Richard Wagner 1 - Associazione Sviluppo Europeo

a cura di Maria Luisa Neri
Arte & Cultura
Diplomata in violino e viola presso il Conservatorio di Santa
Cecilia, laureata in Psicologia presso l’Università della
Sapienza di Roma , Maria Luisa Neri si è poi perfezionata per
gli aspetti dell’età evolutiva, sui disturbi dell’Apprendimento, ha
effettuato corsi sulle tematiche dei disturbi dell’alimentazione e
sulla devianza e, iscrittasi all’Albo, ha lavorato quindi anche
come psicologa
In passato ha collaborato con le più famose orchestre del
territorio romano con le quali ha effettuato più di 500 concerti,
inoltre ha effettuato produzioni con L’arena di Verona, per la
famosa Aida di Luxor, con l’Orchestra della Radio Svizzera
Italiana e con la Rai per trasmissioni televisive sulla musica
Maria Luisa Neri, Presidente dell’ Associazione Culturale
“Arte del suonare”, con Il suo amore per la musica, si è
proposta lo scopo di valorizzazione il repertorio musicale
classico e la promozione dei giovani talenti italiani e si è resa
disponibile a condurre la Rubrica “La Musica Spiegata” per il
Sito dell’Associazione Sviluppo Europeo
Richard Wagner,
compositore, scrittore, pensatore e
librettista - nonchè impresario teatrale di se stesso - che ha sconvolto la
musica dell'Ottocento, nasce a Lipsia il 22 Maggio 1813.
autobiografiche
"La
Limitare l'azione e l'operato di Wagner alla sola sfera musicale è fare un
torto al suo immenso genio: la sua azione innovatrice non si lega
solamente alla musica strettamente intesa, ma all'idea e concezione del
teatro "tout court". La carriera di questo gigante della storia della musica
comincia in modo un po' travagliato, così come sarà estremamente
travagliata e avventurosa la sua vita. Non a caso la lettura delle memorie
mia vita", rappresenta un'esperienza veramente emozionante.
Rimasto orfano di padre, Richard Wagner rimane solo con la madre che
presto si risposa però con l'attore Ludwig Geyer. Quest'ultimo,
affezionatosi al bambino, lo porta sempre con sé in teatro: il contatto
assiduo con il mondo del palcoscenico lascerà nella mente del fanciullo
un'impressione incancellabile.
Dopo aver intrapreso in modo discontinuo gli studi musicali, nel 1830
Wagner si dedica seriamente a questa disciplina sotto la guida di Theodor
Weinlig, alla Thomasschule di Lipsia. In seguito ad alcuni lavori giovanili
(fra cui una sinfonia), ottiene la nomina a direttore del coro del teatro di
Würzburg, nel 1833, che gli offre la possibilità di ricoprire saltuariamente le
cariche di direttore di scena, di suggeritore e, successivamente, di direttore
d'orchestra.
Sempre a Würzburg compone la sua prima opera "Die Feen" dall'impianto
melodico e armonico ancora poco definito, con forti influenze dello stile di
Weber.
L'attività di musicista di Wagner non è sufficiente per assicurargli un
adeguato tenore di vita e, soffocato dai debiti, si imbarca nel porto di
Riga. Il viaggio si rivela piuttosto avventuroso, a causa di una improvvisa
tempesta. La spaventosa esperienza sarà uno dei motivi ispiratori de "Il
Vascello Fantasma".
Approdato a Parigi nel 1836 sposa la cantante Minna Planner. E' in
questo periodo che matura la decisione di scrivere i libretti dei propri
drammi in piena autonomia, assecondando in questo modo la sua
cognizione affatto personale di teatro musicale. Diviso fra Parigi e
Medoun, inizia ad approfondire lo studio della musica di Berlioz e a
comporre "L'Olandese volante" (o "Il vascello fantasma") e a studiare
attentamente leggende tratte dall'epica germanica come quelle di Lohengrin e di Tannhäuser.
Il 1842 vede finalmente il vero debutto teatrale di Wagner con la tanto sospirata esecuzione del
"Rienzi" avvenuta a Dresda. Il successo ottenuto gli procura, l'anno seguente, la carica di
Musikdirektor all'opera di corte.
