04. Quesiti di autovalutazione sottoperiodo II

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APPROFONDIMENTI DI MACROECONOMIA PROF. ANNAMARIA VARIATO – A.A. 2009‐2010 SOTTOPERIODO II ‐ QUESITI DI AUTOVALUTAZIONE IL CONTESTO ATTUALE Per i quesiti fare riferimento al sottoperiodo precedente. ASPETTATIVE E MODELLI MACROECONOMICI 1.
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Quali sono gli aspetti teorici e le semplificazioni necessari alla costruzione di una teoria del consu‐
mo fondata sul paradigma dell’individuo rappresentativo e lungimirante? (*) Illustrate gli elementi che caratterizzano il problema della scelta del consumatore lungimirante. (*) Descrivete la costruzione del vincolo di bilancio intertemporale. (**) Utilizzando opportuni riferimenti grafici ed analitici determinate le condizioni di equilibrio inter‐
temporale del consumatore e spiegatene il significato economico. (**) Spiegate in che cosa consiste il concetto di reddito permanente. (*) Definizione e determinazione analitica del tasso di interesse reale. (*) Illustrate come le diverse accezioni di tasso di interesse reale e nominale influenzano la struttura del modello IS‐LM. (**) Spiegate quali sono le ipotesi essenziali al passaggio dal tasso di interesse reale definito con ap‐
prossimazione analitica, al tasso di interesse reale sotteso dal cosiddetto “effetto Fisher”. (**) Quali sono gli aspetti teorici e le semplificazioni necessari alla costruzione di una teoria dell’investimento fondata sul paradigma dell’individuo rappresentativo e lungimirante? (*) Illustrate la relazione fra investimento e profitti attesi. (*) Quali ragioni giustificano una relazione fra investimento e profitti correnti? (*) Dopo aver definito il concetto di curva dei rendimenti indicate quali basilari informazioni si dedu‐
cono dalla lettura dei grafici che la illustrino. (*) Usando il modello IS‐LM, determinate l’impatto su C,I, Y ed i ed r di ciascuna delle seguenti varia‐
zioni: a. riduzione dell’inflazione attesa b. riduzione dell’inflazione attesa accompagnata da una politica monetaria restrittiva (**) 14. Un investitore può vendere una bottiglia d vino per 7 euro oggi oppure farla invecchiare per 30 anni e venderla a un prezzo reale (in dollari costanti) di 20 euro. Se il tasso di interesse reale atteso è del 4%, cosa dovrebbe fare questo investitore? (*) 15. Supponete che la Banca Centrale di un paese persegua inaspettatamente una politica monetaria espansiva che i mercati finanziari percepiscono come transitoria. Quale sarà l’effetto dell’espan‐
sione monetaria sulla curva LM? Quale sarà l’effetto sulla curva dei rendimenti? Giustificate la vo‐
stra risposta con opportuni riferimenti grafici e argomentazioni teoriche. (**) 16. Usando il modello IS‐LM determinate l’impatto di breve e medio periodo delle seguenti politiche sul prezzo delle azioni, reddito e tasso di interesse. Nel caso in cui l’effetto sia ambiguo, indicate l’informazione necessaria per raggiungere una conclusione: a) politica monetaria restrittiva inattesa, senza variazioni della politica fiscale (***) b) politica fiscale inattesa, senza variazioni della politica monetaria (***) c) politica fiscale restrittiva inattesa, con politica monetaria che mantiene invariato il livello della produzione (***) d) politica fiscale restrittiva inattesa, con politica monetaria che mantiene invariato il livello del tasso di interesse (***) e) politica fiscale restrittiva inattesa, con politica monetaria che mantiene invariato il livello del tasso di interesse (***) qr
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I seguenti quesiti sono stati estratti dall’eserciziario on‐line di compendio al testo di O. Blanchard “Macroeconomia” ed. Il Mulino
