ISSN 2035-701X Lo okSm all’int art erno N° 6 - LUGLIO 2012 G DA VISITARE I O V A N I R E P O R T E R “Poste Italiane. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Torino n° 6 Anno 2012”- € 0,70 Il viaggio della maturità Usa e Barcellona: due imperdibili mete tutte da scoprire Da pagina 8 DA ASCOLTARE I nostri consigli per l’estate Nuove sonorità e sperimentazioni da mettere nell’iPod Da pagina 22 DA LEGGERE I libri in valigia Ecco le novità e i classici che vale la pena rispolverare Da pagina 25 DA INDOSSARE A bandiere spiegate Tra Europei e Olimpiadi impazza la flag mania Da pagina 13 Famolo... sicuro! 2 Luglio 2012 A cura di Greta Pieropan, 19 anni Antispot LA MAMMA È SEMPRE LA MAMMA n°6 luglio Direttore responsabile Renato Truce Vice direttore Lidia Gattini Segreteria di redazione Sonia Fiore In redazione Maria Elena Buslacchi Chiara Falcone Simona Neri Redazione di Torino corso Allamano, 131 - 10095 Grugliasco (To) tel. 011.7072647 - fax 011.7707005 e-mail: [email protected] Redazione di Genova Via Cairoli, 11 - 16124 Genova tel. 010.8936284 - 010.8937769 - 010.261466 e-mail: [email protected] Redazione di Roma via Nazionale, 5 - 00184 Roma tel. 06.47881106 - fax 06.47823175 e-mail: [email protected] Hanno collaborato Dal laboratorio Attualità: Simona Neri (supervisione giornalistica) Serena Mosso, Marzia Mancuso, Federica D'Angelantonio Dal laboratorio Giovani Critici: Maria Elena Buslacchi (supervisione giornalistica) Mattia Marzi, Martina Pi, Elena Prati, Lady Iron, Virginia Lupi Dal laboratorio Costume e Società: Chiara Falcone (supervisione giornalistica) Greta Pieropan, Melusina, Kalliroi Impaginazione Gianni La Rocca Web designer e illustrazioni Giorgia Nobile (Idem s.c.g.) Fotografie e fotoservizi Gaia Ravazzi, Jacopo Branchesi, Circolo di Sophia, Fotolia, Massimiliano T. I giovani reporter utilizzano NikonD3100 Sito web: www.zai.net - Francesco Tota Editore Mandragola Editrice società cooperativa di giornalisti via Nota, 7 - 10122 Torino Stampa San Biagio Stampa S.p.A. via al Santuario N.S. della Guardia, 43P43Q 16162 Genova Il gruppo P&G dedica uno spot a una donna speciale, la mamma, in occasione delle Olimpiadi di Londra. Lo spot completo ci mostra 4 madri di parti diverse del mondo (corrispondenti, a grandi linee, ad America del Nord, America del Sud, Estremo Oriente e Africa) che svegliano i loro figli molto presto al mattino, preparano loro la colazione e li portano agli allenamenti, aspettandoli per ore e incoraggiandoli, assecondandoli quando giocano con gli amici, come nel caso del bimbo che gioca a pallavolo. E la routine si ripete in continuazione, aggiungendo immagini delle mamme che fanno il bucato, sistemano casa, giocano con i figli, li curano e sostengono. I bambini crescono e dalle prime piccole competizioni passano a una gara (di nuoto, ginnastica, pallavolo, atletica) che si svolge a Londra, alle Olimpiadi del 2012. E le loro mamme? Sempre lì. Tra il pubblico o davanti alla televisione, la dedica della vittoria e l’abbraccio dei figli va a loro. Perché fanno “il lavoro più duro del mondo, che è anche il migliore”, come recita lo slogan alla fine. La musica di Einaudi ci accompagna nella vita degli atleti prima che diventassero eroi delle Olimpiadi, ci ricorda che chi li ha portati agli allenamenti e li ha sostenuti sono stati i genitori, e in particolare le mamme, vere eroine dello spot. Una pubblicità definita da molti “commovente”, ed è vero: commuove le mamme che si riconoscono nelle protagoniste; commuove i figli, perché ci ricordiamo quante volte ci hanno aspettati fuori dagli allenamenti; commuove tutti perché la storia dell’atleta che dalle parti più remote del mondo raggiunge il podio in diretta mondiale, dopo tanti sacrifici piace un po’ a chiunque (e in tempi come questi, di belle storie ne abbiamo bisogno). Solo una cosa: possibile che le donne debbano essere sempre celebrate solo nel loro ruolo, pur importante, di mamme? IL SEXY MUGNAIO Vi faccio una confidenza: Antonio Banderas era (e nonostante tutto pare sia ancora) il sogno proibito di mia madre. “Chi, l’uomo che sussurava alle galline?”, le ho fatto io l’altro giorno mentre passava in televisione l’ultimo spot del Mulino bianco. Sì, proprio lui, un passato da protagonista dei primi film di Pedro Almodovar e poi di pellicole hollywoodiane di successo, un presente da improbabile mugnaio che lavora solerte alla creazione di leccornie industriali e discute ricette con galline appollaiate su eleganti cuscini. Un personaggio che proprio non ti saresti immaginato in quel ruolo. Come mai invece la nota azienda italiana avrà scelto proprio lui? Forse proprio per far discutere in famiglia sul fascino dell’attore che vanta un bel po’ di film da macho alle spalle? Quanto agli spot, ce n’è uno che mi sta particolarmente sulle scatole: è quello in cui due mie più o meno coetanee vanno dal bel mugnaio a prendere i cornetti per il papà, sicuramente arrabbiato perchè stanno rientrando tardi a casa. Quasi quasi faccio una prova, ma mi sa che non mi andrebbe molto bene. Insomma questi spot sono davvero irreali e surreali, come lo è l’atmosfera campagnola che dovrebbe trapelare (avete notato che anche la fotografia rarefatta dà un po’ sul giallino, forse a ricordare il colore dei campi di grano?). Il sondaggio in famiglia è così terminato: mia madre ha bocciato lo spot e salvato Banderas, mio padre ha bocciato l’uno e l’altro e io pure la gallina. Bocciati!!! Quello che le donne non meritano Ti vesti sexy? Allora se ti molestano non ti puoi proprio lamentare. È la filosofia che sta alla base del manifesto pubblicato su Twitter dalla dirigenza della metro di Shanghai, che mostra una donna di spalle con vestito trasparente che lascia intravedere slip e reggiseno. Le parole che accompagnano l’immagine sono eloquenti: “Vestirsi in questo modo renderebbe insolito per una donna non essere molestata. Ci possono essere dei pervertiti sulla metropolitana ed è difficile allontanarli. Per favore, signore, abbiate rispetto di voi stesse”. Qui quello che traspare più del vestito è un malcelato sessismo da Medioevo. La compagnia di navigazione TTTLines ci ricasca. Dopo il manifesto con i prosperosi seni in vista (chiamati Vesuvio e Etna, “mai stati così vicini”) e quella delle donne natiche al vento con lo slogan “Abbiamo le poppe più famose d’Italia”, torna a mortificare l’immagine della donna. Ecco un vecchio capitano con tanto di pipa che abbraccia sornione due “gnocche”: una nordica raffinata ed elegante, con accessori casualmente verde padano, e una mora mediterranea vestita di nero con velo in testa, modello “sexy Concettina”. Lo slogan giustificherebbe il tutto: “Contribuiamo tutti i giorni a tenere unita l’Italia”. Fermate la nave, vorrei scendere. Zai.net Lab, il più grande laboratorio giornalistico d’Italia, è realizzato anche grazie al contributo di Concessionaria Pubblicitaria Publirama S.p.A. Foro Buonaparte, 69 - 20121 Milano Zai.net Lab Anno XI / n. 6 - luglio 2012 Autorizzazione del Tribunale di Roma n° 486 del 05/08/2002 Abbonamento sostenitore: 25 euro Abbonamento studenti: 7 euro (10 numeri) Servizio Abbonamenti MANDRAGOLA Editrice s.c.g. versamento su c/c postale n° 73480790 via Nazionale, 5 - 00184 Roma Questa testata fruisce dei contributi statali diretti della legge 7 agosto 1990, n. 250. Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana In collaborazione con 3 Luglio 2012 Attualità INFOWEB www.sanbenedetto.org Cultura In libreria Tra le ultime pubblicazioni di don Gallo ricordiamo Non uccidete il futuro dei giovani e La buona novella. Generazioni a confronto tempo di lettura: 8 minuti Incontri. A colloquio con don Andrea Gallo Avanti ragazzi, alzate la testa! Lo conoscono tutti come “il prete da marciapiede”, per la sua vicinanza agli ultimi e agli emarginati. Don Andrea Gallo si rivolge ai giovani e parla di droga, politica, Chiesa e sessualità; naturalmente, alla sua maniera: schietta e pungente Serena Mosso, 21 anni La scuola contro la droga La guerra alla droga è fallita. La guerra bisogna farla sì, ma all’indifferenza, al potere, alle mafie. Continuiamo a massacrare i ragazzi senza rispettarli nel loro cammino di autodeterminazione, che contempli una pedagogia scientifica, calda e umana. La legge 685 del ’75, che precedette la cosiddetta “Fini- Giovanardi”, metteva la scuola al centro, prevedeva che ogni provveditorato avesse un ufficio tossicodipendenze e ogni scuola media un docente referente. La “Fini - Giovanardi” ha distrutto tutto questo impianto e addirittura ha reso reato lo status di tossicomane. Ma se non mettiamo al centro la scuola come è possibile risolvere questo problema? Il dono della sessualità La Chiesa oggi resta ancora una gerarchia vincolata all’obbedienza del Papa e lontana dai giovani. Il mess a g g i o dirompente del Vangelo e d i Gesù non arriva neppure, come fa la nuova generazione ad accettarlo? La Chiesa è impelagata in crociate moralistiche, misogine e sessuofobiche, contraddittorie. Ha sancito il primato della coscienza personale nel Concilio, ma tiene subordinata quella femminile. Una volta chiesi a un cardinale: “Ma la sessualità è un dono di Dio o del demonio?”. Non m’ha risposto. E invece è un dono di Dio, per chi ci crede, e della natura per chi non crede. Il matrimonio non ha come primo fine la procreazione, ma l’amore. È attraverso l’amore che si deve arrivare a una paternità e una maternità responsabili. I giovani sono confusi perché i punti di riferimento sono sempre minori. Per questo la scuola deve essere al centro e la Chiesa deve impegnarsi a illuminare la strada. Ma la scuola non ha programmi sull’educazione sessuale e per la Chiesa meno se ne parla e se ne fa, meglio è. La masturbazione è ancora considerata un peccato mortale, come le esperienze prematrimoniali, le coppie di fatto o quelle gay. La Chiesa non nomina mai la parola “piacere”; alla scuola che ho frequentato per il sacerdozio ci dicevano: “Se ti tocchi e provi piacere è peccato”. Al 4° anno dissi: “Ma scusi, ci dite che il peccato è distruzione di Dio, nichilismo e malvagità e ora ci dite che toccarsi le palle è peccato?”. Venni mandato dal rettore, il quale sorrise un po’ e disse: “La chiesa è saggia, cammina nei secoli con prudenza, devi aver pazienza”. Ma io non ho pazienza. Agitatevi! In Italia è in atto una “strage mafiosa” fatta di complicità governative e parlamentari, insieme al moralismo della Chiesa. Con essa abbiamo ingannato e tradito almeno un paio di generazioni, creando una rete di proibizioni e togliendo ai giovani la possibilità di autodeterminarsi. La disoccupazione giovanile è vicina al 35%, cresce la demotivazione nella ricerca del lavoro e specializzazione negli studi. È necessario dare ai giovani spazio, ascolto e possibilità di camminare insieme. Il governo Monti sta applicando un rigore che promette crescita, ma solo sulla carta. Avrà pure pareggiato alcuni bilanci, ma resta un governo del capitale e non del popolo. Per ottenere vera crescita occorre ricostruire i principi basilari della democrazia. La cultura ci aiuterà a farlo: è costume di vita, assimilazione di valori di convivenza, capacità di saper approfondire. È tolleranza, solidarietà, giustizia sociale, attraverso cui ciascuno si sente corresponsabile e partecipa al bene comune. Nel 1919 Gramsci diceva: “Agitatevi, perché abbiamo bisogno del vostro entusiasmo; organizzatevi, perché abbiamo bisogno della vostra forza; studiate, perché abbiamo bisogno della vostra intelligenza”. Questo è quello che deve succedere. Io ho visto nascere la democrazia a 17 anni, nell’aprile del 1945, e adesso dovrei vederla morire? Ho imparato che il potere economico, mafioso, finanziario e moralista resta forte solo fintanto che strisciamo per terra. Una minoranza sempre crescente di giovani sta prendendo coscienza e tenta di rimboccarsi le maniche. A tutti loro, dico: su la testa, ragazzi, e studiate per la vostra città futura. Un prete da marciapiede Foto di Pino Bertelli Andrea Gallo (Genova, 18 luglio 1928) è presbitero dal 1959 e fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova. Ha partecipato a missioni in Brasile e da sempre, in Italia, è vicino agli emarginati e ai giovani. È stato cappellano in carcere e nei riformatori, dove ha ricercato verso i ragazzi un approccio educativo e pedagogico di fiducia e libertà da contrapporre alla sola espiazione. Dalla Santa Sede è stato spesso criticato per le sue posizioni molto “progressiste”, in particolare sulla sessualità e altre tematiche giovanili; nel 2006 si fa multare per disobbedienza civile mentre protesta contro la legge sulle droghe e chiede la liberalizzazione di quelle leggere. È vicino al movimento No Dal Molin che si oppone a una nuova base militare USA a Vicenza e nel 2009 ha partecipato al Gay Pride di Genova. 4 Attualità Luglio 2012 INFOWEB www.sigo.it Inchiesta Lo sport ritarda Le adolescenti sportive hanno il primo rapporto sessuale in media 2 anni più tardi rispetto alle coetanee. Se il tabù è l’informazione tempo di lettura: 14 minuti Giovani e sesso. Si fa, ma non se ne parla Mi ha baciata a lungo, sono incinta? Si è ormai abbassata l’età delle ragazze e dei ragazzi che decidono di avere i primi rapporti e, quindi, anche quella in cui si vorrebbe scoprire tutto sull’argomento. Peccato che le informazioni che si cercano non siano quelle che servono davvero Marzia Mancuso, 19 anni E state, tempo di vacanze, che per molti ragazzi diventano occasioni di conoscere persone e iniziare qualche flirt. Lo conferma un recente sondaggio del progetto “Scegli tu”, promosso dalla Società Italiana di Ginecologie e Ostetricia (Sigo) su un campione di ragazzi di Milano, Roma e Napoli, secondo il quale il 56% dei giovani ha avuto i primi rapporti proprio durante l’estate. Certo il sesso può essere bello e sano e, se avete presente Joseph Gordon-Levitt in 500 giorni insieme, quando esce di casa tutto contento, cantando You make my dreams, dopo essere stato la sera prima con Zooey Deschanel, ne avete un’immagine esemplificativa. Non è nemmeno tanto complicato: c’è una meccanica base e un po’ di varianti sul tema, nulla che non si possa apprendere in tempi brevi. Eppure, quando se ne parla, specie tra i più giovani, si scopre come l’argomento presenti numerosi lati oscuri. I ragazzi iniziano a farlo presto: il Il 54% “si affida alla contraccezione d’emergenza” e chiaramente ignora perché sia definita “d’emergenza”. Per quanto riguarda le malattie sessualmente trasmissibili, il 71% non si tutela perché “si fida del partner” 28% degli adolescenti tra i 14 e i 18 anni ha già avuto un rapporto sessuale. Quanto alla meccanica nessun problema, ma la parte drammatica riguarda gli argomenti direttamente correlati: contraccezione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Dal sondaggio di cui sopra emergono altri risultati, alcuni dei quali quantomeno curiosi. Prendiamo qualche dato. Il 59% pratica abitualmente il coito interrotto, ossia la “tempestiva estrazione del pene eretto dalla vagina prima dell'eiaculazione”. Ecco, quanto è tempestivo il vostro ragazzo? Il mondo è pieno di questi fenomeni di prontezza: “tranquilla, l’ho sempre fatto, non è mai successo niente!”, mentre la compagna rincara con “sì, lo so che non è un metodo sicuro, ma se lui è bravo!”