UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN RELAZIONI PUBBLICHE E RETI MEDIALI A.A. 2008/2009 Sessione straordinaria TESI DI LAUREA ACCOUNTABILITY NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE L ‟ O P P O R T U N I T A‟ D E L L‟ A P P R E N D I M E N T O I N F O R M A L E Relatore: Prof. Guglielmo Trentin Correlatori: Prof.ssa Franca Roncarolo Prof.ssa Michela Pollone Candidato: Federico Lemut MATR. 333449 Ringraziamenti E‟ doveroso iniziare dal ringraziare i 161, fra colleghi e colleghe, che hanno compilato il questionario ed in particolare Giampiero, Luigi, Marco, Patrizia e Roberto che hanno anche seguito con attenzione l‟attività on-line. Dedico questa tesi ai miei genitori, Maria Grazia ed Ireneo, ed ai miei nipotini, Tommaso e Samuele, perché rappresentano il collegamento tra il presente ed il futuro di un baluardo quale è la famiglia. Grazie, per la serietà, la correttezza e la disponibilità, ai docenti che ho incontrato in questi anni di studio. In particolare alle Prof.sse Franca Roncarolo e Michela Pollone per essersi rese disponibili ad affiancare il Prof. Guglielmo Trentin, cui va anche il merito di aver creduto in questo nostro lavoro. Un grazie per lo sprone a non abbassare la guardia, all‟esempio di impegno e serietà e per l‟amicizia al Dott. Benedetto Buscaino, già Segretario Generale della Provincia di Cuneo ed ora Segretario Generale della Provincia di Torino. Grazie anche ai colleghi dei Sistemi Informativi della Provincia di Cuneo, che hanno dovuto farsi carico del mio lavoro nei periodi di assenza per studio, ed agli amici che non mi hanno fatto mai mancare il loro sostegno. 2 Sommario Abstract 5 Introduzione 7 1 - Accountability 11 1.1 - Comunicazione pubblica e politica 13 1.2 - Trasparenza 17 1.3 - Etica e stakeholders 19 1.4 - Amministrare in rete ed e-government 21 2 - Sviluppo delle risorse umane 25 2.1 - Conoscenza 27 2.2 - Apprendimento 31 2.3 - Verso una formazione permanente 35 3 - La ricerca 39 3.1 - Key issues 41 3.2 - Sviluppo della ricerca 43 3.2.1 - Il disegno della ricerca 43 3.2.2 - La costruzione della documentazione empirica 43 3.2.3 - L’analisi della documentazione empirica 44 3.2.4 - Comunicazione dei risultati 44 3.3 - Strumenti 45 3.4 - Diario attività 49 3.5 - Analisi dei dati 99 3.5.1 - Questionario 1 99 3.5.2 - Attività on-line 115 4 - Conclusioni e prospettive 119 Bibliografia, Links e Normativa 129 3 Bibliografia 131 Links 135 Normativa 139 Appendici 141 A1 - Testi dei questionari 143 A1.1 - Questionario 1 – identikit 144 A1.2 - Questionario 2 – accountability e bilancio sociale 148 A1.3 - Questionario 3 – apprendimento informale 150 A2 - Installare un server web di prova 153 A3 - Installare l‟ambiente Docebo 165 A4 - Glossario collaborativo 171 A5 - Glossario ASFOR 183 4 ABSTRACT Una ricerca focalizzata sulla relazione tra accountability nella pubblica amministrazione e sviluppo delle risorse umane, alla ricerca di un metodo per migliorare efficacia ed efficienza della PA. Le chiavi di ricerca sono state, quindi, orientate a far emergere dati sulle modalità di formazione, di collaborazione/cooperazione e di quanto queste si possano avvantaggiare dall‟attenzione all‟apprendimento informale quale strumento di emersione della conoscenza tacita e del suo consolidarsi in conoscenza esplicita a disposizione delle organizzazioni. Il processo di ricerca, dopo un anno di preparazione, si è concretizzato nell‟attività on-line, gestita interamente in proprio con l‟attivazione di un ambiente LMS (Learning Management System) open source di progettazione italiana. I risultati confermano che il dipendente pubblico non è insensibile alla formazione ed all‟aggiornamento. Trattandosi di formazione per adulti si deve tenere in considerazione i temi legati all‟andragogia (scienza dell‟apprendimento negli adulti). Si aprono così prospettive per l‟inserimento, nelle organizzazioni, di una cultura della valorizzazione dell‟apprendimento dell‟individuo quale strumento di efficienza per le organizzazioni stesse e per l‟efficacia delle politiche di sviluppo di servizi migliori a costi minori. 5 6 INTRODUZIONE Viviamo in una società in cui lo scenario tecnologico si intreccia con quello sociale e viceversa. Ciò si riflette nella molteplicità di proposte ed il loro continuo sovrapporsi e, in alcuni casi, contraddirsi. E‟ una società che, nel bene e/o nel male, chiede maggiore specializzazione e, contemporaneamente, una visione a 360° di se stessa. Lo sviluppo della tecnologia, in particolare quella legata all‟informazione, non è esclusa dal vivere questa apparente contraddizione e, pertanto, può essere considerato sia quale parte della causa che come parte della soluzione. Un esempio semplice della tecnologia quale causa è sotto gli occhi di tutti quando in qualsiasi attività apportiamo un cambiamento che modifica la precedente procedura: il cambio di un software applicativo, quale potrebbe essere quello che gestisce la contabilità di una società o di un ente, è sempre accompagnato da un periodo in cui si fanno le registrazioni su entrambi i sistemi ed un periodo nel quale il personale è costretto, oltre al normale lavoro, a seguire corsi di formazione. E tralasciamo gli aspetti puramente tecnici della migrazione dei dati da un applicativo all‟altro. Ecco, è presumibile che per un periodo più o meno breve qualcuno potrebbe essere portato a pensare di aver fatto male a lasciare la vecchia via per la nuova. Superato questo periodo, se le scelte fatte per giustificare il cambio si rivelano corrette, lo scenario sarà quello di aver reso più efficienti i processi svolti con l‟applicativo. Ciò porta a verificare che la tecnologia, se usata in modo proprio, nel giusto contesto diviene una soluzione di uno di quei problemi che impropriamente a prima vista vengono imputati proprio alla tecnologia. Il proposito di questa tesi è di focalizzare l‟attenzione sulla valenza positiva dell‟apprendimento informale sulle attività dei singoli e sul riflesso che porta ai procedimenti tipici dell‟attività di enti ed aziende. 7 Nei due prossimi capitoli vengono introdotti alcuni termini allo scopo di creare un linguaggio comune e condiviso per affrontare la trattazione di quelli successivi. Per questo motivo negli allegati viene riportato un glossario collaborativo costruito per integrare le definizioni che per motivi di impianto del testo non possono essere approfondite nel testo. Tornando alle prime parole di questo paragrafo non possiamo non considerare altri due aspetti legati alla società ed alla tecnologia: la rapidità dei tempi di risposta e l‟affidabilità della risposta. La capacità di risolvere un problema in tempi brevi è uno degli aspetti fondamentali in una società in cui la concorrenza è la base del mercato del lavoro. L‟affidabilità della risposta dovrebbe permettere di giungere alla miglior soluzione. E la ricerca della miglior soluzione, specifica ed in tempi brevi, è praticabile in una società in cui l‟informazione gira liberamente, perché la libertà di circolazione permette di far crescere il patrimonio delle conoscenze, renderlo più comprensibile e disponibile ad un maggior numero di individui. Individui che sono i veri possessori delle proprie conoscenze e, pertanto, dovrebbero essere primariamente orientati ad accrescerle. Spesso uno dei limiti alla circolazione della conoscenza è la paura degli individui di perdere parte del loro potere condividendo la loro conoscenza. Ecco perché questa tesi sperimentale ha sondato il campo, alla ricerca di una fotografia dello stato attuale, e ha attivato uno spazio di formazione e di condivisione per stimolare alcuni temi da cui sono stati raccolti dati sulla predisposizione degli individui a condividere le conoscenze e la propensione a formarsi seguendo percorsi personalizzati sulle proprie disponibilità di tempo ed esigenze di lavoro. I dati forniscono anche informazioni sui piani formativi aziendali, su come il tempo dedicato alla formazione del dipendente viene considerato e come il dipendente lo considera. In pratica si analizza come l‟apprendimento informale si inserisce nel discorso più ampio della formazione continua. 8 In particolare, per legare a temi di attualità e per la multidisciplinarietà della tesi, si è indagato sul possibile riflesso di una migliore formazione, anche se informale, su trasparenza ed etica per portare, nelle conclusioni, un contributo pratico e propositivo. Per esperienza personale del candidato, dipendente della Provincia di Cuneo, quando il discorso entra nel merito, si fa riferimento principalmente alla pubblica amministrazione, anche se la maggior parte delle considerazioni saranno applicabili, con la giusta tara, ad ogni azienda ed ente. La tesi, è partita dall‟assunto che un‟organizzazione responsabile e trasparente (accountable) ha più probabilità di essere stabile nel lungo periodo, ed ha messo in evidenza se, e come, l‟apprendimento informale giochi un suo ruolo fondamentale per gli individui e le organizzazioni per le quali lavorano. In particolare si è analizzato come lo sviluppo e l‟incentivazione dell‟apprendimento informale, nella pubblica amministrazione, possa produrre un‟onda lunga che può tradursi in ripercussioni positive sulla carriera dei singoli e sulle performance dell‟organizzazione. La ricerca si è sviluppata su tre stadi, associati alla somministrazione di altrettanti questionari: 1) Creazione di una comunità di persone per “fotografarne” il percorso formativo e la propensione a formarsi ulteriormente anche dopo l‟inserimento nel mondo del lavoro; 2) condivisione delle conoscenze e confronto sul tema (diretto) della responsabilità (accountability); 3) valutazione dell‟esperienza di apprendimento informale (tema indiretto) vissuto durante il secondo stadio. Pertanto si è proceduto alla raccolta di dati attraverso questionari cartacei ed on-line e la predisposizione di un ambiente di formazione e collaborazione on-line attraverso il quale introdurre stimoli e studiarne gli effetti. Sono stati invitati a rispondere al primo questionario circa 800 dipendenti pubblici (delle Province di Cuneo, Genova e Torino, dei Comuni di Cuneo e Barge, della Comunità Montana delle Valli Po, Bronda e Infernotto). 9 Sono ritornati 161 questionari compilati (circa il 20% degli inviti) che costituiscono una base di dati significativa. 10 1 - ACCOUNTABILITY Parliamo di accountability in questo capitolo che introduce i concetti di comunicazione (politica e pubblica), di trasparenza, di etica e di stakeholder, proprio perché la maggior parte delle azioni della pubblica amministrazione devono essere orientate al soddisfacimento dei propri stakeholder, all‟agire nel rispetto del quadro normativo avendo fra gli scopi principali quello di essere “accountable” per i propri interlocutori. Di qui in avanti sarà usato il termine inglese che nel dizionario di quella lingua viene tradotto (in modo improprio e riduttivo) con la parola “responsabilità”. Diamo ora una sintetica definizione: “il termine inglese accountability, difficile da tradurre adeguatamente in italiano nel suo pieno significato, indica sostanzialmente il dovere di informare tutti gli interessati su come si è adempiuto alle responsabilità nei loro riguardi”. (Freeman e altri, 2007). La forma più diffusa di comunicazione dell‟accountability consiste in documenti pubblicati specificamente ed esclusivamente per “rendere conto” a consuntivo sull‟adempimento delle proprie responsabilità (ad esempio, bilancio di esercizio e bilancio sociale) o indirettamente come nel caso dei codici etici che regolano i comportamenti atti a rispettare i propri impegni, lasciando che la verifica della conformità risulti attraverso documenti quali i bilanci sociali (ovvero attraverso i documenti di accountability diretta) (cfr. Freeman e altri, 2007). Nella trattazione che segue, se non specificato diversamente, i riferimenti normativi sono riferiti alla legislazione italiana. 11 12 1.1 - COMUNICAZIONE PUBBLICA E POLITICA E‟ bene chiarire quali siano i compiti della comunicazione riferita alla pubblica amministrazione perché, spesso, vi è confusione e/o sovrapposizione tra la comunicazione dei diversi attori. In particolare è facile che il sistema politico (attore della comunicazione politica insieme al sistema dei media ed ai cittadini), stante la situazione di campagna elettorale permanente, tenda a concepire la comunicazione pubblica come asservita ai propri bisogni di mediatizzazione della politica con la “complicità” di un sistema dei media alla ricerca della “notizia da vendere” più che dell‟informazione da fornire ai cittadini per conoscere e, quindi, partecipare attivamente al processo democratico che li vede coinvolti non solo nel ruolo di elettori passivi, di voti da “contare” perché i partiti contino. Prima di entrare nello specifico delle differenze tra comunicazione pubblica e comunicazione politica è bene ricordare che la Comunicazione (con la C maiuscola) è cosa ben differente dalla informazione o, peggio ancora, dalla propaganda. Essa introduce il concetto stabile di ascolto, di attenzione alla risposta del destinatario del messaggio. Inoltre è utile ricordare brevemente il concetto di “rumore”, inteso come qualsiasi interferenza che pregiudica la comprensione del messaggio, alterando e/o modificando durante la trasmissione (riferimento ad ambiente ed a canale trasmissivo). La tendenza della comunicazione politica si rifà principalmente alla funzione conativa del messaggio, ossia “cerca di influenzare il destinatario imponendogli degli ordini per indurlo a un modo di sentire o di fare, o ad assumere un determinato comportamento o a compiere qualche gesto o atto” (Lemut, 2007). Fatte queste premesse passiamo ora a dare una definizione di Comunicazione, Comunicazione Politica e Comunicazione Pubblica elaborate nel wiki collaborativo dell‟attività on-line di questa tesi (il wiki completo è riportato negli allegati): Comunicazione Dal latino "cum" (con) e "munire" (legare, costruire) e, sempre dal latino, da "communico" (mettere in comune, far partecipe). 13 In italiano il verbo "comunicare" assume il significato semantico di "far conoscere", "rendere noto". La "comunicazione" si differenzia dalla "informazione" per la caratteristica di essere bidirezionale. In questo wiki approfondiremo e confronteremo due forme specifiche di comunicazione: la comunicazione politica; la comunicazione pubblica. Comunicazione politica L'espressione "comunicazione politica" è la combinazione di due vocaboli famigliari ed aiuta a stabilire un nesso di reciprocità tra i due mondi della comunicazione (la televisione, la stampa, l'informazione) e della politica (partiti, leader, candidati, parlamento). Dietro questa apparente semplicità si cela una realtà di difficile definizione, poiché la comunicazione politica sconfina in più territori, che spaziano dalla politologia alla sociologia, antropologia, dalle scienze della comunicazione e dell'opinione pubblica alla psicologia, alla retorica, alla pubblicità. Quindi, una delle peculiarità della comunicazione politica è il suo carattere interdisciplinare. Gli attori della comunicazione politica sono: il sistema dei media; il sistema politico; i cittadini. Bibliografia: G. Mazzoleni, La comunicazione pubblica, Ed. il Mulino Manuali, Bologna, 2004 Comunicazione pubblica La comunicazione pubblica include le relazioni dell'ente con i media (attraverso l'ufficio stampa), con i cittadini (attraverso l'ufficio per le relazioni con il pubblico - Urp) e con i dipendenti (attraverso la comunicazione interna). Il lungo cammino che porta alla comunicazione pubblica passa attraverso le fasi di: segreto d'ufficio; propaganda; informazione; comunicazione. La legge 150/2000 introduce una nuova idea di comunicazione pubblica. Le principali novità che introduce: Pubblicità: gli enti locali potranno darsi uno o più Regolamenti per la diffusione e le modalità delle forma di comunicazione a carattere pubblicitario. Non sono previsti termini nè sanzioni per le Amministrazioni inadempienti. 14 Portavoce: la figura coadiuva i vertici dell'ente nella comunicazione soprattutto di tipo politico. Il portavoce può anche essere assunto dall'esterno, con contratto a tempo, ed è soggetto ad incompatibilità con l'attività professionale sui mass-media. Ufficio Stampa: svolge l'attività di informazione di tipo istituzionale. E' composto da giornalisti dipendenti dell'ente o reclutati all'esterno. Comunicatore pubblico: è una delle novità introdotte dalla normativa. Pur non definendola, la legge afferma che la comunicazione con i cittadini deve essere svolta da una "nuova" figura professionale. Piano di comunicazione: è il documento programmatico che impegna ogni Amministrazione a definire i campi di intervento e gli obiettivi che ogni anno si pongono in questo settore. Rappresenta anche un elemento professionalizzante per il comunicatore pubblico o il capo ufficio stampa. Uffici per le Relazioni con il Pubblico: gli Urp cambiano volto. Appositi regolamenti ne precisano le nuove funzioni (come la verifica della qualità dei servizi, le attività di comunicazione interna, il coordinamento dei sistemi tecnologici). Formazione: un decreto presidenziale definisce le modalità di formazione e aggiornamento del personale delle pubbliche amministrazioni che attualmente si occupa di informazione e comunicazione. Il sistema formativo pubblico e privato partecipa ai processi di formazione. Profili professionali: i profili professionali per le diverse attività di informazione e comunicazione vengono teoricamente riconosciuti e la loro definizione è regolamentata con apposita contrattazione collettiva. Esperienze consorziate: la legge concede la possibilità ai piccoli Comuni di attivare esperienze consorziate di Urp e uffici stampa al servizio di più enti. Fiere e rassegne: la normativa riconosce che la partecipazione a fiere o rassegne di settore appartiene all'attività di comunicazione e informazione. Bibliografia: - A. Rovinetti, Comunicazione pubblica Sapere & Fare, Ed. Il Sole 24 Ore SpA, Milano, 2006 Anche se non si tratta di definizioni esaustive, da esse si può cominciare a trarre le considerazioni utili allo sviluppo della tesi: - la comunicazione politica (ed anche partitica) “è il prodotto della libertà di manifestazione del pensiero, di associazione e di competizione per la rappresentanza e difesa degli interessi” (Mazzoleni, 2004); - gli attori della comunicazione politica sono il sistema politico, il sistema dei media ed i cittadini/elettori (quest‟ultimo anche nelle sue forme immateriali di opinione pubblica ed elettorato); - la comunicazione pubblica, così come è stata riorganizzata dalla Legge 150 del 2000 è un sistema di relazioni delle pubbliche amministrazioni con i media (attraverso l‟Ufficio 15 Stampa), con i cittadini (attraverso l‟Ufficio per le Relazioni con il Pubblico) e, con i propri dipendenti (attraverso la comunicazione interna). La confusione e/o sovrapposizione di cui si accennava all‟inizio potrebbe essere semplicemente figlia di una mancanza di chiarezza sui compiti dei vari attori e di una superficiale conoscenza dei flussi comunicativi tra le figure coinvolte nella comunicazione. 16 1.2 - TRASPARENZA Il concetto di trasparenza, per le pubbliche amministrazioni, viene ad assumere forma concreta con la promulgazione della Legge 241 del 1990. In essa, oltre a venir stabilite norme precise sull‟iter dei procedimenti amministrativi, viene riconosciuto al cittadino il diritto di accedere ai documenti amministrativi, ai provvedimenti e alle fonti, garantendogli la possibilità di partecipare al procedimento che lo riguarda. E‟ necessario ricordare perché fu necessario un intervento normativo per garantire il diritto alla partecipazione: “il diritto pubblico è posto per l‟organizzazione e l‟attività dei pubblici poteri come centri organizzativi della collettività, per la cura degli interessi generali di essa. Non cura (per definizione) interessi propri ma altrui (della collettività). Tali interessi devono essere curati. Perciò i pubblici poteri non possono operare in posizione di autonomia, perché i fini della loro azione sono predeterminati ed esterni rispetto ad essi stessi. Da ciò deriva il carattere inderogabile e sempre cogente delle norme di diritto pubblico, salve eccezioni” (Cerulli Irelli, 2002). Anche se il gergo è tipico dei giuristi si può comprendere che per garantire parità di trattamento e la tutela ai cittadini è necessario che i poteri pubblici si muovano all‟interno del quadro normativo senza prendere iniziative in autonomia. Tornando alla sfida che la legge 241/1990 ha posto alle pubbliche amministrazioni si può intravvedere un primo passo per scindere l‟intreccio tra vertici politici e gestione amministrativa e la conseguente sudditanza ai ruoli politici causa di inefficienza nella pubblica amministrazione. E di qui nasce l‟esigenza di definire ed approfondire il concetto di etica, con particolare riferimento all‟azione dei poteri pubblici. Uno dei limiti attuali più gravi all‟azione efficiente della pubblica amministrazione è il ricorso costante all‟adozione dei requisiti minimi per non incorrere in sanzioni amministrative. Realizzare qualcosa che superi i requisiti minimi sicuramente comporta maggiori responsabilità da parte del funzionario pubblico preposto e maggiori costi. E così diviene facile nascondersi dietro il paravento della necessità di contenere la spesa pubblica. 17 L‟introduzione dei concetti di trasparenza e partecipazione dei cittadini ai procedimenti che, in qualche modo, li coinvolgono ha dato un nuovo impulso al concetto di comunicazione pubblica. La storia di ciò che poteva “essere detto” parte dal segreto d‟ufficio (fino al inizio „900), passa per il periodo della propaganda (ventennio fascista), per giungere in successione ad un periodo di informazione e, successivamente agli interventi legislativi, a quella che oggi dovrebbe essere l‟era della comunicazione. Oggi la piena evoluzione della comunicazione, nelle pubbliche amministrazioni, trova ancora alcune sacche di resistenza, più umane che tecnologiche. Umane perché in molti casi la resistenza ha come origine la paura di perdere potere o di essere giudicati. Queste paure hanno la loro applicazione nel “principio” del “faccio il minimo di legge”. Si può parlare di resistenza volontaria. In altri casi le resistenze sono involontarie, nel senso che in mancanza di chiare direttive per il personale può essere difficile eseguire correttamente le proprie mansioni. Inoltre, involontarie sono anche quelle resistenze determinate dalle difficoltà di adeguare il personale all‟uso di nuove tecnologie in continua evoluzione. Le resistenze, volontarie e/o involontarie, sono qui trattate superficialmente con l‟intento di introdurre una tematica di cui si deve tenere conto nel processo di rendere trasparente la pubblica amministrazione. Merita una puntualizzazione il concetto del “fare il minimo di legge”: nelle intenzioni del legislatore, nella accezione positiva, si deve intendere come risultato minimo che si deve garantire all‟utente per la qualità dei servizi erogati dell‟organizzazione; nell‟applicazione dei responsabili dei servizi diviene, sovente, prioritariamente scusa per “coprirsi le spalle”, dimenticando che alla base del contratto tra l‟organizzazione ed i propri stakeholder vi è la soddisfazione delle esigenze e necessità dell‟utenza. Il taglio indiscriminato delle risorse a disposizione degli enti pubblici è un argomento che viene impropriamente utilizzato per giustificare questo atteggiamento, a discapito della qualità del servizio stesso e della soddisfazione dell‟utenza. 18 1.3 - ETICA E STAKEHOLDERS L‟etica sia a livello di organizzazione (siano enti pubblici che aziende private) che a livello di individuo può essere la via di uscita da un quadro di sfiducia e disaffezione verso la res publica. Ed il passaggio avviene attraverso il riconoscimento dei portatori di interessi (stakeholders) e non solo dei portatori di quote di capitale (shareholders). La recente crisi economica globale ci deve riportare a considerare valido il concetto di ottimo paretiano (o efficienza paretiana) che si realizza quando l‟allocazione delle risorse è tale che non sono possibili miglioramenti paretiani al sistema: cioè non è più possibile migliorare la condizione di un soggetto senza peggiorare la condizione di un altro. La teoria degli stakeholder ci viene utile per la definizione degli interessi in gioco, dei loro portatori (funzione descrittiva), per definire un framework con cui esaminare le connessioni fra la pratica dello stakeholder management ed i risultati dei vari obiettivi delle performance dell‟organizzazione (funzione strumentale), per definire una base normativa (funzione normativa) e per suggerire atteggiamenti, strutture e pratiche che nel loro insieme definiscono lo stakeholder management (funzione manageriale). (cfr. Freeman, Rusconi, Dorigatti, 2007) La riscoperta dell‟etica impone di rivisitare il proprio, e personale, modo di porsi di fronte alle situazioni di crisi quale quella in essere a livello mondiale. Quando il Ministro Renato Brunetta afferma che nella pubblica amministrazione ci siano dei “fannulloni”, ogni individuo è propenso a dargli ragione per il semplice fatto che ritiene di fare abbastanza. Ecco dove una visione etica deve portare a pensare: ad ogni individuo deve venire il dubbio che la cosa lo riguardi, deve venire naturale fare una autocritica etica prima di concludere superficialmente che la cosa non lo riguardi. La mentalità predominante porta l‟individuo a pensare che a comportarsi da furbetti e fannulloni siano sempre gli altri. 19 Una visione etica impone di considerare i propri stakeholder, a considerare che i propri colleghi ed i propri superiori sono stakeholder, portatori di interessi, perché lo svolgere male o superficialmente i compiti loro affidati si riflette sull‟attività che segue e sul raggiungimento globale dei fini. Quindi un approccio etico dovrebbe suggerire ad ogni individuo di svolgere al meglio le proprie funzioni e non solo per raggiungere il minimo risultato accettabile. Per fare ciò è necessario informarsi su quanto deve avvenire prima della nostra “fetta” di lavoro, formarsi per svolgere al meglio il proprio lavoro e renderlo disponibile per le successive fasi di lavorazione. Da ciò si può intuire quanto la condivisione delle conoscenze sia un aiuto formidabile a migliorare tutte le fasi dei processi di un qualsiasi lavoro. 20 1.4 - AMMINISTRARE IN RETE ED E-GOVERNMENT “Una rete è tanto più efficace quanto più è in grado di valorizzare le risorse e le relazioni dei membri meglio di quanto essi farebbero da soli, o ancora se favorisce una redistribuzione di risorse. Ad esempio, l‟uso e la creazione di beni attraverso Internet evidenziano come gli attori individuali contribuiscono attraverso la strutturazione in organizzazioni a rete, o in reti di organizzazioni, a creare beni collettivi e pubblici” (Berra, 2007) E‟ significativo partire da questa affermazione perché coniuga in modo efficace la relazione esistente tra rete, valorizzazione delle risorse e redistribuzione delle stesse. E pertanto introduce anche il tema della formazione di una conoscenza condivisa e della sua distribuzione. Entrambi gli aspetti necessitano di una rete, sociale e tecnologica, per produrre effetti benefici sulla popolazione e sulle sue attività (sia profit che non profit). La rete assume il duplice significato di supporto (canale per il trasferimento dei dati) e di ambiente (per la condivisione dei dati trasferiti) esaltando sia la dimensione tecnologica che quella sociale (ricordiamo che le organizzazioni sono composte di individui e che è sempre verso individui che è orientata l‟azione delle organizzazioni). E‟ necessario tenere in considerazione le implicazioni dovute al divario digitale, ovvero dell‟ostacolo tecnologico alla disponibilità della rete per alcune porzioni non trascurabili di popolazione, sia nei paesi cosiddetti progrediti che in quelli in via di sviluppo. Amministrare, con riferimento alla definizione estratta da www.sapere.it, significa “curare affari pubblici o privati, propri o altrui”. Mentre risulta facile intuire cosa si intenda per cura di interessi privati, quando si associa l‟aggettivo “pubblica” per qualificare il termine “amministrazione” ciò diviene difficoltoso perché si entra in una sfera in cui la definizione degli “interessi pubblici” viene mediata dai procedimenti democratici di rappresentanza degli interessi stessi. 21 Il termine di amministrazione pubblica è riferibile, in senso oggettivo, alla funzione pubblica consistente nell‟attività volta alla cura degli interessi della collettività e, in senso soggettivo, all‟insieme dei soggetti che esercitano tale funzione. In senso soggettivo l‟amministrazione pubblica è costituita, in primo luogo, dagli organi e uffici, organizzati in strutture cui sono preposti membri dell‟organo di indirizzo politico. Tornando alla rete ed alle tecnologie prestate all‟amministrazione pubblica, se si potesse ridurre ad uno slogan potrebbe essere: “Innovazione per governare e governare l‟innovazione”. Le tecnologie dell‟informazione e delle telecomunicazioni sono, come evidenziato nella relazione annuale 2004 del Centro Nazionale per l‟Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA), presentata a Roma il 5 giugno 2005, uno dei fattori produttivi essenziali. Nel citato rapporto si specifica che la spesa informatica della pubblica amministrazione è di tre miliardi di euro, di cui un miliardo e settecento milioni riferibili alle amministrazioni centrali ed un miliardo e trecento milioni alle amministrazioni locali. E-government significa utilizzo delle tecnologie informatiche nella pubblica amministrazione e in tutti i processi amministrativi nonché erogazione di servizi pubblici finalmente capaci di corrispondere in modo più efficace e trasparente alla domanda collettiva di prestazioni efficienti. Per e-government si intende quindi un amministrazione pubblica on-line, che dispone di servizi efficienti, dinamici e moderni, il cui presupposto è un nuovo modo di pensare e di regolare giuridicamente il rapporto tra privati e pubblica amministrazione. Per i cittadini l'e-government significa, concretamente, la fine di procedure farraginose e di lunghe file e anche non dover più fornire reiterate volte informazioni di cui la pubblica amministrazione è già in possesso. Per quanto riguarda le imprese, l'amministrazione on-line permette di migliorare la competitività riducendo il costo dei pubblici servizi. L'e-government consente di accrescere la trasparenza, assicurare la parità di accesso ai servizi, rafforzare la partecipazione dei cittadini ai processi democratici e all'elaborazione delle politiche pubbliche. 22 E-government è quindi anche indice di efficienza della Pubblica Amministrazione e di incremento delle sue capacità di fornire sul territorio informazione, documentazione e servizi a favore di associazioni, categorie, imprese e singoli cittadini. Come evidenziato nel sito del dipartimento per l‟Innovazione e le Tecnologie, il modello che si vuole implementare è quello di una Pubblica Amministrazione orientata all'utente, cittadino ed impresa, fornitrice di moderni servizi, creatrice di valore pubblico, con cui sia facile operare. Una Pubblica Amministrazione efficiente e trasparente nei suoi compiti e nel suo grande patrimonio informativo, è anche e soprattutto un fattore di innovazione e di competitività. Proprio per questo motivo, negli ultimi anni, gli interventi normativi attuati a livello di egovernment si sono susseguiti rapidamente. 23 24 2 - SVILUPPO DELLE RISOR SE UMANE In questo capitolo sviluppiamo il tema riferito sia agli individui che alla organizzazione di cui fanno parte. E‟ vero che uno sviluppo della risorsa umana ha effetto anche sull‟organizzazione cui appartiene, ma è anche, e prioritariamente, vero che lo “sviluppo” è valore che acquisisce la risorsa umana. Questo valore acquisito fa si che l‟individuo diventi veramente una “risorsa” nel senso letterale. E‟ per questo motivo che questo capitolo affronta i temi della conoscenza e dell‟apprendimento per arrivare a suggerire una “formazione libera” in cui l‟individuo è parte attiva, sfruttando le possibilità oggi offerte dalla rete sia come mezzo che come strumento. 25 26 2.1 - CONOSCENZA Partiamo, anche in questo caso dalla definizione raccolta nel wiki collaborativo: La definizione data dal Dizionario della lingua italia DeMauro è: "il conoscere qcs., il possedere una nozione o un insieme di nozioni organizzate, l'avere una cognizione: la c. della storia è importante per capire gli avvenimenti attuali | il complesso delle nozioni o cognizioni possedute". Un'altra definizione di conoscenza potrebbe essere questa (da:Apprendimento in Rete e condivisione della conoscenza, G. Trentin, Franco Angeli ed., 2004, pag. 37): Le idee e le comprensioni che un'entità sviluppa e che usa per intraprendere azioni efficaci nel raggiungimento di uno specifico obiettivo. Tale conoscenza è specifica di quell'entità che l'ha creata. Per capire ancora meglio cosa sia la conoscenza è utile accennare alle differenze che esistono con l'informazione. Per prima cosa, l'informazione è facile da trasmettere mentre non lo è altrettanto trasferire conoscenze (questo è molto più lento e articolato in quanto prevede un'introiezione dei concetti, una comprensione e la possibilità di adattare ciò che si è appreso alla vita pratica). Molti studiosi, a riguardo, non utilizzano il termine trasferimento di conoscenza, bensì descrivono questo processo come induzione. Ritornando alla conoscenza, essa può essere schematicamente divisa anche in: conoscenza razionale: è la conoscenza di stampo scientifico (è definita anche esplicita); conoscenza intuitiva: è la conoscenza non codificata esplicitamente (è definita anche tacita). Dunque, tra le altre cose, la conoscenza ha un ruolo fondamentale per “intraprendere azioni efficaci nel raggiungimento di uno specifico obiettivo” (Trentin, 2004). Questo è il principale motivo per il quale trattiamo questo argomento all‟interno di questo capitolo che riporta l‟argomento allo sviluppo delle risorse umane. La conoscenza è la ricchezza dell‟individuo, ma è una cosa che può essere trasferita, divenendo ricchezza della comunità o dell‟organizzazione. Per poter essere trasferita, la conoscenza, deve essere stata, in qualche modo, resa esplicita. Esplicitare la conoscenza è un processo di codificazione, che apre la strada alla 27 condivisione e trasmissione della conoscenza stessa. Inoltre il processo di esplicitazione della conoscenza da tacita ad esplicita, nella maggior parte delle situazioni, svolge la funzione di rendere più chiare le nozioni allo stesso individuo che le sta codificando, trasformando l‟atto stesso in apprendimento (di cui si parla nel paragrafo successivo). Ora veniamo ad uno dei limiti allo scambio della conoscenza: anche le informazioni, secondo le leggi dell‟economia, sono un bene di scambio e la conoscenza di più o meno informazioni può influenzare il futuro degli individui e delle organizzazioni. Pertanto la paura che qualcuno “ci faccia le scarpe” o “si faccia bello” con le nostre idee è un freno allo scambio di conoscenza. Quando si entra nella spirale della paura della conoscenza è l‟organizzazione che perde la possibilità di svilupparsi e anche solo di mantenersi allo stato attuale di efficienza della sua struttura ed efficacia delle proprie azioni. Dovrebbe essere interesse prioritario di ogni organizzazione coinvolgere il proprio personale in attività di condivisione della conoscenza. La circolazione delle idee e il confronto “fra pari” è alla base dello sviluppo di buone pratiche, di buone idee e possibilità di risparmio sia di risorse economiche che umane. Inoltre un individuo che partecipa ad un processo di condivisione delle conoscenza migliora le proprie motivazioni professionali, non legandole esclusivamente alla remunerazione economica. Su questa linea di lettura dell‟importanza della conoscenza si inseriscono anche gli interventi dell‟Unione Europea, in particolare del programma di riforme economiche che prende il nome di “Strategia di Lisbona”, definito nella riunione straordinaria tenutasi a Lisbona nel marzo del 2000. L‟obiettivo espressamente dichiarato è quello di fare dell‟Unione “la più competitiva e dinamica economia della conoscenza entro il 2010”. Per la prima volta i temi della conoscenza sono individuati come portanti, pur essendo un documento che spazia in tutti i campi della politica economica: innovazione ed imprenditorialità; riforma del welfare e inclusione sociale; capitale umano e riqualificazione del lavoro; uguali opportunità per il lavoro femminile; liberalizzazione dei mercati del lavoro e dei prodotti; 28 sviluppo sostenibile. Nel 2005 la Commissione ha deciso di concentrare l‟attenzione sulle azioni da svolgere piuttosto che sugli obiettivi in cifre da raggiungere. La data del 2010 e gli obiettivi riguardanti i diversi tassi di occupazione non vengono quindi più presentati come priorità. Per stimolare la crescita, la Commissione intende: rendere l‟Unione Europea più attraente per gli investitori e i lavoratori, sviluppando il mercato interno, migliorando le normative europee nazionali, garantendo mercati aperti e competitivi tanto in Europa quanto all‟esterno e, infine, ampliando e migliorando le infrastrutture europee; incoraggiare la conoscenza e l‟innovazione, migliorando l‟investimento nella ricerca e nello sviluppo, facilitando l‟innovazione, l‟adozione delle tecnologie dell‟informazione e della comunicazione e l‟utilizzazione sostenibile delle risorse, nonché contribuendo alla creazione di una sana base industriale europea. In particolare, in merito a posti di lavoro più numerosi e di migliore qualità, la Commissione prevede segnatamente di investire ulteriormente nel capitale umano tramite il miglioramento dell‟istruzione e delle competenze, adottando un programma comunitario per l‟istruzione e la formazione durante l‟intero arco della vita. Infine, sempre nel 2005, veniva proposta la designazione, presso ogni amministrazione nazionale, di una “Signora” o di un “Signor Lisbona”, persona incaricata di controllare l‟attuazione delle riforme stabilite nel quadro della Strategia di Lisbona. 29 30 2.2 - APPRENDIMENTO Parliamo di apprendimento dopo aver introdotto la conoscenza, ma non perché si sia data priorità alla conoscenza piuttosto che all‟apprendimento. Ora vediamo un breve definizione: Apprèndere (tr.): prendere, far proprio con la mente, con l‟intelletto, e quindi imparare. (Gabrielli, Grande Dizionario Illustrato della Lingua Italiana) Apprendere è un atto spesso involontario o non completamente cosciente, al di fuori di percorsi di apprendimento formali. In questa tesi ci occupiamo principalmente dell‟apprendimento informale. Secondo la definizione di apprendimento reperibile su Wikipedia, l‟enciclopedia libera, e riportata anche nel wiki collaborativo: l'apprendimento è la modificazione del comportamento che si basa sull'esperienza e che dura nel tempo. Non si deve confondere con la maturazione dell'individuo, ne con l'assunzione di sostanze stupefacenti, malattie e stati di affaticamento che alterano il comportamento dell'individuo solo per un certo periodo di tempo. L'apprendimento è un processo "esperienza-dipendente"; infatti, le nostre esperienze possono influenzare significativamente le nostre connessioni neuronali e le nostre strutture cerebrali. Dal punto di vista psicologico, l'apprendimento è una funzione dell'adattamento nel comportamento di un soggetto, risultato da una esperienza. Dunque, l'apprendimento è un processo attivo di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell'adattamento, dovuto a stimoli esterni o interni. Apprendere è adattarsi. Primo punto importante di questa definizione: l'apprendimento come legato ad un cambiamento. Questa caratteristica del processo risulta anche una definizione operativa misurabile negli studi sull'apprendimento stesso. Secondo punto chiave di questa definizione: l'apprendimento come legato all'esperienza e all'esposizione ad uno stimolo. È possibile distinguere l'apprendimento dalla maturazione (che non considera l'esposizione a nessuno stimolo esterno, ma è basata sullo sviluppo e 31 l'affermarsi di stimoli interni all'individuo e alla specie). L'apprendimento tende ad aumentare le differenze tra gli individui, mentre la maturazione tende ad assimilarli ad un unico standard. Cambiamenti del potenziale comportamentale a breve termine, come ad esempio la stanchezza, non costituiscono "apprendimento". Alcuni cambiamenti a lungo termine, viceversa, non dipendono dall'apprendimento ma dall'avanzare dell'età (maturazione) e dal proprio personale sviluppo. L'educazione risulta il tentativo cosciente di promuovere l'altrui apprendimento. « L'apprendimento nell'uomo avviene per circa l'83% attraverso la vista, soltanto per il 10% dall'udito, il resto dagli altri sensi. Dalla medesima indagine di Murgio risulta che un soggetto ricevente ricorda in media il 10% di ciò che legge, il 20% di ciò che ascolta, il 30% di ciò che vede e il 50% di ciò che contemporaneamente vede e ascolta. » (Matthew P. Murgio, Comumunication graphics, 1969) L'apprendimento informale, come dice la parola stessa, è un tipo di apprendimento che non si basa su processi formativi strutturati (come lezioni frontali), ma si fonda sulle attività che normalmente le persone svolgono nell'arco della propria giornata. Questo tipo di apprendimento può, pertanto, essere non intenzionale poiché è possibile che le persone apprendano senza la consapevolezza di farlo; in questi casi si dice che l'apprendimento è di tipo incidentale o derivato dall'esperienza diretta. L'apprendimento informale è particolarmente importante poiché più che nozioni conferisce capacità e mentre le prime sono spesso destinate ad essere superate, le seconde possono continuamente tornare utili ed in contesti completamente differenti. In generale gli individui mettono in atto meccanismi di apprendimento informale tutte le volte che incontrano un problema pratico di qualsiasi tipo e lo risolvono non in linea di principio, ma organizzandosi in maniera da rimediare alla difficoltà incontrata. Per questo motivo la metafora spesso utilizzata per rappresentare la differenza tra apprendimento formale ed informale è quella del pulmino e della bicicletta: il primo, infatti, ti porta da qualche parte, mentre nel caso della bici è necessario che l'individuo si attivi per arrivare alla meta. Un esemplificazione banale di apprendimento formale che implica l'apprendimento informale è lo studio: per esempio, nel momento in cui si studia una nozione di scienze si mettono in pratica meccanismi di apprendimento formale accompagnati da meccanismi 32 informali poiché studiando si impara contemporaneamente il concetto in questione ma anche, inconsapevolmente, a studiare. Mentre poi la nozione di scienze potrebbe essere superata da studi più recenti, realisticamente l'individuo non perderà la capacità di studio acquisita e la applicherà anche nello studio di altri argomenti. Un ultimo accenno sull‟apprendimento per le organizzazioni riguarda la capacità di un‟organizzazione di trasformare la conoscenza e l‟apprendimento dell‟individuo in routine organizzative, rendendo i risultati del processo condivisi nell‟organizzazione ed in grado di sopravvivere alla presenza nella struttura (o in una sua parte) di chi ha generato l‟innovazione. Secondo Nonaka e Takeuchi (1997) la conoscenza organizzativa si crea attraverso un processo a spirale (detta spirale della conoscenza) che prevede l‟interazione fra conoscenza tacita ed esplicita a diversi livelli ontologici (da individuale ad organizzativo). Spirale della conoscenza a TACITA da TACITA esteriorizzazione socializzazione da TACITA a ESPLICITA a TACITA da ESPLICITA combinazione interiorizzazione a ESPLICITA da ESPLICITA La socializzazione è un processo di condivisione di esperienze e di creazione di forme di conoscenza tacita quali modelli mentali e abilità tecniche condivise attraverso l‟osservazione, l‟imitazione e la pratica. L‟output della socializzazione è la conoscenza simpatetica (modelli mentali ed abilità tecniche condivise). L‟esteriorizzazione è il processo di espressione della conoscenza tacita attraverso concetti espliciti in forma di linguaggio, metafora, analogia, concetto, ipotesi o modello. L‟output dell‟esteriorizzazione è la conoscenza concettuale (metafore ed analogie). 33 La combinazione è un processo di sistematizzazione di concetti in un sistema di conoscenze. La realizzazione di questa modalità di conversione di conoscenza implica la combinazione di corpi di conoscenza esplicita fra loro distinti. L‟output della combinazione è la conoscenza sistemica (prototipi o nuove tecnologie di produzione). L‟interiorizzazione è la traduzione concreta della conoscenza esplicita in conoscenza tacita (apprendimento attraverso l‟azione). E‟ un processo a livello individuale che permette ai soggetti di ampliare il proprio ventaglio di azioni potenziali. Attraverso la socializzazione di questa nuova esperienza tacita ricomincia il ciclo virtuoso della creazione di conoscenza organizzativa. L‟output dell‟interiorizzazione è la conoscenza operativa (gestione dei progetti, processo produttivo, utilizzo di nuovi prodotti, implementazione di politiche organizzative). 34 2.3 - VERSO UNA FORMAZIONE PERMANENTE Dopo aver introdotto le definizioni ed alcune considerazioni su conoscenza ed apprendimento, abbiamo gli elementi per concludere questo capitolo. Abbiamo accennato alla Strategia di Lisbona parlando di conoscenza ed ora introduciamo il Programma di istruzione e formazione durante l‟intero arco della vita (2007-2013) che si prefigge di favorire gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e formazione all‟interno dell‟Unione. In particolare, gli obiettivi del programma consistono: nel contribuire allo sviluppo di un insegnamento e di una formazione di qualità, nonché alla promozione di un livello di prestazione elevato, all‟innovazione e al miglioramento della dimensione europea, nonché al miglioramento dei sistemi e delle procedure esistenti; nel favorire la realizzazione di uno spazio europeo dedicato all‟istruzione e alla formazione permanente; nel contribuire a migliorare la qualità, l‟accessibilità e l‟attrattiva delle possibilità di istruzione e di formazione; nel potenziare il loro contributo alla coesione sociale, alla cittadinanza attiva, al dialogo interculturale, alla parità fra donne e uomini e allo sviluppo personale; nel contribuire a promuovere la creatività, la competitività, la capacità di inserimento professionale e il potenziamento dello spirito di iniziativa e dell‟imprenditorialità; nel contribuire ad incrementare la partecipazione delle persone di tutte le età, ivi comprese le persone aventi particolari esigenze e i gruppi svantaggiati; nel promuovere l‟apprendimento delle lingue e la diversità linguistica; nel sostenere lo sviluppo degli strumenti offerti dalle tecnologie dell‟informazione e della comunicazione; 35 nel potenziare il loro ruolo per creare un sentimento di cittadinanza europea nel rispetto dei valori europei e della tolleranza, nonché nel rispetto dei popoli e delle culture; nel promuovere la cooperazione in materia di garanzia della qualità in tutti i settori dell‟istruzione e della formazione; nel contribuire alla qualità favorendo l‟utilizzazione ottimale dei risultati, dei prodotti e dei processi innovativi, nonché lo scambio delle buone prassi. Va dato merito alla Commissione dell‟Unione Europea di aver focalizzato la propria azione anche verso la formazione di una politica della conoscenza e, soprattutto, di aver predisposto programmi che tengono conto che la formazione non è un processo che si conclude in età giovanile prima dell‟inserimento nel mondo del lavoro. Da quel momento inizia una nuova vita della conoscenza e dell‟apprendimento: quella basata anche sull‟applicazione quotidiana delle teorie alla pratica che genera esperienza e buone pratiche per migliorare ulteriormente il proprio modo di lavorare e ragionare. Altro non è che un altro modo di riferirsi alla spirale della conoscenza. Altro aspetto da non sottovalutare è quello legato all‟età degli individui. Per ciò è utile introdurre anche una breve definizione dell‟andragogia. L'andragogia (fonte: wikipedia) è una teoria unitaria dell'apprendimento ed educazione degli adulti. Il termine è stato coniato in contrapposizione a quello di pedagogia, che deriva dal greco παῖς pais, bambino, e ἄγω ago, condurre. Si tratta di un modello incentrato sulla comprensione della diversità di bisogni e interessi di apprendimento degli adulti rispetto ai bambini, che ha trovato in Malcom Knowles il suo massimo esponente. La teoria andragogica sviluppata da Malcom Knowles di basa sui seguenti presupposti fondamentali: 1. Il bisogno di conoscere: gli adulti sentono l'esigenza di sapere perché occorra apprendere qualcosa. Tough (1979) ha scoperto che quando gli adulti iniziano ad apprendere qualcosa per conto loro investono una considerevole energia nell'esaminare i vantaggi che trarranno dall'apprendimento. Il primo compito del facilitatore dell'apprendimento è aiutare i discenti in questo risveglio di consapevolezza (Freire): egli può addurre come minimo degli 36 argomenti sul valore dell'apprendimento nel migliorare l'efficienza della performance dei discenti o della loro qualità di vita. 2. Il concetto di sé del discente: man mano che una persona matura e diventa adulta, il concetto di sé passa da un senso di totale dipendenza ad un senso di crescente indipendenza ed autonomia. L'adulto deve sentire che il proprio concetto di sé viene rispettato dall'educatore e quindi deve essere collocato in una situazione di autonomia (contrapposto a una situazione di dipendenza. 3. Il ruolo dell'esperienza: la maggiore esperienza degli adulti assicura maggiore ricchezza e possibilità d'utilizzo di risorse interne. Qualsiasi gruppo di adulti sarà più eterogeneo - in termini di background, stile di apprendimento, motivazioni, bisogni, interessi e obiettivi - di quanto non accada in gruppi di giovani. Da qui deriva il grande accento posto nella formazione degli adulti sull'individualizzazione delle strategie d'insegnamento e di apprendimento, sulle tecniche esperienziali piuttosto che trasmissive e sulle attività di aiuto tra pari. La maggiore esperienza può avere anche tratti negativi nel senso di una maggiore rigidezza negli abiti mentali, delle prevenzioni, delle presupposizioni e nella chiusura rispetto a idee nuove e diverse modalità di approccio. Un'altra ragione che sottolinea l'importanza dell'esperienza è che, mentre per i bambini l'esperienza è qualcosa che capita loro, per gli adulti essa rappresenta chi sono. Essi cioè tendono a derivare la loro identità personale dalle loro esperienze. 4. La disponibilità ad apprendere: quanto viene insegnato deve migliorare le competenze e deve poter essere applicato in modo efficace alla vita quotidiana. 5. L'orientamento verso l'apprendimento: non deve essere centrato sulle materie ma sulla vita reale. Gli adulti infatti apprendono nuove conoscenze, capacità di comprensione, abilità e atteggiamenti molto più efficacemente quando sono presentati in questo contesto. Questo punto ha un'importanza cruciale nelle modalità di esposizione dell'insegnante, degli obiettivi e nei contenuti definiti e nella progettazione più generale dell'intervento formativo. 6. La motivazione: nel caso degli adulti le motivazioni interne sono in genere più forti delle pressioni esterne. Tough (1979) ha scoperto che tutti gli adulti sono motivati a continuare a crescere e a evolversi, ma che questa motivazione spesso viene inibita da barriere quali un concetto negativo di sé come studente, l'inaccessibilità di opportunità o risorse, la mancanza di tempo e programmi che violano i principi dell'apprendimento degli adulti. In questo gioca anche un ruolo fondamentale la promozione dell'autodeterminazione, soddisfacendo i bisogni psicologici innati di competenza, autonomia e relazione. La 37 competenza consiste nel sentirsi capaci di agire sull'ambiente sperimentando sensazioni di controllo personale. L'autonomia si riferisce alla possibilità di decidere personalmente cosa fare e come. Il bisogno di relazione riguarda la necessità di mantenere e costituire legami in ambito sociale. 