Votazione su mozione PD per il mantenimento in funzione dell’inceneritore così come attualmente funzionante CONSIGLIERE PALLAVICINI (SINISTRA PER PIACENZA) Grazie. Anch’io voterò contro perché – lo citavo proprio nelle comunicazioni – mi sembra che si voglia andare nella direzione di una rilegittimazione dell’esistenza dell’inceneritore in contrasto con le promesse e soprattutto col fatto che entro il 2020 doveva andare a chiudere. Io lo so che il problema dello smaltimento dei rifiuti è un problema serio che non si può affrontare a slogan, assolutamente, e penso che uno dei principi cardine ad esempio e che il nostro Paese nel suo complesso, l’Italia, avrebbe bisogno di imparare sia ad esempio quello dell’autosufficienza territoriale ovvero tutto quello che si produce si riesce a smaltire e a riciclare all’interno del proprio territorio, salvo ovviamente emergenze o casi con dei particolari dislocamenti produttivi che non permettono questa strategia. Io so che quello è un principio da preservare e che deve essere preservato ma vorrei fosse chiaro che qua siamo completamente all’interno di un’altra logica, non è quella la ratio che guida, è la ratio del profitto, è la ratio dell’impresa che deve fatturare. Non è un caso se poi ciclicamente vengono anche fuori le voci su possibili importazioni, acquisizioni di rifiuti non prodotti sul territorio. In ogni caso, quale che sia la ratio, bisogna che si vada nella direzione di un superamento perché è scientificamente provato ed è oggettivo che la gente ci muore per queste cose, quindi pur rimanendo all’interno della cornice dell’autosufficienza territoriale bisogna ricorrere ad altre strategie. Io già in tempi addietro proposi di sondare altre strade, ad esempio bisognerebbe fare degli investimenti, delle spese (il pubblico o il privato dato che poi i profitti e i mega stipendi sono privati) sulle nuove tecnologie. In Giappone ormai il 50% dei rifiuti non riciclabili viene destinato alla vetrificazione che è un procedimento che inquina molto meno in termini di polveri sottili di quello che è l’incenerimento. Non è stato fatto nulla su questa strada, bisognerebbe ovviamente cercare di produrne il meno possibile di rifiuti solidi perché si deve arrivare alle percentuali più alte di riciclo, che deve essere incentivato, e ricorrere ad altri strumenti. Sulla differenziata qualcosa è stato fatto. Io in quasi 8 anni che sono stato qui dentro la ho vista crescere, penso che soprattutto in passato ci sia stata una bella impennata, bene, bisogna aumentare quella e non inventarsi delle cose per rilegittimare l’esistenza dell’inceneritore. Se no, ci stiamo un po’ prendendo in giro perché stiamo lavorando su due direzioni opposte, uno non può volerle entrambe, differenziata e mantenimento dell’inceneritore si autoescludono. Sì, il teleriscaldamento va benissimo, infatti nel mandato scorso fui entusiasta di votarlo quando venne proposto, fu anche una questione di lavori pubblici che venne tra l’altro attaccata duramente dall’opposizione di destra per i disagi che dava, mentre io dissi “no, saranno dei disagi nell’immediato ma delle vite salvate in futuro” e quindi su questa strada bisogna assolutamente continuare e bisogna incentivarlo. Ciò nonostante non si può non partire dalla presa d’atto che la gente muore. Come dicevo nelle comunicazioni, dato che abbiamo avuto il problema dello smog e dell’inquinamento che per due giorni fa tendenza, se ne parla, poi vengono due gocce di pioggia e sembra che non ci sia più il problema, non è assolutamente vero, lo sappiamo com’è strutturata la pianura padana, sappiamo com’è strutturata la provincia di Piacenza, sappiamo di essere in uno dei punti più mortiferi al mondo per l’inquinamento dell’aria. Quindi quella è l’unica priorità. Ripeto, chi è ricco si può curare ma la gran parte della gente non lo può fare quindi non prendiamoci in giro, se fate una legislazione di classe diciamolo esplicitamente per quello che è: bisogna chiuderlo, punto.