ISSN 2035-701X
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N° 6 - LUGLIO 2012
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DA VISITARE
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R E P O R T E R
“Poste Italiane. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Torino n° 6 Anno 2012”- € 0,70
Il viaggio
della maturità
Usa e Barcellona:
due imperdibili mete
tutte da scoprire
Da pagina 8
DA ASCOLTARE
I nostri consigli
per l’estate
Nuove sonorità e
sperimentazioni
da mettere nell’iPod
Da pagina 22
DA LEGGERE
I libri in valigia
Ecco le novità
e i classici che vale la
pena rispolverare
Da pagina 25
DA INDOSSARE
A bandiere
spiegate
Tra Europei e Olimpiadi
impazza la flag mania
Da pagina 13
Famolo... sicuro!
2
Luglio 2012
A cura di Greta Pieropan,
19 anni
Antispot
LA MAMMA È SEMPRE LA MAMMA
n°6
luglio
Direttore responsabile
Renato Truce
Vice direttore
Lidia Gattini
Segreteria di redazione
Sonia Fiore
In redazione
Maria Elena Buslacchi
Chiara Falcone
Simona Neri
Redazione di Torino
corso Allamano, 131 - 10095 Grugliasco (To)
tel. 011.7072647 - fax 011.7707005
e-mail: [email protected]
Redazione di Genova
Via Cairoli, 11 - 16124 Genova
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Redazione di Roma
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e-mail: [email protected]
Hanno collaborato
Dal laboratorio Attualità: Simona Neri
(supervisione giornalistica)
Serena Mosso, Marzia Mancuso,
Federica D'Angelantonio
Dal laboratorio Giovani Critici:
Maria Elena Buslacchi
(supervisione giornalistica)
Mattia Marzi, Martina Pi,
Elena Prati, Lady Iron,
Virginia Lupi
Dal laboratorio Costume e Società:
Chiara Falcone (supervisione
giornalistica)
Greta Pieropan, Melusina,
Kalliroi
Impaginazione
Gianni La Rocca
Web designer e illustrazioni
Giorgia Nobile (Idem s.c.g.)
Fotografie e fotoservizi
Gaia Ravazzi, Jacopo Branchesi,
Circolo di Sophia, Fotolia, Massimiliano T.
I giovani reporter
utilizzano NikonD3100
Sito web: www.zai.net - Francesco Tota
Editore Mandragola Editrice
società cooperativa di giornalisti
via Nota, 7 - 10122 Torino
Stampa San Biagio Stampa S.p.A.
via al Santuario N.S. della Guardia, 43P43Q
16162 Genova
Il gruppo P&G dedica uno spot a una donna speciale, la mamma, in occasione delle Olimpiadi di Londra. Lo spot completo ci mostra 4 madri di parti diverse del mondo (corrispondenti, a grandi linee, ad America del Nord, America del Sud, Estremo Oriente e Africa) che
svegliano i loro figli molto presto al mattino, preparano loro la colazione e li portano agli
allenamenti, aspettandoli per ore e incoraggiandoli, assecondandoli quando giocano con gli
amici, come nel caso del bimbo che gioca a pallavolo. E la routine si ripete in continuazione, aggiungendo immagini delle mamme che fanno il bucato, sistemano casa, giocano con
i figli, li curano e sostengono. I bambini crescono e dalle prime piccole competizioni passano a una gara (di nuoto, ginnastica, pallavolo, atletica) che si svolge a Londra, alle Olimpiadi del 2012. E le loro mamme? Sempre lì. Tra il pubblico o davanti alla televisione, la dedica della vittoria e l’abbraccio dei figli
va a loro. Perché fanno “il lavoro più duro del mondo, che è anche il migliore”, come recita lo slogan alla fine. La musica di Einaudi ci accompagna nella vita degli atleti prima che diventassero eroi delle Olimpiadi, ci ricorda che chi li ha portati agli allenamenti e
li ha sostenuti sono stati i genitori, e in particolare le mamme, vere eroine dello spot. Una pubblicità definita da molti “commovente”, ed è vero: commuove le mamme che si riconoscono nelle protagoniste; commuove i figli, perché ci ricordiamo quante volte ci
hanno aspettati fuori dagli allenamenti; commuove tutti perché la storia dell’atleta che dalle parti più remote del mondo raggiunge il
podio in diretta mondiale, dopo tanti sacrifici piace un po’ a chiunque (e in tempi come questi, di belle storie ne abbiamo bisogno).
Solo una cosa: possibile che le donne debbano essere sempre celebrate solo nel loro ruolo, pur importante, di mamme?
IL SEXY MUGNAIO
Vi faccio una confidenza: Antonio Banderas era (e nonostante tutto pare sia ancora) il
sogno proibito di mia madre. “Chi, l’uomo che sussurava alle galline?”, le ho fatto io
l’altro giorno mentre passava in televisione l’ultimo spot del Mulino bianco. Sì, proprio lui, un passato da protagonista dei primi film di Pedro Almodovar e poi di pellicole hollywoodiane di successo, un presente da improbabile mugnaio che lavora solerte alla creazione di leccornie industriali e discute ricette con galline appollaiate su eleganti cuscini. Un personaggio che proprio non ti saresti immaginato in quel ruolo. Come mai invece la nota azienda italiana avrà scelto proprio lui? Forse proprio per far discutere in famiglia sul fascino dell’attore che vanta un bel po’ di film da macho alle spalle? Quanto agli spot, ce n’è uno che mi sta particolarmente sulle scatole: è quello in cui due mie più o meno coetanee vanno dal
bel mugnaio a prendere i cornetti per il papà, sicuramente arrabbiato perchè stanno rientrando tardi a casa. Quasi quasi faccio
una prova, ma mi sa che non mi andrebbe molto bene. Insomma questi spot sono davvero irreali e surreali, come lo è l’atmosfera campagnola che dovrebbe trapelare (avete notato che anche la fotografia rarefatta dà un po’ sul giallino, forse a ricordare
il colore dei campi di grano?). Il sondaggio in famiglia è così terminato: mia madre ha bocciato lo spot e salvato Banderas, mio
padre ha bocciato l’uno e l’altro e io pure la gallina.
Bocciati!!!
Quello che le donne non meritano
Ti vesti sexy? Allora se ti molestano non ti
puoi proprio lamentare. È la filosofia che sta
alla base del manifesto pubblicato su Twitter
dalla dirigenza della metro di Shanghai, che
mostra una donna di spalle con vestito trasparente che lascia intravedere slip e reggiseno. Le parole che accompagnano l’immagine
sono eloquenti: “Vestirsi in questo modo renderebbe insolito per una donna non essere
molestata. Ci possono essere dei pervertiti
sulla metropolitana ed è difficile allontanarli.
Per favore, signore, abbiate rispetto di voi
stesse”. Qui quello che traspare più del vestito è un malcelato sessismo da Medioevo.
La compagnia di navigazione TTTLines ci ricasca. Dopo il manifesto con i prosperosi seni in
vista (chiamati Vesuvio e Etna, “mai stati così
vicini”) e quella delle donne natiche al vento
con lo slogan “Abbiamo le poppe più famose
d’Italia”, torna a mortificare l’immagine della
donna. Ecco un vecchio capitano con tanto di
pipa che abbraccia sornione due “gnocche”: una
nordica raffinata ed elegante, con accessori casualmente verde padano, e una mora mediterranea vestita di nero con velo in testa, modello
“sexy Concettina”. Lo slogan giustificherebbe il
tutto: “Contribuiamo tutti i giorni a tenere unita l’Italia”. Fermate la nave, vorrei scendere.
Zai.net Lab, il più grande laboratorio giornalistico d’Italia, è realizzato anche grazie al contributo di
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Anno XI / n. 6 - luglio 2012
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3
Luglio 2012
Attualità
INFOWEB
www.sanbenedetto.org
Cultura
In libreria
Tra le ultime pubblicazioni di don Gallo ricordiamo Non uccidete
il futuro dei giovani e
La buona novella.
Generazioni
a confronto
tempo di lettura: 8 minuti
Incontri. A colloquio con don Andrea Gallo
Avanti ragazzi, alzate la testa!
Lo conoscono tutti come “il prete da marciapiede”, per la sua vicinanza agli ultimi e agli
emarginati. Don Andrea Gallo si rivolge ai giovani e parla di droga, politica, Chiesa e
sessualità; naturalmente, alla sua maniera: schietta e pungente
Serena Mosso,
21 anni
La scuola
contro la droga
La guerra alla droga è fallita. La
guerra bisogna farla sì, ma all’indifferenza, al potere, alle mafie. Continuiamo a massacrare i
ragazzi senza rispettarli nel loro
cammino di autodeterminazione,
che contempli una pedagogia
scientifica, calda e umana. La
legge 685 del
’75, che precedette la
cosiddetta
“Fini-
Giovanardi”, metteva la scuola al
centro, prevedeva che ogni provveditorato avesse un ufficio tossicodipendenze e ogni scuola
media un docente referente.
La “Fini - Giovanardi” ha distrutto tutto questo impianto e
addirittura ha reso reato lo status
di tossicomane. Ma se non mettiamo al centro la scuola come è
possibile risolvere questo problema?
Il dono della
sessualità
La Chiesa oggi resta ancora una
gerarchia
vincolata
all’obbedienza del
Papa e lontana dai giovani. Il mess a g g i o
dirompente
del Vangelo e
d i
Gesù non arriva neppure, come
fa la nuova generazione ad accettarlo? La Chiesa è impelagata
in crociate moralistiche, misogine e sessuofobiche, contraddittorie. Ha sancito il primato
della coscienza personale nel
Concilio, ma tiene subordinata
quella femminile. Una volta
chiesi a un cardinale: “Ma la sessualità è un dono di Dio o del demonio?”. Non m’ha risposto. E
invece è un dono di Dio, per chi
ci crede, e della natura per chi
non crede. Il matrimonio non ha
come primo fine la procreazione,
ma l’amore. È attraverso l’amore
che si deve arrivare a una paternità e una maternità responsabili. I giovani sono confusi perché i punti di riferimento sono
sempre minori. Per questo la
scuola deve essere al centro e la
Chiesa deve impegnarsi a illuminare la strada. Ma la scuola
non ha programmi sull’educazione sessuale e per la Chiesa
meno se ne parla e se ne fa, meglio è. La masturbazione è ancora considerata un peccato mortale, come le esperienze
prematrimoniali, le
coppie di fatto o
quelle gay. La
Chiesa non nomina mai la parola “piacere”; alla scuola che
ho frequentato per il sacerdozio
ci dicevano: “Se ti tocchi e provi
piacere è peccato”. Al 4° anno
dissi: “Ma scusi, ci dite che il
peccato è distruzione di Dio, nichilismo e malvagità e ora ci dite
che toccarsi le palle è peccato?”.
Venni mandato dal rettore, il
quale sorrise un po’ e disse: “La
chiesa è saggia, cammina nei secoli con prudenza, devi aver pazienza”. Ma io non ho pazienza.
Agitatevi!
In Italia è in atto una “strage mafiosa” fatta di complicità governative e parlamentari, insieme al
moralismo della Chiesa. Con
essa abbiamo ingannato e tradito
almeno un paio di generazioni,
creando una rete di proibizioni e
togliendo ai giovani la possibilità
di autodeterminarsi. La disoccupazione giovanile è vicina al
35%, cresce la demotivazione
nella ricerca del lavoro e specializzazione negli studi. È necessario dare ai giovani spazio,
ascolto e possibilità di camminare insieme. Il governo Monti
sta applicando un rigore che promette crescita, ma solo sulla
carta. Avrà pure pareggiato alcuni bilanci, ma resta un governo
del capitale e non del popolo.
Per ottenere vera crescita occorre
ricostruire i principi basilari della
democrazia. La cultura ci aiuterà
a farlo: è costume di vita, assimilazione di valori di convivenza, capacità di saper approfondire. È tolleranza, solidarietà,
giustizia sociale, attraverso cui
ciascuno si sente corresponsabile e partecipa al bene comune.
Nel 1919 Gramsci diceva: “Agitatevi, perché abbiamo bisogno
del vostro entusiasmo; organizzatevi, perché abbiamo bisogno
della vostra forza; studiate, perché abbiamo bisogno della vostra intelligenza”. Questo è
quello che deve succedere.
Io ho visto nascere la democrazia
a 17 anni, nell’aprile del 1945, e
adesso dovrei vederla morire?
Ho imparato che il potere economico, mafioso, finanziario e
moralista resta forte solo fintanto
che strisciamo per terra. Una minoranza sempre crescente di giovani sta prendendo coscienza e
tenta di rimboccarsi le maniche.
A tutti loro, dico: su la testa, ragazzi, e studiate per la vostra
città futura.
Un prete da marciapiede
Foto di Pino Bertelli
Andrea Gallo (Genova, 18 luglio 1928) è presbitero dal 1959 e fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova. Ha partecipato
a missioni in Brasile e da sempre, in Italia, è vicino agli emarginati e ai
giovani. È stato cappellano in carcere e nei riformatori, dove ha ricercato verso i ragazzi un approccio educativo e pedagogico di fiducia e libertà da contrapporre alla sola espiazione. Dalla Santa
Sede è stato spesso criticato per le sue posizioni molto “progressiste”, in particolare sulla sessualità e altre tematiche giovanili; nel 2006 si fa multare per disobbedienza civile mentre protesta contro la legge sulle droghe e chiede la liberalizzazione di quelle leggere.
È vicino al movimento No Dal Molin che si oppone a una nuova base militare USA a Vicenza e nel 2009 ha partecipato al Gay Pride di Genova.
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Attualità
Luglio 2012
INFOWEB
www.sigo.it
Inchiesta
Lo sport ritarda
Le adolescenti sportive hanno il primo
rapporto sessuale in
media 2 anni più tardi
rispetto alle coetanee.
Se il tabù
è l’informazione
tempo di lettura: 14 minuti
Giovani e sesso. Si fa, ma non se ne parla
Mi ha baciata a lungo, sono incinta?
Si è ormai abbassata l’età delle ragazze e dei ragazzi che decidono di avere i primi rapporti
e, quindi, anche quella in cui si vorrebbe scoprire tutto sull’argomento.
Peccato che le informazioni che si cercano non siano quelle che servono davvero
Marzia Mancuso,
19 anni
E
state, tempo di vacanze,
che per molti ragazzi diventano
occasioni di conoscere persone
e iniziare qualche flirt. Lo conferma un recente sondaggio del
progetto “Scegli tu”, promosso
dalla Società Italiana di Ginecologie e Ostetricia (Sigo) su un
campione di ragazzi di Milano,
Roma e Napoli, secondo il quale
il 56% dei giovani ha avuto i
primi rapporti proprio durante
l’estate. Certo il sesso può essere bello e sano e, se avete presente Joseph Gordon-Levitt in
500 giorni insieme, quando esce
di casa tutto contento, cantando
You make my dreams, dopo essere stato la sera prima con Zooey Deschanel, ne avete un’immagine esemplificativa. Non è
nemmeno tanto complicato: c’è
una meccanica base e un po’ di
varianti sul tema, nulla che non
si possa apprendere in tempi
brevi. Eppure, quando se ne
parla, specie tra i più giovani, si
scopre come l’argomento presenti numerosi lati oscuri. I ragazzi iniziano a farlo presto: il
Il 54% “si affida alla
contraccezione
d’emergenza” e
chiaramente ignora
perché sia definita
“d’emergenza”. Per
quanto riguarda le
malattie sessualmente
trasmissibili, il 71% non
si tutela perché “si fida
del partner”
28% degli adolescenti tra i 14 e
i 18 anni ha già avuto un rapporto sessuale. Quanto alla meccanica nessun problema, ma la
parte drammatica riguarda gli
argomenti direttamente correlati: contraccezione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.
Dal sondaggio di cui sopra
emergono altri risultati, alcuni
dei quali quantomeno curiosi.
Prendiamo qualche dato. Il 59%
pratica abitualmente il coito interrotto, ossia la “tempestiva
estrazione del pene eretto dalla
vagina prima dell'eiaculazione”.