. Ma bravo a far cosa? Si è cronometrato? Il poveretto ignora anche di avere delle fuoriuscite preeiaculatorie, contenenti anch’esse il seme e quindi in grado di trasformarlo in uno cui fanno gli auguri il 19 marzo. Il 54% “si affida alla contraccezione d’emergenza” e chiaramente ignora perché sia definita “d’emergenza”. Per quanto riguarda le malattie sessualmente trasmissibili, il 71% non si tutela perché “si fida del partner”: ma sì, come vuoi che mi passi la clamidia, con quella faccia! Certo la colpa non è solo dei ragazzi: sono ancora troppe le scuole in cui non si ritiene im- portante parlare di educazione alla sessualità e tante le famiglie in cui l’argomento è tabù. C’è da lanciare un appello agli adulti. Voi degli anni ’70, voi che vi siete risparmiati MTV e Teen Mom e forse per questo siete rimasti un po’ indietro: i vostri figli fanno sesso. Forse troppo presto, senza aspettare la persona giusta o con della pessima musica in sottofondo, ma il dato di fatto è che lo fanno. Allora non è meglio far capire loro che è una cosa seria e che comporta dei rischi, ma che si può affrontare in modo sicuro? «Rispetto al passato circolano sicuramente più informazioni – spiega il prof. Emilio Arisi, presidente della Società medica italiana per la contraccezione - ma sono anche molto epidermiche: non influenzano i comportamenti perché, benché diffuse, troppo superficiali. Internet offre un’informazione confusa. Prendiamo ad esempio la mia esperienza: attraverso i siti “Scegli tu” e “Metti che” rispondo ogni giorno anche a sessanta e-mail di ragazzi con dubbi in ambito sessuale. Mi arrivano domande come: “ho avuto un rapporto orale, posso restare incinta?”oppure “ho dimenticato di prendere la pillola I risultati delle nostre interviste 5 Luglio 2012 INFOWEB www.sceglitu.it Emergenze estive In questo periodo dell’anno il ricorso alla contraccezione d’emergenza aumenta del 12%. Allarme sterilità tra i giovani Le patologie legate alla sfera sessuale e all’infertilità sono in aumento, secondo gli specialisti dell’Università di Roma “La Sapienza”. Secondo l’Oms ogni anno ci sarebbero 350 mln di nuovi casi, di cui un terzo riguardanti giovani under 25. La sterilità cresce in concomitanza con le patologie dell’apparato riproduttivo. ambito. La scuola potrebbe giocare un ruolo importante, ma in Italia abbiamo un’esperienza a macchia di leopardo. Ci sono aree del paese dove l’educazione sessuale è inserita nei programmi delle scuole, mentre in altre, per indolenza di presidi, insegnanti o degli stessi genitori o addirittura per ostacolo da parte loro, questo non avviene». A questo punto chiedere se, dato che gli adolescenti hanno anticipato la loro prima volta, abbiano iniziato anche prima ad informarsi su come proteggersi sembra superfluo. In effetti «in una elevata percentuale di casi, più dei due terzi, - risponde Arisi - il primo rapporto è vissuto senza alcuna protezione, con conseguenze difficili da prevedere sulla futura capacità riproduttiva. Le malattie a trasmissione sessuale a volte possono essere pericolosamente influenti: pensiamo alla clamidia, la quale è per tre giorni e ho avuto dei rapporti sessuali, sono incinta?”. Ovviamente io rispondo che non sono un test di gravidanza, sono appena appena un ginecologo, ma l’ignoranza che risulta è davvero drammatica. Internet poi mette a disposizione una serie di informazioni utili e moltissime baggianate: la sua utilità dipende dal modo in cui l’informazione è percepita e recepita». E per quanto riguarda il confronto con la famiglia? «Non c’è piena apertura tra genitori e figli rispetto a certe tematiche – continua il ginecologo – Mi sono trovato a chiedere ai giovani nelle scuole se pensino mai ai genitori come esseri sessuati e viceversa mi trovo a chiedere alle donne in ambulatorio: “lei ha mai immaginato i suoi figli che fanno sesso?”. Per entrambi la risposta è negativa. Pensiamo sempre che siano i figli degli altri e i genitori degli altri ad essere sessualmente attivi, mai i nostri. Ciò è espressione della difficoltà a comunicare in questo in grado di determinare, risalendo dalla vagina attraverso i canali cervicali, danni alle tube. Ed è un’infezione in espansione, insieme con la gonorrea». Ignorare la questione non è cosa di poco conto, se si pensa che circa i due terzi di tutte le malattie sessualmente trasmissibili si presentano purtroppo proprio negli under 25. In questa fase, infatti, siamo particolarmente vulnerabili, per fattori ormonali e per una maggiore fragilità del tessuto che riveste il collo dell’utero. Che fare allora? Beh, se ancora non lo avete capito, informarsi è d’obbligo. Tra le iniziative ad hoc si può segnalare quella messa a punto proprio dai ginecologi della Sigo, disponibile sul sito www.sceglitu.it. Si chiama il “patentino dell’amore sicuro” ed è un opuscolo per gli studenti con una parte teorica, (gravidanza e malattie sessualmente trasmissibili, “bufale” in circolazione e contraccezione) e un’altra sezione con i quiz. Che ci si senta già pronti o che si preferisca aspettare, l’importante è farsi trovare preparati. Tutto quello che avreste voluto sapere… e avete chiesto! Vi abbiamo chiesto di inviarci alcune domande e curiosità da girare ad un esperto, il prof. Emilio Arisi, presidente della Società medica italiana per la contraccezione. Queste le sue risposte. Come calcolare in modo esatto in quali giorni posso essere sicura di non essere assolutamente fertile? Il mio consiglio è quello di non fidarsi mai. Il periodo in cui si è più fertili è solitamente quello tra il tredicesimo e il sedicesimo giorno del ciclo, però potrebbe capitare a volte che l’ovulazione avvenga in altri giorni, perfino in periodo mestruale; qualsiasi ginecologo potrà confermarvelo. Non farei calcoli, i calcoli hanno fatto nascere decine di milioni di uomini e donne al mondo. Quando è utile intervenire con la pillola anticonce- zionale per problemi di ciclo? Si può prescrivere la pillola quando il ciclo è abbondante, doloroso e molto frequente, anche qualora non si abbiano rapporti. Il ciclo si normalizza in circa 6-12 mesi di terapia. Per quanto tempo posso prendere la pillola senza subire danni? La pillola si può prendere per tutta la vita, sono più i vantaggi che gli svantaggi (pensiamo solo alla riduzione dei tumori dell’ovaio o dell’utero!). La mia ginecologa me l’ha sconsigliata perché dice che sono troppo giovane per prenderla… La letteratura medica e l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, non mettono l’adolescenza tra le possibili controindicazioni del farmaco. Se non ci sono controindicazioni mediche vere, valutate con l’anamnesi, nessun medico dovrebbe farlo, non dovrebbe dare dei giudizi morali sui comportamenti delle pazienti, neanche di quelle adolescenti. Quali controindicazioni può avere la pillola del giorno dopo? Nessuna, ci sono i documenti dell’Oms che dicono questo. Una tantum è come “una pocum”… Vorrei saperne di più sulle sostanze spermicide. Sono dei disinfettanti che agiscono uccidendo gli spermatozoi che entrano in vagina. Peraltro in Italia sono poco usati anche perché erano stati tolti dal commercio in quanto, secondo la letteratura scientifica, l’uso degli spermicidi in qualche modo avrebbe potuto favorire la penetrazione del virus dell’Aids nelle mucose delle persone che li utilizzavano. Oggi si trovano - con difficoltà - a volte come prodotto preparato direttamente dal farmacista, oppure vengono fatti venire dall’estero per via postale (cosa di cui mi fiderei poco). Una buona conoscenza del partner può essere sufficiente a prevenire il contagio da Hiv? Usate il preservativo anche quando credete di potervi fidare! Esiste la dipendenza dal sesso? Sì, come esistono dipendenze da tutto ciò che può dare il piacere, anche dal gioco, per fare un altro esempio. Cosa può danneggiare la nostra fertilità? Sicuramente il fumo, che riduce la qualità dell’ovocita come anche la motilità e il numero degli spermatozoi. Poi le droghe in generale e alcuni farmaci. In termini di voluttuosità possono avere influenza il fumo, le droghe e l’alcol. Esistono davvero due tipi di orgasmo? Anche più di due. L’orgasmo è qualcosa di molto particolare e personale che può essere rag- Il prof. Emilio Arisi, presidente della Società medica italiana per la contraccezione giunto in tanti modi: ci sono donne che provano piacere con la stimolazione del clitoride, altre con la stimolazione vaginale – quindi con la penetrazione – alcune provano piacere in tutti e due modi, altre necessitano di entrambe la stimolazioni, mentre altre ancora provano piacere, ma non l’orgasmo. 7 Luglio 2012 Attualità INFOWEB www.fitav.it Sport Olympic games I Giochi del 2012 si terranno dal 27 luglio al 12 agosto a Londra, che ospita l’evento per la terza volta. Aspettando Londra 2012 tempo di lettura: 7 minuti Giovani campionesse. Jessica Rossi si racconta Una medaglia da prendere… al volo! A soli diciassette anni l’atleta emiliana conquistò il titolo di campionessa europea e mondiale senior. Oggi, che ne ha venti, si prepara a difendere i nostri colori alle prossime Olimpiadi Federica D’Angelantonio, 17 anni G iovanissima, piena di talento e di medaglie, Jessica Rossi si sta preparando al meglio per tentare di salire sul podio alle prossime Olimpiadi di Londra 2012. Dopo aver conosciuto il tiro al volo da piccola, grazie a suo padre, non l’ha più lasciato. Il segreto per il successo? Tanta determinazione, umiltà e forza di volontà. Jessica è soddisfatta dell’atleta che è diventata, nonostante i tanti sacrifici che ha dovuto fare, come abbandonare gli studi; ce lo racconta in questa intervista. Il tiro al volo è una disciplina inusuale, come ti sei appassionata a questo sport e come hai scoperto il tuo talento? «È stato mio padre a trasmettermi questa passione, anche lui è un tiratore molto forte. Da piccola ricordo che mi fece provare, lanciò lui stesso due piattelli e con due soli colpi li ruppi entrambi. È nata così, per gioco, quella che poi è diventata la mia Fotografie di Marco Dalla Dea passione, la mia vita». Vanti numerose medaglie e titoli a soli vent’anni, come sei arrivata così in alto? «Sinceramente non avrei mai immaginato di raggiungere questi traguardi, però ho sempre preso questa disciplina molto seriamente, dovendo abbandonare anche gli studi. Conciliare studio e tiro mi costava molta fatica, così presi questa decisione: impegnandomi a tempo pieno ho iniziato a vincere. Pur avendo ottenuto molto, sono sempre rimasta con i piedi per terra, non mi sono mai sentita arrivata, la strada è ancora lunga, penso sia questo il segreto. È uno sport che dà molto, ma ho ancora molto da imparare e da fare per raggiungere i risultati che spero». E il tuo tempo libero? Molti ragazzi preferirebbero passarlo con gli amici… «Io non ho mai fatto la classica vita dei giovani, discoteca il sabato sera oppure pub, rientrando alle quattro di notte. Non mi sarebbe stato possibile, però non mi Ed ecco a voi le Curiosiadi Beeella cerimonia! Anche le pecore alle Olimpiadi: confermata la presenza degli animali (insieme a cavalli, mucche e anatre) per la cerimonia iniziale. L’idea è di David Boyle, regista di film di successo come Trainspotting e The Millionaire, cui è affidata l’organizzazione dell’evento e che vuole rappresentare anche la tipica campagna inglese. A tempo di Muse Ai Muse l’onore della colonna sonora delle prossime Olimpiadi. Il brano in questione è Survival e sarà contenuto in The 2nd law, il nuovo album atteso per settembre. Verrà suonato al momento dell’ingresso degli atleti nello stadio, durante la consegna delle medaglie e come tema ufficiale nelle cronache televisive. Olympic network Anche Facebook ai blocchi di partenza: le Olimpiadi avranno una copertura completa dell’evento sul social network come mai prima d’ora. Cliccare “Mi piace” sulle pagine indicate in www.facebook.com/pages/olympics consente infatti di leggere tutti gli aggiornamenti relativi ai giochi olimpici. Sportivo? App… astanza Invidioso delle emozioni che proveranno gli atleti? Niente paura, è disponibile su App Store l’applicazione ufficiale dei giochi olimpici di Londra 2012! Puoi scegliere tra 9 sport: 100 metri, i 110 metri ostacoli, i 100 metri Freestyle, il salto triplo, il double trap, il salto con l’asta, i 100 metri di nuoto a farfalla, il kayak, il tiro con l’arco e il salto in lungo. E l’emozione è assicurata… più o meno. pento di nulla, le soddisfazioni che mi ha dato il tiro non mi hanno mai fatto rimpiangere le mie scelte». Ai mondiali di Larnaca, che si sono conclusi a maggio, hai conquistato il podio con altre due italiane, Deborah Gelisio e Federica Caporuscio; secondo te l’unione fa la forza anche negli sport individuali. È importante aiutarsi a vicenda per spirito di nazionale oppure ognuno deve giocare la propria partita? «Il tiro è uno sport prettamente individuale, perché la squadra è una somma dei risultati, a differenza dei veri sport di squadra. Devo ammettere però che quest’anno eravamo davvero affiatate e ce l’abbiamo messa tutta per portare a casa questo record del mondo che non eravamo riuscite a conquistare lo scorso anno». Per un atleta quanto è importante il proprio tecnico? Che rapporto s’instaura? «Il rapporto tra un tecnico e il suo atleta è importantissimo: deve trasmetterti e darti molta fiducia. Io questa sensazione l’ho avuta molto con Albano Pera, il nostro commissario tecnico della nazionale che iniziò a guidarmi quando avevo quindici anni. Il compito dell’atleta è lavorare sodo per ripagare la fiducia che gli viene data dal suo tecnico, ed io fortunatamente ci sono riuscita». Cosa stai facendo in preparazione di Londra 2012? Chi temi maggiormente? «Chi temo di più? Il piattello, quello è l’unico reale avversario della mia gara. L’allenamento che sto svolgendo per le Olimpiadi è quello che faccio per tutte le altre competizioni, piuttosto tecnico, poi man mano che si avvicinerà la gara penserò anche ad allenarmi per un buon risultato, ma per ora la tecnica è la cosa che più mi interessa». Nel caso di vittoria a chi la dedicheresti? «Ora non voglio pensarci, ci penserò se e quando arriverà». Come pensi si possano avvicinare i giovani a discipline meno conosciute come quella che pratichi tu e per le quali non c’è grande “propaganda”? «Io consiglierei solo di andare in un campo da tiro; penso che la passione li travolgerebbe immediatamente. È uno sport molto bello, magari inusuale, ma comunque può attirare. Certo finché non si scende sul campo non si riuscirà mai a capire bene qual è il concetto del tiro a volo». Tre doti che pensi di avere per essere arrivata a questi livelli. «Sicuramente tanta determinazione; l’umiltà, ciò che dicevo prima: “rimanere comunque con i piedi per terra”; poi, la forza di sacrificarmi per arrivare fin dove sono arrivata». 