38 3 - LA RICERCA In questo capitolo viene raccontata tutta la ricerca nelle sue componenti principali. Partiamo dalla definizione delle key issues, sotto forma di domande cui si è cercato risposta. Successivamente viene descritto lo sviluppo della ricerca e presentati gli strumenti adottati, per concludere con il diario delle attività e con l‟analisi dei dati. 39 40 3.1 - KEY ISSUES 1) Ai dipendenti della PA è richiesta/proposta della formazione e con quali metodologie di erogazione? 2) La condivisione della conoscenza attraverso la collaborazione/cooperazione produce degli effetti positivi sia a livello di singolo individuo che di organizzazione? 3) E‟ opportuno promuovere l‟uso dell‟apprendimento informale e quali opportunità offre? Le tre domande nascono dalla curiosità e dal triplice ruolo del candidato: cittadino interessato, in questa veste, ad una pubblica amministrazione che risponda alle esigenze attraverso personale preparato, competente e gentile; dipendente pubblico orientato alla ricerca di modi e motivazioni per ridare credibilità alla pubblica amministrazione e valore al suo personale; studente universitario, infine, con la necessità e volontà di concludere il percorso della laurea specialistica proponendo uno studio concreto che potesse coniugare le tre anime. Nell‟identificare le domande si è proceduto ponendo al centro della ricerca l‟individuo, dipendente della pubblica amministrazione, considerandolo l‟interfaccia tra la pubblica amministrazione stessa ed i cittadini. 41 42 3.2 - SVILUPPO DELLA RICERCA Il processo di ricerca può essere suddiviso in quattro fasi (Cardano, 2008): disegno della ricerca; costruzione della documentazione empirica; analisi della documentazione empirica; comunicazione dei risultati. 3.2.1 - IL DISEGNO DELLA RICERCA Del disegno della ricerca fanno parte la definizione della domanda cognitiva (di cui abbiamo già esposto nel precedente paragrafo dedicato proprio alle key issues, la definizione della forma di ricerca e la definizione dei requisiti del ricercatore. La forma della ricerca è stata in parte dettata dai tempi e dalla disponibilità di un unico ricercatore. Pertanto si è optato per una forma on-line a partire dalla mail di invio del primo questionario e di richiesta di adesione ad una non meglio definita ricerca on-line. Il non aver definito l‟oggetto della ricerca ai destinatari è stata una scelta cosciente. Più avanti, nel paragrafo dedicato al diario delle attività è riportato anche il testo della mail di invito. L‟intento è stato quello di non condizionare in alcun modo la scelta di partecipare o meno all‟attività on-line. 3.2.2 - LA COSTRUZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE EMPIRICA La documentazione empirica è stata costruita stipulando due contratti: il primo con tutti gli invitati a rispondere al questionario basato sulle poche regole definite con la mail di invito; il secondo è il contratto più preciso con quanti si sono resi disponibili a partecipare alla ricerca nell‟ambiente on-line. Il ricercatore, nella conduzione della ricerca, ha assunto un ruolo di tutor/facilitatore. 43 La registrazione dei dati della ricerca è stata affidata ai log ed al materiale prodotto dell‟interazione on-line ad agli appunti del ricercatore. La scelta di svolgere buona parte dell‟attività on-line ha permesso, da una parte, al ricercatore di gestire autonomamente l‟intero processo e, dall‟altra, ha obbligato il ricercatore ad approfondire la conoscenza dell‟ambiente e delle sue peculiarità per poter effettivamente un riferimento per gli utenti dell‟ambiente stesso. 3.2.3 - L‟ANALISI DELLA DOCUMENTAZIONE EMPIRICA Consiste in un insieme composito di operazioni intellettuali volte a rispondere alla domanda cognitiva formulata nel disegno della ricerca ed a quelle che eventualmente si aggiungono durante la ricerca stessa. L‟analisi si basa su una lettura metodica del corpus testuale, costituito dai testi generati dal lavoro on-line e dalle note operative del ricercatore per inserire i testi all‟interno di una cornice teorica di cui contribuisce a definire i contorni. 3.2.4 - COMUNICAZIONE DEI RISULTATI La comunicazione dei risultati di questa ricerca è contenuta nei paragrafi dedicati al diario delle attività ed alle conclusioni e prospettive. 44 3.3 - STRUMENTI Gli strumenti della ricerca sono stati essenzialmente di due generi: da un lato il tradizionale questionario quantitativo e dall‟altro un ambiente LMS (Learning Management System) per gestire l‟intera attività on-line. Il questionario quantitativo è stato utilizzato per “fotografare” lo stato dei soggetti in tre momenti topici della loro carriera professionale e lavorativa: al momento dell‟inserimento nel mondo del lavoro; al momento dell‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro; al momento di conseguimento dell‟attuale livello retributivo. Il questionario è stato strutturato in modo tale da ricondurre a codici o numeri le risposte per semplificarne la lavorazione. I dati relativi ai questionari sono stati trattati con foglio elettronico. Le griglie di rilevamento sono state studiate appositamente per questo tipo di attività. La e-mail è stata utilizzata quale strumento di invito alla compilazione del questionario quantitativo. La scelta di questo strumento è stata condizionata dalla necessità di giungere in tempi abbastanza stretti ai circa 800 individui. Trovandosi fisicamente e geograficamente distanti non è stato possibile organizzare incontri in presenza per presentare l‟attività. Inoltre l‟incontro in presenza avrebbe potuto “disturbare” la normale attività lavorativa dell‟Ente per cui lavorano. L‟attività on-line è stata svolta in un ambiente LMS, Docebo (http://www.docebo.org/doceboCms/), scelto per la facilità di installazione, gestione, manutenzione e, aspetto non trascurabile, perché è un prodotto open source italiano. Nella 45 fase di scelta è stato considerato anche Moodle, il più diffuso dei LMS, ma considerato più complesso e meno intuitivo per gli utenti. Il periodo di attività condensato in circa due mesi ha imposto che i partecipanti non avessero particolari problemi di familiarizzazione con l‟ambiente, altrimenti sarebbe divenuto un ostacolo, piuttosto che uno strumento. Per supportare l‟ambiente Docebo è stato registrato il dominio elearnet.org in hosting sui sulla server farm di aruba.it, su server linux, ed acquistato lo spazio su database MySQL. Linux e MySQL rientrano nella categoria dei prodotti open source. In Docebo è stato predisposto un corso denominato Degli strumenti a disposizione nell‟ambiente Docebo sono stati utilizzati: Avvisi: a parte il lancio delle prime attività, avvenuta a mezzo e-mail, ogni comunicazione delle nuove attività è stata fatta all‟interno dell‟ambiente, nella prima pagina del corso; Messaggi: per lo scambio di comunicazioni “interne” è stata anche utilizzata il sistema di messaggistica integrato. Soprattutto per le comunicazioni mirate a determinati partecipanti; Materiali: organizzate per settimane o per tema di approfondimento, sono stati forniti materiali sia con lo scopo di stimolare la condivisione e la collaborazione sia con lo scopo di tirare le fila su specifiche attività; 46 Repository: si tratta di cartelle in cui i partecipanti possono consegnare il proprio elaborato o contributo da presentare al coordinatore dell‟ambiente; Chat: è lo strumento di comunicazione sincrona dell‟ambiente, che si caratterizza per la dinamicità dello scambio comunicativo, richiede, pertanto, che i partecipanti, affinché sia produttivo, che siano preparati ed attenti all‟evolversi della comunicazione; Forum: è questo, invece, uno strumento asincrono che permette anche ai distratti di rileggere quanto già inserito dagli altri partecipanti e meditare il proprio intervento. Wiki: a differenza del forum, dove i partecipanti inseriscono ognuno un proprio testo, i partecipanti collaborano scrivendo tutti nello stesso testo. E‟ una modalità che permette di “limare” il contenuto verso una vera conoscenza condivisa. Un‟ultima considerazione su Docebo, associa al LMS anche un CMS (Content Management System) valido anche per la creazione di siti di contenuti. 47 48 3.4 - DIARIO ATTIVITÀ Da dicembre 2008 a settembre 2009 è stata svolta, parallelamente alla normale attività di lavoro e di studio, una attività di ricerca ed approfondimento sulle metodologie di ricerca qualitativa e quantitativa e sulle tematiche specifiche legate alla accountability ed all‟apprendimento informale. I nove mesi che hanno preceduto l‟attività riportata nel diario sono serviti a scegliere l‟ambiente, prendere confidenza con esso e predisporlo in modo tale da agevolare le attività. A fine settembre è stata presa la decisione di partire con la ricerca. Il lavoro si è svolto nei periodi: - dal 15/10/2009 al 1/11/2009 lancio attività - dal 2/11/2009 al 8/11/2009 prima settimana: ambientamento docebo - dal 9/11/2009 al 15/11/2009 seconda settimana: accountability - dal 16/11/2009 al 22/11/2009 terza settimana: 5 motivi per essere accountable - dal 23/11/2009 al 29/11/2009 quarta settimana: 3 cose per nulla accountable - dal 30/11/2009 al 6/12/2209 quinta settimana: accountability e bilancio sociale - dal 7/12/2009 al 13/12/2009 sesta settimana: apprendimento informale - dal 14/12/2009 al 20/12/2009 settima settimana: valutazione e verifica Nelle pagine che seguono sono riepilogate le attività svolte per settimana riportando i contenuti del corso collabor@pprendiamo. 49 Dal 15/10/2009 Al 1/11/2009 Lancio e-mail questionario e richiesta disponibilità per l‟attività on-line. Preparazione ambiente e rilascio credenziali di accesso. Testo e-mail invito: Carissimi colleghi, sono a chiedervi qualche minuto di attenzione per compilare l'allegato questionario. Innanzitutto grazie per la disponibilità. Sono Federico Lemut, nella vita professionale mi occupo di reti e assistenza informatica per la Provincia di Cuneo, ma non è per questo motivo che vi scrivo. Sono laureando in Relazioni Pubbliche e Reti Mediali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino e sto lavorando ad una tesi di ricerca dal titolo ambizioso: “Accountability nella Pubblica Amministrazione e sviluppo delle risorse umane: l’opportunità dell’apprendimento informale”. Relatore è il Prof. Guglielmo Trentin, titolare del corso di “Tecnologie di rete e sviluppo delle risorse umane”. Per iniziare il lavoro avrei bisogno che venga compilato l’allegato questionario indirizzato a cogliere l’evoluzione formativa prima, durante e dopo l’inserimento nel mondo del lavoro. I dati saranno trattati in forma anonima. Il questionario può essere compilato digitalmente e allegato ad una mail di risposta a questa. Se non siete interessati all’attività di cui qui sotto il vostro indirizzo e-mail sarà cancellato subito dopo aver ricevuto il questionario compilato. L’indirizzo non sarà cancellato se rispondendo al questionario richiederete di ricevere copia digitale della tesi (una volta discussa) per conoscere i risultati della mia ricerca. Se vi interessa, dopo questo questionario sarà sviluppata una attività in rete, in un ambiente per l’apprendimento on-line appositamente predisposto il cui accesso sarà possibile solo ad utenti registrati. In questa attività saranno chieste 1-2 ore la settimana per le quali io darò disponibilità on-line dalle ore 19 alle ore 22 (lunedì al giovedì) o via mail, compatibilmente con le attività lavorative, anche fuori da tali orari. L’attività on-line avrà inizio ai primi di novembre e si concluderà nella prima metà di dicembre. Per partecipare a questa attività è sufficiente indicare nella mail di risposta al questionario i seguenti dati: - Esplicito interesse a partecipare all’attività on-line; - Cognome e Nome - Ente presso cui lavorate - Settore - Livello attuale 50 Sono dati necessari per organizzare al meglio i lavori di gruppo (alcuni orizzontali ed alcuni verticali). Attendo numerosi questionari per lavorare su una base dati significativa. Grazie per la collaborazione. Federico Lemut Per informazioni e chiarimenti sul questionario: [email protected] Già nelle prime due settimane di lancio il ritorno dei questionari sfiorava i 100. E le adesioni all‟attività on-line risultavano 10. 51 Dal 2/11/2009 Al 8/11/2009 Ambientamento in Docebo E‟ stata inviata la mail con le credenziali di accesso ed in allegato il file con le istruzioni per familiarizzare con l‟ambiente in formato PDF. Testo e-mail Il tuo utente è: nome.c La password è: ********* In allegato trovi le istruzioni per fare passo-passo le prime attività. L'ambiente lo trovi: http://www.elearnet.org/docebo Fede Documento elearnet_student.pdf Manuale studente – edizione nov. 2009 Per accedere visitare il link: http://www.elearnet.org/docebo 52 Inserire il proprio nome utente nel campo Username e la propria password nel campo Password. Premere Login. 53 La prima cosa da fare è, per motivi di privacy e sicurezza, cambiare la propria password. PASSO 1 – Cambiare password Dal menù orizzontale “La mia area” selezionare la voce Cambia password 54 Nota: Il menù orizzontale è il menù dell‟ambiente a tua disposizione. Da esso puoi: Ritornare alla pagina di ingresso Sfogliare il catalo corsi -> I miei corsi -> Catalogo corsi Gestire le funzioni legate al tuo profilo utente -> La mia area Partecipare ai forum dell‟ambiente Scambiare messaggi con i partecipanti -> Community -> Messaggi 55 Inserire la vecchia password ; Inserire la nuova; Inserire nuovamente la nuova. Premere il pulsante Salva modifiche (nel riquadro in basso a destra). Bene questa primo passo è completato. Per verificare l‟efficacia della modifica puoi chiudere premendo Esci (in rosso nel menù orizzontale in alto a destra) e rientrare digitando la nuova password. PASSO 2 – Entrare nel corso “collabor@pprendiamo” Premere il link del titolo del corso 56 Per la prima settimana la prima pagina presenta l‟introduzione. Sulla sinistra trovi i menù del corso (come vedi, in altro c‟è sempre il menù dell‟ambiente). Diviso in 3 sezioni: - Students area - Collaboration area - Statistiche della tua presenza on-line In particolare, questa settimana, nella Student Area – Materiali, trovi una copia di questo file. Tipicamente i materiali sono risorse che vengono messe a disposizione da docenti e tutor di un corso on-line. Gli studenti possono depositare i propri contributi nel repository. PASSO 3 – Depositare un documento nel Repository Dopo aver predisposto un documento di testo di presentazione, provare a depositarlo nel repository. 57 Premere Inserisci un nuovo file Premere Sfoglia e cercare il file da caricare. Selezionare il file e premere Apri Scrivere una breve presentazione nel campo Descrizione 58 E premere Salva modifiche Ora il file è caricato. Puoi verificarlo aprendolo ed eventualmente aggiornarlo sostituendolo premendo il tasto modifica e caricando di nuovo il file dal tasto sfoglia. 59 Dal 9/11/2009 Al 15/11/2009 Definizione accountability Ai partecipanti è stato chiesto di depositare nel repository una propria definizione di accountability. Quattro partecipanti hanno depositato un proprio elaborato. Il lavoro del ricercatore è stato quello di fondere le quattro versioni in un unico testo e renderlo disponibile sul wiki. Avvisi in bacheca Attività seconda settimana 09-11-2009 14:34 Questa sera vi arriverà la mail con le istruzioni dell'attività di questa settimana. Incominciamo ad entrare nel vivo del discorso: l'ACCOUNTABILITY. Grazie Istruzioni wiki 10-11-2009 21:44 Nei Materiali della settimana 2, ho pubblicato le istruzioni per fare i primi passi nel wiki. Sono propedeutiche al lavoro che andremo a fare dalla prossima settimana. Premio presenza 13-11-2009 17:20 Nei forum trovi i dettagli del premio per colui/colei che avrà passato il maggior tempo nell'ambiente. P.S. questo avviso non viene mandato via mail per avvantaggiare chi ha il coraggio di entrare nell'ambiente. E-mail attività Ciao, ecco, in allegato, il "compitino" per la seconda settimana. Alcuni di voi non hanno neanche 60 provato ad entrare nell'ambiente (http://www.elearnet.org/docebo). Mi piacerebbe comunque avere un feedback su come si è trovato chi ha trovato il tempo di accedere ed anche da chi non ha neanche provato. Vi ricordo che siamo all'interno di un "lavoro" che ha come scopo individuare determinate logiche di comunicazione. Pertanto è fondamentale comunicare anche le impressioni negative o la mancanza di stimoli adeguati Purtroppo, per non condizionarvi, sono un po' costretto a fornirvi gli elementi poco alla volta. Pertanto vi esorto a comunicare con me ogni vostra sensazione, anche quelle negative. Grazie Testo dell‟allegato PDF Collabor@pprendiamo – 2^ settimana Traccia delle attività da svolgere L’attività principale di questa settimana consiste ancora in un lavoro da svolgere in piena autonomia. Vi chiedo di eseguire una vostra ricerca per definire cosa sia, o possa essere, l’accountability riferita alla pubblica amministrazione. Potete partire da wikipedia (http://www.wikipedia.org/), per notare subito che nelle pagine in lingua italiana non è ancora stata scritta una definizione per quanto riguarda la pubblica amministrazione (http://it.wikipedia.org/wiki/Accountability). Perché vi chiedo questo sforzo. Il testo da voi predisposto, da depositare nel repository “Accountability”, deve essere lungo almeno 100 parole e non più lungo di 300. Va bene in formato testo .doc, .txt, .odt. 61 Dalla settimana prossima cominceremo a lavorare in modalità collaborativa, da ciò discende la necessità di avere approfondito personalmente almeno il tema centrale per poter costruire un linguaggio condiviso e comprenderci. Dalla settimana prossima lavoreremo a costruire il nostro wiki collaborativo e la base sarà proprio la definizione che io elaborerò dai nostri testi. Wiki collaborativo ACCOUNTABILITY L' azione e l'impegno di "dare conto di", cioè di motivare le ragioni delle azioni intraprese, dei costi sociali prodotti, dei vantaggi sociali realizzati. Nelle democrazie rappresentative, in particolare, accountability è il dovere in capo a coloro che sono investiti di una delega elettorale di rendere conto al corpo elettorale delle loro decisioni, dell'operato dell'amministrazione e dei risultati ottenuti. E' un concetto che ha risvolti nell'etica e nella governance che assume diversi significati. Ed è più facile definirlo come sintesi di alcuni sinonimi: responsabilità, capacità di dare risposte, credibilità. Una traduzione molto letterale potrebbe essere "responsabilità" nei confronti di qualcosa o qualcuno. Accountability è così esemplificata: "A è accountable nei confronti di B quando A è obbligato ad informare B sulle sue azioni presenti o future, a giustificarle ed eventualmente essere sanzionato in caso di violazioni o secondo quanto prevede la vigente legislazione in materia". 62 (http://en.wikipedia.org/wiki/Accountability) Nella Pubblica Amministrazione si può individuare una accountability dei politici ed una dei dipendenti (dirigenti e manager in primis). La classe politica è responsabile verso la collettività che le dà il mandato. Si tratta di informare e rendicontare ai cittadini in merito alle scelte che hanno ripercussioni sul territorio e la comunità di riferimento. Per dirigenti e manager (ed in generale per i dipendenti) si tratta di rendere conto delle scelte adottate e degli obiettivi realizzati in termini di efficienza, efficacia ed economicità. Un'altra definizione, presa da un glossario di economia (http://economia.tesionline.it/economia/glossario.jsp?GlossarioID=2465): nasce per "trasmettere informazioni finanziarie" e successivamente utilizzato per "dar conto del corretto utilizzo delle risorse e della produzione di risultati in linea con gli scopi istituzionali". Il concetto di base è che gli individui siano responsabili delle loro azioni all'interno del sistema (concetti peraltro già espressi, seppur timidamente dalla L. 241/90). (Riassunto ed integrazione dei contributi di Luigi, Marco, Patrizia e Roberto) 63 Dal 16/11/2009 Al 22/11/2009 5 motivi per essere accountable In questa settimana viene lanciato un forum sui 5 motivi per essere accountable e introdotto il concetto di collaborazione nel wiki. Avvisi in bacheca Parte il wiki collaborativo 15-11-2009 22:07 Nella "collaboration area" trovate il wiki. Ho cercato di riportare ad un'unica definizione i contributi di Luigi, Marco, Patrizia e Roberto. Provate ad andare a leggerla e, se non vi soddisfa portate le vostre modifiche liberamente. Pagine personali wiki 18-11-2009 20:34 Una di voi ha avuto il coraggio di riempire la propria pagina personale. E fare il collegamento ad una pagina. Qualcun altro vuole provare? Avvisi via mail delle novità 18-11-2009 20:38 Ho attivato la possibilità di essere informati via mail di nuovi messaggi, avvisi, etc.. Sono facoltativi, ma potete provarne qualcuno se non tutti. Come si fa? In "La mia area" (nel menù orizzontale dell'ambiente) selezionate "Le mie notifiche". Al momento la notifica sms non è funzionante. E comunque avrebbe bisogno che inseriate un numero di cellulare nei dati del vostro profilo. Per ora accontentatevi delle e-mail 64 Testo e-mail L'impegno che vi chiedo questa settimana consiste in: 1) verificare ed eventualmente correggere la definizione di accountability nel wiki collaborativo. E' la sintesi dei 4 contributi giunti. 2) intervenire nel forum "5 motivi per essere accountable" portando il vostro contributo. Non preoccupatevi degli aspetti negativi (ne parliamo la prossima settimana) Non esitate a contattarmi per qualsiasi delucidazione e/o dubbio. Ciao e grazie Interventi nel forum 5 motivi per ESSERE accountable 5 motivi per ESSERE accountable Discussioni Messaggi 2 9 Questa settimana proviamo ad interagire in modo asincrono usando il forum. L'impegno è inteso ad identificare almeno 5 motivi per essere accountable. Ultimo mess. : 18-11-2009 19:24 Art. 97 Cost. ... ( di: Lemut Federico ) Lemut Federico Amministratore Scritto il : 15-11-2009 22:32 ( 11 Giorni fa ) Oggetto : Think positive Mi raccomando, questa settimana pensiamo in positivo. Cioè parliamo solo di motivi per ESSERE accountable. Messaggi : 20 Profilo Patrizia Scritto il : 16-11-2009 12:27 ( 11 Giorni fa ) Studente Oggetto : 5 motivi.... 65 oddio, per me il primo sarebbe sfatare il mito che e' difficile avere rapporti con la P.A., Messaggi : 6 Profilo quindi una relazione piu' diretta, forse biunivoca con l'utenza. (sebbene sia un mito solo per la realta' che conosco io, perche' credetemi ho avuto necessita' di comunicare con ministero ed ho trovato l'interlocutrice arrogante, indisponente, ignorante, affetta da complesso di superiorita' nei confronti del resto del mondo). percorsi burocratici meno tortuosi, quindi maggiore trasparenza e tempi di attesa ridotti. elasticita' sia di schemi che mentale. quindi gestione piu' dinamica del lavoro referenti ben precisi in funzione delle pratiche da espletare. evitiamo tempi morti per capire chi segue cosa. interazione/collaborazione P.A. - utenza. Dialogo stimolo psicologico e gratificazione reciproca. Federico Scritto il : 16-11-2009 19:51 ( 10 Giorni fa ) Amministratore Oggetto : "Relazione più diretta, forse biunivoca co "Relazione più diretta, forse biunivoca con l'utenza". Grazie Patrizia, hai colto il senso e la differenza che intercorre tra Messaggi : 20 Profilo informare e comunicare. La comunicazione avviene su un canale bidirezionale. La cui funzione di ascolto è importante quanto quella del parlare. L'arroganza dell'interlocutore non potrebbe essere un meccanismo per nascondere ignoranza? Comunque questa settimana pensiamo positivo. Ridare fiducia nella pubblica amministrazione è da solo un ottimo motivo per essere accountable. Mi piace anche la tua conclusione: di sicuro una comunicazione che è avvenuta in modo corretto dovrebbe lasciare soddisfatte tutti gli attori che vi hanno preso parte. Luigi Scritto il : 17-11-2009 10:39 ( 10 Giorni fa ) Studente Oggetto : Accountability & P.A Grazie a Voi, ho scoperto che esiste l’”Accountability” e, soprattutto, 66 Messaggi : 9 Profilo che cosa essa significhi con particolare riferimento alla P.A. Ho letto, poi, le Vostre osservazioni nel Forum che ho trovato molto interessanti. A questo punto, però, mi sorge una domanda. Perché dobbiamo prendere a prestito dai sistemi anglosassoni l’”Accountability” quando, a ben vedere, essa è già presente da tempo nel nostro sistema giuridico anche se sotto diversa veste? Più precisamente, soprattutto nel Forum lamentate che nella P.A. operano troppo spesso funzionari con modi "arroganti, indisponenti, ignoranti, affetti da complesso di superiorità nei confronti del resto del mondo", che oppongono al cittadino una stolta burocrazia al fine di celare la loro pochezza ed inefficienza. Ebbene, purtroppo non è raro imbattersi nella P.A. in simili soggetti, ma la mia domanda è: per neutralizzare simili soggetti, è proprio necessario inventarsi l’”Accountability”? I problemi testé lamentati mi paiono essenzialmente di tipo metagiuridico, o meglio il risultato di decenni di malgoverno della P.A. Se esaminiamo la macchina amministrativa nel suo funzionamento, non dovrebbe essere difficile osservare che i principi sintetizzati nel termine ”Accountability” erano già perseguiti dal legislatore molto prima dello stesso avvento della Costituzione repubblicana. Non voglio fare il laudator temporis acti, ma non posso non pensare che quanto affermato dagli artt. 97 e segg. Cost., null’altro è se non la costituzionalizzazione amministrativo e che di il principi legislatore previgenti costituente nel sistema ritenne di costituzionalizzare in conseguenza della parentesi autoritaria del passato ventennio fascista. In altre parole, i difetti da voi lamentati sono conseguenza di una P.A. in cui è sparito il rapporto gerarchico, in cui si sono persi il concetto che gli Uffici sono al servizio del cittadino ed una seria meritocrazia. A tali principi, peraltro, è sempre stato improntato il nostro sistema giuridico almeno fino agli anni ’60. Con la cd. rivoluzione del ’68 si è voluto eliminare l’autoritarietà dello Stato, ma non si è capito che tale fine non si perseguiva facendo 67 saltare le linee di comando della macchina amministrativa. Sono, infatti, convinto che se si ripristina un serio principio gerarchico nella P.A. e se si sottomette quest’Ultima ad un Potere politico serio e forte perché consapevole d’essere investito del proprio mandato dalla Nazione, la P.A. non tarderà a ritornare efficiente e agile così come tutti ci auspichiamo. Tale operazione, però, può decollare solo se si riforma l’intero sistema, anche a livello politico, e se si modifica anche la cultura dominante a livello sociale: occorre che il cittadino impari che la propria attività professionale in qualsiasi Settore è un servizio svolto a favore della Collettività e che il Bene comune è una risorsa da salvaguardare. Se il cittadino/elettore capirà ciò, la P.A. riprenderà a eseguire la legge nel suo spirito autentico e mali ormai endemici come la burocrazia kafkiana e l’arroganza dei suoi funzionari verranno, se non altro, ridotti in minimi termini. Federico Scritto il : 17-11-2009 13:32 ( 10 Giorni fa ) Amministratore Oggetto : Buon senso della/nella Res Pubblica? Grazie Luigi, l'intervento me lo leggo con calma stasera. Ma sono d'accordo con te Messaggi : 20 Profilo che sarebbe necessario trovare una parola italiana per definire in modo chiaro la "quaestio". E' evidente che se è necessaria una legge (o più di una), il buon senso ha già fallito! Ora però, per quelli come me, dovresti elencare i principi senza nasconderli nelle parole da "avvocato". Roberto Scritto il : 17-11-2009 22:04 ( 9 Giorni fa ) Studente Oggetto : Ambiente di lavoro ed umore del dipendente Talvolta il dipendente collaborazione Messaggi : 7 con pubblico l’utenza non perché è molto fa un disponibile lavoro alla che fondamentalmente non gli piace od è costretto a farlo in un luogo non adatto. Profilo Per esempio, ho conosciuto un signore che era parecchio indisponente 68 per telefono e non ne capivo il motivo. Quando sono andato a portare la documentazione che mi aveva richiesto, ho scoperto che lavorava in 4mq in un sottotetto ed era il mese di luglio. Anche io sarei un po’ nervoso nelle sue condizioni. Al contrario, durante la mia precedente esperienza lavorativa nel campo dell’arredamento per ufficio, le persone più cordiali che ho incontrato, avevano uffici adeguati alla persona, curati, con piante, ecc. Penso che a volte i pubblici dipendenti sono visti un po’ come pelandroni che non hanno voglia di lavorare e che non sono mai in ufficio, forse bisognerebbe anche dargli un ufficio adeguato oltre al rispetto per quello che stanno facendo. Ho letto alcuni anni fa di uno studio sugli ambienti di lavoro nei paesi anglosassoni; gli uffici con il rendimento maggiore erano quelli dove il dipendente aveva una sedia comoda, un ufficio piacevole e faceva un lavoro gratificante. In Italia questo concetto non esiste e bisogna spendere il meno possibile per il dipendente. Ho sentito inoltre che alcune realtà lavorative private organizzano corsi di autostima e formazione relazionale del dipendente, con ottimi risultati. Per concludere, il lavoratore soddisfatto di quello che sta facendo e del luogo in cui lo fa, è più redditizio e maggiormente propenso a trasmettere la sua conoscenza agli altri. ….mi comprate una sedia che non faccia venire mal di schiena? L’ho già vista sul catalogo ma se la chiedo all’economato mi sparano per ridurre i costi alla fonte! ….cedo la mia dei cinesi …tenuta bene ….quasi nuova Federico Scritto il : 17-11-2009 23:19 ( 9 Giorni fa ) Amministratore Oggetto : Sintesi... 69 Roby, il punto di vista dell'architetto è interessante. Ma hai un pò anticipato ciò di cui avremmo dovuto parlare la settimana prossima. Messaggi : 20 Profilo Ovvero le cose negative... Provo a dare io uno spunto: un motivo per essere accountable dovrebbe/potrebbe essere proprio la necessità di ricreare la fiducia nelle istituzioni. E, come dice Roby, passa anche attraverso l'ambiente in cui avviene la relazione tra istituzione (rappresentata dal dipendente) e cittadino. L'ambiente in cui avviene la comunicazione ha quindi un suo "peso" sul risultato della comunicazione stessa. Certo, che se l'ambiente è poco accogliente per il cittadino, figuriamoci come influisca sull'umore del dipendente che ci deve passare tutta la giornata. Un altro motivo per essere accountable dovrebbe/potrebbe essere quella di ridare prestigio al ruolo di dipendente pubblico. Che non significa che "se la deve tirare" e che possa far pesare le cose. Si tratta invece di avere persone preparate e competenti che siano autorevoli perchè ascoltano e sanno spiegarsi. Cosa ne dite? Luigi Scritto il : 18-11-2009 10:56 ( 9 Giorni fa ) Studente Oggetto : Sintesi... Direi di sì. Insomma, il fondamento dell'attività della P.A. è proclamato nell'art. Messaggi : 9 Profilo 97 Cost. Più precisamente la P.A. deve essere imparziale, efficiente e deve essere organizzata secondo i principi di competenza (in senso amministrativo) e di gerarchia. Tutto il resto sono dei corollari. Infatti, la P.A. per essere efficiente deve poter contare su funzionari preparati. Se il funzionario è preparato, risolverà i problemi agevolmente e, pertanto, sarà il primo ad essere infastidito dalle lungaggini burocratiche. D'altro canto la trasparenza della P.A. non deve far dimenticare che quest'Ultima è sempre chiamata a contemperare interessi opposti e, quindi, per definizione, agisce in posizione di supremazia. Ciò implica che il funzionario deve essere responsabile, ma in primo luogo nei confronti della struttura. 70 Per far ciò occorre, però, che sia ripristinato un serio rapporto di gerachia all'interno della P.A. in cui siano ben chiari i centri di potere. Ciò è possibile, però, solo se nella P.A. venga addestrata una dirigenza pubblica che sia all'altezza della situazione. Infine, il funzionario deve essere messo nelle condizioni di poter lavorare al meglio delle proprie capacità e qui veniamo al discorso dell'ambiente di lavoro, della dotazione dell'Ufficio... Ecco perchè dicevo che nel diritto amministrativo l'"accountability" non serve. Basta applicare gli strumenti normativi che già sono forniti dall'ordinamento. Federico Scritto il : 18-11-2009 19:24 ( 8 Giorni fa ) Amministratore Allegato : Oggetto : Art. 97 Cost. Messaggi : 20 Per non dare per scontato nulla, riporto il testo dell'art. 97 della Costituzione italiana. Profilo ------------------------------------------------------------------Art. 97 I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge. ------------------------------------------------------------------In allegato trovate il testo completo della Costituzione Tiriamo le fila 5 motivi per ESSERE accountable Tiriamo le fila 1) Innanzitutto per essere accountable è necessario esprimersi in modo tale da essere compresi: questo vale anche per la parola accountability ed i suoi derivati in lingua inglese. La trasparenza nelle comunicazioni è forse il punto di partenza. 71 2) Riportare il focus dell’azione sull’utenza. Non deve essere il cittadino a sentirsi imprigionato in un sistema che non capisce e/o sopporta, né tanto meno comportarsi con il dipendente pubblico come se fosse uno schiavo. Ciò impone ancora una volta che siano chiari i ruoli, definite le competenze e, ritornando al punto 1, che siano comunicate in modo comprensibile ai cittadini. Ed anche ai dipendenti pubblici. 3) Ricreare la fiducia nelle istituzioni: è questo il punto in cui si scontrano le promesse elettorali dei politici con le scarse risorse economiche degli enti pubblici. L’art. 97 della Costituzione italiana delinea alcuni concetti fondamentali perché i pubblici uffici siano equilibrati nei confronti dei cittadini, partendo dall’idea che la pubblica amministrazione agisca in posizione di supremazia. Per ricreare la fiducia è necessaria un’azione coordinata tra politici e manager della PA. E’ utile riscoprire i rispettivi ruoli e compiti. L’azione di rinnovamento deve poter essere perseguita a prescindere dai cicli elettorali. 4) Restituire dignità ai dipendenti pubblici: la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti della PA è il punto di partenza per restituirgli quella dignità dovuta al ruolo attraverso lo sviluppo di competenze. Il nuovo ruolo dei dipendenti pubblici richiede che non si limitino a conoscere solo il proprio “giardino” ma che estendano le conoscenze anche a ciò che viene intorno a loro. Un dipendente capace di dare una risposta completa all’utente cittadino avrà fatto un passo avanti perché il cittadino si dichiari soddisfatto e ritorni a avere fiducia nella istituzione e rispetto per il funzionario che la rappresenta. 5) Formare una nuova coscienza sulla res publica: e questo è il passo mentale che devono compiere tutti ed in particolare i cittadini. Solitamente il cittadino avvicina la PA per farsi risolvere un problema o per evitare di pagare un qualcosa. O per avere qualcosa gratis. Il ritorno al futuro consiste nel tornare a considerare la PA come quella istituzione che interviene laddove il privato cittadino non è in grado di arrivare con le proprie risorse e forze. Non laddove il cittadino vuole arrivare senza impegnarsi o impegnare le proprie risorse. La cosa pubblica è pubblica per definizione. 72 Dal 23/11/2009 Al 29/11/2009 3 cose per nulla accountable Avvisi in bacheca Attività 4^ settimana 22-11-2009 21:15 Questa settimana ci concentriamo sulle "3 cose per NULLA accountable" (vedi forum). E' l'ultima volta che invio anche una mail, a questo punto dell'attività, se di vostro interesse, dovrebbe già essere naturale entrare nell'ambiente e verificare se vi sono delle novità. Per questo vi è di aiuto la possibilità di attivare le notifiche via mail. Ho anche implementato il wiki collaborativo. Andate a dare un'occhiata. Se trovate qualche termine che ritenete abbia bisogno di approfondimenti potete: 1) intervenire direttamente; 2) chiedere lumi ad altri attraverso il forum; 3) segnalarmi le cose che richiedono attenzione. Vi ringrazio per la collaborazione, sta venendo un lavoro eccellente. Testo e-mail Questa settimana ci concentriamo sulle "3 cose per NULLA accountable" (vedi forum). E' l'ultima volta che invio anche una mail, a questo punto dell'attività, se di vostro interesse, dovrebbe già essere naturale entrare nell'ambiente e verificare se vi sono delle novità. Per questo vi è di aiuto la possibilità di attivare le notifiche via mail. Ho anche implementato il wiki collaborativo. Andate a dare un'occhiata. Se trovate qualche termine che ritenete abbia bisogno di approfondimenti potete: 1) intervenire direttamente; 2) chiedere lumi ad altri attraverso il forum; 3) segnalarmi le cose che richiedono attenzione. Vi ringrazio per la collaborazione, sta venendo un lavoro eccellente. 73 Discussione nel forum Autore Federico Amministratore Testo del messaggio Scritto il : 22-11-2009 14:38 ( più di un mese fa ) Oggetto : Lamentarsi si, ma... ... con un occhio alla critica costruttiva. Siamo nella duplice veste di cittadini e dipendenti della PA. Abbiamo la possibilità di osservare dall'interno il nostro Ente ed avere contatti Messaggi : 34 Profilo con gli altri Enti. E siamo utenti dei servizi. Chi meglio di noi può comprendere la situazione? Roberto Scritto il : 23-11-2009 21:33 ( più di un mese fa ) Oggetto : Studente Giusta osservazione quella del doppio ruolo e spesso ce ne dimentichiamo, soprattutto nei confronti degli utenti che si rivolgono alla P.A. per avere risposte. Messaggi : 10 Profilo La provincia copre vari settori di competenza, che talvolta sono molto diversi tra loro ma con funzionari che ricoprono un posto per il quale non sono sufficientemente formati. Per citare il “principio di Peter”: “ogni dipendente, nell’evoluzione lavorativa, passa da un livello di competenza ad uno di incompetenza fino a raggiungere il suo massimo livello di incompetenza” (non ho il libro sotto mano per la citazione corretta, ma è una sana lettura che consiglio). La mia critica costruttiva è la seguente, e prendo ispirazione dall’utilizzare per lavoro altri enti pubblici, soprattutto i comuni. 1) Alcuni enti hanno una facciata bella e curata ma appena entri nel palazzo non sai dove andare per mancanza di indicazioni o personale che ti sappia indirizzare. Altri hanno un aspetto semplice, ma all’ingresso trovi sempre personale preparato, che ti sa dare le prime indicazioni per quello che 74 Autore Testo del messaggio devi fare, ed in pochissimo tempo raggiungi il settore di tuo interesse. …le prime indicazioni date all’ingresso sono molto utili al cittadino che non conosce il luogo in cui si trova 2) nell’era dell’informazione digitale, molti enti si sono dotati di pagina internet con le disposizioni istituzionali oppure per reperire modulistica , ecc. Mi è capitato di trovare modulistica errata con riferimenti a leggi abrogate o contraddittoria con altri modelli. …se vuoi agevolare l’utente con strumenti informatici, l’ente deve fornire documentazione corretta e aggiornata 3) ogni tanto mi capita di vedere utenti che vagano per i corridoi in cerca di un funzionario che tutti hanno visto ma nessuno sa dove si trova (…al bar ma non lo dicono visto che è il 3° caffe della mattina) … la pausa caffè va bene …ma almeno lasciamo detto ai colleghi dopo quanto abbiamo intenzione di rientrare Luigi Scritto il : 24-11-2009 08:48 ( più di un mese fa ) Oggetto : Studente Concordo in pieno! Se si applicasse anche nel lavoro la regola "Non fare agli altri ciò che non vorresti venisse fatto a te!", probabilmente molti problemi Messaggi : 15 sparirebbero nella P.A. e non solo! Profilo Federico Amministratore Scritto il : 24-11-2009 12:19 ( più di un mese fa ) Oggetto : Spieghiamoci meglio Bene, Roby e Luigi, avete focalizzato alcune cose importanti. Certo Luigi è già tutto scritto e la legge non ammette ignoranza. Però spendere Messaggi : 34 Profilo due parole per indicare quelle situazioni critiche... Roby, ha centrato una cosa importante che, se vi ricordate, era una domanda del questionario. "Ritenete che una migliore conoscenza dell'Ente possa essere funzionale allo svolgimento dei compiti previsti nella tua giornata lavorativa?". 75 Autore Testo del messaggio La maggior parte dei dipendenti pubblici non ha ben chiaro che nei suoi compiti, anche se non espliciti, c'è anche quello di aiutare un cittadino ad orientarsi, anche se non deve andare proprio da lui. L'accountability nasce anche dai piccoli gesti di cortesia. Che alla fine si riflettono sulla valutazione dell'Ente. L'Ente, o meglio gli amministratori dovrebbero fare attenzione a sottolineare e premiare proprio le piccole cose che riavvicinano il cittadino alle istituzioni. Patrizia Studente Scritto il : 25-11-2009 10:48 ( più di un mese fa ) Oggetto : tre cose... dunque, dall'esperienza che ho avuto io come utente della P.A., e mi riferisco sempre ai ministeri, ho notato che hanno schemi molto rigidi, scarsa Messaggi : 10 Profilo disponibilita' oraria, nessuna predisposizione ad andare incontro alle esigenze dei cittadini. ho notato che man mano che il servizio diventa piu' capillare, cioe' quando passiamo dalla P.A. statale alla P.A. locale il rapporto migliora. e' come se i ministeri fossero lontani anni luce dai cittadini. In ogni caso la cosa meno accountable in assoluto, e che a mio avviso ci fa fare la figura dei pellegrini, e' dare informazioni differenti sullo stesso argomento a seconda del funzionario che si interpella. sono d'accordo con quanto dice Roby in merito alla rintracciabilita' dei funzionari e delle pause caffe'. ma ritorniamo sempre al punto cruciale: il buon senso. Ne basterebbe un pizzico. Quindi riassumendo, cose poco "responsabili" nella P.A: una troppo libera interpretazione delle informazioni da fornire all'utenza che ha come conseguenza: - percorsi amministrativi differenti da un comune all'altro e da una provincia all'altra; quindi mancanza di buona concertazione tra enti locali in merito agli iter amministritivi; talvolta schemi od orari rigidi (sebbene non riguardi noi in particolare); accessibilita' informatica (ed informatizzazione) ancora troppo scarsa. 76 Autore Testo del messaggio E permettetemi di aggiungere ancora una cosa: scarsa incentivazione, da parte dell'ente, del merito. Ora chiudo se no mi vengono in mente altre centinaia di cose e non tutte pertinenti. Federico Amministratore Scritto il : 25-11-2009 18:52 ( più di un mese fa ) Oggetto : Buon senso... Leggendo Patrizia, mi viene in mente che uno dei problemi che incontra un cittadino è che lo stesso certificato viene rilasciato da uffici/servizi che, a seconda del Comune/Provincia/Regione, che si Messaggi : 34 Profilo chiamano in modi differenti. Mi viene in mente quando ho preso servizio proprio in Provincia mi veniva chiesto un certificato medico che in Piemonte veniva rilasciato da "Medicina del Lavoro" e in Liguria (dove ero residente) da "Medicina Legale" (o viceversa), e sono stato sballottato tra i due servizi prima di farmelo comunque fare. Lo stesso modulo di richiesta di uno stesso servizio varia da ente ad ente. E proprio di questi giorni mi viene in mente la normalizzazione delle comunicazioni/lettere della Provincia di Cuneo per poter inseire il logo dei 150 anni. A volte sembrano uscite da enti diversi e non dallo stesso ente. Si, in effetti un pò di buon senso basterebbe a risolvere un sacco di criticità alla fonte. Marco Scritto il : 26-11-2009 16:17 ( più di un mese fa ) Oggetto : contributo Studente Condivido in toto ciò che avete esposto. Devo dire che, per quanto mi riguarda, 3 cose per nulla accountable Messaggi : 2 Profilo e, purtroppo profondamente radicati nelle amministrazioni locali sono: 1- La “personalizzazione” delle pratiche da parte dei funzionari pubblici. Purtroppo, infatti, troppo spesso di fronte a più pratiche 77 Autore Testo del messaggio similari, la velocità di conclusione della pratica o addirittura la positiva conclusione dell’iter dipendono fortemente dalla predisposizione del funzionario in relazione alla ditta istante. “Essere amico di” fa si che la pratica passi davanti alle altre o peggio abbia corsie preferenziali. Il problema qui è anche dovuto alla interpretabilità della legislazione italiana che non si impone in maniera chiara ed inequivocabile; 2- Gli orari di apertura al pubblico. Un’altra criticità molto poco accountable di tutte le pubbliche amministrazioni. Vivo sulla mia pelle tutti i giorni il contatto, sia telefonico che diretto, con gli utenti (tecnici e non) e sicuramente non è un problema di facile soluzione conciliare la disponibilità verso il pubblico con la necessità di dare continuità al proprio lavoro. Non si può però pensare di risolverlo con un orario di apertura limitato nelle ore che fanno più comodo ai funzionari, ma si devono trovare delle modalità che permettano ai cittadini di poter fruire dei servizi in orari più congeniali; una soluzione potrebbe sicuramente essere l'informatizzaizone delle pretiche e la gestione attraverso il portale internet; 3- Burocrazia interna alle Amministrazioni. Come dice Partizia, non si è poco accountable solo con gli utenti, ma anche con i colleghi del proprio ente o quelli degli altri enti pubblici. Da dipendente pubblico, una cosa che mi manda in bestia è tutta la quantità di carta e di tempo che si perde all’interno dell’ente stesso o tra i vari enti! Un documento (sia esso una determina o una lettera) prima di uscire dall’Ente deve passare in 10 uffici diversi e solo allora, dopo essere stata sottoposta al controllo del controllo del controllo, può uscire. Questo rallenta significativamente la trasmissione della comunicazione e quindi tutti gli atti che ne conseguono. Roberto Studente Scritto il : 26-11-2009 21:32 ( più di un mese fa ) Oggetto : Vi racconto autovelocizzazi... Vi racconto un piccolo un aneddoto piccolo di aneddoto autovelocizzazione di della burocrazia. Messaggi : 10 Profilo L’anno scorso, come circolo fotografico, abbiamo richiesto alla provincia di Cuneo una coppa da utilizzare alla premiazione del concorso fotografico passando per i canali ufficiali di richiesta, ovvero 78 Autore Testo del messaggio ….la lettera indirizzata al presidente. Dopo un mese, nessuno aveva ancora avuto risposta alla richiesta, ma la premiazione era la settimana successiva; a questo punto ho scommesso con gli altri soci che avrei avuto la coppa in poche ore. Ho ristampato la richiesta e sono andato alla reception a farla protocollare …poi sono andato all’ufficio di presidenza a farla timbrare in ingresso (seconda volta) e vistare …infine sono andato all’economato con la richiesta timbrata in tutte le sue parti e mi hanno consegnato la mitica coppa. Il tutto in circa 1 ora. E questo è solo un piccolo esempio perché ce ne sarebbero altri. Come osserva marco, non si capisce come una semplice richiesta passi in “x” uffici , se ne perde traccia, e poi miracolosamente ricompare dopo 10 giorni. Potremmo porre il quesito alla trasmissione “chi l’ha visto” ..farebbero un’intera serie sull’argomento delle pratiche scomparse! Tiriamo le fila 3 cose per NULLA accountable Questo è un riassunto degli interventi. Sono molte le “segnalazioni” pervenute dall’interno della PA. Funzionari che ricoprono un posto per il quale non sono sufficientemente formati; Si cura la facciata dell’Ente ma appena si entra non si trovano indicazioni o personale che le sappia dare; Molti Enti curano il layout del sito web ma spesso la modulistica non è aggiornata (riferimenti a leggi abrogate, più modelli per la stessa richiesta, etc…); 79 Spesso gli utenti vagano nei corridoi alla ricerca di un funzionario che “era qui un minuto fa” e nessuno sa dove sia; In particolare nei Ministeri si trovano schemi molto rigidi, scarsa disponibilità oraria, nessuna predisposizione ad andare incontro alle esigenze dei cittadini; I cittadini ricevono informazioni differenti se nello stesso ufficio parlano con funzionari diversi; Iter amministrativi differenti da un Comune all’altro, da una Provincia all’altra, da Regione a Regione; Uffici, Servizi, Settori che, pur svolgendo le stesse funzioni, si chiamano in modo diverso da Ente ad Ente; Modulistica che richiede dati che non è ben chiaro cosa siano o a che cosa facciano riferimento; Il modulo di richiesta di uno stesso servizio varia da Ente ad Ente; Personalizzazione del modo di gestire le pratiche da parte dei funzionari; Orari di apertura funzionali ai dipendenti e non agli utenti/cittadini; Burocrazia interna; Sprechi di carta, telefonate, internet, etc...; Sveltire le pratiche per amicizia; Promettere agli elettori cose che non si possono fare; Rispondere in malo modo ad un cittadino che “pretende” qualcosa che non può avere per legge; Non rispettare orari di appuntamenti per vedere le pratiche con gli utenti; Non farsi trovare dai seccatori sia in ufficio che al telefono. Sono venuti fuori molti spunti di riflessione, e si potrebbe fare una lista molto lunga. Però c’è da notare che l’accountability dell’Ente nasce dalla capacità di comunicare attraverso i suoi dipendenti ed i suoi rappresentanti politici. Un altro aspetto interessante è che ogni comportamento non accountable si traduce in un costo per il sistema della pubblica amministrazione. Ultimo spunto è quello di considerare il cittadino parte integrante del sistema 80 virtuoso dell’accountability: un cittadino correttamente informato e responsabilizzato viene messo nelle condizioni di chiedere alla PA solo le cose cui ha diritto. Le perdite di tempo sono dovute alle richieste non accettabili ed alle inevitabili pressioni, anche politiche, per accettarle lo stesso 81 Dal 30/11/2009 Al 06/12/2009 Accountability e bilancio sociale Dopo aver parlato di accountability si è ritenuto di dover fare una verifica su quanto passato ai partecipanti ampliando l‟argomento al bilancio sociale. E‟ stato predisposto un object learning a questionario e sono stati forniti 3 materiali di approfondimento. Avvisi in bacheca Attività 5^ settimana 29-11-2009 16:54 Con questa settimana chiudiamo l'argomento accountability, parlando di "bilancio sociale". E lo facciamo in tre modi diversi: 1) nei materiali della 5^ settimana c'è un test sul bilancio sociale (non è diffile e vi dà un'idea, baste leggere attentamente domanda e risposte - in alcuni casi possono essere vere tutte...); 2) nel forum sul bilancio sociale; 3) in chat - ebbene si questa settimana proviamo ad usare la chat. Io sono disponibile lunedì, mercoledì e giovedì dalle 19 alle 22. E' meglio concordare con un messaggio un orario, in modo tale sia più facile trovarsi. Sto preparando due contributi riassuntivi dei lavori di queste due settimane passate. Dopo questa attività passiamo a valutare, insieme, gli effetti prodotti da questo tipo di apprendimento e soprattuto su quanto avete appreso andando a ricercare le informazioni per poter partecipare. Grazie e buon lavoro. Materiali su comunicazione 30-11-2009 20:36 Ho inserito tra i materiali il testo della legge 150/2000, per la Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni 82 Ho inserito nel wiki due bozze di definizione per comunicazione pubblica e comunicazione politica. Date una faccina al corso 01-12-2009 20:55 Non so se avete notato che da adesso è possibile esprimere un gradimento al corso/attività che stiamo svolgendo. E è anche possibile esprimere un commento. E' una funzione "social". Tiriamo le fila: 5 motivi per ESSERE accountable 02-12-2009 22:29 Ho pubblicato un documento per "tirare le fila" di quanto espresso nel forum sui 5 motivi per ESSERE accountable. Dovreste leggerlo e dirmi le vostre opinioni in merito ed eventuali modifiche ed integrazioni. Lo trovate nei MATERIALI della SETTIMANA 3 Tiriamo le fila: 3 cose per NULLA accountable 06-12-2009 20:01 Ho pubblicato nei materiali della settimana 4 il documento che riassume le 3 cose per NULLA accountable. Ovviamente non sono solo 3! Questionario 1) Data la sua missione, la Pubblica Amministrazione è per definizione socialmente responsabile? [Vero] [Falso] 2) La Pubblica Amministrazione deve responsabilmente “rendere conto” ai propri “stakeholders” di come ha realizzato la propria responsabilità sociale nell‟ambito della missione assegnata? [Vero] [Falso] 3) La responsabilità sociale della Pubblica Amministrazione trova fondamento nella Costituzione del 1956? [Vero] [Falso] 4) Quali tra i seguenti possono essere considerati stakeholders della Pubblica 83 Amministrazione? [Le multinazionali] [Gli operatori economici] [Il sistema bancario] 5) Il bilancio sociale rendiconta in modo chiaro e semplice le attività svolte rispetto agli impegni assunti? [Vero] [Falso] 6) Il bilancio sociale evidenzia l‟impatto sociale del suo operato nei confronti della collettività e dei portatori di interesse? [Vero] [Falso] 7) Per cittadini portatori di interesse si intende? [Le famiglie ed i bambini] [I ragazzi ed i giovani] [Gli anziani] [I diversamente abili] [I cittadini in situazione di disagio] [Gli stranieri] [I turisti] [I contribuenti] 8) Per territorio portatore di interesse si intende? [L‟ambiente ed il paesaggio] [La mobilità] [La città, i paesi e le frazioni] [La sicurezza] 9) Sono operatori economici portatori di interessi? [Gli artigiani e gli industriali] [I commercianti e gli albergatori] [Gli agricoltori] 10) Il bilancio sociale indirizza una pianificazione strategica che si confronta sistematicamente con le aspettative degli stakeholders? [Si] [No] 11) Il bilancio sociale promuove la capacità di formalizzare gli obiettivi programmatici e di valutarne il grado di raggiungimento? [Si] [No] 12) Il bilancio sociale favorisce lo sviluppo di una consapevolezza diffusa degli obiettivi e del loro grado di raggiungimento a tutti i livelli dell‟organizzazione? [Si] [No] 13) Il bilancio sociale esplicita il rapporto tra l‟attività amministrativa e gli stakeholders, favorendo la diffusione di una cultura delle responsabilità? [Si] [No] 14) L‟Ente locale crea valore quando è capace di soddisfare le attese di tutti i soggetti portatori di interesse attraverso la produzione di beni e servizi che rispondano ai loro bisogni? [Vero] [Falso] 84 Forum - Bilancio sociale: chi era costui? Autore Federico Testo del messaggio Scritto il : 29-11-2009 19:15 ( più di un mese fa ) Oggetto : Bilancio sociale Amministratore E' giusto illustrare a tutti i potenziali portatori di interesse come sono state utilizzate le risorse sia umane che economicofinanziarie? Messaggi : 34 E' giusto ocinvolgerli nel processo decisionale? Profilo Patrizia Scritto il : 30-11-2009 16:12 ( più di un mese fa ) Oggetto : bilancio sociale. Studente ciao a tutti, premetto che sono assolutamente ignorante in materia, ma se dovessi rispondere al brucio direi si' e' giusto che debbano essere informati i portatori di interesse, non credo Messaggi : 10 debbano necessariamente essere coinvolti nelle decisioni, poiche' non tutti sono preparati ed in grado di farlo. Profilo scusate se sono stringata, forse un po' lapidaria, ma ho problemi a casa quindi devo limitare gli interventi a mo' di toccata y fuga. a presto spero. Federico Scritto il : 30-11-2009 19:39 ( più di un mese fa ) Oggetto : Questionario Amministratore Proprio perchè si tratta di un tema sconosciuto, quasi quanto l'accountability, ho predisposto un questionario che dovreste fare prima Messaggi : 34 di scrivere qualcosa sul forum. Diciamo una sorta di cammino di conoscenza a domande. Il punteggio serve solo a voi per rendervi conto di quanto Profilo intuitivamente già sapete... Scritto il : 07-12-2009 12:23 ( più di un mese fa ) 85 Autore Testo del messaggio Oggetto : Bilancio sociale Luigi L'idea di coinvolgere i vari portatori d'interesse nel processo Studente decisionale della P.A. di per sè non sarebbe male. Resta, peraltro, il fatto, che l'esperienza italiana ha finora dimostrato che tutte le volte in cui il legislatore ha proceduto in tal Messaggi : 15 Profilo senso, sono aumentate in modo esponenziale la burocrazia e l'inefficenza della P.A. Infatti, il suddetto coinvolgimento si è sempre più tradotto in quintali di carta impiegata per formare documenti che nessuno legge, in frammentazione dei centri decisionali, che hanno portato alla progressiva paralisi della P.A. Forum – Comunicazione pubblica e politica un confine non chiaro Autore Federico Amministratore Testo del messaggio Scritto il : 29-11-2009 19:28 ( più di un mese fa ) Oggetto : Comunicazione pubblica e politica: un confine non sempre chiaro Qui provo a chiedervi uno sforzo un pò particolare. Comunicazione pubblica e politica non sono la stessa cosa, ma spesso Messaggi : 34 Profilo vengono confuse. Così come vengono confusi i ruoli di amministratori politici e i ruoli apicali della pubblica amministrazione. Parliamone! Patrizia Scritto il : 30-11-2009 16:22 ( più di un mese fa ) Oggetto : comunicazione.... Studente be' che la comunicazione politica e quella pubblica non siano la stessa cosa sono d'accordo (e qui permettetemi di essere sarcastica): dipende dal grado di menzogna! in ogni caso su questo 86 Autore Messaggi : 10 Testo del messaggio argomento mi riservo di informarmi prima di far prendere aria alle tonsille. Profilo la cosa che mi ha piu' colpita di questa discussione in realta' e' la confusione che si genera tra dirigenza della PA e parte politica. e' cosi' perche' e' fortemente voluto tutto questo. dal momento che la parte politica che si insedia si porta dietro il numero piu' elevato possibile di dirigenti "allineati" alla propria corrente di pensiero, e questo in linea di massima avviene in tutte le strutture pubbliche. anche perche' purtroppo, sin dalla notte dei tempi si partiva dal presupposto che chi lavorava in PA non era poi cosi' preparato ad affrontare il mondo del lavoro, di conseguenza doveva sfruttare la scia di qualche personaggio per fare carriera. tradotto: bisognava saper scegliere il treno giusto su cui saltare al momento giusto. in ogni caso e' un argomento che richiederebbe ore di discussione per essere approfondito perche' vi sono molteplici aspetti da valutare. mi riservo di stressarvi in maniera piu' pedante in futuro..... Federico Amministratore Scritto il : 30-11-2009 20:50 ( più di un mese fa ) Oggetto : Mah... Patrizia, io credo che più che di menzogna si tratti di ignoranza. E' così diffusa che sembra di vivere nella menzogna. Messaggi : 34 Profilo C'è un confine tra le due forma di comunicazione che è definito dagli scopi e dagli attori. Se gli attori non hanno scopi è difficile definire con nettezza il sistema comunicativo. Da cui ne discende la confusione. La legge 150/2000 introduce una chiarificazione tra i ruoli delle funzoini di portavoce, ufficio stampa e Urp. Tra le tre funzioni ne individua una come obbligatoria: l'Urp. E richiede che siano funzioni separate. L'opportunità di ciò è evidente: devono assolvere compiti ben differenti. Se pensi al nostro ente, la situazione è questa: ufficio stampa e portavoce coincidono. E l'Urp, qualcuno lo ha visto? Ufficio stampa e portavoce hanno una funzione informativa. L'Urp viene individuato come struttura di comunicazione. E la comunicazione si caratterizza per il flusso bidirezionale, in particolare nell'ascolto del cittadino, delle istanze della comunità. 