La prima rappresentazione de "Il vascello fantasma",
andata in scena sempre a Dresda nel 1843, testimonia
la volontà ormai concreta di allontanarsi dai modelli
allora imperanti in tutta Europa, da quelli belcantistici
all'italiana a quelli francesi o anche tipicamente
tedeschi. Richard Wagner è proteso alla realizzazione
di un'opera che non sia un insieme di pezzi chiusi
interrotti da recitativi ma che si dispieghi in un
continuo flusso melodico, tale da trascinare
l'ascoltatore in una dimensione emotiva mai esplorata
prima.
Nel 1848 partecipa ai moti rivoluzionari aderendo alle file degli anarchici, motivo per cui,
arrestato, viene condannato a morte; riesce però a fuggire rocambolescamente e a rifugiarsi a Zurigo
dove si trattiene fino all'amnistia (1860).
Reso celebre dalle proprie disavventure politiche e dalle idee rivoluzionarie, comincia la stesura di
diversi trattati politico artistici, tra cui si ricordano
"L'arte e la rivoluzione" del 1849, "Opera e Dramma"
del 1851 e soprattutto "L'opera d'arte dell'avvenire".
Liszt, gigante del pianoforte, grande amico di
Wagner, organizza a Weimar nel 1850, la prima
rappresentazione del sublime "Lohengrin", in cui si
palesa un ulteriore sviluppo della drammaturgia
wagneriana. Nel 1852 Wagner comincia a lavorare
assiduamente all'ambizioso progetto del "Der Ring
des Nibelungen" ("L'anello del Nibelungo"), un immenso dramma teatrale suddiviso in un prologo e
tre giornate.
Sul piano musicale Wagner concepisce l'opera come appunto caratterizzata da un
"continuum" melodico, in cui si inseriscono però i cosiddetti "Leit-Motiv", cioè temi musicali
ricorrenti, legati in particolare a un personaggio o a una particolare situazione della vicenda. Molti
dei personaggi dei suoi drammi sono presentati da una breve sequenza di note che, elaborata in vari
modi, ritorna in differenti combinazioni ogni volta che il personaggio entra in scena; altra
caratteristiche wagneriana è la trasformazione radicale della tavolozza orchestrale e l'ampliamento
delle possibilità strumentali. Il "Ring" è anche il protagonista di un'interruzione decennale nella
stesura, durante i quali il compositore, nella sua frenetica vita, si separa dalla moglie e compone
"Tristano e Isotta" e "I maestri cantori di Norimberga".
Nel 1864 Wagner viene chiamato in Baviera dal nuovo re Ludovico II, suo grande ammiratore, che
gli procura una cospicua rendita e una grande casa dove
sistemarsi. Cura la rappresentazione del "Tristano e Isotta" che
però non viene accolta con grande entusiasmo dal pubblico. Si
tratta in effetti di un'opera che non poteva che sconcertare i
timpani dell'uditorio ottocentesco, a causa delle "bizzarrie"
armoniche ivi contenute, a partire dal celeberrimo "accordo
tristaniano" nel quale l'armonia classica comincia inesorabilmente
ad andare in pezzi. Fiumi di inchiostro sono stati spesi su questo
accordo: molti lo considerano il germe di tutta la musica del
Novecento.
Parallelamente agli scandali teatrali, non mancano quelli privati. Wagner da tempo intratteneva una
relazione con Cosima Liszt, moglie del celebre direttore d'orchestra Hans Von Bulow e figlia del
mentore Franz Liszt, relazione ben conosciuta e sulla bocca di tutti. Lo scandalo costringe Ludovico
II ad allontanare il maestro da Monaco.
Tuttavia, sotto la protezione del monarca bavarese, Wagner
porta avanti la composizione dell'Anello e scrive "L'Idillio di
Sigfrido", poetico, ispiratissimo acquerello orchestrale in onore
del figlioletto appena dato alla luce da Cosima (e chiamato
anch'esso
Sigfrido).
Nel 1870, dopo la morte di Minna, sposa finalmente Cosima.
Queste seconde nozze arrecano a Wagner un po' di tranquillità e
serenità oltre a tre figli: il già nominato Sigfrido, Isotta e Eva.
Nel 1876, con la rappresentazione completa del "Ring",
finalmente si concludono anche i lavori per la costruzione di un
teatro a Bayreuth, edificio eretto ad "immagine e somiglianza"
della concezione teatrale wagneriana. Di fatto il teatro d'opera
come lo intendiamo noi oggi
(con la buca per l'orchestra, la
cura per i problemi dell'acustica
corretta e molto altro), è frutto dell'attento studio architettonico e
scenico di Wagner in questo campo.
