I.T.I.S «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 [email protected] www.itismarconipadova.it Meccanica Applicata Rel. 1.0 Data: 19-09-2012 Settore tecnologico – Indirizzo meccanica meccatronica ed energia SERVIZIO DISPENSE E MATERIALE DIDATTICO FORZE E SISTEMI DI FORZE INTRODUZIONE Qualche richiamo di fisica. Una forza è una grandezza fisica vettoriale che si manifesta nell'interazione di due o più corpi, sia a livello macroscopico, sia a livello delle particelle elementari, la sua caratteristica è quella di indurre una variazione dello stato di quiete o di moto dei corpi stessi; in presenza di più forze, è la risultante della loro composizione vettoriale a determinare la variazione del moto. La forza è descritta classicamente dalla seconda legge di Newton come derivata temporale della quantità di moto di un corpo. La forza è una grandezza vettoriale, ovvero è descritta da un punto di vista matematico da un vettore (vedi algebra dei vettori). Ciò significa che la misura di una forza, ovvero la sua intensità misurata in newton [N], rappresenta solo il modulo della forza, che per essere definita necessita anche della specificazione di un punto di applicazione (il punto del corpo dove la forza agisce), di una direzione (fascio di rette parallele) e di un verso (indicato dall'orientamento del vettore). Il carattere vettoriale della forza consente di estendere completamente l'algebra vettoriale alle forze. Attualmente il termine forza è considerato antiquato e non del tutto corretto, infatti la fisica contemporanea preferisce usare il termine interazione. Ad oggi ci sono note 3 interazioni fondamentali: l'interazione gravitazionale, l'interazione elettrodebole e l'interazione forte. Le forze come le intendiamo nella meccanica classica possono essere ricondotte o all'interazione gravitazionale (es. forza peso) o all'interazione elettrodebole (forze di contatto). I modelli utilizzati in questo corso tuttavia non necessitano di una specificazione così profonda e per il resto della trattazione faremo uso del concetto classico di forza. Anche in senso classico le forze però sono soggette a varie classificazioni utili ai fini applicativi. Forze Esterne: agiscono esternamente a quella che noi consideriamo la superficie del corpo. FE Attive: che hanno un valore loro proprio. FEA di superficie: agiscono sulla superficie del corpo e possono essere distribuite su tutta o parte della superficie, applicate su una linea, applicate su un punto (forze concentrate). Le ultime due tipologie sono evidentemente dei modelli astratti di particolari situazioni applicative. FE Vincolari: il cui valore dipende dal sistema di forze applicate al corpo, dalla geometria del corpo e dalla tipologia e posizione dei vincoli. FEV possono agire su di un punto (astrazione) o più raramente su di una linea o una superficie. Forze Interne: agiscono internamente a quella che noi consideriamo la superficie del corpo. 1 Normalmente vengono modellizzate come distribuite ed assumono il nome di tensioni. Un Sistema di Forze è l'insieme di tutte le forze che agiscono simultaneamente su un corpo. Due sistemi di forze si dicono equivalenti se producono gli stessi effetti meccanici, se quindi è possibile sostituire uno all'altro e viceversa senza che venga alterato lo stato di quiete o di moto del corpo sul quale agiscono. In meccanica è prassi comune, di solito per facilitare i calcoli o per evidenziare particolari effetti, sostituire un sistema di forze con uno equivalente. MOMENTO DI UNA FORZA Riprendiamo la definizione di momento polare di una forza. Se chiamiamo con F il vettore forza, O il polo di calcolo e con r il vettore che va da O al punto di applicazione di F, allora il momento M sarà: M=r xF un vettore con le caratteristiche viste per il prodotto vettoriale. Una proprietà notevole dei momenti è che se si trasla la forza F lungo la sua direttrice e si mantiene fisso il polo di calcolo il momento non subirà alcuna variazione. In termini più rigorosi, data una forza F ed un polo O, il momento di F rispetto ad O risulta invariante per traslazioni di F lungo la sua direttrice. In generale in un corpo agiscono più forze e più momenti, per studiare questi casi risulta di grande utilità il teorema di Varignon il cui enunciato può così formularsi: il risultante dei momenti meccanici applicati in uno stesso punto nel caso polare, corrisponde al momento meccanico della risultante. Come si avrà modo di constatare questo teorema ha una vasta casistica di applicazioni in meccanica. COPPIA DI FORZE Si dice coppia di forze un sistema di forze costituito da due forze di uguale intensità/modulo, direzioni parallele e versi opposti. A rigore è solo un caso particolare dei sistemi di forze ma la sua importanza in meccanica è tale che merita una trattazione a parte. 