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Chiassomusica
Eugenio Finardi & Sentieri Selvaggi
Il cantante al microfono
Sabato 22 maggio 2010, ore 20.45
Cinema Teatro di Chiasso
Il cantante al microfono
omaggio a Vladimir Vysotsky
Eugenio Finardi & Sentieri selvaggi
direzione
orchestrazione
traduzione
voce
Carlo Boccadoro
Filippo Del Corno
Sergio Secondiano Sacchi
Eugenio Finardi
Sentieri selvaggi ensemble
Paola Fre
flauto
Mirco Ghirardini
clarinetto
Luca Gusella
vibrafono
Andrea Rebaudengo
pianoforte
Svetlana Fomina
violino
Aya Shimura
violoncello
Finardi e la musica ‘ribelle’ di Vladimir Vysotsky
La musica ‘ribelle’ è tratto che segna profondamente la ricerca di Eugenio Finardi, che riscopre a 58 anni
l’origine della propria essenza in una straordinaria prova d’interprete cantando, accompagnato
dall’ensemble Sentieri selvaggi, una selezione della produzione musicale del poeta, compositore e
attore russo Vladimir Vysotsky a 30 anni dalla sua scomparsa.
Il cantautore milanese s’addentra nel repertorio di canzoni con un’incisività appassionata,
un’immedesimazione scolpita e una varietà d’accenti che nascono da un senso possente della
drammaturgia musicale. Emerge in questo straordinario concerto al Cinema Teatro di Chiasso - evento
fuori abbonamento, realizzato in collaborazione con la quinta edizione di ChiassoLetteraria - l’intreccio di
utopia, sarcasmo, lirismo, rabbia, passione civile, coagulato tra le pagine del grande poeta moscovita, al
quale venne assegnato (postumo) il Premio Tenco nel 1993. Dal corpus delle sue 500 canzoni, Eugenio
Finardi e il maestro Filippo Del Corno hanno scelto una decina di titoli rappresentativi della tensione etica,
spirituale, politica e dell’ironia corrosiva che pervade il lavoro di Vysotsky. Le canzoni, tradotte in italiano
da Sergio Secondiano Sacchi, sono orchestrate per l’ensemble Sentieri selvaggi dallo stesso Del Corno,
in una versione che mette in luce l’altissima qualità poetica e musicale del poeta e si fonde con
l’incomparabile potenza interpretativa di Eugenio Finardi. La sua voce, mai così duttile e ispirata,
dimentica il rock per abbracciare i territori d’una canzone alta, fuori dagli argini del consumismo, in cui
convivono melodie, sapori balcanici e orientali, valzer e classica. Non a caso Finardi e Sentieri selvaggi
diretti da Carlo Boccadoro hanno vinto nel 2008 la prestigiosa Targa Tenco per l’album Il cantante
al microfono che raccoglie le canzoni che sono ora proposte nel concerto al Cinema Teatro.
Una voce del dissenso
“Vladimir Vysotsky è stato forse l’unico, vero ribelle del ventesimo secolo; in un’epoca che spesso ha
mitizzato le figure rivoluzionarie, lui era fuori da qualsiasi sistema. I dischi non sono stati mai pubblicati,
registrava le sue cassette in cantina. Apparteneva all’Unione Sovietica pur essendone vittima. Ma non era
un antisovietico, il padre era stato generale dell’Armata Rossa. Aveva avuto la possibilità di venire in
Occidente, sposando Marina Vlady, ma non amava il capitalismo. Allo stesso modo era molto deluso dal
totalitarismo del suo paese, dai burocrati, dalla fine di un sogno (…) Vysotsky si scagliava contro il potere,
parlava di quelli che vivono ai margini, gli sconfitti…come Fabrizio De Andrè. Ha avuto la paga più alta
che un uomo può avere, l’adorazione della sua gente…”
Da un’intervista a Eugenio Finardi
Eugenio Finardi
Nasce a Milano, nel 1952. Inizia la carriera negli anni settanta come musicista rock in vari gruppi dove ha
modo di conoscere il giovane chitarrista italo-brasiliano Alberto Camerini .