Ancora oggi, inoltre, ogni anno a Bayreuth si celebra il Festival
wagneriano, che rappresenta tutti i lavori teatrali del compositore
tedesco, rileggendone le sue "infuocate" pagine con rinnovata
attenzione (si parla anche di "pellegrinaggio wagneriano", dizione che
ha preso piede per chi desidera visitare i luoghi "santi" del
compositore).
Ormai famoso ed economicamente soddisfatto Richard Wagner si
dedica ad un altro progetto: la stesura del "Parsifal", che inizierà nel
1877
per
concludersi
a
Palermo
nel
1882.
A questo proposito è da ricordare il suo travagliato rapporto con Nietszche .
Il giovane filosofo manifesta per l'autore del Parsifal un entusiasmo pari
solo alla veemenza con cui successivamente lo respinse. La svolta arriva
con "Umano, troppo umano" (1878), in cui Nietszche denuncia la
progressiva intellettualizzazione dell'arte, un processo che giunge
all'acme negativa, a suo dire, proprio con Wagner: "Il brutto, il
misterioso, il terribile del mondo", scrive Nietzsche, "vengono
progressivamente addomesticati dalle arti e dalla musica in particolare...
ciò corrisponde a un ottundimento della nostra capacità sensoriale".
Con "Il caso Wagner" (1884), poi, l'attacco al compositore si fa aperto.
Fra le accuse che vengono rivolte dall'irruento filosofo al compositore si
legge l'affermazione di un profondo misconoscimento del ruolo dell'opera, sfiducia nella sua
autonomia, trasformazione dell'arte nel "portavoce della metafisica", nel "ventriloquo d'Iddio". Ma
più che una imputazione di colpa, quella di Nietzsche è l'analisi dei sintomi di una malattia di cui
l'artista sarebbe affetto, e che ammorba anche la musica: "Wagner è un nevrotico". O, come si
denuncia in altre pagine, "un decadente".
Nietzsche radiografa, a partire dal "sintomo" Wagner, la crisi che affligge la modernità nella sua
interezza. Wagner si accoda, nell'invettiva niciana a quell'impoverimento teorico che intacca tutte le
manifestazioni artistiche sfaldandone il rapporto con la vita attraverso un processo che decompone
le opere, privilegiando il particolare sull'unità, la frase sulla pagina, la parola sulla frase.
E' quel che accade, sul piano filosofico, alla storiografia, malattia storica che rende incapaci di
stringere la sintesi di una grande narrazione. Ed è quel che accade nello specifico nella musica dove,
a discapito della perfezione e della semplicità del "grande stile", acquistano rilievo la retorica, la
scenografia, l'istrionismo, i virtuosismi, l'eccedenza espressiva che vuole compiacere il gusto delle
masse (sarebbe il trucco di Wagner, "il commediante").
Purtuttavia, le ragioni di un attacco così veemente (che pur porta Nietzsche a individuare con
intelligenza geniale i punti di forza e le capacità di seduzione del fenomeno Wagner) sono del tutto
personali. Lo stesso filosofo sa bene (e lo dimostra negli scritti di "Ecce homo") di essere tanto
quanto Wagner, un decadente, un figlio del proprio tempo che non può che "concrescere con il
wagnerismo" ed è pertanto costretto a difendersi dal contagio di quella stessa malattia.
Una mirabile fotografia di questa inestricabile miscela di seduzione e odio, la troviamo nella parole
del grande studioso niciano Giorgio Colli: "L'iroso dispetto, l'odio, la maledizione, e d'altra parte la
smodata ammirazione, il fanatismo che hanno accompagnato, prima e dopo la loro morte questi
due uomini, testimoniano la violenza della loro personalità, che non ha avuto eguali nella storia
dell'arte e del pensiero. Dopo di essi non si è più presentata
un'energia creativa la cui impronta restasse così segnata, che
afferrasse
o
respingesse
con
tanta
prepotenza".
Nell'autunno 1882 la famiglia Wagner si trasferisce a Venezia e si
stabilisce nel palazzo Vendramin. Qui Richard Wagner si spegne il
13 febbraio 1883 a causa di un attacco cardiaco. La sua salma viene
sepolta
a
Bayreuth
vicino
al
suo
teatro.
Liszt compone, sulla scia dell'intensa emozione, visionari e aforistici
brani pianistici in memoria dell'amico scomparso (fra i quali il
lugubre, annichilito, "R.W.-Venezia").
Le figurazioni sono tratte dalla rete web google immagini