Lacrime e magie di Cuba

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tutte le musiche del mondo >
www.mondomix.com
n° 2 · autunno 2008
gilberto gil
Natacha atlas
Rokia traoré
Omara
Portuondo
speciale deserto
nitin sawhney
Lacrime e magie di Cuba
n°2
g r at u i to
EDITORIALE/sommario mondomix.com - 02 sommario
04 notiziario
Su e giù
05 Au revoir Zazou
06 “Pontos de Cultura”
di Andrea Morandi
12 Gracias a la vida
di Federico Scoppio
14 Ecosistema Tuareg
di Andrea Bruno
17 Nitin Sawhney
fotografa Londra
i migliori concerti realizzati all’Auditorium Parco della Musica.
22 New York, Brasile
di Andrea Morandi
23 Occitania: sogno,
utopia, modello
estetico-cuturale?
24 La grande sorella
sà, personalmente direi che ha un carattere suo, tutto suo.
Reminiscence
Diálektos
Harrell Giammarco
Zeppetella Deidda Sferra
The Auditorium Session
Tutti i cd della Parco della Musica Records
sono in vendita nei principali negozi di musica italiani e al bookshop dell’Auditorium.
www.auditorium.com/it/pmrecords
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C N O L O G I C
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viale Pietro de Coubertin,
00196 Roma
Info 06.80.241.281
Eppure non si finisce mai di rimanere stupiti. Pensavamo di
averle sentite e viste tutte. Fosse nato in Inghilterra sarei molto preoccupato: le proposte di normative sono angoscianti,
davvero inquietano.
Se in tenera età esplichi a scuola dei comportamenti che secondo schemi standard preannunciano degli atteggiamenti
il tuo codice genetico, e questi dati vengono archiviati in un
di Plinio Bonato
cida, pazzo, criminale, chissà cos’altro.
28 Zona a traffico
limitato
32 Recensioni
rubriche
08 afrodisia
Sono proposte che nutrono il riflusso di logiche xenofobe
di Mauro Zanda
spicciola psicologia. Di quella psicologia che viene definita
20 La bustina di Cachaça
direttamente dalla storia. Perché questo me lo raccontava
29 Rivelazione
mandinga
Maria Pia
De Vito
Huw Warren
con i tempi che corrono].
31 Immagini
per pianoforte
di Andrea Scaccia
SUIX
mio nipote è italiano [non è un rom, mi verrebbe da pensare
26 I nuovi tremori
dell’antica taranta
di Andrea Scaccia
di Alessio Biancucci
Ora
anche con
imperdibili
registrazioni
in studio.
Che è un’altra cosa. Per fortuna, già, non voletemene male,
25 En recuerdo
di Plinio Bonato
Danilo Rea
Martux_m
no, si dimenavano, qualcuno tentava di liberarsi, ribellarsi. Lui
30 Sardegna centro
del mondo
di Antonio Blasi
Suite for
Tina Modotti
l’orgoglio dell’appena eletto zio. Era perché gli altri piangeva-
mite comportamento per dire che è un bimbo diverso? Chis-
di Ciro De Rosa
Javier Girotto
& Atem
Sax Quartet
neonati, i primi giorni, lo si notava subito, e non era soltanto
quasi fatico a ricordare la sua voce. Basterebbe questo suo
di Plinio Bonato
Ricordarsi
di annaffiare
lissimo, Pietro, il bimbo è felice. Al nido in mezzo agli altri
18 Ovadia
tra Karl e Groucho
di Guido Gaito
Caraserena
Pochi giorni fa sono diventato zio, per la prima volta. Bel-
pre mantenuto la sua indole, onesta, calma, tranquilla. Quasi,
19 Natacha Atlas.
La voce del Cairo
Francesco
Bearzatti
Tinissima
Quartet
Platone
dormiva sereno. Anche tra le braccia dei tanti parenti ha sem-
Jesse Harris pagina 22
della Fondazione Musica per Roma che promuove e diffonde
Ma che cosa abbiamo noi
mai inteso dire ora, dicendo
“identico” e “diverso”?
di Antonio Blasi
Portuondo pagina 12
Parco della Musica Records è l’etichetta discografica
Rokia traoré paginaa 10
10 Madame Rokia
gilberto gil pagina 06
di Benjamin MiNiMuM
nitin sawhney pagina 17
Parco della Musica Records
Tutti gli esclusivi CD
speciale deserto pagina 14
di Giampiero Bigazzi
editoriale
Magazine Mondomix — n.2 autunno/2008
di Gianluca Diana
di alberto riva da rio de janeiro
antisociali, rischi di finire schedato attraverso la rilevazione di
alcuni dati biometrici, come le impronte digitali o addirittura
database che ti marchia per la vita. Pericoloso. Possibile omi-
o in generale di una divisione tra esseri umani? Non solo,
sono proposte che vanno al di là, inspiegabilmente, di ogni
proprio un mio grande maestro qualche sera fa: la storia è
l’unica cosa al mondo senza pietà, va dritta, non aspetta nes-
periodico gratuito
Editore Fm2
Direttore responsabile
Federico Scoppio
[email protected]
Coordinatore editoriale
Andrea Scaccia
[email protected]
Pubblicità N2A
+ 39 3475070014
[email protected]
Grafica
EsseGi Studio
[email protected]
Hanno collaborato
Attanasio, Giampiero Bigazzi,
Alessio Biancucci, Antonio
Blasi, Plinio Bonato, Andrea
Bruno, Miriam Cocco, Ciro De
Rosa, Gianluca Diana, Guido
Gaito, Daniele Marini, Benjamin
MiNiMuM, Andrea Morandi,
Alberto Riva, Olivia Tanini,
Mauro Zanda
Redazione
via di Porta Fabbrica 25,
00165, Roma
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Stampa Ages Arti Grafiche
corso Traiano 124, 10127
Torino [Italia]
Distribuzione
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suno. E la storia insegna che i grandi possedevano un loro
Periodico in attesa di registrazio-
portamento già in giovane età. Un loro carattere. E sono an-
ne presso il Tribunale di Torino
dati per il loro tragitto, senza che nessuno, neanche stupide
The Mondomix Magazine in Italy
proposte di legge li abbia fermati. E sarà sempre così. “La
is an authorized licensee of Mon-
nostra ricchezza collettiva” ha scritto Albert Jachard “è data
domix Media. The logo and the
dalla nostra diversità. L’altro, come individuo o come gruppo,
trademark of Mondomix are registered and the exclusive property
è prezioso nella misura in cui è dissimile. Oggi più che mai la
of Mondomix Media SAS.Only
scuola deve educare gli studenti a considerare il diverso non
Mondomix and its authorized
licensees may use the Mondomix
Logo in publications, advertising,
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come un pericolo per la propria sicurezza, ma come risorsa
per la crescita”.
Federico Scoppio
6° continente mondomix.com - in breve
Su e giù
segnali
Grandi novità in casa Alfa
music. La lable romana,
da anni attiva sul versante
etno-world e jazz, sia
come casa discografica
che come studio di
registrazione, apre il
proprio catalago alle
grandi piattaforme digitali.
Attraverso un accordo
chiuso con la società
francese Believe digital,
sarà infatti possibile
acquistare on line l’intero
catalogo su Itunes, Fnac,
Virgin, Amazon eMusic e
Napster.
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
Affollato programma all’Auditorium di Roma. Il 4 e il 5 ottobre c’è Ottobrata romana, due giornate con una mostra
mercato e il progetto “Birimbello birimbello, quant’è bono
‘sto salterello” di Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana. L’8/10 concerto di Mario Crispi, fondatore
degli Agricantus e maestro di strumenti a fiato. Il 10/10,
Cesare Picco e Taketo Gohara spaziano tra elettronica
ed estremo oriente, mentre la portoghese Cristina Branco
arriva il 13/10. A novembre sono attese Térez Montcalm
[venerdì 7]. L’appuntamento con la Bollywood Orchestra
è per il 28/11, mentre il 5 dicembre sbarca per la prima
volta in Italia lo Shangai Percussion Ensemble.
www.auditorium.com
MUSICA DEI POPOLI
Siamo alla 33ª edizione di Musica dei Popoli che quest’anno s’intitola “Donne InCanto”. All’auditorium Flog di
Firenze, nei fine settimana che vanno dal 3 ottobre al 2
novembre, si articolano i concerti femminili allestiti dall’etnomusicologo Leonardo D’Amico. Debutto con la cantora
gitana La Macanita, poi tocca alla persiana Parissa. In programma anche lo spettacolo “Buon compleanno Rosa”
dedicato a Rosa Balistreri [con Lucilla Galeazzi, Fausta
Vetere e Clara Murtas], Ana Moura [Pt], Natasha Atlas, Susana Baca [Perù], Aynur [Kurdistan], l’italo-etiope Saba e
l’israeliana Mor Karbasi.
www.flog.it
LONLEY DRIFTER KAREN
Arriva in Italia il mondo magico di Lonley Drifter Karen, sigla dietro cui si cela la compositrice austriaca Tanja Frinta.
In un itinerario che va da Vienna a Goteborg, da Maiorca
a Barcellona, si inscrive la creatività musicale di una band
davvero curiosa. Ecco i concerti previsti per il breve tour
nella nostra penisola: mercoledì 3 dicembre al Bar Wolf
di Bologna, giovedì 4 dicembre al Folk Club di Torino, sabato 6 dicembre all’Officina Giovani di Prato, domenica
7 decembre alla Cantina Mediterraneo di Frosinone.
www.myspace.com/lonelydrifterkaren
Un catalogo che
dal 1990, data della
fondazione, si è
arricchito - tra gli altri
- di incisioni con Alfio
Antico, Ettore Castagna
& Nistanimera, Nando
Citarella con i Tamburi
del Vesuvio, Omar Faruk
RADIODERVISH
I Radiodervish vivono nel castello Normanno Svevo di
Sannicandro di Bari nell’ambito del progetto “Teatri abitati”
di Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese. “Le porte
del’Occidente” è il titolo della residenza partita a settembre, un laboratorio creativo dove i Radiodervish lavorano
alla creazione e alla produzione del nuovo disco, la cui
uscita è prevista per il prossimo anno. Si tratta di un lavoro
di contaminazione che trasforma il castello in un centro
polifunzionale dedicato alla musica, luogo privilegiato di
incontro e dialogo fra culture diverse.
www.radiodervish.com
Tekbilek. Molte le novità
discografiche che da
qui ai prossimi mesi
arriveranno sul mercato,
tra cui Gabriele Coen
Jewesh Experience,
Mankikanibanc con Ettore
Castagna Gianni Savelli e
Media Res.
Alfamusic.com
DALLE NUOVE MUSICHE AL SUONO MONDIALE
A Torino, XI edizione della rassegna che quest’anno propone un programma di notevole interesse. Si parte sabato
11 ottobre al teatro del Colosseo con The Matthew Herbert Big Band [Uk]. Mercoledì 22 ottobre, sempre al teatro del Colosseo, arriva Kronos Quartet [Usa]. Giovedì 30
ottobre, il teatro Valdocco accoglie JON HASSELL and
Maarifa Street [Usa], mentre saranno Midaircondo [Svezia]
ad animare la Cavallerizza Reale venerdì 14 novembre.
Giovedì 20 novembre allo Spazio 211 arrivano gli Angel
[Germania/Finlandia]; gran finale giovedì 4 dicembre,
al teatro Valdocco, con Asif Ali Khan & Party [Pakistan].
www.musica90.net
WOMEX
Dal 29 ottobre al 2 novembre, Siviglia ospita il Womex,
la più importante fiera internazionale dedicata alla world
music. Tra esposizioni, conferenze e showcase, torano gli
Womex Award, i premi per le etichette, le produzioni e gli
artisti che si sono distinti nell’ultimo anno. Tra le migliori
label, vince la statunitense Cumbancha che ha firmato, tra
gli altri, “Umalali” di The Garifuna Women’s Project e “Afriki”
di Habib Koité. La Universal si afferma invece tra le major,
anche grazie a “Tchamantche” di Rokia Traoré. Premio al
miglior disco dell’anno per “800” del turco Mercan Dede
che precede The Garifuna Women’s Project e Project 3MA
[Rajery / Ballaké Sissoko / Driss El Maloumi].
www.womex.com
MARTINICCA BOISON
S’intitola “Sovrapensieri” il secondo lavoro dei Martinicca
Boison, appena uscito per Materiali Sonori. Composizioni
fresche e spumeggianti per la giovane band fiorentina che
non rinuncia a citazioni colte e temi impegnati trattati con
ironica genuinità. Tra atmosfere luminose e luci soffuse,
procedono le 12 tracce prodotte da Erriquez Greppi, leader della Bandabardò.
www.myspace.com/martinicca
Contemporaneamente alla notizia della
nuova uscita discografica “In the house
of mirrors”, arriva la voce della sua
scomparsa. Giampiero Bigazzi, fondatore
di Materiali sonori e produttore
di Zazou lo ricorda per Mondomix
Au revoir Zazou
Giampiero Bigazzi
Abbiamo conosciuto Hector Zazou a metà anni Ottanta, in un locale di
Bologna, suonava insieme allo zairese Bony Bikaye: un’agenzia di Milano
stava provando a “lanciarlo” in Italia. E noi stavamo provando a vendere i suoi primi dischi di electro-afro. All’epoca non si parlava ancora di
world music, e nemmeno tanto di afro-beat, ma Hector era già dentro la
storia. Quei dischi “africani”, un’alchimia fra la sua preparazione classica
e i segni della terra madre dei suoni del mondo, furono un bell’esercizio
creativo per tutti noi.
Con l’etichetta belga Crammed continuò poi una serie di pubblicazioni di
grande fantasia e progettualità. Fino a “Sahara Blue”, uno dei suoi grandi
TARGA TENCO A VAN DE SFROOS
Davide Van De Sfroos si aggiudica la Targa Tenco 2008
per il miglior disco in dialetto con “Pica!”: il cantautore laghée sarà quindi in scena all’Ariston di Sanremo, nel corso
della rassegna che si svolge dal 6 all’8 novembre.
www.clubtenco.it
lavori collettivi, in cui seppe coinvolgere una serie assolutamente straor-
MOJO STATION BLUES FESTIVAL
Dal 6 all’8 novembre torna l’atteso blues festival di Roma.
Consueta proposta multimediale: tre giorni di mostre fotografiche, illustrazione ed arti visuali, proiezioni rarità cinematografiche, presentazioni discografiche, musica live.
