Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Definizioni -1. architettura bioclimatica -2. architettura ecologica – green architecture -3. bioedilizia o architettura bioecologica – baubiologie -4. bioarchitettura Ugo Sasso, “Bioedilizia e bioarchitettura”, in AA: VV., Costruire sostenibile, Alinea, Firenze, 2001 Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Architettura bioclimatica Il manufatto “climaticamente responsabile” è da sempre presente nella storia dell’uomo, come dimostrano sia l’architettura tradizionale delle regioni caratterizzate da climi estremi, sia elementi formali e tecnici consolidati nel patrimonio tradizionale di ogni luogo – il portico, lo sporto del tetto, le torri del vento, i sistemi ipogei per raffrescare o riscaldare l’acqua o l’aria provenienti dall’esterno, …. A seguito della crisi petrolifera mondiale, nei primi anni ’70, iniziano a farsi avanti i primi tentativi di progettazione in funzione del clima, particolarmente attenta allo sfruttamento delle fonti naturali di energia. Le prime realizzazioni – la casa “attiva” – impiegavano le tecnologie solari – collettori solari e pannelli captanti – in seguito, con la casa “passiva”, si passò a impieghi di sistemi di captazione delle radiazioni solari – superfici captanti e serre, controllo e gestione dei moti convettivi dell’aria, muri Trombe, … – integrati a componenti in grado di conservare l’energia – masse di accumulo, coibentazione termica maggiorata, … Oggi, per architettura bioclimatica si intende un’architettura in grado di controllare ogni parametro climatico e ogni valore ambientale, utilizzando sistemi di raffrescamento naturali, sistemi integrati di captazione e protezione solare, apparati tecnici per lo sfruttamento controllato della luce naturale all’interno, … Ugo Sasso, “Bioedilizia e bioarchitettura”, in AA: VV., Costruire sostenibile, Alinea, Firenze, 2001 Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Architettura ecologica – green architecture Architettura “ambientalmente responsabile”. E’ un’espressione di origine anglosassone che accoglie molte delle problematiche bioclimatiche ma che essenzialmente imposta la qualità architettonica e urbana sulle questioni di salubrità. In questo è supportata da ricerche sviluppate negli Stati Uniti, in Gran Bretagna – vedi la green architecture – e a livello di alti Organismi internazionali, a partire dagli anni ’70, sulle cause dell’inquinamento interno degli edifici. Oggi le tematiche specifiche sono riferite a: inquinamento indoor; ciclo di vita dei materiali e dei componenti; comportamento energetico degli edifici e delle soluzioni tecnologiche; valutazione eco–economica delle varie fasi del processo edilizio e del suo impatto sull’ambiente; riuso e riciclaggio dei materiali; ricerca di materiali e soluzioni alternative rispetto a sostanze rivelatesi dannose alla salute e all’ambiente. Sono trascurate le componenti psicologiche, filosofiche e umanistiche. Per effetto della Conferenza ONU sullo Sviluppo Sostenibile, nel 1992, l’espressione “architettura ecologica” tende ad essere sostituita da “attività costruttiva sostenibile”, nel rispetto anche degli aspetti socioeconomici contenuti nel concetto di sviluppo sostenibile. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Bioedilizia o architettura bioecologica – baubiologie E’ una definizione che in Italia è stata introdotta dall’Associazione Nazionale Architettura Bioecologica e che, abbracciando tutti i concetti prima espressi, traduce al meglio quello che i Paesi di lingua tedesca, pionieri in questo modo di intendere l’architettura, chiamano Baubiologie. Rivendica l’idea che l’involucro edilizio sia assimilabile ad una terza pelle che, come accade per l’uomo, deve mantenere un equilibrio con il cosmo. Questa concezione è supportata da alcuni studi, per lo più non riconosciuti dalla scienza ufficiale, sul ruolo esercitato delle forze elettromagnetiche naturali presenti nella terra e nel cosmo sullo sviluppo della vita, sull’incidenza dell’elettromagnetismo sulla salute umana, sulle relazioni tra salute e abitazione, sulla rabdomanzia e il Feng–Shui. Sono recuperati i temi