Università degli Studi di Sassari Ufficio Tecnico ________ STUDIO DI FATTIBILITA’ Lavori di ristrutturazione, restauro conservativo e adeguamento normativo Edificio Largo Porta Nuova 1. QUADRO CONOSCITIVO 1.1 Quadro conoscitivo generale L’Amministrazione Universitaria, nel perseguimento del suo obiettivo teso a sviluppare, migliorare e conservare il proprio patrimonio edilizio, ha programmato di avviare una serie di interventi di sistemazione della storica sede di Piazza Università, di cui fa parte integrante il fabbricato denominato Palazzo di Largo Porta Nuova. L’Università intende infatti rendersi protagonista del rinnovamento della città partendo anche dalla riqualificazione della sua sede centrale, quale simbolico luogo della vita culturale cittadina, riportando nel centro città uffici e servizi agli studenti, in locali con valenza storica ma adeguati ai tempi e alle normative attuali. Attualmente gli uffici dell’Amministrazione centrale sono distribuiti in vari edifici ubicati in tutto il territorio cittadino, con difficoltà di collegamento e di interconnessione tra le varie sedi, occorre inoltre sottolineare che alcuni di essi sono in affitto con esborsi non più giustificabili nella congiuntura attuale. Il risultato di una politica di decentralizzazione degli scorsi decenni è che la storica sede centrale dell’Università e la sua piazza hanno subito un processo di decadimento quale fondamentale centro di aggregazione sociale della città. Tutto ciò rende meno vivibile tutta la zona del centro storico che si impernia sulla Piazza Università. L’insieme degli interventi che vengono programmati dall’Ateneo è funzionale a ridefinire, con una nuova localizzazione razionale di alcune strutture universitarie, l’assetto urbano della zona della Piazza Università e di tutto il centro storico. Il complesso degli interventi che ricadono nel polo universitario centrale risultano essere anche un polo di attrazione per le funzioni e i servizi di tipo culturale di cui il centro storico è da sempre carente. Pg. 1/17 Le operazioni edilizie con le quali si intende operare sono tutte volte al recupero di edifici storici e di pregio. Lo spazio urbano, interessato dagli interventi, viene a sua volta modificato e riorganizzato. Per rendere possibile questo processo di aggregazione occorre partire proprio dalla ristrutturazione degli edifici della sede centrale dell’Università di Sassari, quale momento di inversione di tendenza che riporti verso il centro storico le funzioni direttive, culturali, informative e di eccellenza dell’Università ed in questo senso va letto il programma edilizio degli organi di governo dell’Ateneo che intendono concentrare nel polo Centro città funzioni amministrative, di servizio agli studenti (segreterie, orientamento, counseling ecc…) unitamente a spazi di socializzazione per studenti e per il personale tecnico-amministrativo. In particolare il Palazzo di Largo Porta Nuova viene destinato ad accogliere totalmente uffici dell’Amministrazione Centrale, in collegamento organico con il palazzo storico ospitante le funzioni direttive dell’Ateneo. 1.2 Descrizione della preesistenza L'edificio sorge sul lato nord e adiacente al corpo occidentale del complesso edilizio dell'Università Centrale di Sassari, in area in seguito resa libera dalla demolizione di un tratto delle mura medievali della città nel cui sito fu localizzata una nuova e spaziosa via di accesso denominata appunto "Porta Nuova" atterrata nel 1874, l’edificio prese il posto delle Regie Galere e del posto di Guardia. Il corpo di fabbrica, databile alla seconda metà del secolo XIX, a pianta rettangolare, è strutturato su tre livelli, con copertura a tetto a padiglione e ingresso su Largo Porta Nuova, contraddistinto al numero civico 4. Il fabbricato in argomento, sul retro prospetto, è collegato, in corrispondenza del lato corto, completamente sfalsato, ad altro corpo coevo e di uguale altezza, addossato alla parete nord dell'edificio storico dell'Università, tale da individuare uno spazio interno fra i fabbricati, e sul lato nord-ovest individua un giardino chiuso da una cancellata a giorno che segue il garbo semicircolare della viabilità pubblica fra viale Regina