OTTOBRE2010 giornate del patrimonio culturale della Valle

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OTTOBRE2010
giornate del patrimonio culturale
della Valle Camonica
OS
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MALEGNO
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SS 42
LOVERE
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BERGAMO
MILANO
SS 42
BRENO
PRESTINE
CIVIDATE
BIENNO
BERZO
INFERIORE
ESINE
DARFO BOARIO TERME
GIANICO
ARTOGNE
PIAN CAMUNO
VENEZIA
FIUME OGLIO
FERROVIA
BS-ISEO-EDOLO
STRADA STATALE
E PROVINCIALE
AUTOSTRADA
PISOGNE
BRESCIA
SP 510
ISEO
LAGO
D’ISEO
COSTA
VOLPINO
PIANCOGNO
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BORMIO
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SS 42
BERZO
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SONICO
VEZZA D’OGLIO
VIONE
PASSO DEL TONALE
INCUDINE
MONNO
EDOLO-MÙ
MALONNO
CEDEGOLO
SELLERO
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saluti
Corrado Tomasi Francesco Gelfi
Presidente Comunità Montana di Valle Camonica
Presidente Consorzio Comuni BIM di Valle Camonica
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
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DEL BENE E DEL BELLO
Comunità Montana
di Valle Camonica
Consorzio Comuni BIM
di Valle Camonica
La rassegna denominata Del Bene e del Bello - giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica - giunge nel 2010 alla sua sesta
edizione e coinvolgerà quest’anno i comuni della Valle Camonica nel corso non più di una sola settimana, ma di tutto il mese di ottobre.
La manifestazione, ha acquisito negli anni un’importanza e un valore notevole grazie alla volontà di porre l’attenzione su quei siti ricchi sì di
valore artistico, ma che risultano essere in molti casi raramente visitabili: in questo modo si consente ai cittadini e ai turisti di avvicinarsi al
territorio in modo originale e contemporaneamente di raccontare la storia e le tradizioni più segrete delle nostre comunità.
La maggiore durata dell’edizione 2010, consentirà di proporre un programma ancora più intenso e variegato rispetto alle edizioni
precedenti: sono infatti presenti in cartellone oltre che le consuete visite guidate e le suggestive passeggiate immerse nel paesaggio anche
iniziative più specifiche, quali ad esempio Arte: un ponte tra culture che si rivolge direttamente alla popolazione dei migranti che vivono in
Valle Camonica e che hanno modo così di avvicinarsi e conoscere il patrimonio culturale del territorio.
Non solo: quest’anno Del Bene e del Bello presenta anche la seconda edizione di Archeoweek, voluta fortemente dai comuni del sito
UNESCO, e che intende coinvolgere non solo il pubblico colto ma anche tutti gli appassionati e i semplici conoscitori delle incisioni rupestri
in un ricco cartellone di eventi e manifestazioni.
Non mancano le molte iniziative promosse dal Distretto Culturale della Valle Camonica insieme a gruppi, associazioni, fondazioni operanti
sul territorio: dai convegni ai concerti, dalle aperture straordinarie dei Musei alla presentazione della nuova rivista distrettuale; l’obiettivo è
sempre quello di raccontare in modo nuovo e attraente la grande forza del nostro patrimonio e i tanti progetti in corso di realizzazione in
Valle Camonica.
Anche l’edizione 2010 di Del Bene e del Bello presenta degli ottimi presupposti per porre al centro della vita sociale del nostro territorio, per
un intero mese, il valore della storia, dell’arte, delle tradizioni delle nostre comunità, che rappresentano la nostra identità e il nostro orgoglio.
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DEL BENE E DEL BELLO
presentazione
Simona Ferrarini
Presidente del Distretto Culturale della Valle Camonica
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
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DEL BENE E DEL BELLO
Amare la Vallecamonica vuol dire conoscerla, entrare nei suoi paesi, nelle sue chiese, nei suoi musei: questo è l’obiettivo delle Giornate
del patrimonio culturale della valle, giunte ormai al sesto appuntamento, potenziate ed arricchite.
Dopo un’estate all’insegna di significativi eventi culturali (basti ricordare APERTO 2010) un autunno altrettanto importante:
“Del Bene e del Bello” quest’anno si svolge nei primi quattro fine settimana di ottobre con l’attenzione ai cicli pittorici, scultorei,
alle incisioni rupestri, all’arte romana.
Accanto alle tradizionali visite alle bellezze dei nostri paesi, tanti sono gli eventi: concerti, scelti per valorizzare le competenze degli
allievi del Conservatorio; convegni sui musei della Scienza e della Tecnica e sulle architetture della modernità; presentazione di TAM TAM
nuova rivista del Distretto Culturale; Archeoweek; convegno su Zanardelli, in occasione del 150° anniversario dell’ unità d’Italia;
“Arte:un ponte tra culture”, due giornate di visite guidate per i nuovi concittadini stranieri della Valle Camonica (sono previste visite in
lingua italiana, albanese, araba, francese, inglese, rumena, russa e spagnola).
Ognuno potrà trovare occasioni di studio, di riflessione, di svago; ognuno potrà conoscere e far conoscere agli amici la nostra Valle;
i turisti potranno visitare i nostri paesi, sicuri di scoprire, sempre, nuovi tesori. L’organizzazione di tutte queste iniziative è stata possibile
grazie alla collaborazione delle Amministrazioni Comunali, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia,
dell’Associazione Amici del FAI, del Circolo Culturale Ghislandi; al lavoro della Cooperativa Il Leggio e K-pax, di Casa Giona Parrocchia SS Salvatore Breno, dei giovani collaboratori del Distretto Culturale.
Grazie a tutti coloro che hanno lavorato e continuano a farlo per la Valle Camonica, credendo nel potenziale turistico e culturale dei
nostri paesi; grazie a quanti accoglieranno le proposte presentate in questo opuscolo… ci aspetta indubbiamente un ottobre ricco ed
interessante.
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DEL BENE E DEL BELLO
9•10
OTTOBRE
2•3
OTTOBRE
ALLA
SCOPERTA DEL
PATRIMONIO
CULTURALE
DEL PAESAGGIO
E DELLE
TRADIZIONI
Angolo Terme
Artogne
Berzo Demo
Braone
Breno
Capo di Ponte
Cedegolo
Cerveno
Ceto
Cevo
Cimbergo
Corteno Golgi
Incudine
Losine
Lovere
Lozio
Malegno
Malonno
Monno
Niardo
Ono San Pietro
Ossimo
Paisco Loveno
Pian Camuno
Saviore
dell’Adamello
Sellero
Sonico
Temù
Vezza d’Oglio
Vione
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Berzo Inferiore
Bienno
Borno
Ceto
Costa Volpino
Darfo
Esine
Piancogno
Pisogne
Ponte di Legno
Prestine
I CICLI PITTORICI:
GEROLAMO ROMANINO
CALLISTO PIAZZA
PIETRO DA CEMMO
JOHANNES DA VOLPINO
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DEL BENE E DEL BELLO
16•17
OTTOBRE
ARTE:
UN PONTE TRA
CULTURE
23•24
OTTOBRE
Breno
Cividate
50°
ANNIVERSARIO
DELLA
Gianico
PERCORSI TRA LE
INCISIONI RUPESTRI
E
ARCHEOWEEK
VAL VEDETTA
9
Capo di Ponte
Ceto
Cimbergo
Edolo
Paspardo
Sonico
DEL BENE E DEL BELLO
ANGOLO
TERME
CASA FEDERICI
Il secondo volume dell’imponente opera Arte in
Valcamonica (Brescia 1984) riserva ben otto dense
pagine alla Casa Federici, situata alla sommità di
Angolo Terme. La casa è una testimonianza della
presenza della potente famiglia Federici, che la
iniziarono nel XV secolo. Ma la presenza dello
stemma degli Albrici della Val di Scalve dice che la
casa è stata abitata per almeno due secoli dalla
famiglia alleata. La Casa, con le sue vicende e le sue
trasformazioni architettoniche e di finalità, è testimone
non solo dell’arte della Valle, ma anche della storia
sociale. Dell’edificio del XVII secolo resta la struttura
fondamentale: la facciata, il severo e articolato
cortile interno, il delizioso oratorio con volta
affrescata, il camino del salone e una pregevole
pala d’altare, rappresentante l’Immacolata con
quattro santi, databile, a nostro avviso, a prima del
1623, data della canonizzazione dei santi Ignazio e
Filippo Neri, qui raffigurati ancora senza aureola. Il
complesso, pur nella sua austerità, offre piacevoli
portali distribuiti su tre lati, raccordi funzionali di scale
interne ed esterne, loggette ad archi, uso sapiente
delle pietre Simona e Sarnica.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Nel 1930 il complesso è passato alla
Congregazione del Beato padre Piamarta, che ne
ha fatto prima la casa estiva dei giovani Artigianelli,
poi la sede di una scuola media, grazie anche ad
aggiunte e a trasformazioni alquanto disinvolte, ma
nel rispetto degli elementi artistico fondamentali.
Si veda, ad esempio, la ristrutturazione del primo
piano, trasformato in ampio refettorio, dove è stato
conservato e messo in bella evidenza il
sorprendente camino “assai ampio, di bei marmi
lucidi e venati, di robuste forme architettoniche
seicentesche. La cappa del camino è adorna di
elegantissimo stucco, dove due putti sostengono lo
scudo della famiglia Albrici, tutto assai nobile”
(Op.cit, p 88). Casa Federici: una casa nobiliare che
ha servito in questi ottanta anni i “figli del popolo”,
pagando un lieve pedaggio alla conservazione del
patrimonio architettonico, è un segno della
trasformazione della società, più attenta alle
necessità di tutti, una società che sa adattare al
nuovo, nella conservazione dell’essenziale.
Al servizio del bene e del bello.
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DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
La Casa S. Obizio ex Casa Federici
sarà aperta dalle ore 9.30
alle ore 11.30 e dalle ore 14.00 alle
ore 18.00 con guida a disposizione.
In questi orari verrà programmato un
percorso storico/culturale nel centro
storico del paese.
Ore 20.00 cena (su prenotazione)
nella sala dei ricevimenti dei Nobili
Federici "Degustazione dell'arte
culinaria locale" con prodotti del
territorio.
Per chi desidera può pernottare o
programmare un Week End.
Per informazioni e
prenotazioni
Cell. 336787803
DOMENICA 3 OTTOBRE
Visita guidata alla Casa S. Obizio ex
Casa Federici dalle ore 9.30 alle ore
11.30 e dalle ore 13.00 alle ore 16.00.
Nel pomeriggio
(tempo permettendo) passeggiata al
lago Moro con castagnata.
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DEL BENE E DEL BELLO
ARTOGNE
IL CASTAGNETO
La prima “tentazione” escursionistica-floristica ci
viene suggerita appena lasciato alle spalle il Lago
d’Iseo. Un esteso dedalo di valli fluviali adduce le
acque al fiume Oglio provenendo dai territori alle
spalle dell’abitato di Artogne . A prima vista la fitta
copertura vegetale può scoraggiare, ma appena
lasciato il fondovalle e intrapresa la strada che porta
ai borghi abitati di mezza costa, subito ci si accorge
che natura ed uomo sono ancora in equilibrio.
Piccole radure tra i ciliegi e prati da sfalcio concimati,
ancora organicamente ricchi di Silene, campanule e
ranuncoli circondano cascine dai tetti a piode.
Dal comune di Artogne, seguendo le indicazioni per
il Villaggio di Montecampione, dopo circa 5 km si
raggiunge la frazione di Acquebone a 800 metri di
altezza , trovando come punto di riferimento la
Trattoria Bed and Breakfast Ca de Gos, che vi
accoglierà con la sua cucina semplice e legata al
territorio della Valcamonica e con le sue camere
semplici ma accoglienti per una breve sosta, mentre
a contatto della natura e direttamente nel bosco
sono stati recuperati recentemente due casali del
1800, la nuova Casa per le Vacanze Roncasello
Gos, con i suoi appartamenti completamente
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
arredati e nella piena autonomia, per una vacanza
più lunga. Queste strutture di appoggio, dei
sentieri ben segnalati e di facile percorrenza
invitano il visitatore a scoprire il bosco, con i suoi
sapori e profumi.
Personale qualificato accompagnerà la visita al
castagneto, per facilitare la conoscenza ed il
contatto con il bosco, avvicinandovi ad una pianta, il
castagno, che per anni era considerato l’albero del
pane.
Perciò il nostro messaggio è ENTRATA LIBERA NEL
BOSCO, per un sabato o una domenica diversa.
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DEL BENE E DEL BELLO
programma
SABATO 2
DOMENICA 3 OTTOBRE
Punto d’incontro previsto a partire
dalle ore 11.00 presso la Trattoria
Ca de Gos ad Acquebone e
aperitivo di benvenuto, ore 12.00
pranzo con piatti della tradizione
ad un prezzo convenzionato di
20 € (bere escluso)
info
eventi
Per informazioni e
prenotazioni
Tel. 0364.591422
Evento segnalato nell’ambito
della Rassegna “Settimane della
Gastronomia Camuna”
Pag. 118
Alle ore 14.30 partenza per il
castagneto; verrà consegnata a
tutti una borsa per la raccolta
delle castagne ed una mappa per
orientarsi e potersi muovere sulla
proprietà di Ca de Gos
Roncasello.
Ore 16.30 la direzione della Casa
Vacanze Roncasello offrirà una
mondolata per concludere in
bellezza le giornate dedicate al
bosco. Per l’organizzazione del
pranzo è gradita la prenotazione.
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DEL BENE E DEL BELLO
BERZO DEMO
“CÀ DAL NONO
BURÈLA
E FURAN DAL PA’”
NELLA FRAZIONE
MONTE
La Cà dal nono Burèla, posta nel cuore del centro
storico di Monte in via S. Rocco, presenta le
caratteristiche tipiche dell’abitazione rurale della
media e alta Valcamonica.
Il periodo di edificazione potrebbe risalire alla fine
del XIX secolo, ma non si possiedono notizie o
testimonianze che attestino con precisione l’anno di
fabbricazione.
La casa è appartenuta al nonno ed al papà
dell’attuale proprietario dell’abitazione: il signor Rino
Parolari.
Al nonno Parolari Giacomo, si deve l’attuale
denominazione: Cà dal nono Burèla (casa del
nonno Burèla). Classe 1883, pastore, cieco per le
ferite riportate nel corso della Grande Guerra era
un uomo che andava sempre di corsa…per questo
il suo soprannome…
L’abitazione, perfettamente conservata, ha
mantenuto le caratteristiche tipiche della casa di
montagna: piccola, addossata alle abitazioni vicine,
con finestre ed aperture piccolissime che danno
scarsa illuminazione, ma offrono un buon riparo dal
freddo.
La Cà dal nono Burèla viene oggi gelosamente
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
conservata nelle sue caratteristiche peculiari con tutti
gli oggetti, suppellettili, attrezzi, frutto di un paziente,
minuzioso, lavoro di raccolta e catalogazione,
durato anni e anni di lavoro.
E’ orgogliosamente messa a disposizione dei
visitatori da Rino così perfettamente inserita in un
contesto miracolosamente scampato all’impetuoso e
travolgente progresso degli ultimi cinquant’anni.
Il “Furan dal pa’” è situato in Via Santi n°9 ed è
composto da due vani: al piano terra è situata la
cucina con il “Furan dal pà” (forno del pane), al
piano superiore una camera con bagno
caratterizzata da una splendida ed antica
balconata in legno.
Il comune di Berzo Demo è proprietario
dell’immobile dall’anno 2003. Dal maggio 2004 la
porzione di fabbricato che comprende il “Furan dal
pa’” è affidata in gestione al comitato “Ere da
Nadal dal Mut” che l’utilizza per l’organizzazione
di attività di carattere didattico e socio-culturale.
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DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
VENERDI 1 OTTOBRE
Dalle ore 09.00 alle ore 12.00 visite
guidate ai siti per le scuole solo su
prenotazione
Prenotazione visite:
Ufficio Segreteria del Comune di
Berzo Demo
Tel. 0364.630305
entro il 24/09/2010
Fax 0364.62061
www.comune.berzo-demo.bs.it
[email protected]
SABATO 2 OTTOBRE
Dalle ore 09.00 alle ore 12.00 visite
guidate ai siti per le scuole solo su
prenotazione. Alle ore 15.00 visite
guidate su prenotazione
DOMENICA 3 OTTOBRE
Dalle ore 09.00 alle ore 10.00
accoglienza visitatori presso il
sagrato della Chiesa di Monte in
piazza S. M. Annunciata e visita
guidata ai siti con prenotazione
Alle ore 14.30 visita libera e guidata
con prenotazione
Alle ore 15.00 castagnata e
degustazione di prodotti
agro-alimentari De.Co di
Berzo Demo presso i siti.
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DEL BENE E DEL BELLO
BERZO
INFERIORE
LA CHIESA DI
SAN GLISENTE:
PANORAMI TRA
LEGGENDA
E DEVOZIONE
La leggenda narra che Glisente e i suoi fratelli,
Fermo e Cristina, arrivarono in Valle Camonica al
seguito dell'esercito di Carlo Magno decidendo di
ritirarsi in eremitaggio. Glisente si rifugiò sul monte di
Berzo Inferiore, Fermo su quello di Borno e Cristina
sulla Concarena di Lozio. Prima di separarsi i tre
fratelli si promisero di comunicare tra loro ogni sera
per mezzo di un falò. Glisente per mettere in
contatto Fermo e Cristina, che non potevano
comunicare direttamente, accendeva due falò.
Il Santuario di San Glisente sorge sul monte al quale
dà il nome, territorio ricco di boschi e pascoli. A
quota 1956 m s.l.m. si trova l'edificio rustico la cui
più antica traccia risale al 1222. L'attuale aspetto si
deve ad una ricostruzione del XV secolo. Si narra
che San Carlo Borromeo volle visitare
personalmente la struttura durante la sua visita in
Valle nel 1580. Presenta in facciata un profilo
asimmetrico a capanna, tipico esempio di
architettura spontanea. Grazie a un accesso
separato sotto il santuario, si possono raggiungere
la grotta e la cripta, dove si dice abbia abitato e
pregato il santo. Nella cripta, cui si accede
attraverso uno stretto passaggio posto sotto la
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
facciata principale, si può notare, nei pressi del
luogo in cui fu deposto il corpo del santo, un buco
formato nei secoli dai pellegrini che staccavano
frammenti dalla parete rocciosa da utilizzare come
"santo rimedio" per il mal di denti. La cripta è
formata da due ambienti a pianta irregolare; il più
vasto è diviso in tre piccole navate con volte a
crociera che poggiano su basse colonne di granito.
Il santuario è in posizione panoramica invidiabile:
nelle giornate di cielo limpido si dominano la Media
Valle da Breno a Cedegolo, e il versante a ponente
della Bassa Valle verso il lago d’Iseo.
La chiesa durante l’anno rimane chiusa mentre sono
sempre aperti il bivacco e la cripta. La festa di
San Glisente si svolge tutti gli anni l’ultima
domenica di luglio.
La realizzazione dell'evento è possibile grazie alla
collaborazione di Biblioteca Civica, Pro Loco,
Amici di San Glisente, Protezione Civile, gruppo
ANA ed Amministrazione Comunale.
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DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 9 OTTOBRE
Alle ore 10.00
La leggenda di San Glisente.
Attraverso il racconto della leggenda
del Santo scopriremo chi era Glisente.
Comune di Berzo Inferiore
Tel. 0364.40100
Fax. 0364.406321
[email protected]
DOMENICA 10 OTTOBRE
Dalle ore 9.00 Visita guidata alla
chiesa di San Glisente. Se le
condizioni meteorologiche lo
permetteranno sarà organizzata una
visita guidata presso il santuario di
San Glisente a quota 1956 m s.l.m.;
prenotazioni dal 6 al 24
settembre 2010 presso il Comune di
Berzo Inferiore.
Biblioteca Civica
Tel. e Fax. 0364.300697
eventi
SABATO 9 OTTOBRE
Biblioteca Civica
Ore 20.30
Serata tematica:
San Glisente, il luogo e la leggenda
Carlo Cominelli, La leggenda
Virtus Zallot, L’iconografia
Video a cura di Giorgio Laini
Registrazione audio:
Carlo Giordani - Sanglisente,
prodotto da
Incisioni Rupestri (Piero Villa) e
Piccoli Fuochi (Ezio Martinazzi).
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DEL BENE E DEL BELLO
BIENNO
CICLO PITTORICO DI
GIROLAMO
ROMANINO
NELLA CHIESA DI
SANTA MARIA
ANNUNCIATA
La Chiesa di Santa Maria Annunciata di Bienno è
considerata uno dei più importanti monumenti del
Rinascimento non solo in Lombardia, ma in ambito
nazionale. A partire dalla sua struttura architettonica,
considerata di transizione tra il Gotico e il
Rinascimento, con il grande portale di ingresso con
incisa nell’arco una delle più antiche e dotte
preghiere alla Madonna, l’apparato iconografico,
con i preziosi affreschi di Pietro Da Cemmo (fine XV
secolo) e di Girolamo Romanino (1537-1541), la
pala di Giovanni Mauro della Rovere, detto il
Fiamminghino (1632). Infine è impossibile non
ricordare questo complesso senza parlare del primo
scavo archeologico, che ha portato alla luce, nella
navata, ben tre periodi storici fino alla fondazione
romana del sito.