2 Le coppie sono importanti nelle applicazioni perché riconducono ad un'azione che provoca una pura rotazione di un qualche corpo. Un esempio estremamente importante in meccanica è la coppia trasmessa dall'albero motore. Le coppie godono di notevoli proprietà che ci consentono utili semplificazioni nelle applicazioni. - Il risultante di una coppia è sempre nullo - Il momento di una coppia di forze F che agiscono lungo due direttrici parallele distanti tra loro d vale in modulo M = F · d indipendentemente dal polo scelto per calcolarlo. Se disegniamo una coppia di forze su di un foglio il vettore momento da essa generato avrà direzione ortogonale al foglio e con verso uscente se la rotazione è antioraria e verso entrante se oraria. - Ad una coppia si può sempre sostituire un'altra coppia che generi lo stesso momento. - Una coppia si può spostare su piani paralleli a quello di giacitura. TRASLAZIONE PARALLELA DI UNA FORZA Come abbiamo visto l'operazione di spostamento di una forza lungo la sua direttrice non genera nessuna variazione nel momento che essa produce rispetto ad un polo di calcolo O. Vogliamo adesso studiare un'altra importante operazione. Essa consiste nel trasportare un vettore forza F parallelamente a sé stesso e dedurne le conseguenze. Trasportiamo quindi F nella posizione parallela F', ora aggiungiamo una forza -F, agente nella stessa direzione di F ma in senso opposto. Abbiamo ora F ed una coppia costituita da -F ed F' di momento M' = -Fd. Possiamo facilmente dedurre che, affinchè lo spostamento di F nella sua nuova posizione F' avvenga senza modificare gli effetti meccanici, alla forza F' dovrà essere aggiunto un momento concentrato (coppia) di valore M = Fd in grado di annullare il momento M'. In altri termini una forza F può essere sì spostata parallelamente dalla sua posizione senza che vi siano modifiche negli effetti meccanici purché si aggiunga ad essa, nella nuova posizione, il cosiddetto momento di trasporto il cui modulo è pari al prodotto della forza per la distanza di traslazione. Riduzione di un sistema di forze ad un punto: quanto sopra detto può essere esteso consentendoci di trasformare un sistema in uno più semplice meccanicamente equivalente e ridotto ad un punto. In particolare un sistema di forze è equivalente ad un sistema costituito da una forza applicata R ad un punto P ed ad un momento Mr purchè: R = Σ Fi e Mr = Σ Mip 3 Estendendo ulteriormente possiamo formulare, in modo generale, la condizione di equivalenza di due sistemi di forze. Dato un punto P se: Σ F1i = Σ F2i Σ M1ip = Σ M2ip Allora i due sistemi sono meccanicamente equivalenti. CONDIZIONE DI EQUILIBRIO DI UN SISTEMA DI FORZE Molte applicazioni meccaniche richiedono che un sistema sia in equilibrio. Diamo quindi una definizione elementare di equilibrio meccanico di un sistema. Si dice che un sistema è in equilibrio meccanico quando in esso non si verificano alterazioni dello stato di moto o di quiete del sistema stesso. Questa definizione trova una traduzione quantitativa nelle seguenti equazioni: Σ Fi = R = 0 e Σ Mio = Mro = 0 (scelto un punto O qualsiasi) queste equazioni possono scriversi più utilmente scomposte secondo tre assi coordinati opportuni. Σ Fix = Rx = 0 Σ Fiy = Ry = 0 Σ Mixo = Mrxo = 0 Σ Miyo = Mryo = 0 Σ Fiz = Rz = 0 Σ Mizo = Mrzo = 0 Questa dispensa è distribuita secondo le licenze creative commons come indicato dall'etichetta qui sotto. Parti di questa dispensa sono state tratte da internet avendo cura di utilizzare materiali liberi da copyright, se per errore fosse stato invece utilizzato materiale sotto licenza, si prega di contattare immediatamente l'Istituto G. Marconi, allegando la documentazione di licenza così che i curatori abbiano modo di eliminare quanto non conforme alla legge. 4