Interruttori differenziali Antidisturbo Differenziali puri, blocchi differenziali e magnetotermici differenziali SUPER RESISTENTI Le nuove generazione di interruttori differenziali e magnetotermicodifferenziali SIEMENS antidisturbo “tipo G” e “tipo K” nascono per garantire la continuità d’esercizio senza rinunciare alla sicurezza dell’impianto elettrico. Applicazioni Tutti i dispositivi differenziali di Tipo G e K risultano conformi alle norme IEC 61008 e IEC 61009 riguardo il Ring Wave test di tipo 0,5 s/100 kHz a 200A e hanno inoltre sostenuto la prova di tenuta all’impulso (Surge) di tipo 8/20 s con 3000 A. L’unità elettronica interna è programmata per intervenire solo a fronte di un reale guasto, le correnti di dispersione provocate da perturbazioni temporanee della rete non saranno più causa di disagi ed interventi intempestivi grazie all’introduzione di un ritardo intenzionale all’intervento (10-15ms a 5 Idn). www.siemens.com/beta Answers for infrastructure. TIPO Nelle abitazioni ad uso residenziale, prevenendo fastidiosi black-out e preservando il funzionamento dei carichi principali (Pc, frigoriferi ..) Nel terziario, consentendo il collegamento di più carichi (es. informatici, illuminazione) sotto una stessa, linea eliminando il problema delle correnti transitorie di inserzione. TIPO Nell’industria, in presenza di motori, condensatori, convertitori e carichi variabili. Interruttori Differenziali Antidisturbo Differenziali puri, blocchi differenziali e magnetotermici differenziali SUPER RESISTENTI Correnti di dispersione: Per correnti di dispersione si intendono correnti che scorrono verso terra senza che sussista un guasto all'isolamento. Possono presentarsi correnti di dispersione statiche o dinamiche che, in caso di superamento del valore di sgancio, causano l'intervento dell'interruttore differenziale. Di esse quindi occorre tener conto nella scelta della corrente differenziale nominale In dell'interruttore differenziale e, in caso di necessità, occorre ridurle in modo da raggiungere l'obiettivo di protezione desiderato. Correnti statiche di dispersione: Le correnti statiche di dispersione nel funzionamento degli utilizzatori scorrono costantemente verso terra (conduttore PE) senza che esista un guasto di isolamento. Spesso si tratta qui di una quota elevata di correnti di dispersione che scorre tramite le capacità dei conduttori e dei filtri. Per un funzionamento senza problemi dei dispositivi di protezione differenziali nell'impiego pratico la corrente di dispersione statica dovrebbe essere 0,3 x In. Correnti di dispersione dinamiche: Le correnti di dispersione dinamiche sono correnti verso terra (conduttore PE) che compaiono brevemente. In particolare all'inserzione di apparecchi con circuiti di filtro, queste correnti di dispersione compaiono per pochi us fino a un massimo di alcuni ms. La durata, oltre che dalla costante di tempo che si ottiene dall'impedenza del circuito, dipende in particolare dall'apparecchio di manovra con il quale il filtro viene messo sotto tensione. A causa dell'irregolarità di contatto dei singoli contatti di commutazione, in funzione della configurazione del filtro, compaiono brevemente elevati valori di capacità verso terra (PE) che, dopo la completa inserzione tramite un circuito