Il monumento si inserisce nel contesto della Valle
Camonica e dell’intera Provincia di Brescia tra i
percorsi di maggiore importanza, nello specifico
delle chiese rinascimentali, proprio per la particolare
caratterizzazione del suo ciclo pittorico e per la
presenza di uno dei più noti lavori di Girolamo
Romanino.
Il bene è di utilizzo pubblico, in quanto proprietà del
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Comune di Bienno, ed è un patrimonio religioso,
storico e culturale notevolmente importante per
l’Ecomuseo del Vaso Ré e della Valle dei Magli.
Il Comune di Bienno, proprietario dell’immobile, in
questi ultimi mesi sta effettuando il restauro
conservativo dell’importante ciclo pittorico di
Girolamo Romanino, mediante indagini diagnostiche
innovative per la conoscenza dello stato di
conservazione del bene. L’intervento prevede anche
il restauro degli infissi lignei dell’ingresso principale e
laterale e la ritinteggiatura a calce delle parti non
affrescate nelle pareti e sulle due volte prive di
decorazioni.
In occasione di “Del Bene e del Bello” verranno
effettuate visite guidate al cantiere di restauro
conservativo del ciclo pittorico di
Girolamo Romanino.
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DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 9 OTTOBRE
Ritrovo alle ore 15.00 in P.zza S.Maria
e visita guidata a cura dell’architetto
Lucia Morandini al cantiere di
restauro conservativo del ciclo
pittorico di Girolamo Romanino
Ufficio Turistico
Comune di Bienno
25040 BIENNO (BS)
Tel. 0364.300307-40001
www.bienno.info
[email protected]
eventi
DOMENICA 3 OTTOBRE
Una domenica al museo
Apertura con ingresso libero
dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dalle
ore 14.30 alle ore 17.00
Pag. 104
Pag. xx
19
DEL BENE E DEL BELLO
BORNO
SACRA
CONVERSAZIONE DI
CALLISTO PIAZZA
NELLA CHIESA DI
S. ANTONIO
Sul lato sud del sagrato, disposto quasi
parallelamente alla Chiesa parrocchiale, si trova il
quattrocentesco Oratorio dedicato a Sant'Antonio di
Padova. L'accesso all'edificio avviene attraverso
l'elegante porticato settecentesco realizzato negli
anni in cui veniva costruita la parrocchiale.
L'interno, ottenuto dall'unione nei secoli passati di
due distinti ambienti, presenta nella campata ovest
affreschi d'epoca cinque-seicentesca (Santi Martino,
Pietro e Giovanni Battista) e l'importante tela che
rievoca l'incendio avvenuto in Borno l'anno 1688 di
cui riporta i disastrosi effetti (abitazioni distrutte e
persone decedute).
Nell'altra campata, nella lunetta della parete sud,
è l'opera più celebre qui presente, la Sacra
Conversazione, ossia una ipotetica discussione fra
gli effigiati relativa a temi dottrinali, realizzata da
Callisto Piazza durante il suo soggiorno camuno
avvenuto fra il 1527 e il 1529.
La composizione è molto semplice, le figure sono
disposte secondo uno schema piramidale al vertice
del quale si trova la Madonna con il Bambino in
trono; alla loro destra S. Antonio di Padova e
S. Rocco mentre a sinistra San Giovanni Battista e
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
S. Martino Vescovo. Tutto questo è collocato
all’interno di un paesaggio reale che si apre oltre la
parete e la sensazione che se ne ricava è quella
dell'ambiente quotidiano, come testimonia la
raffigurazione di alcune persone che sullo sfondo
procedono nelle loro normali occupazioni.
La composizione piacevole ed elegante risulta molto
importante anche per il limitato numero di interventi
subiti nel corso dei secoli, il che ha permesso
all'opera di mantenersi molto simile a come
originariamente era stata realizzata da
Callisto Piazza.
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DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
DOMENICA 10 OTTOBRE
Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e
dalle ore 15.30 alle ore 17.00
visite guidate agli affreschi
Informazioni:
Cell. 3474133067
Sig. Gian Paolo Scalvinoni
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DEL BENE E DEL BELLO
BRAONE
SANTELLA DI PIAZZOLA
(PIAHOLA)
Si tratta di una piccola cappella votiva, internamente
decorata con un ciclo di affreschi dedicati alla
Madonna del rosario ed ai santi Cristofero, Lucia,
Rocco e Antonio Abate; che sorge lungo la stradina
che collega l’abitato di BRAONE con le cascine di
montagna e rientra tra le varie forme di devozione
religiosa degl’abitanti di questo borgo. Non si
dispone di una datazione certa dell’edificio di
culto,ne della sua intitolazione primigenio.
Però di tanto in tanto alcune persone hanno cercato
di ricostruire la sua storia, come ad esempio
Don Mario Rebuffoni, che attingendo a memorie
lasciate da altri sacerdoti scrive nel suo libro
“Braone nella preistoria - storia - fede” edito nel
1987
<il santello alla Piazzola e antico, non si conosce il
motivo della sua costruzione, ne chi l’abbia
fabbricato. Però e molto probabile che sia stato
costruito da rovine che in varie parti avvennero nel
1521- 1533-1634.
E’ probabile anche che sia il piu antico, costruito nel
1300 per voto di questa esigua popolazione, per
preservarsi dalla rovina che un tempo discese da
questi monti e distrusse le poche case che vi erano
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
sottostanti in contrada Fontana e
Clusdonega. indi di tempo in tempo veniva
restaurato dalla chiesa o dai privati .... >
Un ultimo di questi interventri realizzato di recente,
ha interessato un po’ tutta la costruzione, con opere
varie al fine di eliminare i fenomeni vari di degrado
connessi all’umidita di risalita dalle fondazioni e dal
terreno circostante, oltre ad un intervento puntuale
mirato alla salvaguardia del
ciclo di dipinti con opere di consolidamento e
reintegro nelle linee essenziali con tonalita neutre.
Parte della viabilita circostante, in questi anni, e stata
interessa da manutenzioni straordinarie con
rifacimento muri in pietrame locale e ripristino
dell’acciottolato esistente con modalita “falso
secco”. Il tutto nell’ottica, all’interno del Parco, di
migliorane la transitabilita e fruibilita della zona
agricola.
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DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
DOMENICA 3 OTTOBRE
Alle ore 14.00 incontro presso
piazzetta Griffi (di fronte al
municipio)
Alle ore 14.15 partenza per una
breve camminata sino in località
Piazzola (15 minuti circa)
Alle ore 14.30 presentazione lavori
presso la santella appena restaurata e
delle opere di consolidamento nelle
vicinanze
Alle ore 15.30 castagnata in zona
piazzola
Comune di Braone
25040 Braone (BS)
Via Re, 2
Tel. 0364.434043
Fax 0364.433791
Cell. 3496401029
Sindaco di Braone
Dott. Gabriele Prandini
23
DEL BENE E DEL BELLO
BRENO
SAN MAURIZIO E
COMPAGNI
La Chiesa dedicata ai Santi Maurizio e Compagni
fu a lungo parrocchiale di Breno, venne edificata nel
1500 su ruderi di un più antico edificio. Fu più volte
rimaneggiata conservandone sostanzialmente i
caratteri stilistici originali. Maestoso e scenografico
lo spazio verde esterno che mette in risalto il
candore della facciata a due spioventi con ai lati
due semplici lesene. La parte centrale è sobriamente
decorata da un rosone e dal portale in pietra
simona datato 1607 e di gusto rinascimentale. Alla
prestigiosa sensazione esterna l’interno riserva uno
spazio diviso in quattro campate con otto cappelle
laterali con la parte absidale che si conclude con un
andamento semicircolare. Assai noto l’autore
Ludovico Gallina che negli anni 80 del 1700
affresca le volte del presbiterio: di scuola veneziana
l’autore ci regala qui colori festosi, scene cariche di
personaggi e ricchezza delle vesti e dei drappeggi.
Tra le opere si citano: il Battesimo di San Maurizio, il
suo Processo e la Decapitazione. Di fama invece
internazionale la scultura lignea della quattordicesima stazione della Via Crucis di Beniamino
Simoni, trasferita dalla parrocchiale, e qui custodita,
rappresentante il Compianto di Cristo morto.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
24
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2
E DOMENICA 3 OTTOBRE
Visita libera
dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Alle ore 15.30 visita guidata a cura
della Prof.sa Franca Pezzotti Avancini
Comune di Breno
Tel. 0364.3226611
[email protected]
Museo Camuno-CA.MUS e
Raccolte storiche librarie e
archivistiche
Palazzo della cultura
Via G. Garibaldi
Breno (BS)
tel. 0364.324099
www.vallecamonicacultura.it/
museocamuno
eventi
SABATO 2 OTTOBRE
Palazzo della Cultura
Sala delle conferenze
Ore 9.00
Nuovi musei della scienza,
della tecnica e del lavoro:
esperienze europee a
confronto.
Pag. 106
SABATO 2 E DOMENICA
3 OTTOBRE
dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e
dalle 15.00 alle 18.00
"Libri e documenti del Museo
Camuno: memorie della Valle
e oltre", mostra documentaria
e libraria antica allestita nelle
sale al pianterreno: visite
guidate gratuite (a gruppi di
20 persone), effettuata dal
curatore delle Raccolte
storiche librarie e archivistiche,
dott. Simone Signaroli.
DOMENICA 3 OTTOBRE
CAMUS
Una domenica al museo
Pag. 104
dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e
dalle ore 15.00 alle ore 18.00,
il Museo Camuno - CA.MUS
Museo Camuno, raccolte
artistiche: apertura (per visita
libera) e alle ore 15.30 visita
guidata gratuita, effettuata dal
direttore, prof. Angelo Giorgi.
25
DEL BENE E DEL BELLO
BRENO
ARTE:
UN PONTE TRA CULTURE
VISITE GUIDATE
IN LINGUA
In occasione dell’iniziativa “Del Bene e del Bello”
curata dalla Comunità Montana di Valle Camonica, i
Comuni di Breno e Cividate Camuno in
collaborazione con la Pro Loco e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia aprono
i loro beni al progetto Arte: un ponte tra culture,
organizzando due giornate di visita guidata gratuita
dei siti di età romana della Civitas Camunnorum rivolte
alla popolazione dei migranti. La Valle Camonica
conserva uno straordinario patrimonio archeologico di
età romana che può costituire ideale completamento
allo studio sul vasto e complesso processo di romanizzazione dell’Italia settentrionale e sulle modalità di
organizzazione e sfruttamento romano del territorio
alpino. L’odierna Cividate Camuno, nel cuore della
Valcamonica, sorge sulle vestigia dell’antica Civitas
Camunnorum, centro politico e culturale più importante
della Valle durante il periodo romano (dal 16 a.C.).
Passeggiando per le vie del paese di oggi è possibile
riscoprire i segni della città antica: l’impianto
urbanistico regolare, i resti del ponte romano
all’ingresso del paese, le strutture dell'area forense in
via Palazzo, oggetto di recenti indagini archeologiche
e di un progetto di restauro e musealizzazione.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Straordinaria è la presenza di un complesso di edifici
da spettacolo con un teatro, riportato alla luce per
1/3 della sua grandezza e un anfiteatro, interamente
visibile, fra gli esempi meglio conservati del nord Italia.
Il Museo accoglie il ricco materiale proveniente dalla
città e dal territorio circostante: splendide sono le due
statue presenti nella sala principale, quella di Minerva
proveniente dal santuario di Spinera di Breno, sito
raggiungibile grazie ad un suggestivo tragitto percorribile in pochi minuti di recente realizzazione nella
collina retrostante l’abitato di Cividate C. e la statua
dell’Eroe ritrovata presso il nuovo sito di via Palazzo.
26
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
DOMENICA 17 OTTOBRE
Santuario di Minerva
Ore 14.30 - Ritrovo presso il
parcheggio del Santuario,
Ponte della Madonna, ingresso Sud
di Breno. Trasferimento e visita
guidata al sito archeologico
Santuario di Spinera
Ore 15.30 - Attività di animazione
per bambini e buffet
Ore 16.00 - “Mbooloo Mi + Ashai
Lombardo Arop” a cura del Circolo
Arci N.A. “Extra” di Breno
Ore 17.00 - Alla Cieca
Conversazione con 15 fotografi in
viaggio per la Valle Camonica
Pag. 114
Ore 18.30 - Premiazione del
concorso fotografico
“Le cose e il Paesaggio”
Comune di Breno
Tel. 0364.3226611
[email protected]
eventi
Arte: un ponte tra culture
SABATO 16
DOMENICA 17 OTTOBRE
Pag. 112
SABATO 16 OTTOBRE
Palazzo della Cultura
Ore 9.30
Giuseppe Zanardelli:
un bresciano e la nazione
da costruire
Pag. 106
27
DEL BENE E DEL BELLO
CAPO DI
PONTE
LA FRAZIONE CEMMO
E I SUOI
EDIFICI SACRI
Abbarbicata sulla roccia a strapiombo sul fiume
Oglio la Pieve di San Siro, gioiello del romanico
lombardo dell’XI secolo, con la sua pianta
basilicale a tre navate, la cripta con volte a crociera,
lo splendido fonte battesimale ricavato da un
monolite e lo spettacolare portale intagliato è
indubbiamente motivo di orgoglio per la frazione di
Cemmo nella quale è collocata e dalla quale
domina tutto il territorio circostante.
Un frammento di una epigrafe romana in una
monofora fa pensare ad un edificio romano
precedentemente posizionato sullo stesso sito ed in
seguito trasformato in un focolare di culto cristiano
databile tra VIII e IX secolo. Nella cripta sono infatti
presenti elementi pre-romanici nei capitelli e nelle
colonne. Il campanile risulta essere un'aggiunta del
XV secolo. A seguito della visita in Valle Camonica
di San Carlo Borromeo (1580) si rifecero alcune
parti della chiesa, tra le quali il soffitto della navata
centrale.
La frazione Cemmo, che ha mantenuto sino ad oggi
le sue caratteristiche di piccolo borgo dai tratti
medievali, nasconde tra le sue vie altri piccoli gioielli
dell’edilizia religiosa: si tratta della Chiesa di
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
San Bartolomeo (seconda metà del XIII secolo),
della Chiesa parrocchiale di Santo Stefano (XII-XIII
secolo), della Chiesa di Santa Maria ad Elisabetta
(dedicata a S. Maria Elisabetta solamente nel XVI
secolo quando vi venne trasferita la Confraternita
dei Disciplini, ma che vede l’esistenza di una prima
Cappella, di dedicazione differente, già nel XII
secolo) e della cappella della Beata Annunciata
Cocchetti.
Nella Cappella, recentemente restaurata, collocata
all'interno del convento delle Suore Dorotee, è
deposta l'urna della stessa Beata Annunciata.
28
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Apertura custodita gratuita della
Pieve di San Siro
Agenzia Turistico Culturale
Comunale di Capo di Ponte
25044 Capo di Ponte (BS)
Via Italia, 32
Tel. 0364.42104
Cell. 3346575628
[email protected]
DOMENICA 3 OTTOBRE
Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle
ore 14.00 alle ore 17.00 apertura
custodita gratuita delle Chiese di
Cemmo:
Chiesa di S. Bartolomeo,
Chiesa parrocchiale di S. Stefano,
Chiesa di S. Maria ad Elisabetta,
Cappella della Beata Annunciata
Cocchetti
Alle ore 17.30 concerto del coro
“La Mirabella” di Paderno
Franciacorta
Musica Polifonica del '500
c/o Pieve di S. Siro.
eventi
DOMENICA 3 OTTOBRE
Ore 21.00
Auditorium Cittadella della Cultura
Presentazione della nuova
rivista del Distretto Culturale
di Valle Camonica TAMTAM
Pag. 110
Festival della preistoria
Pag. 116
29
DEL BENE E DEL BELLO
CEDEGOLO
CAPPELLA
SAN FRANCESCO
PRESSO CASA
PANZERINI
Casa Panzerini sede della Biblioteca Comunale di
Cedegolo e di alcune associazioni dall’anno 2008,
fu costruita nel 1630 nel Centro Storico di
Cedegolo e nell’anno 1960 Maria Francesca Alice
Panzerini fece costruire al suo interno una Cappella
dedicata a San Francesco d’Assisi, in memoria dei
suoi antenati defunti.
Nell’anno 1965 la Curia Vescovile di Brescia
rilasciò il permesso perché fosse celebrata alcune
volte all’anno la Messa, con l’esplicito permesso
del parroco.
Al suo interno si trovano affreschi risalenti al 1960
del pittore Piero Brigoli (1921-1987)
Piero Brigoli si considerava un pittore della
campagna bresciana, nonostante si fosse trasferito a
vivere in città, a Brescia, e avesse costruito, tassello
su tassello, un proprio linguaggio artistico personale
che partiva dal lontano passato bizantino. Cercava
infatti di esprimersi attraverso un linguaggio
contemporaneo e al contempo che sapesse
significare continuità con la più alta tradizione
pittorica. In generale il suo stile era immerso in una
dimensione sacrale, soprattutto negli ultimi anni
di vita.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
30
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Alle ore 17.00
visita guidata alla cappella e
intrattenimento musicale.
Comune di Cedegolo
25051 Cedegolo (BS)
Piazza Roma, 1
Tel. 0364.630331
Fax 0364.630471
www.comune.cedegolo.bs.it
[email protected]
Da sabato 2 ottobre a sabato
9 ottobre nei saloni di Casa Panzerini
si terrà la “Settimana della Cultura”:
animazioni alla lettura per gli alunni
delle scuole, concerti, presentazioni di
libri di autori locali e non.
Le attività verranno adeguatamente
pubblicizzate in seguito.
eventi
VENERDI 1 OTTOBRE
Ore 16.30 - I musei della
scienza e della tecnica come
laboratoti didattici.
Pag. 106
DOMENICA 3 OTTOBRE
Una domenica al Museo
Apertura con ingresso libero:
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
e dalle ore 14.30 alle ore 17.00
Pag. 104
DOMENICA 3 OTTOBRE
Casa Panzerini
Alle ore 20.30 - Concerto
"Dal Classico al Jazz"
del Sestetto Melodies.
SABATO 9 OTTOBRE
Ore 15.00 - Le architetture
della modernità.
Egidio Dabbeni e i cento anni
della Centrale idroelettrica di
Cedegolo.
Pag. 107
31
DEL BENE E DEL BELLO
CERVENO
LA VIA CRUCIS DI
BENIAMINO SIMONI
E LA “LAPIDE
DEL MINATORE”
“ Il dì 23 Genj 1830 Ant.Elmetti d’anni 53 padre di
famiglia uscito appena da una sua miniera in tenerle
fu rapito da una valanga che lo precipitò di balza di
balza…” questa una parte del testo riportato sulla
lapide funeraria posta al quadrivio presso il torrente
Re della antica strada Valeriana che unisce Cerveno
ad Ono S.Pietro.; una lapide di grandi dimensioni,
vistosa, dal testo ricco e articolato. Protagonista del
racconto è un minatore di Cerveno che fu travolto
da una valanga mentre lavorava in miniera.
Prendendo spunto da questo reperto storico
scaturisce la riflessione sul tema della siderurgia
legato alla presenza a Cerveno di alcune miniere
di estrazione del ferro e di un forno fusorio.
Il Santuario della Via Crucis, che si inserisce nella
tradizione lombardo-piemontese dei Sacri Monti,
conserva le 14 stazioni di un capolavoro
dell’intaglio ligneo del ‘700 le cui “cappelle” sono
raccolte ai lati di una scalinata, a custodire un unico
edificio la cui facciata dà sulla piccola piazza del
paese. Il santuario venne commissionato il 1
gennaio 1752 dall’allora parroco don Andrea
Boldini, a Beniamino Simoni, sculture in Brescia, che
dal 1752, soggiornò a Cerveno e per circa 11 anni
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
visse a stretto contatto con gli abitanti del luogo.
L'entrata abituale al Santuario avviene attraverso la
porta principale della chiesa parrocchiale che si
apre di fronte alla prima cappella; la altre stazioni
seguono sul muro settentrionale in discesa e poi
risalgono sul lato opposto fino alla grande cappella
della Deposizione, situata sul fondo dell'edificio
stesso.
Le stazioni sono composte da gruppi scultorei in
legno e gesso per un totale di 198 statue,
completate fra il 1752 e il 1764. Le stazioni VIII –IX
– X sono state ultimate da Donato e Grazioso
Fantoni, mentre la XIV è opera dell’artista milanese
Selleroni (quella originale del Simoni è conservata
nel Duomo di Breno). Gli affreschi alle pareti sono
dello Scotti e dei fratelli Corbellini.
32
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Alle ore 10.00 visita guidata al
Santuario della Via Crucis rivolta ai più
giovani – un approccio innovativo e
creativo alla straordinaria opera di
Beniamino Simoni.
Comune di Cerveno
25040 Cerveno (BS)
Piazza Prudenzini, 2
Tel. 0364.434012
Fax 0364.434644
www.comune.cerveno.bs.i
[email protected]
DOMENICA 3 OTTOBRE
Alle ore 15.00 presso la biblioteca
civica si terrà il convegno dedicato al
tema della siderurgia antica e
moderna partendo da alcune
considerazioni sul reperto storico della
“Lapide del minatore”.
