Aspetti clinici e medico legali della prescrizione dei

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Aspetti clinici e medico legali della
prescrizione dei farmaci
Dr Giorgio Cavallari
BENZILPENICILLINA
• In Italia la Benzilpenicillina Benzatina non è
più prodotta e commercializzata in flacone in
polvere sterile, ma in siringa preriempita
• siringa preriempita da 2,5 ml
• "1.200.000 UI/2,5 ml sospensione iniettabile
per uso intramuscolare"
Nota 92
benzilpenicillina
Determinazione n. 1067 del 24/05/2012 (GU n. 128 del 04/06/2012)
¡ La prescrizione e la dispensazione a carico del
SSN, da parte di centri specializzati, Universitari e
delle aziende sanitarie, secondo modalità
adottate dalle Regioni e dalle Province
autonome di Trento e Bolzano, è limitata alle
seguenti condizioni:
¡ Profilassi della malattia reumatica in soggetti
con infezioni delle prime vie respiratorie
sostenute da streptococchi del gruppo A.
Profilassi delle recidive della malattia reumatica
¡ Sifilide
Background
2.Sifilide
Nota 92 AIFA
¡ L'infezione luetica aumenta la trasmissibilità dell’HIV
e la suscettibilità a tale infezione, in quanto le lesioni
ulcerative della sifilide primaria fungono da più facile e
veloce porta di ingresso per il virus dell'HIV. Il
trattamento efficace della sifilide rappresenta dunque
una strategia prioritaria ai fini di ridurre il diffondersi
dell’infezione da HIV (Zetola e coll., 2007).
¡ Alla luce di queste considerazioni epidemiologiche, si
evince come il trattamento ottimale della sifilide
rappresenti un obbligo inderogabile non solo per la
tutela della salute delle singole persone colpite, ma
anche un prioritario obiettivo di salute pubblica.
Evidenze disponibili
2.Sifilide
Nota 92 AIFA
¡ Le principali Linee-guida considerano la
Benzilpenicillina come trattamento di prima scelta, e
regimi alternativi sono consigliati solo in casi di
accertata allergia alle penicilline o perché i dati
disponibili non sono sufficienti o perché il profilo di
efficacia e tollerabilità non è ottimale.
¡ Inoltre, nei casi della sifilide congenita o della sifilide
in gravidanza, la Benzilpenicillina è l’unico trattamento
di provata efficacia, per cui, nei casi di allergia, si
consiglia in primo luogo la desensibilizzazione alla
penicillina per poi procedere al trattamento
opportuno.
Particolari avvertenze
Nota 92 AIFA
• Il trattamento con benzilpencillina può determinare un significativo rischio
di manifestazioni allergiche di varia gravità (eruzioni cutanee
maculopapulari, dermatite esfoliativa, orticaria, reazioni tipo malattia da
siero con brividi, febbre, edema, artralgia e prostrazione; edema di
Quincke; eccezionalmente shock anafilattico).
• Il medico prescrittore deve informare i pazienti circa la possibile comparsa
di tali reazioni e circa le eventuali misure da adottare.
• La somministrazione di benzilpenicillina benzatica nella formulazione di
siringhe preriempite può presentare difficoltà legate alla tendenza del
farmaco ad addensarsi nella siringa; è pertanto essenziale seguire
scrupolosamente le istruzioni relative alla modalità di somministrazione
Benzilpenicillina Benzatinica Biopharma
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
04.1 Indicazioni terapeutiche
• La Benzilpenicillina Benzatinica è indicata nel
trattamento di infezioni sostenute da
microrganismi sensibili alla Benzilpenicillina,
che rispondono a bassi, ma molto prolungati,
livelli serici dell’antibiotico.
• Profilassi della malattia reumatica e delle
recidive, lue.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
• Infezioni delle prime vie respiratorie: (tonsillite acuta,
faringite, ecc.) sostenute da streptococchi del gruppo A:
una singola iniezione di 1.200.000 unità per gli adulti e una
dose variabile tra 300.000 e 900.000 unità nei bambini.
• Infezioni veneree: sifilide primaria, secondaria e latente:
2.400.000 unità in un’unica somministrazione; sifilide
terziaria e neurosifilide: 2.400.000 U.I. ad intervalli di 7
giorni per tre volte; blenorragia: 1.200.000 unità in
un’unica somministrazione.
• Profilassi della febbre reumatica: 600.000 U.I. da ripetersi
ogni due settimane o 1.200.000 U.I. ogni mese
ALDARA*CREMA 5%
PRINCIPIO ATTIVO: imiquimod
CLASSE
A con Piano Terapeutico
Centri autorizzati:
Non ci sono determinazioni della Regione per i centri
prescrittori.
RICETTA RRL - medicinale soggetto a prescrizione medica
limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri
ospedalieri o di specialisti
Prezzo 76.56
Aldara 5% Crema
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
• Confezione da 12 bustine monouso in
poliestere/alluminio. 250 mg di crema
• Ogni bustina da 250 mg di crema contiene
12,5 mg di imiquimod (5%).
04.1 Indicazioni terapeutiche
Imiquimod crema è indicata per il trattamento topico di:
¡ Condilomi acuminati esterni genitali e perianali
(condylomata acuminata) nei pazienti adulti
¡ Carcinomi basocellulari superficiali di piccola
dimensione (sBCC) nei pazienti adulti
¡ Cheratosi attiniche (AK) non ipertrofiche, non
ipercheratosiche, tipiche dal punto di vista clinico,
presenti su viso e cranio, nei pazienti adulti
immunocompetenti, quando le dimensioni o il numero
delle lesioni limitino l’efficacia e/o l’accettabilità della
crioterapia o quando altre opzioni terapeutiche
topiche siano controindicate o meno appropriate
04.2 Posologia e modo di
somministrazione
Condilomi genitali esterni nei pazienti adulti:
¡ Imiquimod crema deve essere applicato 3 volte
alla settimana (esempio: lunedì, mercoledì e
venerdì, oppure martedì, giovedì e sabato) prima
di coricarsi e deve rimanere sulla cute per un
periodo di 6-10 ore.
¡ Il trattamento con imiquimod crema dovrà
protrarsi fino alla scomparsa dei condilomi
genitali o perianali visibili o per un massimo di
16 settimane per episodio di condilomi
Condilomi genitali esterni:
¡ Imiquimod crema deve essere applicata sulla zona affetta da
condilomi, precedentemente lavata, in strato sottile, massaggiando
fino a completo assorbimento. Applicare il prodotto solo sulle zone
interessate evitando scrupolosamente l’applicazione sulle
superfici interne.
¡ Imiquimod crema deve essere applicata prima di coricarsi. Durante
le 6 – 10 ore del trattamento dovranno essere evitati bagno e
doccia. Dopo questo periodo è fondamentale che imiquimod
crema sia eliminata con l’uso di acqua e sapone delicato.
¡ L'applicazione di una quantità eccessiva di crema o il contatto
prolungato della crema sulla pelle può causare gravi reazioni nella
zona di applicazione . Una bustina monouso è sufficiente a coprire
una zona di condilomi di 20 cm2. Una volta aperte le bustine non
devono essere riutilizzate. Lavare accuratamente le mani prima e
dopo l’applicazione della crema.
Effetti collaterali
• Gli effetti indesiderati più comuni che possono
presentarsi utilizzando Aldara (osservati in più
di 1 paziente su 10) sono reazioni nella zona di
applicazione della crema (dolore o prurito).
• le più comuni reazioni cutanee locali sono
state eritema (61%), erosione (30%),
escoriazione /desquamazione (23%)
Meccanismo d’azione
¡ L’imiquimod è un modificatore della risposta
immunitaria.
¡ Gli studi sui legami di saturazione suggeriscono
l’esistenza di un recettore di membrana per
l’imiquimod sulle cellule immunitarie che ad esso
rispondono.
