Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN CHIMICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Modulo 15 Scheda programmi corsi pagina 1 di 4 Mod.15 Corso di laurea in CHIMICA Insegnamento di CHIMICA FISICA B 1. Docenza Docente: prof. Giovanna Ghiotti Dipartimento di CHIMICA IFM Tel.: 011-6707539; Fax: 011-6707855 e-mail:giovanna.ghiotti@ unito.it; WEB: Collaboratori: dr. Sara Morandi Dipartimento di CHIMICA IFM Tel.: 011-6707539; Fax: 011-6707855 e-mail: [email protected]; WEB: 2. Finalità ed obiettivi dell’insegnamento Finalità Il corso si propone di fornire agli studenti: La conoscenza delle proprietà termodinamiche dei misculi gassosi, liquidi e solidi La conoscenza delle condizioni di naturalità e di equilibrio per le reazioni chimiche La conoscenza delle condizioni di equilibrio di fase. L’uso della regola delle fasi La capacità di leggere e di prevedere i diagrammi di fase delle sostanze pure e i diagrammi di fase di sistemi a più componenti con particolare attenzione a quelli a due componenti . Obiettivi L’allievo dovrà essere in grado di: Prevedere quali sono i fenomeni macroscopici che si possono verificare all’atto del miscelamento di sostanze chimiche e di conoscere quali sono le grandezze termodinamiche del miscuglio più facilmente misurabili. Prevedere il verso in cui decorrerà (o dovrebbe decorrere) una reazione all’atto del miscelamento di sostanze chimiche legate tra di loro da una reazione chimica. Calcolare la costante di equilibrio per una reazione chimica in condizioni normali a 298,15 K e 1 bar, prevedere come si sposterà l’equilibrio al variare di T e p, calcolare in modo approssimato il valore della costante di equilibrio a nuovi valori di T e p. Saper leggere i diagrammi di fase delle sostanze pure. Noti alcuni dati di equilibrio, saper calcolare in modo approssimato come varierà la tensione di vapor saturo di una sostanza pura con la T e viceversa come varierà la sua temperatura di sublimazione o di ebollizione al variare della pressione e, analogamente, come varierà la T di fusione di un solido puro al variare della pressione e viceversa. Saper leggere i diagrammi di fase di sistemi a due componentii. Saper utilizzare le sezioni isobare relative all’equilibrio liquido-vapore per capire i processi di distillazione frazionata e distillazione in corrente di vapore. Saper utilizzare le sezioni isobare relative all’equilibrio liquido-solido per capire i processi di cristallizzazione frazionata. Conoscere il significato di eutettico semplice ed eutettico tra due soluzioni. 3. Pre-requisiti in ingresso e competenze minime in uscita Data di emissione: 05-03-2004 Rev. 00 Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN CHIMICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Modulo 15 Scheda programmi corsi Pre-requisiti (in ingresso) I fondamenti della Chimica per quanto riguarda il background teorico elementare, le basi del calcolo chimico e la manualità di laboratorio I fondamenti di analisi matematica: funzioni, derivate, differenziali, integrali Il concetto di grandezza fisica macroscopica misurabile Qualche nozione fondamentale di elettrostatica e di elettrodinamica I fondamenti di termodinamica classica: i tre principi e i concetti di calore, lavoro, energia interna, entalpia, entropia, energie libere, capacità termiche. Le equazioni fondamentali e le condizioni di naturalità e di equilibrio per i sistemi chiusi. pagina 2 di 4 Mod.15 Insegnamenti fornitori Chimica Generale e Inorganica A, B e C Matematica A e Matematica B Fisica A Fisica B o Fisica della scuola media superiore Chimica Fisica A Fisica A Competenze minime (in uscita) Insegnamenti fruitori Conoscere le proprietà delle soluzioni, conoscere gli equilibri di Chimica Analitica A e B fase e gli equilibri chimici e la loro dipendenza dalle variabili Laboratorio di Chimica Analitica fisiche e chimiche. Laboratorio Chimica organica A Chimica Organica B Elettrochimica applicata Saper leggere i diagrammi di fase binari ed in particolare le Chimica metallurgica sezioni isobare che descrivono l’equilibrio solido-liquido e solido-solido. 4. Metodologia didattica La metodologia didattica impiegata consiste in: lezioni frontali ed esercitazioni numeriche con uso di lucidi solo per la proiezione di schemi, grafici e diagrammi e con ampio uso della lavagna per le dimostrazioni analitiche delle relazioni e per le esercitazioni numeriche. 