B Roma news Periodico di comunicazione sanitaria divulgativa della ASL RMB a cura del Progetto Archimede marzo/aprile 2012 Ambulatori Med, un servizio alternativo al Pronto Soccorso per i codici minori >> Ospedale Pertini, apre l’ambulatorio veloce per i codici bianchi e verdi M 2 eno file al Pronto Soccorso e migliore organizzazione in base all’urgenza delle patologie. E’ questo in sintesi l’obiettivo dell’Ambulatorio “Med - Percorso Veloce Codici Bianchi e Verdi”, inaugurato dalla Asl Roma B all’Ospedale “Sandro Pertini” e aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20. Al Pronto Soccorso i pazienti identificati dagli operatori di triage, formati ad hoc, come Codici Minori (bianco e/o verde con caratteristiche prestabilite) vengono inviati all’Ambulatorio che è gestito dai Medici di Medicina Generale e/o di Medicina dei Servizi che possono effettuare prestazioni di tipo diagnostico-terapeutico proprie della medicina generale, richiedere prestazioni specialistiche e prescrivere terapie. Sono esclusi i pazienti di età inferiore ai 14 anni, i pazienti con patologia traumatologica e le pazienti con problemi ostetrico ginecologico che vengono inviati a percorsi specifici. Il Medico dell’Ambulatorio dimette il paziente e in caso di conferma del codice bianco lo indirizza al pagamento del ticket di 25 euro come già previsto da disposizione di legge. All’indomani dell’esperimento negli ospedali laziali degli “Ambulatori blu”, strutture affiancate ai Pronto Soccorso e gestite dai medici di base per l’esclusiva cura dell’influenza, la Gli Ambulatori Med: come, dove, quando Regione ha dunque avviato un nuovo progetto per migliorare la risposta all’utenza di un servizio troppo spesso “stressato” dall’alta affluenza di pazienti: ogni anno, due milioni di persone, nel Lazio, vanno al pronto soccorso e il 78% sono codici bianchi o verdi, ossia casi poco urgenti che saranno d’ora in poi dirottati sugli “Ambulatori Med” sia per ridurre i tempi d’attesa per i codici meno gravi, sia per consentire al personale del Pronto Soccorso di concentrarsi sui casi che richiedono più attenzione. Dalla lettura del Piano preparato d’accordo con i medici di base risulta chiaro che l’attività degli «Ambulatori Med»«consente la gestione dei pazienti per i quali sia inappropriato il ricorso al percorso ospedaliero, privi quindi di urgenza clinica, per ricollocarli nel giusto percorso e profilo assistenziale». Obiettivo «la riduzione delle attese particolarmente prolungate; una proporzionata riduzione dei tempi di attesa per gli altri pazienti; una riduzione dell’occupazione di ambulatori in pronto soccorso per problematiche improprie; maggiore appropriatezza di assegnazione del codice di priorità bianco; adeguata informazione sanitaria». Servizio erogato • Visita medica ambulatoriale; • Accertamenti diagnostici bed side (test glicemico su sangue periferico, Stck urine, otoscopia); Orari di apertura • Tutti i giorni dalle 8 alle 20 SSN e prenotazione tramite CUP; • Accesso al servizio • • Accertamenti specialistici differiti con richiesta su ricettario Prescrizione terapia per patologia acuta ed eventuali farmaci salva-vita per pazienti fuori sede; Tramite Triage del Pronto Soccorso invio diretto alla sala • Verbale di Pronto Soccorso per il Medico curante; d’attesa; • Informazione sull’utilizzo dei servizi sanitari della Asl Roma Il paziente, oltre ad avere un sintomo minore, deve essere B per immigrati e anziani. autosufficiente, sintomatico ma non sofferente, avere una • sufficiente capacità cognitiva o un adeguato supporto Criteri di ammissione familiare; • Codici bianchi e verdi a bassa complessità, età superiore I pazienti sosteranno in sala d’attesa e saranno dotati di ai 14 anni, non competenza ginecologica-ortopedica- un braccialetto identificativo colorato che riporta il codice chirurgica; alfa-numerico. www.aslromab.it • Il paziente, oltre ad avere un sintomo minore, deve essere • Il corretto uso dei servizi di emergenza-urgenza P roprio negli stessi giorni in cui ha preso il via, presso l’Ospedale “Sandro Pertini”, il progetto sperimentale dell’Ambulatorio “Med - Percorso Veloce Codici Bianchi e Verdi”, il Ministero della Salute ha presentato una campagna informativa nazionale sul corretto uso dei servizi emergenza-urgenza, realizzata con l’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano. Scopo principale dell’iniziativa è quelli di fornire a tutti i cittadini, e in particolar modo ai giovani e agli stranieri, maggiori informazioni su cosa sono, come funzionano e quando utilizzare il 118, il pronto soccorso e il servizio di continuità assistenziale (ex Guardia medica). Insomma, informare per migliorare il funzionamento dei servizi di emergenza-urgenza. 1. Che cosa è il numero 118 • • • • 118 è il numero telefonico, unico su tutto il territorio nazionale, di riferimento per tutti i casi di richiesta di soccorso sanitario in una situazione di emergenza-urgenza. Il numero 118 mette in contatto il cittadino con una Centrale Operativa che riceve le chiamate, valuta la gravità della situazione e, se necessario, invia personale e mezzi di soccorso adeguati alle specifiche situazioni di bisogno. La centrale coordinerà il soccorso dal luogo dell’evento fino all’ospedale più idoneo. 118 è un numero gratuito ed è attivo su tutto il territorio nazionale, 24 ore su 24. Il numero 118 può essere chiamato da qualsiasi telefono, autosufficiente, sintomatico ma con NRS inferiore a 5, avere una sufficiente capacità cognitiva o un adeguato supporto familiare; • I codici bianchi sono soggetti al pagamento del ticket di 25 euro. Criteri di esclusione • Età inferiore ai 14 anni • Competenza ginecologica • Traumi • Patologie neurologiche acute • Patologie psichiatriche • Dolore con NRS superiore a 5 • Deambulazione non autonoma • Pazienti inviati al pronto soccorso dal medico curante o da La campagna prevede la diffusione di una serie di contenuti di base, comuni a livello nazionale, organizzati sulla base di sei quesiti. 