1) In presenza di incertezza, il valore attuale dipende a. positivamente dalle aspettative sui pagamenti futuri b. positivamente dai tassi di interesse presenti e futuri c. entrambe le risposte sono vere 2) Nel modello IS‐LM con aspettative, a. la domanda di moneta dipende dal tasso di interesse in termini di beni b. la domanda di moneta dipende dal tasso di interesse nominale c. nessuna delle precedenti risposte e' vera 3) Nel modello IS‐LM con aspettative, una politica monetaria restrittiva nel breve periodo genera a. una diminuzione dei saldi reali, un aumento del tasso di interesse nominale e una diminuzione del tasso di interesse reale, a causa delle spinte inflattive b. un aumento del tasso di interesse nominale, una diminuzione della produzione. Il tasso di interesse reale rimane costante c. un aumento del tasso di interesse, sia reale, sia nominale 4) Nel modello IS‐LM con aspettative, una diminuzione dell'inflazione attesa provoca a. un aumento del tasso di interesse nominale b. un aumento della produzione c. un aumento del tasso di interesse reale 5) Nel modello IS‐LM con aspettative, a. le decisioni di investimento dipendono dal tasso di interesse reale b. le decisioni di investimento dipendono dal tasso di interesse nominale c. la scelta tra moneta e titoli dipende dal tasso di interesse reale 6) Nel modello IS‐LM con aspettative, un aumento dello stock di moneta a. non ha alcun effetto sul tasso di interesse nominale nel medio periodo b. ha effetto solo sul tasso di interesse reale nel medio periodo c. ha effetto solo sul tasso di interesse nominale nel medio periodo 7) Che cosa si intende per effetto di Fischer? a. La proposizione secondo la quale una variazione dell'inflazione nel lungo periodo si riflette in una variazione equiproporzionale del tasso di interesse nominale b. La proposizione secondo la quale una variazione dell'inflazione nel lungo periodo si riflette in una variazione equiproporzionale del tasso di interesse reale c. La proposizione secondo la quale una variazione dell'inflazione nel lungo periodo si riflette in una variazione equiproporzionale della produzione 8) Secondo la condizione di arbitraggio tra titoli con maturità diverse, a. il prezzo di un titolo è pari al suo rendimento atteso b. il prezzo di un titolo è pari al valore attuale scontato dei pagamenti futuri c. entrambe le risposte sono vere 9) La curva dei rendimenti è inclinata a. negativamente quando il tasso di interesse a lungo termine è maggiore del tasso di interesse a breve termine b. positivamente quando il tasso di interesse a lungo termine è maggiore del tasso di interesse a breve termine c. negativamente quando i mercati si aspettano che in futuro i tassi a breve saranno più alti 10) Il prezzo reale di una azione a. è il valore attuale dei dividendi nominali scontati usando il tasso di interesse reale b. dipende positivamente dal tasso di interesse reale c. è il valore attuale dei dividendi reali scontati usando il tasso di interesse reale 11) A seguito di una politica monetaria restrittiva anticipata dagli operatori finanziari, a. i dividendi attesi rimangono invariati, ma il tasso di interesse atteso aumenta a seguito della stretta monetaria b. il prezzo delle azioni rimane invariato, ma il tasso di interesse atteso aumenta a seguito della stretta monetaria c. il prezzo delle azioni, il tasso di interesse atteso e i dividendi attesi rimangono invariati 12) A seguito di una politica monetaria restrittiva non anticipata dagli operatori finanziari, a. il prezzo delle azioni diminuisce b. i dividendi aumentano a seguito dell'aumento dei profitti c. il prezzo delle azioni aumenta a seguito dell'aumento del tasso di interesse 13) Uno spostamento inatteso della curva IS verso sinistra (stretta fiscale) a. in alcuni casi, genera un aumento del prezzo delle azioni dato il tasso di interesse più basso b. in alcuni casi, genera un aumento dei dividendi dovuto all'aumento della produzione c. entrambe le precedenti risposte sono vere 14) Il prezzo di una azione a. è sempre pari al valore fondamentale b. è assolutamente indipendente dalla reazione della banca centrale a una variazione della produzione c. mostra una elevata volatilità nel tempo 15) Durante una bolla speculativa, gli investitori a. acquistano un'azione a un prezzo più alto del suo valore fondamentale, anticipando di rivenderla a un valore più elevato in futuro b. acquistano un'azione a un prezzo più basso del suo valore fondamentale, anticipando di rivenderla a un valore più