8 Luglio 2012 Viaggi Mondo INFOWEB www.visitusa.com 10milioni Speciale Stati Uniti di chilometri quadrati di superficie: è il quarto paese più esteso al mondo tempo di lettura: 10 minuti Usa. Tra metropoli e natura selvaggia le mete migliori Il sogno americano tutto da vivere Ancora per molti partire per gli States ha il sapore della libertà, della conquista. Noi siamo d’accordo: il viaggio per eccellenza comincia là, oltre l’Oceano Melusina, 19 anni i sono tante buone ragioni per decidere di trascorrere le vacanze negli Usa: prima di tutto è un paese dinamico e sempre in movimento, dal ricco patrimonio artistico-culturale con paesaggi straordinari e oltre dodici parchi naturali dichiarati patrimonio dell’Unesco. C’è poi una dimensione che appartiene all’immaginario collettivo del grande Sogno Americano che, inutile negarlo, ha mantenuto intatto tutto il suo appeal. Il cinema, la musica, l’arte contemporanea, il concetto stesso di modernità, nonostante l’affacciarsi di nuovi Stati emergenti, fanno ancora pensare al viaggio negli States come “il viaggio della vita”. Infine, ma non ultimo, l’aspetto ludico del tempio del consumismo che aggiunge sale alla vacanza e la rende assai divertente. E, non dimentichiamolo, per noi europei, rimangono una delle mete più interessanti e meno costose (finche durerà la moneta unica!) permettendoci così piccoli lussi e acquisti che in Italia sono proibitivi. Viste le dimensioni del paese e la varietà degli scenari, andare “negli Stati Uniti” è però una proposizione estremamente vaga. È utopistico anche solo pensare di visitare tutto in una vacanza, quindi al momento della prenotazione ci si troverà necessariamente chiamati ad operare scelte difficili. East o West Coast? Metropoli o natura selvaggia? Se alcune mete sono per così dire opzionali, se ne possono citare altre che non si possono proprio tralasciare. Noi, da conoscitori diretti e un Fotoservizio di Gaia Ravazzi C Le celebri Three sisters, Monument Valley, Arizona po’ fanatici, abbiamo selezionato sei magnifiche attrattive profondamente diverse tra loro, ma che rappresentano uno specchio abbastanza fedele degli Stati Uniti la cui selvaggia e autentica bellezza spesso va ricercata fuori dalle metropoli. Qualunque sia la vostra scelta siamo certi di una cosa: l’America vi sorprenderà, vi catturerà e vi lascerà intatto il desiderio di tornarci per conoscerla meglio. seggiando per le vie di Manhattan: Ground zero, la Statua della Libertà, il Ponte di Brooklyn, l’Empire State Building, Central Park, Little Italy, Chinatown, Times Square, il Rockfeller Center, Soho, Wall Street, Broadway. Tutti luoghi immortalati dalla letteratura e dal cinema che ci sembrerà di conoscere da sempre e che stavano lì ad aspettarci. Per visitarla nella sua interezza occorrerebbero setti- 1. La Grande Mela New York City, affacciata sull’Oceano Atlantico, la metropoli più estesa e popolosa degli States è capace ancora di ammaliare per le vette dei grattacieli, la ricchezza dei musei e soprattutto per l’indefinibile atmosfera che si respira pas- Le spiagge battute dal vento, Stato di Washinghton mane, forse mesi. Per farsene un’idea e portarsela dentro tutta la vita basta una settimana. 2. Hollywood: dove nascono i sogni La seconda città degli Usa è senza dubbio Los Angeles, la capitale della West Coast con le lunghe spiagge che si estendono subito fuori dal centro lungo il Pacifico e l’imperdibile collina di Hollywood. Tra i luoghi più interessanti da visitare, gli Universal Studios con scenari cinematografici reali e l’Hollywood Entertainment Museum con i set originali di Star Trek. Per sentirsi una star, basta una passeggiata lungo la Walk of Fame, un percorso che accoglie quasi 2000 stelle di bronzo dedicate alle celebrità del cinema e del- 9 Luglio 2012 In volo Ci sono forti sconti per chi intenda “volare” in USA più volte ed utilizzi per ogni tratta la stessa compagnia. On the road Spostarsi in auto negli States è facile ed economico. Le agenzie di noleggio più importanti offrono vetture in buone condizioni, accessoriate e con il cambio automatico (non ne esistono con quello manuale), ma richiedono un’età minima al guidatore, che va dai 21 ai 25 anni a seconda dello Stato. 6. Il verde incantato del Nord San Francisco vista dal Golden Gate (California) la musica. Date la caccia ai vostri idoli! 3. Las Vegas, la città dei balocchi Neanche 300 miglia a nord-est di Los Angeles, da percorrere non prima di avere visitato i Parchi Nazionali di Yosemite e Sequoia, e di essersi spinti nello scenario metafisico della Death Valley, si incontra la capitale mondiale della finzione, Las Vegas, una sorta di paese dei balocchi dove tutto è consentito: gioco d’azzardo legalizzato, illimitata disponibilità di alcolici ad ogni ora del giorno e della notte ed ampia scelta di musical. Un luogo talmente scenografico, esagerato e paradossale dove un paio di giorni voleranno camminando per chilometri tra le finte “Venezia”, “Roma”, i laghi italiani, l’Egitto perfettamente ricostruiti in mezzo al deserto del Nevada: crazy! 4. California style Atmosfere più raffinate ed europee si ritrovano a San Francisco, la bellissima città del Golden Gate, il celebre ponte rosso sull’Oceano, nota per essere la patria della beat generation, degli hippie, del movimento omosessuale e per le sue pittoresche stradine ripide fiancheggiate da case vittoriane, con splendide viste della baia, il Cable-Car, il tram da prendere al volo, le passeggiate lungo il Pacifico, i locali trendy. Andando in auto verso Sud è possibile arrivare alla bellissima baia di Monterey in un viaggio che dura circa un’ora e mezzo nella Pacific Coast Highway. Noi vi consigliamo di percorrere uno dei tratti più spettacolari della Costa Californiana, Big Sur: mare a strapiombo, vegetazione lussureggiante, salite e discese, curve e controcurve con, in sottofondo, il rumore delle onde dell’Oceano... Arches, Mesa Verde. Non dimenticate di scoprire il SudOvest con la magica Monument Valley e i parchi dell’Arizona con la Foresta Pietrificata, in mezzo al Painted Desert, il deserto dipinto: è qui la vera America dalla terra rossa con le strade infinite che si perdono nell’orizzonte. Dove si trovano le magnifiche foreste pluviali con gli alberi dal fusto altissimo immortalate dalla saga di Twilight, i fari avvolti dalla nebbia lungo le coste scoscese, le immense spiagge solitarie? In Oregon e, ancora più a Nord, nello stato di Washington, due mete ancora riservate agli intenditori. Seattle è una città dinamica e una delle più interessanti degli Usa: incarna la modernità incastonata nel regno delle foreste e dei vulcani, in una delle zone più affascinanti del Nord America. E il verde domina a Seattle, come domina il blu delle acque del Puget Sound, il fiordo che bagna la città, e il bianco delle cime di vulcani e delle montagne dell’Olympic Park che la sovrastano. Partendo da lì e guidando verso Nord per centinaia di chilometri immersi nella vegetazione più fitta e nel silenzio ovattato costeggiando l’Oceano, ci si lascia alla spalle l’America più green e si arriva fino in Canada. UP 1 La natura mozzafiato dei parchi naturali, dei canyon, delle riserve indiane e dei laghi 2 I grattacieli e il movimento convulso delle metropoli 3 I più bei musei di arte contemporanea di Chicago e New York 4 5 Lo shopping con tutte le marche americane a prezzi bassi grazie al cambio dollaro-euro (da perdere la testa!) La vita notturna di New York, tra musical di Brodway, band dal vivo e locali trendy FIVE DOWN Le interminabili attese e i controlli estenuanti all'ingresso negli States 5. That’s all folks! Se vi sono rimaste negli occhi le immagini dei cowboys, dei mitici film anni Settanta on the road o sognate da sempre di visitare le riserve indiane, non vi resta altro da fare che recarvi nell’Arizona settentrionale, il luogo dove l’incedere millenario del fiume Colorado ha creato uno degli scenari più strabilianti del mondo: il Grand Canyon. Questa gola, lunga quasi 500 chilometri, profonda fino a 1.600 metri ha ispirato moltissimi personaggi nel corso della storia: dagli indigeni, che vi si stabilirono in insediamenti realizzati tra le pareti del canyon, al presidente Theodore Roosevelt. Altri parchi ormai entrati nella leggenda e assolutamente da vedere si trovano nello Utah, e sono il Bryce Canyon, FIVE In agosto nei luoghi turistici come la California e il Gran Canyon la folla è tanta Gli ingressi ai parchi naurali sono molto cari (conviene fare i pass cumulativi) Gli italians, i nostri connazionali che giocano a travestirsi da americani e da cowboy (sic) Uno dei tanti fari lungo le coste dell’Oregon La cucina, economica, ma non certo salutare! Tra grassi, carne, dolci, alcolici a tutte le ore si può perdere la linea e... il fegato! 1 2 3 4 5 10 Luglio 2012 Viaggi INFOWEB www.barcelonaturisme.com Europa I gialli di Montalbán Ambientati a Barcellona, i libri dello scrittore spagnolo hanno avuto grande successo internazionale. Città caliente e magica tempo di lettura: 10 minuti Metropoli. La meraviglia spagnola sul Mediterraneo Maturità, Estate, Barcelona Quale meta migliore per trascorrere una vacanza unica? Il capoluogo catalano è una tappa must to visit per i giovani: qui si respirano musica, arte, energia in un mix di genio e sregolatezza Kalliroi, 18 anni fontanelle per tutto il giorno, fino a Passeig de Gràcia, l’elegante via delle boutiques e dei caffè in cui una cervecita (una mezza pinta di birra) può arrivare a costare anche 8 euro! Raggiungete il civico 43: ora chiudete gli occhi con ancora impresso nella mente il mosaico di colori dei banchi del mercato. Riapriteli e vi sembrerà di non esservi mossi, tanto vi colpirà nelle tinte e nelle forme Casa Batlló, uno dei più bei capolavori di Gaudí, l’architetto simbolo della città. Anche se la visita non è molto economica, sarebbe davvero un delitto non entrare: l’appartamento si estende su quattro piani davvero unici, ma la vera chicca è l’ascensore. Prendetelo per scendere appoggiando la testa ben bene al vetro, come i bambini alle finestre: vi sembrerà di stare sott’acqua, perché le maioliche blu, carta da zucchero, azzurre, celesti e bianche sono state poste da Gaudí in maniera digradante; il movimento dell’ascensore fa il resto. Fotoservizio di Jacopo Branchesi “B arcellona era diventata una città bella ma senz’anima, come certe statue, o forse aveva un’anima nuova?” (L’uomo della mia vita, Manuel Vàzquez Montalbán, 2000). La contraddizione fra città letteraria, meta preferita di tanti artisti, e metropoli caotica e chiassosa, è forse proprio quello che rende unica Barcellona. Quando per la prima volta arrivi dall’aeroporto di El Prat, quasi sicuramente percorrendo la Gran Via de Les Corts Catalanes, capisci subito perché ti innamorerai: sarà per quell’aria calda anche in primavera, per i colori e le forme eccentriche che appaiono all’improvviso come visioni oniriche, o per l’odore di una gustosa paella lungo la spiaggia del Port Olimpic. Una vacanza a Barcellona significa non annoiarsi mai, ma non solo perché da qualche anno le sue discoteche sul mare sono mete preferite di giovanissimi, sarebbe troppo scontato. A Barcellona non sai mai quello che ti capita: e meglio di tutti lo ha intuito e magistralmente descritto Woody Allen nel suo film Vicky, Cristina, Barcelona. Puoi passare in un attimo dalla sacralità silenziosa del chiostro della Cattedrale al vociare continuo di Plaça Reial nel giro di qualche isolato; e puoi anche fare incontri interessanti, proprio nel solco della tradizione letteraria che ha la città. Se Barcellona significa genio e sregolatezza, cerchiamo di darle un ordine in un itinerario Emozioni contemporanee Barcellona veste arte in molti dei suoi quartieri, anche in La Pedrera, una delle case capolavoro di Gaudí “sinestetico”, che intrecci sapori, arte, emozione. Mosaico di colori Se percorrete le celebri Ramblas, l’ampio viale alberato che congiunge Plaça Catalunya al mare, teatro variopinto di banchetti dei fiori, di figuri più o meno loschi che vendono gli oggetti più strani, di orde di turisti che hanno spesso lì la loro prima tappa organizzata del tour, vi imbatterete dopo pochi isolati nella Boqueria, il celebre mercato della città cui si accede attraverso un ingresso quasi nascosto dagli alberi. Una volta dentro è il tripudio dei sensi: è quasi una lotta al colore più vivo fra confetti di tutti i gusti, frutta e verdura. Camminando fra i banchi non preoccupatevi di essere investiti all’improvviso dal forte odore di pesce: ogni angolo ha il suo profumo e ben presto troverete quello che più vi piace. E non andate via senza aver comprato un cartoccio di jamón ibérico a tocchetti, salato al punto giusto da farvi cercare I confetti della Boqueria 11 Luglio 2012 7milioni La città in un film Woody Allen ha girato qui Vicky, Cristina, Barcelona: una storia d’amore e strani equilibri relazionali ambientati in un’estate catalana. Scarlett Johansson e Penelope Cruz ci regalano un’ottima interpretazione. Il film fa respirare l’atmosfera di Barcellona senza svelarne le sorprese. quelli più inconsueti. È il caso del Raval, zona resa famosa dai racconti di Montalbán e del suo Pepe Carvalho (cui si è ispirato il nostro Camilleri per l’omologo commissario Montalbano): un quartiere popolare, abitato in gran parte da cittadini immigrati, che si sviluppa in un dedalo di vicoli lungo cui si può incontrare anche qualche prostituta discreta. E mentre attraversate una di queste stradine, fermandovi magari davanti alla vetrina di qualche negozio vintage - i migliori sono proprio in questo quartiere - ecco che si apre davanti uno spazio totalmente in contrasto: il Museo di Arte Contemporanea della città. Strizzando l’occhio al minimalismo newyorkese, l’edificio bianco campeggia in una piazza frequentata da skaters: in un attimo sembra di essere in un’altra città. L’illusione, però, finisce lì: il museo ha una collezione davvero