5. Programma, articolazione e carico didattico Argomento Ripasso concetti e relazioni introdotte in Chimica Fisica A: le 2 energie libere e le condizioni di naturalità ed equilibrio per i sistemi chiusi; il potenziale chimico di una sostanza pura e la sua dipendenza da T e p. Le condizioni di equilibrio di fase per le sostanze pure. I diagrammi di fase delle sostanze pure; il concetto di 5 varianza e la regola delle fasi; l’andamento delle curve di monovarianza e l’equazione di Clapeyron. Le curve di sublimazione e di ebollizione e l’equazione di ClausiusClapeyron. Il punto critico. Le transizione di fase del primo ordine e di ordine superiore (transizioni di tipo ) Data di emissione: 05-03-2004 Ore Lez. Ore Eserc.(*) Totale Ore - 2 4 9 Rev. 00 Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN CHIMICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Modulo 15 Scheda programmi corsi Le proprietà dei miscugli omogenei. Le grandezze di miscelamento. Le grandezze molari parziali. Il potenziale chimico. Le condizioni di equilibrio di fase nei sistemi a molti-componenti. I miscugli ideali gassosi ideali. I miscugli gassosi reali e l’approssimazione di Lewis e Randall. Le proprietà termodinamiche delle soluzioni condensate ideali e reali: l’attività relativa i coefficienti di attività. Le grandezze di eccesso. Studio dell’ equilibrio liquido-vapore di soluzioni condensate volatili: la legge di Raoult e le deviazioni negative e positive dalla idealità, la misura dei coefficienti di attività dalle pressioni parziali. I contributi dei termini entalpici ed entropici alle deviazioni dall’idealità. Soluzioni diluite ideali e legge di Henry. Le due convenzioni per gli stati di riferimento nei miscugli condensati. Proprietà collegate e loro uso per la determinazione del coefficiente di attività del solvente. Il coefficiente osmotico. Calcolo dell’attività del soluto noto l’andamento del coefficiente di attività del solvente. Proprietà collegate e loro uso per la determinazione dei pesi molecolari dei polimeri. Le soluzioni liquide di elettroliti forti: il potenziale chimico complessivo dell’elettrolita forte ed il coefficiente di attività medio dell’elettrolita, sua determinazione a partire dal coefficiente osmotico. La teoria di Debye e Huckel e la legge limite. Le reazioni chimiche: le condizioni di naturalità e di equilibrio. Le grandezze standard di reazione e le costanti di equilibrio. L’influenza delle variabili fisiche sullo spostamento dell’equilibrio. Diagrammi di fase binari: equilibri liquido-vapore e la distillazione. Lacune di miscibilità ed equilibrio liquidoliquido. L’equilibrio liquido-solido e solido-solido: sistemi eutettici semplici e di soluzioni solide. Totale pagina 3 di 4 Mod.15 6 2 8 4 1 5 5 1 6 5 2 7 5 2 7 32 12 44 Ore Eserc.(*): comprendono sia le ore di tutoraggio al di fuori dell’orario previsto per le lezioni, sia brevi esercitazioni alla lavagna durante le lezioni frontali. 6. Materiale didattico Il docente fornisce gli appunti scritti delle lezioni. I testi base consigliati(*) per il corso sono: D.A. McQuarrie, J. D. Simon – CHIMICA FISICA (Un approccio molecolare) Zanichelli. G.K. Vemulapalli - CHIMICA FISICA, EdiSES Laidler-Meisner – CHIMICA FISICA, Editoriale Grasso R. Chang – Chimica Fisica 1, Zanichelli Data di emissione: 05-03-2004 Rev. 00 Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN CHIMICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Modulo 15 Scheda programmi corsi pagina 4 di 4 Mod.15 P. T. Atkins - CHIMICA FISICA, Zanichelli W.J.Moore - CHIMICA FISICA, Piccin (*) più che un elenco di testi consigliati è un elenco di testi di base di CHIMICA FISICA in lingua italiana a livello Universitario che gli studenti possono reperire facilmente in biblioteca o nello studio del docente. 7. Modalità di verifica/esame L'esame si svolge, di norma, come segue: (dettagliare il più possibile:scritto,orale,prove in itinere,criteri di valutazione ecc.) Non esiste il tempo materiale per fare prove in itinere. Viene fornito agli studenti una serie di esercizi con risultato ed un esempio di prova d’esame perché si possano preventivamente esercitare. L’esame di norma prevede solamente una prova scritta che consiste nella: a) soluzione di una serie di problemi numerici semplici, simili a quelli proposti nelle esercitazioni alla lavagna e b) la risposta ad una serie di domande relative ai concetti fondamentali introdotti durante le lezioni frontali. Durante la prova non è consentito l’uso di materiale didattico ma solo di tabelle fornite dal docente, quando necessario. Per superare l’esame è necessario per la parte a) risolvere un numero minimo di problemi, per la parte b) rispondere ad un numero minimo di domande. Se non si supera la prova scritta la prova deve essere ripetuta. Se uno studente vuole migliorare il proprio voto basato sulla prova scritta, purché il voto sia sufficiente, potrà sottoporsi ad una prova orale in cui verrà chiesta la soluzione di un esercizio semplice e verranno discussi quei concetti teorici per cui il compito scritto ha rivelato carenze. Data di emissione: 05-03-2004 Rev. 00