Margherita di Savoia e l'accesso a largo Porta Nuova. Come scritto l'edificio è databile alla seconda metà del secolo XIX e la tipologia costruttiva, di forme neo classiche, presenta in particolare tutte quelle peculiarità stilistiche che hanno caratterizzato le costruzioni più importanti dell'epoca: quindi facciate interessate da cornici in aggetto in corrispondenza di ogni piano, aperture di finestra evidenziate da fasce oppure incorniciate ad arco a tutto sesto, come quelle del piano terra, ambienti interni ricoperti da volte oppure da solai costituiti da volterrane, come quelli osservati all'ultimo piano, scale impostate su arcature rampanti e finiture in auge nell'epoca quali impiego di marmi, di pavimenti in cemento colorato e intonaci in malta di calce. Le facciate esterne sono finite con velatura di intonaco e colore, a proteggere l'apparecchiatura muraria in pietra regolare, e il tetto a padiglione, impostato su pronunciati cornicioni modanati, è ordito su struttura in legno e tegolati a embrice. Pg. 2/17 Il fabbricato, già negli anni cinquanta fu sede di Uffici tecnico amministrativi del Comune di Sassari e mantenne tale destinazione fino alla data dei primi mesi del 2004, allorché è stato posto nella disponibilità dell’Università degli Studi di Sassari . L'edificio è giunto sino ai nostri giorni mantenendo la sua originaria conformazione strutturale subendo soltanto limitate superfetazioni interne e nelle sue finiture in relazione alle mutate maggiori esigenze dell'Amministrazione comunale: si rileva in particolare la suddivisione di alcuni ambienti con moderni divisori a creare un numero maggiore di locali indipendenti fra loro. Più significative invece appaiono quelle subite dalle pavimentazioni, che appaiono del tutto sostituite al piano terra e ultimo con pavimentazioni in ceramica, mentre quelle originarie al primo piano sono state del tutto "sommerse" da soprastanti pavimentazioni, in parte realizzate in ceramica ed in parte con linoleum, applicate con collanti. Interventi successivi alla impostazione originaria sono, come scritto, alcuni divisori realizzati con pannelli di cartongesso o in pannelli in legno, i servizi igienici, gli impianti elettrici per buona parte in esecuzione esterna. 1.3 Condizioni di conservazione della preesistenza L'edificio presenta significative lacune nell'aspetto estetico esteriore. Le facciate infatti risentono dei mancati interventi di manutenzione e l'organismo appare interessato da generale caduta di colore e vistose erosioni del paramento murario, costituito da cantoni regolari di tufo. In merito agli ambienti interni è da osservare che, fatti salvi alcuni locali del piano terra, ancora oggi sono occupati da uffici dell’Università, la restante parte dell'organismo edilizio mostra evidenti i segni del mancato uso. L'abbandono dei locali, con la liberazione degli ambienti da ogni tipo di suppellettile, lascia palesare i guasti rilevabili nelle pavimentazioni e nella conservazione delle finiture, quali intonaci, serramenti di porte e di finestre, e la fatiscenza dei servizi igienico - sanitari certamente non idonei a soddisfare le prescrizioni normative per locali destinati a uffici. Inoltre, con riferimento alle pavimentazioni, alcune di più recente realizzazione (soprattutto quelle dell'ultimo piano) si reputano, per colore e forma, di tipologia estranea al decoro e funzionalità degli ambienti. Evidenti segni dell'uso si deducono anche nella scale di collegamento ai piani ove le pedate in graniglia risultano nella generalità "rattoppate" con integrazioni dello stesso materiale. In relazione all'efficienza dell'impianto elettrico e telefonico in particolare si rileva la necessità di un totale riordino delle linee in quanto molte risultano integrate, sulla base di riprese resesi indispensabili in funzione delle esigenze del momento, ed inoltre nella fase di abbandono dei locali-uffici da parte dei dipendenti comunali, nel distacco delle apparecchiature, soprattutto quelle telefoniche, si è operato per il loro disfacimento con conseguente eliminazione delle linee relative. Le coperture del tetto, costituita da un ordito di sostegno in legname e tegolati del tipo a embrice, meglio conosciute come " tegole marsigliesi", da quanto constatato dalle infiltrazioni Pg. 3/17 rilevabili all'interno di alcuni ambienti dell'ultimo piano, hanno necessità di essere restaurate in più punti. 