ancora piccola per poter competere con i grandi musei d’arte contemporanea del mondo. Ma niente paura, Barcellona ci stupisce con effetti speciali: la Fundació Joan Miró è un mostro sacro in questo campo. Qui sono raccolte tantissime opere del maestro spagnolo, dalle tele immense alle sculture eccentriche. Un consiglio: non andateci senza aver prima letto qualcosa su di lui; non lo apprezzereste. Appena fuori il museo, ecco apparire i bellissimi giardini di Montjuic: una bella passeggiata nel parco, qualche scalinata ed ecco la monumentale Plaça d’Espanya, racchiusa da due colonne che ricordano piazza San Marco a Venezia. Prima di raggiungerla, fermatevi se il sole sta per tramontare: nei weekend, tra le 19.00 e le 22.00, a seconda della stagione, le tre fontane che si trovano sotto al Museu Nacional d’Art de Catalunya si accendono improvvisamente. È un quarto d’ora imperdibile: i getti d’acqua sono altissimi e vengono illuminati da fasci di colore che cambiano a ritmo di musica. E se fa caldo, mettetevi proprio vicino al bordo: il bagno è assicurato. i turisti che visitano ogni anno il capoluogo della Catalunya FIVE UP 1 2 3 La città vista dalla Teleferic che collega il porto a Montjuic Vamos a tapear! Arriva la sera e inizia la movida. A meno che non sia giovedì, il giorno della settimana dedicato alla paella, la cena migliore che si possa fare a Barcellona è a base di tapas. Lasciatevi incuriosire dai locali del Barri Gòtic o della Ribera: con pochi euro è possibile as- saggiare tanti piccoli stuzzichini e non alzarvi da tavola troppo pieni. Sorseggiando una Estrella ben fresca (la birra nazionale), naturalmente. Il Barri Gòtic è sicuramente il quartiere con l’atmosfera notturna più vivace: dall’ora dell’aperitivo in poi, tutti i suoi vicoli si riempiono di ragazzi e tante musi- Un colorato edificio di Raval che diverse fuoriescono dalle piccole e naturalmente colorate cervecerie. Se siete un po’ bohémien, dovete passare una serata a Gràcia: il quartiere radical chic per eccellenza propone serate di musica dal vivo e piccole botteghe artigiane in cui ci si può facilmente imbattere in qualche artista dall’aspetto abbastanza maledetto o giovani sarte che cuciono abiti da sposa dal gusto retrò. Lungo le stradine pulite e ordinate - l’esatto opposto del Barri Gòtic - le ragazze potranno entrare nei piccoli negozi di abbigliamento per pescare un abito colorato rigorosamente cucito a mano. Se poi Barcellona è il vostro viaggio della maturità, impossibile non andare al mare. La città si estende per molti chilometri lungo la costa e qui d’estate si concentrano anche le discoteche più alla moda, gremite però di molti turisti, che giungono in blocco ogni sera. Barceloneta – questo il nome di uno dei quartieri a Sud – ha un ampio lungomare dove aprono e chiudono come funghi i piccoli chioschetti da spiaggia, che fanno ottimi cocktails di frutta fresca. Per chi è in coppia, una bella serata romantica su un locale/barca attraccato al nuovo porto: atmosfera lounge, luci soffuse e il leggerissimo ondeggiare del mare in banchina. 4 5 L’arte. In ogni angolo della città gli occhi si riempiono delle bellezze artistiche: dal modernismo di Gaudí alle stravaganze di Miró I colori. La città è un tripudio di tinte variopinte, un vero arcobaleno di allegria Le tapas. Mangiare a base di tapas, i piccoli spuntini assortiti spagnoli, è un’esperienza da provare: non perdete le patatas bravas e il pan catalan Il mare. Pur essendo la costa di una metropoli, la spiaggia è ben tenuta Il Barriì Gòtic. Indubbiamente la zona più bella, autentica e viva di Barcellona FIVE DOWN La sporcizia. Le strade, soprattutto nei quartieri storici, si riempiono di rifiuti durante la notte I prezzi (alcuni). A differenza di cibo e shopping, i costi dei biglietti per monumenti e musei sono troppo alti La visita a Parc Güell. Il bellissimo parco di Gaudí è davvero scomodo da raggiungere con i mezzi pubblici: preparatevi alla scarpinata I centri commerciali. Quello del porto è davvero fuori contesto Il caldo. D’estate, soprattutto in agosto, la città si infuoca 1 2 3 4 5 LookSmart Talent’s Corner: la Miss che spopola sul web FLAG MANIA Anche la moda ha cervello 14 LookSmart FLASH MODE: Alice. piazza Sarzano, Genova Foto di: Sara Coppa Istantanee di stile Come in un flash mob, ma dedicato alla moda: questo è il nuovo appuntamento organizzato da Looksmart. Veri e propri blitz a caccia di stile nelle strade o davanti alle scuole. Basta farsi trovare all’ora e al luogo indicato e... il flash è pronto! Prenotatevi a Torino, Genova o Roma. SCOPRI DOVE SARÀ IL PROSSIMO FLASH-MODE NELLA NOSTRA PAGINA FB. IL PROSSIMO VOLTO POTRESTI ESSERE TU! LookSmart 15 SOMMARIO 16 Che da sempre fa tendenza non abbiamo dubbi: il mito degli USA non svanisce mai, ma quando si parla di vestiti è ancora più al top. Dagli shorts alle unghie, tutto si tinge di stelle e strisce... non vi sentite anche voi un po’ americane? 18 Protagonista del Talent’s la spiritosissima MissCreamyCreamy in una testimonianza della sua esperienza da Youtuber. Labbra alla Jessie J? Un tutorial segue l’intervento con dei pratici consigli sui lip tattoo. Vedere per credere. 19 Abbronzatura che passione! Yoshi questo mese ci insegna i trucchi per un colorito dorato: terre, creme e spray, come utilizzarli? Cosa è più adatto per voi? Scoprite i suggerimenti della nostra make-up artist per valorizzare al meglio il vostro incarnato. Gaia Ravazzi, 18 anni Cristina Altomare, 17 anni Giorgia Nobile SBANDIERIAMO UN NUOVO LOOK I l look più divertente dell’estate? Quello che si ispira alle bandiere americane e britanniche: se ti vesti di rosso, di verde, di blu, a stelle e strisce o a bande verticali è come se urlassi al mondo - o sbandierassi ai quattro venti - qual è il tuo stile. Le bandiere sventolano ovunque sotto forma di abiti, sciarpe, cappelli, cravatte, accessori, spille, distintivi. Perché questi rettangoli di stoffa a colori vivaci hanno tanto fascino? Sono oggetti di culto feticistico, affascinanti stereotipi dell'identità o inquietanti insegne del potere? Rimandi sportivi, etnici, patriottici e nostalgici? Qualunque sia il significato, gli stilisti hanno issato i loro vessilli. Qualche esempio? Karl Lagerfeld che disegna Chanel come la bandiera americana, Ralph Lauren che inventa abiti flag-patchwork, Aquascutum che usa tagli geometrici bi o tricolori. Nel nostro servizio moda le troverete declinate su magliette, foulard, o microgonne. Sempre con un’attenzione particolare a non scadere nell’eccesso e, come nella filosofia di LookSmart, su capi accessibili a tutte. Saranno ancor più d’effetto, se indossate sulla pelle dorata, ottenuta grazie ai consigli di Yoshi! Il nostro Talent’s corner vi svelerà i segreti di come nasce una make-up artist che spopola su Youtube (a proposito, date un’occhiata al nostro nuovo canale LookSmartTube!). Chissà che fra di voi non si nasconda qualche aspirante artista della rete… Infine, la redazione di LookSmart vi augura buone vacanze: che sia mare, montagna o città, questi sono i mesi più festaioli dell’anno, quindi approfittiamone per osare sfoggiando gli outfit più impensabili. Buona lettura! Gianni La Rocca Yoshi Cristina Altomare Ciao, siamo Gaia e Cristina, frequentiamo il liceo classico “Dante Alighieri” a Roma. Amiche da una vita, ci siamo "inventate" questo nuovo lavoro coinvolgendo altre ragazze della nostra età. Facmultum e facrestum ci autodefiniamo: foto, testi, vestiti, location sono farina del nostro sacco. 16 LookSmart AMERICAN WOMAN The Guess Who, 1970 “GOD BLESS AMERICA”. CHE TUTTI GLI AMERICANI SIANO MOLTO PATRIOTTICI È NOTO, MA QUEST’ANNO LA BANDIERA STATUNITENSE HA ESTESO IL SUO FASCINO ANCHE SUGLI ITALIANI, O MEGLIO, LE ITALIANE. T-SHIRTS, BORSE E ACCESSORI: TUTTI OSTENTANO LE STELLE E STRISCE, AD OGNI ORA DEL GIORNO. A NOI PIACE QUESTA FEBBRE, E A VOI? L’ estate, si sa, è la stagione dei pantaloncini e delle canottiere, delle gonne corte e dei vestitini; il rischio è di risultare troppo banali, o di mostrare troppo. Questo servizio propone idee che diano a questi capi da tutti i giorni un’aria un po’ meno basic e più versatile. Trend da non mancare? La bandiera statunitense o britannica, messa su tutto: t-shirts e borse, accessori e bikini. Che le bandiere facciano trend ormai è risaputo: da diversi anni la Union Jack spopola su borse, magliette e accessori vari, così come le stelle e strisce. Dalle dive del cinema alla street fashion: ovunque ci giriamo ne vediamo. Sarà patriottismo per alcune? Emulazione dei così influenti USA? Qualsiasi sia la ragione, le bandiere impazzano davvero su ogni capo. Il nostro consiglio: decisamente non abbondare! Foulard, mini borse, semplici canotte o shorts rigorosamente abbinati con capi basic e tinta unita: l’effetto “tifoseria impazzita” è alle porte! Mini a righe La mini ha avuto una storia travagliata, e ci sono voluti quarant’anni di sguardi scandalizzati e irriverenti prima che venisse accettata dal senso comune del pudore. Ad oggi non è più un tabù, ma bisogna saperla portare. In questo outfit la mini di Francesca’s viene abbinata con un top di pizzo Anthropology, che essendo di forma morbida evita l’effetto strizzatissimo! Con una canottiera (Intimissimi) sotto che, oltre allo scopo ovvio di coprire il reggiseno, aggiunge anche un po’ di colore. LookSmart 17 Maxidress I maxivestiti sono un must estivo. Questo color arancio acceso con un coprispalle di pizzo H&M e senza scarpe acquista un’aria un po’ edgy, un po’ hippie, ed è perfetto per una festa sulla spiaggia. Diventa più adatto alla città se accompagnato da una maxi borsa e sandali rasoterra; con delle zeppe altissime e colorate, invece, è perfetto per una cena casual tra amici. Shorts La regina forse la preferirebbe appesa al castello reale, la bandiera, ma a noi stampata su una t-shirt piace molto di più. Abbinata agli shorts (All saints) e alla giacca di jeans scura, è perfetta per il giorno. La scelta di scarpe, poi, detterà il tono dell’outfit: mocassini per uno stile urban-chic, sandali con frange colorate per restare sul casual, o Converse per le più sportive. VOCABOLARIO FASHION IL BORSALINO Piccolo esempio di Made in Italy che non conosce tempo, il borsalino nasce da un’omonima azienda ad Alessandria nel 1957. Nato da una moda prettamente femminile negli anni ‘50, andava di moda in tre colori: nero, marrone e rosso. Divenuto famoso soprattutto per essere stato utilizzato da personaggi famosi come Al Capone, viene spesso associato ai gangster e ai detective nei film degli anni ‘40. Lo ricordiamo addosso ad attori del calibro di Harrison Ford e John Belushi, a registi come il nostro Federico Fellini, o ad Alain Delon e Jean-Paul Belmondo nell’omonimo film del 1970. Il borsalino è, infine, il cappello indossato dalla pop star Michael Jackson in Billie Jean o Smooth Criminal. Nelle recenti stagioni di moda, dopo essere stato abbandonato negli anni ‘70, il borsalino è tornato in voga con diverse varianti: colorato, in paglia, a scacchi. 18 TALENT’S CORNER Daniela Crem ona Nome: Daniela Cremona Nickname: MissCreamyCreamy Città: La Spezia Passioni: Trucco Talento: make-up artist Mi trovi: su Youtube CREAMY E GUSTO COME NASCE UN TALENTO COMUNICATIVO CHE SPOPOLA SU YOUTUBE? È LEI STESSA A RACCONTARCELO IN POCHE BATTUTE CONDITE DALLA SIMPATIA CHE LA CONTRADDISTINGUE M i presento: salve a tutti! Mi chiamo Daniela e sono una makeup artist! Da quasi due anni realizzo tutorial per Youtube, dove fornisco spunti e condivido trucchetti per apparire al meglio, senza necessariamente dover spendere un patrimonio in prodotti. Sul web sono MissCreamyCreamy e vi aspetto tutti sul mio canale! L’idea Mah, ancora a volte mi chiedo cosa mi abbia spinto a tuffarmi. In realtà è andata così: avevo una telecamera in casa, mi sono svegliata con l'idea, e mi sono messa subito a girare il primo video! È stata una cosa talmente spontanea ed immediata che ancora non me ne capacito! The beginning Un giorno, in occasione di un saggio di danza, una ragazza ha portato una palette da 88 colori: da lì è scattato qualcosa, tempo dieci minuti dall'arrivo a casa ed avevo già comprato su eBay palette e pennelli! Cosa mi ispira Ovunque per me c'è qualcosa a cui ispirarsi: a volte capita con un libro, un personaggio famoso, un film, ma anche una sensazione o un accessorio! I curvy outfit? Avevo anche qui voglia di mettermi in gioco: non è giusto che esistano solo video dedicati all’abbigliamento per ragazze con fisico perfetto, spero con la mia iniziativa di infondere un po' di fiducia in chi, come me, ha un corpo morbido. In estate Mascara ed eye-liner waterproof, ma non dimentichiamoci che d'estate con l'abbronzatura è bello un look pulito acqua e sapone... senza contare che è anche molto più fresco! ;). Il prodotto del momento Le goccine asciuga smalto! Mi hanno cambiato la vita! Mai senza Il mascara! KISS ME, BRITISH PRONTE PER UN NUOVO TREND? C he ne pensate delle labbra tatuate di Jessie J. a Britain’s Got Talent? A noi e alla scoppiettante Daniela sono piaciute davvero molto: eccovi il tutorial. sigliamo www.violentlips.com o www.passionlips.com che hanno davvero molta scelta. Per il tutorial, invece, Daniela utilizza un tattoo della Pout cosmetics. 1. 2. Per prima cosa assicuratevi che le vostre labbra siano perfettamente asciutte e che su di esse non vi sia alcun tipo di prodotto (burrocacao, rossetto etc). Procuratevi un lip tattoo. I lip tattoos sono dei comodi adesivi monouso che si attaccano alle labbra molto facilmente. Creano un effetto di second skin restando comunque a posto per diverse ore. Si trovano specialmente su siti online: noi vi con- 3. Come ci suggerisce la nostra youtuber è fondamentale misurare lo sticker sia in altezza che in lunghezza per poi tagliare le parti in eccesso. (Tipo le solette per le scarpe con le linee tratteggiate, per intenderci!). 4. A questo punto, con un batuffolo di cotone bagnato tamponate tutto il tattoo per far sì che si attacchi alla pelle. (Come avreste fatto con i tatuaggi ad acqua delle patatine un po’ di anni fa). 5. Applicate una matita lungo il contorno per delinearlo o correggere eventuali imperfezioni (ottimo trucco per camuffare gli eventuali errori nel taglio). 