87 Autore Roberto Studente Testo del messaggio Scritto il : 30-11-2009 21:43 ( più di un mese fa ) Oggetto : esperimento in effeti mi sono sempre chiesto a chi facesse capo l'urp della provincia ...potremmo fare un esperimento per chiedere qualcosa e vedere se ci rispondono. in questo momento però non saprei cosa Messaggi : 10 Profilo Federico Amministratore chiedere. se mi viene in mente qualcosa vi faccio sapere Scritto il : 02-12-2009 07:57 ( più di un mese fa ) Oggetto : Provate a... ... chiamare il centralino della Provincia di Cuneo ed a dire: "Ho visto sul sito...". Prima ancora che possiate finire la frase e dire cosa avete visto, vi sarà cortesemente detto: "attenda che le passo l'ufficio". Messaggi : 34 Profilo Al 99% vi passano il mio interno. Questo non rientra nel tema, ma la dice lunga su come negli enti pubblici siano gestiti tutti i flussi comunicativi. Però rientra nelle funzioni dell'Urp proporre la formazione per correggere i flussi comunicativi, sfruttando la comunicazione interna. Per la comunicazione politica, invece, c'è da dire che il cittadino crede di più alle promesse della candidato o amministratore che alla legge stessa. Ovvero, se per ignoranza il candidato/amministratore dice/promette cose che la legge non prevede, comunque il cittadino le pretenderà dal funzionario/impiegato. E, purtroppo, il diritto amministrativo consente solo ciò che è esplicito per legge. Proprio per la trasparenza tende a ridurre, se non eliminare, la possibilità di atti arbitrari da parte dei funzionari pubblici. Luigi Scritto il : 07-12-2009 12:17 ( più di un mese fa ) Oggetto : Re: comunicazione.... Studente Vorrei fare un'osservazione, anche se un po' ritardataria, alla nota di 88 Autore Testo del messaggio Patrizia sui dirigenti "allineati" Messaggi : 15 A mio avviso occorre intendersi sul'espressione "allineato". Profilo Secondo il T.U.E.L. (v. in particolare artt. 107 e segg.) il dirigente deve essere "allineato" all'Organo politico, poiché è chiamato appunto a perseguire gli obiettivi individuati dal secondo. Il problema, quindi, è un altro. Il dirigente nel fare ciò deve essere tecnicamente in grado di assumersi le proprie responsabilità e non può limitarsi a diventare un semplice anello della catena di comando, scaricando le proprie responsabilità, a seconda delle circostanze, o sull'organo politico, o sui propri dipendenti. Per intenderci, per i dirigenti vale la regola che il comandante, per acquisire il necessario prestigio all'interno della struttura in cui è inserito, deve essere in grado di compiere le mansioni che affida ai propri dipendenti e, all'occorrenza, deve saperle svolgere in prima persona. D'altro canto, il dirigente deve saper dire di no all'Organo politico, quando riceve una richiesta inammissibile. Del resto, il cd. sistema dello spole system nato nei Paesi anglosassoni, risponde proprio a questa esigenza. Fornire all'organo politico dei collaboratori capaci e fidati, che gli permettano di svolgere le sue funzioni. In un sistema serio di spole system, il dirigente preparato saprà sempre mantenere una propria autonomia rispetto all'organo politico e d'altro canto l'organo politico cercherà naturalmente di circondarsi di validi collaboratori che sappiano attuare efficacemente i proprio mandato. Se il dirigente agisce in questi termini, il problema dell'"allineamento" diventa, pertanto, inconsistente. Il problema è che da noi gli strumenti di matrice common law quando vengono recepiti trovano cattiva applicazione e, pertanto, 89 Autore Testo del messaggio risultano largamente deficitari. Insomma, il nostro problema è che manca una seria dirigenza pubblica all'interno della P.A. 90 Dal 7/12/2009 Al 13/12/2009 Apprendimento informale Questa settimana sono stati forniti due materiali sull‟apprendimento informale ed aperto un forum. Avviso in bacheca Attività settimana 6 06-12-2009 21:50 Questa settimana parliamo di APPRENDIMENTO INFORMALE. E' in parte quanto abbiamo vissuto sulla nostra pelle in queste settimane. Come al solito ho messo a disposizione 2 documenti nel materiale della Settimana 6. E ci confronteremo sia in forum che in chat. Ah... dimenticavo di dirvi che ho anche caricato un wiki con le parole dell'e-learning, un estratto del Glossario dell'Asfor (per gentile concessione). Grazie a voi sta venendo fuori un lavoro molto interessante. La settimana prossima completeremo il lavoro con un questionario un pò particolare. Vi dirò a tempo debito... Forum – Apprendimento informale Autore Federico Amministratore Testo del messaggio Scritto il : 06-12-2009 21:45 ( più di un mese fa ) Oggetto : In rete... ... si può apprendere, e questo è un dato di fatto. In queste settimane ho cercato di stimolarvi ad apprendere "tra pari" (peer to peer). Messaggi : 34 Profilo Una delle particolarità del lavoro svolto insieme è stata quella di favorire l'apprendimento informale utilizzando un percorso strutturato per raccogliere dati utili alla tesi. 91 Autore Testo del messaggio Il tema dell'accountability è stata l'esca necessaria ad arrivare a parlare di apprendimento informale. La settimana prossima chiuderemo con un questionario di valutazione dell'esperienza. Questa settimana cerchiamo di capire cosa valutare. Pertanto, qui e nella chat, approfondiremo le nostre conoscenze, cercando di trasformare altre conoscenze tacite in esplicite. Federico Amministratore Scritto il : 07-12-2009 16:39 ( più di un mese fa ) Oggetto : Glossario Asfor "le parole dell'e-learning" Nei wiki trovate il glossario. E' un estratto ma credo di aver conservato tutte le parole chiave. Questo wiki non è da modificare. Se intendete integrare fatelo nel wiki Messaggi : 34 collaborativo. Profilo 92 Dal 14/12/2009 Al 20/12/2009 Valutazione e verifica Con questa settimana si conclude l‟attività con la verifica. E‟ stato fornito un materiale di approfondimento sulla valutazione nelle comunità di pratica ed è stato aperto un forum. E‟ stato predisposto un questionario nella duplice forma, on-line con risposta multipla e da riconsegnare nel repository a risposta aperta. Avvisi in bacheca Attività settimana 7 13-12-2009 15:56 Carissimi, è questa l'ultima settimana di attività. Ho pensato di attendere mercoledì per lanciare il questionario di autoverifica di quanto avvenuto e lasciarvi qualche giorno in più per prendere visione del materiale della settimana scorsa. Il materiale era certamente più del necessario ma anche ciò ha un suo senso: nel "mare magnum" della rete si trova molto di più di ciò che serve e non sempre si trova ciò che serve. Sta a noi, durante il nostro apprendimento informale, selezionare le cose che riteniamo più utili ed importanti. Siamo partiti da un tema, l'accountability, attuale ma poco conosciuto dai pubblici dipendenti per poi passare a verificare come la parte informale di ogni processo di apprendimento possa essere importante, se non di più, di quella formale. Aprirò anche un forum in cui esprire liberamente i pensieri su quanto fatto e su quanto vi sareste aspettati di fare. Per il mio lavoro le critiche sono fondamentali, per poter portare nella mia tesi le opportune correzioni e formulare delle proposte su come aiutare la Pubblica Amministrazione a migliorare efficacia ed efficienza nei rapporti con i suoi stakeholders, in particolare attraverso l'attenzione al proprio personale nella duplice veste di dipendenti e cittadini. Grazie. 93 Questionario finale 20-12-2009 16:32 Con un pò di ritardo ho pubblicato il questionario finale (nei materiali della settimana 7). Trovate anche una griglia in formato DOC che potete compilare e depositare del repository FINALE. Vista l'esiguità del gruppo che ha lavorato (4 persone + il sottoscritto con continuità) diviene molto più importante la valutazione qualitativa ed emozionale che potete esprimere liberamente nel file. Pertanto vi esorto a privilegiare questa risposta. Il questionario on line può servirvi da traccia su cosa valutare. Ancora e sempre, grazie per la collaborazione. P.S. dopo la compilazione del questionario tirerò le somme del tempo per l'assegnazione della chiavetta USB. Le risposte ai questionari IO e l’esperienza di apprendimento Ho trovato l‟esperienza una valida forma di apprendimento, soprattutto per quello che riguarda la possibilità di utilizzare le risorse in modo attivo e mirato a quello che si sta cercando. Dopo essere venuto a conoscenza di questa forma di apprendimento, ho infatti scoperto in rete molte risorse simili alle quali si può partecipare in forma gratuita. Da segnalare soprattutto quelle organizzate da altre regioni (progettotrio della regione toscana) oppure università ed enti di formazione. (r.b) Personalmente sono convinta che il mettere a disposizione di un gruppo tecniche e possibilita‟ di apprendimento da gestire in maniera quasi autonoma sia una scelta vantaggiosa. Sono fondamentalmente molto curiosa, quindi mi piace imparare, poi come mi insegnarono al corso preparatorio per il concorso da D “la conoscenza e‟ potere”. Una volta effettuato l‟apprendimento ci si trova davanti ad una scelta: condividere la conoscenza (scelta sicuramente approvata e suggerita dalla filosofia della nuova PA), oppure accentrare tutto su di se‟ e condividere il minimo possibile (scelta praticata ostinatamente da soggetti di poco valore proprio che evidentemente temono la concorrenza se questa fosse adeguatamente informata). Devo dire che io sono rimasta soddisfatta da questa esperienza. Grazie per avermi permesso di partecipare. (p.f) Purtroppo, nelle settimane in cui il corso è stato aperto, sono stato particolarmente impegnato su altri fronti (lavorativi e famigliari), per cui non ho potuto dare un apporto 94 sostanziale alla riuscita dell‟iniziativa. Mi sarebbe piaciuto riuscire ad essere maggiormente attivo e propositivo. (m.f) Ritengo molto importante l‟attività di apprendimento, poiché, com‟è ovvio, il Diritto al pari delle altre scienze è in costante evoluzione, per cui non si può mai dare nulla per scontato. (l.m) Il GRUPPO come luogo di apprendimento La possibilità di scambiare le informazione, dovrebbe essere un vantaggio, soprattutto nella risoluzione i alcuni problemi che magari sono già stati affrontati e risolti da altri utenti. Questa esperienza ha purtroppo avuto poche persone attive, ma nel suo piccolo ha comunque fornito notevoli spunti di riflessione. In ogni gruppo di lavoro ci sono comunque alcuni che hanno più tempo e voglia ed altri che cercano di ritagliare un po‟ di tempo per dedicarsi a questa attività. In ogni caso, anche se il contributo è limitato può essere utile per qualcuno. (r.b) E‟ sicuramente un ottimo luogo di apprendimento, poiche‟ si offre l‟opportunita‟ di confronto tra i singoli soggetti. Ognuno di noi aveva conoscenze piu‟ dettagliate di alcuni aspetti della nostra realta‟ lavorativa, tali esperienze seppure in maniera indiretta sono state messe a disposizione d tutto il gruppo. Insieme siamo cresciuti un pochino. Certo tutto e‟ commisurato alla durata dell‟esperienza di apprendimento. La nostra e‟ stata breve. Ritengo che dovrebbe divenire un percorso formativo standard all‟interno delle PA. (p.f) L‟esperienza della “ricerca” di gruppo l‟ho trovata decisamente qualificante. Soprattutto alla luce della preparazione degli altri partecipanti, ho avuto modo di confrontarmi con diversi punti di vista e ciò ha reso l‟esperienza formativa decisamente qualificante. (m.f) Il gruppo come strumento di apprendimanto può essere importante, purché sia omogeneo, fortemente motivato ed al suo interno ci sia un pò di competitività, anche se non eccessiva. (l.m) Il CONTENUTO come risultato dell’apprendimento Nella formazione come quella informale, penso che sia fondamentale la presenza di una figura preparata che tenga sotto controllo le informazioni che vengono inserite da parte degli utenti. Molto spesso infatti possono essere date informazioni corrette ma poco comprensibili oppure decisamente sbagliate. Il ruolo del moderatore diventa quindi fondamentale per garantire la correttezza di quanto pubblicato e portarlo quindi alla conoscenza di altri utenti. 95 Nell‟esempio del WIKI collaborativo, ogni utente ha la possibilità di modificare le informazioni che sta leggendo, ma chi cerca risposte su un argomento, non può sapere se quello che sta leggendo è già stato corretto oppure no, e questo è un po‟ il limite del WIKI. Altre metodi di inserimento dei dati come per le leggi, devono invece essere molto rigidi perché non devono generare dubbi. L‟introduzione del forum mi sembra una buona idea, utile per poter scambiare le opinioni riguardanti le informazioni che si stanno cercando o quelle che si sono già trovate. In generale, più le informazioni sono corrette e facili da interpretare e maggiore sarà il ritorno per gli utenti. (r.b) Ho scoperto delle cose di cui conoscevo l‟esistenza ma che non avevo mai approfondito, un po‟ perche‟ non mi toccano in prima persona professionalmente parlando e un po‟ per pura pigrizia mentale. Ho scoperto che bilancio sociale non e‟ un pianeta alieno e che stakerholders non e‟ una parolaccia. Mi pare gia‟ un passo avanti. (p.f) Viste le mie scarse conoscenze relativamente all‟argomento in esame, trovo il contenuto del corso molto interessante. L‟argomento oggetto del corso è troppo spesso ignorato dai diretti interessati (funzionari pubblici e politici), mentre dovrebbe essere oggetto di una specifica formazione. (m.f) Il contenuto dell‟attività di apprendimento deve essere mirata alla platea dei discenti. È, pertanto, essenziale una platea selezionata ed omogenea. In mancanza l‟attività di apprendimento è destinata irrimediabilmente a fallire. Ritengo, poi, inutile quell‟attività di apprendimento che si limiti a ricordare nozioni elementari, o a parafrasare il dato normativo, giacché tale attività dovrebbe già rientrare nel bagaglio culturale del singolo discente. (l.m) L’AMBIENTE di confronto A parte le battute iniziali sulla grafica del sito, penso che un ambiente utile per questo tipo di apprendimento deve essere in generale semplice ed intuitivo. Gli argomenti devono essere facilmente rintracciabili con eventuali motori di ricerca interna o cose simili, oppure organizzate per capitoli. Molto spesso si cerca di risolvere un problema nel più breve tempo possibile e, vista la quantità di informazioni che si possono trovare in rete, si prediligono le risposte più semplici da comprendere. Il forum è una cosa interessante, proprio perché si possono esporre problemi ed ottenere risposte in modo più informale. Quando invece si ha necessità di notizie più approfondite, allora diventa indispensabile una parte specifica del sito con i riferimenti normativi, ecc. (r.b) Sicuramente piacevole. Trovo che sia piu‟ facile aprire un dibattito con degli sconosciuti (sebbene colleghi) se non li hai davanti. Quando devi parlare di argomenti specifici con 96 persone che non conosci hai piu‟ difficolta‟ perche‟ hai paura di avere davanti un esperto e di dire stupidaggini che ti fan fare la figura dello sciocco. Allora ti trattieni. E non e‟ giusto perche‟ potresti comunque avere delle osservazioni interessanti da fare o, in ogni caso, imparare delle cose e colmare lacune mostruose. E non sottovalutiamo lo stimolo mentale. Il nostro cervello ha bisogno di allenamento, di nuovi stimoli per mantenersi efficiente. (p.f) L‟ambiente di confronto credo che sia decisamente ottimale. Ti permette di interagire quando possibile, decidendo in autonomia tempi e modi. (m.f) L‟ambiente deve agevolare l‟attività di apprendimento. Esso, pertanto, potrà essere anche on-line, purchè tale sistema non porti il discente ad aggiornarsi fittiziamente. (l.m) Il RITORNO per la PA Quale può essere il ritorno per la pubblica amministrazione di uno strumento come quello dell‟apprendimento informale, è in questo momento difficile da prevedere. Nella realtà dell‟Amministrazione Provinciale di Cuneo, ho la sensazione che sarebbe poco utilizzata, vista l‟età media dei dipendenti e delle incentivazioni dell‟ente alla formazione degli stessi. Attualmente conosco pochi colleghi che continuano in proprio la formazione, ma con questo non voglio dire che questo metodo non potrebbe essere proposto, bisogna solo trovare il modo giusto per farlo accettare. Se immaginiamo il nostro Ente come un semplice contenitore di dipendenti pubblici non andiamo molto lontano, mentre se lo pensiamo ad un contenitore con persone che possono avere delle capacità, allora le dobbiamo utilizzare per un miglioramento collettivo. Purtroppo chi dovrebbe accorgersi di questa capacità o incapacità, molto spesso è obbligato a soprassedere per voleri politici o dirigenziali superiori ed il meccanismo di crescita si blocca. Spero che nei prossimi anni la situazione migliori, soprattutto per quanto riguarda l‟opinione che la popolazione ha della pubblica amministrazione. (r.b) Evitare malintesi, se ci si confronta e‟ piu‟ difficile che nascano equivoci o differenti interpretazioni soggettive. Puo‟ nascere maggiore coesione nel gruppo, perche‟ quando ti senti coinvolto in un argomento o una decisione te ne senti anche responsabile, forse hai piu‟ il polso di cio‟ che ti succede intorno. Quindi, in fin dei conti maggior accountability. E migliorando l‟ambiente di lavoro credo ci sia anche piu‟ volonta‟ di costruire insieme, quindi un atteggiamento piu‟ propositivo in genere. (p.f) Ritengo che avere dei dipendenti formati in materia sia molto importante per la pubblica amministrazione. Infatti dei dipendenti consapevoli sono sicuramente più produttivi e attenti, perché sanno quali sono i propri compiti e cosa ci si aspetta da loro. (m.f) 97 Il ritorno per la P.A. è evidente. Funzionari più preparati sono anche più efficienti. La P.A. invero, non deve addossare esclusivamente sul dipendente l‟onere dell‟apprendimento, dovendo ciò rientrare in senso lato nel corredo che il datore di lavoro è tenuto a fornire al proprio dipendente, perché costui mantenga una prestazione efficiente. (l.m) 98 3.5 - ANALISI DEI DATI 3.5.1 - QUESTIONARIO 1 Il primo questionario ha avuto lo scopo di “fotografare” la formazione e la scolarizzazione dei soggetti in tre distinti momenti della loro vita lavorativa: al momento del primo inserimento nel mondo del lavoro (indipendentemente sia avvenuto nel privato o nel pubblico); al momento dell‟inizio del lavoro presso l‟attuale datore di lavoro (e si tratta certamente di una Pubblica Amministrazione); al momento di assunzione dell‟attuale livello. Qui sono evidenziati i dati funzionali all‟analisi o aggregati per agevolarne la lettura. Numero mail di invito (circa) 800 Numero questionari ritornati correttamente compilati 161 Percentuale di ritorno dei questionari 20,13% Hanno risposto dipendenti e dirigenti dei seguenti Enti: Comune di Barge; Comune di Cuneo; Comunità Montana Valli Po, Bronda e Infernotto; Provincia di Cuneo; Provincia di Genova; Provincia di Torino. 99 DA – Dati anagrafici Sesso num. percentuale età media Maschi 78 48,45% 45 anni e 4 mesi Femmine 83 51,55% 44 anni e 10 mesi 161 100,00% 45 anni e 1 mese Totale Questo dato rispecchia la realtà della pubblica amministrazione in cui vi è, nei ruoli di impiegato una prevalenza dei soggetti di sesso femminile. Il numero di questionari resi rende un campione valido dal punto di vista statistico. Distribuzione per genere M 48% F 52% Distribuzione per classe su anno di nascita 1950-1959 45 27,95% 1960-1969 64 39,75% 1970-1979 50 31,06% 1980 in poi 2 1,24% 100 La distribuzione per classe su anno di nascita evidenzia che il 70% dei soggetti che hanno risposto al questionario ha tra i 30 e 50 anni e che i soggetti con più di 50 anni non sono la classe più numerosa (lavoratori vicini alla pensione). 14 12 10 8 6 4 2 0 Il grafico riporta la distribuzione dei soggetti per anno di nascita dal 1950 al 1984. La tabella che segue ci da una indicazione della varietà dell‟età assoluta dei soggetti e della varianza del campione. Riferimento temporale in anni Età assoluta MIN MAX Varianza 26 60 58,06 Per quanto concerne l‟età riferita ai tre momenti della vita lavorativa, il campione evidenzia i seguenti dati: Età media all’inserimento nel mondo del lavoro Età media all’inserimento presso l’attuale datore di lavoro Età media al raggiungimento dell’attuale livello 101 23 anni e 2 mesi 30 anni e 10 mesi 35 anni e 3 mesi Quindi, per dare una lettura, dalla tabella precedente sappiamo in media quando avvengono i tre momenti su cui abbiamo puntato la nostra attenzione, e dalla tabella successiva sappiamo in quale spazio temporale di età è avvenuto e quale sia la varianza del dato. Riferimento età MIN MAX Varianza All’inserimento nel mondo del lavoro 14 40 18,04 All’inserimento presso attuale datore di lavoro 18 53 57,02 Al raggiungimento attuale livello 18 53 59,81 E dal punto di vista della carriera lavorativa: Media anni di lavoro dall’inserimento 21 anni e 10 mesi Media anni di lavoro presso l’attuale datore di lavoro Media anni di lavoro nel livello attuale 14 anni e 2 mesi 9 anni e 8 mesi Anche in questo caso associamo alla tabella delle medie degli anni di lavoro con quella dei massimi e dei minimi e relativa varianza. Dalla tabella che segue si può evidenziare che esiste almeno un caso che ha passato quasi tutta la sua carriera lavorativa nello stesso livello di inquadramento (34 anni), ma la varianza ci dice che questa non è la norma e ci viene confermato dalla media di anni di lavoro nel livello attuale (9 anni e 8 mesi). 102 Riferimento temporale in anni MIN MAX Varianza Da inserimento nel mondo del lavoro 1 40 87,30 Da inserimento presso attuale datore di lavoro 1 39 75,90 Da raggiungimento attuale livello 1 34 41,32 Ad integrazione riportiamo tre grafici che fotografano l‟anno (raggruppati in classi decennali) in cui sono avvenuti gli eventi considerati (ingresso nel mondo del lavoro, assunzione presso l‟attuale datore di lavoro e raggiungimento dell‟attuale livello retributivo). Inserimento mondo del lavoro per decenni 2000-2009 12% 1970-1979 23% 1990-1999 33% 1980-1989 32% 103 Assunzione presso attuale datore per decenni 1970-1979 7% 1980-1989 21% 1990-1999 24% 2000-2009 48% Attuale livello retributivo per decenni 1980-1989 11% 1970-1979 1% 1990-1999 18% 2000-2009 70% 104 Distribuzione per Provincia di nascita, lavoro e residenza. Provincia Nascita Inserimento mondo del lavoro Assunzione presso attuale datore Lavoro Lavoro Residenza Lavoro Residenza Raggiungimento attuale livello Residenza Alessandria 1 0 0 0 0 0 0 Bergamo 0 1 0 0 0 0 0 103 110 115 123 122 123 123 Cosenza 0 0 1 0 1 0 1 Catanzaro 2 0 0 0 0 0 0 Estero non specificato 2 0 0 0 0 0 0 Genova 10 10 10 8 9 8 8 Ginevra 0 1 1 0 0 0 0 Messina 1 0 0 0 0 0 0 Milano 1 1 1 0 0 0 0 Matera 1 0 1 0 0 0 0 Novara 1 0 1 0 1 0 1 Nuoro 1 0 0 0 0 0 0 Parigi 0 1 1 0 0 0 0 Piacenza 1 0 0 0 0 0 0 Reggio Calabria 1 0 0 0 0 0 0 Roma 1 1 1 0 0 0 0 Taranto 1 0 0 0 0 0 0 Torino 31 35 29 30 28 30 28 1 0 0 0 0 0 0 Cuneo Vibo Valentia I dati sono trattati su base provinciale (sede di lavoro e residenza) pertanto i quattro enti sul territorio della Provincia di Cuneo, se non specificato diversamente, sono aggregati. Analizziamo ora i titoli di studio nei tre momenti: attuale datore di lavoro % attuale datore di lavoro livello attuale % livello attuale Codice 1 2 3 4 5 6 7 8 Descrizione Nessuno Lic. Elementare Lic. Media Inf. Lic. Media Sup. Laurea Triennale Laurea Quadriennale Laurea Quinquennale Altro Ins. lavoro % Inserimento lavoro 0 1 10 96 0 28 26 0 0,00% 0,62% 6,21% 59,63% 0,00% 17,39% 16,15% 0,00% 0 1 9 85 3 36 27 0 0,00% 0,62% 5,59% 52,80% 1,86% 22,36% 16,77% 0,00% 0 1 8 73 11 38 30 0 0,00% 0,62% 4,97% 45,34% 6,83% 23,60% 18,63% 0,00% 1-4 5-8 Fino a Lic. Media Sup. Oltre Lic. Media Sup. 107 54 66,46% 33,54% 95 66 59,01% 40,99% 82 79 50,93% 49,07% 105 La tabella, nelle due righe di aggregazione, evidenzia che il 15,53% dei soggetti ha acquisito un titolo di studio universitario dopo l‟inserimento nel mondo del lavoro e che ciò è avvenuto nel 7,45% dei casi prima dell‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro e nell‟8,08% dei casi dopo. Inserimento Codice Descrizione 1-4 Fino a Lic. Media Sup. 5-8 Oltre Lic. Media Sup. M 27,95% 20,50% F 38,51% 13,04% Attuale datore M 22,98% 25,47% F 36,02% 15,53% Attuale livello M 19,88% 28,57% F 31,06% 20,50% La tabella che precede presenta la ripartizione dei titoli di studio per sessi. Questa sostanzialmente conferma una sostanziale equità nella crescita del titolo di studio: gli uomini che sono arrivati alla laurea dopo l‟inserimento nel mondo del lavoro sono l‟8,07% e le donne il 7,10%. Ma evidenzia anche che per le donne l‟inserimento nel mondo del lavoro avviene per il 38,51% dei casi con titoli di studio fino alla licenza media superiore. Il dato interessante è quello riferito a quando uomini e donne, dopo l‟inserimento nel mondo del lavoro, acquisiscono la laurea. Il 4,97% degli uomini la acquisisce prima di arrivare all‟attuale datore di lavoro, cosa che fa solo il 2,49% delle donne. Dopo l‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro si capovolgono i dati: il 4,97% delle donne acquisisce una laurea e solo il 3,10% degli uomini fa altrettanto. 106 Titoli di studio 100 80 60 40 20 0 Inserimento lavoro attuale datore di lavoro livello attuale Il grafico raffronta i titoli di studio nei tre momenti lavorativi studiati, visualizzando l‟aumento dei soggetti laureati dopo l‟ingresso nel mondo del lavoro. Verifichiamo ora i dati sul livello di inquadramento. Codice 1 2 3 4 5 6 Descrizione A B C D Dirigente Altro % Inserimento Inserimento lavoro lavoro 4 22 41 29 0 65 2,48% 13,66% 25,47% 18,01% 0,00% 40,37% attuale datore di lavoro % attuale datore di lavoro livello attuale % livello attuale 4 42 58 50 6 1 2,48% 26,09% 36,02% 31,06% 3,73% 0,62% 0 26 48 75 12 0 0,00% 16,15% 29,81% 46,58% 7,45% 0,00% Da questo dato viene evidenziata una struttura organizzativa sbilanciata in cui i soggetti in livello D sono il 46,58% e sono spariti i soggetti di livello A. Nel grafico successivo è ben evidente l‟effetto di questo squilibrio organizzativo. 107 Livelli di inquadramento 80 60 40 Inserimento lavoro 20 attuale datore di lavoro 0 livello attuale Ora vediamo lo stesso dato per sesso. Anche questo nostro studio evidenzia la disparità di trattamento tra i sessi. Inserimento Codice 1 2 3 4 5 6 Descrizione A B C D Dirigente Altro M 0,62% 4,35% 10,56% 9,94% 0,00% 22,98% F 1,86% 9,32% 14,91% 8,07% 0,00% 17,39% Attuale datore M 1,24% 9,94% 14,29% 19,88% 3,11% 0,00% F 1,24% 16,15% 21,74% 11,18% 0,62% 0,62% Attuale livello M F 0,00% 0,00% 5,59% 10,56% 11,80% 18,01% 26,09% 20,50% 4,97% 2,48% 0,00% 0,00% Le donne risultano essere più degli uomini nei livelli A, B e C. Ciò potrebbe essere dovuto a scelte di lavoro legate alla famiglia. Per non appesantire il questionario si è scelto di non indagare oltre l‟argomento dell‟orario di lavoro. 108 Dai dati del questionario è anche stato possibile trarre informazioni sul pendolarismo per lavoro, inteso come differenza tra Provincia di residenza e Provincia sede di lavoro. M SI Pendolare ad inserimento Pendolare attuale datore Pendolare livello attuale F NO 8 4 3 SI 70 74 75 NO 4 0 0 M Pendolare ad inserimento Pendolare attuale datore Pendolare livello attuale SI 4,97% 2,48% 1,86% 79 83 83 F NO 43,48% 45,96% 46,58% SI 2,48% 0,00% 0,00% NO 49,07% 51,55% 51,55% I dati evidenziano un fenomeno assai limitato al momento dell‟inserimento nel mondo del lavoro in diminuzione negli altri due momenti. Significativo che già dall‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro la donna fa una scelta di avvicinamento a casa. Passiamo ora ai dati sulla formazione. Si è indagato se vi sia stata formazione pre e/o post assunzione nei tre momenti della carriera lavorativa osservati. Domanda Formazione pre-inserimento mondo del lavoro Se SI: Richiesta dal datore di lavoro Corsi nel primo periodo Se NO: Formazione autonoma SI 59 11 65 56 % SI 36,65% 18,97% 40,37% 60,22% NO 102 47 96 37 % NO 63,35% 81,03% 59,63% 39,78% La prevalenza di NO, sia per la formazione pre-inserimento nel mondo del lavoro (63,35%) che per chi l‟ha fatta per scelta autonoma (81,03% non richiesta da datore di lavoro), sono sintomo di una generale disattenzione del mondo del lavoro alla formazione del personale. 109 Stessa situazione si ribadisce, per l‟inserimento presso l‟attuale datore di lavoro che, ricordiamo, è un Ente pubblico. Domanda Formazione pre-inserimento attuale datore di lavoro Corsi nel primo periodo Se NO: Formazione autonoma SI 47 92 37 % SI 29,19% 57,14% 55,22% NO 114 69 30 % NO 70,81% 42,86% 44,78% Nel 70,81 % dei casi non viene fatta formazione pre-inserimento, però sono in aumento i corsi nel primo periodo post assunzione (57,14%) e comunque anche in caso non venga fatta formazione dall‟Ente il dipendente, nel 55,22% dei casi, ha ritenuto di doversi formare autonomamente. Per quanto riguarda il livello attuale c‟è da sottolineare una sostanziale onestà dei soggetti presi in considerazione. Domanda Conoscenze adeguate Se NO: Superiori o inferiori SI 111 SUP 4 % SI 68,94% % SUP 8,00% NO 50 INF 46 % NO 31,06% % INF 92,00% Il primo motivo di onestà è che i soggetti, 68,94%, ritengono di avere conoscenze adeguate, e cioè rispondenti alle necessità del proprio lavoro. Il secondo motivo è che il 92% dei soggetti (46) che hanno dichiarato di non avere conoscenze adeguate sono consci di avere conoscenze inferiori alla necessità del proprio lavoro. 110 Ora vediamo in quale modalità viene fatta la formazione pre e post. Tipo formazione pre inserimento A distanza (on-line, per corrispondenza, etc…) In aula Misto, in aula ed a distanza Altro… IL06.1 1 51 3 6 IL06.1 % 1,64% 83,61% 4,92% 9,84% AD06.1 AD06.1 % 6 10,53% 37 64,91% 6 10,53% 8 14,04% E‟ evidente che al momento dell‟ingresso nel mondo del lavoro era ancora preferita la formazione in aula (mediamente è avvenuta oltre 20 anni fa), ma è significativo l‟aumento delle forme a distanza e misto che già si registra per il momento che precede l‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro. Dalla tabella che segue si nota anche che è in crescita l‟abbinamento di due o più modalità di formazione. Combinazione tipi di formazione pre inserimento uno due tre IL6.1 58 0 1 IL06.1 % 98,31% 0,00% 1,69% AD06.1 AD06.1 % 38 80,85% 8 17,02% 1 2,13% Dalla tabella che segue possiamo verificare una sostanziale stabilità nel tempo della formazione in aula presso sede o presso centro di formazione. Una riduzione della formazione autonoma con materiale cartaceo ed un consistente aumento della formazione in modalità e-learning. Tipo formazione post inserimento in aula presso la sede in aula, presso centro di formazione in modalità autonoma con materiale cartaceo in modalità e-learning altro 111 IL07.1 31 32 15 2 6 IL07.1 % 36,05% 37,21% 17,44% 2,33% 6,98% AD07.1 53 53 17 12 6 AD07.1 % 37,59% 37,59% 12,06% 8,51% 4,26% Formazione post inserimento mondo del lavoro in modalità elearning 2% in modalità autonoma con materiale cartaceo 18% altro 7% in aula presso la sede 36% in aula, presso centro di formazione 37% in modalità e-learning 8% Formazione post inserimento attuale datore di lavoro altro 4% in aula presso la sede 38% in modalità autonoma con materiale cartaceo 12% in aula, presso centro di formazione 38% Dai dati dei due grafici si nota una crescita (+6%) della modalità e-learning, una diminuzione equivalente (-6%) della modalità autonoma con materiale cartaceo, ed una sostanziale conferma della formazione in aula presso la sede (+2%) e della formazione in aula presso centro di formazione (+1%). 112 Altro dato significativo è l‟aumento della combinazione di più modalità di formazione. combinazione tipi di formazione post inserimento uno due tre quattro IL07.1 47 15 3 0 IL07.1% 72,31% 23,08% 4,62% 0,00% AD07.1 AD07.1 % 56 60,87% 27 29,35% 5 5,43% 4 4,35% Ora vediamo la gestione del tempo. E‟ significativo che mediamente 11,36% del tempo è dedicato alla formazione. Ed è un attività di registrazione lavoro [%] attività di formazione propri compiti [%] attività di formazione generali ente [%] altre attività [%] Media assoluta Media soggetti M Media soggetti F Minimo Massimo attività lavorativa principale propri compiti [%] dato che non è influenzato dal sesso del soggetto. GT01.1 72,43 71,46 73,35 0 100 GT01.2 12,23 12,93 11,57 0 99 GT01.3 8,90 8,94 8,87 0 40 GT01.4 2,46 2,83 2,11 0 20 GT01.5 3,98 3,84 4,11 0 50 113 attività connesse vita famigliare #%] attività ricreative [%] Attiività formazione legate al lavoro [%] altre attività di formazione [%] altro [%] Media assoluta Media soggetti M Media soggetti F Minimo Massimo GT02.1 65,58 59,74 71,06 0 100 GT02.2 17,19 19,67 14,87 0 60 GT02.3 4,16 5,09 3,29 0 40 GT02.4 6,91 8,13 5,77 0 80 GT02.5 5,53 6,09 5,01 0 40 Nel tempo fuori dall‟orario di lavoro, invece, salta nuovamente fuori una differenza legata al sesso del soggetto: le donne possono dedicare, mediamente, alla formazione il 9,06% del loro tempo, mentre gli uomini arrivano al 13,22%. 114 3.5.2 - ATTIVITÀ ON-LINE I partecipanti sono stati catalogati in tre fasce a seconda della partecipazione: coinvolti (hanno completato almeno il 70% del percorso); interessati (hanno visionato almeno 15% del percorso); persi (hanno visionato meno del 15% o non sono acceduti). Considerando il numero esiguo si ritiene che l‟attività on-line sia paragonabile ad un test di realizzazione di un‟attività rivolta a più partecipanti. Eseguita con l‟intento di perfezionare i meccanismi di uso dell‟ambiente. Destinatari 1° questionario (e-mail) 800 Questionari ritornati compilati 161 Adesioni a lavoro on-line Altri utenti curiosi che hanno chiesto di provare 10 4 6,21% dei questionari ritornati dei questionari 2,48% ritornati Totale utenti registrati Utenti che hanno completato almeno il 70% del percorso Altri utenti che hanno visionato almeno il 15% del percorso Utenti che hanno visionato meno del 15% o non sono acceduti 14 8,70% dei questionari ritornati 20,13% dei destinatari 5 35,71% degli utenti registrati 2 14,29% degli utenti registrati 7 50,00% degli utenti registrati L‟alto tasso di defezione, 50%, è sostanzialmente dovuto alla scelta di chiedere la disponibilità ad un qualcosa di non ben definito da fare on-line. Scelta dettata dalla necessità di non scoprire fino all‟ultimo il tema dell‟apprendimento informale. La partecipazione e la curiosità di pochi ha comunque generato dati qualitativi interessanti (riportati nel diario delle attività), oltre ai seguenti dati quantitativi. 115 Un ulteriore freno è valutabile nella necessità di svolgere le attività fuori dall‟orario di lavoro per non disturbare l‟attività lavorativa ed anche per simulare al meglio una situazione di apprendimento informale. Avvisi Wiki Chat Forum Questionario Periodo di attività dal 15/10 al 1/11 Materiali Repository Distribuzione dell‟uso degli strumenti durante l‟attività 1 dal 2/11 al 8/11 (ambientamento) dal 9/11 al 15/11 (definizione accountability) dal 16/11 al 22/11 (5 motivi per essere accountable) dal 23/11 al 29/11 (3 cose per nulla accountable) dal 30/11 al 6/12 (accountability e bilancio sociale) dal 7/12 al 13/12 (apprendimento informale) dal 14/12 al 20/12 (Valutazione e verifica) altro durante tutto il periodo 1 1 1 3 1 totali 3 1 1 1 1 4 1 1 2 1 1 1 4 1 2 1 1 3 1 1 5 2 1 20 7 1 1 3 5 16 1 1 3 Come si vede dalla tabella, si è cercato di variare l‟uso degli strumenti e dei materiali per fornire ai partecipanti anche una visione di un ambiente di e-learning. I partecipanti hanno gradito e risposto positivamente agli stimoli di ambientamento e sono così stati oggetto un apprendimento informale parallelo. Sono stati attivati due forum generici (uno per l‟assistenza e l‟altro per lo svago) e quattro forum tematici (a supporto del lavoro di approfondimento e scambio di idee) e un forum finale per i commenti liberi. 116 Forum Assistenza ambiente corso Cafè - Area Svago 5 motivi per ESSERE accountable 3 cose per NULLA accountable Bilancio sociale: chi era costui? Apprendimento informale Liberi commenti Discussioni Totali Media per forum 1 5 2 2 2 1 1 14 2 Messaggi 3 28 10 10 10 2 8 71 10,14 Partecipanti 3 4 4 5 4 1 5 26 3,71 Considerato che il numero stabile di 4 soggetti più il ricercatore si può affermare che la partecipazione è stata attenta. Concludiamo questa sezione con i dati analitici relativi alle sessioni ed alle operazioni. Sessione media Sessione media utenti coinvoli Sessione media utenti interessati Sessione media utenti persi Tempo Sessioni Operazioni 0:06:29 0:06:38 0:04:23 0:05:40 1 1 1 1 13,38 13,15 14,54 21,50 Dalla durata della sessione media si può desumere che per i partecipanti è stato facile e rapido eseguire le attività richieste. Nella tabella successiva si sono aggregati i tempi complessivi per classificazione di utente. Utenti coinvolti Utenti interessati Utenti persi materiali tempo sessioni operazioni completati 22:54:15 207 2723 94 00:56:56 13 189 9 00:22:40 4 86 0 117 La tabella che segue riepiloga i dati di ogni utente. utente r.b d.b g.f p.f m.f g.m p.g a.g f.l (utente di verifica e test) l.m n.o m.p g.r s.v Totali tempo sessioni operazioni 05:22:33 42 487 00:00:07 1 4 00:00:00 0 0 04:58:45 18 433 01:54:03 33 376 00:55:06 9 176 00:00:00 0 0 00:00:00 0 0 06:33:04 77 692 04:05:50 37 735 00:01:50 4 13 00:00:00 0 0 00:01:48 1 8 00:20:45 2 74 24:13:51 224 2998 Media generale per utente Media generale utenti coinvolti Media generale utenti interessati Media generale utenti persi Media impegno settimanale utenti coinvolti materiali % materiali completati completati 20 100,00% 0 0,00% 0 0,00% 20 100,00% 14 70,00% 6 30,00% 0 0,00% 0 0,00% 20 100,00% 20 100,00% 3 15,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 103 Tempo totale Numero sessioni Numero operazioni Materiali completati 1:43:51 4:34:51 0:28:28 0:03:14 16,0 41,4 6,5 0,6 214,1 544,6 94,5 12,3 7,4 18,8 4,5 0,0 0:39:16 5,9 77,8 2,7 Per sessione si intende lo spazio di tempo che intercorre dall‟accesso all‟uscita nell‟ambiente. Per numero di operazioni si intende pagine visitate ed azioni eseguite all‟interno di esse. 118 4 - CONCLUSIONI E PROSPE TTIVE Proviamo a riprendere le key issues, le domande chiave della nostra ricerca e verificare se l‟attività ed i risultati sono in grado di rispondere coerentemente. I dati del questionario 1 offrono una risposta alla prima domanda: “ai dipendenti della PA è richiesta/proposta della formazione e con quali metodologie di erogazione?”. La risposta è che meno del 30% dei soggetti hanno fatto una formazione prima entrare presso l‟attuale datore di lavoro, che, ricordiamo, si tratta di una pubblica amministrazione. Migliora leggermente la situazione quando si parla di corsi nel primo periodo presso l‟attuale datore di lavoro: nel 57% dei casi viene fatta formazione. Considerando che l‟autonomia regolamentare permette a due enti dello stesso livello di organizzarsi in modi, paradossalmente, differenti pur avendo le stesse competenze sul proprio territorio di riferimento, ci si dovrebbe aspettare che ogni ente integri le conoscenze dei nuovi dipendenti per renderli efficienti al meglio e nel minor tempo poassibile. Certo la riduzione indiscriminata dei bilanci degli enti pubblici può portare a tagliare quelli che sembrano costi frivoli. E la formazione probabilmente passa per optional. Per quanto riguarda le metodologie di formazione abbiamo da registrare un aumento del ricorso alle nuove tecnologie (e-learning e misto) e la combinazione di più metodologie di formazione. Pertanto, per rispondere alla prima domanda delle key issues: qualcosa di muove, sta crescendo la formazione post inserimento presso l‟attuale datore di lavoro, non è ancora un fatto culturalmente acquisito, ma fa ben sperare. La risposta alla seconda domanda, viene dall‟attività on-line. 119 La condivisione della conoscenza attraverso la collaborazione/cooperazione produce effetti positivi sia a livello di singolo che di organizzazione? La risposta da leggere fra le righe del lavoro on-line del piccolo ma motivato gruppo di 5 soggetti è positiva. Hanno scoperto un nuovo modo di lavorare. Forse l‟acquisizione di questa nuova coscienza è stato proprio determinato dall‟esiguità del gruppo. Può essere. Qualsiasi attività può comunque essere costruita per adeguarsi alle necessità dei singoli e dell‟organizzazione per cui lavorano. Il gruppo era costituito da soggetti che svolgono tutti mansioni differenti, con titoli di studio differenti e con differenti livelli di inquadramento. L‟aver lavorato su un tema attuale ma sconosciuto ai più come l‟accountability ha permesso di non tenere conto delle differenze. Inoltre ha evidenziato come gli enti pubblici non curano di passare ai propri dipendenti concetti quali la trasparenza e la responsabilità sociale. Si sa che esistono, ma non sono ritenuti importanti. E ciò è quasi sicuramente un effetto della politica del fare il “minimo di legge” ed eventualmente avvalersi della possibilità di dichiarare di aver fatto quanto più si poteva in relazione alle risorse economiche ed alle risorse umane disponibili. Si osserva che viene fatta formazione centrata sulla procedure, su singole procedure slegate da una visione, dalla missione e da come funziona l‟organizzazione nel suo complesso. Trattandosi di formazione operativa procedurale è difficile collegarla alla trasparenza perché è orientata alla procedura in se e non all‟obiettivo che la procedura si prefigge di raggiungere. Per venire alla terza domanda: “E‟ opportuno promuovere l‟uso dell‟apprendimento informale e quali opportunità offre?”. Si, è opportuno promuovere l‟uso dell‟apprendimento informale, o meglio è opportuno rendere i dipendenti pubblici consci della potenzialità dell‟apprendimento informale. Perché è proprio da questo che si imparano la maggior parte delle informazioni che divengono conoscenza. E‟ opportuno che il singolo individuo, dipendente della pubblica amministrazione o di una qualsiasi organizzazione, sia consapevole che la conoscenza è innanzitutto una proprio ricchezza e la capacità di adeguare le proprie conoscenze, il mantenerle sempre aggiornate, sono il valore aggiunto dell‟individuo in caso di necessità. 120 L‟organizzazione per cui l‟individuo lavora deve fare un passo successivo per far si che la conoscenza dell‟individuo diventi patrimonio organizzativo. E questo è il motivo per cui è opportuno anche per le organizzazioni favorire gli ambienti di formazione (LMS Learning Management System) e gestione dei contenuti (CMS Content Management System) per sviluppare le condizioni tali per cui il lavoro virtuoso della spirale della conoscenza possa innescarsi e riprodursi. E l‟opportunità offerta dall‟apprendimento informale consiste principalmente nella possibilità che ogni esperienza della giornata sia un‟occasione di apprendimento. Un‟ulteriore opportunità è legata alla disponibilità degli strumenti di apprendimento online, dalle semplici ricerche in internet con i motori di ricerca alla partecipazione a corsi online. E‟ inoltre possibile utilizzare un proprio spazio on-line, pubblico o privato, per avere i propri appunti disponibili ed eventualmente renderli disponibili anche agli altri. Insomma c‟è un solo limite all‟opportunità dell‟apprendimento informale: quello che poniamo noi stessi alla nostre possibilità di apprendere. Veniamo ora alle proposte. Innanzitutto è bene che le organizzazioni pongano in essere politiche vere di aggiornamento e formazione del personale dipendente. Inoltre è necessario che la politica di aggiornamento e formazione del personale abbia speranza di essere portata avanti a prescindere dai cicli elettorali. Fatte queste premesse, si può pensare di ipotizzare un sistema che preveda per il dipendente un percorso formativo durante la vita lavorativa presso l‟ente e più in generale lungo tutta la sua vita lavorativa, anche tenendo presente che la Commissione dell‟Unione europea ha individuato nella società della conoscenza uno dei valori su cui puntare per lo sviluppo economico dell‟Unione stessa. Si deve quindi individuare un modo per incentivare il dipendente a crescere nella direzione che serve all‟organizzazione. E si deve premiare anche il dipendente che è in grado di trasferire con efficacia le proprie conoscenze ai colleghi. 121 Insomma, un sistema che chieda/offra ai propri dipendenti e dirigenti la possibilità di seguire corsi di formazione ed a sua volta possa essere docente di materie in cui è preparato. Questo dato si può desumere dal fatto che quasi il 70% dei soggetti che hanno risposto al questionario si ritiene adeguatamente preparato per le mansioni che svolge. Ciò non significa che sia necessariamente in grado di trasferire le conoscenze, ma opportunamente inserito in un ambiente collaborativo potrebbe essere in grado di migliorare la propria capacità espositiva e dal confronto apprendere anche come insegnare, oltre a permettergli di attivare processi di esplicitazione della conoscenza. Con questo sistema possono emergere le figure interne in grado di governare un processo di formazione anche se in parte o in tutto gestito dall‟esterno. E qui veniamo ad un altro problema della formazione nelle organizzazioni: è considerata un costo ed una seccatura e si tende ad appaltarle all‟esterno. Così facendo si ottengono due effetti sicuramente negativi: da un lato, i dipendenti la percepiscono come una cosa staccata dal lavoro e, dall‟altro, spesso non è specifica per l‟ente ma generica e distante. Quindi viene da suggerire alle pubbliche amministrazioni di individuare un referente per la formazione dotato di autorità da “suggerire” gli interventi opportuni ai dirigenti ed ai dipendenti. E che lavori in collaborazione con il responsabile dell‟URP da cui deve ricevere gli input per sviluppare percorsi di formazione coerenti con la richiesta dei cittadini. Una opportunità è data dalla disponibilità di software open source per ogni tipo di collaborazione, condivisione e formazione in rete. La scelta di quale ambiente utilizzare deve essere operata tenendo conto delle finalità. La maggior parte delle organizzazioni ha da tempo realizzato una propria intranet e questa è un‟ottima base di partenza, ma in molti casi ancora oggi è vissuta come un di più, più un fastidio che una utilità al proprio lavoro. E‟ questa una considerazione di cui tenere conto: qualsiasi strumento di collaborazione deve far trasparire da subito qualcuna delle sue funzioni più utili al lavoro di tutti i giorni. 