Ecco, quanto è tempestivo il vostro ragazzo? Il mondo è pieno
di questi fenomeni di prontezza:
“tranquilla, l’ho sempre fatto,
non è mai successo niente!”,
mentre la compagna rincara con
“sì, lo so che non è un metodo
sicuro, ma se lui è bravo!”. Ma
bravo a far cosa? Si è cronometrato? Il poveretto ignora anche
di avere delle fuoriuscite preeiaculatorie, contenenti anch’esse il seme e quindi in grado
di trasformarlo in uno cui fanno
gli auguri il 19 marzo. Il 54%
“si affida alla contraccezione
d’emergenza” e chiaramente
ignora perché sia definita
“d’emergenza”. Per quanto riguarda le malattie sessualmente
trasmissibili, il 71% non si tutela perché “si fida del partner”:
ma sì, come vuoi che mi passi la
clamidia, con quella faccia!
Certo la colpa non è solo dei ragazzi: sono ancora troppe le
scuole in cui non si ritiene im-
portante parlare di educazione
alla sessualità e tante le famiglie
in cui l’argomento è tabù.
C’è da lanciare un appello agli
adulti. Voi degli anni ’70, voi
che vi siete risparmiati MTV e
Teen Mom e forse per questo
siete rimasti un po’ indietro: i
vostri figli fanno sesso. Forse
troppo presto, senza aspettare la
persona giusta o con della pessima musica in sottofondo, ma il
dato di fatto è che lo fanno. Allora non è meglio far capire loro
che è una cosa seria e che comporta dei rischi, ma che si può
affrontare in modo sicuro? «Rispetto al passato circolano sicuramente più informazioni –
spiega il prof. Emilio Arisi, presidente della Società medica italiana per la contraccezione - ma
sono anche molto epidermiche:
non influenzano i comportamenti perché, benché diffuse,
troppo superficiali. Internet offre un’informazione confusa.
Prendiamo ad esempio la mia
esperienza: attraverso i siti
“Scegli tu” e “Metti che” rispondo ogni giorno anche a sessanta e-mail di ragazzi con
dubbi in ambito sessuale. Mi arrivano domande come: “ho
avuto un rapporto orale, posso
restare incinta?”oppure “ho dimenticato di prendere la pillola
I risultati delle nostre interviste
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Luglio 2012
INFOWEB
www.sceglitu.it
Emergenze estive
In questo periodo
dell’anno il ricorso
alla contraccezione
d’emergenza
aumenta del 12%.
Allarme sterilità tra i giovani
Le patologie legate alla sfera sessuale e all’infertilità sono in
aumento, secondo gli specialisti dell’Università di Roma “La Sapienza”. Secondo l’Oms ogni anno ci sarebbero 350 mln di nuovi
casi, di cui un terzo riguardanti giovani under 25. La sterilità cresce in concomitanza con le patologie dell’apparato riproduttivo.
ambito. La scuola potrebbe giocare un ruolo importante, ma
in
Italia
abbiamo
un’esperienza
a
macchia di leopardo. Ci sono aree
del paese dove l’educazione sessuale è
inserita nei programmi
delle
scuole, mentre in altre, per indolenza di
presidi, insegnanti o
degli stessi genitori o
addirittura per ostacolo
da parte loro, questo non
avviene». A questo punto
chiedere se, dato che gli adolescenti hanno anticipato la loro
prima volta, abbiano iniziato
anche prima ad informarsi su
come proteggersi sembra superfluo. In effetti «in una elevata percentuale di casi, più dei
due terzi, - risponde Arisi - il
primo rapporto è vissuto senza
alcuna protezione, con conseguenze difficili da prevedere
sulla futura capacità riproduttiva. Le malattie a trasmissione
sessuale a volte possono essere
pericolosamente influenti: pensiamo alla clamidia, la quale è
per tre giorni e ho avuto dei rapporti sessuali, sono incinta?”.
Ovviamente io rispondo che
non sono un test di gravidanza, sono appena appena un ginecologo, ma
l’ignoranza che risulta è
davvero drammatica.
Internet poi mette a disposizione una serie di
informazioni utili e moltissime baggianate: la sua
utilità dipende dal modo in
cui l’informazione è percepita e recepita». E per quanto
riguarda il confronto con la famiglia? «Non c’è piena apertura
tra genitori e figli rispetto a certe
tematiche – continua il ginecologo – Mi sono trovato a chiedere ai giovani nelle scuole se
pensino mai ai genitori come
esseri sessuati e viceversa mi
trovo a chiedere alle donne in
ambulatorio: “lei ha mai immaginato i suoi figli che fanno
sesso?”. Per entrambi la risposta
è negativa. Pensiamo sempre
che siano i figli degli altri e i genitori degli altri ad essere sessualmente attivi, mai i nostri.
Ciò è espressione della difficoltà a comunicare in questo
in grado di determinare, risalendo dalla vagina attraverso i
canali cervicali, danni alle tube.
Ed è un’infezione in espansione, insieme con la gonorrea».
Ignorare la questione non è cosa
di poco conto, se si pensa che
circa i due terzi di tutte le malattie sessualmente trasmissibili
si presentano purtroppo proprio
negli under 25. In questa fase,
infatti, siamo particolarmente
vulnerabili, per fattori ormonali
e per una maggiore fragilità del
tessuto che riveste il collo dell’utero. Che fare allora? Beh, se
ancora non lo avete capito, informarsi è d’obbligo. Tra le iniziative ad hoc si può segnalare
quella messa a punto proprio
dai ginecologi della Sigo, disponibile sul sito www.sceglitu.it. Si chiama il “patentino
dell’amore sicuro” ed è un opuscolo per gli studenti con una
parte teorica, (gravidanza e malattie sessualmente trasmissibili,
“bufale” in circolazione e contraccezione) e un’altra sezione
con i quiz. Che ci si senta già
pronti o che si preferisca aspettare, l’importante è farsi trovare
preparati.
Tutto quello che avreste voluto sapere… e avete chiesto!
Vi abbiamo chiesto di inviarci alcune domande e curiosità da girare ad un esperto, il
prof. Emilio Arisi, presidente della Società medica italiana per la contraccezione.
Queste le sue risposte.
Come calcolare in modo
esatto in quali giorni posso
essere sicura di non essere
assolutamente fertile?
Il mio consiglio è quello di
non fidarsi mai. Il periodo in
cui si è più fertili è solitamente quello tra il tredicesimo e il sedicesimo giorno
del ciclo, però potrebbe capitare a volte che l’ovulazione avvenga in altri giorni,
perfino in periodo mestruale; qualsiasi ginecologo potrà confermarvelo. Non farei calcoli, i calcoli hanno
fatto nascere decine di milioni di uomini e donne al
mondo.
Quando è utile intervenire con la pillola anticonce-
zionale per problemi di ciclo?
Si può prescrivere la pillola
quando il ciclo è abbondante,
doloroso e molto frequente,
anche qualora non si abbiano
rapporti. Il ciclo si normalizza in
circa 6-12 mesi di terapia.
Per quanto tempo posso
prendere la pillola senza subire
danni?
La pillola si può prendere per
tutta la vita, sono più i vantaggi che gli svantaggi (pensiamo
solo alla riduzione dei tumori
dell’ovaio o dell’utero!).
La mia ginecologa me l’ha
sconsigliata perché dice che sono troppo giovane per prenderla…
La letteratura medica e l’Oms,
l’Organizzazione mondiale della sanità, non mettono l’adolescenza tra le possibili controindicazioni del farmaco. Se non ci
sono controindicazioni mediche vere, valutate con l’anamnesi, nessun medico dovrebbe
farlo, non dovrebbe dare dei
giudizi morali sui comportamenti delle pazienti, neanche
di quelle adolescenti.
Quali controindicazioni può
avere la pillola del giorno dopo?
Nessuna, ci sono i documenti
dell’Oms che dicono questo.
Una tantum è come “una pocum”…
Vorrei saperne di più sulle
sostanze spermicide.
Sono dei disinfettanti che agiscono uccidendo gli spermatozoi che entrano in vagina. Peraltro in Italia sono poco usati
anche perché erano stati tolti
dal commercio in quanto, secondo la letteratura scientifica,
l’uso degli spermicidi in qualche modo avrebbe potuto favorire la penetrazione del virus
dell’Aids nelle mucose delle
persone che li utilizzavano. Oggi si trovano - con difficoltà - a
volte come prodotto preparato
direttamente dal farmacista,
oppure vengono fatti venire
dall’estero per via postale (cosa
di cui mi fiderei poco).
Una buona conoscenza del
partner può essere sufficiente
a prevenire il contagio da Hiv?
Usate il preservativo anche quando credete di potervi fidare!
Esiste la dipendenza dal sesso?
Sì, come esistono dipendenze
da tutto ciò che può dare il piacere, anche dal gioco, per fare
un altro esempio.
Cosa può danneggiare la
nostra fertilità?
Sicuramente il fumo, che riduce
la qualità dell’ovocita come anche la motilità e il numero degli spermatozoi. Poi le droghe
in generale e alcuni farmaci. In
termini di voluttuosità possono
avere influenza il fumo, le droghe e l’alcol.
Esistono davvero due tipi di
orgasmo?
Anche più di due. L’orgasmo è
qualcosa di molto particolare e
personale che può essere rag-
Il prof. Emilio Arisi,
presidente della Società medica italiana per
la contraccezione
giunto in tanti modi: ci sono
donne che provano piacere
con la stimolazione del clitoride, altre con la stimolazione vaginale – quindi con
la penetrazione – alcune
provano piacere in tutti e
due modi, altre necessitano
di entrambe la stimolazioni,
mentre altre ancora provano piacere, ma non l’orgasmo.
7
Luglio 2012
Attualità
INFOWEB
www.fitav.it
Sport
Olympic games
I Giochi del 2012 si
terranno dal 27 luglio
al 12 agosto a Londra,
che ospita l’evento
per la terza volta.
Aspettando
Londra 2012
tempo di lettura: 7 minuti
Giovani campionesse. Jessica Rossi si racconta
Una medaglia da prendere… al volo!
A soli diciassette anni l’atleta emiliana conquistò il titolo di campionessa europea e mondiale
senior. Oggi, che ne ha venti, si prepara a difendere i nostri colori alle prossime Olimpiadi
Federica
D’Angelantonio,
17 anni
G
iovanissima, piena di talento e di medaglie, Jessica Rossi si sta preparando al meglio per
tentare di salire sul podio alle
prossime Olimpiadi di Londra
2012. Dopo aver conosciuto il tiro
al volo da piccola, grazie a suo
padre, non l’ha più lasciato. Il segreto per il successo? Tanta determinazione, umiltà e forza di
volontà. Jessica è soddisfatta dell’atleta che è diventata, nonostante i tanti sacrifici che ha dovuto fare, come abbandonare gli
studi; ce lo racconta in questa intervista.
Il tiro al volo è una disciplina
inusuale, come ti sei appassionata a questo sport e come hai
scoperto il tuo talento?
«È stato mio padre a trasmettermi questa passione, anche lui
è un tiratore molto forte. Da piccola ricordo che mi fece provare, lanciò lui stesso due piattelli e con due soli colpi li ruppi entrambi. È nata così, per gioco,
quella che poi è diventata la mia
Fotografie di Marco Dalla Dea
passione, la mia vita».
Vanti numerose medaglie e titoli a soli vent’anni, come sei arrivata così in alto?
«Sinceramente non avrei mai
immaginato di raggiungere questi traguardi, però ho sempre
preso questa disciplina molto seriamente, dovendo abbandonare
anche gli studi. Conciliare studio
e tiro mi costava molta fatica, così
presi questa decisione: impegnandomi a tempo pieno ho iniziato a vincere. Pur avendo ottenuto molto, sono sempre rimasta
con i piedi per terra, non mi
sono mai sentita arrivata, la strada è ancora lunga, penso sia
questo il segreto. È uno sport che
dà molto, ma ho ancora molto da
imparare e da fare per raggiungere i risultati che spero».
E il tuo tempo libero? Molti ragazzi preferirebbero passarlo
con gli amici…
«Io non ho mai fatto la classica
vita dei giovani, discoteca il sabato sera oppure pub, rientrando
alle quattro di notte. Non mi sarebbe stato possibile, però non mi
Ed ecco a voi le Curiosiadi
Beeella cerimonia!
Anche le pecore alle Olimpiadi: confermata la presenza degli animali (insieme a cavalli,
mucche e anatre) per la cerimonia iniziale. L’idea è di David Boyle, regista di film di successo come Trainspotting e
The Millionaire, cui è affidata
l’organizzazione dell’evento e
che vuole rappresentare anche
la tipica campagna inglese.
A tempo di Muse
Ai Muse l’onore della colonna
sonora delle prossime Olimpiadi. Il brano in questione è
Survival e sarà contenuto in The
2nd law, il nuovo album atteso
per settembre. Verrà suonato al
momento dell’ingresso degli atleti nello stadio, durante la consegna delle medaglie e come tema
ufficiale nelle cronache televisive.
Olympic network
Anche Facebook ai blocchi di
partenza: le Olimpiadi avranno
una copertura completa dell’evento sul social network come
mai prima d’ora. Cliccare “Mi
piace” sulle pagine indicate in
www.facebook.com/pages/olympics consente infatti di leggere
tutti gli aggiornamenti relativi ai giochi olimpici.
Sportivo? App… astanza
Invidioso delle emozioni che
proveranno gli atleti? Niente
paura, è disponibile su App Store l’applicazione ufficiale dei
giochi olimpici di Londra 2012!
Puoi scegliere tra 9 sport: 100
metri, i 110 metri ostacoli, i 100
metri Freestyle, il salto triplo, il
double trap, il salto con l’asta,
i 100 metri di nuoto a farfalla,
il kayak, il tiro con l’arco e il salto in lungo. E l’emozione è assicurata… più o meno.
pento di
nulla, le
soddisfazioni
che mi ha dato il tiro non mi hanno mai fatto rimpiangere le mie
scelte».
Ai mondiali di Larnaca, che si
sono conclusi a maggio, hai
conquistato il podio con altre
due italiane, Deborah Gelisio e
Federica Caporuscio; secondo te l’unione fa la forza anche
negli sport individuali. È importante aiutarsi a vicenda per
spirito di nazionale oppure
ognuno deve giocare la propria
partita?
«Il tiro è uno sport prettamente individuale, perché la squadra è una
somma dei risultati, a differenza
dei veri sport di squadra. Devo
ammettere però che quest’anno
eravamo davvero affiatate e ce
l’abbiamo messa tutta per portare a casa questo record del mondo che non eravamo riuscite a
conquistare lo scorso anno».
Per un atleta quanto è importante il proprio tecnico? Che
rapporto s’instaura?
«Il rapporto tra un tecnico e il suo
atleta è importantissimo: deve
trasmetterti e darti molta fiducia.
Io questa sensazione l’ho avuta
molto con Albano Pera, il nostro
commissario tecnico della nazionale che iniziò a guidarmi
quando avevo quindici anni. Il
compito dell’atleta è lavorare
sodo per ripagare la fiducia che gli
viene data dal suo tecnico, ed io
fortunatamente ci sono riuscita».
Cosa stai facendo in
preparazione di
Londra 2012? Chi
temi maggiormente?
«Chi temo di più? Il
piattello, quello è l’unico reale avversario della mia gara. L’allenamento che sto svolgendo per le Olimpiadi è
quello che faccio per
tutte le altre competizioni, piuttosto tecnico,
poi man mano che si avvicinerà la gara penserò
anche ad allenarmi per un buon risultato, ma per ora la tecnica è la
cosa che più mi interessa».
Nel caso di vittoria a chi la dedicheresti?
«Ora non voglio pensarci, ci
penserò se e quando arriverà».
Come pensi si possano avvicinare i giovani a discipline meno
conosciute come quella che
pratichi tu e per le quali non c’è
grande “propaganda”?
«Io consiglierei solo di andare in
un campo da tiro; penso che la
passione li travolgerebbe immediatamente. È uno sport molto
bello, magari inusuale, ma comunque può attirare. Certo finché
non si scende sul campo non si
riuscirà mai a capire bene qual è
il concetto del tiro a volo».
Tre doti che pensi di avere per
essere arrivata a questi livelli.
«Sicuramente tanta determinazione; l’umiltà, ciò che dicevo prima: “rimanere comunque con i
piedi per terra”; poi, la forza di sacrificarmi per arrivare fin dove
sono arrivata».
