ACCOUNTABILITY NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO
FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN
RELAZIONI PUBBLICHE E RETI MEDIALI
A.A. 2008/2009
Sessione straordinaria
TESI DI LAUREA
ACCOUNTABILITY
NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
L ‟ O P P O R T U N I T A‟ D E L L‟ A P P R E N D I M E N T O I N F O R M A L E
Relatore:
Prof. Guglielmo Trentin
Correlatori:
Prof.ssa Franca Roncarolo
Prof.ssa Michela Pollone
Candidato: Federico Lemut
MATR. 333449
Ringraziamenti
E‟ doveroso iniziare dal ringraziare i 161, fra colleghi e colleghe, che hanno compilato il
questionario ed in particolare Giampiero, Luigi, Marco, Patrizia e Roberto che hanno
anche seguito con attenzione l‟attività on-line.
Dedico questa tesi ai miei genitori, Maria Grazia ed Ireneo, ed ai miei nipotini, Tommaso e
Samuele, perché rappresentano il collegamento tra il presente ed il futuro di un baluardo
quale è la famiglia.
Grazie, per la serietà, la correttezza e la disponibilità, ai docenti che ho incontrato in questi
anni di studio. In particolare alle Prof.sse Franca Roncarolo e Michela Pollone per essersi
rese disponibili ad affiancare il Prof. Guglielmo Trentin, cui va anche il merito di aver
creduto in questo nostro lavoro.
Un grazie per lo sprone a non abbassare la guardia, all‟esempio di impegno e serietà e per
l‟amicizia al Dott. Benedetto Buscaino, già Segretario Generale della Provincia di Cuneo ed
ora Segretario Generale della Provincia di Torino.
Grazie anche ai colleghi dei Sistemi Informativi della Provincia di Cuneo, che hanno
dovuto farsi carico del mio lavoro nei periodi di assenza per studio, ed agli amici che non
mi hanno fatto mai mancare il loro sostegno.
2
Sommario
Abstract
5
Introduzione
7
1 - Accountability
11
1.1 - Comunicazione pubblica e politica
13
1.2 - Trasparenza
17
1.3 - Etica e stakeholders
19
1.4 - Amministrare in rete ed e-government
21
2 - Sviluppo delle risorse umane
25
2.1 - Conoscenza
27
2.2 - Apprendimento
31
2.3 - Verso una formazione permanente
35
3 - La ricerca
39
3.1 - Key issues
41
3.2 - Sviluppo della ricerca
43
3.2.1 - Il disegno della ricerca
43
3.2.2 - La costruzione della documentazione empirica
43
3.2.3 - L’analisi della documentazione empirica
44
3.2.4 - Comunicazione dei risultati
44
3.3 - Strumenti
45
3.4 - Diario attività
49
3.5 - Analisi dei dati
99
3.5.1 - Questionario 1
99
3.5.2 - Attività on-line
115
4 - Conclusioni e prospettive
119
Bibliografia, Links e Normativa
129
3
Bibliografia
131
Links
135
Normativa
139
Appendici
141
A1 - Testi dei questionari
143
A1.1 - Questionario 1 – identikit
144
A1.2 - Questionario 2 – accountability e bilancio sociale
148
A1.3 - Questionario 3 – apprendimento informale
150
A2 - Installare un server web di prova
153
A3 - Installare l‟ambiente Docebo
165
A4 - Glossario collaborativo
171
A5 - Glossario ASFOR
183
4
ABSTRACT
Una ricerca focalizzata sulla relazione tra accountability nella pubblica amministrazione e
sviluppo delle risorse umane, alla ricerca di un metodo per migliorare efficacia ed efficienza
della PA.
Le chiavi di ricerca sono state, quindi, orientate a far emergere dati sulle modalità di
formazione, di collaborazione/cooperazione e di quanto queste si possano avvantaggiare
dall‟attenzione all‟apprendimento informale quale strumento di emersione della conoscenza
tacita e del suo consolidarsi in conoscenza esplicita a disposizione delle organizzazioni.
Il processo di ricerca, dopo un anno di preparazione, si è concretizzato nell‟attività on-line,
gestita interamente in proprio con l‟attivazione di un ambiente LMS (Learning
Management System) open source di progettazione italiana.
I risultati confermano che il dipendente pubblico non è insensibile alla formazione ed
all‟aggiornamento. Trattandosi di formazione per adulti si deve tenere in considerazione i
temi legati all‟andragogia (scienza dell‟apprendimento negli adulti).
Si aprono così prospettive per l‟inserimento, nelle organizzazioni, di una cultura della
valorizzazione dell‟apprendimento dell‟individuo quale strumento di efficienza per le
organizzazioni stesse e per l‟efficacia delle politiche di sviluppo di servizi migliori a costi
minori.
5
6
INTRODUZIONE
Viviamo in una società in cui lo scenario tecnologico si intreccia con quello sociale e
viceversa. Ciò si riflette nella molteplicità di proposte ed il loro continuo sovrapporsi e, in
alcuni casi, contraddirsi.
E‟ una società che, nel bene e/o nel male, chiede maggiore specializzazione e,
contemporaneamente, una visione a 360° di se stessa.
Lo sviluppo della tecnologia, in particolare quella legata all‟informazione, non è esclusa dal
vivere questa apparente contraddizione e, pertanto, può essere considerato sia quale parte
della causa che come parte della soluzione.
Un esempio semplice della tecnologia quale causa è sotto gli occhi di tutti quando in
qualsiasi attività apportiamo un cambiamento che modifica la precedente procedura: il
cambio di un software applicativo, quale potrebbe essere quello che gestisce la contabilità
di una società o di un ente, è sempre accompagnato da un periodo in cui si fanno le
registrazioni su entrambi i sistemi ed un periodo nel quale il personale è costretto, oltre al
normale lavoro, a seguire corsi di formazione. E tralasciamo gli aspetti puramente tecnici
della migrazione dei dati da un applicativo all‟altro. Ecco, è presumibile che per un periodo
più o meno breve qualcuno potrebbe essere portato a pensare di aver fatto male a lasciare
la vecchia via per la nuova.
Superato questo periodo, se le scelte fatte per giustificare il cambio si rivelano corrette, lo
scenario sarà quello di aver reso più efficienti i processi svolti con l‟applicativo. Ciò porta a
verificare che la tecnologia, se usata in modo proprio, nel giusto contesto diviene una
soluzione di uno di quei problemi che impropriamente a prima vista vengono imputati
proprio alla tecnologia.
Il proposito di questa tesi è di focalizzare l‟attenzione sulla valenza positiva
dell‟apprendimento informale sulle attività dei singoli e sul riflesso che porta ai
procedimenti tipici dell‟attività di enti ed aziende.
7
Nei due prossimi capitoli vengono introdotti alcuni termini allo scopo di creare un
linguaggio comune e condiviso per affrontare la trattazione di quelli successivi.
Per questo motivo negli allegati viene riportato un glossario collaborativo costruito per
integrare le definizioni che per motivi di impianto del testo non possono essere
approfondite nel testo.
Tornando alle prime parole di questo paragrafo non possiamo non considerare altri due
aspetti legati alla società ed alla tecnologia: la rapidità dei tempi di risposta e l‟affidabilità
della risposta.
La capacità di risolvere un problema in tempi brevi è uno degli aspetti fondamentali in una
società in cui la concorrenza è la base del mercato del lavoro.
L‟affidabilità della risposta dovrebbe permettere di giungere alla miglior soluzione.
E la ricerca della miglior soluzione, specifica ed in tempi brevi, è praticabile in una società
in cui l‟informazione gira liberamente, perché la libertà di circolazione permette di far
crescere il patrimonio delle conoscenze, renderlo più comprensibile e disponibile ad un
maggior numero di individui.
Individui che sono i veri possessori delle proprie conoscenze e, pertanto, dovrebbero
essere primariamente orientati ad accrescerle.
Spesso uno dei limiti alla circolazione della conoscenza è la paura degli individui di perdere
parte del loro potere condividendo la loro conoscenza.
Ecco perché questa tesi sperimentale ha sondato il campo, alla ricerca di una fotografia
dello stato attuale, e ha attivato uno spazio di formazione e di condivisione per stimolare
alcuni temi da cui sono stati raccolti dati sulla predisposizione degli individui a condividere
le conoscenze e la propensione a formarsi seguendo percorsi personalizzati sulle proprie
disponibilità di tempo ed esigenze di lavoro.
I dati forniscono anche informazioni sui piani formativi aziendali, su come il tempo
dedicato alla formazione del dipendente viene considerato e come il dipendente lo
considera.
In pratica si analizza come l‟apprendimento informale si inserisce nel discorso più ampio
della formazione continua.
8
In particolare, per legare a temi di attualità e per la multidisciplinarietà della tesi, si è
indagato sul possibile riflesso di una migliore formazione, anche se informale, su
trasparenza ed etica per portare, nelle conclusioni, un contributo pratico e propositivo.
Per esperienza personale del candidato, dipendente della Provincia di Cuneo, quando il
discorso entra nel merito, si fa riferimento principalmente alla pubblica amministrazione,
anche se la maggior parte delle considerazioni saranno applicabili, con la giusta tara, ad ogni
azienda ed ente.
La tesi, è partita dall‟assunto che un‟organizzazione responsabile e trasparente
(accountable) ha più probabilità di essere stabile nel lungo periodo, ed ha messo in
evidenza se, e come, l‟apprendimento informale giochi un suo ruolo fondamentale per gli
individui e le organizzazioni per le quali lavorano.
In particolare si è analizzato come lo sviluppo e l‟incentivazione dell‟apprendimento
informale, nella pubblica amministrazione, possa produrre un‟onda lunga che può tradursi
in ripercussioni positive sulla carriera dei singoli e sulle performance dell‟organizzazione.
La ricerca si è sviluppata su tre stadi, associati alla somministrazione di altrettanti
questionari:
1) Creazione di una comunità di persone per “fotografarne” il percorso formativo e la
propensione a formarsi ulteriormente anche dopo l‟inserimento nel mondo del
lavoro;
2) condivisione delle conoscenze e confronto sul tema (diretto) della responsabilità
(accountability);
3) valutazione dell‟esperienza di apprendimento informale (tema indiretto) vissuto
durante il secondo stadio.
Pertanto si è proceduto alla raccolta di dati attraverso questionari cartacei ed on-line e la
predisposizione di un ambiente di formazione e collaborazione on-line attraverso il quale
introdurre stimoli e studiarne gli effetti.
Sono stati invitati a rispondere al primo questionario circa 800 dipendenti pubblici (delle
Province di Cuneo, Genova e Torino, dei Comuni di Cuneo e Barge, della Comunità
Montana delle Valli Po, Bronda e Infernotto).
9
Sono ritornati 161 questionari compilati (circa il 20% degli inviti) che costituiscono una
base di dati significativa.
10
1 - ACCOUNTABILITY
Parliamo di accountability in questo capitolo che introduce i concetti di comunicazione
(politica e pubblica), di trasparenza, di etica e di stakeholder, proprio perché la maggior
parte delle azioni della pubblica amministrazione devono essere orientate al
soddisfacimento dei propri stakeholder, all‟agire nel rispetto del quadro normativo avendo
fra gli scopi principali quello di essere “accountable” per i propri interlocutori.
Di qui in avanti sarà usato il termine inglese che nel dizionario di quella lingua viene
tradotto (in modo improprio e riduttivo) con la parola “responsabilità”.
Diamo ora una sintetica definizione:
“il termine inglese accountability, difficile da tradurre adeguatamente in italiano nel suo
pieno significato, indica sostanzialmente il dovere di informare tutti gli interessati su come
si è adempiuto alle responsabilità nei loro riguardi”. (Freeman e altri, 2007).
La forma più diffusa di comunicazione dell‟accountability consiste in documenti pubblicati
specificamente ed esclusivamente per “rendere conto” a consuntivo sull‟adempimento
delle proprie responsabilità (ad esempio, bilancio di esercizio e bilancio sociale) o
indirettamente come nel caso dei codici etici che regolano i comportamenti atti a rispettare
i propri impegni, lasciando che la verifica della conformità risulti attraverso documenti
quali i bilanci sociali (ovvero attraverso i documenti di accountability diretta) (cfr. Freeman
e altri, 2007).
Nella trattazione che segue, se non specificato diversamente, i riferimenti normativi sono
riferiti alla legislazione italiana.
11
12
1.1 - COMUNICAZIONE PUBBLICA E POLITICA
E‟ bene chiarire quali siano i compiti della comunicazione riferita alla pubblica
amministrazione perché, spesso, vi è confusione e/o sovrapposizione tra la comunicazione
dei diversi attori.
In particolare è facile che il sistema politico (attore della comunicazione politica insieme al
sistema dei media ed ai cittadini), stante la situazione di campagna elettorale permanente,
tenda a concepire la comunicazione pubblica come asservita ai propri bisogni di
mediatizzazione della politica con la “complicità” di un sistema dei media alla ricerca della
“notizia da vendere” più che dell‟informazione da fornire ai cittadini per conoscere e,
quindi, partecipare attivamente al processo democratico che li vede coinvolti non solo nel
ruolo di elettori passivi, di voti da “contare” perché i partiti contino.
Prima di entrare nello specifico delle differenze tra comunicazione pubblica e
comunicazione politica è bene ricordare che la Comunicazione (con la C maiuscola) è cosa
ben differente dalla informazione o, peggio ancora, dalla propaganda. Essa introduce il
concetto stabile di ascolto, di attenzione alla risposta del destinatario del messaggio.
Inoltre è utile ricordare brevemente il concetto di “rumore”, inteso come qualsiasi
interferenza che pregiudica la comprensione del messaggio, alterando e/o modificando
durante la trasmissione (riferimento ad ambiente ed a canale trasmissivo).
La tendenza della comunicazione politica si rifà principalmente alla funzione conativa del
messaggio, ossia “cerca di influenzare il destinatario imponendogli degli ordini per indurlo
a un modo di sentire o di fare, o ad assumere un determinato comportamento o a
compiere qualche gesto o atto” (Lemut, 2007).
Fatte queste premesse passiamo ora a dare una definizione di Comunicazione,
Comunicazione Politica e Comunicazione Pubblica elaborate nel wiki collaborativo
dell‟attività on-line di questa tesi (il wiki completo è riportato negli allegati):
Comunicazione
Dal latino "cum" (con) e "munire" (legare, costruire) e, sempre dal latino, da "communico"
(mettere in comune, far partecipe).
13
In italiano il verbo "comunicare" assume il significato semantico di "far conoscere",
"rendere noto".
La "comunicazione" si differenzia dalla "informazione" per la caratteristica di essere bidirezionale.
In questo wiki approfondiremo e confronteremo due forme specifiche di comunicazione:
 la comunicazione politica;
 la comunicazione pubblica.
Comunicazione politica
L'espressione "comunicazione politica" è la combinazione di due vocaboli famigliari ed
aiuta a stabilire un nesso di reciprocità tra i due mondi della comunicazione (la televisione,
la stampa, l'informazione) e della politica (partiti, leader, candidati, parlamento).
Dietro questa apparente semplicità si cela una realtà di difficile definizione, poiché la
comunicazione politica sconfina in più territori, che spaziano dalla politologia alla
sociologia, antropologia, dalle scienze della comunicazione e dell'opinione pubblica alla
psicologia, alla retorica, alla pubblicità.
Quindi, una delle peculiarità della comunicazione politica è il suo carattere interdisciplinare.
Gli attori della comunicazione politica sono:
 il sistema dei media;
 il sistema politico;
 i cittadini.
Bibliografia:
G. Mazzoleni, La comunicazione pubblica, Ed. il Mulino Manuali, Bologna, 2004
Comunicazione pubblica
La comunicazione pubblica include le relazioni dell'ente con i media (attraverso l'ufficio
stampa), con i cittadini (attraverso l'ufficio per le relazioni con il pubblico - Urp) e con i
dipendenti (attraverso la comunicazione interna).
Il lungo cammino che porta alla comunicazione pubblica passa attraverso le fasi di:
 segreto d'ufficio;
 propaganda;
 informazione;
 comunicazione.
La legge 150/2000 introduce una nuova idea di comunicazione pubblica.
Le principali novità che introduce:
Pubblicità: gli enti locali potranno darsi uno o più Regolamenti per la diffusione e le
modalità delle forma di comunicazione a carattere pubblicitario. Non sono previsti termini
nè sanzioni per le Amministrazioni inadempienti.
14
Portavoce: la figura coadiuva i vertici dell'ente nella comunicazione soprattutto di tipo
politico. Il portavoce può anche essere assunto dall'esterno, con contratto a tempo, ed è
soggetto ad incompatibilità con l'attività professionale sui mass-media.
Ufficio Stampa: svolge l'attività di informazione di tipo istituzionale. E' composto da
giornalisti dipendenti dell'ente o reclutati all'esterno.
Comunicatore pubblico: è una delle novità introdotte dalla normativa. Pur non
definendola, la legge afferma che la comunicazione con i cittadini deve essere svolta da una
"nuova" figura professionale.
Piano di comunicazione: è il documento programmatico che impegna ogni
Amministrazione a definire i campi di intervento e gli obiettivi che ogni anno si pongono in
questo settore. Rappresenta anche un elemento professionalizzante per il comunicatore
pubblico o il capo ufficio stampa.
Uffici per le Relazioni con il Pubblico: gli Urp cambiano volto. Appositi regolamenti ne
precisano le nuove funzioni (come la verifica della qualità dei servizi, le attività di
comunicazione interna, il coordinamento dei sistemi tecnologici).
Formazione: un decreto presidenziale definisce le modalità di formazione e aggiornamento
del personale delle pubbliche amministrazioni che attualmente si occupa di informazione e
comunicazione. Il sistema formativo pubblico e privato partecipa ai processi di formazione.
Profili professionali: i profili professionali per le diverse attività di informazione
e comunicazione vengono teoricamente riconosciuti e la loro definizione è regolamentata
con apposita contrattazione collettiva.
Esperienze consorziate: la legge concede la possibilità ai piccoli Comuni di attivare
esperienze consorziate di Urp e uffici stampa al servizio di più enti.
Fiere e rassegne: la normativa riconosce che la partecipazione a fiere o rassegne di settore
appartiene all'attività di comunicazione e informazione.
Bibliografia:
- A. Rovinetti, Comunicazione pubblica Sapere & Fare, Ed. Il Sole 24 Ore SpA, Milano,
2006
Anche se non si tratta di definizioni esaustive, da esse si può cominciare a trarre le
considerazioni utili allo sviluppo della tesi:
- la comunicazione politica (ed anche partitica) “è il prodotto della libertà di manifestazione
del pensiero, di associazione e di competizione per la rappresentanza e difesa degli
interessi” (Mazzoleni, 2004);
- gli attori della comunicazione politica sono il sistema politico, il sistema dei media ed i
cittadini/elettori (quest‟ultimo anche nelle sue forme immateriali di opinione pubblica ed
elettorato);
- la comunicazione pubblica, così come è stata riorganizzata dalla Legge 150 del 2000 è un
sistema di relazioni delle pubbliche amministrazioni con i media (attraverso l‟Ufficio
15
Stampa), con i cittadini (attraverso l‟Ufficio per le Relazioni con il Pubblico) e, con i propri
dipendenti (attraverso la comunicazione interna).
La confusione e/o sovrapposizione di cui si accennava all‟inizio potrebbe essere
semplicemente figlia di una mancanza di chiarezza sui compiti dei vari attori e di una
superficiale conoscenza dei flussi comunicativi tra le figure coinvolte nella comunicazione.
16
1.2 - TRASPARENZA
Il concetto di trasparenza, per le pubbliche amministrazioni, viene ad assumere forma
concreta con la promulgazione della Legge 241 del 1990. In essa, oltre a venir stabilite
norme precise sull‟iter dei procedimenti amministrativi, viene riconosciuto al cittadino il
diritto di accedere ai documenti amministrativi, ai provvedimenti e alle fonti, garantendogli
la possibilità di partecipare al procedimento che lo riguarda.
E‟ necessario ricordare perché fu necessario un intervento normativo per garantire il diritto
alla partecipazione: “il diritto pubblico è posto per l‟organizzazione e l‟attività dei pubblici
poteri come centri organizzativi della collettività, per la cura degli interessi generali di essa.
Non cura (per definizione) interessi propri ma altrui (della collettività). Tali interessi devono
essere curati. Perciò i pubblici poteri non possono operare in posizione di autonomia,
perché i fini della loro azione sono predeterminati ed esterni rispetto ad essi stessi. Da ciò
deriva il carattere inderogabile e sempre cogente delle norme di diritto pubblico, salve
eccezioni” (Cerulli Irelli, 2002).
Anche se il gergo è tipico dei giuristi si può comprendere che per garantire parità di
trattamento e la tutela ai cittadini è necessario che i poteri pubblici si muovano all‟interno
del quadro normativo senza prendere iniziative in autonomia.
Tornando alla sfida che la legge 241/1990 ha posto alle pubbliche amministrazioni si può
intravvedere un primo passo per scindere l‟intreccio tra vertici politici e gestione
amministrativa e la conseguente sudditanza ai ruoli politici causa di inefficienza nella
pubblica amministrazione. E di qui nasce l‟esigenza di definire ed approfondire il concetto
di etica, con particolare riferimento all‟azione dei poteri pubblici.
Uno dei limiti attuali più gravi all‟azione efficiente della pubblica amministrazione è il
ricorso costante all‟adozione dei requisiti minimi per non incorrere in sanzioni
amministrative. Realizzare qualcosa che superi i requisiti minimi sicuramente comporta
maggiori responsabilità da parte del funzionario pubblico preposto e maggiori costi. E così
diviene facile nascondersi dietro il paravento della necessità di contenere la spesa pubblica.
17
L‟introduzione dei concetti di trasparenza e partecipazione dei cittadini ai procedimenti
che, in qualche modo, li coinvolgono ha dato un nuovo impulso al concetto di
comunicazione pubblica.
La storia di ciò che poteva “essere detto” parte dal segreto d‟ufficio (fino al inizio „900),
passa per il periodo della propaganda (ventennio fascista), per giungere in successione ad
un periodo di informazione e, successivamente agli interventi legislativi, a quella che oggi
dovrebbe essere l‟era della comunicazione.
Oggi la piena evoluzione della comunicazione, nelle pubbliche amministrazioni, trova
ancora alcune sacche di resistenza, più umane che tecnologiche.
Umane perché in molti casi la resistenza ha come origine la paura di perdere potere o di
essere giudicati. Queste paure hanno la loro applicazione nel “principio” del “faccio il
minimo di legge”. Si può parlare di resistenza volontaria.
In altri casi le resistenze sono involontarie, nel senso che in mancanza di chiare direttive
per il personale può essere difficile eseguire correttamente le proprie mansioni. Inoltre,
involontarie sono anche quelle resistenze determinate dalle difficoltà di adeguare il
personale all‟uso di nuove tecnologie in continua evoluzione.
Le resistenze, volontarie e/o involontarie, sono qui trattate superficialmente con l‟intento
di introdurre una tematica di cui si deve tenere conto nel processo di rendere trasparente la
pubblica amministrazione.
Merita una puntualizzazione il concetto del “fare il minimo di legge”: nelle intenzioni del
legislatore, nella accezione positiva, si deve intendere come risultato minimo che si deve
garantire all‟utente per la qualità dei servizi erogati dell‟organizzazione; nell‟applicazione
dei responsabili dei servizi diviene, sovente, prioritariamente scusa per “coprirsi le spalle”,
dimenticando che alla base del contratto tra l‟organizzazione ed i propri stakeholder vi è la
soddisfazione delle esigenze e necessità dell‟utenza. Il taglio indiscriminato delle risorse a
disposizione degli enti pubblici è un argomento che viene impropriamente utilizzato per
giustificare questo atteggiamento, a discapito della qualità del servizio stesso e della
soddisfazione dell‟utenza.
18
1.3 - ETICA E STAKEHOLDERS
L‟etica sia a livello di organizzazione (siano enti pubblici che aziende private) che a livello di
individuo può essere la via di uscita da un quadro di sfiducia e disaffezione verso la res
publica.
Ed il passaggio avviene attraverso il riconoscimento dei portatori di interessi (stakeholders)
e non solo dei portatori di quote di capitale (shareholders).
La recente crisi economica globale ci deve riportare a considerare valido il concetto di
ottimo paretiano (o efficienza paretiana) che si realizza quando l‟allocazione delle risorse è
tale che non sono possibili miglioramenti paretiani al sistema: cioè non è più possibile
migliorare la condizione di un soggetto senza peggiorare la condizione di un altro.
La teoria degli stakeholder ci viene utile per la definizione degli interessi in gioco, dei loro
portatori (funzione descrittiva), per definire un framework con cui esaminare le
connessioni fra la pratica dello stakeholder management ed i risultati dei vari obiettivi delle
performance dell‟organizzazione (funzione strumentale), per definire una base normativa
(funzione normativa) e per suggerire atteggiamenti, strutture e pratiche che nel loro insieme
definiscono lo stakeholder management (funzione manageriale). (cfr. Freeman, Rusconi,
Dorigatti, 2007)
La riscoperta dell‟etica impone di rivisitare il proprio, e personale, modo di porsi di fronte
alle situazioni di crisi quale quella in essere a livello mondiale. Quando il Ministro Renato
Brunetta afferma che nella pubblica amministrazione ci siano dei “fannulloni”, ogni
individuo è propenso a dargli ragione per il semplice fatto che ritiene di fare abbastanza.
Ecco dove una visione etica deve portare a pensare: ad ogni individuo deve venire il
dubbio che la cosa lo riguardi, deve venire naturale fare una autocritica etica prima di
concludere superficialmente che la cosa non lo riguardi.
La mentalità predominante porta l‟individuo a pensare che a comportarsi da furbetti e
fannulloni siano sempre gli altri.
19
Una visione etica impone di considerare i propri stakeholder, a considerare che i propri
colleghi ed i propri superiori sono stakeholder, portatori di interessi, perché lo svolgere
male o superficialmente i compiti loro affidati si riflette sull‟attività che segue e sul
raggiungimento globale dei fini.
Quindi un approccio etico dovrebbe suggerire ad ogni individuo di svolgere al meglio le
proprie funzioni e non solo per raggiungere il minimo risultato accettabile.
Per fare ciò è necessario informarsi su quanto deve avvenire prima della nostra “fetta” di
lavoro, formarsi per svolgere al meglio il proprio lavoro e renderlo disponibile per le
successive fasi di lavorazione.
Da ciò si può intuire quanto la condivisione delle conoscenze sia un aiuto formidabile a
migliorare tutte le fasi dei processi di un qualsiasi lavoro.
20
1.4 - AMMINISTRARE IN RETE ED E-GOVERNMENT
“Una rete è tanto più efficace quanto più è in grado di valorizzare le risorse e le relazioni
dei membri meglio di quanto essi farebbero da soli, o ancora se favorisce una
redistribuzione di risorse. Ad esempio, l‟uso e la creazione di beni attraverso Internet
evidenziano come gli attori individuali contribuiscono attraverso la strutturazione in
organizzazioni a rete, o in reti di organizzazioni, a creare beni collettivi e pubblici” (Berra,
2007)
E‟ significativo partire da questa affermazione perché coniuga in modo efficace la relazione
esistente tra rete, valorizzazione delle risorse e redistribuzione delle stesse.
E pertanto introduce anche il tema della formazione di una conoscenza condivisa e della
sua distribuzione.
Entrambi gli aspetti necessitano di una rete, sociale e tecnologica, per produrre effetti
benefici sulla popolazione e sulle sue attività (sia profit che non profit).
La rete assume il duplice significato di supporto (canale per il trasferimento dei dati) e di
ambiente (per la condivisione dei dati trasferiti) esaltando sia la dimensione tecnologica che
quella sociale (ricordiamo che le organizzazioni sono composte di individui e che è sempre
verso individui che è orientata l‟azione delle organizzazioni).
E‟ necessario tenere in considerazione le implicazioni dovute al divario digitale, ovvero
dell‟ostacolo tecnologico alla disponibilità della rete per alcune porzioni non trascurabili di
popolazione, sia nei paesi cosiddetti progrediti che in quelli in via di sviluppo.
Amministrare, con riferimento alla definizione estratta da www.sapere.it, significa “curare
affari pubblici o privati, propri o altrui”.
Mentre risulta facile intuire cosa si intenda per cura di interessi privati, quando si associa
l‟aggettivo “pubblica” per qualificare il termine “amministrazione” ciò diviene difficoltoso
perché si entra in una sfera in cui la definizione degli “interessi pubblici” viene mediata dai
procedimenti democratici di rappresentanza degli interessi stessi.
21
Il termine di amministrazione pubblica è riferibile, in senso oggettivo, alla funzione
pubblica consistente nell‟attività volta alla cura degli interessi della collettività e, in senso
soggettivo, all‟insieme dei soggetti che esercitano tale funzione.
In senso soggettivo l‟amministrazione pubblica è costituita, in primo luogo, dagli organi e
uffici, organizzati in strutture cui sono preposti membri dell‟organo di indirizzo politico.
Tornando alla rete ed alle tecnologie prestate all‟amministrazione pubblica, se si potesse
ridurre ad uno slogan potrebbe essere: “Innovazione per governare e governare
l‟innovazione”.
Le tecnologie dell‟informazione e delle telecomunicazioni sono, come evidenziato nella
relazione annuale 2004 del Centro Nazionale per l‟Informatica nella Pubblica
Amministrazione (CNIPA), presentata a Roma il 5 giugno 2005, uno dei fattori produttivi
essenziali.
Nel citato rapporto si specifica che la spesa informatica della pubblica amministrazione è di
tre miliardi di euro, di cui un miliardo e settecento milioni riferibili alle amministrazioni
centrali ed un miliardo e trecento milioni alle amministrazioni locali.
E-government
significa
utilizzo
delle
tecnologie
informatiche
nella
pubblica
amministrazione e in tutti i processi amministrativi nonché erogazione di servizi pubblici
finalmente capaci di corrispondere in modo più efficace e trasparente alla domanda
collettiva di prestazioni efficienti.
Per e-government si intende quindi un amministrazione pubblica on-line, che dispone di
servizi efficienti, dinamici e moderni, il cui presupposto è un nuovo modo di pensare e di
regolare giuridicamente il rapporto tra privati e pubblica amministrazione.
Per i cittadini l'e-government significa, concretamente, la fine di procedure farraginose e di
lunghe file e anche non dover più fornire reiterate volte informazioni di cui la pubblica
amministrazione è già in possesso.
Per quanto riguarda le imprese, l'amministrazione on-line permette di migliorare la
competitività riducendo il costo dei pubblici servizi.
L'e-government consente di accrescere la trasparenza, assicurare la parità di accesso ai
servizi, rafforzare la partecipazione dei cittadini ai processi democratici e all'elaborazione
delle politiche pubbliche.
22
E-government è quindi anche indice di efficienza della Pubblica Amministrazione e di
incremento delle sue capacità di fornire sul territorio informazione, documentazione e
servizi a favore di associazioni, categorie, imprese e singoli cittadini.
Come evidenziato nel sito del dipartimento per l‟Innovazione e le Tecnologie, il modello
che si vuole implementare è quello di una Pubblica Amministrazione orientata all'utente,
cittadino ed impresa, fornitrice di moderni servizi, creatrice di valore pubblico, con cui sia
facile operare.
Una Pubblica Amministrazione efficiente e trasparente nei suoi compiti e nel suo grande
patrimonio informativo, è anche e soprattutto un fattore di innovazione e di competitività.
Proprio per questo motivo, negli ultimi anni, gli interventi normativi attuati a livello di egovernment si sono susseguiti rapidamente.
23
24
2 - SVILUPPO DELLE RISOR SE UMANE
In questo capitolo sviluppiamo il tema riferito sia agli individui che alla organizzazione di
cui fanno parte. E‟ vero che uno sviluppo della risorsa umana ha effetto anche
sull‟organizzazione cui appartiene, ma è anche, e prioritariamente, vero che lo “sviluppo” è
valore che acquisisce la risorsa umana.
Questo valore acquisito fa si che l‟individuo diventi veramente una “risorsa” nel senso
letterale.
E‟ per questo motivo che questo capitolo affronta i temi della conoscenza e
dell‟apprendimento per arrivare a suggerire una “formazione libera” in cui l‟individuo è
parte attiva, sfruttando le possibilità oggi offerte dalla rete sia come mezzo che come
strumento.
25
26
2.1 - CONOSCENZA
Partiamo, anche in questo caso dalla definizione raccolta nel wiki collaborativo:
La definizione data dal Dizionario della lingua italia DeMauro è:
"il conoscere qcs., il possedere una nozione o un insieme di nozioni organizzate, l'avere una cognizione: la c.
della storia è importante per capire gli avvenimenti attuali | il complesso delle nozioni o cognizioni
possedute".
Un'altra definizione di conoscenza potrebbe essere questa (da:Apprendimento in Rete e
condivisione della conoscenza, G. Trentin, Franco Angeli ed., 2004, pag. 37):
Le idee e le comprensioni che un'entità sviluppa e che usa per intraprendere azioni efficaci
nel raggiungimento di uno specifico obiettivo. Tale conoscenza è specifica di quell'entità
che l'ha creata.
Per capire ancora meglio cosa sia la conoscenza è utile accennare alle differenze che
esistono con l'informazione. Per prima cosa, l'informazione è facile da trasmettere mentre
non lo è altrettanto trasferire conoscenze (questo è molto più lento e articolato in quanto
prevede un'introiezione dei concetti, una comprensione e la possibilità di adattare ciò che si
è appreso alla vita pratica). Molti studiosi, a riguardo, non utilizzano il termine
trasferimento di conoscenza, bensì descrivono questo processo come induzione.
Ritornando alla conoscenza, essa può essere schematicamente divisa anche in:
 conoscenza razionale: è la conoscenza di stampo scientifico (è definita anche esplicita);
 conoscenza intuitiva: è la conoscenza non codificata esplicitamente (è definita anche
tacita).
Dunque, tra le altre cose, la conoscenza ha un ruolo fondamentale per “intraprendere
azioni efficaci nel raggiungimento di uno specifico obiettivo” (Trentin, 2004).
Questo è il principale motivo per il quale trattiamo questo argomento all‟interno di questo
capitolo che riporta l‟argomento allo sviluppo delle risorse umane.
La conoscenza è la ricchezza dell‟individuo, ma è una cosa che può essere trasferita,
divenendo ricchezza della comunità o dell‟organizzazione.
Per poter essere trasferita, la conoscenza, deve essere stata, in qualche modo, resa esplicita.
Esplicitare la conoscenza è un processo di codificazione, che apre la strada alla
27
condivisione e trasmissione della conoscenza stessa. Inoltre il processo di esplicitazione
della conoscenza da tacita ad esplicita, nella maggior parte delle situazioni, svolge la
funzione di rendere più chiare le nozioni allo stesso individuo che le sta codificando,
trasformando l‟atto stesso in apprendimento (di cui si parla nel paragrafo successivo).
Ora veniamo ad uno dei limiti allo scambio della conoscenza: anche le informazioni,
secondo le leggi dell‟economia, sono un bene di scambio e la conoscenza di più o meno
informazioni può influenzare il futuro degli individui e delle organizzazioni. Pertanto la
paura che qualcuno “ci faccia le scarpe” o “si faccia bello” con le nostre idee è un freno
allo scambio di conoscenza. Quando si entra nella spirale della paura della conoscenza è
l‟organizzazione che perde la possibilità di svilupparsi e anche solo di mantenersi allo stato
attuale di efficienza della sua struttura ed efficacia delle proprie azioni.
Dovrebbe essere interesse prioritario di ogni organizzazione coinvolgere il proprio
personale in attività di condivisione della conoscenza. La circolazione delle idee e il
confronto “fra pari” è alla base dello sviluppo di buone pratiche, di buone idee e possibilità
di risparmio sia di risorse economiche che umane.
Inoltre un individuo che partecipa ad un processo di condivisione delle conoscenza
migliora le proprie motivazioni professionali, non legandole esclusivamente alla
remunerazione economica.
Su questa linea di lettura dell‟importanza della conoscenza si inseriscono anche gli
interventi dell‟Unione Europea, in particolare del programma di riforme economiche che
prende il nome di “Strategia di Lisbona”, definito nella riunione straordinaria tenutasi a
Lisbona nel marzo del 2000.
L‟obiettivo espressamente dichiarato è quello di fare dell‟Unione “la più competitiva e
dinamica economia della conoscenza entro il 2010”.
Per la prima volta i temi della conoscenza sono individuati come portanti, pur essendo un
documento che spazia in tutti i campi della politica economica:

innovazione ed imprenditorialità;

riforma del welfare e inclusione sociale;

capitale umano e riqualificazione del lavoro;

uguali opportunità per il lavoro femminile;

liberalizzazione dei mercati del lavoro e dei prodotti;
28

sviluppo sostenibile.
Nel 2005 la Commissione ha deciso di concentrare l‟attenzione sulle azioni da svolgere
piuttosto che sugli obiettivi in cifre da raggiungere. La data del 2010 e gli obiettivi
riguardanti i diversi tassi di occupazione non vengono quindi più presentati come priorità.
Per stimolare la crescita, la Commissione intende:

rendere l‟Unione Europea più attraente per gli investitori e i lavoratori, sviluppando
il mercato interno, migliorando le normative europee nazionali, garantendo mercati
aperti e competitivi tanto in Europa quanto all‟esterno e, infine, ampliando e
migliorando le infrastrutture europee;

incoraggiare la conoscenza e l‟innovazione, migliorando l‟investimento nella ricerca
e
nello
sviluppo,
facilitando
l‟innovazione,
l‟adozione
delle
tecnologie
dell‟informazione e della comunicazione e l‟utilizzazione sostenibile delle risorse,
nonché contribuendo alla creazione di una sana base industriale europea.
In particolare, in merito a posti di lavoro più numerosi e di migliore qualità, la
Commissione prevede segnatamente di investire ulteriormente nel capitale umano tramite il
miglioramento dell‟istruzione e delle competenze, adottando un programma comunitario
per l‟istruzione e la formazione durante l‟intero arco della vita.
Infine, sempre nel 2005, veniva proposta la designazione, presso ogni amministrazione
nazionale, di una “Signora” o di un “Signor Lisbona”, persona incaricata di controllare
l‟attuazione delle riforme stabilite nel quadro della Strategia di Lisbona.
29
30
2.2 - APPRENDIMENTO
Parliamo di apprendimento dopo aver introdotto la conoscenza, ma non perché si sia data
priorità alla conoscenza piuttosto che all‟apprendimento.
Ora vediamo un breve definizione:
Apprèndere (tr.): prendere, far proprio con la mente, con l‟intelletto, e quindi imparare.
(Gabrielli, Grande Dizionario Illustrato della Lingua Italiana)
Apprendere è un atto spesso involontario o non completamente cosciente, al di fuori di
percorsi di apprendimento formali. In questa tesi ci occupiamo principalmente
dell‟apprendimento informale.
Secondo la definizione di apprendimento reperibile su Wikipedia, l‟enciclopedia libera, e
riportata anche nel wiki collaborativo:
l'apprendimento è la modificazione del comportamento che si basa sull'esperienza e che
dura nel tempo. Non si deve confondere con la maturazione dell'individuo, ne con
l'assunzione di sostanze stupefacenti, malattie e stati di affaticamento che alterano il
comportamento dell'individuo solo per un certo periodo di tempo. L'apprendimento è un
processo "esperienza-dipendente"; infatti, le nostre esperienze possono influenzare
significativamente le nostre connessioni neuronali e le nostre strutture cerebrali. Dal punto
di vista psicologico, l'apprendimento è una funzione dell'adattamento nel comportamento
di un soggetto, risultato da una esperienza. Dunque, l'apprendimento è un processo attivo
di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell'adattamento, dovuto a stimoli
esterni o interni. Apprendere è adattarsi.
Primo punto importante di questa definizione: l'apprendimento come legato ad un
cambiamento. Questa caratteristica del processo risulta anche una definizione operativa
misurabile negli studi sull'apprendimento stesso.
Secondo punto chiave di questa definizione: l'apprendimento come legato all'esperienza e
all'esposizione ad uno stimolo. È possibile distinguere l'apprendimento dalla maturazione
(che non considera l'esposizione a nessuno stimolo esterno, ma è basata sullo sviluppo e
31
l'affermarsi di stimoli interni all'individuo e alla specie). L'apprendimento tende ad
aumentare le differenze tra gli individui, mentre la maturazione tende ad assimilarli ad un
unico standard. Cambiamenti del potenziale comportamentale a breve termine, come ad
esempio la stanchezza, non costituiscono "apprendimento". Alcuni cambiamenti a lungo
termine, viceversa, non dipendono dall'apprendimento ma dall'avanzare dell'età
(maturazione) e dal proprio personale sviluppo.
L'educazione risulta il tentativo cosciente di promuovere l'altrui apprendimento.
« L'apprendimento nell'uomo avviene per circa l'83% attraverso la vista, soltanto per il 10% dall'udito, il
resto dagli altri sensi. Dalla medesima indagine di Murgio risulta che un soggetto ricevente ricorda in media
il 10% di ciò che legge, il 20% di ciò che ascolta, il 30% di ciò che vede e il 50% di ciò che
contemporaneamente vede e ascolta. »
(Matthew P. Murgio, Comumunication graphics, 1969)
L'apprendimento informale, come dice la parola stessa, è un tipo di apprendimento che
non si basa su processi formativi strutturati (come lezioni frontali), ma si fonda sulle attività
che normalmente le persone svolgono nell'arco della propria giornata. Questo tipo di
apprendimento può, pertanto, essere non intenzionale poiché è possibile che le persone
apprendano senza la consapevolezza di farlo; in questi casi si dice che l'apprendimento è di
tipo incidentale o derivato dall'esperienza diretta.
L'apprendimento informale è particolarmente importante poiché più che nozioni
conferisce capacità e mentre le prime sono spesso destinate ad essere superate, le seconde
possono continuamente tornare utili ed in contesti completamente differenti.
In generale gli individui mettono in atto meccanismi di apprendimento informale tutte le
volte che incontrano un problema pratico di qualsiasi tipo e lo risolvono non in linea di
principio, ma organizzandosi in maniera da rimediare alla difficoltà incontrata. Per questo
motivo la metafora spesso utilizzata per rappresentare la differenza tra apprendimento
formale ed informale è quella del pulmino e della bicicletta: il primo, infatti, ti porta da
qualche parte, mentre nel caso della bici è necessario che l'individuo si attivi per arrivare alla
meta.
Un esemplificazione banale di apprendimento formale che implica l'apprendimento
informale è lo studio: per esempio, nel momento in cui si studia una nozione di scienze si
mettono in pratica meccanismi di apprendimento formale accompagnati da meccanismi
32
informali poiché studiando si impara contemporaneamente il concetto in questione ma
anche, inconsapevolmente, a studiare. Mentre poi la nozione di scienze potrebbe essere
superata da studi più recenti, realisticamente l'individuo non perderà la capacità di studio
acquisita e la applicherà anche nello studio di altri argomenti.
Un ultimo accenno sull‟apprendimento per le organizzazioni riguarda la capacità di
un‟organizzazione di trasformare la conoscenza e l‟apprendimento dell‟individuo in routine
organizzative, rendendo i risultati del processo condivisi nell‟organizzazione ed in grado di
sopravvivere alla presenza nella struttura (o in una sua parte) di chi ha generato
l‟innovazione.
Secondo Nonaka e Takeuchi (1997) la conoscenza organizzativa si crea attraverso un
processo a spirale (detta spirale della conoscenza) che prevede l‟interazione fra conoscenza
tacita ed esplicita a diversi livelli ontologici (da individuale ad organizzativo).
Spirale della conoscenza
a
TACITA
da
TACITA
esteriorizzazione
socializzazione
da
TACITA
a
ESPLICITA
a
TACITA
da
ESPLICITA
combinazione
interiorizzazione
a
ESPLICITA
da
ESPLICITA
La socializzazione è un processo di condivisione di esperienze e di creazione di forme di
conoscenza tacita quali modelli mentali e abilità tecniche condivise attraverso
l‟osservazione, l‟imitazione e la pratica. L‟output della socializzazione è la conoscenza
simpatetica (modelli mentali ed abilità tecniche condivise).
L‟esteriorizzazione è il processo di espressione della conoscenza tacita attraverso concetti
espliciti in forma di linguaggio, metafora, analogia, concetto, ipotesi o modello. L‟output
dell‟esteriorizzazione è la conoscenza concettuale (metafore ed analogie).
33
La combinazione è un processo di sistematizzazione di concetti in un sistema di
conoscenze. La realizzazione di questa modalità di conversione di conoscenza implica la
combinazione di corpi di conoscenza esplicita fra loro distinti. L‟output della combinazione
è la conoscenza sistemica (prototipi o nuove tecnologie di produzione).
L‟interiorizzazione è la traduzione concreta della conoscenza esplicita in conoscenza tacita
(apprendimento attraverso l‟azione). E‟ un processo a livello individuale che permette ai
soggetti di ampliare il proprio ventaglio di azioni potenziali. Attraverso la socializzazione di
questa nuova esperienza tacita ricomincia il ciclo virtuoso della creazione di conoscenza
organizzativa. L‟output dell‟interiorizzazione è la conoscenza operativa (gestione dei
progetti, processo produttivo, utilizzo di nuovi prodotti, implementazione di politiche
organizzative).
34
2.3 - VERSO UNA FORMAZIONE PERMANENTE
Dopo aver introdotto le definizioni ed alcune considerazioni su conoscenza ed
apprendimento, abbiamo gli elementi per concludere questo capitolo.
Abbiamo accennato alla Strategia di Lisbona parlando di conoscenza ed ora introduciamo il
Programma di istruzione e formazione durante l‟intero arco della vita (2007-2013) che si
prefigge di favorire gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e
formazione all‟interno dell‟Unione.
In particolare, gli obiettivi del programma consistono:

nel contribuire allo sviluppo di un insegnamento e di una formazione di qualità,
nonché alla promozione di un livello di prestazione elevato, all‟innovazione e al
miglioramento della dimensione europea, nonché al miglioramento dei sistemi e
delle procedure esistenti;

nel favorire la realizzazione di uno spazio europeo dedicato all‟istruzione e alla
formazione permanente;

nel contribuire a migliorare la qualità, l‟accessibilità e l‟attrattiva delle possibilità di
istruzione e di formazione;

nel potenziare il loro contributo alla coesione sociale, alla cittadinanza attiva, al
dialogo interculturale, alla parità fra donne e uomini e allo sviluppo personale;

nel contribuire a promuovere la creatività, la competitività, la capacità di
inserimento professionale e il potenziamento dello spirito di iniziativa e
dell‟imprenditorialità;

nel contribuire ad incrementare la partecipazione delle persone di tutte le età, ivi
comprese le persone aventi particolari esigenze e i gruppi svantaggiati;

nel promuovere l‟apprendimento delle lingue e la diversità linguistica;

nel sostenere lo sviluppo degli strumenti offerti dalle tecnologie dell‟informazione e
della comunicazione;
35

nel potenziare il loro ruolo per creare un sentimento di cittadinanza europea nel
rispetto dei valori europei e della tolleranza, nonché nel rispetto dei popoli e delle
culture;

nel promuovere la cooperazione in materia di garanzia della qualità in tutti i settori
dell‟istruzione e della formazione;

nel contribuire alla qualità favorendo l‟utilizzazione ottimale dei risultati, dei
prodotti e dei processi innovativi, nonché lo scambio delle buone prassi.
Va dato merito alla Commissione dell‟Unione Europea di aver focalizzato la propria azione
anche verso la formazione di una politica della conoscenza e, soprattutto, di aver
predisposto programmi che tengono conto che la formazione non è un processo che si
conclude in età giovanile prima dell‟inserimento nel mondo del lavoro.
Da quel momento inizia una nuova vita della conoscenza e dell‟apprendimento: quella
basata anche sull‟applicazione quotidiana delle teorie alla pratica che genera esperienza e
buone pratiche per migliorare ulteriormente il proprio modo di lavorare e ragionare. Altro
non è che un altro modo di riferirsi alla spirale della conoscenza.
Altro aspetto da non sottovalutare è quello legato all‟età degli individui. Per ciò è utile
introdurre anche una breve definizione dell‟andragogia.
L'andragogia (fonte: wikipedia) è una teoria unitaria dell'apprendimento ed educazione
degli adulti. Il termine è stato coniato in contrapposizione a quello di pedagogia, che deriva
dal greco παῖς pais, bambino, e ἄγω ago, condurre. Si tratta di un modello incentrato sulla
comprensione della diversità di bisogni e interessi di apprendimento degli adulti rispetto ai
bambini, che ha trovato in Malcom Knowles il suo massimo esponente.
La teoria andragogica sviluppata da Malcom Knowles di basa sui seguenti presupposti
fondamentali:
1. Il bisogno di conoscere: gli adulti sentono l'esigenza di sapere perché occorra apprendere
qualcosa. Tough (1979) ha scoperto che quando gli adulti iniziano ad apprendere qualcosa
per conto loro investono una considerevole energia nell'esaminare i vantaggi che trarranno
dall'apprendimento. Il primo compito del facilitatore dell'apprendimento è aiutare i discenti
in questo risveglio di consapevolezza (Freire): egli può addurre come minimo degli
36
argomenti sul valore dell'apprendimento nel migliorare l'efficienza della performance dei
discenti o della loro qualità di vita.
2. Il concetto di sé del discente: man mano che una persona matura e diventa adulta, il
concetto di sé passa da un senso di totale dipendenza ad un senso di crescente
indipendenza ed autonomia. L'adulto deve sentire che il proprio concetto di sé viene
rispettato dall'educatore e quindi deve essere collocato in una situazione di autonomia
(contrapposto a una situazione di dipendenza.
3. Il ruolo dell'esperienza: la maggiore esperienza degli adulti assicura maggiore ricchezza e
possibilità d'utilizzo di risorse interne. Qualsiasi gruppo di adulti sarà più eterogeneo - in
termini di background, stile di apprendimento, motivazioni, bisogni, interessi e obiettivi - di
quanto non accada in gruppi di giovani. Da qui deriva il grande accento posto nella
formazione degli adulti sull'individualizzazione delle strategie d'insegnamento e di
apprendimento, sulle tecniche esperienziali piuttosto che trasmissive e sulle attività di aiuto
tra pari. La maggiore esperienza può avere anche tratti negativi nel senso di una maggiore
rigidezza negli abiti mentali, delle prevenzioni, delle presupposizioni e nella chiusura
rispetto a idee nuove e diverse modalità di approccio. Un'altra ragione che sottolinea
l'importanza dell'esperienza è che, mentre per i bambini l'esperienza è qualcosa che capita
loro, per gli adulti essa rappresenta chi sono. Essi cioè tendono a derivare la loro identità
personale dalle loro esperienze.
4. La disponibilità ad apprendere: quanto viene insegnato deve migliorare le competenze e
deve poter essere applicato in modo efficace alla vita quotidiana.
5. L'orientamento verso l'apprendimento: non deve essere centrato sulle materie ma sulla
vita reale. Gli adulti infatti apprendono nuove conoscenze, capacità di comprensione,
abilità e atteggiamenti molto più efficacemente quando sono presentati in questo contesto.
Questo punto ha un'importanza cruciale nelle modalità di esposizione dell'insegnante, degli
obiettivi e nei contenuti definiti e nella progettazione più generale dell'intervento formativo.
6. La motivazione: nel caso degli adulti le motivazioni interne sono in genere più forti delle
pressioni esterne. Tough (1979) ha scoperto che tutti gli adulti sono motivati a continuare a
crescere e a evolversi, ma che questa motivazione spesso viene inibita da barriere quali un
concetto negativo di sé come studente, l'inaccessibilità di opportunità o risorse, la
mancanza di tempo e programmi che violano i principi dell'apprendimento degli adulti. In
questo gioca anche un ruolo fondamentale la promozione dell'autodeterminazione,
soddisfacendo i bisogni psicologici innati di competenza, autonomia e relazione. La
37
competenza consiste nel sentirsi capaci di agire sull'ambiente sperimentando sensazioni di
controllo personale. L'autonomia si riferisce alla possibilità di decidere personalmente cosa
fare e come. Il bisogno di relazione riguarda la necessità di mantenere e costituire legami in
ambito sociale.
38
3 - LA RICERCA
In questo capitolo viene raccontata tutta la ricerca nelle sue componenti principali.
Partiamo dalla definizione delle key issues, sotto forma di domande cui si è cercato
risposta.
Successivamente viene descritto lo sviluppo della ricerca e presentati gli strumenti adottati,
per concludere con il diario delle attività e con l‟analisi dei dati.
39
40
3.1 - KEY ISSUES
1)
Ai dipendenti della PA è richiesta/proposta della formazione e con quali metodologie
di erogazione?
2)
La condivisione della conoscenza attraverso la collaborazione/cooperazione produce
degli effetti positivi sia a livello di singolo individuo che di organizzazione?
3)
E‟ opportuno promuovere l‟uso dell‟apprendimento informale e quali opportunità
offre?
Le tre domande nascono dalla curiosità e dal triplice ruolo del candidato:

cittadino interessato, in questa veste, ad una pubblica amministrazione che risponda
alle esigenze attraverso personale preparato, competente e gentile;

dipendente pubblico orientato alla ricerca di modi e motivazioni per ridare credibilità
alla pubblica amministrazione e valore al suo personale;

studente universitario, infine, con la necessità e volontà di concludere il percorso della
laurea specialistica proponendo uno studio concreto che potesse coniugare le tre
anime.
Nell‟identificare le domande si è proceduto ponendo al centro della ricerca l‟individuo,
dipendente della pubblica amministrazione, considerandolo l‟interfaccia tra la pubblica
amministrazione stessa ed i cittadini.
41
42
3.2 - SVILUPPO DELLA RICERCA
Il processo di ricerca può essere suddiviso in quattro fasi (Cardano, 2008):