Tra le tante iniziative spiccano i concerti del grande Angelo “Leadbelly” Rossi - riconosciuto da critica e pubblico
come il miglior bluesman italiano - nonché l’uscita ufficiale
del progetto “Truth The Abstract Blues” del leggendario
chitarrista Mike Cooper.
www.mojostation.net
vidualità, e realizza un progetto discografico considerandolo un’opera
dinaria di ospiti, catturati fra amici e colleghi di grande profilo. Le indagini
sulle polifonie corse, sulle canzoni dei mari freddi, sugli antichi canti dei
celti cristiani sono diventati un suo stile produttivo, unico e riconoscibile:
il compositore che si fa regista e coordinatore di un bel gruppo di indimatura e compiuta.
Uno di questi lavori corali è stato “Strong Currents” che nel 2003 mettemmo nel Sonora portraits, con un piccolo ma prezioso libro che raccontava la sua storia musicale e la sua filosofia. Fu una bell’impresa farlo!
All’inseguimento della sua puntigliosità e determinazione, quel suo continuo generare intuizioni e strategie difficili [ma non impossibili!] da far
passare attraverso le consuete mediazioni dell’editore. Una bell’impresa
come l’altro impegnativo lavoro che abbiamo fatto insieme, “Quadri +
caetano veloso
Dopo aver dedicato la sua mitica Tres travestis a Ronaldo
durante diversi concerti estivi, è impegnato in studio per
registrare “Transamba” che sarà pubblicato in contemporanea con un dvd contenente esecuzioni live di brani nuovi
e una serie di vecchie e gloriose. Il titolo del dvd, “Obra e
progresso” è ripreso dalla scritta della bandiera brasiliana.
Inoltre Caetano aggiorna costantemente il suo blog con
notizie del progetto.
www.obraemprogresso.com
Cromies”, nel 2005: un ritorno al suo senso di avanguardia, al suo essere
OMARA PORTUONDO
Due mesi e più di concerti in Europa, anche se molte date
sono ancora da confermare e pare proprio che in qualcuna di queste sarà affinacata dall’amica Maria Bethania. Per
promuovere “Gracias” sarà invece a Marsiglia il 18 ottobre, il 21 e 22 a Porto e Lisbona, poi Amsterdam, Vienna,
un bel giro in Spagna e anche in Inghilterra. In ballo anche
una possibile data romana a dicembre.
i suoi ultimi giorni in Italia, in un posto qualsiasi ma in un bel posto, in
multimediale per istinto e vocazione.
La cosa che affascinava di lui era la continua curiosità da poliglotta dei
suoni, che mai si sottraeva alla suggestione di un suono [amò anche
Banda Improvvisa e ne scrisse con affetto].
In una delle sue ultime email ci scriveva che dalla finestra della sua camera in ospedale vedeva la torre Eiffel. La cosa alleviava un po’ la sofferenza. Stava lì nel cuore della sua Francia, ma sognava di venire a passare
quella terra che amava di più, fra l’Alto Lazio, l’Umbria e la Toscana.
Ma sicuramente sognava ancora le voci dell’Armenia e della Mongolia, del Tibet, del Gongo e dell’Uzbekistan. Le voci colte nel cuore delle
metropoli d’Occidente e nei villaggi sperduti nei tanti deserti del mondo.
Quelle voci che stanno ancora cantando per lui.
foto di Lucia Baldini
- mondomix.com NOTIZIARIO
Nella mattina di lunedì 8 settembre, proprio mentre annunciavamo ufficialmente
l’uscita del suo nuovo album, abbiamo ricevuto la notizia [purtroppo attesa...]
della scomparsa di Hector Zazou.
Stroncato da un tumore che lo aveva assalito all’inizio dell’anno, Hector aveva
resistito fino al giugno scorso, continuando imperterrito a lavorare, ma poi le condizioni erano precipitate e i medici avevano dato prospettive minime.
Compositore e produttore francese, nato in Algeria nel 1948, dagli anni Ottanta è
stato uno dei pionieri della world music, indagando su vaste aree culturali, dall’Africa all’Asia, non rinunciando mai al confronto fra materiali musicali diversi:
rock e composizioni classiche contemporanee [con brani per quartetti d’archi e
strumenti a fiato], ambient music e le ricerche sull’uso della voce [soprattutto
femminile].
Dai Barricades 3 [il suo debutto nel 1976] all’elettro-afro dei dischi con Bikaye e
quindi alla collaborazione con la Crammed Discs [culminata con il grande successo di “Sahara blue” nel 1992], dalle “Nouvelles polyphonies corses” [con il quale
nel 1992 vinse un “Victoire de la musique” il Grammy francese] a “Songs from
the cold seas” [con Björk, Suzanne Vega, Siouxsie] a “Lights in the dark” [con
Brendan Perry, Ryuichi Sakamoto, Peter Gabriel]. Tanti i musicisti coinvolti nei
suoi progetti: Jon Hassell, Manu Dibango, John Cale, Harold Budd, David Sylvian,
Khaled, Lisa Gerrard, Brian Eno, Peter Buck, Bill Rieflin, Sandy Dillon, Sainkho, Asia
Argento, Gerard Depardieu.
Come produttore recentemente aveva lavorato a due dischi per la Real World,
con la cantante tibetana Yungchen Lhamo e la cantante uzbeka Uzbek Sevara
Nazarkhan.
Molto legato all’Italia [e in particolare alla Toscana], ha lavorato più volte nello
studio di Lorenzo Tommasini e collaborato con molti musicisti e cantanti. Nel 2002
ha prodotto il disco dei PGR “Per grazia ricevuta” e poi il disco di Marco Lamioni
“Slow” e collaborato con il gruppo fiorentino Mondo Candido. Recentemente stava
lavorando ad un progetto con Stefano Saletti.
Hector Zazou è uno dei punti di riferimento per la Materiali Sonori che distribuisce
in Italia i suoi album realizzati per la Crammed [fra cui il nuovo disco “In the
house of mirrors”] e con la quale ha collaborato per i suoi recenti progetti più
ambiziosi.
Nel 2004 con Giampiero Bigazzi ha prodotto il Sonora Portraits 2, che contiene il
cd “Strong currents”, tredici canzoni con le voci di Lisa Germano, Laurie Anderson, Irene Grandi, Jane Birkin, Melanie Gabriel, Sarah-Jane Morris..., e un libro
con una lunga intervista [curata anche da Claudio Chianura] che ripercorre la sua
carriera e il suo modo di vedere la musica. Nel 2005 la Materiali Sonori ha realizzato il doppio cd+dvd “Quadri + chromies” con le immagini del pittore francese
Bernard Caillaud e la collaborazione di Buck, Eno, Rieflin, Sakamoto e Sylvian e
musicisti italiani come Orio Odori e Archaea Strings.
Ha partecipato più volte ai dischi della serie Drop con remix speciali [con Arlo
Bigazzi, Claudio Chianura e Lance Henson e con Nicola Alesini & Pier Luigi Andreoni].
Ricercatore infaticabile, grande scopritore di talenti, curioso di fronte a qualsiasi
forma musicale, puntiglioso artigiano, impegnato di fronte ai problemi e alle opportunità della globalizzazione, attento alle tragedie, alle speranze e alle voci dei
popoli del mondo. Questo è il nostro Hector Zazou! Che ricorderemo sempre, non
solo per le sue magnifiche suggestioni musicali, ma anche per la sua umanità,
addoloratissimi per la sua prematura scomparsa ma contenti di aver fatto con lui
un bel pezzo di strada insieme.
- mondomix.com america
FELMAY
testo di Benjamin MiNiMuM
librio tra le mie due attività rischiava di sparire, ho
traduzione dal francese di Olivia Tanini
lasciato il Ministero.
Si batte per la libera circolazione delle idee e
Gilberto Gil ricorda la sua azione al governo: “Ab-
delle persone. Cosa ne pensa della politica di
biamo proposto, sia alla società che al governo,
immigrazione restrittiva dei governi europei, e
una nuova concezione della cultura, una conce-
in particolare del governo francese?
zione più completa. La cultura intesa come ter-
Alcune società europee temono la presenza degli
ritorio dell’immaginazione, come sfera politica
che tratta le questioni riguardanti la cittadinanza,
come economia. Ci siamo ugualmente occupati
della vita culturale dei settori popolari del Brasile,
sostenendo gli ideatori di iniziative e progetti de-
“Pontos
de Cultura”
stranieri per diverse ragioni: la disoccupazione, la
diversità culturale, i conflitti religiosi e incoscientemente reagiscono alla perdita del loro impero
coloniale. A volte nelle loro riflessioni dimenticano
di considerare i valori umanistici e democratici
stinati alle comunità sfavorite ….”
che hanno predicato in passato e tendono ad assumere l’intolleranza
Quando abbiamo contattato Gilberto Gil per questa intervista, ricopri-
e il rifiuto come risposta. Dubito che siano sulla buona strada. Credo
va ancora la carica di Ministro della Cultura del Brasile. Quando ci ha
che dovrebbero riesaminare con attenzione e probabilmente riconsi-
risposto aveva lasciato l’incarico. Ci spiega il perché, parla della sua
derare questa politica.
azione ministeriale e dà la sua opinione su numerosi temi scottanti.
Che consigli darebbe ai giovani artisti esordienti?
Durante l’incarico ministeriale, la sua carriera musicale non ha
Di tenere gli occhi aperti, le mani all’opera, di conservare la purezza
rallentato. Come è riuscito a conciliare queste due attività?
d’animo e di essere riconoscenti. Perché dobbiamo avvicinarci alle
Mentre ero ministro sono riuscito a mantenere un certo equilibrio tra
opportunità con dolcezza, ma afferrarle saldamente.
le due attività. Dedicavo il tempo e la mia energia prima di tutto al
Quale organizzazione, organismo o associazione, pubblica o
Ministero e secondariamente alla musica. Mi basavo inoltre sui pare-
privata che lavora nel settore sociale, culturale o ambientale, le
ri di un’Alta Commissione Governativa, che doveva pronunciarsi su
piacerebbe farci conoscere?
eventuali conflitti di interesse. Quando mi sono reso conto che l’equi-
Mi piacerebbe parlare di “Pontos de Cultura”, un’organizzazione che
si sta ramificando in tutto il Brasile e in altri paesi [recentemente in
Italia, nel quadro di un programma sostenuto dalla Provincia di Roma
che si rifa alla tecnica che abbiamo sviluppato in Brasile]. Sono stati
creati 50 punti. Il Governo e le comunità si coordinano per offrire agli
agenti sociali i mezzi per costruire i loro strumenti culturali e per condurre i loro personali progetti, utilizzando le nuove tecnologie digitali
e sociali.
Intervista integrale su mondomix.com
Ringraziamo Isabelle Rodier di Nin Nin Rose e Elaine Mederois di Warner Music
Brasil per il loro prezioso aiuto.
Hot Spots Culturel
Avviato nel 2004 il programma “Cultura Viva” del Ministero della Cultura del Brasile [MinC], si impegna a sviluppare e a valorizzare il patrimonio culturale brasiliano.
Il programma si articola intorno a un rete di “Puntos de Cultura” [Punti di accesso
culturali], già 650, ripartiti in tutto il paese, che fungono da uffici di collegamento
tra lo Stato e le comunità. Il ruolo del MinC è di fornire le risorse necessarie alla
realizzazione di attività culturali, artistiche, di cittadinanza o di economia solidale,
basandosi sul multimediale. I progetti, presentati dalla popolazione, sono selezionati sulla base di un concorso e ricevono ciascuno 185mila Real [circa 76mila
euro] suddivisi in cinque versamenti semestrali. Le attività “Cultura Digitale”,
“Agente di Cultura Viva” [in cui le borse e i microcrediti incoraggiano l’imprenditoria culturale presso i giovani], “Scuola viva” [che collega la scuola ad un Punto di
Accesso Culturale] e “Griot” [per la salvaguardia delle tradizioni orali] sono le altre
azioni di questo quintuplice programma di cui l’Italia ha già ripreso il principio.
I nostri politici sono avvisati…
F. M. www.cultura.gov.br
felmay
EGEA
distributore esclusivo
per l’Italia
afrodisia
di
Mauro Zanda
GARIFUNA:
IL POPOLO
CHE SI NUTRE
DI CASSAVA
Afrodisia è l’orgogliosa consapevolezza del
contagio, una zona temporaneamente autonoma da
false purezze ed esotismi etnici. Afrodisia è un punto
di fuga ibrido e sfrontato ove lasciar confluire
i segni dell’Africa e la diaspora nera. Un’idea
ambiziosa e necessaria, nata nel 2007 al Rialto
Santambrogio di Roma, con l’obiettivo dichiarato
di veder affiorare, anche dalle nostre parti,
spiritualità e ritmo del grande cuore africano
Eppure nulla sarebbe stato possi-
ipnotica delle voci a chiamata-
bile se, prima ancora di “Wátina”,
e-risposta, attorno ad esse una
Ivan Duran non avesse lavorato
strumentazione essenziale - pre-
per quasi 10 anni al suo opus
valentemente chitarre, percussio-
dalle popolazioni indigene locali,
rock, Palacio compie infatti il salto
magnum, “Umalali - The Garifu-
ni e tamburi indigeni, suonati dai
composte per lo più da Arawak e
internazionale solo dopo aver co-
na Women’s Project” [Cumban-
Garifuna Collective - e arrangia-
Caribi, gruppi etnici provenienti dal
nosciuto il produttore Ivan Duran.
cha/Family Affair]. Già, le donne.
menti sobri, che Ivan Duran ha
Sudamerica settentrionale. Data
Da un lato la star famosa, dall’altro
Sono proprio le loro storie e le
sapientemente aggiunto in fase di
l’accanita resistenza verso i coloni,
il produttore con l’idea buona; che
loro mansioni quotidiane ad aver
post-produzione, ivi compresi al-
furono in seguito trasferiti al largo
poi è la stessa che, in embrione,
dato in tutti questi anni un briciolo
cuni piccoli effetti sonori e rumori
andava coltivando anche Andy:
di continuità a quel microcosmo
d’ambiente con il preciso intento
raccogliere il meglio dei musici-
in implosione. “Tra le donne la
di catturare il contesto speciale
sti Garifuna all’interno di un disco
musica fa realmente parte della
in cui quelle prime registrazioni
che, ben lungi dal voler essere un
vita quotidiana - racconta Duran
furono effettuate. Non deve spa-
concentrato di purezza etnica per
- e sono loro ad insegnare la pro-
ventare quest’approccio anti-pu-
annoiati intellettuali bianchi, dove-
pria lingua ai bambini, mentre gli
rista, il lavoro di Duran e Palacio
va saper individuare un contesto
uomini sono fuori per la pesca”.