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Luglio 2012
Viaggi
Mondo
INFOWEB
www.visitusa.com
10milioni
Speciale
Stati Uniti
di chilometri quadrati di
superficie: è il quarto
paese più esteso al mondo
tempo di lettura: 10 minuti
Usa. Tra metropoli e natura selvaggia le mete migliori
Il sogno americano tutto da vivere
Ancora per molti partire per gli States ha il sapore della libertà, della conquista.
Noi siamo d’accordo: il viaggio per eccellenza comincia là, oltre l’Oceano
Melusina,
19 anni
i sono tante buone ragioni per decidere di trascorrere le
vacanze negli Usa: prima di
tutto è un paese dinamico e
sempre in movimento, dal ricco patrimonio artistico-culturale con paesaggi straordinari e
oltre dodici parchi naturali dichiarati patrimonio dell’Unesco. C’è poi una dimensione
che appartiene all’immaginario
collettivo del grande Sogno
Americano che, inutile negarlo,
ha mantenuto intatto tutto il
suo appeal. Il cinema, la musica, l’arte contemporanea, il
concetto stesso di modernità,
nonostante l’affacciarsi di nuovi Stati emergenti, fanno ancora pensare al viaggio negli States come “il viaggio della vita”.
Infine, ma non ultimo, l’aspetto ludico del tempio del consumismo che aggiunge sale alla
vacanza e la rende assai divertente. E, non dimentichiamolo,
per noi europei, rimangono una
delle mete più interessanti e
meno costose (finche durerà la
moneta unica!) permettendoci
così piccoli lussi e acquisti che
in Italia sono proibitivi.
Viste le dimensioni del paese e
la varietà degli scenari, andare
“negli Stati Uniti” è però una
proposizione estremamente
vaga. È utopistico anche solo
pensare di visitare tutto in una
vacanza, quindi al momento
della prenotazione ci si troverà
necessariamente chiamati ad
operare scelte difficili. East o
West Coast? Metropoli o natura selvaggia? Se alcune mete
sono per così dire opzionali, se
ne possono citare altre che non
si possono proprio tralasciare.
Noi, da conoscitori diretti e un
Fotoservizio di Gaia Ravazzi
C
Le celebri Three sisters, Monument Valley, Arizona
po’ fanatici, abbiamo selezionato sei magnifiche attrattive
profondamente diverse tra loro, ma che rappresentano uno
specchio abbastanza fedele degli Stati Uniti la cui selvaggia
e autentica bellezza spesso va
ricercata fuori dalle metropoli.
Qualunque sia la vostra scelta
siamo certi di una cosa:
l’America vi sorprenderà, vi
catturerà e vi lascerà intatto il
desiderio di tornarci per conoscerla meglio.
seggiando per le vie di Manhattan: Ground zero, la Statua della Libertà, il Ponte di
Brooklyn, l’Empire State
Building, Central Park, Little Italy, Chinatown, Times
Square, il Rockfeller Center,
Soho, Wall Street, Broadway.
Tutti luoghi immortalati dalla
letteratura e dal cinema che ci
sembrerà di conoscere da sempre e che stavano lì ad aspettarci. Per visitarla nella sua interezza occorrerebbero setti-
1. La Grande Mela
New York City, affacciata sull’Oceano Atlantico, la metropoli più estesa e popolosa degli
States è capace ancora di ammaliare per le vette dei grattacieli, la ricchezza dei musei e
soprattutto per l’indefinibile
atmosfera che si respira pas-
Le spiagge battute dal vento, Stato di Washinghton
mane, forse mesi. Per farsene
un’idea e portarsela dentro tutta la vita basta una settimana.
2. Hollywood: dove
nascono i sogni
La seconda città degli Usa è
senza dubbio Los Angeles, la
capitale della West Coast con
le lunghe spiagge che si estendono subito fuori dal centro
lungo il Pacifico e l’imperdibile collina di Hollywood. Tra i
luoghi più interessanti da visitare, gli Universal Studios
con scenari cinematografici
reali e l’Hollywood Entertainment Museum con i set
originali di Star Trek. Per sentirsi una star, basta una passeggiata lungo la Walk of Fame,
un percorso che accoglie quasi
2000 stelle di bronzo dedicate
alle celebrità del cinema e del-
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In volo
Ci sono forti sconti per
chi intenda “volare” in
USA più volte ed utilizzi
per ogni tratta la stessa
compagnia.
On the road
Spostarsi in auto negli States è facile ed economico. Le
agenzie di noleggio più importanti offrono vetture in buone
condizioni, accessoriate e con il cambio automatico (non ne
esistono con quello manuale), ma richiedono un’età minima
al guidatore, che va dai 21 ai 25 anni a seconda dello Stato.
6. Il verde incantato
del Nord
San Francisco vista dal Golden Gate (California)
la musica. Date la caccia ai vostri idoli!
3. Las Vegas,
la città dei balocchi
Neanche 300 miglia a nord-est
di Los Angeles, da percorrere
non prima di avere visitato i
Parchi Nazionali di Yosemite e
Sequoia, e di essersi spinti nello scenario metafisico della Death Valley, si incontra la capitale mondiale della finzione,
Las Vegas, una sorta di paese
dei balocchi dove tutto è consentito: gioco d’azzardo legalizzato, illimitata disponibilità
di alcolici ad ogni ora del giorno e della notte ed ampia scelta
di musical. Un luogo talmente
scenografico, esagerato e paradossale dove un paio di giorni
voleranno camminando per
chilometri tra le finte “Venezia”, “Roma”, i laghi italiani,
l’Egitto perfettamente ricostruiti in mezzo al deserto del
Nevada: crazy!
4. California style
Atmosfere più raffinate ed europee si ritrovano a San Francisco, la bellissima città del Golden Gate, il celebre ponte rosso sull’Oceano, nota per essere
la patria della beat generation,
degli hippie, del movimento
omosessuale e per le sue pittoresche stradine ripide fiancheggiate da case vittoriane, con
splendide viste della baia, il
Cable-Car, il tram da prendere
al volo, le passeggiate lungo il
Pacifico, i locali trendy. Andando in auto verso Sud è possibile arrivare alla bellissima baia
di Monterey in un viaggio che
dura circa un’ora e mezzo nella
Pacific Coast Highway. Noi vi
consigliamo di percorrere uno
dei tratti più spettacolari della
Costa Californiana, Big Sur:
mare a strapiombo, vegetazione lussureggiante, salite e discese, curve e controcurve con,
in sottofondo, il rumore delle
onde dell’Oceano...
Arches, Mesa Verde. Non dimenticate di scoprire il SudOvest con la magica Monument Valley e i parchi dell’Arizona con la Foresta Pietrificata, in mezzo al Painted Desert,
il deserto dipinto: è qui la vera
America dalla terra rossa con le
strade infinite che si perdono
nell’orizzonte.
Dove si trovano le magnifiche
foreste pluviali con gli alberi
dal fusto altissimo immortalate dalla saga di Twilight, i fari
avvolti dalla nebbia lungo le
coste scoscese, le immense
spiagge solitarie? In Oregon e,
ancora più a Nord, nello stato
di Washington, due mete ancora riservate agli intenditori.
Seattle è una città dinamica e
una delle più interessanti degli
Usa: incarna la modernità incastonata nel regno delle foreste e dei vulcani, in una delle
zone più affascinanti del Nord
America. E il verde domina a
Seattle, come domina il blu
delle acque del Puget Sound,
il fiordo che bagna la città, e il
bianco delle cime di vulcani e
delle montagne dell’Olympic
Park che la sovrastano. Partendo da lì e guidando verso
Nord per centinaia di chilometri immersi nella vegetazione
più fitta e nel silenzio ovattato
costeggiando l’Oceano, ci si
lascia alla spalle l’America
più green e si arriva fino in
Canada.
UP
1
La natura mozzafiato
dei parchi naturali, dei
canyon, delle riserve indiane e dei laghi
2
I grattacieli e il movimento convulso delle
metropoli
3
I più bei musei di arte
contemporanea di Chicago e New York
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Lo shopping con tutte
le marche americane a
prezzi bassi grazie al
cambio dollaro-euro (da
perdere la testa!)
La vita notturna di New
York, tra musical di
Brodway, band dal vivo
e locali trendy
FIVE
DOWN
Le interminabili attese e
i controlli estenuanti all'ingresso negli States
5. That’s all folks!
Se vi sono rimaste negli occhi
le immagini dei cowboys, dei
mitici film anni Settanta on the
road o sognate da sempre di visitare le riserve indiane, non vi
resta altro da fare che recarvi
nell’Arizona settentrionale, il
luogo dove l’incedere millenario del fiume Colorado ha creato uno degli scenari più strabilianti del mondo: il Grand Canyon. Questa gola, lunga quasi
500 chilometri, profonda fino a
1.600 metri ha ispirato moltissimi personaggi nel corso della
storia: dagli indigeni, che vi si
stabilirono in insediamenti realizzati tra le pareti del canyon,
al presidente Theodore Roosevelt. Altri parchi ormai entrati
nella leggenda e assolutamente
da vedere si trovano nello
Utah, e sono il Bryce Canyon,
FIVE
In agosto nei luoghi turistici come la California
e il Gran Canyon la
folla è tanta
Gli ingressi ai parchi
naurali sono molto cari
(conviene fare i pass
cumulativi)
Gli italians, i nostri connazionali che giocano a
travestirsi da americani
e da cowboy (sic)
Uno dei tanti fari lungo le coste dell’Oregon
La cucina, economica,
ma non certo salutare!
Tra grassi, carne, dolci,
alcolici a tutte le ore si
può perdere la linea e...
il fegato!
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Viaggi
INFOWEB
www.barcelonaturisme.com
Europa
I gialli di Montalbán
Ambientati a Barcellona,
i libri dello scrittore
spagnolo hanno avuto
grande successo internazionale.
Città caliente
e magica
tempo di lettura: 10 minuti
Metropoli. La meraviglia spagnola sul Mediterraneo
Maturità, Estate, Barcelona
Quale meta migliore per trascorrere una vacanza unica? Il capoluogo catalano è una tappa must
to visit per i giovani: qui si respirano musica, arte, energia in un mix di genio e sregolatezza
Kalliroi,
18 anni
fontanelle per tutto il giorno,
fino a Passeig de Gràcia, l’elegante via delle boutiques e dei
caffè in cui una cervecita (una
mezza pinta di birra) può arrivare a costare anche 8 euro!
Raggiungete il civico 43: ora
chiudete gli occhi con ancora
impresso nella mente il mosaico di colori dei banchi del mercato. Riapriteli e vi sembrerà
di non esservi mossi, tanto vi
colpirà nelle tinte e nelle forme
Casa Batlló, uno dei più bei capolavori di Gaudí, l’architetto
simbolo della città. Anche se la
visita non è molto economica,
sarebbe davvero un delitto non
entrare: l’appartamento si
estende su quattro piani davvero unici, ma la vera chicca è
l’ascensore. Prendetelo per
scendere appoggiando la testa
ben bene al vetro, come i bambini alle finestre: vi sembrerà di
stare sott’acqua, perché le maioliche blu, carta da zucchero,
azzurre, celesti e bianche sono
state poste da Gaudí in maniera
digradante; il movimento dell’ascensore fa il resto.
Fotoservizio di Jacopo Branchesi
“B
arcellona era diventata una città bella ma senz’anima, come certe statue, o
forse aveva un’anima nuova?”
(L’uomo della mia vita, Manuel Vàzquez Montalbán,
2000). La contraddizione fra
città letteraria, meta preferita
di tanti artisti, e metropoli caotica e chiassosa, è forse proprio
quello che rende unica Barcellona. Quando per la prima volta arrivi dall’aeroporto di El
Prat, quasi sicuramente percorrendo la Gran Via de Les Corts
Catalanes, capisci subito perché ti innamorerai: sarà per
quell’aria calda anche in primavera, per i colori e le forme
eccentriche che appaiono all’improvviso come visioni oniriche, o per l’odore di una gustosa paella lungo la spiaggia
del Port Olimpic. Una vacanza
a Barcellona significa non annoiarsi mai, ma non solo perché da qualche anno le sue discoteche sul mare sono mete
preferite di giovanissimi, sarebbe troppo scontato. A Barcellona non sai mai quello che
ti capita: e meglio di tutti lo ha
intuito e magistralmente descritto Woody Allen nel suo
film Vicky, Cristina, Barcelona. Puoi passare in un attimo
dalla sacralità silenziosa del
chiostro della Cattedrale al vociare continuo di Plaça Reial
nel giro di qualche isolato; e
puoi anche fare incontri interessanti, proprio nel solco della tradizione letteraria che ha
la città.
Se Barcellona significa genio e
sregolatezza, cerchiamo di darle un ordine in un itinerario
Emozioni
contemporanee
Barcellona veste arte in molti
dei suoi quartieri, anche in
La Pedrera, una delle case capolavoro di Gaudí
“sinestetico”, che intrecci sapori, arte, emozione.
Mosaico di colori
Se percorrete le celebri Ramblas, l’ampio viale alberato che
congiunge Plaça Catalunya al
mare, teatro variopinto di banchetti dei fiori, di figuri più o
meno loschi che vendono gli
oggetti più strani, di orde di turisti che hanno spesso lì la loro
prima tappa organizzata del
tour, vi imbatterete dopo pochi
isolati nella Boqueria, il celebre mercato della città cui si
accede attraverso un ingresso
quasi nascosto dagli alberi.
Una volta dentro è il tripudio
dei sensi: è quasi una lotta al
colore più vivo fra confetti di
tutti i gusti, frutta e verdura.
Camminando fra i banchi non
preoccupatevi di essere investiti all’improvviso dal forte
odore di pesce: ogni angolo ha
il suo profumo e ben presto
troverete quello che più vi piace. E non andate via senza aver
comprato un cartoccio di jamón ibérico a tocchetti, salato
al punto giusto da farvi cercare
I confetti della Boqueria
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7milioni
La città in un film
Woody Allen ha girato qui Vicky, Cristina, Barcelona:
una storia d’amore e strani equilibri relazionali ambientati
in un’estate catalana. Scarlett Johansson e Penelope Cruz
ci regalano un’ottima interpretazione. Il film fa respirare
l’atmosfera di Barcellona senza svelarne le sorprese.
quelli più inconsueti. È il caso
del Raval, zona resa famosa
dai racconti di Montalbán e del
suo Pepe Carvalho (cui si è
ispirato il nostro Camilleri per
l’omologo commissario Montalbano): un quartiere popolare, abitato in gran parte da cittadini immigrati, che si sviluppa in un dedalo di vicoli lungo
cui si può incontrare anche
qualche prostituta discreta. E
mentre attraversate una di queste stradine, fermandovi magari davanti alla vetrina di qualche negozio vintage - i migliori sono proprio in questo quartiere - ecco che si apre davanti
uno spazio totalmente in contrasto: il Museo di Arte Contemporanea della città. Strizzando l’occhio al minimalismo
newyorkese, l’edificio bianco
campeggia in una piazza frequentata da skaters: in un attimo sembra di essere in un’altra
città. L’illusione, però, finisce
lì: il museo ha una collezione
davvero ancora piccola per poter competere con i grandi musei d’arte contemporanea del
mondo. Ma niente paura, Barcellona ci stupisce con effetti
speciali: la Fundació Joan Miró è un mostro sacro in questo
campo. Qui sono raccolte tantissime opere del maestro spagnolo, dalle tele immense alle
sculture eccentriche. Un consiglio: non andateci senza aver
prima letto qualcosa su di lui;
non lo apprezzereste. Appena
fuori il museo, ecco apparire i
bellissimi giardini di Montjuic:
una bella passeggiata nel parco, qualche scalinata ed ecco la
monumentale Plaça d’Espanya, racchiusa da due colonne
che ricordano piazza San Marco a Venezia. Prima di raggiungerla, fermatevi se il sole sta
per tramontare: nei weekend,
tra le 19.00 e le 22.00, a seconda della stagione, le tre fontane
che si trovano sotto al Museu
Nacional d’Art de Catalunya si
accendono improvvisamente.
È un quarto d’ora imperdibile:
i getti d’acqua sono altissimi e
vengono illuminati da fasci di
colore che cambiano a ritmo di
musica. E se fa caldo, mettetevi proprio vicino al bordo: il
bagno è assicurato.
i turisti che visitano
ogni anno il capoluogo
della Catalunya
FIVE
UP
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La città vista dalla Teleferic che collega il porto a Montjuic
Vamos a tapear!