Per tutta la giornata sarà possibile,
percorrendo le viuzze del caratteristico
borgo di Cerveno, visitare il luogo in
cui è collocata la lapide del minatore e
i tanti significativi luoghi di interesse
artistico e culturale tra cui la “Casa
Museo”, il “Mulino” , il “Caseificio”,
la “Calchera”, la”Chiesetta dei Morti”
e naturalmente il “Santuario della Via
Crucis”.
eventi
DOMENICA 3 OTTOBRE
Una domenica al Museo
Apertura con ingresso libero
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
dalle ore 14.30 alle ore 17.00
Pag. 104
33
DEL BENE E DEL BELLO
CETO
LA CHIESA
PARROCCHIALE DI
SANT’ANDREA
APOSTOLO
La Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea apostolo
viene edificata sull’area di una precedente chiesa
nei primi anni del 1700 su disegno dell’architetto
comasco Antonio Spiazzi. All’interno vi sono opere
di Pietro Scalvini (1718-1792): tre medaglie, datate
1757, con episodi del martirio di Sant’Andrea e la
dormizione della Vergine.
Ha uno splendido altare maggiore in marmi
policromi con due angeli di scuola Fantoniana
(1768). La pala col “Martirio di S. Andrea”
è di Bartolomeo Litterini (1773). Buone opere anche
nei primi due altari laterali di fondo. Il campanile di
stile rinascimentale in granito sbozzato è alto
c.a 28 mt. con merlatura “ghibellina”. Non si
conosce la data di costruzione ma è certo che nel
1927 è stata rifatta la cella campanaria per far
posto al nuovo concerto di campane.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
programma
info
eventi
SABATO 2 E
DOMENICA 3 OTTOBRE
Dalle ore 09.00 alle ore 18.00
(escluso durante le funzioni) visita
libera agli affreschi di Pietro da
Cemmo e della sua Scuola strappati
dalla chiesetta della disciplina
demolita a Ceto nel 1958 e posti
nella Chiesa Parrocchiale di
Sant’Andrea in Ceto.
Comune di Ceto
25040 Ceto (BS)
Via Marconi, 8
Tel. 0364.434018
Fax 0364.434418
Cell. 3472579985
Sig. Marco Filippini
Festival della preistoria
Pag. 116
35
DEL BENE E DEL BELLO
CETO
MOSTRA DI
OSCAR DI PRATA
Nella notte del 10 agosto 1910 nasce a Brescia
Oscar di Prata da genitori friulani provenienti da una
cittadina chiamata Prata (padre aristocratico e
madre di origine contadina).
Numerose sono le opere in Chiese e spazi pubblici
a Brescia e Provincia: mosaici, affreschi, vetrate e
dipinti. In Vallecamonica oltre a qualche quadro
acquistato da privati, l’artista ha lasciato: a Capo di
Ponte affreschi nel coro della Chiesa Parrocchiale di
San Martino (1955); a Paspardo affreschi e vetrate
nella Chiesa Parrocchiale di San Gaudenzio; a
Ponte di Legno opere nel Museo Parrocchiale di
Arte Sacra. Altre opere sono presenti a Roma e in
Vaticano, a Milano e in altre città e località della
Lombardia e del Friuli.
La mostra è allestita in occasione della celebrazione
per il decimo anniversario del restauro della Chiesa
campestre dei Santi Faustino e Giovita (2000-2010)
e vuol celebrare il ricordo di un pittore bresciano
e far conoscere il valore di questo edificio.
L’allestimento della mostra è effettuato in
collaborazione con l’Amministrazione Comunale e
curata dagli Amici della LABA (Libera Accademia di
Belle Arti) di Brescia.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
La Chiesa dei Santi Faustino e Giovita è ubicata
appena fuori dal paese in una terra anticamente
detta di “Fina” o “Figna”. La traccia rimasta del
possesso dei monaci è la chiesa ricostruita, che
ancora oggi esiste, dedicata ai SS. Protettori
bresciani. La prima chiesetta campestre (databile
attorno all’anno 1000) nel corso dei secoli venne
rimaneggiata ed ampliata fino ad assumere la
attuale forma neoclassica nel 1838.
36
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 9 OTTOBRE
Alle ore 15.00
inaugurazione della Mostra di Oscar
di Prata nella Chiesa dei Santi
Faustino e Giovita
- breve cenno di saluto da parte
dell’Assessore alla Cultura della
Comunità Montana di Valle Camonica
Prof.ssa Simona Ferrarini e del
Sindaco di Ceto.
- presentazione di cenni sulla vita e
le opere di Oscar di Prata a cura
dell’Associazione Amici della LABA.
- buffet.
- visita alla mostra.
Alle ore 21.00 chiusura della mostra
Comune di Ceto
25040 Ceto (BS)
Via Marconi, 8
Tel. 0364.434018
Fax 0364.434418
Cell. 3472579985
Sig. Marco Filippini
eventi
Festival della preistoria
Pag. 116
DOMENICA 10 OTTOBRE
Dalle ore 09.00 alle ore 21.00
visita della mostra
37
DEL BENE E DEL BELLO
CEVO
CHIESA DEI
SS. NAZARIO E CELSO
NELLA FRAZIONE
ANDRISTA E PRODOTTI
DELL’AGRICOLTURA
LOCALE
La frazione di Andrista sorge a mezza costa, al di
sopra di Cedegolo, lungo la strada provinciale n. 6
della Val Saviore. È il più antico paese della
Val Saviore, originato, probabilmente, in seguito alla
scoperta di miniere di pirite. È circondato da campi,
vigneti, prati e boschi di castagni secolari. Tra gli
edifici di pregio si annoverano la Chiesa dei Santi
Nazario e Celso e la Chiesa della Madonna del
Carmelo, di struttura tardo barocca.
La Chiesa dei Santi Nazario e Celso si è propensi a
credere che sia “la più antica opera architettonica
della Val Saviore”. Non si é in grado di dare a
questo edificio sacro una datazione certa: lo stile
romanico-lombardo ci autorizza a collocarla verso
la metà del XII secolo. Lo stile è molto sobrio.
L’edificio é ad aula rettangolare, ribassata a livello
dell’abside. La facciata si presenta con un portale in
granito sormontato da una finestra a semiluna
ostruita e più in alto da un rosone rastremato verso
l’interno. Sulla parete di sinistra si apre una porta
secondaria e, vicino, staccato dal corpo della
chiesa, si erge il campanile in pietra locale, alla cui
sommità spiccano le solite merlature ghibelline; sul
retro del presbiterio, la piccola sacrestia.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
L’interno è ad aula unica con copertura a volta e il
presbiterio è separato dalla navata da una
cancellata in ferro battuto di notevole pregio e
risalente al ‘600. Notevoli gli affreschi attribuiti a
Pietro da Cemmo, uno dei più interessanti pittori
bresciani della seconda metà del XV secolo. Sulla
parete di sinistra sono raffigurati due Sibille, i santi
Nazario e Celso ed un S. Cristoforo con due
devote. Sulla parete destra vi sono un Paggetto,
la Madonna col Bambino e S. Antonio Abate.
Lo stile degli affreschi documenta il passaggio
dai linearismi decorativi gotici, agli equilibri
rinascimentali.
38
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
eventi
SABATO 2
DOMENICA 3 OTTOBRE
Alle ore 14.00 ritrovo presso la
Chiesa dei Santi Nazario e Celso.
Visita guidata alla chiesetta e
passeggiata nel centro storico di
Andrista dove saranno allestiti stand
per la promozione dei prodotti
dell’agricoltura locale.
Comune di Cevo
25040 Cevo (BS)
Via Roma, 22
Tel. 0364.634104
Fax 0364.634357
www.comune.cevo.bs.it
[email protected]
SABATO 23 OTTOBRE
Ore 21.00
Auditorium presso
Chalet Pineta
Concerto di chiusura
Arie d’opera tra ‘700 e ‘800
a cura degli studenti del
Conservatorio “L. Marenzio”
di Darfo Boario Terme.
Pag. 103
39
DEL BENE E DEL BELLO
CIMBERGO
IL PAESE DI CIMBERGO
E LE INCISIONI
RUPESTRI DI
“CAMPANINE”
Il piccolo borgo di Cimbergo sorge sulla sponda
sinistra della media Valle Camonica, dove si
possono scoprire molte e meravigliose testimonianze
del passato.
La Rocca uno dei siti più suggestivi e preziosi
dell’intera Valle Camonica. In Piazza Torchio si può
ammirare, tra l’atro, un antico portone con incisa la
data del 1620. Interessante è la Chiesa
parrocchiale di S. Maria Assunta: edificata nel
centro storico verso la fine del ‘500, successivamente ampliata dall’architetto Donati di Cimbergo,
presenta una facciata a due ordini, un interno in stile
barocco, con navata unica e quattro altari laterali in
marmo intarsiato.
Pregevoli sono le opere presenti al suo interno, fra
cui il ciclo di affreschi di A. Guadagnini, che, a
partire dal 1863, ripropone in ben 28 affreschi
alcuni dei temi a lui più cari come l’incoronazione di
Maria, l’Annunciazione, l’incontro di Maria con
Elisabetta e l’Immacolata Concezione, la tela di
Sante Cattaneo e le opere di A. Baldissera.
In via Tobia si può ammirare una delle case più
antiche di Cimbergo: qui si narra abbia soggiornato
il Doge di Venezia.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
La Chiesa di S. Giovanni, edificio delizioso di
piccole dimensioni, eretto nel 1529, ampliato nel
1744, presenta opere di particolare interesse, tra cui
la pala dell’altare maggiore di Anna Baldissera
(1626).
Le incisioni di Campanine appartengono per lo più
all'età del Ferro (Stile IV): vi sono scene di caccia,
lotta, abitazioni, animali immaginari e sacri che
rivelano la mentalità, l'ideologia, gli avvicendamenti
culturali e le influenze esterne delle comunità
nell'ultimo millennio a.C. Accanto a questi segni
preistorici, vi è una ricca concentrazione di
figurazioni attribuite al Medioevo ed alla fase della
prima cristianizzazione della Valcamonica:
croci, scene funebri, simboli.
40
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Alle ore 10.00 visita guidata al
piccolo borgo di Cimbergo: ritrovo
in piazza Brolo. Pranzo al sacco
Comune di Cimbergo
25050 Cimbergo (BS)
Via Codrobbio, 7
Tel. 0364.48021
Fax 0364.48023
www.comune.cimbergo.bs.it
[email protected]
DOMENICA 3 OTTOBRE
Alle ore 13.30 ritrovo in loc.
Sottocastello presso l’area attrezzata.
Visita guidata alle incisioni rupestri di
Campanine
eventi
Festival della preistoria
Pag. 116
41
DEL BENE E DEL BELLO
CIVIDATE
CAMUNO
ARTE:
UN PONTE TRA CULTURE
VISITE GUIDATE
IN LINGUA
In occasione dell’iniziativa “Del Bene e del Bello”
curata dalla Comunità Montana di Valle Camonica,
i Comuni di Breno e Cividate Camuno in
collaborazione con la Pro Loco e con la
Soprintendenza per i Beni Archeologici della
Lombardia aprono i loro beni al progetto Arte: un
ponte tra culture, organizzando due giornate di
visita guidata gratuita dei siti di età romana della
Civitas Camunnorum rivolte alla popolazione
dei migranti.
La Valle Camonica conserva uno straordinario
patrimonio archeologico di età romana che può
costituire ideale completamento allo studio sul vasto
e complesso processo di romanizzazione dell’Italia
settentrionale e sulle modalità di organizzazione e
sfruttamento romano del territorio alpino.
L’odierna Cividate Camuno, nel cuore della
Valcamonica, sorge sulle vestigia dell’antica Civitas
Camunnorum, centro politico e culturale più
importante della Valle durante il periodo romano
(dal 16 a.C.).
Passeggiando per le vie del paese di oggi è
possibile riscoprire i segni della città antica:
l’impian-to urbanistico regolare, i resti del ponte
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
romano all’ingresso del paese, le strutture dell'area
forense in via Palazzo, oggetto di recenti indagini
archeologiche e di un progetto di restauro e
musealizzazione. Straordinaria è la presenza di un
complesso di edifici da spettacolo con un teatro,
riportato alla luce per 1/3 della sua grandezza e
un anfiteatro, interamente visibile, fra gli esempi
meglio conservati del nord Italia.
Il Museo accoglie il ricco materiale proveniente
dalla città e dal territorio circostante: splendide sono
le due statue presenti nella sala principale, quella di
Minerva proveniente dal santuario di Spinera di
Breno, sito raggiungibile grazie ad un suggestivo
tragitto percorribile in pochi minuti di recente
realizzazione nella collina retrostante l’abitato di
Cividate C. e la statua dell’Eroe ritrovata presso il
nuovo sito di via Palazzo.
42
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
eventi
SABATO 16 OTTOBRE
Ore 14.30 - Ritrovo presso il Museo
Archeologico Nazionale (di fronte
Stazione del treno) e visita guidata.
Ore 15.30 - Trasferimento e visita
guidata al Parco del Teatro e
Anfiteatro di Cividate Camuno.
Ore 16.30 - Attività di animazione per
bambini e buffet.
Ore 17.00 - “Musica dal mondo” a
cura dell’Associazione Frau Musica
di Breno
Pro Loco Cividatese
P.zza Fiamme Verdi, 31
25040 Cividate Camuno (BS)
Tel. e Fax 0364.341244
[email protected]
Aperta dal lunedì al sabato
dalle 9.30 alle 11.30
Arte: un ponte tra culture
SABATO 16
DOMENICA 17 OTTOBRE
Pag. 112
43
DEL BENE E DEL BELLO
CORTENO
GOLGI
IL MUSEO GOLGI, LA
SEGHERIA ALLA
VENEZIANA E LA
CHIESETTA DI
S. MARTINO FRANCO
Il Museo Golgi nasce nel centenario della
assegnazione del Premio Nobel all’illustre
concittadino Camillo Golgi nel giugno del 2006 su
iniziativa del Comune di Corteno Golgi. La sua sede
naturale è stata trovata a pochi metri dalla casa
natale nell’antico Comune di Corteno Golgi, include
una sala dedicata all’approfondimento alla figura di
Golgi che ospita le ricostruzioni dell’ambulatorio
medico (del padre Alessandro Golgi medico
condotto proprio a Corteno dal 1838-1858) e il
laboratorio istologico d’epoca di Golgi che
rappresenta il cuore del museo. Il Museo Golgi
rappresenta una nuova realtà museale italiana unica
nel suo genere, sia per la ricchezza dei materiali
conservati che per l’eccezionalità della figura a cui
è dedicato: Camillo Golgi, primo premio Nobel
italiano della medicina.
La segheria ad acqua era parte integrante di un
sistema tecnico concepito per lo sfruttamento delle
risorse legnose legato allo sviluppo sociale ed
economico dei territori di montagna,come quello di
Corteno. La segheria denominata “dei Calefè” è
detta alla Veneziana, poiché utilizzava il sistema di
azionamento tipico dell’Italia nord-orientale
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
biella-manovella con collegamento diretto della
manovella all’albero di trasmissione della piccola
ruota idraulica. Le segherie azionate con questo
sistema venivano generalmente chiamate “alla
Veneziana” per distinguerle da quelle “Angustiane”
originarie dell’Europa centrale. Si ritiene che
l’introduzione delle segherie ad acqua possa
collocarsi intorno al XIII secolo.
La Chiesetta di San Martino Franco, è posta alla
sommità di un’altura che domina Corteno e la sua
stretta valle. Qui anticamente doveva sorgere un
edificio di culto pagano e sui ruderi di questo fu
costruito il piccolo tempio cristiano. L’originaria
pieve, sorta forse prima dell’anno mille, fu dedicata
a San Martino, patrono dei monaci francesi di Tours.
All’interno della chiesa sono presenti degli affreschi
databili 1400 e altri posteriori, del 1600.
44
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
DOMENICA 3 OTTOBRE
Alle ore 14.00 Ritrovo presso il
Museo Camillo Golgi, visita guidata
al Museo Camillo Golgi.
Successivamente presentazione e
visita alla Segheria Veneziana e alla
Chiesa di San Martino Franco.
Seguirà degustazione di prodotti
tipici locali.
Giovanni Moranda
Cell. 3403602512
Museo Camillo Golgi
25040 Corteno Golgi (BS)
Via Brescia, 1
www.museogolgi.it
[email protected]
eventi
DOMENICA 3 OTTOBRE
Una domenica al Museo
Apertura con ingresso libero
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Pag. 104
45
DEL BENE E DEL BELLO
COSTA
VOLPINO
CHIESA SANTI
BARTOLOMEO E
GOTTARDO
DI BRANICO E CHIESA
PARROCCHIALE DI
S. STEFANO A VOLPINO
Gli affreschi nella chiesa di Branico, dedicata ai
Santi Bartolomeo e Gottardo, sono databili attorno
alla seconda metà del XIV secolo. I dipinti, nella loro
semplicità sono un vero esempio di Biblia pauperum,
cioè di racconto sacro esposto al fedele illetterato in
maniera piana e semplice. Ne fu autore un pittore
attivo nella seconda metà del XIV secolo, identificato
da Boskovits quale Maestro di Tavernola Cambianica; ora ribattezzato Maestro di Volpino e
identificato in tale Johannes de Volpino come
parrebbero confermare le ricerche della studiosa
camuna Roberta Bonomelli, confortate dal
rinvenimento di un documento notarile dell’epoca.
Certo è che il pittore in questione fosse
particolarmente attivo tra le province di Bergamo,
Brescia, Verona e Trento. Sicuramente attribuiti allo
stesso autore gli affreschi datati 1365 visibili nella
chiesetta di S. Michele a Cambianica di Tavernola
Bergamasca, la Madonna con Bambino nella
Chiesa di S. Pancrazio a Montichiari, gli affreschi
nella Chiesa di S. Pietro in Mavinas a Sirmione e in
S. Desiderio a Sellero. Una particolare attenzione
merita l’affresco raffigurante l’Ultima Cena rara
testimonianza di trascrizione iconografica delle
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
pagine del Vangelo di S. Giovanni. La parrocchiale
di Volpino dedicata a S. Stefano fu aperta al culto
degli abitanti il giorno del Santo Patrono del 1756.
Esternamente la facciata si presenta a due ordini:
tuscanico inferiormente e corinzio nella parte
superiore mentre si conclude con timpano curvilineo.
Il portale d’ingresso è in arenaria grigia decorato
con teste d’angelo sull’architrave e i simboli
dell’Eucarestia e della Fede, di splendida fattura
seppur oggi corrosi dal tempo. L’interno si presenta
a navata unica con interessante Paliotto dell’Altare
Maggiore attributo alla scuola del noto maestro
Fantoni oltre alla Madonna in gloria con Bambino
tra i Santi Stefano e Girolamo firmata e datata 1593
da Pietro Romelli.
46
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 9 OTTOBRE
Ore 14.00 visita guidata alla Chiesa
Parrocchiale S. Stefano di Volpino
a seguire alla Chiesa dei Santi
Bartolomeo e Gottardo di Branico,
previa prenotazione entro venerdì
8 ottobre ore 12.00
Comune di Costa Volpino
Tel. 035.970290
[email protected]
47
DEL BENE E DEL BELLO
DARFO
IL CICLO DI
DECORAZIONE
AD AFFRESCO
DELLA CHIESA DI
SAN MARTINO
AD ERBANNO
L’armoniosa Chiesa di San Martino trova la sua
ubicazione nell’angolo nord-est dell’antico cimitero
di Erbanno, borgo medievale certamente tra i più
affascinanti della Vallecamonica.
La chiesa, che un tempo era la parrocchiale del
paese, è caratterizzata da una torre campanaria di
architettura romanica. Secondo la critica, l’antico
edificio doveva essere di una certa ampiezza, per
la presenza di diversi altari e cappelle vicine, ma nel
1820, in seguito alla costruzione dell’attuale strada
statale, venne in parte demolito e ridotto alle
proporzioni di unica cappella dedicata, secondo la
devozione locale, al culto di San Martino.
L’area fu interessata da un insediamento
longobardo, come testimonierebbero ritrovamenti
di tombe altomedievali. Nel XV secolo si
realizzarono la sistemazione e l’ampliamento del
cimitero, dove trovò sepoltura anche Abramo
Federici, morto nel 1475, come ricorda una lapide
sul portale d’ingresso.
La Chiesetta di San Martino racchiude nel suo
interno un pregevole ciclo di decorazione ad
affresco di buon livello qualitativo che si presenta in
tutto il suo splendore, come uno scrigno prezioso.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Il ciclo, che doveva essere in realtà molto più ampio
ed articolato, si concentra sulla volta, lungo le pareti
laterali e sull’arco di ingresso. Si conservano poi
tracce di affreschi sul muro perimetrale esterno alla
cappella.
Nonostante il programma iconografico sia stato
compromesso in corrispondenza di alcune zone, è
possibile darne una lettura, in relazione ad un
pensiero teologico ben impaginato.
Si tratta di un ciclo che costituisce un capitolo a sé
nell’ambito della pittura della metà del 400 in
Valle Camonica; alcune soluzioni risultano essere
infatti assolutamente inconsuete rispetto alla
produzione pittorica locale del tempo, sia dal punto
di vista concettuale che dal punto di vista cromatico.
48
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 9 OTTOBRE
ore 14.30 visita guidata alla Chiesa
dell’antico cimitero di San Martino
Comune di Darfo B. T.