disegno della ricerca;

costruzione della documentazione empirica;

analisi della documentazione empirica;

comunicazione dei risultati.
3.2.1 - IL DISEGNO DELLA RICERCA
Del disegno della ricerca fanno parte la definizione della domanda cognitiva (di cui
abbiamo già esposto nel precedente paragrafo dedicato proprio alle key issues, la
definizione della forma di ricerca e la definizione dei requisiti del ricercatore.
La forma della ricerca è stata in parte dettata dai tempi e dalla disponibilità di un unico
ricercatore. Pertanto si è optato per una forma on-line a partire dalla mail di invio del
primo questionario e di richiesta di adesione ad una non meglio definita ricerca on-line.
Il non aver definito l‟oggetto della ricerca ai destinatari è stata una scelta cosciente. Più
avanti, nel paragrafo dedicato al diario delle attività è riportato anche il testo della mail di
invito. L‟intento è stato quello di non condizionare in alcun modo la scelta di partecipare o
meno all‟attività on-line.
3.2.2 - LA COSTRUZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE EMPIRICA
La documentazione empirica è stata costruita stipulando due contratti: il primo con tutti gli
invitati a rispondere al questionario basato sulle poche regole definite con la mail di invito;
il secondo è il contratto più preciso con quanti si sono resi disponibili a partecipare alla
ricerca nell‟ambiente on-line.
Il ricercatore, nella conduzione della ricerca, ha assunto un ruolo di tutor/facilitatore.
43
La registrazione dei dati della ricerca è stata affidata ai log ed al materiale prodotto
dell‟interazione on-line ad agli appunti del ricercatore.
La scelta di svolgere buona parte dell‟attività on-line ha permesso, da una parte, al
ricercatore di gestire autonomamente l‟intero processo e, dall‟altra, ha obbligato il
ricercatore ad approfondire la conoscenza dell‟ambiente e delle sue peculiarità per poter
effettivamente un riferimento per gli utenti dell‟ambiente stesso.
3.2.3 - L‟ANALISI DELLA DOCUMENTAZIONE EMPIRICA
Consiste in un insieme composito di operazioni intellettuali volte a rispondere alla
domanda cognitiva formulata nel disegno della ricerca ed a quelle che eventualmente si
aggiungono durante la ricerca stessa.
L‟analisi si basa su una lettura metodica del corpus testuale, costituito dai testi generati dal
lavoro on-line e dalle note operative del ricercatore per inserire i testi all‟interno di una
cornice teorica di cui contribuisce a definire i contorni.
3.2.4 - COMUNICAZIONE DEI RISULTATI
La comunicazione dei risultati di questa ricerca è contenuta nei paragrafi dedicati al diario
delle attività ed alle conclusioni e prospettive.
44
3.3 - STRUMENTI
Gli strumenti della ricerca sono stati essenzialmente di due generi: da un lato il tradizionale
questionario quantitativo e dall‟altro un ambiente LMS (Learning Management System) per
gestire l‟intera attività on-line.
Il questionario quantitativo è stato utilizzato per “fotografare” lo stato dei soggetti in tre
momenti topici della loro carriera professionale e lavorativa:
 al momento dell‟inserimento nel mondo del lavoro;
 al momento dell‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro;
 al momento di conseguimento dell‟attuale livello retributivo.
Il questionario è stato strutturato in modo tale da ricondurre a codici o numeri le risposte
per semplificarne la lavorazione.
I dati relativi ai questionari sono stati trattati con foglio elettronico.
Le griglie di rilevamento sono state studiate appositamente per questo tipo di attività.
La e-mail è stata utilizzata quale strumento di invito alla compilazione del questionario
quantitativo. La scelta di questo strumento è stata condizionata dalla necessità di giungere
in tempi abbastanza stretti ai circa 800 individui. Trovandosi fisicamente e geograficamente
distanti non è stato possibile organizzare incontri in presenza per presentare l‟attività.
Inoltre l‟incontro in presenza avrebbe potuto “disturbare” la normale attività lavorativa
dell‟Ente per cui lavorano.
L‟attività
on-line
è
stata
svolta
in
un
ambiente
LMS,
Docebo
(http://www.docebo.org/doceboCms/), scelto per la facilità di installazione, gestione,
manutenzione e, aspetto non trascurabile, perché è un prodotto open source italiano. Nella
45
fase di scelta è stato considerato anche Moodle, il più diffuso dei LMS, ma considerato più
complesso e meno intuitivo per gli utenti.
Il periodo di attività condensato in circa due mesi ha imposto che i partecipanti non
avessero particolari problemi di familiarizzazione con l‟ambiente, altrimenti sarebbe
divenuto un ostacolo, piuttosto che uno strumento.
Per supportare l‟ambiente Docebo è stato registrato il dominio elearnet.org in hosting sui
sulla server farm di aruba.it, su server linux, ed acquistato lo spazio su database MySQL.
Linux e MySQL rientrano nella categoria dei prodotti open source.
In Docebo è stato predisposto un corso denominato
Degli strumenti a disposizione nell‟ambiente Docebo sono stati utilizzati:
 Avvisi: a parte il lancio delle prime attività, avvenuta a mezzo e-mail, ogni
comunicazione delle nuove attività è stata fatta all‟interno dell‟ambiente, nella prima
pagina del corso;
 Messaggi: per lo scambio di comunicazioni “interne” è stata anche utilizzata il sistema
di messaggistica integrato. Soprattutto per le comunicazioni mirate a determinati
partecipanti;
 Materiali: organizzate per settimane o per tema di approfondimento, sono stati forniti
materiali sia con lo scopo di stimolare la condivisione e la collaborazione sia con lo
scopo di tirare le fila su specifiche attività;
46
 Repository: si tratta di cartelle in cui i partecipanti possono consegnare il proprio
elaborato o contributo da presentare al coordinatore dell‟ambiente;
 Chat: è lo strumento di comunicazione sincrona dell‟ambiente, che si caratterizza per
la dinamicità dello scambio comunicativo, richiede, pertanto, che i partecipanti,
affinché sia produttivo, che siano preparati ed attenti all‟evolversi della comunicazione;
 Forum: è questo, invece, uno strumento asincrono che permette anche ai distratti di
rileggere quanto già inserito dagli altri partecipanti e meditare il proprio intervento.
 Wiki: a differenza del forum, dove i partecipanti inseriscono ognuno un proprio testo,
i partecipanti collaborano scrivendo tutti nello stesso testo. E‟ una modalità che
permette di “limare” il contenuto verso una vera conoscenza condivisa.
Un‟ultima considerazione su Docebo, associa al LMS anche un CMS (Content
Management System) valido anche per la creazione di siti di contenuti.
47
48
3.4 - DIARIO ATTIVITÀ
Da dicembre 2008 a settembre 2009 è stata svolta, parallelamente alla normale attività di
lavoro e di studio, una attività di ricerca ed approfondimento sulle metodologie di ricerca
qualitativa e quantitativa e sulle tematiche specifiche legate alla accountability ed
all‟apprendimento informale.
I nove mesi che hanno preceduto l‟attività riportata nel diario sono serviti a scegliere
l‟ambiente, prendere confidenza con esso e predisporlo in modo tale da agevolare le
attività.
A fine settembre è stata presa la decisione di partire con la ricerca.
Il lavoro si è svolto nei periodi:
- dal 15/10/2009 al 1/11/2009
lancio attività
- dal 2/11/2009 al 8/11/2009
prima settimana: ambientamento docebo
- dal 9/11/2009 al 15/11/2009
seconda settimana: accountability
- dal 16/11/2009 al 22/11/2009
terza settimana: 5 motivi per essere accountable
- dal 23/11/2009 al 29/11/2009
quarta settimana: 3 cose per nulla accountable
- dal 30/11/2009 al 6/12/2209
quinta settimana: accountability e bilancio sociale
- dal 7/12/2009 al 13/12/2009
sesta settimana: apprendimento informale
- dal 14/12/2009 al 20/12/2009
settima settimana: valutazione e verifica
Nelle pagine che seguono sono riepilogate le attività svolte per settimana riportando i
contenuti del corso collabor@pprendiamo.
49
Dal 15/10/2009
Al 1/11/2009
Lancio e-mail questionario e richiesta disponibilità per l‟attività on-line.
Preparazione ambiente e rilascio credenziali di accesso.
Testo e-mail invito:
Carissimi colleghi, sono a chiedervi qualche minuto di attenzione per compilare l'allegato
questionario.
Innanzitutto grazie per la disponibilità.
Sono Federico Lemut, nella vita professionale mi occupo di reti e assistenza informatica per la
Provincia di Cuneo, ma non è per questo motivo che vi scrivo.
Sono laureando in Relazioni Pubbliche e Reti Mediali presso la Facoltà di Scienze Politiche
dell’Università di Torino e sto lavorando ad una tesi di ricerca dal titolo ambizioso:
“Accountability nella Pubblica Amministrazione e sviluppo delle risorse umane: l’opportunità
dell’apprendimento informale”.
Relatore è il Prof. Guglielmo Trentin, titolare del corso di “Tecnologie di rete e sviluppo delle
risorse umane”.
Per iniziare il lavoro avrei bisogno che venga compilato l’allegato questionario indirizzato a
cogliere l’evoluzione formativa prima, durante e dopo l’inserimento nel mondo del lavoro.
I dati saranno trattati in forma anonima.
Il questionario può essere compilato digitalmente e allegato ad una mail di risposta a questa.
Se non siete interessati all’attività di cui qui sotto il vostro indirizzo e-mail sarà cancellato subito
dopo aver ricevuto il questionario compilato.
L’indirizzo non sarà cancellato se rispondendo al questionario richiederete di ricevere copia
digitale della tesi (una volta discussa) per conoscere i risultati della mia ricerca.
Se vi interessa, dopo questo questionario sarà sviluppata una attività in rete, in un ambiente per
l’apprendimento on-line appositamente predisposto il cui accesso sarà possibile solo ad utenti
registrati.
In questa attività saranno chieste 1-2 ore la settimana per le quali io darò disponibilità on-line
dalle ore 19 alle ore 22 (lunedì al giovedì) o via mail, compatibilmente con le attività lavorative,
anche fuori da tali orari.
L’attività on-line avrà inizio ai primi di novembre e si concluderà nella prima metà di dicembre.
Per partecipare a questa attività è sufficiente indicare nella mail di risposta al questionario i
seguenti dati:
-
Esplicito interesse a partecipare all’attività on-line;
-
Cognome e Nome
-
Ente presso cui lavorate
-
Settore
-
Livello attuale
50
Sono dati necessari per organizzare al meglio i lavori di gruppo (alcuni orizzontali ed alcuni
verticali).
Attendo numerosi questionari per lavorare su una base dati significativa. Grazie per la
collaborazione.
Federico Lemut
Per informazioni e chiarimenti sul questionario: [email protected]
Già nelle prime due settimane di lancio il ritorno dei questionari sfiorava i 100. E le
adesioni all‟attività on-line risultavano 10.
51
Dal 2/11/2009
Al 8/11/2009
Ambientamento in Docebo
E‟ stata inviata la mail con le credenziali di accesso ed in allegato il file con le istruzioni per
familiarizzare con l‟ambiente in formato PDF.
Testo e-mail
Il tuo utente è: nome.c
La password è: *********
In allegato trovi le istruzioni per fare passo-passo le prime attività.
L'ambiente lo trovi: http://www.elearnet.org/docebo
Fede
Documento elearnet_student.pdf
Manuale studente – edizione nov. 2009
Per accedere visitare il link: http://www.elearnet.org/docebo
52
Inserire il proprio nome utente nel campo Username e la propria password nel campo
Password.
Premere Login.
53
La prima cosa da fare è, per motivi di privacy e sicurezza, cambiare la propria password.
PASSO 1 – Cambiare password
Dal menù orizzontale “La mia area” selezionare la voce Cambia password
54
Nota: Il menù orizzontale è il menù dell‟ambiente a tua disposizione. Da esso puoi:
Ritornare alla pagina di ingresso
Sfogliare il catalo corsi
-> I miei corsi
-> Catalogo corsi
Gestire le funzioni legate al tuo profilo utente -> La mia area
Partecipare ai forum dell‟ambiente
Scambiare messaggi con i partecipanti
-> Community
-> Messaggi
55
Inserire la vecchia password ;
Inserire la nuova;
Inserire nuovamente la nuova.
Premere il pulsante Salva modifiche (nel riquadro in basso a destra).
Bene questa primo passo è completato. Per verificare l‟efficacia della modifica puoi
chiudere premendo Esci (in rosso nel menù orizzontale in alto a destra) e rientrare
digitando la nuova password.
PASSO 2 – Entrare nel corso “collabor@pprendiamo”
Premere il link del titolo del corso
56
Per la prima settimana la prima pagina presenta l‟introduzione.
Sulla sinistra trovi i menù del corso (come vedi, in altro c‟è sempre il menù dell‟ambiente).
Diviso in 3 sezioni:
-
Students area
-
Collaboration area
-
Statistiche della tua presenza on-line
In particolare, questa settimana, nella Student Area – Materiali, trovi una copia di questo
file.
Tipicamente i materiali sono risorse che vengono messe a disposizione da docenti e tutor
di un corso on-line.
Gli studenti possono depositare i propri contributi nel repository.
PASSO 3 – Depositare un documento nel Repository
Dopo aver predisposto un documento di testo di presentazione, provare a depositarlo nel
repository.
57
Premere Inserisci un nuovo file
Premere Sfoglia e cercare il file da caricare.
Selezionare il file e premere Apri
Scrivere una breve presentazione nel campo Descrizione
58
E premere Salva modifiche
Ora il file è caricato. Puoi verificarlo aprendolo ed eventualmente aggiornarlo
sostituendolo premendo il tasto modifica e caricando di nuovo il file dal tasto sfoglia.
59
Dal 9/11/2009
Al 15/11/2009
Definizione accountability
Ai partecipanti è stato chiesto di depositare nel repository una propria definizione di
accountability. Quattro partecipanti hanno depositato un proprio elaborato.
Il lavoro del ricercatore è stato quello di fondere le quattro versioni in un unico testo e
renderlo disponibile sul wiki.
Avvisi in bacheca
Attività seconda settimana
09-11-2009 14:34
Questa sera vi arriverà la mail con le istruzioni dell'attività di questa settimana.
Incominciamo ad entrare nel vivo del discorso: l'ACCOUNTABILITY.
Grazie
Istruzioni wiki
10-11-2009 21:44
Nei Materiali della settimana 2, ho pubblicato le istruzioni per fare i primi passi nel wiki.
Sono propedeutiche al lavoro che andremo a fare dalla prossima settimana.
Premio presenza
13-11-2009 17:20
Nei forum trovi i dettagli del premio per colui/colei che avrà passato il maggior tempo
nell'ambiente.
P.S. questo avviso non viene mandato via mail per avvantaggiare chi ha il coraggio di
entrare nell'ambiente.
E-mail attività
Ciao,
ecco, in allegato, il "compitino" per la seconda settimana.
Alcuni
di
voi
non
hanno
neanche
60
provato
ad
entrare
nell'ambiente
(http://www.elearnet.org/docebo). Mi piacerebbe comunque avere un feedback su
come si è trovato chi ha trovato il tempo di accedere ed anche da chi non ha neanche
provato.
Vi ricordo che siamo all'interno di un "lavoro" che ha come scopo individuare
determinate logiche di comunicazione.
Pertanto è fondamentale comunicare anche le impressioni negative o la mancanza di
stimoli adeguati
Purtroppo, per non condizionarvi, sono un po' costretto a fornirvi gli elementi poco
alla volta.
Pertanto vi esorto a comunicare con me ogni vostra sensazione, anche quelle
negative.
Grazie
Testo dell‟allegato PDF
Collabor@pprendiamo – 2^ settimana
Traccia delle attività da svolgere
L’attività principale di questa settimana consiste ancora in un lavoro da svolgere in piena
autonomia.
Vi chiedo di eseguire una vostra ricerca per definire cosa sia, o possa essere, l’accountability
riferita alla pubblica amministrazione.
Potete partire da wikipedia (http://www.wikipedia.org/), per notare subito che nelle pagine in
lingua italiana non è ancora stata scritta una definizione per quanto riguarda la pubblica
amministrazione (http://it.wikipedia.org/wiki/Accountability).
Perché vi chiedo questo sforzo.
Il testo da voi predisposto, da depositare nel repository “Accountability”, deve essere lungo
almeno 100 parole e non più lungo di 300. Va bene in formato testo .doc, .txt, .odt.
61
Dalla settimana prossima cominceremo a lavorare in modalità collaborativa, da ciò discende la
necessità di avere approfondito personalmente almeno il tema centrale per poter costruire un
linguaggio condiviso e comprenderci.
Dalla settimana prossima lavoreremo a costruire il nostro wiki collaborativo e la base sarà
proprio la definizione che io elaborerò dai nostri testi.
Wiki collaborativo
ACCOUNTABILITY
L' azione e l'impegno di "dare conto di", cioè di motivare le ragioni delle azioni intraprese, dei
costi sociali prodotti, dei vantaggi sociali realizzati. Nelle democrazie rappresentative, in
particolare, accountability è il dovere in capo a coloro che sono investiti di una delega
elettorale di rendere conto al corpo elettorale delle loro decisioni, dell'operato
dell'amministrazione e dei risultati ottenuti.
E' un concetto che ha risvolti nell'etica e nella governance che assume diversi significati.
Ed è più facile definirlo come sintesi di alcuni sinonimi: responsabilità, capacità di dare
risposte, credibilità.
Una traduzione molto letterale potrebbe essere "responsabilità" nei confronti di qualcosa o
qualcuno.
Accountability è così esemplificata: "A è accountable nei confronti di B quando A è obbligato
ad informare B sulle sue azioni presenti o future, a giustificarle ed eventualmente essere
sanzionato in caso di violazioni o secondo quanto prevede la vigente legislazione in materia".
62
(http://en.wikipedia.org/wiki/Accountability)
Nella Pubblica Amministrazione si può individuare una accountability dei politici ed una dei
dipendenti (dirigenti e manager in primis). La classe politica è responsabile verso la collettività
che le dà il mandato. Si tratta di informare e rendicontare ai cittadini in merito alle scelte che
hanno ripercussioni sul territorio e la comunità di riferimento.
Per dirigenti e manager (ed in generale per i dipendenti) si tratta di rendere conto delle scelte
adottate e degli obiettivi realizzati in termini di efficienza, efficacia ed economicità.
Un'altra
definizione,
presa
da
un
glossario
di
economia
(http://economia.tesionline.it/economia/glossario.jsp?GlossarioID=2465):
nasce
per
"trasmettere informazioni finanziarie" e successivamente utilizzato per "dar conto del
corretto utilizzo delle risorse e della produzione di risultati in linea con gli scopi istituzionali".
Il concetto di base è che gli individui siano responsabili delle loro azioni all'interno del sistema
(concetti peraltro già espressi, seppur timidamente dalla L. 241/90).
(Riassunto ed integrazione dei contributi di Luigi, Marco, Patrizia e Roberto)
63
Dal 16/11/2009
Al 22/11/2009
5 motivi per essere accountable
In questa settimana viene lanciato un forum sui 5 motivi per essere accountable e
introdotto il concetto di collaborazione nel wiki.
Avvisi in bacheca
Parte il wiki collaborativo
15-11-2009 22:07
Nella "collaboration area" trovate il wiki. Ho cercato di riportare ad un'unica definizione i
contributi di Luigi, Marco, Patrizia e Roberto.
Provate ad andare a leggerla e, se non vi soddisfa portate le vostre modifiche
liberamente.
Pagine personali wiki
18-11-2009 20:34
Una di voi ha avuto il coraggio di riempire la propria pagina personale. E fare il
collegamento ad una pagina. Qualcun altro vuole provare?
Avvisi via mail delle novità
18-11-2009 20:38
Ho attivato la possibilità di essere informati via mail di nuovi messaggi, avvisi, etc..
Sono facoltativi, ma potete provarne qualcuno se non tutti.
Come si fa?
In "La mia area" (nel menù orizzontale dell'ambiente) selezionate "Le mie notifiche".
Al momento la notifica sms non è funzionante. E comunque avrebbe bisogno che
inseriate un numero di cellulare nei dati del vostro profilo.
Per ora accontentatevi delle e-mail
64
Testo e-mail
L'impegno che vi chiedo questa settimana consiste in:
1) verificare ed eventualmente correggere la definizione di accountability nel wiki
collaborativo. E' la sintesi dei 4 contributi giunti.
2) intervenire nel forum "5 motivi per essere accountable" portando il vostro contributo. Non
preoccupatevi degli aspetti negativi (ne parliamo la prossima settimana)
Non esitate a contattarmi per qualsiasi delucidazione e/o dubbio.
Ciao e grazie
Interventi nel forum
5 motivi per ESSERE accountable
5 motivi per ESSERE accountable
Discussioni
Messaggi
2
9
Questa settimana proviamo ad interagire in modo asincrono
usando il forum. L'impegno è inteso ad identificare almeno 5
motivi per essere accountable.
Ultimo
mess.
:
18-11-2009
19:24
Art. 97 Cost. ... ( di: Lemut Federico )
Lemut
Federico
Amministratore
Scritto il : 15-11-2009 22:32 ( 11 Giorni fa )
Oggetto : Think positive
Mi raccomando, questa settimana pensiamo in positivo. Cioè parliamo
solo di motivi per ESSERE accountable.
Messaggi : 20
Profilo
Patrizia
Scritto il : 16-11-2009 12:27 ( 11 Giorni fa )
Studente
Oggetto : 5 motivi....
65
oddio, per me il primo sarebbe sfatare il mito che e' difficile avere
rapporti con la P.A.,
Messaggi : 6
Profilo
quindi una relazione piu' diretta, forse
biunivoca con l'utenza. (sebbene sia un mito solo per la realta' che
conosco io, perche' credetemi ho avuto necessita' di comunicare con
ministero ed ho trovato l'interlocutrice arrogante, indisponente,
ignorante, affetta da complesso di superiorita' nei confronti del resto
del mondo).
percorsi burocratici meno tortuosi, quindi maggiore trasparenza e
tempi di attesa ridotti.
elasticita' sia di schemi che mentale. quindi gestione piu' dinamica del
lavoro referenti ben precisi in funzione delle pratiche da espletare.
evitiamo tempi morti per capire chi segue cosa.
interazione/collaborazione P.A. - utenza. Dialogo
stimolo psicologico e gratificazione reciproca.
Federico
Scritto il : 16-11-2009 19:51 ( 10 Giorni fa )
Amministratore
Oggetto : "Relazione più diretta, forse biunivoca co
"Relazione
più
diretta,
forse
biunivoca
con
l'utenza".
Grazie Patrizia, hai colto il senso e la differenza che intercorre tra
Messaggi : 20
Profilo
informare e comunicare. La comunicazione avviene su un canale
bidirezionale. La cui funzione di ascolto è importante quanto quella del
parlare.
L'arroganza dell'interlocutore non potrebbe essere un meccanismo per
nascondere ignoranza?
Comunque questa settimana pensiamo positivo.
Ridare fiducia nella pubblica amministrazione è da solo un ottimo
motivo per essere accountable.
Mi piace anche la tua conclusione: di sicuro una comunicazione che è
avvenuta in modo corretto dovrebbe lasciare soddisfatte tutti gli attori
che vi hanno preso parte.
Luigi
Scritto il : 17-11-2009 10:39 ( 10 Giorni fa )
Studente
Oggetto : Accountability & P.A
Grazie a Voi, ho scoperto che esiste l’”Accountability” e, soprattutto,
66
Messaggi : 9
Profilo
che cosa essa significhi con particolare riferimento alla P.A.
Ho letto, poi, le Vostre osservazioni nel Forum che ho trovato molto
interessanti.
A questo punto, però, mi sorge una domanda.
Perché dobbiamo prendere a prestito dai sistemi anglosassoni
l’”Accountability” quando, a ben vedere, essa è già presente da tempo
nel nostro sistema giuridico anche se sotto diversa veste?
Più precisamente, soprattutto nel Forum lamentate che nella P.A.
operano troppo spesso funzionari con modi "arroganti, indisponenti,
ignoranti, affetti da complesso di superiorità nei confronti del resto del
mondo", che oppongono al cittadino una stolta burocrazia al fine di
celare la loro pochezza ed inefficienza.
Ebbene, purtroppo non è raro imbattersi nella P.A. in simili soggetti,
ma la mia domanda è: per neutralizzare simili soggetti, è proprio
necessario inventarsi l’”Accountability”?
I problemi testé lamentati mi paiono essenzialmente di tipo metagiuridico, o meglio il risultato di decenni di malgoverno della P.A.
Se esaminiamo la macchina amministrativa nel suo funzionamento,
non dovrebbe essere difficile osservare che i principi sintetizzati nel
termine ”Accountability” erano già perseguiti dal legislatore molto
prima dello stesso avvento della Costituzione repubblicana.
Non voglio fare il laudator temporis acti, ma non posso non pensare
che quanto affermato dagli artt. 97 e segg. Cost., null’altro è se non
la
costituzionalizzazione
amministrativo
e
che
di
il
principi
legislatore
previgenti
costituente
nel
sistema
ritenne
di
costituzionalizzare in conseguenza della parentesi autoritaria del
passato ventennio fascista.
In altre parole, i difetti da voi lamentati sono conseguenza di una P.A.
in cui è sparito il rapporto gerarchico, in cui si sono persi il concetto
che gli Uffici sono al servizio del cittadino ed una seria meritocrazia.
A tali principi, peraltro, è sempre stato improntato il nostro sistema
giuridico almeno fino agli anni ’60.
Con la cd. rivoluzione del ’68 si è voluto eliminare l’autoritarietà dello
Stato, ma non si è capito che tale fine non si perseguiva facendo
67
saltare le linee di comando della macchina amministrativa.
Sono, infatti, convinto che se si ripristina un serio principio gerarchico
nella P.A. e se si sottomette quest’Ultima ad un Potere politico serio e
forte perché consapevole d’essere investito del proprio mandato dalla
Nazione, la P.A. non tarderà a ritornare efficiente e agile così come
tutti ci auspichiamo.
Tale operazione, però, può decollare solo se si riforma l’intero
sistema, anche a livello politico, e se si modifica anche la cultura
dominante a livello sociale: occorre che il cittadino impari che la
propria attività professionale in qualsiasi Settore è un servizio svolto a
favore della Collettività e che il Bene comune è una risorsa da
salvaguardare. Se il cittadino/elettore capirà ciò, la P.A. riprenderà a
eseguire la legge nel suo spirito autentico e mali ormai endemici come
la burocrazia kafkiana e l’arroganza dei suoi funzionari verranno, se
non altro, ridotti in minimi termini.
Federico
Scritto il : 17-11-2009 13:32 ( 10 Giorni fa )
Amministratore
Oggetto : Buon senso della/nella Res Pubblica?
Grazie
Luigi,
l'intervento me lo leggo con calma stasera. Ma sono d'accordo con te
Messaggi : 20
Profilo
che sarebbe necessario trovare una parola italiana per definire in
modo chiaro la "quaestio".
E' evidente che se è necessaria una legge (o più di una), il buon senso
ha già fallito!
Ora però, per quelli come me, dovresti elencare i principi senza
nasconderli nelle parole da "avvocato".
Roberto
Scritto il : 17-11-2009 22:04 ( 9 Giorni fa )
Studente
Oggetto : Ambiente di lavoro ed umore del dipendente
Talvolta
il
dipendente
collaborazione
Messaggi : 7
con
pubblico
l’utenza
non
perché
è
molto
fa
un
disponibile
lavoro
alla
che
fondamentalmente non gli piace od è costretto a farlo in un luogo non
adatto.
Profilo
Per esempio, ho conosciuto un signore che era parecchio indisponente
68
per telefono e non ne capivo il motivo.
Quando sono andato a portare la documentazione che mi aveva
richiesto, ho scoperto che lavorava in 4mq in un sottotetto ed era il
mese di luglio.
Anche io sarei un po’ nervoso nelle sue condizioni.
Al contrario, durante la mia precedente esperienza lavorativa nel
campo dell’arredamento per ufficio, le persone più cordiali che ho
incontrato, avevano uffici adeguati alla persona, curati, con piante,
ecc.
Penso che a volte i pubblici dipendenti sono visti un po’ come
pelandroni che non hanno voglia di lavorare e che non sono mai in
ufficio, forse bisognerebbe anche dargli un ufficio adeguato oltre al
rispetto per quello che stanno facendo.
Ho letto alcuni anni fa di uno studio sugli ambienti di lavoro nei paesi
anglosassoni; gli uffici con il rendimento maggiore erano quelli dove il
dipendente aveva una sedia comoda, un ufficio piacevole e faceva un
lavoro gratificante.
In Italia questo concetto non esiste e bisogna spendere il meno
possibile per il dipendente.
Ho sentito inoltre che alcune realtà lavorative private organizzano
corsi di autostima e formazione relazionale del dipendente, con ottimi
risultati.
Per concludere, il lavoratore soddisfatto di quello che sta facendo e
del luogo in cui lo fa, è più redditizio e maggiormente propenso a
trasmettere la sua conoscenza agli altri.
….mi comprate una sedia che non faccia venire mal di schiena? L’ho
già vista sul catalogo ma se la chiedo all’economato mi sparano per
ridurre i costi alla fonte!
….cedo la mia dei cinesi …tenuta bene ….quasi nuova
Federico
Scritto il : 17-11-2009 23:19 ( 9 Giorni fa )
Amministratore
Oggetto : Sintesi...
69
Roby, il punto di vista dell'architetto è interessante. Ma hai un pò
anticipato ciò di cui avremmo dovuto parlare la settimana prossima.
Messaggi : 20
Profilo
Ovvero le cose negative...
Provo a dare io uno spunto: un motivo per essere accountable
dovrebbe/potrebbe essere proprio la necessità di ricreare la fiducia
nelle istituzioni.
E, come dice Roby, passa anche attraverso l'ambiente in cui avviene
la relazione tra istituzione (rappresentata dal dipendente) e cittadino.
L'ambiente in cui avviene la comunicazione ha quindi un suo "peso"
sul risultato della comunicazione stessa.
Certo, che se l'ambiente è poco accogliente per il cittadino,
figuriamoci come influisca sull'umore del dipendente che ci deve
passare tutta la giornata.
Un altro motivo per essere accountable dovrebbe/potrebbe essere
quella di ridare prestigio al ruolo di dipendente pubblico. Che non
significa che "se la deve tirare" e che possa far pesare le cose. Si
tratta invece di avere persone preparate e competenti che siano
autorevoli perchè ascoltano e sanno spiegarsi.
Cosa ne dite?
Luigi
Scritto il : 18-11-2009 10:56 ( 9 Giorni fa )
Studente
Oggetto : Sintesi...
Direi di sì.
Insomma, il fondamento dell'attività della P.A. è proclamato nell'art.
Messaggi : 9
Profilo
97 Cost. Più precisamente la P.A. deve essere imparziale, efficiente e
deve essere organizzata secondo i principi di competenza (in senso
amministrativo) e di gerarchia.
Tutto il resto sono dei corollari. Infatti, la P.A. per essere efficiente
deve poter contare su funzionari preparati. Se il funzionario è
preparato, risolverà i problemi agevolmente e, pertanto, sarà il primo
ad essere infastidito dalle lungaggini burocratiche.
D'altro canto la trasparenza della P.A. non deve far dimenticare che
quest'Ultima è sempre chiamata a contemperare interessi opposti e,
quindi, per definizione, agisce in posizione di supremazia. Ciò implica
che il funzionario deve essere responsabile, ma in primo luogo nei
confronti della struttura.
70
Per far ciò occorre, però, che sia ripristinato un serio rapporto di
gerachia all'interno della P.A. in cui siano ben chiari i centri di potere.
Ciò è possibile, però, solo se nella P.A. venga addestrata una
dirigenza
pubblica
che
sia
all'altezza
della
situazione.
Infine, il funzionario deve essere messo nelle condizioni di poter
lavorare al meglio delle proprie capacità e qui veniamo al discorso
dell'ambiente di lavoro, della dotazione dell'Ufficio...
Ecco perchè dicevo che nel diritto amministrativo l'"accountability"
non serve. Basta applicare gli strumenti normativi che già sono forniti
dall'ordinamento.
Federico
Scritto il : 18-11-2009 19:24 ( 8 Giorni fa )
Amministratore
Allegato :
Oggetto : Art. 97 Cost.
Messaggi : 20
Per non dare per scontato nulla, riporto il testo dell'art. 97 della
Costituzione italiana.
Profilo
------------------------------------------------------------------Art. 97
I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo
che
siano
assicurati
il
buon
andamento
e
l'imparzialità
dell'amministrazione.
Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza,
le
attribuzioni
e
le
responsabilità
proprie
dei
funzionari.
Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante
concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.
------------------------------------------------------------------In allegato trovate il testo completo della Costituzione
Tiriamo le fila
5 motivi per ESSERE accountable
Tiriamo le fila
1) Innanzitutto per essere accountable è necessario esprimersi in modo tale da essere
compresi: questo vale anche per la parola accountability ed i suoi derivati in lingua inglese.
La trasparenza nelle comunicazioni è forse il punto di partenza.
71
2) Riportare il focus dell’azione sull’utenza. Non deve essere il cittadino a sentirsi
imprigionato in un sistema che non capisce e/o sopporta, né tanto meno comportarsi con il
dipendente pubblico come se fosse uno schiavo. Ciò impone ancora una volta che siano
chiari i ruoli, definite le competenze e, ritornando al punto 1, che siano comunicate in modo
comprensibile ai cittadini. Ed anche ai dipendenti pubblici.
3) Ricreare la fiducia nelle istituzioni: è questo il punto in cui si scontrano le promesse
elettorali dei politici con le scarse risorse economiche degli enti pubblici. L’art. 97 della
Costituzione italiana delinea alcuni concetti fondamentali perché i pubblici uffici siano
equilibrati nei confronti dei cittadini, partendo dall’idea che la pubblica amministrazione
agisca in posizione di supremazia. Per ricreare la fiducia è necessaria un’azione coordinata
tra politici e manager della PA. E’ utile riscoprire i rispettivi ruoli e compiti. L’azione di
rinnovamento deve poter essere perseguita a prescindere dai cicli elettorali.
4) Restituire dignità ai dipendenti pubblici: la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti
della PA è il punto di partenza per restituirgli quella dignità dovuta al ruolo attraverso lo
sviluppo di competenze. Il nuovo ruolo dei dipendenti pubblici richiede che non si limitino a
conoscere solo il proprio “giardino” ma che estendano le conoscenze anche a ciò che viene
intorno a loro. Un dipendente capace di dare una risposta completa all’utente cittadino
avrà fatto un passo avanti perché il cittadino si dichiari soddisfatto e ritorni a avere fiducia
nella istituzione e rispetto per il funzionario che la rappresenta.
5) Formare una nuova coscienza sulla res publica: e questo è il passo mentale che devono
compiere tutti ed in particolare i cittadini. Solitamente il cittadino avvicina la PA per farsi
risolvere un problema o per evitare di pagare un qualcosa. O per avere qualcosa gratis. Il
ritorno al futuro consiste nel tornare a considerare la PA come quella istituzione che
interviene laddove il privato cittadino non è in grado di arrivare con le proprie risorse e
forze. Non laddove il cittadino vuole arrivare senza impegnarsi o impegnare le proprie
risorse. La cosa pubblica è pubblica per definizione.
72
Dal 23/11/2009
Al 29/11/2009
3 cose per nulla accountable
Avvisi in bacheca
Attività 4^ settimana
22-11-2009 21:15
Questa settimana ci concentriamo sulle "3 cose per NULLA accountable" (vedi forum).
E' l'ultima volta che invio anche una mail, a questo punto dell'attività, se di vostro
interesse, dovrebbe già essere naturale entrare nell'ambiente e verificare se vi sono
delle novità.
Per questo vi è di aiuto la possibilità di attivare le notifiche via mail.
Ho anche implementato il wiki collaborativo. Andate a dare un'occhiata. Se trovate
qualche termine che ritenete abbia bisogno di approfondimenti potete:
1) intervenire direttamente;
2) chiedere lumi ad altri attraverso il forum;
3) segnalarmi le cose che richiedono attenzione.
Vi ringrazio per la collaborazione, sta venendo un lavoro eccellente.
Testo e-mail
Questa settimana ci concentriamo sulle "3 cose per NULLA accountable" (vedi
forum).
E' l'ultima volta che invio anche una mail, a questo punto dell'attività, se di vostro
interesse, dovrebbe già essere naturale entrare nell'ambiente e verificare se vi sono
delle novità.
Per questo vi è di aiuto la possibilità di attivare le notifiche via mail.
Ho anche implementato il wiki collaborativo. Andate a dare un'occhiata. Se trovate
qualche termine che ritenete abbia bisogno di approfondimenti potete:
1) intervenire direttamente;
2) chiedere lumi ad altri attraverso il forum;
3) segnalarmi le cose che richiedono attenzione.
Vi ringrazio per la collaborazione, sta venendo un lavoro eccellente.
73
Discussione nel forum
Autore

Federico
Amministratore
Testo del messaggio
Scritto il : 22-11-2009 14:38 ( più di un mese fa )
Oggetto : Lamentarsi si, ma...
... con un occhio alla critica costruttiva.
Siamo nella duplice veste di cittadini e dipendenti della PA. Abbiamo
la possibilità di osservare dall'interno il nostro Ente ed avere contatti
Messaggi : 34
Profilo
con gli altri Enti.
E siamo utenti dei servizi.
Chi meglio di noi può comprendere la situazione?

Roberto
Scritto il : 23-11-2009 21:33 ( più di un mese fa )
Oggetto :
Studente
Giusta osservazione quella del doppio ruolo e spesso ce ne
dimentichiamo, soprattutto nei confronti degli utenti che si rivolgono
alla P.A. per avere risposte.
Messaggi : 10
Profilo
La provincia copre vari settori di competenza, che talvolta sono molto
diversi tra loro ma con funzionari che ricoprono un posto per il quale
non sono sufficientemente formati.
Per citare il “principio di Peter”: “ogni dipendente, nell’evoluzione
lavorativa, passa da un livello di competenza ad uno di incompetenza
fino a raggiungere il suo massimo livello di incompetenza” (non ho il
libro sotto mano per la citazione corretta, ma è una sana lettura che
consiglio).
La mia critica costruttiva è la seguente, e prendo ispirazione
dall’utilizzare per lavoro altri enti pubblici, soprattutto i comuni.
1) Alcuni enti hanno una facciata bella e curata ma appena entri nel
palazzo non sai dove andare per mancanza di indicazioni o personale
che ti sappia indirizzare.
Altri hanno un aspetto semplice, ma all’ingresso trovi sempre
personale preparato, che ti sa dare le prime indicazioni per quello che
74
Autore
Testo del messaggio
devi fare, ed in pochissimo tempo raggiungi il settore di tuo interesse.
…le prime indicazioni date all’ingresso sono molto utili al cittadino che
non conosce il luogo in cui si trova
2) nell’era dell’informazione digitale, molti enti si sono dotati di pagina
internet con le disposizioni istituzionali oppure per reperire modulistica
, ecc. Mi è capitato di trovare modulistica errata con riferimenti a leggi
abrogate o contraddittoria con altri modelli.
…se vuoi agevolare l’utente con strumenti informatici, l’ente deve
fornire documentazione corretta e aggiornata
3) ogni tanto mi capita di vedere utenti che vagano per i corridoi in
cerca di un funzionario che tutti hanno visto ma nessuno sa dove si
trova (…al bar ma non lo dicono visto che è il 3° caffe della mattina)
… la pausa caffè va bene …ma almeno lasciamo detto ai colleghi dopo
quanto abbiamo intenzione di rientrare

Luigi
Scritto il : 24-11-2009 08:48 ( più di un mese fa )
Oggetto :
Studente
Concordo in pieno!
Se si applicasse anche nel lavoro la regola "Non fare agli altri ciò che
non vorresti venisse fatto a te!", probabilmente molti problemi
Messaggi : 15
sparirebbero nella P.A. e non solo!
Profilo

Federico
Amministratore
Scritto il : 24-11-2009 12:19 ( più di un mese fa )
Oggetto : Spieghiamoci meglio
Bene, Roby e Luigi, avete focalizzato alcune cose importanti.
Certo Luigi è già tutto scritto e la legge non ammette ignoranza. Però
spendere
Messaggi : 34
Profilo
due
parole
per
indicare
quelle
situazioni
critiche...
Roby, ha centrato una cosa importante che, se vi ricordate, era una
domanda del questionario. "Ritenete che una migliore conoscenza
dell'Ente possa essere funzionale allo svolgimento dei compiti previsti
nella tua giornata lavorativa?".
75
Autore
Testo del messaggio
La maggior parte dei dipendenti pubblici non ha ben chiaro che nei
suoi compiti, anche se non espliciti, c'è anche quello di aiutare un
cittadino ad orientarsi, anche se non deve andare proprio da lui.
L'accountability nasce anche dai piccoli gesti di cortesia. Che alla fine
si riflettono sulla valutazione dell'Ente.
L'Ente, o meglio gli amministratori dovrebbero fare attenzione a
sottolineare e premiare proprio le piccole cose che riavvicinano il
cittadino alle istituzioni.

Patrizia
Studente
Scritto il : 25-11-2009 10:48 ( più di un mese fa )
Oggetto : tre cose...
dunque, dall'esperienza che ho avuto io come utente della P.A., e mi
riferisco sempre ai ministeri, ho notato che hanno schemi molto rigidi,
scarsa
Messaggi : 10
Profilo
disponibilita'
oraria,
nessuna
predisposizione
ad
andare
incontro alle esigenze dei cittadini. ho notato che man mano che il
servizio diventa piu' capillare, cioe' quando passiamo dalla P.A. statale
alla P.A. locale il rapporto migliora. e' come se i ministeri fossero
lontani anni luce dai cittadini.
In ogni caso la cosa
meno accountable in assoluto, e che a mio
avviso ci fa fare la figura dei pellegrini, e' dare informazioni differenti
sullo stesso argomento a seconda del funzionario che si interpella.
sono d'accordo con quanto dice Roby in merito alla rintracciabilita' dei
funzionari e delle pause caffe'. ma ritorniamo sempre al punto
cruciale: il buon senso.
Ne basterebbe un pizzico.
Quindi
riassumendo,
cose
poco
"responsabili"
nella
P.A:
una troppo libera interpretazione delle informazioni da fornire
all'utenza che ha come conseguenza:
- percorsi amministrativi differenti da un comune all'altro e da una
provincia all'altra;
quindi mancanza di buona concertazione tra enti locali in merito agli
iter amministritivi;
talvolta
schemi
od
orari
rigidi
(sebbene
non
riguardi
noi
in
particolare);
accessibilita' informatica (ed informatizzazione) ancora troppo scarsa.
76
Autore
Testo del messaggio
E permettetemi di aggiungere ancora una cosa:
scarsa incentivazione, da parte dell'ente, del merito.
Ora chiudo se no mi vengono in mente altre centinaia di cose e non
tutte pertinenti.

Federico
Amministratore
Scritto il : 25-11-2009 18:52 ( più di un mese fa )
Oggetto : Buon senso...
Leggendo Patrizia, mi viene in mente che uno dei problemi che
incontra un cittadino è che lo stesso certificato viene rilasciato da
uffici/servizi che, a seconda del Comune/Provincia/Regione, che si
Messaggi : 34
Profilo
chiamano in modi differenti.
Mi viene in mente quando ho preso servizio proprio in Provincia mi
veniva chiesto un certificato medico che in Piemonte veniva rilasciato
da "Medicina del Lavoro" e in Liguria (dove ero residente) da
"Medicina Legale" (o viceversa), e sono stato sballottato tra i due
servizi prima di farmelo comunque fare.
Lo stesso modulo di richiesta di uno stesso servizio varia da ente ad
ente.
E proprio di questi giorni mi viene in mente la normalizzazione delle
comunicazioni/lettere della Provincia di Cuneo per poter inseire il logo
dei 150 anni. A volte sembrano uscite da enti diversi e non dallo
stesso ente.
Si, in effetti un pò di buon senso basterebbe a risolvere un sacco di
criticità alla fonte.

Marco
Scritto il : 26-11-2009 16:17 ( più di un mese fa )
Oggetto : contributo
Studente
Condivido in toto ciò che avete esposto.
Devo dire che, per quanto mi riguarda, 3 cose per nulla accountable
Messaggi : 2
Profilo
e, purtroppo profondamente radicati nelle amministrazioni locali sono:
1-
La “personalizzazione” delle pratiche da parte dei funzionari
pubblici. Purtroppo, infatti, troppo spesso di fronte a più pratiche
77
Autore
Testo del messaggio
similari, la velocità di conclusione della pratica o addirittura la positiva
conclusione dell’iter dipendono fortemente dalla predisposizione del
funzionario in relazione alla ditta istante. “Essere amico di” fa si che la
pratica passi davanti alle altre o peggio abbia corsie preferenziali. Il
problema qui è anche dovuto alla interpretabilità della legislazione
italiana che non si impone in maniera chiara ed inequivocabile;
2-
Gli orari di apertura al pubblico. Un’altra criticità molto poco
accountable di tutte le pubbliche amministrazioni. Vivo sulla mia pelle
tutti i giorni il contatto, sia telefonico che diretto, con gli utenti (tecnici
e non) e sicuramente non è un problema di facile soluzione conciliare
la disponibilità verso il pubblico con la necessità di dare continuità al
proprio lavoro. Non si può però pensare di risolverlo con un orario di
apertura limitato nelle ore che fanno più comodo ai funzionari, ma si
devono trovare delle modalità che permettano ai cittadini di poter
fruire dei servizi in orari più congeniali; una soluzione potrebbe
sicuramente essere l'informatizzaizone delle pretiche e la gestione
attraverso il portale internet;
3-
Burocrazia interna alle Amministrazioni. Come dice Partizia, non
si è poco accountable solo con gli utenti, ma anche con i colleghi del
proprio ente o quelli degli altri enti pubblici. Da dipendente pubblico,
una cosa che mi manda in bestia è tutta la quantità di carta e di
tempo che si perde all’interno dell’ente stesso o tra i vari enti! Un
documento (sia esso una determina o una lettera) prima di uscire
dall’Ente deve passare in 10 uffici diversi e solo allora, dopo essere
stata sottoposta al controllo del controllo del controllo, può uscire.
Questo rallenta significativamente la trasmissione della comunicazione
e quindi tutti gli atti che ne conseguono.

Roberto
Studente
Scritto il : 26-11-2009 21:32 ( più di un mese fa )
Oggetto : Vi racconto
autovelocizzazi...
Vi
racconto
un
piccolo
un
aneddoto
piccolo
di
aneddoto
autovelocizzazione
di
della
burocrazia.
Messaggi : 10
Profilo
L’anno scorso, come circolo fotografico, abbiamo richiesto alla
provincia di Cuneo una coppa da utilizzare alla premiazione del
concorso fotografico passando per i canali ufficiali di richiesta, ovvero
78
Autore
Testo del messaggio
….la lettera indirizzata al presidente.
Dopo un mese, nessuno aveva ancora avuto risposta alla richiesta,
ma la premiazione era la settimana successiva; a questo punto ho
scommesso con gli altri soci che avrei avuto la coppa in poche ore.
Ho ristampato la richiesta e sono andato alla reception a farla
protocollare …poi sono andato all’ufficio di presidenza a farla timbrare
in
ingresso
(seconda
volta)
e
vistare
…infine
sono
andato
all’economato con la richiesta timbrata in tutte le sue parti e mi hanno
consegnato la mitica coppa.
Il tutto in circa 1 ora.
E questo è solo un piccolo esempio perché ce ne sarebbero altri.
Come osserva marco, non si capisce come una semplice richiesta
passi in “x” uffici , se ne perde traccia, e poi miracolosamente
ricompare dopo 10 giorni.
Potremmo porre il quesito alla trasmissione “chi l’ha visto” ..farebbero
un’intera serie sull’argomento delle pratiche scomparse!
Tiriamo le fila
3 cose per NULLA accountable
Questo è un riassunto degli interventi. Sono molte le “segnalazioni” pervenute
dall’interno della PA.
 Funzionari che ricoprono un posto per il quale non sono sufficientemente
formati;
 Si cura la facciata dell’Ente ma appena si entra non si trovano indicazioni o
personale che le sappia dare;
 Molti Enti curano il layout del sito web ma spesso la modulistica non è
aggiornata (riferimenti a leggi abrogate, più modelli per la stessa richiesta,
etc…);
79
 Spesso gli utenti vagano nei corridoi alla ricerca di un funzionario che “era
qui un minuto fa” e nessuno sa dove sia;
 In particolare nei Ministeri si trovano schemi molto rigidi, scarsa disponibilità
oraria, nessuna predisposizione ad andare incontro alle esigenze dei
cittadini;
 I cittadini ricevono informazioni differenti se nello stesso ufficio parlano con
funzionari diversi;
 Iter amministrativi differenti da un Comune all’altro, da una Provincia
all’altra, da Regione a Regione;
 Uffici, Servizi, Settori che, pur svolgendo le stesse funzioni, si chiamano in
modo diverso da Ente ad Ente;
 Modulistica che richiede dati che non è ben chiaro cosa siano o a che cosa
facciano riferimento;
 Il modulo di richiesta di uno stesso servizio varia da Ente ad Ente;
 Personalizzazione del modo di gestire le pratiche da parte dei funzionari;
 Orari di apertura funzionali ai dipendenti e non agli utenti/cittadini;
 Burocrazia interna;
 Sprechi di carta, telefonate, internet, etc...;
 Sveltire le pratiche per amicizia;
 Promettere agli elettori cose che non si possono fare;
 Rispondere in malo modo ad un cittadino che “pretende” qualcosa che non
può avere per legge;
 Non rispettare orari di appuntamenti per vedere le pratiche con gli utenti;
 Non farsi trovare dai seccatori sia in ufficio che al telefono.
Sono venuti fuori molti spunti di riflessione, e si potrebbe fare una lista molto lunga.
Però c’è da notare che l’accountability dell’Ente nasce dalla capacità di comunicare
attraverso i suoi dipendenti ed i suoi rappresentanti politici.
Un altro aspetto interessante è che ogni comportamento non accountable si traduce
in un costo per il sistema della pubblica amministrazione.
Ultimo spunto è quello di considerare il cittadino parte integrante del sistema
80
virtuoso dell’accountability: un cittadino correttamente informato e responsabilizzato
viene messo nelle condizioni di chiedere alla PA solo le cose cui ha diritto. Le perdite
di tempo sono dovute alle richieste non accettabili ed alle inevitabili pressioni, anche
politiche, per accettarle lo stesso
81
Dal 30/11/2009
Al 06/12/2009
Accountability e bilancio sociale
Dopo aver parlato di accountability si è ritenuto di dover fare una verifica su quanto
passato ai partecipanti ampliando l‟argomento al bilancio sociale.
E‟ stato predisposto un object learning a questionario e sono stati forniti 3 materiali di
approfondimento.
Avvisi in bacheca
Attività 5^ settimana
29-11-2009 16:54
Con questa settimana chiudiamo l'argomento accountability, parlando di "bilancio
sociale".
E lo facciamo in tre modi diversi:
1) nei materiali della 5^ settimana c'è un test sul bilancio sociale (non è diffile e vi dà
un'idea, baste leggere attentamente domanda e risposte - in alcuni casi possono essere
vere tutte...);
2) nel forum sul bilancio sociale;
3) in chat - ebbene si questa settimana proviamo ad usare la chat. Io sono disponibile
lunedì, mercoledì e giovedì dalle 19 alle 22.
E' meglio concordare con un messaggio un orario, in modo tale sia più facile trovarsi.
Sto preparando due contributi riassuntivi dei lavori di queste due settimane passate.
Dopo questa attività passiamo a valutare, insieme, gli effetti prodotti da questo tipo di
apprendimento e soprattuto su quanto avete appreso andando a ricercare le
informazioni per poter partecipare.
Grazie e buon lavoro.
Materiali su comunicazione
30-11-2009 20:36
Ho inserito tra i materiali il testo della legge 150/2000, per la Disciplina delle attività di
informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni
82
Ho inserito nel wiki due bozze di definizione per comunicazione pubblica e
comunicazione politica.
Date una faccina al corso
01-12-2009 20:55
Non so se avete notato che da adesso è possibile esprimere un gradimento al
corso/attività che stiamo svolgendo. E è anche possibile esprimere un commento. E'
una funzione "social".
Tiriamo le fila: 5 motivi per ESSERE accountable
02-12-2009 22:29
Ho pubblicato un documento per "tirare le fila" di quanto espresso nel forum sui 5
motivi per ESSERE accountable. Dovreste leggerlo e dirmi le vostre opinioni in merito
ed eventuali modifiche ed integrazioni.
Lo trovate nei MATERIALI della SETTIMANA 3
Tiriamo le fila: 3 cose per NULLA accountable
06-12-2009 20:01
Ho pubblicato nei materiali della settimana 4 il documento che riassume le 3 cose per
NULLA accountable. Ovviamente non sono solo 3!
Questionario
1) Data la sua missione, la Pubblica Amministrazione è per definizione socialmente
responsabile? [Vero] [Falso]
2) La Pubblica Amministrazione deve responsabilmente “rendere conto” ai propri
“stakeholders” di come ha realizzato la propria responsabilità sociale nell‟ambito
della missione assegnata? [Vero] [Falso]
3) La responsabilità sociale della Pubblica Amministrazione trova fondamento nella
Costituzione del 1956? [Vero] [Falso]
4) Quali tra i seguenti possono essere considerati stakeholders della Pubblica
83
Amministrazione? [Le multinazionali] [Gli operatori economici] [Il sistema
bancario]
5) Il bilancio sociale rendiconta in modo chiaro e semplice le attività svolte rispetto
agli impegni assunti? [Vero] [Falso]
6) Il bilancio sociale evidenzia l‟impatto sociale del suo operato nei confronti della
collettività e dei portatori di interesse? [Vero] [Falso]
7) Per cittadini portatori di interesse si intende? [Le famiglie ed i bambini] [I ragazzi
ed i giovani] [Gli anziani] [I diversamente abili] [I cittadini in situazione di disagio]
[Gli stranieri] [I turisti] [I contribuenti]
8) Per territorio portatore di interesse si intende? [L‟ambiente ed il paesaggio] [La
mobilità] [La città, i paesi e le frazioni] [La sicurezza]
9) Sono operatori economici portatori di interessi? [Gli artigiani e gli industriali] [I
commercianti e gli albergatori] [Gli agricoltori]
10) Il bilancio sociale indirizza una pianificazione strategica che si confronta
sistematicamente con le aspettative degli stakeholders? [Si] [No]
11) Il bilancio sociale promuove la capacità di formalizzare gli obiettivi programmatici
e di valutarne il grado di raggiungimento? [Si] [No]
12) Il bilancio sociale favorisce lo sviluppo di una consapevolezza diffusa degli
obiettivi e del loro grado di raggiungimento a tutti i livelli dell‟organizzazione? [Si]
[No]
13) Il bilancio sociale esplicita il rapporto tra l‟attività amministrativa e gli
stakeholders, favorendo la diffusione di una cultura delle responsabilità? [Si] [No]
14) L‟Ente locale crea valore quando è capace di soddisfare le attese di tutti i soggetti
portatori di interesse attraverso la produzione di beni e servizi che rispondano ai
loro bisogni? [Vero] [Falso]
84
Forum - Bilancio sociale: chi era costui?
Autore

Federico
Testo del messaggio
Scritto il : 29-11-2009 19:15 ( più di un mese fa )
Oggetto : Bilancio sociale
Amministratore
E' giusto illustrare a tutti i potenziali portatori di interesse come
sono state utilizzate le risorse sia umane che economicofinanziarie?
Messaggi : 34
E' giusto ocinvolgerli nel processo decisionale?
Profilo

Patrizia
Scritto il : 30-11-2009 16:12 ( più di un mese fa )
Oggetto : bilancio sociale.
Studente
ciao a tutti, premetto che sono assolutamente ignorante in
materia, ma se dovessi rispondere al brucio direi si' e' giusto che
debbano essere informati i portatori di interesse, non credo
Messaggi : 10
debbano necessariamente essere coinvolti nelle decisioni, poiche'
non tutti sono preparati ed in grado di farlo.
Profilo
scusate se sono stringata, forse un po' lapidaria, ma ho problemi
a casa quindi devo limitare gli interventi a mo' di toccata y fuga. a
presto spero.