1. Che cosa è il numero 118 2. Chiamare il numero 118 3. In attesa dei soccorsi 4. Il pronto soccorso 5. L’accesso al pronto soccorso 6. Il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica). fisso o cellulare. I cellulari sono abilitati a effettuare chiamate verso i numeri di soccorso (118, 112, 113, 115) anche se la scheda non ha credito. Se si chiama da una cabina telefonica non è necessario né il gettone né la scheda. 2. Chiamare il numero 118 Quando chiamare il numero 118 In tutte quelle situazioni in cui ci può essere rischio per la vita o l’incolumità di una persona come nel caso di: 1. difficoltà o assenza di respiro 2. dolore al petto 3. perdita di coscienza prolungata (la persona non parla e non risponde) 4. trauma e ferite con emorragie evidenti 5. incidente (domestico, stradale, sportivo, agricolo, industriale) 6. difficoltà a parlare o difficoltà/ incapacità nell’uso di uno o di entrambi gli arti dello stesso lato 7. segni di soffocamento, di avvelenamento, di annegamento o ustione. Come chiamare il numero 118: • Comporre il numero telefonico 118. • Rispondere con calma alle domande poste dall’operatore e rimanere in linea fino a quando viene richiesto. strutture sanitarie www.aslromab.it 3 • • • • • • Fornire il proprio numero telefonico. Indicare il luogo dell’accaduto (comune, via, civico). Spiegare l’accaduto (malore, incidente, ecc.) e riferire ciò che si vede. Indicare quante persone sono coinvolte. Comunicare le condizioni della persona coinvolta: risponde, respira, sanguina, ha dolore? Comunicare particolari situazioni: bambino piccolo, donna in gravidanza, persona anziana, persona con malattie conosciute (cardiopatie, asma, diabete, epilessia, ecc.). IMPORTANTE La conversazione va svolta con voce chiara e debbono essere fornite tutte le notizie richieste dall’operatore che ha il compito di analizzarle: non è una perdita di tempo! A fine conversazione accertarsi che il ricevitore sia stato rimesso a posto. Lasciare libero il telefono utilizzato per chiamare i soccorsi: si potrebbe essere contattati in qualsiasi momento dalla Centrale Operativa per ulteriori chiarimenti o istruzioni. 4 3. In attesa dei soccorsi Cosa fare • Attenersi alle disposizioni telefoniche date dal personale del 118. • Coprire il paziente e proteggerlo dall’ambiente. • Incoraggiare e rassicurare il paziente. • In caso di incidente, non ostacolare l’arrivo dei soccorsi e segnalare il pericolo ai passanti. • Slacciare delicatamente gli indumenti stretti (cintura, cravatta) per agevolare la respirazione. Cosa non fare • NON lasciarsi prendere dal panico. • NON spostare la persona traumatizzata se non strettamente necessario per situazioni di pericolo ambientale (gas, incendio, pericolo di crollo imminente, ecc.). • NON somministrare cibi o bevande. • NON fare assumere farmaci. IMPORTANTE NON occupare MAI la linea del numero telefonico utilizzato per chiamare i soccorsi: si potrebbe essere contattati in qualsiasi momento dalla Centrale Operativa per ulteriori chiarimenti o istruzioni. QUANDO NON CHIAMARE IL NUMERO 118 • Per tutte le situazioni considerabili non urgenti. • Per richiedere consulenze mediche specialistiche. • Per avere informazioni di natura socio sanitaria: orari servizi, www.aslromab.it prenotazioni di visite o indagini diagnostiche, farmacie di turno 4. Il pronto soccorso Cos’è Il Pronto Soccorso ospedaliero è la struttura che garantisce esclusivamente il trattamento delle emergenze-urgenze, ovvero di quelle condizioni patologiche, spontanee o traumatiche, che necessitino di immediati interventi diagnostici e terapeutici. Quando andare È bene utilizzare il Pronto Soccorso per problemi acuti urgenti e non risolvibili dal medico di famiglia, dal pediatra di libera scelta o dai medici della continuità assistenziale (ex guardia medica). Quando non andare Il Pronto Soccorso non è la struttura nella quale approfondire aspetti clinici non urgenti o cronici. Pertanto, non rivolgersi al PS: • per evitare liste di attesa nel caso di visite specialistiche non urgenti • per ottenere la compilazione di ricette e/o di certificati • per ottenere controlli clinici non motivati da situazioni urgenti • per evitare di interpellare il proprio medico curante • per ottenere prestazioni che potrebbero essere erogate presso servizi ambulatoriali • per comodità, per abitudine, per evitare il pagamento del ticket. IMPORTANTE Ogni visita inutile al Pronto Soccorso è un ostacolo a chi ha urgenza. Un corretto utilizzo delle strutture sanitarie evita disservizi per le strutture stesse e per gli altri utenti. Il buon funzionamento del Pronto Soccorso dipende da tutti. 5. L’accesso al pronto soccorso Come si accede Si accede al Pronto Soccorso direttamente o con l’ambulanza chiamando il numero 118. Il Triage e i Codici colore: il semaforo della salute • All’arrivo al Pronto Soccorso, il cittadino riceve un’immediata valutazione del livello di urgenza da parte di infermieri specificamente formati, con l’attribuzione del codice colore che stabilisce la priorità di accesso alle cure in base alla gravità del caso e indipendentemente dall’ordine di arrivo in ospedale. Tale metodica è denominata “Triage” ed è finalizzata ad evitare le attese per i casi urgenti. • Il Triage non serve a ridurre i tempi di attesa bensì a garantire che i pazienti estremamente gravi, non debbano attendere minuti preziosi per la vita. Codice rosso: molto critico, pericolo di vita, priorità massima, accesso immediato alle cure; Codice giallo: mediamente critico, presenza di rischio evolutivo, potenziale pericolo di vita; prestazioni non differibili; Codice verde: poco critico, assenza di rischi evolutivi, prestazioni differibili; Codice bianco: non critico, pazienti non urgenti. IMPORTANTE Al Pronto Soccorso ha la precedenza il paziente più grave e non chi arriva per primo. Arrivare in ambulanza al Pronto Soccorso non significa essere visitati in tempi più rapidi. 