a stella delle capacità, si riducono a piccole capacità residue verso terra (PE). L'intensità di queste correnti di dispersione dinamiche può valere diversi Ampère e quindi causare lo sgancio anche degli interruttori differenziali non ritardati con In= 300 mA. Il valore di picco della corrente di dispersione dinamica può essere rilevato con l'oscilloscopio nel conduttore di terra (PE). Interruttori differenziali Antidisturbo Qui occorre fare attenzione al corretto isolatamento dei mezzi operativi, così che l'intera corrente di dispersione fluisca di ritorno attraverso il percorso di misura. In questi casi applicativi per evitare sganci non desiderati, si raccomanda l'impiego di dispositivi di protezione differenziali antidisturbo (Tipo K o Tipo G ) con breve ritardo. Correnti di carico elevate: Anche senza correnti di dispersione si può arrivare ad un intervento non desiderato di un interruttore differenziale a causa di correnti di carico elevate (> 6 volte In). Tramite questi elevati picchi di corrente di carico, a causa del conduttore primario non disposto in modo assolutamente simmetrico e dell’avvolgimento secondario non completamente chiuso, si può arrivare sulla periferia del trasduttore amperometrico differenziale a magnetizzazioni diverse nel nucleo a nastro magnetico, che generano un segnale di sgancio. Un intervento non desiderato può essere provocato anche dall'induzione sui conduttori diretti al relè di sgancio di un campo magnetico esterno. Picchi di corrente di carico elevati vengono generati in particolare in caso di avviamento diretto di motori, di lampade, avvolgimenti di riscaldamento, carichi capacitivi (capacità tra L e N),funzionamento di apparecchi medicali come la TAC, gli impianti a raggi X, ecc. Secondo la norma di prodotto, gli interruttori differenziali sono resistenti ad uno sgancio indesiderato fino a 6 volte la corrente nominale. Sovratensioni e carico della corrente impulsiva: In caso di temporali, sovratensioni sotto forma di onde vaganti possono penetrare, tramite la rete di alimentazione, nell'installazione di un impianto per cui i dispositivi di protezione differenziali involontariamente intervengono. Per evitare queste disinserzioni non desiderate, i nostri dispositivi di protezione differenziali vengono sottoposti ad una verifica con la forma di corrente normalizzata 8/20 s. I nostri interruttori differenziali di Tipo K e G offrono in tutte le esecuzioni una resistenza alla corrente impulsiva >3000 A, evitando di fatto sganci inopportuni. -25 Tipo AC TIpo A Differenziali puri, blocchi differenziali e magnetotermici differenziali SUPER RESISTENTI ■ Dati di scelta e ordinazione Corrente Differenziale Nominale Corrente Nominale I'n In mA A Massima Protezione U.M. dal cortocircuito consentita Codice d'ordinazione 10 000 A Interruttori differenziali, Tipo AC Super Resistenti â 2P; AC 125 V ... 230 V, 50 ... 60 Hz 30 40 63 2 5SM3 314-0LA01 100 4 5SM3 344-0LB01 5SM3 346-0LB01 4P; AC 230 V ... 400 V, 50 ... 60 Hz 30 40 63 100 40 63 5SM3 444-0LB01 5SM3 446-0LB01 Interruttori differenziali, Tipo A Super Resistenti â 2P; AC 125 V ... 230 V, 50 ... 60 Hz 30 40 63 2 5SM3 314-6LA01 100 4 5SM3 344-6LB01 5SM3 346-6LA01 4P; AC 230 V ... 400 V, 50 ... 