Dodici milioni di italiani soffrono di disturbi del sonno

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Forlì, 19 marzo 2004
L’ARTE DI PRENDER SONNO
“Campagna di promozione al dormire sano”
SPAZIO INFORMATIVO DELL’ AUSL IN PIAZZA SAFFI
DOMENICA DALLE ORE 10 ALLE 18
Il sonno è per l’organismo un momento essenziale di riposo e di benessere: favorisce
tutti i processi di rigenerazione e crescita e permette di fissare nella memoria le
esperienze fatte durante la veglia.Hai problemi ad addormentarti? Ti risvegli spesso
durante la notte? Ti alzi stanco? Vuoi dormire meglio? Anche il tuo bambino ha
problemi di insonnia?
Spediscici una mail, collegandoti al sito www.ausl.fo.it, e riceverai una soluzione
ai dubbi che “non ti fanno dormire”. A risponderti, entro 72 ore, saranno alcuni
professionisti dell’Ausl di Forlì: il dott. Fiorino Fiorentini, responsabile dell'U.O. di
Pneumologia, il dott. Fabio Martines, medico di medicina generale, il
dott.Giustino Melideo, direttore della struttura complessa di Neuropsichiatria
infatile, il dott.Walter Neri, responsabile dell'U.O. di Neurologia, il prof. Claudio
Vicini, responsabile dell'U.O di Otorinolaringoiatria.
Ma non sarà questo l’unico contatto che potrai avere con noi per chiarire i tuoi
problemi con il sonno.
Domenica 21 marzo, infatti, dalle 10 alle 18, in Piazza Saffi, a Forlì, sarà allestito
uno spazio informativo per lanciare una campagna di promozione alla salute sulle
problematiche del sonno e sui comportamenti corretti da tenere per evitare possibili
complicazioni. Sotto gli occhi “indiscreti”, ma graditi dei passanti, un gruppo di attori e
testimonial, gentilmente prestatesi al nostro “gioco”, interpreteranno la loro notte di
sonno o di ..veglia.
Libri, vecchi film, tisane, MUSICA… qual è il rimedio che accompagna i tuoi momenti
insonni? Vieni a scoprirlo in Piazza Saffi e per tutti ci sarà una simpatica sorpresa.
E per chi non ne avesse abbastanza, da martedì 23 marzo sarà in programmazione
per tre settimane il cortometraggio "L'arte di prendere sonno", prodotto dall'Azienda
nell'ambito del progetto "TV Salute Forlì", che va in onda sulle principali reti locali.
“Dodici milioni di italiani soffrono di problemi del sonno – spiega il dottor Walter Neri,
responsabile della U.O. di Neurologia – Il disturbo aumenta con l’avanzare dell’età e
con il sovrappeso e generalmente viene sottovalutato. Ci sono tanti tipi di insonnia,
una primaria, che riguarda il 20% dei casi e deriva dalla somatizzazione di problemi
psicologici, e una secondaria, legata invece ad altri disturbi fisici, oppure
all’assunzione di farmaci o alcolici.
Ci sono poi i cosiddetti “cattivi dormitori” che si risvegliano spesso o fanno fatica ad
addormentarsi.”
Per approfondire invece le problematiche relative alla “qualità” del sonno, sono
intervenuti il dott.Fiorino Fiorentini, responsabile della U.O. di Pneumologia e il prof.
Claudio Vicini, responsabile dell’U.O. di Otorinolaringoiatria.
”Il sonno ha un’architettura – ha spiegato il dott.Fiorentini – che non può essere
sovvertita. Chi ha problemi respiratori inevitabilmente ha problemi di sonno, dal
momento che mentre si dorme tutte le funzioni vitali rallentano. Un problema più
grave è rappresentato poi dall’apnea, di cui soffre il 6% delle persone che russano.
Chi respira male, comunque,dorme sempre male.”
“Russare è l’emissione di un suono fastidioso mentre si dorme – aggiunge il
prof.Claudio Vicini – Le conseguenze di una cattiva qualità del sonno sono
l’allungamento dei tempi di reazione, la difficoltà di memoria, del tono dell’umore, in
casi peggiori problemi cardiocircolatori, ipertensione, aumenti di rischi di infarto e
ictus.”
Un discorso a parte va fatto per i bambini, per i quali un cattivo sonno può dare
problemi di enuresi, terrori notturni e sindromi ipercinetiche.
“E’ provato che i bambini dormono di meno di una volta- chiarisce Giustino Melideo,
direttore della Struttura complessa di Neuropsichiatria Infantile - Esistono semplici
regole per regolamentare il sonno dei piccoli, accompagnando la fase di
addormentamento e anche terapie farmacologiche, da usare con prudenza”.
Anche il dott. Fabio Martines, medico di famiglia sottolinea la vastità del problema
“sonno”, sottolineando come il medico di medicina generale abbia dalla sua una
maggiore conoscenza della storia clinica e personale del paziente, entro la quale
valutare la gravità e la ricorrenza del fenomeno.
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