elevato in futuro c. nessuna delle precedenti risposte è vera 16) Durante una "moda passeggera", a. gli investitori pagano un'azione a un prezzo inferiore al valore fondamentale b. il prezzo di un'azione è diverso dal suo valore fondamentale c. entrambe le precedenti risposte sono vere 17) Una politica fiscale espansiva oggi provoca: a. uno spostamento verso l'alto dell'intercetta della curva dei rendimenti b. uno spostamento verso il basso dell'intercetta della curva dei rendimenti c. nessun effetto sulla curva dei rendimenti 18) La ricchezza totale è composta da: a. ricchezza finanziaria + ricchezza immobiliare b. valore attuale del reddito da lavoro c. ricchezza umana + ricchezza non umana 19) Il prezzo del consumo corrente in termini del consumo futuro è pari a a. (1+r) b. (1+i) c. i 20) Secondo la teoria del consumatore lungimirante, a. una qualsiasi variazione del reddito ha un impatto sul consumo corrente b. il consumo è insensibile a variazioni del reddito c. il consumo dipende dalle aspettative 21) Secondo la teoria del reddito permanente, a. la propensione marginale al consumo è inferiore a 1 per variazioni del reddito b. il reddito permanente è in una relazione 1 a 1 con il consumo c. entrambe le risposte sono vere 22) La sensibilità del consumo mostrata dall'evidenza empirica dipende da a. un'incorretta specificazione delle scelte intertemporali b. l'impossibilità di prendere a prestito c. nella realtà i consumatori sono miopi (=non lungimiranti) 23) Il costo d'uso del capitale è pari a a. d, il tassodi deprezzamento b. d+r (con r = il tasso di interesse reale) c. d + i (con i= il tasso di interesse nominale) 25) Quanto maggiore è il tasso di interesse reale, a. tanto maggiore sarà l'investimento b. tanto minore sarà l'investimento c. tanto maggiore sarà il valore attuale dei profitti 26) L'anticipazione di una lunga e sostenuta espansione economica a. induce le imprese a effettuare maggiori investimenti oggi b. induce le imprese a prevedere un maggiore tasso di interesse c. nessuna delle precedenti risposte è vera ASPETTATIVE E CURVA DI PHILLIPS 1. Illustrate in modo sintetico, ma esauriente il modello di Phillips‐Lipsey e le sue implicazioni di poli‐
tica economica, servendovi degli opportuni riferimenti teorici ed analitici. (***) 2. Illustrate in modo sintetico, ma esauriente il modello di Phelps e le sue implicazioni di politica eco‐
nomica, servendovi degli opportuni riferimenti teorici ed analitici. (***) 3. Illustrate in modo sintetico, ma esauriente il modello di Friedman e le sue implicazioni di politica economica, servendovi degli opportuni riferimenti teorici ed analitici. (***) 4. Illustrate gli elementi di similarità e differenziazione dei modelli di Friedman e Phelps riferiti alla e‐
sistenza della relazione di Phillips. (****) 5. Quali sono le implicazioni che si traggono dal modello di Lucas che suggerisce l’inesistenza della curva di Phillips? (**) 6. I modelli di Friedman e Phelps giungono a spiegare le ragioni dell’inesistenza della curva di Phillips nel lungo periodo. Le implicazioni in merito alla opportunità di attuare politiche economiche di bre‐
ve periodo volte alla riduzione del tasso di disoccupazione sono però differenti. Fornite una spiega‐
zione adeguata a riguardo. (****) IJ
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Vero Se si adottano aspettative adattive la curva di Phillips esiste sia nel breve che nel lungo periodo Nel modello di Phelps e di Friedman, nel lungo periodo il sistema si aggiusta automaticamente ad un livello di produzione compatibile con il NAIRU Nel modello di Phelps un tasso di disoccupazione infe‐
riore al NAIRU può essere sostenuto solo accettando un tasso di inflazione crescente nel tempo La relazione di Phillips esiste anche se il mercato ag‐
gregato del lavoro è perfetto (quindi sono perfetti i suoi sottomercati) L’ipotesi di aspettative razionali è sufficiente per giun‐
gere all’inesistenza della curva di Phillips La curva di offerta aggregata utilizzata nel modello di Phillips‐Lipsey è necessariamente fondata sulla presen‐