Arriva la sera e inizia la movida. A meno che non sia giovedì, il giorno della settimana dedicato alla paella, la cena migliore che si possa fare a Barcellona è a base di tapas. Lasciatevi incuriosire dai locali
del Barri Gòtic o della Ribera:
con pochi euro è possibile as-
saggiare tanti piccoli stuzzichini e non alzarvi da tavola troppo pieni. Sorseggiando una
Estrella ben fresca (la birra nazionale), naturalmente. Il Barri
Gòtic è sicuramente il quartiere
con l’atmosfera notturna più vivace: dall’ora dell’aperitivo in
poi, tutti i suoi vicoli si riempiono di ragazzi e tante musi-
Un colorato edificio di Raval
che diverse fuoriescono dalle
piccole e naturalmente colorate
cervecerie.
Se siete un po’ bohémien, dovete passare una serata a Gràcia: il quartiere radical chic per
eccellenza propone serate di
musica dal vivo e piccole botteghe artigiane in cui ci si può facilmente imbattere in qualche
artista dall’aspetto abbastanza
maledetto o giovani sarte che
cuciono abiti da sposa dal gusto
retrò. Lungo le stradine pulite e
ordinate - l’esatto opposto del
Barri Gòtic - le ragazze potranno entrare nei piccoli negozi di
abbigliamento per pescare un
abito colorato rigorosamente
cucito a mano.
Se poi Barcellona è il vostro
viaggio della maturità, impossibile non andare al mare. La città si estende per molti chilometri lungo la costa e qui d’estate
si concentrano anche le discoteche più alla moda, gremite però
di molti turisti, che giungono in
blocco ogni sera. Barceloneta –
questo il nome di uno dei quartieri a Sud – ha un ampio lungomare dove aprono e chiudono come funghi i piccoli chioschetti da spiaggia, che fanno
ottimi cocktails di frutta fresca.
Per chi è in coppia, una bella serata romantica su un locale/barca attraccato al nuovo porto: atmosfera lounge, luci soffuse e il
leggerissimo ondeggiare del
mare in banchina.
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5
L’arte. In ogni angolo
della città gli occhi si
riempiono delle bellezze
artistiche: dal modernismo di Gaudí alle stravaganze di Miró
I colori. La città è un tripudio di tinte variopinte, un
vero arcobaleno di allegria
Le tapas. Mangiare a base
di tapas, i piccoli spuntini
assortiti spagnoli, è
un’esperienza da provare:
non perdete le patatas
bravas e il pan catalan
Il mare. Pur essendo la
costa di una metropoli, la
spiaggia è ben tenuta
Il Barriì Gòtic. Indubbiamente la zona più bella, autentica e viva di Barcellona
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DOWN
La sporcizia. Le strade,
soprattutto nei quartieri
storici, si riempiono di rifiuti durante la notte
I prezzi (alcuni). A differenza di cibo e shopping, i costi dei biglietti
per monumenti e musei
sono troppo alti
La visita a Parc Güell. Il
bellissimo parco di
Gaudí è davvero scomodo da raggiungere
con i mezzi pubblici: preparatevi alla scarpinata
I centri commerciali.
Quello del porto è davvero fuori contesto
Il caldo. D’estate, soprattutto in agosto, la
città si infuoca
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LookSmart
Talent’s Corner: la Miss che spopola sul web
FLAG
MANIA
Anche la moda ha cervello
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LookSmart
FLASH
MODE:
Alice.
piazza Sarzano,
Genova
Foto di: Sara Coppa
Istantanee di stile
Come in un flash mob,
ma dedicato alla moda:
questo è il nuovo appuntamento organizzato da
Looksmart. Veri e propri
blitz a caccia di stile
nelle strade o davanti
alle scuole. Basta farsi
trovare all’ora e al luogo
indicato e... il flash è
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IL PROSSIMO VOLTO POTRESTI ESSERE TU!
LookSmart
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SOMMARIO
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Che da sempre fa tendenza non abbiamo dubbi: il mito degli USA non svanisce mai, ma quando si parla di vestiti è ancora più al top. Dagli shorts
alle unghie, tutto si tinge di stelle e strisce... non vi sentite anche voi un po’
americane?
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Protagonista del Talent’s la spiritosissima MissCreamyCreamy in una testimonianza della sua esperienza da Youtuber. Labbra alla Jessie J? Un tutorial segue l’intervento con dei pratici consigli sui lip tattoo. Vedere per
credere.
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Abbronzatura che passione! Yoshi questo mese ci insegna i trucchi per un
colorito dorato: terre, creme e spray, come utilizzarli? Cosa è più adatto per
voi? Scoprite i suggerimenti della nostra make-up artist per valorizzare al
meglio il vostro incarnato.
Gaia Ravazzi, 18 anni
Cristina Altomare, 17 anni
Giorgia Nobile
SBANDIERIAMO UN NUOVO LOOK
I
l look più divertente dell’estate? Quello che si ispira alle bandiere americane e britanniche: se ti vesti di rosso, di verde, di blu, a stelle e strisce o a
bande verticali è come se urlassi al mondo - o sbandierassi ai quattro venti
- qual è il tuo stile. Le bandiere sventolano ovunque sotto forma di abiti,
sciarpe, cappelli, cravatte, accessori, spille, distintivi. Perché questi rettangoli
di stoffa a colori vivaci hanno tanto fascino? Sono oggetti di culto feticistico, affascinanti stereotipi dell'identità o inquietanti insegne del potere? Rimandi sportivi, etnici, patriottici e nostalgici? Qualunque sia il significato, gli stilisti hanno
issato i loro vessilli. Qualche esempio? Karl Lagerfeld che disegna Chanel come
la bandiera americana, Ralph Lauren che inventa abiti flag-patchwork, Aquascutum che usa tagli geometrici bi o tricolori. Nel nostro servizio moda le troverete declinate su magliette, foulard, o microgonne. Sempre con un’attenzione
particolare a non scadere nell’eccesso e, come nella filosofia di LookSmart, su
capi accessibili a tutte. Saranno ancor più d’effetto, se indossate sulla pelle dorata, ottenuta grazie ai consigli di Yoshi!
Il nostro Talent’s corner vi svelerà i segreti di come nasce una make-up artist
che spopola su Youtube (a proposito, date un’occhiata al nostro nuovo canale
LookSmartTube!). Chissà che fra di voi non si nasconda qualche aspirante artista della rete…
Infine, la redazione di LookSmart vi augura buone vacanze: che sia mare, montagna o città, questi sono i mesi più festaioli dell’anno, quindi approfittiamone
per osare sfoggiando gli outfit più impensabili.
Buona lettura!
Gianni La Rocca
Yoshi
Cristina Altomare
Ciao, siamo Gaia e Cristina, frequentiamo il liceo classico “Dante Alighieri” a Roma.
Amiche da una vita, ci siamo "inventate" questo nuovo lavoro coinvolgendo altre
ragazze della nostra età. Facmultum e facrestum ci autodefiniamo: foto, testi,
vestiti, location sono farina del nostro sacco.
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LookSmart
AMERICAN WOMAN
The Guess Who, 1970
“GOD BLESS AMERICA”. CHE TUTTI GLI AMERICANI SIANO MOLTO PATRIOTTICI È NOTO, MA
QUEST’ANNO LA BANDIERA STATUNITENSE HA
ESTESO IL SUO FASCINO ANCHE SUGLI
ITALIANI, O MEGLIO, LE ITALIANE. T-SHIRTS,
BORSE E ACCESSORI: TUTTI OSTENTANO LE
STELLE E STRISCE, AD OGNI ORA DEL GIORNO.
A NOI PIACE QUESTA FEBBRE, E A VOI?
L’
estate, si sa, è la stagione dei pantaloncini e delle canottiere, delle gonne
corte e dei vestitini; il rischio è di risultare troppo banali, o di mostrare
troppo. Questo servizio propone idee
che diano a questi capi da tutti i giorni
un’aria un po’ meno basic e più versatile.
Trend da non mancare? La bandiera statunitense o britannica, messa su tutto: t-shirts e
borse, accessori e bikini.
Che le bandiere facciano trend ormai è risaputo: da diversi anni la Union Jack spopola su borse, magliette e accessori vari,
così come le stelle e strisce. Dalle dive del
cinema alla street fashion: ovunque ci giriamo ne vediamo. Sarà patriottismo per alcune? Emulazione dei così influenti USA?
Qualsiasi sia la ragione, le bandiere impazzano davvero su ogni capo.
Il nostro consiglio: decisamente non abbondare! Foulard, mini borse, semplici canotte o
shorts rigorosamente abbinati con capi
basic e tinta unita: l’effetto “tifoseria impazzita” è alle porte!
Mini a righe
La mini ha avuto una storia travagliata,
e ci sono voluti quarant’anni di sguardi
scandalizzati e irriverenti prima che venisse accettata dal senso comune del
pudore. Ad oggi non è più un tabù, ma
bisogna saperla portare. In questo outfit
la mini di Francesca’s viene abbinata
con un top di pizzo Anthropology, che
essendo di forma morbida evita l’effetto
strizzatissimo! Con una canottiera (Intimissimi) sotto che, oltre allo scopo ovvio
di coprire il reggiseno, aggiunge anche
un po’ di colore.
LookSmart
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Maxidress
I maxivestiti sono un must estivo. Questo color arancio acceso con un coprispalle di pizzo H&M e
senza scarpe acquista un’aria un po’ edgy, un po’ hippie, ed è perfetto per una festa sulla spiaggia.
Diventa più adatto alla città se accompagnato da una maxi borsa e sandali rasoterra; con delle
zeppe altissime e colorate, invece, è perfetto per una cena casual tra amici.
Shorts
La regina forse la preferirebbe appesa al castello reale, la bandiera, ma
a noi stampata su una t-shirt piace molto di più. Abbinata agli shorts (All
saints) e alla giacca di jeans scura, è perfetta per il giorno. La scelta di
scarpe, poi, detterà il tono dell’outfit: mocassini per uno stile urban-chic,
sandali con frange colorate per restare sul casual, o Converse per le più
sportive.
VOCABOLARIO FASHION
IL BORSALINO
Piccolo esempio di Made in Italy che non conosce
tempo, il borsalino nasce da un’omonima azienda
ad Alessandria nel 1957. Nato da una moda prettamente femminile negli anni ‘50, andava di moda
in tre colori: nero, marrone e rosso.
Divenuto famoso soprattutto per essere stato utilizzato da personaggi famosi come Al Capone, viene
spesso associato ai gangster e ai detective nei film
degli anni ‘40.
Lo ricordiamo addosso ad attori del calibro di Harrison Ford e John Belushi, a registi come il nostro Federico Fellini, o ad Alain Delon e Jean-Paul
Belmondo nell’omonimo film del 1970.
Il borsalino è, infine, il cappello indossato dalla
pop star Michael Jackson in Billie Jean o Smooth
Criminal. Nelle recenti stagioni di moda, dopo essere stato abbandonato negli anni ‘70, il borsalino è tornato in voga con diverse varianti:
colorato, in paglia, a scacchi.
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TALENT’S
CORNER
Daniela Crem
ona
Nome: Daniela Cremona
Nickname: MissCreamyCreamy
Città: La Spezia
Passioni: Trucco
Talento: make-up artist
Mi trovi: su Youtube
CREAMY E GUSTO
COME NASCE UN TALENTO COMUNICATIVO
CHE SPOPOLA SU YOUTUBE? È LEI STESSA A
RACCONTARCELO IN POCHE BATTUTE CONDITE
DALLA SIMPATIA CHE LA CONTRADDISTINGUE
M
i presento: salve a tutti!
Mi chiamo Daniela e
sono una makeup artist! Da quasi due anni
realizzo tutorial per
Youtube, dove fornisco spunti e
condivido trucchetti per apparire al meglio, senza necessariamente dover spendere un
patrimonio in prodotti. Sul web
sono MissCreamyCreamy e vi
aspetto tutti sul mio canale!
L’idea
Mah, ancora a volte mi chiedo
cosa mi abbia spinto a tuffarmi.
In realtà è andata così: avevo
una telecamera in casa, mi
sono svegliata con l'idea, e mi
sono messa subito a girare il
primo video! È stata una cosa
talmente spontanea ed immediata che ancora non me ne capacito!
The beginning
Un giorno, in occasione di un
saggio di danza, una ragazza
ha portato una palette da 88
colori: da lì è scattato qualcosa,
tempo dieci minuti dall'arrivo a
casa ed avevo già comprato su
eBay palette e pennelli!
Cosa mi ispira
Ovunque per me c'è qualcosa a
cui ispirarsi: a volte capita con
un libro, un personaggio famoso,
un film, ma anche una sensazione o un accessorio!
I curvy outfit?
Avevo anche qui voglia di mettermi in gioco: non è giusto che
esistano solo video dedicati all’abbigliamento per ragazze
con fisico perfetto, spero con la
mia iniziativa di infondere un
po' di fiducia in chi, come me,
ha un corpo morbido.
In estate
Mascara ed eye-liner waterproof, ma non dimentichiamoci
che d'estate con l'abbronzatura
è bello un look pulito acqua e
sapone... senza contare che è
anche molto più fresco! ;).
Il prodotto del momento
Le goccine asciuga smalto! Mi
hanno cambiato la vita!
Mai senza
Il mascara!
KISS ME, BRITISH
PRONTE PER UN NUOVO TREND?
C
he ne pensate delle labbra tatuate di Jessie J. a
Britain’s Got Talent? A
noi e alla scoppiettante
Daniela sono piaciute
davvero molto: eccovi il tutorial.
sigliamo www.violentlips.com
o www.passionlips.com che
hanno davvero molta scelta.
Per il tutorial, invece, Daniela
utilizza un tattoo della Pout
cosmetics.
1.
2. Per prima cosa assicuratevi
che le vostre labbra siano perfettamente asciutte e che su di
esse non vi sia alcun tipo di prodotto (burrocacao, rossetto etc).
Procuratevi un lip tattoo. I
lip tattoos sono dei comodi
adesivi monouso che si attaccano alle labbra molto
facilmente. Creano un effetto di second skin restando comunque a posto per
diverse ore. Si trovano
specialmente su
siti online:
noi vi
con-
3.
Come ci suggerisce la nostra youtuber è fondamentale
misurare lo sticker sia in altezza che in lunghezza per
poi tagliare le parti in eccesso.
(Tipo le solette per le scarpe
con le linee tratteggiate, per intenderci!).
4. A questo punto, con un batuffolo di cotone bagnato tamponate tutto il tattoo per far sì
che si attacchi alla pelle.
(Come avreste fatto con i tatuaggi ad acqua delle patatine
un po’ di anni fa).
5. Applicate una matita lungo
il contorno per delinearlo o
correggere eventuali imperfezioni (ottimo trucco per camuffare gli eventuali errori nel
taglio).
6. Attendete cinque minuti e
sarete pronte a mangiare,
bere, baciare: durata assicurata!
XOXO
LookSmart
19
YOSHI’S TIPS
BRONZERS LOVE
TERRE ED
ABBRONZANTI:
COME E QUANDO
USARLI? OTTIMI PER
OTTENERE UN
COLORITO PIÙ SCURO
IN POCHI ATTIMI,
IL MERCATO NE OFFRE
MOLTISSIME
TIPOLOGIE
La classica terra in polvere ,
da applicare con un pennello
largo e corposo, ha il vantaggio di essere la più diffusa sul
mercato con grande varietà di
marche e prezzi. Sebbene facile da applicare, è difficile
calibrarne il colore, per cui su
un incarnato chiaro risulta
spesso poco naturale.
TIP: per evitare l’effetto “mascherone” usare una polvere
appositamente formulata per
l’estate e non un fondotinta
compatto dal colore più scuro
del solito. Quando applicata,
distribuire equamente la polvere sul pennello, eliminando
gli eccessi prima di passarla
sulla pelle. Per evitare lo
stacco cromatico col viso,
stendere un po’ di terra anche
sul collo.
La crema colorata ,
più coprente, è maggiormente indicata per le pelli secche e per
gambe e braccia. La crema si
applica sulla pelle pulita,
stendendone uno strato leggero ed evitando la zona T
del viso, dove è invece preferibile usare una terra.