6. Attendete cinque minuti e sarete pronte a mangiare, bere, baciare: durata assicurata! XOXO LookSmart 19 YOSHI’S TIPS BRONZERS LOVE TERRE ED ABBRONZANTI: COME E QUANDO USARLI? OTTIMI PER OTTENERE UN COLORITO PIÙ SCURO IN POCHI ATTIMI, IL MERCATO NE OFFRE MOLTISSIME TIPOLOGIE La classica terra in polvere , da applicare con un pennello largo e corposo, ha il vantaggio di essere la più diffusa sul mercato con grande varietà di marche e prezzi. Sebbene facile da applicare, è difficile calibrarne il colore, per cui su un incarnato chiaro risulta spesso poco naturale. TIP: per evitare l’effetto “mascherone” usare una polvere appositamente formulata per l’estate e non un fondotinta compatto dal colore più scuro del solito. Quando applicata, distribuire equamente la polvere sul pennello, eliminando gli eccessi prima di passarla sulla pelle. Per evitare lo stacco cromatico col viso, stendere un po’ di terra anche sul collo. La crema colorata , più coprente, è maggiormente indicata per le pelli secche e per gambe e braccia. La crema si applica sulla pelle pulita, stendendone uno strato leggero ed evitando la zona T del viso, dove è invece preferibile usare una terra. • “Terra- Fard extra luce” di Collistar € 28,50 • “Sephora Collection Bronzer” di Sephora €12 • Crema “You Rebel” e “You Rebel lite” di Benefit Cosmetics € 26 online, in vendita anche da Sephora TIP: Per la sera provare una crema brillante, che oltre a colorare, esalta la lucentezza dell’incarnato. • St. Tropez Tanning Essentials abbronzante Spray €30 Bronzer in spray sono formulati per essere usati su tutto il corpo, o su alcune parti di esso, principalmente le gambe. L’abbronzante va vaporizzato ad una distanza minima di 20 cm dalla pelle, per far sì che il colore risulti omogeneo. Successivamente va massaggiato e lasciato asciugare. TIP: Per applicare questo genere di prodotto su tutto il corpo, meglio farsi aiutare da qualcuno per evitare che ci siano parti più pallide di altre (es. la schiena). È inoltre fondamentale accertarsi che l’abbronzante si sia asciugato prima di indossare i vestiti o di dormire. Quale che sia il genere di cosmetico, è comunque sempre bene scegliere un prodotto che contenga anche un fattore di protezione solare. LookSmart 20 BACKSTAGE “ SUL SET PER UN GIORNO BORN IN THE USA Per celebrare il ritorno dagli States della più amata redattrice di LookSmart' la nostra stylist ha deciso di organizzare un set in pieno American style. Per una mattina Cristina si è trasformata in un giocoso alter ego delle nazioni: uno shooting all’insegna dell al− legria tra una bandiera americana e una Union Jack. Questo sì che è un welcome back! “ SHORTS Abbinato ad una canottiera semplice il pantaloncino è perfetto per un look sportivo LIP TATTOO Pazze per le bandiere? Provate anche voi le labbra a stelle e strisce, eccentriche ma favolose! DIVENTA ANCHE TU UNO DEI NOSTRI VOLTI! Iscriviti alla pagina fan Looksmart. Anche la moda ha cervello su Facebook o scrivi all’indirizzo e-mail [email protected] 22 Luglio 2012 Musica Speciale Italia INFOWEB www.evamusic.it www.davidesantorsola.com A volte ritornano! Da duo a solista, ma Dario degli A chance to be romantic non molla: lasciatevi conquistare dall’ultimo album! L’estate suona rock (e non solo!) tempo di lettura: 6 minuti Sfide. Per la cantante dei Prozac+ esperienza da solista La vita è una Duramadre Primo disco individuale per Eva Poles, storica voce della band friulana: le sue esperienze, i suoi sogni e le sue paure in dieci tracce tutte da ascoltare Mattia Marzi, 17 anni A rtista a trecentosessanta gradi. È il modo migliore per descrivere Eva Poles, meglio nota come Eva, la cantante dei Prozac+, che oggi si mette in gioco pubblicando il suo primo disco solista. I suoi esordi risalgono al lontano 1993, anno in cui incide con i Rude Agent e si esibisce con i PIMPS. Il successo, però, arriva l’anno seguente grazie all’incontro con Gianmaria Accusani e alla nascita dei Prozac+. Tutto il resto è leggenda: in dieci anni di carriera la band friulana pubblica ben sette album e spopola anche oltre le Alpi, raggiungendo addirittura il disco di platino con Acidoacida (1998). E il futuro? Lo abbiamo chiesto alla diretta interessata. Fin dall’adolescenza sei praticamente immersa in ogni forma di espressione musicale: com’è nato questo sodalizio? «Ho sempre avuto una vera e propria inclinazione nei confronti della musica e per questo sin da bambina ho cominciato a studiarla. La mia insegnante, tra l’altro, era diplomata anche in direzione corale e così mi sono avvicinata anche al canto. Crescendo, mi sono diplomata in un Istituto d’Arte e mi sto laureando in Storia e conservazione dei beni culturali: insomma, amo l’arte in tutte le sue forme». Parliamo ora del tuo disco, Duramadre: perché hai avuto l’esigenza di intraprendere un percorso discografico solista? «L’album è nato spontaneamente, senza premeditazione. Ho iniziato a scrivere per me stessa, spinta dall’esigenza di comporre ed esprimere tutto quello che avevo dentro. I brani, con il tempo, hanno iniziato ad accumularsi e così ho deciso di farli ascoltare ad alcuni amici, per lo più artisti e musicisti, che mi hanno convinta a produrre un disco. In particolare è stato importantissimo per me il supporto di Max Zanotti (Deasonika), che si è proposto come arrangiatore e produttore dell’intero lavoro. La voglia di intraprendere un percorso da solista mi incuriosiva, ma allo stesso tempo mi trasmetteva molte incertezze. Sapevo benissimo che pubblicare un disco da sola sarebbe stato un po’ “pericoloso”, avendo alle spalle un’esperienza importante come quella con i Prozac+. Alla fine ho trovato quella dose di coraggio che serviva per superare tutte le paure. E fino ad ora non ho ancora ricevuto una critica negativa!». Foto di Maurizio Camagna Che significa Du- ramadre? Perché hai dato questo titolo all’album? «A dire il vero mi piaceva innanzitutto il suono della parola, ma anche l’ambiguità che suscita. Il riferimento letterale è alla pachimeninge, una membrana che protegge il cervello e il midollo spinale, nota appunto con il nome di “dura madre”. Mi affascinava, poi, il senso di protezione: la dura madre protegge il nostro cervello, la fonte di tutti i nostri ragionamenti. I due termini fanno poi pensare a una madre severa, che impone regole e lancia sfide da superare: una perfetta “duramadre” è la vita». In Chainless, unico pezzo in lingua inglese, tratti il tema della libertà. Cosa vuol dire, per te, essere liberi? «Attraverso Chainless canto una libertà psicologica. Io non riesco ad essere condizionata da tempi o luoghi: credo che la libertà sia la forma di energia più importante per l’essere umano, qualcosa di cui io, che mi ritengo particolarmente “selvatica”, non posso fare a meno». Più volte sei stata membro nelle giurie di concorsi musi- Jazz. Davide Santorsola presenta il suo ultimo album, Stainless L’improvvisazione è il dormiveglia della razionalità Martina Pi, 20 anni Davide Santorsola è un pianista e compositore inconsueto. A 10 anni suonava da autodidatta il pianoforte e l’amore è stato così grande che ha deciso di studiarlo a vita. La sua lunga car- riera è segnata da band e collaborazioni importanti, come quelle con Phil Woods e Lee Konitz, e da viaggi, come quello in Giappone, che gli hanno davvero cambiato la vita. Davide non suona solamente il pianoforte: il suo ultimo album, Stainless, raccoglie una registrazione di una jazz session di pianoforte, orchestra d’archi e percussioni. Che cosa hai trovato e trovi nel jazz che non ti dà nessun altro genere musicale? «Io suono jazz da un sacco di tempo, è la mia vita musicale. Lo straordinario del jazz è che è una musica senza paletti né codici, può contenere tutto. E poi è un genere basato esclusivamente sull’improvvisazione, per cui vivrà finché ci saranno musicisti a suonarlo. Jazz è una parola vuota riempita dagli artisti. È un contenitore con cui puoi interpretare tutto». Dicono che la tua improvvisazione sia inconfondibile, a cosa pensi quando improv- visi? Hai dei percorsi mentali predefiniti oppure ti fai ispirare da un dettaglio che cattura la tua attenzione in quel momento? «Quando suono in realtà io non penso a nulla, è come se venisse fuori il mio doppio o il mio vero io, a seconda dei punti di vista. Certo, se sto suonando un 23 Luglio 2012 INFOWEB www.valentinaborchi.com www.paroleedintorni.it Supersound 2012: largo agli emergenti Fiera della Musica Il 13 e il 14 luglio ad Azzano Decimo (PN) tredicesima edizione del festival. Sul palco i Madness. La tua passione è la musica? Hai già un gruppo e vuoi farti conoscere? Aspiri alla Hall of Fame? C’è tempo fino al 30 luglio per inviare la scheda di adesione e partecipare alla seconda edizione di “Supersound”, il primo grande festival che riunisce e fa conoscere gli emergenti italiani. A Faenza dal 28 al 30 settembre. cali e, in passato, hai tenuto corsi e seminari sul canto moderno. Cosa pensi dei giovani talenti della musica italiana? «Credo che ci siano sempre grandi talenti da scoprire; il problema è il periodo attuale, di totale appiattimento culturale anche a livello musicale, che rende difficili tali scoperte. Oggi gli inflazionatissimi talent show sembrano essere l’unica soluzione a portata di mano. In realtà non fanno altro che sfruttare i talenti, dando un’idea davvero poco realistica sul mondo fuori dal piccolo schermo: li tramutano in fenomeni che, finita la trasmissione, sono abbandonati a loro stessi». Una parte fondamentale della tua carriera sono stati i Prozac+. Il progetto è da considerarsi ormai concluso ora che ognuno dei componenti del gruppo ha deciso di percorrere altre strade? «Assolutamente no! È vero, siamo fermi da un po’ di anni, ma il gruppo non è da considerarsi sciolto. Sia io, sia Gianmaria, sia Elisabetta siamo orgogliosi di tutto ciò che è stato e insieme abbiamo valutato anche l’ipotesi di produrre un nuovo disco». Ti senti diversa, oggi, rispetto alla Eva di qualche anno fa? «Naturalmente sì. Il grande cambiamento è naturalmente quello che mi ha portato ad espormi in prima persona con la pubblicazione di Duramadre. Se fino ad oggi ho sbagliato qualcosa non importa, mi ha permesso di crescere e diventare quella che sono». brano, non mi discosto più di tanto dalla struttura, dalla sua essenza; poi, se mi sto esibendo con altri musicisti, cerco di tenere attivo qualche neurone in più! In ogni caso non penso a nulla di reale, entro in un percorso simbolico, che è quello musicale. È come un dormiveglia della razionalità». Qual è stata la tua fonte di ispirazione per Stainless? «Stainless ha tante ispirazioni, è tempo di lettura: 5 minuti Esordi. Valentina Borchi, venticinquenne con grinta da vendere Leonessa controcorrente e un po’ Lunatika Elena Prati, 20 anni C lasse 1986, Valentina ha l’energia e la caparbietà di chi ha già fatto molte esperienze, nonostante la sua giovane età. Toscana doc, muove i primi passi nella musica già da piccola, seguendo le orme del padre chitarrista. Dopo tanto studio - Valentina ha seguito corsi di canto e di dizione - concorsi vinti e serate di pianobar, finalmente l’esordio. Lunatika è il suo primo disco, frutto di anni di fatiche, di soddisfazioni e di delusioni, un mix di melodie rock e testi autobiografici, il disco di una leonessa che parla d’amore e di vita. Lunatika, con la k, perché questo disco è un po’ controcorrente come lei, che non è emersa grazie a un talent show, che con orgoglio ha suonato negli scantinati e al karaoke, che si è spostata a Roma e poi a Milano per inseguire la sua passione. E proprio nel capoluogo lombardo si è trovata nel posto giusto al momento giusto, quando ha incontrato il musicista e produttore Paolo Agosta, che ha scritto per lei le musiche e i testi delle canzoni dell’album. Lunatika accosta atmosfere brit pop a suoni elettronici, le chitarre elettriche a sonorità acustiche. Puro rock nello stile internazionale, cantato però in italiano da un’artista che racconta se stessa e la sua voglia di urlare la vita. Tutto il disco, infatti, parla di Valentina, in particolare Lunatika, Telecaos e Punto e a Capo, che sembra le siano state cucite addosso. Questi brani rappresentano esattamente la persona che è: schietta, diretta, una donna che non ha paura di dire quello che pensa, che ha vo- glia di ricominciare sempre e comunque. Ricominciare senza mai voltarsi indietro. E pensando sempre al futuro! Valentina infatti pensa già a domani, a che strada prendere, a quale storia raccontare. Sogna collaborazioni importanti, con Pink, gli Skunk Anansie o magari i Negramaro; e intanto pensa al tour. Alla fine dell’estate partirà con una mini tournée nel centro-nord Italia, ma non solo (stay tuned per le date definitive!). E non mancano progetti originali: il prossimo inverno sarà impegnata, insieme a un gruppo di musicisti italiani, a tornare alle origini dei tour. L’idea è quella di un viaggio in cui gireranno l’Italia e l’Europa senza grandi concerti, senza Foto di Giacomo Ligas e Riccardo Bartalucci un harem di suggestioni e nasce anche per questo, per cercare di far convergere più raggi nello stesso punto focale. È un bauletto della mia esistenza e delle mie esperienze: ci sono molti personaggi che cito in modo oscuro, sicuramente c’è Bill Evans, sicuramente c’è Charlie Parker. Questi sono i due grandi musicisti ispiratori, però dentro ci sono tanti tributi e tanti sguardi». Dal 2004 collabori con il contrabbassista Kiyoto Fujiwara: quanto è stata importante l’esperienza in Giappone? «Ha cambiato la mia vita. Quella nipponica è una cultura che mi ha fatto maturare una cura verso il dettaglio quasi maniacale. Questo sicuramente c’è anche in Stainless, nonostante per definizione l’improvvisazione tenda a non tenere conto dei dettagli». grandi piazze, ma solo in piccole realtà, luoghi lontani dall’attenzione dei media e delle logiche da botteghino. Da questa innovativa (almeno in ambito italiano) esperienza sarà poi tratto un documentario del viaggio/tour. Valentina sta realizzando il suo sogno e quando le chiediamo che cosa ha provato quando ha avuto in mano per la prima volta il suo cd, il frutto di anni di lavoro, di giornate no e di successi, si scioglie. Ci tiene a precisare che non è una persona che rimane facilmente senza parole, lei ha sempre qualcosa da dire su qualunque argomento! Ma quel giorno, in macchina, si è trovata a piangere nell’ascoltare la sua voce diffondersi nell’abitacolo. Ce l’aveva fatta, ce l’ha fatta: ha scelto, per una volta, di arrivare, nel bene e nel male, fino in fondo. Ha vinto prima di tutto grazie alle sue qualità e alla sua caparbietà, oltre all’incontro con persone positive e importanti per lei. Non tiene per sé il segreto del suo successo: a tutti coloro che sognano di fare musica dice di non arrendersi, di non vergognarsi di cantare nella cantina della casa di un amico, di suonare sempre, in qualunque occasione, perché il treno passa per tutti prima o poi. E soprattutto, di non fermarsi. Nella tua carriera hai collaborato con tanti grandi nomi, da Phil Woods a Bobby Watson: con chi ti piacerebbe lavorare ancora? «Io ho collaborato con delle leggende, però ero giovane, quindi mi piacerebbe lavorare di nuovo con loro, ora che la mia tecnica è sicuramente migliorata. In realtà non ho il desiderio di fare musica con qualcuno in particolare: per ora mi basto». 