60 Hz 30 40 63 100 40 63 5SM3 444-6LB01 5SM3 446-6LA01 Interruttori differenziali, Tipo A Super Resistenti æ 1P+N; AC 125 ... 230 V; 50 ... 60 Hz 30 300 25 40 63 63 2 100 2,5 5SM3 312-6KK01 5SM3 314-6KK01 5SM3 316-6KK01 63 100 2,5 5SM3 616-6KK01 3P+N; AC 230 ... 400 V; 50 ... 60 Hz 30 25 40 63 100 4 5SM3 342-6KK01 5SM3 344-6KK01 5SM3 346-6KK01 100 63 100 4 300 40 63 80 100 4 5SM3 446-6 KK0 1 5SM3 644-6KK01 5SM3 646-6KK01 644-6KK01 5SM3 647-6KK01 646-6KK01 5SM3 647-6KK01 Interruttori differenziali Antidisturbo 423,50 149,06 223,90 880,22 O -25 Tipo AC TIpo A Differenziali puri, blocchi differenziali e magnetotermici differenziali SUPER RESISTENTI ■ Dati di scelta e ordinazione Corrente Differenziale Nominale U.M. Corrente Nominale I'n In mA A Codice d'ordinazione Blocchi differenziali, Tipo A Super Resistenti æ 2P, AC 230 ... 400 V, 50 ... 60 Hz 30 0,3 ... 40 30 0,3 ... 63 2 5SM2 322-6KK01 5SM2 325-6KK01 3P, AC 230 ... 400 V, 50 ... 60 Hz 30 0,3 ... 40 30 0,3 ... 63 3 5SM2 332-6KK01 5SM2 335-6KK01 4P, AC 230 ... 400 V, 50 ... 60 Hz Corrente Differenziale Nominale 30 0,3 ... 40 30 0,3 ... 63 Corrente Nominale I'n In mA A 3 5SM2 342-6KK01 5SM2 345-6KK01 Codice d'ordinazione U.M. Caratteristica B Caratteristica C Magnetotermici differenziali, Tipo AC Super Resistenti â 1P+N; AC 230 V; 50 ... 60 Hz 30 10 13 16 2 20 25 32 40 10 000 3 5SU1 354-0LB10 5SU1 354-0LB13 5SU1 354-0LB16 5SU1 354-1LB10 5SU1 354-1LB13 5SU1 354-1LB16 5SU1 354-0LB20 5SU1 354-0LB25 5SU1 354-0LB32 5SU1 354-0LB40 5SU1 354-1LB20 5SU1 354-1LB25 5SU1 354-1LB32 5SU1 354-1LB40 5SU1 354-6LB10 5SU1 354-6LB13 5SU1 354-6LB16 5SU1 354-7LB10 5SU1 354-7LB13 5SU1 354-7LB16 5SU1 354-6LB20 5SU1 354-6LB25 5SU1 354-6LB32 5SU1 354-6LB40 5SU1 354-7LB20 5SU1 354-7LB25 5SU1 354-7LB32 5SU1 354-7LB40 ------- 5SU1 354-7VK10 5SU1 354-7VK16 5SU1 354-7VK20 5SU1 354-7VK25 5SU1 354-7VK 32 5SU1 354-7VK 40 Magnetotermici differenziali, Tipo A Super Resistenti â 1P+N; AC 230 V; 50 ... 60 Hz 30 10 13 16 2 20 25 32 40 10 000 3 Magnetotermici differenziali, Tipo A Super Resistenti æ 1P+N; AC 230 V; 50 ... 60 Hz 30 10 000 3 10 16 20 25 32 40 Interruttori differenziali Antidisturbo 2 O -25 Tipo AC TIpo A O Differenziali puri, blocchi differenziali e magnetotermici differenziali SUPER RESISTENTI ■ Dati tecnici 5SM3 Super Resistente Rispondenza Normativa CEI EN 61 008-1 (VDE 0664-10) CEI EN 61 008-2-1 (VDE 0664-11) CEI EN 61 543 (VDE 0664-30) ÖVE/ÖNORM EN 61008 * ÖVE/ÖNORM E 8601 ** 2P Esecuzione 4P Tenuta agli interventi intempestivi di origine atmosferica o di manovra, con forma d’onda 8/20 s • Super Resistente • Super Resistente Tensione minima di funzionamento del tasto di prova Tensione nominale Un Frequenza nominale Corrente nominale In Corrente differenziale nominale Idn Potere di chiusura e interruzione nominale Im Morsetti • per conduttori • per puntalini Coppia di serraggio morsetti Collegamento alla rete Posizione di montaggio Grado di protezione secondo CEI EN 60 259 Resistenza al fuoco Durata elettrica e meccanica Temperatura di stoccaggio Temperatura ambiente Tropicalizzazione secondo la IEC 60 068 parte 2-30 Assenza di CFC e silicone V c.a. V c.a. Hz A mA A mm2 mm2 Nm °C °C > 3000 A > 3000 A 100 230 50/60 25 - 40 - 63 30 - 300 800 > 3000 A > 3000 A 400 25 - 40 - 63 - 80 30 - 100 - 300 da 1,5 fino a 25 da 1,5 fino a 25 da 2 fino a 3 