Polarizzazione del BJT Il circuito di polarizzazione, o circuito DC, serve per imporre il punto di lavoro del BJT quando il segnale in ingresso è nullo Per un BJT utilizzato come amplificatore, spesso il punto di lavoro è al centro della regione attiva Il circuito DC dovrebbe garantire il più possibile : - la stabilità del punto di lavoro al variare della temperatura - l’indipendenza del punto di lavoro dalle caratteristiche del BJT - che il BJT non esca dalla regione attiva in presenza dei segnali variabili In questo modo le proprietà dell’amplificatore risulteranno stabili Elettronica I - A.A. 2010/2011 Fissare il punto di lavoro di un BJT significa innanzitutto fissare il valore della IB (e dunque della IE e della IC), facendo attenzione a che il dispositivo lavori in regione attiva Tentare di fissare la VBE non è in generale conveniente a causa della relazione esponenziale fra IC e VBE (piccoli errori sulla VBE indurrebbero grandi errori sulla IC) Fissare la corrente di base equivale a fissare la corrente nel diodo B-E Elettronica I - A.A. 2010/2011 circuito di principio circuito con polarizzazione del collettore V 0.7 IB R l’uso di due generatori DC non è però conveniente Elettronica I - A.A. 2010/2011 Questo circuito sarebbe utilizzabile, ma presenta vari inconvenienti: - la IB dipende dalla temperatura perché VBE=Vγ(T) - la IC dipende da β (cosa non gradita per le correnti di polarizzazione) V VBE IB Rb - il nodo di base è ad un potenziale DC prossimo a 0.7 V (in molti circuiti è una limitazione non accettabile) - l’applicazione sul nodo di base un segnale da amplificare non avrebbe alcun effetto sulla iB (e quindi sulla iC) (in realtà l’effetto ci sarebbe, grazie alla presenza della R interna al diodo B-E, ma sarebbe molto modesto perché la R interna è molto piccola) Elettronica I - A.A. 2010/2011 POLARIZZAZIONE DEL TRANSISTOR IE VBB VBE R RE BB 1 Per rendere gm indipendente dal e dalla temperatura, occorre rendere IC , e quindi IE, indipendente da e da VBE. Quindi: RBB VEE VBE IE R RE BB 1 VBB VBE nonché: o VEE VBE RBB 1RE cioé: R1 e R2 piccole, e quindi bassa resistenza di ingresso ELE- BJT2 - 4 Elettronica I - A.A. 2010/2011 β=100 Esempio 1 – Determinare se il BJT è polarizzato in regione attiva ed il rapporto IR1/IB Esempio 2 – Determinare Rc tale che il BJT operi al limite della saturazione Esempio 3 – Determinare R2 tale che VB=4.5 V Esempio 4 – Determinare R1 ed R2 tale che IB sia raddoppiata Esempio 5 – determinare IC se il β raddoppia Elettronica I - A.A. 2010/2011 Esempio 6 – Polarizzare un BJT in regione attiva in modo da avere IC=1 mA e VCE=3 V (si assuma β=100, VCC=12 V) Note: - il problema ammette infinite soluzioni. Per trovarne una valida, dobbiamo fissare arbitrariamente dei criteri ragionevoli - se il BJT è in r.a., allora IC dipende solo da IB, che a sua volta dipende solo da R1, R2 e RE (non da RC) - in assenza di vincoli specifici, è buona norma imporre IB<<IR1, (per es. IR110 IB), e VB0.33 VCC - se si può imporre IR1 >> IB e VB0.33 VCC , allora R12R2 Elettronica I - A.A. 2010/2011 I R1 I R 2 VCC VCC R2 40k R1 R2 3R2 Rbb R1 R2 26k Vbb 4V Vbb I B Rbb 0.7 1 I B Re Re 3.04k Elettronica I - A.A. 2010/2011 POLARIZZAZIONE MEDIANTE GENERATORE DI CORRENTE Consente di utilizzare RB grande (elevata resistenza di ingresso) mantenendo IE (o IC) costante con eT. Si può realizzare mediante uno specchio di corrente. Trascurando le correnti di base: schema di principio implementazione del generatore di corrente I REF VCC VEE VBE1 R che è stabile se VCC + VEE >> VBE1 . Se Q1=Q2, essendo VBE1 = VBE2 si ha: IC2 = IREF Occorre garantire che Q2 è in regione attiva. ELE- BJT2 - 5 Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORI IDEALI Ii AvVi Io Vo Vi V V amplificatore di tensione A o AV Vi V amplificatore di corrente A Ii G Vi Vi AiIi Io I amplificatore a transconduttanza A o G 1 Vi Io A AI Ii A RIi Vo amplificatore a transresistenza A Per questi amplificatori il guadagno è indipendente dalla sorgente e dal carico !!! Elettronica I - A.A. 2010/2011 Vo R Ii AMPLIFICATORI REALI Rs Vs Ro Vi Ri AvVi Vo RL amplificatore di tensione A Io Ii Is Rs Vo AV Ri RL Vs Ro RL Ri Rs AiIi Ri Ro RL A amplificatore di corrente Io Ro Rs AI Is Ro RL Ri Rs Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORI REALI Ii Is Rs Ro Ri R Ii RL Vo Vo A ? Is RL Io A ? Vs amplificatore a transresistenza Io Rs Vs Vi Ri G Vi Ro amplificatore a transconduttanza Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE AD EMETTITORE COMUNE Ri r r v vs r RS vo g m ro RC v ELE- BJT2 - 6 A r vo g m ro RC ro RC r RS r RS vs Elettronica I - A.A. 