122 Una intranet moderna dovrebbe includere strumenti quali le chat (fra utenti registrati), bacheche per gli avvisi (a vari livelli di visibilità per non intasarle e renderle comunicativamente “rumorose”), un sistema di messaggistica fra utenti, la connessione con la propria casella di posta elettronica, i forum tematici, uno spazio di repository personale e più spazio di condivisione file per gruppi di utenti, la gestione dei wiki (faq, tips & tricks, glossario, etc…), la gestione dei corsi di formazione in modalità e-learning, la registrazione dei log di attività (non per controllare l‟utente ma al fine di certificarne i percorsi formativi). La possibilità di dimostrare la propria partecipazione a corsi di formazione, sia interni che esterni, dovrebbe essere collegata ad un sistema premiante per quei dipendenti che si sono inseriti in un programma di formazione concordato con l‟Ente. Per l‟Ente è un beneficio e per il dipendente un impegno che è onesto premiare. Si potrebbe legare la corresponsione di tale premio in funzione delle ore dedicate alla formazione ed aggiornamento ed anche a quelle erogate in qualità di docente, proponendo una sorta di patto formativo che impegni il dipendente, proporzionatamente al proprio livello, ad un certo numero di ore di formazione e/o docenza per anno. Livello A B C D Dir. Ore Ore Ore docenza/anno formazione/anno totale/anno 32 32 4 30 34 12 24 36 16 24 40 24 24 48 Questa tabella è puramente indicativa, ma rende chiaro il concetto per cui al crescere del livello deve, e può, essere chiesto una maggiore formazione/aggiornamento ed un impegno a trasferire le conoscenze ad i propri collaboratori. Il grafico che segue rende graficamente il concetto. Fondamentalmente si tratta di istituzionalizzare l‟idea che la formazione, l‟aggiornamento, lo scambio di esperienze e la docenza fanno parte integrante della vita lavorativa se servono a migliorare il servizio che viene reso al cittadino ed alle imprese. 123 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Docenza Formazione Totale A B C Totale Formazione Docenza D Dir. Un primo piccolo passo, ma significativo, potrebbe anche essere quello di prevedere di rileggere ogni procedimento, che hai sensi della legge 241/1990 deve essere codificato e definito nei suoi tempi, in modo tale da verificarne la rispondenza a criteri di efficienza costruendo un corso di formazione per il personale interno ed un percorso informativo per aiutare gli utenti del servizio cui il procedimento fa riferimento. Quindi, concludendo, non esiste la formazione perfetta, esiste la possibilità di impegnarsi per formarsi e formare. L‟apprendimento informale non è la soluzione a tutti le deficienze formative in ambito pubblico, è l‟opportunità di integrare i percorsi formali, è l‟opportunità di crescere facendo quello che di deve fare ogni giorno, solo con l‟attenzione consapevole che si fa sempre qualcosa di utile ed importante. E‟ un luogo comune che si impari più dagli errori. Ci sarà un motivo? Dopo questa domanda provocatoria tiriamo le fila. 124 Dai dati raccolti, con il questionario e con l‟attività on-line, emerge un profilo di dipendente pubblico dinamico e naturalmente predisposto ad approfondire e formarsi. Il fatto che più del 15% dei soggetti che hanno risposto al questionario ha conseguito la laurea dopo l’inserimento nel mondo del lavoro dimostra che lo studio anche in età adulta è possibile. Lo studio universitario, sebbene strutturato e formale, lascia la possibilità di gestirsi in autonomia i tempi e la programmazione dei corsi fino ad essere, nei casi dei non frequentanti, quasi un apprendimento autonomo. Ciò è facilitato dal fatto che lo studente adulto ha una visione più ampia di dove vuole arrivare con lo studio ed una maggiore capacità di gestire il proprio tempo. Il fatto che sia nella formazione che ha preceduto l‟inserimento nel mondo del lavoro, sia nella formazione che ha preceduto l‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro (rispettivamente 36,65% e 29,19%), i soggetti hanno ritenuto di doversi preparare specificamente per questi eventi (solo nel 18,97% dei casi è stato richiesto dal datore di lavoro). Il fatto che sia nel periodo successivo all‟inserimento del mondo del lavoro, sia nel periodo successivo all‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro (rispettivamente 40,37% e 57,14%) il datore di lavoro stesso ha predisposto interventi formativi per l‟inserimento, dimostra che la formazione inizia ad essere considerata propedeutica al lavoro stesso. Il fatto che sia nel periodo successivo all‟inserimento del mondo del lavoro, sia nel periodo successivo all‟assunzione presso l‟attuale datore di lavoro (rispettivamente 60,22% e 57,14%) dei soggetti, cui non è stata proposta formazione dal datore di lavoro, hanno ritenuto opportuno formarsi autonomamente. Questi fatti evidenziano che non manca, nelle risorse umane, la volontà di crescere, probabilmente mancano le condizioni motivazionali, gli strumenti e le risorse economiche. 125 Dal grafico che segue viene evidenziato che la maggioranza dei soggetti intervistati considera importante la conoscenza dell‟ente, delle sue funzione e competenze, per svolgere meglio il proprio lavoro. Migliore conoscenza dell'ente è funzionale allo svolgimento dei compiti previsti nella tua giornata lavorativa NO 19% SI 81% Il riconoscere di essere parte di una organizzazione più ampia è già un fatto importante perché apre la strada alla via della collaborazione e cooperazione tra colleghi al fine di rendere più efficiente il servizio che si rende all‟utenza. L‟accountability (intesa come trasparenza e responsabilità) è ancora una parola, o un insieme di concetti, poco conosciuta e di conseguenza applicata più per caso, o per legge, che per scelta cosciente. Non è sufficiente che poche persone nell‟organizzazione sappiano cosa sia, è necessario che tutta l‟organizzazione sia coinvolta nel processo di trasparenza e responsabilità, ognuno per il proprio pezzo, verso i portatori di interesse, ivi compresi i dipendenti stessi. Le risorse umane della pubblica amministrazione devono, quindi, essere al più presto aggiornate sul tema dell‟accountability. Ciò ha un costo, sia dal punto di vista umano che 126 economico, ma ha anche la possibilità di apportare benefici, sia agli individui che all‟organizzazione. Per ridurre il divario tra costi e benefici della formazione, ed eventualmente tradurla in guadagno per l‟organizzazione, è importante predisporre piani di formazione a medio/lungo termine, che possano sopravvivere ai continui mutamenti imposti dalla campagna elettorale permanente. L‟uso di fondi per la formazione, oggi, avviene più in modo casuale (per non perdere finanziamenti) che non in modo coordinato e programmato. Questa pratica riduce l‟efficacia dei corsi stessi e l‟efficienza dell‟impegno economico. Evidentemente il sistema non è organizzato per premiare chi usa bene le risorse ma semplicemente per erogarle, salvo poi ridurle indiscriminatamente per prevenire gli sprechi. L‟attività on-line ha evidenziato che i dipendenti pubblici coinvolti hanno espresso, con appropriato senso critico, una visione dall‟interno dei malumori tipici dei cittadini utenti dei servizi della pubblica amministrazione. Il lavoro di gruppo sui “5 motivi per essere accountable” (pag. 71) ha prodotto cinque validi consigli da mettere in pratica ogni giorno. Il lavoro di gruppo della settimana successiva su “3 cose per nulla accountable” (pag. 79) ha evidenziato tutta una serie di comportamenti che si traducono in un costo anche a livello di immagine per la pubblica amministrazione. L‟ultimo questionario, a risposta libera, parlando di “ritorno per la PA” (pag. 97) sottolinea ancora una volta che l‟ente pubblico è composto da individui, dotati di capacità e professionalità, dalla cui preparazione e soddisfazione dipende in buona parte l‟efficacia dei servizi erogati e l‟efficienza dell‟organizzazione. In conclusione, la pubblica amministrazione ha nelle risorse umane un capitale non adeguatamente valorizzato e motivato. Un intervento di valorizzazione e motivazione produce nel tempo un‟onda lunga che permette di ridurre i costi e migliorare efficienza ed efficacia dell‟organizzazione. 127 Ma, e c‟è sempre almeno un ma, ciò comporta investimenti necessari al cambiamento culturale e mentale investendo sull‟etica e la trasparenza sia a livello di individui che di organizzazioni. Si ritiene che l‟esperienza di questa ricerca costituisca un valido modello da cui partire per un‟analisi su campioni più numerosi al fine di aiutare le organizzazioni a predisporre piani di formazioni aderenti alle necessità e che tengano conto della possibilità/capacità degli individui di apprendere. 128 BIBLIOGRAFIA, LINKS E NORMATIVA La bibliografia ed i links includono anche testi/siti che non sono citati espressamente nel testo perché sono letture che nel corso di questi anni hanno contributo a formare i pensieri che vengono sviluppati nella stesura di questa tesi o che sono funzionali ad un ampliamento della visione di insieme proprio come avviene in un percorso di apprendimento informale. 129 130 BIBLIOGRAFIA M. Balducci (a cura di), Organizzazione e management dell’ente locale. Come organizzare e gestire in modo efficace ed efficiente l’ente locale, Franco Angeli, Milano, 2000 M. Banzato, Apprendere in rete. Modelli e strumenti per l’e-learning, Utet Libreria, Torino, 2002 A. Barbera, C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, Il Mulino, Bologna, 2001 M. Berra, Sociologia delle reti telematiche, Editori Laterza, Roma-Bari, 2007 M. Berra, F. Girotti, Reinventare l’amministrazione. Culture progettuali e azioni della dirigenza nel processo di riorganizzazione del Comune di Torino, Stampatori Libreria, Torino, 2003 M. Berra, A.R. Meo, Libertà di software, hardware e coscienza, Bollati Boringhieri, Torino, 2006 M. Buchanan, Nexus, Oscar Saggi Mondadori, Milano, 2004 M. Cardano, Tecniche di ricerca qualitativa, Carocci, Roma, 7^ ristampa 2008 M. Castells, Galassia Internet, Feltrinelli, Milano, 2007 V. Cerulli Irelli, Corso di diritto amministrativo, Giappichelli Editore, Torino, 2002 131 De Vivo, A. Pangallo (a cura di), Una amministrazione che pensa. Fare comunicazione e informazione istituzionale, Lupetti, Milano, 2004 R.E. Freeman, G. Rusconi, M. Dorigatti (a cura di), Teoria degli stakeholder, Franco Angeli, Milano, 2007 E. Gabardi (a cura di), Comunicazione pubblica. Otto casi di comunicazione efficace della pubblica amministrazione, Franco Angeli, Milano, 2005 A. Gore, L’assalto alla Ragione, Serie Bianca Feltrinelli, Milano, 2007 G. Lakoff, The Political Mind. Why You Can’t Understand 21st-Century Ameircan Politics with as 18th-Century Brain, Penguin Group, New York, 2008 F. Lemut, Il “rumore” nella comunicazione di emergenza. Elementi per ottimizzare le procedure della protezione civile, Tesi di laurea in Scienze dell‟Amministrazione e dell‟Organizzazione (Relatrice: Prof.ssa F. Roncarolo), Facoltà di Scienze Politiche dell‟Università di Torino, Cuneo, 2007 F.Luntz, Words that works. I’s not what you say, it’s what people hear, Hyperion, New York, 2007 Marra (a cura di), Etica e performance nella pubblica amministrazione. Strumenti e strategie per una gestione efficace e trasparente della Res Publica, Franco Angeli, Milano, 2006 G. Mazzoleni, La comunicazione politica, Il Mulino, Bologna, 2004 M. Miani, Comunicazione pubblica e nuove tecnologie, Il Mulino, Bologna, 2005 132 M. Montinaro, G. Nicolini, Elementi di statistica descrittiva, Utet Libreria, Torino, 2005 M. Montinaro, Metodi statistici per le indagini campionarie, Utet Libreria, Torino, 2004 I. Nonaka, H. Takeuchi, The knowledge-creating company. Creare le dinamiche dell’innovazione, Guerini e Associati, Milano, 1997 L. Paccagnella, La gestione della conoscenza nella società dell’informazione: il caso wikipedia, in “Rassegna italiana di sociologia”, n.4, Il Mulino, Bologna, 2007 L. Paccagnella, Robert K. Merton e il software libero: gli imperativi istituzionali della ricerca scientifica nell’etica haker, in “Quaderni di sociologia”, n. 45, Rosemberg & Sellier, Torino, 2007 S. Rolando (a cura di), La comunicazione di pubblica utilità, volume 1, Franco Angeli, Milano, 2004 S. Rolando (a cura di), La comunicazione di pubblica utilità, volume 2, Franco Angeli, Milano, 2004 A. Rovinetti, Comunicazione pubblica, sapere & fare, Il Sole 24 Ore, Milano, 2007 R. Scollon, S. Wong Scollon, Intercultural Communication, Second Edition, Blackwell Publishing, Oxford, 2004 R. Sennett, L’uomo flessibile. Le conseguenze del nuovo capitalismo sulla vita personale, Feltrinelli, Milano, 2001 133 G. Trentin, Apprendimento in rete e condivisione delle conoscenze. Ruolo, dinamiche e tecnologie delle comunità professionali online, Franco Angeli, Milano, 2004 G. Trentin, La sostenibilità didattico-formativa dell’e-learning. Social networking e apprendimento attivo, Franco Angeli, Milano, 2008 134 LINKS L1. Apachefriends.org, http://www.apachefriends.org/it/xampp-windows.html - è il sito da cui scaricare il software open source per la realizzazione di un sito web di prova. L2. Asfor.it, http://www.asfor.it/sitonuovo/, ASFOR Associazione Italiana per la Formazione Manageriale è una Associazione tra soggetti con personalità giuridica che operano nel campo della formazione manageriale, sia come strutture dell‟offerta sia come fruitori di servizi formativi. Costituita nel 1971, ha da sempre l'obiettivo di sviluppare la cultura di gestione in Italia e di qualificare l'offerta di formazione manageriale. Attualmente conta oltre 70 Soci fra Business School, Corporate University e Istituzioni formative. L3. CNIPA, Centro Nazionale per l‟Informatica nella Pubblica Amministrazione, http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/ , opera presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per l‟attuazione delle politiche formulate, a nome del Governo dal Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, con la missione di contribuire alla creazione di valore per cittadini e imprese da parte della Pubblica Amministrazione, fornendo a questa supporto nell‟uso innovativo dell‟informatica e, più in generale, dell‟ICT (Information and Communication Technology). Il Cnipa, in attuazione della Direttiva del Ministro per l'innovazione e le tecnologie del 19 dicembre 2003 (G.U. 7 febbraio 2004, n. 31), ha costituito l'Osservatorio Open Source. L4. Docebo.org, http://www.docebo.org – è il software open source LMS utilizzato per sviluppare l‟attività on line di questa tesi. 135 L5. ForumPA SaperiPA, http://saperi.forumpa.it/, è il sito che raccoglie tutti i materiali di documentazione - atti dei convegni, articoli, interviste, editoriali raccolti o prodotti da FORUM PA. I documenti sono descritti con un abstract, indicizzati in base a categorie e sottocategorie taggati con parole chiave. L6. Istituto Poster, http://www.istitutoposter.it/, è un‟Associazione costituita nel 1985, ad opera di ricercatori impegnati nell'analisi delle problematiche economiche e sociali dello sviluppo territoriale. La mission dell‟Istituto è favorire l‟equilibrato sviluppo socio-economico del territorio, mettendo a disposizione di istituzioni, agenzie di sviluppo, operatori economici e sociali le competenze di un team di qualificati esperti. L7. Norme in Rete, il portale www.normeinrete.it costituisce un punto d‟accesso alla normativa italiana ed europea pubblicata sul web. Nasce da un progetto congiunto del Ministero della Giustizia e del CNIPA e realizza un sistema federato delle Pubbliche Amministrazioni che aderiscono al progetto, le quali così contribuiscono alla diffusione di un patrimonio informativo comune, pur conservando la propria autonomia. L8. Osservatorio Open Source, http://www.osspa.cnipa.it/home/ - svolge un‟importante funzione di catalizzatore delle "best practice" e della conoscenza in materia di open source. L9. Pubbliaccesso.gov.it, il sito nasce per sviluppare permettere la massima accessibilità alle informazioni ed ai servizi offerti è uno dei requisiti fondamentali delle strutture pubbliche. In linea con questo principio, il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA), che da luglio 2003 ha ereditato i compiti istituzionali attribuiti alla Autorità per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (AIPA), ha istituito una Segreteria Tecnico Scientifica a supporto della Commissione interministeriale permanente per l'impiego delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione a favore delle categorie deboli 136 o svantaggiate. La Commissione ha come obiettivo prioritario il superamento delle barriere tecnologiche che oggi limitano le categorie svantaggiate, ed in particolare le persone con disabilità, nella fruizione dei servizi in rete. L10. PubblicaAmministrazione.net, http://www.pubblicaamministrazione.net/, il portale di informazione e approfondimento tecnologico rivolto a funzionari, amministratori, dirigenti e responsabili IT delle amministrazioni pubbliche, centrali e locali. Offre notizie, approfondimenti e strumenti di interazione alle migliaia di decision maker della P.A. italiana, che ogni giorno sono chiamati a scelte strategiche ed operative in tema di sviluppo e investimento ICT. L11. Wikipedia.it, http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale, è un‟encilo-pedia libera e multilingue. Il progetto italiano ha preso avvio nel 2001. 137 138 NORMATIVA N1. Costituzione della Repubblica Italiana N2. Legge 8 giugno 1990, n.142 – Ordinamento delle autonomie locali N3. Legge 7 agosto 1990, n. 241 – Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi N4. Decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 - Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego, a norma dell'articolo 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 N5. Circolare Ministero Funzione Pubblica 27 aprile 1993, n.17/93 - Art. 12 del Decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29. Istituzione dell'Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e disciplina delle attività di comunicazione di pubblica utilità N6. Legge 7 giugno 2000, n. 150 – Disciplina delle attività di informazione e comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni N7. Decreto Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa N8. Decreto Presidente della Repubblica 21 settembre 2001, n. 422 – Regolamento recante le norme per l‟individuazione dei titoli professionali del personale da utilizzare presso le pubbliche amministrazioni per le attività di informazione e di comunicazione e disciplina degli interventi formativi N9. Direttiva del Ministro per l‟Innovazione e le Tecnologie del 19 dicembre 2003 – Costituzione dell‟Osservatorio Open Source N10. Deliberazione Cnipa 19 febbraio 2004, n. 11 recante le regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali 139 N11. Direttiva del Ministero della Funzione Pubblica del 24 marzo 2004 – Misure finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle pubbliche amministrazioni N12. Direttiva del Ministero della Funzione Pubblica del 24 marzo 2004 – Direttiva sulla rilevazione della qualità percepita dai cittadini N13. Direttiva dei Ministri della Funzione Pubblica e dell‟Innovazione e Tecnologie del 6 agosto 2004 – Direttiva in materia di progetti formativi in modalità e-learning nelle pubbliche amministrazioni N14. Codice dell‟amministrazione digitale, d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 140 APPENDICI Questa sezione raccoglie alcuni documenti ritenuti utili quali le istruzioni utilizzate per installare e gestire un server web su cui provare l‟ambiente LMS Docebo utilizzato per lo sviluppo dell‟attività on-line della tesi. Altresì sono inclusi i testi dei questionari sviluppati ad hoc per rilevare i dati e stimolare le discussioni di approfondimento sui temi della tesi. In ultimo sono riportati i glossari, quello sviluppato nell‟attività on-line e l‟estratto di quello dell‟Asfor (per gentile concessione). 141 142 A1 - TESTI DEI QUESTIONARI 143 A1.1 - QUESTIONARIO 1 – IDENTIKIT Identikit e fotografia della formazione e propensione a formarsi ulteriormente DATI ANAGRAFICI Sesso [M] Anno di nascita [F] [_______] Questi dati sono richiesti per conoscere gli individui ed incrociare con altri dati quali quello della formazione. Sono utili per legare caratteri ascritti allo sviluppo della formazione e della carriera. La sezione che segue, unitamente alle due successive vuole fotografare se ci sia stata una evoluzione formativa e come questa si possa collegare allo sviluppo della carriera o, se, sia stata la carriera lavorativa a richiedere una formazione. La provincia di residenza e di sede di lavoro evidenziano dati sul nomadismo ed eventuale collegamento con formazione e sviluppo della carriera. Volutamente le sezioni sono sviluppate in modo analogo in modo tale da poter creare una serie di dati per individuo e poter confrontare le serie di più individui. INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO: Anno [_______] Livello inquadramento Titolo di studio [A] [B] [C] [D] [Dirigente] [Altro: __________________________________] [ [ [ [ [ [ [ [ ] ] ] ] ] ] ] ] Nessuno Lic. Elementare Lic. Media Inf. Lic. Media Sup. Laurea Triennale Laurea Quadriennale Laurea Quinquennale Altro: _______________________________ Provincia sede di lavoro [____] Provincia di residenza [____] Questa domanda verifica se l’individuo ha ritenuto opportuno prepararsi/approfondire prima di assumere il lavoro (o se lo ha richiesto il datore di lavoro). Prima dell‟inserimento nel mondo del lavoro hai seguito corsi di preparazione e/o formazione (escluso l‟iter scolastico)? [SI] [NO] Se hai risposto SI, quale tipo di corso? [ ] a distanza (on-line, per corrispondenza,etc…) 144 [ ] in aula [ ] misto, in aula ed a distanza [ ] altro ________________________________________________ E‟ stato richiesto dal datore di lavoro? [SI] [NO] Questa domanda verifica se il datore di lavoro, o l’individuo, hanno ritenuto necessario un periodo iniziale di approfondimento/formazione. Nel primo periodo di inserimento nel mondo del lavoro hai seguito corsi specifici di preparazione e/o formazioni proposti/erogati dal datore di lavoro? [SI] [NO] Se hai risposto SI, quale tipo di corso/formazione? [ ] in aula, presso la sede [ ] in aula, presso un centro di formazione [ ] in modalità autonoma con materiale cartaceo (manuali, testi, etc…) [ ] in modalità e-learning [ ] altro ________________________________________________ Se hai risposto NO, hai ritenuto/dovuto formarti/approfondire autonomamente? [SI] [NO] INIZIO ATTIVITA‟ PRESSO L‟ATTUALE DATORE DI LAVORO Anno [_______] Livello inquadramento [A] [B] [C] [D] [Dirigente] [Altro: __________________________________] Titolo di studio [ [ [ [ [ [ [ [ ] ] ] ] ] ] ] ] Nessuno Lic. Elementare Lic. Media Inf. Lic. Media Sup. Laurea Triennale Laurea Quadriennale Laurea Quinquennale Altro: _______________________________ Provincia sede di lavoro [____] Provincia di residenza [____] Per l‟inserimento presso l‟attuale datore di lavoro hai seguito corsi di preparazione e/o formazione per integrare le tue conoscenze professionali? [SI] [NO] Se hai risposto SI, quale tipo di corso/formazione? [ ] a distanza (on-line, per corrispondenza,etc…) [ ] in aula [ ] misto, in aula ed a distanza [ ] altro ________________________________________________ 145 Nel primo periodo di inserimento presso l‟attuale datore di lavoro hai seguito corsi specifici di preparazione e/o formazioni proposti/erogati dal datore di lavoro? [SI] [NO] Se hai risposto SI, quale tipo di corso? [ ] in aula, presso la sede [ ] in aula, presso un centro di formazione [ ] in modalità autonoma con materiale cartaceo (manuali, testi, etc…) [ ] in modalità e-learning [ ] altro ________________________________________________ Se hai risposto NO, hai ritenuto/dovuto formarti/approfondire autonomamente? [SI] [NO] ATTUALE LIVELLO DI INQUADRAMENTO Dall‟anno [_______] Livello inquadramento [A] [B] [C] [D] [Dirigente] [Altro: __________________________________] Titolo di studio [ [ [ [ [ [ [ [ Provincia sede di lavoro [____] Provincia di residenza [____] ] ] ] ] ] ] ] ] Nessuno Lic. Elementare Lic. Media Inf. Lic. Media Sup. Laurea Triennale Laurea Quadriennale Laurea Quinquennale Altro: _______________________________ ESIGENZE E PROPENSIONE ALLA FORMAZIONE Questa sezione indaga come l’individuo si pone il problema della formazione rispetto al lavoro che svolge. Al momento attuale ritieni che le tue conoscenze siano adeguate alla mansione che svolgi? [SI] [NO] Se hai risposto NO, è perché pensi di avere delle conoscenze: [inferiori] o [superiori] alle necessità? Al momento di assunzione delle attuali mansioni hai seguito un iter formativo specifico? [SI] [NO] 146 Se hai risposto SI, da chi è stato organizzato? [ ] da me stesso [ ] da personale interno [ ] da collaboratori esterni [ ] altro__________________________________________________ Ritieni che una migliore conoscenza dell‟ente possa essere funzionale allo svolgimento dei compiti previsti dalla tua mansione? [Si] [No] Se hai risposto No, Perché? [ ] è tempo perso [ ] non aggiunge nulla [ ] non ho tempo [ ] non ho voglia [ ] altro _________________________________________________ GESTIONE DEL TEMPO Queste due serie richiedono all’individuo di definire la percentuale di tempo dedicata a varie attività durante il lavoro e fuori dall’orario di lavoro. Sono state inserite per verificare se possa esistere una connessione tra carriera lavorativa e attività formative. Durante l‟orario di lavoro: ___ % attività lavorativa principale legata alla propria mansione ___ % attività di registrazione e documentazione del lavoro svolto ___ % attività di formazione ed approfondimento legate alla propria mansione ___ % attività di formazione ed approfondimento legate alla funzione dell‟ente in generale ___ % altre attività Fuori dall‟orario di lavoro ___ % attività connesse alla vita famigliare ___ % attività ricreative (sport, cultura, etc…) ___ % attività di formazione ed approfondimento legate al proprio lavoro ___ % altre attività di formazione ed approfondimento ___ % altro 147 A1.2 - QUESTIONARIO 2 – ACCOUNTABILITY E BILANCIO SOCIALE Le domande contenute nel questionario hanno avuto lo scopo di introdurre il tema e stimolare un confronto nel forum. 15) Data la sua missione, la Pubblica Amministrazione è per definizione socialmente responsabile? [Vero] [Falso] 16) La Pubblica Amministrazione deve responsabilmente “rendere conto” ai propri “stakeholders” di come ha realizzato la propria responsabilità sociale nell‟ambito della missione assegnata? [Vero] [Falso] 17) La responsabilità sociale della Pubblica Amministrazione trova fondamento nella Costituzione del 1956? [Vero] [Falso] 18) Quali tra i seguenti possono essere considerati stakeholders della Pubblica Amministrazione? [Le multinazionali] [Gli operatori economici] [Il sistema bancario] 19) Il bilancio sociale rendiconta in modo chiaro e semplice le attività svolte rispetto agli impegni assunti? [Vero] [Falso] 20) Il bilancio sociale evidenzia l‟impatto sociale del suo operato nei confronti della collettività e dei portatori di interesse? [Vero] [Falso] 21) Per cittadini portatori di interesse si intende? [Le famiglie ed i bambini] [I ragazzi ed i giovani] [Gli anziani] [I diversamente abili] [I cittadini in situazione di disagio] [Gli stranieri] [I turisti] [I contribuenti] 22) Per territorio portatore di interesse si intende? [L’ambiente ed il paesaggio] [La mobilità] [La città, i paesi e le frazioni] [La sicurezza] 23) Sono operatori economici portatori di interessi? [Gli artigiani e gli industriali] [I commercianti e gli albergatori] [Gli agricoltori] 24) Il bilancio sociale indirizza una pianificazione strategica che si confronta sistematicamente con le aspettative degli stakeholders? [Si] [No] 25) Il bilancio sociale promuove la capacità di formalizzare gli obiettivi programmatici e di valutarne il grado di raggiungimento? [Si] [No] 148 26) Il bilancio sociale favorisce lo sviluppo di una consapevolezza diffusa degli obiettivi e del loro grado di raggiungimento a tutti i livelli dell‟organizzazione? [Si] [No] 27) Il bilancio sociale esplicita il rapporto tra l‟attività amministrativa e gli stakeholders, favorendo la diffusione di una cultura delle responsabilità? [Si] [No] 28) L‟Ente locale crea valore quando è capace di soddisfare le attese di tutti i soggetti portatori di interesse attraverso la produzione di beni e servizi che rispondano ai loro bisogni? [Vero] [Falso] 149 A1.3 - QUESTIONARIO 3 – APPRENDIMENTO INFORMALE Valutare l‟esperienza Io e l‟esperienza di apprendimento: - Quale voto do al mio IMPEGNO? - Quale voto do al mio APPORTO? - Quale voto do al mio APPRENDIMENTO? Il GRUPPO come luogo di apprendimento: - Quale voto do alla mia PARTECIPAZIONE al gruppo? - Quale voto do all‟AIUTO che il gruppo mi ha dato? - Quale voto do all‟apprendimento FAVORITO dal gruppo? Il CONTENUTO come risultato dell‟apprendimento: - Quale voto do alla QUANTITA‟ dei materiali prodotti? - Quale voto do alla QUALITA‟ dei materiali prodotti? - Quale voto do alla CREDIBILITA‟ dei materiali prodotti? L‟Ambiente di confronto: - Lo hai trovato semplice da usare? - Ti sei sentito/a adeguatamente seguito/a dal coordinatore? - La struttura dell‟ambiente ha risposto alle tue esigenze? - Ti è piaciuta l‟esperienza di “essere produttore di contenuti”? - Rifaresti l‟esperienza ora che sai di cosa si tratta? - Consiglieresti ai tuoi colleghi di fare un‟esperienza simile? 150 - Parteciperesti stabilmente ad una comunità di pratica con i tuoi colleghi (anche di altri Enti) della PA? Il RITORNO di questa esperienza per la PA: - Un ambiente di confronto trasversale potrebbe rispondere alle esigenze di trasparenza della PA? - Un ambiente dove cercare informazioni “qualificate” per l‟approfondimento delle tematiche legate al proprio lavoro ed in generale alla PA, può essere uno strumento per migliorare il servizio agli utenti? - Saresti disposto a legare parte del compenso incentivante ad attività di aggiornamento e/o approfondimento (on-line, in aula e miste)? - Ritiene funzionale l‟istituzione del ruolo di tutor aziendale cui chiedere aiuto per le ricerche di materiali per aggiornamento e/o approfondimento? - Pensi che se ci fosse un‟aula informatica, presidiata da un assistente, la utilizzeresti anche per seguire corsi on-line e fare ricerche per approfondire o aggiornare le tue conoscenze? 151 152 A2 - INSTALLARE UN SERVER WEB DI PROVA In questo allegato si forniscono le informazioni utili per installare un ambiente WAMP su cui provare le funzionalità web di ambienti quali Docebo. WAMP è l‟acronimo di Windows, Apache, MySQL, Php. In queste istruzioni viene data per scontata la presenza sul personal computer di una installazione di un sistema operativo Windows (XP, Vista o 7). Per chi non ha esperienza si consiglia di installare il server utilizzando un pacchetto di installazione preconfezionato quale XAMPP (http://www.webgrafic.net/installare-serverlamp-wamp-su-windows). La versione attuale installa i seguenti componenti: Apache 2.2.14 (IPv6 enabled) + OpenSSL 0.9.8l MySQL 5.1.41 + PBXT engine PHP 5.3.1 phpMyAdmin 3.2.4 Perl 5.10.1 FileZilla FTP Server 0.9.33 Mercury Mail Transport System 4.72 Guida Xampp Windows (fonte: http://www.webgrafic.net) 153 In questo guida prenderemo in esame XAMPP, come prima cosa scarichiamolo dal sito ufficiale che andrà installato come un qualsiasi programma, eccetto alcune attenzioni per Windovs Vista. Nota: chi ha Windows 7 o Vista non deve installare XAMPP in C:\Programmi ma creare una cartella es. C:\server\xampp o meglio in una partizione es. D:\xampp, dove installare il tutto. Questo perché i permessi della cartella programmi in Windows Vista sono limitati e XAMPP non funzionerebbe correttamente. Installando XAMPP in una partizione es. D:\xampp, avremo anche il vantaggio di non perdere i dati in caso di formattazione e re-installazione del sistema operativo. In questa guida partiamo dal presupposto di installare XAMPP nella partizione D:\xampp. Andiamo quindi su http://www.apachefriends.org/it/xampp-windows.html e scarichiamo la versione più recente che preferiamo. Per le modifiche ai file è consigliabile utilizzare un editor di testo come Notepad++ reperibile all'indirizzo http://notepad-plus.sourceforge.net/it/site.htm Installazione con l'installer Durante l'installazione scegliamo di avviare Apache e MySQL come servizi, il resto non ci serve e possiamo lasciarlo tranquillamente disattivato. Dopo che l'installazione è completata, troveremo XAMPP in Start / Tutti i programmi / XAMPP. Possiamo usare il pannello di controllo di XAMPP per avviare/fermare tutti i server e anche per installare/disinstallare servizi. Assicuriamoci che Apache e MySql siano attivi (Running) e selezionati come servizi: 154 Installazione senza l'installer Scarichiamo il file ZIP ed estraiamo XAMPP in un cartella di livello superiore come D:\xampp etc.. In questo modo possiamo avviare e controllare XAMPP direttamente dal pannello di controllo tramite il file D:\xampp\xampp-control.exe. Non bisogna usare una doppia directory XAMPP come D:\xampp\xampp. C'è bisogno di un singolo folder XAMPP come D:\xampp(\apache e così via). Altrimenti bisogna avviare "setup-xampp.bat" per configurare i path. In questo modo FileZilla FTP server non si avvierà poiché richiede percorsi assoluti ma essendo in locale non ci serve, anzi è del tutto superfluo. Configurare XAMPP Attivati i servizi Apache e MySql, digitiamo localhost nella barra indirizzi del nostro browser e si aprirà una pagina come la seguente: 155 Impostazioni di sicurezza Passiamo ora alla fase successiva, ovvero sistemare le impostazioni di sicurezza di XAMPP cliccando su “Sicurezza”: 156 Come prima cosa andiamo in http://localhost/security/xamppsecurity-php ed impostiamo nome utente e password in “Protezione directory XAMPP” (per esempio root, e miapassword) e salviamo le impostazioni inserite cliccando sul bottone “Rendi sicura la directory di XAMPP”. Sempre dalla stessa pagina andando inseriamo la password di “MySQL superuser”. Essendo un server locale (nel nostro pc) per i nostri test, per non complicarci la vita possiamo anche inserire sempre la stessa password. Una volta inserita e confermata la password, selezioniamo “Cambia la password” per rendere permanente la modifica. Fatti i passi sopra, ogniqualvolta accederemo all'interfaccia di amministrazione, ci verrà chiesto di inserire l'utente e password scelte per accedere. Completate le operazioni sopra, dobbiamo andare a modificare alcune opzioni nei file di configurazione in modo da permettere l'accesso al database che abbiamo protetto con password, quindi apriamo D:\xampp\phpMyAdmin\config.inc.php: Ipotizzando di aver scelto root come nome utente e miapassword come password di accesso al database, impostiamo le tre righe da editare come evidenziato in giallo nella seguente immagine: In pratica alla riga 19 $cfg['Servers'][$i]['auth_type'] = ''; aggiungiamo http, alla riga 20 il nostro nome utente (user) e nella successiva la password scelta in precedenza. L'ultima operazione da effettuare opzionalmente è l'abilitazione del Safe Mode di PHP. Non è strettamente indispensabile lavorando in locale, ma poiché la maggior parte degli 157 hoster ha il safe mode abilitato conviene prevenire i possibili errori di programmazione che potrebbero sorgere nella realizzazione dei nostri script. Per abilitarlo apriamo il file D:\xampp\php\php.ini e andiamo a modificare la riga da safe_mode = Off a safe_mode = On Apriamo ora il pannello di gestione dei servizi di XAMPP in D:\xampp\xamppcontrol.exe o in Start / Tutti i programmi / XAMPP. Arrestiamo Apache, dopo di che riavviamolo. A questo punto andando a visualizzare ancora le impostazioni di Sicurezza e dovreste trovarvi con tutte le indicazioni rese sicure (ad esclusione dei servizi che non sono stati avviati). Creazione database Per creare i database è sufficiente andare all'indirizzo http://localhost/phpmyadmin/, inserire i dati di accesso stabiliti in precedenza e proseguire con la creazione del database. 158 Solitamente, ad esempio per testare un CMS, è sufficiente inserire il nome del database che si vuole creare e cliccare sul pulsante “Crea”: Attivare il mod rewrite Il modulo rewrite o mod rewrite, serve per il vostro server apache a far si che le pagine dinamiche (in questo caso in php) cambino totalmente estensione e sembrino pagine html statiche. Questa trasformazione ha lo scopo di far si che la vostra pagina venga assimilata meglio dai motori di ricerca. In locale questa modifica normalmente non serve, però può capitare che moduli aggiuntivi del vostro CMS preferito lo richiedano, quindi è meglio attivarlo. In XAMPP dovrebbe essere già attivo ma nel caso non lo sia basta aprire il file D:\xampp\apache\conf\httpd.conf e levare il simbolo cancelletto # alla sinistra della seguente riga (dovrebbe trovarsi alla riga 120). LoadModule rewrite_module modules/mod_rewrite.so Se servissero altri moduli è possibili abilitarli nello stesso modo. Cosa molto importante, ogni volta che vengono inseriti nuovi moduli o effettuate modifiche al php.ini. è necessario riavviare apache, operazione effettuabile tramite il pannello di controllo di XAMPP. Modificare il file php.ini Il file php.ini di XAMPP potrebbe richiedere le modifiche elencate di seguito: Max_execution_time: se dovete fare upload che impiegano molto tempo o elaborare query importanti impostate queste impostazioni a: max_execution_time = 300 159 Impostazione consigliata sopratutto se su usano dei CMS. L'impostazione di default è di 60 secondi, utilizzando Drupal ho notato che questa è più che sufficiente utilizzando Linux (dove l'installazione e pressoché istantanea) mentre Windows Vista è notevolmente più lento durante l'installazione richiedendo l'impostazione di max_execution_time più alta. Memory_limit: se avete errori riguardo la massima memoria da abilitare (es. pagine bianche durante l'elaborazione dati nei CMS) cambiate questo parametro: memory_limit = 32M Utilizzando CMS con impostazioni che hanno forti richieste di memoria è meglio aumentarla ulteriormente. Ad esempio Drupal con Ubercart per lavorare bene richiede almeno 64M di memory limit. Impostando memory_limit = -1 la memoria viene settata ad infinito ovvero tutta la ram disponibile. Creiamo il nostro-i sito-i Ci sono due sistemi per lavorare sui nostri siti. Il primo è quello di creare un nuovo sito locale andando a creare una nuova cartella in D:\xampp\htdocs (es. prova) che sarà raggiungibile all'indirizzo http://localhost/prova/. Il secondo, un po' più laborioso ma nettamente migliore è quello di creare quelli che si chiamano VirtualHost. Creare dei VirtualHost permette di lavorare esattamente come in un vero e proprio sito raggiungibile es da http://nomesito1.test , http://nomesito2.test ecc.. I vantaggi di ciò si vedono sopratutto utilizzando un CMS ovvero quei “siti dinamici pronti” e personalizzabili che ci permettono di creare un sito professionale anche senza essere dei programmatori in php. Se noi creiamo il nostro sito in locale usando un CMS con il primo sistema può capitare, una volta portato in un server remoto, che le immagini “scompaiono”. Quindi dovremmo correggere tutti i percorsi delle immagini o mettere il sito dentro una cartella con lo stesso nome di quella in locale con il risultato che l'indirizzo del nostro sito diventerà http://www.miosito.xx/prova/ La soluzione ideale è quindi quella di creare dei VirtualHost. 160 Creazione dei VirtualHost Come prima cosa creiamo la o le cartelle che poi ospiteranno ognuna un diverso sito. Possiamo creare queste cartelle all'interno di D:\xampp\htdocs, oppure creare una cartella apposita dove mettere tutti i nostri siti es. D:\www. Quindi creiamo una cartella per ogni sito: Ora creiamo i VirtualHost aprendo il file D:\xampp\apache\conf\extra\httpdvhosts.conf aggiungendo alla fine del file le righe che seguono. Le prime in arancione non vanno modificate, le altre possono essere modificate in base alle impostazioni preferite. NameVirtualHost *:80 ###localhost <VirtualHost *:80> DocumentRoot "D:/xampp/htdocs/" ServerName localhost </VirtualHost> <Directory "D:/xampp/htdocs"> Options Indexes FollowSymLinks Includes ExecCGI AllowOverride All Order allow,deny Allow from all </Directory> ###sito1.test <VirtualHost *:80> DocumentRoot "D:/www/sito1.test/" 161 ServerName sito1.test </VirtualHost> <Directory "D:/www/sito1.test"> Options Indexes FollowSymLinks Includes ExecCGI AllowOverride All Order allow,deny Allow from all </Directory> ###sito2.test <VirtualHost *:80> DocumentRoot "D:/www/sito2.test/" ServerName sito2.test </VirtualHost> <Directory "D:/www/sito2.test"> Options Indexes FollowSymLinks Includes ExecCGI AllowOverride All Order allow,deny Allow from all </Directory> ###sito3.test <VirtualHost *:80> DocumentRoot "D:/www/sito3.test/" ServerName sito3.test </VirtualHost> <Directory "D:/www/sito3.test"> Options Indexes FollowSymLinks Includes ExecCGI AllowOverride All Order allow,deny Allow from all </Directory> Il file hosts Apriamo il file hosts che si trova in: C:\WINDOWS\system32\drivers\etc\hosts. Chi utilizza Windows 7 o Vista non riuscirà ad aprire il file host perché protetto. Per risolvere il problema, attenersi alla procedura seguente: 162 Fare clic sul pulsante Start scegliere Tutti i programmi/Accessori, fare clic con il pulsante destro del mouse su Blocco note, quindi scegliere Esegui come amministratore. Se viene chiesto di immettere la password di amministratore o di confermare, digitare la password o fare clic su Consenti. Aprire il file hosts tramite file apri ed incollando C:\WINDOWS\system32\drivers\etc\hosts come nell'immagine seguente e cliccare su Apri: Può capitare che si apra la finestra “Apri con”, selezionare nuovamente Notepad e si aprirà il file hosts. Ora modifichiamo il file hosts come nell'immagine che segue: 163 Salviamo il file e riavviamo Apache. Proviamo il funzionamento di un sito Per completare il lavoro ci manca di inserire, nelle varie cartelle che abbiamo preparato in precedenza, la materia prima con cui faremo il sito. Mettiamo in ognuna delle cartelle le pagine html che abbiamo creato oppure i file di installazione del nostro LMS preferito (in questo caso dobbiamo anche seguire le istruzioni di installazione del LMS) ed andiamo a visitare il nostro sito. 164 A3 - INSTALLARE L’AMBIENTE DOCEBO Importante: Prima di partire con l'installazione dovete avere a disposizione le seguenti informazioni: Compatibilità: Versione PHP: 4.3.0 o superiori (compatibilità a php5 da versione 3.0.1) Versione MySql 3.23 o superiori Inoltre sono consigliate: upload_max_filesize = 24M max_execution_time = 300 post_max_size = 24M estensione domxml(); attiva (non necessaria per PHP5) Le informazioni che dovrete avere a disposizione sono: Accesso FTP: Host, User e Password Connessione database: Nome Database, User e Password Se installate sul PC windows di casa lo user del database sarà “root”, non inserite password e il nome del database lo sceglierete voi nel momento della creazione via phpmyadmin (vedi capitolo successivo), inoltre, sempre sul pc windows di casa non configurate ftp come metodo di caricamento ma http (in config.php il nome del metodo ftp è “fs” ma questa informazione non vi serve se non andate a toccare a mano il file config.php), sul pc di casa non avrete bisogno di usare i dati ftp. 165 Installazione: (fonte: http://www.docebo.org/doceboCms/page/48/Wiki.html) L'installer di Docebo 3.x è davvero potente, l'installazione è divisa in diversi momenti, alcuni passi delle schermate visualizzate sono visibili solo se qualcosa va storto. Il primo passo da fare è quello di caricare i file via ftp (se siete sul PC di casa questa operazione potete saltarla e copiare i file nella directory opportuna), di solito questi file vegono archiviati nella directory principale. Nota: la directory principale può avere come percorso “/”, capire l'esatto percorso è davvero importante per configurare il caricamento file via ftp nella fase di installazione, ad esempio la directory root può essere /htdocs/ Dopo aver caricato i file avrete visibili i seguenti files e directory: doceboCms doceboCore doceboKms doceboLms doceboScs files 166 install upgrade admin.php config.php index.php Se siete su un server Linux dovrete impostare i permessi in questo modo (dopo aver finito l'installazione) (su windows non è necessario) tutti i file devono avere permessi 644 tutte le directory devono avere permessi 777. Prima dell'installazione questi file e directory devono avere permessi 777: [file] config.php [directory] files e tutte le sottodirectory se intendete usare anche doceboCms per far funzionare le statistiche dovete rendere scrivibili (con permessi 777) la directory e i file in essa contenuti. 167 /doceboCms/addons/bbclone/var Per ragioni di sicurezza, dopo l'installazione devi: eliminare la directory install/ eliminare la directory upgrade/ Impostare a 644 i permessi per il file admin.php, config.php e index.php Impostare a 644 i permessi per il file .htaccess located nella directory files/ Impostare a 644 i permessi per il file .htaccess located nella directory principale Impostare a 644 i permessi per il file .htaccess posizionato nella directory /doceboCms/addons/bbclone/var Percorsi per l'installazione sul pc windows di casa: Supponendo che abbiate messo i file in una directory chiamata "docebo" dovete richiamare il seguente url: http://localhost/docebo/install Percorsi per l'installazione su server: Supponendo abbiate un dominio che è website.com ed abbiate installato tutto nella directory principale otterrete: www.website.com/install/ Usando i seguenti link potete raggiungere i tre applicativi docebo e l'area di ammnistrazione: www.website.com/doceboLms/ www.website.com/doceboCms/ www.website.com/doceboCore/ o con questo link www.website.com/admin.php Potete inoltre definire quali degli applicativi farà da pagina principale. Ora è possibile procedere con l'installazione secondo gli step illustrati. Il primo accesso Indirizzo a cui collegarsi: www.vostrosito.com/admin.php 168 Introduzione all'attività: Collegandosi per la prima volta dopo l'installazione dovrete effettuare una serie di attività che vi consentono di rendere operativo il sistema, in base alla complessità della vostra organizzazione, al numero di utenti da gestire e al numero di corsi da attivare questa fase impiegherà dai pochi secondi a diversi minuti. Una volta digitato l'indirizzo il sistema riconoscerà il linguaggio del vostro sistema e vi presenterà l'interfaccia nella lingua rilevata, nel caso la lingua non si disponibile verrete reindirizzati nell'interfaccia in Inglese, per accedere la prima volta all'area di amministrazione dovrete utilizzare la password di amministrazione che è stata creata in fase di installazione o che vi è stata fornita da chi ha installato il sistema. Flusso di lavoro: Configurazione del sistema Creazione e catalogazione utenti Per una guida completa per la configurazione dell‟ambiente Docebo si rimanda al sito wiki http://www.docebo.org/doceboCms/wiki/48_211/show/italian/0/Documentation cui sono estratte le pagine di installazione. 169 da 170 A4 - GLOSSARIO COLLABORATIVO Sono qui raccolte le definizioni inserite e/o sviluppate dai partecipanti alle attività di collaborazione in rete ad integrazione delle definizioni dell‟estratto del glossario Asfor. Accettazione sociale sp?GlossarioID=2465): nasce per "trasmettere informazioni finanziarie" e successivamente utilizzato per "dar conto del corretto utilizzo delle risorse e della produzione di risultati in linea con gli scopi istituzionali". Le persone che possiedono questa caratteristica nutrono fiducia negli altri, pensano che gli altri siano capaci di gentilezza e che possano essere laboriosi; hanno opinioni favorevoli sulla natura umana, e si sentono a proprio agio con gli altri. Si tratta della dimensione parallela all'accettazione di sé (Ryff, 1989). Il concetto di base è che gli individui siano responsabili delle loro azioni all'interno del sistema (concetti peraltro già espressi, seppur timidamente dalla L. 241/90). Vedi anche Benessere sociale (Riassunto ed intrazione dei contributi di Luigi, Marco, Patrizia e Roberto) Accountability L'azione e l'impegno di "dare conto di", cioè di motivare le ragioni delle azioni intraprese, dei costi sociali prodotti, dei vantaggi sociali realizzati. Nelle democrazie rappresentative, in particolare, accountability è il dovere in capo a coloro che sono investiti di una delega elettorale di rendere conto al corpo elettorale delle loro decisioni, dell'operato dell'amministrazione e dei risultati ottenuti. Si potrebbe quindi tradurre il concetto di accountability in "trasparenza responsabile"? Si può dire di sì. Con la precisazione, però, che nel caso della P.A. la responsabilità è, in primo luogo, nei confronti della struttura (Disciplinare, amministrativa), cui può aggiungersi una parallela responsabilità nei confronti dell'amministrato. E' un concetto che ha risvolti nell'etica e nella governance che assume diversi significati. Ed è più facile definirlo come sintesi di alcuni sinonimi: responsabilità, capacità di dare risposte, credibilità. Accountability pubblica Il termine accountability significa "rendere conto". Con questa locuzione si intende rappresentare il dovere alla rendicontazione, all'assunzione di specifiche responsabilità connesse con un incarico. Il principio di base è quello per cui chi occupa una posizione quale rappresentante eletto è tenuto a rendere conto delle proprie decisioni ai cittadini che hanno conferito il diritto ad assumere quello specifico incarico. Una traduzione molto letterale potrebbe essere "responsabilità" nei confronti di qualcosa o qualcuno. Accountability è così esemplificata: "A è accountable nei confronti di B quando A è obbligato ad informare B sulle sue azioni presenti o future, a giustificarle ed eventualmente essere sanzionato in caso di violazioni o secondo quanto prevede la vigente legislazione in materia". Amministrazione Pubblica In diritto il termine amministrazione pubblica (o pubblica amministrazione) ha un duplice significato: (http://en.wikipedia.org/wiki/Accountability) Nella Pubblica Amministrazione si può individuare una accountability dei politici ed una dei dipendenti (dirigenti e manager in primis). La classe politica è responsabile verso la collettività che le dà il mandato. Si tratta di informare e rendicontare ai cittadini in merito alle scelte che hanno ripercussioni sul territorio e la comunità di riferimento. in senso oggettivo è una funzione pubblica (funzione amministrativa), consistente nell'attività volta alla cura degli interessi della collettività (interessi pubblici), predeterminati in sede di indirizzo politico; in senso soggettivo è l'insieme dei soggetti che esercitano tale funzione. Per dirigenti e manager (ed in generale per i dipendenti) si tratta di rendere conto delle scelte adottate e degli obiettivi realizzati in termini di efficienza, efficacia ed economicità. L'aggettivo "pubblica" che qualifica il termine amministrazione fa capire che quest'ultimo ha di per sé un significato più ampio: in effetti qualsiasi persona o Un'altra definizione, presa da un glossario di economia (http://economia.tesionline.it/economia/glossario.j 171 ente svolge attività volta alla cura dei propri interessi privati o di quelli della collettività di riferimento. nei contenuti definiti e nella progettazione più generale dell'intervento formativo. 