¡ L’imiquimod non svolge un’attività antivirale
diretta. Nei modelli animali l’imiquimod è attivo
sulle infezioni virali e agisce come agente
antitumorale principalmente tramite induzione
dell’interferone alfa e altre citochine
PODOFILLOTOSSINA
• La podofillotossina è dotata di una spiccata
attività antimitotica e citolitica che induce
rapidamente la necrosi dei condilomi
acuminati.
Podofillotossina
• Condyline 0,5% Soluzione Cutanea
Prezzo 21.45
• Wartec 1,5 mg/g Crema
Prezzo 28.10
CLASSE
RICETTA
C
RR
Condyline 0,5% Soluzione Cutanea
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
04.1 Indicazioni terapeutiche
• Trattamento topico di condilomi acuminati
esterni
04.2 Posologia e modo di somministrazione
¡ Applicare la soluzione sui condilomi servendosi
di uno degli applicatori contenuti nella
confezione, evitando il contatto con la pelle sana.
¡ L’applicazione va effettuata 2 volte al giorno,
mattina e sera, per 3 giorni consecutivi. Questo
schema di trattamento può essere ripetuto
settimanalmente fino a un massimo di 5
settimane consecutive, lasciando fra una
settimana e l’altra 4 giorni di intervallo senza
trattamento.
Wartec 1,5 mg/g Crema
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
04.1 Indicazioni terapeutiche
• Trattamento dei condilomi acuminati del pene
e dei genitali femminili esterni
04.2 Posologia e modo di somministrazione
¡ La zona affetta deve essere lavata a fondo con acqua e
sapone ed asciugata prima dell’applicazione.
Utilizzando la punta del dito, applicare la crema in
quantità sufficiente a coprire ciascun condiloma, due
volte al giorno per 3 giorni consecutivi.
¡ Trattare le verruche residue con altri cicli di due
applicazioni al giorno per 3 giorni consecutivi, ad
intervalli settimanali, se necessario fino ad un totale di
4 settimane di trattamento. Per lesioni maggiori di 4
cm² il trattamento con WARTEC crema deve essere
effettuato da personale medico o sotto il loro diretto
controllo
Nota 84
La prescrizione a carico del SSN in soggetti immunocompetenti è limitata alle seguenti condizioni:
Virus Herpes simplex
¡ trattamento delle infezioni genitali acute
§
aciclovir, famciclovir, valaciclovir
¡
profilassi e trattamento delle recidive a localizzazione genitale
¡
cheratite erpetica
¡
trattamento della stomatite in età pediatrica
§
§
§
aciclovir, famciclovir, valaciclovir
aciclovir
aciclovir
Virus varicella-zoster (VZV)
¡ trattamento della varicella
§
¡
aciclovir
trattamento delle infezioni cutanee da VZV
§
aciclovir, famciclovir, valaciclovir, brivudin.
La prescrizione dei farmaci attivi sui virus erpetici è rimborsata dal SSN anche per le altre indicazioni
autorizzate nei pazienti immunocompromessi.
Aciclovir
• Indicazioni registrate non rientranti nella nota
84
• trattamento e profilassi di herpes labiale e
gengivostomatite erpetica in pazienti adulti
immunocompetenti
Famciclovir
• Non ha indicazioni non rientranti nella nota 84
• Per le infezioni da herpes simplex indicazione
solo per herpes genitale
• No indicazione per varicella
Valaciclovir
Indicazioni registrate non rientranti nella nota 84
• Infezioni da virus Herpes simplex (HSV)
• per il trattamento e la soppressione di infezioni
oculari ricorrenti dell’HSV
• Infezioni da Cytomegalovirus (CMV):
• per la profilassi dell’infezione e della malattia
da CMV conseguente a trapianto d’organo
solido negli adulti e negli adolescenti
Evidenze disponibili
Herpes genitale
¡ L’aciclovir è il farmaco di riferimento per la
terapia dell’Herpes simplex a localizzazione
genitale, il primo ad essere introdotto negli anni
’80, con dimostrata superiorità sul placebo.
¡ Valaciclovir e famciclovir sono farmaci più
recenti, per i quali è dimostrata una efficacia pari
all’aciclovir in studi controllati comparativi con
l’aciclovir stesso (mentre non esistono trial
comparativi tra i due).
Nota 84 AIFA
schemi raccomandati di terapia
• prima infezione:
– aciclovir 400 mg x 3 / die per 7-10 gg;
– valaciclovir 500 mg x 2 / die per 7-10 gg;
– famciclovir 250 mg x 3 / die per 7-10 gg;
• recidive:
– aciclovir 400 mg x 3 / die per 5 gg;
– valaciclovir 500 mg x 2 / die per 3 gg;
– famciclovir 250 mg x 2 / die per 5 gg.
Nota 84 AIFA
profilassi
• esistono trial che dimostrano l’efficacia di
aciclovir vs placebo per la profilassi delle
recidive dell’Herpes genitale, così come
l’equivalenza di valaciclovir e famciclovir con
l’aciclovir.
Nota 84 AIFA
• Gli schemi raccomandati di profilassi sono (in
genere per 9 mesi, ripetibile):
• aciclovir 400 mg x 2 / die;
• valaciclovir 500-1000 mg / die;
• famciclovir 250 mg x 2 / die.
Nota 84 AIFA
• Il vantaggio di famciclovir e valaciclovir
rispetto ad aciclovir è nella posologia, con un
minor numero di assunzioni giornaliere e/o
giorni di trattamento.
Nota 84 AIFA
Cenni epidemiologici sulle MST
Agente Eziologico
Infezione, malattia o sindrome correlata
Batteri
Neisseria gonorrhoeae
Cervicite, salpingite, malattia infiammatoria pelvica (MIP), congiuntivite e polmonite
neonatale
Cervicite, salpingite, congiuntivite neonatale, MIP
Treponema pallidum
Sifilide primaria, secondaria e latente, sifilide neonatale
Infezioni non gonococciche non clamidiali
(Gardnerella vaginalis, Mycoplasma hominis, Ureaplasma
urealyticum, Streptococco di gruppo B, Stafilococco
aureus, Escherichia coli)
Vaginite, cervicite, salpingite, MIP, infertilità, parto pretermine, aborto spontaneo,
rottura prematura delle membrane, infezioni amniocoriali, endometriti post-parto,
neonati a basso peso, infezioni neonatali
Haemophilus ducrey
Calimmatobacterium granulomatis
Chlamydia trachomatis sierotipi L1, L2, L3
Ulcera molle
Granuloma inguinale
Linfogranuloma venereo
Chlamydia trachomatis
Virus
Herpes simplex virus di tipo 1 e 2 (HSV1 e HSV2)
Virus epatite A, epatite B e epatite C
Papillomavirus umano (HPV)
Virus del mollusco contagioso (Pox)
Virus HIV
Herpes genitale primario e ricorrente, herpes neonatale
Epatite virale acuta e cronica
Infezione cervicale, condilomi genitali
Mollusco contagioso
HIV e AIDS
Protozoi
Trichomonas vaginalis
Vaginite, cervicite, uretrite
Ectoparassiti
Phtirus pubis
Pediculosi del pube
Sarcoptes scabiei
Scabbia
MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE
BATTERI
PROTOZOI
Sifilide
Treponema
pallidum
Trichomonas
vaginalis
VIRUS
Virus
dell’epatite
HCV – HBV
Gonorrea
Neisseria
gonorrhoeae
Papilloma
virus HPV
Chlamydia
Chlamydia
trachomatis
Herpes
genitalis
HSV
HIV
ECTO
PARASSITI
Pidocchi e
scabbia
Ragioni della rilevanza
HIV / AIDS
Complicanze apparato
riproduttivo:
Infezioni congenite:
• Endometriti, salpingiti,
• Sifilide
malattia infiammatoria
IST
pelvica
• Sterilità
• Gonorrea
• Clamidia
• HSV
• Gravidanza ectopica
• Aborto spontaneo
• Epididimiti
Tumori:
• Carcinoma collo utero, vulva, pene e ano (HPV)
• Epatocarcinoma (HBV)
Nuovi casi di IST* curabili in adulti (15-49 anni), OMS 2008
Regione Europea
46,8 milioni
Donne 21,9 milioni
Uomini 24,9 milioni
Regione delle Americhe
Pacifico Occidentale
125,7 milioni
Donne 65,6 milioni
Uomini 60,1 milioni
Medio Oriente
128,2 milioni
27,5 milioni
Donne 57,4 milioni
Uomini 70,8 milioni
Donne 12,7 milioni
Uomini 13,7 milioni
Regione Africana
Sud-Est Asiatico
92,6 milioni
78,5 milioni
Donne 43,6 milioni
Uomini 49 milioni
Donne 31,7 milioni
Uomini 46,8 milioni
*Totale: 498,9 milioni (donne 232,9 milioni, uomini 266,1 milioni)
276,4 milioni Trichomonas vaginalis, 106,1 milioni Neisseria gonorrhoeae,
105,7 milioni Chlamydia trachomatis, 10,6 milioni Treponema pallidum
Alta percentuale di soggetti asintomatici:
stime del WHO
Maschi
Femmine
5%
95%
Inf. da clamidia
20%
75%
Trichomoniasi
90%
50%
Gonorrea
Epidemiologia delle IST:
fonti dei dati in Italia
1. Sito del Ministero della Salute: dati limitati alle sole malattie a
notifica obbligatoria (gonorrea e sifilide) → problema della
sottonotifica
2. Sistema di Sorveglianza Sentinella delle IST basato su centri clinici
che segnalano pazienti con una diagnosi clinica di IST (avviato nel
1991, sotto il coordinamento dell’ISS)
3. Secondo Sistema di Sorveglianza delle IST basato su una rete
sentinella di laboratori di microbiologia clinica, che segnalano nuovi
casi di infezione da Ct, da Ng e da Tv.