non è certo da intendere in chiave
leggero e moderno, capace di se-
La registrazione nasce come te-
cinica, semmai realista. Il produt-
durre qualunque tipo di pubblico e
stimonianza dell’assoluta centra-
tore è convinto – a ragione – che
allo stesso tempo valorizzare la loro
lità dell’universo femminile nella
l’era della conservazione è finita,
cultura presso i giovani locali.
vita sociale, culturale e spirituale
e che piuttosto è tempo di ac-
È lo stesso Palacio a testimoniare
dei Garifuna. Un progetto che è
compagnare le tradizioni nel loro
quanto importante sia stato Du-
iniziato con la registrazione delle
naturale cammino in avanti. In tal
ran per lui: “Grazie a lui ho fatto
voci [oltre 200 field recordings]
senso Duran ama spesso rac-
un cambio di direzione a 180°, e
in ambienti a loro rigorosamente
contare una storia: “Se ti capita
sono felice di poter vivere sul palco
congeniali: cucine, soggiorni, la
di assistere oggi ad una cerimo-
un’esperienza così umana, dopo
strada e perfino i templi; è lì, nel
nia Garifuna nel Centro America,
che per anni mi sono cimentato
sud del Belize, che si svolgono
vedrai che ognuno ha con sé una
quasi esclusivamente con sam-
per esempio le cerimonie Dügü,
telecamera portatile, una macchi-
pler, sequencer e backing track
liturgie curative dove la comunità
na fotografica digitale o un tele-
strumentali. Mi guardo indietro e
si raduna invocando gli spiriti. È
fonino che fa foto. Questa cultura
Andy Palacio è stato molto più
messo in musica l’universo dei
dell’Honduras e da lì si insediarono
rabbrividisco: davvero non sento
lì che Duran ha scoperto Desere
appartiene anche a loro ormai e,
che una semplice star del Belize. È
Garifuna, lingua e cultura a serio
progressivamente lungo tutta quel-
il bisogno di divenire schiavo del-
Diego, cantante rituale di appena
per quanto mi riguarda, la musica
vero, fu il primo musicista locale a
rischio d’estinzione, che la stessa
la fetta di terra caraibica compresa
la tecnologia”. E così, registrando
20 anni. Ma nel lotto son finite
deve saper riflettere anche quella
finire nella rotazione video di Mtv,
Unesco ha proclamato nel 2001
tra Belize, Guatemala, Honduras e
le voci e una prima stesura degli
anche Sofia Blanco - da Livin-
realtà”.
ma quando lo scorso 19 gennaio -
“Capolavoro della tradizione orale
Nicaragua. I Black Caribs, il nome
strumenti in uno studio arrangia-
gston, Guatemala - 54 anni e
Contenuti speciali comprenden-
a quarantasette anni appena com-
e patrimonio intangibile dell’umani-
con cui li ribattezzarono gli inglesi,
to sulla spiaggia del Belize, i due
una voce ancestrale dispiegata
ti tracce interattive, riprese delle
piuti - morì in seguito ad un doppio
tà”. Ciò che rende realmente spe-
ma grazie all’opera di Andy Pala-
mettono insieme il meglio degli
cuore in mano nello struggen-
audizioni, interviste e scene di vita
colpo che coinvolse cervello e cuo-
ciali i Garifuna [Garinagu al plurale]
cio la loro denominazione corretta
artisti Garifuna vecchi [il 78enne
te brano d’apertura [Nibari - My
quotidiana
re, furono in tanti a pensare che ad
è soprattutto la loro storia, fatta di
comincia ormai ad essere di largo
Paul Nabor, icona della paranda]
Grandchild], sua figlia Sofia; Julia
te nei villaggi. Non ci resta che
andarsene non fosse solo un buon
navi negriere e naufragi miracolosi,
dominio. Durante un viaggio in
e nuovi [l’astro nascente Aurelio
Nunes [la figlia di un’autentica
aspettare allora il tour mondiale,
musicista. Ambasciatore Cultura-
resistenza indomita e spensierata
Nicaragua per un programma di
Martinez], tra indolenza calypso,
icona beliziana, Marcela Lewis,
previsto per il 2009, nel qua-
le del governo del Belize, nonché
mescolanza genetica.
alfabetizzazione, Andy incontra un
reminiscenze afro, inflessioni lati-
cantante,
attrice
le - forse anche in memoria del
“Deputy Administrator” dell’Istituto
Si narra che nel 1635, alcune
anziano Garifuna, l’ultimo in grado
ne e la magica brezza del Mar dei
morta nel 2006]; Marcela ‘Che-
pioniere Andy Palacio - saranno
nazionale di cultura e storia, pro-
navi cariche di schiavi provenien-
di esprimersi in quella lingua, che lo
Caraibi. Un progetto [“Wátina”,
la’ Torres, honduregna del Belize
presenti gran parte dei Garifuna
prio grazie a questi incarichi ha po-
ti dall’Africa occidentale naufra-
abbraccia in lacrime al solo sentirlo
Stonetree, 2007] che è valso ai
che nella meravigliosa Anaha Ya
Collective. Perché le tradizioni,
tuto lavorare a stretto contatto con
garono [forse in seguito ad una
parlare il suo idioma. Un incontro
due un’infinità di premi e ricono-
[Here I Am] racconta il dramma di
per sopravvivere, a volte hanno
l’Unesco che, nell’Ottobre 2007,
sommossa interna] nelle piccole
illuminante ma non quello decisivo:
scimenti internazionali, dal Womex
una madre che per sopravvivere
bisogno di uscire dall’accademia
lo ha nominato “Artist for peace”.
Antille, trovando salvezza nell’isola
dopo diversi successi incisi all’inse-
award, al Bbc world music award
spinge la figlia alla prostituzione. Il
e salire su un palco grande quan-
Andy Palacio ha il merito d’aver
di San Vincent. Lì furono accolti
gna dello stile da ballo locale, punta
per le Americhe.
disco è tutto incentrato sulla forza
to il mondo intero.
poetessa
e
filmate
direttamen-
presenta
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ow / Sabou sh
Yeke Ye
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10 - mondomix.com africa
Madame Rokia
Dal Mali alla Francia, tra l’America
e l’Europa, con in testa una nuova idea
di musica che non è solo tradizione,
ma anche innovazione.
E può mescolarsi a jazz e teatro.
mia personale rivisitazione delle radici, perché io, Rokia, sono il mio
passato africano ma sono molto altro e la mia musica, come la mia
vita, è sempre in evoluzione. Per questo in “Tchamantché” ho accostato strumenti tradizionali che solitamente non vengono mai usati
assieme. Ho voluto sposare la loro tradizione alla mia modernità”.
Strumenti come kora, ngoni e calabash vengono così sposati a melodie non necessariamente africane in una sorta di manifesto sonoro
che combina musica, cultura e storia dentro un equilibrio evidente fin
dal titolo: “Tchamantché è una parola che significa punto di equilibrio,
quello delle nostre esistenze, quello che cerchiamo per tutta la vita e
non sempre riusciamo a trovare. Crescendo ho capito che non esiste
il bianco e il nero, ma solo una serie di colori sfumati nel mezzo, verso
cui tendiamo. Non è facile trovare quel punto, il Tchamantché, ma
cercarlo può essere già abbastanza”. E se qualcuno ancora dubitasse della personalità di Lady Traoré, il disco si chiude con un deciso
azzardo jazz: una versione etnica di The man I love, lo standard di
Gershwin che nel Novecento fu sulle corde vocali delle più grandi
interpreti americane, da Billie Holiday a Ella Fitzgerald: “È una delle
mie canzoni preferite, la canto sempre in cucina - ride - due anni fa mi
hanno chiamato dall’America per partecipare a una serie di concerti
dal titolo ‘Billie and me’ a fianco di voci come Fontella Bass e Dianne
Reeves. Così ho deciso di riportare Billie Holiday in Africa, un continente a cui lei, come afroamericana, apparteneva, nonostante in Mali
nessuno la conosca”.
Nata nel 1974 da padre diplomatico, la Traoré, abituata a viaggiare fin
da bambina e a conoscere non solo il proprio mondo, ma linguaggi e
Andrea Morandi
colori molto diversi da quelli del Mali [i suoi film preferiti sono Colazione da Tiffany e Thelma & Louise!], storce il naso però quando le si par-
Vive in Francia, ma è nata e cresciuta in Mali, ha trentaquattro anni
la di musica etnica: “Non vuol dire nulla quella definizione. Negli anni
di cui più di dieci di carriera: scoperta nel 1997 da Ali Farka Touré,
Ottanta, quando ancora non si conosceva, poteva avere senso, ma
Rokia Traoré oggi è una delle maggiori esponenti della musica afri-
oggi? Io cerco di spostare i confini del mio suono sempre più in là, tra
cana, vera e propria intellettuale sonora capace di abbracciare ambiti
le mie voci preferite ci sono tanto Oumou Sangaré quanto Cassandra
profondamente diversi. Nel suo nuovo disco, “Tchamantché”, che ar-
Wilson ma basta guardare il documentario di Martin Scorsese, Dal
riva a cinque anni da “Bowmboï” e dopo le prestigiose collaborazioni
Mali al Mississippi, per capire che non ci sono tante musiche diverse,
teatrali con Peter Sellars a Vienna [in cui ha addirittura portato Mozart
ma tutto appartiene ad un unico mondo. E tutto viene dall’Africa”.
in Africa] e con Luca Ronconi a Perugia per Nel bosco degli spiriti,
la cantante di Kolokani, quindicimila anime sopra Bamako, sud del
Mali, tra Senegal e Guinea, contamina il retaggio etnico tradizionale
con suoni moderni, osando sfidare la tradizione. “Spesso la gente
che ascolta la mia musica pensa sia musica del Mali - sorride mentre
risponde davanti a una tazza di tè alla menta - ma non è così, è una
DA ASCOLTARE “Tchamantché” [Ponderosa music/Ird]
sitorokiatraore.net
PAESE Mali, Francia
12 - mondomix.com america
america mondomix.com - 13
Gracias
a la vida
“Quest anno è molto speciale per me,
celebro sessanta anni di carriera.
A proposito, sono ancora una bambina
o mi sento come lo fossi “
e in tutti questi anni come ogni persona ho vissuto buoni e cattivi
me sarebbe stato molto speciale poter cantare insieme un giorno. Mi
forma naturale e spontanea. Girare il Brasile con questo disco è stata
momenti. La vita ti riserva di tutto e bisogna viverla comunque. Ho
sento onorata per la sua collaborazione. La canzone è stupenda, il
un’esperienza indimenticabile.
La diva buona di Cuba, idolo delle platee di mezzo mondo, Oma-
dovuto scegliere tra molte canzoni che per me avevano un significato
miscuglio delle due lingue [portoghese e spagnolo] è meraviglioso.
Quali similitudini e differenze ha trovato con la musica popolare
ra Portuondo. Dal boom di Buena Vista Social Club ci ha premiato
speciale ed è stato difficile tralasciarne alcune ma credo che quelle
Magari un giorno riusciremo a cantare nuovamente insieme.
brasiliana?
con un carico di grazia continua. Solo in questo anno è arrivato il
che compongono “Gracias” riflettano ciò che provo.
Ultimamente è stata protagonista di un incontro musicale con
Come le dicevo credo che le nostre radici siano le stesse, nascono
disco in coppia con Maria Bethania [Biscoito Fino/Family Affair]; a
Il folklore a Cuba ha da sempre un significato molto forte, che
Maria Bethania. Come vi siete conosciute e com’è stato lavorare
dalla religione, la cultura e la musica degli schiavi yoruba deportati a
ottobre il live del Buena Vista alla Carnegie Hall [World Circuit/Ird]. E
rapporto mantiene con questo?
con lei?
Cuba e in Brasile. I cubani apprezzano la melodia e il ritmo del Brasile;
soprattutto, in mezzo, lo splendido e sentimentale “Gracias” [World
Per i cubani le radici sono molto importanti. A Cuba, ogni volta che
Ho sempre ammirato la musica del Brasile, loro possiedono una mu-
entrambi siamo positivi, ci appartiene l’allegria nell’affrontare la vita.
Village/Egea]. Un tripudio a coronamento dei suoi primi sessant’anni
posso, partecipo alle attività tradizionali che si svolgono e in tutta la
sicalità impressionante. L’estetica brasiliana e quella cubana hanno
Quali sono i progetti futuri?
di carriera.
mia musica il folklore è sempre presente. Il progetto Buena Vista So-
molto in comune, furono gli stessi schiavi neri a contaminare le nostre
Adesso mi trovo completamente immersa nel mio nuovo disco “Gra-
Qual è il miglior regalo che le ha portato la vita?
cial Club era basato sulla nostra musica folklorica e grazie al successo
culture. Maria Bethania è un’artista di grande qualità, la sua voce è
cias” e sono impaziente, vorrei capire se piacerà. Fra pochi giorni
La mia famiglia. Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia meravi-
del progetto vedemmo compiere un grande sogno: la nostra cultura
unica. Spesso le cose più belle nascono in modo casuale, infatti ho
viaggerò in Asia per presentarlo e successivamente in Europa. Porto
gliosa con dei genitori che riempirono di amore le nostre vite. Quando
poteva essere presentata in tutto il mondo.
avuto la fortuna di conoscerla quando ero in tournée per il Brasile a
con me un gruppo nuovo composto da magnifici musicisti e durante
mio figlio Ariel nacque mi sentii benedetta da questo regalo e quando
Nel disco ci sono diversi ospiti. Come è entrata in contatto con
presentare il mio precedente disco e la chimica fra noi due si attivò
le prove ci divertiamo.
nacque mia nipote Rossio mi sentii nuovamente piena di felicità.