6. Il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) Il medico di continuità assistenziale, sulla base della valutazione del bisogno espresso, può rispondere tramite consiglio telefonico, visita ambulatoriale (ove possibile) o visita domiciliare. È responsabilità del medico, anche sulla base di linee guida nazionali e/o regionali, valutare se è necessaria la visita domiciliare. Quando chiamare Per problemi sanitari emersi di notte o nei giorni festivi e prefestivi, quando il proprio medico curante non è in servizio, e per i quali non si possa aspettare. Il servizio è attivo: di notte: dal lunedì alla domenica, dalle ore 20.00 alle ore 08.00 di giorno: - nei giorni prefestivi, dalle ore 10.00 alle ore 20.00 - nei giorni festivi, dalle ore 08.00 alle ore 20.00 Quando non chiamare Per problemi di emergenza o di urgenza sanitaria (per i quali si contatta direttamente il Servizio di emergenza - urgenza 118). Per prescrizione di esami e visite specialistiche. Cos’è • È il servizio che, in assenza del medico di famiglia, garantisce l’assistenza medica di base per situazioni che rivestono carattere di non differibilità, cioè per quei problemi sanitari per i quali non si può aspettare fino all’apertura dell’ambulatorio del proprio medico curante o pediatra di libera scelta. • Il servizio è attivo nelle ore notturne o nei giorni festivi e prefestivi. • Il medico di continuità assistenziale può: 1. effettuare visite domiciliari non differibili 2. prescrivere farmaci indicati per terapie non differibili, o necessari alla prosecuzione della terapia la cui interruzione potrebbe aggravar e le condizioni della persona 3. rilasciare certificati di malattia in casi di stretta necessità e per un periodo massimo di tre giorni 4. proporre il ricovero in ospedale. Come si accede Si accede attraverso un numero telefonico dedicato che si può reperire presso la propria ASL. www.aslromab.it 5 >> Ambulatori infermieristici territoriali, un luogo sicuro per le cure e l’orientamento Q uante volte chi ha dovuto seguire una terapia che prevede la somministrazione dei farmaci per via iniettiva ha vissuto la propria cura come un problema? Da oggi per i residenti della Asl Roma B non sarà più così, perché l’accesso alle prestazioni infermieristiche (dalle iniezioni alle medicazioni, dalla rilevazione della glicemia e della pressione alla sostituzione del catetere) sarà garantito nei nuovi ambulatori infermieristici inseriti all’interno • • • • • cutanee croniche; istruzione all’autocontrollo della glicemia; consulenza ed informazione in materia di educazione alimentare; orientamento all’accesso ed all’utilizzo dei Servizi Sanitari Pubblici; consulenza e informazione in materia di prevenzione, cura e mantenimento del livello di salute e di autonomia; altre cure infermieristiche. Come accedere all’Ambulatorio Infermieristico Il cittadino può rivolgersi direttamente all’ambulatorio infermieristico per usufruire delle prestazioni richieste e sarà accolto e assistito da un infermiere di riferimento. L’Ambulatorio Infermieristico Territoriale è un luogo dove l’infermiere incontra la popolazione del territorio e attraverso la presa in carico, l’individuazione dei bisogni e la definizione del piano assistenziale garantisce attività e prestazioni atte a migliorare il bene salute. 6 dei Poliambulatori dei 4 Distretti. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, quali servizi eroga e come è possibile accedervi. Che cosa è? L’ambulatorio Infermieristico è un servizio sanitario assistenziale organizzato e gestito da infermieri ed è attivato allo scopo di: - rispondere ai bisogni assistenziali del cittadino attraverso l’erogazione di prestazioni infermieristiche; - fornire alla cittadinanza un punto di ascolto sanitario che facilita l’orientamento e l’accessibilità ai servizi sanitari; - garantire la presa in carico dei cittadini attraverso la continuità assistenziale tra ospedale e servizi sanitari territoriali (Ambulatori, Consultori, Medico di Medicina Generale e Servizi Domiciliari….). Quali prestazioni eroga Il cittadino può rivolgersi all’ Ambulatorio Infermieristico per le seguenti prestazioni: • terapia iniettiva (sottocutanea, intramuscolare e fleboclisi); • rilievi pressori; • rilevazione glicemia capillare; • medicazioni; • rimozione punti sutura delle ferite chirurgiche; • gestione catetere vascolare; • sostituzione catetere vescicale; • istruzione alle tecniche di somministrazione di terapia farmacologia e nutrizionale; • istruzione ed educazione all’autogestione delle stomie digestive e respiratorie; • istruzione alla prevenzione ed al trattamento delle lesioni www.aslromab.it Il Patto infermiere – cittadino (12 maggio 1996) recita: Io infermiere mi impegno nei tuoi confronti a: … INDIVIDUARE i tuoi bisogni di assistenza, condividerli con te, proporti le possibili soluzioni, operare insieme per risolvere i problemi. INSEGNARTI quali sono i comportamenti più adeguati per ottimizzare il tuo stato di salute nel rispetto delle tue scelte e stile di vita. GARANTIRTI competenza, abilità e umanità nello svolgimento delle tue prestazioni assi stenziali. RISPETTARE la tua dignità, le