Servizi culturali
Tel. 0364.527049
DOMENICA 10 OTTOBRE
ore 14.30 visita guidata alla Chiesa
dell’antico cimitero di San Martino
eventi
Evento segnalato nell’ambito
della Rassegna “Settimane della
Gastronomia Camuna”
Pag. 118
49
DEL BENE E DEL BELLO
EDOLO
LOCALITÀ FOBIA
ROCCA DI MU’
Salendo da Edolo, lungo la strada del Monte Colmo a
circa 1,7 km si incontra, sulla destra, una strada sterrata
che dopo un centinaio di metri si apre in un prato con
antichi castagni: siamo in località Föbia. Qui un dosso
roccioso mostra, nella parte priva di vegetazione e di
muschi, una serie di incisioni interessanti. La roccia è
completamente istoriata con simboli scutiformi. Sono
questi delle figure geometriche in forma di righe
disposte a fasci paralleli e di piccole coppelle che
riempiono spazi contornati da linee che si chiudono a
rettangolo. Questa tipologia di incisioni si può far
rientrare nella classe planimetrica con significato
topografico con lo scopo di rappresentare il
paesaggio. Incisioni simili si trovano in Valtellina, a
Teglio e Grosotto, e in numerosi luoghi della
Valle Camonica: Pian Camuno, Sellero, Capo di Ponte,
Ceto, Cimbergo, Paspardo, Sonico. Sono databili
all’età del Rame. La roccia si trova poco discosta da un
punto panoramico che domina la Valle nella parte fra
Sonico ed Edolo, dove sono evidenti tracce di un
insediamento preistorico probabilmente della stessa
epoca. Partendo dall’antico abitato di Mù, lasciata la
piazzetta al centro del paese si imbocca una stradina
che in qualche centinaia di metri porta a ciò che rimane
della rocca dei Federici (rocca di Mu’).
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Sono muri perimetrali di fondazione, un pozzo, dei
piani urbanizzati a servizio del castello, il ricordo di un
passato grandioso e tumultuoso come quello di questa
nobile famiglia camuna. I Federici di Erbanno si
insediano in Alta valle a Sonico, Edolo e Vezza
d’Oglio verso il 1300. Raggiungono il massimo
splendore quando viene loro affidata nel 1411, su
nomina del vicario imperiale Giovan Maria Visconti, la
contea di Edolo e Dalegno comprendente tutta
l’alta Vallecamonica.
Esercitano in questo periodo un controllo diretto dei
passi del Tonale e dell’Aprica possedendo il castello di
Ossana e avendo componenti a Teglio e a Bormio in
Valtellina. La rocca, edificata probabilmente dopo il
1200, fu fatta distruggere da Venezia, assieme alla
quasi totalità delle torri e dei castelli di Valcamonica nel
1455 quando si stanziò stabilmente in valle. All’interno
dell’area e nelle zone adiacenti, a testimonianza
dell’interesse che questo luogo ha avuto per gli uomini
anche nella preistoria, esistono numerose coppelle di
varie dimensioni alcune delle quali distribuite in moduli
di otto. Quello che colpisce è il gran numero e la
presenza di grandi coppelle contornate e frammischiate
a coppelle più piccole quasi a formare una parte di
volta celeste con stelle e pianeti.
50
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 23 OTTOBRE
ore 14.00 Ritrovo nella piazza
principale di Mu’
ore 14.30 Partenza a piedi verso
i luoghi dei reperti
ore 16.30 Ritorno
Comune di Edolo
Tel. 0364.773043
Sig.ra Silvana Mazzucchelli
eventi
SABATO 2 OTTOBRE
Parrocchiale
Ore 21.00
Concerto inaugurale
di apertura
Ensemble Barocco
a cura degli studenti del
Conservatorio “L. Marenzio”
di Darfo Boario Terme.
Pag. 102
51
DEL BENE E DEL BELLO
ESINE
CHIESA DI
SANTA MARIA
La Chiesa di Santa Maria è monumento nazionale,
edificata tra il 1460 e il 1485 su costruzioni
precedenti, ha una sola navata con due archi a
sesto acuto. Presenta una loggia a tre campate con
volta a crociera. All’interno si ammirano gli splendidi
affreschi che ornano le pareti, gli archi e la volta in
un tutt’uno, opera di Pietro da Cemmo e della sua
bottega. I temi affrontati dal ciclo pittorico narrano
principalmente la storia della salvezza e la
devozione dei santi taumaturghi e sono stati decisi
direttamente da committenti: la famiglia Federici, la
famiglia Beccagutti ed il teologo rettore della
Santissima Trinità di Esine Isacco de Favis di
Gandino. Al di sopra dell’altare campeggia un
Cristo Pantacrator in mandorla con abiti solenni,
circondato da una pompa solenne di santi, apostoli,
martiri, profeti, monaci e imperatori per un totale di
72 personaggi. Nel 1573 venne abbattuta la
parete ovest per creare la cappella del rosario
(probabilmente il ciclo pittorico rappresentava un
Giudizio universale).
Passeggiando per le vie di Esine si incontrano
numerose fontane, ben diciassette che
rappresentano una forma di arte minore, ma non
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
meno importante perché, un tempo,
rappresentavano un luogo di aggregazione e
socializzazione. Venivano usate per lavare i panni,
abbeverare gli animali, attingere l’acqua per usi
domestici e dissetare i passanti. La Torre Federici era
di possesso della famiglia Federici, noti col nome di
Federici della Torre. E’ a base quadrangolare e si
sviluppa su cinque piani; realizzata in pietra a vista
con spigoli ben individuati, mostra, nel primo piano,
un portale a tutto sesto in pietra simona risalente al
secolo XIII con aquila federiciana scolpita, mentre
negli altri piani si aprono tre finestre.
52
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 9 OTTOBRE
Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 visita
delle fontane e della Torre Federici
Informazioni:
Pro Loco Esine Via Mazzini
25040 ESINE (BS)
Tel. e Fax 0364.466156
proloco.esine@
invallecamonica.bs.it
Comune di Esine
Ufficio segreteria al mattino
Tel. 0364.367800
DOMENICA 10 OTTOBRE
Dalle ore 14.30 alle ore 16.30 visita
della Chiesa di S. Maria
eventi
Evento segnalato nell’ambito
della Rassegna “Settimane della
Gastronomia Camuna”
Pag. 118
53
DEL BENE E DEL BELLO
GIANICO
50° ANNIVERSARIO
VAL VEDETTA
” Il 18 settembre 1960: lo smottamento della
Val Vedetta soffoca nella melma il centro storico del
paese. Per Gianico iniziano i giorni del calvario:
Le campane della Madonnina, che solitamente
diffondono allegrezza, quella volta, di primo mattino
annunziano la distruzione e la morte che, lenta,
vischiosa con l’argilla, inesorabile, avanza sotto
forma di lingua di fango depredando ogni cosa:
piante,strade,case. Chi ha vissuto non può aver
dimenticato; le immagini dell’alluvione sono
stampate nella mente e nel cuore di tutti.”
(Tratto dal libro “Gianico ricorda” a cura
dell’Amministrazione Comunale del 1985).
A 50 anni di distanza il dolore, la desolazione i
pianto sono lontani, hanno lasciato posto alla
soddisfazione per aver saputo ricostruire con
tenacia, consolidare la sicurezza dell’abitato con
opere di salvaguardia per aver visto ricrescere il
paese in ogni angolo, per aver combattuto ed alla
fine vinto contro la morsa del fango. Il ricordo di
questo evento ha spinto l’Amministrazione a creare
intorno al 50 esimo anniversario un evento di
rilevanza culturale per ricostruire un brandello di
storia del paese, ricostruita tramite una metodologia
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
delle più semplici: ricerca storica, foto ricordo e
testimonianza dei protagonisti.
La finalità dell’iniziativa è appunto quella di
raccogliere la storia, le testimonianze, il significato
sociale e culturale dell’episodio storico che ha
caratterizzato la vita quotidiana di Gianico,
riportando alla mente per le “ nuove generazioni”
cosa è avvenuto in paese e come si è trasformato
in questi ultimi 50 anni.
54
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 23 OTTOBRE
Ore 9.00 Apertura mostra fotografica
“ Val Vedetta - 50 anniversario”
Biblioteca Comunale.
Di seguito visita guidata per le
scolaresche a cura di Lisetta Saviori.
Ore 18.00 S. Messa a suffragio. Posa
targa a ricordo del tragico evento
Municipio – Piazza Alpini
Ore 20.30 Presentazione del libro
“I giorni del fango” - a cura di
Gian Franco Comella presso
la Biblioteca Comunale.
Comune di Gianico
Tel. 0364.531570
[email protected]
Biblioteca di Gianico
Tel. 0364.529667
DOMENICA 24 OTTOBRE
Ore 10.00 - 12.00
e 15.00 - 18.00
Apertura mostra fotografica con
visita guidata presso la
Biblioteca Comunale.
55
DEL BENE E DEL BELLO
INCUDINE
TRINCEE
DEL DAVENINO
Per la vicinanza alla SS.42 del Tonale e della
Mendola ed il facile raggiungimento, le trincee del
Davenino, realizzate durante il primo conflitto
mondiale, rappresentano i manufatti militari più
facilmente visitabili.
Il complesso fortificato dei Davenino costituiva la
terza delle linee arretrate del fronte e faceva parte
dello sbarramento del Mortirolo. Tale imponente
opera bloccava letteralmente la valle, nel suo punto
più stretto, sia nella piana attorno al fiume Oglio sia
sui due costoni laterali.
Sul versante orografico sinistro della valle,
trinceramenti e reticolati erano stati disposti dal fiume
sino alle Baite di Piazza e Tognolo e, più in alto, fino
alle pendici dei Monte Piazza, mentre su quello
destro raggiungevano il Pianaccio e il Monte
Pagano.
Lo sbarramento era formato da una lunga trincea, che
in molti tratti è ancora ben evidente e percorribile,
costituita da due murature in granito e malta di calce
con copertura in cemento; larga un metro e alta due,
partiva dalla zona di Davenino, scendeva sul costone
al Solivo fino alla strada statale, attraversava il fiume e
risaliva il versante al Vago.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Tutta la galleria era dotata di finestrelle a forma
trapezoidale, disposte ad intervalli di 50 cm nella
muratura rivolta verso Vezza d'Oglio. Dalle aperture,
strette all'esterno e larghe all'interno, i fucilieri
avrebbero dovuto impedire l'eventuale avanzata
austriaca in direzione della Valle Camonica.
Un ulteriore elemento della struttura di difesa dei
Davenino è costituito da quattro postazioni per
mitragliatrici, disposte lateralmente alla linea
trincerata e che dovevano, con il loro tiro incrociato,
appoggiare la resistenza dello sbarramento.
56
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Visita alle trincee dalle ore 14.00
alle ore 18.00 previa prenotazione
entro il 20 settembre 2010.
Comune di Incudine
Tel. 0364.71368
La persona di riferimento è
l’Assessore Diego Carli.
57
DEL BENE E DEL BELLO
LOSINE
LA CANTINA
COMPRENSORIALE DI
VALLE CAMONICA
Losine propone ai suoi ospiti una struttura di recente
realizzazione, la Cantina Comprensoriale di Valle
Camonica. L’edificio, per quanto di recentissima
realizzazione (i lavori sono in corso di
completamento, ma la cantina è già funzionante)
costituisce certamente un valido esempio di come
sia stato possibile recuperare l’attività vitivinicola
camuna per proporla sul mercato presente.
La visita si propone di mostrare l’attività di
vinificazione attuale, dove la qualità dei prodotti
diviene l’obiettivo principale, consci del fatto che in
un contesto di viticoltura estrema, di montagna,
come quello della Valle Camonica, si possa essere
vincenti solo con vini di assoluto valore. Le tecniche
e le attrezzature più moderne, nel pieno rispetto
della tradizione, e la costante attenzione in
vinificazione hanno saputo rendere in pochi anni la
produzione di assoluto valore.
Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità
la Cooperativa Rocche dei Vignali, che
attualmente gestisce ed utilizza la cantina.
La cooperativa Rocche dei Vignali nasce nel
dicembre 2003, ma la sua storia ha inizio ancor
prima, nel 1999, quando l’APAV (Associazione
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Produttori Agricoli di Valcamonica) intraprese un
progetto volto al recupero e allo sviluppo della
viticoltura camuna. Unitamente alla Comunità
Montana di Vallecamonica, al Centro Vitivinicolo
Bresciano e all’Ente Vini Bresciano, che hanno
supportato fin dal principio l’iniziativa, si è riusciti ad
avere nel 2000 la prima vinificazione. I risultati, da
subito incoraggianti, hanno stimolato il miglioramento
della qualità sia della vigna che della cantina e con i
primi vini di buon livello si è cominciato a pensare alla
loro commercializzazione.
58
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Dalle ore 09.00 alle ore 12.00
ritrovo presso la Cantina in località
Sant (lungo la strada intercomunale
Losine-Cerveno), visita alla Cantina,
presentazione prodotti,
degustazione.
Sig. Gianluigi Bontempi
Cooperativa Rocche
dei Vignali
Cell. 3393698953
59
DEL BENE E DEL BELLO
LOVERE
LOVERE: CORTILI, TORRI
E ANTICHI PORTALI
Nel medioevo, il borgo dominato dal castello (ora
non più presente) della famiglia feudale dei Celeri,
si sviluppò intorno alla rupe sovrastante il lago, con il
centro nell’attuale piazza Vittorio Emanuele II.
A caratterizzarne ulteriormente l’aspetto fortificato la
costruzione di numerose torri tra cui, ancora ben
conservate, la Torre Söca (sec. XIII-XIV), la Torre
degli Alghisi (sec. XII-XIII) e la Torricella dell’antica
cinta muraria.
Di questa epoca restano all’interno del nucleo
storico antichi portali, volte in pietra e cortili interni
che custodiscono pregevoli loggiati aperti e
porticati.
La cittadina conserva inoltre caratteristici passaggi
medievali che consentono stretti collegamenti tra
piazzette e corti interne, ed è ancora percorribile
uno degli attraversamenti coperti che dal lago risale
fino al centro del paese.
Dopo le lotte tra le fazioni comunali, per un breve
periodo Lovere fu dominata dai Visconti di Milano.
Nel periodo compreso fra il 1442 e il 1797 la
cittadina passò sotto il controllo della Repubblica di
Venezia, di cui rimase fedele suddita sino all’arrivo
delle truppe napoleoniche e la fine della
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Serenissima. Sotto il dominio veneto Lovere divenne
sede di Podestaria con giurisdizione civile e penale,
testimoniata anche dalla presenza di locali adibiti a
carcere.
Dal punto di vista economico Lovere visse un
periodo di floridezza legato alla produzione e al
commercio del panno di lana.
L’abitato si ampliò verso nord-est con la costruzione,
fuori delle vecchie mura medievali, di un nuovo
borgo rinascimentale, caratterizzato da palazzi di
pregevole fattura e nel 1473 iniziò la costruzione di
quello che oggi è il più rilevante monumento
cittadino: la Basilica di Santa Maria in Valvendra,
maestoso capolavoro in stile romanico.
Nello stesso tempo proseguì in Lovere l’antica
attività di lavorazione del ferro con la presenza di
fucine legate alla produzione di attrezzi agricoli e,
nel ’600, di una fonderia per cannoni.
60
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Ore 15.30 tour guidato a cura del
prof. Francesco Macario.
Prenotazione obbligatoria, max.
50 persone a gruppo, contattando
la Biblioteca
Comune di Lovere
Tel. 035.983623
[email protected]
Biblioteca di Lovere
Tel. 035.983700
DOMENICA 3 OTTOBRE
Ore 9.30 tour guidato a cura del
prof. Francesco Macario.
Prenotazione obbligatoria, max.
50 persone a gruppo, contattando
la Biblioteca
61
DEL BENE E DEL BELLO
LOZIO
TRA PINI, CHIESE E
PORTALI MEDIEVALI
Un percorso di fede che congiuge Villa
Sommaprada, attraversando un bosco ceduo e una
pineta, visitando la Chiesa alpestre di S. Cristina.
Il santuario di Santa Cristina riscuote ancora molta
devozione fra la popolazione di Lozio. La chiesetta
sorge a circa 1.200 mt., all'imbocco della Val
Baione, come mansueta e bianca sentinella seduta
ai piedi della nuda e alta parete rocciosa che la
sovrasta. Al di sotto si stende una scoscesa frana di
masse e ghiaia. La tradizione popolare racconta
che Santa Cristina - sorella di san Fermo di Borno e
di San Glisente di Berzo Inferiore - sarebbe stata
trasportata da una forza misteriosa sulle rocce di
Corna Bacchetta e di qui lasciata cadere in Val
Baione, ove si fermò a fare penitenza sino alla
morte. Comunicava col fratello Glisente ogni sera
accendendo un fuoco, segno di sua vita; Glisente
ne accendeva allora due per significare a Cristina
anche la vita dell'altro fratello fermo.
Più che leggenda è comunque sinonimo di verità
che all'imbocco della Val Baione una pia donna di
nome Cristina passò parte della sua vita nella
penitenza e nelle opere di carità. Probabilmente
abitava fra le mura di un'antica fortificazione
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
romana. A tale vita penitente fu portata dal fatto di
aver avuto salva la vita in una caduta dalle rocce di
Val Baione. Avendo ella chiuso la sua vita penitente
in odore di santità, la fede popolare eresse in luogo
un primo sacello, a cui fece poi seguire una
chiesetta dotata di un tabernacolo con interessanti
decorazioni secentesche.
Di rilevante interesse i portali medievali della
residenza dei feudatari (fam. Nobili), il Dosso Sella
che si affaccia come una splendida balconata sulla
valle di Lozio, le Santelle e gli affreschi presenti
lungo il percorso che porta al paese di
Sommaprada.
62
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2
E DOMENICA 3 OTTOBRE
Dalle ore 9.00 alle ore 12.00
visite guidate
Pro Loco Valle di Lozio
Contrada dei Nobili, 28
25040 Villa di Lozio (BS)
Cell. 335315676
[email protected]
Comune di Lozio
Via Giacomo Cappellini, 9
25040 Lozio (BS)
Tel. 0364.494010
eventi
Dalle ore 14.00 alle ore 17.00
Apertura del museo e visite
guidate.
DOMENICA 3 OTTOBRE
Una domenica al Museo
Pag. 104
C’ERA UNA VOLTA…
Una giornata per far rivivere
oggetti e mestieri di un tempo
nella Casa-museo della Gente
di Lozio
Apertura con ingresso libero
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Alle ore 12.00
Pranzo con i piatti della
tradizione presso i ristoratori
di Lozio
Il museo riprende vita: nelle stanze
e nelle adiacenze della casa-museo
verranno riproposti la filatura della
lana, le lavorazioni a rete e a
uncinetto, la forgiatura del ferro, la
realizzazione di ceste in vimini, la
falciatura del fieno e la battitura
della la falce, la cagliata del latte,
il lavoro dello spaccalegna e del
falegname…
Nelle strade attorno al museo i
mercatini con bancarelle di prodotti
tradizionali artigianali e agricoli,
caldarroste e vin brulè e una
fisarmonica a ricrear la compagnia
con i canti.
63
DEL BENE E DEL BELLO
MALEGNO
CHIESA DI
SANTA MARIA
AL PONTE
Pur in assenza di riscontri certi è lecito supporre che
l’attuale Chiesa di Santa Maria (del Ponte o al
Ponte o dell’Ospedale degli Esposti o dell’Epifania
o Assunta) sorga su un sito pre-cristiano dedicato a
Mercurio, divinità protettrice dei viandanti e dei
mercanti. La vicinanza alla testata dell’antico ponte
collegante le due sponde dell’Oglio e l’importanza
di Cividate in epoca romana conferirono centralità
all’intera area, qualificatasi come mansio (stazione
di posta e ristoro), lungo il tragitto della via
“Valeriana”, e, in seguito, per la presenza di una
struttura assistenziale, prima xenodochio e poi
brefotrofio. In tale contesto la Chiesa di Santa Maria
Assunta divenne così la prima Pieve in ambito
camuno (sec. V-VI d.C.), centro di irradiazione
dell’opera cristianizzatrice. Nell’841, Chiesa e
Xenodochio furono affidati ai frati benedettini del
monastero di San Faustino di Brescia; all’inizio del
1200, a prenderne le redini fu una comunità di frati
Umiliati; alla metà del 1400, l’Ospizio e l’attigua
Chiesetta passarono (non senza contrasti col
vescovo di Brescia) sotto il controllo della Comunità
di Valle Camonica. “Debitamente espurgata” nel
1818, dopo il luttuoso passaggio della febbre
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
petecchiale, la Chiesa ha subito nei secoli ripetuti
interventi di ampliamento e restauro. L’architrave in
pietra simona dell’accesso principale è riccamente
istoriato in altrorilievo con simbologie e scritte
d’epoca. Il presbiterio offre pregevoli affreschi del
XIV secolo, tra cui una Madonna con Bambino in
trono, figure dei Santi Pietro e Paolo, un Martirio di
Santo Stefano, dei presumibili Re Magi (raffigurati a
parte anche su tela). Gli arredi sacri, risalenti ai
secoli XVII e XVIII, completano il quadro di un antico
luogo di preghiera tra i più significativi dell’intera
valle dell’Oglio.