za di mercati imperfettamente concorrenziali Il modello di Phelps richiede informazione asimmetrica sia sul lato della domanda che sul lato dell’offerta di lavoro Il modello di Phelps implica coincidenza fra reddito di pieno impiego e reddito naturale Il modello di Phelps sottolinea il lato dell’offerta del mercato del lavoro Nel modello di Phelps il differenziale salariale è funzio‐
ne crescente dei posti vacanti Nel modello di Phelps il differenziale salariale è funzio‐
ne crescente del numero dei disoccupati Il differenziale salariale dipende esclusivamente da considerazioni microeconomiche (cioè relative ai sot‐
tomercati del lavoro, ma non relative al sistema nel suo complesso) Il modello di Friedman enfatizza il comportamento dei lavoratori nella costruzione dell’offerta aggregata
Nel modello di Friedman il reddito di equilibrio di lungo periodo ha relazione con la piena occupazione
Falso Vero Falso Le implicazioni del modello di Friedman sono per certi versi più “pessimistiche” di quelle del modello di Phelps
Nel modello di Lucas la politica economica ha efficacia almeno nel breve periodo solo se non è correttamente anticipata
Nei modelli di estrazione neoclassica che adottano a‐
spettative razionali i processi di aggiustamento del si‐
stema verso l’equilibrio sono asimmetrici (cioè diversi se implicano inflazione o deflazione)
APPROFONDIMENTI SULLA TEORIA DEL CONSUMO 1.
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Quali sono le principali teorie del consumo aggregato? Quali sono le ipotesi fondanti della teoria del consumo basata sull’ipotesi del reddito assoluto? Perché la teoria del reddito assoluto è stata criticata? Illustrate in modo sintetico ma esauriente i principali caratteri della teoria del consumo fondata sull’ipotesi del reddito relativo? Illustrate in modo sintetico ma esauriente i principali caratteri della teoria del consumo fondata sull’ipotesi del reddito permanente? Illustrate in modo sintetico ma esauriente i principali caratteri della teoria del consumo fondata sull’ipotesi del ciclo vitale? Per quali ragioni empiriche il consumo aggregato corrente comunque dipende in modo rilevante dal reddito corrente, nonostante la considerazione esplicita della natura intertemporale di tale scel‐
ta a livello individuale? Quali ragioni vengono addotte per giustificare la scarsa rispondenza alla evidenza empirica della teoria del reddito permanente/ciclo vitale? Quali sono gli elementi irrinunciabili di una moderna teoria del consumo aggregato? GH
GH
GH Vero Nell’ipotesi del reddito assoluto la propensione margi‐
nale al consumo è inferiore alla propensione media Nell’ipotesi del reddito assoluto la propensione media al consumo è decrescente rispetto al reddito L’ipotesi del reddito assoluto è particolarmente adatta a spiegare il consumo aggregato a lungo termine Nella teoria del reddito relativo l’effetto dimostrativo serve a spiegare perché la propensione media al con‐
sumo tende ad essere costante Nella teoria del reddito relativo l’effetto “arpione” ser‐
ve a spiegare perché la propensione media al consumo è decrescente rispetto al reddito Falso Vero Nell’ipotesi del ciclo vitale il consumo dipende solo dal reddito Nell’ipotesi del ciclo vitale il consumo nel lungo perio‐
do dipende solo dalla distribuzione del reddito Nell’ipotesi del ciclo vitale, la variazione della ricchezza spiega perché la propensione media al consumo sia costante nel lungo periodo Nell’ipotesi del reddito permanente la sensibilità del consumo a variazioni transitorie del redito è superiore a quella per le variazioni del reddito permanente Nell’ipotesi del reddito permanente la propensione media al consumo stimata indica che la sensibilità alle variazioni negative del reddito è superiore rispetto a quella per le variazioni positive Una conseguenza dell’adozione delle aspettative razio‐
nali all’interno della teoria del reddito permanente è che una riduzione delle tasse può stimolare i consumi solo se alterano il reddito permanente A livello empirico l’ipotesi del reddito permanente con aspettative razionali è quella che produce le stime mi‐
gliori Falso 
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