2010/2011 GUADAGNO DI CORRENTE ro ro ro 1 io Ai g m v g m r ro RC ro RC ro RC ib ib RESISTENZA DI USCITA La resistenza di uscita di un amplificatore è importante quando il segnale di uscita deve essere applicato all’ingresso di un altro amplificatore, o in generale ad un carico. Per valutarla si annulla il generatore in ingresso, si impone un generatore noto V in uscita e si calcola la corrente I di uscita. Con vs = 0, si ha v = 0, e quindi: V Ro ro RC I ELE- BJT2 - 7 Elettronica I - A.A. 2010/2011 Considerazioni sull’amplificatore CE (common emitter) - La resistenza di ingresso (r) ha valori medi (qualche k) - Il guadagno Av può assumere valori elevati (oltre 100 V/V) se Rc è grande ed il BJT presenta un piccolo effetto Early (ro grande) - La resistenza di uscita (Rc||ro) è in genere limitata da Rc (in quanto ro è dell’ordine delle decine di k). Ridurre Rc vuol dire però ridurre il guadagno Av - Il guadagno Ai è al massimo pari a In dipendenza della sorgente e del carico, può essere utilizzato sia come amplificatore di tensione che come amplificatore di corrente. Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE AD EMETTITORE COMUNE CON POLARIZZAZIONE A QUATTRO RESISTORI In assenza di altre indicazioni, le R possono essere scelte in modo che: 1 VB VCC 3 ELE- BJT2 - 8 I R1 10 I B 2 VC VCC 3 Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE AD EMETTITORE COMUNE CON POLARIZZAZIONE A QUATTRO RESISTORI Ro ro RC Ri R1 R2 r AV r o RC RL r R1 R2 r Rs R1 R2 r Se R1 ed R2 sono scelte molto grandi (cosa che penalizza la stabilità della polarizzazione), la Ri è al massimo pari a r (che è dell’ordine dei k) La Ro può essere resa piccola agendo su RC, ma questo penalizza il guadagno. r Se la Ri è grande, il guadagno Av è al massimo pari a o , e dunque può r essere molto grande. Elettronica I - A.A. 2010/2011 SPICE per VISTA (student version) www.electronics-ab.com/downloads/cnt/fclick.php?fid=513 Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE AD EMETTITORE COMUNE CON RESISTENZA DI EMETTITORE RE RE vb ib 1 re RE Ri 1 re RE ib ib (regola della riflessione della resistenza) che dunque può essere resa molto più grande di quella del “common emitter” senza RE ELE- BJT2 - 9 Elettronica I - A.A. 2010/2011 vo vo vb RC Ri A vs vb vs re RE Ri RS RC RS 1 re RE RE Per grande (e Rs piccola rispetto alla Ri), Av può al massimo essere pari a Rc Rc re RE RE e dunque dipende solo dai componenti esterni al BJT Elettronica I - A.A. 2010/2011 • Inserire trasformazione in gen eq di tensione Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE AD EMETTITORE COMUNE CON RESISTENZA DI EMETTITORE vo=vc=-ic(RC || RL) ELE- BJT2 - 10 Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE A BASE COMUNE (CB) ve Ri re ii (bassa) ELE- BJT2 - 11 re vs vo vo ve ie RC re RS Av vs ve vs ie re vs RC re RS che potrebbe anche essere grande, se il generatore di segnale è ideale (Rs → 0) Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE A BASE COMUNE (CB) io ie Ai ie ii (Ai,max = 1) Ro RC Avendo Ri bassa, Ro elevata e Ai=1, il CB si presta ad essere utilizzato per adattare un cattivo generatore di corrente ad un carico con impedenza elevata ELE- BJT2 - 11 Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE A BASE COMUNE ELE- BJT2 - 12 Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE A COLLETTORE COMUNE (INSEGUITORE DI EMETTITORE) ELE- BJT2 - 13 Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE A COLLETTORE COMUNE (INSEGUITORE DI EMETTITORE) vb Ri 1 re ro RL ib (regola della riflessione della resistenza) io ie ro 1 1 ro Ai ib ro RL ib ro RL Per un BJT ideale (ro→) il guadagno di corrente massimo è 1+ ELE- BJT2 - 14 Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE A COLLETTORE COMUNE (INSEGUITORE DI EMETTITORE) vo vo vb Av vs vb vs 1 ro Ri RL Ri Ri RS 1 ro RL 1 RS 1 re ro RL ELE- BJT2 - 14 Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE A COLLETTORE COMUNE (INSEGUITORE DI EMETTITORE) C Determinazione della resistenza d’uscita ib Rs re B re E B ib Rs ro C Ro=ro||Rx E ro Ro Rx Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE A COLLETTORE COMUNE (INSEGUITORE DI EMETTITORE) ie ix re E B ib + Rs C - ib vx vx Rx ix 1 ib ie re ib Rs 1 ib vx Rx 1 re Rs 1 re Rs 1 (regola della riflessione della resistenza applicata dall’emettitore) Avendo Ri elevata, Ro bassa e Av=1, il CC si presta ad essere utilizzato per adattare un cattivo generatore di tensione ad un carico a bassa impedenza RS Ro ro re 1 (può essere bassa) Elettronica I - A.A. 2010/2011 AMPLIFICATORE A COLLETTORE COMUNE (INSEGUITORE DI EMETTITORE) VCC vs Elettronica I - A.A. 2010/2011