DATI ISTAT: Casi notificati di sifilide e gonorrea
(Bollettino Epidemiologico Nazionale delle notifiche di malattie infettive, Ministero della Salute,1955-2010)
12
10
n. casi (migliaia)
GONORREA
SIFILIDE
8
6
4
2
0
1955
1970
1985
2000
Sistema di Sorveglianza Sentinella
delle Infezioni Sessualmente Trasmesse
TO MI
TN
BS
GE
Rete di sorveglianza
GO
BO
FI
• 12 Centri clinici pubblici IST
RM
• Attiva dal 1991
BA
CA
Segnalazione di caso anonimo di IST
• Vengono segnalati pazienti con una IST in atto
WEB
(primo episodio)
• Le diagnosi sono basate su criteri clinici e di
laboratorio
• A tutti i pazienti viene offerto il test HIV
Istituto Superiore di Sanità
Soggetti con IST: genere
(Sistema di Sorveglianza Sentinella delle IST basato su centri clinici,
1991-2010)
Totale casi riportati: 84.337
30,3%
Uomini
69,7%
Donne
Andamento delle segnalazioni di IST batteriche
(Sistema di Sorveglianza Sentinella delle IST basato su centri clinici, 1991-2010)
550
500
N. di casi
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
Inf. da Chlamydia trachomatis
Gonorrea
Sifilide I-II
Sifilide latente
Andamento delle segnalazioni di IST batteriche nelle donne
(Sistema di Sorveglianza Sentinella delle IST basato su centri clinici, 1991-2010)
200
N. di casi
150
100
50
0
Inf. da Chlamydia trachomatis
Gonorrea
Sifilide I-II
Sifilide latente
Sifilide I-II per modalità di trasmissione, uomini
(Sistema di Sorveglianza Sentinella delle IST basato su centri clinici, 1991-2010)
350
300
N. di casi
250
200
150
100
50
0
Eterosessuali
MSM
Tasso di positività per di clamidia, gonorreea e tricomoniasi
(Sistema di Sorveglianza Sentinella delle IST basato su laboratori,
2009 Giugno 2012)
Aprile 2009-Giugno
Sorveglianza delle resistenze a Neisseria gonorrhoeae
a ciprofloxacina, penicillina, tetraciclina, ceftriaxone x anno e per
meccanismo di resistenza
80
70
60
%
50
2003
2004
2005
40
2007
2008
30
2009*
20
10
0
CIPROFLOXACIN
TRNG
PPNG
CMRNG
CEFTRIAXONE
Prevalenza di Chlamydia trachomatis, per classe di età
(Sistema di Sorveglianza Sentinella delle IST basato su laboratori,
Aprile 2009-Giugno 2012)
%
p-value di X2 for trend<0,001
Prevalenza delle infezioni di C. trachomatis e
N. gonorrhoeae nella popolazione adolescente di Brescia
Obiettivo :
• Misurare la prevalenza dell’infezione
• Fornire le basi per una analisi di costo-efficacia di
un programma di screening
• definire i fattori di rischio associati all’infezione
Attività
16 Istituti di istruzione superiore di
Brescia
Incontro informativo sulle MST
Distribuzione del kit per la raccolta delle urine
e del questionariocomportamentale
Analisi dei campioni di urine (metodo VERSANT® CT/GC DNA 1.0
Assay kPCR Siemens AG)
Caricamento dei questionari su database (Access 2007)
analisi dei dati mediante software statistici (Stata 10)
Gestione standard dei casi positivi
Risultati
3134 studenti contattati
Prevalenza del 2.1%
dell’infezione da
1886trachomatis
partecipanti nella
Chlamydia
popolazione adolescente
sessualmente attiva
1007 sessualmente attivi
77.1%)
21 positivi per C. trachomatis
0 positivi per N. gonorrhoeae
adesione del 60.2%
età media 18,4 anni
836 femmine e 745 maschi
90,2% residenti nella
provincia di Brescia
91,7% nati in Italia
età media del primo
rapporto16,0 anni
26,5% usa sempre il
preservativo
Risultati
Femmine
Maschi
Popolazione
sessualmente attiva:
81%
p<0,00
1
Popolazione
sessualmente attiva:
70%
Età media del primo
rapporto: 15.9 anni
p= 0,001
Età media del primo
rapporto: 16.2 anni
Usano sempre il
preservativo: 23,8%
p= 0,001
Usano sempre il
preservativo: 31,6%
Prevalenza di C.
trachomatis: 1,9%
Prevalenza di C.
trachomatis: 2,4%
Quali sono le IST più frequenti ?
(Sistema di Sorveglianza Sentinella delle IST basato su centri clinici, 1991-2010)
22.000
20.000
Uomini
18.000
Donne
n. segnalazioni
16.000
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
0
condilomi
genitali
infezioni
NG_NC
gonorrea
sifilide
latente
herpes
genitale
sifilide I-II
inf. da
inf. da
Chlamydia Trichomonas
trachomatis vaginalis
Patologie correlate all’HPV in uomini e donne in Europa
1.100
Cancro del
pene
Cancro
anale
3.700
1.700
2.900
2.300
11.600
Cancro
testa/collo
Cancro vulva e
vagina
Cancro
anale
Cancro
testa/collo
23.000
Cancro della cervice
UOMINI
Condilomi
genitali
329.000
292.000
DONNE
Condilomi
genitali
Annual number of new cancer cases calculated based on crude incidence rates from IARC database (1998-2002) and population estimate Eurostat 2008; estimate Globocan
2008 for cervical cancer; published HPV prevalence rates were applied (for Europe, when available); Genital warts estimates based on incidence rates in UK, HPA 2007
Quante sono e quanto costano i
condilomi in Italia ?