6. La motivazione: nel caso degli adulti le motivazioni interne sono in genere più forti delle pressioni esterne. Tough (1979) ha scoperto che tutti gli adulti sono motivati a continuare a crescere e a evolversi, ma che questa motivazione spesso viene inibita da barriere quali un concetto negativo di sé come studente, l'inaccessibilità di opportunità o risorse, la mancanza di tempo e programmi che violano i principi dell'apprendimento degli adulti. In questo gioca anche un ruolo fondamentale la promozione dell'autodeterminazione, soddisfacendo i bisogni psicologici innati di competenza, autonomia e relazione. La competenza consiste nel sentirsi capaci di agire sull'ambiente sperimentando sensazioni di controllo personale. L'autonomia si riferisce alla possibilità di decidere personalmente cosa fare e come. Il bisogno di relazione riguarda la necessità di mantenere e costituire legami in ambito sociale. Andragogia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. L'andragogia è una teoria unitaria dell'apprendimento ed educazione degli adulti. Il termine è stato coniato in contrapposizione a quello di pedagogia, che deriva dal greco παῖς pais, bambino, e ἄγω ago, condurre. Si tratta di un modello incentrato sulla comprensione della diversità di bisogni e interessi di apprendimento degli adulti rispetto ai bambini, che ha trovato in Malcom Knowles il suo massimo esponente. La teoria andragogica sviluppata da Malcom Knowles di basa sui seguenti presupposti fondamentali: 1. Il bisogno di conoscere: gli adulti sentono l'esigenza di sapere perché occorra apprendere qualcosa. Tough (1979) ha scoperto che quando gli adulti iniziano ad apprendere qualcosa per conto loro investono una considerevole energia nell'esaminare i vantaggi che trarranno dall'apprendimento. Il primo compito del facilitatore dell'apprendimento è aiutare i discenti in questo risveglio di consapevolezza (Freire): egli può addurre come minimo degli argomenti sul valore dell'apprendimento nel migliorare l'efficienza della performance dei discenti o della loro qualità di vita. Apprendimento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. L'apprendimento è la modificazione del comportamento che si basa sull'esperienza e che dura nel tempo. Non si deve confondere con la maturazione dell'individuo, ne con l'assunzione di sostanze stupefacenti, malattie e stati di affaticamneto che alterano il comportamento dell'individuo solo per un certo periodo di tempo. L'apprendimento è un processo "esperienza-dipendente"; infatti, le nostre esperienze possono influenzare significativamente le nostre connessioni neuronali e le nostre strutture cerebrali. Dal punto di vista psicologico, l'apprendimento è una funzione dell'adattamento nel comportamento di un soggetto, risultato da una esperienza. Dunque, l'apprendimento è un processo attivo di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell'adattamento, dovuto a stimoli esterni o interni. Apprendere è adattarsi. 2. Il concetto di sé del discente: man mano che una persona matura e diventa adulta, il concetto di sé passa da un senso di totale dipendenza ad un senso di crescente indipendenza ed autonomia. L'adulto deve sentire che il proprio concetto di sé viene rispettato dall'educatore e quindi deve essere collocato in una situazione di autonomia (contrapposto a una situazione di dipendenza. 3. Il ruolo dell'esperienza: la maggiore esperienza degli adulti assicura maggiore ricchezza e possibilità d'utilizzo di risorse interne. Qualsiasi gruppo di adulti sarà più eterogeneo - in termini di background, stile di apprendimento, motivazioni, bisogni, interessi e obiettivi - di quanto non accada in gruppi di giovani. Da qui deriva il grande accento posto nella formazione degli adulti sull'individualizzazione delle strategie d'insegnamento e di apprendimento, sulle tecniche esperienziali piuttosto che trasmissive e sulle attività di aiuto tra pari. La maggiore esperienza può avere anche tratti negativi nel senso di una maggiore rigidezza negli abiti mentali, delle prevenzioni, delle presupposizioni e nella chiusura rispetto a idee nuove e diverse modalità di approccio. Un'altra ragione che sottolinea l'importanza dell'esperienza è che, mentre per i bambini l'esperienza è qualcosa che capita loro, per gli adulti essa rappresenta chi sono. Essi cioè tendono a derivare la loro identità personale dalle loro esperienze. Primo punto importante di questa definizione: l'apprendimento come legato ad un cambiamento. Questa caratteristica del processo risulta anche una definizione operativa misurabile negli studi sull'apprendimento stesso. Secondo punto chiave di questa definizione: l'apprendimento come legato all'esperienza e all'esposizione ad uno stimolo. È possibile distinguere l'apprendimento dalla maturazione (che non considera l'esposizione a nessuno stimolo esterno, ma è basata sullo sviluppo e l'affermarsi di stimoli interni all'individuo e alla specie). L'apprendimento tende ad aumentare le differenze tra gli individui, mentre la maturazione tende ad assimilarli ad un unico standard. Cambiamenti del potenziale comportamentale a breve termine, come ad esempio la stanchezza, non costituiscono "apprendimento". Alcuni cambiamenti a lungo termine, viceversa, non dipendono dall'apprendimento ma dall'avanzare dell'età (maturazione) e dal proprio personale sviluppo. 4. La disponibilità ad apprendere: quanto viene insegnato deve migliorare le competenze e deve poter essere applicato in modo efficace alla vita quotidiana. 5. L'orientamento verso l'apprendimento: non deve essere centrato sulle materie ma sulla vita reale. Gli adulti infatti apprendono nuove conoscenze, capacità di comprensione, abilità e atteggiamenti molto più efficacemente quando sono presentati in questo contesto. Questo punto ha un'importanza cruciale nelle modalità di esposizione dell'insegnante, degli obiettivi e L'educazione risulta il tentativo promuovere l'altrui apprendimento. 172 cosciente di « L'apprendimento nell'uomo avviene per circa l'83% Autovalutazione attraverso la vista, soltanto per il 10% dall'udito, il resto dagli Modalità di valutazione per cui il valutato esprime una propria valutazione dell'operato, enucleando elementi oggettivi e valutando interventi di miglioramento. E' una forma di valutazione applicabili a posizioni di particolare rilevanza o specificità tecnica, e deve essere affiancata a sistemi di valutazione esterni il più possibilmente basata su dati quantitativi o comunque oggettivi. altri sensi. Dalla medesima indagine di Murgio risulta che un soggetto ricevente ricorda in media il 10% di ciò che legge, il 20% di ciò che ascolta, il 30% di ciò che vede e il 50% di ciò che contemporaneamente vede e ascolta. » (Matthew P. Murgio, Comumunication graphics, 1969) Balanced Scorecard Apprendimento informale La Balanced Scorecard è una tecnica di valutazione dell'organizzazione da diversi e strategici punti di vista condotta mediante l'utilizzo di indicatori. Il modello sottolinea l'importanza di stabilire un bilanciamento tra obiettivi di breve periodo ed obiettivi di lungo periodo, tra stabilità e cambiamento, tra processi interni e relazioni con portatori d'interesse esterni. L'apprendimento informale, come dice la parola stessa, è un tipo di apprendimento che non si basa su processi formativi strutturati (come lezioni frontali), ma si fonda sulle attività che normalmente le persone svolgono nell'arco della propria giornata. Questo tipo di apprendimento può, pertanto, essere inintenzionale poichè è possibile che le persone apprendano senza la consapevolezza di farlo; in questi casi si dice che l'apprendimento è di tipo incidentale o derivato dall'esperienza diretta. Benchmarking Modalità valutativa basata sul confronto rispetto a unità organizzative che svolgono il medesimo processo (benchmark). Consente di ricercare nel contesto di riferimento una pratica di eccellenza da imitare o migliorare. L'apprendimento informale è particolarmente importante poichè più che nozioni conferisce capacità e mentre le prime sono spesso destinate ad essere superate, le seconde possono continuamente tornare utili ed in contesti completamente differenti. Benessere sociale In generale gli individui mettono in atto meccanismi di apprendimento informale tutte le volte che incontrano un problema pratico di qualsiasi tipo e lo risolvono non in linea di principio, ma organizzandosi in maniera da rimediare alla difficoltà incontrata. Per questo motivo la metafora spesso utilizzata per rappresentare la differenza tra apprendimento formale ed informale è quella del pulmino e della bicicletta: il primo, infatti, ti porta da qualche parte, mentre nel caso della bici è necessario che l'individuo si attivi per arrivare alla meta. Il benessere sociale è si basa su quattro differenti aspetti: Accettazione sociale Coerenza sociale Integrazione sociale Realizzazione sociale Un esemplificazione banale di apprendimento formale che implica l'apprendimento informale è lo studio: per esempio, nel momento in cui si studia una nozione di scienze si mettono in pratica meccanismi di apprendimento formale accompagnati da meccanismi informali poichè studiando si impara contemporaneamente il concetto in questione ma anche, inconsapevolmente, a studiare. Mentre poi la nozione di scienze potrebbe essere superata da studi più recenti, realisticamente l'individuo non perderà la capacità di studio acquisita e la applicherà anche nello studio di altri argomenti. Bilancio partecipativo Il Bilancio Partecipativo (diventato famoso nel mondo per l´esperienza promossa a Porto Alegre in Brasile) è un processo fatto di assemblee e incontri in cui la popolazione decide come e dove investire i soldi del Comune sulla città. I conflitti diventano evidenti, aperti, trasparenti e, quindi, produttivi nel processo di costruzione della città e della società. L'impegno dell'Amministrazione Pubblica è quello di dare concretezza e visibilità di risultati alle proposte e alle indicazioni dei cittadini. Nascono progetti condivisi e studiati cooperativamente. Apprendimento organizzativo Negli spazi di concertazione cittadina, la popolazione, le ONG e i professionisti costruiscono insieme al Comune gli indirizzi per la pianificazione a medio e lungo termine, contribuendo a delineare l'immagine della città ideale vagheggiata dalla sintesi dei desideri dei suoi abitanti. Due i grandi strumenti di indirizzo che possono uscire da questa discussione: il Piano di Sviluppo Economico, che - puntando ad una crescita con distribuzione di reddito - valorizza molte idee nate all'interno della città informale, e il Piano Regolatore di Sviluppo Urbano e Ambientale. L'apprendimento organizzativo (organization learning) è la capacità di un'organizzazione di trasformare il sapere e l'apprendimento individuale in routine organizzative, rendendo i risultati del processo condivisi nell'organizzazione ed in grado di sopravvivere alla presenza nella struttura (o in una sua parte) di chi ha generato innovazione. Gli accorgimenti strutturali e culturali utili per conseguire pratiche di apprendimento organizzativo sono noti come orientati alla creazione di una "learning organisation" (organizzazione che apprende). 173 (art. 14), di esecuzione (art. 15), di comunicazione al pubblico (art. 16), di distribuzione (art. 17) e di noleggiare (art. 18bis) definiti dalla L633/41 non sono esplicitati nella licenza e pertanto non sono considerati diritti esclusivi dell'autore. Chiunque può riprodurre, trascrivere, eseguire e distribuire purché non a scopo di lucro, attribuendo sempre la paternità come definito nel primo attributo. Tuttavia le limitazioni sullo sfruttamento economico dell'opera sono limitate al settantesimo anno solare dopo la morte dell'autore come specificato dall'art. 25 lda. Catena dei risultati Gli obiettivi ed i risultati conseguiti possono essere messi in correlazione causale, creando una vera e propria catena che identifica il percorso necessario per il raggiungimento degli obiettivi prefissati partendo dagli input, proseguendo con le attività e le realizzazioni, fino ad arrivare ai feed-back. Coerenza sociale Si riferisce alla percezione della qualità, dell'organizzazione del mondo sociale, e include il desiderio di conoscere la società e il suo funzionamento. In base a questo criterio, le persone con livelli di benessere più alti percepiscono che la società è intelligibile e ha un funzionamento comprensibile, che esiste un ordine delle cose e un significato sottostante. Questo criterio è affine alla percezione di un significato nella vita e al senso di coerenza personale (Antonovsky, 1980). ND - Non opere derivate Non sono consentite elaborazioni dell'opera creativa come definito dall'art 20. « [...] l'autore conserva il diritto di rivendicare la paternità dell'opera e di opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione od altra modificazione, ed a ogni atto a danno dell'opera stessa, che possano essere di pregiudizio al suo onore o alla sua reputazione ». Vedi anche Benessere sociale SA - Condividi allo stesso modo Common Creative License Si può modificare l'opera ma l'opera modificata deve essere rilasciata secondo le stesse condizioni scelte dall'autore originale. Le licenze Creative Commons sono nate negli USA appoggiandosi al sistema giuridico locale. Sono state quindi adattate al sistema giuridico italiano, dove il diritto d'autore è regolato dalla legge 633/41. L'autore diventa detentore dei diritti nel momento dell'estrinsecazione dell'opera creativa, secondo la L. 633/41, art. 6. « Senza pregiudizio dei diritti esistenti sull'opera originaria, sono altresì protette le elaborazioni di carattere creativo dell'opera stessa, quali le traduzioni in altra lingua, le trasformazioni da una in altra forma letteraria od artistica, le modificazioni ed aggiunte che costituiscono un rifacimento sostanziale dell'opera originaria, gli adattamenti, le riduzioni, i compendi, le variazioni non costituenti opera originale. » (art 4). «Il titolo originario dell'acquisto del diritto di autore è costituito dalla creazione dell'opera, quale particolare espressione del lavoro intellettuale». Competenze Inoltre tutti i diritti sono riservati all'autore (art.13 / 18bis). Le competenze rappresentano l'insieme delle attitudini soggettive, delle conoscenze e delle professionalità acquisite da una persona. Le competenze possono avere natura professionale (connesse con la capacità di svolgere un lavoro), personale (connesse con le capacità di gestire soluzioni e confrontarsi con i problemi e con gli ambienti), o mangeriale (connesse con la capacità di assumere la gestione di risorse umane e strumentali). I sistemi di gestione delle competenze consentono di valutare le competenze necessarie all'organizzazione e quelle ivi presenti, al fine di curare in modo continuo la corretta allocazione del personale, la formazione, i processi di mobilità e di reclutamento, tutto per ridurre nel tempo i gap che vengono rilevati. Nel linguaggio amministrativo, per estensione, il temine competenze assume anche un diverso significato, cioè l'insieme dei compiti e delle funzioni assegnate ad un'amministrazione o ad una unità organizzativa, indicando cioè quello che si "deve fare" anzichè cioò che si "può fare". Le sei licenze Creative Commons (definite dalla combinazione di quattro attributi) stabiliscono in modo esplicito quali sono i diritti riservati, modificando quindi la regola di default in cui tutti i diritti sono riservati. BY – Attribuzione Bisogna sempre indicare l'autore dell'opera (attributo obbligatorio) in modo che sia possibile attribuirne la paternità come definito dagli artt. 8 e 20 lda: « È reputato autore dell'opera, salvo prova contraria, chi è in essa indicato come tale, nelle forme d'uso, ovvero, è annunciato come tale nella recitazione, esecuzione, rappresentazione o radiodiffusione dell'opera stessa. Valgono come nome lo pseudonimo, il nome d'arte, la sigla o il segno convenzionale, che siano notoriamente conosciuti come equivalenti al nome vero. » (art. 8). « [...] l'autore conserva il diritto di rivendicare la paternità dell'opera [...] » (art. 20). NC - Non commerciale Comunicazione Non sono consentiti usi commerciali dell'opera creativa come definito dal secondo comma dell'art. 12: « l'autore ha altresì [...] il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l'opera [...] » Dal latino "cum" (con) e "munire" (legare, costruire) e, sempre dal latino, da "communico" (mettere in comune, far partecipe). In italiano il verbo "comunicare" assume il significato semantico di "far conoscere", "rendere noto". Con il secondo attributo si definisce come diritto esclusivo dell'autore il solo uso commerciale dell'opera creativa. I diritti di riproduzione (art. 13), di trascrizione 174 La "comunicazione" si differenzia dalla "informazione" per la caratteristica di essere bi-direzionale. contratto a tempo, ed è soggetto ad incompatibilità con l'attività professionale sui mass-media. In questo wiki approfondiremo e confronteremo due forme specifiche di comunicazione: Ufficio Stampa: svolge l'attività di informazione di tipo istituzionale. E' composto da giornalisti dipendenti dell'ente o reclutati all'esterno. la comunicazione politica; Comunicatore pubblico: è una delle novità introdotte dalla normativa. Pur non definendola, la legge afferma che la comunicazione con i cittadini deve essere svolta da una "nuova" figura professionale. Piano di comunicazione: è il documento programmatico che impegna ogni Amministrazione a definire i campi di intervento e gli obiettivi che ogni anno si pongono in questo settore. Rappresenta anche un elemento professionalizzante per il comunicatore pubblico o il capo ufficio stampa. Uffici per le Relazioni con il Pubblico: gli Urp cambiano volto. Appositi regolamenti ne precisano le nuove funzioni (come la verifica della qualità dei servizi, le attività di comunicazione interna, il coordinamento dei sistemi tecnologici). la comunicazione pubblica. Comunicazione politica L'espressione "comunicazione politica" è la combinazione di due vocaboli famigliari ed aiuta a stabilire un nesso di reciprocità tra i due mondi della della comunicazione (la televisione, la stampa, l'informazione) e della politica (partiti, leader, candidati, parlamento). Dietro questa apparente semplicità si cela una realtà di difficile definizione, poiché la comunicazione politica sconfina in più territori, che spaziano dalla politologia alla sociologia, antropologia, dalle scienze della comunicazione e dell'opinione pubblica alla psicologia, alla retorica, alla pubblicità. Formazione: un decreto presidenziale definisce le modalità di formazione e aggiornamento del personale delle pubbliche amministrazioni che attualmente si occupa di informazione e comunicazione. Il sistema formativo pubblico e privato partecipa ai processi di formazione. Profili professionali: i profili professionali per le diverse attività di informazione e comunicazione vengono teoricamente riconosciuti e la loro definizione è regolamentata con apposita contrattazione collettiva. Quindi, una delle peculiarità della comunicazione politica è il suo carattere interdisciplinare. Gli attori della comunicazione politica sono: il sistema dei media; il sistema politico; i cittadini. Esperienze consorziate: la legge concede la possibilità ai piccoli Comuni di attivare esperienze consorziate di Urp e uffici stampa al servizio di più enti. Bibliografia: G. Mazzoleni, La comunicazione pubblica, Ed. il Mulino Manuali, Bologna, 2004 Fiere e rassegne: la normativa riconosce che la partecipazione a fiere o rassegne di settore appartiene all'attività di comunicazione e informazione. Comunicazione pubblica La comunicazione pubblica include le relazioni dell'ente con i media (attraverso l'ufficio stampa), con i cittadini (attraverso l'ufficio per le relazioni con il pubblico Urp) e con i dipendenti (attraverso la comunicazione interna). Bibliografia: - A. Rovinetti, Comunicazione pubblica Sapere & Fare, Ed. Il Sole 24 Ore SpA, Milano, 2006 Il lungo cammino che porta alla comunicazione pubblica passa attraverso le fasi di: La definizioni data dal Dizionario della lingua italia DeMauro è: Conoscenza segreto d'ufficio; "il conoscere qcs., il possedere una nozione o un insieme di propaganda; nozioni organizzate, l'avere una cognizione: la c. della storia è informazione; importante per capire gli avvenimenti attuali | il complesso delle nozioni o cognizioni possedute". comunicazione. Un'altra definizione di conoscenza potrebbe essere La legge 150/2000 introduce una nuova idea di comunicazione pubblica. questa (da:Apprendimento in Rete e condivisione Le principali novità che introduce: della conoscenza, G. Trentin, Franco Angeli ed., Pubblicità: gli enti locali potranno darsi uno o più Regolamenti per la diffusione e le modalità delle forma di comunicazione a carattere pubblicitario. Non sono previsti termini nè sanzioni per le Amministrazioni inadempienti. 2004, pag. 37): Le idee e le comprensioni che un'entità sviluppa e che usa per intraprendere azioni efficaci nel raggiungimento di uno specifico obiettivo. Tale conoscenza è specifica di quell'entità che l'ha creata. Portavoce: la figura coadiuva i vertici dell'ente nella comunicazione so prattutto di tipo politico. Il portavoce può anche essere assunto dall'esterno, con Per capire ancora meglio cosa sia la conoscenza è utile accennare alle differenze che esistono con 175 l'informazione. Per prima cosa, l'informazione è facile da trasmettere mentre non lo è altrettanto trasferire conoscenze (questo è molto più lento e articolato in quanto prevede un'introiezione dei concetti, una comprensione e la possibilità di adattare ciò che si è appreso alla vita pratica). Molti studiosi, a riguardo, non utilizzano il tremine trasferimento di conoscenza, bensì descrivono questo processo come induzione. Ritornando alla conoscenza, essa può schematicamente divisa anche in conoscenza: elearnet.org E' il progetto nato "intorno" alla tesi di laurea specialistica in Relazioni Pubbliche e Reti Mediali per coniugare gli studi con l'attività professionale. E' la sintesi di 3 concetti: e-Learning; essere networking; organizing. conoscenza razionale: è la conoscenza di stampo scientifico (è definita anche esplicita); Per saperne di più: http://www.elearnet.org conoscenza intuitiva: è la conoscenza non codificata esplicitamente (è definita anche tacita). Esternalità Un'esternalità si manifesta quando l'attività di produzione o di consumo di un soggetto influenza, negativamente o positivamente, il benessere di un altro soggetto, senza che quest'ultimo riceva una compensazione per la perdita o il danno subiti (nel caso di impatto negativo) o paghi un prezzo per il beneficio ricevuto (nel caso di impatto positivo). Costituzione Italiana La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano. Fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947. Equità Fu pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948. Il principio di equità esprime l'esigenza di far assumere a cittadini, imprese, istituzioni, la responsabilità delle proprie scelte economiche, sociali ed ambientali, con la consapevolezza delle ricadute collettive che esse producono nel tempo, coinvolgendo anche le generazioni di domani. Il concetto di equità è quindi strettamente legato a quello di diversità ed il primo presuppone la valorizzazione del secondo tramite un responsabile uso delle risorse ambientali, socioculturali ed economiche. Come espresso sin dalla dichiarazione di Rio 1992 l'equità è la risposta al "perché" si vuole perseguire lo sviluppo sostenibile. Si tratta di una risposta basata sull'integrazione di tre diversità: sociale (nell'ambito della comunità interessata); inter-locale o inter-regionale (tra più comunità sociali); intertemporale (tra le generazioni attuali e quelle future). Economicità Riguarda la capacità di un'organizzazione di perdurare nel tempo, senza incorrere in situazione di insolvenza o di dissesto. La gestione dei processi organizzativi e lo svolgimento delle attività amministrative deve avvenire in modo che sia garantito l'equilibrio tra l'approvvigionamento e l'utilizzo delle risorse; siccome tale equilibrio deve perdurare nel tempo, l'economicità attiene non solo all'ambito della gestione corrente, ma anche a quello delle politiche di investimento e di indebitamento. Efficacia Formazione Si intende la misura in cui l'ente raggiunge i propri obiettivi. Essa riguarda sia la dimensione propriamente operativa, ovvero la capacità di realizzare gli interventi e i servizi programmati (efficacia interna), sia quella sociale, vale a dire la capacità dell'azione amministrativa di soddisfare i bisogni collettivi e di apportare un cambiamento sul livello di benessere della comunità (efficacia esterna). Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. In ambito pedagogico è un processo complesso di trasferimento di contenuti e metodi per fare acquisire alle persone livelli intellettuali, culturali, emotivi e spirituali sempre maggiori. Il processo formativo studiato dalla pedagogia, in particolare, cerca di ottenere contenuti e metodi di insegnamento propri per l'età evolutiva di riferimento in cui il processo formativo si esplica. Per fare un esempio, si può parlare di qualsiasi argomento ad ogni età, ma il linguaggio, l'approfondimento, la durata e il metodo educativo cambia per ogni fascia di età e per ogni corso formativo che si affronti. Efficienza Si misura come rapporto tra input e output. L'efficienza tecnica (produttività) misura l'attitudine del processo produttivo a trasformare risorse (input) in prodotto (output). Quando agli input si associa il loro valore economico si ha l'efficienza economica del processo; essa è data quindi dal rapporto tra il costo degli input e gli output. Governance Con l'espressione corporate governance si comprende l'insieme di regole e strutture organizzative che presiedono a un corretto ed efficiente governo societario, inteso come sistema di compensazione fra gli interessi - potenzialmente divergenti - dei soci di minoranza, dei soci di controllo e degli amministratori L'organizzazione efficiente, pertanto, è quella che con la minore quantità di input produce una maggiore quantità di output. 176 di una società. Da una corretta governance deriva la massimizzazione della tutela degli azionisti, siano essi in possesso della maggioranza delle partecipazioni azionarie o solamente di una quota minoritaria. tempo; qualità; indicatori di efficacia interna, legati all'output, esterna relativi all'outcome (v. efficacia). Il termine corporate governance si riferisce a diversi ambiti della vita aziendale. Esso può descrivere: Integrazione sociale i processi con cui le società sono dirette e controllate; Consiste nella valutazione della qualità della propria relazione con la società e la comunità. Si riferisce alla misura in cui le persone sentono di avere qualcosa in comune con gli altri e di appartenere alle proprie comunità e società. Essa, si contrappone all'isolamento e al senso di solitudine. In base a questo criterio, la persone che possiede un senso di benessere percepiscono di essere simili alle altre e di essere parte di un'entità più ampia. le attività con cui si incoraggiano le aziende a seguire dei codici (linee guida di corporate governance); le tecniche di investimento basate sul possesso attivo (fondi di corporate governance); un campo dell'economia che studia i problemi che derivano dalla separazione della proprietà dal controllo. Vedi anche Benessere sociale Leggi della conoscenza Più in generale, la corporate governance abbraccia una serie di regole, relazioni, processi e sistemi aziendali, tramite le quali l'autorità fiduciaria è esercitata e controllata. Tra le regole rientrano le leggi del paese e le regole societarie interne. Le relazioni includono quelle tra tutte le parti coinvolte nella società, come i proprietari, i manager, gli amministratori (qualora esista un Consiglio di amministrazione), le autorità di regolazione, nonché i dipendenti e la società in senso ampio. I processi e sistemi hanno a che fare con i meccanismi di delega dell'autorità, la misurazione delle performance, sicurezza, reporting e contabilità. Le "Leggi della conoscenza" non sono altro che l'individuazione dei tratti ricorrenti dei vari approcci e programmi di Knowledge management (KM) finora implementati. Queste ricorrenti caratteristiche sono state condensate da Denning in: 1) la conoscenza è la chiave delle sopravvivenza dell'organizzazione (vedi 1^ legge); 2) In questo modo, la struttura della corporate governance esprime le regole e i processi con cui si prendono le decisioni in una società. Fornisce anche la struttura con cui vengono decisi gli obiettivi aziendali, nonché i mezzi per il raggiungimento e la misurazione dei risultati raggiunti. le CdP sono il cuore e l'anima di un piano di KM e di condivisione della conoscenza (vedi 2^ legge); 3) le comunità virtuali hanno bisogno degli incontri in presenza (vedi 3^ legge); 4) la passione professionale traina le CdP (vedi 4^ legge); Governance pubblica 5) il KM implica un flusso comunicazionale bidirezionale (verso l'interno e l'esterno dell'organizzazione) (vedi 5^ legge); 6) il racconto delle esperienze ravviva e rafforza la condivisione della conoscenza (vedi 6^ legge). Il concetto di governance pubblica è molto utilizzato in letteratura, con diverse accezioni e diversi significati, in questo lavoro, parlando di public governance si intende il modo in cui il potere è diffuso ed esercitato all'interno delle strutture pubbliche per raggiungere specifiche finalità politiche. All'interno della governance, pertanto, si estende al processo decisionale politico, il bilancio tra i poteri tra le istituzioni, i punti di contatto e di distanza tra management amministrativo e potere politico. Dalle 6 "Leggi della conoscenza" possono essere estrapolati 3 corollari: Indicatore Gli indicatori sono rapporti fra grandezze che forniscono, in modo osservabile e misurabile, indicazioni su: attività o processi; prodotti o risultati; 1) il KM è spesso confuso con le leggi che lo supportano (vedi 1° corollario); 2) i piani di KM incontrano resistenze da parte dei quadri intermedi (vedi 2° corollario); 3) le CdP vivaci attraggono nuovi talenti (vedi 3° corollario). Long Life Learning effetti ed impatti. La Long Life Learning è una teoria che ha come assunto di base il fatto di credere che non sia mai troppo tardi per imparare, ovvero che ogni individuo possa apprendere qualcosa lungo tutto il corso della sua vita e soprattuto in tutti i tipi di contesti (al lavoro, a Si segnala a riguardo: indicatori di efficienza (v. efficienza); sono i principali indicatori di processo; essi prendono in esame le seguenti dimensioni: costo; 177 casa, conoscendo persone..) e non solo nei contesti formali della scuola o dell' istruzione specializzata. discenti e fra i discenti e il tutor docente. L'approccio può essere misto (presenza/distanza) oppure "puro" (interamente a distanza). Molte organizzazioni si basano su questa teoria per promuovere un tipo di lavoro più dinamico, che si presti a reagire velocemente ad improvvisi cambiamenti, nella convinzione che sia importante avere dei dipendenti in grado di adattarsi subito a nuove situazioni pur continuando a svolgere bene il proprio lavoro. L'apprendimento collaborativo sembra cogliere appieno il ruolo centrale rivestito dall' interazione sociale nel processo di formazione. Attraverso l'apprendimento collaborativo, gli individui apprendono anche dall'interazione con le altre persone: si scambiano informazioni ed opinioni su vari argomenti d'interesse, trovano alcune risposte ai loro problemi pratici ed accrescono il loro bagaglio di conoscenza cercando di trovare soluzioni ai dubbi degli altri. Mansione Nel linguaggio organizzativo per mansione si intende l'insieme dei compiti omogenei che, rappresentando le dimensioni fondamentali di un lavoro, vengono assegnate ad una specifica posizione organizzativa. In alcuna letteratura i termini mansione e posizione tendono a sovrapporsi nel significato. Se per motivi organizzativi un dipendente è temporaneamente adibito a mansioni superiori a quelle connesse con il suo inquadramento, nel sistema pubblico si ottiene il diritto al riconoscimento economico corrispondente, ma non il diritto all'automatico inquadramento nel nuovo livello (contrariamente a quanto previsto nel diritto del lavoro privato). Il problema del mansionismo, connesso con l'eccessiva puntualizzazione delle mansioni assegnate alle figure professionali nel sistema pubblico, hanno portato ad una revisione del sistema pubblico che, nei nuovi contratti, ha previsto una diversa coincidenza tra profilo professionale e posizione economica riconosciuta, prevedendo un più flessibile utilizzo dei dipendenti nell'organizzazione pubblica. Motivazione Senza la motivazione cade l'interesse dell'adulto di apprendere/aggiornarsi. Il processo di formazione è quindi destinato a fallire. Durante la fase di progettazione di un intervento in e-learning è molto importante prendere in considerazione questo aspetto se si vogliono ottenere dei risultati positivi dal processo di formazione. Open source Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. In informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperto) indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Questo è realizzato mediante l'applicazione di apposite licenze d'uso. Modelli di apprendimento Apprendimento direttivo La collaborazione di più parti (in genere libera e spontanea) permette al prodotto finale di raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di lavoro. L'open source ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto. Parliamo di "apprendimento direttivo" quando il processo di formazione segue le direttive che dalla cabina di regia vengono impartite dal tutor, dai docenti o anche semplicemente dallo stesso materiale didattico. Si tratta, in sostanza, di un processo di apprendimento "guidato". Apprendimento assistito Outcome Parliamo di "apprendimento assistito" quando il materiale didattico - strutturato o non strutturato viene fornito con il supporto di un tutor, un docente che assiste il discente durante il suo percorso di apprendimento. È l'insieme di effetti ed impatti di una attività o di un processo produttivo. Per effetto si intende il mutamento che avviene sui bisogni dei destinatari diretti del bene o del servizio ceduto. Apprendimento autonomo Per impatto si fa riferimento ai cambiamenti apportati dalle attività sul tessuto sociale o sull'ambiente. Si tratta dunque di cambiamenti prodotti sul complessivo sistema dei bisogni espressi dalla collettività e dal territorio. Parliamo di "apprendimento autonomo" quando il discente utilizza in piena autonomia il materiale didattico a disposizione. Il materiale può essere sia strutturato, sia non strutturato. Apprendimento mutuato o reciproco Rappresenta il risultato strategico che consegue il Governo, è direttamente percepibile dal cittadino e permette di valutare l'azione dell'esecutivo. Si consegue mediante il raggiungimento, da parte delle Amministrazioni, di specifici output che a sistema danno vantaggi in termini percepibili direttamente dai cittadini. Parliamo di "apprendimento mutuato o reciproco" quando si attiva la comunità di pratica professionale, basata sulla condivisione della conoscenza, dell'esperienza e migliori pratica nella prospettiva della crescita collettiva dell'intero gruppo. Apprendimento collaborativo Parliamo di "apprendimento collaborativo" quando la formazione è centrata sulla forte interazione fra i 178 Consideriamo l'apprendimento non solo "in rete", ma anche "a rete". Quando parliamo di "apprendimento a rete" vogliamo sottolineare l' aspetto sociale del processo di apprendimento, ovvero le interrelazioni fra i partecipanti al processo di formazione. La comunicazione tra i diversi individui prenderà forma e si svilupperà all'interno della rete telematica, all'interno di quell'ambiente creato appositamente per fare interagire la classe virtuale. Output È l'entità materiale o immateriale (prodotto) che scaturisce al termine di un processo di trasformazione fisico-tecnica, nel tempo o nello spazio, di determinati fattori produttivi (input). Pertanto a ciascun processo produttivo sono identificati output specifici. Rappresenta il risultato operativo conseguito da un'Amministrazione o una unità organizzativa. Sistema incentivante Deve essere quantificabile e misurabile oggettivamente. In molti casi non ha un impatto diretto e percepibile nella sfera individuale del cittadino. Sistema di gestione delle risorse umane finalizzato ad ottenere un determinato comportamento atteso da parte dei dipendenti mediante forme di incentivazione economica, retributiva, di carriera o immateriale. E' un processo fondamentale per il presidio della motivazione del personale. Realizzazione sociale E' la valutazione delle potenzialità e dell'andamento complessivo della società. Corrisponde alla credenza che la società abbia delle potenzialità che si realizzano attraverso le istituzioni e i cittadini. Le persone con livelli di benessere più alti nutrono fiducia nella società e nelle sue istituzioni, e possono riconoscere le potenzialità della società. Si tratta di un criterio parallelo all'autorealizzazione e alla crescita personale, questa volta visti in riferimento alla società più allargata di cui si è parte. Se ne deduce che credere in se stessi e nelle proprie potenzialità si accompagna alla al nutrire fiducia nella comunità e società in cui si vive. Sistema premiante Parte del sistema incentivante che si prefigge di premiare i comportamenti più efficaci riconosciuti nell'organizzazione e riconosciuti dal sistema di valutazione adottato. Si compone di due parti: componente retributiva (che prevede un riconoscimento economico per le performance conseguite) ed una di carriera (che permette lo sviluppo di carriera orizzontale o verticale in esito a valutazioni positive costanti nel tempo). Vedi anche Benessere sociale Spirale della conoscenza Responsabilità sociale d'impresa Questo modello ideato da Nonaka e Takeuchi sintetizza in 4 fasi l'evoluzione della conoscenza organizzativa. Vi è una prima fase di socializzazione in cui si ha prevalentemente uno scambio di conoscenze tacite, che saranno poi trasformate in esplicite nella fase di esternalizzazione e assemblate con le conoscenze già consolidate dell'organizzazzione nella successiva fase di combinazione. Concetto per cui le aziende decidono volontariamente di contribuire a rendere migliore la società e più pulito l'ambiente. La Corporate Social Responsability abbraccia le relazioni e le attività dell'impresa nei confronti dei vari stakeholders e si concretizza in: dipendenti: formazione, sicurezza, comunicazione opportunità; empowerment, interna, pari Infine la nuova conoscenza verrà acquisita nell'ultima fase detta di internalizzazione ed entrerà così a far parte del bagaglio conoscitivo dell'organizzazione. business partners: relazioni durature basate su rapporti commerciali equi; Stake holders clienti: relazioni durature basate su prestazioni di qualità, sicure e affidabili; Sono portatori di interessi (in inglese stake holders): una persona, un gruppo, un'organizzazione, o un sistema che è, o può essere, condizionato dalle azioni di una organizzazione. fornitori: verifica della correttezza della loro condotta; comunità: donazioni, partnership locali; investimenti Un individuo, una comunità o un'organizzazione che influisce sulle operazioni di un'organizzazione (pubblica o privata) o ne subisce le ripercussioni. I soggetti interessati possono essere interni (ad es.: lavoratori dipendenti) o esterni (ad es.: consumatori, fornitori, azionisti, finanziatori, la comunità locale). sociali, ambiente: uso responsabile delle risorse naturali e dell'energia; perseguimento dell'eco-efficienza; dei prodotti e dei servizi forniti in ogni fase del ciclo di vita; Tagging azionisti e investitori: comunicazioni chiare e trasparenti; corporate governance. Consiste nell'attribuzione di una o più parole chiave, dette tag, che individuano l'argomento di cui si sta trattando, a documenti o, più in generale, files su internet. Rete Con il termine "rete" non vogliamo riduttivamente fare riferimento solo al mezzo attraverso il quale si fa formazione, ma anche alla modalità di apprendimento. 179 delle conoscenze dei singoli componenti; di qui la riflessione di come il KM sia un'esigenza primaria dell'organizzazione. Triple Bottom Line (Lett.: tripla linea di fondo: la bottom line è infatti l'ultima del conto economico). Essa si riferisce al risultato economico, agli effetti sociali prodotti ed all'impatto ambientale che hanno le attività di un ente qualsivoglia: impresa, ente pubblico od organizzazione non profit. 1° corollario delle leggi della conoscenza Le tecnologie di KM di per sé non portano ad un miglioramento della circolazione della conoscenza né della sua creazione. La triple bottom line considerata all'interno di un bilancio sociale cerca di rendere conto di tutti questi aspetti insieme, non limitandosi alla dimensione economica, ma ampliando la prospettiva anche alle dimensioni sociali ed ambientali. 241/90 - legge Legge 241/90 Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi. Turn over Nell'ambito aziendale si definisce turnover il riciclo del personale con meno competenze con personale nuovo e maggiormente qualificato. 2^ legge della conoscenza le CdP sono il cuore e l'anima di un piano di KM Il termine deriva dalla chimica e descrive il ciclo di vita di un elemento, cioè quella serie di passaggi che vanno dal suo assorbimento alla sua restituzione all'ambiente originario. L'istituzione di CdP in una organizzazione, rappresenta il modo migliore e più alto per avviare e incrementare la circolazione e condivisione della conoscenza. Le CdP sono "luoghi" in cui si condivide il medesimo dominio di conoscenza e la loro istruzione è di carattere volontaristico. Valutazione del potenziale Sistema di valutazione finalizzato ad identificare le potenzialità inespresse nell'organizzazione, identificando le competenze detenute dai dipendenti e non richieste nel lavoro effettivamente svolto. Questo fa sì che vi sia un forte senso di fiducia tra i partecipanti in cui essi si sentono al sicuro. Se si aggiunge anche il ruolo che le ICT nelle comunicazioni fra i membri si capisce l'aumento della velocità della circolazione della conoscenza. Valutazione delle prestazioni 2° corollario delle leggi della conoscenza Sistema di gestione delle risorse umane che mira ad identificare le migliori performance dell'organizzazione. I principali sistemi di valutazione si fanno risalire a 3 grandi tipologie: sistemi di valutazione dei comportamenti (finalizzati a misurare il corretto adempimento delle procedure), sistema per obiettivi (che mira a valutare gli obiettivi efficacemente presidiati), misti (composti da una parte orientata gli obiettivi ed un'altra alle competenze o ai comportamenti organizzativi, cioè a "come" i risultati sono stati ottenuti. I piani di KM affascinano i piani alti delle organizzazioni e meno quelli intermedi che si vedono minacciati dal tentativo di eliminare la verticalità della comunicazione (e quindi il controllo) in favore di una comunicazione più orizzontale. Il controllo della conoscenza in un'organizzazione è gestita ed è più forte a livello intermedio perché questi con essa possono controllare i quadri più bassi. Essi svolgono prevalentemente funzioni direttive e quindi sono cresciuti nella forte schematicità e rigidità. Entrando in contatto con le CdP (per ragion d'essere dinamiche e amorfiche) sentono minacciato il loro modo di lavorare e il loro gruzzolo di potere. Valutazione di impatto sociale (in inglese: Social impact assessment) Analisi sistematica dell'impatto di un progetto o dell'attività economica sulla situazione sociale e culturale delle comunità interessate. 3^ legge della conoscenza 1^ legge della conoscenza L'utilizzo delle ICT è necessario ma non sufficiente alla sopravvivenza della CdP. Raramente una comunità di pratica vive ed è produttiva solo se esiste nel cyberspazio. È necessario che almeno una parte dei partecipanti viva la comunità anche in presenza. Le comunità virtuali hanno bisogno di conoscenza La conoscenza è la chiave della sopravvivenza dell'organizzazione Il KM è sempre più visto un elemento imprescindibile per la sopravvivenza dell'organizzazione. Una realtà fluida com'è la contemporaneità male si addice ad essere affrontata seguendo il vecchio paradigma gerarchico della conoscenza. La domanda dell'utenza cambia rapidamente e bisogna stare al passo con i cambiamenti; è per questo motivo che la circolazione e condivisione della conoscenza assume un ruolo fondamentale e con essa il KM. La conoscenza complessiva della comunità è maggiore della somma 3° corollario delle leggi della conoscenza Avere un ambiente dinamico all'interno dell'organizzazione, avendo delle CdP vive e passionali, crea un contesto lavorativo molto accattivante e attraente per nuovi talenti. 180 4^ legge della conoscenza 6^ legge della conoscenza La passione professionale traina le CdP Il racconto delle esperienza ravviva la condivisione delle conoscenze Le attuali esperienze dimostrano come le CdP fioriscano quando i partecipanti condividono un obiettivo. Quando si ha intenzione di far nascere una CdP è necessario che questa non abbia una struttura rigida, ma che segue le tendenze, le necessità dei partecipanti. La CdP deve essere un guanto perfetto per tutti. In un buon programma di KM dovrebbe esistere un bilanciamento tra narrazione e comunicazione sintetica; la prima permette la circolazione della conoscenza tacita (racconti di esperienze professionali passate, esterne, ecc. che se ricontestualizzate in modo corretto per gli obiettivi dell'organizzazione possono permettere di centrare la mission che ci si prefigge), mentre la seconda agevola la condivisione della conoscenza esplicita. 5^ legge della conoscenza Il KM implica comunicazioni bidirezionali da e verso l'esterno dell'organizzazione 97 - art. Cost Art. 97 Un programma di successo di KM deve essere guidato dall'interno all'organizzazione. Le persone a cui è affidato il progetto devono godere di fiducia e rispetto dentro l'organizzazione, in modo tale che tutti i partecipanti possono vedere la via tracciata come la giusta via, legittimata e che porti, quindi, dei risultati positivi. Se le persone coinvolte godono della giusta legittimazione e maneggiano i processi conoscendo l'organizzazione, possono efficacemente promuovere la circolazione della conoscenza, attivare una sorta di reclutamento per cercare di coinvolgere tutti nello sforzo. I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge. 181 182 A5 - GLOSSARIO ASFOR Estratto dal Glossario ASFOR "Le parole dell'e-learning", pubblicato per gentile concessione su autorizzazione di ASFOR Associazione Italiana per la Formazione Manageriale. Il Glossario completo è pubblicato nel sito ufficiale dell'associzione www.asfor.it Abilità La trasmissione delle informazioni è asimmetrica cioè monodirezionale (dalla centrale telefonica al terminale dell'utente). Capacità acquisita tramite l'esercizio e l'esperienza. Le abilità sono insiemi più o meno articolati di contenuti di conoscenza e di esperienza, (sistemi simbolici, credenze, quadri teorici e/o interpretativi della realtà, dell'esperienza, della condotta), che si acquisiscono e si trasformano nel tempo. In pratica viene sfruttato per intero il flusso disponibile delle informazioni sul cavo telefonico privilegiando la ricezione dei dati da parte dell'utente. Ciò significa che un normale doppino telefonico può supportare anche la trasmissione dati tipica di una linea digitale ad alta velocità (BroadBand), mantenendo attivo il collegamento voce. Accessibilità Fruizione dell'ambiente costruito e accesso alla comunicazione ed all'informazione. Accesso non è soltanto predisporre una rampa per le persone su sedia a ruote, ma consiste nel creare un ambiente che tutti, indipendentemente dalle proprie condizioni fisiche, psicologiche o sensoriali, possano usare in modo confortevole. Ambiente di apprendimento virtuale VLE (Virtual Learning Environment) Si riferisce agli spazi attraverso cui si realizza l'interazione online di studenti e insegnanti con qualsiasi obiettivo, compreso l'apprendimento. La proprietà di un ambiente, fisico o simbolico (es. un software), che non ostacola l'accesso alle risorse in esso presenti. In particolare, un sito web accessibile è progettato in modo da poter essere fruibile anche da chi, avendo problemi visivi, ricorre a un browser audio, che legge il contenuto della pagina. Active Learning nell'azione) Ampiezza di banda Tecnicamente, la differenza, in Hertz (Hz), tra la frequenza più alta e quella più bassa del canale di trasmissione. Il suo valore indica la quantità di dati che possono transitare, nell'unità di tempo, attraverso il canale di comunicazione. Usualmente, è misurata in bit al secondo (bps). Per esempio, l'ampiezza di banda di un comune modem è di circa 15.000 bps, con cui si può trasferire una intera pagina dattiloscritta in 1 secondo. Per trasferire un filmato a pieno schermo e a pieno movimento (fullmotion full-screen) è necessaria invece un'ampiezza di banda di circa 10.000.000 bps. (apprendimento Modalità formativa centrata sulla realtà concreta del lavoro, in modo da realizzare il collegamento tra l'apprendimento individuale ed il cambiamento organizzativo. Dimostra la migliore efficacia nello sviluppo di competenze applicative, si presta meno a trasmettere conoscenze di base. Analogico (segnale) ADSL (Asymmetrical Digital Subscriber Line) Segnale audio e video che varia in modo continuo in relazione al fenomeno fisico rappresentato. Ancora oggi, la maggior parte dei sistemi di telecomunicazione (radio, tv, telefono) utilizza canali analogici. La formazione a distanza usa un mix di tecnologie analogiche e digitali (vedi digitale, segnale): le tecnologie Protocollo di comunicazione digitale per la trasmissione di informazioni multimediali ad alta velocità. Utilizza una linea telefonica ordinaria con connessione permanente. 183 televisive e telefoniche sono di solito analogiche, il computer e la videoconferenza usano invece canali digitali. attraverso l'e-mail e i database condivisi. Anche la correzione dei compiti, la valutazione dei progetti e il controllo degli esercizi possono essere effettuati con la stessa modalità. Andragogia La collaborazione in tempo reale o sincrona permette invece un accesso simultaneo, in tempo reale, ai contenuti, ai docenti e agli altri studenti. La collaborazione sincrona tipicamente è condotta dal docente. Per esempio, in un ambiente di aula virtuale (vedi). Scienza dell'apprendimento negli adulti. Alla sua base c'è l'osservazione che le persone adulte apprendono in modo diverso dai bambini e dai ragazzi. Uno dei suoi massimi esponenti è Malcolm Knowles. Egli ritiene che nell'insegnare ad adulti, bisogna considerare che essi vogliono: 1) sapere "perché" una importante da imparare; certa 2) decidere autonomamente percorso nelle informazioni; 3) vedere un collegamento fra informazioni e la propria esperienza; 4) essere motivati ad apprendere; 5) raggiungere conoscenze spendibili su problemi ed attività reali. il cosa Il docente guida gli allievi attraverso uno studio interattivo on line, che può comprendere condivisione di lavagne, condivisione di applicazioni, "alzata di mano" elettronica, funzioni di chat e audio e video in diretta sulla rete. Nei contesti collaborativi di fondamentale importanza è il tutor, una figura di mediazione tra il docente e gli studenti. Compito del tutor (vedi) è quello di organizzare, facilitare e monitorare lo svolgimento delle attività didattiche e il clima di collaborazione. è proprio le Apprendimento cooperativo Applet Modalità di apprendimento che si basa sull'interazione all'interno di un gruppo di allievi. Secondo alcuni autori, nella cooperazione ciascun componente del gruppo esegue un compito specifico, mentre nella collaborazione ognuno lavora su tutte le parti del compito complessivo. Programma Java, normalmente piccolo, incorporato in una pagina Web, che può essere prelevato velocemente dalla rete e usato da qualsiasi computer dotato di un browser capace di eseguire codice Java. Gli applet hanno diversi vincoli di sicurezza, ad esempio non possono leggere e scrivere sul disco fisso dell'utente senza un'esplicita autorizzazione. La cooperazione è una situazione in cui gli attori con ruoli e funzioni, meglio definiti rispetto alla collaborazione, lavorano per uno stesso obiettivo; per esempio, costruire un testo a più mani. Application sharing Condivisione in rete di un'applicazione (ad esempio un foglio elettronico) con la possibilità di condividere anche il controllo del mouse. Si utilizza per esempio nell'ambito di attività collaborative (vedi apprendimento collaborativo). Apprendimento (collaborative learning) In generale, in rete le attività propriamente cooperative risultano più difficili di quelle collaborative poiché richiedono decisioni già assunte (ad esempio la scelta del tema del progetto, individuazione di un coordinatore, ecc.), definizione dei ruoli e strumenti tecnologici più strutturati: aspetti che, per essere decisi totalmente in rete, comportano un notevole numero di interazioni. collaborativo Modalità di apprendimento che si basa sulla valorizzazione della collaborazione all'interno di un gruppo di allievi. Apprendimento per scoperta Strategia di progettazione della formazione che ha come obiettivo di creare le condizioni perché l'allievo scopra i principi di base e le relazioni concettuali di un certo dominio di conoscenze senza che questi gli siano presentati esplicitamente. L'apprendimento collaborativo, secondo la definizione di Anthony Kaye si ha quando esiste una reale interdipendenza tra i membri del gruppo nella realizzazione di un compito, un impegno nel mutuo aiuto, un senso di responsabilità verso il gruppo e i suoi obiettivi. L'apprendimento così è più significativo dato che l'allievo non si limita a recepire passivamente delle conoscenze. Questa modalità di apprendimento si basa su attività di comunicazione, sincrona o asincrona. Apprendimento spontaneo Le tecniche di comunicazione asincrona comprendono per esempio lo scambio di e-mail o l'uso di aree on line per la discussione e il lavoro di gruppo. Con queste ultime gli studenti possono accedere a dei materiali comuni, come file, software e oggetti multimediali e possono collaborare allo svolgimento di compiti assegnati o progetti, con una certa libertà rispetto a quando e dove occuparsene. Tipicamente, la collaborazione asincrona è facilitata da un docente. O meglio, il docente non è presente in tempo reale per dare supporto agli studenti, ma interagisce con loro E' la forma d'apprendimento più comune, anche se la meno nota. Avviene all'insaputa dell'interessato e generalmente le persone ignorano di esserne coinvolti. Paradossalmente tutti spesso fanno affidamento sull'apprendimento spontaneo. Può essere utilizzato in molte situazioni in cui uno studio "istituzionalizzato" potrebbe incontrare seri ostacoli. La principale debolezza risiede nella difficoltà di ottimizzare i tempi, ma, per ciò, possono essere studiate varie soluzioni. 