Dipartimento di Sanità Pubblica di Rimini In collaborazione con i Dipartimenti di Sanità Pubblica di Cesena, Forlì e Ravenna. Corso di Formazione Tatuaggio e Piercing: aspetti di igiene e sicurezza Rimini, Via Coriano, 38 Sala Smeraldo (Piano terra scala G) 6, 7 e 8 Maggio 2014 Principali agenti infettivi Modalità di trasmissione degli agenti infettivi con particolare riguardo alla trasmissione per contatto e a quella per via parenterale Cenni di epidemiologia e prevenzione delle principali infezioni a trasmissione parenterale : HBV, HCV, HIV Trasmissione di infezioni nella pratica del tatuaggio e piercing CLIENTE - CLIENTE CLIENTE - OPERATORE OPERATORE - CLIENTE HBsAg pos: 1980 - 5% 2005 - 1-2% (0.5-1 milione HBsAg pos) Storia naturale dell’infezione da HBV Guarigione 90% Exitus < 1% 10-20 anni Epatite acuta B Trasmissione perinatale Epatite cronica 5 - 10% Cirrosi 25 - 40% Scompenso 6 - 10% > 2% Morte 5 - 10% “Portatore attivo” 0,6% HCC Epidemiologia HCV Fonte:Yellow Book 2012 -CDC Storia naturale di HCV Infezione da HIV La causa dell’infezione da HIV è un virus Human Immunodeficiency Virus HIV-1 Distribuzione nuove diagnosi Infezioni HIV per modalità di trasmissione in Emilia-Romagna nati in Italia 2006-12 Epidemiologia HIV Distribuzione nuove diagnosi Infezioni HIV per sesso ed età in residenti in Emilia-Romagna nati in Italia 2006-12 Distribuzione nuove diagnosi Infezioni HIV per sesso ed età in residenti in Emilia-Romagna nati all’estero 2006-12 Incidenza media nuove diagnosi Infezioni HIV in Emilia-Romagna 2006-2012 x 100.000 abitanti EPIDEMIOLOGIA HIV Italia:5 per 100.000 Epidemiologia HIV A global view of HIV infection 33 million people [30–36 million] living with HIV, 2007 2.2 Epidemiologia HIV Eziologia Il virus dell’immunodeficienza umana (HIV) è un retrovirus che infetta le cellule del sistema immunitario umano (linfociti CD4) distruggendole e/o rendendole inabili alle proprie funzioni Con il progredire dell’infezione il sistema immune diventa sempre più debole rendendo il soggetto infetto suscettibile alle Infezioni Opportunistiche e certi tumori Storia naturale dell’infezione da HIV Morte Sintomi dell’infezione acuta Disseminazione del virus agli organi lifatici Malattie opportunistiche ) Infezione asintomatica Sintomi costituzionali ( CD4 T Cells/mm3 Infezione acuta 0 3 6 9 12 Settimane 1 2 3 4 5 6 Anni 7 8 9 10 11 Infezione da HIV acuta SINTOMI FREQUENZA Febbre 80-90% Rash 40-80% Ulcere orali 30-40% Artralgie/mialgie 50-70% Faringite 50-70% Cefalea 30-70% Linfoadenopatie 40-70% Sudorazioni notturne 50% Meningite linfocitaria 20% Patologie definenti l’AIDS Infezioni Virali Infezioni Batteriche Polmoniti ricorrenti Sepsi da salmonella Micobatteriosi atipiche Tubercolosi Citomegalovirosi disseminata o retinica Herpes simplex disseminato o cronico Leucoencefalopatia PML Patologie definenti l’AIDS Infezioni da Protozoi Toxoplasmosi cerebrale Criptosporidiosi Isosporiasi Istoplasmosi Infezioni Fungine Polmoniti da Pneumocistis Candidosi esofagea Criptococcosi Istoplasmosi Coccidioidomicosi Patologie definenti l’AIDS Neoplasie Sarcoma di Kaposi Linfomi NH Linfoma cerebrale Carcinoma ionvasivo della cervice uterina Patologie causate direttamente da HIV AIDS dementia complex Wasting sindrome Incidenza di AIDS per anno di diagnosi in Italia e in Emilia Romagna Incidenza x 100.000 abitanti Periodo 1984-2012 Prevalenza media dei casi di AIDS in Emilia Romagna Prevalenza per provincia ogni 100.000 abitanti al 31.12.12 Fonte: Sistema di sorveglianza diagnosi AIDS-Regione E.Romagna Andamento epidemico di AIDS in Emilia–Romagna 1984-2012 Cenni su altre patologie trasmissibili Tubercolosi, Micobatteriosi Atipiche, Tubercolosi Atipiche Micobatteriosi Esistono diverse varietà di Micobatteri non tubercolari. I più importanti per le patologie umane cutanee sono: M. avium, M. marinum, M. kansasii. M. ulcerans, M. fortuitum, M. chelonae