64
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Dalle ore 14.00 alle ore 16.30
visite guidate alla chiesa
Comune di Malegno
Via Cava
25053 - Malegno (BS)
Tel. 0364.340500-344485
Fax 0364.344463
[email protected]
DOMENICA 3 OTTOBRE
Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e
dalle ore 15.00 alle ore 18.00
visite guidate alla chiesa
eventi
Mostra “Noi e l’albero” 2010
a cura del Centro Diurno di
Malegno presso il
Museo Le Fudine
Aperture:
martedì 28 settembre
giovedì 30 settembre
sabato 2 e domenica 3 ottobre
DOMENICA 10 OTTOBRE
Museo Le Fudine di Malegno
Ore 17.00
Culture in movimento
Inaugurazione mostra
Pag. 108
DOMENICA 3 OTTOBRE
Una domenica al Museo
Apertura con ingresso libero
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
dalle ore 14.30 alle ore 17.00
Pag. 104
65
DEL BENE E DEL BELLO
MALONNO
CHIESE DI
S.S. FAUSTINO &
GIOVITA,
S. MARIA ASSUNTA
E S. CARLO
La Chiesa parrocchiale dei S.S. Faustino e Giovita,
iniziata nel 1731 su progetto di Antonio Corbellini,
fu consacrata nel 1829. Sorse sulla precedente
chiesa sempre intitolata agli stessi santi, di cui
conserva il campanile del XV sec., sul quale sono
presenti i resti degli affreschi dell’antica chiesa, ed
anche le pale degli altari laterali. Di grande
interesse sono: la pala dell’altare maggiore firmata
Giulio Quaglia, le tele “S. Sebastiano” (sopra il
pulpito), attribuita alla scuola del Tintoretto, e
“Deposizione”, sulla parete del presbiterio, di scuola
veneta (XV-XVI sec). Gli affreschi delle volte, datati
1787, sono firmati Domenico Giuseppe Quaglia,
figlio di Giulio. Merita attenzione il pulpito del
Pietroboni.
La chiesa è utilizzata per celebrare la S. Messa
domenicale e le festività solenni, tra queste il Triduo
dei Morti.
La Chiesa di Santa Maria Assunta ha una struttura
quattrocentesca modificata: alla fine del 1500, nel
1700 e inizi ‘900. Questa è probabilmente la più
antica tra le chiese del paese per quanto riguarda
la struttura originale, che occupava la parte
dell’attuale presbiterio, decorato da un cielo
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
mariano composto da dodici pannelli affrescati nel
sec. XVI. All’interno sono conservate tele
seicentesche: S. Pietro e Maddalena, S. Lucia,
Madonna con rosario, SS Domenico e Caterina.
La pala dell’altare maggiore rappresenta la
“Madonna in trono con Bambino”, pregevole
affresco del 1407 strappato dalla parete esterna di
una delle case del paese. Pari attenzione va al
tabernacolo dell’altare di S. Sebastiano, con
elementi datati intorno al sec. XVI-XVII.
La Chiesa di S. Carlo risale al XVII sec. anche se le
date non concordano, né da ricerche storiche locali,
né da documentazioni, né da date poste sul portale
d’ingresso leggibili come 1592 - 1632. Fu restaurata
nel 1991.
66
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
DOMENICA 3 OTTOBRE
Ore 15.00 ritrovo a Lava di Malonno
presso la Piazza dell’emigrante.
Partenza per la visita guidata alle
chiese e conclusione con assaggio
di prodotti tipici locali.
Comune di Malonno (BS)
Tel. 0364.635576
[email protected]
Pro loco Malonnese
Cell. 3201165903
Il programma si svolgerà con
qualunque condizione di
tempo.
67
DEL BENE E DEL BELLO
MONNO
MUSICA E POESIA
FRA LE
“PATATE DE MON”…
Trascorrere un pomeriggio d’autunno a Monno è
come tuffarsi in un arcobaleno di colori forgiato
dalla vegetazione che corona l’antica borgata e le
cascine sparse fra i monti. Dalla piazza,
camminando sulla via percorsa lungo i secoli dalle
genti che valicavano il passo del Mortirolo, si risale
l’abitato attratti dagli innumerevoli segni del sacro
che adornano le mura delle case. Dalle finestre
riecheggiano nell’aria frasi in dialetto, profumo di
polenta, suoni di vita quotidiana di una tenace
comunità alpestre. La strada esce dal paese
solcando una distesa di prati protetti dal santello
della Beata Vergine del Carmelo. Poco sopra, un
campo aspetta l’allegra comitiva dei visitatori per
donare ancora una volta il suo frutto alla famiglia
contadina. Quest’anno si raccolgono le patate… le
famose e rinomate “patate de Mon”. Alimento
giunto per la prima volta in Alta Valle Camonica nel
secondo decennio dell’Ottocento per fronteggiare
una grave carestia. Da allora le donne monnesi
hanno saputo far rendere questo tubero sia nel
campo sia sulla tavola grazie ai segreti, tramandati
di generazione in generazione, relativi alla sua
coltivazione e alla successiva cottura.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
La raccolta si svolge “in diretta” sotto lo sguardo
attento dei convenuti che, durante gli attimi di pausa
si informano o addirittura, impugnando la zappa,
scavano un tratto di solco. Come per tradizione al
lavoro segue il momento di festa, con l’assaggio
delle patate, rallegrato dalle poesie del poeta
locale Angelo Trotti e dalla musica del cantastorie
Germano Melotti.
68
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
eventi
DOMENICA 3 OTTOBRE
Raccolta e degustazione delle
“patate de Mon”
Ore 14.00 ritrovo in Piazza
IV Novembre e camminata al campo
di patate.
Ore 14.30 dimostrazione di raccolta
manuale delle “patate de Mon”
con cenni sulla coltivazione e
sull’impiego in cucina del tubero.
Ore 16.00 degustazione delle patate
di Monno con intrattenimento
poetico-musicale.
Germano Melotti
Cell. 3493981228
[email protected]
SABATO 2 OTTOBRE
Quinta “Sagra della patata”
organizzata dalla Pro loco Monno
Mortirolo
Alle ore 20.00 cena tipica con
prenotazione al numero di
Cell. 3475683385.
69
DEL BENE E DEL BELLO
NIARDO
CHIESA DI S. GIORGIO
La chiesa di S. Giorgio domina Niardo da un’altura.
Fondata nel XV secolo sembra abbia sostituito una
precedente chiesa dedicata alla Madonna con
annesso cimitero che era diventata Parrocchiale nel
XII secolo staccandosi dalla gestione della Pieve di
Cividate. Nel XV secolo, in seguito a un’alluvione,
viene modificata la topografia della zona.
La ricostruzione della comunità dove oggi si trova
Niardo e lo spostamento della parrocchiale alla
Chiesa di S. Maurizio, eretta dove sorge la chiesa
attuale, tramuta S. Giorgio in Santuario. L’edificio si
presenta oggi con una linea architettonica sobria.
Nella facciata, preceduta da un portico, la porta è
affiancata da due finestre e una terza è sopra
l’ingresso. La navata unica si suddivide in tre parti
delimitate da lesene. Nella parte terminale si aprono
due nicchie con altari dedicati a S. Giorgio
(a sinistra) e a S. Rocco (a destra). Un arco a sesto
acuto la separa dal presbiterio coperto da una volta
a crociera.
Il presbiterio presenta una finestra a lunetta, vi sono
inoltre due varchi, uno sul lato sinistro che
dà accesso alla sagrestia e uno sul lato destro che
conduce all’abitazione dell’eremita.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Dietro la chiesa ci sono infatti due stanze un tempo
abitate da un romito, oggi occupate da Suor
Laura, religiosa della Congregazione delle Serve di
Maria Riparatrici che dal 2005 vive a S.Giorgio
in raccoglimento e preghiera. I dipinti che ornano
le pareti del presbiterio sono tutti ex-voto,
appartengono ad autori diversi e i soggetti si
ripetono. Muovendosi in ordine sulla parete di
sinistra è visibile un Santo a cavallo (S. Obizio o
S. Giorgio), una Madonna della Misericordia, una
Madonna in trono con i Santi Antonio Abate e
Giovanni Battista e i resti di un Santo a cavallo.
La parete di fondo mostra in alto una Madonna in
trono con il Bambino, al centro una Crocifissione e
sul lato destro di questa un’altra Madonna in trono
con il Bambino, sotto una Madonna in trono con il
Bambino e Santa Lucia, i Santi Rocco e Apollonia.
La parete destra mostra i Santi Antonio Abate,
Lorenzo, Rocco e il Beato Simonino da Trento. Sotto
sono percettibili immagini di altri Santi, per
concludere con le Sante Lucia e Apollonia.
70
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Visita libera alla chiesa di
S. Giorgio dalle ore 14.00
alle ore 18.00
Emanuela Baldoni
Consigliere Delegato alla
Cultura del Comune di Niardo
Cell. 3393066917
DOMENICA 3 OTTOBRE
Visita libera alla chiesa di
S. Giorgio dalle ore 14.00
alle ore 18.00
Dalle ore 08.00 alle ore 18.00
Mercat dei Pom e de le Patate
nel cortile della Casa Natale
del Beato Innocenzo.
Ore 16.30 Castagnata all’interno del
caratteristico scenario del Mercat
dei Pom e de le Patate.
71
DEL BENE E DEL BELLO
ONO
SAN PIETRO
“FARE CALCHERA”
PROGETTO DI
VALORIZZAZIONE DEL
TERRITORIO E DEL SUO
PATRIMONIO MATERIALE,
IMMATERIALE E
PAESAGGISTICO.
MANIFESTAZIONE
“CALCHERA E DINTORNI”
III EDIZIONE
Rievocazione di un lavoro antico che ricorda gesti e
sapienza di genti dalla cultura contadina.
Nella parte mediana della Valle Camonica,
percorsa per tutta la lunghezza dal fiume Oglio, si
innalza una splendida e affascinante quanto dura e
misteriosa montagna: il gruppo della Concarena.
Dal punto di vista geologico la montagna è formata
prevalentemente da calcare ovvero carbonato di
calcio, derivata dalla sedimentazione di materiale
organico depositatosi sul fondo di un antico mare
intorno a 200 milioni di anni fa.
Alle sue pendici, su un conoide di deiezione sorge
il piccolo borgo di Ono San Pietro: poco meno di
“mille anime“ vi risiedono e la vita scorre tranquilla.
I suoi abitanti sono chiamati in dialetto“ i calcherocc
da Do”.
Questo soprannome deriva dal fatto che
anticamente per integrare il reddito, alcune famiglie
producevano la calce attraverso fornaci; queste
hanno una storia particolare e affascinante fatta di
antichi gesti, sapienza, sudore e fatica.
E’ una storia che narra di uomini, pietre, legna e
fuoco in armoniosa sintonia.
La calce in sintesi è il derivato di una trasformazione
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
chimica che si ottiene mediante la cottura del
calcare.
Per questo tipo di lavoro, oltre alle pietre, provenienti
dalla vicina montagna e alle fascine di legna,
bisognava usare ingegno, sapienza, sudore e fatica;
basti pensare che servivano circa 3000 fascine di
legna, 1000 q di pietre ed un lavoro ininterrotto di
6/7 giorni solo per alimentare il fuoco.
In occasione delle giornate del Bene e del Bello, il
2 e 3 ottobre, sarà possibile vedere la parte
culminante del funzionamento della Calchera in un
viaggio affascinante alla scoperta delle nostre
origini tra Sapori e Saperi antichi.
Inoltre il 9 e 10 ottobre sarà possibile assistere alle
operazioni di svuotamento della Calchera.
72
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
MERCOLEDI’ 29 SETTEMBRE
Alle ore 10.00 apertura della
manifestazione e saluto del Sindaco;
benedizione e accensione “
Calchera”; cenni storici su Ono S.
Pietro: il territorio, la sua gente, le
tradizioni; apertura e visita mostra
fotografica: “Intorno alla “Calchera”
“Com’eravamo”.
Dalle ore 14.00 alle ore 17.00
visite guidate e laboratori didattici
su prenotazione.
Alle ore 20.00 stand gastronomico:
“Mangià a la buna ‘nsema ai
calcherocc”.
Alle ore 21.00 serata in musica.
VENERDI’ 1 E SABATO 2 OTTOBRE
Dalle ore 09.00 alle ore 12.00 visite
guidate e laboratori didattici su
prenotazione.
Alle ore 20.00 stand gastronomico:
“Mangià a la buna ‘nsema ai
calcherocc”; degustazione prodotti
tipici locali: Sapori e Saperi ai piedi
della Concarena. ; mercato contadino;
- apertura mostra fotografica.
Alle ore 21.00 intrattenimento
folkloristico.
GIOVEDI’ 30 SETTEMBRE
Dalle ore 09.00 alle ore 12.00 visite
guidate e laboratori didattici su
prenotazione.
Alle ore 20.00 stand gastronomico:
“Mangià a la buna ‘nsema ai
DOMENICA 3 OTTOBRE
Dalle ore 09.00 alle ore 12.00 visite
guidate e Laboratori Didattici su
prenotazione.
Alle ore 20.00 sfilata gruppi e
associazioni di volontariato a partire
calcherocc”.
Alle ore 21.00 “Quater bote ‘nsema ai
calcheroc”. Serata in musica.
da Piazza Roma; stand
gastronomico: “Mangià a la buna
‘nsema ai calcherocc”;
degustazione prodotti tipici
locali: Sapori e Saperi della
Concarena; mercato contadino;
apertura mostra fotografica
Alle ore 21.00
intrattenimento folkloristico.
LUNEDI’ 4 OTTOBRE
Alle ore 10.30 Spegnimento
“Calchera”
SABATO 9 E DOMENICA
10 OTTOBRE
Dalle ore 09.00 alle ore 17.00
operazione di svuotamento della
“Calchera”
Visione notturna dello
spettacolo della “ Calchera”
accesa da mercoledì
29 settembre a
domenica 3 ottobre.
Associazione
LOntànoVerde
25040 Ono San Pietro (Brescia)
Via Brugnolo, 3a
Tel. 3479709419
Sig.ra Troncatti Moira
informazioni e prenotazioni visite
guidate e laboratori
www.lontanoverde.it
[email protected]
Comune di Ono San Pietro
25050 Ono San Pietro (BS)
Piazzale Donatori di Sangue, 1
Tel. 0364.434490
Fax 0364.434030
Cell. 3357168787
Assessore Sig.ra Federica Ferrari
www.comune.ono-san-pietro.bs.it
[email protected]
73
DEL BENE E DEL BELLO
OSSIMO
IL MUSEO
ETNOGRAFICO DI
VALLE CAMONICA
OSSIMO BORNO E IL
PARCO
ARCHEOLOGICO
ANVOIA
Il Museo della cultura materiale ha sede nella ex casa
parrocchiale di Ossimo Superiore. Nasce nel 1995
con il proposito di documentare la vita contadina
sull’Altopiano. G. Carlo Zerla coadiuvato da più collaboratori raccolgono documenti che raccontano il
nostro passato in ben 20 sezioni. Ciò che è stato
raccolto fa si che il nostro Museo Etnografico sia
apprezzato come un gran libro aperto che racconta la
vita contadina dalla fine dell’ottocento agli anni 1960.
La realtà di Ossimo in questi ultimi anni si è andata a
collocare tra chi ha attuato una esperienza
Ecomuseale, attraverso il recupero del territorio e della
patata San Carlo qui coltivata da tanti anni. Il parco
Anvoia, di libero accesso è visitabile tutto l’anno, dista
circa tre chilometri dagli abitati. Le prime scoperte
archeologiche preistoriche sul nostro Altopiano
risalgono agli anni 1950 quando, in località Asinino,
Giacomo Franzoni di Ossimo Inferiore scopre la stele
numero uno. incisa nel terzo millennio A.C.
Sull’Altopiano negli anni settanta vengono scoperte
da Gian Carlo Zerla altre tre steleNel 1988 – 90 - 91- con la collaborazione dei familiari
e amici Vigilio e Marino vengono scoperti e segnati
altri due frammenti istoriati in località Asinino e Pat. Una
nuova ricerca fatta dalla famiglia Zerla in Pat 1990 - 93
scopre 5 stele di grande interesse scientifico che
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
segnala alla dott. Poggiani. Ad Ossimo inf. i medesimi
scoprono la stele sette e otto trasferite a Naquane,
parco nazionale a Capo di Ponte. La Soprintendenza
di Milano nel 1988 concede al Centro Camuno con le
dovute garanzie l’autorizzazione di aprire degli scavi
ad Anvoia e Passagrop.
In seguito Zerla in qualità di Assessore Comunale e
scopritore prospetta con il C.C. S. P. e gli enti locali
Comunità Montana e BIM di fare il parco di Anvoia.
Il Parco Delle Pietre Degli Dei è il titolo dato dalla
grande Mostra e Catalogo tenutasi a Bergamo alta nel
Centro S. Agostino nel 1990. Ora l,area del Parco è
visitabile gratuitamente durante tutto l’anno.
La dottoressa Poggiani da una decina d’anni sta
scavando il sito di Pat scoperto dagli Zerla. I primi
cinque massi istoriati da diversi anni sono stati portati al
Parco di Naquane, questi andranno a completare il
grande parco con ben numerosi altri interessantissimi
menhir istoriati e studiati in questi ultimi anni dalla stessa
Soprintendente che sul sito segnalatogli né ha scavati
ancora oltre una quindicina. La stessa ha qui scavato
anche altre strutture molto antiche - Ossimo con queste
scoperte fatte negli ultimi 25 anni si trova ad essere
inserito nel Patrimonio Mondiale Dell’UNESCO.
Vedi volume n.1 – il Patrimonio da Salvare, Corriere
della sera, De Agostini 1999.
74
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Dalle ore 14.30 alle 16.30
Visite guidate al parco e al museo
Comune di Ossimo
25050 Ossimo (BS)
Piazza Roma, 10
Tel. 0364.41100
Fax 0364.311856
www.comune.ossimo.bs.it
[email protected]
DOMENICA 3 OTTOBRE
Dalle ore 14.30 alle ore 17.00
Visite guidate al parco e al museo
Museo Etnografico di
Ossimo Superiore
25050 Ossimo (BS)
Via Marconi, 1
Tel. 0364.310344
[email protected]
eventi
DOMENICA 3 OTTOBRE
Una domenica al Museo
Apertura con ingresso libero
dalle ore 14.30 alle ore 17.00
Pag. 104
75
DEL BENE E DEL BELLO
PAISCO
LOVENO
MINIERE DI GAVIERA
A quota 1910 m s.l.m. si sviluppa il sito minerario di
“Gaviera”; in quest’area sono stati individuati
numerosi resti di alzati in pietra a secco ed
individuate tracce di estrazione di minerale, accessi
e cunicoli sotterranei che risultano ostruiti da detriti o
da smottamenti di versante. In particolare si notano
in superficie grandi accumuli di roccia portata
all’esterno da parte di scavo. Non sappiamo
ancora con ragionevole certezza quanto l’uomo
abbia cominciato a scavare ferro in questo sito e
molto più in generale lungo la Valle dell’Allione.
Dato quindi che lo sfruttamento minerario attraversa
varie epoche, le miniere più antiche non sono più
accessibili; molto più evidenti invece sono i resti del
più recente impianto che si articola tramite una
struttura destinata al ricovero dei minatori un
complesso di fornaci, un settore di scavo, i resti di un
forno fusorio, un sistema di invio del minerale verso
il fondo valle tramite teleferica.
Delle miniere di Gaviera si hanno notizie di
estrazione di minerale di ferro sin dal 1400; si sa
con certezza che alla fine del 1800 l’industriale
Giovanni Andrea Gregorini riunisce tutte le miniere,
prima suddivise in tanti proprietari, e i forni fusori che
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
anticamente appartenevano alle “Vicinie” cioè alla
comunità, in un'unica ditta la “Franchi Gregorini”.
Nel 1937 subentra a sostituzione della “ Franchi
Gregorini” la società ILVA, che, dopo una serie di
incidenti sul lavoro, fallisce. Alla ILVA subentra la S.A.
siderurgica Ferromin, gestendo le miniere della Valle
dell’Allione fino alla chiusura definitiva, avvenuta il
30 novembre 1943.
76
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
DOMENICA 3 OTTOBRE
Alle ore 08.00 ritrovo presso le
ex-Scuole di Loveno; salita verso
malga Largone; visita al sito
minerario; pranzo al sacco con
possibilità di gustare polenta con il
formaggio della malga il località
“Plà de l’Om”;
Alle ore 16.00 rientro da malga
Campo Lungo a Loveno.
Comune di Paisco Loveno
25050 Paisco Loveno (BS)
Via Nazionale, 21
Tel. 0364.636010
Fax 0364.636500
Cell. 3291637886
Sig. Diego Mora
Presidente Pro Loco
Il tracciato da percorrere è agevole;
si consiglia un abbigliamento da
trekking con mantellina per la
pioggia.
77
DEL BENE E DEL BELLO
PASPARDO
IL CASTAGNO E
LE INCISIONI RUPESTRI
Il castagno è una pianta che in passato è sempre
stata legata alla tradizione contadina popolare e che
ha costituito, soprattutto in zone di montagna o più in
generale in vallate alpine come la nostra, un sostegno
alimentare non indifferente. Il termine che veniva e
viene coniato per il castagno è infatti “l’albero del
pane”; i frutti ed i prodotti derivati (soprattutto farina di
castagne e castagne secche) hanno contribuito al
sostentamento delle famiglie agricole numerose in
tempi di scarsità di cibo, dovuto ad eventi legati ai
due conflitti mondiali come quelli che hanno
caratterizzato la prima metà del XX° secolo.