da morsetti inferiori o superiori qualsiasi IP20 Prova del filo incandescente secondo IEC 695-2-1 >10000 cicli -40 fino a +75 -25 fino a +45 28 cicli (55°C, 95% umidità relativa) Si * 5SM3 -LA e 5SM3 -LB ** 5SM3 –LA 5SM2 Super Resistente Rispondenza Normativa CEI EN 61 009 (VDE 0664-20) Esecuzione 2P – 3P – 4P Tenuta agli interventi intempestivi di origine atmosferica o di manovra, con forma d’onda 8/20 s • Super Resistente Tensione minima di funzionamento del tasto di prova Tensione nominale Un Frequenza nominale Corrente nominale In Corrente differenziale nominale Idn Compatibile con MCB Morsetti • per conduttori • per puntalini Coppia di serraggio morsetti Collegamento Posizione di montaggio Grado di protezione secondo CEI EN 60 259 Resistenza al fuoco Durata elettrica e meccanica Temperatura di stoccaggio Temperatura ambiente Tropicalizzazione secondo la IEC 60 068 parte 2-30 Assenza di CFC e silicone Interruttori differenziali Antidisturbo V c.a. V c.a. Hz A mA mm2 mm2 Nm °C °C > 3000 A 100 Da 230 fino a 400 50/60 0,3 … 40 – 0,3 … 63 30 - 300 5SY 30 - 100 - 300 da 1,5 fino a 25 da 1,5 fino a 25 da 2,5 fino a 3 da morsetti superiori sul fianco sinistro dell’interruttore automatico IP20 Prova del filo incandescente secondo IEC 695-2-1 >10000 cicli -40 fino a +75 -25 fino a +45 28 cicli (55°C, 95% umidità relativa) Si -25 Tipo AC TIpo A O Differenziali puri, blocchi differenziali e magnetotermici differenziali SUPER RESISTENTI ■ Dati tecnici 5SU1 Super Resistente Rispondenza Normativa CEI EN 61 009-1 (VDE 0664-20) CEI EN 61 543 (VDE 0664-30) (VDE 0664-200) ÖVE/ÖNORM EN 61008 * 1P+N Esecuzione Tenuta agli interventi intempestivi di origine atmosferica o di manovra, con forma d’onda 8/20 s • Super Resistente • Super Resistente Caratteristica d’intervento magnetotermico Tensione nominale Un Frequenza nominale Corrente nominale In Corrente differenziale nominale Idn Potere d’interruzione nominale (EN 60898) Icn Morsetti • per conduttori • per puntalini Coppia di serraggio morsetti Collegamento alla rete Posizione di montaggio Grado di protezione secondo CEI EN 60 259 Resistenza al fuoco Durata elettrica e meccanica Temperatura di stoccaggio Temperatura ambiente Tropicalizzazione secondo la IEC 60 068 parte 2-30 Assenza di CFC e silicone > 3000 A > 3000 A B-C 230 50/60 10-13-16-20-25-32-40 30 10000 V c.a. Hz A mA A mm2 mm2 Nm da 1,5 fino a 25 da 1,5 fino a 25 da 2 fino a 3 da morsetti inferiori o superiori qualsiasi IP20 Prova del filo incandescente secondo IEC 695-2-1 >10000 cicli -40 fino a +75 -25 fino a +45 28 cicli (55°C, 95% umidità relativa) Si °C °C * 5SU1 -LB Caratteristiche d'intervento Caratteristica B Caratteristica C 1,13 1,45 120 I2_13653 Tempo Minuti 60 40 20 10 6 4 20 10 6 4 2 1 40 20 20 10 6 4 2 10 6 4 2 1 0,6 0,4 1 0,6 0,4 0,2 0,1 0,06 0,04 0,2 0,1 0,06 0,04 0,02 0,01 1 I2_13652 60 40 2 1 40 Secondi Tempo Minuti 1,13 1,45 120 Secondi ■ 0,02 1,5 2 3 4 5 6 8 Interruttori differenziali Antidisturbo 10 15 20 x In 30 0,01 1 1,5 2 3 4 5 6 8 10 15 20 x In 30 -25 Tipo AC Differenziali puri, blocchi differenziali e magnetotermici differenziali SUPER RESISTENTI ■ Dimensioni d’ingombro Interruttori differenziali 5SM3 – 2 U.M. Interruttori differenziali 5SM3 – 2,5 U.M. Interruttori differenziali 5SM3 – 4 U.M. Interruttori