• Un ampio studio di popolazione ha stimato che i nuovi
casi di condiloma in Italia ammonterebbe a circa 120,000
in donne sessualmente attive, e 240,000 nella
popolazione maschile e femminile
Vittori G, et al. It J Gynaecol Obstet 2008;20:33-42
• Sulla base di tale stima di incidenza, e avendo
misurato il costo per la terapia della condilomatosi nel
range 330 - 480 Euro, in Italia i costi annuali per il
trattamento della condilomatosi superano i 60 milioni
di euro all’anno
Merito M, et al Current Med Res Opinion 2008; 24: 3175
Caso clinico 1
Il nostro protagonista
• Maschio, 45 anni
• Sposato da 5 anni, in attesa del primo figlio
• Lavora come ingegnere presso una
multinazionale
• Nulla di patologico in APR
• Recente viaggio (<3 mesi) in Russia al ritorno
dal quale ha avuto IVU
Viene in ambulatorio per…
Febbre persistente da alcuni giorni, astenia, faringodinia, per cui
ha assunto antibiotico non meglio precisato
Da 2 gg ha sviluppato un esantema
All’esame obiettivo:
• linfoadenopatia polistazionale non dolente
(max 1,5cm)
• lieve epatomegalia (1 cm dall’arcata costale)
• esantema maculo-papulare diffuso al palmo
delle mani e pianta dei piedi
Sifilide secondaria
Esami ematochimici e sierologici
Esami ematochimici: ALT 80, ALT 95, GB 6550,
PCR 15 (v.n. <10)
EBV IgG pos, IgM neg
Toxo test: non immune
Rubeo test: immune
CMV test : immune
TPHA: positivo, EIA positivo,
VDRL positivo con titolo 1:32
HIV-Ab: negativo
…sifilide secondaria!!
Counselling: emerge dalla storia anamnestica che il paziente ha
avuto rapporto eterosessuale a pagamento non protetto da
preservativo durante il soggiorno in Russia.
La moglie è gravida!!
La moglie viene in consultazione
congiunta…
• 34 aa
• Primigravida, a 24 settimane gestazionali
• Allo screening all’8a settimana gestazionale TPHA e VDRL
negative
• Asintomatica, in particolare non esantema maculo-papulare e
non ulcerazioni genitali
Agli esami sierologici
• TPHA positivo, RPR positivo con titolo 1:32
• HIV Ab negativo
Diagnosi di sifilide latente
recente (rischio di
trasmissione al feto
dell’infezione 30-80%)
Trattamento della sifilide
(Sexually Transmitted DiseasesTreatment Guidelines, CDC 2010)
Benzilpenicillina 2.4 MU i.m.
in singola somministrazione
Sifilide primaria,
secondaria e latente
recente (<2 aa)
Benzilpenicillina 2.4 MU i.m.
una volta a settimana per
3 settimane consecutive
Sifilide latente tardiva
(>2 aa) o di durata
indeterminata
Il trattamento di prima scelta è sempre quello a base di benzilpenicillina, considerato
efficace e sicuro anche in gravidanza.
In caso di riferita allergia alle penicilline o B- lattamine, utile visita allergologica ed
eventuale effettuazione di desensibilizzazione.
I controlli della sierologia
Il TPHA o l’EIA (test treponemici) non devono
più essere controllati nel soggetto con sifilide
confermata à MEMORIA IMMUNOLOGICA
(rimangono positivi per tutta la vita)
A seguito della terapia è il test non treponemico
(VDRL o RPR) che deve ridursi (da
1:32à1:16à1:8à1:4à1:2à negativo)
La signora deve controllare il test non
treponemico prima del parto e al
momento del parto
RPR prima del parto:
positivo 1:8
RPR al momento del parto:
positivo 1:4
TPHA positivo 1:1280
Sierologia del neonato (da confrontare
con quella materna)
RPR: positivo, 1:4
EIA : positivo 0.5
TPHA: positivo 1:640
La sierologia è compatibile con
passaggio transplacentare di Ab
materni; la sierologia (sia RPR che
TPHA) si negativizzerà in 6-9 mesi e
si potrà escludere quindi infezione
congenita.
Caso clinico 2
Uomo di 45 anni si reca nell’ambulatorio del MMG e
riferisce comparsa da due giorni di perdite uretrali, disuria
e prurito uretrale
All’EO: fuoriuscita di materiale
mucopurulento dall’uretra,
lieve linfoadenomegalia
satellite, non altri segni
Il paziente viene trattato con ciprofloxacina 500
mg BID per 5 giorni con parziale beneficio nella
sintomatologia ma dopo due settimane si
ripresenta con lo stesso sintomo
Viene quindi inviato presso centro MST per
esecuzione dei tamponi uretrali, diagnosi e
terapia
Viene eseguito tampone uretrale per coltura
gonococco, ricerca in PCR di Clamidia, e coltura per
micoplasmi
Isolamento di N.gonorrhoeae resistente ai chinoloni
Il paziente era stata trattato durante la prima
consultazione con ceftriaxone 1 g + azitromicina 1 g in
dose unica con completa remissione della
sintomatologia
Viene inoltre proposto di
completare gli accertamenti
con l’esecuzione di sierologia
per HIV e sifilide
Trattamento «sindromico»
dell’uretrite nel maschio
CHLAMYDIA
Azitromicina 1 g per os in
monosomministrazione
+
GONOCOCCO
Ceftriaxone 250 mg
intramuscolo in
monosomministrazione
La terapia dovrebbe essere condotta sotto controllo medico!!!
E dovrebbe essere estesa a tutti i partner sessuali !!!!!!!!!!!!
Percentuale di ceppi di NG resistenti a ciprofloxacina,
penicillina, tetraciclina, ceftriaxone per anno e per
meccanismo di resistenza
80
70
60
%
50
2003
2004
2005
40
2007
2008
30
2009*
20
10
0
CIPROFLOXACIN
TRNG
PPNG
CMRNG
CEFTRIAXONE
Possibile gestione ambulatoriale
• Se non sono disponibili mezzi diagnostici il
paziente dovrebbe essere trattato con regimi
terapeuti efficaci sia sulla Chlamydia che sul
Gonococco
• Trattamento dei contatti dopo anamnesi
comportamentale e contact tracing
• Sierologie di controllo per le altre infezioni a
trasmissione sessuale: HIV-Ab, TPHA
Centers for Disease Control and Prevention. Sexually Transmitted Diseases Treatment
Guidelines, 2010. MMWR 2010;59
Altri agenti di uretrite:
Mycoplasma e Trichomonas
Mycoplasma genitalium: terapia con doxiciclina
100 mg bid per 7 giorni
Trichomonas vaginalis: terapia con
metronidazolo 2 g per os in
monosomministrazione
Le sinergie tra IST ed HIV
Test HIV effettuati e prevalenza HIV in pazienti con MST
nel Sistema Nazionale Sentinella 1991 - 2009
Dei 78.782 pazienti segnalati con una MST,
55.554 (70,5%) hanno effettuato un test antiHIV al momento della diagnosi di MST
Notiziario dell’ISS – Febbraio 2012
Prevalenza HIV nei pazienti con IST:
percentuale dei testati e dei positivi
(Sistema Sorveglianza Sentinella MST, 1991-2009)
Testati
Non testati
4.154 (7,5%) sono risultati positivi
1.335 / 4.154 persone (32,1%) primo riscontro di HIV
Prevalenza di HIV per fattore di rischio
e per MST diagnosticata
Notiziario dell’ISS – Febbraio 2012
Prevalenza di HIV in pazienti con MST
per categoria di esposizione
% HIV+
Prevalenza media HIV+ = 8%
36
Omosessuali maschi
32
28
24
20
16
12
Femmine
8
4
Eterosessuali maschi
0
1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
Sorveglianza Nazionale MST, 2008 (50.260 pazienti testati)
Perché il medico di
medicina generale
dovrebbe riferire
un suo paziente
con IST presso una
struttura
specialistica di
riferimento ?
