2016-01 intervento cc su inceneritore – Copia

Votazione su mozione PD per il mantenimento in funzione dell’inceneritore
così come attualmente funzionante
CONSIGLIERE PALLAVICINI (SINISTRA PER PIACENZA)
Grazie. Anch’io voterò contro perché – lo citavo proprio nelle comunicazioni
– mi sembra che si voglia andare nella direzione di una rilegittimazione
dell’esistenza dell’inceneritore in contrasto con le promesse e soprattutto col fatto
che entro il 2020 doveva andare a chiudere.
Io lo so che il problema dello smaltimento dei rifiuti è un problema serio che
non si può affrontare a slogan, assolutamente, e penso che uno dei principi
cardine ad esempio e che il nostro Paese nel suo complesso, l’Italia, avrebbe
bisogno di imparare sia ad esempio quello dell’autosufficienza territoriale ovvero
tutto quello che si produce si riesce a smaltire e a riciclare all’interno del proprio
territorio, salvo ovviamente emergenze o casi con dei particolari dislocamenti
produttivi che non permettono questa strategia.
Io so che quello è un principio da preservare e che deve essere preservato
ma vorrei fosse chiaro che qua siamo completamente all’interno di un’altra logica,
non è quella la ratio che guida, è la ratio del profitto, è la ratio dell’impresa che
deve fatturare. Non è un caso se poi ciclicamente vengono anche fuori le voci su
possibili importazioni, acquisizioni di rifiuti non prodotti sul territorio. In ogni caso,
quale che sia la ratio, bisogna che si vada nella direzione di un superamento
perché è scientificamente provato ed è oggettivo che la gente ci muore per queste
cose, quindi pur rimanendo all’interno della cornice dell’autosufficienza territoriale
bisogna ricorrere ad altre strategie.
Io già in tempi addietro proposi di sondare altre strade, ad esempio
bisognerebbe fare degli investimenti, delle spese (il pubblico o il privato dato che
poi i profitti e i mega stipendi sono privati) sulle nuove tecnologie. In Giappone
ormai il 50% dei rifiuti non riciclabili viene destinato alla vetrificazione che è un
procedimento che inquina molto meno in termini di polveri sottili di quello che è
l’incenerimento. Non è stato fatto nulla su questa strada, bisognerebbe
ovviamente cercare di produrne il meno possibile di rifiuti solidi perché si deve
arrivare alle percentuali più alte di riciclo, che deve essere incentivato, e ricorrere
ad altri strumenti.
Sulla differenziata qualcosa è stato fatto. Io in quasi 8 anni che sono stato
qui dentro la ho vista crescere, penso che soprattutto in passato ci sia stata una
bella impennata, bene, bisogna aumentare quella e non inventarsi delle cose per
rilegittimare l’esistenza dell’inceneritore. Se no, ci stiamo un po’ prendendo in giro
perché stiamo lavorando su due direzioni opposte, uno non può volerle entrambe,
differenziata e mantenimento dell’inceneritore si autoescludono.
Sì, il teleriscaldamento va benissimo, infatti nel mandato scorso fui
entusiasta di votarlo quando venne proposto, fu anche una questione di lavori
pubblici che venne tra l’altro attaccata duramente dall’opposizione di destra per i
disagi che dava, mentre io dissi “no, saranno dei disagi nell’immediato ma delle
vite salvate in futuro” e quindi su questa strada bisogna assolutamente continuare
e bisogna incentivarlo. Ciò nonostante non si può non partire dalla presa d’atto
che la gente muore. Come dicevo nelle comunicazioni, dato che abbiamo avuto il
problema dello smog e dell’inquinamento che per due giorni fa tendenza, se ne
parla, poi vengono due gocce di pioggia e sembra che non ci sia più il problema,
non è assolutamente vero, lo sappiamo com’è strutturata la pianura padana,
sappiamo com’è strutturata la provincia di Piacenza, sappiamo di essere in uno
dei punti più mortiferi al mondo per l’inquinamento dell’aria. Quindi quella è l’unica
priorità. Ripeto, chi è ricco si può curare ma la gran parte della gente non lo può
fare quindi non prendiamoci in giro, se fate una legislazione di classe diciamolo
esplicitamente per quello che è: bisogna chiuderlo, punto.