Nel 1996 la locale Amministrazione Comunale di
Paspardo ed un gruppo di appassionati di questo
settore, hanno dato vita al Consorzio della Castagna
di Valle Camonica. L’attività operativa che questi
svolge verte sul risanamento, il recupero e la
valorizzazione economico-produttiva dei castagneti
della Valle Camonica: la potatura risanante, di
conservazione e di sviluppo dei castagni, l’innesto di
varietà di notevole pregio e piantumazione di nuovi
soggetti innestati in vivaio, la raccolta, l’acquisto, la
selezione e la conservazione oltre alla trasformazione
delle castagne sono alcune delle varie attività che il
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Consorzio svolge. Dalla castagna, il prezioso frutto
delle piante di castagno, si diparte poi una filiera di
prodotti principalmente dolciari per il contenuto in
amido e zuccheri che questa possiede. Il comparto di
lavorazione delle castagne e di trasformazione in
derivati che il Consorzio ha sviluppato, è costituito da
un polo produttivo che annovera vaglio, essiccatoio,
sgusciatrice e mulino.
Il principale sito archeologico di Paspardo è quello
descritto con il nome di Plas conosciuto anche come
Capitello dei due Pini: su queste rocce si trovano
figure antropomorfe schematiche e mappe
topografiche; su una parete rocciosa verticale si
trovano un simbolo solare, pugnali, un cervo e due
alabarde che sono divenuti simbolo del Centro
Camuno di Studi Preistorici. Altro sito di particolare
interesse è la zona di Dos Sottolaiolo dove tra le
cinque rocce incise si scorgono diverse rose camune,
palette e coppelle, scene di caccia e di guerra
nonché il grande guerriero dell’altezza di 140 cm.
78
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 23
DOMENICA 24 OTTOBRE
Alle ore 09.30
ritrovo in P.zza Padre Marcolini, 13
Visita guidata a cura di
Sonia Martinazzoli
ore 10.00
partenza verso località “Plas” per la visita
alle rocce istoriate
ore 10.15
visita al “Capitello dei due Pini”
ore 11.00
visita “Dos Sottolaiolo”
Alle ore 12.00
pranzo libero con possibilità di
prenotazione presso l’agriturismo
Il Castagnolo Tel. 338.3067383
Alle ore 14.00
ritrovo in Piazza Padre Marcolini, 13
visita al polo produttivo del Consorzio
della Castagna di Valle Camonica con la
guida Germano Squaratti
Alle ore 15.00
termine visita Consorzio e possibilità, su
richiesta e a pagamento, di degustazione
caldarroste e prodotti del Consorzio.
Consorzio della castagna
di Valle Camonica SCFC
25050 Paspardo (BS)
P.le Padre Marcolini, 2
Tel. 0364.486010
Fax 0364.485000
Cell. 3402316479
Sig. Germano Squaratti
eventi
Festival della preistoria
Pag. 116
79
DEL BENE E DEL BELLO
PIAN
CAMUNO
ORATORIO DEI MORTI E
DEI DISCIPLINI
“Sono io la Morte che porta corona, io son di tutti voi Signora
e Padrona”: inizia così un lungo scritto che accompagna la
Danza Macabra di Pinzolo-Carisolo, ripresa tra l’altro in
musica da moderni autori. Il tema della Danza Macabra ha
le sue origini nel Basso Medioevo, in un clima sociale ed
economico appena devastato dalle epidemie di Peste che
portarono alla ribalta, prepotentemente, la Morte come unica
verità comune tanto al ricco quanto al povero e che
scatenarono nelle menti del volgo e dello studioso una sorta
di reazione frenetica che si potrebbe riassumere nella filosofia
del Carpe Diem, che se da una parte può essere dalla
Chiesa capita e proposta, dall’altra va contro i vari principi
morali, etici, e così via. Ecco allora che la Chiesa trova nel
registro emotivo della paura e del terrore un’arma efficace
per riportare le genti sulla retta via, ricordando loro sì la
caducità della vita ma anche premi e punizioni per coloro
che si attengono o meno ai dettami del clero.
Iconograficamente parlando, la Danza Macabra nasce
nell’Europa Centrale intorno al 1400 e da li si espande, sino
all’Italia del Nord (anche se vi sono esempi geograficamente
distanti da questo ideale confine). La rappresentazione vede
la Morte come uno scheletro con falce, talvolta (nel giudizio
e nel trionfo) con corona. La morte è sempre accanto ad un
vivente, che poteva essere un laico od un religioso, una
donna o un uomo, un vecchio o un bambino, proprio a
sottolineare la sua unicità e verità. Le persone potevano
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
essere accompagnate oppure violentemente “richiamate” da
questo scheletro, anche attraverso l’uso di cartigli al cui
interno vi era scritto un monito. La disposizione della
rappresentazione poteva essere lineare su un solo lato
(cappelle, cimiteri, etc) oppure disposta per contrapposizione
(i dipinti erano disposti a registri contrapposti, sui lati della
costruzione). Elemento comune, lo scheletro, le sue armi, i suoi
moniti. La Danza di Pian Camuno, recentemente restaurata, è
fuori da un contesto storico poiché risale alla seconda metà
del 1600, ma risponde comunque ai criteri classici. Così
come a noi è arrivata, essa presenta due affreschi tra loro
contrapposti (fisicamente, ma anche come tematica: in uno vi
è un eremita, nell’altro un ricco) sul perimetro interno della
costruzione definita come “Oratorio dei Morti o dei
Disciplini”, accanto ai quali troviamo scende di dannazione
figure di santi. Gli affreschi sono di mano assai semplice, nei
tratti e nel colore, e in quelli di Danza troviamo dei cartigli
dove la morte, a seconda dell’interlocutore, accompagna la
dipartita del protagonista con moniti piuttosto che con
“consolazioni”. Interessante il cartiglio dell’eremità, dove la
morte chiama a sé il religioso. “Vieni meco eremita, che
gionto è il fin di tua vita”. La parola “gionto” è la chiave di
lettura, un interessante indizio che ci dice come l’artista abbia
inserito una citazione colta (il termine esatto è “sonto”, Sono
Io) tratta da altre Danze, interpretando la scritta e tradendo le
sue origini.
80
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Al mattino visite guidate
riservate alle scuole su prenotazione
in Biblioteca
Dalle ore 14.30 alle ore 18.00
Visite guidate, ogni mezz'ora, al
raggiungimento di un gruppo
minimo di 5 persone.
Biblioteca di PianCamuno
Tel. 0364.593861
Comune di PianCamuno
Tel. 0364.593812-13
e-mail: info@comune.
piancamuno.bs.it
DOMENICA 3 OTTOBRE
Dalle 10.00 alle 12.00 e dalle ore
14.30 alle ore 18.00 Visite guidate,
ogni mezz'ora, al raggiungimento di
un gruppo minimo di 5 persone.
Nell’adiacente chiesa di S. Giulia,
nei giorni 2 - 3 ottobre sarà esposta
una mostra di quadri dell’artista
Fausto Bariselli
81
DEL BENE E DEL BELLO
PIANCOGNO
CHIESA DELLA
SS. ANNUNCIATA E LA
“NUOVA CANTINA
LETARI”
Sul crinale della montagna che sovrasta tutta la
bassa Vallecamonica sorge il complesso monastico
che dalla seconda metà del XV secolo, ovvero dalla
sua fondazione, ha dato il nome alla località:
l'Annunciata; in dialetto locale: "LA NOS-CIADA".
Attualmente è gestito dai frati cappuccini ed ospita
poco meno di una decina di frati che ne curano
l'aspetto religioso.
La sua costruzione, iniziata nel 1463 e terminata in
pochi decenni, era stata voluta dal Beato Amedeo
Menez de Sjlva e la dedicazione alla Annunciata è
evidenziata in quattro capitelli scolpiti presenti nel
chiostro maggiore dove compare oltre alla data,
1483, anche il nome del Papa, Sisto IV, che ne
autorizzò la richiesta. La località è oltremodo
celebre sia per la sua incantevole posizione dalla
quale si domina tutta la bassa Vallecamonica ed il
lago d'Iseo, sia per la ricchezza delle sue
espressioni artistiche ed architettoniche, sia per il
senso di pace e di quiete che il sito trasmette; ma in
particolare per la devozione che migliaia di fedeli
portano nei confronti del Beato Innocenzo da
Berzo. Al suo interno si possono ammirare alcuni
cicli di affreschi particolarmente pregiati, fra cui
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
emerge la vita di Gesù e la sua Passione della
parete divisoria attribuita alla scuola del Da Cemmo,
quelli del coro raffiguranti la storia di Maria dipinti
nel 1475 da Giovan Pietro da Cemmo.
Altri affreschi raffigurano scene di vita dei santi ed
altri temi religiosi e sono opere, fra gli altri, di:
Maestro di Bienno, Tura, Cossa, Lamberto Orazio
De Rossi.
La "Nuova Cantina Letari", in località l'Annunciata,
nasce nel 2008 sfruttando una sezione delle
vecchie gallerie del cotonificio Olcese scavate tra
la fine del 1800 e l'inizio del 1900.
La "Nuova Cantina Letari" è situata nei pressi del
Ristorante Miravalle e della duecentesca chiesa dei
Santi Cosma e Damiano edificata sui ruderi di un
fortino medioevale, e nelle vicinanze dell'antico
ingresso al convento dell'Annunciata risalente al
1400 circa.
82
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 9 OTTOBRE
DOMENICA 10 OTTOBRE
Visita, con prenotazione, alla quale
seguirà degustazione del vino
“Bianco dell’Annunciata”
IGT Vallecamonica
Walter Letari
Ristorante Miravalle
Tel. 0364.481785
Cell 335481785
eventi
SABATO 9 OTTOBRE
Chiesa dei Santi Cosma
e Damiano nelle vicinanze
Ristorante Miravalle
Ore 17.30
Concerto ad opera della
chitarrista
Serena Saloni
studente del Conservatorio
L. Marenzio
di Darfo Boario Terme
Pag. 102
83
DEL BENE E DEL BELLO
PISOGNE
IL CENTRO STORICO
Il nucleo più antico e ben conservato del paese è un
dedalo di vicoli con portici e palazzi signorili dalle
eleganti facciate. La Torre del Vescovo si conferma
come importante simbolo del paese, affacciata su
quella che per secoli è stata Piazza Mercato, luogo
di scambio commerciale dal Medioevo fino al 1600.
Fu eretta nel 1250 come affermazione del potere
ecclesiastico e costruita in pietra locale con conci
lavorati con cura e a bugne su tutti i lati. La torre è
visitabile al suo interno tramite una scala e il quarto
piano è occupato da una cella, detta Stanza del
Vescovo, dalle cui ampie finestre si gode una
stupenda vista a 360° su tutto il centro storico.
Da Piazza Mercato, salendo verso la parte alta del
paese, si incontra l’antica Pieve di Santa Maria in
Silvis, collocata su un dosso che domina, oltre al
paese, anche tutto l'alto Lago d'Iseo. Pur avendo
origini molto più antiche (è certamente l'edificio
cristiano più antico di Pisogne), fu ricostruita nel 1485,
come si legge sul portale in pietra simona della
facciata. Durante i lavori di restauro sono emersi
diversi livelli di pavimentazione, nonché un
monumento funerario romano della metà del
I secolo d.c. In occasione di quest’edizione
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
di Del Bene e del Bello apre le porte ai visitatori la
Villa Damioli, di proprietà privata, che occupa il lato
sud di Piazza Vescovo Corna Pellegrini, dove in
epoca medievale sorgeva il Castello. E’ composta da
diversi corpi di fabbrica che si sono aggiunti a partire
dal ‘700 fino al XX secolo. Attraverso un portale con
arco a tutto sesto in travertino degli inizia del ‘900 si
accede alle sue stanze: tutto il complesso interno si
apre su un vasto parco di particolare valore, il parco
comunale che faceva parte appunto della proprietà
Damioli oggi Galli. Con un’estensione di mq 17000 ,
risulta tuttora di grande interesse per la presenza di
alberi centenari e di rare essenze, tra cui una grande
varietà di conifere, alcune molto rare.
La Chiesa di Santa Maria della Neve, sorta nel XV
secolo alla periferia nord di Pisogne, è conosciuta per
essere uno dei più suggestivi esempi di pittura sacra
del ‘500. Uno stupendo ciclo di affreschi di Girolamo
Romanino decora interamente l’interno con le storie
della Passione di Gesu’ e una Crocifissione carica di
espressività posta in controfacciata.
84
DEL BENE E DEL BELLO
Foto Andrea Faustinelli
programma
info
SABATO 9 OTTOBRE
Ore 15.00 ritrovo presso la Chiesa
della Pieve, visita guidata
dell'interno con affreschi del
Da Cemmo e cripta medievale.
Visita del centro storico con le
piazze, la torre del vescovo, i portici
Settecenteschi, i palazzi signorili e le
porte d'accesso al Borgo.
Biblioteca comunale
Tel. 0364.880856
[email protected]
Ufficio turistico
Tel. 0364.880517
[email protected]
DOMENICA 10 OTTOBRE
Ore 15.00 ritrovo presso Villa
Damioli (vicino chiesa parrocchiale)
Visita guidata alla settecentesca
Villa e al parco
Visita guidata agli affreschi di
Girolamo Romanino in
Santa Maria della Neve.
85
DEL BENE E DEL BELLO
PONTE
DI LEGNO
I CICLI PITTORICI DELLA
VALLECAMONICA
CON LE OPERE DI
JOHANNES
DA VOLPINO
Johannes de Volpino, pittore esponente non
trascurabile per la decorazione di ambienti sacri di
una vasta area nel settentrione della penisola tra la
fine del ‘400 e gli inizi del ‘500, fu rappresentante
notevole di quella che gli storici dell’arte
chiamavano pittura “votiva” .
Autore di un vasto numero di affreschi nelle valli
bergamasche, transitò poi per la nostra Valle fino a
raggiungere il Trentino.
La tecnica del maestro di Volpino è molto realistica a
tratti addirittura aggressiva, di matrice popolare.
Possiamo trovare i suoi affreschi nell’abside della
chiesetta di S. Apollonio considerata una delle più
antiche della Valle, la cui struttura tipicamente
romanica viene fatta risalire al XI secolo.
La sua opera costituisce quindi l’attestazione, nella
nostra terra, seppur in ambito di “pittura minore” di
una originalità artistica che seppe farsi apprezzare e
valere ben al di fuori dei propri confini.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
86
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
DOMENICA 10 OTTOBRE
Ore 15.00
Visita guidata alla chiesa di
S. Apollonio con
l’architetto Lucia Morandini
Comune di Ponte di Legno
Piazzale Europa
25056 - Ponte di Legno (Bs)
Tel. 0364/929806
[email protected]
eventi
DOMENICA 10 OTTOBRE
Sala riunioni del centro sociale di Pezzo
Ore 9.00
Convegno
Le vie dell’arte medioevale nel Bacino
dell’Oglio
Plampezzo, punto nodale del percorso di
Giovanni da Volpino, ”missionario”
dell’arte popolare sebino-camuna in
Trentino e Veneto.
Giancarlo Maculotti
Le ragioni del Convegno:
Plampezzo e la chiesa di Santa Apollonia:
riconoscere la propria identità nel gran
fiume della storia, della memoria,
dell’arte.
Alberto Zaina
La riscoperta dell’arte medioevale nel
Bacino dell’Oglio.
Virtus Zallot
La chiesa di S. Apollonio e il romanico
in Valle Camonica
Roberta Bonomelli
La pittura tra Sebino e Valcamonica
prima del Da Cemmo
Alessandra Mazzucchelli
Nel suo luogo natale: gli affreschi di
Branico a Costa Volpino
Gabriele Foresti
La prima data: 1364 sugli affreschi di
Cambianica
Nicola Zanotti
Da Pezzo al Trentino
Fausta Piccoli
La missione si conclude nel
veronese: a Sommacampagna (1384) e
nuovi ritrovamenti nel Veneto
Ore 12.30
Domande del pubblico e conclusioni di
Francesca Stroppa, docente di Storia
dell’Arte medioevale all’Università di
Parma.
87
DEL BENE E DEL BELLO
PRESTINE
IL COSTUME POPOLARE
CAMUNO,
IL SANTUARIO DELLA
B.V. DELLA
CONSOLAZIONE
E IL CATASTO
LOMBARDO VENETO
DELL’ANNO 1853
A seguito di un incarico per una ricerca storico–
scientifica di Prestine, viene alla luce un importante
documento, si tratta del Libro Monte di Pietà di
Prestine dal 1644 al 1691. Il documento è l’elenco
dei beni impegnati dalla popolazione, che stava
vivendo un periodo difficile a seguito dell’alluvione
del 1634 per avere denaro da svolgere le proprie
attività. La dettagliata descrizione anche di vestiti e
panni ha permesso la realizzazione del costume
maschile e femminile del XVII secolo.
Attivando una collaborazione con l’Accademia
delle Belle Arti di Brera di Milano, attraverso la
Prof.ssa Miretta Tovini sono state istituite due tesi di
laurea sul Costume Popolare Camuno.
Il risultato è così la ricostruzione, con fedele
documentazione di tutte le fasi lavorative, degli abiti
che i nostri antenati indossavano, utilizzando per la
loro realizzazione i materiali raccolti sul territorio:
lana, canapa, lino, seta, colori naturali derivanti
dalle piante esistenti.
I Costumi, presentati il 5 gennaio 2007 durante la
manifestazione Gabinot di Prestine, sono stati esposti
presso varie manifestazioni camune e hanno
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
rappresentato le Accademie delle Belle Arti di tutta
Italia all’undicesima edizione della “Quadriennale
Esibizione Internazionale di Scenografia e di
Architettura Teatrale” svoltasi a Praga dal 14 al
24 Giugno 2007.
Il Santuario della Beata Vergine della Consolazione.
Costruito a partire dal 1475 con affreschi attribuiti a
Giovan Pietro da Cemmo e alla sua scuola si
inserisce nel panorama dei Santuari della
ValGrigna. Ampliato nel corso dei secoli, il
Santuario assunse la funzione di Parrocchiale dopo
l’alluvione del 1634. Gli affreschi del XV secolo
furono ricoperti da calce probabilmente usata per
arginare la diffusione dell’epidemia di peste del XVII
secolo e solo nel 1950, durante gli interventi di
ristrutturazione, tornarono alla luce.
88
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
DOMENICA 10 OTTOBRE
Dalle ore 14.00 alle ore 20.00
visita al Santuario con spiegazione
degli affreschi e storia della sua
realizzazione attraverso pannelli
esplicativi.
All’interno del Santuario sarà inoltre
possibile conoscere il Costume
popolare camuno con spiegazione
della realizzazione e della ricerca
attraverso pannelli esplicativi.
Comune di Prestine
Tel. 0364.40108
[email protected]
89
DEL BENE E DEL BELLO
SAVIORE
DELL’ADAMELLO
CAPPELLA VOTIVA
“MORCC DE TÖLE”
E CALCHERA VECCHIA
DI TOLLE
E' certamente la santella più grande e conosciuta
della zona. Fu costruita nella prima meta' dell’800
per ricordare la tragica morte di cinque giovani di
Valle che andavano per “isìga” sopra i monti della
malga Tolle, rimasti purtroppo travolti e sepolti in
località Bronze sotto una valanga il 24 aprile 1804.
E' posta in posizione panoramica e nell'ultimo
decennio e' stata ristrutturata da parte del locale
Gruppo Alpini in collaborazione con la Civica
Amministrazione comunale ed i volontari, nella parte
antistante, con adeguato livellamento del terreno e
posa di bei pilastri in granito. Il tutto si inserisce
perfettamente nell'incantevole ambiente alpestre
circostante. Nel 2004 e' stato celebrato il
duecentenario della tragedia, con una S. Messa
solenne in loco e posa di una piccola targa ricordo.
E' sempre stata oggetto di particolare devozione da
parte dei valligiani e meta continua da parte di
passanti e turisti.
Appena due tornanti dopo la santella dei morti e'
ancora visibile, nella sua parte restante, la vecchia
Calchera de Töle” che serviva per ricavare la calce
nel 1900.
Questa “calchera” fu costruita nel 1918 circa e
rimase in attivita' fino al 1938/39 circa, cosi'
come viene ricordato dai piu' anziani del paese.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Trattasi di costruzione circolare (diametro m 3) di cui
e' visibile attualmente solo la parte superiore.
Il procedimento per ricavare la calce o calcina era il
seguente : la parte inferiore della struttura veniva
utilizzata per il fuoco che doveva essere alimentato
continuativamente per una settimana giorno e notte
dagli addetti. Nella parte mediana venivano prima
sistemati, a volta, i sassi destinati alla cottura.
Erano usate solo pietre di marmo non maturo del
vicino Corno di Lendeno e non “scàia” o granito
normale. Tutto lo strato sassoso veniva infine
ricoperto con 20 cm. circa di terra e sabbia “de
l'oi”. Al termine del periodo di cottura veniva tolta la
terra e le pietre sottostanti si afflosciavano a basso
in tanti pezzi di calce bianchissima che veniva poi
usata da chi ovviamente aveva partecipato
all’attività della calchera o venduta a terzi per
tutti i lavori edilizi.