1.4 Situazione attuale Pg. 4/17 1.5 Obiettivi dell’intervento Il progetto ha come ipotesi di lavoro una serie di importanti obiettivi/vincoli, da raggiungere nel breve termine, che la Amministrazione Universitaria si è prefissata e che possono essere così riassunti: - La possibilità di avere nuovi spazi adatti ad ospitare uffici dell’Amministrazione centrale; - La possibilità di avere tali uffici localizzati in zona centrale della città, utilizzando un fabbricato di proprietà Universitaria situato in prossimità della storica sede centrale; - La possibilità di predisporre un organico collegamento con l’attiguo palazzo storico dell’Ateneo risolvendo problematiche di accessibilità e di normativa antincendi sia del palazzo oggetto di intervento che più in generale di tutto il complesso universitario di Piazza Università; - La possibilità di razionalizzare le centrali tecnologiche del palazzo storico dell’Ateneo Obiettivo del progetto, è dunque la ristrutturazione di un fabbricato storico del centro cittadino al fine di realizzare spazi per uffici a norma. 1.6 Modalità di gestione dell’opera Tutte le opere, sebbene con diverso grado di complessità, necessitano di un’attività di gestione nella fase di regime: dalla sola attività di manutenzione dell’opera a quelle di gestione di sistemi complessi. Lo SdF deve dunque porre una particolare attenzione nell’individuare il sistema più efficiente di gestione dell’opera pubblica. Occorre descrivere il modello di gestione previsto (in gestione, in economia ecc.) individuandone normativa, soggetti, modalità, attività, ecc.; nonché le azioni che dovranno essere intraprese per rendere possibile sul piano gestionale, il conseguimento degli obiettivi ai quali l’intervento è finalizzato. Il modello di gestione previsto deve essere, ovviamente, “fattibile” a normativa vigente. Il modello di gestione previsto dovrà trovare corrispondenza nella Fattibilità Finanziaria. 2. FATTIBILITA’ TECNICA 2.1 Indicazioni tecniche “di base” ed esplorazioni preprogettuali L’edificio di Largo Porta Nuova risulta costituito da due corpi distinti per un totale di circa 1.185 mq aderenti alla sede centrale dell’Ateneo. L’edificio risulta attualmente utilizzato per circa il 40% della superficie, ma presenta delle problematiche costituite dallo stato di gravissimo degrado delle facciate, dalla dotazione impiantistica non a norma e dalla totale mancanza di ascensori. Pg. 5/17 Per il suo pieno utilizzo occorrono pertanto estesi interventi di messa a norma ai fini di abbattimento delle barriere architettoniche, di rispetto delle normative antincendio, di adeguamento impiantistico, di restauro conservativo sia delle facciate che degli interni, oltre che di sistemazione del cortile interno e del giardino posteriore. L’edificio risulta vincolato, e proprio in occasione di una recente visita del Soprintendente ai Beni Architettonici sono state condivise alcune ipotesi programmatiche di intervento sugli immobili storici di Piazza Università. In particolare l’immobile di Largo Porta Nuova è stato individuato come corpo edilizio complementare al palazzo centrale dell’Ateneo, proprio questa sua complementarietà costituisce ipotesi principale di intervento su cui agire, diventerà infatti un punto centrale dei lavori di adeguamento il collegamento funzionale tra il corpo principale e quello oggetto di ristrutturazione. Si ipotizza la realizzazione di un volume di collegamenti verticali/orizzontali comprendente ascensori e scale, ubicato nella parte di cortile interno attualmente occupata da un insieme incoerente di superfettazioni, blocco di collegamento realizzato in materiali leggeri e trasparenti. I materiali impiegati nei restauri saranno quelli naturali e tradizionali con i quali i fabbricati vennero costruiti con le uniche eccezioni derivanti dall’applicazione delle normative in fatto di sicurezza. In occasione di questi lavori si procederà inoltre all’adeguamento normativo delle centrali termo fluidiche e di condizionamento di