184 valutazione delle competenze (vedi). Lo "spazio" della valutazione viene definito da tre assi fondamentali: per esempio come si valuta (test di conoscenza, test di abilità, ecc.); cosa si valuta (conoscenze, abilità, ecc.), chi valuta (eterovalutazione, autovalutazione, valutazione tra pari). Apprendimento, stili di È un insieme di fattori cognitivi che determinano il modo in cui un allievo percepisce, interagisce e risponde all'ambiente didattico. Nel modello di Kolb e Fry, ci sono quattro tipi di allievo, a seconda dello stile di apprendimento predominante: 1) Attivo - preferisce la sperimentazione attiva; 2) Riflessivo riflessiva; 3) Teorico - preferisce la concettualizzazione astratta; 4) Pragmatico - preferisce l'esperienza concreta. - preferisce Assessment item Un questionario, un test o una qualsiasi attività utilizzata per stabilire se uno studente ha conseguito un determinato obiettivo didattico. l'osservazione Assistente aula virtuale Assiste nelle attività operative il docente durante le lezioni in aula virtuale (vedi), svolge principalmente il ruolo di interfaccia primaria tra l'utente e il sistema. Ad essi dovrebbero corrispondere strumenti didattici diversi, come ad esempio la lezione teorica per chi preferisce la concettualizzazione astratta o le simulazioni per chi, invece, è orientato alla sperimentazione attiva. Il suo compito è quello di controllare, testare e gestire sul SW di aula virtuale il materiale che il docente prepara per ogni lezione. Apprendimento, tassonomia di Fornisce input all'assistente didattico (vedi) sul grado di interazione e qualità didattica percepita dagli studenti appartenenti alle classi. Garantisce il perfetto funzionamento e andamento dell'aula. Lo psicologo Benjamin Bloom ha classificato l'apprendimento, col fine di misurarlo, in tre domini: affettivo, cognitivo e psicomotorio. Assistente didattico (nei progetti elearning) Nel dominio affettivo, si trovano i sentimenti, i valori, le motivazioni e gli atteggiamenti con cui l'allievo risponde ai fenomeni. Nel dominio cognitivo, l'attenzione è rivolta alle sue conoscenze, alla sua comprensione e alle sue capacità di analisi, sintesi e valutazione. Il dominio psicomotorio, infine, riguarda l'apprendimento di abilità che richiedono il movimento fisico e la coordinazione di attività motorie. È la figura chiave nei progetti formativi in contesto elearning. Segue e supporta ogni studente nello svolgimento delle attività previste dal percorso formativo. È il garante del livello del servizio di assistenza e tutoring per il progetto in cui è coinvolto. Fornisce valutazioni quali-quantitative rispetto alle interazioni degli utenti nel percorso formativo. Gestisce il flusso delle e-mail scambiate fra allievi, docenti e tutor, cura tutta la reportistica riguardante il flusso dei contatti. Approccio per funzioni Tipologia di rete di enti e soggetti che ha come obiettivo principale il miglioramento di servizi specifici, attraverso la collaborazione con gli altri soggetti che possono fornire competenze specialistiche di supporto. Si tratta per esempio di reti attivate per fornire nuovi servizi alle imprese o servizi specialistici di orientamento e di formazione continua. Si interfaccia con gli utenti tramite e-mail, aula virtuale (vedi), chat (vedi) e forum (vedi). Si occupa inoltre di monitorare per il 1° livello il grado di interazione e di discussione dei forum. È, inoltre, responsabile della segreteria didattica (iscrizioni a eventi, aggiornamento anagrafiche e percorsi formativi degli studenti) Approccio per utente Il termine è usato per indicare una tipologia di rete che ha come focus principale un target definito e come obiettivo il miglioramento dei servizi ad esso offerti, collaborando con gli altri soggetti che possono fornire servizi sociali di supporto e offrire valore aggiunto per il target considerato. (vedi Tutor di processo). Attività pratiche (vedi Practices) Asincrona (modalità di studio) Audioconferenza Comunicazione vocale telefonica a due vie tra due o più gruppi, o persone che si trovano in luoghi separati. Se riguarda più di due postazioni, specifici apparecchi detti "bridge" telefonici consentono di collegare assieme le linee coinvolte. Modalità di studio asincrona prevede che il discente scelga i tempi nei quali dedicarsi, autonomamente, a un determinato materiale di studio. Assessment (valutazione) Vengono utilizzate linee analogiche e digitali (linee ISDN). Termine generico con cui ci si riferisce a tutti i processi di valutazione e in particolar modo a quello di 185 Un sistema di audioconferenza si compone di: 1) un apparecchio telefonico, o un sistema viva voce con microfono e casse acustiche; 2) un bridge audio per collegare le linee telefoniche e controllare il rumore; 3) un dispositivo speaker che faciliti le interazioni multiple. l'accesso a un sistema. L'utente autorizzato dal'amministratore del sistema potrà accedere al sistema autenticandosi (vedi autenticazione). AVI (Audio Video Interface) Un formato di file per codificare filmati, molto usato in ambiente Windows. Backbone (Spina dorsale) Aula informatizzata Parte di una rete di telecomunicazioni che sopporta il traffico più intenso e da cui si estendono le diramazioni della rete necessarie a servire determinate aree locali. Aula attrezzata con dispositivi multimediali che vengono utilizzati per migliorare le attività tradizionali di insegnamento e di studio. Le postazioni di un'aula informatizzata possono disporre per esempio di: accesso a Internet, programmi di autoistruzione multimediali, filmati. Bandwidth (Ampiezza di banda) La quantità di dati che possono passare attraverso un canale di comunicazione in una determinata quantità di tempo. Banda larga significa, quindi, una velocità di connessione elevata e la conseguente possibilità di inviare una grossa quantità di dati per intervallo di tempo, come richiesto dalle applicazioni audio e video. Aula Virtuale (virtual classroom) Identifica comunemente l'insieme di partecipanti a un corso che interagiscono in rete in modalità sincrona (vedi comunicazione sincrona) condividendo anche un set di strumenti per realizzare un comune obiettivo. Attualmente "Centra" è il software più diffuso per gestire aule virtuali. L'aula virtuale rappresenta una situazione di apprendimento basata sull'interazione, che punta a realizzare a distanza i vantaggi della formazione in presenza. In Italia la classe virtuale assume talvolta un diverso significato: identifica cioè un gruppo di allievi che fruiscono, anche in forma asincrona (vedi comunicazione asincrona), il medesimo corso elearning. Beta test Fase di valutazione finale di un qualsiasi prodotto software. Segue la fase di alfa test (vedi) e si svolge su una scala più vasta coinvolgendo gli stessi utenti finali del prodotto in una situazione di utilizzo reale. Bisogno formativo Autenticazione Gap fra competenze possedute e competenze da acquisire per svolgere una determinata attività per raggiungere un obiettivo aziendale. Può trattarsi di un: La procedura tramite la quale viene verificata l'identità di un utente, solitamente, in seguito all'immissione di uno user id e di una password. bisogno di acquisire conoscenze per il risultato; Authoring tool bisogno di acquisire capacità/abilità per il risultato; Software che supporta la creazione di ipertesti o applicazioni multimediali, quindi anche la produzione di materiali didattici interattivi (courseware) che comprendano presentazioni di testo, brani audio, grafica, funzioni di assessement e di tracking (vedi). bisogno di apprendere comportamenti organizzativi funzionali al risultato. Bit (binary digit) Esempi di authoring tool sono: Toolbook, Macromedia Web Studio, Macromedia Director. La più piccola unità di misura dell'informazione. Il bit rappresenta il singolo "zero" o il singolo "uno" del codice binario usato dai computer per elaborare i dati. Autogestita (modalità di studio) Modalità di studio che garantisce agli utenti di controllare i ritmi e i modi di fruizione del corso. Ciascuno studente può seguire il corso in modo interattivo, su base individuale, secondo le proprie particolari esigenze, senza dover entrare in contatto con altri studenti o con i docenti. Blended learning combinato) (apprendimento Può riguardare l'uso di diversi media nell'ambito dell'elearning, di diversi modelli didattici, di modalità sincrone e asincrone di studio. Il blended learning però è soprattutto conosciuto come modalità di erogazione di percorsi formativi che integra e-learning e formazione d'aula, soluzione che sta ottenendo un successo rilevante sia in efficacia che in gradimento. Autoistruzione Metodologia didattica che consente all'allievo di apprendere senza l'intervento diretto di un docente ma esclusivamente usando materiali didattici (dispense su carta, videocassette o software) appositamente progettati. Blog Blog, altrimenti detto "weblog", è un termine anglosassone che deriva dalla contrazione dei termini "web" e "log". Il weblog è una pagina web nella quale Autorizzazione Il processo con cui si rende possibile ad un utente 186 vengono pubblicati in ordine cronologico testi, immagini, suoni, filmati e link. idee altrui possono essere trasformate in idee migliori o come due idee possono essere fuse in un'altra idea ancora. I testi appaiono in ordine cronologico inverso, i più datati arricchiscono gli archivi settimanali, mensili o annuali. Il weblog si trova in una zona di confine tra il Web e il Forum. Broadcast Modalità di trasmissione uno-a-molti. Nella didattica a distanza la modalità broadcast consente di inviare simultaneamente a più utenti i contenuti del percorso formativo. La trasmissione dei dati può avvenire mediante trasmissione satellitare o multicast IP, cioè su Internet. Nel multicast IP, numerosi studenti possono prender parte ad un evento didattico che viene trasmesso in rete mediante il Protocollo Internet (IP) da un'unica fonte. Sono simili ai Forum in quanto le notizie che ospitano possono ricevere commenti e dare vita, così, a veri e propri thread di discussione. A differenza della struttura dei Forum, dove il posizionamento dei messaggi è in dipendenza delle risposte, nel blog, ogni testo pubblicato occupa il vertice dell'elenco e vi rimane fino a quando non ne viene pubblicato uno nuovo. (vedi anche Edu-blog). Nell'uso comune, il termine indica qualunque apparato di trasmissione unidirezionale e via etere di segnali radio e televisivi. Bloom, tassonomia di Browser Lista gerarchicamente organizzata di obiettivi educativi, formulata da B. Bloom all'inizio degli anni '50 e relativa ad apprendimenti di tipo cognitivo, affettivo e psicomotorio. Programma che consente la navigazione su Internet. La loro funzione principale è la visualizzazione di pagine scritte in linguaggio HTML e delle relative immagini. I browser più diffusi sono Internet Explorer e Firefox. Ogni area comprende diverse abilità, ciascuna analiticamente descritta in termini di prestazione attesa. Nell'area cognitiva, per esempio, ricadono: conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione. A seconda degli obiettivi che ci si propone di raggiungere, verranno utilizzati differenti modelli didattici e metodi di valutazione. Business game Metodologia sviluppata in contesti lontani dall'aula in cui si simula la conduzione strategica di un'azienda virtuale. Durante il gioco l'aspetto che, in termini di apprendimento, viene maggiormente sviluppato riguarda le facoltà decisionali. Bps Il requisito fondamentale del BG è creare un contesto il più possibile vicino al reale pur in una prospettiva di situazione controllabile (vedi anche Educational Role Play Games). Unità di misura della velocità di trasmissione dei dati lungo un cavo di rete o una linea telefonica. bps (minuscolo) corrisponde a 1 bit (vedi) al secondo, BPS invece a 1 Byte/s (vedi). Byte Serie di otto bit (vedi); è il più piccolo insieme di bit che abbia un significato: per esempio, il byte "01000001" rappresenta la lettera maiuscola "A". Così, ad esempio, un modem a 33600 bps, essendo un carattere (byte) composto da otto bit, è in grado di trasferire fino a 4200 caratteri al secondo (4200*8 = 33600). Campus virtuali Brainstorming Tecnica che incentiva la produzione di idee, in modo individuale o in gruppo. Ambienti on line per la formazione, dotati di risorse diversificate e strutturati in modo da richiamare percorsi di tipo universitario o "Academy" aziendali. Secondo Osborn che l'ha ideata, per riuscire a produrre idee qualitativamente elevate per la soluzione dei problemi bisogna incentivarne la produzione di un considerevole numero. Più specificamente, un campus virtuale è un vero e proprio Ateneo virtuale, realizzato da un'università, con un insieme di corsi a distanza e certificati finali. Osborn propone quattro norme per condurre una riunione Brainstorming: 1) la critica è esclusa: il giudizio negativo sulle idee deve essere rimandato a un secondo tempo; 2) la corsa in folle è ben accetta: più è audace l'idea, meglio è. E' più facile frenare che incoraggiare; 3) si cerca la quantità: quanto maggiore sarà il numero delle idee tanto più probabile sarà trovarne di utili e di qualità; 4) Case studies "Storie esemplari" che vengono presentate al discente per farlo confrontare con domini di conoscenza particolarmente complessi e non strutturati (per es. il management). Un caso consiste nella presentazione di uno scenario pertinente ai contenuti del corso, col quale il discente è invitato a interagire, prendendo decisioni o esprimendo valutazioni per analizzare o risolvere la situazione problematica. Il caso può essere sia ipotetico che reale. si cercano combinazioni e miglioramenti: oltre a contribuire con idee proprie, i partecipanti dovrebbero suggerire come le 187 CBT (Computer-Based Training) Cognitivismo Termine generico che indica prodotti di autoistruzione da fruire attraverso il computer. In tale modalità il discente segue le lezioni direttamente sul video, interagisce con il programma rispondendo alle domande che gli vengono poste o simulando determinate attività. Strumenti molto diffusi prima dell'avvento di Internet che ha introdotto nuovi termini quali WBT (vedi) e elearning (vedi). Approccio teorico allo studio della mente e del funzionamento psichico, nato negli USA alla fine degli anni '60 con il saggio "Cognitive Psychology" di U. Neisser. Il cognitivismo intende l'individuo come elaboratore attivo di informazioni, pone l'accento sulle proprietà selettive e ricostruttive della percezione, del pensiero e della memoria, evidenziando, fra l'altro, l'importanza giocata in tali processi dagli schemi mentali e dalle rappresentazioni di sé e dell'ambiente. CD ROM (Compact Disc Read-Only Memory) Collaborative Learning Disco ottico inciso con tecniche laser che può contenere sino a 650 MB di informazioni. Per la sua ampia capacità di memoria, può contenere anche dati molto "pesanti", come video o animazioni. Commutazione di pacchetto (vedi Apprendimento collaborativo). Metodo di trasmissione dei dati che suddivide il messaggio in diversi parti o "pacchetti". Ogni pacchetto può seguire un percorso diverso per raggiungere la stessa destinazione. Con questa tecnica è possibile far coesistere diversi utenti sulla medesima linea fisica, ottimizzandone l'impiego e riducendo i costi. Per esempio, il protocollo di trasferimento TCP/IP (vedi) utilizza questo metodo per segmentare e instradare i messaggi e controllare che, a destinazione, i pacchetti vengano riassemblati nella sequenza corretta. Certificazione ISO Attestazione formale della conformità rispetto a standard definiti a livello internazionale per la garanzia della qualità dei prodotti e dei processi. Tale certificazione volontaria viene rilasciata all'organismo richiedente da un ente di certificazione accreditato, sulla base dell'effettivo possesso dei requisiti previsti dalle norme definite da ISO (International Standards Organisation) ed adottate da CEN (Comitato Europeo di Normalizzazione) UNI (Unificazione Normative Italiane). Competenza critica Competenza chiave considerata indispensabile per svolgere una determinata attività e ottenere un determinato risultato. Chat (chiacchiera) Forma di comunicazione in rete che consente di comunicare con uno o più utenti attraverso il computer: usando un apposito software, si scrive un messaggio e questo è immediatamente visualizzato sugli schermi degli altri partecipanti. A differenza della posta elettronica e dei newsgroup (vedi), in una chat-line la comunicazione è sincrona: avviene cioè in tempo reale. Su Internet molti siti permettono di scaricare gratuitamente software di chat. Competenze È l'insieme integrato di conoscenze e capacità che una persona deve possedere per svolgere con efficacia specifici compiti e funzioni. La competenza rappresenta, infatti, ciò che si è in grado di fare, attraverso le proprie conoscenze tecniche (il sapere), e attraverso le proprie capacità professionali (il saper fare). Client Lo sviluppo delle competenze avviene attraverso quattro livelli di consapevolezza: Programma usato per ottenere dati da un programma server residente su un altro computer. Ogni programma client è progettato per colloquiare solo con uno o più particolari tipi di programmi server, ed ogni server richiede un determinato tipo di client. Nell'uso comune client e server identificano le macchine dove risiedono i rispettivi programmi. 1) incompetenza inconscia (la persona non è consapevole di non saper svolgere un certo compito); 2) incompetenza conscia (la persona è consapevole del compito che deve svolgere e di non sapere farlo); 3) competenza conscia (la persona sa riconoscere i passi che compongono un certo compito e svolgerli); 4) competenza inconscia (la persona sa svolgere un compito senza essere consapevole dei passi intermedi che questo richiede). Client-server Modello dell'interazione fra due computer, sul quale si basa il funzionamento delle reti. Il server è di solito un sistema potente, in grado di memorizzare molti dati. Quando il client richiede al server l'erogazione di un servizio (es. la visualizzazione di una pagina Web) quest'ultimo trasferirà sulla macchina dell'utente (il client) il risultato dell'elaborazione richiesta. Un'impostazione di questo tipo può comportare tempi lunghi per l'ottenimento della "risposta": per ovviare a questo problema, vengono utilizzati linguaggi ed applicazioni (es. Java ed ActiveX), che trasferiscono le operazioni di computazione direttamente sul lato client. Le competenze fondate su informazioni, conoscenze, saperi, capacità e pratiche professionali dei singoli individui condivise e valorizzate nei gruppi organizzativi, costituiscono anche il punto di forza e di sviluppo di un'organizzazione. 188 Competenze di base Computer (CMC) Insieme delle conoscenze e capacità specifiche che una persona deve possedere come requisito per accedere sia ad una specifica attività lavorativa, sia ad uno specifico percorso di formazione. Mediated Communication "Comunicazione mediata dal computer". Applicazioni e strumenti utilizzati per facilitare la comunicazione fra gli utenti, come per esempio posta elettronica (vedi) e computer conferencing. Pertanto vengono di volta in volta definite a seconda dell'attività o programma formativo da intraprendere. Comunicazione Processo di trasferimento di informazioni (messaggio) da un punto (emittente o fonte) ad un altro punto (ricevente) mediante l'uso di un codice (linguaggio) e attraverso un mezzo (canale). La comunicazione può avere diverse forme: può essere a una via (senza informazioni di ritorno dal ricevente all'emittente), a due vie (con informazioni di ritorno - feed-back), verticale (da superiore a subordinato), orizzontale (tra pari); può utilizzare diversi mezzi (media o canali di trasmissione) e diversi codici-linguaggi (verbali e non verbali). Competenze di rete Si intendono le competenze da possedere e da potenziare per poter lavorare in modo efficace in rete e attraverso la rete. Tali competenze riguardano oltre la conoscenza degli strumenti metodologici e tecnologici, la capacità di lavorare in gruppo, anche quelle competenze trasversali e/o "sovra-professionali" quali: la capacità di elaborare e comunicare un'informazione, di fronteggiare imprevisti, di risolvere situazioni, ecc. Alle competenze di rete sono ovviamente affiancate quelle tecnico-specialistiche, proprie dei ruoli e delle funzioni ricoperte dai singoli (vedi anche Competenze). Comunicazione asincrona Scambio di informazioni in differita, quando non c'è comunicazione simultanea. Esempi di strumenti di comunicazione asincrona, sono l'e-mail (vedi) e i newsgroup (vedi). Competenze tecnico-professionali Le competenze sono definite come l'insieme di conoscenze, capacità e qualità proprie della professione e del mestiere che la persona esercita nelle sua attività e che deve utilizzare per il raggiungimento dei risultati previsti. Comunicazione sincrona Scambio di informazioni in tempo reale. Esempi di strumenti di comunicazione sincrona sono la chat (vedi), la videoconferenza (vedi) e la virtual classroom (vedi). Competenze ICT (ICT skills) Insieme di competenze richieste per realizzare compiti collegati con la società dell'informazione (ICT = Information Communication Technology) quali l'utilizzo del computer, della posta elettronica, degli applicativi di office automation, ecc.. Comunità virtuali professionali (CVP) Luogo virtuale che permette agli operatori appartenenti ad un determinato gruppo professionale di avere uno scambio di informazioni finalizzato all'apprendimento continuo e alla crescita. Competenze trasversali Sono tutte quelle abilità cognitive e relazionali che possono essere facilmente trasferite da un contesto lavorativo ad un altro. Sfruttando le dimensioni informativa e partecipativa, attraverso l'uso di uno spazio virtuale, la CVP diventa uno strumento per il confronto, l'aggiornamento professionale, lo scambio di esperienze e di buone pratiche. Queste competenze portano ad attuare comportamenti finalizzati a rendere più efficienti ed efficaci le prestazioni lavorative. Comunità di pratica Compiti Le comunità di pratica - "Communities of pratice", la cui sigla è COP - sono gruppi di persone, in genere di ridotte dimensioni e riuniti in modo informale, che comunicano e interagiscono all'interno di un'organizzazione più ampia per condividere le loro conoscenze e modalità di azione attraverso un processo di apprendimento reciproco. I membri di una COP sono caratterizzati dall'impegno in una qualsiasi attività, dalla forte coesione sociale che li unisce e dalla condivisione di una "cultura" specifica. Parte di attività che viene assegnata a qualcuno. In una modalità collettiva di lavoro si fa una distribuzione o divisione di compiti, in cui ciascuno diventa responsabile per parte di attività assegnata. Comportamentismo Approccio teorico allo studio del comportamento umano e animale nato in America all'inizio del Novecento, che considera la trasmissione della conoscenza come processo basato su un meccanismo di somministrazione di stimoli e ricompense per la risposta "giusta". Skinner, teorizzando l'"istruzione programmata" è il primo psicologo a occuparsi di istruzione mediante calcolatore. Condivisione di applicativi (vedi Application sharing) Connessione remota Accesso a un computer da una postazione remota. 189 Consulenza occulta Content Provider (fornitore di contenuto) Utilizzo di un sistema di formazione online o tradizionale per ottenere dai formatori prestazioni legate strettamente alla risoluzione di un problema specifico ma di scarsa utilità al di fuori dell'ambito organizzativo in cui il problema sussiste. Persona fisica o struttura che "fornisce" contenuti per esempio per un corso e-learning o un sito web. Content repository Database in cui sono registrati tutti i possibili contenuti utilizzati per la realizzazione dei percorsi in modalità elearning (vedi): testi, filmati, grafica, pagine HTML. Content Designer Figura professionale all'interno del Content Provider (vedi). Contenuti di un corso Esperto della materia, organizza i contenuti in modo che siano rispondenti alle esigenze di un prodotto di elearning, strutturando la mappa logica dei contenuti in un'architettura per learning object (vedi). Sequenza di attività e di informazioni, combinate in formato elettronico o di stampa, progettata per aiutare gli studenti a sviluppare competenze o ad acquisire conoscenze e valori su una data disciplina. Content developer Contenuto (elemento di) (Content item) Figura professionale all'interno del Content Provider (vedi). Informazione registrata in un database ed utilizzata per trasferire conoscenze o skill. Può esistere in qualsiasi formato mediale: testo, grafica, animazione, video, audio, plug-in HTML. Viene combinato con i practice item e assessment item per costruire un RIO (vedi). Esperto della materia, scrive la prima traccia dei contenuti basandosi sulla struttura elaborata dal content designer (vedi). Cookie Content item File di testo di dimensioni inferiori ai 4Kb che viene creato durante una sessione di collegamento a Internet e che viene registrato sull'hard disk del computer. Il cookie contiene informazioni per il collegamento a un determinato sito (prima data di connessione, ultima data di connessione, data di scadenza del cookie, ed altri dati come l'e-mail dell'utente, le sue preferenze ecc.). Queste informazioni servono alle aziende, o agli amministratori dei server, per controllare/monitorare le consultazioni del loro sito. (vedi Contenuto - elemento di) Content Management System (CMS) Sistema che gestisce lo sviluppo e la strutturazione dei contenuti, lavorando su un database in cui sono archiviati testi, audio, immagini, video. Grazie alla possibilità di recuperare facilmente i dati interrogando il database, il CMS è utilizzato per organizzare una grande quantità di informazioni. Il CMS può essere utilizzato anche come sistema di e-learning (vedi). Cooperative learning (vedi Apprendimento cooperativo) Content manager Coordinatore dell'attività didattica Persona che, nell'ambito delle attività di una web community o di un sistema editoriale in internet, cura, aggiorna, monitora e approva i contenuti pubbicati. Presidia lo sviluppo complessivo del percorso formativo monitorando le attività, le soluzioni didattiche e il raggiungimento degli obiettivi. Pianifica l'uso degli ambienti virtuali in ragione del calendario delle attività didattiche e coordina le diverse figure professionali impegnate. Monitora l'utilizzo degli ambienti e degli strumenti e la soddisfazione degli utenti. Content on demand (CoD) Contenuti multimediali disponibili immediatamente, mediante richiesta effettuata in rete. I contenuti vengono offerti principalmente in formato video (Video on demand,VOD) o audio (Audio on demand, AOD). Copyright Processo di protezione, previsto dalle leggi vigenti in tutto il mondo, che garantisce ai depositari di un contenuto didattico, soggetto a copyright, il diritto esclusivo di utilizzo o il diritto di cedere ad altri la possibilità di riprodurlo, utilizzarlo, commercializzarlo. Content Packaging Definisce un formato comune di "input/output" che deve essere supportato da qualsiasi sistema aderente alle specifiche SCORM. Il Content Packaging di SCORM aderisce pienamente al modello messo a punto dall'IMS Consortium introducendo in più solamente alcune informazioni specifiche per l'"impacchettamento" delle risorse didattiche Asset, Sharable Content Object, Content Aggregation e definendo in particolare la struttura di un file Manifest (vedi). La protezione è limitata alle opere originali, indipendentemente dal fatto che siano state o meno pubblicate. Corporate università Università d'impresa, è una modalità di organizzazione della formazione rivolta all'interno. La Corporate University è l'"espressione concreta" di 190 una learning organization, che sviluppa e sostiene i processi di cambiamento, che fa crescere le competenze chiave dei singoli e dell'azienda. In generale, il processo con cui un'organizzazione applica il concetto di formazione continua lungo l'intera catena della sua forza lavoro. Delle università aziendali italiane si è occupata ASFOR: in un suo rapporto pubblicato nel 2004, ASFOR ha messo in luce una realtà ancora inesplorata, a causa della struttura produttiva del Paese; la percentuale elevata di imprese medie e piccole pare configuri condizioni non favorevoli alla nascita di organismi aziendali di formazione interna. Un panorama è stato comunque tracciato, da un gruppo di lavoro che ha riunito rappresentanti di Isvor Fiat, Ibm, Eni, Sfera di Enel. pubblica e una privata. La chiave pubblica viene messa a disposizione di chiunque, all'interno di un apposito archivio; la propria chiave privata, invece, deve venire gelosamente conservata da ciascuno. CSCW (Computer Cooperative Work) Supported Ambito di studi che analizza metodologie e strumenti per favorire il lavoro collaborativo svolto attraverso l'utilizzo della rete. Curriculum di un corso Sequenza prestabilita di eventi didattici progettati per raggiungere un obiettivo formativo definito, per esempio, la certificazione in una determinata area o il conseguimento di particolari conoscenze e competenze. Costruttivismo Approccio teorico sviluppatosi negli ultimi decenni del Novecento, secondo il quale la conoscenza non solo è risultato di una costruzione attiva da parte del soggetto, ma è strettamente collegata alla situazione concreta in cui avviene l'apprendimento e viene alimentata dalla comunicazione interpersonale e dalla collaborazione sociale. Tale approccio pone l'individuo al centro del processo educativo ed è alla base dei modelli più recenti di formazione a distanza. Customer care Insieme di attività volte a orientare il clienteconsumatore nella scelta di beni e/o servizi, e ad assisterlo nella fase successiva all'acquisto. Vedi anche Customer Satisfaction. Counseling Customer satisfaction Courseware Grado di soddisfazione del cliente-consumatore rispetto al prodotto/servizio. La soddisfazione si raggiunge quando la qualità percepita del prodotto/servizio è in linea con quella attesa. La customer satisfation rappresenta, infatti, l'obiettivo principale di un'azienda orientata al marketing, i cui sforzi tendono allo sviluppo di una relazione di qualità con la clientela e alla sua conseguente fidelizzazione. Strumento di sviluppo delle risorse umane. Il counseling si basa sul dialogo tra il counselor, che può essere interno o esterno all'azienda, e la risorsa. Tale strumento permette all'azienda di orientare la risorsa verso il percorso di crescita professionale più corrispondente sia alle sue competenze sia agli obiettivi della stessa azienda. Termine utilizzato per indicare i contenuti didattici erogati in un corso di autoistruzione (CBT o WBT). La parola è talvolta usata come sinonimo di corso in autoistruzione (vedi) fruito via Web. Vedi anche sistema autore (Authoring tool). CVP (vedi Comunità virtuali professionali) Cyberspazio Il termine, comparso per la prima volta nel romanzo Neuromancer dello scrittore William Gibson, è usato comunemente per indicare l'insieme delle informazioni disponibili in rete. Definito anche come lo spazio "nebuloso" dove le persone interagiscono sulle reti di computer. Crediti formativi Attività qualificate e debitamente documentate, che conferiscono un determinato ammontare di competenze riconosciute. Ad es. un credito formativo riconosciuto dall'ordinamento giuridico Italiano equivale a 25 ore di attività di apprendimento, indifferentemente ripartite tra lezioni frontali, studio individuale, lavoro in gruppo, esperienze sul campo, ecc.. Database (DB) Insieme di dati strutturati e organizzati in maniera tale da renderne più agevole la gestione e l'utilizzo da parte degli utenti nonché l'ampliamento con nuove informazioni. Il DB informatico ha determinato una svolta alla gestione delle informazioni portando al superamento dell'archiviazione dei dati in ordine sequenziale. Crittografia Capacità di utilizzare la matematica per rendere sicure le informazioni e creare un alto livello di sicurezza nel mondo dell'elettronica. Per secoli la crittografia è stata usata per proteggere informazioni delicate trasmesse su canali di comunicazione non protetti. Un sistema di crittografia nasce per proteggere il contenuto delle comunicazioni e/o di autenticare l'identità del mittente di un messaggio. I sistemi di crittografia si dividono in due categorie: sistemi a chiave segreta in cui il messaggio viene criptato usando una chiave nota solo al mittente e al destinatario e sistemi a chiave pubblica, nei quali a ogni persona vengono assegnate due chiavi: una chiave Dati di fruizione Dati relativi all'utilizzo di un corso web da parte dell'allievo, per esempio data e durata della sessione di studio, percentuali di fruizione di moduli (vedi) e lezioni, segnalibri, punteggi dei test. Questi dati costituiscono l'input per realizzare il tracking (vedi) del percorso formativo, e possono essere utilizzati anche per effettuare statistiche sulla 191 popolazione degli utenti del corso. La possibilità di registrare dati di fruizione è offerta da molte piattaforme e-learning (vedi LMS). viene riferito ai livelli più alti della formazione. Vedi anche FAD. Distance Training Delivery type Mezzo attraverso cui i contenuti sono trasmessi allo studente: Web, Cd-Rom, libri, ecc.. Un aspetto del distance learning circoscritto a utenti aziendali o di livello professionale. Più comunemente si parla di distributed learning, WBT o e-learning. Delivery Systems Distributed Learning Sistemi di erogazione utilizzati nella formazione, sia tradizionale che basata sull'uso di tecnologie. Ad esempio l'aula, il CBT, il WBT, la rete, la videoconferenza, il VBT, il libro. Videoconferenza effettuata su personal computer. Formazione a distanza che fa uso di tecnologia informatica o di reti di comunicazione per l'erogazione dei contenuti, dei feedback e delle informazioni logistiche ai partecipanti. Talvolta è definita anche col termine "networked learning". L'accento è posto sul fatto che l'attività di apprendimento-insegnamento non è vincolata ad un luogo in particolare, data la possibilità di distribuire facilmente i materiali didattici. D-HTML (HTML dinamico) Dizionario delle competenze Evoluzione del linguaggio HTML che rende possibile una gestione più efficiente delle informazioni visualizzate come pagine HTML, ad esempio un migliore controllo dell'impaginazione di testo e grafica, oltre ad animazioni ed altri effetti multimediali (senza bisogno di installare plug-in). Elenco delle conoscenze, abilità tecniche e capacità comportamentali che sono alla base dei diversi set di competenze attese per i singoli profili /ruoli professionali presenti in azienda. Desktop Videoconferencing DNS (Domain Name System - Sistema di denominazione del dominio) Digitale (segnale) Database che contiene una lista di indirizzi IP; è strutturato in maniera gerarchica e consiste di domini, sottodomini, siti ed host. Segnale audio e video rappresentato da una sequenza di bit, ovvero valori numerici pari a zero e uno (codice binario). Le caratteristiche più rilevanti di un sistema di trasmissione digitale sono la velocità e la fedeltà di trasmissione, conseguenti al fatto che il segnale numerico può essere compresso alla fonte utilizzando tecniche che permettono di eliminare le ridondanze presenti senza perdita di qualità. Praticamente tutti i segnali analogici (continui) possono essere rappresentati in formato digitale (discreto). I nomi univoci sono formati dal grande ed hanno [email protected], spesso opzionali. Su Internet, i normalmente terminano con contraddistingue il tipo del sito. più piccolo al più la forma con host e site nomi dei domini un suffisso che Docente Coordina e sovrintende al lavoro dei Tutor di Contenuto, è il responsabile scientifico di ciascun modulo. Ha il compito di sovraintendere alla produzione di materiali didattici del modulo, di formare i tutor, di presiedere alle sessioni di aula residenziale nei corsi blended (vedi) e di correggere gli elaborati finali. Può svolgere anche attività comuni ai tutor (vedi) o agli esperti della materia (vedi), o ai Mentor (vedi). Diritti digitali Norme per proteggere i diritti d'autore, o "copyrights", applicata ai "prodotti elettronici" quali il software, le applicazioni multimediali, i contenuti in formato digitale, ecc.. Discussione guidata Domande (tipologie di) Un'attività formativa in cui il docente o il facilitatore, una volta individuato un tema, permette al gruppo di giungere a delle considerazioni finali e ricavarne degli elementi di apprendimento, attraverso il coinvolgimento di tutti gli allievi, che sono sollecitati con domande, scambi di opinioni, commenti ecc.. Per la costruzione dei test, degli esercizi di verifica, degli strumenti di assessment contenuti nei corsi CBT o WBT vengono normalmente utilizzate domande che rientrano nelle seguenti categorie: Scelta multipla (multiple choice) Distance Learning Immissione di dati alfanumerici Processo di istruzione in cui i docenti e gli studenti si trovano in luoghi fisicamente separati e vengono utilizzate diverse forme di media per trasferire contenuti e comunicazioni (audio, video, testi, computer, multimedialità, ecc.). Il DL può essere sincrono o asincrono. Può comprendere corsi per corrispondenza, trasmissioni tv satellitari o e-learning. Normalmente Immissione di dati numerici Valutazione (vero/falso) Risposta libera Abbinamento di termini (matching) 192 L'autore della domanda si orienterà su un tipo o sull'altro, in funzione del tipo di controllo didattico che intende effettuare sullo studente (operatività, conoscenza, capacità di analisi/sintesi, abilità manuale...). ad esempio il Microsoft Reader), realizzati per offrire un'esperienza di lettura che si avvicini il più possibile a quella offerta dal libro tradizionale. Sebbene l'e-book possa prevedere l'utilizzo di strumenti multimediali e ipertestuali, sfruttando in tal caso le potenzialità interattive proprie del digitale, deve in primo luogo consentire un'agevole e comoda lettura del testo lineare. Dominio E-Communities Spostamento di oggetti (Drag and drop). La parte di un indirizzo internet che viene dopo il simbolo @ e serve per l'organizzazione e la rintracciabilità degli indirizzi stessi. Fornitori ed utilizzatori di informazioni che sono uniti mediante siti virtuali che includono chat rooms e altri modi di scambio di informazioni. Generalmente sono suddivisi in base alla tipologia di informazione che contengono e corrispondono al nome del provider Internet (vedi). In alcune piattaforme di e-learning si identifica con "dominio" il sottoambiente formativo dedicato a una specifica azienda cliente. Vedi anche Nome di dominio. ECC (E-learning Certification) Courseware Identifica la registrazione sul disco rigido di un computer di file residenti su un altro computer, su un server (vedi) o su un host (vedi). Certificazione che riconosce l'eccellenza dei corsi dal punto di vista dell'usabilità e del design didattico. È l'unico programma di questo tipo, pensato per la valutazione della compatibilità, dell'interfaccia, della qualità produttiva e dell'architettura didattica di software didattici di e-learning. Gli standard sono stati messi a punto dall'ASTD Certification Standards Committee (vedi). Drill and practice Editor multimediale Attività didattica che si basa su esercitazioni guidate studiate per consolidare l'apprendimento di concetti presentati in precedenza. Figura presente sia nelle learning company sia nelle multimedia agency. Si occupa delle attività di controllo e correzione dei testi avendo competenze sui linguaggi ipertestuali e sugli strumenti multimediali. Download (Scaricare) Per l'allievo può rappresentare un importante strumento di autovalutazione dei propri progressi. DRM Systems (Digital Management Systems) Edu-blog (vedi anche blog) Rights Blog (vedi) applicato all'ambito della formazione e dell'e-learning. Sistema di gestione dei diritti digitali. Tali sistemi vengono utilizzati per identificare e descrivere i diritti d'autore, come anche per applicare limitazioni all'utilizzo dell'opera digitale su Internet. Attraverso gli edublog, gli utenti dei corsi e-learning possono: analizzare informazioni rilevanti, individuare fonti per studi e ricerche, raccogliere e vagliare criticamente materiali e siti, confrontare ipotesi, sviluppare pensiero critico e capacità argomentative. Durata di erogazione Per i docenti e per i tutor un edublog permette di: moltiplicare le possibilità di accesso a materiali didattici, attraverso appositi link; Tempo medio impiegato a visualizzare i contenuti di un corso online. Si tratta del tempo medio di ascolto di un contributo audio o di caricamento di un video. La durata di erogazione non include, quindi, il tempo necessario allo studio dei contenuti stessi. Vedi anche durata di fruizione. fornire ulteriori stimoli per approfondimenti e compiti extra scolastici; mantenere i contatti con gli studenti assenti durante le sessioni asincrone; Durata di fruizione stimolare gli studenti che utilizzano la piattaforma solo come mezzo per l'autoapprendimento isolato, senza riuscire a cogliere i vantaggi derivanti da una collaborazione dinamica e a più voci; Tempo medio impiegato da uno studente per completare lo studio approfondito di un corso in autoistruzione (CBT o WBT). Il tempo medio di fruizione viene spesso ricavato attraverso un pilot test (erogazione del corso a un gruppo di utenti opportunamente selezionati), dal momento che il tempo dedicato alla fruizione dei contenuti può variare sensibilmente da studente a studente. Vedi Durata di erogazione. produrre contenuti originali, connettendoli all'interno di una rete di rimandi e link che aprano il confronto con altri utenti intesi come comunità di pari. E-book Testo (inteso come opera letteraria monografica) in formato digitale, nato per essere letto su appositi dispositivi hardware (gli "e-book reader device", come i PDA e i lettori dedicati) e software (gli "ebook reader", Educational Role Play Games Strategia formativa che consiste nella simulazione, da parte degli utenti, della realtà lavorativa aziendale 193 oggetto di studio. I candidati sono direttamente coinvolti in un ruolo all'interno della simulazione e devono raggiungere degli obiettivi. Normalmente la costruzione degli ambienti di studio viene effettuata attraverso formalizzazione, con l'aiuto di un esperto del settore, delle regole ambientali che governano la realtà oggetto di studio. l'apprendimento collaborativo attraverso le attività della comunità virtuale di apprendimento (vedi Community). Elementi di competenza Sono i componenti (conoscenze, comportamenti) della competenza: Ogni scelta da parte dei candidati è seguita da un commento (feedback) che ne descrive pregi e difetti. Al termine della "prova" viene dato un giudizio sul percorso delle scelte prese dal candidato e sul risultato ottenuto rispetto all'obiettivo iniziale. Educazione learning) permanente capacità, conoscenze: sono individuate nel sapere generale e nel know-how tecnico, funzionale e disciplinare; capacità/qualità: individuano l'insieme di abilità professionali e dati più personali indispensabili per orientare i comportamenti organizzativi nello svolgimento delle attività di lavoro. (lifelong E-mail o Posta elettronica Espressione utilizzata per indicare il processo continuo di apprendimento che non termina con la scuola o l'università, ma continua a svilupparsi durante tutta la vita, anche dopo il pensionamento. Si può estendere così a tutte le tappe vitali dell'individuo e della collettività, anche grazie alle possibilità offerte dall'elearning. Strumento che consente lo scambio di messaggi (lettere, documenti, immagini ecc.) in tempi estremamente brevi attraverso la rete. Lo strumento è accessibile a chiunque sia collegato a Internet e abbia aperto una casella di posta presso un service provider. Il termine 'email'indica anche un singolo messaggio di posta. Electronic data interchange (EDI) E-mail address Trasmissione diretta, da applicazione ad applicazione, tra computer di aziende diverse, di dati strutturati secondo uno standard comune. I benefici che questa tecnologia fornisce alle imprese si ripercuotono non solo sulla riduzione della carta, ma piuttosto sulla riduzione dei costi interni. (vedi Indirizzo e-mail) Emoticons (faccine) Convenzioni comunicative usate nella messaggistica in rete (sia nei messaggi via e-mail o forum che, soprattutto, nel chatting in tempo reale) nate per integrare nella comunicazione a distanza parte dell'apparato emotivo e non verbale che arricchisce solitamente la comunicazione in presenza. Utilizzando alcuni simboli o combinazioni di caratteri si cerca di puntualizzare meglio il senso di una frase o di un commento: la combinazione :-) esprime ad esempio soddisfazione, mentre la combinazione :-( esprime tristezza. Col tempo le emoticons sono diventate quasi un vero e proprio linguaggio simbolico per comunicare velocemente e sono largamente utilizzate in tal senso anche nella messaggistica SMS. E-Inclusion Superamento del digital divide. Si intende con questo termine l'insieme dei sistemi che vengono sviluppati e delle politiche che vengono messe in pratica al fine di evitare il rischio di esclusione digitale, noto anche come e-exclusion. E-Learner Termine utilizzato generalmente per definire l'utente di servizi di formazione in ambiente e-learning (vedi). E-Learning Metodologia didattica che offre la possibilità di erogare contenuti formativi elettronicamente (e-learning) attraverso Internet o reti Intranet. Per l'utente rappresenta una soluzione di apprendimento flessibile, in quanto fortemente personalizzabile e facilmente accessibile. Il termine e-learning copre un'ampia serie di applicazioni e processi formativi, quali computer based learning, Web-based learning e aule virtuali. Encryption (vedi Crittografia) Ergonomia Dal punto di vista etimologico deriva dal greco "ergos", lavoro, e da "nomos", legge. È la disciplina che si occupa di migliorare la progettazione delle attrezzature e degli ambienti di lavoro in relazione all'uomo. In campo informatico viene applicata nella progettazione di tastiere, mouse, monitor nonché nella progettazione della postazione di lavoro nel suo complesso (sedie, tavolo, illuminazione ecc.). Nell'ambito del Web design è lo studio della migliore interfaccia per facilitare la navigazione, l'orientamento e il reperimento delle informazioni da parte dell'utente. Vedi anche Usabilità. In effetti, sviluppare un sistema di e-learning significa sviluppare un ambiente integrato di formazione utilizzando le tecnologie di rete per progettare, distribuire, scegliere, gestire e ampliare le risorse per l'apprendimento. Le modalità più utilizzate per realizzare tale integrazione sono: l'autoapprendimento asincrono attraverso la fruizione di contenuti preconfezionati disponibili sulla piattaforma (vedi) di erogazione; ERP (Enterprise Resource Plannig) l'apprendimento in sincrono attraverso l'utilizzo della videoconferenza e delle aule virtuali; Sistema informatico integrato che copre tutti gli aspetti della vita commerciale di un'azienda (ad esempio SAP). Le piattaforme (vedi) di e-learning di seconda 194 generazione sono in grado di dialogare e di interfacciarsi con gli ERP aziendali. Feedback (retroazione) Informazione che viene fornita all'allievo in conseguenza di una sua azione. Un feedback significativo consente all'allievo di valutare l'azione compiuta e di migliorare le sue prestazioni, o per rinforzare un concetto appreso attraverso l'interazione. Il feedback può essere immediato, se fa immediatamente seguito all'azione dell'allievo, o ritardato, se viene fornito dopo un certo tempo e in funzione della presentazione di nuove informazioni. Esperto contenutistico Progetta, produce e aggiorna il materiale didattico. Ha una visione globale del progetto formativo, interpreta la matrice degli obiettivi e delle competenze attese, conosce i linguaggi e le soluzioni didattiche così da garantire l'armonizzazione dei contenuti. Partecipa ad attività sincrone ed asincrone con contributi specialistici finalizzati all'attivazione degli utenti. Fibra ottica Mezzo di trasmissione delle informazioni costituito da un filamento in fibra di vetro in grado di trasmettere segnali digitali ad alta velocità attraverso impulsi luminosi che vengono trasformati in impulsi elettrici. Ha una capacità di portata notevolmente superiore a quella dei tradizionali cavi coassiali. Extended e-Learning Metodologia didattica innovativa progettata per la formazione online. L'extended e-Learning si basa sulla "metafora dell'aula", superando l'unidirezionalità della fad tradizionale attraverso l'utilizzo di strumenti multimediali e interattivi che simulano le dinamiche di apprendimento tipiche della formazione faccia a faccia. File transfer Processo di copia di un file da un computer a un altro. Esistono diversi protocolli, su Internet quello maggiormente utilizzato è FTP. Extended e-simulation Metodologia didattica innovativa di formazione on line in cui il fruitore si muove all'interno di casi aziendali simulati. Attraverso le risposte ai diversi stimoli l'utente scopre o testa il proprio comportamento, oppure la conoscenza delle operazioni da compiere in date situazioni. Le simulazioni possono essere anche legate a test e unità didattiche standard (extended e-learning) che sistematizzano i contenuti teorici affrontati nelle simulazioni stesse. Firewall Combinazione di hardware e software per garantire la sicurezza in una rete, proteggendola da accessi esterni non voluti. Un firewall blocca gli accessi non desiderati alla rete protetta, consentendo allo stesso tempo di accedere alle reti esterne al firewall. Viene in genere installato in una società per consentire agli utenti di accedere a Internet, proteggendo allo stesso tempo i dati interni. Un firewall può fornire anche altri servizi quali autenticazione dell'utente e traduzione di indirizzi. Extensible Markup Language (vedi XML) Firma digitale Extranet Informazione aggiunta a un documento informatico che ne garantisce integrità e provenienza. La principale differenza tra firma autografa e firma digitale risiede nel fatto che la prima è direttamente riconducibile all'identità di che la appone, poiché la calligrafia è un elemento identificativo della persona. Per colmare questa differenza, nel caso della firma digitale, si ricorre all'autorità di certificazione, che ha il compito di stabilire, garantire e pubblicare l'associazione tra firma digitale e soggetto sottoscrittore. I meccanismi di firma digitale poggiano essenzialmente sopra gli algoritmi crittografici a chiavi pubbliche, che sono detti anche a chiavi asimmetriche poiché