magnetoternici differenziali 5SU1 – 2 U.M. Blocchi differenziali 5SM2 Interruttori differenziali Antidisturbo TIpo A O -25 Tipo AC TIpo A O Interruttori Differenziali Antidisturbo Differenziali puri, blocchi differenziali e magnetotermici differenziali SUPER RESISTENTI Specifiche Tecniche: In presenza di perturbazioni sia interne che esterne all’impianto, od in condizioni di funzionamento particolarmente gravose gli interruttori differenziali standard possono essere soggetti a malfunzionamenti, che pregiudicherebbero a seconda dei casi la continuità di servizio e potenzialmente la sicurezza delle persone. Sgancio intempestivo Tipologia di perturbazione Correnti di dispersione permanenti a 50 Hz Mancato intervento Correnti di dispersione transitorie ad alta frequenza Sovratensioni di origine atmosferica Sovratensioni di manovra Temperature molto basse (-25°C) Tutti i differenziali rispondenti alla norma CEI EN 61008-1 e magnetotermici differenziali rispondenti alla CEI EN 61009-1 vengono sottoposti ad una prova con corrente oscillatoria smorzata (Ring Wave) di tipo 0,5 s/100 kHz. Il superamento della prova (l’interruttore non deve intervenire a seguito di 10 cicli di prova), con valore della corrente di picco pari a 200 A, è prescritto per tutti gli interruttori differenziali. Relativamente alle sovratensioni di origine atmosferica, le norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1 stabiliscono che gli interruttori differenziali di tipo selettivo devono sostenere la prova di tenuta all’impulso (Surge) di tipo 8/20s con 3000 A di corrente di picco; caratteristica che non è invece richiesta per gli interruttori differenziali istantanei. In figura è indicata la forma d’onda di prova (descritta nella norma IEC 60060-2), che viene applicata ad un polo scelto a caso per un numero totale di 10 cicli, invertendo ogni 2 prove la polarità dell’onda. Nessuna normativa di prodotto CEI definisce l’obbligo di tenuta ai 3kA per gli interruttori differenziali istantanei, nonostante ciò i dispositivi Siemens di tipo G e di tipo K hanno questa caratteristica, che li rende immuni a queste perturbazioni e adatti a preservare la continuità di esercizio senza compromettere la sicurezza. Un’altra caratteristica peculiare dei differenziali antidisturbo è il breve ritardo all’intervento. A 5 volte In il tempo massimo di interruzione di un interruttore differenziale di tipo istantaneo è fissato a 40ms, ma avviene generalmente entro i primi 20ms. I differenziali di tipo G e di tipo K intervengono invece tra 20 e 40ms, sempre all’interno del range definito dalla norma CEI EN 61008-1, ma leggermente ritardati; questo per evitare scatti intempestivi a seguito di perturbazioni di tipo transitorio. Gli interruttori differenziali di tipo selettivo Siemens hanno sostenuto la prova di tenuta all’impulso di tipo 8/20s con 5000 A Interruttori differenziali Antidisturbo -25 Tipo AC TIpo A O Interruttori Differenziali Antidisturbo Differenziali puri, blocchi differenziali e magnetotermici differenziali SUPER RESISTENTI Applicazioni Tipiche e Campi d’impiego: Circuiti con lampade fluorescenti e reattori elettronici: Nella fase di inserzione del reattore elettronico si ha una corrente impulsiva di spunto di breve durata (<1ms). Nel caso di avvio