90
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2
E DOMENICA 3 OTTOBRE
Visite libere nella zona
Contattare il
sig. Tiberti Giovanni
per eventuali visite guidate
Tel. 0364.634223
Comune di Saviore
dell'Adamello
25050 Saviore
dell’Adamello (BS)
Via San Marco, 19
Tel. 0364.634131-638100
Fax 0364.634669
www.comune.
savioredelladamello.bs.it
info@comune.
saviore-delladamello.bs.it
91
DEL BENE E DEL BELLO
SELLERO
LE MINIERE
DI CARONA
Il sito minerario di Carona è di proprietà del
Comune di Sellero ed era formato da una miniera
detta "Madre" e da altre miniere dette "Azzurra",
"Bianca" e "Rossa” . Le strutture di soprassuolo si
trovano ad un’altitudine di m 800 s.l.m. a nord-ovest
dell’abitato di Sellero e sono raggiungibili attraverso
una strada silvo-pastorale che dalla frazione di
Novelle si inerpica con andamento sinuoso per
circa Km 3 sino a raggiungere la località “Marsa”.
Recentemente l’Amministrazione comunale di Sellero
ha provveduto alla sistemazione della suddetta
strada che ora appare completamente pavimentata
mantenendo tuttavia una sezione molto ridotta che,
di fatto, non consente il traffico contemporaneo nei
due sensi di marcia.
Dalla località “Marsa” posta a quota 730 m s.l.m.
si diparte una mulattiera che con tragitto di circa 20
minuti a piedi consente di raggiungere il piazzale sul
quale si affacciano i ruderi di tre fabbricati: il primo
precedentemente adibito a magazzino e ufficio, il
secondo che risultava essere la casa del custode e
infine il terzo che era usato come cabina elettrica e
magazzino.
Il sito minerario di Carona ha origini antiche, ma
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
l’ultimo e più intensivo sfruttamento ebbe luogo nei
primi tre decenni del 1900 e precisamente dal 1908
al 1929 per l’estrazione, cui vanno aggiunti circa tre
anni per lo smaltimento delle scorte; la costruzione
dei fabbricati risale ai primi anni del 1900 quando
vennero effettuate le opere preparatorie per
l’estrazione del minerale.
Nel 1932 l’attività mineraria venne a cessare del
tutto e da allora il sito risulta abbandonato.
Il minerale veniva scavato praticando buchi nella
roccia grazie lavoro dei minatori (mineur) e degli
artificieri (fughì) che posavano l'esplosivo e si
occupavano di farlo brillare. Gli operai lavoravano
su turni di 8 ore ciascuno.
92
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2
DOMENICA 3 OTTOBRE
Visite libere nella zona
Per visite guidate contattare
il Sig. Bressanelli G.Luca
Vice Sindaco
Cell. 3283393114
Comune di Sellero
25050 Sellero (BS)
P.zza Donatori di sangue, 1
Tel. 0364.637009
Fax 0364.637207
Cell. 3283393114
Sig. Bressanelli G.Luca
ViceSindaco
www.comune.sellero.bs.it
[email protected]
93
DEL BENE E DEL BELLO
SONICO
CHIESA DI
SAN LORENZO
GARDA
La Chiesa di San Lorenzo si trova nel territorio del
Comune di Sonico, nella frazione di Garda.
L'edificio si affaccia da un terrapieno ricavato nella
roccia ai margini di Garda, in posizione dominante
la valle, spettacolare la vista che si gode da lassù!
Non si deve dimenticare, inoltre, nella
determinazione della posizione della chiesetta,
l’incontro di una serie di strade che conducevano
verso le diverse parti della Valcamonica e anche
verso le montagne. La sua costruzione in questo
punto “strategico” era un riconoscimento
dell’importanza che Garda aveva nella prima parte
del Medioevo. La chiesa è orientata ad est e
presenta una poderosa torre campanaria.
Si presenta divisa in due navate, con un ampio
presbiterio rettangolare. Tracce della struttura
romanica sono visibili nella parte inferiore della
facciata e nel fianco meridionale. Una incisione alla
destra del portale sembrerebbe datarla al 1159.
A metà del XII secolo doveva essere una struttura ad
aula singola, quasi certamente conclusa da
un'abside semicircolare. Nel seicento subisce una
profonda ristrutturazione con l'aggiunta della
seconda navata, e del campanile, forse in
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
sostituzione della torre precedente. Nel corso del
novecento l'altare marmoreo viene trasferito in Santa
Maria Nascente, la chiesa che ne prende anche il
posto di parrocchiale, pur dipendendo comunque
dalla Pieve di Edolo. Adiacente alla chiesetta
sorgeva in origine un convento utilizzato dalle suore
per i ritiri spirituali, ora, ristrutturato e riadattato,
ospita un albergo-ristorante.
94
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
DOMENICA 3 OTTOBRE
Ore 9.30 S. Messa in
San Lorenzo a Garda per la
Madonna di Ottobre
Ore 15.00 Visita della chiesa di
San Lorenzo con il pittore
Pierangelo Benetollo
Al termine della visita seguirà
castagnata e merenda per tutti.
Assessore Fanetti Katia
Cell. 3292324267
eventi
Festival della preistoria
Pag. 116
95
DEL BENE E DEL BELLO
TEMÙ
CHIESETTA DI
SANTA GIULIA
A 1860 metri di altezza, alle falde degli speroni di
Casola e Castablo, nel gruppo del Salimmo sorge
l’antica chiesetta di Santa Giulia, il ricordo della sua
costruzione è uscito dalla memoria degli uomini e
non rimane nemmeno nelle carte ingiallite degli
archivi. La gente della zona però si è sempre tenuta
stretta alla tradizione, richiamata dal mistero di
alcune certezze. La festa di Santa Giulia
(che si tiene ogni anno il 16 Agosto) nacque
sicuramente con la chiesetta la quale, già nella
prima metà del Cinquecento,era cadente. Il popolo
cerca,di solito, nei propri santuari una “leggenda”
di fondazione, oppure ne vede le origini in qualche
avvenimento straordinario per lo più dovuto a
pubbliche calamità ,se non si tratta di una continuità
santuariale della preistoria. La nostra chiesetta, che
ha l’aspetto di una baita in mezzo al bosco,la si può
ipotizzare legata a un organismo ecclesiastico che
ebbe in alta Valle influenza economica e religiosa.
La sua fondazione è da collegarsi con il monastero
di San Salvatore a Brescia, istituito nel 753 ai piedi
del castello. Uno dei più antichi documenti che
ricordano la chiesetta di Santa Giulia risale all’8
novembre 1312. E’ un investitura a Zalamegna di
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Dalegno dei fondi pertinenti e spettanti alla chiesa
di Santa Giulia di Dalegno. Nel 1951 venne
travolta da una valanga. La tenacia di un prete
montanaro, don Gianni Donati di Pontagna e l’aiuto
dei suoi parrocchiani, con diversi interventi, nel
1953 nel 1955 e nel 1963, la riportarono al
primitivo splendore.
Tratto dal libro: “Malghe e alpeggi dell’Alta
Valcamonica” di Dino Marino Tognali.
96
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE 2010
Dalle ore 09.00 alle ore 18.00
Visita libera
Pro loco Temu’
Tel. 0364.94152
[email protected]
DOMENICA 3 OTTOBRE 2010
Dalle ore 09.00 alle ore 18.00
Visita libera
eventi
DOMENICA 3 OTTOBRE
Una domenica al Museo
Apertura con ingresso libero
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
dalle ore 14.30 alle ore 17.00
Pag. 104
97
DEL BENE E DEL BELLO
VEZZA
D’OGLIO
CHIESA PARROCCHIALE
DI S. MARTINO
La Chiesa, dedicata al Vescovo Martino di Tours,
ha origini presumibilmente medievali proprio per la
sua intitolazione. Ampliata sul finire del Cinquecento,
la struttura, grandiosa nei suoi volumi e solenne nella
prospettiva, venne interamente ricostruita nella
seconda metà del settecento. All’esterno, sopra il
cinquecentesco portale una lunetta reca l’affresco
con la decollazione di San Giovanni Battista ad
opera dell’ architetto Stefano Fagottino
(1534-1598). Importanti gli autori di fama nazionale
che impreziosiscono la chiesa di affreschi, tele e
soase lignee. All’interno, nella volta compaiono
affreschi con le storie di San Martino eseguite nel
1896 da Cesare Bertolotti. A sinistra, sopra il
Battistero in marmo bianco di Vezza d’Oglio è
esposta una tela raffigurante la Santissima Trinità con
Madonna e Santi attribuita a Palma il Giovane.
Ancora lo Sposalizio della Vergine riferita al Cossali
che insieme allo splendido organo settecentesco ed
un immagine con la Madonna e Sant’Antonio di
Padova arricchiscono il lato sinistro della
parrocchiale. Nel Presbiterio, ai lati, si possono
ammirare due amabili e grandi tele seicentesche
dell’ artista camuno Giacomo Borni detto Bate,
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
rispettivamente con San Martino e San Giorgio.
L’opera plastica di gran lunga più importante è
l’imponente e fastosa soasa lignea dell’altare
maggiore a due ordini architettonici sovrapposti,
assegnata alla scuola dell’edolese Giovanni
Domenico Ramus, in particolare al valtellinese
Giovanni Battista Zotti (inizi del secolo XVIII).
Il ricchissimo apparato è assai folto di statue con
numerosi Angeli, festoni di frutta, motivi floreali e
ornati vari. Il settecentesco altare maggiore in
marmo (1775), è pregevole lavoro dei celebri
scultori Fantoni di Rovetta, autori anche di un paio
di Angeli.
98
DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Dalle ore 10.00 alle ore 11.00
visita guidata alla chiesa
Pro-loco di Vezza d’Oglio
Tel. 0364.76131
DOMENICA 3 OTTOBRE
Dalle ore 15.00 alle ore 16.00
visita guidata alla chiesa
Comune di Vezza d’Oglio
Tel. 0364.779610
99
DEL BENE E DEL BELLO
VIONE
CAVA DEL MARMO E
OSSERVATORIO
FAUNISTICO
VALLE DI CANE’
Posta a nord della frazione di Canè si trova
l’omonima valle di origine glaciale, la cui area fa
parte del comprensorio del Parco Nazionale dello
Stelvio. Famosa per i suo paesaggi incontaminati e
per la sua natura selvaggia, è solcata dalle
spumeggianti acque del torrente Fiumeclo.
La sua fauna è molto variegata, infatti sono presenti
cervi, camosci, caprioli, stambecchi per quanto
riguarda i grossi mammiferi. In rappresentanza dei
mammiferi di modeste dimensioni si possono invece
trovare la marmotta, l’ermellino, gli scoiattoli rossi e
bruni, il tasso, la volpe e la lepre alpina. Anche il
cielo sopra la valle è densamente popolato: falchi,
picchi, galli cedroni, corvidi, oltre alle aquile che
nidificano tra le vette marmoree. Tutt’intorno
predominano fitti boschi di conifere, con prevalenza
di larici e abeti. I prati sono rivestiti da varie
centinaia di specie di fiori: azalee alpine,
rododendri, linnee, camedri alpini, botton d'oro,
genziane ecc.
La Valle di Canè era nota in passato anche per la
cava del marmo, posta sul versante orografico
destro, ad una quota di circa 1800 m di altitudine.
Veniva estratto il “christall”, un marmo di insuperabile
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
candore; l’eccezionale compattezza e durezza si
staccava nettamente dai normali marmi bianchi in
uso, per la particolare cristallizzazione e per la
peculiare bellezza del fondo. La storia della cava
inizia nel 1899 con la prima concessione
all’escavazione del materiale lapideo e si conclude
nel 1964 per problemi dovuti alla sicurezza del sito
stesso. Attualmente, della vecchia cava si possono
vedere solo le perforazioni e le gallerie di
penetrazione. Le baracche, un tempo utilizzate
come alloggio per gli operai, sono state
recentemente ricostruite ed è in fase di
completamento la loro trasformazione in
osservatorio faunistico.
Il posto è raggiungibile solo a piedi.
100 DEL BENE E DEL BELLO
programma
info
SABATO 2 OTTOBRE
Visite previa prenotazione
dalle ore 14.00 alle ore 17.00
Ritrovo presso la casetta del
Parco dello Stelvio in località
Cortabona.
Comune di Vione
Sig.re Luisella e Angela
Tel. 0364.94131
Sembinelli Giancarlo
Cell. 3497181699
DOMENICA 3 OTTOBRE
Visite previa prenotazione
dalle ore 14.00 alle ore 17.00
Ritrovo presso la casetta del
Parco dello Stelvio in località
Cortabona.
eventi
DOMENICA 3 OTTOBRE
Una domenica al Museo
Apertura con ingresso libero
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
dalle ore 14.30 alle ore 17.00
Pag. 104
101 DEL BENE E DEL BELLO
I concerti del ABene
e del Bello
cura degli studenti del Conservatorio “L.Marenzio” di Darfo Boario Terme
EDOLO
SABATO
2 OTTOBRE
Alle ore 21.00
Chiesa Parrocchiale di
S.Maria Nascente
Concerto di
apertura
Ensemble barocco “L.
Marenzio”
<Il barocco italiano>
Componenti:
Violini primi:
Silvia Maffeis,
Paolo Artina
Violini secondi:
Daniela Sangalli,
Andrea Maffolini
Viole:
Elena Gelmi,
Francesca Moreschi
Violoncelli:
Giulio Richini,
Davide Maffolini
Contrabbasso:
Sabrina Andreoli
Programma di sala:
A.Vivaldi - Concerto in
sol maggiore
A.Corelli
Concerto grosso IV
op.6
A.Vivaldi - Concerto in
sol maggiore
“La Rustica”
A.Vivaldi - Sinfonia n.3
in sol maggiore
J.Pachelbel Canone in re
maggiore
PIANCOGNO
SABATO
9 OTTOBRE
Alle ore 17.30
Chiesa dei Santi Cosma
e Damiano
<La chitarra
attraverso i secoli>
Concerto ad opera
della giovane
chitarrista
Serena Saloni
Nata a Pisogne
(Brescia) nel 1997, ha
iniziato lo studio della
chitarra classica con il
maestro
Girolamo Cocchi.
Dall’anno
accademico 2007/08
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
frequenta il
Conservatorio di Darfo
Boario Terme (BS) nella
classe del maestro
Bruno Giuffredi. Nel
2008 ha vinto il primo
premio al V concorso
europeo di chitarra
classica “città di
Gorizia”, il primo
premio assoluto al XIV
concorso nazionale
“Giulio Rospigliosi” di
Lamporecchio (PT),
il primo premio al
concorso “Rovere
d’oro” di
San Bartolomeo Mare
(IM) e il primo premio
al concorso “Rocco
Peruggini” di
Locate Triulzi (MI).
Nel marzo 2010 è
risultata prima assoluta
al Concorso di
esecuzione strumentale
“Città di Rho” e
recentemente ha vinto
il primo premio
assoluto, votazione
10/10 e menzione, al
VII concorso “Arte a sei
corde” Carpi. Vincitrice
del premio “Marenzio”
(2010) indetto dal
Conservatorio di
Brescia come miglior
alunna degli istituti di
Brescia e sezione
staccata di Darfo
102 DEL BENE E DEL BELLO
Boario Terme. Come
giovane promessa del
mondo chitarristico
Serena è stata
invitata presso la RAI
per una trasmissione
televisiva, e al XIV
convegno
Internazionale
chitarristico di
Alessandria.
Serena, suona con una
chitarra costruita da
Fabio Zontini nel 2008
ispirata a
Pietro Gallinotti.
Programma di sala:
David Kellner (16701748) Fantasia in
La maggiore
Fernando Sor (17781839) Introduzione
tema e variazioni sul
flauto magico op. 9
Mario Castelnuovo Tedesco (1781-1829)
Tarantella
Eduardo Sainz de la
Maza (1903-1982)
Homenaje a
Toulouse-Lautrec
Johann Kaspar Mertz
(1806-1856)
Tarantella op. 13
CEVO
SABATO
23 OTTOBRE
Alle ore 21.00
Auditorium presso
Chalet Pineta
Arie d’opera tra
‘700 e ‘800
<Il bel canto
strumentale>
Bianca Morlini,
Soprano
Giorgio Valerio,
Baritono
Quartetto d’archi
del Conservatorio
Violino primo:
Silvia Maffeis
Violino secondo:
Andrea Maffolini
Viola:
Francesca Moreschi
Violoncello:
Giulio Richini
Programma di sala:
W.A. Mozart
Don Giovanni
"Serenata"
W.A. Mozart
Le Nozze di Figaro
"Voi che sapete"
W.A. Mozart
Il Flauto magico
"PapaghenoPapaghena"
J. Pachelbel
Canone in re maggiore
G. Donizetti
Don Pasquale "Bella
siccome un angelo"
G. Donizetti
L'Elisir d'Amore
"Prendi per me
sei libero"
J. S. Bach
Aria sulla IV corda
G. Rossini
Il barbiere di Siviglia
"Largo al Factotum"
W.A. Mozart
Don Giovanni
"La ci darem
la mano"
G. Pergolesi
La Serva Padrona
"Lo conosco"
103 DEL BENE E DEL BELLO
Una domenica
al museo
Nei musei è condensata ed esposta la cultura
materiale della Valle vi sono macchine, strumenti,
utensili, suppellettili, giochi in attesa d’essere
scoperti. Nei nostri musei si dà l’occasione di
cogliere il territorio in flagrante e in sintesi a
partire da una sola chiave di lettura: la memoria
storica e artistica di un territorio a Breno, la
produzione di energia idroelettrica a Cedegolo,
la lavorazione del ferro a Bienno e Malegno, il
vivere quotidiano, a Cerveno, Ossimo Superiore
e Lozio, un’economia chiusa di sussistenza a
Vione, l’illustre ed esemplare vita di un scienziato
valligiano a Corteno Golgi, le condizione
estreme di un conflitto bellico a Temù.
Si tratta in una giornata d’ottobre di spingersi
oltre la soglia del museo, poiché appena dentro,
le cose in collezione non aspettano altro che
essere accarezzate per raccontare la loro storia, le
macchine vogliono tornare a funzionare e gli
strumenti fingersi animati.
E noi, ci potremmo anche emozionare.
3 OTTOBRE MUSEI APERTI VISITE GUIDATE E LABORATORI
MUSEI di VALLE CAMONICA
SISTEMA DEI MUSEI DI
VALLE CAMONICA
www.museidivalle
camonica.it
P.zza Tassara, 3
Breno (Brescia)
Tel. 0364.324011
distrettoculturale@
cmvallecamonica.bs.it
MUSIL
Museo Dell'energia
Idroelettrica di Valcamonica
via Roma, 48
Cedegolo (Brescia)
Tel. 030.3750663
Fax 030.2404554
[email protected]
Ramponi G. Mario
cell. 3202465448
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
MUSEO
ETNOGRAFICO
“’L ZUF – ALTA
VALLE CAMONICA”
Via Dr. Italo Tognali n. 1
Vione (Brescia)
Tel. 0364.94131
Fax 0364.948528
[email protected]
Maestro Tognali
Dino Marino
Tel. 0364.94346
MUSEO
ETNOGRAFICO DEL
FERRO, DELLE ARTI E
TRADIZIONI POPOLARI
DI BIENNO
Via Artigiani, 15
Bienno (Brescia)
Tel. Fax 0364.300307
[email protected]
104 DEL BENE E DEL BELLO
MUSEO
CAMUNO
Via Garibaldi - 25043
Breno (Brescia)
Tel. 0364.324099
Fax 0364.324098
camus@cmvallecamonica
.bs.it
MUSEO
CAMILLO GOLGI
Via Brescia n°1
Corteno Golgi
(Brescia)
Giovanni Moranda
Cell. 3403602512
conservatore@museo
golgi.it
MUSEO
ETNOGRAFICO
OSSIMO IERI
Via Marconi, 1
Ossimo Superiore
(Brescia)
Tel. 0364.310344
[email protected]
CASA MUSEO
DI CERVENO
Vicolo Sonvico
Cerveno (Brescia)
Tel. 0364.434012
Fax. 0364.434644
[email protected]
.bs.it
Sara Bassi
(conservatrice)
Cell. 3485646252
MUSEO DELLA
GUERRA BIANCA
via Adamello, 1
25050 Temù (Brescia)
Walter Belotti
Cell. 3346487127
Tel. 0364.94617
info@museoguerra
bianca.it
MUSEO "LE FUDINE"
DI MALEGNO
Via S. Antonio
Malegno (Brescia)
Tel. 0364.344485
e-mail
[email protected].