Chico Barque?
ben presto. Parlammo di quanto ci sarebbe piaciuto lavorare insieme
Quest anno è molto speciale per me, celebro sessanta anni di car-
C’è un’atmosfera al contempo di intimità e sofferenza in questo
Ho sempre ammirato Chico Buarque, per me è il poeta del Brasile. Ci
e così... Viaggiai in Brasile insieme a Roberto Fonseca, un pianista
riera. A proposito, sono ancora una bambina o mi sento come lo
disco. Come nasce il repertorio?
siamo conosciuti molti anni fa a Cuba e molti anni dopo in un concer-
giovane e geniale e al mio percussionista Andres Coayo. è stato così
fossi [ride ndr]. Mi sento molto fortunata e per il momento non posso
Proviene da una vita intera. Compio sessanta anni di carriera artistica
to a Rio de Janeiro venne a trovarmi nel camerino e gli dissi che per
che siamo entrati nello studio di registrazione e la musica è fluita in
chiedere altro. Circa il futuro? Soltanto la vita lo dirà.
Federico Scoppio
14 - mondomix.com africa
AFRICA mondomix.com - 15
Ecosistema
Tuareg
Andrea Bruno
dalla regione di Timbouctou. I Tartit [“unione” in lingua Tamashek]
è saldamente ancorata alla tradizione: canti e battiti di mani sottoli-
INTERVISTA
Parla François Bergeron,
il ribelle del deserto
neati da strumenti antichissimi come l’imzad dal suono straniante, il
è ancora possibile nel 2008 fare e produrre cinema resistente?
tinde e raramente una timida chitarra elettrica.
Ascoltando François Bergeron, la risposta non può che essere un
Di formazione decisamente più recente e caratterizzati da una com-
sonoro sì. Il documentarista francese con Desert rebel - presentato al
posizione etnica mista, gli Etran Finatawa si sono formati nel 2004 in
Word music meeting di Torino - intende “Iniziare un ciclo dedicato alle
occasione del celebre Festival Du Desert, riunendo musicisti Tuareg
espressioni culturali e musicali in particolare, di minoranze etniche,
e Wodaabe. I Wodaabe sono un altro popolo nomade delle distese
politiche o religiose” nei cinque continenti. Un progetto ambizioso,
del Sahel dalla bellezza straordinaria e dai costumi tribali raffinati, i
dalla portata ampissima, che Bergeron ha scelto di dischiudere par-
cui canti tradizionali, acute polifonie dal potere incantatorio, si fon-
lando dell’epopea dei Tuareg, del popolo nomade per eccellenza.
dono con il groove “sporco” delle chitarre elettriche Tuareg. Evo-
Nel 2005 Bergeron, già autore di un interessante documentario su
cano la vita nomade e assolvono al ruolo tradizionale di medium
Jimmy Cliff e di alcuni clip di Manu Chao, si imbarcò in questo proget-
terapeutico e taumaturgico.
to, recandosi in Niger insieme a tre musicisti francesi: Daniel Jamet,
Eccoli, i grandi volti [assieme ai Desert Rebel di cui si parla accanto]
ex Mano Negra, Guizmo, cantante dei reggaeggianti Tryo e Amazi-
della musica Tuareg, l’espressione più profonda del popolo degli
gh Kateb degli Gnawa Diffusion. L’incontro decisivo è con Abdallah
“uomini blu”, che ha trovato nella musica il veicolo per far conoscere
Oumbadougou, artista emblematico della musica e della ribellione
la proprio storia, i drammi e l’incrollabile fierezza. Oltre il successo e
Tuareg nel nord ovest del paese, che negli anni Novanta ha guidato
la fama si può promuovere una cultura.
la rivolta contro l’autorità statale nigeriana, “imbracciando il kalash-
riuniscono cinque donne e quattro uomini, rappresentano il carattere matrilineare della civiltà Tuareg, nella quale le donne svolgono
un ruolo centrale a dispetto della fede islamica. La miscela musicale
ammaliante, una miscela di canti e melodie ancestrali, ritmi immutabili eppur cangianti, sottolineati dalle linee sporche delle chitarre
nikov”, per poi sostituirlo con la chitarra elettrica.
Sono il viaggiatore nel deserto solitario...
elettrificate.
Questo incontro permise ai musicisti francesi di suonare al fianco dei
Posso sopportare il vento
Così si sono sprecate etichette incongruenti, se non errate in toto,
loro “colleghi” Tuareg ma non solo, vista la straordinaria partecipazio-
Posso sopportare la sete...
come “Desert blues” o “Tuareg rock”.
ne della camerunense Sally Nyolo. “Fin da subito si è stabilito un fee-
La mia mente è sveglia e pronta
Questa è una musica tutt’altro che facile; come la vita dei compo-
ling immediato - dice Bergeron – ed ho così raccolto, dalla viva voce
Ho scalato e disceso
nenti del gruppo, e di tutto il popolo Tuareg, o Tamashek, come si
degli artisti la storia del loro popolo, i racconti dell’esilio nei campi
le montagne in cui sono cresciuto
auto-definisce. Popolo fiero, che non si è mai piegato nel disperato
profughi libici ed algerini, la ribellione e il ritorno alla normalità dopo il
So in quali caverne posso trovare l’acqua...
sforzo di mantenere la propria autonomia.
1995, una normalità fatta ancora però di ristrettezze, siccità, controllo
Tutte queste preoccupazioni sono le mie fedeli compagne...e danno
Esperienza comune ai membri dei Tinariwen e di altri gruppi è quella,
politico”. Tuttavia, grazie agli sforzi di Abdallah, nella regione deserti-
vita alle mie storie
terribile, dei campi profughi libici, nei quali negli anni Ottanta migliaia
ca del Niger sono state fondate due scuole musicali, “Per preservare
Voi, che siete organizzati e vivete vicini l’uno all’altro,
di nomadi furono rinchiusi, in fuga dalla sempre più opprimente re-
e perpetrare la cultura musicale Tuareg”, permettendo in particolare
voi, che camminate mano nella mano,
pressione in Mali e Niger. Attirati in Libia da una campagna orche-
ai giovani di imparare direttamente da musicisti esperti i segreti della
state vivendo una vita priva di significato
strata dall’ineffabile colonnello Gheddafi, si spostarono con l’illusio-
musica del deserto.
In verità, voi siete completamente soli
ne della terra promessa, ma scoprirono una realtà fatta di prigionia
Da tale esperienza è nato un cd, “Ishumars” [termine dispregiativo
Tinariwen - “Amassakoul ‘n’Téneré”
e costrizione.
usato in Algeria e Libia per designare i Tuareg come disoccupati e
Altra esperienza drammatica è quella della ribellione dei primi anni
Versi come scudisciate. Liriche che spingono la mente verso pae-
Novanta dopo la fuga dai campi in Libia, che ha contribuito a creare
saggi inconsueti, remoti.
la leggenda del Tuareg con chitarra elettrica e kalashnikov a tracolla.
Atti d’accusa in forma di canzone, rivolti a un mondo sempre più
Un’immagine romantica, ma quanto mai reale.
incapace di sentire e vivere, terrorizzato dalla solitudine.
Reale quanto le ferite di Moussa Ag Kenya, fondatore dei Toumast,
I versi di Ibrahim Ag Alhabib, voce e chitarra dei Tinariwen, evocano
il quale dopo uno scontro a fuoco nel natio Niger fu evacuato in
la libertà assoluta degli spazi infiniti del Sahara e degli uomini che
Francia, dove risiede e lavora ancora oggi, fondendo le ipnotiche
li percorrono, in contrasto con la vita organizzata e ordinata delle
melodie del deserto con strumenti e stili occidentali. Il nucleo della
nostre affollate metropoli.
sua musica tuttavia è saldamente ancorato alle radici, con la voce
Per masochismo o irrefrenabile attrazione dell’esotico, proprio
di Aminatou Goumar ad arabescare sulle lancinanti schegge della
il mercato occidentale negli ultimi anni ha scoperto e apprezzato
sua sei corde. I testi raccontano la ribellione, mescolano il ricordo
formazioni provenienti dalle regioni desertiche del Mali, del Niger,
dei combattenti morti a imprese eroiche e rivendicano il diritto alla
del Chad, della Mauritania, subendo il fascino del popolo libero dei
libertà.
Tuareg, della loro vita nomade, della loro musica aspra, ipnotica e
Un altro gruppo in esilio, residenza in Belgio, è l’ensemble dei Tartit,
DISCOGRAFIA CONSIGLIATA
TINARIWEN
Amassakoul
[World Village, 2004]
Aman Iman
[World Village, 2007]
TOUMAST
Ishumar [Real World, 2007]
TARTIT
Ichichila [Network, 2000]
Abacabok
[Crammed Disc, 2006]
ETRAN FINATAWA
Introducing
[World Music Network,
2006]
Desert Crossroads
[Riverboat, 2006]
Justin adams
Soul Science
[World village, 2008]
AAVV
Musiques Métisses, Le
Sahel Le rhytmes du désert
[Marabi, 2008]
The Rough Guide to
African Blues
sfaccendati] ed un dvd, Desert Rebel con il cortometraggio di Bergeron, che risulta un documento impagabile per entrare più direttamente a contatto con una realtà che altrimenti rimarrebbe nascosta dietro
la musica. Un progetto importante anche per le modalità economiche di produzione e distribuzione, “Ricalcate su quelle del commercio
equo, in modo che il 6% di tutti i profitti derivanti dal cd, dal dvd, dai
diritti, vengano devoluti alle scuole musicali di Arlit e Agadez fondate
da Abdallah”.
[World Music Network, 2007]
The Rough Guide to the
Music of Sahara
[World Music Network, 2007]
Nel 2007 è stato pubblicato
il CD/DVD “Ishumar,
Les Rockers Oubliés
du Desert”.
Il giro dei mondi con
6° continente mondomix.com - 17
ROUGH GUIDE
MALI
DOVE ANDARE
In Mali soffia il vero spirito
dell’Africa occidentale. Il fiume
Niger è meraviglioso (indimenticabile all’alba), mentre le città
antiche, in particolare Djenné e
Timbuctu, mettono in mostra
il loro storico passato. Le escursioni a piedi attraverso la regione Dogon, dove sopravvive
molta della cultura tradizionale, non islamizzata, sono meta
di quasi tutti i viaggiatori.
POPOLAZIONI
I Bamana, che superano i tre milioni, sono il
gruppo etnico più numeroso del Mali. A ovest,
dai monti Manding al fiume Senegal, si trovano i Malinké, con lingua e tradizioni simili. I
Senoufo vivono al confine con la Costa d’Avorio, nella regione di Sikasso. La loro struttura
sociale è fortemente influenzata dal poro, un
rito di iniziazione che dura ventuno anni.
I Dogon, che parlano il voltaico, vivono intorno alla falesia di Bandiagara. I Songhai
si concentrano nella regione di Gao. I Fula,
dopo i Bamana uno dei gruppi etnici più
numerosi del Mali, sono sparsi per l’intero
LONDON HEARTBEAT
Nitin Sawhney fotografa Londra
Antonio Blasi
foto di Gianluca Diana/mojostation.net
Niger, Mauritania,
Burkina Faso
Dalla celebrata guida
per viaggiatori un estratto
unico per i lettori
di Mondomix e
lo speciale musica
dell’omonima collana
roughguides.it
worldmusic.net
paese. I Tuareg, di origine berbera, furono
spinti a sud nell’odierno Mali dall’arrivo
degli arabi in Africa settentrionale. In Mali
vive anche una cospicua comunità di Mori,
residenti nel nord tra Timbuctu e Nioro.
QUANDO ANDARE
Nel sud-ovest le pioggie durano da giugno a
settembre. Nel nord-est possono arrivare in
ogni momento di questo periodo, e possono
andare avanti. La stagione asciutta
regna incontrastata per il resto
dell’anno.
AAVV
Ci ha abituati ad album in cui molti sono gli ospiti e tutti di provenienza
The rough guide
assai differente; ci ha regalato concept dietro i quali si cela un signifi-
to the music of Mali
cato sempre più profondo, legato, a doppia mandata, a temi sociali,
Regna sovrano lo spirito del
di denuncia, di arrabbiatura. Sempre con eleganza, però. Sempre
grande sindaco Ali Farka
cercando di dire: guardate tutti, con la musica si può fare qualcosa di
Touré in questa importante
diverso. Si può convivere? Anche altro. Ci si può mescolare? Forse
guida musicale, che mai come
sì. Non tradisce le aspettative neanche questo nuovo disco, “London
nel Mali ha un significato
undersound” [Cooking Vinyl/Edel], un estratto composto ma multifor-
profondo, visto che la musica
me della sua poliedrica attività di esecutore, musicista, artista. Anzi-
appartiene alla vita della
tutto il concept: “Londra, 7 luglio 2005. Da quel giorno la città è cam-
gente, è radicata e celebrata
biata molto, c’è un diffuso
da storie ancestrali ma ancora
senso di paura e rabbia.
attuali. C’è in duo, bellissimo
Si vive nel terrore, sotto
con Toumani Diabaté, oppure
diversi punti di vista, lo si
ospite nel brano del figlio
nota dagli atteggiamenti
Vieux. E poi si può ascoltare
delle forze dell’ordine, ma
Ali Farka, celebre pezzo a
anche dalle scaramucce
parco ospiti non finisce qui: in Distant dreams c’è
lui dedicato da quello che
di tutti i giorni per le stra-
una giovane e interessante cantante inglese, tale
viene considerato il suo vero
de. Di conseguenza sento
Roxanne Tatei, incastonata in un arrangiamento
successore – ci sentiamo di
che sta cambiando anche
trasversale, un po’ mariachi e un po’ jazz, per me-
dire per stile e approccio,
la sfera culturale della me-
rito della tromba cubana di Carlitos. E poi c’è lui:
ancora no per carisma – Afel
tropoli. Mi affascina e mi
“Paul McCartney mi aveva chiamato ad aiutarlo
Bocoum. Ma c’è anche tanto
stordisce, mi preoccupa
per realizzare ‘Fireman project’ da lì ci siamo tro-
altro. Il maestro dello ngoni
anche molto. Infatti il disco
vati. Cosa mi ha colpito di lui? La capacità di esse-
Bassekou Kouyate, la coppia
si apre con Days of fire in
re un numero uno, magari di apparire sempre sui
più bella del mondo Amadou
cui ci sono le rime hip hop
media, a volte anche per storie piuttosto rognose,
& Mariam. E non potevano
del mio amico vocalist
ma di essere un vero professionista, lavorare solo
certo mancare le due grandi
Natty il quale non solo era
per passione e con grande impegno”.
voci femminili:
vicino ad uno dei bus che saltò in aria quel giorno, ma casualmente si
Ma le novità non finiscono qui, quando Nitin Sawhney pensa un
Omou Sangaré nella
trovava anche nei pressi del luogo dove fu ucciso, un paio di settima-
progetto lo pensa in maniera globale. Testimonianza ne è l’artwork
splendida Baba e Rokia
ne più tardi, Charles de Menezes, uomo di Minas Gerais che venne
dell’album, per intero nato dalla china di Anthony Gormley, sculto-
freddato dalla polizia all’imbocco della metropolitana solo ed esclusi-
re inglese contemporaneo di fama mondiale che negli ultimi tempi
Traoré alle prese con
Novità Rough Guide
vamente per il terrore sempre più diffuso di attentati”.
si è dedicato molto anche alle installazioni. Ha illustrato ogni traccia.
album “Wanita”. E il deserto
Parole di un anglo-indiano di seconda generazione a Londra, le cui
“Oltre agli studi in archeologia, Gormley si è dedicato all’antropolo-
elettrificato, c’è anche quello,
difficoltà di inserimento immaginiamo non debbano essere state po-
gia, approfondendo anche la scultura di matrice etnica. E credo che
Kanan neni dal vecchio
Un restyling completo di
guide. Tra le novità più
molte confezioni di vecchie
attese, la traduzione del
New York,
grazie ai Tinariwen di Arawan.
che. Ma tuttavia potrebbero essere frasi di chiunque. Ad eccezione
questi studi riaffiorino in ogni sua opera, non tanto come esempi da
guide, diverse nuove
volume sul Marocco. Dal
Parigi e Londra.