Federico
Scritto il : 30-11-2009 19:39 ( più di un mese fa )
Oggetto : Questionario
Amministratore
Proprio perchè si tratta di un tema sconosciuto, quasi quanto
l'accountability, ho predisposto un questionario che dovreste fare
prima
Messaggi : 34
di
scrivere
qualcosa
sul
forum.
Diciamo una sorta di cammino di conoscenza a domande.
Il punteggio serve solo a voi per rendervi conto di quanto
Profilo
intuitivamente già sapete...

Scritto il : 07-12-2009 12:23 ( più di un mese fa )
85
Autore
Testo del messaggio
Oggetto : Bilancio sociale
Luigi
L'idea di coinvolgere i vari portatori d'interesse nel processo
Studente
decisionale
della
P.A.
di
per
sè
non
sarebbe
male.
Resta, peraltro, il fatto, che l'esperienza italiana ha finora
dimostrato che tutte le volte in cui il legislatore ha proceduto in tal
Messaggi : 15
Profilo
senso, sono aumentate in modo esponenziale la burocrazia
e l'inefficenza
della
P.A.
Infatti, il suddetto coinvolgimento si è sempre più tradotto in
quintali di carta impiegata per formare documenti che nessuno
legge, in frammentazione dei centri decisionali, che hanno portato
alla progressiva paralisi della P.A.
Forum – Comunicazione pubblica e politica un confine non chiaro
Autore

Federico
Amministratore
Testo del messaggio
Scritto il : 29-11-2009 19:28 ( più di un mese fa )
Oggetto : Comunicazione pubblica e politica: un confine
non sempre chiaro
Qui provo a chiedervi uno sforzo un pò particolare.
Comunicazione pubblica e politica non sono la stessa cosa, ma spesso
Messaggi : 34
Profilo
vengono confuse.
Così come vengono confusi i ruoli di amministratori politici e i ruoli
apicali della pubblica amministrazione.
Parliamone!

Patrizia
Scritto il : 30-11-2009 16:22 ( più di un mese fa )
Oggetto : comunicazione....
Studente
be' che la comunicazione politica e quella pubblica non siano la
stessa cosa sono d'accordo (e qui permettetemi di essere
sarcastica): dipende dal grado di menzogna! in ogni caso su questo
86
Autore
Messaggi : 10
Testo del messaggio
argomento mi riservo di informarmi prima di far prendere aria alle
tonsille.
Profilo
la cosa che mi ha piu' colpita di questa discussione in realta' e' la
confusione che si genera tra dirigenza della PA e parte politica. e'
cosi' perche' e' fortemente voluto tutto questo. dal momento che la
parte politica che si insedia si porta dietro il numero piu' elevato
possibile di dirigenti "allineati" alla propria corrente di pensiero, e
questo in linea di massima avviene in tutte le strutture
pubbliche. anche perche' purtroppo, sin dalla notte dei tempi si
partiva dal presupposto che chi lavorava in PA non era poi cosi'
preparato ad affrontare il mondo del lavoro, di conseguenza doveva
sfruttare la scia di qualche personaggio per fare carriera. tradotto:
bisognava saper scegliere il treno giusto su cui saltare al momento
giusto. in ogni caso e' un argomento che richiederebbe ore di
discussione per essere approfondito perche' vi sono molteplici
aspetti da valutare. mi riservo di stressarvi in maniera piu' pedante
in futuro.....

Federico
Amministratore
Scritto il : 30-11-2009 20:50 ( più di un mese fa )
Oggetto : Mah...
Patrizia,
io credo che più che di menzogna si tratti di ignoranza. E' così diffusa
che sembra di vivere nella menzogna.
Messaggi : 34
Profilo
C'è un confine tra le due forma di comunicazione che è definito dagli
scopi e dagli attori.
Se gli attori non hanno scopi è difficile definire con nettezza il sistema
comunicativo. Da cui ne discende la confusione.
La legge 150/2000 introduce una chiarificazione tra i ruoli delle
funzoini di portavoce, ufficio stampa e Urp. Tra le tre funzioni ne
individua una come obbligatoria: l'Urp. E richiede che siano funzioni
separate. L'opportunità di ciò è evidente: devono assolvere compiti
ben differenti.
Se pensi al nostro ente, la situazione è questa: ufficio stampa e
portavoce coincidono. E l'Urp, qualcuno lo ha visto?
Ufficio stampa e portavoce hanno una funzione informativa. L'Urp
viene
individuato
come
struttura
di
comunicazione.
E
la
comunicazione si caratterizza per il flusso bidirezionale, in particolare
nell'ascolto del cittadino, delle istanze della comunità.
87
Autore

Roberto
Studente
Testo del messaggio
Scritto il : 30-11-2009 21:43 ( più di un mese fa )
Oggetto : esperimento
in effeti mi sono sempre chiesto a chi facesse capo l'urp della
provincia ...potremmo fare un esperimento per chiedere qualcosa e
vedere se ci rispondono. in questo momento però non saprei cosa
Messaggi : 10
Profilo

Federico
Amministratore
chiedere.
se mi viene in mente qualcosa vi faccio sapere
Scritto il : 02-12-2009 07:57 ( più di un mese fa )
Oggetto : Provate a...
... chiamare il centralino della Provincia di Cuneo ed a dire: "Ho visto
sul sito...". Prima ancora che possiate finire la frase e dire cosa avete
visto, vi sarà cortesemente detto: "attenda che le passo l'ufficio".
Messaggi : 34
Profilo
Al 99% vi passano il mio interno.
Questo non rientra nel tema, ma la dice lunga su come negli enti
pubblici siano gestiti tutti i flussi comunicativi.
Però rientra nelle funzioni dell'Urp proporre la formazione per
correggere i flussi comunicativi, sfruttando la comunicazione interna.
Per la comunicazione politica, invece, c'è da dire che il cittadino crede
di più alle promesse della candidato o amministratore che alla legge
stessa.
Ovvero,
se
per
ignoranza
il
candidato/amministratore
dice/promette cose che la legge non prevede, comunque il cittadino le
pretenderà dal funzionario/impiegato.
E, purtroppo, il diritto amministrativo consente solo ciò che è esplicito
per legge. Proprio per la trasparenza tende a ridurre, se non
eliminare, la possibilità di atti arbitrari da parte dei funzionari pubblici.

Luigi
Scritto il : 07-12-2009 12:17 ( più di un mese fa )
Oggetto : Re: comunicazione....
Studente
Vorrei fare un'osservazione, anche se un po' ritardataria, alla nota di
88
Autore
Testo del messaggio
Patrizia sui dirigenti "allineati"
Messaggi : 15
A mio avviso occorre intendersi sul'espressione "allineato".
Profilo
Secondo il T.U.E.L. (v. in particolare artt. 107 e segg.) il dirigente
deve essere "allineato" all'Organo politico, poiché è chiamato
appunto a perseguire gli obiettivi individuati dal secondo.
Il problema, quindi, è un altro.
Il dirigente nel fare ciò deve essere tecnicamente in grado di
assumersi le proprie responsabilità e non può limitarsi a diventare
un semplice anello della catena di comando, scaricando le proprie
responsabilità, a seconda delle circostanze, o sull'organo politico, o
sui propri dipendenti.
Per intenderci, per i dirigenti vale la regola che il comandante, per
acquisire il necessario prestigio all'interno della struttura in cui è
inserito, deve essere in grado di compiere le mansioni che affida ai
propri dipendenti e, all'occorrenza, deve saperle svolgere in prima
persona.
D'altro canto, il dirigente deve saper dire di no all'Organo politico,
quando riceve una richiesta inammissibile.
Del resto, il cd. sistema dello spole system nato nei Paesi
anglosassoni, risponde proprio a questa esigenza.
Fornire all'organo politico dei collaboratori capaci e fidati, che gli
permettano di svolgere le sue funzioni.
In un sistema serio di spole system, il dirigente preparato saprà
sempre mantenere una propria autonomia rispetto all'organo politico
e d'altro canto l'organo politico cercherà naturalmente di circondarsi
di validi collaboratori che sappiano attuare efficacemente i proprio
mandato.
Se il dirigente agisce in questi termini, il problema
dell'"allineamento" diventa, pertanto, inconsistente.
Il problema è che da noi gli strumenti di matrice common law
quando vengono recepiti trovano cattiva applicazione e, pertanto,
89
Autore
Testo del messaggio
risultano largamente deficitari.
Insomma, il nostro problema è che manca una seria dirigenza
pubblica all'interno della P.A.
90
Dal 7/12/2009
Al 13/12/2009
Apprendimento informale
Questa settimana sono stati forniti due materiali sull‟apprendimento informale ed aperto un
forum.
Avviso in bacheca
Attività settimana 6
06-12-2009 21:50
Questa settimana parliamo di APPRENDIMENTO INFORMALE.
E' in parte quanto abbiamo vissuto sulla nostra pelle in queste settimane.
Come al solito ho messo a disposizione 2 documenti nel materiale della Settimana 6.
E ci confronteremo sia in forum che in chat.
Ah... dimenticavo di dirvi che ho anche caricato un wiki con le parole dell'e-learning,
un estratto del Glossario dell'Asfor (per gentile concessione).
Grazie a voi sta venendo fuori un lavoro molto interessante.
La settimana prossima completeremo il lavoro con un questionario un pò particolare.
Vi dirò a tempo debito...
Forum – Apprendimento informale
Autore

Federico
Amministratore
Testo del messaggio
Scritto il : 06-12-2009 21:45 ( più di un mese fa )
Oggetto : In rete...
...
si
può
apprendere,
e
questo
è
un
dato
di
fatto.
In queste settimane ho cercato di stimolarvi ad apprendere "tra pari"
(peer to peer).
Messaggi : 34
Profilo
Una delle particolarità del lavoro svolto insieme è stata quella di
favorire l'apprendimento informale utilizzando un percorso strutturato
per raccogliere dati utili alla tesi.
91
Autore
Testo del messaggio
Il tema dell'accountability è stata l'esca necessaria ad arrivare a
parlare di apprendimento informale.
La settimana prossima chiuderemo con un questionario di valutazione
dell'esperienza.
Questa settimana cerchiamo di capire cosa valutare. Pertanto, qui e
nella chat, approfondiremo le nostre conoscenze, cercando di
trasformare altre conoscenze tacite in esplicite.

Federico
Amministratore
Scritto il : 07-12-2009 16:39 ( più di un mese fa )
Oggetto : Glossario Asfor "le parole dell'e-learning"
Nei wiki trovate il glossario. E' un estratto ma credo di aver
conservato tutte le parole chiave.
Questo wiki non è da modificare. Se intendete integrare fatelo nel wiki
Messaggi : 34
collaborativo.
Profilo
92
Dal 14/12/2009
Al 20/12/2009
Valutazione e verifica
Con questa settimana si conclude l‟attività con la verifica.
E‟ stato fornito un materiale di approfondimento sulla valutazione nelle comunità di pratica
ed è stato aperto un forum.
E‟ stato predisposto un questionario nella duplice forma, on-line con risposta multipla e da
riconsegnare nel repository a risposta aperta.
Avvisi in bacheca
Attività settimana 7
13-12-2009 15:56
Carissimi,
è questa l'ultima settimana di attività.
Ho pensato di attendere mercoledì per lanciare il questionario di autoverifica di quanto
avvenuto e lasciarvi qualche giorno in più per prendere visione del materiale della
settimana scorsa.
Il materiale era certamente più del necessario ma anche ciò ha un suo senso: nel
"mare magnum" della rete si trova molto di più di ciò che serve e non sempre si trova
ciò che serve.
Sta a noi, durante il nostro apprendimento informale, selezionare le cose che
riteniamo più utili ed importanti.
Siamo partiti da un tema, l'accountability, attuale ma poco conosciuto dai pubblici
dipendenti per poi passare a verificare come la parte informale di ogni processo di
apprendimento possa essere importante, se non di più, di quella formale.
Aprirò anche un forum in cui esprire liberamente i pensieri su quanto fatto e su
quanto vi sareste aspettati di fare.
Per il mio lavoro le critiche sono fondamentali, per poter portare nella mia tesi le
opportune correzioni e formulare delle proposte su come aiutare la Pubblica
Amministrazione a migliorare efficacia ed efficienza nei rapporti con i suoi
stakeholders, in particolare attraverso l'attenzione al proprio personale nella duplice
veste di dipendenti e cittadini.
Grazie.
93
Questionario finale
20-12-2009 16:32
Con un pò di ritardo ho pubblicato il questionario finale (nei materiali della settimana
7).
Trovate anche una griglia in formato DOC che potete compilare e depositare del
repository FINALE.
Vista l'esiguità del gruppo che ha lavorato (4 persone + il sottoscritto con continuità)
diviene molto più importante la valutazione qualitativa ed emozionale che potete
esprimere liberamente nel file.
Pertanto vi esorto a privilegiare questa risposta. Il questionario on line può servirvi da
traccia su cosa valutare.
Ancora e sempre, grazie per la collaborazione.
P.S. dopo la compilazione del questionario tirerò le somme del tempo per
l'assegnazione della chiavetta USB.
Le risposte ai questionari
IO e l’esperienza di apprendimento
Ho trovato l‟esperienza una valida forma di apprendimento, soprattutto per quello che
riguarda la possibilità di utilizzare le risorse in modo attivo e mirato a quello che si sta
cercando.
Dopo essere venuto a conoscenza di questa forma di apprendimento, ho infatti scoperto in
rete molte risorse simili alle quali si può partecipare in forma gratuita. Da segnalare
soprattutto quelle organizzate da altre regioni (progettotrio della regione toscana) oppure
università ed enti di formazione.
(r.b)
Personalmente sono convinta che il mettere a disposizione di un gruppo tecniche e
possibilita‟ di apprendimento da gestire in maniera quasi autonoma sia una scelta
vantaggiosa. Sono fondamentalmente molto curiosa, quindi mi piace imparare, poi come
mi insegnarono al corso preparatorio per il concorso da D “la conoscenza e‟ potere”. Una
volta effettuato l‟apprendimento ci si trova davanti ad una scelta: condividere la
conoscenza (scelta sicuramente approvata e suggerita dalla filosofia della nuova PA),
oppure accentrare tutto su di se‟ e condividere il minimo possibile (scelta praticata
ostinatamente da soggetti di poco valore proprio che evidentemente temono la
concorrenza se questa fosse adeguatamente informata). Devo dire che io sono rimasta
soddisfatta da questa esperienza. Grazie per avermi permesso di partecipare.
(p.f)
Purtroppo, nelle settimane in cui il corso è stato aperto, sono stato particolarmente
impegnato su altri fronti (lavorativi e famigliari), per cui non ho potuto dare un apporto
94
sostanziale alla riuscita dell‟iniziativa. Mi sarebbe piaciuto riuscire ad essere maggiormente
attivo e propositivo.
(m.f)
Ritengo molto importante l‟attività di apprendimento, poiché, com‟è ovvio, il Diritto al pari
delle altre scienze è in costante evoluzione, per cui non si può mai dare nulla per scontato.
(l.m)
Il GRUPPO come luogo di apprendimento
La possibilità di scambiare le informazione, dovrebbe essere un vantaggio, soprattutto nella
risoluzione i alcuni problemi che magari sono già stati affrontati e risolti da altri utenti.
Questa esperienza ha purtroppo avuto poche persone attive, ma nel suo piccolo ha
comunque fornito notevoli spunti di riflessione.
In ogni gruppo di lavoro ci sono comunque alcuni che hanno più tempo e voglia ed altri
che cercano di ritagliare un po‟ di tempo per dedicarsi a questa attività.
In ogni caso, anche se il contributo è limitato può essere utile per qualcuno.
(r.b)
E‟ sicuramente un ottimo luogo di apprendimento, poiche‟ si offre l‟opportunita‟ di
confronto tra i singoli soggetti. Ognuno di noi aveva conoscenze piu‟ dettagliate di alcuni
aspetti della nostra realta‟ lavorativa, tali esperienze seppure in maniera indiretta sono state
messe a disposizione d tutto il gruppo. Insieme siamo cresciuti un pochino. Certo tutto e‟
commisurato alla durata dell‟esperienza di apprendimento. La nostra e‟ stata breve. Ritengo
che dovrebbe divenire un percorso formativo standard all‟interno delle PA.
(p.f)
L‟esperienza della “ricerca” di gruppo l‟ho trovata decisamente qualificante. Soprattutto alla
luce della preparazione degli altri partecipanti, ho avuto modo di confrontarmi con diversi
punti di vista e ciò ha reso l‟esperienza formativa decisamente qualificante.
(m.f)
Il gruppo come strumento di apprendimanto può essere importante, purché sia omogeneo,
fortemente motivato ed al suo interno ci sia un pò di competitività, anche se non eccessiva.
(l.m)
Il CONTENUTO come risultato dell’apprendimento
Nella formazione come quella informale, penso che sia fondamentale la presenza di una
figura preparata che tenga sotto controllo le informazioni che vengono inserite da parte
degli utenti.
Molto spesso infatti possono essere date informazioni corrette ma poco comprensibili
oppure decisamente sbagliate. Il ruolo del moderatore diventa quindi fondamentale per
garantire la correttezza di quanto pubblicato e portarlo quindi alla conoscenza di altri
utenti.
95
Nell‟esempio del WIKI collaborativo, ogni utente ha la possibilità di modificare le
informazioni che sta leggendo, ma chi cerca risposte su un argomento, non può sapere se
quello che sta leggendo è già stato corretto oppure no, e questo è un po‟ il limite del WIKI.
Altre metodi di inserimento dei dati come per le leggi, devono invece essere molto rigidi
perché non devono generare dubbi.
L‟introduzione del forum mi sembra una buona idea, utile per poter scambiare le opinioni
riguardanti le informazioni che si stanno cercando o quelle che si sono già trovate.
In generale, più le informazioni sono corrette e facili da interpretare e maggiore sarà il
ritorno per gli utenti.
(r.b)
Ho scoperto delle cose di cui conoscevo l‟esistenza ma che non avevo mai approfondito,
un po‟ perche‟ non mi toccano in prima persona professionalmente parlando e un po‟ per
pura pigrizia mentale. Ho scoperto che bilancio sociale non e‟ un pianeta alieno e che
stakerholders non e‟ una parolaccia. Mi pare gia‟ un passo avanti.
(p.f)
Viste le mie scarse conoscenze relativamente all‟argomento in esame, trovo il contenuto del
corso molto interessante. L‟argomento oggetto del corso è troppo spesso ignorato dai
diretti interessati (funzionari pubblici e politici), mentre dovrebbe essere oggetto di una
specifica formazione.
(m.f)
Il contenuto dell‟attività di apprendimento deve essere mirata alla platea dei discenti. È,
pertanto, essenziale una platea selezionata ed omogenea. In mancanza l‟attività di
apprendimento è destinata irrimediabilmente a fallire. Ritengo, poi, inutile quell‟attività di
apprendimento che si limiti a ricordare nozioni elementari, o a parafrasare il dato
normativo, giacché tale attività dovrebbe già rientrare nel bagaglio culturale del singolo
discente.
(l.m)
L’AMBIENTE di confronto
A parte le battute iniziali sulla grafica del sito, penso che un ambiente utile per questo tipo
di apprendimento deve essere in generale semplice ed intuitivo.
Gli argomenti devono essere facilmente rintracciabili con eventuali motori di ricerca
interna o cose simili, oppure organizzate per capitoli.
Molto spesso si cerca di risolvere un problema nel più breve tempo possibile e, vista la
quantità di informazioni che si possono trovare in rete, si prediligono le risposte più
semplici da comprendere.
Il forum è una cosa interessante, proprio perché si possono esporre problemi ed ottenere
risposte in modo più informale.
Quando invece si ha necessità di notizie più approfondite, allora diventa indispensabile una
parte specifica del sito con i riferimenti normativi, ecc.
(r.b)
Sicuramente piacevole. Trovo che sia piu‟ facile aprire un dibattito con degli sconosciuti
(sebbene colleghi) se non li hai davanti. Quando devi parlare di argomenti specifici con
96
persone che non conosci hai piu‟ difficolta‟ perche‟ hai paura di avere davanti un esperto e
di dire stupidaggini che ti fan fare la figura dello sciocco. Allora ti trattieni. E non e‟ giusto
perche‟ potresti comunque avere delle osservazioni interessanti da fare o, in ogni caso,
imparare delle cose e colmare lacune mostruose. E non sottovalutiamo lo stimolo mentale.
Il nostro cervello ha bisogno di allenamento, di nuovi stimoli per mantenersi efficiente.
(p.f)
L‟ambiente di confronto credo che sia decisamente ottimale. Ti permette di interagire
quando possibile, decidendo in autonomia tempi e modi.
(m.f)
L‟ambiente deve agevolare l‟attività di apprendimento. Esso, pertanto, potrà essere anche
on-line, purchè tale sistema non porti il discente ad aggiornarsi fittiziamente.
(l.m)
Il RITORNO per la PA
Quale può essere il ritorno per la pubblica amministrazione di uno strumento come quello
dell‟apprendimento informale, è in questo momento difficile da prevedere.
Nella realtà dell‟Amministrazione Provinciale di Cuneo, ho la sensazione che sarebbe poco
utilizzata, vista l‟età media dei dipendenti e delle incentivazioni dell‟ente alla formazione
degli stessi.
Attualmente conosco pochi colleghi che continuano in proprio la formazione, ma con
questo non voglio dire che questo metodo non potrebbe essere proposto, bisogna solo
trovare il modo giusto per farlo accettare.
Se immaginiamo il nostro Ente come un semplice contenitore di dipendenti pubblici non
andiamo molto lontano, mentre se lo pensiamo ad un contenitore con persone che
possono avere delle capacità, allora le dobbiamo utilizzare per un miglioramento collettivo.
Purtroppo chi dovrebbe accorgersi di questa capacità o incapacità, molto spesso è
obbligato a soprassedere per voleri politici o dirigenziali superiori ed il meccanismo di
crescita si blocca.
Spero che nei prossimi anni la situazione migliori, soprattutto per quanto riguarda
l‟opinione che la popolazione ha della pubblica amministrazione.
(r.b)
Evitare malintesi, se ci si confronta e‟ piu‟ difficile che nascano equivoci o differenti
interpretazioni soggettive. Puo‟ nascere maggiore coesione nel gruppo, perche‟ quando ti
senti coinvolto in un argomento o una decisione te ne senti anche responsabile, forse hai
piu‟ il polso di cio‟ che ti succede intorno. Quindi, in fin dei conti maggior accountability. E
migliorando l‟ambiente di lavoro credo ci sia anche piu‟ volonta‟ di costruire insieme,
quindi un atteggiamento piu‟ propositivo in genere.
(p.f)
Ritengo che avere dei dipendenti formati in materia sia molto importante per la pubblica
amministrazione. Infatti dei dipendenti consapevoli sono sicuramente più produttivi e
attenti, perché sanno quali sono i propri compiti e cosa ci si aspetta da loro.
(m.f)
97
Il ritorno per la P.A. è evidente. Funzionari più preparati sono anche più efficienti.
La P.A. invero, non deve addossare esclusivamente sul dipendente l‟onere
dell‟apprendimento, dovendo ciò rientrare in senso lato nel corredo che il datore di lavoro
è tenuto a fornire al proprio dipendente, perché costui mantenga una prestazione efficiente.
(l.m)
98
3.5 - ANALISI DEI DATI
3.5.1 - QUESTIONARIO 1
Il primo questionario ha avuto lo scopo di “fotografare” la formazione e la scolarizzazione
dei soggetti in tre distinti momenti della loro vita lavorativa:

al momento del primo inserimento nel mondo del lavoro (indipendentemente sia
avvenuto nel privato o nel pubblico);

al momento dell‟inizio del lavoro presso l‟attuale datore di lavoro (e si tratta
certamente di una Pubblica Amministrazione);

al momento di assunzione dell‟attuale livello.
Qui sono evidenziati i dati funzionali all‟analisi o aggregati per agevolarne la lettura.
Numero mail di invito (circa)
800
Numero questionari ritornati correttamente compilati
161
Percentuale di ritorno dei questionari
20,13%
Hanno risposto dipendenti e dirigenti dei seguenti Enti:

Comune di Barge;

Comune di Cuneo;

Comunità Montana Valli Po, Bronda e Infernotto;

Provincia di Cuneo;

Provincia di Genova;

Provincia di Torino.
99
DA – Dati anagrafici
Sesso
num.
percentuale
età media
Maschi
78
48,45%
45 anni e 4 mesi
Femmine
83
51,55%
44 anni e 10 mesi
161
100,00%
45 anni e 1 mese
Totale
Questo dato rispecchia la realtà della pubblica amministrazione in cui vi è, nei ruoli di
impiegato una prevalenza dei soggetti di sesso femminile.
Il numero di questionari resi rende un campione valido dal punto di vista statistico.
Distribuzione per genere
M
48%
F
52%
Distribuzione per classe su anno di nascita
1950-1959
45
27,95%
1960-1969
64
39,75%
1970-1979
50
31,06%
1980 in poi
2
1,24%
100
La distribuzione per classe su anno di nascita evidenzia che il 70% dei soggetti che hanno
risposto al questionario ha tra i 30 e 50 anni e che i soggetti con più di 50 anni non sono la
classe più numerosa (lavoratori vicini alla pensione).
14
12
10
8
6
4
2
0
Il grafico riporta la distribuzione dei soggetti per anno di nascita dal 1950 al 1984.
La tabella che segue ci da una indicazione della varietà dell‟età assoluta dei soggetti e della
varianza del campione.
Riferimento temporale in anni
Età assoluta
MIN
MAX
Varianza
26
60
58,06
Per quanto concerne l‟età riferita ai tre momenti della vita lavorativa, il campione evidenzia
i seguenti dati:
Età media all’inserimento nel mondo del lavoro
Età media all’inserimento presso l’attuale datore di lavoro
Età media al raggiungimento dell’attuale livello
101
23 anni e 2 mesi
30 anni e 10 mesi
35 anni e 3 mesi
Quindi, per dare una lettura, dalla tabella precedente sappiamo in media quando
avvengono i tre momenti su cui abbiamo puntato la nostra attenzione, e dalla tabella
successiva sappiamo in quale spazio temporale di età è avvenuto e quale sia la varianza del
dato.
Riferimento età
MIN
MAX
Varianza
All’inserimento nel mondo del lavoro
14
40
18,04
All’inserimento presso attuale datore di lavoro
18
53
57,02
Al raggiungimento attuale livello
18
53
59,81
E dal punto di vista della carriera lavorativa:
Media anni di lavoro dall’inserimento
21 anni e 10 mesi
Media anni di lavoro presso l’attuale datore di lavoro
Media anni di lavoro nel livello attuale
14 anni e 2 mesi
9 anni e 8 mesi
Anche in questo caso associamo alla tabella delle medie degli anni di lavoro con quella dei
massimi e dei minimi e relativa varianza.
Dalla tabella che segue si può evidenziare che esiste almeno un caso che ha passato quasi
tutta la sua carriera lavorativa nello stesso livello di inquadramento (34 anni), ma la varianza
ci dice che questa non è la norma e ci viene confermato dalla media di anni di lavoro nel
livello attuale (9 anni e 8 mesi).
102
Riferimento temporale in anni
MIN
MAX
Varianza
Da inserimento nel mondo del lavoro
1
40
87,30
Da inserimento presso attuale datore di lavoro
1
39
75,90
Da raggiungimento attuale livello
1
34
41,32
Ad integrazione riportiamo tre grafici che fotografano l‟anno (raggruppati in classi
decennali) in cui sono avvenuti gli eventi considerati (ingresso nel mondo del lavoro,
assunzione presso l‟attuale datore di lavoro e raggiungimento dell‟attuale livello retributivo).
Inserimento mondo del lavoro per decenni
2000-2009
12%
1970-1979
23%
1990-1999
33%
1980-1989
32%
103
Assunzione presso attuale datore per decenni
1970-1979
7%
1980-1989
21%
1990-1999
24%
2000-2009
48%
Attuale livello retributivo per decenni
1980-1989
11%
1970-1979
1%
1990-1999
18%
2000-2009
70%
104
Distribuzione per Provincia di nascita, lavoro e residenza.
Provincia
Nascita
Inserimento mondo
del lavoro
Assunzione presso
attuale datore
Lavoro
Lavoro
Residenza
Lavoro
Residenza
Raggiungimento
attuale livello
Residenza
Alessandria
1
0
0
0
0
0
0
Bergamo
0
1
0
0
0
0
0
103
110
115
123
122
123
123
Cosenza
0
0
1
0
1
0
1
Catanzaro
2
0
0
0
0
0
0
Estero non specificato
2
0
0
0
0
0
0
Genova
10
10
10
8
9
8
8
Ginevra
0
1
1
0
0
0
0
Messina
1
0
0
0
0
0
0
Milano
1
1
1
0
0
0
0
Matera
1
0
1
0
0
0
0
Novara
1
0
1
0
1
0
1
Nuoro
1
0
0
0
0
0
0
Parigi
0
1
1
0
0
0
0
Piacenza
1
0
0
0
0
0
0
Reggio Calabria
1
0
0
0
0
0
0
Roma
1
1
1
0
0
0
0
Taranto
1
0
0
0
0
0
0
Torino
31
35
29
30
28
30
28
1
0
0
0
0
0
0
Cuneo
Vibo Valentia
I dati sono trattati su base provinciale (sede di lavoro e residenza) pertanto i quattro enti sul
territorio della Provincia di Cuneo, se non specificato diversamente, sono aggregati.
Analizziamo ora i titoli di studio nei tre momenti:
attuale
datore
di
lavoro
% attuale
datore di
lavoro
livello
attuale
% livello
attuale
Codice
1
2
3
4
5
6
7
8
Descrizione
Nessuno
Lic. Elementare
Lic. Media Inf.
Lic. Media Sup.
Laurea Triennale
Laurea Quadriennale
Laurea Quinquennale
Altro
Ins. lavoro
%
Inserimento
lavoro
0
1
10
96
0
28
26
0
0,00%
0,62%
6,21%
59,63%
0,00%
17,39%
16,15%
0,00%
0
1
9
85
3
36
27
0
0,00%
0,62%
5,59%
52,80%
1,86%
22,36%
16,77%
0,00%
0
1
8
73
11
38
30
0
0,00%
0,62%
4,97%
45,34%
6,83%
23,60%
18,63%
0,00%
1-4
5-8
Fino a Lic. Media Sup.
Oltre Lic. Media Sup.
107
54
66,46%
33,54%
95
66
59,01%
40,99%
82
79
50,93%
49,07%
105
La tabella, nelle due righe di aggregazione, evidenzia che il 15,53% dei soggetti ha acquisito
un titolo di studio universitario dopo l‟inserimento nel mondo del lavoro e che ciò è
avvenuto nel 7,45% dei casi prima dell‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro e
nell‟8,08% dei casi dopo.
Inserimento
Codice Descrizione
1-4 Fino a Lic. Media Sup.
5-8 Oltre Lic. Media Sup.
M
27,95%
20,50%
F
38,51%
13,04%
Attuale datore
M
22,98%
25,47%
F
36,02%
15,53%
Attuale livello
M
19,88%
28,57%
F
31,06%
20,50%
La tabella che precede presenta la ripartizione dei titoli di studio per sessi. Questa
sostanzialmente conferma una sostanziale equità nella crescita del titolo di studio: gli
uomini che sono arrivati alla laurea dopo l‟inserimento nel mondo del lavoro sono l‟8,07%
e le donne il 7,10%.
Ma evidenzia anche che per le donne l‟inserimento nel mondo del lavoro avviene per il
38,51% dei casi con titoli di studio fino alla licenza media superiore.
Il dato interessante è quello riferito a quando uomini e donne, dopo l‟inserimento nel
mondo del lavoro, acquisiscono la laurea.
Il 4,97% degli uomini la acquisisce prima di arrivare all‟attuale datore di lavoro, cosa che fa
solo il 2,49% delle donne.
Dopo l‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro si capovolgono i dati: il 4,97% delle
donne acquisisce una laurea e solo il 3,10% degli uomini fa altrettanto.
106
Titoli di studio
100
80
60
40
20
0
Inserimento lavoro
attuale datore di lavoro
livello attuale
Il grafico raffronta i titoli di studio nei tre momenti lavorativi studiati, visualizzando
l‟aumento dei soggetti laureati dopo l‟ingresso nel mondo del lavoro.
Verifichiamo ora i dati sul livello di inquadramento.
Codice
1
2
3
4
5
6
Descrizione
A
B
C
D
Dirigente
Altro
%
Inserimento Inserimento
lavoro
lavoro
4
22
41
29
0
65
2,48%
13,66%
25,47%
18,01%
0,00%
40,37%
attuale
datore di
lavoro
% attuale
datore di
lavoro
livello
attuale
% livello
attuale
4
42
58
50
6
1
2,48%
26,09%
36,02%
31,06%
3,73%
0,62%
0
26
48
75
12
0
0,00%
16,15%
29,81%
46,58%
7,45%
0,00%
Da questo dato viene evidenziata una struttura organizzativa sbilanciata in cui i soggetti in
livello D sono il 46,58% e sono spariti i soggetti di livello A.
Nel grafico successivo è ben evidente l‟effetto di questo squilibrio organizzativo.
107
Livelli di inquadramento
80
60
40
Inserimento lavoro
20
attuale datore di lavoro
0
livello attuale
Ora vediamo lo stesso dato per sesso. Anche questo nostro studio evidenzia la disparità di
trattamento tra i sessi.
Inserimento
Codice
1
2
3
4
5
6
Descrizione
A
B
C
D
Dirigente
Altro
M
0,62%
4,35%
10,56%
9,94%
0,00%
22,98%
F
1,86%
9,32%
14,91%
8,07%
0,00%
17,39%
Attuale datore
M
1,24%
9,94%
14,29%
19,88%
3,11%
0,00%
F
1,24%
16,15%
21,74%
11,18%
0,62%
0,62%
Attuale livello
M
F
0,00% 0,00%
5,59% 10,56%
11,80% 18,01%
26,09% 20,50%
4,97% 2,48%
0,00% 0,00%
Le donne risultano essere più degli uomini nei livelli A, B e C. Ciò potrebbe essere dovuto
a scelte di lavoro legate alla famiglia.
Per non appesantire il questionario si è scelto di non indagare oltre l‟argomento dell‟orario
di lavoro.
108
Dai dati del questionario è anche stato possibile trarre informazioni sul pendolarismo per
lavoro, inteso come differenza tra Provincia di residenza e Provincia sede di lavoro.
M
SI
Pendolare ad inserimento
Pendolare attuale datore
Pendolare livello attuale
F
NO
8
4
3
SI
70
74
75
NO
4
0
0
M
Pendolare ad inserimento
Pendolare attuale datore
Pendolare livello attuale
SI
4,97%
2,48%
1,86%
79
83
83
F
NO
43,48%
45,96%
46,58%
SI
2,48%
0,00%
0,00%
NO
49,07%
51,55%
51,55%
I dati evidenziano un fenomeno assai limitato al momento dell‟inserimento nel mondo del
lavoro in diminuzione negli altri due momenti. Significativo che già dall‟assunzione presso
l‟attuale datore di lavoro la donna fa una scelta di avvicinamento a casa.
Passiamo ora ai dati sulla formazione.
Si è indagato se vi sia stata formazione pre e/o post assunzione nei tre momenti della
carriera lavorativa osservati.
Domanda
Formazione pre-inserimento mondo del lavoro
Se SI: Richiesta dal datore di lavoro
Corsi nel primo periodo
Se NO: Formazione autonoma
SI
59
11
65
56
% SI
36,65%
18,97%
40,37%
60,22%
NO
102
47
96
37
% NO
63,35%
81,03%
59,63%
39,78%
La prevalenza di NO, sia per la formazione pre-inserimento nel mondo del lavoro
(63,35%) che per chi l‟ha fatta per scelta autonoma (81,03% non richiesta da datore di
lavoro), sono sintomo di una generale disattenzione del mondo del lavoro alla formazione
del personale.
109
Stessa situazione si ribadisce, per l‟inserimento presso l‟attuale datore di lavoro che,
ricordiamo, è un Ente pubblico.
Domanda
Formazione pre-inserimento attuale datore di lavoro
Corsi nel primo periodo
Se NO: Formazione autonoma
SI
47
92
37
% SI
29,19%
57,14%
55,22%
NO
114
69
30
% NO
70,81%
42,86%
44,78%
Nel 70,81 % dei casi non viene fatta formazione pre-inserimento, però sono in aumento i
corsi nel primo periodo post assunzione (57,14%) e comunque anche in caso non venga
fatta formazione dall‟Ente il dipendente, nel 55,22% dei casi, ha ritenuto di doversi formare
autonomamente.
Per quanto riguarda il livello attuale c‟è da sottolineare una sostanziale onestà dei soggetti
presi in considerazione.
Domanda
Conoscenze adeguate
Se NO: Superiori o inferiori
SI
111
SUP
4
% SI
68,94%
% SUP
8,00%
NO
50
INF
46
% NO
31,06%
% INF
92,00%
Il primo motivo di onestà è che i soggetti, 68,94%, ritengono di avere conoscenze
adeguate, e cioè rispondenti alle necessità del proprio lavoro.
Il secondo motivo è che il 92% dei soggetti (46) che hanno dichiarato di non avere
conoscenze adeguate sono consci di avere conoscenze inferiori alla necessità del proprio
lavoro.
110
Ora vediamo in quale modalità viene fatta la formazione pre e post.
Tipo formazione pre inserimento
A distanza (on-line, per corrispondenza, etc…)
In aula
Misto, in aula ed a distanza
Altro…
IL06.1
1
51
3
6
IL06.1 %
1,64%
83,61%
4,92%
9,84%
AD06.1
AD06.1 %
6
10,53%
37
64,91%
6
10,53%
8
14,04%
E‟ evidente che al momento dell‟ingresso nel mondo del lavoro era ancora preferita la
formazione in aula (mediamente è avvenuta oltre 20 anni fa), ma è significativo l‟aumento
delle forme a distanza e misto che già si registra per il momento che precede l‟assunzione
presso l‟attuale datore di lavoro.
Dalla tabella che segue si nota anche che è in crescita l‟abbinamento di due o più modalità
di formazione.
Combinazione tipi di formazione pre inserimento
uno
due
tre
IL6.1
58
0
1
IL06.1 %
98,31%
0,00%
1,69%
AD06.1
AD06.1 %
38
80,85%
8
17,02%
1
2,13%
Dalla tabella che segue possiamo verificare una sostanziale stabilità nel tempo della
formazione in aula presso sede o presso centro di formazione. Una riduzione della
formazione autonoma con materiale cartaceo ed un consistente aumento della formazione
in modalità e-learning.
Tipo formazione post inserimento
in aula presso la sede
in aula, presso centro di formazione
in modalità autonoma con materiale cartaceo
in modalità e-learning
altro
111
IL07.1
31
32
15
2
6
IL07.1 %
36,05%
37,21%
17,44%
2,33%
6,98%
AD07.1
53
53
17
12
6
AD07.1
%
37,59%
37,59%
12,06%
8,51%
4,26%
Formazione post inserimento mondo del
lavoro
in modalità elearning
2%
in modalità
autonoma con
materiale
cartaceo
18%
altro
7%
in aula presso la
sede
36%
in aula, presso
centro di
formazione
37%
in modalità
e-learning
8%
Formazione post inserimento attuale
datore di lavoro
altro
4%
in aula presso la
sede
38%
in modalità
autonoma con
materiale
cartaceo
12%
in aula, presso
centro di
formazione
38%
Dai dati dei due grafici si nota una crescita (+6%) della modalità e-learning, una
diminuzione equivalente (-6%) della modalità autonoma con materiale cartaceo, ed una
sostanziale conferma della formazione in aula presso la sede (+2%) e della formazione in
aula presso centro di formazione (+1%).
112
Altro dato significativo è l‟aumento della combinazione di più modalità di formazione.
combinazione tipi di formazione post
inserimento
uno
due
tre
quattro
IL07.1
47
15
3
0
IL07.1%
72,31%
23,08%
4,62%
0,00%
AD07.1
AD07.1 %
56
60,87%
27
29,35%
5
5,43%
4
4,35%
Ora vediamo la gestione del tempo.
E‟ significativo che mediamente 11,36% del tempo è dedicato alla formazione. Ed è un
attività di registrazione lavoro [%]
attività di formazione propri compiti [%]
attività di formazione generali ente [%]
altre attività [%]
Media assoluta
Media soggetti M
Media soggetti F
Minimo
Massimo
attività lavorativa principale propri compiti [%]
dato che non è influenzato dal sesso del soggetto.
GT01.1
72,43
71,46
73,35
0
100
GT01.2
12,23
12,93
11,57
0
99
GT01.3
8,90
8,94
8,87
0
40
GT01.4
2,46
2,83
2,11
0
20
GT01.5
3,98
3,84
4,11
0
50
113
attività connesse vita famigliare #%]
attività ricreative [%]
Attiività formazione legate al lavoro [%]
altre attività di formazione [%]
altro [%]
Media assoluta
Media soggetti M
Media soggetti F
Minimo
Massimo
GT02.1
65,58
59,74
71,06
0
100
GT02.2
17,19
19,67
14,87
0
60
GT02.3
4,16
5,09
3,29
0
40
GT02.4
6,91
8,13
5,77
0
80
GT02.5
5,53
6,09
5,01
0
40
Nel tempo fuori dall‟orario di lavoro, invece, salta nuovamente fuori una differenza legata
al sesso del soggetto: le donne possono dedicare, mediamente, alla formazione il 9,06% del
loro tempo, mentre gli uomini arrivano al 13,22%.
114
3.5.2 - ATTIVITÀ ON-LINE
I partecipanti sono stati catalogati in tre fasce a seconda della partecipazione:

coinvolti (hanno completato almeno il 70% del percorso);

interessati (hanno visionato almeno 15% del percorso);