• “Terra- Fard extra luce”
di Collistar € 28,50
• “Sephora Collection
Bronzer”
di Sephora €12
• Crema “You Rebel”
e “You Rebel lite”
di Benefit Cosmetics
€ 26 online, in
vendita anche
da Sephora
TIP: Per la sera provare una
crema brillante, che oltre a
colorare, esalta la lucentezza
dell’incarnato.
• St. Tropez Tanning Essentials
abbronzante Spray €30
Bronzer in spray sono formulati per essere usati su tutto il
corpo, o su alcune parti di
esso,
principalmente
le
gambe. L’abbronzante va vaporizzato ad una distanza minima di 20 cm dalla pelle,
per far sì che il colore risulti
omogeneo. Successivamente
va massaggiato e lasciato
asciugare.
TIP: Per applicare questo genere di prodotto su tutto il
corpo, meglio farsi aiutare da
qualcuno per evitare che ci
siano parti più pallide di altre
(es. la schiena). È inoltre fondamentale accertarsi che
l’abbronzante si sia asciugato prima di indossare i vestiti o di dormire.
Quale che sia il genere di cosmetico, è comunque sempre
bene scegliere un prodotto che
contenga anche un fattore di
protezione solare.
LookSmart
20
BACKSTAGE
“
SUL SET PER UN GIORNO
BORN IN THE USA
Per celebrare il ritorno dagli States della più amata
redattrice di LookSmart' la nostra stylist ha deciso
di organizzare un set in pieno American style. Per
una mattina Cristina si è trasformata in un giocoso
alter ego delle nazioni: uno shooting all’insegna dell al−
legria tra una bandiera americana e una Union Jack.
Questo sì che è un welcome back!
“
SHORTS
Abbinato ad una canottiera
semplice il pantaloncino è
perfetto per un look sportivo
LIP TATTOO
Pazze per le bandiere? Provate anche
voi le labbra a stelle e
strisce, eccentriche ma
favolose!
DIVENTA ANCHE TU UNO DEI NOSTRI VOLTI! Iscriviti alla pagina fan
Looksmart. Anche la moda ha cervello su Facebook o scrivi all’indirizzo e-mail [email protected]
22
Luglio 2012
Musica
Speciale Italia
INFOWEB
www.evamusic.it
www.davidesantorsola.com
A volte ritornano!
Da duo a solista, ma
Dario degli A chance to
be romantic non molla:
lasciatevi conquistare
dall’ultimo album!
L’estate suona rock
(e non solo!)
tempo di lettura: 6 minuti
Sfide. Per la cantante dei Prozac+ esperienza da solista
La vita è una Duramadre
Primo disco individuale per Eva Poles, storica voce della band friulana: le sue esperienze,
i suoi sogni e le sue paure in dieci tracce tutte da ascoltare
Mattia Marzi,
17 anni
A
rtista a trecentosessanta gradi. È il modo migliore per
descrivere Eva Poles, meglio
nota come Eva, la cantante dei
Prozac+, che oggi si mette in
gioco pubblicando il suo primo
disco solista. I suoi esordi risalgono al lontano 1993, anno in
cui incide con i Rude Agent e si
esibisce con i PIMPS. Il successo, però, arriva l’anno seguente grazie all’incontro con
Gianmaria Accusani e alla nascita dei Prozac+. Tutto il resto
è leggenda: in dieci anni di carriera la band friulana pubblica
ben sette album e spopola anche oltre le Alpi, raggiungendo
addirittura il disco di platino
con Acidoacida (1998). E il
futuro? Lo abbiamo chiesto alla diretta interessata.
Fin dall’adolescenza sei praticamente immersa in ogni
forma di espressione musicale: com’è nato questo sodalizio?
«Ho sempre avuto una vera e
propria inclinazione nei confronti della musica e per questo
sin da bambina ho cominciato a
studiarla. La mia insegnante,
tra l’altro, era diplomata
anche in direzione corale e così mi sono
avvicinata anche al
canto. Crescendo, mi
sono diplomata in un Istituto d’Arte e mi sto laureando in Storia e conservazione dei beni culturali: insomma, amo l’arte in tutte le sue forme».
Parliamo ora del tuo
disco,
Duramadre:
perché hai avuto
l’esigenza di intraprendere un percorso discografico solista?
«L’album è nato
spontaneamente, senza premeditazione.
Ho iniziato a scrivere
per me stessa,
spinta dall’esigenza
di comporre ed
esprimere
tutto quello che avevo
dentro. I brani,
con il tempo, hanno
iniziato ad accumularsi e così
ho deciso di farli ascoltare ad alcuni amici, per lo più artisti e
musicisti, che mi hanno
convinta a produrre un
disco. In particolare
è stato importantissimo per me il supporto di Max Zanotti (Deasonika), che si
è proposto come arrangiatore e produttore dell’intero lavoro. La voglia di intraprendere un
percorso da solista mi
incuriosiva, ma allo
stesso tempo mi trasmetteva molte incertezze. Sapevo
benissimo che pubblicare un disco da
sola sarebbe stato
un po’ “pericoloso”, avendo alle
spalle un’esperienza importante
come quella con i
Prozac+. Alla fine
ho trovato quella dose
di coraggio che serviva
per superare tutte le
paure. E fino ad ora
non ho ancora ricevuto una critica negativa!».
Foto di Maurizio Camagna
Che significa Du-
ramadre? Perché hai dato
questo titolo all’album?
«A dire il vero mi piaceva innanzitutto il suono della parola,
ma anche l’ambiguità che suscita. Il riferimento letterale è
alla pachimeninge, una membrana che protegge il cervello e
il midollo spinale, nota appunto con il nome di “dura madre”.
Mi affascinava, poi, il senso di
protezione: la dura madre protegge il nostro cervello, la fonte di tutti i nostri ragionamenti.
I due termini fanno poi pensare
a una madre severa, che impone regole e lancia sfide da superare: una perfetta “duramadre” è la vita».
In Chainless, unico pezzo in
lingua inglese, tratti il tema
della libertà. Cosa vuol dire,
per te, essere liberi?
«Attraverso Chainless canto
una libertà psicologica. Io non
riesco ad essere condizionata
da tempi o luoghi: credo che la
libertà sia la forma di energia
più importante per l’essere
umano, qualcosa di cui io, che
mi ritengo particolarmente
“selvatica”, non posso fare a
meno».
Più volte sei stata membro
nelle giurie di concorsi musi-
Jazz. Davide Santorsola presenta il suo ultimo album, Stainless
L’improvvisazione è il dormiveglia della razionalità
Martina Pi,
20 anni
Davide Santorsola è un pianista
e compositore inconsueto. A 10
anni suonava da autodidatta il
pianoforte e l’amore è stato così
grande che ha deciso di studiarlo a vita. La sua lunga car-
riera è segnata da band e collaborazioni importanti, come
quelle con Phil Woods e Lee
Konitz, e da viaggi, come quello
in Giappone, che gli hanno davvero cambiato la vita. Davide
non suona solamente il pianoforte: il suo ultimo album,
Stainless, raccoglie una registrazione di una jazz session di
pianoforte, orchestra d’archi e
percussioni.
Che cosa hai trovato e trovi
nel jazz che non ti dà nessun
altro genere musicale?
«Io suono jazz da un sacco di
tempo, è la mia vita musicale.
Lo straordinario del jazz è che è
una musica senza paletti né codici, può contenere tutto. E poi
è un genere basato esclusivamente sull’improvvisazione, per
cui vivrà finché ci saranno musicisti a suonarlo. Jazz è una parola vuota riempita dagli artisti.
È un contenitore con cui puoi
interpretare tutto».
Dicono che la tua improvvisazione sia inconfondibile, a
cosa pensi quando improv-
visi? Hai dei percorsi mentali
predefiniti oppure ti fai ispirare da un dettaglio che cattura la tua attenzione in quel
momento?
«Quando suono in realtà io non
penso a nulla, è come se venisse
fuori il mio doppio o il mio vero
io, a seconda dei punti di vista.
Certo, se sto suonando un
23
Luglio 2012
INFOWEB
www.valentinaborchi.com
www.paroleedintorni.it
Supersound 2012: largo agli emergenti
Fiera della Musica
Il 13 e il 14 luglio ad
Azzano Decimo (PN)
tredicesima edizione
del festival. Sul palco i
Madness.
La tua passione è la musica? Hai già un gruppo e vuoi
farti conoscere? Aspiri alla Hall of Fame? C’è tempo fino al
30 luglio per inviare la scheda di adesione e partecipare
alla seconda edizione di “Supersound”, il primo grande festival che riunisce e fa conoscere gli emergenti italiani. A
Faenza dal 28 al 30 settembre.
cali e, in passato, hai tenuto
corsi e seminari sul canto
moderno. Cosa pensi dei giovani talenti della musica italiana?
«Credo che ci siano sempre
grandi talenti da scoprire; il
problema è il periodo attuale,
di totale appiattimento culturale anche a livello musicale, che
rende difficili tali scoperte. Oggi gli inflazionatissimi talent
show sembrano essere l’unica
soluzione a portata di mano. In
realtà non fanno altro che sfruttare i talenti, dando un’idea
davvero poco realistica sul
mondo fuori dal piccolo schermo: li tramutano in fenomeni
che, finita la trasmissione, sono
abbandonati a loro stessi».
Una parte fondamentale della tua carriera sono stati i
Prozac+. Il progetto è da considerarsi ormai concluso ora
che ognuno dei componenti
del gruppo ha deciso di percorrere altre strade?
«Assolutamente no! È vero,
siamo fermi da un po’ di anni,
ma il gruppo non è da considerarsi sciolto. Sia io, sia Gianmaria, sia Elisabetta siamo orgogliosi di tutto ciò che è stato
e insieme abbiamo valutato anche l’ipotesi di produrre un
nuovo disco».
Ti senti diversa, oggi, rispetto
alla Eva di qualche anno fa?
«Naturalmente sì. Il grande
cambiamento è naturalmente
quello che mi ha portato ad
espormi in prima persona con
la pubblicazione di Duramadre. Se fino ad oggi ho sbagliato qualcosa non importa, mi ha
permesso di crescere e diventare quella che sono».
brano, non mi discosto più di
tanto dalla struttura, dalla sua
essenza; poi, se mi sto esibendo
con altri musicisti, cerco di tenere attivo qualche neurone in
più! In ogni caso non penso a
nulla di reale, entro in un percorso simbolico, che è quello
musicale. È come un dormiveglia della razionalità».
Qual è stata la tua fonte di
ispirazione per Stainless?
«Stainless ha tante ispirazioni, è
tempo di lettura: 5 minuti
Esordi. Valentina Borchi, venticinquenne con grinta da vendere
Leonessa controcorrente e un po’ Lunatika
Elena Prati,
20 anni
C
lasse 1986, Valentina ha
l’energia e la caparbietà di chi ha
già fatto molte esperienze, nonostante la sua giovane età. Toscana doc, muove i primi passi
nella musica già da piccola, seguendo le orme del padre chitarrista. Dopo tanto studio - Valentina ha seguito corsi di canto e di
dizione - concorsi vinti e serate
di pianobar, finalmente l’esordio. Lunatika è il suo primo disco, frutto di anni di fatiche, di
soddisfazioni e di delusioni, un
mix di melodie rock e testi autobiografici, il disco di una leonessa che parla d’amore e di vita.
Lunatika, con la k, perché questo
disco è un po’ controcorrente
come lei, che non è emersa grazie a un talent show, che con orgoglio ha suonato negli scantinati e al karaoke, che si è
spostata a Roma e poi a Milano per inseguire la sua
passione. E proprio nel capoluogo lombardo si è
trovata nel posto giusto
al momento giusto,
quando ha incontrato
il musicista e produttore
Paolo
Agosta, che ha scritto per lei le
musiche e i testi delle canzoni
dell’album. Lunatika accosta atmosfere brit pop a suoni elettronici, le chitarre elettriche a sonorità acustiche. Puro rock nello
stile internazionale, cantato però
in italiano da un’artista che racconta se stessa e la sua voglia di
urlare la vita.
Tutto il disco, infatti, parla di Valentina, in particolare Lunatika,
Telecaos e Punto e a Capo, che
sembra le siano state cucite addosso. Questi brani
rappresentano
esattamente la
persona che è:
schietta, diretta, una donna
che non ha
paura di dire
quello che
pensa,
che ha
vo-
glia di ricominciare sempre e comunque. Ricominciare senza
mai voltarsi indietro. E pensando sempre al futuro! Valentina
infatti pensa già a domani, a che
strada prendere, a quale storia
raccontare. Sogna collaborazioni importanti, con Pink, gli
Skunk Anansie o magari i Negramaro; e intanto pensa al tour.
Alla fine dell’estate partirà con
una mini tournée nel centro-nord
Italia, ma non solo (stay tuned
per le date definitive!).
E non mancano progetti originali: il prossimo inverno sarà
impegnata, insieme a un gruppo
di musicisti italiani, a tornare
alle origini dei tour. L’idea è
quella di un viaggio in cui
gireranno l’Italia e
l’Europa
senza
grandi concerti,
senza
Foto di Giacomo Ligas e Riccardo Bartalucci
un harem di suggestioni e nasce
anche per questo, per cercare di
far convergere più raggi nello
stesso punto focale. È un bauletto della mia esistenza e delle
mie esperienze: ci sono molti
personaggi che cito in modo
oscuro, sicuramente c’è Bill
Evans, sicuramente c’è Charlie
Parker. Questi sono i due grandi
musicisti ispiratori, però dentro
ci sono tanti tributi e tanti
sguardi».
Dal 2004 collabori con il contrabbassista Kiyoto Fujiwara: quanto è stata importante
l’esperienza in Giappone?
«Ha cambiato la mia vita.
Quella nipponica è una cultura
che mi ha fatto maturare una
cura verso il dettaglio quasi maniacale. Questo sicuramente c’è
anche in Stainless, nonostante
per definizione l’improvvisazione tenda a non tenere conto
dei dettagli».
grandi piazze, ma solo in piccole realtà, luoghi lontani dall’attenzione dei media e delle
logiche da botteghino. Da questa innovativa (almeno in ambito italiano) esperienza sarà poi
tratto un documentario del viaggio/tour.
Valentina sta realizzando il suo
sogno e quando le chiediamo che
cosa ha provato quando ha avuto
in mano per la prima volta il suo
cd, il frutto di anni di lavoro, di
giornate no e di successi, si scioglie. Ci tiene a precisare che non
è una persona che rimane facilmente senza parole, lei ha sempre
qualcosa da dire su qualunque argomento! Ma quel giorno, in
macchina, si è trovata a piangere
nell’ascoltare la sua voce diffondersi nell’abitacolo. Ce l’aveva
fatta, ce l’ha fatta: ha scelto, per
una volta, di arrivare, nel bene e
nel male, fino in fondo. Ha vinto
prima di tutto grazie alle sue qualità e alla sua caparbietà, oltre all’incontro con persone positive e
importanti per lei.
Non tiene per sé il segreto del
suo successo: a tutti coloro che
sognano di fare musica dice di
non arrendersi, di non vergognarsi di cantare nella
cantina della casa di un
amico, di suonare sempre, in qualunque occasione, perché il
treno passa per tutti
prima o poi. E soprattutto, di non
fermarsi.
Nella tua carriera hai collaborato con tanti grandi nomi,
da Phil Woods a Bobby Watson: con chi ti piacerebbe lavorare ancora?
«Io ho collaborato con delle leggende, però ero giovane, quindi
mi piacerebbe lavorare di nuovo
con loro, ora che la mia tecnica
è sicuramente migliorata. In realtà non ho il desiderio di fare
musica con qualcuno in particolare: per ora mi basto».
24
Musica
Luglio 2012
Sperimentazioni
INFOWEB
www.ddgproject.com
www.lunatik.it
tempo di lettura: 5 minuti
Novità. Il sogno di un linguaggio globale in un album
Alla ricerca dell’Esperanto musicale
Tantissima passione musicale, viaggi in ogni parte del mondo, esperienze
nei più importanti studi di registrazione: tutto questo è Davide di Gregorio e il suo Chaos
Lady Iron,
18 anni
L
e idee sono chiare, così
come forte e chiaro arriva il
messaggio ascoltando il disco
d’esordio di Davide De Gregorio, in arte DDG, che ci ha
fatto rivalutare il concetto di
“Chaos”, facendoci riflettere
sull’importanza di un linguaggio globale. Chaos, questo il
titolo dell’album, non è solo
un prodotto musicale: è un
progetto artistico e multiculturale. Registrato fra Londra,
New York, L’Avana e New
Orleans, il disco è un mosaico
di esperienze diverse che Davide ha collezionato in giro
per il mondo.