parti importanti del palazzo centrale dell’Ateneo, attualmente attestate nel cortile oggetto di intervento. Entrando nei dettagli dimensionali l’intervento consiste nella ristrutturazione un fabbricato, di circa 1.185 mq. di superficie utile calpestabile, che si sviluppa su tre piani fuori terra oltre un piano interrato con soffitti interni alti circa 4.0 mt., sufficiente a soddisfare sia le esigenze di standards qualitativi sia le obiettive esigenze dell’utenza, il tutto ad una scala di intervento economico tarata sulla soglia indicativa di 4 milioni di euro di importo di progetto. L’Ente Committente intende realizzare tale intervento in un unico lotto funzionale. Non è necessaria alcuna acquisizione in quanto il fabbricato è di proprietà Universitaria né trasformazioni particolari. Non sono necessarie opere infrastrutturali significative, di rete idrica e fognaria, di allacciamento elettrico essendo il fabbricato già allacciato al corpo principale. La struttura portante del fabbricato è in tufo e gli orizzontamenti sono costituiti sia da volte a botte che da solai a voltini. Nel corso degli anni, per adeguare i locali alle necessità dei precedenti occupanti, sono state realizzati muri di divisione e pavimenti in sovrapposizione a quelli esistenti. Tutte queste sovrastrutture saranno eliminate in modo da ripristinare la disposizione originaria dei locali. Le volte saranno svuotate fino a metterne a nudo l’estradosso controllate,rinforzate se necessario e riempite con materiale alleggerito, i muri portanti saranno puliti ed eventualmente rinforzati con la tecnica del cuci-scuci. I pavimenti non più originali saranno asportati e al loro posto saranno collocati materiali coerenti con le caratteristiche degli ambienti e dell'attività che vi verrà svolta. Pg. 6/17 Attualmente il fabbricato è dotato di un vecchio impianto di riscaldamento a termosifoni, impianto che verrà completamente rifatto. Si prevede di sostituirlo con un impianto termico con riscaldamento a pavimento alimentato da una centrale termica collocata sotto la quota del cortile interno, per quanto compatibile con le preesistenze archeologiche. La struttura sarà servita da un nuova rete di distribuzione elettrica per energia e luce, con l’illuminazione che privilegerà la luce calda, l’impianto sarà completato da rete di trattamento dati, telecomunicazione e segnalazione sicurezza. Per garantire la massima sicurezza saranno disponibili sistemi attivi e passivi antincendio come ad esempio un sistema di rilevazione fumi con sensori collegati ad una centrale di allarme, un impianto di spegnimento ad acqua con naspi, estintori portatili distribuiti in modo adeguato. L’intervento si profila dunque interessante sia per il riuso di un fabbricato esistente realizzabile con una ristrutturazione non particolarmente pesante, sia per il recupero artistico di un fabbricato che appartiene al patrimonio storico della città. La ristrutturazione non può, come già evidenziato, non tenere conto dei vincoli strutturali tuttavia essa viene attuata con particolare attenzione al benessere ambientale oltre che alla funzionalità e alla sicurezza. Il concetto di benessere ambientale alla base di queste ipotesi di lavoro ben si presta alle necessità oggettive degli utenti ma anche degli operatori che condividono quotidianamente spazi e volumi del fabbricato. Viene posta particolare attenzione alla distribuzione degli spazi, delle forme ed al livello di benessere derivante da aria, luce e calore. Da un punto di vista di qualità ambientale il progetto, dovrà essere impostato con i criteri dello standard europeo H.Q.E. (high quality environmental), una Alta Qualità Ambientale fondata su un programma di uso di materiali scelti per grado di “nocività” generale tendente allo zero e conduzione delle forniture e lavori che tiene in primo conto l’uso dei “materiali di prossimità” e la eliminazione dei materiali di provenienza lontana, ad eccezione di quelli per i quali non è possibile l’approvvigionamento sul territorio. Elemento fondante dell’intervento sarà il collegamento verticale/orizzontale attestato nel cortile tra l’edificio di Largo Porta Nuova e il Palazzo storico dell’Ateneo, e realizzato con