tue insicurezze e garantirti la riservatezza. ASCOLTARTI con attenzione e disponibilità quando hai bisogno. STARTI VICINO quando soffri, quando hai paura, quando la medicina e la tecnica non bastano. PROMUOVERE e partecipare ad iniziative atte a migliorare le risposte assistenziali infermieristiche all’interno dell’organizzazione… Informativa ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali AZIENDA SANITARIA LOCALE ROMA B Il Codice in materia di protezione dei dati personali (Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196), ha modificato ed integrato la disciplina del trattamento dei dati personali, (cioè di qualunque operazione o complesso di operazioni) concernenti informazioni su Persone fisiche, giuridiche, Enti o Associazioni, che sono identificati od identificabili, anche indirettamente mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, compreso un numero di identificazione personale. A tal fine il testo unico prevede che il trattamento dei dati personali avvenga rispettando i diritti e la dignità delle persone, salvaguardandone la riservatezza e l’identità. Con l’avvento di internet e la diffusione di informazioni l’esigenza di una maggiore privacy è andata sempre più crescendo, ponendo le Istituzioni nelle condizioni di dover creare nuovi sistemi e programmi informatici messi a punto per ridurre al minimo l’utilizzo di dati identificativi in modo da escluderne il trattamento quando le finalità perseguite nei singoli casi possono essere realizzate mediante, rispettivamente, dati anonimi od opportune modalita’ che permettano di identificare l’interessato solo in caso di reale necessità. Per comprendere meglio i diritti spettanti alla collettività è bene fare una piccola distinzione tra i diversi tipi di ‘dati’: ‘Trattamento’. Indica qualunque operazione che concernenti la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la conservazione, la consultazione, l’elaborazione, la comunicazione, la diffusione, la cancellazione e la distruzione di dati. ‘Dato personale’. Ossia informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente o associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione personale. ‘Dati identificativi’. Ossia quelli personali che permettono l’identificazione diretta dell’interessato. ‘Dati sensibili’. Ossia le informazioni idonee a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, le opinioni politiche, nonchè i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale. PREMESSA: OGGETTO DELL’INFORMATIVA I soggetti pubblici che operano in ambito sanitario, in base all’art. 80 del citato Codice, possono avvalersi della facoltà di fornire un’unica informativa per una pluralità di trattamenti di dati effettuati, a fini amministrativi e in tempi diversi, rispetto ai dati raccolti presso l’interessato e presso terzi. Con questa Informativa l’ASL Roma B rende note le finalità e le modalità del trattamento dei dati personali e dei dati sensibili effettuati all’interno dell’Azienda per le attività amministrative di rilevante interesse pubblico che non richiedono il consenso degli interessati. La presente Informativa contiene, inoltre, l’indicazione delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati, nonché i diritti stabiliti nel Codice in materia di protezione dei dati personali e gli estremi identificativi del Titolare e dei Responsabili del trattamento cui gli interessati potranno rivolgersi per far valere i Loro diritti. 1. FINALITÀ DEL TRATTAMENTO E RILEVANTE INTERESSE PUBBLICO Informiamo i Cittadini e gli altri Utenti dell’Ente interessati al trattamento che i dati personali che li riguardano saranno trattati nel rispetto della legge, unicamente per lo svolgimento delle funzioni istituzionali demandate all’Azienda Sanitaria Locale. L’ASL Roma B tratterà i dati sensibili (ovvero i dati idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati idonei a rivelare lo stato di salute e le vita sessuale dell’interessato) e giudiziari (ovvero i dati idonei a rivelare la pendenza di un procedimento penale o un carico giudiziario) solo se il trattamento sia autorizzato da una disposizione di legge che specifichi i tipi di dati che possono essere trattati, le operazioni che possono essere eseguite e le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite. Tale Regolamento è integralmente consultabile sul nostro sito web, all’indirizzo: www.aslromab.it oppure presso l’ Ufficio Relazioni con il Pubblico. Nei punti successivi è comunque riepilogata la descrizione dei tipi di trattamento che interessano i dati sensibili e giudiziari. 2. DENOMINAZIONE DEL TRATTAMENTO • Tutela dai rischi infortunistici e sanitari connessi con gli ambienti di vita e di lavoro. • Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive e delle tossinfezioni alimentari. • Vaccinazioni e verifica assolvimento obbligo vaccinale. • Programmi di diagnosi precoce. • Attività fisica e sportiva. • Gestione attività sociosanitaria a favore di fasce deboli di popolazione. • Medicina di base, pediatria di libera scelta e continuità assistenziale. • Assistenza sanitaria di base: riconoscimento del diritto all’esenzione per patologia/invalidità/reddito e gestione archivio esenti; assistenza sanitaria in forma indiretta; cure all’estero; assistenza agli stranieri in Italia (particolari categorie). • Assistenza integrativa (fornitura di prodotti dietetici a categorie particolari e di presidi sanitari a soggetti affetti da diabete mellito). • Assistenza protesica. • Assistenza domiciliare programmata ed integrata. • Attività di assistenza riabilitativa residenziale e semiresidenziale ad anziani non autosufficienti, disabili psichici e sensoriali e malati terminali. • Assistenza