utilizzano chiavi diverse per le operazioni di codifica e decodifica. Intranet estesa che consente, in modo molto sicuro, la condivisione di informazioni con partner commerciali esterni, clienti e fornitori su Internet. Fabbisogno di competenze Gap fra competenze possedute e competenze richieste per ricoprire un ruolo o una specifica funzione aziendale. Face to Face (F2F) Forma di comunicazione interpersonale diretta, in cui è necessaria la presenza fisica e simultanea degli interlocutori. Formazione a distanza (FAD) FAQ (Frequently Asked Questions) Metodologia didattica che permette allo studente di dedicarsi all'attività di formazione dal proprio posto di lavoro o da casa. Documento che raccoglie domande e risposte frequenti relative a un particolare argomento. Esistono migliaia di FAQ sui soggetti più diversi, da come allevare cani da sfilata alla crittografia. Discente e docente si trovano in spazi fisici diversi e l'attività formativa avviene anche in spazi temporali diversi. La comunicazione può avvenire attraverso differenti tecnologie telematiche. I primi casi di formazione a 195 distanza coincidono con i corsi per corrispondenza, poi lo sviluppo delle tecnologie della comunicazione ha offerto nuove opportunità per la didattica in rete. modalità, a distanza e aula, si combinano per creare un unico e più articolato percorso. Oggi, la tendenza a far ricorso a questo tipo di modalità si sta espandendo anche nelle pubbliche amministrazioni, tanto che il regolamento ex art.5 della legge 150/2000 prevede espressamente che una parte della formazione debba essere erogata in modalità Fad. Formazione ricorrente Interventi formativi che seguono il calendario scolastico, realizzati nei Centri Regionali di Formazione Professionale (CRFP) e nei Centri Convenzionati (CFP), un tempo del Ministero del Lavoro. In ambito aziendale la formazione ricorrente riguarda programmi formativi necessari all'aggiornamento del personale riguardanti uno specifico insieme di competenze fondamentali per l'attività dell'azienda. Formazione Aperta e a Distanza (Odl Open And Distance Learning) Modalità formativa a distanza che si svolge con un alto grado di autonomia, con l'aiuto di diversi sistemi, tra i quali attualmente emerge l'e-learning. Fornitore di servizi Internet (vedi ISP) Formazione continua Forum Processo di formazione che ha inizio dalla scuola materna e continua nelle varie fasi della vita personale e professionale, accompagnando, quindi, lo sviluppo delle persone. Ambiente virtuale all'interno del quale gli utenti possono discutere su argomenti di interesse comune, scambiarsi idee, esprimere opinioni, confrontarsi. Può essere libero o animato da un tutor (vedi). Vedi anche Newsgroup. In ambito professionale, la formazione continua si riferisce ai percorsi formativi professionalizzanti, che prevedono, dapprima, l'apprendimento delle conoscenze e competenze alla base di una determinata professione e, dopo l'inserimento lavorativo, la formazione sul lavoro (affiancamento ad altri, alternanza tra momenti di lavoro e momenti di formazione, corsi di aggiornamento veri e propri). Nei casi di professionalità obsolete (cioè fuori dal mercato del lavoro), la formazione continua serve a riprofessionalizzare il personale. Frame Area dello schermo, all'interno della finestra del browser, che visualizza una pagina Web. Sullo schermo possono così esistere più pagine contemporaneamente, ognuna in un frame diverso. Tale tecnica è consentita dalle ultime versioni di HTML. Freeware Software libero da copyright che viene reso disponibile gratuitamente dall'autore non richiedendo alcun compenso per il suo utilizzo. Formazione in rete Modalità di formazione in cui si utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) per generare una rete di collegamenti: tra alunni, con i tutor tra una comunità di apprendimento e le sue fonti. Ne vengono, però, limitati i diritti di sfruttamento commerciale. Vedi anche Pubblico dominio e Shareware. Formazione on the job Frequently Asked Questions Tipologia di formazione professionale in cui sequenze rilevanti delle abilità e competenze da apprendere vengono insegnate all'interno di situazioni in cui il soggetto esercita già le attività lavorative a cui il programma vuole preparare. (vedi FAQ) FTP (File Transfer Protocol) Un protocollo che permette l'accesso ad un sito remoto allo scopo di trasferire file. FTP indica anche il nome del programma usato per eseguire il protocollo. Se l'accesso al sito è pubblico, si parla di FTP anonimo. I server FTP pubblici consentono l'invio e la ricezione di file, creando così archivi pubblici. Formazione professionale Processo di formazione che deve favorire l'occupazione in stretto collegamento con le richieste che provengono dal mercato del lavoro. Giochi di ruolo I corsi forniscono quindi le conoscenze teoriche e le capacità pratiche necessarie per svolgere in modo qualificato i ruoli lavorativi. Gioco basato sulla fantasia in cui ognuno interpreta il "ruolo" di un personaggio, vero o immaginario, in un determinato contesto, per poi farlo progredire nel corso della storia nella quale agisce. Nel caso della formazione professionale pubblica, la gestione dei corsi è affidata a Enti di Formazione, pubblici e privati, riconosciuti idonei dalla Regione a svolgere queste attività. L'ambientazione, la trama e le regole specifiche vengono indicate, all'inizio del gioco, da un membro del gruppo chiamato Master. I percorsi formativi posso avere differenti modalità di erogazione: tradizionale o d'aula, a distanza (corsi on line e/o offline) e blended (vedi) in cui entrambe le L'approccio metodologico dei giochi di ruolo è oggi utilizzato anche in ambito didattico, per favorire l'apprendimento attivo di competenze professionali, per 196 simulare situazioni difficili da osservare nella realtà, oppure per correggere comportamenti indesiderabili nelle relazioni interpersonali. Housing Servizio fornito da un Internet Service Provider (ISP) che consiste nell'ospitare il server (vedi) del cliente garantendone la manutenzione e l'assistenza tecnica. In questo modo il cliente ha la possibilità di accedere a un dominio autonomo senza affrontare le spese di installazione e di collegamento di un server indipendente. Tali applicazione avvengono in situazioni molto controllate e puntano soprattutto sulla capacità decisionali degli interessati. Vedi anche Business game. Groupware Concetto comprendente l'insieme delle tecnologie a supporto del lavoro di gruppo. Sono impiegati per agevolare le attività di coordinamento, di condivisione, di decisione, di progettazione nell'ambito di gruppi di individui cooperanti per il raggiungimento di obiettivi comuni. Le tecnologie hanno l'obiettivo di incrementare l'efficacia della cooperazione facilitandone la gestione della complessità. HRMS (Human Resources Management System) Quando il groupware è utilizzato a supporto dell'apprendimento, si parla di Computer Supported Cooperative Learning. HTML (Hyper Text Markup Language) Sistema software per la gestione delle risorse umane. La maggiore consapevolezza e maturità della domanda di formazione ha stimolato l'integrazione di tali sistemi di gestione delle risorse umane con le funzionalità delle piattaforme di seconda generazione (vedi LMS). Linguaggio standard utilizzato per la creazione di pagine ipertestuali del World Wide Web (vedi WWW). I documenti in formato HTML possono contenere testo, grafica, collegamenti ipertestuali (vedi ipertesto), contributi audio e video. Gruppo di interesse Gruppo di soggetti che hanno in comune un interesse per un dato argomento e svolgono azioni volte al raggiungimento di tale scopo, talvolta attraverso le funzioni di comunicazione in rete. HTTP (HyperText Transport Protocol) Il protocollo per trasferire su Internet i documenti ipertestuali scritti in linguaggio HTML. Richiede che vi sia un programma client HTTP sul computer dell'utente ed un programma server HTTP all'altro lato della connessione. Attualmente, questo è il protocollo più popolare su Internet. Il gruppo di interesse, qualora manifesti forza, si configura come gruppo di pressione e dà luogo ad attività di lobby. GUI (Graphics User Interface Interfaccia Grafica Utente) - Hyperlink o link Applicazione che rappresenta in forma grafica (con finestre, icone, barre di scorrimento, menu e puntatore) le funzioni di un certo sistema operativo. (vedi Rimando) Per esempio, Windows è un sistema operativo di tipo Gui, perchè la sua interfaccia è grafica, MS Dos invece è un sistema operativo a riga di comando, senza interfaccia grafica. Sviluppata negli anni '70 nei laboratori Xerox (PARC), la prima azienda ad utilizzare un'interfaccia grafica per interagire con il sistema operativo è stata la Apple. ICT (Information and Communication Technology) Help desk tecnologico Indirizzo IP Servizio di assistenza che risponde a tutte le problematiche di utilizzo delle funzionalità della piattaforma e dei servizi su di essa realizzati. Numero di identificazione associato a ogni singolo computer connesso a Internet. Un indirizzo ip è costituito da quattro serie di numeri, ciascuno dei quali è compreso tra 0 e 255. Host Un esempio di indirizzo ip può essere il seguente: 213.198.153.42. Con questa espressione si definisce l'insieme delle tecnologie dell'informazione: informatica, internet, multimedia, ecc., e i sistemi di telecomunicazione che permettono la loro distribuzione. In ambiente Internet indica sia un computer attraverso il quale è possibile comunicare con altri computer sia il PC che si trova a un estremo della connessione e che viene identificato con uno specifico indirizzo permanente. Alcuni computer hanno un indirizzo IP fisso ma, di solito, quando la connessione avviene attraverso una linea telefonica, il sistema assegna un indirizzo IP temporaneo che viene ritirato al momento della disconnessione per essere assegnato a un altro computer (indirizzo IP dinamico). Hosting Affitto di spazio (inteso come spazio disco) sull'host di un Internet Service Provider che permette al cliente di pubblicare un proprio sito su Internet. Instant Messaging Sistema di comunicazione simultanea via Internet con una o più persone. Simile alla chat, tale software ne 197 rappresenta un'evoluzione che normalmente consente di integrare servizi multimediali quali la videocomunicazione, o l'application sharing (vedi). I più diffusi strumenti di questo tipo sono ICQ (http://www.icq.com) e MSN Messenger (http://www.msn.it/). lavagna elettronica, una sequenza videoregistrata, un laser disc, ecc.) ai quali sono associati contributi audio. Tale segnale può essere finalmente instradato sulle reti digitali per poi essere decodificato e riportato nella sua forma analogica originaria dagli apparecchi "gemelli" nel sito destinazione che svolgono contemporaneamente le funzioni di codifica e decodifica. I software di Instant Messaging funzionano in background sul client (vedi): nel momento in cui l'utente si collega ad Internet, il software informa il server centrale della sua presenza on-line. Interattività In un processo comunicativo mediato dal computer, proprietà che consente la modificazione dell'informazione offerta agli utenti sulla base delle scelte da loro effettuate. In un corso in autoistruzione l'interattività dipende principalmente da: Ipotizzando un utilizzo all'interno di un sistema di elearning, il programma si attiverebbe al momento del login (vedi) alla piattaforma (vedi) del corso, segnalando la presenza online e controllando lo stato di disponibilità degli altri utenti presenti in quello stesso momento. Ciascun utente, a sua volta, può segnalare al Software di Instant Messaging quali siano i colleghi con cui è più spesso in contatto oppure quelli con cui ha costituito un gruppo di collaborative learning (vedi). Instructional designer progettazione didattica) (Esperto in 1) la frequenza delle interazioni; 2) il numero di scelte disponibili in ogni interazione; 3) la significatività delle interazioni rispetto agli obiettivi del corso. Nella formazione tradizionale si occupa della progettazione dell'intervento e dell'offerta formativa, mentre nell'autoistruzione stabilisce anche le funzioni d'uso della piattaforma (vedi) e, insieme agli ingegneri informatici, realizza l'architettura tecnologica del sistema. Inoltre, supervisiona e controlla la realizzazione dello storyboard (vedi) da parte dell'autore. Interattivo Instructional system design Interazioni (tipologie di) Metodologia di progettazione didattica, utilizzata sia nella formazione tradizionale sia in quella in autoistruzione che adotta un approccio di sistema e di ingegneria didattica. Si basa su 5 fasi di lavoro: analisi dei bisogni, disegno o macroprogettazione, sviluppo o microprogettazione, implementazione, valutazione (metodo ADDIE - Analysis Design Development Implementation Evalution). Utilizzate per la costruzione dei test, degli esercizi di verifica, degli strumenti di assessment (vedi) contenuti nei corsi CBT (vedi) o WBT (vedi), le interazioni si suddividono solitamente nelle seguenti tipologie: Modalità operativa caratterizzata dalla possibilità dell'utente di inserire dati, e ottenere reazioni o risposte. L'interattività dei computer rappresenta una delle caratteristiche che li rendono accessibili e semplici da usare. Scelta multipla (multiple choice); Immissione di dati alfanumerici; Immissione di dati numerici; Instructor-led Valutazione (vero/falso); Attività didattica guidata da un docente (vedi Delivery systems). Risposta libera; Abbinamento di termini (matching); Intellectual capital (IC) Spostamento di oggetti (Drag and drop). La conoscenza relativa a tutto ciò che riguarda le modalità con cui opera un'organizzazione. Le informazioni relative all'IC sono organizzate, memorizzate elettronicamente e facilmente accessibili. Vedere anche Knowledge Management. La scelta delle diverse interazioni è effettuata in funzione del tipo di obiettivo didattico che si intende raggiungere. Interfaccia Interactive Videoconferencing (IV) Dispositivo che permette a due sistemi diversi di comunicare l'uno con l'altro. Il termine viene generalmente usato per indicare gli strumenti che consentono agli utenti di interagire con il computer. Modalità di trasmissione di un video bidirezionale, completamente interattivo, in real-time. Essa preserva la dinamicità delle relazioni interpersonali, la completezza delle comunicazioni e dello scambio dati necessari in un meeting, anche se i partecipanti sono fisicamente molto distanti. Le apparecchiature di videoconferenza digitale restituiscono i contributi audio e video che l'utente desidera inviare in forma numerica attraverso reti digitali. Tipicamente si hanno a disposizione più segnali video (telecamera relatore, il contributo video di una Interfaccia Grafica (vedi GUI) 198 Internet IP (Internet Protocol) Rete globale che connette tra loro milioni di computer e consente la comunicazione tra aziende, utenti privati, scuole ed enti governativi in tutto il mondo. Il più importante protocollo Internet di comunicazione. Tiene in memoria i "percorsi" fra i differenti nodi della rete, instrada i messaggi in uscita e individua e riconosce quelli in entrata. Consente a un pacchetto di dati di attraversare una serie di reti fino alla destinazione finale. Normalmente il protocollo IP funziona in abbinamento al TCP (vedi) ed è spesso identificato come TCP/IP. Le origini di Internet risalgono al 1969 quando l'Advanced Research Projects Agency, un dipartimento del Ministero della Difesa degli Stati Uniti, finanziò un progetto di ricerca sulle potenzialità delle reti per consentire la realizzazione di una rete globale. Negli anni passati sono state sviluppate modalità di comunicazione tra computer: le reti locali (vedi LAN) connettono computer su brevi distanze attraverso opportuni cavi; per lunghe distanze sono state realizzate le reti geografiche (vedi WAN) che connettono computer attraverso linee di trasmissione simili a quelle utilizzate sulle reti telefoniche. Sebbene le reti LAN e WAN abbiano facilitato la condivisione delle informazioni, le differenti tecnologie con cui venivano realizzate precludevano lo scambio di informazioni tra differenti reti. Ipermedia Ipertesto (vedi) in cui i nodi collegati da link non sono semplici pagine di testo ma possono contenere immagini, suoni o filmati. Il termine deriva dall'unione delle due parole Ipertesto e Multimedialità (vedi). Ipertesto Documento, o insieme di documenti, che può essere letto sequenzialmente oppure seguendo i richiami (link) tra le diverse parti (nodi) che lo costituiscono. Se i nodi collegati da link non si trovano sullo stesso computer ma su computer in rete, locale o geografica, prende il nome di ipertesto distribuito in rete. Il World Wide Web è l'esempio più conosciuto di ipertesto di questo genere. Internet è stata sviluppata per consentire la connessione tra diversi tipi di reti e lo scambio di informazione tra gli utenti, indipendentemente dai computer o dalle reti utilizzate. Questo obiettivo è stato raggiunto aggiungendo dei computer speciali, definiti Router, in grado di connettere reti LAN e WAN di tipo diverso. I computer così connessi avevano la necessità di utilizzare un Protocollo (insieme di regole) comune che descrivesse il metodo di trasmissione dei dati. A tal scopo è stato creato e definito il protocollo TCP/IP. IRC (Internet Relay Chat) Protocollo che permette ad utenti di tutto il mondo di poter conversare in tempo reale, scambiandosi dei messaggi testuali. Internet Provider (fornitore di servizi Internet) Esistono un certo numero di server IRC sparsi per il mondo e collegati tra loro. Su ciascun server possono essere ospitate molteplici conversazioni in altrettanti ambienti virtuali (denominati 'canali'), in cui sono coinvolti da due a decine di utenti contemporaneamente. Indica l'azienda o l'istituzione che fornisce "connettività" ovvero il collegamento alla rete Internet. Per collegarsi in rete è necessario avere un computer dotato di un modem (vedi) e una linea telefonica. Tramite abbonamento, il provider permette a un computer di collegarsi al proprio server (vedi) e, attraverso di questo, a Internet. In genere, oltre alla connessione, il provider offre al cliente una o più caselle di posta elettronica (vedi e-mail) e una certa quantità di spazio sul server, all'interno del quale il cliente può costruire un sito web. Chiunque può creare un canale di chat: tutto ciò che l'utente di un canale immette da tastiera viene inviato immediatamente a tutti gli altri su quel canale. È possibile anche attivare canali privati per la creazione di conferenze chiuse. ISD (Instructional Systems Design) InterNIC Modello formale per la realizzazione di interventi formativi. E' basato su un processo iterativo composto da cinque fasi: (vedi NIC) Interoperabilità 1) analisi, Capacità di due dispositivi, programmi, o parti di programma, di operare in cooperazione soprattutto per quanto riguarda lo scambio di dati. 2) progettazione, 3) sviluppo, Intranet 4) implementazione, 5) valutazione. Rete privata basata sulle stesse tecnologie di Internet, ma ristretta ad un determinato gruppo, ad esempio tutti i dipendenti di una grande compagnia o organizzazione. ISDN (Integrated Network) È protetta da firewall (vedi) e non accessibile, o solo parzialmente visibile, all'esterno. Services Digital Rete di servizi digitali integrati. Rete telefonica in grado di trasportare in maniera integrata diversi tipi di 199 informazioni (voce, dati, testi, immagini) codificati in forma digitale. Job analysis (analisi della professione) Processo attraverso cui si identificano e si valorizzano le responsabilità, le competenze e le attività che fanno capo a uno specifico lavoro. Un collegamento ISDN in genere prevede la presenza di due linee indipendenti (per voce o per dati), ognuna con la capacità di trasferire dati alla velocità di 64 Kpbs e un canale di servizio a 16 Kbit/sec.. Le due linee a 64 Kpbs possono essere accoppiate per raggiungere la velocità di 128 Kpbs. Si tratta di un processo di raccolta di informazioni, descrizione e valorizzazione, relativo a un lavoro e non a una persona. I sistemi ISDN sono la tecnologia videoconferenza più indicata per le videoconferenze interattive, utilizzate come strumenti per la teledidattica. Job Description Studio dettagliato delle attività che compongono una specifica mansione. Questa è analizzata sulla base delle competenze richieste, delle responsabilità e condizioni di lavoro. La videoconferenza tramite canali ISDN consente un livello qualitativo molto alto (simile al satellite digitale). Le controindicazioni sono i costi più elevati e la minore diffusione del servizio con conseguenti difficoltà di organizzazione e gestione degli eventi. Just in time learning (istruzione) Tecnologie ed i processi utilizzati per erogare piccoli moduli di istruzione proprio nel momento in cui gli utenti ne hanno più bisogno. ISO Sistema di misurazione, controllo e standardizzazione dei processi di qualità in ambienti produttivi. Nasce in ambito comunitario come procedura certificativa di conformità su base volontaria e concorrenziale della qualità dei processi e dei prodotti. La certificazione ISO è coordinata dall'Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione delle procedure che regolano quasi tutte le attività umane. Vi convergono gli Enti di normativa di 140 Paesi industrializzati e in via di sviluppo di tutto il mondo, fra i quali l'Italia, rappresentata dal'UNI, l'Ente Nazionale Italiano di Unificazione. In alcuni sistemi, definiti Self-Accessed learning Tool, gli studenti richiedono l'istruzione mediante tecnica "pull" mentre in altri, è l'applicazione che può fornire un help proattivo "push". Kirkpatrick (Modello di valutazione) (vedi Valutazione). Knowledge management (gestione della conoscenza) Di particolare interesse è la certificazione dei sistemi di gestione per la qualità: con questa si intende una procedura con cui una terza parte dà assicurazione scritta che un sistema di gestione aziendale è conforme ai requisiti specificati nelle norme UNI EN ISO 9001, 9002 e 9003 (dal 01.01.2004 varrà solo la UNI EN ISO 9001:2000) e si esplicita attraverso la licenza d'uso di un apposito Marchio, chiamato Marchio di conformità. Disciplina che studia l'organizzazione, la conservazione e la condivisione del patrimonio informativo aziendale. Il sistema di Knowledge management si occupa del reperimento e dell'organizzazione delle conoscenze provenienti dall'esperienza di ciascun lavoratore con lo scopo di migliorare le prestazioni dell'azienda nel suo complesso. I suoi strumenti più comuni sono: la documentazione delle conoscenze individuali; ISP (Internet Service Provider) la loro diffusione delle conoscenze attraverso manuali o database; Qualunque organizzazione che fornisca un servizio su Internet, sia a titolo gratuito che a pagamento (vedi anche Internet Provider). posta elettronica; i groupware (vedi anche groupware) per facilitare la comunicazione e la collaborazione a distanza. Istruzione personalizzata, sistema di (PSI) Metodologia didattica che impone la divisione del materiale didattico "oggetti", la valutazione della padronanza dell'allievo dei contenuti di ogni oggetto e la predisposizione di percorsi formativi personalizzati sulla base di tale valutazione. LAN (Local Area Network) Rete locale di estensione limitata, in genere collocata interamente dentro un solo edificio e utilizzata all'interno di un'azienda per condividere risorse e scambiare messaggi. Esistono vari tipi di rete locale (vedi Ethernet), tutte accomunate dalla caratteristica di consentire la trasmissione di dati ad alta velocità (da 100 Kbps a 1 Gigabit per secondo). Le infrastrutture di connessione sono costituite da cavi in rame, fibra ottica (vedi) o da canali radio. ITS (Intelligent Tutoring System) Programma didattico che si avvale dei metodi e delle tecniche dell'Intelligenza Artificiale. Le sue componenti fondamentali sono: una base di conoscenze (knowledge base) e un modello dello studente (user model). Lavagna elettronica Spazio elettronico (normalmente una finestra video) utilizzabile per la creazione e l'editing di elementi grafici o di testo che possono essere condivisi con altri 200 (docenti, tutor, studenti) partecipanti ad un evento didattico di tipo collaborativo (vedi apprendimento collaborativo). Learning event Un'attività didattica adatta a far acquisire agli studenti conoscenze e competenze nuove. LCMS (Learning Content Management System) Learning Object Unità didattica che nel loro complesso costituisce un argomento completo. È la più piccola entità componente il contenuto di un corso dotata di senso compiuto dal punto di vista della formazione. Dall'aggregazione dei L.O. nascono le unità didattiche che compongono i moduli che a loro volta formano i corsi. Piattaforma software che consente di gestire, in modo integrato ed efficiente le due variabili di un processo formativo: le persone e i contenuti. Gli LCMS sono sistemi capaci di creare, pubblicare e gestire i contenuti formativi, di combinare le dimensioni amministrative e gestionali di un tradizionale LMS (vedi) (pianificazione dei curricula formativi, processi di iscrizione, registrazione e autorizzazione degli allievi, tracking attività utente) con le componenti di authoring e di riassemblaggio personalizzato di contenuti proprie di un CMS (vedi). Learning Portal l'apprendimento) (portale per "Porta" di ingresso alla rete all'interno della quale viene organizzata e resa disponibile la conoscenza. É il punto di incontro tra formazione e Knowledge management (vedi) in quanto permette alle aziende di gestire in modo completo i processi di formazione e agli allievi di accedere velocemente ai contenuti di apprendimento. Utilizza piattaforme LMS (vedi). Gli LCMS costituiscono il logico complemento degli strumenti informatici di gestione delle risorse umane (vedi HRMS), con i quali sono in grado di integrarsi (monitoraggio e valutazione dei risultati della formazione, sistema valutazione competenze). Learning administrator Likert (scala di) Responsabile didattico di un sistema di formazione online. Scala di valutazione, solitamente costituita di 5 punti, utilizzata spesso per consentire agli studenti di valutare i principali aspetti del processo educativo (qualità dei materiali, efficacia del docente o dello strumento di autoistruzione, qualità del corso, ecc.). Gestisce le iscrizioni e gli accessi, pubblica i contenuti, aggiorna il catalogo dell'offerta formativa, invia il reporting al committente, crea le classi virtuali, coordina i tutor e supervisiona le attività che vengono svolte all'interno dell'ambiente di apprendimento. Link Collegamento che consente di passare da un testo o da una immagine a una pagina o a un altro tipo di file in un ipertesto e quindi anche sul World Wide Web. Costituisce il principale metodo di esplorazione delle pagine e dei siti Web. Infine il LA riceve i report dei tutor, li integra tra loro e produce a sua volta la reportistica relativa all'avanzamento delle attività formative. Learning by doing Seguendo i link, l'utente può decidere il suo percorso di accesso alle informazioni. Creando i propri link, quando il programma utilizzato lo permette, inoltre, l'utente diventa anche autore dell'ipertesto e stabilisce nuove associazioni fra i contenuti. Modello didattico basato sull'apprendimento attraverso l'esperienza. L'apprendimento è facilitato quando lo studente partecipa al percorso di formazione della conoscenza. Il learning by doing deve basarsi sulla soluzione di problemi attraverso l'esperienza e sulla capacità di autovalutazione dei propri risultati. I prodotti più evoluti di e-learning (vedi) hanno come metodologia didattica il learning by doing. Anche i prodotti edutainment (vedi), che si fondano sulla combinazione tra gioco e formazione, possono essere considerati un esempio di learning by doing. LMS (Learning Management System) Insieme delle funzioni amministrative di una infrastruttura software di e-learning che consentono di gestire attività quali la preparazione dei corsi e dei curricula, la creazione dei cataloghi e dei calendari degli insegnamenti, l'iscrizione degli studenti, il monitoraggio dello studio, la misurazione e la valutazione dei risultati, la certificazione. Learning community È un sistema che gestisce sia le aule fisiche che quelle virtuali e l'inventario dei diversi materiali didattici. Un buon LMS comprende quindi le funzioni che coinvolgono le diverse figure che possono operare nell'ambiente di formazione distribuita: gli studenti, gli amministratori, i docenti e i tutor e può costituire un nucleo importante di sistema ERP per la formazione (vedi anche TMS). Con la formazione in rete e le diverse forme di apprendimento digruppo vengono a crearsi nuovi contesti ambientali altrimenti irrealizzabili. È possibile la nascita di vere e proprie "comunità di apprendimento" dove scambiare con colleghi, altrimenti difficilmente raggiungibili perché in altre sedi, esperienze e conoscenze connesse alla propria attività, così producendo nuove conoscenze, nuove soluzioni e reali cambiamenti. 201 temporaneamente i messaggi prima di essere scaricati sul PC dell'utente dal programma client di posta elettronica. Lms expert Esperto di piattaforme tecnologiche per la gestione dei sistemi di e-learning. All'interno delle learning company, contribuisce allo sviluppo delle specifiche tecniche per i corsi e controlla la compatibilità con le piattaforme e il rispetto degli standard. Si occupa, inoltre, dell'installazione dei corsi sulla piattaforma e interviene in caso di eventuali problemi tecnici che dovessero insorgere durante la produzione e l'erogazione. Mailing list Lista di indirizzi E-mail, caratterizzati dall'appartenere a persone che, avendo qualche interesse in comune, hanno deciso di scambiarsi regolarmente posta elettronica. In pratica, una mailing list è una specie di "giornale" creato da tutti gli iscritti alla stessa lista; chiunque abbia qualcosa da dire riguardante l'argomento della lista, voglia segnalare qualcosa di interessante, oppure voglia lanciare una discussione, o chiedere aiuto a persone più esperte, spedisce un messaggio di posta elettronica ad un indirizzo convenzionale. Listserver Programma, ospitato su un server di rete, che gestisce la comunicazione tra più utenti iscritti alla stessa lista di distribuzione. Attraverso il Listserver, un messaggio indirizzato alla lista viene automaticamente inviato a tutti gli utenti interessati a uno stesso argomento. I listserver consentono anche l'accesso differito a banche dati e file. Il gestore della lista (che può essere una persona fisica oppure un apposito computer detto listserver) provvede quindi a rispedire tutti i messaggi giunti a tale indirizzo a tutti gli altri indirizzi contenuti nella lista, in modo che tutti gli appartenenti alla mailing list possano riceverli (vedi). Livelli di competenza I differenti gradi di sviluppo di una competenza. Una certa competenza può essere richiesta a livelli diversi a ruoli e persone diverse per lo svolgimento ottimale della loro attività. A questo punto, se un'altra persona appartenente alla lista vuole rispondere, aggiungere qualcosa, eccetera, non deve fare altro che spedire un proprio messaggio all'indirizzo convenzionale della lista; questo messaggio verrà a sua volta inoltrato a tutti gli appartenenti alla mailing list. Localizzazione Processo volto ad adattare un prodotto software ad una lingua, cultura, set di caratteri, ecc., diversi da quelli originali. Un sistema (solitamente automatizzato) che, ricevuto un messaggio e-mail da un utente, lo invia a tutti i componenti registrati di una lista. Così facendo è possibile partecipare a discussioni su vari argomenti. Nel marketing tradizionale è l'elenco dei nominativi (gli indirizzi) di persone e società, verso cui indirizzare le azioni di Direct Marketing. Nel mondo dell'e-learning la localizzazione viene spesso riferita alla possibilità di modificare contenuti o soluzioni (ad esempio una piattaforma e-learning o un'infrastruttura LMS) per rispondere a bisogni specifici di un'area geografica, di una popolazione utente, di una tecnologia. Mail server Ad esempio, le interfacce di un buon LMS devono poter essere localizzate per quanto riguarda la lingua, i formati della data, la grafica, la direzione di scritturalettura sullo schermo. Programma che distribuisce file ed informazioni in risposta a richieste inviate via e-mail. MAN (Metropolitan Area Network) Login Rete di calcolatori realizzata per fornire dati e informazioni a un'area geograficamente estesa, approssimativamente quanto una città. L'azione di collegarsi ad un sistema informatico. Tipicamente consiste nell'immettere l'user id e la propria password (segreta). Tipicamente, tali reti sono realizzate tramite fibre ottiche. In alcuni sistemi vengono utilizzati anche i termini "log on" o "sign on". Management delle competenze Log off Un sistema usato per identificare capacità, conoscenze e prestazioni all'interno di un'organizzazione. Permette di individuare eventuali lacune e di colmarle utilizzando appositi programmi sulla base di necessità correnti o future. L'azione di scollegamento da un computer o da una rete. In alcuni sistemi viene utilizzato il termine "sign off". Log on Mappa del corso (vedi Login) Rappresentazione visiva della struttura di un corso come insieme di unità, lezioni, argomenti, ecc. Può essere utilizzata per facilitare la navigazione nel corso ed indicare all'allievo la sua posizione attuale. Mail Box Casella di posta di un utente (ospitata generalmente su un server); è il luogo in cui vengono conservati 202 Ogni elemento della mappa può essere accompagnato da un simbolo grafico per indicare se è stato visto o no. Metadata Informazioni relative a un contenuto didattico che consentono di depositarlo e prelevarlo da un database. I metadata permettono così di realizzare oggetti didattici riutilizzabili. Mappa delle competenze Rappresentazione delle conoscenze, abilità tecniche e capacità comportamentali, necessarie per garantire l'efficacia di una performance, con riferimento ad uno specifico contesto aziendale. Metafile Indica un file privo di per sé di dati, ma necessario a rendere possibile l'accesso, puntandolo, al file che invece li contiene; è un file che funge da passaggio intermedio. Mass media (mezzi di comunicazione di massa) Insieme dei moderni strumenti di divulgazione (radio, stampa, televisione ecc...) destinati a una fruizione di massa. La caratteristica fondamentale dei mass media è l'adozione di un modello di comunicazione verticale e unidirezionale, fondato su una forte asimmetria tra l'unico emittente e i molti destinatari che in genere non possono interagire. Metasearch Strumenti di ricerca su Internet che, anziché contare su un proprio database, rispondono alla query dell'utente rimandando la richiesta a più motori di ricerca contemporaneamente: una volta raccolti, i vari risultati vengono presentati in un unico documento da cui sono state già eliminate eventuali ripetizioni. Master on line MHTML Un percorso formativo specialistico nel quale sono presenti modalità di erogazione delle attività tradizionali (d'aula) e a distanza, secondo modelli regolati dai criteri di accreditamento. Standard tecnologico attraverso il quale si possono allegare file multimediali, quali immagini e suoni a messaggi e-mail. Qualitativamente il percorso risponde a requisiti analoghi a quelli per i master tradizionali e, quindi, è caratterizzato da contenuti spiccatamente manageriali e specialistici ed è finalizzato all'approfondimento e alla qualificazione professionale di laureati (con laurea di primo livello, o specialistica, e, nel caso dei master in business administration, con esperienza professionale maturata di almeno due/tre anni). Il Master on Line prevede una quota di attività sul campo (lavoro su progetto o tirocinio/stage), didatticamente devono essere garantite quote di attività in aula virtuale e standard qualitativi nel livello di servizio (rapporto tutor/allievi, help desk, ecc.). Milestone Punti di verifica intermedi che vengono assegnati ad ogni fase di progetto o nell'organizzazione di un processo; rappresentano i punti finali di ogni singola fase o attività del progetto/processo. MIME (Multipurpose Extensions) Internet Mail Standard per allegare file binari (grafici, documenti, file audio, ecc.) ai messaggi E-mail di Internet. Inoltre, lo standard MIME viene anche usato dai server Web per identificare i file che vengono inviati ai client Web; così facendo nuovi tipi MIME possono essere aggiunti semplicemente riconfigurando il browser. Media Plurale di medium. Il mezzo fisico attraverso cui avviene la trasmissione dei segnali. Media molto frequenti sono: doppino telefonico, cavi coassiali, fibre ottiche e l'atmosfera (onde elettromagnetiche). Misurazione e valutazione L'insieme dei metodi e degli strumenti utilizzati per raccogliere e valutare informazioni relative ai risultati raggiunti a seguito di percorsi formativi. Possono essere oggetto di valutazione: il livello di gradimento degli utenti e/o dei committenti, l'apprendimento conseguito dai partecipanti in termini di conoscenze e/o di performance, il ritorno per l'azienda dell'investimento in formazione. Ciò che veicola un messaggio, e l'eventuale feed-back, in una attività che mette in relazione un emittente (colui che produce il messaggio) e il destinatario (colui che genera il feed-back). Mentor Nelle organizzazioni produttive, si occupa della crescita professionale di un'altra persona (mentee), al di fuori della normale relazione che si instaura tra collaboratore e capo. Di solito, infatti, a differenza di quanto avviene nel coaching, il mentor è più anziano del suo mentee ma non è direttamente responsabile della sua attività lavorativa. Gli strumenti utilizzati nella misurazione possono comprendere feedback, pre e post-test, survey, questionari, osservazioni dirette, interviste, ecc. Mobile Data Users Indica l'insieme degli utenti che si connettono alla rete utilizzando sistemi e dispositivi mobili. Nell'ambito della formazione a distanza, il mentor presidia il processo di erogazione del percorso didattico e monitora l'evoluzione dei bisogni formativi dell'utente, individuando le metodologie e le soluzioni più adatte. 203 del monitoraggio possono essere: gli strumenti per il trasferimento dei contenuti, la qualità della docenza sincrona e asincrona, l'assistenza didattica, il sistema organizzativo/gestionale/logistico, le funzionalità della piattaforma in relazione all'erogazione dei percorsi formativi. La raccolta e l'elaborazione dei dati, anche nei percorsi formativi blended, può essere gestita completamente dal sistema. Mobile learning (M-Learning) Modalità di distribuzione di qualsiasi contenuto formativo (interi corsi, "pillole di conoscenza", ecc.) tramite device mobili quali Pocket PC, PDA (Personal Digital Assistant), Tablet PC, eBook, cellulari e altri dispositivi portatili. Si rivolge prevalentemente a chi svolge il proprio lavoro fuori ufficio e/o a chi necessita di un aggiornamento continuo su processi, tecnologie, mercati. Motore di ricerca Programmi utilizzabili in Internet per effettuare ricerche sulla base di parole chiave o combinazioni di parole in file e documenti presenti sul Web. Possono fare riferimenti a un sito specifico(motori di ricerca dedicati)o a più siti della Rete. In questo caso, il motore raccoglie elenchi di file e documenti disponibili e li memorizza in un database consultabile dall'utente su richiesta. La maggior parte dei motori di ricerca è residente su server. Mobilità virtuale Uso di tecnologie della comunicazione per sfruttare le potenzialità offerte dalla mobilità fisica, senza però la necessità di muoversi. Modello delle competenze È uno dei modelli di cui un'organizzazione può dotarsi per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane. Si basa sulla mappatura e sulla definizione di conoscenze, abilità tecniche e capacità comportamentali rilevabili e misurabili (vedi mappa delle competenze). MP3- MPEG Layer 3 Standard di compressione/decompressione files audio ad altissima efficienza che permette di ridurne 11 - 12 volte la dimensione e di poterli trasferire anche su connessioni ad ampiezza di banda limitata quali quelle ottenute tramite modem analogici o ISDN. Modem (MOdulator, DEModulator) Dispositivo che permette di collegare due computer, attraverso linea telefonica, convertendo il flusso di segnali digitali (vedi) emessi da un computer in un flusso di segnali analogici (vedi) e viceversa. L'unità di misura con cui esprimere la velocità di collegamento è il numero di bit che vengono trasferiti in un secondo (bps); attualmente i modem arrivano a velocità di 56 kbps. MPEG Acronimo di Moving Pictures Experts Group: uno standard tecnologico per la compressione e la trasmissione di file digitali audio e video. Per poter visualizzare il filmato viene richiesto o un'apposita scheda MPEG o un processore molto potente con un apposito programma (player MPEG). Moderatore Multimediale Gestisce mailing list, forum o newsgroup. Il suo compito principale consiste nel decidere, tra i messaggi pervenuti, quali pubblicare. Qualsiasi documento che utilizza più di una forma di comunicazione quali testo, audio, grafica, video. Modulazione Multimedialità Processo tramite il quale le caratteristiche fisiche di un segnale sono trasformate in modo da rappresentare delle informazioni. I tipi di modulazione comprendono la modulazione di frequenza (FM), in cui segnali di differente frequenza rappresentano dati diversi, e modulazione di ampiezza (AM), in cui ampiezze diverse rappresentano dati diversi. Possibilità di veicolare in un singolo messaggio informazioni rappresentate con media diversi: testo, audio, grafica, video. La realizzazione di prodotti multimediali garantita dalla possibilità di digitalizzare e quindi memorizzare su un supporto informatico qualsiasi tipo di linguaggio di comunicazione inteso come segnale (suoni, immagini, dati). Modulo Multitasking Macro area logico-didattica composta da un insieme di contenuti omogenei. Nell'ambito dell'e-learning, il modulo si struttura in unità didattiche autoconsistenti (vedi learning objects). L'esecuzione di due o più programmi allo stesso tempo. Name server Un server sulla rete che ha il compito di tradurre i nomi delle macchine in indirizzi IP (vedi anche DNS). Monitoraggio Controllo sistematico dei dati di natura organizzativa, gestionale e di funzionalità connessi ai processi di erogazione, allo scopo di ottimizzare i processi formativi. Il monitoraggio consiste nell'individuare e ponderare gli indicatori necessari a verificare la corrispondenza tra i risultati attesi e quelli raggiunti relativi a un determinato progetto formativo. Oggetto Natural language processing Sviluppo di metodi di apprendimento per l'elaborazione del linguaggio naturale, includendo metodi per la risposta a domande econtrolli grammaticali. È la branca della scienza dei calcolatori che affronta i problemi di 204 analisi, riconoscimento e interpretazione del linguaggio naturale a tutti i livelli: Vengono spedite a una lista di indirizzi (una mailing list) con cadenza periodica. Spesso hanno un intento promozionale per un'azienda, un'associazione, un partito politico, ecc. morfologico: o di analisi di struttura dei termini sintattico: o di analisi di struttura delle frasi NIC (Network Information Center) semantico: o di analisi del significato locale, a livello di frase, o dell'intero documento. Genericamente, qualsiasi ufficio che gestisce amministrativamente servizi di rete. Il più famoso è InterNIC, che si occupa della registrazione di nuovi domini. Le metodologie prodotte sono già riscontrabili ed utilizzate nei motori di ricerca moderni. Needs analysis NNTP (Network Protocol) Fase iniziale del processo di sviluppo di un progetto di formazione, di un curriculum, di un corso. News Transfer Protocollo per l'invio e la ricezione dei messaggi che compaiono nei newsgroup di NetNews. Consiste nella individuazione del gap che esiste tra "cosa abbiamo" e "cosa dovremmo avere" in termini di competenze e conoscenze degli studenti destinatari del progetto, del curriculum, del corso. I risultati dell'analisi permetteranno di definire lo scopo del progetto e i suoi obiettivi didattici, professionali ed economici. Nodo Sono le parti costitutive di una rete. Possono essere individui, organizzazioni o parti di organizzazioni, con un relativo grado di autonomia operativa, che consenta loro di cooperare con gli altri partecipanti, ma anche di agire autonomamente in relazione con l'ambiente esterno. Nel nostro caso un centro per l'impiego diviene nodo di una rete se condivide volontariamente un obiettivo con altri soggetti e mette a disposizione e in comune nella rete attività / risorse secondo le modalità concordate. Possiamo avere contemporaneamente più reti in relazione a diversi obiettivi e dal punto di vista dei soggetti un nodo può appartenere a diverse reti (pluriappartenenza). Netiquette Regole di comportamento per tutte le forme di comunicazione elettronica, finalizzate ad un utilizzo corretto ed efficiente della rete telematica. Network (Rete) Ogni connessione tra due o più computer allo scopo di condividere risorse è una rete. Una connessione tra due o più reti è una internet (con la i minuscola, quella con la I maiuscola è la rete delle reti estesa a livello mondiale). Nome di dominio Il nome di un computer che lo identifica univocamente su Internet. Networking I nomi di dominio hanno sempre 2 o più parti, separate da un punto. La parte più a sinistra è quella più specifica e quella a destra è quella più generale e costituisce il dominio vero e proprio. Nelle aziende, il networking si riferisce ai sistemi di collegamento in rete di più elaboratori e utenti, e comprende le piattaforme, i sistemi operativi, i protocolli e le architetture di rete. Il nome di dominio è utilizzato per formare una URL (vedi). Newsgroup Strumento di comunicazione in rete che consente ad un gruppo di persone di esprimere la propria opinione e conoscere quella degli altri inviando messaggi di posta elettronica che sono visualizzati in una bacheca elettronica comune. Per partecipare ai gruppi di discussione è necessario installare sul proprio computer un software denominato newsreader (lettore delle news), che oggi è ormai parte integrante del browser (vedi). Numero IP Indirizzo unico per ogni computer connesso ad Internet. Attualmente è composto da una serie di quattro numeri, separati da punti, come 97.0.0.1 I nomi di dominio si riferiscono ai numeri IP. Obiettivo didattico Indica le conoscenze, le capacità, i valori, le attitudini che il discente deve acquisire al termine di un'attività formativa. In tutti i percorsi formativi si possono distinguere gli obiettivi didattici del corso, dei singoli moduli articolati in unità didattiche a loro volta composte da learning object (vedi) entità didattica elementare. Newsletter La newsletter è un bollettino con informazioni sintetiche dedicate a una categoria di persone. Può essere spedita a tutti i dipendenti di un'azienda oppure agli iscritti a un'associazione o anche ai clienti affezionati di un'azienda. Esistono anche delle agenzie di stampa che diffondono le newsletter su temi specifici e su abbonamento. Su Internet le newsletter sono delle e-mail che svolgono la stessa funzione dei bollettini stampati su carta. Offerta formativa (offering) Prodotti e servizi offerti dalle società di fomazione sulla base dell'analisi dei bisogni formativi (vedi) espressi dal cliente. L'offertaformativa include indicazioni riguardo 205 gli obiettivi formativi, le metodologie e supporti, in termini di costi e tempi di consegna. Pagina web Online Termine generico per indicare una certa quantità di dati visualizzati sullo schermo. Su Internet, il termine pagina è associato principalmente al World Wide Web e coincide con un documento HTML. Può contenere testo, immagini e qualsiasi altro iperoggetto (hypermedia). Il WWW può essere visto come l'insieme di tutte le pagine di tutto il mondo: ogni pagina viene individuata univocamente tramite il suo URL. Letteralmente "in linea", indica lo stato di connessione alla rete di un sistema informatico. Password Offline Letteralmente "fuori linea", indica lo stato di non connessione alla rete di un sistema informatico. Misura di sicurezza impiegata per limitare l'accesso a sistemi informatici o file riservati. Le "parole d'ordine" sono stringhe di caratteri alfanumerici che l'utente autorizzato inserisce come codice di identificazione. e confrontate, dal sistema, con un elenco memorizzato di parole d'ordine e utenti autorizzati. Se il codice risulta legittimo, il sistema consente l'accesso all'utente. Online community Luogo di incontro per i discenti su internet. È progettata per facilitare l'interazione e la collaborazione tra persone che condividono interessi ed esigenze comuni. Online Learning (Web-based Learning) PDF (Portable Document Format) Formazione accessibile via Web gestita da infrastrutture software di e-Learning (vedi Piattaforme). Formato di file della Adobe Systems per la visualizzazione, in sola lettura, e la stampa di documenti contenenti testo e immagini, usato dal programma Acrobat. Possono esistere più livelli di complessità di programmi e servizi formativi erogati online. Possono esserci programmi che si basano esclusivamente sull'erogazione di corsi online (vedi WBT). Una versione più moderna e sofisticata di online learning comprende, oltre i corsi online, anche strumenti didattici quali: discussioni di gruppo con colleghi o con esperti, mentoring (vedi) online, link a materiali residenti su una intranet aziendale o sul Web, collegamenti a data base di human resources aziendali. La scelta di erogare corsi e servizi di formazione via Web viene effettuata quando i contenuti necessitano di aggiornamento, gli allievi sono numerosi e distribuiti sul territorio e tutti con accesso alla rete (vedi anche eLearning, LMS e WBT). Peer collaboration (Collaborazione tra pari) Nella collaborazione tra pari gli allievi devono apprendere un contenuto o risolvere un problema aiutandosi tra di loro alla pari, poiché nessuno dispone di maggiori conoscenze o abilità per conseguire l'obiettivo o eseguire il compito affidato. Peer-to-peer Le reti sono tradizionalmente costituite da un insieme di PC (client) che ricevono informazioni e condividono risorse residenti su un unico computer (server). L'architettura client/server diviene la norma quando il PC del client è meno potente del server. Open platform È un sistema, oltre che una filosofia, che garantisce a tutti gli utenti la possibilità di accedere, creare, pubblicare e condividere informazioni. Nell'architettura Peer to Peer (P2P), invece, i computer connessi in una rete in modalità possono condividere risorse direttamente l'uno con l'altro, bypassando un server centrale. Open source (piattaforme di e-learning) È definito open source il software del quale sono distribuiti gratuitamente sia gli eseguibili utilizzabili dall'utente finale, sia i sorgenti che possono essere modificati da chiunque correggendone errori o aggiungendo nuove funzionalità. Una particolare categoria di software open source è quella delle piattaforme e-learning. Attraverso il P2P, i PC possono mettere in comune uno spazio sull'hard disk, scambiarsi file, utilizzare la potenza del processore di un altro PC. È un ottimo sistema per incentivare il knowledge management, perchè tutti gli users potrebbero pubblicare e condividere facilmente i propri documenti. La tecnologia Peer to Peer è venuta alla ribalta grazie all'utilizzo di software come Napster e al suo modello per lo scambio gratuito, dei file musicali Mp3, sta evidenziando nuove possibilità di applicazioni anche nel collaborative e-learning. Tra le più note, citiamo: Claroline, SPLearning (Spaghetti Learning), Moodle, OpenCMS. Pacchetto Peer to peer learning La più piccola unita inviata attraverso una rete. È un termine generico usato per descrivere blocchi di dati ad ogni livello, ma soprattutto a livello di programma. La condivisione delle esperienze tra studenti o colleghi è uno degli elementi principali di passaggio delle competenze all'interno di classe o di un'impresa. 