una pelle trasparente di cristallo e acciaio, nel rispetto della preesistenza storica. Si procederà alla demolizione di alcune volumetrie attestate nel cortile interno e di nessun valore storico, con la contestuale realizzazione di locali tecnici seminterrati dove allocare centrali tecnologiche a servizio sia dell’edificio di Largo Porta Nuova che del Palazzo storico dell’Ateneo Pg. 7/17 2.2 Stima parametrica del costo di costruzione e di realizzazione Il costo dell’intervento è fondato su un computo metrico estimativo di massima e su valutazioni eseguite su lavori similari nel territorio. I prezzi sono derivati dall'Elenco dei Prezzi Unitari del Prezzario Regionale Sardegna. I parametri dimensionali del fabbricato sono i seguenti: Superficie netta calpestabile piano interrato: mq 75,00 Superficie netta calpestabile piano terra: mq 370,00 Superficie netta calpestabile piano primo: mq 370,00 Superficie netta calpestabile piano secondo: mq 370,00 Superficie netta calpestabile attuale fabbricato: mq 1.185,00 Superficie lorda coperta: mq 460,00 per piano - 1.470,00 tot Altezza media: ml 16,00 Volume lordo del fabbricato: mc 7.360,00 circa Volume demolizioni: mc 320,00 Superficie cortile: mq 240,00 Superficie volumi tecnici interrati: mq 150,00 Superficie locali tecnici da ristrutturare: mq 80,00 Pg. 8/17 Superficie lorda coperta volume tecnico di collegamento: mq 70,00 Superficie totale volume tecnico di collegamento: mq 280,00 Volume lordo volume tecnico di collegamento: mc 560 Superficie lorda totale di intervento: mq 1.980,00 La spendita del finanziamento disponibile potrà avvenire secondo il seguente quadro economico. Quadro economico IMPORTI A - SOMMA IMPORTO LAVORI E SICUREZZA importo lavori soggetto a ribasso d'asta importo sicurezza non soggetta a ribasso d'asta € 2.700.000,00 € 2.592.000,00 € 108.000,00 B1 - Acquisti e lavori in economia € 50.000,00 B2 - Rilievi, Accertamenti, indagini € 25.000,00 B3 - Allacciamenti ai pubblici servizi € 10.000,00 B4 - Imprevisti € 90.840,00 B5 - Spese tecniche e generali, coord. sicurezza, collaudatori € 545.000,00 B6 - Cassa Previdenziale (4% di B5) € 21.800,00 B7 - IVA al 10% (su A) € 270.000,00 B8 - IVA al 20% (su B5+B6) € 113.360,00 B9 - Accantonam. Art. 12 D.P.R. 554/99 (3%) € 81.000,00 B10 - Accantonam. Art. 92 - D.Lgs. 163/06 (2%) € 54.000,00 B11 - Accantonam. Art. 133 c.4 D.Lgs 163/06 (1%) € 27.000,00 B12 - Pubblicità € 12.000,00 TOTALE B (Somme a disposizione) € 1.300.000,00 B - SOMME A DISPOSIZIONE TOTALE GENERALE (A+B) € 4.000.000,00 COSTI PARAMETRICI Totale costo realizzazione € 4.000.000,00 Totale costo lavori € 2.700.000,00 costo di realizzazione = €/mq 2.020,20 costo di costruzione = €/mq 1363,60 Pg. 9/17 3. COMPATIBILITA’ URBANISTICA, AMBIENTALE E PAESAGGISTICA 3.1 Compatibilità urbanistica L’intervento è assoggettato alle seguenti disposizioni generali, urbanistiche ed edilizie, vigenti od operanti in salvaguardia: Piano Regolatore Generale Area urbanistica in cui è compreso l'intervento: Dal punto di vista urbanistico il palazzo storico dell'Ateneo ricade attualmente nell'ambito 1 del vecchio piano regolatore P.R.G.C.,"Centro Storico", Sottozona G1, mentre le aree immediatamente circostanti la sede dell'ateneo ricadono in sottozona A2. Nella sottozona G1 sono ammessi gli interventi relativi a manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo con rispetto dei manufatti esistenti e delle caratteristiche tipologiche. Nella sottozona A2, oltre alle operazioni su indicate, sono ammesse anche la ristrutturazione, la ricostruzione edilizia e la sopraelevazione con piano di recupero esteso all'intero isolato, la demolizione totale o parziale. Piani attuativi approvati L’intervento è assoggettato alle norme del Piano particolareggiato di Piazza Università e Arcivescovado, che interessa le aree urbane individuate nel Piano Quadro del Centro Storico del Comune di Sassari nella Unità Urbanistica n.1 Università. PUC adottato con delibera di adozione del 10 luglio 2008 Nel nuovo PUC di Sassari, attualmente in approvazione in Regione Sardegna, il palazzo storico dell'Ateneo ricade in zona omogenea A1 sottozona G 1.1.2. Vincoli e altre prescrizioni normative: Il palazzo storico è