitario:
Dr. Enrico Piroli
Direttore Amministrativo:
Dott.ssa Sabrina Cenciarelli
Sito Internet:
www.aslromab.it
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Via Filippo Meda, 35
Tel/Fax 06/41433014
I DIPARTIMENTI
Prevenzione
V.le B. Bardanzellu, 8
Tel. 06/41434925
Poliambulatori:
Tel. 06/41433955
Policlinico Casilino
Via Casilina, 1049
Centralino:
Tel. 06/231881
Direzione Sanitaria:
Tel. 06/23188234
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Tel. 06/23188305
Poliambulatori:
Tel. 06/23188295
I DISTRETTI SANITARI
Distretto I (V Municipio)
Largo De Dominicis, 7
Tel. 06/41435759
Distretto II (VII Municipio)
P.zza dei Mirti, 45
Tel. 06/41435855
Distretto III (VIII Municipio)
Via Tenuta di Terranova, 138
Tel. 06/41434744
Distretto IV (X Municipio)
V.le B. Rizzieri, 226
Tel. 06/41434065
Editore:
Azienda Usl Roma B
V. F. Meda, 35
00157 Roma
Tel. 06/41431
Coordinamento editoriale:
Antonia Liguori
Redazione:
Dott. Egidio Sesti
Dott.ssa Cristina Sopranzi
Progettazione, realizzazione e composizione:
Medilife S.p.A.
Via F. Denza, 27
00197 - Roma
Tel. 06.47884809
Fax 06.47884772
www.progettoarchimede.com
Progetto grafico
e impaginazione:
Stefano Ribeca
Medilife S.p.A.
Finito di stampare
Aprile 2012
c/o Azienda Asl Roma B,
Via F. Meda, 35 - Roma
Foglio ad esclusivo uso interno