24 Musica Luglio 2012 Sperimentazioni INFOWEB www.ddgproject.com www.lunatik.it tempo di lettura: 5 minuti Novità. Il sogno di un linguaggio globale in un album Alla ricerca dell’Esperanto musicale Tantissima passione musicale, viaggi in ogni parte del mondo, esperienze nei più importanti studi di registrazione: tutto questo è Davide di Gregorio e il suo Chaos Lady Iron, 18 anni L e idee sono chiare, così come forte e chiaro arriva il messaggio ascoltando il disco d’esordio di Davide De Gregorio, in arte DDG, che ci ha fatto rivalutare il concetto di “Chaos”, facendoci riflettere sull’importanza di un linguaggio globale. Chaos, questo il titolo dell’album, non è solo un prodotto musicale: è un progetto artistico e multiculturale. Registrato fra Londra, New York, L’Avana e New Orleans, il disco è un mosaico di esperienze diverse che Davide ha collezionato in giro per il mondo. Com’è nata l'ispirazione per Chaos, all'inseguimento di un linguaggio globale, prendendo l’Esperanto come punto di riferimento? «Dalla mia volontà di non ritrovarmi chiuso nel concetto: “sono italiano, canto in italiano”. Io ho viaggiato per il mondo, ho conosciuto molte persone e collaborato con tanti artisti: mi sono ritrovato “obbligato” a usare l’inglese come lingua per comunicare! Anche per la musica l’inglese è decisamente la lingua per eccellen- za, come era l’italiano per l’Opera. Al tempo stesso, però, le contaminazioni sono le benvenute: se ad un americano parli di canzone napoletana è ovvio che si arricchirà, ma è anche vero che non riuscirà mai a capire totalmente quello che quel tipo di musica significa. L’esperienza di ognuno si traduce quindi nella chiave per comunicare con gli altri: questo è l’Esperanto musicale». Com’è stato lavorare con i grandi nomi che troviamo in Chaos? (fra tutti, Cora Coleman e Josh Dunham, musicisti di Prince e Beyoncé ndr) «Facilissimo, perché con chi è abituato a lavorare con il meglio della musica mondiale è sempre più facile! Sono professionisti la cui grandissima voglia di imparare li ha portati ai massimi livelli: l'umiltà e il talento in questi artisti sono direttamente proporzionali! Negli anni poi ho instaurato anche rapporti personali con questi artisti: in un certo senso collaborare può essere anche facile, se si paga! Invece grazie alla comunicazione musicale che si è stabilita tra di noi sono nati bei rapporti!». Perché il titolo Chaos per un lavoro ordinatamente variegato? «In realtà il caos di c u i parlo io non è negativo: è una sorta di energia che dal punto centrale dell’universo vuole esplodere con In vetrina C’è bisogno di “note per destare un Paese”! Gli Altera sono tornati e si sente: dopo le canzoni che davano musica alle poesie di Montale, Quasimodo, Pasolini, Caproni e Luzi, l’album Italia Sveglia! tenta di dare una scossa alla situazione critica del nostro paese. La band genovese ha aderito a “Produzioni dal basso”, un metodo di raccolta fondi per la realizzazione di un progetto che si basa su sottoscrizione po- una serie di stelle e vibrazioni diverse. Caos è la mia voglia di metterci tutto me stesso, è il contaminare, contagiare e mescolare generi diversi, è questo voler continuare a cercare chiavi di lettura sempre diverse». Una domanda che non ti fanno mai a cui vorresti rispondere? «Questa è un po’ alla Marzullo, eh! Beh, forse mi chiederei se è giusto che un artista debba essere impegnato nella società civile, parlando delle sue opinioni politiche, religiose o economiche nelle sue canzoni. Occupandomi di musica tendo a dire che chi fa questo mestiere deve essere un pochino impegnato, ma in maniera latente! È chiaro che uno deve avere un’idea sulla società, sull’economia, sulla politica e quello che fa e quello che pensa deve essere racchiuso nella propria arte! Per un artista assecondare l’impegno sociale è giusto e, dal mio punto di vista, vorrei contagiare gli altri sulla questione ambientale. Certamente non sono un esperto, né un tecnico, ma credo che l’ambiente in cui viviamo sia assolutamente fondamentale da conoscere, da rispettare e da migliorare». polare. Italia, Sveglia! saprà come conquistarvi e come convincervi del fatto che ci sia davvero il bisogno di scendere in campo. La chicca? La storia di don Andrea Gallo, di cui il disco svela “il primo segreto”. Curiosi, eh? 25 Luglio 2012 Libri Libero chi legge INFOWEB www.zai.net Da leggere, da dimenticare, da spizzicare Giallo spiaggia Bocciati. La banalità dell’eros Cinquanta sfumature di noia Q uando si dice il potere del marketing e degli stereotipi. Dagli Autogrill, alle stazioni, al libraio sotto casa, alle recensioni dei grandi settimanali fino a Facebook, c’è un libro che imperversa, dalla copertina ammiccante: Cinquanta sfumature di grigio, lanciato con una serie di claim del tipo: “Tutto quello che le donne vorrebbero” o “Il libro di cui tutte parlano”. La curiosità è tanta, il prezzo un po’ alto, 14.90 Euro, ma chissà quali orizzonti potrebbe spalancare alla ingenua lettrice. Il romanzo erotico uscito in Italia l’8 giugno è davvero il fenomeno editoriale del momento, come dimostrano anche le resse delle fan accorse alla presentazione italiana del libro a Milano. E.L. James (pseudonimo di Erika Leonard), 48 anni, due figli, ex produttrice tv inglese ora soprannominata “mommy porn” è finita tra i 100 personaggi più influenti del pianeta secondo Time. Nato sul web come fan-fiction (un sequel scritto dai fan) di Twilight, il romanzo, primo di una trilogia, ha iniziato a circolare come e-book su Kindle e iPad. Il resto l’ha fatto il passaparola negli Stati Uniti, dove il libro ha venduto 10 milioni di copie in sei settimane. La trama? Sostanzialmente racconta le acrobazie sessuali del giovane e tormentato miliardario Christian Grey e dell’innocente studentessa Anastasia Steele, che per amore si trasforma in regina del bondage. Quando si incontrano l’attrazione è potente, una pulsione che si trasforma presto in un sentimento molto più forte ostacolato e manifestato proprio da quella pratica sadomasochista e di dominazione nella quale Christian trova rifugio. Che dire? Le prime 150 pagine sono noiose e prive di qualunque mordente, la lettura è faticosa e la tentazione di abbandonare il libro è forte. L’autrice adotta uno stile scolastico, con dialoghi insulsi e un linguaggio superficiale: insomma non sa proprio scrivere! A chi consigliarlo? Alla lettrice Camilleri estivo Non c’è vacanza senza Camilleri: quest’anno è la volta di Una lama di luce sul commercio clandestino di armi e quadri rubati. MALA SUERTE Marilù Oliva ironico È la terza puntata della Trilogia della Guerrera, antieroina dannata e precaria Elisa Guerra, laureanda in criminologia e aspirante giornalista. Nel secondo - Fuego - il filo conduttore era il fuoco, con tutte le sue accezioni alchemiche e fisiche, mentre in questo terzo romanzo - Mala Suerte il tema è la Fortuna e la Sfortuna. Il lettore si chiederà, insieme alla Guerrera: alla fine, esiste il Destino? E la risposta che ciascuno si darà forse non sarà così scontata... PRIVATE GAMES attuale James Patterson e Mark Sullivan È un giallo sullo sfondo delle Olimpiadi di Londra 2012 dove la Private, la più importante agenzia investigativa del mondo, ha ricevuto l'incarico di garantire la sicurezza. Quattrocento dei suoi agenti, i migliori, i più veloci e tecnologicamente avanzati al mondo, sono nella capitale inglese per garantire la sicurezza di oltre diecimila atleti che rappresentano tutti i paesi del mondo. Ma quando mancano poche ore alla cerimonia di inaugurazione, una mano assassina colpisce un importante membro del comitato organizzatore e la sua amante e la tensione sale, soprattutto perché l'assassino non sembra intenzionato a fermarsi. romantica che ama Twilight e lo stereotipo dell’uomo bello e pericoloso che innesca l’istinto da crocerossina. Christian infatti all’apparenza è un uomo perfetto: ricco, bello, potente e filantropo e la sua “pericolosità” si esprime solo in campo sessuale. Per palati più fini del genere erotico, consigliamo i racconti di Anaïs Nin o Le età di Lulù di Almudena Grandes; casi editoriali del passato, ma con una differenza: la qualità della scrittura e l’originalità. Rosa ombrellone UNA SORPRESA SULLA FIFTH AVENUE inconsistente Allison Winn Scotch Donna sposata, una figlia, una vita apparentemente più che soddisfacente, una casa alla moda, una quotidianità senza particolari problemi, un marito presente anche se un po' troppo razionale: il suo mondo crolla alla notizia che l'ex-fidanzato da cui si è separata una decina di anni prima sta per sposarsi. Si risveglia nel passato. Dopo il primo prevedibile attimo di spaesamento e la constatazione che non c'è modo per tornare indietro, pardon, avanti nel futuro, decide di vivere quella come la sua seconda occasione per rimettere a posto ciò che non va nella sua vita futura. Un po’ scontato e banale. NON CHIAMARMI CINA! inaspettato Luigi Ballerini Fenomeni Lo scrittore autopubblicato che sbanca Si chiama John Locke ed è il primo scrittore autopubblicato della storia ad aver venduto oltre un milione di copie del suo romanzo in soli cinque mesi su Amazon. Assicuratore sessantenne che da anni auto-pubblica e auto-promuove i propri romanzi, ha superato quota 1 milione di eBook venduti su Amazon. Proprio perchè John Locke si è avvalso dell’arma self publishing, e l’ha fatto con la strategia di marketing più aggressiva possibile: prezzo stracciato (99 cents) e un po’ di pubblicità gratuita su social network e affini. Insomma, John Locke è diventato da un lato l’ennesimo esempio delle potenzialità dell’economia del (quasi) gratis, che Chris Anderson ha a suo tempo ben espresso nel libro Free (se volete dargli un’occhiata, potete scaricarlo gratuitamente). Dall’altro, si è ulteriormente messo in luce il momento magico del self publishing, vera miniera d’oro per chi sa utilizzarlo a proprio vantaggio. Fino alla fine del 2008 il suo nome era totalmente sconosciuto (forse qualcuno poteva ricordarsi del filosofo o del personaggio di Lost), ma dal 2009 è entrato nell’Olimpo degli autori che hanno venduto milioni di e-book autopubblicandosi. In questo primo adrenalinico romanzo, Gente Letale, conosciamo il protagonista, un antieroe: Donovan Creed, ex agente della CIA che ora di mestiere fa il sicario. È un uomo duro, molto resistente al dolore fisico, ma sensibile nell’animo. Indaga su un incendio doloso che ha pressoché sterminato una famiglia di innocenti. Il libro entra subito in un turbine di colpi di scena, azione e humor nero. Indizi disseminati in modo strategico che lasciano prevedere eventi futuri, senza tuttavia far mancare l’effetto sorpresa. E personaggi borderline ben delineati incarnano fedelmente le macchinose dinamiche del Bene e del Male. La storia, ispirata a fatti realmente accaduti, dell’incontro tra due mondi completamente diversi. L’amore tra Rossana, una ragazza milanese di etnia cinese in grado di sostenere responsabilità e di affrontare situazioni molto più grandi di lei, e Toto, che frequenta il quarto anno di liceo scientifico e che ha un sogno segreto: diventare calciatore professionista. L’amore che nasce fra i due adolescenti diventa così un’avventura in cui le loro giovani vite piene di contrasti si incontrano: il tutto narrato attraverso l’espediente del diario scritto dal ragazzo con una prosa semplice che cattura. COSA INDOSSARE CON UN CUORE SPEZZATO divertente Samia Murphy Keeley Jack ha 26 anni, veste sempre di nero, ama guardare vecchi film mangiando cioccolata e ha due sogni nel cassetto: diventare fashion designer e ritrovare Gray, il vero amore. Non che la sua esistenza sia noiosa, anzi: è appena stata assunta come stylist di “Vestiti nel tempo”, un programma televisivo che curiosa negli armadi dei vip. Ma Keeley sa il fatto suo: è un'inguaribile perfezionista. Nel lavoro aiuta, in amore non sempre. Perché l'amore è fatto di luci e di ombre e se non te ne fai una ragione, rischi di perderlo, come è successo con Gray. Tra incontri, feste, capricci da dive, romantici fine settimana, vestiti da mille e una notte e serate al pub con le amiche, Keeley capirà che la vita è un taglia e cuci gioiosamente imperfetto. 26 Libri Luglio 2012 Libero chi legge INFOWEB www.zai.net Dal libro al film Il classico italiano? Il Gattopardo di Luchino Visconti, tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Da portare in vacanza tempo di lettura: 8 minuti Evergreen. I libri da riscoprire E-state sul classico! Il termine “classico” evoca spesso l'immagine della scuola o di ore trascorse in una libreria polverosa, arrancando attraverso la prosa densa per trovare qualche profondo significato nascosto. Niente di più sbagliato: questi libri non vi annoieranno di certo Virginia Lupi, 17 anni E bbene sì, alcuni dei romanzi più amati della storia non solo sono piacevoli da leggere, ma si possono tranquillamente godere a bordo piscina o in treno mentre il paesaggio scorre attraverso il finestrino con la musica in cuffia. Dopo tutto, sono diventati “classici” per un motivo: milioni di persone li hanno letti e amati. Noi, tanto per non sbagliare, seguiamo le definizioni di Italo Calvino contenute nel suo Perché leggere i classici, estrapolandone alcune particolarmente calzanti: Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire. I classici sono quei libri che ci arrivano portando su di sé la traccia delle letture che hanno preceduto la nostra e dietro di sé la traccia che hanno lasciato nella cultura o nelle culture che hanno attraversato (o più semplicemente nel linguaggio o nel costume). Un classico è un’opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso. I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti. Chiamasi classico un libro che si configura come equivalente dell’universo, al pari degli antichi talismani. È classico ciò che tende a relegare l’attualità al rango di ru- more di fondo, ma nello stesso tempo di questo rumore di fondo non può fare a meno. È classico ciò che persiste come rumore di fondo anche dove l’attualità più incompatibile fa da padrona. Il “tuo” classico è quello che non può esserti indifferente e che ti serve per definire te stesso in rapporto e magari in contrasto con lui. Ecco quindi una scelta ragionata dei libri da portare con voi in vacanza, tutti disponibili in edizione tascabile o acquistabili sulle bancarelle dell’usato onnipresenti nelle località di villeggiatura: un ottimo luogo dove dare la caccia al proprio