termale. • Attività amministrativa, programmatoria, gestionale e di valutazione concernente: l’assistenza in regime di ricovero ospedaliero e domiciliare; l’attività immuno-trasfusionale; il trapianto di organi; l’assistenza ai nefropatici cronici in trattamento dialitico. • Attività di programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria. • Gestione e verifica sull’attività specialistica e di ricovero delegata alle strutture accreditate. • Soccorso sanitario di emergenza/urgenza “118”. Assistenza sanitaria di emergenza. • Assistenza specialistica ambulatoriale e di riabilitazione. • Promozione e tutela della salute mentale. • Dipendenze (tossicodipendenze e alcooldipendenze). • Assistenza socio-sanitaria per la tutela della salute materno-infantile ed esiti della gravidanza. • Assistenza farmaceutica territoriale e assistenza farmaceutica ospedaliera. • Sperimentazione clinica dei medicinali. • Farmacovigilanza e rilevazioni reazioni avverse a vaccino. • Erogazione a totale carico del SSN, qualora non via sia alternativa terapeutica valida, di medicinali inseriti in apposito elenco predisposto da C.U.F. • Assistenza a favore di categorie protette (malattie rare) • Attività medico-legale inerente: l’istruttoria delle richieste di indennizzo per danni da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati; gli accertamenti finalizzati al sostegno delle fasce deboli; l’accertamento dell’idoneità in ambito di diritto al lavoro; l’accertamento dell’idoneità al porto d’armi, ai fini della sicurezza sociale; l’accertamento dell’idoneità alla guida, ai fini della sicurezza sociale. • Consulenza e pareri medico-legali in tema di: riconoscimento della dipendenza da causa di servizio: ipotesi di responsabilità professionale sanitaria, di supporto all’attività di gestione del rischio clinico, informazione e consenso ai trattamenti sanitari. • Attività medico-legale in ambito necroscopico • Videosorveglianza con finalità di sicurezza e protezione di beni e persone. 3. MODALITÀ DEL TRATTAMENTO Il trattamento dei dati personali e sensibili sarà effettuato mediante strumenti manuali ed elettronici, garantendo riservatezza e sicurezza. L’ASL Roma B adotta un complesso di misure tecniche, informatiche ed organizzative volte ad assicurare la protezione dei dati trattati con o senza l’ausilio di strumenti elettronici. Il trattamento dei dati sensibili e giudiziari sarà svolto con modalità volte a prevenire la violazione dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità degli interessati, esclusivamente quando sia richiesto per lo svolgimento delle attività istituzionali, che non possano essere adempiute altrimenti mediante il ricorso a dati anonimi o dati personali di natura diversa. Tutti i dati saranno custoditi su supporti cartacei e informatici, per il tempo strettamente necessario al raggiungimento delle finalità per le quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati. In particolare, i dati sensibili e giudiziari contenuti in archivi tenuti con strumenti elettronici saranno trattati con tecniche idonee a garantirne sicurezza e riservatezza. I dati relativi allo stato di salute ed alla vita sessuale degli interessati sono conservati separatamente dagli altri dati personali trattati per finalità che non richiedono il loro utilizzo. 4. COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE DEI DATI I dati personali potranno essere oggetto di comunicazione, se previsto da norma di legge o di regolamento, oppure secondo le diverse condizioni richieste dal citato Codice alle seguenti categorie di soggetti pubblici: a) Aziende Ospedaliere e Sanitarie, Anagrafe regionale, Ministeri della Repubblica, Istat, Regioni e Province Autonomie, Centro Nazionale Trapianti, Istituto Superiore Sanità, Enti Previdenziali, Autorità Giudiziarie, Organi di Controllo, Organizzazioni Sindacali, Assicurazioni, soggetti esercenti la potestà, altri soggetti in ragione dello svolgimento delle funzioni istituzionali; b) a soggetti privati o ad enti pubblici economici, unicamente se previsto da una norma di legge o di regolamento. Al di fuori delle suddette ipotesi, la comunicazione a terzi di dati personali custoditi dall’ASL Roma B, eseguita mediante estrazione dagli archivi dell’Azienda (c.d. diritto di accesso agli atti amministrativi), avverrà secondo le modalità e le forme stabilite dalla Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive integrazioni e modifiche, la cui applicazione si configura attività di rilevante interesse pubblico. Quando il trattamento concerne dati idonei a rivelare lo stato di salute o la vita sessuale, il trattamento sarà consentito solamente se la situazione giuridicamente rilevante, che si intende tutelare con la richiesta di accesso ai documenti amministrativi, sia di rango almeno pari ai diritti dell’interessato, ovvero consista in un diritto della personalità o in un altro diritto o libertà fondamentale e inviolabile (art. 60 del Codice in materia di protezione dei dati personali). I dati sensibili idonei a rivelare lo stato di salute non possono essere diffusi. 