Comincia poi a scrivere canzoni. Nel 1973 la Numero Uno, la casa discografica di proprietà di Mogol e
Lucio Battisti, pubblica il suo primo 45 giri. Nel 1975 nasce il suo primo album Non gettate alcun oggetto
dal finestrino. Il successo arriva l’anno dopo con Sugo che contiene due delle sue canzoni più famose La
radio e Musica Ribelle. Segue l’album Diesel, considerato tra i suoi migliori. Nel 1978 esce Blitz che
raccoglie tra gli altri i brani Extraterrestre e Cuba. Nel 1981 esce l’album omonimo Finardi. Nel 1985 è al
Festival di Sanremo con Vorrei svegliarti, preludio dell’album Colpi di fulmine. Il cantautore pubblica poi Il
vento di Elora con la celebre Wil Coyote dove traccia in modo originale similitudini tra la vita reale e i
personaggi dei cartoni animati. Nel 1990 nell’album La forza dell’amore rilegge in chiave moderna alcune
sue canzoni, con la partecipazione di Ligabue, Ivano Fossati e Rossana Casale. Negli ultimi anni si è
dedicato a vari progetti, tra i quali si deve ricordare Anima Blues. Nel 2007 esce nei negozi la raccolta
antologica Un uomo che ripercorre i diversi momenti della carriera finardiana.
www.eugeniofinardi.it
Sentieri selvaggi
Questo ensemble milanese di musicisti e compositori è stato fondato nel 1997 da Carlo Boccadoro,
Filippo Del Corno e Angelo Miotto, con la finalità di avvicinare la musica contemporanea al grande
pubblico e di abbattere le barriere esistenti tra le varie espressioni artistiche contemporanee. Il gruppo,
regolarmente ospite di prestigiose stagioni musicali italiane e di importanti festival internazionali, ha
realizzato per sei anni un proprio festival a Milano e, a partire dal 2005, produceuna vera e propria
stagione di musica contemporanea. Sentieri selvaggi è inoltre attivamente impegnato nella realizzazione
di spettacoli ed eventi di teatro musicale. Parte integrante del progetto sono le produzioni editoriali e
discografiche che spaziano dall’attenzione riservata al nuovo panorama musicale italiano, alla
commistione tra musica, letteratura e teatro, fino alla presentazione di nuovi progetti da parte di artisti
internazionalmente apprezzati come David Lang e Michael Nyman.
www.sentieriselvaggi.org
Vladimir Semënovi Vysotsky
(Mosca 1938-1980)
Chi era Vladimir Vysotsky? Ufficialmente un grande attore.
In verità uno straordinario poeta, i cui versi non vengono stampati perché censurati dalle autorità
sovietiche. Odiato dal potere, mai pubblicato dall’etichetta di stato Melodia perché contestava il
tradimento del grande sogno del comunismo da parte della Nomenklatura, era invece adorato dalla
gente, che si passava le sue cassette quasi in clandestinità.
In queste registrazioni semiclandestine la voce profonda e dolente di “Volodja” divenne la voce di tutti
coloro che si oppongono e dissentono dal conformismo di regime. Nel 1961 scrive le sue prime canzoni
che diventano subito famose in tutta Mosca. All’attività ufficiale di attore, affianca quella di poeta e
cantautore. Nel 1967 conosce l’attrice francese Marina Vlady che sposa l’anno seguente. Incide i suoi
dischi all’estero, in Francia e Canada dopo il 1975, quando gli viene concesso il passaporto. Ignorato e
boicottato dal regime, ma sempre amatissimo dal popolo russo, diventa il poeta più popolare del paese.
Un infarto lo stronca nella notte del 25 luglio 1980.
Biglietti
Primi posti: intero Fr. 33/Euro 22 – ridotto Fr. 28/Euro 19
Secondi posti: intero Fr. 28/Euro 19 – ridotto Fr. 23/Euro 16
La cassa del Cinema Teatro sarà aperta al pubblico per informazioni, prenotazioni, acquisto biglietti e abbonamenti
da mercoledì a sabato dalle 17.00 alle 19.30. Questo servizio è anche disponibile telefonicamente negli stessi
orari: +41(0)91 695 09 16.
È possibile acquistare i biglietti anche presso l’Ente Turistico a Mendrisio, in via Luigi Lavizzari 2, aperto da lunedì
a venerdì nei seguenti orari: 09.00 — 12.00 / 14.00 — 18.00 e il sabato 09.00 — 12.00 o presso i numerosi punti
vendita Ticketcorner presenti in Svizzera www.ticketcorner.com o sul sito: www.teatri.ch
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