persi (hanno visionato meno del 15% o non sono acceduti).
Considerando il numero esiguo si ritiene che l‟attività on-line sia paragonabile ad un test di
realizzazione di un‟attività rivolta a più partecipanti. Eseguita con l‟intento di perfezionare i
meccanismi di uso dell‟ambiente.
Destinatari 1° questionario (e-mail)
800
Questionari ritornati compilati
161
Adesioni a lavoro on-line
Altri utenti curiosi che hanno
chiesto di provare
10
4
6,21% dei questionari ritornati
dei questionari
2,48% ritornati
Totale utenti registrati
Utenti che hanno completato
almeno il 70% del percorso
Altri utenti che hanno visionato
almeno il 15% del percorso
Utenti che hanno visionato meno
del 15% o non sono acceduti
14
8,70% dei questionari ritornati
20,13% dei destinatari
5
35,71% degli utenti registrati
2
14,29% degli utenti registrati
7
50,00% degli utenti registrati
L‟alto tasso di defezione, 50%, è sostanzialmente dovuto alla scelta di chiedere la
disponibilità ad un qualcosa di non ben definito da fare on-line. Scelta dettata dalla
necessità di non scoprire fino all‟ultimo il tema dell‟apprendimento informale.
La partecipazione e la curiosità di pochi ha comunque generato dati qualitativi interessanti
(riportati nel diario delle attività), oltre ai seguenti dati quantitativi.
115
Un ulteriore freno è valutabile nella necessità di svolgere le attività fuori dall‟orario di
lavoro per non disturbare l‟attività lavorativa ed anche per simulare al meglio una situazione
di apprendimento informale.
Avvisi
Wiki
Chat
Forum
Questionario
Periodo di attività
dal 15/10 al 1/11
Materiali
Repository
Distribuzione dell‟uso degli strumenti durante l‟attività
1
dal 2/11 al 8/11
(ambientamento)
dal 9/11 al 15/11
(definizione accountability)
dal 16/11 al 22/11
(5 motivi per essere accountable)
dal 23/11 al 29/11
(3 cose per nulla accountable)
dal 30/11 al 6/12
(accountability e bilancio sociale)
dal 7/12 al 13/12
(apprendimento informale)
dal 14/12 al 20/12
(Valutazione e verifica)
altro durante tutto il periodo
1
1
1
3
1
totali
3
1
1
1
1
4
1
1
2
1
1
1
4
1
2
1
1
3
1
1
5
2
1
20
7
1
1
3
5
16
1
1
3
Come si vede dalla tabella, si è cercato di variare l‟uso degli strumenti e dei materiali per
fornire ai partecipanti anche una visione di un ambiente di e-learning.
I partecipanti hanno gradito e risposto positivamente agli stimoli di ambientamento e sono
così stati oggetto un apprendimento informale parallelo.
Sono stati attivati due forum generici (uno per l‟assistenza e l‟altro per lo svago) e quattro
forum tematici (a supporto del lavoro di approfondimento e scambio di idee) e un forum
finale per i commenti liberi.
116
Forum
Assistenza ambiente corso
Cafè - Area Svago
5 motivi per ESSERE accountable
3 cose per NULLA accountable
Bilancio sociale: chi era costui?
Apprendimento informale
Liberi commenti
Discussioni
Totali
Media per forum
1
5
2
2
2
1
1
14
2
Messaggi
3
28
10
10
10
2
8
71
10,14
Partecipanti
3
4
4
5
4
1
5
26
3,71
Considerato che il numero stabile di 4 soggetti più il ricercatore si può affermare che la
partecipazione è stata attenta.
Concludiamo questa sezione con i dati analitici relativi alle sessioni ed alle operazioni.
Sessione media
Sessione media utenti coinvoli
Sessione media utenti interessati
Sessione media utenti persi
Tempo
Sessioni
Operazioni
0:06:29
0:06:38
0:04:23
0:05:40
1
1
1
1
13,38
13,15
14,54
21,50
Dalla durata della sessione media si può desumere che per i partecipanti è stato facile e
rapido eseguire le attività richieste.
Nella tabella successiva si sono aggregati i tempi complessivi per classificazione di utente.
Utenti coinvolti
Utenti interessati
Utenti persi
materiali
tempo
sessioni
operazioni
completati
22:54:15
207
2723
94
00:56:56
13
189
9
00:22:40
4
86
0
117
La tabella che segue riepiloga i dati di ogni utente.
utente
r.b
d.b
g.f
p.f
m.f
g.m
p.g
a.g
f.l (utente di verifica e test)
l.m
n.o
m.p
g.r
s.v
Totali
tempo
sessioni operazioni
05:22:33
42
487
00:00:07
1
4
00:00:00
0
0
04:58:45
18
433
01:54:03
33
376
00:55:06
9
176
00:00:00
0
0
00:00:00
0
0
06:33:04
77
692
04:05:50
37
735
00:01:50
4
13
00:00:00
0
0
00:01:48
1
8
00:20:45
2
74
24:13:51
224
2998
Media generale per utente
Media generale utenti coinvolti
Media generale utenti interessati
Media generale utenti persi
Media impegno settimanale utenti
coinvolti
materiali % materiali
completati completati
20
100,00%
0
0,00%
0
0,00%
20
100,00%
14
70,00%
6
30,00%
0
0,00%
0
0,00%
20
100,00%
20
100,00%
3
15,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
103
Tempo
totale
Numero
sessioni
Numero
operazioni
Materiali
completati
1:43:51
4:34:51
0:28:28
0:03:14
16,0
41,4
6,5
0,6
214,1
544,6
94,5
12,3
7,4
18,8
4,5
0,0
0:39:16
5,9
77,8
2,7
Per sessione si intende lo spazio di tempo che intercorre dall‟accesso all‟uscita
nell‟ambiente.
Per numero di operazioni si intende pagine visitate ed azioni eseguite all‟interno di esse.
118
4 - CONCLUSIONI E PROSPE TTIVE
Proviamo a riprendere le key issues, le domande chiave della nostra ricerca e verificare se
l‟attività ed i risultati sono in grado di rispondere coerentemente.
I dati del questionario 1 offrono una risposta alla prima domanda: “ai dipendenti della PA è
richiesta/proposta della formazione e con quali metodologie di erogazione?”.
La risposta è che meno del 30% dei soggetti hanno fatto una formazione prima entrare
presso l‟attuale datore di lavoro, che, ricordiamo, si tratta di una pubblica amministrazione.
Migliora leggermente la situazione quando si parla di corsi nel primo periodo presso
l‟attuale datore di lavoro: nel 57% dei casi viene fatta formazione.
Considerando che l‟autonomia regolamentare permette a due enti dello stesso livello di
organizzarsi in modi, paradossalmente, differenti pur avendo le stesse competenze sul
proprio territorio di riferimento, ci si dovrebbe aspettare che ogni ente integri le
conoscenze dei nuovi dipendenti per renderli efficienti al meglio e nel minor tempo
poassibile.
Certo la riduzione indiscriminata dei bilanci degli enti pubblici può portare a tagliare quelli
che sembrano costi frivoli. E la formazione probabilmente passa per optional.
Per quanto riguarda le metodologie di formazione abbiamo da registrare un aumento del
ricorso alle nuove tecnologie (e-learning e misto) e la combinazione di più metodologie di
formazione.
Pertanto, per rispondere alla prima domanda delle key issues: qualcosa di muove, sta
crescendo la formazione post inserimento presso l‟attuale datore di lavoro, non è ancora un
fatto culturalmente acquisito, ma fa ben sperare.
La risposta alla seconda domanda, viene dall‟attività on-line.
119
La condivisione della conoscenza attraverso la collaborazione/cooperazione produce
effetti positivi sia a livello di singolo che di organizzazione?
La risposta da leggere fra le righe del lavoro on-line del piccolo ma motivato gruppo di 5
soggetti è positiva. Hanno scoperto un nuovo modo di lavorare. Forse l‟acquisizione di
questa nuova coscienza è stato proprio determinato dall‟esiguità del gruppo. Può essere.
Qualsiasi attività può comunque essere costruita per adeguarsi alle necessità dei singoli e
dell‟organizzazione per cui lavorano.
Il gruppo era costituito da soggetti che svolgono tutti mansioni differenti, con titoli di
studio differenti e con differenti livelli di inquadramento. L‟aver lavorato su un tema attuale
ma sconosciuto ai più come l‟accountability ha permesso di non tenere conto delle
differenze.
Inoltre ha evidenziato come gli enti pubblici non curano di passare ai propri dipendenti
concetti quali la trasparenza e la responsabilità sociale. Si sa che esistono, ma non sono
ritenuti importanti. E ciò è quasi sicuramente un effetto della politica del fare il “minimo di
legge” ed eventualmente avvalersi della possibilità di dichiarare di aver fatto quanto più si
poteva in relazione alle risorse economiche ed alle risorse umane disponibili.
Si osserva che viene fatta formazione centrata sulla procedure, su singole procedure slegate
da una visione, dalla missione e da come funziona l‟organizzazione nel suo complesso.
Trattandosi di formazione operativa procedurale è difficile collegarla alla trasparenza
perché è orientata alla procedura in se e non all‟obiettivo che la procedura si prefigge di
raggiungere.
Per venire alla terza domanda: “E‟ opportuno promuovere l‟uso dell‟apprendimento
informale e quali opportunità offre?”.
Si, è opportuno promuovere l‟uso dell‟apprendimento informale, o meglio è opportuno
rendere i dipendenti pubblici consci della potenzialità dell‟apprendimento informale.
Perché è proprio da questo che si imparano la maggior parte delle informazioni che
divengono conoscenza. E‟ opportuno che il singolo individuo, dipendente della pubblica
amministrazione o di una qualsiasi organizzazione, sia consapevole che la conoscenza è
innanzitutto una proprio ricchezza e la capacità di adeguare le proprie conoscenze, il
mantenerle sempre aggiornate, sono il valore aggiunto dell‟individuo in caso di necessità.
120
L‟organizzazione per cui l‟individuo lavora deve fare un passo successivo per far si che la
conoscenza dell‟individuo diventi patrimonio organizzativo. E questo è il motivo per cui è
opportuno anche per le organizzazioni favorire gli ambienti di formazione (LMS Learning
Management System) e gestione dei contenuti (CMS Content Management System) per
sviluppare le condizioni tali per cui il lavoro virtuoso della spirale della conoscenza possa
innescarsi e riprodursi.
E l‟opportunità offerta dall‟apprendimento informale consiste principalmente nella
possibilità che ogni esperienza della giornata sia un‟occasione di apprendimento.
Un‟ulteriore opportunità è legata alla disponibilità degli strumenti di apprendimento online, dalle semplici ricerche in internet con i motori di ricerca alla partecipazione a corsi online. E‟ inoltre possibile utilizzare un proprio spazio on-line, pubblico o privato, per avere i
propri appunti disponibili ed eventualmente renderli disponibili anche agli altri.
Insomma c‟è un solo limite all‟opportunità dell‟apprendimento informale: quello che
poniamo noi stessi alla nostre possibilità di apprendere.
Veniamo ora alle proposte.
Innanzitutto è bene che le organizzazioni pongano in essere politiche vere di
aggiornamento e formazione del personale dipendente.
Inoltre è necessario che la politica di aggiornamento e formazione del personale abbia
speranza di essere portata avanti a prescindere dai cicli elettorali.
Fatte queste premesse, si può pensare di ipotizzare un sistema che preveda per il
dipendente un percorso formativo durante la vita lavorativa presso l‟ente e più in generale
lungo tutta la sua vita lavorativa, anche tenendo presente che la Commissione dell‟Unione
europea ha individuato nella società della conoscenza uno dei valori su cui puntare per lo
sviluppo economico dell‟Unione stessa.
Si deve quindi individuare un modo per incentivare il dipendente a crescere nella direzione
che serve all‟organizzazione.
E si deve premiare anche il dipendente che è in grado di trasferire con efficacia le proprie
conoscenze ai colleghi.
121
Insomma, un sistema che chieda/offra ai propri dipendenti e dirigenti la possibilità di
seguire corsi di formazione ed a sua volta possa essere docente di materie in cui è
preparato.
Questo dato si può desumere dal fatto che quasi il 70% dei soggetti che hanno risposto al
questionario si ritiene adeguatamente preparato per le mansioni che svolge.
Ciò non significa che sia necessariamente in grado di trasferire le conoscenze, ma
opportunamente inserito in un ambiente collaborativo potrebbe essere in grado di
migliorare la propria capacità espositiva e dal confronto apprendere anche come insegnare,
oltre a permettergli di attivare processi di esplicitazione della conoscenza.
Con questo sistema possono emergere le figure interne in grado di governare un processo
di formazione anche se in parte o in tutto gestito dall‟esterno.
E qui veniamo ad un altro problema della formazione nelle organizzazioni: è considerata
un costo ed una seccatura e si tende ad appaltarle all‟esterno.
Così facendo si ottengono due effetti sicuramente negativi: da un lato, i dipendenti la
percepiscono come una cosa staccata dal lavoro e, dall‟altro, spesso non è specifica per
l‟ente ma generica e distante.
Quindi viene da suggerire alle pubbliche amministrazioni di individuare un referente per la
formazione dotato di autorità da “suggerire” gli interventi opportuni ai dirigenti ed ai
dipendenti. E che lavori in collaborazione con il responsabile dell‟URP da cui deve ricevere
gli input per sviluppare percorsi di formazione coerenti con la richiesta dei cittadini.
Una opportunità è data dalla disponibilità di software open source per ogni tipo di
collaborazione, condivisione e formazione in rete. La scelta di quale ambiente utilizzare
deve essere operata tenendo conto delle finalità.
La maggior parte delle organizzazioni ha da tempo realizzato una propria intranet e questa
è un‟ottima base di partenza, ma in molti casi ancora oggi è vissuta come un di più, più un
fastidio che una utilità al proprio lavoro.
E‟ questa una considerazione di cui tenere conto: qualsiasi strumento di collaborazione
deve far trasparire da subito qualcuna delle sue funzioni più utili al lavoro di tutti i giorni.
122
Una intranet moderna dovrebbe includere strumenti quali le chat (fra utenti registrati),
bacheche per gli avvisi (a vari livelli di visibilità per non intasarle e renderle
comunicativamente “rumorose”), un sistema di messaggistica fra utenti, la connessione con
la propria casella di posta elettronica, i forum tematici, uno spazio di repository personale e
più spazio di condivisione file per gruppi di utenti, la gestione dei wiki (faq, tips & tricks,
glossario, etc…), la gestione dei corsi di formazione in modalità e-learning, la registrazione
dei log di attività (non per controllare l‟utente ma al fine di certificarne i percorsi formativi).
La possibilità di dimostrare la propria partecipazione a corsi di formazione, sia interni che
esterni, dovrebbe essere collegata ad un sistema premiante per quei dipendenti che si sono
inseriti in un programma di formazione concordato con l‟Ente. Per l‟Ente è un beneficio e
per il dipendente un impegno che è onesto premiare.
Si potrebbe legare la corresponsione di tale premio in funzione delle ore dedicate alla
formazione ed aggiornamento ed anche a quelle erogate in qualità di docente, proponendo
una sorta di patto formativo che impegni il dipendente, proporzionatamente al proprio
livello, ad un certo numero di ore di formazione e/o docenza per anno.
Livello
A
B
C
D
Dir.
Ore
Ore
Ore
docenza/anno formazione/anno totale/anno
32
32
4
30
34
12
24
36
16
24
40
24
24
48
Questa tabella è puramente indicativa, ma rende chiaro il concetto per cui al crescere del
livello deve, e può, essere chiesto una maggiore formazione/aggiornamento ed un impegno
a trasferire le conoscenze ad i propri collaboratori.
Il grafico che segue rende graficamente il concetto. Fondamentalmente si tratta di
istituzionalizzare l‟idea che la formazione, l‟aggiornamento, lo scambio di esperienze e la
docenza fanno parte integrante della vita lavorativa se servono a migliorare il servizio che
viene reso al cittadino ed alle imprese.
123
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Docenza
Formazione
Totale
A
B
C
Totale
Formazione
Docenza
D
Dir.
Un primo piccolo passo, ma significativo, potrebbe anche essere quello di prevedere di
rileggere ogni procedimento, che hai sensi della legge 241/1990 deve essere codificato e
definito nei suoi tempi, in modo tale da verificarne la rispondenza a criteri di efficienza
costruendo un corso di formazione per il personale interno ed un percorso informativo
per aiutare gli utenti del servizio cui il procedimento fa riferimento.
Quindi, concludendo, non esiste la formazione perfetta, esiste la possibilità di impegnarsi
per formarsi e formare. L‟apprendimento informale non è la soluzione a tutti le deficienze
formative in ambito pubblico, è l‟opportunità di integrare i percorsi formali, è l‟opportunità
di crescere facendo quello che di deve fare ogni giorno, solo con l‟attenzione consapevole
che si fa sempre qualcosa di utile ed importante.
E‟ un luogo comune che si impari più dagli errori.
Ci sarà un motivo?
Dopo questa domanda provocatoria tiriamo le fila.
124
Dai dati raccolti, con il questionario e con l‟attività on-line, emerge un profilo di dipendente
pubblico dinamico e naturalmente predisposto ad approfondire e formarsi.
Il fatto che più del 15% dei soggetti che hanno risposto al questionario ha conseguito la
laurea dopo l’inserimento nel mondo del lavoro dimostra che lo studio anche in età
adulta è possibile. Lo studio universitario, sebbene strutturato e formale, lascia la possibilità
di gestirsi in autonomia i tempi e la programmazione dei corsi fino ad essere, nei casi dei
non frequentanti, quasi un apprendimento autonomo. Ciò è facilitato dal fatto che lo
studente adulto ha una visione più ampia di dove vuole arrivare con lo studio ed una
maggiore capacità di gestire il proprio tempo.
Il fatto che sia nella formazione che ha preceduto l‟inserimento nel mondo del lavoro, sia
nella formazione che ha preceduto l‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro
(rispettivamente 36,65% e 29,19%), i soggetti hanno ritenuto di doversi preparare
specificamente per questi eventi (solo nel 18,97% dei casi è stato richiesto dal datore di
lavoro).
Il fatto che sia nel periodo successivo all‟inserimento del mondo del lavoro, sia nel periodo
successivo all‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro (rispettivamente 40,37% e
57,14%) il datore di lavoro stesso ha predisposto interventi formativi per
l‟inserimento, dimostra che la formazione inizia ad essere considerata propedeutica al
lavoro stesso.
Il fatto che sia nel periodo successivo all‟inserimento del mondo del lavoro, sia nel periodo
successivo all‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro (rispettivamente 60,22% e
57,14%) dei soggetti, cui non è stata proposta formazione dal datore di lavoro, hanno
ritenuto opportuno formarsi autonomamente.
Questi fatti evidenziano che non manca, nelle risorse umane, la volontà di crescere,
probabilmente mancano le condizioni motivazionali, gli strumenti e le risorse
economiche.
125
Dal grafico che segue viene evidenziato che la maggioranza dei soggetti intervistati
considera importante la conoscenza dell‟ente, delle sue funzione e competenze, per
svolgere meglio il proprio lavoro.
Migliore conoscenza dell'ente è funzionale
allo svolgimento dei compiti previsti nella
tua giornata lavorativa
NO
19%
SI
81%
Il riconoscere di essere parte di una organizzazione più ampia è già un fatto importante
perché apre la strada alla via della collaborazione e cooperazione tra colleghi al fine di
rendere più efficiente il servizio che si rende all‟utenza.
L‟accountability (intesa come trasparenza e responsabilità) è ancora una parola, o un
insieme di concetti, poco conosciuta e di conseguenza applicata più per caso, o per legge,
che per scelta cosciente. Non è sufficiente che poche persone nell‟organizzazione sappiano
cosa sia, è necessario che tutta l‟organizzazione sia coinvolta nel processo di trasparenza e
responsabilità, ognuno per il proprio pezzo, verso i portatori di interesse, ivi compresi i
dipendenti stessi.
Le risorse umane della pubblica amministrazione devono, quindi, essere al più presto
aggiornate sul tema dell‟accountability. Ciò ha un costo, sia dal punto di vista umano che
126
economico, ma ha anche la possibilità di apportare benefici, sia agli individui che
all‟organizzazione.
Per ridurre il divario tra costi e benefici della formazione, ed eventualmente tradurla in
guadagno per l‟organizzazione, è importante predisporre piani di formazione a
medio/lungo termine, che possano sopravvivere ai continui mutamenti imposti dalla
campagna elettorale permanente.
L‟uso di fondi per la formazione, oggi, avviene più in modo casuale (per non perdere
finanziamenti) che non in modo coordinato e programmato. Questa pratica riduce
l‟efficacia dei corsi stessi e l‟efficienza dell‟impegno economico. Evidentemente il sistema
non è organizzato per premiare chi usa bene le risorse ma semplicemente per erogarle,
salvo poi ridurle indiscriminatamente per prevenire gli sprechi.
L‟attività on-line ha evidenziato che i dipendenti pubblici coinvolti hanno espresso, con
appropriato senso critico, una visione dall‟interno dei malumori tipici dei cittadini utenti dei
servizi della pubblica amministrazione.
Il lavoro di gruppo sui “5 motivi per essere accountable” (pag. 71) ha prodotto cinque
validi consigli da mettere in pratica ogni giorno.
Il lavoro di gruppo della settimana successiva su “3 cose per nulla accountable” (pag. 79)
ha evidenziato tutta una serie di comportamenti che si traducono in un costo anche a
livello di immagine per la pubblica amministrazione.
L‟ultimo questionario, a risposta libera, parlando di “ritorno per la PA” (pag. 97) sottolinea
ancora una volta che l‟ente pubblico è composto da individui, dotati di capacità e
professionalità, dalla cui preparazione e soddisfazione dipende in buona parte l‟efficacia dei
servizi erogati e l‟efficienza dell‟organizzazione.
In conclusione, la pubblica amministrazione ha nelle risorse umane un capitale non
adeguatamente valorizzato e motivato. Un intervento di valorizzazione e motivazione
produce nel tempo un‟onda lunga che permette di ridurre i costi e migliorare efficienza ed
efficacia dell‟organizzazione.
127
Ma, e c‟è sempre almeno un ma, ciò comporta investimenti necessari al cambiamento
culturale e mentale investendo sull‟etica e la trasparenza sia a livello di individui che di
organizzazioni.
Si ritiene che l‟esperienza di questa ricerca costituisca un valido modello da cui partire per
un‟analisi su campioni più numerosi al fine di aiutare le organizzazioni a predisporre piani
di formazioni aderenti alle necessità e che tengano conto della possibilità/capacità degli
individui di apprendere.
128
BIBLIOGRAFIA, LINKS E NORMATIVA
La bibliografia ed i links includono anche testi/siti che non sono citati espressamente nel
testo perché sono letture che nel corso di questi anni hanno contributo a formare i pensieri
che vengono sviluppati nella stesura di questa tesi o che sono funzionali ad un
ampliamento della visione di insieme proprio come avviene in un percorso di
apprendimento informale.
129
130
BIBLIOGRAFIA
M. Balducci (a cura di), Organizzazione e management dell’ente locale. Come organizzare e gestire in
modo efficace ed efficiente l’ente locale, Franco Angeli, Milano, 2000
M. Banzato, Apprendere in rete. Modelli e strumenti per l’e-learning, Utet Libreria, Torino, 2002
A. Barbera, C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, Il Mulino, Bologna, 2001
M. Berra, Sociologia delle reti telematiche, Editori Laterza, Roma-Bari, 2007
M. Berra, F. Girotti, Reinventare l’amministrazione. Culture progettuali e azioni della dirigenza nel
processo di riorganizzazione del Comune di Torino, Stampatori Libreria, Torino, 2003
M. Berra, A.R. Meo, Libertà di software, hardware e coscienza, Bollati Boringhieri, Torino, 2006
M. Buchanan, Nexus, Oscar Saggi Mondadori, Milano, 2004
M. Cardano, Tecniche di ricerca qualitativa, Carocci, Roma, 7^ ristampa 2008
M. Castells, Galassia Internet, Feltrinelli, Milano, 2007
V. Cerulli Irelli, Corso di diritto amministrativo, Giappichelli Editore, Torino, 2002
131
De Vivo, A. Pangallo (a cura di), Una amministrazione che pensa. Fare comunicazione e
informazione istituzionale, Lupetti, Milano, 2004
R.E. Freeman, G. Rusconi, M. Dorigatti (a cura di), Teoria degli stakeholder, Franco Angeli,
Milano, 2007
E. Gabardi (a cura di), Comunicazione pubblica. Otto casi di comunicazione efficace della pubblica
amministrazione, Franco Angeli, Milano, 2005
A. Gore, L’assalto alla Ragione, Serie Bianca Feltrinelli, Milano, 2007
G. Lakoff, The Political Mind. Why You Can’t Understand 21st-Century Ameircan Politics with as
18th-Century Brain, Penguin Group, New York, 2008
F. Lemut, Il “rumore” nella comunicazione di emergenza. Elementi per ottimizzare le procedure della
protezione civile, Tesi di laurea in Scienze dell‟Amministrazione e dell‟Organizzazione
(Relatrice: Prof.ssa F. Roncarolo), Facoltà di Scienze Politiche dell‟Università di Torino,
Cuneo, 2007
F.Luntz, Words that works. I’s not what you say, it’s what people hear, Hyperion, New York, 2007
Marra (a cura di), Etica e performance nella pubblica amministrazione. Strumenti e strategie per una
gestione efficace e trasparente della Res Publica, Franco Angeli, Milano, 2006
G. Mazzoleni, La comunicazione politica, Il Mulino, Bologna, 2004
M. Miani, Comunicazione pubblica e nuove tecnologie, Il Mulino, Bologna, 2005
132
M. Montinaro, G. Nicolini, Elementi di statistica descrittiva, Utet Libreria, Torino, 2005
M. Montinaro, Metodi statistici per le indagini campionarie, Utet Libreria, Torino, 2004
I. Nonaka, H. Takeuchi, The knowledge-creating company. Creare le dinamiche dell’innovazione,
Guerini e Associati, Milano, 1997
L. Paccagnella, La gestione della conoscenza nella società dell’informazione: il caso wikipedia, in
“Rassegna italiana di sociologia”, n.4, Il Mulino, Bologna, 2007
L. Paccagnella, Robert K. Merton e il software libero: gli imperativi istituzionali della ricerca scientifica
nell’etica haker, in “Quaderni di sociologia”, n. 45, Rosemberg & Sellier, Torino, 2007
S. Rolando (a cura di), La comunicazione di pubblica utilità, volume 1, Franco Angeli, Milano,
2004
S. Rolando (a cura di), La comunicazione di pubblica utilità, volume 2, Franco Angeli, Milano,
2004
A. Rovinetti, Comunicazione pubblica, sapere & fare, Il Sole 24 Ore, Milano, 2007
R. Scollon, S. Wong Scollon, Intercultural Communication, Second Edition, Blackwell Publishing,
Oxford, 2004
R. Sennett, L’uomo flessibile. Le conseguenze del nuovo capitalismo sulla vita personale, Feltrinelli,
Milano, 2001
133
G. Trentin, Apprendimento in rete e condivisione delle conoscenze. Ruolo, dinamiche e tecnologie delle
comunità professionali online, Franco Angeli, Milano, 2004
G. Trentin, La sostenibilità didattico-formativa dell’e-learning. Social networking e apprendimento attivo,
Franco Angeli, Milano, 2008
134
LINKS
L1.
Apachefriends.org, http://www.apachefriends.org/it/xampp-windows.html - è il
sito da cui scaricare il software open source per la realizzazione di un sito web di
prova.
L2.
Asfor.it, http://www.asfor.it/sitonuovo/, ASFOR Associazione Italiana per la
Formazione Manageriale è una Associazione tra soggetti con personalità
giuridica che operano nel campo della formazione manageriale, sia come strutture
dell‟offerta sia come fruitori di servizi formativi. Costituita nel 1971, ha da
sempre l'obiettivo di sviluppare la cultura di gestione in Italia e di qualificare
l'offerta di formazione manageriale. Attualmente conta oltre 70 Soci fra Business
School, Corporate University e Istituzioni formative.
L3.
CNIPA, Centro Nazionale per l‟Informatica nella Pubblica Amministrazione,
http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/ , opera presso la Presidenza del Consiglio
dei Ministri per l‟attuazione delle politiche formulate, a nome del Governo dal
Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, con la
missione di contribuire alla creazione di valore per cittadini e imprese da parte
della Pubblica Amministrazione, fornendo a questa supporto nell‟uso innovativo
dell‟informatica e, più in generale, dell‟ICT (Information and Communication
Technology).
Il Cnipa, in attuazione della Direttiva del Ministro per l'innovazione e le
tecnologie del 19 dicembre 2003 (G.U. 7 febbraio 2004, n. 31), ha costituito
l'Osservatorio Open Source.
L4.
Docebo.org, http://www.docebo.org – è il software open source LMS utilizzato
per sviluppare l‟attività on line di questa tesi.
135
L5.
ForumPA SaperiPA, http://saperi.forumpa.it/, è il sito che raccoglie tutti i
materiali di documentazione - atti dei convegni, articoli, interviste, editoriali raccolti o prodotti da FORUM PA. I documenti sono descritti con un abstract,
indicizzati in base a categorie e sottocategorie taggati con parole chiave.
L6.
Istituto Poster, http://www.istitutoposter.it/, è un‟Associazione costituita nel
1985, ad opera di ricercatori impegnati nell'analisi delle problematiche
economiche e sociali dello sviluppo territoriale. La mission dell‟Istituto è favorire
l‟equilibrato sviluppo socio-economico del territorio, mettendo a disposizione di
istituzioni, agenzie di sviluppo, operatori economici e sociali le competenze di un
team di qualificati esperti.
L7.
Norme in Rete, il portale www.normeinrete.it costituisce un punto d‟accesso alla
normativa italiana ed europea pubblicata sul web. Nasce da un progetto
congiunto del Ministero della Giustizia e del CNIPA e realizza un sistema
federato delle Pubbliche Amministrazioni che aderiscono al progetto, le quali così
contribuiscono alla diffusione di un patrimonio informativo comune, pur
conservando la propria autonomia.
L8.
Osservatorio
Open
Source,
http://www.osspa.cnipa.it/home/
-
svolge
un‟importante funzione di catalizzatore delle "best practice" e della conoscenza in
materia di open source.
L9.
Pubbliaccesso.gov.it, il sito nasce per sviluppare permettere la massima
accessibilità alle informazioni ed ai servizi offerti è uno dei requisiti fondamentali
delle strutture pubbliche. In linea con questo principio, il Centro Nazionale per
l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA), che da luglio 2003 ha
ereditato i compiti istituzionali attribuiti alla Autorità per l'Informatica nella
Pubblica Amministrazione (AIPA), ha istituito una Segreteria Tecnico Scientifica
a supporto della Commissione interministeriale permanente per l'impiego delle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione a favore delle categorie deboli
136
o svantaggiate. La Commissione ha come obiettivo prioritario il superamento
delle barriere tecnologiche che oggi limitano le categorie svantaggiate, ed in
particolare le persone con disabilità, nella fruizione dei servizi in rete.
L10.
PubblicaAmministrazione.net,
http://www.pubblicaamministrazione.net/,
il
portale di informazione e approfondimento tecnologico rivolto a funzionari,
amministratori, dirigenti e responsabili IT delle amministrazioni pubbliche,
centrali e locali. Offre notizie, approfondimenti e strumenti di interazione alle
migliaia di decision maker della P.A. italiana, che ogni giorno sono chiamati a
scelte strategiche ed operative in tema di sviluppo e investimento ICT.
L11.
Wikipedia.it, http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale, è un‟encilo-pedia
libera e multilingue. Il progetto italiano ha preso avvio nel 2001.
137
138
NORMATIVA
N1.
Costituzione della Repubblica Italiana
N2.
Legge 8 giugno 1990, n.142 – Ordinamento delle autonomie locali
N3.
Legge 7 agosto 1990, n. 241 – Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi
N4.
Decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 - Razionalizzazione dell'organizzazione
delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico
impiego, a norma dell'articolo 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421
N5.
Circolare Ministero Funzione Pubblica 27 aprile 1993, n.17/93 - Art. 12 del Decreto
legislativo 3 febbraio 1993, n. 29. Istituzione dell'Ufficio per le Relazioni con il
Pubblico e disciplina delle attività di comunicazione di pubblica utilità
N6.
Legge 7 giugno 2000, n. 150 – Disciplina delle attività di informazione e
comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni
N7.
Decreto Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 – Testo unico delle
disposizioni
legislative
e
regolamentari
in
materia
di
documentazione
amministrativa
N8.
Decreto Presidente della Repubblica 21 settembre 2001, n. 422 – Regolamento
recante le norme per l‟individuazione dei titoli professionali del personale da
utilizzare presso le pubbliche amministrazioni per le attività di informazione e di
comunicazione e disciplina degli interventi formativi
N9.
Direttiva del Ministro per l‟Innovazione e le Tecnologie del 19 dicembre 2003 –
Costituzione dell‟Osservatorio Open Source
N10.
Deliberazione Cnipa 19 febbraio 2004, n. 11 recante le regole tecniche per la
riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la
conformità dei documenti agli originali
139
N11.
Direttiva del Ministero della Funzione Pubblica del 24 marzo 2004 – Misure
finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle pubbliche
amministrazioni
N12.
Direttiva del Ministero della Funzione Pubblica del 24 marzo 2004 – Direttiva sulla
rilevazione della qualità percepita dai cittadini
N13.
Direttiva dei Ministri della Funzione Pubblica e dell‟Innovazione e Tecnologie del 6
agosto 2004 – Direttiva in materia di progetti formativi in modalità e-learning nelle
pubbliche amministrazioni
N14.
Codice dell‟amministrazione digitale, d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82
140
APPENDICI
Questa sezione raccoglie alcuni documenti ritenuti utili quali le istruzioni utilizzate per
installare e gestire un server web su cui provare l‟ambiente LMS Docebo utilizzato per lo
sviluppo dell‟attività on-line della tesi. Altresì sono inclusi i testi dei questionari sviluppati
ad hoc per rilevare i dati e stimolare le discussioni di approfondimento sui temi della tesi.
In ultimo sono riportati i glossari, quello sviluppato nell‟attività on-line e l‟estratto di quello
dell‟Asfor (per gentile concessione).
141
142
A1 - TESTI DEI QUESTIONARI
143
A1.1 - QUESTIONARIO 1 – IDENTIKIT
Identikit e fotografia della formazione e propensione a formarsi ulteriormente
DATI ANAGRAFICI
Sesso
[M]
Anno di nascita
[F]
[_______]
Questi dati sono richiesti per conoscere gli individui ed incrociare con altri dati quali quello della formazione.
Sono utili per legare caratteri ascritti allo sviluppo della formazione e della carriera.
La sezione che segue, unitamente alle due successive vuole fotografare se ci sia stata una evoluzione formativa
e come questa si possa collegare allo sviluppo della carriera o, se, sia stata la carriera lavorativa a richiedere
una formazione.
La provincia di residenza e di sede di lavoro evidenziano dati sul nomadismo ed eventuale collegamento con
formazione e sviluppo della carriera.
Volutamente le sezioni sono sviluppate in modo analogo in modo tale da poter creare una serie di dati per
individuo e poter confrontare le serie di più individui.
INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO:
Anno
[_______]
Livello inquadramento
Titolo di studio
[A] [B] [C] [D] [Dirigente]
[Altro: __________________________________]
[
[
[
[
[
[
[
[
]
]
]
]
]
]
]
]
Nessuno
Lic. Elementare
Lic. Media Inf.
Lic. Media Sup.
Laurea Triennale
Laurea Quadriennale
Laurea Quinquennale
Altro: _______________________________
Provincia sede di lavoro
[____]
Provincia di residenza
[____]
Questa domanda verifica se l’individuo ha ritenuto opportuno prepararsi/approfondire prima di assumere il
lavoro (o se lo ha richiesto il datore di lavoro).
Prima dell‟inserimento nel mondo del lavoro hai seguito corsi di preparazione e/o
formazione (escluso l‟iter scolastico)?
[SI] [NO]
Se hai risposto SI, quale tipo di corso?
[ ] a distanza (on-line, per corrispondenza,etc…)
144
[ ] in aula
[ ] misto, in aula ed a distanza
[ ] altro ________________________________________________
E‟ stato richiesto dal datore di lavoro? [SI] [NO]
Questa domanda verifica se il datore di lavoro, o l’individuo, hanno ritenuto necessario un periodo iniziale
di approfondimento/formazione.
Nel primo periodo di inserimento nel mondo del lavoro hai seguito corsi specifici di
preparazione e/o formazioni proposti/erogati dal datore di lavoro?
[SI] [NO]
Se hai risposto SI, quale tipo di corso/formazione?
[ ] in aula, presso la sede
[ ] in aula, presso un centro di formazione
[ ] in modalità autonoma con materiale cartaceo (manuali, testi, etc…)
[ ] in modalità e-learning
[ ] altro ________________________________________________
Se hai risposto NO, hai ritenuto/dovuto formarti/approfondire autonomamente?
[SI] [NO]
INIZIO ATTIVITA‟ PRESSO L‟ATTUALE DATORE DI LAVORO
Anno
[_______]
Livello inquadramento [A] [B] [C] [D] [Dirigente]
[Altro: __________________________________]
Titolo di studio
[
[
[
[
[
[
[
[
]
]
]
]
]
]
]
]
Nessuno
Lic. Elementare
Lic. Media Inf.
Lic. Media Sup.
Laurea Triennale
Laurea Quadriennale
Laurea Quinquennale
Altro: _______________________________
Provincia sede di lavoro
[____]
Provincia di residenza
[____]
Per l‟inserimento presso l‟attuale datore di lavoro hai seguito corsi di preparazione e/o
formazione per integrare le tue conoscenze professionali?
[SI] [NO]
Se hai risposto SI, quale tipo di corso/formazione?
[ ] a distanza (on-line, per corrispondenza,etc…)
[ ] in aula
[ ] misto, in aula ed a distanza
[ ] altro ________________________________________________
145
Nel primo periodo di inserimento presso l‟attuale datore di lavoro hai seguito corsi specifici
di preparazione e/o formazioni proposti/erogati dal datore di lavoro? [SI] [NO]
Se hai risposto SI, quale tipo di corso?
[ ] in aula, presso la sede
[ ] in aula, presso un centro di formazione
[ ] in modalità autonoma con materiale cartaceo (manuali, testi, etc…)
[ ] in modalità e-learning
[ ] altro ________________________________________________
Se hai risposto NO, hai ritenuto/dovuto formarti/approfondire autonomamente?
[SI] [NO]
ATTUALE LIVELLO DI INQUADRAMENTO
Dall‟anno
[_______]
Livello inquadramento
[A] [B] [C] [D] [Dirigente]
[Altro: __________________________________]
Titolo di studio
[
[
[
[
[
[
[
[
Provincia sede di lavoro
[____]
Provincia di residenza
[____]
]
]
]
]
]
]
]
]
Nessuno
Lic. Elementare
Lic. Media Inf.
Lic. Media Sup.
Laurea Triennale
Laurea Quadriennale
Laurea Quinquennale
Altro: _______________________________
ESIGENZE E PROPENSIONE ALLA FORMAZIONE
Questa sezione indaga come l’individuo si pone il problema della formazione rispetto al lavoro che svolge.
Al momento attuale ritieni che le tue conoscenze siano adeguate alla mansione che svolgi?
[SI] [NO]
Se hai risposto NO, è perché pensi di avere delle conoscenze:
[inferiori] o [superiori] alle necessità?
Al momento di assunzione delle attuali mansioni hai seguito un iter formativo specifico?
[SI]
[NO]
146
Se hai risposto SI, da chi è stato organizzato?
[ ] da me stesso
[ ] da personale interno
[ ] da collaboratori esterni
[ ] altro__________________________________________________
Ritieni che una migliore conoscenza dell‟ente possa essere funzionale allo svolgimento dei
compiti previsti dalla tua mansione?
[Si] [No]
Se hai risposto No, Perché?
[ ] è tempo perso
[ ] non aggiunge nulla
[ ] non ho tempo
[ ] non ho voglia
[ ] altro _________________________________________________
GESTIONE DEL TEMPO
Queste due serie richiedono all’individuo di definire la percentuale di tempo dedicata a varie attività durante
il lavoro e fuori dall’orario di lavoro. Sono state inserite per verificare se possa esistere una connessione tra
carriera lavorativa e attività formative.
Durante l‟orario di lavoro:
___ % attività lavorativa principale legata alla propria mansione
___ % attività di registrazione e documentazione del lavoro svolto
___ % attività di formazione ed approfondimento legate alla propria mansione
___ % attività di formazione ed approfondimento legate alla funzione dell‟ente in generale
___ % altre attività
Fuori dall‟orario di lavoro
___ % attività connesse alla vita famigliare
___ % attività ricreative (sport, cultura, etc…)
___ % attività di formazione ed approfondimento legate al proprio lavoro
___ % altre attività di formazione ed approfondimento
___ % altro
147
A1.2 - QUESTIONARIO 2 – ACCOUNTABILITY E BILANCIO SOCIALE
Le domande contenute nel questionario hanno avuto lo scopo di introdurre il tema e
stimolare un confronto nel forum.
15) Data la sua missione, la Pubblica Amministrazione è per definizione socialmente
responsabile? [Vero] [Falso]
16) La Pubblica Amministrazione deve responsabilmente “rendere conto” ai propri
“stakeholders” di come ha realizzato la propria responsabilità sociale nell‟ambito
della missione assegnata? [Vero] [Falso]
17) La responsabilità sociale della Pubblica Amministrazione trova fondamento nella
Costituzione del 1956? [Vero] [Falso]
18) Quali tra i seguenti possono essere considerati stakeholders della Pubblica
Amministrazione? [Le multinazionali] [Gli operatori economici] [Il sistema
bancario]
19) Il bilancio sociale rendiconta in modo chiaro e semplice le attività svolte rispetto
agli impegni assunti? [Vero] [Falso]
20) Il bilancio sociale evidenzia l‟impatto sociale del suo operato nei confronti della
collettività e dei portatori di interesse? [Vero] [Falso]
21) Per cittadini portatori di interesse si intende? [Le famiglie ed i bambini] [I
ragazzi ed i giovani] [Gli anziani] [I diversamente abili] [I cittadini in
situazione di disagio] [Gli stranieri] [I turisti] [I contribuenti]
22) Per territorio portatore di interesse si intende? [L’ambiente ed il paesaggio] [La
mobilità] [La città, i paesi e le frazioni] [La sicurezza]
23) Sono operatori economici portatori di interessi? [Gli artigiani e gli industriali] [I
commercianti e gli albergatori] [Gli agricoltori]
24) Il bilancio sociale indirizza una pianificazione strategica che si confronta
sistematicamente con le aspettative degli stakeholders? [Si] [No]
25) Il bilancio sociale promuove la capacità di formalizzare gli obiettivi programmatici
e di valutarne il grado di raggiungimento? [Si] [No]
148
26) Il bilancio sociale favorisce lo sviluppo di una consapevolezza diffusa degli obiettivi
e del loro grado di raggiungimento a tutti i livelli dell‟organizzazione? [Si] [No]
27) Il bilancio sociale esplicita il rapporto tra l‟attività amministrativa e gli stakeholders,
favorendo la diffusione di una cultura delle responsabilità? [Si] [No]
28) L‟Ente locale crea valore quando è capace di soddisfare le attese di tutti i soggetti
portatori di interesse attraverso la produzione di beni e servizi che rispondano ai
loro bisogni? [Vero] [Falso]
149
A1.3 - QUESTIONARIO 3 – APPRENDIMENTO INFORMALE
Valutare l‟esperienza
Io e l‟esperienza di apprendimento:
- Quale voto do al mio IMPEGNO?
- Quale voto do al mio APPORTO?
- Quale voto do al mio APPRENDIMENTO?
Il GRUPPO come luogo di apprendimento:
- Quale voto do alla mia PARTECIPAZIONE al gruppo?
- Quale voto do all‟AIUTO che il gruppo mi ha dato?
- Quale voto do all‟apprendimento FAVORITO dal gruppo?
Il CONTENUTO come risultato dell‟apprendimento:
- Quale voto do alla QUANTITA‟ dei materiali prodotti?
- Quale voto do alla QUALITA‟ dei materiali prodotti?
- Quale voto do alla CREDIBILITA‟ dei materiali prodotti?
L‟Ambiente di confronto:
- Lo hai trovato semplice da usare?
- Ti sei sentito/a adeguatamente seguito/a dal coordinatore?
- La struttura dell‟ambiente ha risposto alle tue esigenze?
- Ti è piaciuta l‟esperienza di “essere produttore di contenuti”?
- Rifaresti l‟esperienza ora che sai di cosa si tratta?
- Consiglieresti ai tuoi colleghi di fare un‟esperienza simile?
150
- Parteciperesti stabilmente ad una comunità di pratica con i tuoi colleghi (anche di altri
Enti) della PA?
Il RITORNO di questa esperienza per la PA:
- Un ambiente di confronto trasversale potrebbe rispondere alle esigenze di trasparenza
della PA?
- Un ambiente dove cercare informazioni “qualificate” per l‟approfondimento delle
tematiche legate al proprio lavoro ed in generale alla PA, può essere uno strumento per
migliorare il servizio agli utenti?
- Saresti disposto a legare parte del compenso incentivante ad attività di aggiornamento e/o
approfondimento (on-line, in aula e miste)?
- Ritiene funzionale l‟istituzione del ruolo di tutor aziendale cui chiedere aiuto per le
ricerche di materiali per aggiornamento e/o approfondimento?
- Pensi che se ci fosse un‟aula informatica, presidiata da un assistente, la utilizzeresti anche
per seguire corsi on-line e fare ricerche per approfondire o aggiornare le tue conoscenze?
151
152
A2 - INSTALLARE UN SERVER WEB DI PROVA
In questo allegato si forniscono le informazioni utili per installare un ambiente WAMP su
cui provare le funzionalità web di ambienti quali Docebo.
WAMP è l‟acronimo di Windows, Apache, MySQL, Php.
In queste istruzioni viene data per scontata la presenza sul personal computer di una
installazione di un sistema operativo Windows (XP, Vista o 7).
Per chi non ha esperienza si consiglia di installare il server utilizzando un pacchetto di
installazione preconfezionato quale XAMPP (http://www.webgrafic.net/installare-serverlamp-wamp-su-windows).
La versione attuale installa i seguenti componenti:

Apache 2.2.14 (IPv6 enabled) + OpenSSL 0.9.8l

MySQL 5.1.41 + PBXT engine

PHP 5.3.1

phpMyAdmin 3.2.4

Perl 5.10.1

FileZilla FTP Server 0.9.33

Mercury Mail Transport System 4.72
Guida Xampp Windows
(fonte: http://www.webgrafic.net)
153
In questo guida prenderemo in esame XAMPP, come prima cosa scarichiamolo dal sito
ufficiale che andrà installato come un qualsiasi programma, eccetto alcune attenzioni per
Windovs Vista.
Nota: chi ha Windows 7 o Vista non deve installare XAMPP in C:\Programmi ma creare
una cartella es. C:\server\xampp o meglio in una partizione es. D:\xampp, dove installare
il tutto.
Questo perché i permessi della cartella programmi in Windows Vista sono limitati e
XAMPP non funzionerebbe correttamente.
Installando XAMPP in una partizione es. D:\xampp, avremo anche il vantaggio di non
perdere i dati in caso di formattazione e re-installazione del sistema operativo.
In questa guida partiamo dal presupposto di installare XAMPP nella partizione D:\xampp.
Andiamo quindi su http://www.apachefriends.org/it/xampp-windows.html e scarichiamo
la versione più recente che preferiamo.
Per le modifiche ai file è consigliabile utilizzare un editor di testo come Notepad++
reperibile all'indirizzo http://notepad-plus.sourceforge.net/it/site.htm
Installazione con l'installer
Durante l'installazione scegliamo di avviare Apache e MySQL come servizi, il resto non ci
serve e possiamo lasciarlo tranquillamente disattivato.
Dopo che l'installazione è completata, troveremo XAMPP in Start / Tutti i programmi /
XAMPP. Possiamo usare il pannello di controllo di XAMPP per avviare/fermare tutti i
server e anche per installare/disinstallare servizi.
Assicuriamoci che Apache e MySql siano attivi (Running) e selezionati come servizi:
154
Installazione senza l'installer
Scarichiamo il file ZIP ed estraiamo XAMPP in un cartella di livello superiore come
D:\xampp etc.. In questo modo possiamo avviare e controllare XAMPP direttamente dal
pannello di controllo tramite il file D:\xampp\xampp-control.exe.
Non bisogna usare una doppia directory XAMPP come D:\xampp\xampp. C'è bisogno di
un singolo folder XAMPP come D:\xampp(\apache e così via). Altrimenti bisogna avviare
"setup-xampp.bat" per configurare i path.
In questo modo FileZilla FTP server non si avvierà poiché richiede percorsi assoluti ma
essendo in locale non ci serve, anzi è del tutto superfluo.
Configurare XAMPP
Attivati i servizi Apache e MySql, digitiamo localhost nella barra indirizzi del nostro
browser e si aprirà una pagina come la seguente:
155
Impostazioni di sicurezza
Passiamo ora alla fase successiva, ovvero sistemare le impostazioni di sicurezza di XAMPP
cliccando su “Sicurezza”:
156
Come
prima
cosa
andiamo
in
http://localhost/security/xamppsecurity-php
ed
impostiamo nome utente e password in “Protezione directory XAMPP” (per esempio root,
e miapassword) e salviamo le impostazioni inserite cliccando sul bottone “Rendi sicura la
directory di XAMPP”.
Sempre dalla stessa pagina andando inseriamo la password di “MySQL superuser”.
Essendo un server locale (nel nostro pc) per i nostri test, per non complicarci la vita
possiamo anche inserire sempre la stessa password.
Una volta inserita e confermata la password, selezioniamo “Cambia la password” per
rendere permanente la modifica.
Fatti i passi sopra, ogniqualvolta accederemo all'interfaccia di amministrazione, ci verrà
chiesto di inserire l'utente e password scelte per accedere.
Completate le operazioni sopra, dobbiamo andare a modificare alcune opzioni nei file di
configurazione in modo da permettere l'accesso al database che abbiamo protetto con
password, quindi apriamo D:\xampp\phpMyAdmin\config.inc.php:
Ipotizzando di aver scelto root come nome utente e miapassword come password di
accesso al database, impostiamo le tre righe da editare come evidenziato in giallo nella
seguente immagine:
In pratica alla riga 19
$cfg['Servers'][$i]['auth_type'] = '';
aggiungiamo
http,
alla riga
20 il nostro nome utente (user) e nella successiva la password scelta in precedenza.
L'ultima operazione da effettuare opzionalmente è l'abilitazione del Safe Mode di PHP.
Non è strettamente indispensabile lavorando in locale, ma poiché la maggior parte degli
157
hoster ha il safe mode abilitato conviene prevenire i possibili errori di programmazione che
potrebbero sorgere nella realizzazione dei nostri script.
Per abilitarlo apriamo il file D:\xampp\php\php.ini e andiamo a modificare la riga da
safe_mode = Off
a
safe_mode = On
Apriamo ora il pannello di gestione dei servizi di XAMPP in D:\xampp\xamppcontrol.exe o in Start / Tutti i programmi / XAMPP. Arrestiamo Apache, dopo di che
riavviamolo.
A questo punto andando a visualizzare ancora le impostazioni di Sicurezza e dovreste
trovarvi con tutte le indicazioni rese sicure (ad esclusione dei servizi che non sono stati
avviati).
Creazione database
Per creare i database è sufficiente andare all'indirizzo http://localhost/phpmyadmin/,
inserire i dati di accesso stabiliti in precedenza e proseguire con la creazione del database.
158
Solitamente, ad esempio per testare un CMS, è sufficiente inserire il nome del database che
si vuole creare e cliccare sul pulsante “Crea”:
Attivare il mod rewrite
Il modulo rewrite o mod rewrite, serve per il vostro server apache a far si che le pagine
dinamiche (in questo caso in php) cambino totalmente estensione e sembrino pagine html
statiche. Questa trasformazione ha lo scopo di far si che la vostra pagina venga assimilata
meglio dai motori di ricerca.
In locale questa modifica normalmente non serve, però può capitare che moduli aggiuntivi
del vostro CMS preferito lo richiedano, quindi è meglio attivarlo.
In XAMPP dovrebbe essere già attivo ma nel caso non lo sia basta aprire il file
D:\xampp\apache\conf\httpd.conf e levare il simbolo cancelletto # alla sinistra della
seguente riga (dovrebbe trovarsi alla riga 120).
LoadModule rewrite_module modules/mod_rewrite.so
Se servissero altri moduli è possibili abilitarli nello stesso modo. Cosa molto importante,
ogni volta che vengono inseriti nuovi moduli o effettuate modifiche al php.ini. è necessario
riavviare apache, operazione effettuabile tramite il pannello di controllo di XAMPP.
Modificare il file php.ini
Il file php.ini di XAMPP potrebbe richiedere le modifiche elencate di seguito:
Max_execution_time: se dovete fare upload che impiegano molto tempo o elaborare
query importanti impostate queste impostazioni a:
max_execution_time = 300
159
Impostazione consigliata sopratutto se su usano dei CMS. L'impostazione di default è di 60
secondi, utilizzando Drupal ho notato che questa è più che sufficiente utilizzando Linux
(dove l'installazione e pressoché istantanea) mentre Windows Vista è notevolmente più
lento durante l'installazione richiedendo l'impostazione di max_execution_time più alta.
Memory_limit: se avete errori riguardo la massima memoria da abilitare (es. pagine
bianche durante l'elaborazione dati nei CMS) cambiate questo parametro:
memory_limit = 32M
Utilizzando CMS con impostazioni che hanno forti richieste di memoria è meglio
aumentarla ulteriormente. Ad esempio Drupal con Ubercart per lavorare bene richiede
almeno 64M di memory limit. Impostando memory_limit = -1 la memoria viene settata ad
infinito ovvero tutta la ram disponibile.
Creiamo il nostro-i sito-i
Ci sono due sistemi per lavorare sui nostri siti. Il primo è quello di creare un nuovo sito
locale andando a creare una nuova cartella in D:\xampp\htdocs (es. prova) che sarà
raggiungibile all'indirizzo http://localhost/prova/.
Il secondo, un po' più laborioso ma nettamente migliore è quello di creare quelli che si
chiamano VirtualHost. Creare dei VirtualHost permette di lavorare esattamente come in un
vero e proprio sito raggiungibile es da http://nomesito1.test , http://nomesito2.test ecc..
I vantaggi di ciò si vedono sopratutto utilizzando un CMS ovvero quei “siti dinamici
pronti” e personalizzabili che ci permettono di creare un sito professionale anche senza
essere dei programmatori in php.
Se noi creiamo il nostro sito in locale usando un CMS con il primo sistema può capitare,
una volta portato in un server remoto, che le immagini “scompaiono”. Quindi dovremmo
correggere tutti i percorsi delle immagini o mettere il sito dentro una cartella con lo stesso
nome di quella in locale con il risultato che l'indirizzo del nostro sito diventerà
http://www.miosito.xx/prova/
La soluzione ideale è quindi quella di creare dei VirtualHost.
160
Creazione dei VirtualHost
Come prima cosa creiamo la o le cartelle che poi ospiteranno ognuna un diverso sito.
Possiamo creare queste cartelle all'interno di D:\xampp\htdocs, oppure creare una cartella
apposita dove mettere tutti i nostri siti es. D:\www.
Quindi creiamo una cartella per ogni sito:
Ora creiamo i VirtualHost aprendo il file D:\xampp\apache\conf\extra\httpdvhosts.conf aggiungendo alla fine del file le righe che seguono. Le prime in arancione non
vanno modificate, le altre possono essere modificate in base alle impostazioni preferite.
NameVirtualHost *:80
###localhost
<VirtualHost *:80>
DocumentRoot "D:/xampp/htdocs/"
ServerName localhost
</VirtualHost>
<Directory "D:/xampp/htdocs">
Options Indexes FollowSymLinks Includes ExecCGI
AllowOverride All
Order allow,deny
Allow from all
</Directory>
###sito1.test
<VirtualHost *:80>
DocumentRoot "D:/www/sito1.test/"
161
ServerName sito1.test
</VirtualHost>
<Directory "D:/www/sito1.test">
Options Indexes FollowSymLinks Includes ExecCGI
AllowOverride All
Order allow,deny
Allow from all
</Directory>
###sito2.test
<VirtualHost *:80>
DocumentRoot "D:/www/sito2.test/"
ServerName sito2.test
</VirtualHost>
<Directory "D:/www/sito2.test">
Options Indexes FollowSymLinks Includes ExecCGI
AllowOverride All
Order allow,deny
Allow from all
</Directory>
###sito3.test
<VirtualHost *:80>
DocumentRoot "D:/www/sito3.test/"
ServerName sito3.test
</VirtualHost>
<Directory "D:/www/sito3.test">
Options Indexes FollowSymLinks Includes ExecCGI
AllowOverride All
Order allow,deny
Allow from all
</Directory>
Il file hosts
Apriamo il file hosts che si trova in: C:\WINDOWS\system32\drivers\etc\hosts.
Chi utilizza Windows 7 o Vista non riuscirà ad aprire il file host perché protetto. Per
risolvere il problema, attenersi alla procedura seguente:
162

Fare clic sul pulsante Start scegliere Tutti i programmi/Accessori, fare clic con il
pulsante destro del mouse su Blocco note, quindi scegliere Esegui come
amministratore.

Se viene chiesto di immettere la password di amministratore o di confermare,
digitare la password o fare clic su Consenti.