5. NATURA OBBLIGATORIA DEL CONFERIMENTO DEI DATI E CONSEGUENZE DI UN EVENTUALE RIFIUTO Il conferimento dei dati personali richiesti ai Cittadini ed ai diversi Utenti da parte dell’ASL Roma B, nell’ambito dell’attività istituzionale dell’Azienda, è obbligatorio. L’eventuale rifiuto potrebbe comportare per l’ASL l’impossibilità di eseguire o continuare l’attività richiesta o comunque inerente e/o conseguente allo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali. 6. INDICAZIONE DEL TITOLARE E DEI RESPONSABILI DEL TRATTAMENTO Titolare del trattamento dei dati personali eseguito dell’ASL Roma B è l’Azienda medesima, rappresentata dal Direttore Generale, con sede in via F. Meda, 35 - 00157 ROMA. I Responsabili del trattamento dei dati personali sono stati individuati tra i Responsabili di ogni singola Unità Operativa Complessa e Unità Operativa Semplice Dipartimentale dell’Azienda ed i loro nominativi sono consultabili sul nostro sito: www.aslromab.it oppure presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico. 7. DIRITTI DELL’INTERESSATO Infine, informiamo i Cittadini e gli altri Utenti dell’ASL RM B che è loro facoltà esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice in materia di protezione dei dati personali, di cui si riporta il testo integrale qui di seguito. Per far valere i propri diritti gli interessati potranno inviare una richiesta, indirizzata all’ASL Roma B, rappresentata dal Direttore Generale in quanto Titolare del trattamento, all’indirizzo della sede aziendale indicato al punto 6, oppure al Responsabile di Unità Operativa Complessa e Unità Operativa Semplice Dipartimentale, in quanto Responsabile del trattamento di pertinenza del proprio settore. I diritti in questione possono essere esercitati personalmente o mediante delega o procura scritta a persone fisiche, Enti, Associazioni o Organismi, nei modi prescritti dalla legge. Art. 7. ‘Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti’ 1. 2. 3. 4. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile. L’interessato ha diritto di ottenere l’indicazione: a) dell’origine dei dati personali; b) delle finalità e modalità del trattamento; c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici; d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell’articolo 5, comma 2; e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati. L’interessato ha diritto di ottenere: a) l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati; b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di Legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati; c) l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere A e B sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte: a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta; b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale. 1° DISTRETTO - V MUNICIPIO Via Mozart 25 L.go de Dominicis 7 Via Rubellia 5 (Settecamini) 2° DISTRETTO - VII MUNICIPIO Via Bresadola 56 P.za dei Mirti 45 Via della Rustica 218 3° DISTRETTO - VIII MUNICIPIO Via D. Cambellotti 11 Via Agudio 5 (Lunghezza) Via Torricella Sicura 4 (Ponte di Nona) Via Tenuta Di Torrenova 138 SEDE E ORARIO DI APERTURA Da Lun a Ven 11,00-12,30 Sab 8,30 - 12,30 Da Lun a Sab 8,30 - 12,30 Da Lun a Ven 12,30-14,30 06/4143.5305 06/4143.4502 06/4131.6090 Da Lun a Sab 8,30 - 12,30 Lun a Ven 8,30 - 13,30 Lun - Mar - Gio 14,00 - 17,00 Da Lun a Ven 8,30 - 12,30 Mar e Giov 14,30 - 16,30 06/4143.4812 06/4143.5898 Da Lun a Ven 08,00 - 13,00 Da Lun a Ven 10,30 - 12,30 Lun e Merc 14,00 - 16,00 Da Lun a Ven 11,00 - 13,00 Mar e Gio 15,00 - 16,00 Da Lun a Sab 8,00 - 11,00 06/4143.6293 06/4143.6412 Da Lun a Ven 8,30 - 13,00 Da Lun a Ven 8,00 -13,00 Da Lun a Sab 8,00 -13,00 06/4143.5020 06/4143.5127 06/4143.5965 06/4143.6056 06/4143.6438 06/4143.4717 4° DISTRETTO - X MUNICIPIO Via Antistio 15 Via Stazione di Ciampino 31 Via Cartagine 85 >> Settimana Mondiale per la Riduzione del consumo di Sale La ASL Roma B ha aderito anche quest’anno alla settimana mondiale per la Riduzione di Sale da cucina nell’alimentazione quotidiana che si è svolta dal 26 marzo al 1° aprile, promossa da World Action on Salt in collaborazione con la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) e dal GIRCSI. Il tema dedicato per il 2012 è l’informazione del pubblico sui benefici legati alla riduzione del sale nell’alimentazione per la prevenzione dell’ictus cerebrale. In Italia questa patologia colpisce circa 200 mila persone ogni anno e rappresenta una delle principali cause di invalidità. L’eccesso di sale nella nostra dieta (oltre 10 g/die) è direttamente responsabile di molti casi di ictus. 5 grammi in meno di sale al giorno (circa un cucchiaino da caffè) potrebbero evitare in tutto il mondo più di 1 milione di morti per ictus e riducono del 23% il pericolo di avere un ictus. www.aslromab.it 7 Box Consigli utili per tutta la famiglia • • • • • • Quando fai la spesa, acquista alimenti poco salati: controlla sempre le etichette, anche delle acque minerali Quando sono disponibili, scegli prodotti a basso contenuto di sale (ad esempio pane ed altri derivati dei cereali senza aggiunta di sale) Riscopri il piacere di una buona cucina e riduci il consumo di piatti industriali, sughi già pronti o cibi in scatola Limita l’uso di condimenti contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape, ecc.) Aggiungi meno sale alle ricette: pasta e riso possono essere cotti in acqua poco salata; bistecche, pesce, pollo, verdure o patate (anche fritte) possono essere preparati e cucinati con meno sale o addirittura senza Insaporisci i cibi con erbe aromatiche fresche, spezie o • • • • • • • usando limone e aceto A tavola, metti solo olio e aceto: sarà più facile non aggiungere sale ai piatti già cucinati! Non aggiungere sale nelle pappe dei tuoi bambini almeno per tutto il primo anno di vita ed abituali ad apprezzare cibi poco salati Latte e yogurt sono una buona fonte di calcio con pochissimo sale. Preferisci i formaggi freschi a quelli stagionati Se mangi un panino, puoi prepararlo con alimenti a basso contenuto di sale Durante gli spuntini, frutta o spremute sono un’ottima alternativa agli snack salati Nell’attività sportiva leggera reintegra con la semplice acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione Se proprio