Palazzo Contini - Portale Sangro Aventino

Università degli Studi “G. d’Annunzio”
Chieti - Pescara
Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura,
Restauro e Rappresentazione
Associazione tra Enti locali per l’attuazione
del Patto Territoriale Sangro-Aventino
PALAZZO CONTINI
Comune e provincia:
Fossacesia (Ch)
Tipologia:
palazzo con impianto rettangolare sviluppato su due livelli orizzontali con corte interna
Ubicazione:
piazza del Popolo
Utilizzazione:
l’edificio è adibito a residenza
Epoca di costruzione ed eventuali aggiunte/modifiche/restauri:
l’edificio fu fatto costruire dalla famiglia Contini, giunta a Fossacesia verso la fine del XVII secolo,
sul finire del XVIII secolo e secondo alcuni storici locali il progetto fu affidato a Carlo Vanvitelli.
Nel 1870, in seguito a divisioni ereditarie, la metà del palazzo diviene di proprietà della famiglia
Mayer
Stato di conservazione:
l’edificio è in discrete condizioni strutturali ma avrebbe bisogno di un’attenta opera di
manutenzione
Descrizione dell’edificio con riferimento ai materiali e alle tecniche costruttive adottate:
il palazzo sembra risultare dall’accorpamento di due edifici distinti.
Il primo blocco, presumibilmente l’originario, corrispondente al numero civico 31, presenta la
facciata principale ripartita in cinque campate di cui le due estreme più strette, e simmetrica rispetto
all’asse centrale, articolata su due livelli scanditi da una cornice marcapiano che corre all’altezza
dei balconi superiori.
Al primo livello, nella fascia basamentale sono inserite due aperture quadrate con grate in ferro, cui
corrispondono altrettante finestre architravate superiormente, per ciascun lato dell’ingresso
principale, inquadrate da una specchiatura di un colore biancastro su fondo rosa.
Al secondo livello, alle finestre corrispondono balconi su mensole, inquadrati da lesene e
sormontati da un timpano alternativamente triangolare e curvo. Quest’ultimo elemento, insieme alle
mensole che sostengono il balcone, alla fascia basamentale, al cornicione superiore ed alle
specchiature del primo livello, sono stati ricoperti con un colore biancastro ad imitazione della
pietra. Il prospetto è concluso superiormente da un basso attico, in cui si aprono piccoli oculi per
dar luce ed aria al sottotetto, e da un cornicione aggettante.
Il blocco centrale d’ingresso si caratterizza per un diverso impaginato: il portone ligneo, con ghiera
in ferro battuto, è inserito in un arco a tutto sesto su piedritti, inquadrato da coppie di lesene doriche
sovrapposte la cui trabeazione funge da sostegno per il balcone superiore, mentre l’apertura è
sormontata da un timpano mistilineo
Il secondo blocco, corrispondente ai numeri civici 32 e 33, risulta leggermente arretrato rispetto al
primo.
Anch’esso è suddiviso in due livelli orizzontalmente, di cui quello inferiore è nella lettura d’insieme
analogo al primo livello dell’edificio contiguo già descritto, eccetto che per le finestrelle
Questo progetto è stato finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze
Dipartimento per le Politiche di sviluppo e di coesione
Programma Aggiuntivo POM
“Sviluppo Locale – Patti Territoriali per l’Occupazione” Sottoprogramma n. 9
Università degli Studi “G. d’Annunzio”
Chieti - Pescara
Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura,
Restauro e Rappresentazione
Associazione tra Enti locali per l’attuazione
del Patto Territoriale Sangro-Aventino
basamentali che, seppur di forma quadrata hanno una terminazione ad arco ribassato, e per la
presenza di un ampio portone nella terza campata e un portone largo la metà del precedente nella
quarta; inoltre le aperture alla base della cornice marcapiano, che nelle prime due campate sono
rettangolari, qui sono quadrate per lasciar spazio ai portoni.
Al secondo livello sono presenti delle aperture ad arco a tutto sesto inserite tra diversi riquadri che
finiscono per appesantire la lettura d’insieme, mentre un unico balcone, sorretto da mensole serve
due aperture.
Il cornicione aggettante risulta leggermente più basso del precedente e presenta una serie di mensole
nella fascia in cui si trovano le piccole aperture quadrate del sottotetto.
Tutto il prospetto è comunque unificato da un uguale trattamento delle superfici (rosa quelle di
fondo, biancastre quelle in risalto) e dall’utilizzo di ringhiere, infissi, persiane e portoni di un unico
tipo.
L’altro prospetto laterale presenta la stessa fascia basamentale e lo stesso cornicione del prospetto
principale ed una serie di aperture, tra loro differenti e distribuite apparentemente senza un criterio,
probabilmente a causa di ripetuti rimaneggiamenti.
La copertura è in manto di coppi
Fonti archivistiche:
Archivio privato Piccirilli e Contini, “Valutazione dei fondi rustici e urbani”, 1855
Archivio di Stato di Chieti, Catasto Borbonico, Circoscrizione di Lanciano, Comune di Fossacesia,
Catasto fabbricati, vol. I
Questo progetto è stato finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze
Dipartimento per le Politiche di sviluppo e di coesione
Programma Aggiuntivo POM
“Sviluppo Locale – Patti Territoriali per l’Occupazione” Sottoprogramma n. 9