Aprire
il
file
hosts
tramite
file
apri
ed
incollando
C:\WINDOWS\system32\drivers\etc\hosts come nell'immagine seguente e
cliccare su Apri:
Può capitare che si apra la finestra “Apri con”, selezionare nuovamente Notepad e si aprirà
il file hosts.
Ora modifichiamo il file hosts come nell'immagine che segue:
163
Salviamo il file e riavviamo Apache.
Proviamo il funzionamento di un sito
Per completare il lavoro ci manca di inserire, nelle varie cartelle che abbiamo preparato in
precedenza, la materia prima con cui faremo il sito.
Mettiamo in ognuna delle cartelle le pagine html che abbiamo creato oppure i file di
installazione del nostro LMS preferito (in questo caso dobbiamo anche seguire le istruzioni
di installazione del LMS) ed andiamo a visitare il nostro sito.
164
A3 - INSTALLARE L’AMBIENTE DOCEBO
Importante: Prima di partire con l'installazione dovete avere a disposizione le seguenti
informazioni:
Compatibilità:

Versione PHP: 4.3.0 o superiori (compatibilità a php5 da versione 3.0.1)

Versione MySql 3.23 o superiori
Inoltre sono consigliate:

upload_max_filesize = 24M

max_execution_time = 300

post_max_size = 24M

estensione domxml(); attiva (non necessaria per PHP5)
Le informazioni che dovrete avere a disposizione sono:

Accesso FTP: Host, User e Password

Connessione database: Nome Database, User e Password
Se installate sul PC windows di casa lo user del database sarà “root”, non inserite password
e il nome del database lo sceglierete voi nel momento della creazione via phpmyadmin
(vedi capitolo successivo), inoltre, sempre sul pc windows di casa non configurate ftp come
metodo di caricamento ma http (in config.php il nome del metodo ftp è “fs” ma questa
informazione non vi serve se non andate a toccare a mano il file config.php), sul pc di casa
non avrete bisogno di usare i dati ftp.
165
Installazione:
(fonte: http://www.docebo.org/doceboCms/page/48/Wiki.html)
L'installer di Docebo 3.x è davvero potente, l'installazione è divisa in diversi momenti,
alcuni passi delle schermate visualizzate sono visibili solo se qualcosa va storto. Il primo
passo da fare è quello di caricare i file via ftp (se siete sul PC di casa questa operazione
potete saltarla e copiare i file nella directory opportuna), di solito questi file vegono
archiviati nella directory principale.
Nota: la directory principale può avere come percorso “/”, capire l'esatto percorso è
davvero importante per configurare il caricamento file via ftp nella fase di installazione, ad
esempio la directory root può essere /htdocs/
Dopo aver caricato i file avrete visibili i seguenti files e directory:

doceboCms

doceboCore

doceboKms

doceboLms

doceboScs

files
166

install

upgrade

admin.php

config.php

index.php
Se siete su un server Linux dovrete impostare i permessi in questo modo (dopo aver finito
l'installazione) (su windows non è necessario) tutti i file devono avere permessi 644 tutte le
directory devono avere permessi 777.
Prima dell'installazione questi file e directory devono avere permessi 777:

[file] config.php

[directory] files e tutte le sottodirectory
se intendete usare anche doceboCms per far funzionare le statistiche dovete rendere
scrivibili
(con
permessi
777)
la
directory
e i file in essa contenuti.
167
/doceboCms/addons/bbclone/var
Per ragioni di sicurezza, dopo l'installazione devi:

eliminare la directory install/

eliminare la directory upgrade/

Impostare a 644 i permessi per il file admin.php, config.php e index.php

Impostare a 644 i permessi per il file .htaccess located nella directory files/

Impostare a 644 i permessi per il file .htaccess located nella directory principale

Impostare a 644 i permessi per il file .htaccess posizionato nella directory
/doceboCms/addons/bbclone/var
Percorsi per l'installazione sul pc windows di casa: Supponendo che abbiate messo i file in
una directory chiamata "docebo" dovete richiamare il seguente url:
http://localhost/docebo/install
Percorsi per l'installazione su server: Supponendo abbiate un dominio che è website.com
ed abbiate installato tutto nella directory principale otterrete:
www.website.com/install/
Usando i seguenti link potete raggiungere i tre applicativi docebo e l'area di
ammnistrazione:
www.website.com/doceboLms/
www.website.com/doceboCms/
www.website.com/doceboCore/ o con questo link www.website.com/admin.php
Potete inoltre definire quali degli applicativi farà da pagina principale. Ora è possibile
procedere con l'installazione secondo gli step illustrati.
Il primo accesso
Indirizzo a cui collegarsi: www.vostrosito.com/admin.php
168
Introduzione all'attività: Collegandosi per la prima volta dopo l'installazione dovrete
effettuare una serie di attività che vi consentono di rendere operativo il sistema, in base alla
complessità della vostra organizzazione, al numero di utenti da gestire e al numero di corsi
da attivare questa fase impiegherà dai pochi secondi a diversi minuti.
Una volta digitato l'indirizzo il sistema riconoscerà il linguaggio del vostro sistema e vi
presenterà l'interfaccia nella lingua rilevata, nel caso la lingua non si disponibile verrete
reindirizzati nell'interfaccia in Inglese, per accedere la prima volta all'area di
amministrazione dovrete utilizzare la password di amministrazione che è stata creata in fase
di installazione o che vi è stata fornita da chi ha installato il sistema.
Flusso di lavoro:

Configurazione del sistema

Creazione e catalogazione utenti
Per una guida completa per la configurazione dell‟ambiente Docebo si rimanda al sito wiki
http://www.docebo.org/doceboCms/wiki/48_211/show/italian/0/Documentation
cui sono estratte le pagine di installazione.
169
da
170
A4 - GLOSSARIO COLLABORATIVO
Sono qui raccolte le definizioni inserite e/o sviluppate dai partecipanti alle attività di
collaborazione in rete ad integrazione delle definizioni dell‟estratto del glossario Asfor.
Accettazione sociale
sp?GlossarioID=2465):
nasce per "trasmettere
informazioni finanziarie" e successivamente utilizzato
per "dar conto del corretto utilizzo delle risorse e della
produzione di risultati in linea con gli scopi
istituzionali".
Le persone che possiedono questa caratteristica
nutrono fiducia negli altri, pensano che gli altri siano
capaci di gentilezza e che possano essere laboriosi;
hanno opinioni favorevoli sulla natura umana, e si
sentono a proprio agio con gli altri. Si tratta della
dimensione parallela all'accettazione di sé (Ryff, 1989).
Il concetto di base è che gli individui siano responsabili
delle loro azioni all'interno del sistema (concetti
peraltro già espressi, seppur timidamente dalla L.
241/90).
Vedi anche Benessere sociale
(Riassunto ed intrazione dei contributi di Luigi, Marco,
Patrizia e Roberto)
Accountability
L'azione e l'impegno di "dare conto di", cioè di
motivare le ragioni delle azioni intraprese, dei costi
sociali prodotti, dei vantaggi sociali realizzati. Nelle
democrazie
rappresentative,
in
particolare,
accountability è il dovere in capo a coloro che sono
investiti di una delega elettorale di rendere conto al
corpo elettorale delle loro decisioni, dell'operato
dell'amministrazione e dei risultati ottenuti.
Si potrebbe quindi tradurre il concetto di accountability
in "trasparenza responsabile"?
Si può dire di sì. Con la precisazione, però, che nel caso
della P.A. la responsabilità è, in primo luogo, nei
confronti della struttura (Disciplinare, amministrativa),
cui può aggiungersi una parallela responsabilità nei
confronti dell'amministrato.
E' un concetto che ha risvolti nell'etica e nella
governance che assume diversi significati.
Ed è più facile definirlo come sintesi di alcuni sinonimi:
responsabilità, capacità di dare risposte, credibilità.
Accountability pubblica
Il termine accountability significa "rendere conto". Con
questa locuzione si intende rappresentare il dovere alla
rendicontazione,
all'assunzione
di
specifiche
responsabilità connesse con un incarico. Il principio di
base è quello per cui chi occupa una posizione quale
rappresentante eletto è tenuto a rendere conto delle
proprie decisioni ai cittadini che hanno conferito il
diritto ad assumere quello specifico incarico.
Una traduzione molto letterale potrebbe essere
"responsabilità" nei confronti di qualcosa o qualcuno.
Accountability è così esemplificata: "A è accountable
nei confronti di B quando A è obbligato ad informare B
sulle sue azioni presenti o future, a giustificarle ed
eventualmente essere sanzionato in caso di violazioni o
secondo quanto prevede la vigente legislazione in
materia".
Amministrazione Pubblica
In diritto il termine amministrazione pubblica (o
pubblica amministrazione) ha un duplice significato:
(http://en.wikipedia.org/wiki/Accountability)
Nella Pubblica Amministrazione si può individuare una
accountability dei politici ed una dei dipendenti
(dirigenti e manager in primis). La classe politica è
responsabile verso la collettività che le dà il mandato. Si
tratta di informare e rendicontare ai cittadini in merito
alle scelte che hanno ripercussioni sul territorio e la
comunità di riferimento.
 in senso oggettivo è una funzione pubblica
(funzione
amministrativa),
consistente
nell'attività volta alla cura degli interessi della
collettività (interessi pubblici), predeterminati in
sede di indirizzo politico;
 in senso soggettivo è l'insieme dei soggetti che
esercitano tale funzione.
Per dirigenti e manager (ed in generale per i dipendenti)
si tratta di rendere conto delle scelte adottate e degli
obiettivi realizzati in termini di efficienza, efficacia ed
economicità.
L'aggettivo "pubblica" che qualifica il termine
amministrazione fa capire che quest'ultimo ha di per sé
un significato più ampio: in effetti qualsiasi persona o
Un'altra definizione, presa da un glossario di economia
(http://economia.tesionline.it/economia/glossario.j
171
ente svolge attività volta alla cura dei propri interessi
privati o di quelli della collettività di riferimento.
nei contenuti definiti e nella progettazione più generale
dell'intervento formativo.
6. La motivazione: nel caso degli adulti le motivazioni
interne sono in genere più forti delle pressioni esterne.
Tough (1979) ha scoperto che tutti gli adulti sono
motivati a continuare a crescere e a evolversi, ma che
questa motivazione spesso viene inibita da barriere quali
un concetto negativo di sé come studente,
l'inaccessibilità di opportunità o risorse, la mancanza di
tempo e programmi che violano i principi
dell'apprendimento degli adulti. In questo gioca anche
un
ruolo
fondamentale
la
promozione
dell'autodeterminazione, soddisfacendo i bisogni
psicologici innati di competenza, autonomia e relazione.
La competenza consiste nel sentirsi capaci di agire
sull'ambiente sperimentando sensazioni di controllo
personale. L'autonomia si riferisce alla possibilità di
decidere personalmente cosa fare e come. Il bisogno di
relazione riguarda la necessità di mantenere e costituire
legami in ambito sociale.
Andragogia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'andragogia è una teoria unitaria dell'apprendimento
ed educazione degli adulti. Il termine è stato coniato in
contrapposizione a quello di pedagogia, che deriva dal
greco παῖς pais, bambino, e ἄγω ago, condurre. Si tratta
di un modello incentrato sulla comprensione della
diversità di bisogni e interessi di apprendimento degli
adulti rispetto ai bambini, che ha trovato in Malcom
Knowles il suo massimo esponente.
La teoria andragogica sviluppata da Malcom Knowles
di basa sui seguenti presupposti fondamentali:
1. Il bisogno di conoscere: gli adulti sentono l'esigenza
di sapere perché occorra apprendere qualcosa. Tough
(1979) ha scoperto che quando gli adulti iniziano ad
apprendere qualcosa per conto loro investono una
considerevole energia nell'esaminare i vantaggi che
trarranno dall'apprendimento. Il primo compito del
facilitatore dell'apprendimento è aiutare i discenti in
questo risveglio di consapevolezza (Freire): egli può
addurre come minimo degli argomenti sul valore
dell'apprendimento nel migliorare l'efficienza della
performance dei discenti o della loro qualità di vita.
Apprendimento
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'apprendimento
è
la
modificazione
del
comportamento che si basa sull'esperienza e che dura
nel tempo. Non si deve confondere con la maturazione
dell'individuo, ne con l'assunzione di sostanze
stupefacenti, malattie e stati di affaticamneto che
alterano il comportamento dell'individuo solo per un
certo periodo di tempo. L'apprendimento è un
processo "esperienza-dipendente"; infatti, le nostre
esperienze possono influenzare significativamente le
nostre connessioni neuronali e le nostre strutture
cerebrali. Dal punto di vista psicologico,
l'apprendimento è una funzione dell'adattamento nel
comportamento di un soggetto, risultato da una
esperienza. Dunque, l'apprendimento è un processo
attivo di acquisizione di comportamenti stabili in
funzione dell'adattamento, dovuto a stimoli esterni o
interni. Apprendere è adattarsi.
2. Il concetto di sé del discente: man mano che una
persona matura e diventa adulta, il concetto di sé passa
da un senso di totale dipendenza ad un senso di
crescente indipendenza ed autonomia. L'adulto deve
sentire che il proprio concetto di sé viene rispettato
dall'educatore e quindi deve essere collocato in una
situazione di autonomia (contrapposto a una situazione
di
dipendenza.
3. Il ruolo dell'esperienza: la maggiore esperienza degli
adulti assicura maggiore ricchezza e possibilità d'utilizzo
di risorse interne. Qualsiasi gruppo di adulti sarà più
eterogeneo - in termini di background, stile di
apprendimento, motivazioni, bisogni, interessi e
obiettivi - di quanto non accada in gruppi di giovani. Da
qui deriva il grande accento posto nella formazione
degli adulti sull'individualizzazione delle strategie
d'insegnamento e di apprendimento, sulle tecniche
esperienziali piuttosto che trasmissive e sulle attività di
aiuto tra pari. La maggiore esperienza può avere anche
tratti negativi nel senso di una maggiore rigidezza negli
abiti mentali, delle prevenzioni, delle presupposizioni e
nella chiusura rispetto a idee nuove e diverse modalità
di approccio. Un'altra ragione che sottolinea
l'importanza dell'esperienza è che, mentre per i bambini
l'esperienza è qualcosa che capita loro, per gli adulti essa
rappresenta chi sono. Essi cioè tendono a derivare la
loro identità personale dalle loro esperienze.
Primo punto importante di questa definizione:
l'apprendimento come legato ad un cambiamento.
Questa caratteristica del processo risulta anche una
definizione operativa misurabile negli studi
sull'apprendimento stesso.
Secondo punto chiave di questa definizione:
l'apprendimento come legato all'esperienza e
all'esposizione ad uno stimolo. È possibile distinguere
l'apprendimento dalla maturazione (che non considera
l'esposizione a nessuno stimolo esterno, ma è basata
sullo sviluppo e l'affermarsi di stimoli interni
all'individuo e alla specie). L'apprendimento tende ad
aumentare le differenze tra gli individui, mentre la
maturazione tende ad assimilarli ad un unico standard.
Cambiamenti del potenziale comportamentale a breve
termine, come ad esempio la stanchezza, non
costituiscono "apprendimento". Alcuni cambiamenti a
lungo
termine,
viceversa,
non
dipendono
dall'apprendimento
ma
dall'avanzare
dell'età
(maturazione) e dal proprio personale sviluppo.
4. La disponibilità ad apprendere: quanto viene
insegnato deve migliorare le competenze e deve poter
essere applicato in modo efficace alla vita quotidiana.
5. L'orientamento verso l'apprendimento: non deve
essere centrato sulle materie ma sulla vita reale. Gli
adulti infatti apprendono nuove conoscenze, capacità di
comprensione, abilità e atteggiamenti molto più
efficacemente quando sono presentati in questo
contesto. Questo punto ha un'importanza cruciale nelle
modalità di esposizione dell'insegnante, degli obiettivi e
L'educazione risulta il tentativo
promuovere l'altrui apprendimento.
172
cosciente
di
« L'apprendimento nell'uomo avviene per circa l'83%
Autovalutazione
attraverso la vista, soltanto per il 10% dall'udito, il resto dagli
Modalità di valutazione per cui il valutato esprime una
propria valutazione dell'operato, enucleando elementi
oggettivi e valutando interventi di miglioramento. E'
una forma di valutazione applicabili a posizioni di
particolare rilevanza o specificità tecnica, e deve essere
affiancata a sistemi di valutazione esterni il più
possibilmente basata su dati quantitativi o comunque
oggettivi.
altri sensi. Dalla medesima indagine di Murgio risulta che un
soggetto ricevente ricorda in media il 10% di ciò che legge, il
20% di ciò che ascolta, il 30% di ciò che vede e il 50% di ciò
che contemporaneamente vede e ascolta. »
(Matthew P. Murgio, Comumunication graphics, 1969)
Balanced Scorecard
Apprendimento informale
La Balanced Scorecard è una tecnica di valutazione
dell'organizzazione da diversi e strategici punti di vista
condotta mediante l'utilizzo di indicatori. Il modello
sottolinea l'importanza di stabilire un bilanciamento tra
obiettivi di breve periodo ed obiettivi di lungo periodo,
tra stabilità e cambiamento, tra processi interni e
relazioni con portatori d'interesse esterni.
L'apprendimento informale, come dice la parola stessa,
è un tipo di apprendimento che non si basa su processi
formativi strutturati (come lezioni frontali), ma si fonda
sulle attività che normalmente le persone svolgono
nell'arco della propria giornata. Questo tipo di
apprendimento può, pertanto, essere inintenzionale
poichè è possibile che le persone apprendano senza la
consapevolezza di farlo; in questi casi si dice che
l'apprendimento è di tipo incidentale o derivato
dall'esperienza diretta.
Benchmarking
Modalità valutativa basata sul confronto rispetto a unità
organizzative che svolgono il medesimo processo
(benchmark). Consente di ricercare nel contesto di
riferimento una pratica di eccellenza da imitare o
migliorare.
L'apprendimento
informale
è
particolarmente
importante poichè più che nozioni conferisce capacità e
mentre le prime sono spesso destinate ad essere
superate, le seconde possono continuamente tornare
utili ed in contesti completamente differenti.
Benessere sociale
In generale gli individui mettono in atto meccanismi di
apprendimento informale tutte le volte che incontrano
un problema pratico di qualsiasi tipo e lo risolvono non
in linea di principio, ma organizzandosi in maniera da
rimediare alla difficoltà incontrata. Per questo motivo la
metafora spesso utilizzata per rappresentare la
differenza tra apprendimento formale ed informale è
quella del pulmino e della bicicletta: il primo, infatti, ti
porta da qualche parte, mentre nel caso della bici è
necessario che l'individuo si attivi per arrivare alla meta.
Il benessere sociale è si basa su quattro differenti
aspetti:
 Accettazione sociale
 Coerenza sociale
 Integrazione sociale
 Realizzazione sociale
Un esemplificazione banale di apprendimento formale
che implica l'apprendimento informale è lo studio: per
esempio, nel momento in cui si studia una nozione di
scienze si mettono in pratica meccanismi di
apprendimento formale accompagnati da meccanismi
informali
poichè
studiando
si
impara
contemporaneamente il concetto in questione ma
anche, inconsapevolmente, a studiare. Mentre poi la
nozione di scienze potrebbe essere superata da studi più
recenti, realisticamente l'individuo non perderà la
capacità di studio acquisita e la applicherà anche nello
studio di altri argomenti.
Bilancio partecipativo
Il Bilancio Partecipativo (diventato famoso nel mondo
per l´esperienza promossa a Porto Alegre in Brasile) è
un processo fatto di assemblee e incontri in cui la
popolazione decide come e dove investire i soldi del
Comune sulla città. I conflitti diventano evidenti, aperti,
trasparenti e, quindi, produttivi nel processo di
costruzione della città e della società. L'impegno
dell'Amministrazione Pubblica è quello di dare
concretezza e visibilità di risultati alle proposte e alle
indicazioni dei cittadini. Nascono progetti condivisi e
studiati cooperativamente.
Apprendimento organizzativo
Negli spazi di concertazione cittadina, la popolazione, le
ONG e i professionisti costruiscono insieme al
Comune gli indirizzi per la pianificazione a medio e
lungo termine, contribuendo a delineare l'immagine
della città ideale vagheggiata dalla sintesi dei desideri dei
suoi abitanti. Due i grandi strumenti di indirizzo che
possono uscire da questa discussione: il Piano di
Sviluppo Economico, che - puntando ad una crescita
con distribuzione di reddito - valorizza molte idee nate
all'interno della città informale, e il Piano Regolatore di
Sviluppo Urbano e Ambientale.
L'apprendimento organizzativo (organization learning)
è la capacità di un'organizzazione di trasformare il
sapere e l'apprendimento individuale in routine
organizzative, rendendo i risultati del processo condivisi
nell'organizzazione ed in grado di sopravvivere alla
presenza nella struttura (o in una sua parte) di chi ha
generato innovazione. Gli accorgimenti strutturali e
culturali utili per conseguire pratiche di apprendimento
organizzativo sono noti come orientati alla creazione di
una "learning organisation" (organizzazione che
apprende).
173
(art. 14), di esecuzione (art. 15), di comunicazione al
pubblico (art. 16), di distribuzione (art. 17) e di
noleggiare (art. 18bis) definiti dalla L633/41 non sono
esplicitati nella licenza e pertanto non sono considerati
diritti esclusivi dell'autore. Chiunque può riprodurre,
trascrivere, eseguire e distribuire purché non a scopo di
lucro, attribuendo sempre la paternità come definito nel
primo attributo. Tuttavia le limitazioni sullo
sfruttamento economico dell'opera sono limitate al
settantesimo anno solare dopo la morte dell'autore
come specificato dall'art. 25 lda.
Catena dei risultati
Gli obiettivi ed i risultati conseguiti possono essere
messi in correlazione causale, creando una vera e
propria catena che identifica il percorso necessario per il
raggiungimento degli obiettivi prefissati partendo dagli
input, proseguendo con le attività e le realizzazioni, fino
ad arrivare ai feed-back.
Coerenza sociale
Si
riferisce
alla
percezione
della
qualità,
dell'organizzazione del mondo sociale, e include il
desiderio di conoscere la società e il suo
funzionamento. In base a questo criterio, le persone
con livelli di benessere più alti percepiscono che la
società è intelligibile e ha un funzionamento
comprensibile, che esiste un ordine delle cose e un
significato sottostante. Questo criterio è affine alla
percezione di un significato nella vita e al senso di
coerenza personale (Antonovsky, 1980).
ND - Non opere derivate
Non sono consentite elaborazioni dell'opera creativa
come definito dall'art 20.
« [...] l'autore conserva il diritto di rivendicare la
paternità dell'opera e di opporsi a qualsiasi
deformazione, mutilazione od altra modificazione, ed a
ogni atto a danno dell'opera stessa, che possano essere
di pregiudizio al suo onore o alla sua reputazione ».
Vedi anche Benessere sociale
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Common Creative License
Si può modificare l'opera ma l'opera modificata deve
essere rilasciata secondo le stesse condizioni scelte
dall'autore originale.
Le licenze Creative Commons sono nate negli USA
appoggiandosi al sistema giuridico locale. Sono state
quindi adattate al sistema giuridico italiano, dove il
diritto d'autore è regolato dalla legge 633/41. L'autore
diventa detentore dei diritti nel momento
dell'estrinsecazione dell'opera creativa, secondo la L.
633/41, art. 6.
« Senza pregiudizio dei diritti esistenti sull'opera
originaria, sono altresì protette le elaborazioni di
carattere creativo dell'opera stessa, quali le traduzioni in
altra lingua, le trasformazioni da una in altra forma
letteraria od artistica, le modificazioni ed aggiunte che
costituiscono un rifacimento sostanziale dell'opera
originaria, gli adattamenti, le riduzioni, i compendi, le
variazioni non costituenti opera originale. » (art 4).
«Il titolo originario dell'acquisto del diritto di autore è
costituito dalla creazione dell'opera, quale particolare
espressione del lavoro intellettuale».
Competenze
Inoltre tutti i diritti sono riservati all'autore (art.13 /
18bis).
Le competenze rappresentano l'insieme delle attitudini
soggettive, delle conoscenze e delle professionalità
acquisite da una persona. Le competenze possono
avere natura professionale (connesse con la capacità di
svolgere un lavoro), personale (connesse con le capacità
di gestire soluzioni e confrontarsi con i problemi e con
gli ambienti), o mangeriale (connesse con la capacità di
assumere la gestione di risorse umane e strumentali). I
sistemi di gestione delle competenze consentono di
valutare le competenze necessarie all'organizzazione e
quelle ivi presenti, al fine di curare in modo continuo la
corretta allocazione del personale, la formazione, i
processi di mobilità e di reclutamento, tutto per ridurre
nel tempo i gap che vengono rilevati. Nel linguaggio
amministrativo, per estensione, il temine competenze
assume anche un diverso significato, cioè l'insieme dei
compiti
e
delle
funzioni
assegnate
ad
un'amministrazione o ad una unità organizzativa,
indicando cioè quello che si "deve fare" anzichè cioò
che si "può fare".
Le sei licenze Creative Commons (definite dalla
combinazione di quattro attributi) stabiliscono in modo
esplicito quali sono i diritti riservati, modificando quindi
la regola di default in cui tutti i diritti sono riservati.
BY – Attribuzione
Bisogna sempre indicare l'autore dell'opera (attributo
obbligatorio) in modo che sia possibile attribuirne la
paternità come definito dagli artt. 8 e 20 lda:
« È reputato autore dell'opera, salvo prova contraria, chi
è in essa indicato come tale, nelle forme d'uso, ovvero,
è annunciato come tale nella recitazione, esecuzione,
rappresentazione o radiodiffusione dell'opera stessa.
Valgono come nome lo pseudonimo, il nome d'arte, la
sigla o il segno convenzionale, che siano notoriamente
conosciuti come equivalenti al nome vero. » (art. 8).
« [...] l'autore conserva il diritto di rivendicare la
paternità dell'opera [...] » (art. 20).
NC - Non commerciale
Comunicazione
Non sono consentiti usi commerciali dell'opera creativa
come definito dal secondo comma dell'art. 12:
« l'autore ha altresì [...] il diritto esclusivo di utilizzare
economicamente l'opera [...] »
Dal latino "cum" (con) e "munire" (legare, costruire) e,
sempre dal latino, da "communico" (mettere in
comune, far partecipe).
In italiano il verbo "comunicare" assume il significato
semantico di "far conoscere", "rendere noto".
Con il secondo attributo si definisce come diritto
esclusivo dell'autore il solo uso commerciale dell'opera
creativa. I diritti di riproduzione (art. 13), di trascrizione
174
La "comunicazione" si differenzia dalla "informazione"
per la caratteristica di essere bi-direzionale.
contratto a tempo, ed è soggetto ad incompatibilità con
l'attività professionale sui mass-media.
In questo wiki approfondiremo e confronteremo due
forme specifiche di comunicazione:
Ufficio Stampa: svolge l'attività di informazione di tipo
istituzionale. E' composto da giornalisti dipendenti
dell'ente o reclutati all'esterno.
 la comunicazione politica;
Comunicatore pubblico: è una delle novità introdotte
dalla normativa. Pur non definendola, la legge afferma
che la comunicazione con i cittadini deve essere svolta
da
una
"nuova"
figura
professionale.
Piano di comunicazione: è il documento
programmatico che impegna ogni Amministrazione a
definire i campi di intervento e gli obiettivi che ogni
anno si pongono in questo settore. Rappresenta anche
un elemento professionalizzante per il comunicatore
pubblico
o
il
capo
ufficio
stampa.
Uffici per le Relazioni con il Pubblico: gli Urp
cambiano volto. Appositi regolamenti ne precisano le
nuove funzioni (come la verifica della qualità dei servizi,
le attività di comunicazione interna, il coordinamento
dei sistemi tecnologici).
 la comunicazione pubblica.
Comunicazione politica
L'espressione "comunicazione politica" è la
combinazione di due vocaboli famigliari ed aiuta a
stabilire un nesso di reciprocità tra i due mondi della
della comunicazione (la televisione, la stampa,
l'informazione) e della politica (partiti, leader, candidati,
parlamento).
Dietro questa apparente semplicità si cela una realtà di
difficile definizione, poiché la comunicazione politica
sconfina in più territori, che spaziano dalla politologia
alla sociologia, antropologia, dalle scienze della
comunicazione e dell'opinione pubblica alla psicologia,
alla retorica, alla pubblicità.
Formazione: un decreto presidenziale definisce le
modalità di formazione e aggiornamento del personale
delle pubbliche amministrazioni che attualmente si
occupa di informazione e comunicazione. Il sistema
formativo pubblico e privato partecipa ai processi di
formazione.
Profili professionali: i profili professionali per le diverse
attività di informazione e comunicazione vengono
teoricamente riconosciuti e la loro definizione è
regolamentata con apposita contrattazione collettiva.
Quindi, una delle peculiarità della comunicazione
politica è il suo carattere interdisciplinare.
Gli attori della comunicazione politica sono:
 il sistema dei media;
 il sistema politico;
 i cittadini.
Esperienze consorziate: la legge concede la possibilità ai
piccoli Comuni di attivare esperienze consorziate di
Urp e uffici stampa al servizio di più enti.
Bibliografia:
G. Mazzoleni, La comunicazione pubblica, Ed. il
Mulino Manuali, Bologna, 2004
Fiere e rassegne: la normativa riconosce che la
partecipazione a fiere o rassegne di settore appartiene
all'attività di comunicazione e informazione.
Comunicazione pubblica
La comunicazione pubblica include le relazioni dell'ente
con i media (attraverso l'ufficio stampa), con i cittadini
(attraverso l'ufficio per le relazioni con il pubblico Urp) e con i dipendenti (attraverso la comunicazione
interna).
Bibliografia:
- A. Rovinetti, Comunicazione pubblica Sapere & Fare,
Ed. Il Sole 24 Ore SpA, Milano, 2006
Il lungo cammino che porta alla comunicazione
pubblica passa attraverso le fasi di:
La definizioni data dal Dizionario della lingua italia
DeMauro è:
Conoscenza
 segreto d'ufficio;
"il conoscere qcs., il possedere una nozione o un insieme di
 propaganda;
nozioni organizzate, l'avere una cognizione: la c. della storia è
 informazione;
importante per capire gli avvenimenti attuali | il complesso
delle nozioni o cognizioni possedute".
 comunicazione.
Un'altra definizione di conoscenza potrebbe essere
La legge 150/2000 introduce una nuova idea di
comunicazione pubblica.
questa (da:Apprendimento in Rete e condivisione
Le principali novità che introduce:
della conoscenza, G. Trentin, Franco Angeli ed.,
Pubblicità: gli enti locali potranno darsi uno o più
Regolamenti per la diffusione e le modalità delle forma
di comunicazione a carattere pubblicitario. Non sono
previsti termini nè sanzioni per le Amministrazioni
inadempienti.
2004, pag. 37):
Le idee e le comprensioni che un'entità sviluppa e che
usa per intraprendere azioni efficaci nel raggiungimento
di uno specifico obiettivo. Tale conoscenza è specifica
di quell'entità che l'ha creata.
Portavoce: la figura coadiuva i vertici dell'ente nella
comunicazione so prattutto di tipo politico. Il
portavoce può anche essere assunto dall'esterno, con
Per capire ancora meglio cosa sia la conoscenza è utile
accennare alle differenze che esistono con
175
l'informazione. Per prima cosa, l'informazione è facile
da trasmettere mentre non lo è altrettanto trasferire
conoscenze (questo è molto più lento e articolato in
quanto prevede un'introiezione dei concetti, una
comprensione e la possibilità di adattare ciò che si è
appreso alla vita pratica). Molti studiosi, a riguardo, non
utilizzano il tremine trasferimento di conoscenza, bensì
descrivono questo processo come induzione.
Ritornando alla conoscenza, essa può
schematicamente divisa anche in conoscenza:
elearnet.org
E' il progetto nato "intorno" alla tesi di laurea
specialistica in Relazioni Pubbliche e Reti Mediali per
coniugare gli studi con l'attività professionale.
E' la sintesi di 3 concetti:
 e-Learning;
essere
 networking;
 organizing.
 conoscenza razionale: è la conoscenza di stampo
scientifico (è definita anche esplicita);
Per saperne di più: http://www.elearnet.org
 conoscenza intuitiva: è la conoscenza non
codificata esplicitamente (è definita anche tacita).
Esternalità
Un'esternalità si manifesta quando l'attività di
produzione o di consumo di un soggetto influenza,
negativamente o positivamente, il benessere di un altro
soggetto, senza che quest'ultimo riceva una
compensazione per la perdita o il danno subiti (nel caso
di impatto negativo) o paghi un prezzo per il beneficio
ricevuto (nel caso di impatto positivo).
Costituzione Italiana
La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge
fondamentale e fondativa dello Stato italiano.
Fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre
1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato
Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947.
Equità
Fu pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Italiana n. 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre
1947 ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948.
Il principio di equità esprime l'esigenza di far assumere
a cittadini, imprese, istituzioni, la responsabilità delle
proprie scelte economiche, sociali ed ambientali, con la
consapevolezza delle ricadute collettive che esse
producono nel tempo, coinvolgendo anche le
generazioni di domani. Il concetto di equità è quindi
strettamente legato a quello di diversità ed il primo
presuppone la valorizzazione del secondo tramite un
responsabile uso delle risorse ambientali, socioculturali
ed economiche. Come espresso sin dalla dichiarazione
di Rio 1992 l'equità è la risposta al "perché" si vuole
perseguire lo sviluppo sostenibile. Si tratta di una
risposta basata sull'integrazione di tre diversità: sociale
(nell'ambito della comunità interessata); inter-locale o
inter-regionale (tra più comunità sociali); intertemporale (tra le generazioni attuali e quelle future).
Economicità
Riguarda la capacità di un'organizzazione di perdurare
nel tempo, senza incorrere in situazione di insolvenza o
di dissesto.
La gestione dei processi organizzativi e lo svolgimento
delle attività amministrative deve avvenire in modo che
sia garantito l'equilibrio tra l'approvvigionamento e
l'utilizzo delle risorse; siccome tale equilibrio deve
perdurare nel tempo, l'economicità attiene non solo
all'ambito della gestione corrente, ma anche a quello
delle politiche di investimento e di indebitamento.
Efficacia
Formazione
Si intende la misura in cui l'ente raggiunge i propri
obiettivi. Essa riguarda sia la dimensione propriamente
operativa, ovvero la capacità di realizzare gli interventi e
i servizi programmati (efficacia interna), sia quella
sociale, vale a dire la capacità dell'azione amministrativa
di soddisfare i bisogni collettivi e di apportare un
cambiamento sul livello di benessere della comunità
(efficacia esterna).
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
In ambito pedagogico è un processo complesso di
trasferimento di contenuti e metodi per fare acquisire
alle persone livelli intellettuali, culturali, emotivi e
spirituali sempre maggiori. Il processo formativo
studiato dalla pedagogia, in particolare, cerca di ottenere
contenuti e metodi di insegnamento propri per l'età
evolutiva di riferimento in cui il processo formativo si
esplica. Per fare un esempio, si può parlare di qualsiasi
argomento ad ogni età, ma il linguaggio,
l'approfondimento, la durata e il metodo educativo
cambia per ogni fascia di età e per ogni corso formativo
che si affronti.
Efficienza
Si misura come rapporto tra input e output.
L'efficienza tecnica (produttività) misura l'attitudine del
processo produttivo a trasformare risorse (input) in
prodotto (output). Quando agli input si associa il loro
valore economico si ha l'efficienza economica del
processo; essa è data quindi dal rapporto tra il costo
degli input e gli output.
Governance
Con l'espressione corporate governance si comprende
l'insieme di regole e strutture organizzative che
presiedono a un corretto ed efficiente governo
societario, inteso come sistema di compensazione fra gli
interessi - potenzialmente divergenti - dei soci di
minoranza, dei soci di controllo e degli amministratori
L'organizzazione efficiente, pertanto, è quella che con la
minore quantità di input produce una maggiore quantità
di output.
176
di una società. Da una corretta governance deriva la
massimizzazione della tutela degli azionisti, siano essi in
possesso della maggioranza delle partecipazioni
azionarie o solamente di una quota minoritaria.
 tempo;
 qualità;
indicatori di efficacia interna, legati all'output, esterna
relativi all'outcome (v. efficacia).
Il termine corporate governance si riferisce a diversi
ambiti della vita aziendale. Esso può descrivere:
Integrazione sociale
 i processi con cui le società sono dirette e
controllate;
Consiste nella valutazione della qualità della propria
relazione con la società e la comunità. Si riferisce alla
misura in cui le persone sentono di avere qualcosa in
comune con gli altri e di appartenere alle proprie
comunità e società. Essa, si contrappone all'isolamento
e al senso di solitudine. In base a questo criterio, la
persone che possiede un senso di benessere
percepiscono di essere simili alle altre e di essere parte
di un'entità più ampia.
 le attività con cui si incoraggiano le aziende a
seguire dei codici (linee guida di corporate
governance);
 le tecniche di investimento basate sul possesso
attivo (fondi di corporate governance);
 un campo dell'economia che studia i problemi
che derivano dalla separazione della proprietà dal
controllo.
Vedi anche Benessere sociale
Leggi della conoscenza
Più in generale, la corporate governance abbraccia una
serie di regole, relazioni, processi e sistemi aziendali,
tramite le quali l'autorità fiduciaria è esercitata e
controllata. Tra le regole rientrano le leggi del paese e le
regole societarie interne. Le relazioni includono quelle
tra tutte le parti coinvolte nella società, come i
proprietari, i manager, gli amministratori (qualora esista
un Consiglio di amministrazione), le autorità di
regolazione, nonché i dipendenti e la società in senso
ampio. I processi e sistemi hanno a che fare con i
meccanismi di delega dell'autorità, la misurazione delle
performance, sicurezza, reporting e contabilità.
Le "Leggi della conoscenza" non sono altro che
l'individuazione dei tratti ricorrenti dei vari approcci e
programmi di Knowledge management (KM) finora
implementati. Queste ricorrenti caratteristiche sono
state condensate da Denning in:
1)
la conoscenza è la chiave delle
sopravvivenza dell'organizzazione (vedi 1^
legge);
2)
In questo modo, la struttura della corporate governance
esprime le regole e i processi con cui si prendono le
decisioni in una società. Fornisce anche la struttura con
cui vengono decisi gli obiettivi aziendali, nonché i mezzi
per il raggiungimento e la misurazione dei risultati
raggiunti.
le CdP sono il cuore e l'anima di un piano
di KM e di condivisione della conoscenza
(vedi 2^ legge);
3)
le comunità virtuali hanno bisogno degli
incontri in presenza (vedi 3^ legge);
4)
la passione professionale traina le CdP
(vedi 4^ legge);
Governance pubblica
5)
il KM implica un flusso comunicazionale
bidirezionale (verso l'interno e l'esterno
dell'organizzazione) (vedi 5^ legge);
6)
il racconto delle esperienze ravviva e
rafforza la condivisione della conoscenza
(vedi 6^ legge).
Il concetto di governance pubblica è molto utilizzato in
letteratura, con diverse accezioni e diversi significati, in
questo lavoro, parlando di public governance si intende
il modo in cui il potere è diffuso ed esercitato all'interno
delle strutture pubbliche per raggiungere specifiche
finalità politiche. All'interno della governance, pertanto,
si estende al processo decisionale politico, il bilancio tra
i poteri tra le istituzioni, i punti di contatto e di distanza
tra management amministrativo e potere politico.
Dalle 6 "Leggi della conoscenza" possono essere
estrapolati 3 corollari:
Indicatore
Gli indicatori sono rapporti fra grandezze che
forniscono, in modo osservabile e misurabile,
indicazioni su:
 attività o processi;
 prodotti o risultati;
1)
il KM è spesso confuso con le leggi che lo
supportano (vedi 1° corollario);
2)
i piani di KM incontrano resistenze da
parte dei quadri intermedi (vedi 2°
corollario);
3)
le CdP vivaci attraggono nuovi talenti
(vedi 3° corollario).
Long Life Learning
 effetti ed impatti.
La Long Life Learning è una teoria che ha come
assunto di base il fatto di credere che non sia mai
troppo tardi per imparare, ovvero che ogni individuo
possa apprendere qualcosa lungo tutto il corso della sua
vita e soprattuto in tutti i tipi di contesti (al lavoro, a
Si segnala a riguardo: indicatori di efficienza (v.
efficienza); sono i principali indicatori di processo; essi
prendono in esame le seguenti dimensioni:
 costo;
177
casa, conoscendo persone..) e non solo nei contesti
formali della scuola o dell' istruzione specializzata.
discenti e fra i discenti e il tutor docente. L'approccio
può essere misto (presenza/distanza) oppure "puro"
(interamente a distanza).
Molte organizzazioni si basano su questa teoria per
promuovere un tipo di lavoro più dinamico, che si
presti a reagire velocemente ad improvvisi
cambiamenti, nella convinzione che sia importante
avere dei dipendenti in grado di adattarsi subito a nuove
situazioni pur continuando a svolgere bene il proprio
lavoro.
L'apprendimento collaborativo sembra cogliere appieno
il ruolo centrale rivestito dall' interazione sociale nel
processo di formazione.
Attraverso l'apprendimento collaborativo, gli individui
apprendono anche dall'interazione con le altre persone:
si scambiano informazioni ed opinioni su vari
argomenti d'interesse, trovano alcune risposte ai loro
problemi pratici ed accrescono il loro bagaglio di
conoscenza cercando di trovare soluzioni ai dubbi degli
altri.
Mansione
Nel linguaggio organizzativo per mansione si intende
l'insieme dei compiti omogenei che, rappresentando le
dimensioni fondamentali di un lavoro, vengono
assegnate ad una specifica posizione organizzativa. In
alcuna letteratura i termini mansione e posizione
tendono a sovrapporsi nel significato. Se per motivi
organizzativi un dipendente è temporaneamente adibito
a mansioni superiori a quelle connesse con il suo
inquadramento, nel sistema pubblico si ottiene il diritto
al riconoscimento economico corrispondente, ma non
il diritto all'automatico inquadramento nel nuovo livello
(contrariamente a quanto previsto nel diritto del lavoro
privato). Il problema del mansionismo, connesso con
l'eccessiva puntualizzazione delle mansioni assegnate
alle figure professionali nel sistema pubblico, hanno
portato ad una revisione del sistema pubblico che, nei
nuovi contratti, ha previsto una diversa coincidenza tra
profilo professionale e posizione economica
riconosciuta, prevedendo un più flessibile utilizzo dei
dipendenti nell'organizzazione pubblica.
Motivazione
Senza la motivazione cade l'interesse dell'adulto di
apprendere/aggiornarsi. Il processo di formazione è
quindi destinato a fallire. Durante la fase di
progettazione di un intervento in e-learning è molto
importante prendere in considerazione questo aspetto
se si vogliono ottenere dei risultati positivi dal processo
di formazione.
Open source
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
In informatica, open source (termine inglese che
significa sorgente aperto) indica un software i cui autori
(più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono,
anzi ne favoriscono il libero studio e l'apporto di
modifiche da parte di altri programmatori indipendenti.
Questo è realizzato mediante l'applicazione di apposite
licenze d'uso.
Modelli di apprendimento
Apprendimento direttivo
La collaborazione di più parti (in genere libera e
spontanea) permette al prodotto finale di raggiungere
una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere
un singolo gruppo di lavoro. L'open source ha tratto
grande beneficio da Internet, perché esso permette a
programmatori geograficamente distanti di coordinarsi
e lavorare allo stesso progetto.
Parliamo di "apprendimento direttivo" quando il
processo di formazione segue le direttive che dalla
cabina di regia vengono impartite dal tutor, dai docenti
o anche semplicemente dallo stesso materiale didattico.
Si tratta, in sostanza, di un processo di apprendimento
"guidato".
Apprendimento assistito
Outcome
Parliamo di "apprendimento assistito" quando il
materiale didattico - strutturato o non strutturato viene fornito con il supporto di un tutor, un docente
che assiste il discente durante il suo percorso di
apprendimento.
È l'insieme di effetti ed impatti di una attività o di un
processo produttivo.
Per effetto si intende il mutamento che avviene sui
bisogni dei destinatari diretti del bene o del servizio
ceduto.
Apprendimento autonomo
Per impatto si fa riferimento ai cambiamenti apportati
dalle attività sul tessuto sociale o sull'ambiente. Si tratta
dunque di cambiamenti prodotti sul complessivo
sistema dei bisogni espressi dalla collettività e dal
territorio.
Parliamo di "apprendimento autonomo" quando il
discente utilizza in piena autonomia il materiale
didattico a disposizione. Il materiale può essere sia
strutturato, sia non strutturato.
Apprendimento mutuato o reciproco
Rappresenta il risultato strategico che consegue il
Governo, è direttamente percepibile dal cittadino e
permette di valutare l'azione dell'esecutivo. Si consegue
mediante il raggiungimento, da parte delle
Amministrazioni, di specifici output che a sistema
danno vantaggi in termini percepibili direttamente dai
cittadini.
Parliamo di "apprendimento mutuato o reciproco"
quando si attiva la comunità di pratica professionale,
basata sulla condivisione
della
conoscenza,
dell'esperienza e migliori pratica nella prospettiva della
crescita collettiva dell'intero gruppo.
Apprendimento collaborativo
Parliamo di "apprendimento collaborativo" quando la
formazione è centrata sulla forte interazione fra i
178
Consideriamo l'apprendimento non solo "in rete", ma
anche "a rete". Quando parliamo di "apprendimento a
rete" vogliamo sottolineare l' aspetto sociale del
processo di apprendimento, ovvero le interrelazioni fra
i partecipanti al processo di formazione. La
comunicazione tra i diversi individui prenderà forma e
si svilupperà all'interno della rete telematica, all'interno
di quell'ambiente creato appositamente per fare
interagire la classe virtuale.
Output
È l'entità materiale o immateriale (prodotto) che
scaturisce al termine di un processo di trasformazione
fisico-tecnica, nel tempo o nello spazio, di determinati
fattori
produttivi
(input).
Pertanto a ciascun processo produttivo sono identificati
output specifici.
Rappresenta il risultato operativo conseguito da
un'Amministrazione o una unità organizzativa.
Sistema incentivante
Deve essere quantificabile e misurabile oggettivamente.
In molti casi non ha un impatto diretto e percepibile
nella sfera individuale del cittadino.
Sistema di gestione delle risorse umane finalizzato ad
ottenere un determinato comportamento atteso da
parte dei dipendenti mediante forme di incentivazione
economica, retributiva, di carriera o immateriale. E' un
processo fondamentale per il presidio della motivazione
del personale.
Realizzazione sociale
E' la valutazione delle potenzialità e dell'andamento
complessivo della società. Corrisponde alla credenza
che la società abbia delle potenzialità che si realizzano
attraverso le istituzioni e i cittadini. Le persone con
livelli di benessere più alti nutrono fiducia nella società e
nelle sue istituzioni, e possono riconoscere le
potenzialità della società. Si tratta di un criterio parallelo
all'autorealizzazione e alla crescita personale, questa
volta visti in riferimento alla società più allargata di cui
si è parte. Se ne deduce che credere in se stessi e nelle
proprie potenzialità si accompagna alla al nutrire fiducia
nella comunità e società in cui si vive.
Sistema premiante
Parte del sistema incentivante che si prefigge di
premiare i comportamenti più efficaci riconosciuti
nell'organizzazione e riconosciuti dal sistema di
valutazione adottato. Si compone di due parti:
componente
retributiva
(che
prevede
un
riconoscimento economico per le performance
conseguite) ed una di carriera (che permette lo sviluppo
di carriera orizzontale o verticale in esito a valutazioni
positive costanti nel tempo).
Vedi anche Benessere sociale
Spirale della conoscenza
Responsabilità sociale d'impresa
Questo modello ideato da Nonaka e Takeuchi sintetizza
in 4 fasi l'evoluzione della conoscenza organizzativa.
Vi è una prima fase di socializzazione in cui si ha
prevalentemente uno scambio di conoscenze tacite, che
saranno poi trasformate in esplicite nella fase di
esternalizzazione e assemblate con le conoscenze già
consolidate dell'organizzazzione nella successiva fase di
combinazione.
Concetto per cui le aziende decidono volontariamente
di contribuire a rendere migliore la società e più pulito
l'ambiente. La Corporate Social Responsability
abbraccia le relazioni e le attività dell'impresa nei
confronti dei vari stakeholders e si concretizza in:
 dipendenti:
formazione,
sicurezza,
comunicazione
opportunità;
empowerment,
interna,
pari
Infine la nuova conoscenza verrà acquisita nell'ultima
fase detta di internalizzazione ed entrerà così a far parte
del bagaglio conoscitivo dell'organizzazione.
 business partners: relazioni durature basate su
rapporti commerciali equi;
Stake holders
 clienti: relazioni durature basate su prestazioni di
qualità, sicure e affidabili;
Sono portatori di interessi (in inglese stake holders): una
persona, un gruppo, un'organizzazione, o un sistema
che è, o può essere, condizionato dalle azioni di una
organizzazione.
 fornitori: verifica della correttezza della loro
condotta;
 comunità: donazioni,
partnership locali;
investimenti
Un individuo, una comunità o un'organizzazione che
influisce sulle operazioni di un'organizzazione (pubblica
o privata) o ne subisce le ripercussioni. I soggetti
interessati possono essere interni (ad es.: lavoratori
dipendenti) o esterni (ad es.: consumatori, fornitori,
azionisti, finanziatori, la comunità locale).
sociali,
 ambiente: uso responsabile delle risorse naturali
e dell'energia; perseguimento dell'eco-efficienza;
 dei prodotti e dei servizi forniti in ogni fase del
ciclo di vita;
Tagging
 azionisti e investitori: comunicazioni chiare e
trasparenti; corporate governance.
Consiste nell'attribuzione di una o più parole chiave,
dette tag, che individuano l'argomento di cui si sta
trattando, a documenti o, più in generale, files su
internet.
Rete
Con il termine "rete" non vogliamo riduttivamente fare
riferimento solo al mezzo attraverso il quale si fa
formazione, ma anche alla modalità di apprendimento.
179
delle conoscenze dei singoli componenti; di qui la
riflessione di come il KM sia un'esigenza primaria
dell'organizzazione.
Triple Bottom Line
(Lett.: tripla linea di fondo: la bottom line è infatti
l'ultima
del
conto
economico).
Essa si riferisce al risultato economico, agli effetti sociali
prodotti ed all'impatto ambientale che hanno le attività
di un ente qualsivoglia: impresa, ente pubblico od
organizzazione non profit.
1° corollario delle leggi della conoscenza
Le tecnologie di KM di per sé non portano ad un
miglioramento della circolazione della conoscenza né
della sua creazione.
La triple bottom line considerata all'interno di un
bilancio sociale cerca di rendere conto di tutti questi
aspetti insieme, non limitandosi alla dimensione
economica, ma ampliando la prospettiva anche alle
dimensioni sociali ed ambientali.
241/90 - legge
Legge 241/90
Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi.
Turn over
Nell'ambito aziendale si definisce turnover il riciclo del
personale con meno competenze con personale nuovo
e maggiormente qualificato.
2^ legge della conoscenza
le CdP sono il cuore e l'anima di un piano di KM
Il termine deriva dalla chimica e descrive il ciclo di vita
di un elemento, cioè quella serie di passaggi che vanno
dal suo assorbimento alla sua restituzione all'ambiente
originario.
L'istituzione di CdP in una organizzazione, rappresenta
il modo migliore e più alto per avviare e incrementare la
circolazione e condivisione della conoscenza. Le CdP
sono "luoghi" in cui si condivide il medesimo dominio
di conoscenza e la loro istruzione è di carattere
volontaristico.
Valutazione del potenziale
Sistema di valutazione finalizzato ad identificare le
potenzialità
inespresse
nell'organizzazione,
identificando le competenze detenute dai dipendenti e
non richieste nel lavoro effettivamente svolto.
Questo fa sì che vi sia un forte senso di fiducia tra i
partecipanti in cui essi si sentono al sicuro. Se si
aggiunge anche il ruolo che le ICT nelle comunicazioni
fra i membri si capisce l'aumento della velocità della
circolazione della conoscenza.
Valutazione delle prestazioni
2° corollario delle leggi della conoscenza
Sistema di gestione delle risorse umane che mira ad
identificare le migliori performance dell'organizzazione.
I principali sistemi di valutazione si fanno risalire a 3
grandi tipologie: sistemi di valutazione dei
comportamenti (finalizzati a misurare il corretto
adempimento delle procedure), sistema per obiettivi
(che mira a valutare gli obiettivi efficacemente
presidiati), misti (composti da una parte orientata gli
obiettivi ed un'altra alle competenze o ai
comportamenti organizzativi, cioè a "come" i risultati
sono stati ottenuti.
I piani di KM affascinano i piani alti delle
organizzazioni e meno quelli intermedi che si vedono
minacciati dal tentativo di eliminare la verticalità della
comunicazione (e quindi il controllo) in favore di una
comunicazione più orizzontale. Il controllo della
conoscenza in un'organizzazione è gestita ed è più forte
a livello intermedio perché questi con essa possono
controllare i quadri più bassi. Essi svolgono
prevalentemente funzioni direttive e quindi sono
cresciuti nella forte schematicità e rigidità. Entrando in
contatto con le CdP (per ragion d'essere dinamiche e
amorfiche) sentono minacciato il loro modo di lavorare
e il loro gruzzolo di potere.
Valutazione di impatto sociale
(in inglese: Social impact assessment)
Analisi sistematica dell'impatto di un progetto o
dell'attività economica sulla situazione sociale e culturale
delle comunità interessate.
3^ legge della conoscenza
1^ legge della conoscenza
L'utilizzo delle ICT è necessario ma non sufficiente alla
sopravvivenza della CdP. Raramente una comunità di
pratica vive ed è produttiva solo se esiste nel
cyberspazio. È necessario che almeno una parte dei
partecipanti viva la comunità anche in presenza.
Le comunità virtuali hanno bisogno di conoscenza
La conoscenza è la chiave della sopravvivenza
dell'organizzazione
Il KM è sempre più visto un elemento imprescindibile
per la sopravvivenza dell'organizzazione. Una realtà
fluida com'è la contemporaneità male si addice ad
essere affrontata seguendo il vecchio paradigma
gerarchico della conoscenza. La domanda dell'utenza
cambia rapidamente e bisogna stare al passo con i
cambiamenti; è per questo motivo che la circolazione e
condivisione della conoscenza assume un ruolo
fondamentale e con essa il KM. La conoscenza
complessiva della comunità è maggiore della somma
3° corollario delle leggi della conoscenza
Avere
un
ambiente
dinamico
all'interno
dell'organizzazione, avendo delle CdP vive e passionali,
crea un contesto lavorativo molto accattivante e
attraente per nuovi talenti.
180
4^ legge della conoscenza
6^ legge della conoscenza
La passione professionale traina le CdP
Il racconto delle esperienza ravviva la condivisione delle
conoscenze
Le attuali esperienze dimostrano come le CdP
fioriscano quando i partecipanti condividono un
obiettivo. Quando si ha intenzione di far nascere una
CdP è necessario che questa non abbia una struttura
rigida, ma che segue le tendenze, le necessità dei
partecipanti. La CdP deve essere un guanto perfetto per
tutti.
In un buon programma di KM dovrebbe esistere un
bilanciamento tra narrazione e comunicazione sintetica;
la prima permette la circolazione della conoscenza tacita
(racconti di esperienze professionali passate, esterne,
ecc. che se ricontestualizzate in modo corretto per gli
obiettivi dell'organizzazione possono permettere di
centrare la mission che ci si prefigge), mentre la seconda
agevola la condivisione della conoscenza esplicita.
5^ legge della conoscenza
Il KM implica comunicazioni bidirezionali da e verso
l'esterno dell'organizzazione
97 - art. Cost
Art. 97
Un programma di successo di KM deve essere guidato
dall'interno all'organizzazione. Le persone a cui è
affidato il progetto devono godere di fiducia e rispetto
dentro l'organizzazione, in modo tale che tutti i
partecipanti possono vedere la via tracciata come la
giusta via, legittimata e che porti, quindi, dei risultati
positivi. Se le persone coinvolte godono della giusta
legittimazione e maneggiano i processi conoscendo
l'organizzazione, possono efficacemente promuovere la
circolazione della conoscenza, attivare una sorta di
reclutamento per cercare di coinvolgere tutti nello
sforzo.
I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni
di legge, in modo che siano assicurati il buon
andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere
di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie
dei funzionari.
Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede
mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.
181
182
A5 - GLOSSARIO ASFOR
Estratto dal Glossario ASFOR "Le parole dell'e-learning", pubblicato per gentile
concessione su autorizzazione di ASFOR Associazione Italiana per la Formazione
Manageriale.
Il Glossario completo è pubblicato nel sito ufficiale dell'associzione www.asfor.it
Abilità
La trasmissione delle informazioni è asimmetrica cioè
monodirezionale (dalla centrale telefonica al terminale
dell'utente).
Capacità acquisita tramite l'esercizio e l'esperienza.
Le abilità sono insiemi più o meno articolati di
contenuti di conoscenza e di esperienza, (sistemi
simbolici, credenze, quadri teorici e/o interpretativi
della realtà, dell'esperienza, della condotta), che si
acquisiscono e si trasformano nel tempo.
In pratica viene sfruttato per intero il flusso disponibile
delle informazioni sul cavo telefonico privilegiando la
ricezione dei dati da parte dell'utente. Ciò significa che
un normale doppino telefonico può supportare anche la
trasmissione dati tipica di una linea digitale ad alta
velocità (BroadBand), mantenendo attivo il
collegamento voce.
Accessibilità
Fruizione dell'ambiente costruito e accesso alla
comunicazione ed all'informazione. Accesso non è
soltanto predisporre una rampa per le persone su sedia
a ruote, ma consiste nel creare un ambiente che tutti,
indipendentemente dalle proprie condizioni fisiche,
psicologiche o sensoriali, possano usare in modo
confortevole.
Ambiente di apprendimento virtuale
VLE (Virtual Learning Environment)
Si riferisce agli spazi attraverso cui si realizza
l'interazione online di studenti e insegnanti con qualsiasi
obiettivo, compreso l'apprendimento.
La proprietà di un ambiente, fisico o simbolico (es. un
software), che non ostacola l'accesso alle risorse in esso
presenti. In particolare, un sito web accessibile è
progettato in modo da poter essere fruibile anche da
chi, avendo problemi visivi, ricorre a un browser audio,
che legge il contenuto della pagina.
Active
Learning
nell'azione)
Ampiezza di banda
Tecnicamente, la differenza, in Hertz (Hz), tra la
frequenza più alta e quella più bassa del canale di
trasmissione. Il suo valore indica la quantità di dati che
possono transitare, nell'unità di tempo, attraverso il
canale di comunicazione. Usualmente, è misurata in bit
al secondo (bps). Per esempio, l'ampiezza di banda di
un comune modem è di circa 15.000 bps, con cui si può
trasferire una intera pagina dattiloscritta in 1 secondo.
Per trasferire un filmato a pieno schermo e a pieno
movimento (fullmotion full-screen) è necessaria invece
un'ampiezza di banda di circa 10.000.000 bps.
(apprendimento
Modalità formativa centrata sulla realtà concreta del
lavoro, in modo da realizzare il collegamento tra
l'apprendimento individuale ed il cambiamento
organizzativo. Dimostra la migliore efficacia nello
sviluppo di competenze applicative, si presta meno a
trasmettere conoscenze di base.
Analogico (segnale)
ADSL (Asymmetrical Digital Subscriber
Line)
Segnale audio e video che varia in modo continuo in
relazione al fenomeno fisico rappresentato. Ancora
oggi, la maggior parte dei sistemi di telecomunicazione
(radio, tv, telefono) utilizza canali analogici.
La formazione a distanza usa un mix di tecnologie
analogiche e digitali (vedi digitale, segnale): le tecnologie
Protocollo di comunicazione digitale per la trasmissione
di informazioni multimediali ad alta velocità.
Utilizza una linea telefonica ordinaria con connessione
permanente.
183
televisive e telefoniche sono di solito analogiche, il
computer e la videoconferenza usano invece canali
digitali.
attraverso l'e-mail e i database condivisi.
Anche la correzione dei compiti, la valutazione dei
progetti e il controllo degli esercizi possono essere
effettuati con la stessa modalità.
Andragogia
La collaborazione in tempo reale o sincrona permette
invece un accesso simultaneo, in tempo reale, ai
contenuti, ai docenti e agli altri studenti. La
collaborazione sincrona tipicamente è condotta dal
docente. Per esempio, in un ambiente di aula virtuale
(vedi).
Scienza dell'apprendimento negli adulti. Alla sua base
c'è l'osservazione che le persone adulte apprendono in
modo diverso dai bambini e dai ragazzi. Uno dei suoi
massimi esponenti è Malcolm Knowles. Egli ritiene che
nell'insegnare ad adulti, bisogna considerare che essi
vogliono:
1)
sapere "perché" una
importante da imparare;
certa
2)
decidere autonomamente
percorso nelle informazioni;
3)
vedere un collegamento fra
informazioni e la propria esperienza;
4)
essere motivati ad apprendere;
5)
raggiungere conoscenze spendibili su
problemi ed attività reali.
il
cosa
Il docente guida gli allievi attraverso uno studio
interattivo on line, che può comprendere condivisione
di lavagne, condivisione di applicazioni, "alzata di
mano" elettronica, funzioni di chat e audio e video in
diretta sulla rete. Nei contesti collaborativi di
fondamentale importanza è il tutor, una figura di
mediazione tra il docente e gli studenti. Compito del
tutor (vedi) è quello di organizzare, facilitare e
monitorare lo svolgimento delle attività didattiche e il
clima di collaborazione.
è
proprio
le
Apprendimento cooperativo
Applet
Modalità di apprendimento che si basa sull'interazione
all'interno
di
un
gruppo
di
allievi.
Secondo alcuni autori, nella cooperazione ciascun
componente del gruppo esegue un compito specifico,
mentre nella collaborazione ognuno lavora su tutte le
parti del compito complessivo.
Programma Java, normalmente piccolo, incorporato in
una pagina Web, che può essere prelevato velocemente
dalla rete e usato da qualsiasi computer dotato di un
browser capace di eseguire codice Java. Gli applet
hanno diversi vincoli di sicurezza, ad esempio non
possono leggere e scrivere sul disco fisso dell'utente
senza un'esplicita autorizzazione.
La cooperazione è una situazione in cui gli attori con
ruoli e funzioni, meglio definiti rispetto alla
collaborazione, lavorano per uno stesso obiettivo; per
esempio, costruire un testo a più mani.
Application sharing
Condivisione in rete di un'applicazione (ad esempio un
foglio elettronico) con la possibilità di condividere
anche il controllo del mouse. Si utilizza per esempio
nell'ambito di attività collaborative (vedi apprendimento
collaborativo).
Apprendimento
(collaborative learning)
In generale, in rete le attività propriamente cooperative
risultano più difficili di quelle collaborative poiché
richiedono decisioni già assunte (ad esempio la scelta
del tema del progetto, individuazione di un
coordinatore, ecc.), definizione dei ruoli e strumenti
tecnologici più strutturati: aspetti che, per essere decisi
totalmente in rete, comportano un notevole numero di
interazioni.
collaborativo
Modalità di apprendimento che si basa sulla
valorizzazione della collaborazione all'interno di un
gruppo di allievi.
Apprendimento per scoperta
Strategia di progettazione della formazione che ha come
obiettivo di creare le condizioni perché l'allievo scopra i
principi di base e le relazioni concettuali di un certo
dominio di conoscenze senza che questi gli siano
presentati esplicitamente.
L'apprendimento collaborativo, secondo la definizione
di Anthony Kaye si ha quando esiste una reale
interdipendenza tra i membri del gruppo nella
realizzazione di un compito, un impegno nel mutuo
aiuto, un senso di responsabilità verso il gruppo e i suoi
obiettivi.
L'apprendimento così è più significativo dato che
l'allievo non si limita a recepire passivamente delle
conoscenze.
Questa modalità di apprendimento si basa su attività di
comunicazione, sincrona o asincrona.
Apprendimento spontaneo
Le tecniche di comunicazione asincrona comprendono
per esempio lo scambio di e-mail o l'uso di aree on line
per la discussione e il lavoro di gruppo. Con queste
ultime gli studenti possono accedere a dei materiali
comuni, come file, software e oggetti multimediali e
possono collaborare allo svolgimento di compiti
assegnati o progetti, con una certa libertà rispetto a
quando e dove occuparsene. Tipicamente, la
collaborazione asincrona è facilitata da un docente. O
meglio, il docente non è presente in tempo reale per
dare supporto agli studenti, ma interagisce con loro
E' la forma d'apprendimento più comune, anche se la
meno nota.
Avviene all'insaputa dell'interessato e generalmente le
persone ignorano di esserne coinvolti. Paradossalmente
tutti spesso fanno affidamento sull'apprendimento
spontaneo. Può essere utilizzato in molte situazioni in
cui uno studio "istituzionalizzato" potrebbe incontrare
seri ostacoli. La principale debolezza risiede nella
difficoltà di ottimizzare i tempi, ma, per ciò, possono
essere studiate varie soluzioni.
184
valutazione delle competenze (vedi). Lo "spazio" della
valutazione viene definito da tre assi fondamentali: per
esempio come si valuta (test di conoscenza, test di
abilità, ecc.); cosa si valuta (conoscenze, abilità, ecc.), chi
valuta (eterovalutazione, autovalutazione, valutazione
tra pari).
Apprendimento, stili di
È un insieme di fattori cognitivi che determinano il
modo in cui un allievo percepisce, interagisce e
risponde all'ambiente didattico.
Nel modello di Kolb e Fry, ci sono quattro tipi di
allievo, a seconda dello stile di apprendimento
predominante:
1)
Attivo - preferisce la sperimentazione
attiva;
2)
Riflessivo
riflessiva;
3)
Teorico - preferisce la concettualizzazione
astratta;
4)
Pragmatico - preferisce l'esperienza concreta.
-
preferisce
Assessment item
Un questionario, un test o una qualsiasi attività
utilizzata per stabilire se uno studente ha conseguito un
determinato obiettivo didattico.
l'osservazione
Assistente aula virtuale
Assiste nelle attività operative il docente durante le
lezioni in aula virtuale (vedi), svolge principalmente il
ruolo di interfaccia primaria tra l'utente e il sistema.
Ad essi dovrebbero corrispondere strumenti didattici
diversi, come ad esempio la lezione teorica per chi
preferisce la concettualizzazione astratta o le
simulazioni per chi, invece, è orientato alla
sperimentazione attiva.
Il suo compito è quello di controllare, testare e gestire
sul SW di aula virtuale il materiale che il docente
prepara per ogni lezione.
Apprendimento, tassonomia di
Fornisce input all'assistente didattico (vedi) sul grado di
interazione e qualità didattica percepita dagli studenti
appartenenti alle classi.
Garantisce il perfetto funzionamento e andamento
dell'aula.
Lo psicologo Benjamin Bloom ha classificato
l'apprendimento, col fine di misurarlo, in tre domini:
affettivo, cognitivo e psicomotorio.
Assistente didattico (nei progetti elearning)
Nel dominio affettivo, si trovano i sentimenti, i valori,
le motivazioni e gli atteggiamenti con cui l'allievo
risponde ai fenomeni. Nel dominio cognitivo,
l'attenzione è rivolta alle sue conoscenze, alla sua
comprensione e alle sue capacità di analisi, sintesi e
valutazione. Il dominio psicomotorio, infine, riguarda
l'apprendimento di abilità che richiedono il movimento
fisico e la coordinazione di attività motorie.
È la figura chiave nei progetti formativi in contesto elearning.
Segue e supporta ogni studente nello svolgimento delle
attività previste dal percorso formativo. È il garante del
livello del servizio di assistenza e tutoring per il progetto
in cui è coinvolto.
Fornisce valutazioni quali-quantitative rispetto alle
interazioni degli utenti nel percorso formativo. Gestisce
il flusso delle e-mail scambiate fra allievi, docenti e
tutor, cura tutta la reportistica riguardante il flusso dei
contatti.
Approccio per funzioni
Tipologia di rete di enti e soggetti che ha come
obiettivo principale il miglioramento di servizi specifici,
attraverso la collaborazione con gli altri soggetti che
possono fornire competenze specialistiche di supporto.
Si tratta per esempio di reti attivate per fornire nuovi
servizi alle imprese o servizi specialistici di
orientamento e di formazione continua.
Si interfaccia con gli utenti tramite e-mail, aula virtuale
(vedi), chat (vedi) e forum (vedi).
Si occupa inoltre di monitorare per il 1° livello il grado
di interazione e di discussione dei forum.
È, inoltre, responsabile della segreteria didattica
(iscrizioni a eventi, aggiornamento anagrafiche e
percorsi formativi degli studenti)
Approccio per utente
Il termine è usato per indicare una tipologia di rete che
ha come focus principale un target definito e come
obiettivo il miglioramento dei servizi ad esso offerti,
collaborando con gli altri soggetti che possono fornire
servizi sociali di supporto e offrire valore aggiunto per il
target considerato.
(vedi Tutor di processo).
Attività pratiche
(vedi Practices)
Asincrona (modalità di studio)
Audioconferenza
Comunicazione vocale telefonica a due vie tra due o più
gruppi, o persone che si trovano in luoghi separati. Se
riguarda più di due postazioni, specifici apparecchi detti
"bridge" telefonici consentono di collegare assieme le
linee coinvolte.
Modalità di studio asincrona prevede che il discente
scelga i tempi nei quali dedicarsi, autonomamente, a un
determinato materiale di studio.
Assessment (valutazione)
Vengono utilizzate linee analogiche e digitali (linee
ISDN).
Termine generico con cui ci si riferisce a tutti i processi
di valutazione e in particolar modo a quello di
185
Un sistema di audioconferenza si compone di:
1)
un apparecchio telefonico, o un sistema
viva voce con microfono e casse acustiche;
2)
un bridge audio per collegare le linee
telefoniche e controllare il rumore;
3)
un dispositivo speaker che faciliti le
interazioni multiple.
l'accesso a un sistema. L'utente autorizzato
dal'amministratore del sistema potrà accedere al sistema
autenticandosi (vedi autenticazione).
AVI (Audio Video Interface)
Un formato di file per codificare filmati, molto usato in
ambiente Windows.
Backbone (Spina dorsale)
Aula informatizzata
Parte di una rete di telecomunicazioni che sopporta il
traffico più intenso e da cui si estendono le diramazioni
della rete necessarie a servire determinate aree locali.
Aula attrezzata con dispositivi multimediali che
vengono utilizzati per migliorare le attività tradizionali
di insegnamento e di studio. Le postazioni di un'aula
informatizzata possono disporre per esempio di:
accesso a Internet, programmi di autoistruzione
multimediali, filmati.
Bandwidth (Ampiezza di banda)
La quantità di dati che possono passare attraverso un
canale di comunicazione in una determinata quantità di
tempo. Banda larga significa, quindi, una velocità di
connessione elevata e la conseguente possibilità di
inviare una grossa quantità di dati per intervallo di
tempo, come richiesto dalle applicazioni audio e video.
Aula Virtuale (virtual classroom)
Identifica comunemente l'insieme di partecipanti a un
corso che interagiscono in rete in modalità sincrona
(vedi comunicazione sincrona) condividendo anche un
set di strumenti per realizzare un comune obiettivo.
Attualmente "Centra" è il software più diffuso per
gestire aule virtuali. L'aula virtuale rappresenta una
situazione di apprendimento basata sull'interazione, che
punta a realizzare a distanza i vantaggi della formazione
in presenza. In Italia la classe virtuale assume talvolta un
diverso significato: identifica cioè un gruppo di allievi
che fruiscono, anche in forma asincrona (vedi
comunicazione asincrona), il medesimo corso elearning.
Beta test
Fase di valutazione finale di un qualsiasi prodotto
software.
Segue la fase di alfa test (vedi) e si svolge su una scala
più vasta coinvolgendo gli stessi utenti finali del
prodotto in una situazione di utilizzo reale.
Bisogno formativo
Autenticazione
Gap fra competenze possedute e competenze da
acquisire per svolgere una determinata attività per
raggiungere un obiettivo aziendale. Può trattarsi di un:
La procedura tramite la quale viene verificata l'identità
di un utente, solitamente, in seguito all'immissione di
uno user id e di una password.
 bisogno di acquisire conoscenze per il risultato;
Authoring tool
 bisogno di acquisire capacità/abilità per il
risultato;
Software che supporta la creazione di ipertesti o
applicazioni multimediali, quindi anche la produzione di
materiali didattici interattivi (courseware) che
comprendano presentazioni di testo, brani audio,
grafica, funzioni di assessement e di tracking (vedi).
 bisogno
di
apprendere
comportamenti
organizzativi funzionali al risultato.
Bit (binary digit)
Esempi di authoring tool sono: Toolbook, Macromedia
Web Studio, Macromedia Director.
La più piccola unità di misura dell'informazione. Il bit
rappresenta il singolo "zero" o il singolo "uno" del
codice binario usato dai computer per elaborare i dati.
Autogestita (modalità di studio)
Modalità di studio che garantisce agli utenti di
controllare i ritmi e i modi di fruizione del corso.
Ciascuno studente può seguire il corso in modo
interattivo, su base individuale, secondo le proprie
particolari esigenze, senza dover entrare in contatto con
altri studenti o con i docenti.
Blended
learning
combinato)
(apprendimento
Può riguardare l'uso di diversi media nell'ambito dell'elearning, di diversi modelli didattici, di modalità
sincrone e asincrone di studio. Il blended learning però
è soprattutto conosciuto come modalità di erogazione
di percorsi formativi che integra e-learning e
formazione d'aula, soluzione che sta ottenendo un
successo rilevante sia in efficacia che in gradimento.
Autoistruzione
Metodologia didattica che consente all'allievo di
apprendere senza l'intervento diretto di un docente ma
esclusivamente usando materiali didattici (dispense su
carta, videocassette o software) appositamente
progettati.
Blog
Blog, altrimenti detto "weblog", è un termine
anglosassone che deriva dalla contrazione dei termini
"web" e "log". Il weblog è una pagina web nella quale
Autorizzazione
Il processo con cui si rende possibile ad un utente
186
vengono pubblicati in ordine cronologico testi,
immagini, suoni, filmati e link.
idee altrui possono essere trasformate in
idee migliori o come due idee possono
essere fuse in un'altra idea ancora.
I testi appaiono in ordine cronologico inverso, i più
datati arricchiscono gli archivi settimanali, mensili o
annuali. Il weblog si trova in una zona di confine tra il
Web e il Forum.
Broadcast
Modalità di trasmissione uno-a-molti. Nella didattica a
distanza la modalità broadcast consente di inviare
simultaneamente a più utenti i contenuti del percorso
formativo. La trasmissione dei dati può avvenire
mediante trasmissione satellitare o multicast IP, cioè su
Internet. Nel multicast IP, numerosi studenti possono
prender parte ad un evento didattico che viene
trasmesso in rete mediante il Protocollo Internet (IP) da
un'unica fonte.
Sono simili ai Forum in quanto le notizie che ospitano
possono ricevere commenti e dare vita, così, a veri e
propri thread di discussione.
A differenza della struttura dei Forum, dove il
posizionamento dei messaggi è in dipendenza delle
risposte, nel blog, ogni testo pubblicato occupa il
vertice dell'elenco e vi rimane fino a quando non ne
viene pubblicato uno nuovo. (vedi anche Edu-blog).
Nell'uso comune, il termine indica qualunque apparato
di trasmissione unidirezionale e via etere di segnali radio
e televisivi.
Bloom, tassonomia di
Browser
Lista gerarchicamente organizzata di obiettivi educativi,
formulata da B. Bloom all'inizio degli anni '50 e relativa
ad apprendimenti di tipo cognitivo, affettivo e
psicomotorio.
Programma che consente la navigazione su Internet. La
loro funzione principale è la visualizzazione di pagine
scritte in linguaggio HTML e delle relative immagini. I
browser più diffusi sono Internet Explorer e Firefox.
Ogni area comprende diverse abilità, ciascuna
analiticamente descritta in termini di prestazione attesa.
Nell'area cognitiva, per esempio, ricadono: conoscenza,
comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione.
A seconda degli obiettivi che ci si propone di
raggiungere, verranno utilizzati differenti modelli
didattici e metodi di valutazione.
Business game
Metodologia sviluppata in contesti lontani dall'aula in
cui si simula la conduzione strategica di un'azienda
virtuale. Durante il gioco l'aspetto che, in termini di
apprendimento, viene maggiormente sviluppato
riguarda le facoltà decisionali.