Com’è nata l'ispirazione per
Chaos, all'inseguimento di
un linguaggio globale, prendendo l’Esperanto come
punto di riferimento?
«Dalla mia volontà di non ritrovarmi chiuso nel concetto:
“sono italiano, canto in italiano”. Io ho viaggiato per il
mondo, ho conosciuto molte
persone e collaborato con tanti
artisti: mi sono ritrovato “obbligato” a usare l’inglese come
lingua per comunicare! Anche
per la musica l’inglese è decisamente la lingua per eccellen-
za, come era l’italiano per
l’Opera. Al tempo stesso, però,
le contaminazioni sono le benvenute: se ad un americano
parli di canzone napoletana è
ovvio che si arricchirà, ma è
anche vero che non riuscirà
mai a capire totalmente quello
che quel tipo di musica significa. L’esperienza di ognuno si
traduce quindi nella chiave per
comunicare con gli altri: questo è l’Esperanto musicale».
Com’è stato lavorare con i
grandi nomi che troviamo in
Chaos? (fra tutti, Cora Coleman e Josh Dunham,
musicisti di Prince e
Beyoncé ndr)
«Facilissimo, perché
con chi è abituato a
lavorare con il meglio della musica
mondiale è sempre
più facile! Sono
professionisti la
cui grandissima
voglia di imparare li ha portati
ai massimi livelli: l'umiltà e
il talento in questi artisti sono
direttamente
proporzionali!
Negli anni poi
ho instaurato
anche rapporti
personali con
questi artisti: in
un certo senso collaborare
può essere anche facile, se
si paga! Invece grazie alla
comunicazione musicale
che si è stabilita tra di noi
sono nati bei rapporti!».
Perché il titolo Chaos
per un lavoro ordinatamente variegato?
«In realtà il
caos di
c u i
parlo io
non è negativo: è
una sorta
di energia che
dal punto
centrale
dell’universo vuole
esplodere
con
In vetrina
C’è bisogno di
“note per destare
un Paese”!
Gli Altera sono tornati e si
sente: dopo le canzoni che davano musica alle poesie di
Montale, Quasimodo, Pasolini, Caproni
e Luzi, l’album Italia
Sveglia! tenta di dare
una scossa alla situazione critica del nostro paese. La band
genovese ha aderito
a “Produzioni dal
basso”, un metodo di
raccolta fondi per la
realizzazione di un
progetto che si basa
su sottoscrizione po-
una serie di stelle e vibrazioni
diverse. Caos è la mia voglia di
metterci tutto me stesso, è il
contaminare, contagiare e mescolare generi diversi, è questo
voler continuare a cercare
chiavi di lettura sempre diverse».
Una domanda che non ti
fanno mai a cui vorresti rispondere?
«Questa è un po’ alla Marzullo, eh! Beh, forse mi chiederei se è giusto che un artista
debba essere impegnato nella
società civile, parlando delle
sue opinioni politiche, religiose o economiche nelle sue
canzoni. Occupandomi di
musica tendo a dire che chi
fa questo mestiere deve essere un pochino impegnato, ma
in maniera latente! È chiaro
che uno deve avere un’idea
sulla società, sull’economia,
sulla politica e quello che fa e
quello che pensa deve essere
racchiuso nella propria arte!
Per un artista assecondare
l’impegno sociale è giusto e,
dal mio punto di vista, vorrei
contagiare gli altri sulla questione ambientale. Certamente non sono un esperto,
né un tecnico, ma credo
che l’ambiente in cui viviamo sia assolutamente
fondamentale da conoscere, da rispettare e da migliorare».
polare. Italia, Sveglia! saprà
come conquistarvi e come convincervi del fatto che ci sia
davvero il bisogno di scendere
in campo. La chicca? La storia
di don Andrea Gallo, di cui il
disco svela “il primo segreto”.
Curiosi, eh?
25
Luglio 2012
Libri
Libero chi legge
INFOWEB
www.zai.net
Da leggere, da dimenticare,
da spizzicare
Giallo spiaggia
Bocciati. La banalità dell’eros
Cinquanta sfumature di noia
Q
uando si dice il potere
del marketing e degli stereotipi.
Dagli Autogrill, alle stazioni, al
libraio sotto casa, alle recensioni dei grandi settimanali fino
a Facebook, c’è un libro che imperversa, dalla copertina ammiccante: Cinquanta sfumature
di grigio, lanciato con una serie
di claim del tipo: “Tutto quello
che le donne vorrebbero” o “Il
libro di cui tutte parlano”.
La curiosità è tanta, il prezzo
un po’ alto, 14.90 Euro, ma
chissà quali orizzonti potrebbe
spalancare alla ingenua lettrice. Il romanzo erotico uscito in
Italia l’8 giugno è davvero il
fenomeno editoriale del momento, come dimostrano anche
le resse delle fan accorse alla
presentazione italiana del libro
a Milano.
E.L. James (pseudonimo di
Erika Leonard), 48 anni, due figli, ex produttrice tv inglese ora
soprannominata
“mommy
porn” è finita tra i 100 personaggi più influenti del pianeta
secondo Time.
Nato sul web come fan-fiction
(un sequel scritto dai fan) di
Twilight, il romanzo, primo di
una trilogia, ha iniziato a circolare come e-book su Kindle e
iPad. Il resto l’ha fatto il passaparola negli Stati Uniti, dove il
libro ha venduto 10 milioni di
copie in sei settimane.
La trama? Sostanzialmente racconta le acrobazie sessuali del
giovane e tormentato miliardario Christian Grey e dell’innocente studentessa Anastasia
Steele, che per amore si trasforma in regina del bondage.
Quando si incontrano l’attrazione è potente, una pulsione
che si trasforma presto in un
sentimento molto più forte ostacolato e manifestato proprio da
quella pratica sadomasochista e
di dominazione nella quale
Christian trova rifugio.
Che dire? Le prime 150 pagine
sono noiose e prive di qualunque mordente, la lettura è faticosa e la tentazione di abbandonare il libro è forte. L’autrice
adotta uno stile scolastico, con
dialoghi insulsi e un linguaggio
superficiale: insomma non sa
proprio scrivere!
A chi consigliarlo? Alla lettrice
Camilleri estivo
Non c’è vacanza senza
Camilleri: quest’anno è la
volta di Una lama di luce
sul commercio clandestino
di armi e quadri rubati.
MALA SUERTE
Marilù Oliva
ironico
È la terza puntata della Trilogia della Guerrera, antieroina
dannata e precaria Elisa Guerra, laureanda in criminologia
e aspirante giornalista. Nel secondo - Fuego - il filo conduttore era il fuoco, con tutte le sue accezioni alchemiche
e fisiche, mentre in questo terzo romanzo - Mala Suerte il tema è la Fortuna e la Sfortuna. Il lettore si chiederà, insieme alla Guerrera: alla fine, esiste il Destino? E la risposta che ciascuno si darà forse non sarà così scontata...
PRIVATE GAMES
attuale
James Patterson e Mark Sullivan
È un giallo sullo sfondo delle Olimpiadi di Londra 2012 dove
la Private, la più importante agenzia investigativa del
mondo, ha ricevuto l'incarico di garantire la sicurezza.
Quattrocento dei suoi agenti, i migliori, i più veloci e tecnologicamente avanzati al mondo, sono nella capitale inglese per garantire la sicurezza di oltre diecimila atleti che
rappresentano tutti i paesi del mondo. Ma quando mancano poche ore alla cerimonia di inaugurazione, una mano
assassina colpisce un importante membro del comitato organizzatore e la sua amante e la tensione sale, soprattutto
perché l'assassino non sembra intenzionato a fermarsi.
romantica che ama Twilight e lo
stereotipo dell’uomo bello e pericoloso che innesca l’istinto da
crocerossina. Christian infatti
all’apparenza è un uomo perfetto: ricco, bello, potente e filantropo e la sua “pericolosità”
si esprime solo in campo sessuale.
Per palati più fini del genere
erotico, consigliamo i racconti
di Anaïs Nin o Le età di Lulù di
Almudena Grandes; casi editoriali del passato, ma con una
differenza: la qualità della scrittura e l’originalità.
Rosa ombrellone
UNA SORPRESA
SULLA FIFTH AVENUE
inconsistente
Allison Winn Scotch
Donna sposata, una figlia, una vita apparentemente più
che soddisfacente, una casa alla moda, una quotidianità
senza particolari problemi, un marito presente anche se un
po' troppo razionale: il suo mondo crolla alla notizia che
l'ex-fidanzato da cui si è separata una decina di anni prima sta per sposarsi. Si risveglia nel passato. Dopo il primo
prevedibile attimo di spaesamento e la constatazione che
non c'è modo per tornare indietro, pardon, avanti nel futuro, decide di vivere quella come la sua seconda occasione
per rimettere a posto ciò che non va nella sua vita futura.
Un po’ scontato e banale.
NON CHIAMARMI CINA!
inaspettato
Luigi Ballerini
Fenomeni
Lo scrittore autopubblicato che sbanca
Si chiama John Locke ed è il primo scrittore autopubblicato della storia ad aver venduto oltre un milione di copie del suo romanzo in soli cinque mesi su Amazon. Assicuratore sessantenne che da anni auto-pubblica e auto-promuove i propri romanzi, ha superato quota 1 milione di
eBook venduti su Amazon. Proprio perchè John Locke si è avvalso dell’arma self publishing, e l’ha fatto con la strategia di marketing più aggressiva possibile: prezzo stracciato (99 cents) e un po’ di pubblicità gratuita su social network e affini. Insomma, John Locke è diventato da un
lato l’ennesimo esempio delle potenzialità dell’economia del (quasi)
gratis, che Chris Anderson ha a suo tempo ben espresso nel libro Free (se volete dargli un’occhiata, potete scaricarlo gratuitamente). Dall’altro, si è ulteriormente messo in luce il momento magico del self publishing, vera miniera d’oro per chi sa utilizzarlo a proprio vantaggio. Fino alla fine del 2008 il suo nome era totalmente sconosciuto (forse qualcuno poteva ricordarsi del filosofo o del personaggio di Lost), ma dal 2009 è entrato nell’Olimpo degli autori che
hanno venduto milioni di e-book autopubblicandosi. In questo primo adrenalinico romanzo, Gente Letale, conosciamo il protagonista, un antieroe: Donovan Creed, ex agente della CIA che ora di
mestiere fa il sicario. È un uomo duro, molto resistente al dolore fisico, ma sensibile nell’animo. Indaga su un incendio doloso che ha pressoché sterminato una famiglia di innocenti. Il libro entra
subito in un turbine di colpi di scena, azione e humor nero. Indizi disseminati in modo strategico
che lasciano prevedere eventi futuri, senza tuttavia far mancare l’effetto sorpresa. E personaggi
borderline ben delineati incarnano fedelmente le macchinose dinamiche del Bene e del Male.
La storia, ispirata a fatti realmente accaduti, dell’incontro
tra due mondi completamente diversi. L’amore tra Rossana, una ragazza milanese di etnia cinese in grado di sostenere responsabilità e di affrontare situazioni molto
più grandi di lei, e Toto, che frequenta il quarto anno di
liceo scientifico e che ha un sogno segreto: diventare calciatore professionista. L’amore che nasce fra i due adolescenti diventa così un’avventura in cui le loro giovani vite
piene di contrasti si incontrano: il tutto narrato attraverso l’espediente del diario scritto dal ragazzo con una
prosa semplice che cattura.
COSA INDOSSARE CON
UN CUORE SPEZZATO
divertente
Samia Murphy
Keeley Jack ha 26 anni, veste sempre di nero, ama guardare vecchi film mangiando cioccolata e ha due sogni nel
cassetto: diventare fashion designer e ritrovare Gray, il vero
amore. Non che la sua esistenza sia noiosa, anzi: è appena stata assunta come stylist di “Vestiti nel tempo”, un programma televisivo che curiosa negli armadi dei vip. Ma Keeley sa il fatto suo: è un'inguaribile perfezionista. Nel lavoro
aiuta, in amore non sempre. Perché l'amore è fatto di luci
e di ombre e se non te ne fai una ragione, rischi di perderlo,
come è successo con Gray. Tra incontri, feste, capricci da dive,
romantici fine settimana, vestiti da mille e una notte e serate al pub con le amiche, Keeley capirà che la vita è un taglia e cuci gioiosamente imperfetto.
26
Libri
Luglio 2012
Libero chi legge
INFOWEB
www.zai.net
Dal libro al film
Il classico italiano? Il
Gattopardo di Luchino
Visconti, tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Da portare
in vacanza
tempo di lettura: 8 minuti
Evergreen. I libri da riscoprire
E-state sul classico!
Il termine “classico” evoca spesso l'immagine della scuola o di ore trascorse in una libreria
polverosa, arrancando attraverso la prosa densa per trovare qualche profondo significato
nascosto. Niente di più sbagliato: questi libri non vi annoieranno di certo
Virginia Lupi,
17 anni
E
bbene sì, alcuni dei romanzi più amati della storia
non solo sono piacevoli da leggere, ma si possono tranquillamente godere a bordo piscina o
in treno mentre il paesaggio
scorre attraverso il finestrino
con la musica in cuffia. Dopo
tutto, sono diventati “classici”
per un motivo: milioni di persone li hanno letti e amati. Noi,
tanto per non sbagliare, seguiamo le definizioni di Italo Calvino contenute nel suo Perché
leggere i classici, estrapolandone alcune particolarmente
calzanti:
Un classico è un libro che non
ha mai finito di dire quel che
ha da dire.
I classici sono quei libri che ci
arrivano portando su di sé la
traccia delle letture che hanno
preceduto la nostra e dietro di
sé la traccia che hanno lasciato
nella cultura o nelle culture che
hanno attraversato (o più semplicemente nel linguaggio o
nel costume).
Un classico è un’opera che
provoca incessantemente un
pulviscolo di discorsi critici su
di sé, ma continuamente se li
scrolla di dosso.
I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per
sentito dire, tanto più quando
si leggono davvero si trovano
nuovi, inaspettati, inediti.
Chiamasi classico un libro
che si configura come equivalente dell’universo, al pari degli antichi talismani.
È classico ciò che tende a relegare l’attualità al rango di ru-
more di fondo, ma nello stesso
tempo di questo rumore di fondo non può fare a meno.
È classico ciò che persiste come rumore di fondo anche dove l’attualità più incompatibile
fa da padrona.
Il “tuo” classico è quello che
non può esserti indifferente e
che ti serve per definire te stesso in rapporto e magari in contrasto con lui.
Ecco quindi una scelta ragionata dei libri da portare con voi
in vacanza, tutti disponibili in
edizione tascabile o acquistabili sulle bancarelle dell’usato
onnipresenti nelle località di
villeggiatura: un ottimo luogo
dove dare la caccia al proprio
classico!
Cominciamo con un grande
autore americano, Raymond
Carver, e il suo Cattedrale,
una raccolta di racconti che lascerà in voi una traccia indelebile, soprattutto se non amate i
colpi di scena, ma la vita autentica, descritta in ogni minimo istante ed emozione con
frasi brevi e dialoghi incalzanti.
Cattedrale, il racconto che dà
il titolo alla raccolta, narra di
un uomo che intrattiene un cieco, amico della moglie, che è
andato a far loro visita. E nel
corso della serata si trova a
spiegargli come sia fatta una
cattedrale. Tutto qui, sembra
banale. Eppure, una volta terminata la lettura si prova la
sensazione precisa di aver varcato una soglia invisibile. Il
suo più grande pregio è la capacità di raggiungere l’essen-
zialità delle situazioni e di tradurle in testo: emerge la vita
così come ciascuno di noi la
conosce, con la sua drammaticità e la sua insensatezza, la
sua noia e la sua insignificanza, le sue gioie e i suoi drammi.