e M. haemophilum. Danno luogo in genere a granulomi, talvolta ulcere. TRASMISSIONE: Sono ubiquitari. Rinvenibili nel suolo, polvere, acque, animali domestici, alimenti. Sono provati casi di inoculazione cutanea di M. atipici mediante tatuaggi. Lebbra Meno frequentemente, tramite penetrazione dei bacilli attraverso piccole soluzioni di continuo cutanee. Manifestazioni cliniche dopo 2-5 anni fino a 8-12 anni; distrugge i nervi periferici provocando insensibilità; successivamente attacca i tessuti causando le mutilazioni. Sporotricosi Micosi sottocutanea, dovuta a Sporothrix schenckii. Cosmopolita, prevale in climi temperati (Italia inclusa). La modalità di contaminazione tramite microtraumatismi e contaminazione della polvere. Conosciuti casi di contaminati mediante tatuaggi e frequentatori di camping. Verruca Neoplasia epiteliale benigna, provocata da Papillomavirus. Infezione ubiquitaria, colpisce prevalentemente bimbi e giovani Trasmissione: per contatto diretto (eteroautoinoculazione), tramite oggetti contaminati Incubazione: 3-4 sett fino a 6-20 mesi Verruca Aspetti clinici variabili Verruca volgare: dorso delle mani e aree periungueali (rilievi cutanei, a superficie inizialmente liscia e poi rugosa; diametro 1-5 mm) Verruca piana: volto e ginocchia (piccoli rilievi lisci o papule) Verruca filiforme: volto Scabbia Dermatosi contagiosa, dovuta ad artropode Sarcoptes scabiei. Trasmissione per contatto personale o mediato da indumenti Incubazione 1 mese circa Sintomi pruriginosi, eruzioni eritematopapulose disposte in linee di circa 5-10 mm, che terminano con vescicola Scabbia Interessa superficie flessoria del polso e spazi interdigitali, regione estensoria degli arti, zona ascellare, ombelicale, mammaria, zone genitali Pediculosi Parassitosi cutanea Tre tipi: Pediculus humanus var. capitis si localizza al cuoio capelluto Phthirus pubis determina pediculosi pubica Pediculus humanus var. corporis con infestazione del tronco Pediculosi Insetti ematofagi, depongono uova (lendini) su peli, capelli e nei tessuti vestiari Trasmissione: per contatto diretto Sintomi: prurito, lesioni eritematopapulose alle ascelle, dorso e natiche(P.corporis) Pediculosi Prurito all’inguine, pube e lato interno delle cosce (P. pubica) Prurito al cuoio capelluto, soprattutto zone temporali e occipitali; talvolta lesioni eritematose o maculose, lesioni da grattamento (P. capo) Stafilococco aureo e Streptococco piogene Piodermiti gruppo di malattie dovute prevalentemente a Str. Piogene e Staf. Aureo, germi in grado di produrre tossine. Gli Stafilococchi hanno un tropismo per i follicoli pilosebacei (ostiofollicoliti, follicoliti, foruncoli, ecc.), mentre gli Streptococchi si localizzano nelle altre strutture epidermiche (es. impetigine, erisipela, ecc.) Stafilococco aureo e Streptococco piogene I piogeni agiscono tramite produzione di tossine che sono responsabili del danno cellulare. In condizioni normali, con cute integra non determinano malattia, ma diventano patogeni a seguito di alterazioni varie quali traumatismi, ridotte capacità di difesa locali e generali, macerazione dello strato corneo della cute, ecc., determinando malattia locale che può generalizzare. Tetano Agente causale: Clostridium tetani Ospiti abituali: app. digerente erbivori (cavalli e pecore) con eliminazione, tramite escrementi, di spore Le spore si trovano nei suoli, acque e pulviscolo atmosferico di strade, abitazioni , ospedali. Tetano La malattia non conferisce immunità definitiva, forse per scarsa presenza di tossina in circolo Penetrazione spore mediante soluzioni di continuo di cute e mucose Disinfezione e disinfettanti: cenni Disinfezione: lo scopo immediato è quello di distruggere i microbi patogeni presenti, anche se non tutti. Il disinfettante idoneo va scelto in rapporto alla resistenza dei microbi che si vogliono distruggere.