trovate il menù insipido: solo un pizzico di sale, ma iodato Il sale… quanto me ne serve? Le quantità di sale che servono al nostro organismo sono assicurate dal contenuto naturalmente presente nei cibi. Quantità massime di sale da introdurre in una giornata 8 Età 0-6 mesi 6-12 mesi 1-3 anni 4-6 anni più di 7 anni Assunzione giornaliera inferiore 1 g/die 1 g/die 2 g/die 3 g/die 5 g/die In Italia il consumo medio di sale pro-capite è stimato pari a circa 10-15 grammi giornalieri. Questa quantità è 2 - 3 volte maggiore rispetto a quanto suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, cioè circa 5 grammi (g) nell’adulto. Controlla le fonti nascoste di sale: ecco alcuni esempi Alimenti Pane Biscotti dolci Brioche semplice Merendina Cereali Olive da tavola Verdure sott’aceto Prosciutto crudo Prosciutto cotto Salame Provolone, caciotta Formaggino Parmigiano grattugiato Tonno in scatola www.aslromab.it Peso di una porzione (g) 50 (una fetta media) 20 (2-4 biscotti) 40 (una unità) 35 (una unità) 30 (4 cucchiai da tavola) 35 (5 olive) 60 (3 cucchiai da tavola) 50 (3-4 fette medie) 50 (3-4 fette medie) 50 (8-10 fette medie) 50 (porzione) 22 (una unità) 10 (1 cucchiaio da tavola) 52 (una scatoletta) Contenuto di sale (g) 0,8 0,1 0,4 0,3 0,2/0,3 1,1 1,2 3,4 0,9 1,9 0,9 0,6 0,2 0,4 >> Un Centro per combattere il disagio da lavoro e difendersi dal mobbing Nell’ultimo mese i lavoratori sono stati chiamati spesso in causa sulle pagine dei quotidiani nazionali o nei programmi di approfondimento sulla Riforma Fornero per parlare di tipologie di contratti, orari di lavoro, pensione, ma nessuno (o forse solo in pochi) si è interrogato sul “male oscuro” del mobbing, che si insinua con prepotenza e sempre maggiore frequenza negli uffici e negli ambienti di lavoro più insospettabili. In Europa si parla della sindrome di “burnout” (c’è chi, per rendere l’idea, definisce i lavoratori stressati “bruciati” o anche “fuori di testa”), ma per capire realmente cosa è il“mobbing” è bene fare riferimento alla definizione della Commissione Frattini del 2002. Si tratta, infatti, di “atti, atteggiamenti o comportamenti di violenza morale o psichica in occasione di lavoro, ripetuti nel tempo in modo sistematico o abituale, che portano a un degrado delle condizioni di lavoro idoneo a compromettere la salute o la dignità del lavoratore”. La condizione di mobbing conclamato è in funzione di tre variabili: • tempo di esposizione: ossia che le azioni siano state perpetrate in modo continuativo per alcuni mesi con uno stile lesivo dell’identità del lavoratore; • intensità delle violenze: è una condizione correlata al perdurare della relazione lesiva dell’identità del lavoratore, anche una modesta intensità della violenza che perdura per molto tempo, può determinare danni irreversibili; • intento di danneggiare il soggetto: la risarcibilità del danno mobbing-compatibile esige la presenza di una deliberata volontà di creare condizioni lesive dell’identità del lavoratore, da parte del vertice. Presso la Asl Roma B, in via Bardanzellu 8, proprio per far fronte a questo genere di disagio nato nell’ambiente di lavoro, è nato un Centro dedicato alle persone vittime di “mobbing”, al quale si accede attraverso la prenotazione effettuata al ReCUP al numero di telefono 803333 con richiesta di “visita di Medicina del lavoro per patologie da stress lavoro correlato” prescritta dal medico curante. Dopo la prima visita di accoglienza e la somministrazione dei test psicologici, qualora siano presenti determinate condizioni, la persona potrà continuare il percorso con le successive visite, psicologica o psichiatrica. Qualora si riscontri un danno biologico sarà rilasciata una relazione. Nel caso non sussistano i presupposti di patologia da stress lavoro correlato e/o mobbing, non si esclude l’esistenza delle molestie o violenze psicologiche subite, per cui resta la possibilità di procedere, con il proprio avvocato alla valutazione di altro danno: danno patrimoniale: inteso quale diminuzione o perdita delle capacità di produrre reddito; danno biologico, sotto forma di: danno alla salute, danno estetico (lesione integrità fisionomica dell’individuo), danno alla vita di relazione (difficoltà di reintegrarsi nei rapporti sociali); danno morale: patimento psicologico per il dolore conseguente a fatti delittuosi di rilievo che determinano l’obbligo di risarcire il “prezzo del dolore” (ex art. 2059 c.c. e 185 c.p.); danno esistenziale: conseguente alla compromissione della “personalità morale” del lavoratore tutelata dall’art. 2087 c. c. può realizzarsi senza che si verifichi alcun danno biologico e senza che il fatto costituisca reato. Come accedere al servizio Prenotazioni: tramite ReCUP telefonare al n. 803333 Informazioni: Email: [email protected] www.aslromab.it 9 >> 10 Vaccinazioni, tutto quello che cè da sapere sui richiami In questi giorni i genitori dei ragazzi che frequentano la scuola media inferiore hanno ricevuto una comunicazione del Centro Vaccinazioni della Asl Roma B nella quale sono illustrati tempi e modi per effettuare gratuitamente i richiami delle vaccinazioni presso i centri di Medicina Preventiva della ASL Roma B. In particolare i genitori sono invitati a prestare attenzione a: • il richiamo della vaccinazione contro tetano, difterite e pertosse a tutti i minori di 18 anni. Tale richiamo, importantissimo per garantire un’ adeguata protezione contro queste malattie infettive, è consigliato dal 11° al 15° anno di vita, seguito da richiami ogni 10 anni; • la vaccinazione contro morbillo, rosolia e parotite a tutti i minori di 18 anni e alle donne in età fertile. Tale vaccinazione prevede la somministrazione di 2 dosi a