Il sistema di riferimento nella
gestione di persone con IST
• Ragionevole nella fase di riduzione del
numero dei casi
• Irrinunciabile tuttavia:
– facile accesso al servizio di riferimento
– evitare ogni ritardo nel trattamento
Potenziali vantaggi
nel riferire il paziente
Quesiti diagnostici
complessi
Ulcera genitale atipica
da HSV
Potenziali vantaggi nel riferire il paziente
Scarsa dimestichezza
con la patologia
Irsutio penis e piccola
lesione condilomatosa
dell’asta del pene
Potenziali vantaggi
nel riferire il paziente
Condilomatosi del
fornice vaginale
posteriore
Potenziali vantaggi
nel riferire il paziente
Incertezza sugli standard
di terapia
Possibilità di eseguire
accertamenti
microbiologici
Essudato uretrale purulenta in
paziente con co-infezione
gonococcica e clamidiale
Potenziali vantaggi
nel riferire il paziente
Necessità di
informazione e
counselling
specialistici
Potenziali vantaggi
nel riferire il paziente
Ricerca e
trattamento
del/dei partner
sessuale
Potenziali vantaggi
nel riferire il paziente
• In alcune circostanze il MMG è in situazione
svantaggiata nel discutere problematiche della
sfera sessuale
– confidenzialità nucleo familiare
– rapporti di amicizia
Il centro aziendale MST degli
Spedali Civili di Brescia
• Rapidità della risposta per interrompere la
catena di trasmissione
Padiglione Infettivi
Spedali Civili
è apertura tutti i giorni
(LUN – VEN) senza
appuntamento in
alternativa al CUP
(con impegnativa del
MMG)
Pagamento della prestazione
• Le MST rappresentano infezioni di interesse
per la salute pubblica
• Le persone affette sono esentate dal
pagamento della prestazione clinica e dagli
accertamenti di laboratorio
Cosa garantisce il centro MTS ?
• Attitudine non giudicante del personale sanitario
• Accettazione con personale esperto in couselling
Cosa garantisce
il centro MTS ?
• Utilizzo di algoritmi
standardizzati che
implicano il
trattamento del
paziente nel corso
della seduta stessa
Che garantisce il centro MTS ?
Accesso a diagnosi microbiologica
Cosa garantisce il centro MTS ?
• Canali preferenziali per riferimento a terzo
livello
– diagnostiche: ginecologica (bartolinite, indagine
colposcopica etc.) urologica (prostatite, etc.)
– Terapeutiche: dermatologia (exeresi chirurgica
condilomi)
Cosa garantisce il centro MTS ?
Notifica a sistema di
sorveglianza
sentinella
Cosa garantisce il centro MTS ?
• Screening per altre IST
– Emersione del sommerso rispetto all’infezione da HIV
– Emersione del
sommerso rispetto
all’infezione da HBV ed
eventualmente anche
HCV
Le malattie veneree nei secoli
• Le malattie veneree hanno accompagnato tutta la storia dell'uomo, e
se ne parla, ad esempio, nelle cronache di epoca romana. Marco
Valerio Marziale descrive probabilmente la sifilide definendola "una
malattia vergognosa".
• Queste patologie hanno avuto momenti di recrudescenza con
epidemie di sifilide e gonorrea in varie epoche, ad esempio, in Italia,
dopo il 1494, con l'invasione di Carlo VIII di Francia. L'infezione fu
probabilmente portata da soldati invasori. Gli spagnoli
(conquistadores) e i portoghesi portarono la sifilide nelle Americhe,
ma alcuni autori sostengono la tesi opposta, e cioè che furono gli
indigeni a contagiare i conquistatori. In genere, comunque, queste
epidemie seguirono gli eserciti di conquista, portando spesso più
morte delle stesse armi.
• Le malattie veneree sono state fonte spesso di
forte riprovazione sociale, essendo spesso
associate a comportamenti considerati
immorali. Questo ha rallentato o limitato le
misure adatte per contenere l'infezione
(isolamento e anche emarginazione del soggetto
coinvolto), o il ricorso alla stessa terapia, spesso
praticata in clandestinità. La scarsa
informazione e la prostituzione hanno poi
peggiorato la situazione permettendo una
diffusione talvolta epidemica di tali malattie.
Sindrome di Samo
• La sindrome di Samo è il termine con cui alcuni studiosi
italiani denominano un disturbo che coinvolge l'area
dell'affettività, della sessualità e della relazionalità
dell'individuo che ne è colpito. L'affezione si presenta
come un marcato (e a volte ossessivo) attaccamento ad
un partner malato e una predilezione per i rapporti
sessuali con soggetti portatori di malattie contagiose o,
preferenzialmente, affetti da malattie sessualmente
trasmissibili (MST) come l'AIDS, la gonorrea, la sifilide,
l'epatite e la lebbra, senza che vi sia alcuna
preoccupazione per le pratiche cautelative di protezione
dal contagio.
MST
• Le MST rivestono una notevole importanza
epidemiologica perché spesso hanno le seguenti
caratteristiche:
• • Asintomaticità
• • Lunga latenza
• • Lunga infettività
• • Elevata recidività
• • Legami con processi cancerogenici
• • Hanno in comune solo la modalità più o meno
esclusiva di trasmissione:
• • Contatto diretto tra le mucose
Fattori che influenzano l’incremento
delle MST
•
•
•
•
•
•
•
•
Cambiamento delle abitudini sessuali
-inizio precoce dei rapporti
-maggiore promiscuita’ sessuale
Uso dei contraccetivi (non di barriera)
Maggiore mobilita’della popolazione mondiale
-turismo
-lavoro
-flussi migratori
Fattori di rischio per MST
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
COMPORTAMENTI
-elevato numero di partners
-partners con MST
-eta’ del 1°rapporto <15 aa
-rapporti non protetti
-sesso per denaro
-uso di droghe e\o di alcool
CATEGORIE
-eta’<25 aa
-omo-bisessuale
-provenienza geografica
MST diagnosticate : punta di un
iceberg
Obiettivi per una corretta gestione
della MST
» Porre una diagnosi corretta
• Porre una diagnosi corretta
• Ridurre\prevenire i comportamenti a
rischio
• Assicurare una buona aderenza alla
terapia
• Garantire il partner e il suo trattamento
MST o IST
• MST “classiche” o malattie veneree
• MST “di seconda generazione”
comprendenti oltre 20 agenti eziologici
differenti
Eziologia
•
•
•
•
Eziologia batterica
Eziologia da protozoi
Eziologia micotica
Eziologia virale
Eziologia batterica
•
•
•
•
Sifilide
Gonorrea
Chlamydia trachomatis
Ureaplasma urealyticum e mycoplasma
hominis
Sifilide
•
Agente eziologico: Treponema pallidum
•
•
Classificazione:
la sifilide si divide in acquisita e congenita.
La sifilide acquisita si suddivide a sua volta in:
•
•
precoce, che comprende la sifilide primaria, la secondaria e la precoce
latente (con comparsa entro i primi 2 anni)
tardiva, comprendente la tardiva latente (>2 anni), la terziaria con gomme
ed il coinvolgimento cardiovascolare e neurologico
•
La sifilide congenita è suddivisa in:
•
•
precoce (primi 2 anni)
tardiva
Sifilide primaria
• ulcerazione in aree anogenitali - ma sono possibili
localizzazioni orali od in altra sede (ulcera rigida, non
dolente, a fondo terso, con secrezione di liquido limpido)
• linfoadenopatia regionale
• quadro atipico (ulcere multiple, dolenti, purulente,
extragenitali)
TAKE HOME
• Qualsiasi ulcera anogenitale deve essere considerata
sifilitica fino a prova contraria.
Trasmissione
• La sifilide si trasmette per
-- contatto sessuale
--durante la gravidanza dalla madre al feto.
--trasfusione di sangue o emoderivati
•
La spirocheta è in grado di passare attraverso le
mucose intatte o la cute danneggiata.È’ quindi
trasmissibile attraverso contatti orali e attraverso rapporti
sessuali vaginali e anali.
• La sifilide NON può essere trasmessa attraverso sedili
WC, tramite le attività quotidiane, con l'uso di vasche
idromassaggio, né con la condivisione di posate o
indumenti.