Per saperne di più sul Novecento con le sue illusorie e devastanti ideologie, Vita e destino di Vasilij Grossman è un
grande romanzo che le contiene tutte (un romanzo lunghissimo che potreste impiegare tutta l’estate per leggere!). È la
storia di una famiglia ebraica,
perseguitata prima dai nazisti e
poi dai comunisti: è il pretesto
per una riflessione senza tempo sul valore dell’esistenza e
sul senso del male. E pensare
che Grossman non riuscì a ve-
dere stampata nemmeno una
riga del suo libro perché il regime sovietico sequestrò i nastri della macchina da scrivere
e bastonò il tipografo. Ecco
perché è un vero miracolo ritrovarsi tra le mani un’opera
più forte di ogni censura e di
ogni utopia.
Se invece volete lasciarvi sedurre da un giallo sui generis
fatevi rapire dalla penna brillante di G.K. Chesterton in
uno dei suoi più noti capolavori, L’uomo che fu giovedì.
Entrerete con Gabriel Syme, il
protagonista molto autobiografico del romanzo, in un circolo
di strani anarchici capeggiato
dalla figura misteriosa di Domenica e della sua banda, i cui
componenti hanno ognuno il
nome di un giorno della setti-
27
Luglio 2012
British style
American life
Un caso in cui il film supera il libro? Lolita di
Stanley Kubrick, tratto
dall'omonimo romanzo
di Vladimir Nabokov.
Il cinema si è spesso ispirato ai classici della letteratura
inglese. Memorabili Casa Howard, tratto dall’omonimo
splendido romanzo di Forster e Orgoglio e Pregiudizio dal
libro di Jane Austin. Divertentissimo L’importanza di chiamarsi Ernest, dalla commedia di Oscar Wilde con un Colin
Firth in gran forma.
Risate d’antan
mana. L’obiettivo dichiarato è
quello di liberare il mondo dai
lacci delle tradizioni e della religione. Ma solo all’apparenza.
In realtà la storia è tutto un gioco di smascheramenti che si
svolge in una Londra surreale,
tra colpi di scena e situazioni
paradossali che vi smentiscono
a ogni pagina. Un thriller filosofico mozzafiato alla ricerca
del mistero della vita, firmato
dal geniale autore di Padre
Brown.
Chi di voi invece crede che
l’uomo debba lottare senza mai
perdersi d’animo, non può non
aver letto Il vecchio e il mare
di Hernest Hemingway, la
storia di Santiago, un vecchio
pescatore che dopo ottantaquattro giorni in cui non è riuscito a pescare niente, si ritiene
colpito da una maledizione.
Solo grazie alla compagnia e
alla solidarietà di un ragazzo di
nome Manolo, che lo aveva accompagnato nei primi quaranta
giorni di pesca, e la passione
per il baseball, riesce a recuperare fiducia e ripartire per un
altro giorno di pesca. L’ottantacinquesimo giorno è proprio
quello buono, infatti, all’amo
del vecchio abbocca il pesce
più grosso che avesse mai visto. Dopo giorni di lotta a mani nude Santiago si dirige verso casa con il suo trofeo, ma
durante il tragitto deve combattere con gli squali che un
pezzo per volta riescono a
mangiarsi il pesce lasciando al
pescatore solo lo scheletro e la
testa come prova di una maledizione sconfitta. Come non si
può far proprie le sue parole:
“È stupido non sperare, pensò. E
credo che
sia peccato”.
Infine, le
lettrici romantiche, decise e
amanti delle storie a tinte forti,
non saranno deluse da una
scrittrice antesignana del femminismo, Mary Ann Evans,
che si celava dietro ad uno
pseudonimo maschile, George
Eliot, per evitare alle sue opere
la diffidenza o perfino l’ostracismo che l’autrice stessa subì
a causa della sua vita privata,
giudicata scandalosa dall’ipocrisia dell’epoca vittoriana. Il
mulino sulla Floss è ambientato nella campagna inglese del
primo Ottocento e i personaggi
principali sono Maggie e Tom
Tulliver, due bambini, un fratello e una sorella che vivono a
Darcote Mill, un mulino di
proprietà del padre, il signor
Tulliver, sulla riva del fiume
Floss, nei pressi della città di
St. Ogg’s. Cresciuti insieme e
legati da un tenace affetto, i
due figli del mugnaio Tulliver
vedono le loro strade dividersi
drammaticamente
quando
l’impetuosa Maggie scopre che
la società, e il suo stesso fratello, non le lasciano spazio per
vivere e amare.
La storia di Maggie Tulliver e
delle sue distruttive relazioni
familiari, dei suoi amori, dei
suoi segreti, della sua lotta per
affermare la propria femminilità in un mondo tutto dalla parte dell’uomo si legge tutto d’un
fiato. Scorrevole, bellissimo,
un grande Romanzo che ogni
ragazza dovrebbe aver letto. A
più di un secolo di distanza, il
destino e la figura di Maggie,
la protagonista del romanzo,
sono infatti ancora emblematici della situazione della condizione della donna.
IN VIAGGIO CON LA ZIA
divertente
Graham Greene
Se non avete ancora deciso dove trascorrere le vostre vacanze lasciatevi guidare dalla stravagante zia Augusta di questo divertente romanzo di Graham Greene. Di sicuro non vi
annoierete, al massimo vi troverete coinvolti in situazioni a dir
poco paradossali. Ne sa qualcosa il povero Henry Pulling, suo
nipote cinquantenne, che dopo una vita dignitosa da direttore
di banca giunto alla pensione vorrebbe godersi il meritato riposo. Ma anziché coltivare dalie nel suo giardinetto, suo passatempo sognato, si ritrova in giro per il mondo con l’irrefrenabile parente tra personaggi esotici e loschi figuri. Un libro
divertente di quelli che speri non finiscano mai.
GIALLO CROMO
ironico
Aldous Huxley
Con gustosissima ironia, Huxley mette alla berlina nobili, intellettuali, artisti e anime belle. Attraverso i dialoghi dei protagonisti vengono smascherati il vuoto che li attraversa, le loro
vanità. Giallo Cromo è soprattutto un’analisi della società anglosassone, delle sue fragilità e ipocrisie, condotta attraverso
il racconto dell’esistenza di una famiglia di estrazione borghese, attorno a cui gravitano numerosi personaggi, durante
la villeggiatura in una tenuta di campagna, chiamata appunto
Giallo Cromo. Il punto di vista è quello di un giovane e timido
aspirante poeta, Dennis Stone, le cui velleità letterarie sono
frustrate al pari della sua infatuazione per Anne Wimbush, nipote del padrone di casa. Le figure delineate da Huxley sono
bizzarre al punto da rasentare l’assurdo. Priscilla Wimbush
coltiva inclinazioni occultiste che la isolano dalla realtà di
Giallo Cromo almeno quanto il pragmatico marito Henry ne
è ancorato, con la sua passione per la storia locale e in specifico quella dei propri antenati. Se Dennis rappresenta, nel susseguirsi delle sue crisi creative, l’essenza del genio sofferente perché privo d’ispirazione, il prototipo dell’artista, o
meglio pseudo-artista, di successo è il signor Barbecue-Smith,
che misura il valore della produzione letteraria in base al numero di pagine scritte in un arco di tempo ed ha elaborato
un’infallibile tecnica per auto procurarsi l’Ispirazione. E tutto
ciò che resta fatalmente sospeso si chiude in un finale magistrale.
TRE UOMINI IN BARCA
(PER NON PARLAR DEL CANE)
umoristico
Jerome K. Jerome
Un capolavoro dell’umorismo inglese. Risalendo la corrente
del fiume Tamigi i tre amici Jerome, Harris (l’uomo più prosaico della terra) e George (che «va a dormire in una banca
tutti i giorni dalle 10 alle 16, tranne il sabato quando lo cacciano fuori alle 14»), assieme al fedele cane Montmorency,
viaggiano per giorni sulla loro imbarcazione, scorrendo lungo
le campagne inglesi, e vivono sempre nuove e inattese avventure che strappano risate di continuo. Il viaggio è costellato da una serie di gag comiche sulle gioie e sui dolori della
vita in barca (quali le peripezie sul trasporto delle vivande, la
costruzione della tenda sulla barca, i pericoli di cadute in acqua), unite a divertenti divagazioni che costituiscono storie a
sé stanti.
29
Luglio 2012
PUBLIRAMA S.P.A.
Società con Socio Unico
SEDE IN MILANO - FORO BUONAPARTE, 69
CAPITALE SOCIALE Euro 600.000
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ai sensi dell'art.2497-bis c.c.:
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***
BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011
***
STATO PATRIMONIALE
C)
ATTIVO
Esercizio 2011 Esercizio 2010
A)
B)
I
1)
4)
7)
Totale
II
2)
4)
Totale
III
2)
CREDITI VERSO SOCI PER
VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
IMMOBILIZZAZIONI
IMMATERIALI
Costi impianto ed ampliamento
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Altre immateriali
MATERIALI
Impianti e macchinario
Altri beni
FINANZIARIE
Crediti:
d) verso altri
oltre 12 mesi
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B)
C)
ATTIVO CIRCOLANTE
II
CREDITI
1)
Verso clienti:
entro 12 mesi
4)
Verso controllanti:
entro 12 mesi
4-bis) Crediti tributari:
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
4-ter) Imposte anticipate:
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
5)
Verso altri:
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Totale
IV
DISPONIBILITA' LIQUIDE
1)
Depositi bancari e postali
3)
Denaro e valori in cassa
Totale
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C)
D) RATEI E RISCONTI
2)
Risconti attivi
TOTALE RATEI E RISCONTI (D)
TOTALE ATTIVO
-
-
624
1.701
16.437
18.762
2.654
1.586
22.158
26.398
1.638
44.589
46.227
2.375
52.068
54.443
8.125
73.114
7.684
88.525
8.780.435
8.587.697
476.337
530.103
109.147
35.617
22.531
529.270
142.273
179.710
347.092
410.737
9.890.901
10.260.048
931.603
13.427
945.030
10.835.931
1.021.015
1.661
1.022.676
11.282.724
8.543
8.543
10.917.588
8.304
8.304
11.379.553
PASSIVO
Esercizio 2011 Esercizio 2010
PATRIMONIO NETTO
CAPITALE SOCIALE
600.000
600.000
RISERVA LEGALE
30.461
15.555
ALTRE RISERVE
- Versamento soci in conto capitale
1.099
1.099
- Altre riserve
6.382
VIII
UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVO
(196.842)
IX
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
1.326.514
298.129
TOTALE PATRIMONIO NETTO (A)
1.964.456
717.941
B)
FONDI PER RISCHI E ONERI
1)
Per trattamento quiescenza e obblighi simili
149.178
100.368
2)
Per imposte
3)
Altri
910.183
TOTALE FONDI PER RISCHI E ONERI (B)
149.178
1.010.551
A)
I
IV
VII
TRATT.TO FINE RAPPORTO
LAVORO SUBORDINATO
D)
DEBITI
4)
Debiti verso banche:
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
5)
Debiti verso altri finanziatori:
entro 12 mesi
7)
Debiti verso fornitori:
entro 12 mesi
11)
Debiti verso controllanti:
entro 12 mesi
12)
Debiti tributari:
entro 12 mesi
13)
Debiti verso Istituti di previdenza:
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
14)
Altri debiti:
entro 12 mesi
TOTALE DEBITI (D)
E)
RATEI E RISCONTI
1)
Ratei passivi
2)
Risconti passivi
TOTALE RATEI E RISCONTI (E)
TOTALE PASSIVO
412.182
368.161
1.270.282
750.000
2.206.756
1.125.000
1.133.230
512.363
1.182.838
1.225.456
3.611.005
3.397.958
39.929
157.031
89.821
226.473
12.287
233.941
8.311.046
336.223
9.199.547
21.966
58.760
80.726
10.917.588
21.451
61.902
83.353
11.379.553
CONTO ECONOMICO
Esercizio 2011 Esercizio 2010
A)
VALORE DELLA PRODUZIONE
1)
Ricavi vendite e prestazioni
22.439.671
23.440.644
5)
Altri ricavi e proventi
343.695
690.153
TOTALE
22.783.366
24.130.797
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
6)
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e
di merci
22.746
11.902
7)
Per servizi
20.752.099
21.668.091
8)
Per godimento beni di terzi
199.592
183.630
9)
Per il personale:
a)
salari e stipendi
485.773
524.976
b)
oneri sociali
150.392
172.691
c)
trattamento di fine rapporto
49.737
49.554
10)
Ammortamenti e svalutazioni:
a)
amm.to immobilizzazioni immateriali
8.915
8.962
b)
amm.to immobilizzazioni materiali
16.720
23.957
d)
svalutazioni dei crediti compresi nel'attivo
circolante e delle disponibilità liquide
125.418
478.671
12)
Accantonamenti per rischi
13)
Altri accantonamenti
52.357
52.179
14)
Oneri diversi di gestione
75.789
105.950
TOTALE COSTI PRODUZIONE (B)
21.939.538
23.280.563
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI
DELLA PRODUZIONE (A-B)
843.828
850.234
C)
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
16)
Altri proventi finanziari:
a)
da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
121
119
d)
proventi diversi dai precedenti
14.494
15.734
17)
Interessi ed altri oneri finanziari
(164.493)
(224.618)
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZ.(C)
(149.878)
(208.765)
D)
RETTIFICHE DI VALORE DI
ATTIVITA' FINANZIARIE
E)
PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
20)
Proventi
b)
altri
944.173
3.800
21)
Oneri:
b)
imposte relative a esercizi precedenti
c)
altri
(50.275)
(215.890)
TOTALE PARTITE STRAORDINARIE (E)
893.898
(212.090)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
1.587.848
429.379
22)
Imposte sul reddito dell'esercizio
261.334
131.250
- di cui correnti
223.897
137.351
- di cui differite e anticipate
37.437
(6.101)
26)
UTILE (PERDITA) ESERCIZIO
1.326.514
298.129
Si dichiara che il presente bilancio è conforme alle risultanze delle scritture contabili
Genova, 11 aprile 2012
IL PRESIDENTE
(Carlo Perrone)
30
Luglio 2012
Giochi
Tempo Libero
Hanno collaborato
a questo numero
Test
INFOWEB
www.zai.net
A cura di Manu C.
Possiamo davvero parlare di sesso?
MATTIA
MARZI
«Criticare vuol dire analizzare
tutto, anche se stessi. Mettere in
discussione dai dettagli alle
scelte importanti, fino al mondo
che ci rappresenta e al quale apparteniamo». È la frase che ha
scelto Mattia, 17 anni, per presentarsi. Ha un’unica grande
passione: la musica. Canta,
scrive canzoni, suona il pianoforte. Si definisce un artista a
tutto tondo, spesso incompreso,
senza peli sulla lingua.
FEDERICA
D’ANGELANTONIO
Federica, 17 anni, di Roma, è
una di quelle persone troppo
impulsive a cui tutti consigliano di contare fino a 10
prima di fare qualcosa. Per ora
frequenta un liceo scientifico,
scelta che definirebbe un errore di gioventù, e poi vorrebbe studiare lettere all’università. La letteratura è la sua
passione più grande. La scrittura è ciò che riempie l’altra
metà della sua vita.
Sono tanti anni ormai che scrivo i test di Zai.net (rivista dedicata agli studenti delle superiori, notoriamente prede delle più devastanti tempeste
ormonali), ma mai – e dico mai – mi sarei aspettato che mi venisse commissionato un test sul sesso. Sapete, tanti anni a lottare con i vari: “ma questo non si può dire” o “qualcuno potrebbe protestare”, mentre ora mi trovo di fronte alla prova più difficile di sempre: e ora cosa posso scrivere senza essere censurato? Scoprite con noi quanto ne sapete di sesso!
Come nascono i bambini?
b Calcolando che sono un ado-
a Li porta la Cicogna! Ma sul
lescente, praticamente ogni
parte del mio corpo!
Se vuoi ti faccio una mappa
ad occhi chiusi!
Quanto e perché è importante usare il preservativo?
Non lo so e non lo voglio sapere: Don Gaetano dice che
non bisogna usarli, altrimenti brucerò in eterno tra le
fiamme dell'inferno!
Credo che sia molto importante, ma noi ragazzi facciamo un sacco di sciocchezze.
Se i “grandi” ce ne parlassero di più invece che tacere
nel loro bigotto moralismo...