L’unica sorpresa è che
che poi per raccontarle lui ha utilizzato un prisma di nomi e tecniche:
seguire quanto come mezzi da adoperare per raggiungere propri fini.
edizioni e qualche gustosa
deserto alle città imperiali,
Tra le altre novità: Vietnam,
Salif Keita è praticamente
ballate overtones con Tina Grace a soffiarle; un elettro-flamenco style
Un’arte al contempo domestica ma inconsueta, singolare e corale,
novità. Sono queste le
dalle coste del Mediterraneo
Bahamas, Hong Kong e
assente se non la
complici gli spagnoli Ojos de Brujo e tanto altro. Le parti più riuscite?
che gioca sempre sul raffronto, sull’apertura”.
indicazioni più importanti
all’alto Atlante dei berberi.
Macao, Malaysia Singapore e
partecipazione al brano dei
Daybreak con il cantante pakistano Faheem Mazhar, interprete della
che arrivano per gli amanti
Ma inoltre è prevista a breve
Brunei, Pechino e Shanghai,
mitici Les ambassadeurs
tradizione colta pakistana come pochi ce ne sono e Charu keshi rain,
italiani dello stile Rough
l’uscita delle Rough Mini:
Svizzera.
internationales.
un brano basato su un arrangiamento di un raga indiano spesso utilizzato da Ravi Shankar e qui interpretato dalla figlia Anoushka. Ma il
DA ASCOLTARE “London undersound” [Cooking Vinyl/Edel]
sito nitinsawhney.com
18 - mondomix.com EUROPA
AFRICA mondomix.com - 19
Natacha Atlas
La voce del Cairo
IL LIBRO
Guido Gaito
tuto creare un arrangiamento di grande fascino. Ci sono poi umori che mi
riportano alla mente la musica medioevale e questo, non lo nego, ha sempre avuto un grande appeal su di me.
Rende omaggio ad un’altra grande donna ed artista del secolo passa-
Torna in libreria Moni Ova-
to, Frida Khalo, di cui musica il testo La vida callada.
dia, l’artista più rappresen-
Frida Khalo era un’artista immensa, una donna di rara forza. C’è da parte
tativo della cultura yiddish
mia un’ammirazione smodata nei suoi confronti. È anche l’idolo di Clara
in Italia. Questa volta lo fa
Sanabras che duetta splendidamente con me nella canzone.
con un libro+DVD sulla sua
Accennava al suo incontro con Harvey Brough, che oltre ad aver pro-
ultima fatica, La bella uto-
Plinio Bonato
pia dove racconta, con la
dotto l’album ha curato tutti gli arrangiamenti del disco. Come ha scelto di affidare questo lavoro proprio a lui?
consueta graffiante ironia,
Come nasce “Ana Hina”?
Ho incontrato Harvey attraverso il compositore Jocelyn Pook alcuni anni fa;
la parabola del comunismo
Circa due anni fa chiesi ad un amico, Harvey Brough – che oggi è diventato
durante i nostri incontri ho scoperto con grande piacere che molti dei suoi
sovietico. Da Karl Marx a
il mio produttore – di aiutarmi ad organizzare qualcosa per un concerto be-
lavori erano incentrati sulla polifonia medioevale, classica e per coro. Era
Groucho Marx…
nefico a favore di una scuola di Steiner. Pensavo ad un progetto fatto di tutte
l’uomo giusto! La persona che meglio di tutte avrebbe capito cosa volevo
quelle canzoni che ho amato… dall’Egitto al Libano. Dopo un po’ di ricerche
ottenere da quest’album.
e selezioni abbiamo raccolto sufficiente materiale per creare questo album.
É nata in Egitto, cresciuta in Belgio, ha vissuto negli States passando
Molto del lavoro è imperniato sulla ricerca del repertorio, per l’appun-
per l’Inghilterra. Una fortuna unica.
to. Come ha scelto i pezzi del disco?
Sì, unica. Attraverso le mie radici anglo-egiziane ho avuto la fortuna di es-
Erano canzoni che in qualche modo mi avevano segnato artisticamente,
sere esposta ad infiniti generi musicali diversi. Resta la fonte d’ispirazione
abbiamo voluto onorare un repertorio a cui devo molto.
principale per il mio lavoro.
Per questo suo ultimo
lavoro c’è un pubblico in
particolare a cui si è rivolto?
Mi rivolgo a tutti coloro che,
di questi tempi, ascoltano
Ovadia
tra Karl e Groucho
il cicaleccio salottiero delle
Nel disco l’unico pezzo in Inglese è Black is the colour di Nina Simone.
varie Porta a porta che si occupano di revisionismo storico, facendo
pagno di ideali, quindi, io di anni me ne sento tremilacinquecento!
Com’è caduto il dito su questo brano?
politica da salotto in modo superficiale e strumentale e di quella storia
Nella mia vita ho avuto la fortuna di incontrare grandi militanti, ricchi di
È una canzone che amo moltissimo per l’approccio minimalista con cui la
non sanno niente, nel bene e nel male.
storia e di cultura, soprattutto ebrei transfughi della diaspora, carichi
Simone ha concepito e sviluppato il pezzo. Ho pensato che avremmo po-
Accanirsi contro un sistema morto e putrefatto come l’Unione Sovie-
di mille storie. Ho incontrato ebrei ortodossi pazzeschi, personaggi fra
tica serve solo ad attaccare tutte le conquiste operaie, perché simbo-
i più eccentrici, grandi maestri come Roberto Leydi ma anche intel-
licamente queste hanno rappresentato il riscatto degli umili. Siccome
lettuali come Sigmund Bauman. Sono gli intellettuali come lui che mi
la grande utopia del comunismo ha tradito e fallito, oggi l’imperativo
hanno insegnato a pensare e, al giorno d’oggi, il pensare è diventata
è: ritornate ad essere schiavi, zitti e a cuccia, fate una vita da bestie e
l’unica arma di resistenza.
guardate la televisione. Questo è quello che il nuovo sistema del ben-
Il titolo racconta solo di un passato o vuole essere anche una
godi vi dà: potete rincoglionirvi di televisione.
provocazione del presente?
Lei è un artista noto per il suo impegno politico e l’onestà in-
Il titolo l’ho preso da un altro libro intitolato Com’era bella questa uto-
tellettuale. Vista la sua recente partecipazione al No Cav Day,
pia, di Jacques Rossi, che è un libro sui gulag. La mia scelta ha una
non crede che il contenuto di questo lavoro possa essere mal
nota fortemente ironica.
interpretato proprio da quelle persone che, quel giorno, l’hanno
Il problema è che l’utopia, quando è stata totalizzante, è stata spesso,
acclamata?
se non quasi sempre, sanguinaria. Bisogna togliere all’utopia questo
Le sembrerà strano ma le critiche più feroci mi sono sempre arrivate da
aspetto totalizzante. C’è una risposta brillantissima che dà il professor
sinistra, quindi, ci sono abituato. Già con l’uscita del mio precedente
Claudio Magris. Lui dice che bisogna imparare a coniugare l’utopia col
libro, Lavoratori di tutto il mondo, ridete, molti giornalisti di sinistra mi
disincanto, continuamente! Glielo dico io con una sintesi di cui vado
hanno duramente criticato. Ma le dico anche che, durante l’ultimo con-
particolarmente orgoglioso: bisogna imparare a coniugare Karl Marx e
gresso di Rifondazione, sono stato accolto molto calorosamente dagli
Groucho Marx. Karl Marx in certe cose sapeva essere grouchiano ma
operai e dalle persone comuni lì presenti.
spesso i marxisti l’hanno tenuto celato.
Durante i suoi spettacoli lei inanella, uno dopo l’altro, racconti e
aneddoti di vita vissuta sia ironici che drammatici. Le confesso
che, ascoltandola, si ha come l’impressione che abbia vissuto in
prima persona tre secoli di storia. Da dove attinge tutto questo
sapere?
Questo è per me un immenso complimento ma le dirò di più, quando
parlo di Mosè è come se parlassi di un amico, di un parente, di un com-
DA LEGGERE “La bella utopia”
ALCUNE DATE
13/10 Fnac, Genova
dal 23/12/08 al 01/01/09 Teatro Strehler, “Oylem Goylem”,
Milano
DA ASCOLTARE “Ana hina” [World Village/Egea]
sito natachaatlas.net
20
La bustina di Cachaça
di
21
alberto riva da rio de janeiro
Biscoito
fino
Il successo di un’etichetta indipendente
aperti un po’, per esempio con
sizione. Non è solo il formato del
Rita Lee. Ma quello che è suc-
disco. C’è qualcosa nel tempo
cesso è che da noi sono venuti
interno di ognuno di noi, che è
non solo alcuni artisti giovani sen-
cambiato in relazione all’arte: la
za casa discografica ma anche i
lettura, la musica. E la musica
consacrati come Bethania che
brasiliana, che io paragono alla
non volevano più sottomettersi al
Mata Atlantica per ricchezza e
condizionamento delle major.
varietà, ha più di altre bisogno di
Come avete fatto a sedurre
tempo per essere apprezzata.
La voce di Fernanda Montene-
ormai classici come Joyce, Zé
Maria Bethania?
In pochi anni un grande suc-
gro, la più grande attrice brasi-
Renato, Toquinho, la stessa Oli-
Ci conosciamo da quando aveva-
cesso. Come se lo spiega?
liana – il cui volto si piantò nella
via e suo marito Francis Hime,
mo diciannove, vent’anni. Quan-
Ho letto un’intervista a un grande
memoria del pubblico di tutto il
Tom Zé, Arnaldo Antunes, Luiz
do lei venne qui e siamo rimaste
chef il quale si domandava: cosa
mondo grazie a Central do Brasil
Melodia; e poi le rivelazioni di
sole le ho chiesto: ma ti rendi
c’è che non va nella cucina casa-
di Walter Salles – fa affiorare dal
questi ultimi anni, le voci di Mar-
conto che stai venendo in una eti-
linga? Ecco: credo che in noi si
nulla la storia di Guma e Livia, eroi
cos Sacramento, Monica Salma-
chetta piccolina? Sì, ha risposto
incontri
tragici di Mar Morto, il capolavoro
so, Mart’Nalia, quindi la musica
lei: ma qui sono trattata con ri-
tradi-
di Jorge Amado. Quando la voce
strumentale come lo choro mi-
spetto. Questa è una casa di mu-
zione.
fa una pausa entra il pianoforte di
schiato al jazz dei Tira Poeira, il
sicisti. A Chico Buarque non l’ho
Qual-
Francis Hime, distilla dolcemente
virtuosismo di Yamandù Costa,
mai chiesto: ma credo che sia lo
le note di Dorival Caymmi, è doce
Hamilton de Hollanda o del Quar-
stesso motivo.
morrer no mar... Il cuore batte, è
tetto Maogani; oppure di veterani
Sono
un cortocircuito: un pezzo di cul-
come João Donato e Paulo Mou-
best-seller?
tura brasiliana concentrato nello
ra, e di “grandi vecchi” come Billy
Di solito non par-
scorrere di un cd. Il disco, pub-
Blanco o, recentemente, il bellis-
liamo di numeri. Ma
affonda le radici
blicato dall’etichetta indipendente
simo disco di Sergio Ricardo. E il
tutti sanno che Maria
e che rimane nel
Biscoito Fino, sebbene sia la let-
recupero, grazie all’accordo con
Bethania ha raggiun-
tempo.
tura di pagine del grande roman-
la famiglia Jobim, di alcuni pre-
to le 180mila copie, e
L’usa e getta è
ziere, condensa la filosofia che
ziosi inediti del genio della Bossa
Braga mi chiese se potevo curare
Il nome era stato trovato!
“Carioca” di Chico cir-
molto pratico a
dal 2000, anno di nascita, guida il
Nova: tra le ultime gemme il Dvd
la programmazione culturale del
Significa che c’era ancora spa-
ca 150mila.
lavoro delle sue fondatrici, la can-
“Casa do Tom”, un emozionante
museo Paço Imperial. Così chia-
zio libero dove inserirsi, in un
Artisti,
tante e compositrice Olivia Hime
viaggio nel Jobim privato filmato
mai a suonare Guinga, mio marito
mercato così pieno di produ-
tuati a vendere anche
al-
nostra filosofia. Abbiamo ripub-
e l’imprenditrice Kati Almeida
negli ultimi anni di vita dalla mo-
Francis, Joyce, Lenine e altri: ebbe
zione e centri musicali come il
l’estero. Voi siete molto forti in
blicato un disco di Baden Powell
Braga. “Una casa che ospitasse
glie Ana. E infine l’ingresso di al-
molto successo. Da lì in avanti
Brasile?
Brasile, ma fuori come vi com-
che era uscito solo in Francia.
musica rimasta senza un rifugio”
cuni pesi massimi “fuggiti” dalle
abbiamo registrato alcune cose,
Il Brasile è molto grande. La Mpb
portate?