distanza di almeno un mese per garantirne la massima efficacia; • la vaccinazione contro la varicella a tutti i ragazzi dal compimento dei 10 anni fino al compimento dei 18 anni; è gratuita anche per le donne in età fertile. Tale vaccinazione prevede la somministrazione di 2 dosi a distanza di 8 settimane per garantirne la massima efficacia. Presso i centri vaccinali di Medicina Preventiva della ASL Roma B, è possibile anche effettuare, in “social price”, la vaccinazione contro i 4 sierogruppi di meningococco (A, C, Y, W135) che rappresentano la causa più frequente di meningite batterica nell’ adolescenza. E’ di recente disponibile un nuovo vaccino tetravalente coniugato per garantire un’adeguata protezione (altamente raccomandato per chi si reca all’estero). Per la ragazze non è da trascurare la vaccinazione contro papillomavirus per la prevenzione del tumore del collo dell’ utero, raccomandata e gratuita per tutte le ragazze dagli 11 anni in poi. Attualmente la Asl Roma B sta invitando le ragazze nate nel 2000 ed è ancora possibile vaccinare gratis q u e l l e nate nel ’98 e nel ‘99. CENTRI VACCINALI DELLA ASL RMB Via di Pietralata, 497 Tel. 0641435416 (dalle ore 11:00 alle ore 13:00) Via San Benedetto del Tronto, 9 Tel. 0641436336 (dalle ore 11:00 alle ore 13:00) Via Bardanzellu, 8 Tel. 0641434970 (dalle ore 11:00 alle ore 13:00) Distr. 2 P.zza dei Mirti, 45 Tel. 0641435869 (dalle ore 11:00 alle ore 13:00) Distr. 3 Via delle Canapiglie, 100 Tel. 0641436501 (dalle ore 11:00 alle ore 13:00) Distr. 4 Viale Bruno Rizzieri, 226 Tel. 0641434095 (dalle ore 11:00 alle ore 13:00) Distr. 1 Per il pagamento, in social price, dei vaccini non è necessaria la prescrizione del Medico curante. La somministrazione dei vaccini non prevede il digiuno; si consiglia di fare la colazione. www.aslromab.it >> Donne in gravidanza, nuova normativa per assentarsi dal lavoro Dal 1° aprile è cambiata la normativa che regola le astensioni anticipate dal lavoro per le donne lavoratrici in gravidanza, con maternità a rischio per “gravi complicanze della gestazione”. Lo prevede l’articolo 15 del Decreto sulle semplificazioni (Dl 5/2012), che trasferisce le competenze dalla Direzione provinciale del Lavoro alle Asl di residenza. Cambiano dunque anche le modalità per la presentazione delle domande. Le donne costrette ad anticipare l’assenza dal proprio posto di lavoro dovranno rivolgere la domanda direttamente alla Asl di residenza, presso gli Uffici di Medicina Legale dei Distretti, presentando la relativa certificazione medica, rilasciata da un ginecologo del Servizio sanitario pubblico. La domanda può essere presentata dalle lavoratrici madri, assunte da datori di lavoro pubblici o privati, direttamente dall’interessata o da una persona delegata allegando la documentazione richiesta. In caso di delega, l’incaricato dovrà portare oltre al proprio documento di riconoscimento anche quello della lavoratrice che lo ha delegato. La domanda può anche essere spedita per posta, allegando in tal caso la fotocopia del documento di riconoscimento della lavoratrice. L’Azienda USL, esaminata la documentazione presentata, emetterà il decreto autorizzativo d’interdizione dal lavoro >> per un determinato periodo o fino all’inizio dell’interdizione obbligatoria. Il provvedimento verrà consegnato a mano oppure verrà spedito per posta in duplice copia: una per la lavoratrice e una per il datore di lavoro. Si può scaricare la domanda sul sito web - www.aslromab.it Infondo alla pagina Medicina Legale – Certificazioni (http://www.aslromab.it/cittadini/servizi/medicina_legale/ certificazioni.php#gravidanza_rischio). Dove presentare la domanda UOS Medicina Legale Asl ROMA B I distretto L.go De Dominicis, 9 II distretto Via Bresadola, 56 III distretto Via della Tenuta di Torrenova 138 IV distretto Via Cartagine, 85 Evento per le festività pasquali In occasione delle festività pasquali, sabato 07 aprile 2012 alle ore 10.30, presso l’Ospedale Sandro Pertini saranno consegnate le tradizionali uova di cioccolato ai bambini del reparto pediatrico da parte della Guardia di Finanza e degli Amici della Polizia di Stato. www.aslromab.it 11 Numeri utili AZIENDA Tel. 06/41431 Fax 06/4143.3220 Salute Mentale V.le B. Bardanzellu, 8 Tel. 06/41434990 Direttore Generale: Dr. Vittorio Bonavita OSPEDALI Ospedale Sandro Pertini Via Monti Tiburtini, 385 Centralino: Tel. 06/41431 Direzione Sanitaria: Tel. 06/41433517 Direttore Sanitario: Dr. Enrico Piroli Direttore Amministrativo: Dott.ssa Sabrina Cenciarelli Sito Internet: www.aslromab.it Ufficio Relazioni con il Pubblico Via Filippo Meda, 35 Tel/Fax 06/41433014 I DIPARTIMENTI Prevenzione V.le B. Bardanzellu, 8 Tel. 06/41434925 Poliambulatori: Tel. 06/41433955 Policlinico Casilino Via Casilina, 1049 Centralino: Tel. 06/231881 Direzione Sanitaria: Tel. 06/23188234 Ufficio Relazioni con il Pubblico Tel. 06/23188305 Poliambulatori: Tel. 06/23188295 I DISTRETTI SANITARI Distretto I (V Municipio) Largo De Dominicis, 7 Tel. 06/41435759 Distretto II (VII Municipio) P.zza dei Mirti, 45 Tel. 06/41435855 Distretto III (VIII Municipio) Via Tenuta di Terranova, 138 Tel. 06/41434744 Distretto IV (X Municipio) V.le B. Rizzieri, 226 Tel. 06/41434065 Editore: Azienda Usl Roma B V. F. Meda, 35 00157 Roma Tel. 06/41431 Coordinamento editoriale: Antonia Liguori Redazione: Dott. Egidio Sesti Dott.ssa Cristina Sopranzi Progettazione, realizzazione e composizione: Medilife S.p.A. Via F. Denza, 27 00197 - Roma Tel. 06.47884809 Fax 06.47884772 www.progettoarchimede.com Progetto grafico e impaginazione: Stefano Ribeca Medilife S.p.A. Finito di stampare Aprile 2012 c/o Azienda Asl Roma B, Via F. Meda, 35 - Roma Foglio ad esclusivo uso interno