Diagnosi
--Dimostrazione microscopica in campo oscuro o mediante
immunofluorescenza diretta del T. pallidum. dalle lesioni o dai
linfonodi infetti della sifilide precoce.
--Test sierologici: test non-treponemici (VDRL, RPR) e treponemici
(TPHA, FTA Abs, EIA)
--test treponemici sono utili per lo screening ,perche’ molto sensibili
--test non treponemici sono utili per il follow-up della terapia
--il dosaggio quantitativo dei test treponemici non e’ consigliato
perche’ non ha implicazioni cliniche
--i test non treponemici devono essere quantitativi per verificare la
riduzione post-terapia
Terapia
Sifilide recente (primaria, secondaria, latente recente)
--Penicillina benzatina 2.4 milioni UI IM in singola
somministrazione
Sifilide tardiva (latente tardiva)
--Penicillina benzatina 2.4 milioni UI IM una volta alla
settimana per tre settimane consecutive
Deposta allergia alla penicillina?
--visita allergologica per desensibilizzazione
--doxicillina 100m g BID per 1 settimana o per 4
settimane se sifilide tardiva
Gonorrea
• La gonorrea o blenorragia è una malattia a trasmissione
sessuale. È popolarmente nominata "scolo". I termini
derivano dal greco, il primo da "gonos" (seme) e "reo"
(scorro), il secondo da "blenos" (muco) e "ragoo"
(erompo), e si riferiscono al principale sintomo, ovvero le
perdite uretrali. I due termini, che nella pratica medica
sono sinonimi, coprono anche tutta una serie di
manifestazioni extrauretrali: difatti l'infezione può
riguardare anche la cervice uterina, il retto, la faringe, e
per diffusione ematogena le articolazioni (artrite
gonococcica), il fegato (epatite) e il cuore(endocardite).
Trasmissione e sintomi
•
La trasmissione avviene per contatto genito-genitale, genitoanorettale, oro-genitale od oro-anale o dalla madre al bambino alla
nascita.
•
L’incidenza più elevata della gonorrea si riscontra nei giovani
adulti (15-29 anni) ed e’ molto maggiore nelle minoranze etniche e
nei maschi omosessuali
• Sintomi
•
Negli uomini la manifestazione prevalente è rappresentata dai
segni di uretrite acuta con secrezione uretrale e disuria.
•
Nelle donne i sintomi sono correlati all’infezione endocervicale ed
uretrale e comprendono: l’aumento o la variazione delle
caratteristiche delle secrezioni vaginali, sanguinamento
intermestruale, disuria e menorragia.
Complicazioni e diagnosi
• Le complicanze :
--la PID nella donna
--l’epididimo-orchite nell’uomo
• La diagnosi :tampone delle secrezioni
uretrali e vaginali con l’identificazione del
batterio (coltura,test di amplificazione
dell’acido nucleico-NAAT)
Terapia
• Farmaco
Dosaggio Somministrazione
• Ceftriaxone 250 mg
•
• In alternativa
• Cefixima
400 mg
• In alternativa
• Ceftriaxone 250 mg
+
• Azitromicina 1 gr os
im
Dose singola
os
Dose singola
im
Dose singola
Dose singola
Chlamydia trachomatis
• Chlamydia trachomatis è un batterio gramnegativo parassita intracellulare obbligato
appartenente alla famiglia Chlamydiaceae.
È l'unica specie di clamidia patogena per l'uomo
• Sierotipi
• La C. trachomatis comprende numerosi sierotipi
correlati a diversi quadri clinici.
I sierotipi L1 L2 e L3 sono associati al
linfogranuloma venereo, quelli A, B, Ba e C al
tracoma, e quelli D, E, F, G, H, I, J e K sono
associate a forme di congiuntivite, infezione
genitale e polmonite del neonato.
Sintomi
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
I sintomi più comuni nell'uomo sono:
SECREZIONI URETRALI
Dolore durante la minzione
Prurito uretrale
Dolore ai testicoli
Febbre
I sintomi più comuni nella donna sono:
PERDITE VAGINALI INUSUALI
DOLORE PELVICO
Sanguinamento vaginale
Sanguinamento vaginale irregolare
Dolore durante la minzione
Terapia
• PRIMA SCELTA
• Azitromicina 1 gr in singola dose per via orale ;
•
oppure
Doxiciclina 100 mg due volte al giorno per sette giorni .
• SCELTA ALTERNATIVA
Eritromicina 500 mg due volte al giorno per quattordici giorni ;
•
• oppure
•
Ofloxacina 200 mg due volte al giorno o 400 mg una volta al
giorno per sette giorni .
Ureaplasma urealyticum e
Mycoplasma hominis
• Queste infezioni , secondo dati della
letteratura, sarebbero responsabili del 15% 25% delle uretriti non gonococciche.
• La sintomatologia è sovrapponibile a quella
dell’uretrite da Chlamydia. Tuttora controverso è
il ruolo di altre specie di Mycoplasma e di
Ureaplasma quali agenti eziologici di uretrite non
gonococcica.
Diagnosi
Microscopia ottica nella diagnosi di uretrite
Lo striscio uretrale :
-- aumento dei polimorfonucleati
-- esclude la presenza della Neisseria gonorrheae e del
Trichomonas vaginalis.
Esame colturale per Mycoplasma hominis e
Ureaplasma urealyticum su tampone uretrale/vaginale
N.B. non disponiamo di test diagnostici in commercio per
la diagnosi di Mycoplasma genitalium, un patogeno
emergente causa di uretrite nel maschio
Terapia
•
Farmaco
Dosaggio
•
Azitromicina 1 g
•
•
In alternativa
Doxiciclina 100 mg x 2 /die
os
7 giorni
•
•
In alternativa
Eritromicina 500 mg x 4 /die
os
7 giorni
•
•
In alternativa
Levofloxacina 500 mg /die
os
7 giorni
•
•
In alternativa
Ofloxacina 300 mg x 2 /die
os
7 giorni
os
Somministrazione
Dose singola
Durata terapia
TAKE-HOME
• La terapia della maggior parte delle
uretriti:
• ceftriaxone 250 mg +
azitromicina 1gr
Disuria persistente nella donna:
take home
• Non solo cistite (da E.coli 90%)
• Escludere agenti di uretrite
(Gonorrea,clamydia ,mycoplasma hominis
e ureaplasma urealyticum) (disuria)
• Diagnosi :urinocoltura+tampone vaginale
+tampone uretrale+tampone cervicale
Eziologia protozoi:
Trichomonas vaginalis
• Trichomonas vaginalis è un protozoo
appartenente alla classe dei flagellati,
conosciuta come parassita umano
all'origine dell'omonima malattia della
trichomoniasi vaginale, un'infiammazione
vaginale.
Epidemiologia
• È diffuso in tutto il mondo e viene trasmesso
principalmente per via sessuale, molto raramente
attraverso oggetti contaminati. I neonati possono
esserne infettati qualora il canale del parto ne sia infetto.
Si tratta di un parassita enormemente diffuso, è il
patogeno più comune trasmesso per via sessuale,
perfino più comune della clamidia. È molto più comune
nelle donne che negli uomini che tendono ad essere
portatori asintomatici. La prevalenza è variabile dal 3
sino al 25% nelle aree urbane.
Diagnosi
• La diagnosi si effettua mediante esame
microscopico diretto delle secrezioni
vaginali o uretrali per identificare il
parassita. (È possibile coltivare l'organismo, colorarlo e
utilizzare test immunologici con anticorpi oppure metodi di
identificazione basati su sonde ad acidi nucleici)
Terapia
• farmaco d'elezione per la trichomoniasi è il
metronidazolo, in dose unica (2 g) cps
oppure, da 250mg x 3 volte al di’ x 810gg
Candidiasi al femminile
•
•
•
•
75% : almeno 1 episodio nella vita
50% : almeno 1 recidiva
5-9% : infezione ricorrente (3-5 episodi\anno)
55% : almeno 1 episodio tra i 20-30 anni
Le specie di Candida
• Le specie di Candida sono numerose: quella più
frequente è la Candida albicans che è presente
in circa l’80% dei casi.