classico! Cominciamo con un grande autore americano, Raymond Carver, e il suo Cattedrale, una raccolta di racconti che lascerà in voi una traccia indelebile, soprattutto se non amate i colpi di scena, ma la vita autentica, descritta in ogni minimo istante ed emozione con frasi brevi e dialoghi incalzanti. Cattedrale, il racconto che dà il titolo alla raccolta, narra di un uomo che intrattiene un cieco, amico della moglie, che è andato a far loro visita. E nel corso della serata si trova a spiegargli come sia fatta una cattedrale. Tutto qui, sembra banale. Eppure, una volta terminata la lettura si prova la sensazione precisa di aver varcato una soglia invisibile. Il suo più grande pregio è la capacità di raggiungere l’essen- zialità delle situazioni e di tradurle in testo: emerge la vita così come ciascuno di noi la conosce, con la sua drammaticità e la sua insensatezza, la sua noia e la sua insignificanza, le sue gioie e i suoi drammi. Per saperne di più sul Novecento con le sue illusorie e devastanti ideologie, Vita e destino di Vasilij Grossman è un grande romanzo che le contiene tutte (un romanzo lunghissimo che potreste impiegare tutta l’estate per leggere!). È la storia di una famiglia ebraica, perseguitata prima dai nazisti e poi dai comunisti: è il pretesto per una riflessione senza tempo sul valore dell’esistenza e sul senso del male. E pensare che Grossman non riuscì a ve- dere stampata nemmeno una riga del suo libro perché il regime sovietico sequestrò i nastri della macchina da scrivere e bastonò il tipografo. Ecco perché è un vero miracolo ritrovarsi tra le mani un’opera più forte di ogni censura e di ogni utopia. Se invece volete lasciarvi sedurre da un giallo sui generis fatevi rapire dalla penna brillante di G.K. Chesterton in uno dei suoi più noti capolavori, L’uomo che fu giovedì. Entrerete con Gabriel Syme, il protagonista molto autobiografico del romanzo, in un circolo di strani anarchici capeggiato dalla figura misteriosa di Domenica e della sua banda, i cui componenti hanno ognuno il nome di un giorno della setti- 27 Luglio 2012 British style American life Un caso in cui il film supera il libro? Lolita di Stanley Kubrick, tratto dall'omonimo romanzo di Vladimir Nabokov. Il cinema si è spesso ispirato ai classici della letteratura inglese. Memorabili Casa Howard, tratto dall’omonimo splendido romanzo di Forster e Orgoglio e Pregiudizio dal libro di Jane Austin. Divertentissimo L’importanza di chiamarsi Ernest, dalla commedia di Oscar Wilde con un Colin Firth in gran forma. Risate d’antan mana. L’obiettivo dichiarato è quello di liberare il mondo dai lacci delle tradizioni e della religione. Ma solo all’apparenza. In realtà la storia è tutto un gioco di smascheramenti che si svolge in una Londra surreale, tra colpi di scena e situazioni paradossali che vi smentiscono a ogni pagina. Un thriller filosofico mozzafiato alla ricerca del mistero della vita, firmato dal geniale autore di Padre Brown. Chi di voi invece crede che l’uomo debba lottare senza mai perdersi d’animo, non può non aver letto Il vecchio e il mare di Hernest Hemingway, la storia di Santiago, un vecchio pescatore che dopo ottantaquattro giorni in cui non è riuscito a pescare niente, si ritiene colpito da una maledizione. Solo grazie alla compagnia e alla solidarietà di un ragazzo di nome Manolo, che lo aveva accompagnato nei primi quaranta giorni di pesca, e la passione per il baseball, riesce a recuperare fiducia e ripartire per un altro giorno di pesca. L’ottantacinquesimo giorno è proprio quello buono, infatti, all’amo del vecchio abbocca il pesce più grosso che avesse mai visto. Dopo giorni di lotta a mani nude Santiago si dirige verso casa con il suo trofeo, ma durante il tragitto deve combattere con gli squali che un pezzo per volta riescono a mangiarsi il pesce lasciando al pescatore solo lo scheletro e la testa come prova di una maledizione sconfitta. Come non si può far proprie le sue parole: “È stupido non sperare, pensò. E credo che sia peccato”. Infine, le lettrici romantiche, decise e amanti delle storie a tinte forti, non saranno deluse da una scrittrice antesignana del femminismo, Mary Ann Evans, che si celava dietro ad uno pseudonimo maschile, George Eliot, per evitare alle sue opere la diffidenza o perfino l’ostracismo che l’autrice stessa subì a causa della sua vita privata, giudicata scandalosa dall’ipocrisia dell’epoca vittoriana. Il mulino sulla Floss è ambientato nella campagna inglese del primo Ottocento e i personaggi principali sono Maggie e Tom Tulliver, due bambini, un fratello e una sorella che vivono a Darcote Mill, un mulino di proprietà del padre, il signor Tulliver, sulla riva del fiume Floss, nei pressi della città di St. Ogg’s. Cresciuti insieme e legati da un tenace affetto, i due figli del mugnaio Tulliver vedono le loro strade dividersi drammaticamente quando l’impetuosa Maggie scopre che la società, e il suo stesso fratello, non le lasciano spazio per vivere e amare. La storia di Maggie Tulliver e delle sue distruttive relazioni familiari, dei suoi amori, dei suoi segreti, della sua lotta per affermare la propria femminilità in un mondo tutto dalla parte dell’uomo si legge tutto d’un fiato. Scorrevole, bellissimo, un grande Romanzo che ogni ragazza dovrebbe aver letto. A più di un secolo di distanza, il destino e la figura di Maggie, la protagonista del romanzo, sono infatti ancora emblematici della situazione della condizione della donna. IN VIAGGIO CON LA ZIA divertente Graham Greene Se non avete ancora deciso dove trascorrere le vostre vacanze lasciatevi guidare dalla stravagante zia Augusta di questo divertente romanzo di Graham Greene. Di sicuro non vi annoierete, al massimo vi troverete coinvolti in situazioni a dir poco paradossali. Ne sa qualcosa il povero Henry Pulling, suo nipote cinquantenne, che dopo una vita dignitosa da direttore di banca giunto alla pensione vorrebbe godersi il meritato riposo. Ma anziché coltivare dalie nel suo giardinetto, suo passatempo sognato, si ritrova in giro per il mondo con l’irrefrenabile parente tra personaggi esotici e loschi figuri. Un libro divertente di quelli che speri non finiscano mai. GIALLO CROMO ironico Aldous Huxley Con gustosissima ironia, Huxley mette alla berlina nobili, intellettuali, artisti e anime belle. Attraverso i dialoghi dei protagonisti vengono smascherati il vuoto che li attraversa, le loro vanità. Giallo Cromo è soprattutto un’analisi della società anglosassone, delle sue fragilità e ipocrisie, condotta attraverso il racconto dell’esistenza di una famiglia di estrazione borghese, attorno a cui gravitano numerosi personaggi, durante la villeggiatura in una tenuta di campagna, chiamata appunto Giallo Cromo. Il punto di vista è quello di un giovane e timido aspirante poeta, Dennis Stone, le cui velleità letterarie sono frustrate al pari della sua infatuazione per Anne Wimbush, nipote del padrone di casa. Le figure delineate da Huxley sono bizzarre al punto da rasentare l’assurdo. Priscilla Wimbush coltiva inclinazioni occultiste che la isolano dalla realtà di Giallo Cromo almeno quanto il pragmatico marito Henry ne è ancorato, con la sua passione per la storia locale e in specifico quella dei propri antenati. Se Dennis rappresenta, nel susseguirsi delle sue crisi creative, l’essenza del genio sofferente perché privo d’ispirazione, il prototipo dell’artista, o meglio pseudo-artista, di successo è il signor Barbecue-Smith, che misura il valore della produzione letteraria in base al numero di pagine scritte in un arco di tempo ed ha elaborato un’infallibile tecnica per auto procurarsi l’Ispirazione. E tutto ciò che resta fatalmente sospeso si chiude in un finale magistrale. TRE UOMINI IN BARCA (PER NON PARLAR DEL CANE) umoristico Jerome K. Jerome Un capolavoro dell’umorismo inglese. Risalendo la corrente del fiume Tamigi i tre amici Jerome, Harris (l’uomo più prosaico della terra) e George (che «va a dormire in una banca tutti i giorni dalle 10 alle 16, tranne il sabato quando lo cacciano fuori alle 14»), assieme al fedele cane Montmorency, viaggiano per giorni sulla loro imbarcazione, scorrendo lungo le campagne inglesi, e vivono sempre nuove e inattese avventure che strappano risate di continuo. Il viaggio è costellato da una serie di gag comiche sulle gioie e sui dolori della vita in barca (quali le peripezie sul trasporto delle vivande, la costruzione della tenda sulla barca, i pericoli di cadute in acqua), unite a divertenti divagazioni che costituiscono storie a sé stanti. 29 Luglio 2012 PUBLIRAMA S.P.A. Società con Socio Unico SEDE IN MILANO - FORO BUONAPARTE, 69 CAPITALE SOCIALE Euro 600.000 REGISTRO DELLE IMPRESE DI MILANO E C.F. 02199010154 R.E.A. MILANO N. 913526 Soggetto che esercita la direzione e il coordinamento ai sensi dell'art.2497-bis c.c.: Società Edizioni e Pubblicazioni (S.E.P.) S.p.A. - C.F. 03307130108 *** BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 *** STATO PATRIMONIALE C) ATTIVO Esercizio 2011 Esercizio 2010 A) B) I 1) 4) 7) Totale II 2) 4) Totale III 2) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Costi impianto ed ampliamento Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Altre immateriali MATERIALI Impianti e macchinario Altri beni FINANZIARIE Crediti: d) verso altri oltre 12 mesi TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) C) ATTIVO CIRCOLANTE II CREDITI 1) Verso clienti: entro 12 mesi 4) Verso controllanti: entro 12 mesi 4-bis) Crediti tributari: entro 12 mesi oltre 12 mesi 4-ter) Imposte anticipate: entro 12 mesi oltre 12 mesi 5) Verso altri: entro 12 mesi oltre 12 mesi Totale IV DISPONIBILITA' LIQUIDE 1) Depositi bancari e postali 3) Denaro e valori in cassa Totale TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) D) RATEI E RISCONTI 2) Risconti attivi TOTALE RATEI E RISCONTI (D) TOTALE ATTIVO - - 624 1.701 16.437 18.762 2.654 1.586 22.158 26.398 1.638 44.589 46.227 2.375 52.068 54.443 8.125 73.114 7.684 88.525 8.780.435 8.587.697 476.337 530.103 109.147 35.617 22.531 529.270 142.273 179.710 347.092 410.737 9.890.901 10.260.048 931.603 13.427 945.030 10.835.931 1.021.015 1.661 1.022.676 11.282.724 8.543 8.543 10.917.588 8.304 8.304 11.379.553 PASSIVO Esercizio 2011 Esercizio 2010 PATRIMONIO NETTO CAPITALE SOCIALE 600.000 600.000 RISERVA LEGALE 30.461 15.555 ALTRE RISERVE - Versamento soci in conto capitale 1.099 1.099 - Altre riserve 6.382 VIII UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVO (196.842) IX UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 1.326.514 298.129 TOTALE PATRIMONIO NETTO (A) 1.964.456 717.941 B) FONDI PER RISCHI E ONERI 1) Per trattamento quiescenza e obblighi simili 149.178 100.368 2) Per imposte 3) Altri 910.183 TOTALE FONDI PER RISCHI E ONERI (B) 149.178 1.010.551 A) I IV VII TRATT.TO FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINATO D) DEBITI 4) Debiti verso banche: entro 12 mesi oltre 12 mesi 5) Debiti verso altri finanziatori: entro 12 mesi 7) Debiti verso fornitori: entro 12 mesi 11) Debiti verso controllanti: entro 12 mesi 12) Debiti tributari: entro 12 mesi 13) Debiti verso Istituti di previdenza: entro 12 mesi oltre 12 mesi 14) Altri debiti: entro 12 mesi TOTALE DEBITI (D) E) RATEI E RISCONTI 1) Ratei passivi 2) Risconti passivi TOTALE RATEI E RISCONTI (E) TOTALE PASSIVO 412.182 368.161 1.270.282 750.000 2.206.756 1.125.000 1.133.230 512.363 1.182.838 1.225.456 3.611.005 3.397.958 39.929 157.031 89.821 226.473 12.287 233.941 8.311.046 336.223 9.199.547 21.966 58.760 80.726 10.917.588 21.451 61.902 83.353 11.379.553 CONTO ECONOMICO Esercizio 2011 Esercizio 2010 A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi vendite e prestazioni 22.439.671 23.440.644 5) Altri ricavi e proventi 343.695 690.153 TOTALE 22.783.366 24.130.797 B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 22.746 11.902 7) Per servizi 20.752.099 21.668.091 8) Per godimento beni di terzi 199.592 183.630 9) Per il personale: a) salari e stipendi 485.773 524.976 b) oneri sociali 150.392 172.691 c) trattamento di fine rapporto 49.737 49.554 10) Ammortamenti e svalutazioni: a) amm.to immobilizzazioni immateriali 8.915 8.962 b) amm.to immobilizzazioni materiali 16.720 23.957 d) svalutazioni dei crediti compresi nel'attivo circolante e delle disponibilità liquide 125.418 478.671 12) Accantonamenti per rischi 13) Altri accantonamenti 52.357 52.179 14) Oneri diversi di gestione 75.789 105.950 TOTALE COSTI PRODUZIONE (B) 21.939.538 23.280.563 DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) 843.828 850.234 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 16) Altri proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni 121 119 d) proventi diversi dai precedenti 14.494 15.734 17) Interessi ed altri oneri finanziari (164.493) (224.618) TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZ.(C) (149.878) (208.765) D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 20) Proventi b) altri 944.173 3.800 21) Oneri: b) imposte relative a esercizi precedenti c) altri (50.275) (215.890) TOTALE PARTITE STRAORDINARIE (E) 893.898 (212.090) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 1.587.848 429.379 22) Imposte sul reddito dell'esercizio 261.334 131.250 - di cui correnti 223.897 137.351 - di cui differite e anticipate 37.437 (6.101) 26) UTILE (PERDITA) ESERCIZIO 1.326.514 298.129 Si dichiara che il presente bilancio è conforme alle risultanze delle scritture contabili Genova, 11 aprile 2012 IL PRESIDENTE (Carlo Perrone) 30 Luglio 2012 Giochi Tempo Libero Hanno collaborato a questo numero Test INFOWEB www.zai.net A cura di Manu C. Possiamo davvero parlare di sesso? MATTIA MARZI «Criticare vuol dire analizzare tutto, anche se stessi. Mettere in discussione dai dettagli alle scelte importanti, fino al mondo che ci rappresenta e al quale apparteniamo». È la frase che ha scelto Mattia, 17 anni, per presentarsi. Ha un’unica grande passione: la musica. Canta, scrive canzoni, suona il pianoforte. Si definisce un artista a tutto tondo, spesso incompreso, senza peli sulla lingua. FEDERICA D’ANGELANTONIO Federica, 17 anni, di Roma, è una di quelle persone troppo impulsive a cui tutti consigliano di contare fino a 10 prima di fare qualcosa. Per ora frequenta un liceo scientifico, scelta che definirebbe un errore di gioventù, e poi vorrebbe studiare lettere all’università. La letteratura è la sua passione più grande. La scrittura è ciò che riempie l’altra metà della sua vita. Sono tanti anni ormai che scrivo i test di Zai.net (rivista dedicata agli studenti delle superiori, notoriamente prede delle più devastanti tempeste ormonali), ma mai – e dico mai – mi sarei aspettato che mi venisse commissionato un test sul sesso. Sapete, tanti anni a lottare con i vari: “ma questo non si può dire” o “qualcuno potrebbe protestare”, mentre ora mi trovo di fronte alla prova più difficile di sempre: e ora cosa posso scrivere senza essere censurato? Scoprite con noi quanto ne sapete di sesso! Come nascono i bambini? b Calcolando che sono un ado- a Li porta la Cicogna! Ma sul lescente, praticamente ogni parte del mio corpo! Se vuoi ti faccio una mappa ad occhi chiusi! Quanto e perché è importante usare il preservativo? Non lo so e non lo voglio sapere: Don Gaetano dice che non bisogna usarli, altrimenti brucerò in eterno tra le fiamme dell'inferno! Credo che sia molto importante, ma noi ragazzi facciamo un sacco di sciocchezze. Se i “grandi” ce ne parlassero di più invece che tacere nel loro bigotto moralismo... Eeeeeeh, se l’avessi saputo prima dei due gemelli! La tua Prima Volta... Certo! La ricordo ancora! Ero con la Giugy e la Irma serio: l’ostetrica che mi ha fatto venire al mondo si chiamava Dott.ssa Angela Cicogna! b Allora: c’è l’ape che prende il polline da un fiore, poi va su un altro fiore e alla mamma viene il pancione. Poi nove mesi a cottura lenta ed ecco il neonato. c Ho già due figli a carico: che vi devo raccontare? Cosa sono le “Zone Erogene”? a Se non sbaglio, per arrivare alle Zone Erogene deve prendere la prima a destra, poi al terzo semaforo entra nella rotatoria ed esce in direzione Brambate Di Sotto; un paio di km ed è arrivato! c a b c a all’oratorio: la Irma aveva fregato il pacchetto al papà e poi ci siamo appartate dietro la guardiola di Don Crispino e lì, beh, quella è stata la prima ed ultima volta che ho fumato una sigaretta! b Ma da solo o in coppia? No, perché se parliamo della seconda ipotesi me la sogno tutte le notti o quasi, ma qua con ‘sta crisi la vedo brutta. c Insomma, ho già parlato prima dei miei due pargoli: non pensate che stiamo entrando un po’ troppo nel personale? Sei popolare con l’altro sesso (o con il tuo se preferisci)? Non molto, anzi direi che a non sono popolare affatto e pure i cani per strada mi scansano. Chissà perché, ma b c a b c oggigiorno noi moralisti/bigotti non siamo poi così popolari tra i giovani. Sempre meno di quello che vorrei essere. A quanto pare lo ero, ma dopo i due bimbi ho dovuto mettere la testa a posto! Ritenete che questo test si sia dimostrato all’altezza delle aspettative garantite dalla tradizione millenaria dei test di Zai.net? Assolutamente sì: nel test si è parlato di tutto fuorché di quanto ne sappiamo sul sesso... il che per me va bene! Né più né meno quello che mi aspettavo! Ma sì, alla fine ha dimostrato che noi giovani siamo tutti un po’ disinformati e che dovremmo saperne di più. L’ultima Olimpiade! SERENA MOSSO Aspirante scrittrice e attrice di teatro con svariati complessi messianici, il che è ancora più sospetto. Letture tipiche: Kerouac, Ende, Orwell e Teoria del Colpo di Stato. Insomma, qualcuno di sovversivo. Adora fare cose strane, per avere poi delle belle storie da raccontare; le piacciono il rock, Chagall e mangiare cose cucinate da altri. Un giorno conquisterà un Nobel, poi il mondo intero. La trentesima Olimpiade moderna è alle porte: stavolta toccherà alla cara, vecchia Londra ospitare questo importantissimo evento. Per l’occasione, proponiamo un test che permetterà ai nostri lettori affezionatissimi di scoprire esattamente quale sia la loro forma fisica e prestanza atletica. Puntate all’oro e poi deprimetevi con noi, scoprendo quanto siete mal ridotti e mollaccioni! Mi raccomando, rispondete sinceramente! a b MARZIA MANCUSO Studentessa di legge, è fermamente convinta che qualsiasi brutta giornata possa finire bene con l’ausilio di tè alla vaniglia e una commedia di Woody Allen. Ama la letteratura, l’orticoltura, il suo coniglio e la vita da fuorisede. Colleziona orribili nani da giardino ed è attualmente in tour nelle migliori sale studio per la declamazione silenziosa del diritto del lavoro. c a Esercizi di riscaldamento... Volete dire quei rantoli e stiracchiamenti sonnolenti che faccio per una mezz’oretta buona appena sveglio? Volete dire quei rantoli e stiracchiamenti sonnolenti che faccio per una mezz’oretta buona appena sveglio e che spesso si dilungano così tanto che mi tocca entrare a scuola in seconda ora? Volete dire quei rantoli e stiracchiamenti sonnolenti che faccio per una mezz’oretta buona appena sveglio... ma no, io sono quello sportivo che risponde alla terza opzione, che cavolo mi fate dire? Di corsa! Assolutamente sì: sono così ritardatario, pigro e svogliato che alla fine mi tocca sempre fare tutto di corsa! b Sì, tante corse la mattina per c a b c a non perdere il bus che mi porta a scuola… Mi piace andare a correre, in palestra e pure al solarium: ci tengo alla mia forma fisica e sono uno sportivo/a! Sollevamento pesi! Nel sollevamento delle foglie secche e nel lancio dei coriandoli non sono secondo a nessuno! Fino alle medie ero forte davvero con quei pesantissimi zainetti pieni di libri e più grossi di me. Prima sì che ero forte veramente: in palestra alzavo 645 kg di panca piena! Poi i miei si sono accorti degli steroidi nascosti in fondo al mio cassetto… Spirito di squadra! Assolutamente sì! Quando b c a b giocavo a pallone con la squadra dell’oratorio ero il miglior lucida-panchina che si fosse mai visto! Sì, come quando facciamo tardi per l’entrata a scuola e poi, visto che è una bella giornata, decidiamo tutti assieme di marinarla! Quando giochiamo a calcetto e io sono l’unico che tocca palla e segna mentre gli altri chiacchierano o fumano una sigaretta a bordo campo? Fair Play! A dire la verità io sono uno di quelli che pure a FIFA12 per la PS3 finisce la partita quasi sempre con metà squadra espulsa dall’arbitro! Quando nemmeno barando si riesce a vincere, un atteggiamento di rassegnata c a b c sportività, appunto Fair Play, ti aiuta a non fare del tutto la figura del fesso! Ho praticato calcio, atletica leggera, pattinaggio artistico, curling e pur approvando in linea generale l’idea di Fair Play, non ne ho mai avuto bisogno! Ma che ci frega delle Olimpiadi quando ci sono già stati gli Europei di calcio? Assolutamente nulla: avete mai visto ragazzi che invece di partite di pallone stanno a ciarlare del lancio del martello? Beh, gli Europei sono finiti e il campionato deve ancora cominciare… Realisticamente poco, ma almeno io devo rispondere positivamente e quindi è un sì tirato-tirato! 31 Luglio 2012 Oroscopo dell’estate Gemelli Ariete 21/3 - 20/4 Un’estate scoppiettante quest’anno per voi: l’unica pecca? Il vostro eccessivo bisogno di tenere tutto sotto controllo. Relax: take it easy!!! Viaggio: una destinazione montana, un posto fresco! Nell’iPod: l’ultimo album di Virginio, provare per credere! 22/5 - 21/6 Vi ricordate cosa significa: “estate”? “Vacanza” vi dice nulla? “Ferie”, “relax”? Gemelli miei, siete troppo stressati: riposo assoluto! Viaggio: la Sardegna vi farà venire il mal d’Africa! Nell’iPod: Annalisa saprà come sorprendervi! Leone Toro Scorpione 23/8 - 22/9 Il mare non vi fa impazzire e preferite la montagna, ma quest’estate un po’ di acqua salata vi farà bene! Viaggio: il sud Italia che non vi aspettavate! Nell’iPod: Kiss me di Ed Sheeran saprà coccolarvi come si deve! Bilancia 23/10 - 22/11 Questi mesi estivi saranno all’insegna dell’amore miei cari scorpioncini. Venere mi ha confidato che stanno arrivando grandi rivoluzioni! Viaggio: una località in campagna, per staccare la spina! Nell’iPod: Tiziano Ferro sarà la vostra colonna sonora! Sagittario 23/9 - 22/10 Quest’estate sarà all’insegna della frenesia e degli impegni, ma riuscirete a conciliare tutto in maniera magistrale! Anche il meritato riposo... Viaggio: qualche giorno in una capitale europea? L’importante è divertirsi! Nell’iPod: Young the Giant! Che state aspettando? 23/11 - 21/12 Stanno per arrivare i mesi della facoltà di “staccare” per davvero da tutte le preoccupazioni. Godetevi il meritato riposo! Viaggio: Londra non vi attira? Nell’iPod: perché non rispolverare Sting? Capricorno 22/12 - 20/1 La vostra estate sarà una continua spola tra spiaggia, montagna, festa in città e weekend in campagna. Va bene le vacanze, de Se l gn m o es e 23/7 - 22/8 Finalmente è arrivato il periodo che preferite, ma quest’anno sarà leggermente diverso: attenzione alle contingenze particolari! Viaggio: “Mare, mare, mare … quanta voglia di arrivare!” Nell’iPod: le cover dei Boyce Avenue sapranno come tenervi compagnia! Vergine Scopri il tuo profilo Acquario 21/1 - 18/2 Stavate aspettando solo questo periodo per potervi rimettere in viaggio alla ricerca del vostro Sacro Graal musicale! Viaggio: qualsiasi sottopalco del nostro stivale! Nell’iPod: i Finley sono tornati, ma ve ne eravate accorti, no? Pesci 19/2 - 20/3 L’estate vi piace elevare a massima potenza il vostro potenziale “da riposo” e oziare in maniera poco ortodossa… Viaggio: una puntatina in Spagna? Nell’iPod: Sempre noi, perché Max e J-Ax non ci lasceranno mai! Cancro 22/6 - 22/7 Questa è decisamente la vostra stagione e dovete dare il meglio di voi stessi: sapete che ci sono buone occasioni da cogliere per godersi al massimo tutto quel che resterà di questo 2012, vero? Quindi datevi da fare: soprattutto in amore, è tempo di mettersi in gioco. Attenzione, però, a non scottarvi troppo, in tutti i sensi! Viaggio: una città lontana, piena di luci, suoni e odori! Nell’iPod: se vi dicessi Glee? Fatevi trasportare! Punteggio per ogni risposta A: 1 punto per ogni risposta B: 2 punti per ogni risposta C: 3 punti Possiamo davvero parlare di sesso? Rallentamenti sulla linea metropolitana di Roma? C'è chi si attrezza! ma qua si esagera, eh! Viaggio: casa vostra. Ci riuscirete? Nell’iPod: Kelly Clarkson o Tyler Hilton, a voi la scelta! Da 1 a 6 punti Innocente/deficente: Noi non crediamo affatto che tu abbia risposto seriamente alle domande: Zai.net è una rivista dedicata agli studenti delle superiori, mica dell’asilo nido! E se invece voi foste veramente cosi, allora più di qualche benpensante dovrebbe sentirsi almeno un pochino responsabile per quello che la società vi ha fatto! Un suggerimento per voi dalla redazione di Zai.net: procuratevi una macchina del tempo e proiettatevi nel 2012. Ah... ci siamo già? Da 7 a 12 punti Adolescente standard: l’adolescente standard, come ben sappiamo, è continuamente bombardato da una tempesta ormonale che mai più nel corso della vita verrà eguagliata. Eppure, chissà perché, i nostri ragazzi e ragazze arrivano a quest’età sapendo poco o nulla di quello che li aspetta! Insomma: il profilattico non è solamente un simpatico oggetto da nascondere nel fondo dei vostri cassetti per paura che i vostri genitori lo vedano! Emancipatevi! Da 13 a 18 punti Maniaco: Naaaaa, tranquilli - “MANIACO” era tanto per scrivere qualcosa che colpisse, non siete davvero dei maniaci, anche se magari qualche bigotto lo potrebbe pensare. Alcuni di voi magari hanno fatto scelte sbagliate, mentre altri, la maggior parte credo, saranno semplicemente dei giovani un po’ più svegli della media che vogliono imparare tutto da questa imprevedibile avventura che è la vita! La foto del mese 21/4 - 21/5 Questi mesi estivi si prospettano decisamente pieni di occasioni da cogliere al volo. Si tratta solo di saper scegliere il meglio: carpe diem! Viaggio: una meta esotica, per dimenticare tutti i problemi! Nell’iPod: i tormentoni di Michel Teló non vi lasceranno tregua! A cura di Cassandra Da 1 a 6 punti Bronzo: Ma della serie “Bronzo” giusto perché medaglie di valore minore non esistono: per tipi come voi sarebbe sprecata persino la stagnola! A quanto pare siete assolutamente fuori forma, pigri, svogliati e con uno spirito sportivo pressoché inesistente! Che poi sicuramente di calcio sapete tutto… Un consiglio: fate un po’ di attività fisica, perché già ora che siete studenti delle superiori sembrate mio nonno! Da 7 a 12 punti Argento: magari l’inaugurazione e qualche gara dei Giochi Olimpici ve le guarderete, ma solo perché in tv d’estate c’è ben poco. Puntualmente, poi, scatterà anche questa volta qualche fenomeno di isteria nazional-popolare a buon mercato che riunirà gli italiani a tifare per qualcuno di cui non avevano mai sentito parlare prima solo perché sta vincendo! Da 13 a 18 punti Oro: Due sono le possibilità: o siete veramente dei fomentati o i vostri genitori cercano di realizzare i loro sogni d’infanzia attraverso voi! In questo modo si spiegherebbero : “la piscina dove voi non volevate andare ma il dottore diceva che faceva tanto bene”, o la “danza classica quando voi invece volevate fare salsa, ma la vostra mamma da bambina era così brava, poi si è fatta male e ha dovuto mollare”. Beh, in qualunque modo sia andata veramente, adesso potrete tirare un po’ il fiato e rilassarvi con la XXX Olimpiade moderna! L’ultima Olimpiade! Zai.net in pillole Sesso: si fa ma non se ne parla Estate, tempo di flirt. Oggi che l’età dei primi rapporti si è abbassata ulteriormente, è ancora più importante informarsi, e non certo sulle posizioni (o almeno, non solo!). Ci siamo rivolti ad un esperto che ci ha parlato del rapporto tra giovani e sesso sicuro e ha risolto anche qualche nostro dubbio. (Alle pagg. 4 e 5) Un prete da marciapiede Don Andrea Gallo è un sacerdote particolare, uno che parla in modo diretto e sincero e che non ha mai paura di esprimere le sue opinioni, anche quando scandalizzano la società e la Chiesa stessa cui appartiene. Ecco cosa ha raccontato a Zai.net, rivolgendosi ai giovani lettori. (A pag. 3) Una campionessa al volo Jessica Rossi è giovanissima, ma è già un’atleta da record. A soli 17 anni aveva già vinto il titolo europeo e mondiale senior. Alle prossime Olimpiadi di Londra ci sarà e si batterà per salire sul podio di una disciplina poco praticata, ma non per questo poco affascinante: il tiro al volo. (A pag. 7) Dreams in the USA La terra dove tutto è possibile offre tanti tipi di vacanze diverse: dalle metropoli che non dormono mai come New York e Los Angeles alla natura incontaminata dell’Oregon, al maestoso silenzio del Grand Canyon: davvero la vacanza di una vita. (Alle pagg. 8 e 9) Tutti pazzi per Barcellona Indecisi sul viaggio della maturità? Se non siete mai stati a Barcellona, la scelta è quasi obbligata! Lasciatevi incantare dalle atmosfere catalane che innamoreranno tutti i vostri sensi: dalla tavola all’arte, dalla musica al divertimento. (Alle pagg. 10 e 11) Protetta da una Duramadre Bel progetto da solista per Eva Poles, la voce inconfondibile dei Prozac+, che ha deciso di mettersi in gioco con un album di inediti, Duramadre. Ma senza dimenticare i suoi compagni di avventura: la band di Acidoacida potrebbe tornare. (A pag. 22)