Eeeeeeh, se l’avessi saputo
prima dei due gemelli!
La tua Prima Volta...
Certo! La ricordo ancora!
Ero con la Giugy e la Irma
serio: l’ostetrica che mi ha
fatto venire al mondo si
chiamava Dott.ssa Angela
Cicogna!
b Allora: c’è l’ape che prende
il polline da un fiore, poi va
su un altro fiore e alla mamma viene il pancione. Poi
nove mesi a cottura lenta ed
ecco il neonato.
c Ho già due figli a carico: che
vi devo raccontare?
Cosa sono le
“Zone Erogene”?
a Se non sbaglio, per arrivare
alle Zone Erogene deve
prendere la prima a destra,
poi al terzo semaforo entra
nella rotatoria ed esce in direzione Brambate Di Sotto;
un paio di km ed è arrivato!
c
a
b
c
a
all’oratorio: la Irma aveva
fregato il pacchetto al papà e
poi ci siamo appartate dietro
la guardiola di Don Crispino
e lì, beh, quella è stata la prima ed ultima volta che ho
fumato una sigaretta!
b Ma da solo o in coppia? No,
perché se parliamo della seconda ipotesi me la sogno
tutte le notti o quasi, ma qua
con ‘sta crisi la vedo brutta.
c Insomma, ho già parlato prima dei miei due pargoli: non
pensate che stiamo entrando
un po’ troppo nel personale?
Sei popolare con l’altro
sesso (o con il tuo
se preferisci)?
Non
molto,
anzi direi che
a
non sono popolare affatto e
pure i cani per strada mi
scansano. Chissà perché, ma
b
c
a
b
c
oggigiorno noi moralisti/bigotti non siamo poi così popolari tra i giovani.
Sempre meno di quello che
vorrei essere.
A quanto pare lo ero, ma dopo i due bimbi ho dovuto
mettere la testa a posto!
Ritenete che questo test si
sia dimostrato all’altezza
delle aspettative garantite
dalla tradizione millenaria
dei test di Zai.net?
Assolutamente sì: nel test si
è parlato di tutto fuorché di
quanto ne sappiamo sul sesso... il che per me va bene!
Né più né meno quello che
mi aspettavo!
Ma sì, alla fine ha dimostrato che noi giovani siamo tutti un po’ disinformati e che
dovremmo saperne di più.
L’ultima Olimpiade!
SERENA
MOSSO
Aspirante scrittrice e attrice di
teatro con svariati complessi
messianici, il che è ancora più
sospetto. Letture tipiche: Kerouac, Ende, Orwell e Teoria
del Colpo di Stato. Insomma,
qualcuno di sovversivo. Adora
fare cose strane, per avere poi
delle belle storie da raccontare;
le piacciono il rock, Chagall e
mangiare cose cucinate da altri.
Un giorno conquisterà un Nobel, poi il mondo intero.
La trentesima Olimpiade moderna è alle porte: stavolta toccherà alla cara,
vecchia Londra ospitare questo importantissimo evento. Per l’occasione, proponiamo un test che permetterà ai nostri lettori affezionatissimi di scoprire esattamente quale sia la loro forma fisica e prestanza atletica. Puntate all’oro e poi deprimetevi con noi, scoprendo quanto siete
mal ridotti e mollaccioni! Mi raccomando, rispondete sinceramente!
a
b
MARZIA
MANCUSO
Studentessa di legge, è fermamente convinta che qualsiasi
brutta giornata possa finire
bene con l’ausilio di tè alla vaniglia e una commedia di
Woody Allen. Ama la letteratura, l’orticoltura, il suo coniglio e la vita da fuorisede. Colleziona orribili nani da giardino
ed è attualmente in tour nelle
migliori sale studio per la declamazione silenziosa del diritto del lavoro.
c
a
Esercizi di riscaldamento...
Volete dire quei rantoli e stiracchiamenti sonnolenti che
faccio per una mezz’oretta
buona appena sveglio?
Volete dire quei rantoli e stiracchiamenti sonnolenti che
faccio per una mezz’oretta
buona appena sveglio e che
spesso si dilungano così tanto che mi tocca entrare a
scuola in seconda ora?
Volete dire quei rantoli e stiracchiamenti sonnolenti che
faccio per una mezz’oretta
buona appena sveglio... ma
no, io sono quello sportivo
che risponde alla terza opzione, che cavolo mi fate dire?
Di corsa!
Assolutamente sì: sono così
ritardatario, pigro e svogliato che alla fine mi tocca
sempre fare tutto di corsa!
b Sì, tante corse la mattina per
c
a
b
c
a
non perdere il bus che mi
porta a scuola…
Mi piace andare a correre, in
palestra e pure al solarium:
ci tengo alla mia forma fisica e sono uno sportivo/a!
Sollevamento pesi!
Nel sollevamento delle foglie secche e nel lancio dei
coriandoli non sono secondo
a nessuno!
Fino alle medie ero forte
davvero con quei pesantissimi zainetti pieni di libri e più
grossi di me.
Prima sì che ero forte veramente: in palestra alzavo
645 kg di panca piena! Poi i
miei si sono accorti degli
steroidi nascosti in fondo al
mio cassetto…
Spirito di squadra!
Assolutamente sì! Quando
b
c
a
b
giocavo a pallone con la
squadra dell’oratorio ero il
miglior lucida-panchina che
si fosse mai visto!
Sì, come quando facciamo
tardi per l’entrata a scuola e
poi, visto che è una bella
giornata, decidiamo tutti assieme di marinarla!
Quando giochiamo a calcetto e io sono l’unico che tocca palla e segna mentre gli
altri chiacchierano o fumano una sigaretta a bordo
campo?
Fair Play!
A dire la verità io sono uno
di quelli che pure a FIFA12
per la PS3 finisce la partita
quasi sempre con metà
squadra espulsa dall’arbitro!
Quando nemmeno barando
si riesce a vincere, un atteggiamento di rassegnata
c
a
b
c
sportività, appunto Fair
Play, ti aiuta a non fare del
tutto la figura del fesso!
Ho praticato calcio, atletica
leggera, pattinaggio artistico, curling e pur approvando in linea generale l’idea di
Fair Play, non ne ho mai
avuto bisogno!
Ma che ci frega delle Olimpiadi quando ci sono già
stati gli Europei di calcio?
Assolutamente nulla: avete
mai visto ragazzi che invece
di partite di pallone stanno a
ciarlare del lancio del martello?
Beh, gli Europei sono finiti
e il campionato deve ancora
cominciare…
Realisticamente poco, ma
almeno io devo rispondere
positivamente e quindi è un
sì tirato-tirato!
31
Luglio 2012
Oroscopo dell’estate
Gemelli
Ariete
21/3 - 20/4
Un’estate scoppiettante quest’anno per voi: l’unica pecca?
Il vostro eccessivo bisogno di
tenere tutto sotto controllo. Relax: take it easy!!!
Viaggio: una destinazione
montana, un posto fresco!
Nell’iPod: l’ultimo album
di Virginio, provare per credere!
22/5 - 21/6
Vi ricordate cosa significa:
“estate”? “Vacanza” vi dice
nulla? “Ferie”, “relax”? Gemelli
miei, siete troppo stressati: riposo assoluto!
Viaggio: la Sardegna vi farà
venire il mal d’Africa!
Nell’iPod: Annalisa saprà
come sorprendervi!
Leone
Toro
Scorpione
23/8 - 22/9
Il mare non vi fa impazzire e
preferite la montagna, ma quest’estate un po’ di acqua salata
vi farà bene!
Viaggio: il sud Italia che
non vi aspettavate!
Nell’iPod: Kiss me di Ed
Sheeran saprà coccolarvi come
si deve!
Bilancia
23/10 - 22/11
Questi mesi estivi saranno all’insegna dell’amore miei cari
scorpioncini. Venere mi ha confidato che stanno arrivando
grandi rivoluzioni!
Viaggio: una località in
campagna, per staccare la spina!
Nell’iPod: Tiziano Ferro
sarà la vostra colonna sonora!
Sagittario
23/9 - 22/10
Quest’estate sarà all’insegna
della frenesia e degli impegni,
ma riuscirete a conciliare tutto
in maniera magistrale! Anche il
meritato riposo...
Viaggio: qualche giorno in
una capitale europea? L’importante è divertirsi!
Nell’iPod: Young the
Giant! Che state aspettando?
23/11 - 21/12
Stanno per arrivare i mesi della
facoltà di “staccare” per davvero da tutte le preoccupazioni.
Godetevi il meritato riposo!
Viaggio: Londra non vi attira?
Nell’iPod: perché non rispolverare Sting?
Capricorno
22/12 - 20/1
La vostra estate sarà una continua spola tra spiaggia, montagna, festa in città e weekend in
campagna. Va bene le vacanze,
de Se
l gn
m o
es
e
23/7 - 22/8
Finalmente è arrivato il periodo
che preferite, ma quest’anno
sarà leggermente diverso: attenzione alle contingenze particolari!
Viaggio: “Mare, mare, mare
… quanta voglia di arrivare!”
Nell’iPod: le cover dei
Boyce Avenue sapranno come
tenervi compagnia!
Vergine
Scopri il tuo profilo
Acquario
21/1 - 18/2
Stavate aspettando solo questo
periodo per potervi rimettere in
viaggio alla ricerca del vostro
Sacro Graal musicale!
Viaggio: qualsiasi sottopalco del nostro stivale!
Nell’iPod: i Finley sono
tornati, ma ve ne eravate accorti, no?
Pesci
19/2 - 20/3
L’estate vi piace elevare a massima potenza il vostro potenziale “da riposo” e oziare in maniera poco ortodossa…
Viaggio: una puntatina in
Spagna?
Nell’iPod: Sempre noi, perché Max e J-Ax non ci lasceranno mai!
Cancro
22/6 - 22/7
Questa è decisamente la
vostra stagione e dovete
dare il meglio di voi
stessi: sapete che ci
sono buone occasioni da cogliere per godersi al massimo tutto quel che resterà di questo 2012, vero? Quindi datevi da fare:
soprattutto in amore, è tempo di mettersi in gioco. Attenzione, però, a non scottarvi troppo, in tutti i sensi!
Viaggio: una città lontana, piena di luci, suoni e odori!
Nell’iPod: se vi dicessi Glee? Fatevi trasportare!
Punteggio
per ogni risposta A: 1 punto
per ogni risposta B: 2 punti
per ogni risposta C: 3 punti
Possiamo davvero parlare di sesso?
Rallentamenti sulla
linea metropolitana
di Roma?
C'è chi si attrezza!
ma qua si esagera, eh!
Viaggio: casa vostra. Ci riuscirete?
Nell’iPod: Kelly Clarkson
o Tyler Hilton, a voi la scelta!
Da 1 a 6 punti
Innocente/deficente: Noi non crediamo affatto che tu abbia risposto seriamente alle domande: Zai.net è una rivista dedicata agli studenti delle superiori,
mica dell’asilo nido! E se invece voi foste veramente cosi, allora più di qualche benpensante dovrebbe sentirsi almeno un pochino responsabile per quello che la società vi ha fatto! Un suggerimento per voi dalla redazione di Zai.net: procuratevi
una macchina del tempo e proiettatevi nel 2012. Ah... ci siamo già?
Da 7 a 12 punti
Adolescente standard: l’adolescente standard, come ben sappiamo, è
continuamente bombardato da una tempesta ormonale che mai più nel corso della
vita verrà eguagliata. Eppure, chissà perché, i nostri ragazzi e ragazze arrivano a
quest’età sapendo poco o nulla di quello che li aspetta! Insomma: il profilattico
non è solamente un simpatico oggetto da nascondere nel fondo dei vostri cassetti
per paura che i vostri genitori lo vedano! Emancipatevi!
Da 13 a 18 punti
Maniaco: Naaaaa, tranquilli - “MANIACO” era tanto per scrivere qualcosa che
colpisse, non siete davvero dei maniaci, anche se magari qualche bigotto lo potrebbe pensare. Alcuni di voi magari hanno fatto scelte sbagliate, mentre altri, la
maggior parte credo, saranno semplicemente dei giovani un po’ più svegli della
media che vogliono imparare tutto da questa imprevedibile avventura che è la vita!
La foto del mese
21/4 - 21/5
Questi mesi estivi si prospettano decisamente pieni di occasioni da cogliere al volo. Si
tratta solo di saper scegliere il
meglio: carpe diem!
Viaggio: una meta esotica,
per dimenticare tutti i problemi!
Nell’iPod: i tormentoni di
Michel Teló non vi lasceranno
tregua!
A cura di Cassandra
Da 1 a 6 punti
Bronzo: Ma della serie “Bronzo” giusto perché medaglie di valore minore non
esistono: per tipi come voi sarebbe sprecata persino la stagnola! A quanto pare siete
assolutamente fuori forma, pigri, svogliati e con uno spirito sportivo pressoché inesistente! Che poi sicuramente di calcio sapete tutto… Un consiglio: fate un po’ di attività fisica, perché già ora che siete studenti delle superiori sembrate mio nonno!
Da 7 a 12 punti
Argento: magari l’inaugurazione e qualche gara dei Giochi Olimpici ve le
guarderete, ma solo perché in tv d’estate c’è ben poco. Puntualmente, poi, scatterà
anche questa volta qualche fenomeno di isteria nazional-popolare a buon mercato
che riunirà gli italiani a tifare per qualcuno di cui non avevano mai sentito parlare
prima solo perché sta vincendo!
Da 13 a 18 punti
Oro: Due sono le possibilità: o siete veramente dei fomentati o i vostri genitori
cercano di realizzare i loro sogni d’infanzia attraverso voi! In questo modo si spiegherebbero : “la piscina dove voi non volevate andare ma il dottore diceva che faceva tanto bene”, o la “danza classica quando voi invece volevate fare salsa, ma la
vostra mamma da bambina era così brava, poi si è fatta male e ha dovuto mollare”.
Beh, in qualunque modo sia andata veramente, adesso potrete tirare un po’ il fiato
e rilassarvi con la XXX Olimpiade moderna!
L’ultima Olimpiade!
Zai.net in pillole
Sesso: si fa
ma non se ne parla
Estate, tempo di flirt.
Oggi che l’età dei primi rapporti si è abbassata ulteriormente, è ancora più importante informarsi, e non certo
sulle posizioni (o almeno,
non solo!). Ci siamo rivolti ad
un esperto che ci ha parlato
del rapporto tra giovani e
sesso sicuro e ha risolto anche
qualche nostro dubbio.
(Alle pagg. 4 e 5)
Un prete
da marciapiede
Don Andrea Gallo è un sacerdote particolare, uno che
parla in modo diretto e sincero e che non ha mai paura
di esprimere le sue opinioni,
anche quando scandalizzano
la società e la Chiesa stessa
cui appartiene. Ecco cosa ha
raccontato a Zai.net, rivolgendosi ai giovani lettori.
(A pag. 3)
Una campionessa
al volo
Jessica Rossi è giovanissima, ma è già un’atleta da record. A soli 17 anni aveva già
vinto il titolo europeo e mondiale senior. Alle prossime
Olimpiadi di Londra ci sarà e si
batterà per salire sul podio di
una disciplina poco praticata,
ma non per questo poco affascinante: il tiro al volo.
(A pag. 7)
Dreams in the USA
La terra dove tutto è possibile offre tanti tipi di vacanze diverse: dalle metropoli
che non dormono mai come
New York e Los Angeles alla
natura incontaminata dell’Oregon, al maestoso silenzio
del Grand Canyon: davvero la
vacanza di una vita.
(Alle pagg. 8 e 9)
Tutti pazzi
per Barcellona
Indecisi sul viaggio della
maturità? Se non siete mai
stati a Barcellona, la scelta è
quasi obbligata! Lasciatevi incantare dalle atmosfere catalane che innamoreranno tutti
i vostri sensi: dalla tavola all’arte, dalla musica al divertimento.
(Alle pagg. 10 e 11)
Protetta da una
Duramadre
Bel progetto da solista
per Eva Poles, la voce inconfondibile dei Prozac+, che ha
deciso di mettersi in gioco
con un album di inediti, Duramadre. Ma senza dimenticare i suoi compagni di avventura:
la
band
di
Acidoacida potrebbe tornare.
(A pag. 22)