bs.it
Nives Pezzoni
Cell. 3282748657
CASA MUSEO
DI LOZIO
Via S. Paolo
25040 Villa di Lozio
(Brescia)
Tel. 0364.494010
Giacomo Cucchini
Cell. 3331043013
105 DEL BENE E DEL BELLO
La cultura dei musei:
scienza, tecnica, territorio
PREMIO LUIGI MICHELETTI CELEBRAZIONE DEL XV ANNIVERSARIO:
museo
dell’industria
e del lavoro
musil
CEDEGOLO Interventi di:
MUSIL
1 OTTOBRE Giorgio Azzoni,
Ore 16.30 Responsabile culturale del Museo
I musei della
scienza e
della tecnica
come
laboratori
didattici
dell’Energia Idroelettrica di Cedegolo
Patrizia Cerutti, Responsabile dei
programmi educativi del Museo Nazionale
della Scienza e della Tecnologia
“L. da Vinci” di Milano
Fiorenzo Galli, Direttore Generale del
Museo Nazionale della Scienza e della
Tecnologia “L. Da Vinci” di Milano
Giuliana Sandrone,
Università degli Studi di Bergamo, CQIACentro per la Qualità dell’Insegnamento e
dell’Apprendimento
Francesca Vannozzi, Presidente SIMUS –
Sistema Museale Universitario Senese
BRENO
Palazzo della
Cultura
Sala delle
conferenze
2 OTTOBRE
Ore 9.00
Nuovi musei
della scienza,
della tecnica
e del lavoro:
esperienze
europee a
confronto
Per informazioni rivolgersi a: fondazionemusil - Via Cairoli 9 - 25122 Brescia (Italia)
Tel. 030 37 50 663- Fax: 030 24 04 554 - [email protected] - http://www.musil.bs.it
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
In collaborazione con il
Distretto Culturale di
Valle Camonica e con
MusIL - Museo
dell’Energia
Idroelettrica, Cedegolo
ore 9.00
Saluti delle Autorità
Sandro Fontana,
Presidente della
Fondazione Luigi
Micheletti, Brescia
Simona Ferrarini,
Presidente
del Distretto Culturale
di Valle Camonica
Andrea Pedrali,
Sindaco di Cedegolo
Relazioni di:
Paolo Galluzzi, Direttore del Museo
Galileo. Istituto e Museo di Storia
della Scienza, Firenze
Paolo Mazzarello, Presidente del
Sistema Museale dell’Università di
Pavia e Direttore Scientifico del
Museo Camillo Golgi,
Corteno Golgi
Wolfgang Müller-Kuhlmann, Vice
Direttore del DASA-Deutsche
Arbeitsschutzaustellung, Dortmund,
Målfrid Snørteland, Direttore del
Jærmuseet Vitengarden, Nærbø,
Norge
Emi Turull Pibernat, Direttore del
Museu Agbar de les Aigües,
Cornellà de Llobregat, España
Coordina Elena Turetti,
Responsabile Sistema “Musei di
Valle Camonica”
106 DEL BENE E DEL BELLO
LE ARCHITETTURE DELLA MODERNITÀ. EGIDIO DABBENI E I CENTO
ANNI DELLA CENTRALE IDROELETTRICA DI CEDEGOLO
museo
dell’industria
e del lavoro
musil
CEDEGOLO Apertura lavori
MUSIL Mimmo Franzinelli,
9 OTTOBRE storico, Fondazione MusIL
Ore 15.00
Presiede
Maria Antonietta Crippa,
Politecnico di Milano
Interventi di:
Antonio Rapaggi,
studioso di storia
dell’architettura
Egidio Dabbeni:
creatività e mestiere di un
grande professionista
Emilio Chirone,
Facoltà di Ingegneria,
Università degli Studi di
Brescia
Agli inizi del calcestruzzo
armato in Italia
Cinzia Arzu,
dottoranda Università di
Bergamo
Origini e sviluppi del sistema
idroelettrico di Valle Camonica
Giorgio Azzoni,
Responsabile culturale Museo
dell’energia idroelettrica di
Cedegolo
Egidio Dabbeni: aspetti di
architettura industriale fra
tradizione e modernità
Claudio Gasparotti,
progettista del Museo
dell’energia idroelettrica di
Cedegolo
L’ex Centrale SEB e il progetto
di Museo dell’energia
Conclusioni di
Maria Antonietta Crippa
GIUSEPPE ZANARDELLI:
UN BRESCIANO E LA NAZIONE DA COSTRUIRE
BRENO
Palazzo
della Cultura
16 OTTOBRE
Ore 9.30
Il Circolo Culturale Ghislandi
in collaborazione con il
Comune di Breno e la
Comunità Montana di Valle
Camonica presenta il
convegno e l’inaugurazione
della mostra
Giuseppe Zanardelli:
un bresciano e la nazione
da costruire
Interverranno la prof.ssa
Franca Avancini Pezzotti,
l’avv. Alessandro Bertoli
e l’on. Paolo Corsini
La mostra è stata curata dalla
Fondazione San Pietro in
Lamosa ONLUS di Provaglio
d’Iseo. Con il contributo del
Gruppo Valle Camonica
Servizi.
107 DEL BENE E DEL BELLO
Culture in movimento
saperi
natura
ritualità
spettacolo
oralità
L’esposizione itinerante CULTURE IN
MOVIMENTO, curata da Renata Meazza
dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS)
della Regione Lombardia, mette in scena un
viaggio, visivo e sonoro, alla scoperta dei beni
immateriali in Lombardia.
Arti e saperi, narrazioni e rituali delle realtà locali
in un itinerario lungo più di un anno.
Il patrimonio immateriale è espressione della
diversità culturale, vive nelle comunità, tra i
gruppi e i singoli individui. Il territorio, le
conoscenze dei luoghi e degli eventi
naturali, le storie, i canti e le musiche, il cibo o gli
abiti indossati in speciali occasioni festive,
la lingua, i saperi manuali e il loro collegamento
alle caratteristiche produttive e culturali di
Lombardia, attraverso le fonti documentarie, i
fondi fotografici, le indagini registrate e filmate,
acquisite dalle ricerche sul campo condotte
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
dall’Archivio di Etnografia e Storia Sociale della
Regione Lombardia a partire dagli anni Settanta
del secolo scorso, saranno in mostra per
rendere omaggio alla ricchezza e molteplicità
espressiva delle eredità immateriali della Regione
Lombardia.
CULTURE IN MOVIMENTO è un progetto
a cura di AESS Archivio di Etnografia e
Storia Sociale - Regione Lombardia
in collaborazione con Fondazione Mazzotta e
LEAV - Università degli Studi Milano
col contributo di Fondazione Cariplo
www.aess.regione.lombardia.it/cim
108 DEL BENE E DEL BELLO
MUSEO “LE FUDINE” DI MALEGNO
10 OTTOBRE 2010
14 NOVEMBRE 2010
Seguirà aperitivo in compagnia
della fisarmonica di Marco Davide.
ORARIO DI VISITA
Sabato dalle 15 alle 18
Domenica dalle 15 alle 18 dalle 20 alle 22
Visite guidate per le scuole su prenotazione
Tel. 0364.344485
10 OTTOBRE 2010
Ore 17.00 Inaugurazione mostra
109 DEL BENE E DEL BELLO
3 OTTOBRE
CAPO DI PONTE
Cittadella
della Cultura
UNA NUOVA VALLE CAMONICA - Manca poco: “Tam Tam” sta arrivando.
La nuova rivista del Distretto Culturale di Valle Camonica è ormai confezionata; la redazione sta definendo i dettagli e lucidando
la griglia di partenza. Si tratta di un’importante iniziativa editoriale, che diventerà un crocevia di sguardi e di esperienze
riguardanti i progetti del Distretto Culturale, il territorio circostante e la gente che lo anima, i giudizi e le voci esterne di nomi
prestigiosi della cultura nazionale che si misurano con le questioni più calde della vita valligiana.
Presentazione della
nuova rivista del
Distretto Culturale
di Valle Camonica
CONTAMINAZIONI E LINGUAGGI - Saranno 68 pagine all’insegna dello scambio di idee e contaminazioni tra le arti e i saperi,
individuando come sorgente la tradizione e l’identità del territorio per arrivare fino ad oggi, attualizzandone i contenuti e le
forme all’insegna della sperimentazione e del linguaggio giovanile. In questo senso, il “Tam Tam” del titolo è soprattutto il
secolare battito pulsante dei magli animati dai maestri del ferro, che sembra trasformarsi idealmente in un battito elettronico dei
nostri giorni: un battito che esprime tutta la vitalità della Valle Camonica e di chi la popola. La rivista, che avrà una cadenza
semestrale, mostrerà alle associazioni e ai cittadini le iniziative e le possibilità create dal Distretto Culturale, con un occhio rivolto
verso ciò che è stato fatto e l’altro proiettato verso le sfide del futuro. Accanto al lavoro giornalistico e narrativo dei ragazzi del
Laboratorio Permanente di Comunicazione, saranno i diversi linguaggi dell’arte e della comunicazione a raccontare la
Valle Camonica: la fotografia, la pittura, la grafica e il cinema saranno gli strumenti utilizzati per restituire il dinamismo di un
territorio e per rielaborarlo in chiave moderna, creando nuovi spazi di riflessione e di lavoro creativo “on stage”.
UNA SERATA APRE LE DANZE - Il 3 ottobre Tam Tam sarà presentato al pubblico, in un appuntamento con ospiti a sorpresa
inserito all’interno della tradizionale manifestazione “Del Bene e del Bello”. Sarà l’occasione per svelare i nuovi contenuti di una
Valle Camonica attiva e vivace, ormai abbastanza matura per guardarsi dentro e per guardare oltre i confini fisici del territorio con
uno spirito di crescita e di miglioramento. Che il Tam Tam abbia inizio!
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
110 DEL BENE E DEL BELLO
“PerI linguaggi
filo e per
segno”
della comunicazione
Domenica 3 ottobre, ore 16.00 Presentazione al pubblico della rivista TamTam;
tavola rotonda con giornalisti, scrittori e fotoreporter.
Ore 18.00 Anteprima del nuovo film di animazione “Game?” del cartoonist
Bruno Bozzetto in compagnia dell’autore.
Presente il compositore musicale Roberto Frattini
111 DEL BENE E DEL BELLO
Arte:un ponte tra culture
L’idea del progetto “Arte: un ponte tra
culture” nasce dall’Associazione Amici del FAI a
Brescia nel 2008 in occasione delle Giornate del
FAI. Il successo raggiunto il primo anno ha
portato l’Associazione a ripetere l’iniziativa anche
negli anni successivi diventando un modello
imitato anche in altre città italiane. L’interesse del
FAI è stato quello di dare la possibilità ai
cittadini immigrati presenti nella città di Brescia,
che provengono da luoghi lontani e da culture
diverse, di capire e di conoscere la città in cui
hanno scelto di vivere.
L’Associazione Amici del FAI ritiene che la
conoscenza dell’arte, della storia e della
cultura locale, insieme al confronto con la
cultura proveniente da luoghi e città diverse, può
favorire il dialogo e la comprensione reciproca.
Il Distretto Culturale di Valle Camonica ha raccolto
l’esperienza dell’Associazione ed intende
sperimentare queste progettualità anche nel
territorio valligiano inserendo tale l’iniziativa
all’interno del più vasto programma delle
Giornate del patrimonio culturale della
Valle Camonica denominate
“Del Bene e del Bello”.
La manifestazione che ha sempre avuto
l’obiettivo di condurre gli abitanti e i visitatori alla
scoperta degli angoli più belli e caratteristici di
ogni paese nell’edizione 2010 offre un
programma specifico di visite in lingua relative
all’importante patrimonio archeologico di epoca
romana presente nei Comuni di Breno
e Cividate Camuno.
L’iniziativa “Arte: un ponte tra culture” si fonda
sull’intervento dei mediatori culturali che, dopo
aver frequentato un apposito corso di formazione
verranno chiamati ad illustrare la valenza storico
culturale dei siti archeologici romani presenti in
Valle Camonica.
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
Il progetto “Arte: un ponte tra culture”
è promosso dal Distretto Culturale di
Valle Camonica con il coinvolgimento oltre che
dell’Associazione Amici del FAI anche di tre
importanti realtà socio-culturali attive sul
territorio:
la Cooperativa Sociale K-pax Onlus,
la Cooperativa Sociale “Il leggio”
e il Centro Casa Giona - Parrocchia SS. Salvatore.
112 DEL BENE E DEL BELLO
SABATO 16 OTTOBRE
DOMENICA 17 OTTOBRE
Ore 14,30 - Ritrovo presso il Museo Archeologico
Nazionale (di fronte Stazione del treno)
e visita guidata.
Ore 15,30 - Trasferimento e visita guidata al Parco
del Teatro e Anfiteatro di Cividate Camuno.
Ore 16,30 - Attività di animazione per bambini
e buffet.
Ore 17,00 - “Musica dal mondo” a cura
dell’Associazione Frau Musica di Breno
Santuario di Minerva
Ore 14,30 - Ritrovo presso il parcheggio del Santuario,
Ponte della Madonna, ingresso Sud di Breno.
Trasferimento e visita guidata al sito archeologico
Santuario di Spinera
Ore 15,30 - Attività di animazione per bambini e buffet
Ore 16,00 - “Mbooloo Mi + Ashai Lombardo Arop”
a cura del Circolo Arci N.A. “Extra” di Breno
Ore 17,00 - Alla Cieca Conversazione con 15 fotografi
in viaggio per la Valle Camonica
Ore 18,30 - Premiazione del concorso fotografico “Le cose e il Paesaggio”
In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia.
AMICI DEL FAI
RESTAURO MONUMENTI
E PAESAGGIO ONLUS
COMUNE DI BRENO
COMUNE DI CIVIDATE CAMUNO
113 DEL BENE E DEL BELLO
Alla cieca Talk/conversazione
I quindici fotografi selezionati del concorso “le cose e il paesaggio” raccontano il loro viaggio in Valle Camonica
Quindici fotografi, quindici autori in Valle Camonica dal 3 luglio al 15
settembre 2010 a sondare la relazione tra cose e paesaggio.
Quindici sguardi impegnati a scavare nella cultura materiale valliva, dentro e
fuori i musei attraverso visite guidate, sopralluoghi, incontri casuali e
rendez-vous con l’intenzione di comprendere un territorio in profondità, di
farlo proprio e di trattenere una parte cospicua della sua storia.
Unico strumento a disposizione: un obiettivo, in grado, in mani avvezze, di
far migrare in pochi centimetri di pellicola e poi di carta lo spessore di un
racconto.
MUSEI di VALLE CAMONICA
Ora quindici fotografi attorno ad una mappa come attorno ad una
scacchiera in cui disporre ad arte i reperti del viaggio appena compiuto
sotto la guida attenta di sei arbitri d‘eccezione onde narrare per pezzi
un’esperienza di ricerca e far emergere quanto di grigio, di inespresso,
di profondo quanto basta sta dietro una fotografia.
Guardare una fotografia ci è consueto come mangiare un piatto di spaghetti
ma una bella fotografia è un dono, lì per lì, ci appare un mondo denso al
limite della saturazione colto in flagrante, vivo e vivace, ma al contempo
inspiegato.
RegioneLombardia
Culture, Identità e Autonomie
della Lombardia
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
114 DEL BENE E DEL BELLO
17 OTTOBBRE 2010
SANTUARIO DI MINERVA BRENO (BS)
ORE 17.00
TALK/CONVERSAZIONE con riproduzione di immagini e voci
ORE 18.30 Premiazione dei vincitori del concorso
ORE 19.00 Brindisi di saluto
Al momento della premiazione sarà presente l'intera commissione
composta da:
Elio Grazioli
William Guerrieri
Tancredi Mangano
Sabrina Ragucci
Roberta Valtorta
Maurizio Vogliazzo
“LE COSE E IL PAESAGGIO” è un progetto del Sistema dei Musei di Valle Camonica
115 DEL BENE E DEL BELLO
Archeoweek 2010 sulle origini
Torna anche quest’anno ArcheoweekFestival della Preistoria, nato nel 2009 con la
volontà di valorizzare le risorse culturali e
turistiche camune coniugando teatro,
musica, conferenze, laboratori, visite guidate.
Dal 18 al 24 ottobre i comuni di Capo di Ponte,
Ceto, Cimbergo, Paspardo e Sonico ospiteranno
il festival (organizzato dai comuni stessi,
dal Centro Camuno di Studi Preistorici e
dall’Agenzia Turistica di Capo di Ponte),
evento che quest’anno avrà un programma
eterogeneo.
Con la collaborazione del Centro Culturale Teatro
Camuno, ad inaugurare questa
seconda edizione una mostra di vignette di
Giorgio Tura (Capo di Ponte
Città della Cultura dal 18 al 24 ottobre,
- «La musica è servita» , videomostra di
Sergio Sacchi e Roberto Molteni, un incontro tra
storia dell'arte e canzone d'autore.
dalle ore 16.00 alle ore 20.00):
- «Camùn Cam-due e Cam-tre», disegni
umoristici dedicati alla Camunità
Martedì 19 ottobre alle ore 11.00
l’Auditorium della Cittàdella Cultura
ospiterà l’incontro con le scuole
«Fumetto e canzoni».
Sergio Secondiano Sacchi presenterà la cronaca
di due libri a cura di Vincenzo Mollica e
Sergio Secondiano Sacchi:
«Caro diario» e «Schizzi e palmizi».
- «Stornelli camuni», un piccolo campionario di
brevissimi "stornelli camuni" usciti dalla penna di
Erica Carloni e commentati dalle vignette di
Giorgio Tura
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
116 DEL BENE E DEL BELLO
Giovedì 21 ottobre, in concomitanza con l’inaugurazione del convegno
«L’arte rupestre nelle Alpi» a cura del Centro
Camuno di Studi Preistorici e di Federbim,
i cui lavori chiuderanno domenica 24 ottobre,
Archeoweek entrerà nel vivo della sua
programmazione: una produzione teatrale creata
ad hoc, una notte letteraria
ambientata nella Riserva delle Incisioni
Rupestri di Ceto-Cimbergo-Paspardo,
un incontro con Luca Cavalli Sforza (noto
genetista e scienziato) che accompagnerà
Centro Camuno
di Studi Preistorici
Agenzia Turistico Culturale
il pubblico in un viaggio alla scoperta del tema
di questa edizione e un incontro con un nome
rilevante della cultura italiana
(in via di definizione) che analizzi e racconti Le
Origini con uno sguardo trasversale e un taglio
divulgativo e popolare. A cinque anni esatti dall’apertura del Parco archeologico comunale di
Seradina-Bedolina l’Agenzia Turistica di Capo di
Ponte traccerà un bilancio di flussi turistici e
nuove scoperte.
Capo di Ponte
Ceto
Cimbergo
Paspardo
Sonico
117 DEL BENE E DEL BELLO
Settimane della gastronomia camuna
Benvenuti in Valle Camonica luogo del primo
riconoscimento UNESCO assegnato alle incisioni
rupestri.
La valle bresciana vanta un patrimonio
naturalistico e culturale di grande pregio, borghi
medievali, chiese affrescate ed edilizia rurale di
rilevante interesse.
Il Gruppo Ristoratori Vallecamonica invita ad
apprezzare la gastronomia valligiana tipica e
gustosa, basata su prodotti naturali e genuini dalla
semplice elaborazione, frutto di tradizione antica
in grado di soddisfare i palati più esigenti.
SABATO 2 OTTOBRE
Passeggiata con visita alla azienda
agrituristica Le Frise di Artogne
Ore 14.15: appuntamento nel piazzale parcheggio
vicino alla chiesetta del Cimitero, breve
passeggiata per una strada costeggiata da
castagni secolari - arrivo, visita e spiegazione delle
tecniche di allevamento e produzione formaggi
caprini - al temine piccola degustazione prodotti
dell’azienda - la visita è particolarmente indicata
per famiglie con bambini e ragazzi.
Prenotazione al telefono 3490088680
Info: www.gastronomiabresciana.it
Nell’ambito della manifestazione
DEL BENE E DEL BELLO 2010
Vi invitiamo a partecipare alle nostre iniziative
Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica
DOMENICA 10 OTTOBRE
Cinema & Cibo
Rassegna cinematografica presso il
Cinema Garden di Darfo B.T.
Ore 15.30: proiezione del film
“TOTO’ SAPORE” di Maurizio Forestieri.
Al termine una merenda tradizionale sana e
genuina base di spongada e gelato
offerti da: Gelatissimo produzione artigianale
Darfo B.T. e Pasticceria Pescali Darfo B.T.
GIOVEDI 21 OTTOBRE
ore 20.30: proiezione del film documentario
“RUPI DEL VINO” di Ermanno Olmi
(prima in provincia di Brescia)
al termine degustazione vini
offerti da: Consorzio IGT Vallecamonica e
Consorzio Vini Valtellina. Coupon invito fino ad
esaurimento posti si ritirano presso il Comune di
Darfo, i ristoratori del gruppo e la Confesercenti
di Darfo
118 DEL BENE E DEL BELLO
CONFESERCENTI VALLECAMONICA
Vicolo Canale 6 Darfo B.T.
Tel. 0364.535375
Info: www.comservizi.it
RIS TO R
PO C A M O A
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LE
RI
TO C A
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EP
TI
FI
ET
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MERCOLEDI 27 OTTOBRE
in tutti i ristoranti della rassegna FESTA DELLA
POLENTA “polenta con…..da molto a poco - da
tutto a niente - la tradizione alimentare in
Valle Camonica”
Piatto unico con quello che il ristorante
propone e un bicchiere di vino IGT a
10,00 Euro
Prenotazione obbligatoria direttamente al
ristorante scelto.
GR
U
VA L P
SABATO 16 OTTOBRE
Scoprire Esine
visita guidata alla Chiesa di Santa Maria
interamente affrescata con cicli di Pietro
da Cemmo.
Ore 14.15 appuntamento presso il
Municipio di Esine - al termine aperitivo
offerto da Vineria con Cucina Rosso di Sera
• CO
RC
NFESE
E
119 DEL BENE E DEL BELLO
organizzazione
segreteria
Elisa Martinelli
Il Leggio
Distretto Culturale della Valle Camonica
Tel. 0364.324090
[email protected]
Società Cooperativa Sociale
Via Padre Marcolini, 7 - 25040 CETO (BS)
Tel. 0364.436406 - Cell. 3357987902 Fax 0364.436407
[email protected]
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