Bps
Il requisito fondamentale del BG è creare un contesto il
più possibile vicino al reale pur in una prospettiva di
situazione controllabile (vedi anche Educational Role
Play Games).
Unità di misura della velocità di trasmissione dei dati
lungo un cavo di rete o una linea telefonica. bps
(minuscolo) corrisponde a 1 bit (vedi) al secondo, BPS
invece a 1 Byte/s (vedi).
Byte
Serie di otto bit (vedi); è il più piccolo insieme di bit che
abbia un significato: per esempio, il byte "01000001"
rappresenta la lettera maiuscola "A".
Così, ad esempio, un modem a 33600 bps, essendo un
carattere (byte) composto da otto bit, è in grado di
trasferire fino a 4200 caratteri al secondo (4200*8 =
33600).
Campus virtuali
Brainstorming
Tecnica che incentiva la produzione di idee, in modo
individuale o in gruppo.
Ambienti on line per la formazione, dotati di risorse
diversificate e strutturati in modo da richiamare percorsi
di tipo universitario o "Academy" aziendali.
Secondo Osborn che l'ha ideata, per riuscire a produrre
idee qualitativamente elevate per la soluzione dei
problemi bisogna incentivarne la produzione di un
considerevole numero.
Più specificamente, un campus virtuale è un vero e
proprio Ateneo virtuale, realizzato da un'università, con
un insieme di corsi a distanza e certificati finali.
Osborn propone quattro norme per condurre una
riunione Brainstorming:
1)
la critica è esclusa: il giudizio negativo sulle
idee deve essere rimandato a un secondo
tempo;
2)
la corsa in folle è ben accetta: più è audace
l'idea, meglio è. E' più facile frenare che
incoraggiare;
3)
si cerca la quantità: quanto maggiore sarà il
numero delle idee tanto più probabile sarà
trovarne di utili e di qualità;
4)
Case studies
"Storie esemplari" che vengono presentate al discente
per farlo confrontare con domini di conoscenza
particolarmente complessi e non strutturati (per es. il
management).
Un caso consiste nella presentazione di uno scenario
pertinente ai contenuti del corso, col quale il discente è
invitato a interagire, prendendo decisioni o esprimendo
valutazioni
per
analizzare
o
risolvere la situazione problematica.
Il caso può essere sia ipotetico che reale.
si cercano combinazioni e miglioramenti:
oltre a contribuire con idee proprie, i
partecipanti dovrebbero suggerire come le
187
CBT (Computer-Based Training)
Cognitivismo
Termine generico che indica prodotti di autoistruzione
da fruire attraverso il computer. In tale modalità il
discente segue le lezioni direttamente sul video,
interagisce con il programma rispondendo alle
domande che gli vengono poste o simulando
determinate attività. Strumenti molto diffusi prima
dell'avvento di Internet che ha introdotto nuovi termini
quali WBT (vedi) e elearning (vedi).
Approccio teorico allo studio della mente e del
funzionamento psichico, nato negli USA alla fine degli
anni '60 con il saggio "Cognitive Psychology" di U.
Neisser. Il cognitivismo intende l'individuo come
elaboratore attivo di informazioni, pone l'accento sulle
proprietà selettive e ricostruttive della percezione, del
pensiero e della memoria, evidenziando, fra l'altro,
l'importanza giocata in tali processi dagli schemi mentali
e dalle rappresentazioni di sé e dell'ambiente.
CD ROM (Compact Disc Read-Only
Memory)
Collaborative Learning
Disco ottico inciso con tecniche laser che può
contenere sino a 650 MB di informazioni. Per la sua
ampia capacità di memoria, può contenere anche dati
molto "pesanti", come video o animazioni.
Commutazione di pacchetto
(vedi Apprendimento collaborativo).
Metodo di trasmissione dei dati che suddivide il
messaggio in diversi parti o "pacchetti". Ogni pacchetto
può seguire un percorso diverso per raggiungere la
stessa
destinazione.
Con
questa
tecnica è possibile far coesistere diversi utenti sulla
medesima linea fisica, ottimizzandone l'impiego e
riducendo i costi. Per esempio, il protocollo di
trasferimento TCP/IP (vedi) utilizza questo metodo
per segmentare e instradare i messaggi e controllare che,
a destinazione, i pacchetti vengano riassemblati nella
sequenza corretta.
Certificazione ISO
Attestazione formale della conformità rispetto a
standard definiti a livello internazionale per la garanzia
della qualità dei prodotti e dei processi. Tale
certificazione volontaria viene rilasciata all'organismo
richiedente da un ente di certificazione accreditato, sulla
base dell'effettivo possesso dei requisiti previsti dalle
norme definite da ISO (International Standards
Organisation) ed adottate da CEN (Comitato Europeo
di Normalizzazione) UNI (Unificazione Normative
Italiane).
Competenza critica
Competenza chiave considerata indispensabile per
svolgere una determinata attività e ottenere un
determinato risultato.
Chat (chiacchiera)
Forma di comunicazione in rete che consente di
comunicare con uno o più utenti attraverso il computer:
usando un apposito software, si scrive un messaggio e
questo è immediatamente visualizzato sugli schermi
degli altri partecipanti. A differenza della posta
elettronica e dei newsgroup (vedi), in una chat-line la
comunicazione è sincrona: avviene cioè in tempo reale.
Su Internet molti siti permettono di scaricare
gratuitamente software di chat.
Competenze
È l'insieme integrato di conoscenze e capacità che una
persona deve possedere per svolgere con efficacia
specifici compiti e funzioni.
La competenza rappresenta, infatti, ciò che si è in grado
di fare, attraverso le proprie conoscenze tecniche (il
sapere), e attraverso le proprie capacità professionali (il
saper fare).
Client
Lo sviluppo delle competenze avviene attraverso
quattro livelli di consapevolezza:
Programma usato per ottenere dati da un programma
server residente su un altro computer. Ogni programma
client è progettato per colloquiare solo con uno o più
particolari tipi di programmi server, ed ogni server
richiede un determinato tipo di client.
Nell'uso comune client e server identificano le
macchine dove risiedono i rispettivi programmi.
1)
incompetenza inconscia (la persona non è
consapevole di non saper svolgere un
certo compito);
2)
incompetenza conscia (la persona è
consapevole del compito che deve
svolgere e di non sapere farlo);
3)
competenza conscia (la persona sa
riconoscere i passi che compongono un
certo compito e svolgerli);
4)
competenza inconscia (la persona sa
svolgere un compito senza essere
consapevole dei passi intermedi che
questo richiede).
Client-server
Modello dell'interazione fra due computer, sul quale si
basa il funzionamento delle reti. Il server è di solito un
sistema potente, in grado di memorizzare molti dati.
Quando il client richiede al server l'erogazione di un
servizio (es. la visualizzazione di una pagina Web)
quest'ultimo trasferirà sulla macchina dell'utente (il
client) il risultato dell'elaborazione richiesta.
Un'impostazione di questo tipo può comportare tempi
lunghi per l'ottenimento della "risposta": per ovviare a
questo problema, vengono utilizzati linguaggi ed
applicazioni (es. Java ed ActiveX), che trasferiscono le
operazioni di computazione direttamente sul lato client.
Le competenze fondate su informazioni, conoscenze,
saperi, capacità e pratiche professionali dei singoli
individui condivise e valorizzate nei gruppi
organizzativi, costituiscono anche il punto di forza e di
sviluppo di un'organizzazione.
188
Competenze di base
Computer
(CMC)
Insieme delle conoscenze e capacità specifiche che una
persona deve possedere come requisito per accedere sia
ad una specifica attività lavorativa, sia ad uno specifico
percorso di formazione.
Mediated
Communication
"Comunicazione mediata dal computer". Applicazioni e
strumenti utilizzati per facilitare la comunicazione fra gli
utenti, come per esempio posta elettronica (vedi) e
computer conferencing.
Pertanto vengono di volta in volta definite a seconda
dell'attività o programma formativo da intraprendere.
Comunicazione
Processo di trasferimento di informazioni (messaggio)
da un punto (emittente o fonte) ad un altro punto
(ricevente) mediante l'uso di un codice (linguaggio) e
attraverso un mezzo (canale). La comunicazione può
avere diverse forme: può essere a una via (senza
informazioni di ritorno dal ricevente all'emittente), a
due vie (con informazioni di ritorno - feed-back),
verticale (da superiore a subordinato), orizzontale (tra
pari); può utilizzare diversi mezzi (media o canali di
trasmissione) e diversi codici-linguaggi (verbali e non
verbali).
Competenze di rete
Si intendono le competenze da possedere e da
potenziare per poter lavorare in modo efficace in rete e
attraverso la rete. Tali competenze riguardano oltre la
conoscenza degli strumenti metodologici e tecnologici,
la capacità di lavorare in gruppo, anche quelle
competenze trasversali e/o "sovra-professionali" quali:
la capacità di elaborare e comunicare un'informazione,
di fronteggiare imprevisti, di risolvere situazioni, ecc.
Alle competenze di rete sono ovviamente affiancate
quelle tecnico-specialistiche, proprie dei ruoli e delle
funzioni ricoperte dai singoli (vedi anche Competenze).
Comunicazione asincrona
Scambio di informazioni in differita, quando non c'è
comunicazione simultanea. Esempi di strumenti di
comunicazione asincrona, sono l'e-mail (vedi) e i
newsgroup (vedi).
Competenze tecnico-professionali
Le competenze sono definite come l'insieme di
conoscenze, capacità e qualità proprie della professione
e del mestiere che la persona esercita nelle sua attività e
che deve utilizzare per il raggiungimento dei risultati
previsti.
Comunicazione sincrona
Scambio di informazioni in tempo reale. Esempi di
strumenti di comunicazione sincrona sono la chat
(vedi), la videoconferenza (vedi) e la virtual classroom
(vedi).
Competenze ICT (ICT skills)
Insieme di competenze richieste per realizzare compiti
collegati con la società dell'informazione (ICT =
Information Communication Technology) quali
l'utilizzo del computer, della posta elettronica, degli
applicativi di office automation, ecc..
Comunità virtuali professionali (CVP)
Luogo virtuale che permette agli operatori appartenenti
ad un determinato gruppo professionale di avere uno
scambio di informazioni finalizzato all'apprendimento
continuo e alla crescita.
Competenze trasversali
Sono tutte quelle abilità cognitive e relazionali che
possono essere facilmente trasferite da un contesto
lavorativo ad un altro.
Sfruttando le dimensioni informativa e partecipativa,
attraverso l'uso di uno spazio virtuale, la CVP diventa
uno strumento per il confronto, l'aggiornamento
professionale, lo scambio di esperienze e di buone
pratiche.
Queste competenze portano ad attuare comportamenti
finalizzati a rendere più efficienti ed efficaci le
prestazioni lavorative.
Comunità di pratica
Compiti
Le comunità di pratica - "Communities of pratice", la
cui sigla è COP - sono gruppi di persone, in genere di
ridotte dimensioni e riuniti in modo informale, che
comunicano
e
interagiscono
all'interno
di
un'organizzazione più ampia per condividere le loro
conoscenze e modalità di azione attraverso un processo
di apprendimento reciproco. I membri di una COP
sono caratterizzati dall'impegno in una qualsiasi attività,
dalla forte coesione sociale che li unisce e dalla
condivisione di una "cultura" specifica.
Parte di attività che viene assegnata a qualcuno. In una
modalità collettiva di lavoro si fa una distribuzione o
divisione di compiti, in cui ciascuno diventa
responsabile per parte di attività assegnata.
Comportamentismo
Approccio teorico allo studio del comportamento
umano e animale nato in America all'inizio del
Novecento, che considera la trasmissione della
conoscenza come processo basato su un meccanismo
di somministrazione di stimoli e ricompense per la
risposta "giusta". Skinner, teorizzando l'"istruzione
programmata" è il primo psicologo a occuparsi di
istruzione mediante calcolatore.
Condivisione di applicativi
(vedi Application sharing)
Connessione remota
Accesso a un computer da una postazione remota.
189
Consulenza occulta
Content Provider (fornitore di contenuto)
Utilizzo di un sistema di formazione online o
tradizionale per ottenere dai formatori prestazioni legate
strettamente alla risoluzione di un problema specifico
ma di scarsa utilità al di fuori dell'ambito organizzativo
in cui il problema sussiste.
Persona fisica o struttura che "fornisce" contenuti per
esempio per un corso e-learning o un sito web.
Content repository
Database in cui sono registrati tutti i possibili contenuti
utilizzati per la realizzazione dei percorsi in modalità elearning (vedi): testi, filmati, grafica, pagine HTML.
Content Designer
Figura professionale all'interno del Content Provider
(vedi).
Contenuti di un corso
Esperto della materia, organizza i contenuti in modo
che siano rispondenti alle esigenze di un prodotto di elearning, strutturando la mappa logica dei contenuti in
un'architettura per learning object (vedi).
Sequenza di attività e di informazioni, combinate in
formato elettronico o di stampa, progettata per aiutare
gli studenti a sviluppare competenze o ad acquisire
conoscenze e valori su una data disciplina.
Content developer
Contenuto (elemento di) (Content item)
Figura professionale all'interno del Content Provider
(vedi).
Informazione registrata in un database ed utilizzata per
trasferire conoscenze o skill. Può esistere in qualsiasi
formato mediale: testo, grafica, animazione, video,
audio, plug-in HTML. Viene combinato con i practice
item e assessment item per costruire un RIO (vedi).
Esperto della materia, scrive la prima traccia dei
contenuti basandosi sulla struttura elaborata dal content
designer (vedi).
Cookie
Content item
File di testo di dimensioni inferiori ai 4Kb che viene
creato durante una sessione di collegamento a Internet
e che viene registrato sull'hard disk del computer. Il
cookie contiene informazioni per il collegamento a un
determinato sito (prima data di connessione, ultima data
di connessione, data di scadenza del cookie, ed altri dati
come l'e-mail dell'utente, le sue preferenze ecc.). Queste
informazioni servono alle aziende, o agli amministratori
dei server, per controllare/monitorare le consultazioni
del loro sito.
(vedi Contenuto - elemento di)
Content Management System (CMS)
Sistema che gestisce lo sviluppo e la strutturazione dei
contenuti, lavorando su un database in cui sono
archiviati testi, audio, immagini, video. Grazie alla
possibilità di recuperare facilmente i dati interrogando il
database, il CMS è utilizzato per organizzare una grande
quantità di informazioni. Il CMS può essere utilizzato
anche come sistema di e-learning (vedi).
Cooperative learning
(vedi Apprendimento cooperativo)
Content manager
Coordinatore dell'attività didattica
Persona che, nell'ambito delle attività di una web
community o di un sistema editoriale in internet, cura,
aggiorna, monitora e approva i contenuti pubbicati.
Presidia lo sviluppo complessivo del percorso
formativo monitorando le attività, le soluzioni
didattiche e il raggiungimento degli obiettivi. Pianifica
l'uso degli ambienti virtuali in ragione del calendario
delle attività didattiche e coordina le diverse figure
professionali impegnate. Monitora l'utilizzo degli
ambienti e degli strumenti e la soddisfazione degli
utenti.
Content on demand (CoD)
Contenuti multimediali disponibili immediatamente,
mediante richiesta effettuata in rete. I contenuti
vengono offerti principalmente in formato video
(Video on demand,VOD) o audio (Audio
on demand, AOD).
Copyright
Processo di protezione, previsto dalle leggi vigenti in
tutto il mondo, che garantisce ai depositari di un
contenuto didattico, soggetto a copyright, il diritto
esclusivo di utilizzo o il diritto di cedere ad altri la
possibilità di riprodurlo, utilizzarlo, commercializzarlo.
Content Packaging
Definisce un formato comune di "input/output" che
deve essere supportato da qualsiasi sistema aderente alle
specifiche SCORM. Il Content Packaging di SCORM
aderisce pienamente al modello messo a punto dall'IMS
Consortium introducendo in più solamente alcune
informazioni specifiche per l'"impacchettamento" delle
risorse didattiche Asset, Sharable Content Object,
Content Aggregation e definendo in particolare la
struttura di un file Manifest (vedi).
La protezione è limitata alle opere originali,
indipendentemente dal fatto che siano state o meno
pubblicate.
Corporate università
Università d'impresa, è una modalità di organizzazione
della
formazione
rivolta
all'interno.
La Corporate University è l'"espressione concreta" di
190
una learning organization, che sviluppa e sostiene i
processi di cambiamento, che fa crescere le competenze
chiave
dei
singoli
e
dell'azienda.
In generale, il processo con cui un'organizzazione
applica il concetto di formazione continua lungo l'intera
catena della sua forza lavoro. Delle università aziendali
italiane si è occupata ASFOR: in un suo rapporto
pubblicato nel 2004, ASFOR ha messo in luce una
realtà ancora inesplorata, a causa della struttura
produttiva del Paese; la percentuale elevata di imprese
medie e piccole pare configuri condizioni non
favorevoli alla nascita di organismi aziendali di
formazione interna. Un panorama è stato comunque
tracciato, da un gruppo di lavoro che ha riunito
rappresentanti di Isvor Fiat, Ibm, Eni, Sfera di Enel.
pubblica e una privata. La chiave pubblica viene messa
a disposizione di chiunque, all'interno di un apposito
archivio; la propria chiave privata, invece, deve venire
gelosamente conservata da ciascuno.
CSCW
(Computer
Cooperative Work)
Supported
Ambito di studi che analizza metodologie e strumenti
per favorire il lavoro collaborativo svolto attraverso
l'utilizzo della rete.
Curriculum di un corso
Sequenza prestabilita di eventi didattici progettati per
raggiungere un obiettivo formativo definito, per
esempio, la certificazione in una determinata area o il
conseguimento di particolari conoscenze e competenze.
Costruttivismo
Approccio teorico sviluppatosi negli ultimi decenni del
Novecento, secondo il quale la conoscenza non solo è
risultato di una costruzione attiva da parte del soggetto,
ma è strettamente collegata alla situazione concreta in
cui avviene l'apprendimento e viene alimentata dalla
comunicazione interpersonale e dalla collaborazione
sociale. Tale approccio pone l'individuo al centro del
processo educativo ed è alla base dei modelli più recenti
di formazione a distanza.
Customer care
Insieme di attività volte a orientare il clienteconsumatore nella scelta di beni e/o servizi, e ad
assisterlo nella fase successiva all'acquisto. Vedi anche
Customer Satisfaction.
Counseling
Customer satisfaction
Courseware
Grado di soddisfazione del cliente-consumatore
rispetto al prodotto/servizio. La soddisfazione si
raggiunge quando la qualità percepita del
prodotto/servizio è in linea con quella attesa. La
customer satisfation rappresenta, infatti, l'obiettivo
principale di un'azienda orientata al marketing, i cui
sforzi tendono allo sviluppo di una relazione di qualità
con la clientela e alla sua conseguente fidelizzazione.
Strumento di sviluppo delle risorse umane. Il
counseling si basa sul dialogo tra il counselor, che può
essere interno o esterno all'azienda, e la risorsa. Tale
strumento permette all'azienda di orientare la risorsa
verso il percorso di crescita professionale più
corrispondente sia alle sue competenze sia agli obiettivi
della stessa azienda.
Termine utilizzato per indicare i contenuti didattici
erogati in un corso di autoistruzione (CBT o WBT). La
parola è talvolta usata come sinonimo di corso in
autoistruzione (vedi) fruito via Web. Vedi anche sistema
autore (Authoring tool).
CVP
(vedi Comunità virtuali professionali)
Cyberspazio
Il termine, comparso per la prima volta nel romanzo
Neuromancer dello scrittore William Gibson, è usato
comunemente per indicare l'insieme delle informazioni
disponibili in rete. Definito anche come lo spazio
"nebuloso" dove le persone interagiscono sulle reti di
computer.
Crediti formativi
Attività qualificate e debitamente documentate, che
conferiscono un determinato ammontare di
competenze riconosciute. Ad es. un credito formativo
riconosciuto dall'ordinamento giuridico Italiano
equivale a 25 ore di attività di apprendimento,
indifferentemente ripartite tra lezioni frontali, studio
individuale, lavoro in gruppo, esperienze sul campo,
ecc..
Database (DB)
Insieme di dati strutturati e organizzati in maniera tale
da renderne più agevole la gestione e l'utilizzo da parte
degli utenti nonché l'ampliamento con nuove
informazioni. Il DB informatico ha determinato una
svolta alla gestione delle informazioni portando al
superamento dell'archiviazione dei dati in ordine
sequenziale.
Crittografia
Capacità di utilizzare la matematica per rendere sicure le
informazioni e creare un alto livello di sicurezza nel
mondo dell'elettronica.
Per secoli la crittografia è stata usata per proteggere
informazioni delicate trasmesse su canali di
comunicazione non protetti. Un sistema di crittografia
nasce per proteggere il contenuto delle comunicazioni
e/o di autenticare l'identità del mittente di un
messaggio. I sistemi di crittografia si dividono in due
categorie: sistemi a chiave segreta in cui il messaggio
viene criptato usando una chiave nota solo al mittente e
al destinatario e sistemi a chiave pubblica, nei quali a
ogni persona vengono assegnate due chiavi: una chiave
Dati di fruizione
Dati relativi all'utilizzo di un corso web da parte
dell'allievo, per esempio data e durata della sessione di
studio, percentuali di fruizione di moduli (vedi) e
lezioni,
segnalibri,
punteggi
dei
test.
Questi dati costituiscono l'input per realizzare il
tracking (vedi) del percorso formativo, e possono essere
utilizzati anche per effettuare statistiche sulla
191
popolazione degli utenti del corso. La possibilità di
registrare dati di fruizione è offerta da molte
piattaforme e-learning (vedi LMS).
viene riferito ai livelli più alti della formazione. Vedi
anche FAD.
Distance Training
Delivery type
Mezzo attraverso cui i contenuti sono trasmessi allo
studente: Web, Cd-Rom, libri, ecc..
Un aspetto del distance learning circoscritto a utenti
aziendali o di livello professionale. Più comunemente si
parla di distributed learning, WBT o e-learning.
Delivery Systems
Distributed Learning
Sistemi di erogazione utilizzati nella formazione, sia
tradizionale che basata sull'uso di tecnologie. Ad
esempio l'aula, il CBT, il WBT, la rete, la
videoconferenza, il VBT, il libro.
Videoconferenza effettuata su personal computer.
Formazione a distanza che fa uso di tecnologia
informatica o di reti di comunicazione per l'erogazione
dei contenuti, dei feedback e delle informazioni
logistiche ai partecipanti. Talvolta è definita anche col
termine "networked learning". L'accento è posto sul
fatto che l'attività di apprendimento-insegnamento non
è vincolata ad un luogo in particolare, data la possibilità
di distribuire facilmente i materiali didattici.
D-HTML (HTML dinamico)
Dizionario delle competenze
Evoluzione del linguaggio HTML che rende possibile
una gestione più efficiente delle informazioni
visualizzate come pagine HTML, ad esempio un
migliore controllo dell'impaginazione di testo e grafica,
oltre ad animazioni ed altri effetti multimediali (senza
bisogno di installare plug-in).
Elenco delle conoscenze, abilità tecniche e capacità
comportamentali che sono alla base dei diversi set di
competenze attese per i singoli profili /ruoli
professionali presenti in azienda.
Desktop Videoconferencing
DNS (Domain Name System - Sistema
di denominazione del dominio)
Digitale (segnale)
Database che contiene una lista di indirizzi IP; è
strutturato in maniera gerarchica e consiste di domini,
sottodomini, siti ed host.
Segnale audio e video rappresentato da una sequenza di
bit, ovvero valori numerici pari a zero e uno (codice
binario). Le caratteristiche più rilevanti di un sistema di
trasmissione digitale sono la velocità e la fedeltà di
trasmissione, conseguenti al fatto che il segnale
numerico può essere compresso alla fonte utilizzando
tecniche che permettono di eliminare le ridondanze
presenti senza perdita di qualità. Praticamente tutti i
segnali analogici (continui) possono essere rappresentati
in formato digitale (discreto).
I nomi univoci sono formati dal
grande
ed
hanno
[email protected],
spesso opzionali. Su Internet, i
normalmente terminano con
contraddistingue il tipo del sito.
più piccolo al più
la
forma
con host e site
nomi dei domini
un suffisso che
Docente
Coordina e sovrintende al lavoro dei Tutor di
Contenuto, è il responsabile scientifico di ciascun
modulo. Ha il compito di sovraintendere alla
produzione di materiali didattici del modulo, di formare
i tutor, di presiedere alle sessioni di aula residenziale nei
corsi blended (vedi) e di correggere gli elaborati finali.
Può svolgere anche attività comuni ai tutor (vedi) o agli
esperti della materia (vedi), o ai Mentor (vedi).
Diritti digitali
Norme per proteggere i diritti d'autore, o "copyrights",
applicata ai "prodotti elettronici" quali il software, le
applicazioni multimediali, i contenuti in formato
digitale, ecc..
Discussione guidata
Domande (tipologie di)
Un'attività formativa in cui il docente o il facilitatore,
una volta individuato un tema, permette al gruppo di
giungere a delle considerazioni finali e ricavarne degli
elementi
di
apprendimento,
attraverso
il
coinvolgimento di tutti gli allievi, che sono sollecitati
con domande, scambi di opinioni, commenti ecc..
Per la costruzione dei test, degli esercizi di verifica, degli
strumenti di assessment contenuti nei corsi CBT o
WBT vengono normalmente utilizzate domande che
rientrano nelle seguenti categorie:
 Scelta multipla (multiple choice)
Distance Learning
 Immissione di dati alfanumerici
Processo di istruzione in cui i docenti e gli studenti si
trovano in luoghi fisicamente separati e vengono
utilizzate diverse forme di media per trasferire contenuti
e comunicazioni (audio, video, testi, computer,
multimedialità, ecc.). Il DL può essere sincrono o
asincrono. Può comprendere corsi per corrispondenza,
trasmissioni tv satellitari o e-learning. Normalmente
 Immissione di dati numerici
 Valutazione (vero/falso)
 Risposta libera
 Abbinamento di termini (matching)
192
L'autore della domanda si orienterà su un tipo o
sull'altro, in funzione del tipo di controllo didattico che
intende effettuare sullo studente (operatività,
conoscenza, capacità di analisi/sintesi, abilità
manuale...).
ad esempio il Microsoft Reader), realizzati per offrire
un'esperienza di lettura che si avvicini il più possibile a
quella offerta dal libro tradizionale. Sebbene l'e-book
possa prevedere l'utilizzo di strumenti multimediali e
ipertestuali, sfruttando in tal caso le potenzialità
interattive proprie del digitale, deve in primo luogo
consentire un'agevole e comoda lettura del testo lineare.
Dominio
E-Communities
 Spostamento di oggetti (Drag and drop).
La parte di un indirizzo internet che viene dopo il
simbolo @ e serve per l'organizzazione e la
rintracciabilità degli indirizzi stessi.
Fornitori ed utilizzatori di informazioni che sono uniti
mediante siti virtuali che includono chat rooms e altri
modi di scambio di informazioni.
Generalmente sono suddivisi in base alla tipologia di
informazione che contengono e corrispondono al
nome del provider Internet (vedi). In alcune
piattaforme di e-learning si identifica con "dominio" il
sottoambiente formativo dedicato a una specifica
azienda cliente. Vedi anche Nome di dominio.
ECC
(E-learning
Certification)
Courseware
Identifica la registrazione sul disco rigido di un
computer di file residenti su un altro computer, su un
server (vedi) o su un host (vedi).
Certificazione che riconosce l'eccellenza dei corsi dal
punto di vista dell'usabilità e del design didattico. È
l'unico programma di questo tipo, pensato per la
valutazione della compatibilità, dell'interfaccia, della
qualità produttiva e dell'architettura didattica di
software didattici di e-learning. Gli standard sono stati
messi a punto dall'ASTD Certification Standards
Committee (vedi).
Drill and practice
Editor multimediale
Attività didattica che si basa su esercitazioni guidate
studiate per consolidare l'apprendimento di concetti
presentati in precedenza.
Figura presente sia nelle learning company sia nelle
multimedia agency. Si occupa delle attività di controllo e
correzione dei testi avendo competenze sui linguaggi
ipertestuali e sugli strumenti multimediali.
Download (Scaricare)
Per l'allievo può rappresentare un importante
strumento di autovalutazione dei propri progressi.
DRM
Systems
(Digital
Management Systems)
Edu-blog (vedi anche blog)
Rights
Blog (vedi) applicato all'ambito della formazione e
dell'e-learning.
Sistema di gestione dei diritti digitali. Tali sistemi
vengono utilizzati per identificare e descrivere i diritti
d'autore, come anche per applicare limitazioni
all'utilizzo dell'opera digitale su Internet.
Attraverso gli edublog, gli utenti dei corsi e-learning
possono: analizzare informazioni rilevanti, individuare
fonti per studi e ricerche, raccogliere e vagliare
criticamente materiali e siti, confrontare ipotesi,
sviluppare pensiero critico e capacità argomentative.
Durata di erogazione
Per i docenti e per i tutor un edublog permette di:
 moltiplicare le possibilità di accesso a materiali
didattici, attraverso appositi link;
Tempo medio impiegato a visualizzare i contenuti di un
corso online. Si tratta del tempo medio di ascolto di un
contributo audio o di caricamento di un video. La
durata di erogazione non include, quindi, il tempo
necessario allo studio dei contenuti stessi. Vedi anche
durata di fruizione.
 fornire ulteriori stimoli per approfondimenti e
compiti extra scolastici;
 mantenere i contatti con gli studenti assenti
durante le sessioni asincrone;
Durata di fruizione
 stimolare gli studenti che utilizzano la
piattaforma
solo
come
mezzo
per
l'autoapprendimento isolato, senza riuscire a
cogliere i vantaggi derivanti da una
collaborazione dinamica e a più voci;
Tempo medio impiegato da uno studente per
completare lo studio approfondito di un corso in
autoistruzione (CBT o WBT). Il tempo medio di
fruizione viene spesso ricavato attraverso un pilot test
(erogazione del corso a un gruppo di utenti
opportunamente selezionati), dal momento che il
tempo dedicato alla fruizione dei contenuti può variare
sensibilmente da studente a studente. Vedi Durata di
erogazione.
 produrre contenuti originali, connettendoli
all'interno di una rete di rimandi e link che
aprano il confronto con altri utenti intesi come
comunità di pari.
E-book
Testo (inteso come opera letteraria monografica) in
formato digitale, nato per essere letto su appositi
dispositivi hardware (gli "e-book reader device", come i
PDA e i lettori dedicati) e software (gli "ebook reader",
Educational Role Play Games
Strategia formativa che consiste nella simulazione, da
parte degli utenti, della realtà lavorativa aziendale
193
oggetto di studio. I candidati sono direttamente
coinvolti in un ruolo all'interno della simulazione e
devono raggiungere degli obiettivi. Normalmente la
costruzione degli ambienti di studio viene effettuata
attraverso formalizzazione, con l'aiuto di un esperto del
settore, delle regole ambientali che governano la realtà
oggetto di studio.
 l'apprendimento collaborativo attraverso le
attività della comunità virtuale di apprendimento
(vedi Community).
Elementi di competenza
Sono
i
componenti
(conoscenze,
comportamenti) della competenza:
Ogni scelta da parte dei candidati è seguita da un
commento (feedback) che ne descrive pregi e difetti. Al
termine della "prova" viene dato un giudizio sul
percorso delle scelte prese dal candidato e sul risultato
ottenuto rispetto all'obiettivo iniziale.
Educazione
learning)
permanente
capacità,
conoscenze: sono individuate nel sapere generale e nel
know-how tecnico, funzionale e disciplinare;
capacità/qualità: individuano l'insieme di abilità
professionali e dati più personali indispensabili per
orientare i comportamenti organizzativi nello
svolgimento delle attività di lavoro.
(lifelong
E-mail o Posta elettronica
Espressione utilizzata per indicare il processo continuo
di apprendimento che non termina con la scuola o
l'università, ma continua a svilupparsi durante tutta la
vita, anche dopo il pensionamento. Si può estendere
così a tutte le tappe vitali dell'individuo e della
collettività, anche grazie alle possibilità offerte dall'elearning.
Strumento che consente lo scambio di messaggi (lettere,
documenti, immagini ecc.) in tempi estremamente brevi
attraverso la rete. Lo strumento è accessibile a chiunque
sia collegato a Internet e abbia aperto una casella di
posta presso un service provider. Il termine 'email'indica anche un singolo messaggio di posta.
Electronic data interchange (EDI)
E-mail address
Trasmissione diretta, da applicazione ad applicazione,
tra computer di aziende diverse, di dati strutturati
secondo uno standard comune. I benefici che questa
tecnologia fornisce alle imprese si ripercuotono non
solo sulla riduzione della carta, ma piuttosto sulla
riduzione dei costi interni.
(vedi Indirizzo e-mail)
Emoticons (faccine)
Convenzioni comunicative usate nella messaggistica in
rete (sia nei messaggi via e-mail o forum che,
soprattutto, nel chatting in tempo reale) nate per
integrare nella comunicazione a distanza parte
dell'apparato emotivo e non verbale che arricchisce
solitamente la comunicazione in presenza. Utilizzando
alcuni simboli o combinazioni di caratteri si cerca di
puntualizzare meglio il senso di una frase o di un
commento: la combinazione :-) esprime ad esempio
soddisfazione, mentre la combinazione :-( esprime
tristezza. Col tempo le emoticons sono diventate quasi
un vero e proprio linguaggio simbolico per comunicare
velocemente e sono largamente utilizzate in tal senso
anche nella messaggistica SMS.
E-Inclusion
Superamento del digital divide. Si intende con questo
termine l'insieme dei sistemi che vengono sviluppati e
delle politiche che vengono messe in pratica al fine di
evitare il rischio di esclusione digitale, noto anche come
e-exclusion.
E-Learner
Termine utilizzato generalmente per definire l'utente di
servizi di formazione in ambiente e-learning (vedi).
E-Learning
Metodologia didattica che offre la possibilità di erogare
contenuti formativi elettronicamente (e-learning)
attraverso Internet o reti Intranet. Per l'utente
rappresenta una soluzione di apprendimento flessibile,
in quanto fortemente personalizzabile e facilmente
accessibile. Il termine e-learning copre un'ampia serie di
applicazioni e processi formativi, quali computer based
learning, Web-based learning e aule virtuali.
Encryption
(vedi Crittografia)
Ergonomia
Dal punto di vista etimologico deriva dal greco "ergos",
lavoro, e da "nomos", legge. È la disciplina che si
occupa di migliorare la progettazione delle attrezzature
e degli ambienti di lavoro in relazione all'uomo. In
campo informatico viene applicata nella progettazione
di tastiere, mouse, monitor nonché nella progettazione
della postazione di lavoro nel suo complesso (sedie,
tavolo, illuminazione ecc.). Nell'ambito del Web design
è lo studio della migliore interfaccia per facilitare la
navigazione, l'orientamento e il reperimento delle
informazioni da parte dell'utente. Vedi anche Usabilità.
In effetti, sviluppare un sistema di e-learning significa
sviluppare un ambiente integrato di formazione
utilizzando le tecnologie di rete per progettare,
distribuire, scegliere, gestire e ampliare le risorse per
l'apprendimento. Le modalità più utilizzate per
realizzare tale integrazione sono:
 l'autoapprendimento asincrono attraverso la
fruizione di contenuti preconfezionati disponibili
sulla piattaforma (vedi) di erogazione;
ERP (Enterprise Resource Plannig)
 l'apprendimento in sincrono attraverso l'utilizzo
della videoconferenza e delle aule virtuali;
Sistema informatico integrato che copre tutti gli aspetti
della vita commerciale di un'azienda (ad esempio SAP).
Le piattaforme (vedi) di e-learning di seconda
194
generazione sono in grado di dialogare e di interfacciarsi
con gli ERP aziendali.
Feedback (retroazione)
Informazione che viene fornita all'allievo in
conseguenza di una sua azione. Un feedback
significativo consente all'allievo di valutare l'azione
compiuta e di migliorare le sue prestazioni, o per
rinforzare un concetto appreso attraverso l'interazione.
Il feedback può essere immediato, se fa
immediatamente seguito all'azione dell'allievo, o
ritardato, se viene fornito dopo un certo tempo e in
funzione della presentazione di nuove informazioni.
Esperto contenutistico
Progetta, produce e aggiorna il materiale didattico. Ha
una visione globale del progetto formativo, interpreta la
matrice degli obiettivi e delle competenze attese,
conosce i linguaggi e le soluzioni didattiche così da
garantire l'armonizzazione dei contenuti.
Partecipa ad attività sincrone ed asincrone con
contributi specialistici finalizzati all'attivazione degli
utenti.
Fibra ottica
Mezzo di trasmissione delle informazioni costituito da
un filamento in fibra di vetro in grado di trasmettere
segnali digitali ad alta velocità attraverso impulsi
luminosi che vengono trasformati in impulsi elettrici.
Ha una capacità di portata notevolmente superiore a
quella dei tradizionali cavi coassiali.
Extended e-Learning
Metodologia didattica innovativa progettata per la
formazione online. L'extended e-Learning si basa sulla
"metafora dell'aula", superando l'unidirezionalità della
fad tradizionale attraverso l'utilizzo di strumenti
multimediali e interattivi che simulano le dinamiche di
apprendimento tipiche della formazione faccia a faccia.
File transfer
Processo di copia di un file da un computer a un altro.
Esistono diversi protocolli, su Internet quello
maggiormente utilizzato è FTP.
Extended e-simulation
Metodologia didattica innovativa di formazione on line
in cui il fruitore si muove all'interno di casi aziendali
simulati. Attraverso le risposte ai diversi stimoli l'utente
scopre o testa il proprio comportamento, oppure la
conoscenza delle operazioni da compiere in date
situazioni.
Le simulazioni possono essere anche legate a test e
unità didattiche standard (extended e-learning) che
sistematizzano i contenuti teorici affrontati nelle
simulazioni stesse.
Firewall
Combinazione di hardware e software per garantire la
sicurezza in una rete, proteggendola da accessi esterni
non voluti.
Un firewall blocca gli accessi non desiderati alla rete
protetta, consentendo allo stesso tempo di accedere alle
reti esterne al firewall. Viene in genere installato in una
società per consentire agli utenti di accedere a Internet,
proteggendo allo stesso tempo i dati interni. Un firewall
può fornire anche altri servizi quali autenticazione
dell'utente e traduzione di indirizzi.
Extensible Markup Language
(vedi XML)
Firma digitale
Extranet
Informazione aggiunta a un documento informatico
che ne garantisce integrità e provenienza. La principale
differenza tra firma autografa e firma digitale risiede nel
fatto che la prima è direttamente riconducibile
all'identità di che la appone, poiché la calligrafia è un
elemento
identificativo
della
persona.
Per colmare questa differenza, nel caso della firma
digitale, si ricorre all'autorità di certificazione, che ha il
compito di stabilire, garantire e pubblicare
l'associazione tra firma digitale e soggetto sottoscrittore.
I meccanismi di firma digitale poggiano essenzialmente
sopra gli algoritmi crittografici a chiavi pubbliche, che
sono detti anche a chiavi asimmetriche poiché
utilizzano chiavi diverse per le operazioni di codifica e
decodifica.
Intranet estesa che consente, in modo molto sicuro, la
condivisione di informazioni con partner commerciali
esterni, clienti e fornitori su Internet.
Fabbisogno di competenze
Gap fra competenze possedute e competenze richieste
per ricoprire un ruolo o una specifica funzione
aziendale.
Face to Face (F2F)
Forma di comunicazione interpersonale diretta, in cui è
necessaria la presenza fisica e simultanea degli
interlocutori.
Formazione a distanza (FAD)
FAQ (Frequently Asked Questions)
Metodologia didattica che permette allo studente di
dedicarsi all'attività di formazione dal proprio posto di
lavoro o da casa.
Documento che raccoglie domande e risposte frequenti
relative a un particolare argomento. Esistono migliaia di
FAQ sui soggetti più diversi, da come allevare cani da
sfilata alla crittografia.
Discente e docente si trovano in spazi fisici diversi e
l'attività formativa avviene anche in spazi temporali
diversi.
La comunicazione può avvenire attraverso differenti
tecnologie telematiche. I primi casi di formazione a
195
distanza coincidono con i corsi per corrispondenza, poi
lo sviluppo delle tecnologie della comunicazione ha
offerto nuove opportunità per la didattica in rete.
modalità, a distanza e aula, si combinano per creare un
unico e più articolato percorso.
Oggi, la tendenza a far ricorso a questo tipo di modalità
si sta espandendo anche nelle pubbliche
amministrazioni, tanto che il regolamento ex art.5 della
legge 150/2000 prevede espressamente che una parte
della formazione debba essere erogata in modalità Fad.
Formazione ricorrente
Interventi formativi che seguono il calendario
scolastico, realizzati nei Centri Regionali di Formazione
Professionale (CRFP) e nei Centri Convenzionati
(CFP), un tempo del Ministero del Lavoro.
In ambito aziendale la formazione ricorrente riguarda
programmi formativi necessari all'aggiornamento del
personale riguardanti uno specifico insieme di
competenze fondamentali per l'attività dell'azienda.
Formazione Aperta e a Distanza (Odl Open And Distance Learning)
Modalità formativa a distanza che si svolge con un alto
grado di autonomia, con l'aiuto di diversi sistemi, tra i
quali attualmente emerge l'e-learning.
Fornitore di servizi Internet
(vedi ISP)
Formazione continua
Forum
Processo di formazione che ha inizio dalla scuola
materna e continua nelle varie fasi della vita personale e
professionale, accompagnando, quindi, lo sviluppo delle
persone.
Ambiente virtuale all'interno del quale gli utenti
possono discutere su argomenti di interesse comune,
scambiarsi idee, esprimere opinioni, confrontarsi.
Può essere libero o animato da un tutor (vedi). Vedi
anche Newsgroup.
In ambito professionale, la formazione continua si
riferisce ai percorsi formativi professionalizzanti, che
prevedono,
dapprima,
l'apprendimento
delle
conoscenze e competenze alla base di una determinata
professione e, dopo l'inserimento lavorativo, la
formazione sul lavoro (affiancamento ad altri,
alternanza tra momenti di lavoro e momenti di
formazione, corsi di aggiornamento veri e propri).
Nei casi di professionalità obsolete (cioè fuori dal
mercato del lavoro), la formazione continua serve a
riprofessionalizzare il personale.
Frame
Area dello schermo, all'interno della finestra del
browser, che visualizza una pagina Web. Sullo schermo
possono così esistere più pagine contemporaneamente,
ognuna in un frame diverso.
Tale tecnica è consentita dalle ultime versioni di
HTML.
Freeware
Software libero da copyright che viene reso disponibile
gratuitamente dall'autore non richiedendo alcun
compenso per il suo utilizzo.
Formazione in rete
Modalità di formazione in cui si utilizzano le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione (ICT) per
generare una rete di collegamenti: tra alunni, con i tutor
tra una comunità di apprendimento e le sue fonti.
Ne vengono, però, limitati i diritti di sfruttamento
commerciale. Vedi anche Pubblico dominio e
Shareware.
Formazione on the job
Frequently Asked Questions
Tipologia di formazione professionale in cui sequenze
rilevanti delle abilità e competenze da apprendere
vengono insegnate all'interno di situazioni in cui il
soggetto esercita già le attività lavorative a cui il
programma vuole preparare.
(vedi FAQ)
FTP (File Transfer Protocol)
Un protocollo che permette l'accesso ad un sito remoto
allo scopo di trasferire file. FTP indica anche il nome
del programma usato per eseguire il protocollo. Se
l'accesso al sito è pubblico, si parla di FTP anonimo. I
server FTP pubblici consentono l'invio e la ricezione di
file, creando così archivi pubblici.
Formazione professionale
Processo di formazione che deve favorire l'occupazione
in stretto collegamento con le richieste che provengono
dal mercato del lavoro.
Giochi di ruolo
I corsi forniscono quindi le conoscenze teoriche e le
capacità pratiche necessarie per svolgere in modo
qualificato i ruoli lavorativi.
Gioco basato sulla fantasia in cui ognuno interpreta il
"ruolo" di un personaggio, vero o immaginario, in un
determinato contesto, per poi farlo progredire nel corso
della storia nella quale agisce.
Nel caso della formazione professionale pubblica, la
gestione dei corsi è affidata a Enti di Formazione,
pubblici e privati, riconosciuti idonei dalla Regione a
svolgere queste attività.
L'ambientazione, la trama e le regole specifiche
vengono indicate, all'inizio del gioco, da un membro del
gruppo chiamato Master.
I percorsi formativi posso avere differenti modalità di
erogazione: tradizionale o d'aula, a distanza (corsi on
line e/o offline) e blended (vedi) in cui entrambe le
L'approccio metodologico dei giochi di ruolo è oggi
utilizzato anche in ambito didattico, per favorire
l'apprendimento attivo di competenze professionali, per
196
simulare situazioni difficili da osservare nella realtà,
oppure per correggere comportamenti indesiderabili
nelle relazioni interpersonali.
Housing
Servizio fornito da un Internet Service Provider (ISP)
che consiste nell'ospitare il server (vedi) del cliente
garantendone la manutenzione e l'assistenza tecnica. In
questo modo il cliente ha la possibilità di accedere a un
dominio autonomo senza affrontare le spese di
installazione e di collegamento di un server
indipendente.
Tali applicazione avvengono in situazioni molto
controllate e puntano soprattutto sulla capacità
decisionali degli interessati. Vedi anche Business game.
Groupware
Concetto comprendente l'insieme delle tecnologie a
supporto
del
lavoro
di
gruppo.
Sono impiegati per agevolare le attività di
coordinamento, di condivisione, di decisione, di
progettazione nell'ambito di gruppi di individui
cooperanti per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Le tecnologie hanno l'obiettivo di incrementare
l'efficacia della cooperazione facilitandone la gestione
della complessità.
HRMS (Human Resources Management
System)
Quando il groupware è utilizzato a supporto
dell'apprendimento, si parla di Computer Supported
Cooperative Learning.
HTML (Hyper Text Markup Language)
Sistema software per la gestione delle risorse umane. La
maggiore consapevolezza e maturità della domanda di
formazione ha stimolato l'integrazione di tali sistemi di
gestione delle risorse umane con le funzionalità delle
piattaforme di seconda generazione (vedi LMS).
Linguaggio standard utilizzato per la creazione di pagine
ipertestuali del World Wide Web (vedi WWW). I
documenti in formato HTML possono contenere testo,
grafica, collegamenti ipertestuali (vedi ipertesto),
contributi audio e video.
Gruppo di interesse
Gruppo di soggetti che hanno in comune un interesse
per un dato argomento e svolgono azioni volte al
raggiungimento di tale scopo, talvolta attraverso le
funzioni di comunicazione in rete.
HTTP (HyperText Transport Protocol)
Il protocollo per trasferire su Internet i documenti
ipertestuali scritti in linguaggio HTML. Richiede che vi
sia un programma client HTTP sul computer
dell'utente ed un programma server HTTP all'altro lato
della connessione. Attualmente, questo è il protocollo
più popolare su Internet.
Il gruppo di interesse, qualora manifesti forza, si
configura come gruppo di pressione e dà luogo ad
attività di lobby.
GUI (Graphics User Interface
Interfaccia Grafica Utente)
-
Hyperlink o link
Applicazione che rappresenta in forma grafica (con
finestre, icone, barre di scorrimento, menu e puntatore)
le funzioni di un certo sistema operativo.
(vedi Rimando)
Per esempio, Windows è un sistema operativo di tipo
Gui, perchè la sua interfaccia è grafica, MS Dos invece
è un sistema operativo a riga di comando, senza
interfaccia grafica. Sviluppata negli anni '70 nei
laboratori Xerox (PARC), la prima azienda ad utilizzare
un'interfaccia grafica per interagire con il sistema
operativo è stata la Apple.
ICT (Information and Communication
Technology)
Help desk tecnologico
Indirizzo IP
Servizio di assistenza che risponde a tutte le
problematiche di utilizzo delle funzionalità della
piattaforma e dei servizi su di essa realizzati.
Numero di identificazione associato a ogni singolo
computer connesso a Internet. Un indirizzo ip è
costituito da quattro serie di numeri, ciascuno dei quali
è compreso tra 0 e 255.
Host
Un esempio di indirizzo ip può essere il seguente:
213.198.153.42.
Con questa espressione si definisce l'insieme delle
tecnologie dell'informazione: informatica, internet,
multimedia, ecc., e i sistemi di telecomunicazione che
permettono la loro distribuzione.
In ambiente Internet indica sia un computer attraverso
il quale è possibile comunicare con altri computer sia il
PC che si trova a un estremo della connessione e che
viene identificato con uno specifico indirizzo
permanente.
Alcuni computer hanno un indirizzo IP fisso ma, di
solito, quando la connessione avviene attraverso una
linea telefonica, il sistema assegna un indirizzo IP
temporaneo che viene ritirato al momento della
disconnessione per essere assegnato a un altro
computer (indirizzo IP dinamico).
Hosting
Affitto di spazio (inteso come spazio disco) sull'host di
un Internet Service Provider che permette al cliente di
pubblicare un proprio sito su Internet.
Instant Messaging
Sistema di comunicazione simultanea via Internet con
una o più persone. Simile alla chat, tale software ne
197
rappresenta un'evoluzione che normalmente consente
di
integrare
servizi
multimediali
quali
la
videocomunicazione, o l'application sharing (vedi). I più
diffusi strumenti di questo tipo sono ICQ
(http://www.icq.com)
e
MSN
Messenger
(http://www.msn.it/).
lavagna elettronica, una sequenza videoregistrata, un
laser disc, ecc.) ai quali sono associati contributi audio.
Tale segnale può essere finalmente instradato sulle reti
digitali per poi essere decodificato e riportato nella sua
forma analogica originaria dagli apparecchi "gemelli"
nel
sito
destinazione
che
svolgono
contemporaneamente le funzioni di codifica e
decodifica.
I software di Instant Messaging funzionano in
background sul client (vedi): nel momento in cui
l'utente si collega ad Internet, il software informa il
server centrale della sua presenza on-line.
Interattività
In un processo comunicativo mediato dal computer,
proprietà
che
consente
la
modificazione
dell'informazione offerta agli utenti sulla base delle
scelte da loro effettuate. In un corso in autoistruzione
l'interattività dipende principalmente da:
Ipotizzando un utilizzo all'interno di un sistema di elearning, il programma si attiverebbe al momento del
login (vedi) alla piattaforma (vedi) del corso, segnalando
la presenza online e controllando lo stato di
disponibilità degli altri utenti presenti in quello stesso
momento. Ciascun utente, a sua volta, può segnalare al
Software di Instant Messaging quali siano i colleghi con
cui è più spesso in contatto oppure quelli con cui ha
costituito un gruppo di collaborative learning (vedi).
Instructional designer
progettazione didattica)
(Esperto
in
1)
la frequenza delle interazioni;
2)
il numero di scelte disponibili in ogni
interazione;
3)
la significatività delle interazioni rispetto
agli obiettivi del corso.
Nella formazione tradizionale si occupa della
progettazione dell'intervento e dell'offerta formativa,
mentre nell'autoistruzione stabilisce anche le funzioni
d'uso della piattaforma (vedi) e, insieme agli ingegneri
informatici, realizza l'architettura tecnologica del
sistema. Inoltre, supervisiona e controlla la realizzazione
dello storyboard (vedi) da parte dell'autore.
Interattivo
Instructional system design
Interazioni (tipologie di)
Metodologia di progettazione didattica, utilizzata sia
nella formazione tradizionale sia in quella in
autoistruzione che adotta un approccio di sistema e di
ingegneria didattica. Si basa su 5 fasi di lavoro: analisi
dei bisogni, disegno o macroprogettazione, sviluppo o
microprogettazione, implementazione, valutazione
(metodo ADDIE - Analysis Design Development
Implementation Evalution).
Utilizzate per la costruzione dei test, degli esercizi di
verifica, degli strumenti di assessment (vedi) contenuti
nei corsi CBT (vedi) o WBT (vedi), le interazioni si
suddividono solitamente nelle seguenti tipologie:
Modalità operativa caratterizzata dalla possibilità
dell'utente di inserire dati, e ottenere reazioni o risposte.
L'interattività dei computer rappresenta una delle
caratteristiche che li rendono accessibili e semplici da
usare.
 Scelta multipla (multiple choice);
 Immissione di dati alfanumerici;
 Immissione di dati numerici;
Instructor-led
 Valutazione (vero/falso);
Attività didattica guidata da un docente (vedi Delivery
systems).
 Risposta libera;
 Abbinamento di termini (matching);
Intellectual capital (IC)
 Spostamento di oggetti (Drag and drop).
La conoscenza relativa a tutto ciò che riguarda le
modalità con cui opera un'organizzazione. Le
informazioni relative all'IC sono organizzate,
memorizzate elettronicamente e facilmente accessibili.
Vedere anche Knowledge Management.
La scelta delle diverse interazioni è effettuata in
funzione del tipo di obiettivo didattico che si intende
raggiungere.
Interfaccia
Interactive Videoconferencing (IV)
Dispositivo che permette a due sistemi diversi di
comunicare l'uno con l'altro. Il termine viene
generalmente usato per indicare gli strumenti che
consentono agli utenti di interagire con il computer.
Modalità di trasmissione di un video bidirezionale,
completamente interattivo, in real-time. Essa preserva la
dinamicità delle relazioni interpersonali, la completezza
delle comunicazioni e dello scambio dati necessari in un
meeting, anche se i partecipanti sono fisicamente molto
distanti. Le apparecchiature di videoconferenza digitale
restituiscono i contributi audio e video che l'utente
desidera inviare in forma numerica attraverso reti
digitali. Tipicamente si hanno a disposizione più segnali
video (telecamera relatore, il contributo video di una
Interfaccia Grafica
(vedi GUI)
198
Internet
IP (Internet Protocol)
Rete globale che connette tra loro milioni di computer e
consente la comunicazione tra aziende, utenti privati,
scuole ed enti governativi in tutto il mondo.
Il più importante protocollo Internet di comunicazione.
Tiene in memoria i "percorsi" fra i differenti nodi della
rete, instrada i messaggi in uscita e individua e riconosce
quelli in entrata. Consente a un pacchetto di dati di
attraversare una serie di reti fino alla destinazione finale.
Normalmente il protocollo IP funziona in abbinamento
al TCP (vedi) ed è spesso identificato come TCP/IP.
Le origini di Internet risalgono al 1969 quando
l'Advanced Research Projects Agency, un dipartimento
del Ministero della Difesa degli Stati Uniti, finanziò un
progetto di ricerca sulle potenzialità delle reti per
consentire la realizzazione di una rete globale. Negli
anni passati sono state sviluppate modalità di
comunicazione tra computer: le reti locali (vedi LAN)
connettono computer su brevi distanze attraverso
opportuni cavi; per lunghe distanze sono state realizzate
le reti geografiche (vedi WAN) che connettono
computer attraverso linee di trasmissione simili a quelle
utilizzate sulle reti telefoniche. Sebbene le reti LAN e
WAN abbiano facilitato la condivisione delle
informazioni, le differenti tecnologie con cui venivano
realizzate precludevano lo scambio di informazioni tra
differenti reti.
Ipermedia
Ipertesto (vedi) in cui i nodi collegati da link non sono
semplici pagine di testo ma possono contenere
immagini, suoni o filmati.
Il termine deriva dall'unione delle due parole Ipertesto e
Multimedialità (vedi).
Ipertesto
Documento, o insieme di documenti, che può essere
letto sequenzialmente oppure seguendo i richiami (link)
tra le diverse parti (nodi) che lo costituiscono. Se i nodi
collegati da link non si trovano sullo stesso computer
ma su computer in rete, locale o geografica, prende il
nome di ipertesto distribuito in rete. Il World Wide
Web è l'esempio più conosciuto di ipertesto di questo
genere.
Internet è stata sviluppata per consentire la connessione
tra diversi tipi di reti e lo scambio di informazione tra
gli utenti, indipendentemente dai computer o dalle reti
utilizzate. Questo obiettivo è stato raggiunto
aggiungendo dei computer speciali, definiti Router, in
grado di connettere reti LAN e WAN di tipo diverso.
I computer così connessi avevano la necessità di
utilizzare un Protocollo (insieme di regole) comune che
descrivesse il metodo di trasmissione dei dati. A tal
scopo è stato creato e definito il protocollo TCP/IP.
IRC (Internet Relay Chat)
Protocollo che permette ad utenti di tutto il mondo di
poter conversare in tempo reale, scambiandosi dei
messaggi testuali.
Internet Provider (fornitore di servizi
Internet)
Esistono un certo numero di server IRC sparsi per il
mondo e collegati tra loro. Su ciascun server possono
essere ospitate molteplici conversazioni in altrettanti
ambienti virtuali (denominati 'canali'), in cui sono
coinvolti
da
due
a
decine
di
utenti
contemporaneamente.
Indica l'azienda o l'istituzione che fornisce
"connettività" ovvero il collegamento alla rete Internet.
Per collegarsi in rete è necessario avere un computer
dotato di un modem (vedi) e una linea telefonica.
Tramite abbonamento, il provider permette a un
computer di collegarsi al proprio server (vedi) e,
attraverso di questo, a Internet. In genere, oltre alla
connessione, il provider offre al cliente una o più caselle
di posta elettronica (vedi e-mail) e una certa quantità di
spazio sul server, all'interno del quale il cliente può
costruire un sito web.
Chiunque può creare un canale di chat: tutto ciò che
l'utente di un canale immette da tastiera viene inviato
immediatamente a tutti gli altri su quel canale. È
possibile anche attivare canali privati per la creazione di
conferenze chiuse.
ISD (Instructional Systems Design)
InterNIC
Modello formale per la realizzazione di interventi
formativi. E' basato su un processo iterativo composto
da cinque fasi:
(vedi NIC)
Interoperabilità
1)
analisi,
Capacità di due dispositivi, programmi, o parti di
programma, di operare in cooperazione soprattutto per
quanto riguarda lo scambio di dati.
2)
progettazione,
3)
sviluppo,
Intranet
4)
implementazione,
5)
valutazione.
Rete privata basata sulle stesse tecnologie di Internet,
ma ristretta ad un determinato gruppo, ad esempio tutti
i dipendenti di una grande compagnia o organizzazione.
ISDN (Integrated
Network)
È protetta da firewall (vedi) e non accessibile, o solo
parzialmente visibile, all'esterno.
Services
Digital
Rete di servizi digitali integrati. Rete telefonica in grado
di trasportare in maniera integrata diversi tipi di
199
informazioni (voce, dati, testi, immagini) codificati in
forma digitale.
Job analysis (analisi della professione)
Processo attraverso cui si identificano e si valorizzano le
responsabilità, le competenze e le attività che fanno
capo a uno specifico lavoro.
Un collegamento ISDN in genere prevede la presenza
di due linee indipendenti (per voce o per dati), ognuna
con la capacità di trasferire dati alla velocità di 64 Kpbs
e un canale di servizio a 16 Kbit/sec.. Le due linee a 64
Kpbs possono essere accoppiate per raggiungere la
velocità di 128 Kpbs.
Si tratta di un processo di raccolta di informazioni,
descrizione e valorizzazione, relativo a un lavoro e non
a una persona.
I sistemi ISDN sono la tecnologia videoconferenza più
indicata per le videoconferenze interattive, utilizzate
come strumenti per la teledidattica.
Job Description
Studio dettagliato delle attività che compongono una
specifica mansione. Questa è analizzata sulla base delle
competenze richieste, delle responsabilità e condizioni
di lavoro.
La videoconferenza tramite canali ISDN consente un
livello qualitativo molto alto (simile al satellite digitale).
Le controindicazioni sono i costi più elevati e la minore
diffusione del servizio con conseguenti difficoltà di
organizzazione e gestione degli eventi.
Just in time learning (istruzione)
Tecnologie ed i processi utilizzati per erogare piccoli
moduli di istruzione proprio nel momento in cui gli
utenti ne hanno più bisogno.
ISO
Sistema di misurazione, controllo e standardizzazione
dei processi di qualità in ambienti produttivi. Nasce in
ambito comunitario come procedura certificativa di
conformità su base volontaria e concorrenziale della
qualità dei processi e dei prodotti. La certificazione ISO
è coordinata dall'Organizzazione Internazionale per la
Standardizzazione delle procedure che regolano quasi
tutte le attività umane. Vi convergono gli Enti di
normativa di 140 Paesi industrializzati e in via di
sviluppo di tutto il mondo, fra i quali l'Italia,
rappresentata dal'UNI, l'Ente Nazionale Italiano di
Unificazione.
In alcuni sistemi, definiti Self-Accessed learning Tool,
gli studenti richiedono l'istruzione mediante tecnica
"pull" mentre in altri, è l'applicazione che può fornire
un help proattivo "push".
Kirkpatrick (Modello di valutazione)
(vedi Valutazione).
Knowledge management (gestione della
conoscenza)
Di particolare interesse è la certificazione dei sistemi di
gestione per la qualità: con questa si intende una
procedura con cui una terza parte dà assicurazione
scritta che un sistema di gestione aziendale è conforme
ai requisiti specificati nelle norme UNI EN ISO 9001,
9002 e 9003 (dal 01.01.2004 varrà solo la UNI EN ISO
9001:2000) e si esplicita attraverso la licenza d'uso di un
apposito Marchio, chiamato Marchio di conformità.
Disciplina che studia l'organizzazione, la conservazione
e la condivisione del patrimonio informativo aziendale.
Il sistema di Knowledge management si occupa del
reperimento e dell'organizzazione delle conoscenze
provenienti dall'esperienza di ciascun lavoratore con lo
scopo di migliorare le prestazioni dell'azienda nel suo
complesso. I suoi strumenti più comuni sono:
 la documentazione delle conoscenze individuali;
ISP (Internet Service Provider)
 la loro diffusione delle conoscenze attraverso
manuali o database;
Qualunque organizzazione che fornisca un servizio su
Internet, sia a titolo gratuito che a pagamento (vedi
anche Internet Provider).
 posta elettronica;
 i groupware (vedi anche groupware) per facilitare
la comunicazione e la collaborazione a distanza.
Istruzione personalizzata, sistema di
(PSI)
Metodologia didattica che impone la divisione del
materiale didattico "oggetti", la valutazione della
padronanza dell'allievo dei contenuti di ogni oggetto e
la predisposizione di percorsi formativi personalizzati
sulla base di tale valutazione.
LAN (Local Area Network)
Rete locale di estensione limitata, in genere collocata
interamente dentro un solo edificio e utilizzata
all'interno di un'azienda per condividere risorse e
scambiare messaggi. Esistono vari tipi di rete locale
(vedi Ethernet), tutte accomunate dalla caratteristica di
consentire la trasmissione di dati ad alta velocità (da 100
Kbps a 1 Gigabit per secondo). Le infrastrutture di
connessione sono costituite da cavi in rame, fibra ottica
(vedi) o da canali radio.
ITS (Intelligent Tutoring System)
Programma didattico che si avvale dei metodi e delle
tecniche dell'Intelligenza Artificiale. Le sue componenti
fondamentali sono: una base di conoscenze (knowledge
base) e un modello dello studente (user model).
Lavagna elettronica
Spazio elettronico (normalmente una finestra video)
utilizzabile per la creazione e l'editing di elementi grafici
o di testo che possono essere condivisi con altri
200
(docenti, tutor, studenti) partecipanti ad un evento
didattico di tipo collaborativo (vedi apprendimento
collaborativo).
Learning event
Un'attività didattica adatta a far acquisire agli studenti
conoscenze e competenze nuove.
LCMS (Learning Content Management
System)
Learning Object
Unità didattica che nel loro complesso costituisce un
argomento completo. È la più piccola entità
componente il contenuto di un corso dotata di senso
compiuto dal punto di vista della formazione.
Dall'aggregazione dei L.O. nascono le unità didattiche
che compongono i moduli che a loro volta formano i
corsi.
Piattaforma software che consente di gestire, in modo
integrato ed efficiente le due variabili di un processo
formativo: le persone e i contenuti.
Gli LCMS sono sistemi capaci di creare, pubblicare e
gestire i contenuti formativi, di combinare le dimensioni
amministrative e gestionali di un tradizionale LMS
(vedi) (pianificazione dei curricula formativi, processi di
iscrizione, registrazione e autorizzazione degli allievi,
tracking attività utente) con le componenti di authoring
e di riassemblaggio personalizzato di contenuti proprie
di un CMS (vedi).
Learning
Portal
l'apprendimento)
(portale
per
"Porta" di ingresso alla rete all'interno della quale viene
organizzata e resa disponibile la conoscenza. É il punto
di incontro tra formazione e Knowledge management
(vedi) in quanto permette alle aziende di gestire in
modo completo i processi di formazione e agli allievi di
accedere velocemente ai contenuti di apprendimento.
Utilizza piattaforme LMS (vedi).
Gli LCMS costituiscono il logico complemento degli
strumenti informatici di gestione delle risorse umane
(vedi HRMS), con i quali sono in grado di integrarsi
(monitoraggio e valutazione dei risultati della
formazione, sistema valutazione competenze).
Learning administrator
Likert (scala di)
Responsabile didattico di un sistema di formazione
online.
Scala di valutazione, solitamente costituita di 5 punti,
utilizzata spesso per consentire agli studenti di valutare i
principali aspetti del processo educativo (qualità dei
materiali, efficacia del docente o dello strumento di
autoistruzione, qualità del corso, ecc.).
Gestisce le iscrizioni e gli accessi, pubblica i contenuti,
aggiorna il catalogo dell'offerta formativa, invia il
reporting al committente, crea le classi virtuali, coordina
i tutor e supervisiona le attività che vengono svolte
all'interno dell'ambiente di apprendimento.
Link
Collegamento che consente di passare da un testo o da
una immagine a una pagina o a un altro tipo di file in un
ipertesto e quindi anche sul World Wide Web.
Costituisce il principale metodo di esplorazione delle
pagine e dei siti Web.
Infine il LA riceve i report dei tutor, li integra tra loro e
produce a sua volta la reportistica relativa
all'avanzamento delle attività formative.
Learning by doing
Seguendo i link, l'utente può decidere il suo percorso di
accesso alle informazioni. Creando i propri link, quando
il programma utilizzato lo permette, inoltre, l'utente
diventa anche autore dell'ipertesto e stabilisce nuove
associazioni fra i contenuti.
Modello didattico basato sull'apprendimento attraverso
l'esperienza.
L'apprendimento è facilitato quando lo studente
partecipa al percorso di formazione della conoscenza. Il
learning by doing deve basarsi sulla soluzione di
problemi attraverso l'esperienza e sulla capacità di
autovalutazione dei propri risultati. I prodotti più
evoluti di e-learning (vedi) hanno come metodologia
didattica il learning by doing. Anche i prodotti
edutainment (vedi), che si fondano sulla combinazione
tra gioco e formazione, possono essere considerati un
esempio di learning by doing.
LMS (Learning Management System)
Insieme delle funzioni amministrative di una
infrastruttura software di e-learning che consentono di
gestire attività quali la preparazione dei corsi e dei
curricula, la creazione dei cataloghi e dei calendari degli
insegnamenti, l'iscrizione degli studenti, il monitoraggio
dello studio, la misurazione e la valutazione dei risultati,
la certificazione.
Learning community
È un sistema che gestisce sia le aule fisiche che quelle
virtuali e l'inventario dei diversi materiali didattici.
Un buon LMS comprende quindi le funzioni che
coinvolgono le diverse figure che possono operare
nell'ambiente di formazione distribuita: gli studenti, gli
amministratori, i docenti e i tutor e può costituire un
nucleo importante di sistema ERP per la formazione
(vedi anche TMS).
Con la formazione in rete e le diverse forme di
apprendimento digruppo vengono a crearsi nuovi
contesti ambientali altrimenti irrealizzabili. È possibile la
nascita di vere e proprie "comunità di apprendimento"
dove scambiare con colleghi, altrimenti difficilmente
raggiungibili perché in altre sedi, esperienze e
conoscenze connesse alla propria attività, così
producendo nuove conoscenze, nuove soluzioni e reali
cambiamenti.
201
temporaneamente i messaggi prima di essere scaricati
sul PC dell'utente dal programma client di posta
elettronica.
Lms expert
Esperto di piattaforme tecnologiche per la gestione dei
sistemi di e-learning. All'interno delle learning company,
contribuisce allo sviluppo delle specifiche tecniche per i
corsi e controlla la compatibilità con le piattaforme e il
rispetto degli standard. Si occupa, inoltre,
dell'installazione dei corsi sulla piattaforma e interviene
in caso di eventuali problemi tecnici che dovessero
insorgere durante la produzione e l'erogazione.
Mailing list
Lista di indirizzi E-mail, caratterizzati dall'appartenere a
persone che, avendo qualche interesse in comune,
hanno deciso di scambiarsi regolarmente posta
elettronica.
In pratica, una mailing list è una specie di "giornale"
creato da tutti gli iscritti alla stessa lista; chiunque abbia
qualcosa da dire riguardante l'argomento della lista,
voglia segnalare qualcosa di interessante, oppure voglia
lanciare una discussione, o chiedere aiuto a persone più
esperte, spedisce un messaggio di posta elettronica ad
un indirizzo convenzionale.
Listserver
Programma, ospitato su un server di rete, che gestisce la
comunicazione tra più utenti iscritti alla stessa lista di
distribuzione. Attraverso il Listserver, un messaggio
indirizzato alla lista viene automaticamente inviato a
tutti gli utenti interessati a uno stesso argomento. I
listserver consentono anche l'accesso differito a banche
dati e file.
Il gestore della lista (che può essere una persona fisica
oppure un apposito computer detto listserver)
provvede quindi a rispedire tutti i messaggi giunti a tale
indirizzo a tutti gli altri indirizzi contenuti nella lista, in
modo che tutti gli appartenenti alla mailing list possano
riceverli (vedi).
Livelli di competenza
I differenti gradi di sviluppo di una competenza.
Una certa competenza può essere richiesta a livelli
diversi a ruoli e persone diverse per lo svolgimento
ottimale della loro attività.
A questo punto, se un'altra persona appartenente alla
lista vuole rispondere, aggiungere qualcosa, eccetera,
non deve fare altro che spedire un proprio messaggio
all'indirizzo convenzionale della lista; questo messaggio
verrà a sua volta inoltrato a tutti gli appartenenti alla
mailing list.
Localizzazione
Processo volto ad adattare un prodotto software ad una
lingua, cultura, set di caratteri, ecc., diversi da quelli
originali.
Un sistema (solitamente automatizzato) che, ricevuto
un messaggio e-mail da un utente, lo invia a tutti i
componenti registrati di una lista. Così facendo è
possibile partecipare a discussioni su vari argomenti.
Nel marketing tradizionale è l'elenco dei nominativi (gli
indirizzi) di persone e società, verso cui indirizzare le
azioni di Direct Marketing.
Nel mondo dell'e-learning la localizzazione viene spesso
riferita alla possibilità di modificare contenuti o
soluzioni (ad esempio una piattaforma e-learning o
un'infrastruttura LMS) per rispondere a bisogni specifici
di un'area geografica, di una popolazione utente, di una
tecnologia.
Mail server
Ad esempio, le interfacce di un buon LMS devono
poter essere localizzate per quanto riguarda la lingua, i
formati della data, la grafica, la direzione di scritturalettura sullo schermo.
Programma che distribuisce file ed informazioni in
risposta a richieste inviate via e-mail.
MAN (Metropolitan Area Network)
Login
Rete di calcolatori realizzata per fornire dati e
informazioni a un'area geograficamente estesa,
approssimativamente quanto una città.
L'azione di collegarsi ad un sistema informatico.
Tipicamente consiste nell'immettere l'user id e la
propria password (segreta).
Tipicamente, tali reti sono realizzate tramite fibre
ottiche.
In alcuni sistemi vengono utilizzati anche i termini "log
on" o "sign on".
Management delle competenze
Log off
Un sistema usato per identificare capacità, conoscenze e