Abbiamo riproposto un disco che
spiega Olivia nella sede dell’eti-
major, come Maria Bethania, Chi-
come un disco di Sergio San-
[Musica popular brasileira] non è
Abbiamo un distributore europeo
avevo prodotto vent’anni fa su
chetta, sulla frontiera tra i quartieri
co Buarque e Rita Lee.
tos, che io considero un talento
una musica per il Brasile intero.
che gestisce quel mercato attra-
Fernando Pessoa... Uscirà il dvd
di Botafogo e Humaità, sotto le
Proprio un disco di Bethania di
immenso: abbiamo lanciato “Os
Come il jazz. Sono musiche per
verso distributori locali. Le cose
del primo film “Os doces barba-
braccia del Cristo Rendetore. Dif-
qualche anno fa, “Brasileirinho”,
meus caros pianistas” di Francis
un certo tipo di pubblico, che esi-
non sono facili, dovrebbero anda-
ros”.
ficile immaginare qualcosa di più
oltre a segnare una specie di
Hime. Un giorno il poeta Geraldo
ste. Però la visione del mercato
re meglio là fuori e stiamo cercan-
E cosa è cambiato in questi
carioca. Un’etichetta nata quasi
seconda giovinezza per la gran-
Carneiro mi chiese che etichetta
ha deformato il gusto di chi regi-
do di migliorarle.
anni?
per gioco, e che oggi compete
de interprete baiana, ha imposto
mi immaginavo e ho risposto: le
strava a causa del dogma dei mi-
Oggi il mercato dei dischi deve
All’inizio dicevo: il catalogo ris-
con le major e però, come con-
l’estetica dell’etichetta rivelando
cose che il grande mercato non
lioni di copie. Noi non dobbiamo
competere con internet. Vi
pecchia il mio gusto. Oggi non più
fessa la Hime, “non deve cresce-
come gusto raffinatissimo si ac-
è più interessato a registrare, che
vendere milioni di copie. I nostri
preoccupa?
soltanto. La Biscoito è cresciuta
re più di tanto, per non perdere la
compagni alle radici profonde
a me piacciono e che ascolto da
artisti vendono molti dischi duran-
Cerchiamo di capire come funzio-
molto, il gusto ha lasciato il po-
sua identità”. Quell’identità multi-
della cultura popolare brasiliana.
tutta la vita. E lui disse: Olivia devi
te gli show, ed è molto significati-
na. Abbiamo dato vita a un dipar-
sto a criteri musicali. Alcune cose
pla per cui, scorrendo il catalogo
Ma iniziamo dal principio, Oli-
trovare il nome, perché quello
vo. Io subisco una forte pressione
timento apposito nell’etichetta,
che pubblichiamo non sono esat-
messo insieme in questi anni, si
via. Come è nata la Biscoito
che stai definendo è un biscoito
dai giovani della casa discogra-
per la vendita su internet. C’è una
tamente quello che io ascolterei,
ha di fronte un pezzo importante
Fino?
fino [usando un’espressione che
fica, dal settore commerciale,
crisi mondiale del disco. Stiamo
però capisco che il pubblico deve
della produzione brasiliana. Nomi
Alla fine degli anni Novanta Kati
significa una cosa rara, raffinata].
per aprirci al mercato: e ci siamo
vivendo un passaggio, una tran-
conoscerle.
i
una
certa
vostri
questi,
cosa
che
volte, va benissimo: ma non è la
abi-
22 - mondomix.com 6° CONTINENTE
in un disco folk americano…
Beh, io e Mauro ci conosciamo da tempo, vado spesso in Brasile e ho
una grande ammirazione per tutto quello che esce, musicalmente parlando, da quel paese. Quando andiamo a San Paolo assieme Mauro mi
porta in tutti i negozi a scoprire cose nuove come Cartola.
L’uomo dietro
il successo di
Norah Jones
incide un
album solista
e rivela la
sua passione
segreta:
la musica
brasiliana
Da dove nasce la sua passione per la musica brasiliana?
Dai viaggi che ho fatto lì e dai dischi che ascolto, ancora adesso i miei
preferiti sono quelli di Marisa Monte, come “Infinito particolar” o “Uni-
Occitania: sogno, utopia,
modello estetico-cuturale?
Parola a Berardo, Jimi Hendrix
della ghironda e leader dei Lou Dalfin
foto di Ciro De Rosa
New York, Brasile
EUROPA mondomix.com - 23
verso au meu redor”, dischi meravigliosi, ma amo molto anche Caetano
Veloso, Gilberto Gil, Gal Costa anche se il mio disco preferito di sempre
Ciro De Rosa
è di Jorge Ben ed è “Homo sapiens”.
Nel suo disco è il folk il genere che sceglie per vestire le sue can-
Piglio da pirata occitano, Sergio Berardo brandisce la sua ghironda come
zoni. Che rapporto ha con la tradizione americana che va dagli
una chitarra hendrixiana: viola la chiamano nelle sue valli, strumento dalla
Appalachi fino a Bob Dylan?
storia millenaria, imbracciata da aristocratici e mendicanti, pastori e monaci.
Buona ovviamente, anche se quando uno si mette alla chitarra a com-
“è uno strumento totemico per le nostre valli – racconta il cinquantenne
porre non sempre ci pensa, però lavorare con maestri come Willie Nel-
leader dei Lou Dalfìn, band di punta della nuova musica delle valli occitane
son o Emmylou Harris ti fa sentire parte di quella tradizione. Ma ci sono
d’Italia – è il simbolo della rinascita della musica delle nostre vallate. Quando
molti grandi musicisti folk che amo oggi, da M. Ward a Bright Eyes.
mi sono avvicinato alla musica tradizionale, ho cominciato a parlare con la
Due anni fa ha scritto la colonna sonora per L’Amore giovane di
gente, con gli anziani, mi accorgevo che ce n’era il ricordo; in val Maira
renta e versi neo-trobadorici in lingua d’Oc di ieri e di oggi [s]corretti con
Punto di contatto tra Willie Nelson e la musica brasiliana, tra il folk
Ethan Hawke. Com’è andata?
ne parlavano con un accompagnamento di fantasie, poesia, evocazione.
robuste dosi di rock, funky, e speziature ska e rap. E senza rinunciare all’iro-
rurale americano e le sonorità carioca, il cantautore Usa Jesse Harris
Io e Ethan ci conosciamo da tempo, siamo grandi amici e quando lui
Gli ultimi suonatori erano scomparsi negli anni Trenta; io mi sono procurato
nia. In La Maire cantano: “Al funerale del trad ci andremo tutti e porteremo i
in Italia non è molto conosciuto eppure in molti hanno canticchiato una
decise di trarre un film dal suo libro mi chiamò per scrivere canoni ori-
una ghironda e mi sono trovato davanti al problema di come suonarla. C’è
nostri figli… Vuol essere una bonaria presa in giro di un mondo trad. Penso
sua canzone senza saperlo: Don’t know why di Norah Jones, per cui
ginali da far cantare agli attori. Alla fine ci ha messo pure me a recitare.
stata l’attuazione evidente di quello che si chiama invenzione della tradizione.
che prendere la musica di territori che l’hanno elaborata, vissuta, limata, tra-
ha anche vinto un Grammy nel 2003. “Sono sempre in contatto con
Una bella esperienza, anche se scrivere colonne sonore è davvero un
Sono partito da un ricordo radicato e ho creato uno stile. Lo strumento ha
sportata, importata ed esportata, per farne musica autoreferenziale, come
Norah, siamo grandi amici, adesso però non girando in tour con lei ci
altro lavoro!
ripreso forza, era ancora seminato nell’immaginario collettivo. L’immagine
quella dei circoli trad o degli stage di musica tradizionale che non hanno
vediamo meno spesso”. Nato a New York nel 1971, Harris dopo innu-
della ghironda era viva, anche per la conformazione dello strumento stesso,
rapporto vero con i territori sia qualcosa da stigmatizzare o almeno da pren-
merevoli collaborazioni pubblica anche in Italia il suo album “Feel”.
lo strumento del viaggio, del sogno delle nostre valli. Come la viola della
dere in giro… Lou Dalfin, in questa nuova versione, sono nati come vaccino,
canzone La Bergera, in cui il pastore esce col suo strumento e suona per
cura contro questo genere di malattia culturale. La musica tradizionale deve
difendere la virtù della sua donna minacciata da un francese. Vuol dire: ‘Io
essere un mezzo per socializzare, non credo alle chiusure culturali”. Ecco
ho una ricchezza che non è materiale ma è fatta di musica, di suoni…’.
“Remescla”, disco che si confronta con la club culture, rivisitando in chiave
È una parabola che può essere riportata ai nostri giorni, a chi attenta alla
dancefloor gli ultimi due album della band, coinvolgendo produttori e Dj, tra
Andrea Morandi
Un disco in cui spicca la presenza di Mauro Refosco, leader dei
Forro in the dark. Strana apparizione per un musicista brasiliano
DA ASCOLTARE “Feel” [Ponderosa music/Ird]
sito jesseharrismusic.com
cui Feel Good productions, Badmarsh, Barxino, Dum Dum project, Xcoast,
UNNADDARÈ AQUA VIRGO
Remixando il Mediterraneo.
Il nuovo album degli Unnaddarè,
dal 7 ottobre 2008 è nei migliori negozi di musica
e su iTunes Store.
“Quando mi sono avvicinato alla musica
tradizionale, ho cominciato a parlare
con la gente, con gli anziani,
mi accorgevo che ce n’era il ricordo”
Feel good productions. La musica tradizionale è fatta di incontri, di scambi,
qualcosa che ti arriva da lontano nel tempo con qualcosa che ti arriva da
vicino; ‘Remescla’ è la volontà di provare ad incontrarsi. Come facevano i
di ghironda, abbia finito la sua carriera suonando con un gruppo di zingari
come modelli”. Occitania: sogno, utopia, modello estetico-cuturale? “Tutto
conosciuti. Magari è una delle tante leggende che lo circondano ma simbo-
questo, ma è soprattutto linfa vitale che si attacca ad uno spazio. È il rap-
leggia l’idea di incontro”.
porto con la tua terra, una ricchezza per tutti. Qualche anno fa sono stato a
Barcellona a suonare. Salgo sul palco e parlo in occitano e la gente capisce
disposizione uno strumento bellissimo, retaggio di un passato glorioso, che
può vivere nel presente”.
I Lou Dalfin incarnano l’idea della tradizione come processo dinamico, lonta18-09-2008 18:52:05
do che assolutamente non conosco; il casting è stato appannaggio della
nostra virtù, alla nostra ricchezza culturale, proponendo i Briatore o le veline
passare per i canali di comunicazione del presente, mi accorgo di avere a
annuncio mondomix.indd 1
dei Delfini con palpitante elettronica, drum’n’bass e dub dilatato. “È un mon-
suonatori ambulanti tanto tempo fa. Si dice che Briga, il mitico suonatore
in una delle principali metropoli d’Europa non nel paesino di pastori! Senza
megasoundrecords.com [email protected]
Ahilea. Trance music occitana, caleidoscopico assemblaggio del repertorio
ni dall’arcadia filologica. Impeto poetico e danzereccio, con rigoudon, cou-
DA ASCOLTARE “Remescla” [Musicalista/Serf]
sito loudalfin.it
alcune date
25/10 XIX Festa de Lou Dalfin, Borgo San Dalmazzo [Cn]
01/11 Fira Mediterranea, Barcellona [Spagna]
24 - mondomix.com EUROPA
EUROPA mondomix.com - 25
En
recuerdo
Plinio Bonato
“Un canto profondo, molto più
profondo di tutti i pozzi di tutti i mari
del mondo, ancora più profondo del
cuore che oggi la crea” [Federico Garcia Lorca]
Francesco Masala ieri, a “Rosa de Papel” oggi, il suo ultimo lavoro.
Inciso lo scorso anno, pochi mesi prima della sua scomparsa, è testa-
La grande sorella
Tante storie in un’unica storia Marisa Sannia: la strada più semplice
mento spirituale di artista, amato e curato fino alla fine, fino al fatidico
non sempre coincide con quella che si vuole intraprendere. Quando
aprile. I versi sono di Garcia Lorca questa volta, quello delle opere
gli occhi di tutti sono su di te; quando Mogol, Endrigo, Sanremo,
giovanili però, da Libros de poemas a Primeras canciones fino ad
il piccolo schermo sono abitudine. A volte tutto questo può andare
arrivare a Poeta en Nueva York. Il Garcia Lorca meno celebrato, an-
stretto, a Marisa Sannia non bastava di sicuro, accade spesso che
ch’egli musicista prima che poeta e attento conoscitore della musica
arte e luci della ribalta fatichino a coincidere. Istrionica e riservata
tradizionale come la cantante di Iglesias. Territorio privilegiato su cui
dopo i successi degli anni Sessanta, quelli de La Compagnia o della
tessere la propria trama, i versi dello spagnolo. Poesie intere, talvolta
Casa bianca, proiettata in una dimensione meno fastosa, più pro-
versi uniti tra loro, tramite ideale per raccontare una storia. Attraverso
fonda e sincera sul finire dello scorso secolo. Brillante e toccante a
la sua voce, dolce e profonda, amaliante e decisa, come era Marisa
confronto con il proprio dialetto, il sardo. “Sa oghe de su entu e de
Sannia. Tanto ieri quanto oggi.
su mare” del novantratre, passando per “Melagranada” e “Nanas e
se cose. Huw adora estetiche etniche da varie parti del mondo, fre-
Janas”, di quest’ultimo sue la musica e le parole; perle uniche, mai
quenta la musica barocca, utilizza l’elettronica, pratica l’avanguardia
adeguatamente celebrate.
è tornata, la aspettavamo e la ritroviamo ancora più fantastica di
nel quartetto di Mark Feldman, non ha paura della melodia, perché
Sempre in equilibrio tra verso e musica, sempre alla ricerca del rap-
come la ricordavamo. è Maria Pia De Vito, artista a tutto tondo: com-
sai, chi pratica l’improvvisazione radicale, quando sente la melodia
porto più profondo tra suono e parola; le poesie di Antioco Casula e
pone, canta, improvvisa. Tra sperimentalismo, avanguardia, elettroni-
storce il naso. Ed io anche sono esattamente così. Ecco, con Huw si
ca, jazz e world. Ne è dimostrazione il suo ultimo disco, “Diálektos”,
è avverata la possibilità di mettere insieme cose lontane in maniera
in duo con il pianista Huw Warren, più ospite in tre pezzi il clarinetto
intuitiva.
di Gabriele Mirabassi. Anche se di sorprese ne custodisce molte altre
La dimensione del duo ti ha sempre affascinato, giusto?
e noi torneremo ben presto a parlare di lei.