• La Candida è un fungo che normalmente vive in
equilibrio in alcune zone del nostro corpo
(vagina, bocca e gola, apparato digerente, pelle
e cuoio capelluto) senza arrecare alcun danno.
• Di solito non e’ a trasmissione sessuale.
Fattori di rischio
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
giovane età (la comparsa degli ormoni estrogeni dopo la pubertà favorisce infatti lo sviluppo della
Candida)
uso frequente di lavande vaginali (che alterano la flora benefica locale e l’equilibrio
dell’ambiente vaginale)
gravidanza (soprattutto 3° trimestre)
diabete mellito (soprattutto se non controllato bene dal punto di vista metabolico); l’aumento
della concentrazione di zuccheri a livello della vagina favorisce la crescita della Candida (lo
zucchero funge da nutrimento per il fungo che cresce meglio).
terapie antibiotiche ripetute o trattamenti con farmaci a base di cortisone che possono
alterare la normale flora batterica vaginale selezionando specie resistenti a questi farmaci).
uso di contraccettivi orali (pillola) e terapie ormonali a base di estrogeni
uso di contraccettivi intrauterini (IUD), (il materiale di cui sono fatti tende con il tempo a
modificare l’ambiente vaginale a tutto vantaggio della Candida)
una qualunque malattia che provochi abbassamento delle difese immunitarie.
obesità
fumo
utilizzo abituale di indumenti intimi stretti e/o sintetici
etnia (donne di pelle scura che hanno normalmente una mucosa vaginale più sottile e vulnerabile
rispetto alle donne occidentali di pelle chiara)
Sintomi e segni
• La vulvovaginite da Candida nella donna è caratterizzata da:
• perdite vaginali di colorito biancastro, tipo ricotta o latte cagliato,
talvolta cremose
• irritazione, prurito vulvare intenso talvolta quasi insopportabile
• gonfiore alla zona vulvo-vaginale
• bruciore vulvo-vaginale ma anche a urinare
• può essere presente anche dolore vulvare
• Durante i rapporti la Candida può infettare anche l’uomo
provocando:
• prurito sul pene, chiazze rosse e pelle desquamata
Diagnosi
• Spesso l’ infezione da candida viene
diagnosticata con l’ispezione vulvovaginale
• Ma e’ necessario procedere all’esecuzione
del tampone vaginale e all’isolamento
dell’agente responsabile per ottenere una
diagnosi certa.
Terapia
• Terapia topica (sempre!) con imidazolici
per brevi cicli (non creare resistenze!)
• Terapia sistemica (nelle recidive)
• Curare il partner (solo se sintomatico)
• Eventualmente aggiungere fermentilattici per curare la possibile
disbiosi intestinale
Come prevenire la candida
• limitare l’uso di collant e salvaslip
• indossare solo biancheria di cotone a
contatto con la zona vulvare
• consigliare un detergente intimo che deve
essere specifico e delicato, non troppo
aggressivo
• abolire o ridurre drasticamente l’uso di
zuccheri semplici (glucosio, saccarosio) e
di cibi lievitati: pane, focacce pizza, birra.
Tampone vaginale
•
•
•
•
•
•
•
•
Numero dei lattobacilli
Leucociti
Flora batterica
Funghi
Trichomonas
Batteri
Gardnerella
Candida
Tampone cervicale
• Clamydia
• Neisseria gonorrea
• Mycoplasmi
Tampone uretrale
•
•
•
•
•
Clamydia
Gonorrea
Batteri
Mycoplasma
Candida
Eziologia virale
•
•
•
•
•
AIDS, dovuta a infezione da retrovirus HIV
Epatite C
Epatite B
HPV
HSV 1-2 i virus erpetici
HPV
• Il papilloma virus umano o HPV
(acronimo di Human Papilloma Virus) è un
virus appartenente al gruppo dei
papillomavirus. Le infezioni da HPV sono
estremamente diffuse e possono causare
malattie della pelle e delle mucose
Classificazione
• Tipi di papillomavirus: almeno 120( divisi in 16
gruppi designati progressivamente con le lettere da A a P in base
alle omologie di sequenza del DNA).
• Papillomavirus genitali( condilomidisplasia e ca della portio,dell’ano etc.)
• Papillomavirus extragenitali( verruchedisplasia e ca del cavo orale,della faringe)
epidemiologia
• Il 99,7 % dei tumori del collo dell'utero
sono causati dall'HPV. I tipi di virus del
papilloma umano possono venir suddivisi
in HPV a basso rischio, i quali attaccano la
cute (6, 11, 42, 43, 44) e HPV ad alto
rischio, i quali attaccano le mucose (16,
18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59,
68).
• Il carcinoma della cervice è la seconda
causa di morte per tumore tra le donne
(dopo il carcinoma della mammella)
• 500.000 nuovi casi di carcinoma della
cervice uterina ogni anno nel mondo
• il 70% delle donne contrae un'infezione
genitale da HPV nel corso della propria
vita (ma la grande maggioranza di queste infezioni è
destinata a scomparire spontaneamente nel corso di
pochi mesi grazie al loro sistema immunitario. Solo in
caso di persistenza nel tempo di infezioni di HPV ad alto
rischio oncogenico è possibile, in una minoranza dei casi
e nel corso di parecchi anni, lo sviluppo di un tumore
maligno del collo uterino).
• I sintomi possono manifestarsi dopo settimane o mesi
dall’esposizione
• Infezione a trasmissione sessuale più
frequente nell’uomo (50% della popolazione
attiva sessualmente è stata infettata da HPV)
• •Correlata al numero e alla frequenza dei partner
• •Correlata all’età (massima tra i 15 e i 25 anni)
• •Correlata allo stato immunitario (maggiore in
pazienti HIV positivi, in donne in gravidanza)
• •Correlata alle abitudini di vita (fumo, alimentazione,
contraccettivi orali)
• Il profilattico non ha una azione protettiva completa per
la presenza delle lesioni sul perineo e sulla vulva
Test di Papanicolaou
• Il suo nome deriva dal medico greco-americano Georgios
Papanicolaou (1883-1962), il padre della citopatologia, che
sviluppò questo test per la diagnosi rapida dei tumori del collo
dell'utero. Da allora il Pap test è rimasto pressoché invariato, e solo
in anni recenti è stato aggiornato con lo sviluppo della citologia in
fase liquida. Fu avviato per la prima volta in Italia da un medico
napoletano, il Prof. Mario Tortora, suo allievo sin dal 1953.
• Il Pap test è un test di screening, la cui funzione principale è quella
di individuare nella popolazione femminile donne a rischio di
sviluppare un cancro del collo uterino. Inoltre il Pap test può dare
utili indicazioni sull'equilibrio ormonale della donna e permettere il
riconoscimento di infezioni batteriche, virali o micotiche
Sistema Bethesda
• Negativo non evidenza di lesione intraepiteliale o neoplastica
• LSIL lesione squamosa intraepiteliale di basso grado,
comprendente HPV/displasia lieve, CIN1
• HSIL lesione squamosa intraepiteliale di alto grado, comprendente
displasia moderata e grave,carcinoma in situ / CIN2, CIN3
• AIS cellule ghiandolari sospette per adenocarcinoma in-situ del collo
dell'utero
• Carcinoma cellule di carcinoma squamoso
• ASC-US cellule squamose atipiche, non ulteriormente classificabili
• ASC-H cellule squamose atipiche, non si esclude una HSIL
• AGC cellule ghiandolari atipiche, specificando se endometriali,
endocervicali, ghiandolari o non altrimenti specificate
• Adenocarcinoma Adenocarcinoma :endocervicale, endometriale,
extrauterino o non altrimenti specificato
• CTM Cellule tumorali maligne non altrimenti specificabili
HPV Test
• L'HPV Test è un'indagine molecolare mirata ad
identificare le infezioni da Human Papilloma
Virus.