dell’architettura organica ispirata alle teorie antroposofiche di Rudolf Steiner e del regionalismo vernacolare per rivalutare le tecnologie costruttive della tradizione. Oggi è posta particolare attenzione, oltre che agli effetti dannosi dei materiali sintetici impiegati in edilizia, alle conseguenze negative dovute all’emissione di radon in prossimità o all’interno dei luoghi abitati. “Il merito principale dell’idea biologica è quello di aver spostato l’accento dall’oggetto costruito all’uomo che lo abita”. I risultati di questo approccio sono confluiti in una ricca manualistica di tipo prescrittivo, soprattutto in lingua tedesca, per la scelta dei materiali e delle tecnologie più biocompatibili. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Bioarchitettura Il termine è stato coniato da un’associazione nazionale – l’Istituto nazionale di bioarchitettura INBAR – nel 1987. In esso confluiscono i temi dell’architettura ecologica e della bioedilizia. L’obbiettivo della bioarchitettura è quello di riportare l’edificio entro un corretto rapporto con il luogo, in ogni sua accezione di territorio naturale e antropico, ampliando la visione ecologica sulla base di considerazioni storiche e antropologiche. Combatte l’uniformità tipologica. Propugna l’osmosi con l’esterno. Suggerisce l’uso di materiali naturali. Propone bassi indici di fabbricazione. Privilegia la tutela di singoli nuclei di popolazione rispetto a soluzioni di più vasta scala. “Considerando la casa, la città, il territorio, quali organismi, la Bioarchitettura rifiuta di ridurne la complessità alla sommatoria dei diversi componenti costitutivi: così come un essere vivente è qualcosa di diverso e di più dei suoi elementi, anche lo spazio edificato – in quanto organizzato e portatore di significati e memorie – è nella sostanza qualcosa di diverso (non quantificabile?) rispetto alla giustapposizione razionale dei suoi pezzi.” La Bioarchitettura si appella alla scienza ma anche a tutte quelle discipline, non riconosciute dal mondo scientifico ufficiale, che hanno fornito nei secoli strumenti culturali e di conoscenza rivelatisi idonei a risolvere problemi progettuali e ambientali. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Progettazione integrata-integrale Se si vogliono efficacemente introdurre le tematiche ambientali nel campo delle costruzioni, è necessario che tutte le discipline interessate convergano su obiettivi comuni. L’approccio globale interdisciplinare della progettazione integrata consente di razionalizzare tutti gli aspetti del progetto combinando metodologie tradizionali e innovative. Il comfort degli utenti, il rispetto dei luoghi, la gestione dell’acqua e dell’energia e il controllo dei costi sono tutti elementi che vengono tenuti in considerazione. Oltre a limitare gli impatti sull’ambiente, questo approccio ha anche una dimensione sociale: l’utente può essere coinvolto tanto nella fase progettuale quanto in quella di costruzione. Dominique Gauzin-Müller, Architettura sostenibile. 29 esempi europei di urbanistica, qualità ambientale, sviluppo sostenibile, Edizioni Ambiente, Milano, 2003. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Biblioteca, Herten, Germania. L’edificio è chiuso superiormente da una grande copertura vetrata apribile e dotata di collettori solari. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Biblioteca, Herten, Germania. Nella rotonda sono state collocate piante subtropicali per aumentare i livelli di ossigeno, garantire assorbimento acustico e ombra nelle giornate soleggiate. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Biblioteca, Herten, Germania. Vista del lato del tamburo, sopra. Pianta del piano terra, sotto. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Ostello dello Youth Educational Insitute, Windberg, Germania. L’edificio, progettato da Thomas Herzog, ricorre a soluzioni tecniche evolute per ottimizzare il guadagno termico durante la stagione invernale: la parete a sud è dotata di un particolare strato isolante traslucido detto translucent thermal insulation che, inserito tra una lastra di vetro e una parete in mattoni, favorisce l’accumulo di calore. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Ostello dello Youth Educational Insitute, Windberg, Germania. Sezione trasversale. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Ostello dello Youth Educational Insitute, Windberg, Germania. Facciata orientale con il blocco degli alloggi rivolto a sud, a sinistra. Planimetria generale: l’ostello è indicato con il numero 2 e si trova a est dell’antico monastero. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Ostello dello Youth Educational Insitute, Windberg, Germania. Immagini dei TIM (translucent thermal insulation). Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Edifici residenziali Gneis Moos, “generatori di energia”, Salzburg, Austria. L’autore G. W. Reinberg inserisce serre solari a sud e collettori solari in copertura. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Edifici residenziali “Gneis Moos”, Salzburg, Austria. A destra, planimetria generale. A sinistra, Vista delle serre solari a sud. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Quartiere solare, Salzburg-Gneis, Austria Oggetto Quartiere solare di 6 edifici Luogo Salzburg-Gneis Progetto Architetto Georg W. Reinberg Risparmio energetico Circa 35% del fabbisogno di calore (acqua sanitaria e riscaldamento) coperto da sistemi solari attivi Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Orientamento Il quartiere è rivolto a sud verso le montagne; gli edifici sono rivolti verso il sole ed il della Moor. Due edifici ad est delimitano il progetto rispetto alla frammentaria edilizia confinante. paesaggio Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Differenziazione altezze Gli edifici presentano altezze differenziate in modo da permettere agli ultimi piani di ciascun fabbricato la vista sulla città. Grazie a queste altezze differenziate, la luce del sole può raggiungere meglio le facciate sud. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Guadagno solare passivo Gli edifici con orientamento nord-sud (ad eccezione dell’edificio con collettori) sono concepiti in modo tale che la parte più alta guardi a sud (tetti a pulpito) riducendo così l’ombreggiamento degli edifici circostanti. In Inverno può essere sfruttata la quasi totalità della radiazione termica incidente sul lotto. Il guadagno solare avviene attraverso vetrate a sud (diretto) e attraverso giardini d’inverno (indiretto) Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Giardini d’inverno in alcuni edifici sono alti due piani, accoppiati ogni due unità abitative (Edifici 1,3,4) in altri edifici occupano tutto il fronte sud (Edificio 2) Per gli edifici a schiera, orientati est-ovest, sono posizionati sul tetto (Edifici 5,6) Per l’aerazione automatica degli ambienti, l’aria fresca viene immessa attraverso i giardini d’inverno, in modo che la temperatura venga mitigata naturalmente. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Guadagno solare attivo I collettori solari si trovano sul tetto dell‘edifico più a nord e costituiscono, senza interruzioni, l‘intera superficie del tetto a sud. (Superficie collettori solari: 410 mq; cisterna per l’acqua 100mc) La fornitura di calore avviene mediante centrale di teleriscaldamento, mentre circa il 35% del fabbisogno totale (acqua calda sanitaria e riscaldamento) viene coperto ai sistemi solari attivi) Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Edificio 3 Questo corpo edilizio è differenziato a sud con aggetti progressivi. In tal modo può essere ridotta verso l’alto la distanza dal lotto 2, così come la distanza dal lotto 4 (maggior distanza del piano superiore dal piano terra dell‘edificio retrostante). Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Edificio 3 Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Edifici 5 e 6 Dal momento che per tali edifici non è possibile alcun soleggiamento attraverso la facciata sud, per lo sfruttamento termico dell’energia solare è stata progettata la superficie di copertura. I giardini d’inverno sono quindi disposti sul tetto. La luce piove dall’alto e la zona giorno è divisa dal piano superiore con una vetrata. I giardini d’inverno servono anche per la ventilazione naturale all’interno degli edifici. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Orientamenti Ci si riferisce al concetto di sviluppo sostenibile nella sua accezione generale (Brundtland) e nella sua specificazione attraverso l’Agenda 21 – linee guida internazionali e locali. Più precisamente si pone attenzione a: • Materiali impiegati nei sistemi tecnologici 1. LCA (Life Cycle Assessment). La definizione più ricorrente e più condivisa di LCA è quella data dalla Society of Environmental Toxicology and Chemistry (SETAC) e oggi codificata nella norma ISO 14040, secondo la quale l’LCA “è uno strumento atto a valutare i carichi ambientali associati a un prodotto, processo o attività attraverso l’identificazione e la quantificazione dell’energia, dei materiali usati e dei residui rilasciati nell’ambiente, includendo l’intero ciclo di vita del prodotto, processo o attività (estrazione e trattamento delle materie prime, fabbricazione, trasporto e distribuzione, uso, riuso, manutenzione e smaltimento finale).” 2. Caratteri prestazionali Comportamento termoigrometrico Capacità di isolamento acustico …. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Orientamenti • Risparmio energetico per gli usi domestici: riscaldamento–raffrescamento; cucina; illuminazione e altri elettrodomestici • Aspetti bioclimatici Rispondenza dell’organismo edilizio ai bisogni di confort ambientale interno in relazione alle condizioni climatiche esterne 1. orientamento 2. compattezza: rapporto superficie/volume 3. protezione estiva dalle radiazioni solari 4. protezione invernale dal freddo e dagli agenti atmosferici 5. sistemi di captazione delle radiazioni per la produzione di energia 6. soluzioni di involucro per l’ottimizzazione del rapporto tra interno ed esterno … • Gestione dei rifiuti e delle acque reflue Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Progettazione sostenibile Il concetto di sostenibilità fu introdotto per la prima volta nel 1987 da Gro Harlem Bruntland, nel rapporto “Our Common Future”, presentato alla 42° sessione plenaria delle Nazioni Unite, per indicare un tipo di sviluppo economico ampiamente compatibile con le necessità sociali e ambientali, sia nei sistemi locali che nella sua dimensione globale. In particolare, si attribuisce l’aggettivo sostenibile a tutte quelle attività che riconoscono all’ambiente un limite di capacità sia nel fornire risorse sia nell’assorbire i rifiuti prodotti dall’azione dell’uomo – carryng capacity – e che mirano al soddisfacimento dei bisogni attuali senza compromettere la potenzialità delle generazioni future. In questo senso, il concetto di sviluppo sostenibile è fortemente legato alla riduzione della quantità di risorse - materia ed energia – impiegate durante il ciclo di vita di ogni manufatto, dalla sua produzione alla dismissione finale. La p. s. recepisce il concetto di sostenibilità finalizzando l’atto progettuale alla definizione di un organismo rispondente oltre alle valenze morfo-funzionali che permettono la completa fruibilità dell’edificio anche ai criteri di risparmio energetico e contenimento dei materiali ad alto impatto ambientale – non riciclabili; ad elevato consumo di energia primaria; non idonei alla salubrità degli spazi confinati. L’approccio alla p. s. è rintracciabile in alcune esperienze del passato che, pur scollegate tra loro per cronologia, luogo e connotazione formale, presentano la ricorrenza di alcuni temi comuni associabili al vasto ambito della sostenibilità nella sua accezione sociale e ambientale. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Tra queste, sono da ricordare tutte le espressioni di architettura “socialmente consapevole” nate nell’Europa social democratica del secondo dopoguerra, dirette discendenti delle esperienze svedesi di Alvar Aalto o inglesi delle Arts and Craft, per dare una risposta di alto contenuto sociale e comunitario – ad esempio con la realizzazione di comunità di mutuo soccorso e morfologie urbane per unità di vicinato - alle impellenti esigenze di ricostruzione. Il benessere socio-culturale e l’autosufficienza rurale ricercate da Hassan Fathy nella pubblicazione di Architecture for the poor e nella realizzazione del villaggio di Gourna per una comunità di contadini egiziani costituiscono un altro significativo esempio di p. s. Altri prodromi si possono rintracciare nelle opere di Buckminster Fuller basate su un approccio tecnico fantasioso che mira alla riduzione di materia per ottenere il massimo impiego dal minimo consumo. Analogamente, Frei Paul Otto risolve sistemi strutturali adottando il minimo quantitativo di energia e di materia; Cedric Price, negli anni Sessanta, progetta nuovi spazi rigenerando risorse e strutture preesistenti per sfruttarne la potenziale capacità trasformativa e il patrimonio di materia ed energia in esse contenuti. Un’esperienza tra le più significative tra quelle che precedono la formalizzazione del concetto di sostenibilità è rappresentata dall’Autarkic House progettata e realizzata, negli anni Settanta, da Alex Pike, in collaborazione con gli studenti di Architettura dell’Università di Cambridge, come modello di autosufficienza energetica, ottenuta mediante il ricorso a sistemi solari attivi e passivi, alla forza eolica e alla biomassa degli scarti organici. Oggi, la p. s. si esprime attraverso tendenze molto diversificate tra loro ma riconducibili ad alcuni fondamentali filoni (D. Gauzin-Müller, L’architecture écologique, 2001): il “low tech”, l’“high tech”, l’“umanesimo ecologico”, l’“ecologia democratica e sociale”, il “minimalismo ecologico”. Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Al “low tech” appartengono tutte quelle esperienze fondate sul ricorso a tecnologie elementari, locali e utilizzabili in processi di autocostruzione: la tecnologia del legno (v.), della terra cruda (v.) e tutte le tecnologie tradizionali che impiegano materiali del luogo semilavorati permettono con semplici conoscenze di base la realizzazione di edifici, anche di complessa morfologia, e favoriscono la progettazione partecipata. Le realizzazioni di Lucien Kroll in Belgio, di Peter Hübner in Germania, di Sverre Fehn in Svezia sono alcuni esempi rappresentativi. L’“high tech” è riconducibile ai canoni della p. s. in quei suoi virtuosismi tecnologici finalizzati al raggiungimento del risparmio energetico in relazione ad alte prestazioni di confort ambientale: in particolare, le assunzioni di impegno da parte di alcuni architetti europei – Norman Foster, Thomas Erzog, Renzo Piano, Francoise Helene Jourda e Gilles Perraudin, Richard Rogers, Frei Paul Otto, i più noti – nel documento READ (Renewable Energies in Architecture and Design) testimonia la centralità del tema energetico e del consumo di materia connesso alla realizzazione e gestione del manufatto edilizio. Tra queste due tendenze estreme è possibile collocare altre posizioni meno connotate oscillanti tra un approccio ibrido – l’“umanesimo ecologico” - che abbina, libero da condizionamenti culturali, materiali tradizionali a prodotti e soluzioni tecniche innovative; un approccio particolarmente finalizzato al soddisfacimento della dimensione sociale del fare architettura - “ecologia democratica e sociale” -; infine, il “minimalismo ecologico”, riconducibile ad una nuova generazione di architetti e ingegneri, che rappresenta un approccio attento agli elementi costituitivi - formali e funzionali - del progetto entro i quali integra, spesso nascondendola, la valenza ambientale (Baumshlager & Eberle). Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Adalberto Libera, Casa Malaparte, Capri, 1938 Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Alexander Pike, The Autarkic House, Cambridge, 1971-79 Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Herb Greene, The Prairie House, Norman, oklahoma, 1961 Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Herb Greene, The Prairie House, Norman, oklahoma, 1961 Corso di Laurea in Tecniche dell’edilizia Laboratorio di Costruzione IA SOSTENIBILITA’ E ARCHITETTURA Agnese Ghini Bibliografia AA. VV., Costruire sostenibile, SAIE, Alinea, Firenze, 2000 AA:VV:, Costruire sostenibile il Mediterraneo, SAIE, Alinea Editrice, Firenze, 2001 AA. VV., Qualità urbana, casa, benessere. 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