Dopo il concerto ho pensato di aver trovato il duo della mia vita.
Tra le fattezze più originali del disco c’è la scelta del partner.
Nonostante avessi avuto già esperienze importanti in duo con Rita
Primo disco insieme, eppure sembra il frutto di una lunga col-
Marcotulli e John Taylor. In questo momento della mia vita sento pro-
laborazione…
prio un’affinità particolare. Il duo dà spazio e concede la possibilità
Ho suonato in Inghilterra per tanti anni, e il suo nome lo avevo sentito
di interplay.
spesso, ma non lo conoscevo. Poi un giorno mi arriva il suo add sul
Si accennava al repertorio: oltre le composizioni originali, sem-
mio Myspace, così finisco sulla sua pagina e mi imbatto nei quattro
pre farcite da improvvisazioni, c’è il Brasile e Napoli. Come siete
pezzi che aveva su: mi hanno sconvolto. Ho pensato di avere un
arrivati a definirlo?
fratellino da qualche parte del mondo e non averlo mai saputo. Sem-
In quel momento avevo ricontattato le mie radici napoletane e lui
bravano pezzi di una persona che conoscessi, il suo modo di scrivere
conosceva queste mie passioni, le aveva ascoltate nei miei dischi.
e di pensare, l’utilizzo dell’improvvisazione totale, i ritmi dispari, l’uso
Soprattutto stavo recuperando il napoletano come lingua poetica,
dei loop. Ho scoperto che lui ama il Brasile, non tanto la sponda della
e anche la musica brasiliana precedente la bossa nova, ad esempio
bossa quanto le trovate di Hermeto Pascoal e anche di certa melo-
l’estetica di Dorival Caymmi, ma ancora compositori vicino alla clas-
dia. Poco tempo dopo mi è arrivato un invito dal festival di Appleby
sica, da Edu Lobo a Guinga. E Huw mi ha seguito anche su questo.
per suonare in Inghilterra, loro richiedevano un gruppo allargato ed io
Stesso discorso per l’unico ospite del disco, Gabriele Mirabassi. Non
ho proposto invece il duo. Ho tenuto due concerti ad Appleby, anche
nascondo che un altro mio progetto importante, Napoli-Bahia, avrà
il duo con Warren, che proprio lì ho incontrato per la prima volta.
una nuova versione, sempre con Nelson Veras alla chitarra, ma vorrei
Come definiresti il vostro rapporto?
anche Gabriele e Huw.
Antonio Blasi
Un incontro simile, dal punto di vista artistico ed espressivo, a quando ci si innamora. Sai quando si è convinti di conoscere già tutto,
anche gli aspetti più intimi dell’altro? Abbiamo ragionato sul suo repertorio e anche sul mio. Ma ogni pezzo, anche se lo avevamo già
registrato con altre formazioni – tipo Migulim – ha assunto direzioni
completamente diverse. La nostra improvvisazione si nutre delle ste-
DA ASCOLTARE “Diálektos” con Huw Warren [Parco della
musica Records/Egea]
date
21/10 St Cyprian’s, Marylebone [Londra]
DA ASCOLTARE “Rosa de papel” [Felmay]
sito sannia.it
26 - mondomix.com EUROPA
TARANTOLATI
DI TRICARIco
I nuovi tremori dell’antica taranta
Alessio Biancucci
tammuriata e della pizzica. Il gruppo lucano insiste su quell’elemento controverso che è la contaminazione: “A Tricarico c’è il quartiere
Qualche epoca fa, a Tricarico, c’era chi uccideva i lupi e ne mostrava
arabo, il Ravatan che dà il titolo al nostro singolo, ma ci sono anche
lo scalpo ai contadini per riscuotere il compenso del rischio corso.
segni normanni ed è chiaro come la contaminazione tra le diverse
Anche i Tarantolati, che di Tricarico e della Lucania rappresentano
etnie sia la storia stessa della nostra terra”.
l’anima, dopo 33 anni di carriera dovevano scegliere il loro rischio.
Proprio alla storia del loro territorio i Tarantolati prestano un’atten-
Tra la reiterazione di se stessi e la plastificazione da ufficio turistico,
zione particolare che valorizza la tradizione orale: “Registriamo le
hanno imboccato la terza via di un tarantismo contemporaneo, deco-
nostre conversazioni con gli anziani e, partendo da quei modi dire,
rato con eleganza e consapevolezza. “Abballam” è il loro nuovo disco
dagli stornelli, dagli adagi, elaboriamo i testi da cui poi nascono le
[da ottobre in distribuzione da Cni] dove si manifesta compiutamente
musiche”. La testimonianza di Ferri sottolinea che sulla sconfinata
l’azzardo di suonare un’antica tradizione con i colori della modernità.
aneddotica contadina i Tarantolati svolgono una vera ricerca lingui-
Franco Ferri, componente storico della formazione, racconta l’evo-
stica: nel booklet del cd, ad esempio, non ci si limita a tradurre i testi
luzione: “Due anni fa eravamo andati in avanscoperta, inserendo
dialettali, ma si precisano anche le specificità fonetiche per la corretta
nel disco ‘U squatasce’ due pezzi innovativi da dare in pasto al no-
pronuncia delle liriche.
stro pubblico e abbiamo visto che le nuove soluzioni funzionavano”.
“La taranta è la sofferenza, il lavoro, è la nostra cultura umile che
Funzionavano a tal punto che Mario Monicelli le aveva scelte per la
nasce dalla povertà: è la quotidianità dei nostri avi che ci hanno inse-
colonna sonora de Le rose del deserto. Così in quest’ultimo disco i
gnato la semplicità”. Semplicità che non sempre si riscontra in certi
Tarantolati proseguono nel rinnovamento, coinvolgendo voci femminili
movimenti della vicina Puglia: “Solo in Salento sono emersi centinaia
e individuando nell’Accademia della musica di Potenza i musicisti che
di gruppi che ripropongono i soliti nove brani della pizzica - precisa
hanno arricchito le partiture con le loro esperienze rock, blues, indie.
Ferri - ma non si può ridurre la ricca cultura pugliese alla ripetizione
“Volevamo un disco più vicino ai giovani, con una vocazione interna-
di quei nove brani”.
zionale ed un occhio al commerciale [che di questi tempi non guasta
I Tarantolati continuano invece a rivendicare il ruolo di custodi e pro-
mai]”. Ferri non si nasconde dietro al dito dell’integralismo e scandi-
motori della più genuina tradizione popolare legata a Tricarico: “Il no-
sce la sua dichiarazione d’intenti: “Vogliamo essere gli ambasciatori
stro paese ha un eccezionale pozzo di cultura da cui attingere e noi
della taranta nel mondo e a tal proposito abbiamo un progetto con la
cerchiamo di portare in questo pozzo una goccia del nostro lavoro”.
Regione Basiliscata, ma vorremmo anche scrivere dei brani in lingua
ispanica per esportare il valore della nostra tradizione”.
L’idea può apparire contraddittoria, ma per ora nelle nove tracce di
“Abballam” si nota un equilibrio invidiabile: tra arrangiamenti che piacerebbero a Tom Waits e percussioni che dal sud del Mediterraneo
guardano l’Africa e i Caraibi, si stagliano le inconfondibili sonorità della
DA ASCOLTARE “Abballam” [CNI]
DATE
18/10 Paestum [SA]
28 - mondomix.com africa
AFRICA mondomix.com - 29
Adit irit nim etue dunt lorem verat
Victor Démé del Burkina Faso
sbarca in Europa dopo trent’anni
di carriera
gli stranieri come fumo negli occhi. E non basta aver vinto un Bbc
world music awards, aver messo in fila innumerevoli date mondiali
ed essere uno dei gruppi più famosi della scena world attualmente
Andrea Scaccia
in circolazione. Il sospetto che qualcuno dei membri dei Konono n°1
Strane ombre si aggirano per l’Europa, c’è poco da fare. Il binomio
[recentemente bloccati da ambasciata di Francia e Svezia alla vigilia
migrante-clandestino continua ad essere un tema scottante. Non
del tour europeo] preferisca una vita da clandestino nel vecchio con-
suoni come una consolazione ma l’Italia non è l’unico paese che vede
tinente, piuttosto che suonare in giro per il mondo o entrare in studio
Zona a traffico
limitato
con Björk - cosa già fatta per altro -, mette in stato d’agitazione la
traffi zona
co li
mita
to
Rivelazione
mandinga
civilissima Europa.
Visti negati per un ritardo nelle pratiche burocratiche, questa la motivazione.
L’antefatto. Passaporti da rifare, quelli vecchi traboccavano di timbri.
Capita quando si è uno dei gruppi rivelazione del panorama internazionale. Il governo della Repubblica Democratica del Congo non
rilascia in tempo i nuovi documenti, una soluzione in ogni caso si
trova. Il ministero per la cultura rilascia passaporti diplomatici, detti
e Nayaka Bel dalla Costa d’Avorio. Queste sono le voci che ho ap-
Gianluca Diana
anche passaporti neri, uno di quei pezzi di carta che garantiscono
prezzato particolarmente e che per certi versi mi hanno influenzato”.
una certa tranquillità di movimento. Ma non basta, qui lo spazio per
La “Terra degli uomini integri”, divenne tale nel 1984. Fibrillava allora,
Nel corso degli anni Ottanta e Novanta Démé prosegue la sua attività,
il visto c’è, è la voglia di apporre il bollino da parte dell’ambasciata
l’Alto Volta. O meglio il Burkina Faso. L’intera popolazione di allora era
affinando il proprio linguaggio espressivo, fino a giungere al disco di
di Francia e Svezia a mancare. Non c’è più tempo, dicono. Quin-
coinvolta: cambiava la loro terra e mutava la loro storia con l’avvento
esordio che propone in questo periodo durante un lungo tour euro-
dici date annullate, un possibile collasso economico per la Divano
dell’era rivoluzionaria di Thomas Sankara. Altrettanto in tensione, pro-
peo: “La mia musica è un incrocio di diverse esperienze. Alcuni temi
production, l’agenzia belga che avrebbe dovuto portare in Europa
babilmente, lo era anche il giovane Victor Démé, allora diciottenne.
suonano come un blues, altri hanno dei richiami di salsa, altri sono
il gruppo. Parliamo di storia recente, ma il problema è che non si
Aveva lasciato assieme alla sua famiglia la città di Bobo Dioulasso, se-
delle ballate di provenienza mandinga o della mia etnia. Tutto ciò è il
tratta di un caso isolato, è una questione con cui un operatore del
conda città in ordine di importanza in Burkina, poco
risultato di tanti anni di collaborazione con diver-
settore si trova a combattere nella quotidianità. In ballo c’è la libera
dopo la sua nascita. “Sono cresciuto ad Abidjan in
si gruppi. Ed oggi suono la mia musica”. Canzoni
circolazione dell’arte. É la diversità culturale ad essere messa in seria
Costa d’Avorio. Tornai da adolescente nel Burkina
quindi, narrazioni che scivolano via, parlando della
discussione.
Faso per fuggire dall’ambiente nazionalista che si
storia di Démé e di ciò che ha incontrato in tan-
Si è legiferato a riguardo ed esiste una regolamentazione, ma que-
sviluppò all’epoca nella Costa d’Avorio: i voltaiques
ti anni di carriera. Storie che parlano inoltre della
st’uniformità non esiste. Fiumi di parole spese per favorire quella
[gli abitanti dell’ex-Alto Volta ndr] - non erano ben
sua terra e di un’icona, Thomas Sankara: “Oggi il
che viene definita “immigrazione scelta”, un concetto che diventa
accetti.” Démé, ad oggi fine chitarrista e notevole
puro paradosso nel caso dei Konono n°1 e di mille altri gruppi. Nello
cantante, ha recentemente pubblicato per la fran-
VICTOR DéMé
capitale è bella e ben messa in luce ma il popolo è
specifico parliamo di musicisti di chiara fama, invitati ad offrire una
cese Chapa blues [Family affair] il suo primo, omo-
VICTOR DéMé
dimenticato. Il governo attuale si occupa di far di-
prestazione professionale sancita da contratti legali: più “immigra-
nimo, disco. Grazie a questa circostanza, incontra
[Tilt music/Family Affair]
menticare le condizioni del suo accesso al potere.
zione scelta” di così. Ma i quesiti s’inseguono, non esiste infatti un
i microfoni di Mondo mescolato: “Iniziai a cantare e
Quindici brani, compresa un’evocativa
Sotto Sankara il popolo aveva vinto una coscien-
trattato di Schengen che dovrebbe garantire - una volta entrati in
suonare sin dalla mia infanzia, grazie a mia madre e
introduzione iniziale carica di fascino.
za cittadina. Un desiderio di costruire insieme un
Europa - una certa mobilità all’interno dei confini del continente?
mia nonna, che mi hanno fatto crescere col canto.
Démé ha una voce leggiadra ed un
paese. Il popolo ha potuto scoprire i suoi diritti e la
Pura provocazione, le lacune che presenta il trattato al momento
Batierou Ira, questo era il nome di mia nonna, era
chitarrismo sincero e schietto. Davvero
necessita di lottare contro la corruzione. Sankara
sembrano essere insormontabili. È una vecchia battaglia che Zone
una famosa griot del quartiere di Koko a Bobo-Diou-
un cantore di alto livello. Sia in temi che
ha anche fatto molto per la cultura: la settimana
franche, l’associazione francese a cui prendono parte operatori del
lasso”. Memorie e rimembranze per Démé: “...mi in-
sanno di blues in modo impressionante
nazionale, gli orchestri rivoluzionari”. Parole chia-
settore e che lavorano attivamente per favorire la libera circolazione
coraggiarono a lungo, le donne della mia famiglia.
[Sabu; Djabila], sia in altri più tradizionali
re e sincere, che vanno dritte senza equilibrismi di
degli artisti africani in Europa, combatte e porta avanti ormai da di-
Fu così che iniziai laggiù a Koumassi, il quartiere di
[Tama Ngnogon; Burkina Mosso]. E con
sorta. Come Peuple Burkinabè, uno dei brani più
ciotto anni. Molte conquiste ottenute sul campo, ma come rileva il
Abidjan dove vivevamo. Feci le mie prime esperien-
gli strumenti elettrici il risultato non cam-
incisivi dell’album. Storie, storie ed ancora storie.
direttore Sophie Guénebaut in una recente intervista, c’è urgenza di
ze cantando i successi del momento. Fin quando
bia. Un grande disco.