206 Il P2P offre parecchie applicazioni pratiche e l'elearning può usufruire di questo tipo di tecnologia. Le soluzioni tradizionali di Knowledge Management (KM) e di e-learning si basano sulla raccolta centralizzata di materiale online alla quale accedono i client. La soluzione P2P si basa sulla indicizzazione di materiali residenti su singole postazioni client alle quali l'utente può accedere per ricevere/scambiare risorse. Le tecnologie P2P, focalizzandosi sul lavoro di gruppo, possono migliorare il modo di lavorare e di apprendere ma, soprattutto, promuovono una fusione e una circolarità tra i due momenti. Gli utenti all'interno della rete possono cercare, condividere, valutare e scaricare contenuti creati da qualunque altro utente appartenente al gruppo (vedi anche Collaborative learning). mentre il plugin Acrobat Reader permette di visualizzare file in formato pdf. PNL Neurolinguistica) (Programmazione La PNL è un modello del comportamento e dalla comunicazione umani; è lo studio delle componenti della percezione e del comportamento che rendono possibile l'esperienza. Con l'espressione Programmazione Neurolinguistica si indica il procedimento fondamentale usato da tutti gli esseri umani per codificare, trasferire, guidare e modificare il comportamento. POP (Post Office Protocol) Peer tutoring (Insegnamento tra pari) Protocollo progettato per consentire a programmi di Email di leggere la posta da un mail server. Acquistando un accesso ad Internet da un provider, solitamente si riceve anche un POP account (cioè una specie di casella postale) grazie al quale è possibile ricevere posta. Esistono tre versioni di questo protocollo: POP, POP2 e POP3. L'ultima versione è la più evoluta e quella più diffusa attualmente: non è compatibile con le precedenti (vedi anche SMTP). Metodo basato su di un approccio cooperativo dell'apprendimento. Gli allievi vengono divisi in piccoli gruppi e si sceglie di volta in volta uno di loro che svolge il ruolo di docente e spiega agli altri colleghi il tema da trattare. Personalization Adattamento del contenuto Web ad un singolo individuo. Può essere ottenuto dall'utente impostando le proprie preferenze, o dal computer sulla base delle preferenze utente già disponibili. Porta Termine generico per indicare il passaggio delle informazioni da e per il computer (per es. la porta seriale o la porta parallela o una porta di I/O). Su Internet, con il termine "porta" si intende un numero che è una parte dell'URL e che compare subito dopo il nome del dominio, preceduto dai due punti (es: http://www.pippo.com:7777/). Ogni servizio su un server Internet è in ascolto su una particolare porta; molti servizi hanno numeri di porta standard (per es. i server Web normalmente usano la porta 80). Se un servizio non usa una porta standard, occorre indicarlo esplicitamente quando vi si accede. Piattaforma per l'e-learning Software che permette di creare un ambiente virtuale di apprendimento all'interno del quale è possibile erogare corsi di formazione, gestire e monitorare i percorsi formativi degli utenti e accedere a una serie di strumenti di comunicazione e di servizi collegati, quali i forum (vedi) e il tutoring (vedi tutor on line). Attualmente sul mercato esistono due tipi di piattaforme: quelle di prima generazione, più orientate al delivery, ovvero all'erogazione dei contenuti/corsi, e pertanto denominate Content Delivery System (vedi CDS); quelle di seconda generazione, più orientate alla gestione di tutto il processo formativo e pertanto denominate Learning Management System (vedi LMS). Portafoglio di competenze (vedi Quick views) Rappresenta la traduzione dell'esperienza professionale e personale in conoscenze, capacità e abilità. Tale mappatura non solo individua le proprie competenze trasferibili in diversi ambiti lavorativi, ma fa anche acquisire maggiore consapevolezza della propria professionalità. Pixel (Picture Element) Portale Informazione grafica elementare. È la più piccola unità di misura usata per rappresentare le immagini nei sistemi elettronici. La quantità di pixel presenti sullo schermo o in una immagine ne determina la risoluzione: maggiore è il numero dei pixel e più elevata risulta la definizione dell'immagine. Sito Internet che si propone come "porta d'ingresso" alla rete. Pillole di conoscenza Offre, a partire da una stessa pagina Web, una vasta gamma di servizi quali: strumenti di ricerca, posta elettronica (vedi e-mail), notizie, quotazioni, meteo, chat (vedi), acquisti. Questa pagina può essere personalizzata da ogni utente secondo le proprie esigenze tramite un cookie (vedi). I portali possono essere "orizzontali", quando comprendono molte categorie diverse di contenuti e servizi, o "verticali", quando sono dedicati a un settore specifico. Plug-in Programma software aggiuntivo che va ad incrementare i servizi offerti da un'applicazione. Per esempio i plug-in per i Browser (Netscape, Internet Explorer, ecc.) quali RealAudio e QuickTime, possono aggiungere funzionalità multimediali (animazione, video e audio), 207 Portale e-learning Prestazione Punto di accesso, per gli utenti di una infrastruttura di e-learning, a un insieme omogeneo di risorse, servizi e contenuti quali cataloghi dei corsi, sistemi di iscrizione, news, annunci, orientamento, guida, assessment, centro risorse, certificazioni, reportistica e altre applicazioni collegate allo studio. In definitiva facilita l'individuazione dell'informazione (conoscenza) e il contatto con le persone (gli esperti) utilizzando il paradigma delle tecnologie Internet. La performance o prestazione è l'insieme dei risultati derivanti dalle attività e dai comportamenti degli individui nell'ambito delle responsabilità e dei tempi loro assegnati. Pre-Test Strumento di valutazione di conoscenze e/o capacità che viene somministrato al discente prima di iniziare l'attività formativa di cui si vogliono misurare i risultati conseguiti, in termini di obbiettivi raggiunti, conoscenze e competenze acquisite. Post L'invio di un messaggio e-mail. Normalmente viene seguito da un test finale (vedi PostTest) costituito dalle medesime prove o domande. Il confronto fra i risultati conseguiti nei due test fornisce un valore del "delta delle conoscenze/capacità" acquisite. Posta elettronica (vedi E-mail) Postmaster Processo La persona responsabile della gestione di tutte le funzioni collegate alla posta elettronica in una organizzazione: gestione degli indirizzi e-mail, risoluzione dei problemi nell'invio/ricezione della messaggistica elettronica; spesso risponde ai messaggi inviati dagli utenti a caselle di posta di servizio (vedi anche Webmaster). Un insieme di attività, organizzate fra loro secondo una logica temporale (cioè per fasi), finalizzate a trasformare determinati input (materiali, informazioni, risorse, ecc.) in output (prodotti, risultati). Descrivere le attività lavorative come processi, consente di coglierne la dimensione dinamica, ovvero il loro accadere nel tempo. Post-Test Processo formativo Strumento di valutazione di conoscenze e/o capacità che viene somministrato al discente al termine di un'attività di studio di cui si vogliono misurare i risultati conseguiti, in termini di obbiettivi raggiunti, conoscenze e competenze acquisite. Normalmente viene preceduto da un test iniziale (vedi Pre-Test) costituito dalle medesime prove o domande. Il confronto fra i risultati conseguiti nei due test fornisce un valore del "delta delle conoscenze/capacità" acquisite dallo studente. È un percorso composto da un sequenza di tappe determinate, di cui il "corso" rappresenta la parte centrale. I principali passi del processo formativo sono l'analisi dei bisogni, la progettazione dell'intervento, l'attuazione dell'intervento, la valutazione dei risultati. Processo/sub-processo Nei sistemi di gestione della formazione online è possibile valutare il grado di acquisizione delle conoscenze attraverso il monitoraggio delle performance del discente durante la fruizione di corsi, test, simulazioni, ecc.. La visualizzazione dei dati di monitoraggio registrati permette al tutor on-line (vedi) di verificare l'attività didattica dei suoi studenti in itinere e al termine del percorso formativo (vedi anche Tracking). Un processo può essere definito come un insieme di attività, organizzate fra loro secondo una logica temporale (cioè per fasi), finalizzate a trasformare determinati input (materiali, informazioni, risorse, ecc.) in output (prodotti, risultati). Descrivere le attività lavorative come processi consente di coglierne la dimensione dinamica, cioè il loro accadere nel tempo. Un sub-processo può essere definito come un sottoinsieme di fasi/attività all'interno del processo più generale. Practice item Profili Elemento utilizzato per costruire una Practice (vedi). In una infrastruttura LMS (Learning Management System) i profili contengono informazioni relative agli attori coinvolti nei processi di studio (studenti, docenti, tutor, amministratori, ecc.). Il profilo dello studente, per esempio, può contenere una scheda informativa con dati personali, aree di interesse, curriculum, ecc., che può facilitare notevolmente le attività collaborative, svolte dagli studenti in un ambiente virtuale. Practice (attività pratiche) Attività che consentono allo studente di mettere in pratica le conoscenze, capacità e abilità acquisite. Le attività pratiche possono essere messe in atto anche attraverso l'uso di strumenti elearning (corsi, aule vittuali, ecc.) come l'analisi di casi aziendali, simulazioni, esercitazioni e laboratori virtuali, business game. Grazie ai feedback ricevuti durante le attività practice è possibile indirizzare azioni di mentoring. Progetto e-Learning La realizzazione di un progetto e-learning consta di diverse fasi, le principali sono: 208 Planning: definisce gli obiettivi e la strategia di un progetto di e-Learning. Comprende gli obiettivi professionali, l'analisi dello skill gap e i programmi di misurazione, valutazione e certificazione. Proxy Design: si progettano i contenuti didattici, comprendendo la valutazione di eventuali infrastrutture e curricula già esistenti e l'integrazione e la gestione dei programmi di istruzione. Pubblico Dominio Software Meccanismo (hardware e/o software) tramite cui un sistema si sostituisce ad un altro nel rispondere alle richieste di un computer remoto. Materiale scaricato dalla rete utilizzabile senza alcuna limitazione (vedi anche Freeware e Shareware). Query Content: costituisce i contenuti per il programma formativo. I contenuti possono essere costruiti ricorrendo a terze parti o mediante soluzioni ad hoc. Questa attività comprende anche i tools e le tecnologie per sviluppare o modificare i contenuti già disponibili. Termine con cui si indica la richiesta effettuata da un utente ai vari strumenti di ricerca in rete. Interrogazione di un database. Quick views Moduli didattici di piccole dimensioni, erogati prevalentemente via Web, utilizzabili per fornire spiegazioni, esempi, esercizi su argomenti molto circoscritti (in italiano "pillole di conoscenza"). Technologies: comprende lo sviluppo e il rilascio di tecnologie adatte all'erogazione dei programmi formativi. Per esempio sistemi LMS (Learning Management Systems), prodotti di authoring, servizi di integrazione. QuickTime Formato di file per la memorizzazione di filmati, sviluppato dalla Apple Computer ma molto diffuso anche in ambiente Windows, in alternativa al formato AVI. Delivery: copre le soluzioni di outsourcing ed hosting per i programmi formativi. Progettista di attività in e-Learning Rapporto segnale/rumore Figura che opera nella ideazione dei percorsi formativi in progetti di e-learning. Conosce le principali piattaforme e le problematiche dei media che sono utilizzati nelle attività formative. Misura della qualità dell'informazione in relazione alla sua quantità. Per esempio, se un newsgroup riceve molti messaggi ma pochi dicono cose interessanti, allora il rumore è alto e quindi il rapporto è basso. Partecipa a tutte le fasi della progettazione, ma esprime la sua specifica competenza nell'attività di declinazione del progetto macro in progetto micro e quindi esecutivo. Utilizza metodologie di analisi delle competenze per realizzarne portafogli e bilanci, individuando gap e definendo opportuni percorsi formativi. Ancora, se una pagina Web carica un'immagine di 100 Kb per visualizzare la scritta "Benvenuti", la quantità di dati è elevata ma il contenuto di informazione è molto povero, ecc.. RealAudio Protocollo Formato audio compresso tra i più diffusi in Internet e utilizzato soprattutto per la diffusione dell'audio in streaming (vedi). Insieme di regole utilizzato per inviare bit (vedi) tra computer collegati in una rete in modo indipendente dai sistemi operativi e dalle architetture hardware di tali computer. Esistono diversi tipi di protocollo con funzioni differenti: http, TCP/IP ecc.. Reingegnerizzazione del processo Fondamentale riconsiderazione e una radicale riprogettazione del processo al fine di ottenere considerevoli miglioramenti della performance. Provider/ISP (Internet Service Provider fornitore di servizi Internet) Relazioni (contesto Web) Azienda che fornisce servizi di connettività a Internet a singoli, aziende e altre organizzazioni. L'accesso ad Internet può essere fornito o attraverso connessioni dial-up (modem e linee telefoniche) oppure installando linee affittate (diffuso nelle aziende). In una rete sono le forme di collegamento, che definiscono i rapporti tra i partecipanti e consentono la circolazione e lo scambio nel sistema. Lo scambio di informazioni è un tipo di relazione fondamentale e può avvenire in diversi modi, utilizzando le reti telematiche, la telefonata o la riunione, ma rappresenta il mezzo principale per la condivisione e la costituzione del gruppo. In una rete possono prevalere relazioni di tipo burocratico, come norme,ordini e procedure. Di solito nelle reti sociali più vicine al nostro ambito di intervento contano di più le pratiche della cooperazione come prendere una decisione collegiale, lavorare Alcuni ISP sono costituiti da grandi società nazionali o multinazionali che offrono l'accesso in molte ubicazioni, mentre altri sono limitati a una sola città o regione. 209 insieme su un problema, portare a termine un progetto specifico. Router Speciale dispositivo (hardware o software) che gestisce la connessione tra 2 o più reti. L'attività del router è quella di osservare gli indirizzi dei vari pacchetti di dati ricevuti e di decidere dove inviarli. Repliche Le repliche del docente alle risposte dell'allievo costituiscono un elemento di fondamentale importanza nell'uso dei quesiti; tali repliche, per essere efficaci, devono avere la forma di un commento che illustra, per ogni possibile risposta dell'allievo, i motivi per cui essa è giusta o sbagliata, suggerendo anche, laddove possibile, ulteriori approfondimenti, e indirizzando progressivamente l'allievo verso la risposta corretta. Scalabilità Caratteristica di un dispositivo hardware o software che consente la sua estensione con ulteriori capacità e funzionalità nel caso di necessità future. Per un sistema di formazione a distanza indica la capacità di adattarsi all'aumento di utenti, all'incremento dei dati e alla diversificazione delle funzionalità richieste senza doverne modificare le caratteristiche fondamentali. Responsabile didattico del corso E' il responsabile dell'organizzazione complessiva del percorso e si può valere della collaborazione di tutor di processo che devono monitorare il gradimento e le esigenze dei partecipanti nell'arco del corso. Scelta multipla (o multiple choice) Tipologia di interazione frequentemente utilizzata nei quiz e negli esercizi presenti in corsi autodidattici interattivi di tipo CBT o WBT. Responsabile scientifico del corso Ha il compito di definire, in collaborazione con il docente responsabile di ciascun modulo, la strutturazione e l'armonizzazione dei contenuti al fine di garantire un'impostazione unitaria al curriculum o al corso. Scenario Based Learning Ambiente di studio virtuale realizzato con la creazione di ambienti di formazione immersivi. Gli studenti vengono inseriti in un contesto specifico nel quale hanno un compito/missione da compiere o obiettivo da raggiungere. In tal modo gli utenti sono "obbligati ad agire" (performare). Ogni scelta da parte dei candidati è seguita da un feedback. L'auto-valutazione di questi feedback consente agli utenti di "re-indirizzare" i loro comportamenti e scelte, cambiando il percorso di interazione con il contesto. Rete geografica (WAN) (vedi Internet) Rete locale (LAN) (vedi Internet) Schedule RIO (reusable information object) Funzione che consente la visualizzazione della struttura e delle caratteristiche di un corso (risorse assegnate, obiettivi didattici, materiali di consultazione, letture, esercitazioni, test, ecc.). Loschedule può essere organizzato per un'attività di studio autogestita, senza riportare quindi indicazioni di date e tempi di completamento delle varie attività oppure organizzato secondo un'agenda prestabilita con date e tempi ben precisi (vedi anche Syllabus). Secondo la terminologia usata da Cisco, il Reusable Information Object (RIO) indica la più piccola unità di informazione indipendente. Si caratterizza per la sua riutilizzabilità. Riqualificazione Formazione finalizzata al miglioramento e aggiornamento delle competenze dei lavoratori. Permette la mobilità individuale durante la carriera. SCORM (Sharable Courseware Object Reference Model) RLO (reusable learning object) Secondo la terminologia Cisco, con Reusable Learning Object (RLO) si indica un oggetto formativo minimo riutilizzabile. Esso è costituito da un'introduzione (overview), un insieme di RIO (vedi) (da un massimo di 7 a un minimo di 5), una sintesi (summary) e una valutazione finale (assessment). Modello di riferimento per la creazione dei learning object all'interno del corsi di formazione a distanza nato, nel 1997, all'interno del progetto Advanced Distributed Learning (ADL) del Ministero della Difesa degli Stati Uniti. Lo scopo del progetto è quello di garantire la riutilizzabilità, la durabilità e l'interoperabilità dei contenuti, attraverso l'ottimizzazione degli accessi e della loro gestione. L'architettura del modello Scorm si compone di quattro elementi essenziali: ROI (Return on investment) Sistema di indicatori utilizzati per rilevare i benefici di un'azione formativa attraverso la valorizzazione di fattori economici (costi per unità formativa erogata) e di risultati di miglioramento delle prestazioni complessive del sistema interessato all'intervento stesso. 210 1) Learning Object (vedi); 2) Learning Management System (LMS); 3) Course Structure Format (CSF - file d'interscambio in grado di tradurre lo stesso corso in LMS differenti); 4) Signature Runtime (Sistema che avvia il corso, soddisfacendo le richieste dell'utente finale). Informazioni di chiusura di un messaggio e-mail che identificano l'utente contenenti, solitamente: nome e cognome, indirizzo e-mail, organizzazione di appartenenza, ecc.. Rappresenta una sorta di biglietto da visita. Una delle regole di netiquette afferma che una signature non deve superare le 3 o 4 righe. Segnalibro Riferimento ad una pagina di corso autodidattico interattivo (CBT o WBT) già visitata, utile per potervi tornare in seguito. Nel mondo Internet i segnalibri (bookmark) sono riferiti a pagine di siti Web e possono essere organizzati in appositi file e cartelle. Sign off (vedi Log off) Self-Accessed learning Tool Sign on (vedi Just in Time Training) (vedi Log in) Self Assessment Simulatori Processo mediante cui lo studente valuta autonomamente il suo livello di conoscenze e di competenze. (vedi Educational Role Play Games) Simulazioni Self-paced learning Strumento didattico per un efficace coinvolgimento del discente inteso come soggetto centrale dell'apprendimento. La simulazione si configura come esperienza d'apprendimento in cui chi deve apprendere svolge dei compiti in un contesto molto vicino al reale, ricevendo feedback legati alle scelte compiute e avendo accesso a materiali e risorse di supporto. Il vantaggio delle simulazioni consiste, soprattutto, nel poter sperimentare situazioni senza andare incontro agli effetti negativi del mondo reale, riducendo rischi e costi. La simulazione permette, quindi, di insegnare processi e principi, ma anche procedure, in modo più profondo e analitico, rendendo lo studente consapevole delle logiche a essi sottese(Eletti, 2002). Nelle simulazioni di software applicativi, per esempio, lo studente può provare l'immissione di dati, l'uso di tasti e comandi, la visualizzazione dei messaggi d'errore che si verificano in una tipica sessione di lavoro. Il materiale didattico in questi casi è basato principalmente sull'uso dei formati video "catturati" dall'applicazione e su brani di testo/audio. Alcune simulazioni possono prevedere anche l'uso di brani o video, animazioni generate dal computer, immagini fotografiche e altri materiali multimediali. Attività di studio autodidattico in cui il ritmo e la tempistica dell'erogazione dei contenuti viene gestita dallo studente. Server Sistema computerizzato che controlla l'accesso a una rete e alle relative risorse. In un collegamento, è definito server il sistema che offre dei servizi e client quello che li utilizza. Server Farm Sala dati presso cui sono ospitati tutti i server dei clienti di un ISP (Internet Service Provider), collegata ad una infrastruttura di rete interconnessa con Internet. Service Level Agreement Accordo con il qule il fornitore di servizio (formativo) definisce a priori il livello di prestazioni cui è tenuto nei confronti del cliente (vedi anche Consulenza Occulta). Servizi a valore aggiunto Sincrona (attività di studio) Nel contesto dell'e-learning, servizi a valore aggiunto possono essere la valutazione dei fabbisogni formativi del cliente, la progettazione e lo sviluppo di un percorso formativo personalizzato per l'azienda, supporto pre e post-formazione, analisi dell'efficacia della formazione, strumenti per il monitoraggio e la produzione di report, servizi di consulenza, hosting e gestione, consulenza nell'integrazione del sistema di e-learning con il sistema di formazione tradizionale dell'azienda. Modalità di attuazione del processo di apprendimento che avviene in tempo reale, cioè tutti gli attori (studenti, docente e tutor) interagiscono nello stesso istante, anche se lontani spazialmente. Esempi di modalità sincrona possono essere le classi virtuali, le video-audio conferenze. Questa modalità ha il vantaggio di permettere una buona interazione tra i vari partecipanti e sviluppare così anche un processo di socializzazione e interrelazione. Principale svantaggio è invece quello di richiedere la disponibilità da parte di tutti di incontrarsi nel medesimo istante. La principale differenza tra la modalità sincrona e la lezione tradizionale frontale è caratterizzata dal rapporto diretto fra insegnante e alunno, nel secondo caso la comunicazione tra i due Shareware Modalità di distribuzione del software. L'autore del programma permette ai potenziali utenti di provarlo per un certo periodo di tempo senza alcun costo. Trascorso tale periodo, se l'utente vuole continuare ad usare il programma deve pagare l'importo richiesto. Vedi anche Pubblico Dominio Software. 211 soggetti è completa, comprende tutti i linguaggi: verbale, mimico, gestuale, facciale e prossemico. per esempio, una serie di dati significativi relativi alla storia formativa di uno studente. Sistema autore (Authoring tool) SMTP (Simple Mail Transfer Protocol) Applicazione software utilizzata per creare corsi in autoistruzione. Protocollo usato per trasferire la posta elettronica attraverso la rete. E' uno strumento che serve al progettista didattico per la creazione della struttura dei collegamenti ipertestuali e per la traduzione dello storyboard (vedi) in linguaggio Web. Tra i sistemi autore oggi più diffusi vi sono: Macromedia Authorware e Asymetrix Toolbook, Iconauthor, Knowledge Producer. E' un protocollo da server a server quindi, per poter leggere la posta tramite un client occorre un altro protocollo (vedi anche POP). Spam (o spamming) Tentativo di usare la rete come fosse un mezzo televisivo o radiofonico, inviando lo stesso messaggio (non richiesto) a più mailing list o newsgroup. E' considerato un atto di estrema maleducazione. Sono utilizzati prodotti di funzioni "antispam" che bloccano i messaggi non desiderati basandosi sul nome o sull'indirizzo del mittente, il titolo del messaggio o, in casi evoluti, sull'analisi del contenuto del messaggio (parole chiave). Sistemi di erogazione (vedi Erogazione e Delivery Systems) Sistema informativo Sistema è un insieme di parti collegate fra loro, che operano in maniera interrelata allo scopo di svolgere una determinata funzione o di produrre un determinato risultato. Anche i sistemi informativi, come tutti gli altri sistemi, sono costituiti da componenti (in genere distinte in componenti hardware e software). A seconda del livello di analisi adottato un personal computer può essere considerato un sistema informativo o un componente di un sistema informativo più ampio. A livello micro il personal computer può essere considerato un sistema costituito da componenti quali la tastiera, il monitor, la stampante. A livello macro lo stesso personal computer può essere un componente collegato con altri computer e dispositivi ad una rete interna, che a sua volta può essere considerata un componente collegato ad un sistema ancora più ampio, ad esempio Internet. Standard Normativa, raccomandazione. Si distinguono standard de iure o de facto: quelli "de iure" sono gli standard formalizzati da enti autorizzati di standardizzazione, p.e. l'ISO (International Organization for Standardization.). Gli standard "de facto" sono delle norme impostesi per diffusione e popolarità da un'industria. Stile di apprendimento Insieme delle modalità preferenziali secondo cui i diversi individui apprendono. Ogni individuo, infatti, adotta una specifica strategia di apprendimento indipendentemente dal compito assegnato. Lo stile di apprendimento può essere legato alle caratteristiche psico attitudinali dell'individuo, alla sua cultura, alla sua età, al tempo di cui dispone e può comprendere l'apprendimento per osservazione, l'apprendimento per azione, l'apprendimento per ascolto o per lettura. Quindi per sistema informativo possiamo intendere l'insieme dei soggetti, delle tecnologie, degli strumenti, dei dispositivi e delle regole-procedure che consentono il recupero, l'archiviazione, l'elaborazione, la trasmissione, ecc. di informazioni all'interno di un'organizzazione o fra un'organizzazione ed altre. Storyboard Sito Documento nel quale è specificato in dettaglio il contenuto delle singole unità che costituiscono il corso. È definibile anche come la "sceneggiatura" dettagliata del corso stesso all'interno della quale viene descritta la sequenza delle animazioni all'interno delle unità. Gruppo di documenti, file, immagini, suoni, database associati nell'ambito del World Wide Web. Gli elementi di un sito Web vertono generalmente su uno o più argomenti omogenei e sono collegati tramite collegamenti ipertestuali. La maggior parte dei siti Web hanno una home page come punto di partenza che spesso costituisce l'indice del sito. Story problem Si richede di risolvere un test o un esercizio presentato in forma di storia. L'allievo deve determinare quali elementi della storia sono rilevanti per la risoluzione, si utilizza con la finalità di facilitare il passaggio da concetti astratti a situazioni reali. Skill Management System Sistema basato su dizionari delle competenze e griglie di profili/competenze. Queste permettono di definire, per ciascuno studente, un quadro puntuale dei gap e degli obiettivi relativamente ad uno, o più, profili professionali target e di effettuare degli assessment in funzione di obiettivi personali. Streaming Tecnica di erogazione di materiali in rete basata su un flusso continuo di dati anziché sul completo scaricamento dei file dal server al client. L'utilizzo del flusso continuo permette di eliminare i tempi di attesa altrimenti necessari per scaricare i file (ad esempio audio Smart Card Card contenente un microprocessore capace di svolgere alcune funzioni e dotato di memoria. Può contenere, 212 o video) e di attivare forme di broadcasting (erogazione di audio o video) attraverso Internet. Synchronous Sincrona) Streaming audio/video Comunicazione nella quale partecipanti è simultanea. Trasmissione continua e ininterrotta tramite Internet di dati audio/video. Con questa tecnologia le immagini video compresse vengono inviate dal server direttamente a un computer e immediatamente decompresse e visualizzate dallo stesso. Communication (vedi l'interazione tra i Sysop (System Operator) La persona responsabile dell'operatività di un sistema, gestisce le politiche di abilitazione in stretto rapporto con le figure responsabili della gestione del progetto formativo o della community. Study guides Esegue attività pianificate dal System Administrator (anche se, spesso, queste due figure coincidono per le piccole organizzazioni). Strumenti utilizzati tipicamente da formatori a distanza per rinforzare punti trattati in lezioni face to face in aula o mediante altri sistemi di erogazione. Spesso includono esercitazioni, letture collegate e risorse addizionali che vengono messe a disposizione degli studenti. System administrator La persona responsabile dell'operatività del sistema informativo, gestisce le politiche di abilitazione in stretto rapporto con le figure responsabili della gestione del progetto formativo e/o della community. Garantisce i servizi di rete. Esegue attività pianificate di back up e aggiornamento di prodotti. (vedi Sysop). Subject-matter expert (SME) Figura professionale presente nelle attività di distance learning. Possiede una conoscenza approfondita riguardo ad uno specifico argomento, ad una competenza, o a uno specifico segmento del percorso didattico. Partecipa alla produzione di materiale didattico contribuendo in modo specifico alla definizione del legame tra competenza e moduli formativi. Può essere invitato a partecipare ad attività sincrone o asincrone al fine di portare un contributo tecnico in momenti di attivazione dei partecipanti all'attività formativa. Ha una buona conoscenza della lingua inglese e dimestichezza con la terminologia specifica. Utilizza i principali prodotti software per elaborare testi, dati e organizzare presentazioni. Ha formazione universitaria, e/o professionale specialistica. Tag Tipo di comando, racchiuso tra parentesi angolari, che costituisce l'elemento caratterizzante l'HTML (per es.: <h1>, </H1>, <IMG SRC="stella.gif">). Talk Protocollo che permette a due persone di comunicare in modalità sincrona (in tempo reale) scambiandosi dei messaggi immediatamente visualizzati sullo schermo del computer remoto. Se si desidera comunicare contemporaneamente con più di una persona, occorre usare IRC. Supporto del docente Tassonomia della distance learning Descrive la possibilità delle varie piattaforme e-learning di gestire il supporto offerto agli e-learner dai docenti e dai tutor. La figura mostra le relazioni tra le diverse metodologie di formazione a distanza: si noti come l'e-learning sia in realtà un sottoinsieme del distance learning. Per le singole definizioni, consultare le voci relative. Esempi: possibilità di porre domande, funzione di "alzata di mano", creazione di agende, condivisione di video, tastiera e applicazioni. Survey Tecnica di raccolta dati che consente di acquisire risposte omogenee ad una serie di specifiche domande. Può essere somministrata mediante intervista diretta o telefonica, questionari cartacei, formulari on line. Syllabus Tassonomia di Bloom Costituisce la carta d'identità di molti corsi erogati a distanza. (vedi Apprendimento - tassonomia di) Fornisce gli scopi e gli obiettivi didattici del corso, le descrizioni delle attività di studio, le letture di riferimento, i criteri di assessment, una panoramica dei materiali che lo studente deve affrontare per ogni giornata o per ogni sessione. Il syllabus deve essere il più completo possibile, in modo da garantire una guida permanente agli studenti, anche in assenza di contatti diretti con docenti o tutor (vedi anche Schedule). TCP (/IP) Protocol) (Trasmission Control Protocollo (vedi) di trasmissione dati che permette un trasferimento di bytes sequenziale. Il TCP stabilisce una connessione tra i due sistemi che intendono scambiarsi i dati. Successivamente, divide l'intero messaggio in frazioni di dati, chiamati "pacchetti", molto più agevoli 213 da gestire. I pacchetti vengono dal TCP numerati in maniera sequenziale di modo che il sistema ricevente possa riordinare i pacchetti e ricreare il messaggio originario. Normalmente il protocollo TCP funziona in abbinamento al IP ed è spesso identificato come TCP/IP. Test Specialist Persone che partecipano ad attività pianificate e svluppano il test design e il piano generale di test (criteri, requisiti, valori di riferimento, standard...). Definiscono, inoltre, i casi test al fine di ottenere un quadro veritiero delle condizioni di "corretto funzionamento" del sistema testato. Technology-based Learning Espressione usata frequentemente come sinonimo di eLearning. Thread L'andamento di una discussione in un forum o in una mailing list. Telecomunicazione Dal punto di vista etimologico "comunicazione a distanza" (il prefisso "tele" deriva infatti dal greco "têle" che significa "lontano"). Si identifica un thread quando un messaggio provoca delle reazioni e delle repliche, che a loro volta possono produrre reazioni e repliche. Sono state messe a punto varie tecniche per monitorare l'andamento di una discussione in rete e ricavarne indicazioni utili per una corretta gestione delle interazioni: tipicamente queste analisi evidenziano lo spessore della discussione innescata dal messaggio (numero di persone che reagiscono) e la profondità della stessa discussione (durata nel tempo). Più precisamente si è in presenza di un sistema di telecomunicazione se il trasferimento di informazioni nello spazio avviene mediante il trasporto di energia e non di materia. Sono quindi sistemi di telecomunicazione tutte quelle tecnologie che vanno dal telegrafo e, passando dal telefono, giungono fino alle comunicazioni satellitari. In tutti questi sistemi il trasferimento di informazione avviene attraverso il trasporto di flussi di energia come la corrente elettrica o le radiazioni elettromagnetiche, attraverso un mezzo che può essere fisico (un cavo) o immateriale (lo spazio in cui si propagano le onde radio). Uno dei vantaggi più importanti dei sistemi di telecomunicazione è la velocità di trasmissione (l'energia infatti viaggia molto più rapidamente della materia). TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) Versione italiana, poco utilizzata, di ICT (vedi) TIFF (Tag Image File Format) Formato di file per memorizzare immagini tipicamente acquisite tramite scanner. Teleconferenza Conferenza tra più individui, i quali sono impegnati nello stesso momento ma non nello stesso luogo. È possibile sia la conferenza basata sulla trasmissione di soli testi scritti sia la conferenza basata sulla trasmissione di immagini e suono (audio-video conferenza). TMS (Training Management System) Strumento di gestione delle attività didattiche legate all'utilizzo di aule tradizionali. Consente di gestire aule, docenti, materiali didattici, iscrizioni degli studenti. Topic Teledidattica (tele-learning) È un argomento oggetto di discussione all'interno di un forum online o di un gruppo di discussione. Posto l'argomento, i componenti di una classe virtuale o gli iscritti a una comunità virtuale possono decidere di intervenire o contribuire con nuovi messaggi o replicando ai messaggi di altri (reply). Essere off-topic, ovvero non attenersi all'argomento in discussione, è una delle più frequenti violazioni della netiquette. Modalità didattica che utilizza per l'erogazione di eventi formativi tecnologie quali la videoconferenza (vedi) o la televisione satellite (vedi business television) consentendo così la comunicazione sincrona fra docente e allievi. Terminale Dispositivo che consente di inviare comandi e dati ad un computer remoto. Come minimo, è costituito da una tastiera e da uno schermo ma spesso viene usato un personal computer con un programma di emulazione terminale. Tracking (tracciamento) Indica la registrazione del percorso formativo di un soggetto all'interno di un sistema di gestione della formazione. La visualizzazione del tracking permette al tutor on-line (vedi) di monitorare costantemente l'attività didattica dei suoi studenti. Test Attività pianificata e strutturata che, nell'ambito di una attività formativa, è finalizzata alla valutazione del raggiungimento di obiettivi quali quelli relativi all'acquisizione di competenze, di conoscenze, di abilità, di comportamenti e stili. Le modalità di valutazione e gli strumenti di rilevazione possono essere assai differenti e collegate alla tipologia di obiettivo formativo. Train the trainer (TTT) Sessioni formative facilitate dallo sviluppatore di un corso, che servono a preparare gli istruttori che a loro volta dovranno erogare lo stesso corso. Tutor di processo 214 Il riferimento dello studente e della Classe virtuale nello sviluppo del percorso formativo. Facilita l'accesso ai diversi ambienti didattici e alla conoscenza disponibile, valuta l'efficacia delle soluzioni proposte per la fruizione dei contenuti. nome del documento o del file (che indica dove si trova la pagina all'interno del server o sito). Usabilità Secondo lo standard ISO 9241, l'usabilità è la misura in cui un prodotto può essere usato da utenti per raggiungere obiettivi specifici con efficacia, efficienza e soddisfazione in un certo contesto di uso (Paternò, 2001). Questa definizione è generale, tuttavia uno dei campi più significativi di applicazione del concetto è proprio quello della progettazione e dell'uso di interfacce software. Per esempio, un sito Web usabile è un sito che soddisfa i bisogni informativi dell'utente finale, permettendogli facilità di accesso e navigabilità e consentendo un adeguato livello di comprensione dei contenuti. Tutor on line Figura di supporto all'apprendimento che assiste gli allievi nella fase di fruizione dei corsi on-line attraverso diversi strumenti di comunicazione, generalmente asincroni, anima i forum e collabora al monitoraggio del percorso formativo attraverso la redazione e la consultazione dei report di avanzamento. Può essere di contenuto, quando in qualità di esperto della materia risponde ai quesiti degli allievi, oppure di metodo, quando la sua funzione è limitata a facilitare i processi di apprendimento e sostenere la motivazione degli allievi (vedi anche Mentor). User interface (vedi Interfaccia utente). Tutoriale User Id Serie di informazioni presentate in un formato didattico. Una sigla che identifica univocamente un utente in un sistema. Tutored video instruction (tvi) Tipicamente, va specificato all'atto del login, insieme ad una password. Sistema di erogazione di contenuti didattici che utilizza essenzialmente dei videotape, le cui sequenze e tempi di presentazione sono gestiti da un tutor, che tra una sequenza e la successiva può rispondere a domande dei suoi studenti e fornire feedback. UMTS (Universal Telecommunications System) Valori Essi costituiscono gli obiettivi verso cui tende un individuo, rappresentando, in altri termini, i principi, gli ideali e le esigenze che orientano le azioni (in che cosa credo?). L'apprendimento dei valori avviene attraverso un processo che prende il nome di socializzazione primaria (rapporti con famiglia e parenti più prossimi) e secondaria (contatto con la scuola ed altre strutture educative). Si può affermare che soltanto tra i 15 e i 18 anni il singolo cominci a strutturare una gerarchia di valori abbastanza stabile e complessa. Mobile E' la tecnologia che consente agli apparati di telefonia mobile, oltre l'accesso alla rete telefonica, anche la connessione alla rete Internet con una velocità di trasferimento da 144Kbps (vedi bps) a 2 Mbps. La tecnologia UMTS si propone come sostitutiva di quella GSM (vedi).Uniform Resource Locator (vedi URL). Valutazione Unità o Unità didattica Processo di raccolta di informazioni da utilizzare come guida per prendere decisioni. E' la quinta fase del modello ISD (vedi Instructional System Design). Il suo scopo è quello di determinare il valore e l'effettività della formazione effettuata. Il modello di Kirkpatrick, il più utilizzato nel campo della formazione, identifica quattro livelli di cambiamento che possono avvenire come risultato di un intervento formativo. Componente di un modulo (vedi), progettata per consentire l'acquisizione di una o più conoscenze o competenze chiave all'interno di un dato modulo didattico. E' sviluppata secondo una serie di obiettivi didattici intermedi ai quali sono dedicati gli specifici learning object (vedi) costituenti l'unità. Università virtuali Livello 1: Reazione (misura, solitamente con un questionario, la soddisfazione degli allievi al termine dell'intervento). Università le cui strutture educative hanno sede in Internet. Livello 2: Apprendimento (misura, solitamente per mezzo di pretest e post-test, l'apprendimento dei contenuti da parte degli allievi). URL (Uniform Resource Locator) Indirizzo di una pagina su Internet. È costituito da tre parti: il nome del servizio (ad esempio "http://" che rappresenta il servizio Hyper Text Transfert Protocol (vedi), il nome del server o del sito (che inizia normalmente con "www" e finisce con un suffisso che ne indica il tipo ad esempio ".com" se commerciale, ".edu" se scolastico/universitario, ".it" se italiano) e il Livello 3: Cambiamento di comportamento (misura, solitamente attraverso l'osservazione, l'uso sul lavoro delle nuove conoscenze o abilità). Livello 4: Ritorno dell'investimento (misura l'impatto della formazione sui risultati aziendali). 215 con un commento audio/video. Le videolezioni possono far parte di un programma formativo integrato e tracciabile su piattaforme LCMS (vedi). Valutazione del potenziale Processo o Area di Attività utilizzato, nell'ambito della funzione di gestione delle risorse umane, per la gestione delle carriere interne all'organizzazione. È finalizzato ad identificare quali soggetti, fra i candidati ad un avanzamento di carriera, possiedono caratteristiche psicologiche e competenze tali da metterli nelle condizioni di ricoprire con maggiori probabilità di successo la nuova posizione. Si tratta di un'attività che si svolge con il supporto di diversi strumenti (es. colloqui, test, simulazioni, ecc.) ed in diverse situazioni (individuali o di gruppo). Si tratta di un'attività concettualmente e tecnicamente analoga alla selezione in ingresso, dalla quale si differenzia per riguardare, come destinatari, non persone esterne all'organizzazione, che si candidano a farne parte, ma persone già inserite che si candidano a progressioni di carriera (verticali o orizzontali). Si tratta di un processo attivato normalmente in aziende di medio-grandi dimensioni. Video on Demand (VoD). Letteralmente "video su richiesta", è una forma sofisticata di "pay per view" che fornisce un grado di interattività notevole, in quanto offre servizi televisivi a "schedulazione libera", ossia svincolata da una rigida programmazione temporale. Questo consente all'utente di attingere direttamente ad un "magazzino" di programmi organizzato, fruendo del prodotto prescelto al momento desiderato, attivando e sospendendo la visione come se stesse utilizzando un videoregistratore. Virtual Classroom (vedi Aula virtuale) Virtual learning Letteralmente "apprendimento virtuale". È una forma di e-learning basata su simulazioni al computer (in aula o online), vale a dire su casi elettronici interattivi che riproducono le situazioni tipiche di un contesto lavorativo. I discenti durante lo svolgimento devono decidere tra azioni alternative con le quali determinano gli scenari successivi. In questo modo è possibile ad esempio simulare in tre giorni sviluppi aziendali che nella realtà si verificherebbero in tre anni di lavoro. La chiave di volta dell'apprendimento sta nel prendere una decisione sbagliata (generando un "incidente critico") e vederne i possibili effetti. Valutazione formativa Strumento del progetto formativo, attraverso il quale è possibile apportare tutte le modifiche che si rendono necessarie in itinere. Si parla di valutazione formativa solo se la conoscenza dei risultati viene utilizzata dal docente per individuare cosa non ha funzionato sul piano didattico, per orientare lo sviluppo delle attività scolastiche successive. Valutazione sommativa Valutazione eseguita dopo lo sviluppo di un progetto, usata per misurare l'efficacia della formazione nella soddisfazione del bisogno formativo, e il ritorno sugli investimenti di un programma formativo. Virus Un programma con la capacità di riprodursi da un computer ad un altro, all'insaputa del suo utilizzatore. Al verificarsi di determinati aventi, può rivelare la sua presenza causando inconvenienti più o meno disastrosi sul computer su cui è in esecuzione. VBT (Video Based Training) Sistema di erogazione (vedi Delivery Systems) basato unicamente sull'utilizzo di videotape. VPN (Virtual Private Network - Reti private locali) Videoconferenza Strumento di comunicazione che consente un'interazione a due vie sia audio che video. Le comunicazioni sono trasmesse appoggiandosi alla linea telefonica, grazie all'uso di un codec (dispositivo che codifica e decodifica i segnali audio e video in uscita e in entrata). Le attrezzature comunicano attraverso la linea ISDN (vedi) e sono conformi allo standard H320; la velocità di trasmissione dei dati varia a seconda del numero di linee ISDN collegate. Una rete i cui nodi sono collegati a cavi pubblici. La qualità delle immagini e del suono è inferiore a quella delle trasmissioni via satellite (vedi business television), ma le spese di equipaggiamento e di trasmissione sono notevolmente ridotte. WAN (world area network) - reti geografiche (vedi Internet) W3C E' il consorzio internazionale sorto per sviluppare gli standard per il Web. La missione del W3C è di indirizzare le potenzialità del World Wide Web, sviluppando protocolli e linee guida che assicurino al Web una continua crescita nel tempo. Rete estesa o rete geografica che collega tra loro più LAN (vedi). Videolezione Una WAN può coprire distanze che vanno dai pochi chilometri di un'area metropolitana fino alle distanze intercontinentali delle grandi reti aziendali e finanziarie. Prodotto formativo fruibile via Web in maniera asincrona (vedi comunicazione asincrona) caratterizzato da un'alta componente di multimedialità (vedi). La videolezione offre al docente la possibilità di combinare una presentazione di contenuti (sotto forma di slide) 216 WAP (Wireless Application Protocol) Whiteboard Protocollo (vedi) di trasmissione dati che consente l'accesso ad Internet tramite telefono cellulare. Lavagna elettronica che permette ai learner in una classe virtuale di vedere ciò che un docente scrive o disegna. Viene anche detta smartboard o electronic whiteboard. WBT (Web Based Training) White Pages Prodotti multimediali per l'apprendimento che utilizzano in parte le potenzialità di multimedialità e interattività offerte dalla digitalizzazione e dalle reti. L'elemento predominante nella presentazione dei contenuti è il testo, corredato a volte di grafici e immagini. "Pagine gialle" di Internet, cioè database contenenti informazioni sugli indirizzi degli utenti. Naturalmente, è impossibile che database del genere possano essere unici e tanto meno completi. Wireless Web Si riferisce a comunicazioni che normalmente avvengono attraverso frequenze radio e senza l'utilizzo di fili. (vedi World Wide Web) Web-based training Workbooks Modalità di formazione a distanza che sfrutta le possibilità di interazione in tempo reale tramite il web con l'assistenza di tutor e docenti. Con questo termine si indicano anche i singoli corsi autodidattici, erogati via web. Strumenti didattici utilizzati in un contesto di formazione a distanza. Il tipico formato di un workbook prevede una panoramica sui contenuti, il corpo dei contenuti veri e propri, una o più esercitazioni o casi di studio per consentire agli studenti di far pratica sui temi chiave, uno o più test finali di autovalutazione. In aggiunta possono esserci dei punti di feedback, dei rimandi ad approfondimenti o dei salti condizionati dai risultati dei test che consentano agli utenti di approfondire eventuali argomenti non completati con profitto. Web Books Libri utilizzabili in rete. Contengono pochissimo video e audio ma sono fortemente strutturati per consentire agli utenti di navigare con semplicità e velocemente. Web browser Workgroup Applicazione software (o grafica o di solo testo) che consente di esplorare il contenuto del world wide Web (WWW). Esempi: Spry Mosaic, Netscape Navigator e Microsoft Internet Explorer. Modalità di lavoro che consente, attraverso una rete di computer, di scambiare o aggiornare insieme a più persone informazioni come fogli di lavoro, archivi e documenti, grazie all'utilizzo di un software specifico denominato "groupware". Webcast Letteralmente web + (broad)cast, la trasmissione o la registrazione di un evento su web. E' un sistema efficace per inviare audio, video e slides contemporaneamente a più persone collegate attraverso un ambiente web. Workshop Gruppo di lavoro o seminari di studi inseribili all'interno di percorsi formativi. Workspace (Area di lavoro personale) Le piattaforme di e-learning normalmente mettono a disposizione degli studenti registrati un'area di lavoro chiamata Personal Workspace che presenta i corsi e le attività di studio collegate cui sono iscritti. Web Lectures Costituiscono la forma più semplice dei CBT. Con le Web lectures si può erogare un'istruzione passiva mediante l'utilizzo di grafica semplice e di testo - ad esempio presentazioni Powerpoint o Freelance, accompagnate da audio streaming. World Wide Web (WWW o W3 o Web) Acronimo di World Wide Web, è un sottoinsieme di risorse Internet basato sul protocollo di trasferimento dati http (vedi) navigabile in forma di ipertesto (vedi). Molto spesso viene fatto coincidere con Internet stessa, mentre ne è solo una parte. Possono essere utilizzate per diffondere informazioni a grandi quantità di utenti, nella stessa forma in cui sono state inizialmente presentate ad un piccolo gruppo. Webmaster WYSIWYG (What You See is What You Get) Persona responsabile della gestione tecnica di un server Web. La si può contattare per malfunzionamenti tecnici riguardanti il sito di cui è responsabile. Modalità di visualizzazione dei documenti tipica di una interfaccia grafica, che permette all'utente di visualizzare a video ciò che si otterrà in stampa. Nei software utilizzati per la produzione di materiale didattico (authoring tools) questa funzione si riferisce soprattutto alla possibilità, di "vedere" in anteprima quale sarà il Web server Programma che, su richiesta, mette a disposizione pagine Web. 217 risultato di comandi, istruzioni, macro utilizzate per realizzare una sequenza di studio, che vedranno gli studenti sul loro computer. XML (Extensible Markup Language) Metalinguaggio universale sviluppato dal World Wide Web Consortium (W3C) nel 1998 che permette di creare dei linguaggi personalizzati di markup. In XML le informazioni specifiche di un'applicazione sono contenute all'interno di "tag", marcati da parentesi < >, che descrivono il contenuto di un documento. Ogni tag definisce una tipologia di elemento e, delimitando con tag ogni singolo dato, si è in grado di comprenderne la struttura anche se non se ne conosce l'applicazione che l'ha generata. I dati presenti nel linguaggio sono autodescrittivi, e possono essere compresi ed elaborati da più utenti. Inoltre essi possono essere gestiti anche in futuro quando le applicazioni che li hanno generati saranno diventate obsolete. XML, quindi, si caratterizza per la semplicità con cui è possibile scrivere documenti, condividerli e trasmetterli nel Web e permette di superare il grosso limite attuale del Web, che è quello della dipendenza da un tipo di documento HTML, singolo e non estensibile. L'estensibilità è una caratteristica peculiare dell'XML, in quanto è possibile per i programmatori riutilizzare le tipologie didocumenti XML esistenti semplicemente estendendole con nuovi tag, lasciando che gli elementi chiave del documento originale rimangano comprensibili da tutti gli utilizzatori. ZIP Formato di compressione file più diffuso al mondo, originariamente sviluppato da Phil Katz, i cui programmi PKZip e PKUnZip effettuano, rispettivamente, il lavoro di compressione e di decompressione. 218