• Si basa sulla ricerca del DNA ,dell’RNA o di
proteine specifiche direttamente in queste
cellule
• Puo’ essere effettuato dalla cervice uterina o
dalle mucose\cute genitali od extra genitali
(scraping di cellule), su sperma ed urine
• PAP-test positivo: le cellule prelevate dal collo dell'utero della
paziente presentano anomalie citologiche ( ASSOCIATE O MENO
ALLA PRESENZA DI HPV) → la paziente presenta un maggior
rischio di sviluppare neoplasie della cervice uterina → necessità di
ulteriori indagini diagnostiche ( colposcopia, biopsia, Hpv -test) per
individuare eventuali lesioni tumorali, ed instaurare in caso di
positività un adeguato programma terapeutico o di follow-up
• HPV test positivo: nelle cellule prelevate dal collo dell'utero della
paziente è stato identificato materiale genico del papilloma virus
• → la paziente è considerata a rischio(MINIMO)per evoluzione a
tumore
• → NON necessità di ulteriori indagini diagnostiche se il Pap test e’
negativo
• Nelle donne giovani si registra il maggior numero di casi
di positività al pap-test e all'HPV DNA test, ma gran
parte della popolazione supera naturalmente
l'infezione senza conseguenze di alcun tipo
• L'incidenza dell'infezione, quindi la positività ai test,
decresce con l'età; tuttavia, col passare del tempo
aumenta sensibilmente il rischio associato ad un risultato
positivo, specie in caso di infezione persistente da ceppi
di HPV ad alto rischio oncogeno; per sapere se
l'infezione è stata contratta recentemente, quindi con
possibilità di regressione, o persiste da tempo è
fondamentale il monitoraggio periodico → ulteriore
conferma dell'importanza di sottoporsi a questi esami a
partire dai 18-21 anni (entro 3 anni dal primo rapporto )
Terapia
• Non esiste un trattamento per l’infezione da HPV.
• La maggior parte delle infezioni da HPV regredisce
spontaneamente (solo una minoranza dei casi
richiederà un trattamento).
• Nel caso l'infezione sia associata a modificazioni
precancerose(di alto grado) dell'epitelio, possono essere
prese in considerazione la laserterapia o la
conizzazione.
• La terapia dei condilomi acuminati della vulva, pene o
perineo e’ sia medica che chirurgica
Terapia medica per i condilomi
Farmaco :
• Imiquimod(aldara) Crema 5%
• x 3 volte alla settimana Uso topico
Non oltre 16 settimane
• Podofillotossina(wartec) Soluzione 0,5%
• x 2 volte/die Uso topico
3 giorni
• In alternativa
Vaccini
• Nel caso dell'HPV ci sono due strategie vaccinative: preventiva e
terapeutica. La prima ha lo scopo di prevenire l'insorgenza delle
infezioni, la seconda (ancora a un livello sperimentale) di curarle
quando sono già in atto.
--Vaccino preventivo: Cervarix (16 e 18)e Gardasil ( 16-18 - 6-11)
eta’<12a (3 somministrazioni in 6 mesi)
--Vaccino terapeutico, si devono produrre delle proteine che
vengono sintetizzate durante tutto il ciclo vitale del virus. A questo
scopo si stanno producendo e sperimentando piante transgeniche
che producono questi antigeni (ovviamente con delle mutazioni che
li rendono assolutamente sicuri per la salute umana)
Take home
• Pap test : 18-20 anni
• Hpv – Dna
• Hpv : 16 e 18
Herpes genitale
• La malattia infettiva cronica è causata dai virus
• Herpes simplex di tipo 2 (HSV-2) e trasmessa
prevalentemente per contatto sessuale.
• Herpes simplex di tipo 1 (HSV-1),
responsabile dell'herpes labiale ; in questi casi,
la trasmissione avviene più frequentemente per
contatto dei genitali con la mucosa labiale infetta
o con le lesioni cutanee di mani o dita.
Esame clinico
• L'herpes simplex genitale si manifesta con lesioni focali
eritemato-edemato-papulo-vescicolari localizzate
sulla mucosa vulvare (vestibolo, piccole labbra o sulla
cute delle grandi labbra) o peniena (glande, solco
balano-prepuziale o sulla cute di asta e prepuzio). Le
lesioni evolvono verso piccole ulcere dolenti e urenti
dal fondo non sanioso talora ricoperte di croste.
L'estensione e la gravità dell'herpes simplex genitale è
maggiore in caso di prima manifestazione (infezione
primaria), con lesioni che possono estendersi alla
superficie mediale delle cosce, all'area perianale, alla
vagina, all'ano e/o alla mucosa rettale.
Prevalenza
• La prevalenza dell'infezione da HSV-2 è
misurabile attraverso studi sierologici nella
popolazione: questa aumenta con l'età, a partire
dall'adolescenza (inizio attività sessuale) fino ad
un picco attorno ai 40 anni.
• In Italia circa il 10% della popolazione adulta
pare sia infetta da HVS 2 e che l'80% della
popolazione adulta abbia anticorpi anti HSV1.
Epidemiologia
• E’ trasmesso dai liquidi delle vescicole,
saliva, secrezioni vaginali.
• • Causano infezioni orali e genitali.
• HSV-1 per contatto orale, baci, bicchieri,
saliva.
• HSV-2 per contatto sessuale,
e trasmissione diretta madre-feto.
Escrezione del virus dalla cervice durante le
perdite vaginali
Terapia
• Farmaco Dose Somministrazione
Durata terapia
• Acyclovir
400 mg x 3/die
os
5 giorni
• In alternativa
• Acyclovir
200 mg x 5/die
os
5 giorni
• In alternativa
• Famciclovir
250 mg x 3/die
os
5 giorni
• In alternativa
• Valacyclovir
500 mg x 2/die
os
5 giorni
Complicanze delle MST
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Malattia Infiammatoria Pelvica
- Sterilità tubarica
- Ipofertilità
-Gravidanza ectopica
- Endometrite post-partum
-Parto pretermine
- Stenosi uretrali
- Aborto e morte pre e perinatale
- Oftalmia neonatorum
- Sifilide congenita
•
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Epididimite-orchite-prostatite
-sterilita’
-Ipofertilita’
-Stenosi uretrali
Metodi di prevenzione
• L'informazione
• Le normali misure igieniche
• La prudenza nel contrarre rapporti di tipo
sessuale
• Alcuni metodi contraccettivi (di barriera)
-- profilattico maschile
-- il profilattico femminile
--il dental dam
Approccio ABC
• Abstinence (astinenza o rimandare le
attività sessuali, specialmente per i
giovani)
• Being faithful (lett. essere fedeli),
specialmente per coloro che abbiano
relazioni serie
• Condom, (uso del-) per coloro che hanno
un comportamento sessuale che li mette a
rischio
Approccio CNN.
• Condom (uso del-), per coloro che ingaggiano
comportamenti sessuali a rischio.
• Needles (aghi), usare solo quelli nuovi (usa e
getta).
• Negoziare, capacità di trovare un compromesso
per fare del sesso in modo più sicuro con il
partner, e dare la possibilità alle donne di fare le
scelte più convenienti per loro.
femidom
Dental dam
Caso clinico
• Ottobre 2002:Paolo 38a,asmatico,si
presenta in ambulatorio con lesione alla
base del pene = sifiloma
• tpha e vdrl pos
• hiv,hbsag e hcv: neg.
• Terapia Wicillina 1.200.000 ui im\sett x 6
sett.(vdrl diminuisce)
• Giugno 2008:iperpiressia con infezione vie
urinarie+prostatite. Terapia:chinolonici
• Luglio 2008:iperpiressia con
broncopolmonite bilaterale,consulenza
infettivologa e ricovero=AIDS
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