prestazioni
all'interno
di
un'organizzazione.
Permette di individuare eventuali lacune e di colmarle
utilizzando appositi programmi sulla base di necessità
correnti o future.
L'azione di scollegamento da un computer o da una
rete. In alcuni sistemi viene utilizzato il termine "sign
off".
Log on
Mappa del corso
(vedi Login)
Rappresentazione visiva della struttura di un corso
come insieme di unità, lezioni, argomenti, ecc. Può
essere utilizzata per facilitare la navigazione nel corso ed
indicare all'allievo la sua posizione attuale.
Mail Box
Casella di posta di un utente (ospitata generalmente su
un server); è il luogo in cui vengono conservati
202
Ogni elemento della mappa può essere accompagnato
da un simbolo grafico per indicare se è stato visto o no.
Metadata
Informazioni relative a un contenuto didattico che
consentono di depositarlo e prelevarlo da un database. I
metadata permettono così di realizzare oggetti didattici
riutilizzabili.
Mappa delle competenze
Rappresentazione delle conoscenze, abilità tecniche e
capacità comportamentali, necessarie per garantire
l'efficacia di una performance, con riferimento ad uno
specifico contesto aziendale.
Metafile
Indica un file privo di per sé di dati, ma necessario a
rendere possibile l'accesso, puntandolo, al file che
invece li contiene; è un file che funge da passaggio
intermedio.
Mass media (mezzi di comunicazione di
massa)
Insieme dei moderni strumenti di divulgazione (radio,
stampa, televisione ecc...) destinati a una fruizione di
massa. La caratteristica fondamentale dei mass media è
l'adozione di un modello di comunicazione verticale e
unidirezionale, fondato su una forte asimmetria tra
l'unico emittente e i molti destinatari che in genere non
possono interagire.
Metasearch
Strumenti di ricerca su Internet che, anziché contare su
un proprio database, rispondono alla query dell'utente
rimandando la richiesta a più motori di ricerca
contemporaneamente: una volta raccolti, i vari risultati
vengono presentati in un unico documento da cui sono
state già eliminate eventuali ripetizioni.
Master on line
MHTML
Un percorso formativo specialistico nel quale sono
presenti modalità di erogazione delle attività tradizionali
(d'aula) e a distanza, secondo modelli regolati dai criteri
di accreditamento.
Standard tecnologico attraverso il quale si possono
allegare file multimediali, quali immagini e suoni a
messaggi e-mail.
Qualitativamente il percorso risponde a requisiti
analoghi a quelli per i master tradizionali e, quindi, è
caratterizzato da contenuti spiccatamente manageriali e
specialistici ed è finalizzato all'approfondimento e alla
qualificazione professionale di laureati (con laurea di
primo livello, o specialistica, e, nel caso dei master in
business administration, con esperienza professionale
maturata di almeno due/tre anni). Il Master on Line
prevede una quota di attività sul campo (lavoro su
progetto o tirocinio/stage), didatticamente devono
essere garantite quote di attività in aula virtuale e
standard qualitativi nel livello di servizio (rapporto
tutor/allievi, help desk, ecc.).
Milestone
Punti di verifica intermedi che vengono assegnati ad
ogni fase di progetto o nell'organizzazione di un
processo; rappresentano i punti finali di ogni singola
fase o attività del progetto/processo.
MIME (Multipurpose
Extensions)
Internet
Mail
Standard per allegare file binari (grafici, documenti, file
audio, ecc.) ai messaggi E-mail di Internet. Inoltre, lo
standard MIME viene anche usato dai server Web per
identificare i file che vengono inviati ai client Web; così
facendo nuovi tipi MIME possono essere aggiunti
semplicemente riconfigurando il browser.
Media
Plurale di medium. Il mezzo fisico attraverso cui
avviene la trasmissione dei segnali. Media molto
frequenti sono: doppino telefonico, cavi coassiali, fibre
ottiche e l'atmosfera (onde elettromagnetiche).
Misurazione e valutazione
L'insieme dei metodi e degli strumenti utilizzati per
raccogliere e valutare informazioni relative ai risultati
raggiunti a seguito di percorsi formativi. Possono essere
oggetto di valutazione: il livello di gradimento degli
utenti e/o dei committenti, l'apprendimento conseguito
dai partecipanti in termini di conoscenze e/o di
performance, il ritorno per l'azienda dell'investimento in
formazione.
Ciò che veicola un messaggio, e l'eventuale feed-back,
in una attività che mette in relazione un emittente (colui
che produce il messaggio) e il destinatario (colui che
genera il feed-back).
Mentor
Nelle organizzazioni produttive, si occupa della crescita
professionale di un'altra persona (mentee), al di fuori
della normale relazione che si instaura tra collaboratore
e capo. Di solito, infatti, a differenza di quanto avviene
nel coaching, il mentor è più anziano del suo mentee
ma non è direttamente responsabile della sua attività
lavorativa.
Gli strumenti utilizzati nella misurazione possono
comprendere feedback, pre e post-test, survey,
questionari, osservazioni dirette, interviste, ecc.
Mobile Data Users
Indica l'insieme degli utenti che si connettono alla rete
utilizzando sistemi e dispositivi mobili.
Nell'ambito della formazione a distanza, il mentor
presidia il processo di erogazione del percorso didattico
e monitora l'evoluzione dei bisogni formativi
dell'utente, individuando le metodologie e le soluzioni
più adatte.
203
del monitoraggio possono essere: gli strumenti per il
trasferimento dei contenuti, la qualità della docenza
sincrona e asincrona, l'assistenza didattica, il sistema
organizzativo/gestionale/logistico, le funzionalità della
piattaforma in relazione all'erogazione dei percorsi
formativi. La raccolta e l'elaborazione dei dati, anche nei
percorsi formativi blended, può essere gestita
completamente dal sistema.
Mobile learning (M-Learning)
Modalità di distribuzione di qualsiasi contenuto
formativo (interi corsi, "pillole di conoscenza", ecc.)
tramite device mobili quali Pocket PC, PDA (Personal
Digital Assistant), Tablet PC, eBook, cellulari e altri
dispositivi portatili.
Si rivolge prevalentemente a chi svolge il proprio lavoro
fuori ufficio e/o a chi necessita di un aggiornamento
continuo su processi, tecnologie, mercati.
Motore di ricerca
Programmi utilizzabili in Internet per effettuare ricerche
sulla base di parole chiave o combinazioni di parole in
file e documenti presenti sul Web. Possono fare
riferimenti a un sito specifico(motori di ricerca
dedicati)o a più siti della Rete. In questo caso, il motore
raccoglie elenchi di file e documenti disponibili e li
memorizza in un database consultabile dall'utente su
richiesta. La maggior parte dei motori di ricerca è
residente su server.
Mobilità virtuale
Uso di tecnologie della comunicazione per sfruttare le
potenzialità offerte dalla mobilità fisica, senza però la
necessità di muoversi.
Modello delle competenze
È uno dei modelli di cui un'organizzazione può dotarsi
per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane. Si basa
sulla mappatura e sulla definizione di conoscenze,
abilità tecniche e capacità comportamentali rilevabili e
misurabili (vedi mappa delle competenze).
MP3- MPEG Layer 3
Standard di compressione/decompressione files audio
ad altissima efficienza che permette di ridurne 11 - 12
volte la dimensione e di poterli trasferire anche su
connessioni ad ampiezza di banda limitata quali quelle
ottenute tramite modem analogici o ISDN.
Modem (MOdulator, DEModulator)
Dispositivo che permette di collegare due computer,
attraverso linea telefonica, convertendo il flusso di
segnali digitali (vedi) emessi da un computer in un
flusso di segnali analogici (vedi) e viceversa. L'unità di
misura con cui esprimere la velocità di collegamento è il
numero di bit che vengono trasferiti in un secondo
(bps); attualmente i modem arrivano a velocità di 56
kbps.
MPEG
Acronimo di Moving Pictures Experts Group: uno
standard tecnologico per la compressione e la
trasmissione di file digitali audio e video. Per poter
visualizzare il filmato viene richiesto o un'apposita
scheda MPEG o un processore molto potente con un
apposito programma (player MPEG).
Moderatore
Multimediale
Gestisce mailing list, forum o newsgroup. Il suo
compito principale consiste nel decidere, tra i messaggi
pervenuti, quali pubblicare.
Qualsiasi documento che utilizza più di una forma di
comunicazione quali testo, audio, grafica, video.
Modulazione
Multimedialità
Processo tramite il quale le caratteristiche fisiche di un
segnale sono trasformate in modo da rappresentare
delle informazioni. I tipi di modulazione comprendono
la modulazione di frequenza (FM), in cui segnali di
differente frequenza rappresentano dati diversi, e
modulazione di ampiezza (AM), in cui ampiezze diverse
rappresentano dati diversi.
Possibilità di veicolare in un singolo messaggio
informazioni rappresentate con media diversi: testo,
audio, grafica, video. La realizzazione di prodotti
multimediali garantita dalla possibilità di digitalizzare e
quindi memorizzare su un supporto informatico
qualsiasi tipo di linguaggio di comunicazione inteso
come segnale (suoni, immagini, dati).
Modulo
Multitasking
Macro area logico-didattica composta da un insieme di
contenuti omogenei. Nell'ambito dell'e-learning, il
modulo si struttura in unità didattiche autoconsistenti
(vedi learning objects).
L'esecuzione di due o più programmi allo stesso tempo.
Name server
Un server sulla rete che ha il compito di tradurre i nomi
delle macchine in indirizzi IP (vedi anche DNS).
Monitoraggio
Controllo sistematico dei dati di natura organizzativa,
gestionale e di funzionalità connessi ai processi di
erogazione, allo scopo di ottimizzare i processi
formativi. Il monitoraggio consiste nell'individuare e
ponderare gli indicatori necessari a verificare la
corrispondenza tra i risultati attesi e quelli raggiunti
relativi a un determinato progetto formativo. Oggetto
Natural language processing
Sviluppo di metodi di apprendimento per l'elaborazione
del linguaggio naturale, includendo metodi per la
risposta a domande econtrolli grammaticali. È la branca
della scienza dei calcolatori che affronta i problemi di
204
analisi, riconoscimento e interpretazione del linguaggio
naturale a tutti i livelli:
Vengono spedite a una lista di indirizzi (una mailing list)
con cadenza periodica. Spesso hanno un intento
promozionale per un'azienda, un'associazione, un
partito politico, ecc.
 morfologico: o di analisi di struttura dei termini
 sintattico: o di analisi di struttura delle frasi
NIC (Network Information Center)
 semantico: o di analisi del significato locale, a
livello di frase, o dell'intero documento.
Genericamente, qualsiasi ufficio che gestisce
amministrativamente servizi di rete. Il più famoso è
InterNIC, che si occupa della registrazione di nuovi
domini.
Le metodologie prodotte sono già riscontrabili ed
utilizzate nei motori di ricerca moderni.
Needs analysis
NNTP (Network
Protocol)
Fase iniziale del processo di sviluppo di un progetto di
formazione, di un curriculum, di un corso.
News
Transfer
Protocollo per l'invio e la ricezione dei messaggi che
compaiono nei newsgroup di NetNews.
Consiste nella individuazione del gap che esiste tra
"cosa abbiamo" e "cosa dovremmo avere" in termini di
competenze e conoscenze degli studenti destinatari del
progetto, del curriculum, del corso. I risultati dell'analisi
permetteranno di definire lo scopo del progetto e i suoi
obiettivi didattici, professionali ed economici.
Nodo
Sono le parti costitutive di una rete. Possono essere
individui, organizzazioni o parti di organizzazioni, con
un relativo grado di autonomia operativa, che consenta
loro di cooperare con gli altri partecipanti, ma anche di
agire autonomamente in relazione con l'ambiente
esterno. Nel nostro caso un centro per l'impiego
diviene nodo di una rete se condivide volontariamente
un obiettivo con altri soggetti e mette a disposizione e
in comune nella rete attività / risorse secondo le
modalità
concordate.
Possiamo
avere
contemporaneamente più reti in relazione a diversi
obiettivi e dal punto di vista dei soggetti un nodo può
appartenere a diverse reti (pluriappartenenza).
Netiquette
Regole di comportamento per tutte le forme di
comunicazione elettronica, finalizzate ad un utilizzo
corretto ed efficiente della rete telematica.
Network (Rete)
Ogni connessione tra due o più computer allo scopo di
condividere risorse è una rete. Una connessione tra due
o più reti è una internet (con la i minuscola, quella con
la I maiuscola è la rete delle reti estesa a livello
mondiale).
Nome di dominio
Il nome di un computer che lo identifica univocamente
su Internet.
Networking
I nomi di dominio hanno sempre 2 o più parti, separate
da un punto. La parte più a sinistra è quella più specifica
e quella a destra è quella più generale e costituisce il
dominio vero e proprio.
Nelle aziende, il networking si riferisce ai sistemi di
collegamento in rete di più elaboratori e utenti, e
comprende le piattaforme, i sistemi operativi, i
protocolli e le architetture di rete.
Il nome di dominio è utilizzato per formare una URL
(vedi).
Newsgroup
Strumento di comunicazione in rete che consente ad un
gruppo di persone di esprimere la propria opinione e
conoscere quella degli altri inviando messaggi di posta
elettronica che sono visualizzati in una bacheca
elettronica comune. Per partecipare ai gruppi di
discussione è necessario installare sul proprio computer
un software denominato newsreader (lettore delle
news), che oggi è ormai parte integrante del browser
(vedi).
Numero IP
Indirizzo unico per ogni computer connesso ad
Internet. Attualmente è composto da una serie di
quattro numeri, separati da punti, come 97.0.0.1 I nomi
di dominio si riferiscono ai numeri IP.
Obiettivo didattico
Indica le conoscenze, le capacità, i valori, le attitudini
che il discente deve acquisire al termine di un'attività
formativa. In tutti i percorsi formativi si possono
distinguere gli obiettivi didattici del corso, dei singoli
moduli articolati in unità didattiche a loro volta
composte da learning object (vedi) entità didattica
elementare.
Newsletter
La newsletter è un bollettino con informazioni
sintetiche dedicate a una categoria di persone. Può
essere spedita a tutti i dipendenti di un'azienda oppure
agli iscritti a un'associazione o anche ai clienti
affezionati di un'azienda. Esistono anche delle agenzie
di stampa che diffondono le newsletter su temi specifici
e su abbonamento. Su Internet le newsletter sono delle
e-mail che svolgono la stessa funzione dei bollettini
stampati su carta.
Offerta formativa (offering)
Prodotti e servizi offerti dalle società di fomazione sulla
base dell'analisi dei bisogni formativi (vedi) espressi dal
cliente. L'offertaformativa include indicazioni riguardo
205
gli obiettivi formativi, le metodologie e supporti, in
termini di costi e tempi di consegna.
Pagina web
Online
Termine generico per indicare una certa quantità di dati
visualizzati sullo schermo. Su Internet, il termine pagina
è associato principalmente al World Wide Web e
coincide con un documento HTML. Può contenere
testo, immagini e qualsiasi altro iperoggetto
(hypermedia). Il WWW può essere visto come l'insieme
di tutte le pagine di tutto il mondo: ogni pagina viene
individuata univocamente tramite il suo URL.
Letteralmente "in linea", indica lo stato di connessione
alla rete di un sistema informatico.
Password
Offline
Letteralmente "fuori linea", indica lo stato di non
connessione alla rete di un sistema informatico.
Misura di sicurezza impiegata per limitare l'accesso a
sistemi informatici o file riservati. Le "parole d'ordine"
sono stringhe di caratteri alfanumerici che l'utente
autorizzato inserisce come codice di identificazione. e
confrontate, dal sistema, con un elenco memorizzato di
parole d'ordine e utenti autorizzati. Se il codice risulta
legittimo, il sistema consente l'accesso all'utente.
Online community
Luogo di incontro per i discenti su internet. È
progettata per facilitare l'interazione e la collaborazione
tra persone che condividono interessi ed esigenze
comuni.
Online Learning (Web-based Learning)
PDF (Portable Document Format)
Formazione accessibile via Web gestita da infrastrutture
software di e-Learning (vedi Piattaforme).
Formato di file della Adobe Systems per la
visualizzazione, in sola lettura, e la stampa di documenti
contenenti testo e immagini, usato dal programma
Acrobat.
Possono esistere più livelli di complessità di programmi
e servizi formativi erogati online.
Possono esserci programmi che si basano
esclusivamente sull'erogazione di corsi online (vedi
WBT). Una versione più moderna e sofisticata di online
learning comprende, oltre i corsi online, anche
strumenti didattici quali: discussioni di gruppo con
colleghi o con esperti, mentoring (vedi) online, link a
materiali residenti su una intranet aziendale o sul Web,
collegamenti a data base di human resources aziendali.
La scelta di erogare corsi e servizi di formazione via
Web viene effettuata quando i contenuti necessitano di
aggiornamento, gli allievi sono numerosi e distribuiti sul
territorio e tutti con accesso alla rete (vedi anche eLearning, LMS e WBT).
Peer collaboration (Collaborazione tra
pari)
Nella collaborazione tra pari gli allievi devono
apprendere un contenuto o risolvere un problema
aiutandosi tra di loro alla pari, poiché nessuno dispone
di maggiori conoscenze o abilità per conseguire
l'obiettivo o eseguire il compito affidato.
Peer-to-peer
Le reti sono tradizionalmente costituite da un insieme
di PC (client) che ricevono informazioni e condividono
risorse residenti su un unico computer (server).
L'architettura client/server diviene la norma quando il
PC del client è meno potente del server.
Open platform
È un sistema, oltre che una filosofia, che garantisce a
tutti gli utenti la possibilità di accedere, creare,
pubblicare e condividere informazioni.
Nell'architettura Peer to Peer (P2P), invece, i computer
connessi in una rete in modalità possono condividere
risorse direttamente l'uno con l'altro, bypassando un
server centrale.
Open source (piattaforme di e-learning)
È definito open source il software del quale sono
distribuiti gratuitamente sia gli eseguibili utilizzabili
dall'utente finale, sia i sorgenti che possono essere
modificati da chiunque correggendone errori o
aggiungendo nuove funzionalità. Una particolare
categoria di software open source è quella delle
piattaforme e-learning.
Attraverso il P2P, i PC possono mettere in comune uno
spazio sull'hard disk, scambiarsi file, utilizzare la
potenza del processore di un altro PC. È un ottimo
sistema per incentivare il knowledge management,
perchè tutti gli users potrebbero pubblicare e
condividere facilmente i propri documenti. La
tecnologia Peer to Peer è venuta alla ribalta grazie
all'utilizzo di software come Napster e al suo modello
per lo scambio gratuito, dei file musicali Mp3, sta
evidenziando nuove possibilità di applicazioni anche nel
collaborative e-learning.
Tra le più note, citiamo: Claroline, SPLearning
(Spaghetti Learning), Moodle, OpenCMS.
Pacchetto
Peer to peer learning
La più piccola unita inviata attraverso una rete. È un
termine generico usato per descrivere blocchi di dati ad
ogni livello, ma soprattutto a livello di programma.
La condivisione delle esperienze tra studenti o colleghi
è uno degli elementi principali di passaggio delle
competenze all'interno di classe o di un'impresa.
206
Il P2P offre parecchie applicazioni pratiche e l'elearning può usufruire di questo tipo di tecnologia. Le
soluzioni tradizionali di Knowledge Management (KM)
e di e-learning si basano sulla raccolta centralizzata di
materiale online alla quale accedono i client. La
soluzione P2P si basa sulla indicizzazione di materiali
residenti su singole postazioni client alle quali l'utente
può accedere per ricevere/scambiare risorse. Le
tecnologie P2P, focalizzandosi sul lavoro di gruppo,
possono migliorare il modo di lavorare e di apprendere
ma, soprattutto, promuovono una fusione e una
circolarità tra i due momenti. Gli utenti all'interno della
rete possono cercare, condividere, valutare e scaricare
contenuti creati da qualunque altro utente appartenente
al gruppo (vedi anche Collaborative learning).
mentre il plugin Acrobat Reader permette di
visualizzare file in formato pdf.
PNL
Neurolinguistica)
(Programmazione
La PNL è un modello del comportamento e dalla
comunicazione umani; è lo studio delle componenti
della percezione e del comportamento che rendono
possibile
l'esperienza.
Con
l'espressione
Programmazione Neurolinguistica si indica il
procedimento fondamentale usato da tutti gli esseri
umani per codificare, trasferire, guidare e modificare il
comportamento.
POP (Post Office Protocol)
Peer tutoring (Insegnamento tra pari)
Protocollo progettato per consentire a programmi di Email di leggere la posta da un mail server. Acquistando
un accesso ad Internet da un provider, solitamente si
riceve anche un POP account (cioè una specie di casella
postale) grazie al quale è possibile ricevere posta.
Esistono tre versioni di questo protocollo: POP, POP2
e POP3. L'ultima versione è la più evoluta e quella più
diffusa attualmente: non è compatibile con le
precedenti (vedi anche SMTP).
Metodo basato su di un approccio cooperativo
dell'apprendimento.
Gli allievi vengono divisi in piccoli gruppi e si sceglie di
volta in volta uno di loro che svolge il ruolo di docente
e spiega agli altri colleghi il tema da trattare.
Personalization
Adattamento del contenuto Web ad un singolo
individuo. Può essere ottenuto dall'utente impostando
le proprie preferenze, o dal computer sulla base delle
preferenze utente già disponibili.
Porta
Termine generico per indicare il passaggio delle
informazioni da e per il computer (per es. la porta
seriale o la porta parallela o una porta di I/O). Su
Internet, con il termine "porta" si intende un numero
che è una parte dell'URL e che compare subito dopo il
nome del dominio, preceduto dai due punti (es:
http://www.pippo.com:7777/). Ogni servizio su un
server Internet è in ascolto su una particolare porta;
molti servizi hanno numeri di porta standard (per es. i
server Web normalmente usano la porta 80). Se un
servizio non usa una porta standard, occorre indicarlo
esplicitamente quando vi si accede.
Piattaforma per l'e-learning
Software che permette di creare un ambiente virtuale di
apprendimento all'interno del quale è possibile erogare
corsi di formazione, gestire e monitorare i percorsi
formativi degli utenti e accedere a una serie di strumenti
di comunicazione e di servizi collegati, quali i forum
(vedi) e il tutoring (vedi tutor on line). Attualmente sul
mercato esistono due tipi di piattaforme: quelle di prima
generazione, più orientate al delivery, ovvero
all'erogazione dei contenuti/corsi, e pertanto
denominate Content Delivery System (vedi CDS);
quelle di seconda generazione, più orientate alla
gestione di tutto il processo formativo e pertanto
denominate Learning Management System (vedi LMS).
Portafoglio di competenze
(vedi Quick views)
Rappresenta la traduzione dell'esperienza professionale
e personale in conoscenze, capacità e abilità. Tale
mappatura non solo individua le proprie competenze
trasferibili in diversi ambiti lavorativi, ma fa anche
acquisire maggiore consapevolezza della propria
professionalità.
Pixel (Picture Element)
Portale
Informazione grafica elementare. È la più piccola unità
di misura usata per rappresentare le immagini nei
sistemi elettronici. La quantità di pixel presenti sullo
schermo o in una immagine ne determina la risoluzione:
maggiore è il numero dei pixel e più elevata risulta la
definizione dell'immagine.
Sito Internet che si propone come "porta d'ingresso"
alla rete.
Pillole di conoscenza
Offre, a partire da una stessa pagina Web, una vasta
gamma di servizi quali: strumenti di ricerca, posta
elettronica (vedi e-mail), notizie, quotazioni, meteo, chat
(vedi), acquisti. Questa pagina può essere personalizzata
da ogni utente secondo le proprie esigenze tramite un
cookie (vedi). I portali possono essere "orizzontali",
quando comprendono molte categorie diverse di
contenuti e servizi, o "verticali", quando sono dedicati a
un settore specifico.
Plug-in
Programma software aggiuntivo che va ad incrementare
i servizi offerti da un'applicazione. Per esempio i plug-in
per i Browser (Netscape, Internet Explorer, ecc.) quali
RealAudio e QuickTime, possono aggiungere
funzionalità multimediali (animazione, video e audio),
207
Portale e-learning
Prestazione
Punto di accesso, per gli utenti di una infrastruttura di
e-learning, a un insieme omogeneo di risorse, servizi e
contenuti quali cataloghi dei corsi, sistemi di iscrizione,
news, annunci, orientamento, guida, assessment, centro
risorse, certificazioni, reportistica e altre applicazioni
collegate allo studio. In definitiva facilita
l'individuazione dell'informazione (conoscenza) e il
contatto con le persone (gli esperti) utilizzando il
paradigma delle tecnologie Internet.
La performance o prestazione è l'insieme dei risultati
derivanti dalle attività e dai comportamenti degli
individui nell'ambito delle responsabilità e dei tempi
loro assegnati.
Pre-Test
Strumento di valutazione di conoscenze e/o capacità
che viene somministrato al discente prima di iniziare
l'attività formativa di cui si vogliono misurare i risultati
conseguiti, in termini di obbiettivi raggiunti, conoscenze
e competenze acquisite.
Post
L'invio di un messaggio e-mail.
Normalmente viene seguito da un test finale (vedi PostTest) costituito dalle medesime prove o domande. Il
confronto fra i risultati conseguiti nei due test fornisce
un valore del "delta delle conoscenze/capacità"
acquisite.
Posta elettronica
(vedi E-mail)
Postmaster
Processo
La persona responsabile della gestione di tutte le
funzioni collegate alla posta elettronica in una
organizzazione: gestione degli indirizzi e-mail,
risoluzione dei problemi nell'invio/ricezione della
messaggistica elettronica; spesso risponde ai messaggi
inviati dagli utenti a caselle di posta di servizio (vedi
anche Webmaster).
Un insieme di attività, organizzate fra loro secondo una
logica temporale (cioè per fasi), finalizzate a trasformare
determinati input (materiali, informazioni, risorse, ecc.)
in output (prodotti, risultati). Descrivere le attività
lavorative come processi, consente di coglierne la
dimensione dinamica, ovvero il loro accadere nel
tempo.
Post-Test
Processo formativo
Strumento di valutazione di conoscenze e/o capacità
che viene somministrato al discente al termine di
un'attività di studio di cui si vogliono misurare i risultati
conseguiti, in termini di obbiettivi raggiunti, conoscenze
e competenze acquisite. Normalmente viene preceduto
da un test iniziale (vedi Pre-Test) costituito dalle
medesime prove o domande. Il confronto fra i risultati
conseguiti nei due test fornisce un valore del "delta
delle conoscenze/capacità" acquisite dallo studente.
È un percorso composto da un sequenza di tappe
determinate, di cui il "corso" rappresenta la parte
centrale. I principali passi del processo formativo sono
l'analisi dei bisogni, la progettazione dell'intervento,
l'attuazione dell'intervento, la valutazione dei risultati.
Processo/sub-processo
Nei sistemi di gestione della formazione online è
possibile valutare il grado di acquisizione delle
conoscenze attraverso il monitoraggio delle
performance del discente durante la fruizione di corsi,
test, simulazioni, ecc.. La visualizzazione dei dati di
monitoraggio registrati permette al tutor on-line (vedi)
di verificare l'attività didattica dei suoi studenti in itinere
e al termine del percorso formativo (vedi anche
Tracking).
Un processo può essere definito come un insieme di
attività, organizzate fra loro secondo una logica
temporale (cioè per fasi), finalizzate a trasformare
determinati input (materiali, informazioni, risorse, ecc.)
in output (prodotti, risultati). Descrivere le attività
lavorative come processi consente di coglierne la
dimensione dinamica, cioè il loro accadere nel tempo.
Un sub-processo può essere definito come un
sottoinsieme di fasi/attività all'interno del processo più
generale.
Practice item
Profili
Elemento utilizzato per costruire una Practice (vedi).
In una infrastruttura LMS (Learning Management
System) i profili contengono informazioni relative agli
attori coinvolti nei processi di studio (studenti, docenti,
tutor, amministratori, ecc.). Il profilo dello studente, per
esempio, può contenere una scheda informativa con
dati personali, aree di interesse, curriculum, ecc., che
può facilitare notevolmente le attività collaborative,
svolte dagli studenti in un ambiente virtuale.
Practice (attività pratiche)
Attività che consentono allo studente di mettere in
pratica le conoscenze, capacità e abilità acquisite. Le
attività pratiche possono essere messe in atto anche
attraverso l'uso di strumenti elearning (corsi, aule
vittuali, ecc.) come l'analisi di casi aziendali, simulazioni,
esercitazioni e laboratori virtuali, business game.
Grazie ai feedback ricevuti durante le attività practice è
possibile indirizzare azioni di mentoring.
Progetto e-Learning
La realizzazione di un progetto e-learning consta di
diverse fasi, le principali sono:
208
 Planning: definisce gli obiettivi e la strategia di
un progetto di e-Learning. Comprende gli
obiettivi professionali, l'analisi dello skill gap e i
programmi di misurazione, valutazione e
certificazione.
Proxy
 Design: si progettano i contenuti didattici,
comprendendo la valutazione di eventuali
infrastrutture e curricula già esistenti e
l'integrazione e la gestione dei programmi di
istruzione.
Pubblico Dominio Software
Meccanismo (hardware e/o software) tramite cui un
sistema si sostituisce ad un altro nel rispondere alle
richieste di un computer remoto.
Materiale scaricato dalla rete utilizzabile senza alcuna
limitazione (vedi anche Freeware e Shareware).
Query
 Content: costituisce i contenuti per il
programma formativo. I contenuti possono
essere costruiti ricorrendo a terze parti o
mediante soluzioni ad hoc. Questa attività
comprende anche i tools e le tecnologie per
sviluppare o modificare i contenuti già
disponibili.
Termine con cui si indica la richiesta effettuata da un
utente ai vari strumenti di ricerca in rete. Interrogazione
di un database.
Quick views
Moduli didattici di piccole dimensioni, erogati
prevalentemente via Web, utilizzabili per fornire
spiegazioni, esempi, esercizi su argomenti molto
circoscritti (in italiano "pillole di conoscenza").
 Technologies: comprende lo sviluppo e il rilascio
di tecnologie adatte all'erogazione dei programmi
formativi. Per esempio sistemi LMS (Learning
Management Systems), prodotti di authoring,
servizi di integrazione.
QuickTime
Formato di file per la memorizzazione di filmati,
sviluppato dalla Apple Computer ma molto diffuso
anche in ambiente Windows, in alternativa al formato
AVI.
 Delivery: copre le soluzioni di outsourcing ed
hosting per i programmi formativi.
Progettista di attività in e-Learning
Rapporto segnale/rumore
Figura che opera nella ideazione dei percorsi formativi
in progetti di e-learning. Conosce le principali
piattaforme e le problematiche dei media che sono
utilizzati nelle attività formative.
Misura della qualità dell'informazione in relazione alla
sua quantità. Per esempio, se un newsgroup riceve
molti messaggi ma pochi dicono cose interessanti, allora
il rumore è alto e quindi il rapporto è basso.
Partecipa a tutte le fasi della progettazione, ma esprime
la sua specifica competenza nell'attività di declinazione
del progetto macro in progetto micro e quindi
esecutivo. Utilizza metodologie di analisi delle
competenze per realizzarne portafogli e bilanci,
individuando gap e definendo opportuni percorsi
formativi.
Ancora, se una pagina Web carica un'immagine di 100
Kb per visualizzare la scritta "Benvenuti", la quantità di
dati è elevata ma il contenuto di informazione è molto
povero, ecc..
RealAudio
Protocollo
Formato audio compresso tra i più diffusi in Internet e
utilizzato soprattutto per la diffusione dell'audio in
streaming (vedi).
Insieme di regole utilizzato per inviare bit (vedi) tra
computer collegati in una rete in modo indipendente
dai sistemi operativi e dalle architetture hardware di tali
computer. Esistono diversi tipi di protocollo con
funzioni differenti: http, TCP/IP ecc..
Reingegnerizzazione del processo
Fondamentale riconsiderazione e una radicale
riprogettazione del processo al fine di ottenere
considerevoli miglioramenti della performance.
Provider/ISP (Internet Service Provider fornitore di servizi Internet)
Relazioni (contesto Web)
Azienda che fornisce servizi di connettività a Internet a
singoli, aziende e altre organizzazioni. L'accesso ad
Internet può essere fornito o attraverso connessioni
dial-up (modem e linee telefoniche) oppure installando
linee affittate (diffuso nelle aziende).
In una rete sono le forme di collegamento, che
definiscono i rapporti tra i partecipanti e consentono la
circolazione e lo scambio nel sistema. Lo scambio di
informazioni è un tipo di relazione fondamentale e può
avvenire in diversi modi, utilizzando le reti telematiche,
la telefonata o la riunione, ma rappresenta il mezzo
principale per la condivisione e la costituzione del
gruppo. In una rete possono prevalere relazioni di tipo
burocratico, come norme,ordini e procedure. Di solito
nelle reti sociali più vicine al nostro ambito di
intervento contano di più le pratiche della cooperazione
come prendere una decisione collegiale, lavorare
Alcuni ISP sono costituiti da grandi società nazionali o
multinazionali che offrono l'accesso in molte
ubicazioni, mentre altri sono limitati a una sola città o
regione.
209
insieme su un problema, portare a termine un progetto
specifico.
Router
Speciale dispositivo (hardware o software) che gestisce
la connessione tra 2 o più reti. L'attività del router è
quella di osservare gli indirizzi dei vari pacchetti di dati
ricevuti e di decidere dove inviarli.
Repliche
Le repliche del docente alle risposte dell'allievo
costituiscono un elemento di fondamentale importanza
nell'uso dei quesiti; tali repliche, per essere efficaci,
devono avere la forma di un commento che illustra, per
ogni possibile risposta dell'allievo, i motivi per cui essa è
giusta o sbagliata, suggerendo anche, laddove possibile,
ulteriori
approfondimenti,
e
indirizzando
progressivamente l'allievo verso la risposta corretta.
Scalabilità
Caratteristica di un dispositivo hardware o software che
consente la sua estensione con ulteriori capacità e
funzionalità nel caso di necessità future. Per un sistema
di formazione a distanza indica la capacità di adattarsi
all'aumento di utenti, all'incremento dei dati e alla
diversificazione delle funzionalità richieste senza
doverne modificare le caratteristiche fondamentali.
Responsabile didattico del corso
E' il responsabile dell'organizzazione complessiva del
percorso e si può valere della collaborazione di tutor di
processo che devono monitorare il gradimento e le
esigenze dei partecipanti nell'arco del corso.
Scelta multipla (o multiple choice)
Tipologia di interazione frequentemente utilizzata nei
quiz e negli esercizi presenti in corsi autodidattici
interattivi di tipo CBT o WBT.
Responsabile scientifico del corso
Ha il compito di definire, in collaborazione con il
docente responsabile di ciascun modulo, la
strutturazione e l'armonizzazione dei contenuti al fine
di garantire un'impostazione unitaria al curriculum o al
corso.
Scenario Based Learning
Ambiente di studio virtuale realizzato con la creazione
di ambienti di formazione immersivi. Gli studenti
vengono inseriti in un contesto specifico nel quale
hanno un compito/missione da compiere o obiettivo
da raggiungere. In tal modo gli utenti sono "obbligati ad
agire" (performare). Ogni scelta da parte dei candidati è
seguita da un feedback. L'auto-valutazione di questi
feedback consente agli utenti di "re-indirizzare" i loro
comportamenti e scelte, cambiando il percorso di
interazione con il contesto.
Rete geografica (WAN)
(vedi Internet)
Rete locale (LAN)
(vedi Internet)
Schedule
RIO (reusable information object)
Funzione che consente la visualizzazione della struttura
e delle caratteristiche di un corso (risorse assegnate,
obiettivi didattici, materiali di consultazione, letture,
esercitazioni, test, ecc.). Loschedule può essere
organizzato per un'attività di studio autogestita, senza
riportare quindi indicazioni di date e tempi di
completamento delle varie attività oppure organizzato
secondo un'agenda prestabilita con date e tempi ben
precisi (vedi anche Syllabus).
Secondo la terminologia usata da Cisco, il Reusable
Information Object (RIO) indica la più piccola unità di
informazione indipendente. Si caratterizza per la sua
riutilizzabilità.
Riqualificazione
Formazione
finalizzata
al
miglioramento
e
aggiornamento delle competenze dei lavoratori.
Permette la mobilità individuale durante la carriera.
SCORM (Sharable Courseware Object
Reference Model)
RLO (reusable learning object)
Secondo la terminologia Cisco, con Reusable Learning
Object (RLO) si indica un oggetto formativo minimo
riutilizzabile. Esso è costituito da un'introduzione
(overview), un insieme di RIO (vedi) (da un massimo di
7 a un minimo di 5), una sintesi (summary) e una
valutazione finale (assessment).
Modello di riferimento per la creazione dei learning
object all'interno del corsi di formazione a distanza
nato, nel 1997, all'interno del progetto Advanced
Distributed Learning (ADL) del Ministero della Difesa
degli Stati Uniti. Lo scopo del progetto è quello di
garantire la riutilizzabilità, la durabilità e
l'interoperabilità
dei
contenuti,
attraverso
l'ottimizzazione degli accessi e della loro gestione.
L'architettura del modello Scorm si compone di quattro
elementi essenziali:
ROI (Return on investment)
Sistema di indicatori utilizzati per rilevare i benefici di
un'azione formativa attraverso la valorizzazione di
fattori economici (costi per unità formativa erogata) e di
risultati di miglioramento delle prestazioni complessive
del sistema interessato all'intervento stesso.
210
1)
Learning Object (vedi);
2)
Learning Management System (LMS);
3)
Course Structure Format (CSF - file
d'interscambio in grado di tradurre lo
stesso corso in LMS differenti);
4)
Signature
Runtime (Sistema che avvia il corso,
soddisfacendo le richieste dell'utente
finale).
Informazioni di chiusura di un messaggio e-mail che
identificano l'utente contenenti, solitamente: nome e
cognome, indirizzo e-mail, organizzazione di
appartenenza, ecc.. Rappresenta una sorta di biglietto da
visita. Una delle regole di netiquette afferma che una
signature non deve superare le 3 o 4 righe.
Segnalibro
Riferimento ad una pagina di corso autodidattico
interattivo (CBT o WBT) già visitata, utile per potervi
tornare in seguito. Nel mondo Internet i segnalibri
(bookmark) sono riferiti a pagine di siti Web e possono
essere organizzati in appositi file e cartelle.
Sign off
(vedi Log off)
Self-Accessed learning Tool
Sign on
(vedi Just in Time Training)
(vedi Log in)
Self Assessment
Simulatori
Processo mediante cui lo studente valuta
autonomamente il suo livello di conoscenze e di
competenze.
(vedi Educational Role Play Games)
Simulazioni
Self-paced learning
Strumento didattico per un efficace coinvolgimento del
discente
inteso
come
soggetto
centrale
dell'apprendimento.
La simulazione si configura come esperienza
d'apprendimento in cui chi deve apprendere svolge dei
compiti in un contesto molto vicino al reale, ricevendo
feedback legati alle scelte compiute e avendo accesso a
materiali e risorse di supporto. Il vantaggio delle
simulazioni consiste, soprattutto, nel poter sperimentare
situazioni senza andare incontro agli effetti negativi del
mondo reale, riducendo rischi e costi. La simulazione
permette, quindi, di insegnare processi e principi, ma
anche procedure, in modo più profondo e analitico,
rendendo lo studente consapevole delle logiche a essi
sottese(Eletti, 2002). Nelle simulazioni di software
applicativi, per esempio, lo studente può provare
l'immissione di dati, l'uso di tasti e comandi, la
visualizzazione dei messaggi d'errore che si verificano in
una tipica sessione di lavoro. Il materiale didattico in
questi casi è basato principalmente sull'uso dei formati
video "catturati" dall'applicazione e su brani di
testo/audio. Alcune simulazioni possono prevedere
anche l'uso di brani o video, animazioni generate dal
computer, immagini fotografiche e altri materiali
multimediali.
Attività di studio autodidattico in cui il ritmo e la
tempistica dell'erogazione dei contenuti viene gestita
dallo studente.
Server
Sistema computerizzato che controlla l'accesso a una
rete e alle relative risorse. In un collegamento, è definito
server il sistema che offre dei servizi e client quello che
li utilizza.
Server Farm
Sala dati presso cui sono ospitati tutti i server dei clienti
di un ISP (Internet Service Provider), collegata ad una
infrastruttura di rete interconnessa con Internet.
Service Level Agreement
Accordo con il qule il fornitore di servizio (formativo)
definisce a priori il livello di prestazioni cui è tenuto nei
confronti del cliente (vedi anche Consulenza Occulta).
Servizi a valore aggiunto
Sincrona (attività di studio)
Nel contesto dell'e-learning, servizi a valore aggiunto
possono essere la valutazione dei fabbisogni formativi
del cliente, la progettazione e lo sviluppo di un percorso
formativo personalizzato per l'azienda, supporto pre e
post-formazione, analisi dell'efficacia della formazione,
strumenti per il monitoraggio e la produzione di report,
servizi di consulenza, hosting e gestione, consulenza
nell'integrazione del sistema di e-learning con il sistema
di formazione tradizionale dell'azienda.
Modalità di attuazione del processo di apprendimento
che avviene in tempo reale, cioè tutti gli attori (studenti,
docente e tutor) interagiscono nello stesso istante,
anche se lontani spazialmente.
Esempi di modalità sincrona possono essere le classi
virtuali, le video-audio conferenze.
Questa modalità ha il vantaggio di permettere una
buona interazione tra i vari partecipanti e sviluppare
così anche un processo di socializzazione e
interrelazione. Principale svantaggio è invece quello di
richiedere la disponibilità da parte di tutti di incontrarsi
nel medesimo istante. La principale differenza tra la
modalità sincrona e la lezione tradizionale frontale è
caratterizzata dal rapporto diretto fra insegnante e
alunno, nel secondo caso la comunicazione tra i due
Shareware
Modalità di distribuzione del software. L'autore del
programma permette ai potenziali utenti di provarlo per
un certo periodo di tempo senza alcun costo. Trascorso
tale periodo, se l'utente vuole continuare ad usare il
programma deve pagare l'importo richiesto. Vedi anche
Pubblico Dominio Software.
211
soggetti è completa, comprende tutti i linguaggi:
verbale, mimico, gestuale, facciale e prossemico.
per esempio, una serie di dati significativi relativi alla
storia formativa di uno studente.
Sistema autore (Authoring tool)
SMTP (Simple Mail Transfer Protocol)
Applicazione software utilizzata per creare corsi in
autoistruzione.
Protocollo usato per trasferire la posta elettronica
attraverso la rete.
E' uno strumento che serve al progettista didattico per
la creazione della struttura dei collegamenti ipertestuali
e per la traduzione dello storyboard (vedi) in linguaggio
Web. Tra i sistemi autore oggi più diffusi vi sono:
Macromedia Authorware e Asymetrix Toolbook,
Iconauthor, Knowledge Producer.
E' un protocollo da server a server quindi, per poter
leggere la posta tramite un client occorre un altro
protocollo (vedi anche POP).
Spam (o spamming)
Tentativo di usare la rete come fosse un mezzo
televisivo o radiofonico, inviando lo stesso messaggio
(non richiesto) a più mailing list o newsgroup. E'
considerato un atto di estrema maleducazione.
Sono utilizzati prodotti di funzioni "antispam" che
bloccano i messaggi non desiderati basandosi sul nome
o sull'indirizzo del mittente, il titolo del messaggio o, in
casi evoluti, sull'analisi del contenuto del messaggio
(parole chiave).
Sistemi di erogazione
(vedi Erogazione e Delivery Systems)
Sistema informativo
Sistema è un insieme di parti collegate fra loro, che
operano in maniera interrelata allo scopo di svolgere
una determinata funzione o di produrre un determinato
risultato. Anche i sistemi informativi, come tutti gli altri
sistemi, sono costituiti da componenti (in genere
distinte in componenti hardware e software). A seconda
del livello di analisi adottato un personal computer può
essere considerato un sistema informativo o un
componente di un sistema informativo più ampio. A
livello micro il personal computer può essere
considerato un sistema costituito da componenti quali
la tastiera, il monitor, la stampante. A livello macro lo
stesso personal computer può essere un componente
collegato con altri computer e dispositivi ad una rete
interna, che a sua volta può essere considerata un
componente collegato ad un sistema ancora più ampio,
ad esempio Internet.
Standard
Normativa, raccomandazione. Si distinguono standard
de iure o de facto: quelli "de iure" sono gli standard
formalizzati da enti autorizzati di standardizzazione, p.e.
l'ISO (International Organization for Standardization.).
Gli standard "de facto" sono delle norme impostesi per
diffusione e popolarità da un'industria.
Stile di apprendimento
Insieme delle modalità preferenziali secondo cui i
diversi individui apprendono. Ogni individuo, infatti,
adotta una specifica strategia di apprendimento
indipendentemente dal compito assegnato. Lo stile di
apprendimento può essere legato alle caratteristiche
psico attitudinali dell'individuo, alla sua cultura, alla sua
età, al tempo di cui dispone e può comprendere
l'apprendimento per osservazione, l'apprendimento per
azione, l'apprendimento per ascolto o per lettura.
Quindi per sistema informativo possiamo intendere
l'insieme dei soggetti, delle tecnologie, degli strumenti,
dei dispositivi e delle regole-procedure che consentono
il recupero, l'archiviazione, l'elaborazione, la
trasmissione, ecc. di informazioni all'interno di
un'organizzazione o fra un'organizzazione ed altre.
Storyboard
Sito
Documento nel quale è specificato in dettaglio il
contenuto delle singole unità che costituiscono il corso.
È definibile anche come la "sceneggiatura" dettagliata
del corso stesso all'interno della quale viene descritta la
sequenza delle animazioni all'interno delle unità.
Gruppo di documenti, file, immagini, suoni, database
associati nell'ambito del World Wide Web. Gli elementi
di un sito Web vertono generalmente su uno o più
argomenti omogenei e sono collegati tramite
collegamenti ipertestuali. La maggior parte dei siti Web
hanno una home page come punto di partenza che
spesso costituisce l'indice del sito.
Story problem
Si richede di risolvere un test o un esercizio presentato
in forma di storia. L'allievo deve determinare quali
elementi della storia sono rilevanti per la risoluzione, si
utilizza con la finalità di facilitare il passaggio da
concetti astratti a situazioni reali.
Skill Management System
Sistema basato su dizionari delle competenze e griglie di
profili/competenze. Queste permettono di definire, per
ciascuno studente, un quadro puntuale dei gap e degli
obiettivi relativamente ad uno, o più, profili
professionali target e di effettuare degli assessment in
funzione di obiettivi personali.
Streaming
Tecnica di erogazione di materiali in rete basata su un
flusso continuo di dati anziché sul completo
scaricamento dei file dal server al client. L'utilizzo del
flusso continuo permette di eliminare i tempi di attesa
altrimenti necessari per scaricare i file (ad esempio audio
Smart Card
Card contenente un microprocessore capace di svolgere
alcune funzioni e dotato di memoria. Può contenere,
212
o video) e di attivare forme di broadcasting (erogazione
di audio o video) attraverso Internet.
Synchronous
Sincrona)
Streaming audio/video
Comunicazione nella quale
partecipanti è simultanea.
Trasmissione continua e ininterrotta tramite Internet di
dati audio/video. Con questa tecnologia le immagini
video compresse vengono inviate dal server
direttamente a un computer e immediatamente
decompresse e visualizzate dallo stesso.
Communication
(vedi
l'interazione
tra
i
Sysop (System Operator)
La persona responsabile dell'operatività di un sistema,
gestisce le politiche di abilitazione in stretto rapporto
con le figure responsabili della gestione del progetto
formativo o della community.
Study guides
Esegue attività pianificate dal System Administrator
(anche se, spesso, queste due figure coincidono per le
piccole organizzazioni).
Strumenti utilizzati tipicamente da formatori a distanza
per rinforzare punti trattati in lezioni face to face in aula
o mediante altri sistemi di erogazione. Spesso includono
esercitazioni, letture collegate e risorse addizionali che
vengono messe a disposizione degli studenti.
System administrator
La persona responsabile dell'operatività del sistema
informativo, gestisce le politiche di abilitazione in
stretto rapporto con le figure responsabili della gestione
del progetto formativo e/o della community.
Garantisce i servizi di rete. Esegue attività pianificate di
back up e aggiornamento di prodotti. (vedi Sysop).
Subject-matter expert (SME)
Figura professionale presente nelle attività di distance
learning.
Possiede una conoscenza approfondita riguardo ad uno
specifico argomento, ad una competenza, o a uno
specifico segmento del percorso didattico. Partecipa alla
produzione di materiale didattico contribuendo in
modo specifico alla definizione del legame tra
competenza e moduli formativi. Può essere invitato a
partecipare ad attività sincrone o asincrone al fine di
portare un contributo tecnico in momenti di attivazione
dei partecipanti all'attività formativa. Ha una buona
conoscenza della lingua inglese e dimestichezza con la
terminologia specifica. Utilizza i principali prodotti
software per elaborare testi, dati e organizzare
presentazioni. Ha formazione universitaria, e/o
professionale specialistica.
Tag
Tipo di comando, racchiuso tra parentesi angolari, che
costituisce l'elemento caratterizzante l'HTML (per es.:
<h1>, </H1>, <IMG SRC="stella.gif">).
Talk
Protocollo che permette a due persone di comunicare
in modalità sincrona (in tempo reale) scambiandosi dei
messaggi immediatamente visualizzati sullo schermo del
computer remoto. Se si desidera comunicare
contemporaneamente con più di una persona, occorre
usare IRC.
Supporto del docente
Tassonomia della distance learning
Descrive la possibilità delle varie piattaforme e-learning
di gestire il supporto offerto agli e-learner dai docenti e
dai tutor.
La figura mostra le relazioni tra le diverse metodologie
di formazione a distanza: si noti come l'e-learning sia in
realtà un sottoinsieme del distance learning. Per le
singole definizioni, consultare le voci relative.
Esempi: possibilità di porre domande, funzione di
"alzata di mano", creazione di agende, condivisione di
video, tastiera e applicazioni.
Survey
Tecnica di raccolta dati che consente di acquisire
risposte omogenee ad una serie di specifiche domande.
Può essere somministrata mediante intervista diretta o
telefonica, questionari cartacei, formulari on line.
Syllabus
Tassonomia di Bloom
Costituisce la carta d'identità di molti corsi erogati a
distanza.
(vedi Apprendimento - tassonomia di)
Fornisce gli scopi e gli obiettivi didattici del corso, le
descrizioni delle attività di studio, le letture di
riferimento, i criteri di assessment, una panoramica dei
materiali che lo studente deve affrontare per ogni
giornata o per ogni sessione. Il syllabus deve essere il
più completo possibile, in modo da garantire una guida
permanente agli studenti, anche in assenza di contatti
diretti con docenti o tutor (vedi anche Schedule).
TCP (/IP)
Protocol)
(Trasmission
Control
Protocollo (vedi) di trasmissione dati che permette un
trasferimento di bytes sequenziale. Il TCP stabilisce una
connessione tra i due sistemi che intendono scambiarsi i
dati. Successivamente, divide l'intero messaggio in
frazioni di dati, chiamati "pacchetti", molto più agevoli
213
da gestire. I pacchetti vengono dal TCP numerati in
maniera sequenziale di modo che il sistema ricevente
possa riordinare i pacchetti e ricreare il messaggio
originario. Normalmente il protocollo TCP funziona in
abbinamento al IP ed è spesso identificato come
TCP/IP.
Test Specialist
Persone che partecipano ad attività pianificate e
svluppano il test design e il piano generale di test
(criteri, requisiti, valori di riferimento, standard...).
Definiscono, inoltre, i casi test al fine di ottenere un
quadro veritiero delle condizioni di "corretto
funzionamento" del sistema testato.
Technology-based Learning
Espressione usata frequentemente come sinonimo di eLearning.
Thread
L'andamento di una discussione in un forum o in una
mailing list.
Telecomunicazione
Dal punto di vista etimologico "comunicazione a
distanza" (il prefisso "tele" deriva infatti dal greco "têle"
che significa "lontano").
Si identifica un thread quando un messaggio provoca
delle reazioni e delle repliche, che a loro volta possono
produrre reazioni e repliche. Sono state messe a punto
varie tecniche per monitorare l'andamento di una
discussione in rete e ricavarne indicazioni utili per una
corretta gestione delle interazioni: tipicamente queste
analisi evidenziano lo spessore della discussione
innescata dal messaggio (numero di persone che
reagiscono) e la profondità della stessa discussione
(durata nel tempo).
Più precisamente si è in presenza di un sistema di
telecomunicazione se il trasferimento di informazioni
nello spazio avviene mediante il trasporto di energia e
non di materia. Sono quindi sistemi di
telecomunicazione tutte quelle tecnologie che vanno dal
telegrafo e, passando dal telefono, giungono fino alle
comunicazioni satellitari. In tutti questi sistemi il
trasferimento di informazione avviene attraverso il
trasporto di flussi di energia come la corrente elettrica o
le radiazioni elettromagnetiche, attraverso un mezzo
che può essere fisico (un cavo) o immateriale (lo spazio
in cui si propagano le onde radio). Uno dei vantaggi più
importanti dei sistemi di telecomunicazione è la velocità
di trasmissione (l'energia infatti viaggia molto più
rapidamente della materia).
TIC (Tecnologie dell'Informazione e
della Comunicazione)
Versione italiana, poco utilizzata, di ICT (vedi)
TIFF (Tag Image File Format)
Formato di file per memorizzare immagini tipicamente
acquisite tramite scanner.
Teleconferenza
Conferenza tra più individui, i quali sono impegnati
nello stesso momento ma non nello stesso luogo. È
possibile sia la conferenza basata sulla trasmissione di
soli testi scritti sia la conferenza basata sulla
trasmissione di immagini e suono (audio-video
conferenza).
TMS (Training Management System)
Strumento di gestione delle attività didattiche legate
all'utilizzo di aule tradizionali. Consente di gestire aule,
docenti, materiali didattici, iscrizioni degli studenti.
Topic
Teledidattica (tele-learning)
È un argomento oggetto di discussione all'interno di un
forum online o di un gruppo di discussione. Posto
l'argomento, i componenti di una classe virtuale o gli
iscritti a una comunità virtuale possono decidere di
intervenire o contribuire con nuovi messaggi o
replicando ai messaggi di altri (reply). Essere off-topic,
ovvero non attenersi all'argomento in discussione, è una
delle più frequenti violazioni della netiquette.
Modalità didattica che utilizza per l'erogazione di eventi
formativi tecnologie quali la videoconferenza (vedi) o la
televisione satellite (vedi business television)
consentendo così la comunicazione sincrona fra
docente e allievi.
Terminale
Dispositivo che consente di inviare comandi e dati ad
un computer remoto. Come minimo, è costituito da
una tastiera e da uno schermo ma spesso viene usato un
personal computer con un programma di emulazione
terminale.
Tracking (tracciamento)
Indica la registrazione del percorso formativo di un
soggetto all'interno di un sistema di gestione della
formazione. La visualizzazione del tracking permette al
tutor on-line (vedi) di monitorare costantemente
l'attività didattica dei suoi studenti.
Test
Attività pianificata e strutturata che, nell'ambito di una
attività formativa, è finalizzata alla valutazione del
raggiungimento di obiettivi quali quelli relativi
all'acquisizione di competenze, di conoscenze, di abilità,
di comportamenti e stili. Le modalità di valutazione e gli
strumenti di rilevazione possono essere assai differenti e
collegate alla tipologia di obiettivo formativo.
Train the trainer (TTT)
Sessioni formative facilitate dallo sviluppatore di un
corso, che servono a preparare gli istruttori che a loro
volta dovranno erogare lo stesso corso.
Tutor di processo
214
Il riferimento dello studente e della Classe virtuale nello
sviluppo del percorso formativo. Facilita l'accesso ai
diversi ambienti didattici e alla conoscenza disponibile,
valuta l'efficacia delle soluzioni proposte per la fruizione
dei contenuti.
nome del documento o del file (che indica dove si trova
la pagina all'interno del server o sito).
Usabilità
Secondo lo standard ISO 9241, l'usabilità è la misura in
cui un prodotto può essere usato da utenti per
raggiungere obiettivi specifici con efficacia, efficienza e
soddisfazione in un certo contesto di uso (Paternò,
2001). Questa definizione è generale, tuttavia uno dei
campi più significativi di applicazione del concetto è
proprio quello della progettazione e dell'uso di
interfacce
software.
Per esempio, un sito Web usabile è un sito che soddisfa
i bisogni informativi dell'utente finale, permettendogli
facilità di accesso e navigabilità e consentendo un
adeguato livello di comprensione dei contenuti.
Tutor on line
Figura di supporto all'apprendimento che assiste gli
allievi nella fase di fruizione dei corsi on-line attraverso
diversi strumenti di comunicazione, generalmente
asincroni, anima i forum e collabora al monitoraggio del
percorso formativo attraverso la redazione e la
consultazione dei report di avanzamento.
Può essere di contenuto, quando in qualità di esperto
della materia risponde ai quesiti degli allievi, oppure di
metodo, quando la sua funzione è limitata a facilitare i
processi di apprendimento e sostenere la motivazione
degli allievi (vedi anche Mentor).
User interface
(vedi Interfaccia utente).
Tutoriale
User Id
Serie di informazioni presentate in un formato
didattico.
Una sigla che identifica univocamente un utente in un
sistema.
Tutored video instruction (tvi)
Tipicamente, va specificato all'atto del login, insieme ad
una password.
Sistema di erogazione di contenuti didattici che utilizza
essenzialmente dei videotape, le cui sequenze e tempi di
presentazione sono gestiti da un tutor, che tra una
sequenza e la successiva può rispondere a domande dei
suoi studenti e fornire feedback.
UMTS
(Universal
Telecommunications System)
Valori
Essi costituiscono gli obiettivi verso cui tende un
individuo, rappresentando, in altri termini, i principi, gli
ideali e le esigenze che orientano le azioni (in che cosa
credo?). L'apprendimento dei valori avviene attraverso
un processo che prende il nome di socializzazione
primaria (rapporti con famiglia e parenti più prossimi) e
secondaria (contatto con la scuola ed altre strutture
educative). Si può affermare che soltanto tra i 15 e i 18
anni il singolo cominci a strutturare una gerarchia di
valori abbastanza stabile e complessa.
Mobile
E' la tecnologia che consente agli apparati di telefonia
mobile, oltre l'accesso alla rete telefonica, anche la
connessione alla rete Internet con una velocità di
trasferimento da 144Kbps (vedi bps) a 2 Mbps. La
tecnologia UMTS si propone come sostitutiva di quella
GSM (vedi).Uniform Resource Locator (vedi URL).
Valutazione
Unità o Unità didattica
Processo di raccolta di informazioni da utilizzare come
guida per prendere decisioni. E' la quinta fase del
modello ISD (vedi Instructional System Design). Il suo
scopo è quello di determinare il valore e l'effettività
della formazione effettuata. Il modello di Kirkpatrick, il
più utilizzato nel campo della formazione, identifica
quattro livelli di cambiamento che possono avvenire
come risultato di un intervento formativo.
Componente di un modulo (vedi), progettata per
consentire l'acquisizione di una o più conoscenze o
competenze chiave all'interno di un dato modulo
didattico. E' sviluppata secondo una serie di obiettivi
didattici intermedi ai quali sono dedicati gli specifici
learning object (vedi) costituenti l'unità.
Università virtuali
Livello 1: Reazione (misura, solitamente con un
questionario, la soddisfazione degli allievi al termine
dell'intervento).
Università le cui strutture educative hanno sede in
Internet.
Livello 2: Apprendimento (misura, solitamente per
mezzo di pretest e post-test, l'apprendimento dei
contenuti da parte degli allievi).
URL (Uniform Resource Locator)
Indirizzo di una pagina su Internet. È costituito da tre
parti: il nome del servizio (ad esempio "http://" che
rappresenta il servizio Hyper Text Transfert Protocol
(vedi), il nome del server o del sito (che inizia
normalmente con "www" e finisce con un suffisso che
ne indica il tipo ad esempio ".com" se commerciale,
".edu" se scolastico/universitario, ".it" se italiano) e il
Livello 3: Cambiamento di comportamento (misura,
solitamente attraverso l'osservazione, l'uso sul lavoro
delle nuove conoscenze o abilità).
Livello 4: Ritorno dell'investimento (misura l'impatto
della formazione sui risultati aziendali).
215
con un commento audio/video. Le videolezioni
possono far parte di un programma formativo integrato
e tracciabile su piattaforme LCMS (vedi).
Valutazione del potenziale
Processo o Area di Attività utilizzato, nell'ambito della
funzione di gestione delle risorse umane, per la gestione
delle carriere interne all'organizzazione. È finalizzato ad
identificare quali soggetti, fra i candidati ad un
avanzamento di carriera, possiedono caratteristiche
psicologiche e competenze tali da metterli nelle
condizioni di ricoprire con maggiori probabilità di
successo la nuova posizione. Si tratta di un'attività che si
svolge con il supporto di diversi strumenti (es. colloqui,
test, simulazioni, ecc.) ed in diverse situazioni
(individuali o di gruppo). Si tratta di un'attività
concettualmente e tecnicamente analoga alla selezione
in ingresso, dalla quale si differenzia per riguardare,
come
destinatari,
non
persone
esterne
all'organizzazione, che si candidano a farne parte, ma
persone già inserite che si candidano a progressioni di
carriera (verticali o orizzontali). Si tratta di un processo
attivato normalmente in aziende di medio-grandi
dimensioni.
Video on Demand (VoD).
Letteralmente "video su richiesta", è una forma
sofisticata di "pay per view" che fornisce un grado di
interattività notevole, in quanto offre servizi televisivi a
"schedulazione libera", ossia svincolata da una rigida
programmazione temporale. Questo consente all'utente
di attingere direttamente ad un "magazzino" di
programmi organizzato, fruendo del prodotto prescelto
al momento desiderato, attivando e sospendendo la
visione come se stesse utilizzando un videoregistratore.
Virtual Classroom
(vedi Aula virtuale)
Virtual learning
Letteralmente "apprendimento virtuale". È una forma
di e-learning basata su simulazioni al computer (in aula
o online), vale a dire su casi elettronici interattivi che
riproducono le situazioni tipiche di un contesto
lavorativo. I discenti durante lo svolgimento devono
decidere tra azioni alternative con le quali determinano
gli scenari successivi. In questo modo è possibile ad
esempio simulare in tre giorni sviluppi aziendali che
nella realtà si verificherebbero in tre anni di lavoro. La
chiave di volta dell'apprendimento sta nel prendere una
decisione sbagliata (generando un "incidente critico") e
vederne i possibili effetti.
Valutazione formativa
Strumento del progetto formativo, attraverso il quale è
possibile apportare tutte le modifiche che si rendono
necessarie in itinere.
Si parla di valutazione formativa solo se la conoscenza
dei risultati viene utilizzata dal docente per individuare
cosa non ha funzionato sul piano didattico, per
orientare lo sviluppo delle attività scolastiche successive.
Valutazione sommativa
Valutazione eseguita dopo lo sviluppo di un progetto,
usata per misurare l'efficacia della formazione nella
soddisfazione del bisogno formativo, e il ritorno sugli
investimenti di un programma formativo.
Virus
Un programma con la capacità di riprodursi da un
computer ad un altro, all'insaputa del suo utilizzatore.
Al verificarsi di determinati aventi, può rivelare la sua
presenza causando inconvenienti più o meno disastrosi
sul computer su cui è in esecuzione.
VBT (Video Based Training)
Sistema di erogazione (vedi Delivery Systems) basato
unicamente sull'utilizzo di videotape.
VPN (Virtual Private Network - Reti
private locali)
Videoconferenza
Strumento di comunicazione
che consente
un'interazione a due vie sia audio che video. Le
comunicazioni sono trasmesse appoggiandosi alla linea
telefonica, grazie all'uso di un codec (dispositivo che
codifica e decodifica i segnali audio e video in uscita e
in entrata). Le attrezzature comunicano attraverso la
linea ISDN (vedi) e sono conformi allo standard H320;
la velocità di trasmissione dei dati varia a seconda del
numero di linee ISDN collegate.
Una rete i cui nodi sono collegati a cavi pubblici.
La qualità delle immagini e del suono è inferiore a
quella delle trasmissioni via satellite (vedi business
television), ma le spese di equipaggiamento e di
trasmissione sono notevolmente ridotte.
WAN (world area network) - reti
geografiche (vedi Internet)
W3C
E' il consorzio internazionale sorto per sviluppare gli
standard per il Web. La missione del W3C è di
indirizzare le potenzialità del World Wide Web,
sviluppando protocolli e linee guida che assicurino al
Web una continua crescita nel tempo.
Rete estesa o rete geografica che collega tra loro più
LAN (vedi).
Videolezione
Una WAN può coprire distanze che vanno dai pochi
chilometri di un'area metropolitana fino alle distanze
intercontinentali delle grandi reti aziendali e finanziarie.
Prodotto formativo fruibile via Web in maniera
asincrona (vedi comunicazione asincrona) caratterizzato
da un'alta componente di multimedialità (vedi). La
videolezione offre al docente la possibilità di combinare
una presentazione di contenuti (sotto forma di slide)
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WAP (Wireless Application Protocol)
Whiteboard
Protocollo (vedi) di trasmissione dati che consente
l'accesso ad Internet tramite telefono cellulare.
Lavagna elettronica che permette ai learner in una classe
virtuale di vedere ciò che un docente scrive o disegna.
Viene anche detta smartboard o electronic whiteboard.
WBT (Web Based Training)
White Pages
Prodotti multimediali per l'apprendimento che
utilizzano in parte le potenzialità di multimedialità e
interattività offerte dalla digitalizzazione e dalle reti.
L'elemento predominante nella presentazione dei
contenuti è il testo, corredato a volte di grafici e
immagini.
"Pagine gialle" di Internet, cioè database contenenti
informazioni sugli indirizzi degli utenti. Naturalmente, è
impossibile che database del genere possano essere
unici e tanto meno completi.
Wireless
Web
Si riferisce a comunicazioni che normalmente
avvengono attraverso frequenze radio e senza l'utilizzo
di fili.
(vedi World Wide Web)
Web-based training
Workbooks
Modalità di formazione a distanza che sfrutta le
possibilità di interazione in tempo reale tramite il web
con l'assistenza di tutor e docenti. Con questo termine
si indicano anche i singoli corsi autodidattici, erogati via
web.
Strumenti didattici utilizzati in un contesto di
formazione a distanza.
Il tipico formato di un workbook prevede una
panoramica sui contenuti, il corpo dei contenuti veri e
propri, una o più esercitazioni o casi di studio per
consentire agli studenti di far pratica sui temi chiave,
uno o più test finali di autovalutazione. In aggiunta
possono esserci dei punti di feedback, dei rimandi ad
approfondimenti o dei salti condizionati dai risultati dei
test che consentano agli utenti di approfondire
eventuali argomenti non completati con profitto.
Web Books
Libri utilizzabili in rete. Contengono pochissimo video
e audio ma sono fortemente strutturati per consentire
agli utenti di navigare con semplicità e velocemente.
Web browser
Workgroup
Applicazione software (o grafica o di solo testo) che
consente di esplorare il contenuto del world wide Web
(WWW). Esempi: Spry Mosaic, Netscape Navigator e
Microsoft Internet Explorer.
Modalità di lavoro che consente, attraverso una rete di
computer, di scambiare o aggiornare insieme a più
persone informazioni come fogli di lavoro, archivi e
documenti, grazie all'utilizzo di un software specifico
denominato "groupware".
Webcast
Letteralmente web + (broad)cast, la trasmissione o la
registrazione di un evento su web. E' un sistema
efficace per inviare audio, video e slides
contemporaneamente a più persone collegate attraverso
un ambiente web.
Workshop
Gruppo di lavoro o seminari di studi inseribili
all'interno di percorsi formativi.
Workspace (Area di lavoro personale)
Le piattaforme di e-learning normalmente mettono a
disposizione degli studenti registrati un'area di lavoro
chiamata Personal Workspace che presenta i corsi e le
attività di studio collegate cui sono iscritti.
Web Lectures
Costituiscono la forma più semplice dei CBT. Con le
Web lectures si può erogare un'istruzione passiva
mediante l'utilizzo di grafica semplice e di testo - ad
esempio presentazioni Powerpoint o Freelance,
accompagnate da audio streaming.
World Wide Web (WWW o W3 o Web)
Acronimo di World Wide Web, è un sottoinsieme di
risorse Internet basato sul protocollo di trasferimento
dati http (vedi) navigabile in forma di ipertesto (vedi).
Molto spesso viene fatto coincidere con Internet stessa,
mentre ne è solo una parte.
Possono essere utilizzate per diffondere informazioni a
grandi quantità di utenti, nella stessa forma in cui sono
state inizialmente presentate ad un piccolo gruppo.
Webmaster
WYSIWYG (What You See is What You
Get)
Persona responsabile della gestione tecnica di un server
Web. La si può contattare per malfunzionamenti tecnici
riguardanti il sito di cui è responsabile.
Modalità di visualizzazione dei documenti tipica di una
interfaccia grafica, che permette all'utente di visualizzare
a video ciò che si otterrà in stampa. Nei software
utilizzati per la produzione di materiale didattico
(authoring tools) questa funzione si riferisce soprattutto
alla possibilità, di "vedere" in anteprima quale sarà il
Web server
Programma che, su richiesta, mette a disposizione
pagine Web.
217
risultato di comandi, istruzioni, macro utilizzate per
realizzare una sequenza di studio, che vedranno gli
studenti sul loro computer.
XML (Extensible Markup Language)
Metalinguaggio universale sviluppato dal World Wide
Web Consortium (W3C) nel 1998 che permette di
creare dei linguaggi personalizzati di markup. In XML
le informazioni specifiche di un'applicazione sono
contenute all'interno di "tag", marcati da parentesi < >,
che descrivono il contenuto di un documento. Ogni tag
definisce una tipologia di elemento e, delimitando con
tag ogni singolo dato, si è in grado di comprenderne la
struttura anche se non se ne conosce l'applicazione che
l'ha generata. I dati presenti nel linguaggio sono
autodescrittivi, e possono essere compresi ed elaborati
da più utenti. Inoltre essi possono essere gestiti anche in
futuro quando le applicazioni che li hanno generati
saranno diventate obsolete. XML, quindi, si caratterizza
per la semplicità con cui è possibile scrivere documenti,
condividerli e trasmetterli nel Web e permette di
superare il grosso limite attuale del Web, che è quello
della dipendenza da un tipo di documento HTML,
singolo e non estensibile. L'estensibilità è una
caratteristica peculiare dell'XML, in quanto è possibile
per i programmatori riutilizzare le tipologie
didocumenti
XML
esistenti
semplicemente
estendendole con nuovi tag, lasciando che gli elementi
chiave del documento originale rimangano
comprensibili da tutti gli utilizzatori.
ZIP
Formato di compressione file più diffuso al mondo,
originariamente sviluppato da Phil Katz, i cui
programmi PKZip e PKUnZip effettuano,
rispettivamente, il lavoro di compressione e di
decompressione.
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