sottoposto a vincolo ai sensi del Dlgs 42 del 2004. Gli interventi che si intendono proporre rientrano tra quelli ammessi sia dallo strumento urbanistico attualmente vigente che da quello in via di approvazione. L’intervento è pertanto : CONFORME alle disposizioni generali, urbanistiche ed edilizie, vigenti od operanti in salvaguardia Estratti cartografici del PRG, PP e PUC con individuazione dell’area interessata dall’intervento Pg. 10/17 Estratto PRG Estratto del Piano Particolareggiato Pg. 11/17 Estratto del PUC 3.2 Descrizione sintetica di eventuali impatti ambientali dovuti all’opera e misure compensative da prendersi Nello studio di prefattibilità emerge un vincolo artistico-architettonico e storico dato dalla caratteristica peculiare del fabbricato (D.lgs 42/2004). Non sussistono vincoli di alcun altro tipo (geologici, idrogeologici) se non quelli relativi alla sicurezza antincendio. L’intervento proposto non modifica il prospetto esistente affacciato sulla pubblica via lasciando inalterate sia l’architettura degli esterni che la distribuzione funzionale interna. L'intervento in quanto opera pubblica necessita prima della approvazione del progetto esecutivo dei pareri di competenza del Comune, dell'A.S.L. , della Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco se ritenuto necessario in funzione della capienza totale dell’edificio. Pg. 12/17 Documentazione fotografica del fabbricato Pg. 13/17 Pg. 14/17 Pg. 15/17 4. SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA 4.1 Sostenibilità dei costi L’Amministrazione può sostenere i costi relativi alla ristrutturazione mediante fondi di bilancio già disponibili. 4.2 Stima costi di gestione A edificio ristrutturato, si prevede una gestione dell’immobile svolta in economia dal Università di Sassari nel quadro della gestione ordinaria degli edifici dell’Ateneo. I costi d’esercizio sono calcolabili come segue: - spese di funzionamento ordinario dell’immobile €/anno 35.000 - spese per attività manutentive €/anno 25.000 per un totale annuo di € 60.000 5. CONVENIENZA ECONOMICO – SOCIALE 5.1 Descrizione dei benefici e dei costi per la collettività legati all’opera Il beneficio maggiore della realizzazione sta nel mettere a disposizione dell’Ateneo e della città una importante memoria del proprio passato, capace di dare sostanza al senso di identità culturale. In secondo luogo, si rende fruibile un patrimonio di notevole valore, fino ad oggi largamente inutilizzato. L’intervento si profila dunque interessante sia per il riuso di un fabbricato esistente realizzabile con una ristrutturazione non particolarmente pesante, sia per il recupero artistico di un fabbricato che appartiene al patrimonio storico della città. I costi di realizzazione e di gestione sono consistenti, ma vanno considerati come investimenti volti ad accrescere il patrimonio di edifici a norma e funzionali dell’Amministrazione Universitaria, contribuendo alla riqualificazione del centro città in una zona strategica per le sue emergenze culturali. 6. PROCEDURE 6.1 Descrizione puntuale di tutti i vincoli che gravano sull’opera Gli adempimenti tecnici sono quelli previsti dalle leggi in vigore specificati nel paragrafo successivo. Il fabbricato è di proprietà Universitaria e completamente disponibile, pertanto i lavori potranno essere iniziati appena saranno espletate le procedure di gara. Pg. 16/17 6.2 Descrizione puntuale dei passaggi normativi e procedurali che si intendono attuare per superare i vincoli indicando i relativi tempi Non sono necessari passaggi procedurali particolari, se non quelli necessari per l’approvazione dei progetti e l’ottenimento del parere favorevole della Soprintendenza, dell’Ufficio di Igiene e dei Vigili del Fuoco. 6.3 Cronoprogramma delle scadenze temporali IV I II III IV I II III IV I II III IV trim. trim. trim. trim. trim. trim. trim. trim. trim. trim. trim. trim. trim. 2010 2011 2011 2011 2011 2012 2012 2012 2012 2013 2013 2013 2013 Studio di fattibilità Aggiud. progettazione Progetto preliminare Progetto definitivo Progetto esecutivo Rich. autorizzazioni Aggiudicazione Inizio-fine lavori Collaudo Avvio gestione Sassari, 7 dicembre 2010 Il progettista Ing. Simone Loddo Pg. 17/17