contemporaneo di un numero considerevole di corpi illuminanti si potrebbe avere l’intervento indesiderato del dispositivo differenziale tradizionale. Inoltre in fase di apertura i reattori elettronici e relative lampade possono dare origine a sovratensioni transitorie, che danno luogo a correnti di dispersione verso terra. Consigliato l’impiego di differenziali Tipo G (oppure K). Microcomputer, Server e Data Center: Tutti gli alimentatori elettronici dei Personal Computer, contengono dei ponti raddrizzatori che tramite accoppiamenti capacitivi, determinano la formazione di correnti di dispersione verso terra. Nel caso vi sia un numero elevato di personal computer, è alto il rischio di intervento intempestivo del differenziale, soprattutto in caso di avvio contemporaneo dei PC. E’ consigliata una divisione dei carichi su più circuiti e l’impiego di interruttori differenziali di tipo G (oppure di tipo K). Impianti di rifasamento: Gli impianti di rifasamento presentano usualmente dei problemi legati alle correnti transitorie di chiusura ed al contenuto armonico. L’inserimento di un banco capacitivo causa sovratensioni con oscillazioni ad alta frequenza, che può provocare un intervento intempestivo del dispositivo differenziale. Consigliato l’impiego di differenziali Tipo K (oppure tipo G). Impieghi con SPD Va verificato che la corrente continuativa Ic per percorre l’SPD, nel funzionamento normale, sommata alla corrente di dispersione naturale del circuito non superi la soglia di intervento del dispositivo differenziale. Qualora il differenziale venga installato a monte dello scaricatore si consiglia l’impiego di un RCD di tipo Selettivo (oppure istantaneo ma con elevata resistenza di tipo G o K), in quanto potrebbe essere interessato da correnti di scarica. Impiego in Impianti Fotovoltaici: E’ consigliato l’impiego di differenziali di Tipo G o K in impianti fotovoltaici con trasformatore d’isolamento al fine di garantire la continuità d’esercizio, essendo comunque consigliabile l’impiego di un SPD. Nel caso l’inverter sia senza trasformatore d’isolamento, ma il costruttore del convertitore dichiara con riferimento alla norma CEI 64-8 art. 712.413.1.1.1.2 che la macchina non è per costruzione tale da iniettare correnti continue di guasto a terra (non è obbligatorio l’impiego di un tipo B), si consiglia di impiegare un interruttore differenziale tipo A, nelle esecuzioni G o K. Interruttori differenziali Antidisturbo Siemens S.p.A. Industry Sector Building Technologies Division Low Voltage Disponibile solamente in formato elettronico 20126 Milano ITALIA WWW.SIEMENS.IT/LV © Siemens S.p.A. 2010 Le informazioni riportate in questo depliant contengono descrizioni o caratteristiche che potrebbero variare con l'evolversi dei prodotti o non essere sempre appropriate, nella forma descritta, per il caso applicativo concreto. Le caratteristiche richieste saranno da considerare impegnative solo se espressamente concordate in fase di definizione del contratto. Con riserva di disponibilità di fornitura e modifiche tecniche. Tutte le denominazioni dei prodotti possono essere marchi oppure denominazioni di prodotti di Siemens AG o di altre ditte fornitrici, il cui utilizzo da parte di terzi per propri scopi può violare il diritto dei proprietari.