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Differenziali retributivi di genere:
ipotesi di approfondimento e ricerca
Le disparità retributive tra uomini e donne sono
una caratteristica strutturale non limitata al
mercato del lavoro italiano. La differenza di genere
nei redditi da lavoro si è ridotta nell'ultimo
decennio, parallelamente all'aumento dei tassi di
attività femminili, restando tuttavia su valori
elevati. Buona parte delle disparità registrate sono
attribuibili a differenze nella composizione della
forza lavoro e nel profilo dell’occupazione: in
termini di ore settimanali le donne lavorano
mediamente meno degli uomini; l’incidenza
dell’occupazione femminile è maggiore in alcuni
settori dove il salario medio è più basso; la quota
di donne assunte con contratto part-time è
sensibilmente superiore a quella degli uomini.
L’osservazione empirica mostra che, pur
eliminando gli effetti dovuti alla differente
composizione della forza lavoro e al diverso
profilo occupazionale, una parte rilevante della
differenza registrata nei salari di uomini e donne
permane: le donne guadagnano meno degli uomini
con lo stesso profilo formativo e con il medesimo
inquadramento contrattuale.
L’analisi dei differenziali retributivi di genere deve
perciò spostarsi verso la ricerca di spiegazioni
ulteriori, in grado di cogliere fattori non
riconducibili esclusivamente ai profili individuali:
il ruolo della domanda di lavoro e delle strategie
attivate
dalle
imprese,
l’impatto
della
contrattazione collettiva, sia nazionale che
decentrata, la propensione alla partecipazione
indotta dalla struttura familiare, l’intervento di
modelli culturali tradizionali o innovativi, l’impatto
dei modelli di organizzazione.
L’obiettivo è dunque l’individuazione dei fattori
che determinano il differenziale salariale netto tra
uomini e donne, elemento che rappresenta, in
ultima analisi, il divario più difficilmente colmabile
delle disparità retributive.
UNIONE EUROPEA
FONDO SOCIALE EUROPEO
DIREZIONE GENERALE
MERCATO DEL LAVORO
Differenziali retributivi di genere:
ipotesi di approfondimento
e ricerca
Roma, 19 dicembre 2005
Ore 9.30
Hotel Jolly
Corso Italia, 1
00100 - Roma
Segreteria Organizzativa
Marta Cascarano
Isfol
Area “Analisi e valutazione delle politiche per
l’occupazione”
Tel. 06.44590646
Fax 06.44590685
E-mail:
[email protected]
[email protected]
Programma dei lavori
Ore 9,30 Registrazione dei partecipanti
Ore 10,00 Apertura dei lavori
On. Pasquale Viespoli (Sottosegretario di Stato per
il lavoro e le politiche sociali)
Alessandra Tibaldi (Regione Lazio, Assessore
Regionale al Lavoro, alle Pari Opportunità e alle
Politiche giovanili)
Sergio Trevisanato (Presidente Isfol)
Ore 10,30 Introduzione
Lea Battistoni (Ministero del Lavoro e della Politiche
Sociali, Direttore generale Direzione Mercato del
Lavoro)
Ore 10,40 ll quadro di contesto italiano ed internazionale
Introduzione: Lisa Pavan-Woolfe (Commissione
europea Direzione generale Occupazione, affari sociali
e pari opportunità)
Marco Centra (Isfol), Cristina Venuleo (Ministero
del Lavoro e della Politiche Sociali)
“Differenziali retributivi di genere: il quadro di contesto e gli
effetti della composizione della forza lavoro”
Linda Laura Sabbadini, (Istat)
“Criticità nel rapporto con il lavoro per le donne tra i 35 e i 45 anni”
Elisabbetta Addis, (Università di Sassari e CAPP)
“La spiegazione della persistenza dei differenziali: modelli
economici e possibili interventi”
Ore 12,00 Per una misura del differenziale retributivo
Introduzione: Luisa Rosti (Università di Pavia)
Mario Biagioli (Università di Parma)
“I differenziali salariali uomo/donna nell’indagine Istat sulla
struttura delle retribuzioni e sul costo del lavoro”
Ore 15,15 Analisi su categorie specifiche
Introduzione: Isabella Rauti (Consigliera Nazionale
di Parità)
Antonietta Mundo (Inps)
“Disparità di genere nei redditi da pensione”
Emiliano Rustichelli (Isfol), Antonietta Mundo
(Inps)
“Misura della discriminazione salariale di genere nel settore
privato: un’applicazione ai dati di fonte contributiva”
Mirella Giannini (Università di Napoli)
“I differenziali di genere nelle professioni ad alto reddito”
Saverio Gazzelloni (Istat), Marco De Marco, (Istat)
“Prime evidenze delle sperimentazioni in atto relative
all'indagine sul reddito e le condizioni di vita (Eu-SILC) e
all'indagine continua sulle Forze di Lavoro (RCFL)”
Discussione
Tindara Addabbo (Università di Modena e Reggio
Emilia, CAPP e CHILD), Donata Favaro (Università
di Padova e CHILD)
“Differenziali salariali per sesso. Problemi di metodologia
econometrica ed evidenze empiriche”
Discussione
Gabriella Natoli (D. G. Mercato del Lavoro)
Ore 16,10 Coffee break
Ore 16,25 Il ruolo della contrattazione collettiva
Introduzione: Paolo Reboani (Capo Segreteria
tecnica del Ministro Maroni)
Anna Maria Parente (Cisl)
Ore 13,30 Pausa pranzo
Ore 14.20 - Sistemi organizzativi e differenze retributive
Introduzione: Paola Piva (Studio Come)
Alessandra Bozzoli, MariaGrazia Ruggerini
(LeNove, studi e ricerche sociali)
“Categorie di lettura e quesiti per individuare le discriminazioni
salariali nascoste: alcune ipotesi”
Discussione
Maria Giulia Catemario (Programma Cantieri;
Dipartimento Funzione Pubblica), Maria Merelli
(LeNove, studi e ricerche sociali)
“Dinamiche retributive e (de)valorizzazione delle risorse
femminili nella Pubblica Amministrazione”
Ore 11,50 Coffee break
Discussione
Piero Cipollone (Centro Studi Banca d’Italia)
“Differenziali salariali di genere: il ruolo della componente
salariale d’impresa”
Maria Francesca Comerci
“Differenziali retributivi di genere: il caso della Pubblica
Amministrazione”
Discussione
Ore 17,20 Chiusura dei lavori
Annalisa Vittore (Coordinamento tecnico delle
Regioni per la formazione professionale e il lavoro)
Lea Battistoni (Ministero del Lavoro e della Politiche
Sociali, Direttore generale Direzione Mercato del
Lavoro)
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