ANNO SCOLASTICO 2008 / 2009 SCUOLA PRIMARIA GIOVANNI PASCOLI BIELLA VAGLIO CON PROPOSTE DI CANZONI LABORATORIO ORE OPZIONALI: Maria Piera Buffa PROGETTO CONTINUITÀ SCUOLA MEDIA: Silvia Delzoppo ALUNNI CLASSE QUINTA: Angelica – Greta – Maria Jan – Luca C. – Lorenzo Alberto – Alessandra – Ettore Filippo – Milena – Giulia Stefano – Camilla – Giacomo Carola – Benedetta – Nicola Sofia – Alina – Luca V. Narratore: Buonasera. Quest’anno con la maestra Piera abbiamo studiato l’Odissea e le avventure di Ulisse. Questo mondo epico ci ha molto appassionato e questa sera vogliamo farvi conoscere alcuni dei personaggi più significativi. Il poema è stato scritto da Omero, uno dei più grandi poeti della letteratura greca. Narratore: Ora vi presento tutti i personaggi: il coro, il poeta Omero, la ninfa Calipso, la principessa Nausicaa, il figlio Telemaco, il ciclope Polifemo, il postino Erme, il cane Argo e i due sposi Ulisse e Penelope. Con la partecipazione speciale delle sirene. Omero : Eccomi, sono Omero. In tanti si chiedono se io sia esistito per davvero. Mi piace suonare, ma ancor di più cantare. La mia poesia è sempre vera e dona vita a chi non c’era. Grazie a lei sono ancora presente In mezzo a voi, cara bella gente. Canto le gesta degli eroi di Troia così che voi non proviate mai noia. L’Iliade e l’Odissea ha partorito il mio cervello che il ricordo di me abbiate sempre bello! Dedicata al grande poeta Omero canteremo: POESIA di Don Backi Narratore: Ulisse, finita la guerra di Troia, parte. Vuole tornare a casa sua, ad Itaca. Purtroppo il suo viaggio di ritorno non sarà facile. Durerà dieci anni e Ulisse vivrà molte avventure! Ulisse: Salve, sono Ulisse! L’uomo che per dieci anni Su una nave visse! Nelle mie avventure ho sempre rischiato di essere ucciso e persino mangiato! La mia famiglia dovetti lasciare, per Troia andare a conquistare! Intanto Penelope, mia sposa, tesseva e disfava una tela senza posa. Quando tornai a casa dal mio amore, il mio cane Argo, morì di crepacuore! Dedicata al mio personaggio canteremo ITACA di Lucio Dalla. Narratore: Partito da Troia, Ulisse arriva all’isola di Ogigia, dove vive Calipso che si è innamorata di lui. Calipso: Erme: Signore e signori, io sono Calipso, la ninfa di Omero che tenne Ulisse suo prigioniero. Sull’isola di Ogigia arrivò Erme in un momento «Lascialo partire» o Calipso avrà tormento. C’è posta per te! C’è posta per te! Maria! Maria! Maria! Ah no, quella è la De Filippi! Calipso, dovrai lasciare partire Ulisse o gli dei avranno vendetta contro di te! Calipso: Ecco Ulisse in tutta fretta costruisce una barchetta, ma Itaca è lontana mesi e anni, tanta navigazione, tanti affanni. Nella mia vita ho sempre sognato un uomo forte e di me innamorato. Alla volontà degli dei mi dovetti piegare e il mio eroe dovetti lasciare andare! Ulisse andò via da me e io, triste per sempre, cantai E PENSO A TE Narratore: Dopo tanta navigazione, Ulisse arrivò all’isola dei Ciclopi dove conobbe il ciclope Polifemo. Usando tutta la sua astuzia riuscì a sconfiggerlo e ancora una volta salvò i suoi uomini dalla morte. Polifemo: Sono Polifemo, figlio di Poseidone, e sono forte come un leone, a voi mi voglio presentare, a tutti quelli che mi stanno ad ammirare. So che voi pensate che io sia un po’ scemo, perché mi sono fatto accecare l’unico occhio che avevo per guardare. La vendetta di Ulisse è stata tremenda, perché io per più volte, ho fatto una cosa orrenda, quanti dei suoi compagni ho divorato e la mia fame ho saziato. Mentre dormivo profondamente, lui preparava la fuga, quel fetente. Un ramo d’ulivo hanno affilato e con quello mi hanno accecato. Io gridai: «È stato Nessuno e dei miei amici non venne alcuno!» Dedicato a Polifemo canteremo NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE (ACCECARE) Narratore: Naviga e naviga la nave di Ulisse arrivò allo scoglio delle sirene. Per non farsi ammaliare dal loro canto i marinai si misero la cera nelle orecchie e poi legarono Ulisse all’albero maestro della nave. In onore delle SIRENE un balletto. Narratore: La nave di Ulisse arrivò all’isola dei Feaci. Lì conobbe la principessa Nausicaa, la figlia del re. Nausicaa: Buonasera, io son Nausicaa la figlia del re dei Feaci! Quando Ulisse sulla mia isola approdò, un bel pisolino egli schiacciò. Le mie ancelle, al suo risveglio, spaventate corsero via, tutte agitate! Ma io di lui paura non ebbi mai, ed anzi, a conoscere mio padre lo portai. Ad Alcinoo la sua storia raccontò ed io di lui per sempre innamorata resterò Narratore: Ma il cuore di Ulisse batteva solo per sua moglie Penelope. Ella amava il suo sposo e si mantenne fedele per 20 anni! Penelope: Salve, io son Penelope la moglie di Ulisse. Tanto tempo è passato e lui, ancora, non è tornato. Il capo dei Proci mi vuol sposare, ma con Ulisse io voglio restare! Quindi io son qui con la mia tela e lui chissà dove issa la vela. Ogni giorno son messa alla prova sperando che dal mare mi giunga una buona nuova. Questa è la storia che andremo a narrare e or senza indugio si va a cantare! Dedicato al nostro amore Ulisse, io e la principessa Nausicaa, canteremo: NON TI SCORDAR DI ME di Giusy Ferreri Narratore: L’altro grande amore della vita di Ulisse era il figlio Telemaco. Anche a lui il padre mancava molto. A lui dedicheremo la canzone RAGAZZO TRISTE Narratore: Nella reggia di Itaca viveva anche un cane speciale: Argo che Ulisse amava molto. Anche Argo soffriva e l’amore per il suo padrone lo fece morire. Argo: Salve, io sono Argo. Son carino e un po’ largo. Quando Ulisse partì per Troia io molto spesso provai noia. Molte volte i pasti saltai e la loro fuga sognai. I Proci fecero la bella vita al castello e io il ricordo di loro no ho bello. Quegli stupidoni dalla mia padroncina si fecero ingannare e a me una coscia di pollo piacerebbe tanto azzannare. Quando Ulisse tornò a casa di buon umore io morii di crepacuore. Sporco e lurido lasciato nella paglia qualche volta cantavo: NOSTALGIA CANAGLIA Narratore: Ulisse finalmente a casa! Ma, come racconta Dante, la voglia di partire era troppo forte. Il suo spirito era quello di un vagabondo! Dedicato a lui IO VAGABONDO dei Nomadi