Quelle di Victor Démé e della sua musica. Storie
individuare un interlocutore scelto tra i professionisti del settore ed i
un giorno, una mia amica organizzò un incontro che
diversi ministeri interessati, così da potere definitivamente superare
permise di presentarmi all’orchestra Super Mandé
lo scoglio. Si sta facendo molto a riguardo, ma a volte ci si trova ad
orchestra, guidata da Abdoulaye Diabaté. Proprio lui apprezzò la mia
essere moderni don Quijote contro sorpassati mulini a vento. Nel
voce, e fu in questo modo che divenni suo allievo. Ricordo che non
frattempo per tutti quelli che aspettavano i Konono n°1, da Londra a
faceva altro che ripetermi di non mangiare il microfono!”.
Roma, da Parigi a Stoccolma, basta lamentele. Su youtube un video
Ma Démé conserva il ricordo di altri idoli: “Gente come Kasse Madi
si trova… E senza documenti validi per l’espatrio.
Diabate dal Mali, Tidiane Coulibaly ed Aboubacar Demba dalla Guinea
paese non ha una propria direzione ben definita; la
[G.D.]
d’Africa, narrate con voce e chitarra.
DA ASCOLTARE “Victor Démé” [Chapa Blues Records/Family
Affair]
DATE
1/11 “Afrodisia @ Rialto Sant’Ambrogio, Roma
6° continente mondomix.com - 31
foto di Miriam Cocco
30 - mondomix.com EUROPA
Sardegna
centro
del mondo
dopo il grande successo di dispari
[rai trade/c.n.i.] torna Remo Anzovino
con il suo tabù
Plinio Bonato
parentali intorno alle quale
Andrea Scaccia
si sviluppa. È ancora
Ottantotto tasti come macchina da presa, a fermare un’im-
L’European Jazz Expo
più incredibile aver
magine. Scarabocchi su un pentagramma come foto-
non è soltanto un festival,
scoperto che alcune
grammi tradotti in musica. Remo Anzovino è uno che sa
così come sarebbe riduttivo
forme metriche tipiche
raccontare, un musicista che a metter suoni su chilometri
della musica cubana
di celluloide ha speso molto tempo. “Tabù” lo prova, sug-
pensare alla S’ard soltanto
Sabino Martiradonna
Immagini
per pianoforte
lesbico della protagonista del Vaso di pandora di Brooks
o una sequenza di The cameraman con Buster Keaton
come una casa discografica.
sono riproposte in maniera uguale in quella
gestioni che dal Rio della Plata arrivano al fiume Noncello, nate per
riproposto in un rallenty lentissimo che vuole descrivere la solitudine
C’è tanto altro dietro queste fortunate in-
sarda”. Il disco, registrato dal vivo lo scorso
infrangere il suo di tabù, la danza.
e la tristezza di un comico.
tuizioni; una storia trentennale che ha con-
anno durante l’Eje insieme a quello di Elena
Un concept album sui tabù, perché?
tribuito a rendere l’isola sarda uno dei poli
Ledda è parte della collana appena inaugu-
Esistono molti tipi di tabù oggi. Era importante per me affrontare quelli
culturali più prolifici ed interessanti del vec-
rata Eje live, un catalogo interamente dedi-
che sento in maniera più forte. La nascita di un figlio può diventarlo,
chio continente. È il desiderio di far vivere
cato alla musica che transita per il festival.
Son è una preghiera moderna legata a questo evento, ma in manie-
e rivivere quotidanamente una tradizione,
Un appuntamento che anche quest’anno
ra più ampia è dedicata ai figli del mondo, quelli fuori dall’immagine
l’ostinazione di guardare al di là dei confini
si rinnova da 14 al 16 novembre, e che
edulcorata da mulino bianco. Dentro le mura l’ho scritta pensando al
naturali dettati dalla geografia dell’isola, il
come di consueto sarà abbinato al Fe-
tabù del carcere e più in generale al modo attraverso il quale ognuno
non volersi accontentare di promuovere
stival Internazionale Jazz in Sardegna.
vive la chiusura. Amante poi, non s’intitola volutamente “l’amante”,
musica ma di contribuire alla creazione di
Tanti i nomi che vi prenderanno parte, a
perchè è la descrizione di cosa significa per me amare. La title track
nuovi progetti, il motore di queste realtà.
cominciare dal principale protagonista di
riguarda un mio personale tabù: sono affascinato dalla danza anche
È per questo che un’idea come quella che
tutte e tre le serate, Antonello Salis, che
se non so ballare, ma nella mia musica è percepibile in maniera molto
ha dato vita ad “Isolanos” può prendere
parteciperà a diversi progetti, alternandosi
forte la componente del ballo.
vita. Omar Sosa da Cuba a incrociare il
sui palchi del festival [da non perdere as-
Il tuo modo di scrivere è autobiografico?
proprio strumento con i Tenores di Onife-
solutamente il duo con Paolo Angeli, geni
No, anzi rivendico il contrario. Capita che qualcuno mi venga a rac-
ri. Una follia? No, anzi. Sensibilità affini, un
a confronto]. Ed ancora Diego El Cigala,
contare l’uso più disparato che fa della mia musica e come in qualche
ancestrale e quasi invisibile cordone che
Yasmine Levy, Rita Marcotulli, Gabriele Mi-
modo la faccia sua. Mi ha sempre affascinato la frase del Postino in
avvicina due culture apparentemente lon-
rabassi ed Elena Ledda, per fare qualche
cui Troisi per conquistare una donna recita versi di Neruda. Il poeta lo
tane: “Con il canto a tenores ho fatto una
nome.
rimprovera per aver spacciato il testo come suo e Troisi risponde “la
scoperta grandiosa - ci ha raccontato Sosa
A proposito della Ledda, il suo disco “Live
poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve”.
- oltre alla musica in sé mi affascina il la-
at jazzinsardegna” ancora una volta testi-
Dal concerto escono molti aspetti importanti legati al tuo modo
Fanfara Tirana
voro intellettuale che questi musicisti fanno
monia l’incredibile talento della cantante.
d’essere artista…
Baba Zula
sul recupero del materiale, è un approccio
Una voce unica nel panorama interna-
Dal vivo ho inventato un’inversione del rapporto musica-immagine. Il
molto vicino a quello che ho io, ci sono
zionale che lo scorso anno ha regalato al
concerto è accompagnato da spezzoni di grandi film che in qualche
Bollywood Brass Band
molte cose in comune: dagli argomen-
pubblico di Cagliari, uno dei momenti più
modo svelano chi sono e da dove vengo. Tutto è nato da un lavoro
Fanfare Ciocarlia
ti per cui la musica è scritta, alle strutture
intensi dell’intera manifestazione.
che ho presentato lo scorso anno al Festival del cinema di Venezia:
Magnifico
suoniamo spalle allo schermo, apparentemente disinteressati da
Balkan Beat Box
DA ASCOLTARE “Live at jazzinsardegna” Elena Ledda,
“Isolanos” Omar Sosa, Battista Giordano, Tenores di Oniferi [S’ardmusic/Egea]
SITO sardmusic.com - jazzinsardegna.it prossime uscite “Atlantiterraneo” Antonio Placer Quintet - “Ferra vs Ferra”
Bebo e Massimo Ferra
quello che viene proiettato, cosicché sia l’immagine a commentare la
musica e non il contrario.
Quali sono gli spezzoni che hai inserito?
Sono immagini molto forti, come quella del parto tratto da L’uomo con
la macchina da presa di Vertov in cui si vede il parto, oppure il ballo
DA ASCOLTARE “Tabù” [Odd Records/Egea]
sito remoanzovino.it
Ballkan
World Music Management
Roy Paci, Frank London &
Boban Markovic + Orkestar
Klezmatics
e tanti altri gruppi ancora
www.musicballkan.com
0721.374281
337.657870
32
recensioni
33
big blue ball
una poderosa macchina del rit-
veramente uno dei luoghi più
bhajan dedicato alla gran-
disco di ballate contempora-
mo. caldi, musicalmente parlando,
dezza di Rama.
nee, in prevalenza originali,
TP Africa
big blue ball
del pianeta.
[real world/iRD]
[A.S.]
e di due tradizionali. Tutto è
incentrato sulla calda voce
Daniele Marini
baritonale di Archie. Le priè il seguito di “A week or two In the
me undici ballate, registrate
real world”? “Per una settimana in-
nel 1998, presentano arran-
vitavamo come ospiti musicisti da
KASAI ALLSTARS
TOURÉ KUNDA
ABLAYE CISSOKO +
TAJ MAHAL
giamenti asciutti con la chi-
tutto il mondo, nutriti a musica e con
congotronics 3
SANTHIABA
VOLKER GOETZE
MAESTRO
tarra di Fisher supportata da
un bar disponibile 24 ore su 24. Era
[Crammed/Materiali sonori]
MARZOUK MEJRI
[Wagram/Audioglobe]
Sira
[Heads Up/Egea]
mandolino e basso. Le suc-
.
come essere nel paese dei balocchi”,
Primo disco dei Kasai e terzo del-
GENINA
Tornano i fratelli Ismaïla e Sixu
[Obliqsound/Family Affair]
Quaranta anni di carriera, un
SUPPANGAH
cessive otto, appartenenti
ha raccontato Gabriel, che assieme a Karl Wallinger ha pro-
la serie Congotronics ideata da
[Ingredienti sonori/Ird]
Touré. I Touré Kunda [fratel-
Calma, soave, lirica, un misto tra
VANESSA DA MATA
numero di album indefinito,
RAHAYU/GARASI
ad un master inciso sul finire
dottto tre straordinarie Recording Weeks tenutesi nei Real
Vincente Kenis della Crammed.
Verso il Maghreb, tra sonorità
li elefanti] partiti dal Senegal
un viaggio in Senegal e uno in
SIM
decine di partecipazioni in
SENI BENAWA
degli anni Settanta e ritrova-
World Studios nelle estati del 1991, 1992 e 1995. “C’erano
Groove puro, arcaico e feroce.
tipicamente jazz mescolate al
passando per la Mauritania
nord Europa. Già, la tromba di
[Discograph/Self ]
altri progetti. Ma Taj Mahal
Cokekan
to solo recentemente, erano
studi montati nel prato, nel garage, nelle stanze da letto e nel-
La macchina del marketing trac-
progressive rock: il complesso
e sbarcati definitivamente a
Goetze suona come fosse un
C’è Ben Harper, diciamolo
è molto di più. Qui celebra
[Felmay/Egea]
destinate ad un album mai
le sette sale di ripresa che avevamo disponibili. Noi eravamo
cia analogie con il funk estremo
rimandando a cicli che torna-
Parigi, restano tra le icone
misto tra il suono di Molvaer e
subito, ma solo in un pezzo, il
quattro decenni di produzio-
Una storia millenaria e un
pubblicato
come una sorta di direttori di questa massa vitale. Avevamo
e con il rock d’avanguardia, ma
no o che, forse, non sono mai
mondiali del genere. Musica
la roba della Norvegia. E invece
singolo/tormentone Boa sorte –
ne. Si rincorrono brani che
presente in continua evo-
poeti e cantautori, gente che arrivava e scarabocchiava qual-
qui non si trova alcun compro-
definitivamente andati troppo
senegalese, reggae, latin, la
è nato in Germania ma risiede a
Good luck. Il resto però è opera
sanno d’Africa e Giamaica,
luzione quello della musica
che appunto, gente che faceva conoscenza e si faceva venire
messo. Dalle foreste del Congo
lontano da noi stessi. Il lea-
miscela chiamata “djaambaa-
New York. E colora la kora di
dell’autrice e cantante del Mato
di New Orleans e Chicago
giavanese. Sotto la direzio-
idee al bar”. Qualcosa come settantacinque musicisti da tutto
alla giungla urbana di Kinshasa,
der, polistrumentista tunisino,
dong”, in cui kora, balafon e
Aballe, uno forte, vero, un leone
Grosso: un pizzico di bossa e
style, sintetizza il suo esse-
ne del maestro Suppangah
il mondo; alla fine sono rimasti i più coinvolti: Natacha Atlas,
vestendo antichi ritmi con nuovi
da anni collabora con gente
sabar si intrecciano a sinte-
d’Africa. Convincente nelle sua
di samba, tanto pop. Leggero
re curioso conoscitore della
Rahayu - importante musi-
Vernon Reid, Sinead O’Connor, Billy Cobham, Jah Wobble,
fragori. Gli xilofoni, i likembe, le
del calibro di James Senese
tizzatori e chitarre elettriche:
rivisitazione della tradizione dei
come il vento, con picchi di noia
tradizione nero ed afroameri-
cista, scrittore ed etnomusi-
Vernon Reid, Manu Katché e qualche altro.
chitarre e le percussioni, suonati
e Daniele Sepe [ospite nell’al-
danno così vita ad un album di
griot. Consigliato e consigliato.
[Vermelho] e di grazia [Minha
cana tutta. Più illustri special
cologo - il quartetto, con tre
dai 25 componenti del gruppo:
bum] e si sente.
grande fascino. herança: uma flor romantica
guest, in ossequiosa pre-
ospiti, tesse le proprie trame
da strappare il cuore]. Levigato,
senza da comprimari. Con
sul repertorio karawitan, la
furbo, curato, non un suono
rispetto, davanti al Maestro.
musica
fuori posto. Bel personaggio.
Meraviglioso.Gianluca Diana
dell’area centrale di Giava.
[Cló Iar-Chonnachta/Felmay]
Di gran rilievo è l’apparte-
Flautista, nata in Inghilterra
nenza dei musicisti al garasi
da genitori irlandesi e mu-
Antonio Blasi
[A.B.]
[P.B.]
Ministero della Gioventù ∙ Ministero del Commercio internazionale
Comune di Faenza ∙ Terre di Faenza ∙ Provincia di Ravenna ∙ Regione Emilia Romagna ∙ Apt-Emilia Romagna - Faenza Fiere ∙ Camera di Commercio di Ravenna ∙ Unione industriali Ravenna
Siae ∙ Scf ∙ Imaie ∙ Ice ∙ Anci
[A.B.]
Fiera di Faenza
dodicesima edizione
sicisti,
ne aperta a cui prendono
di Meath. È una delle più
NIGERIA SPECIAL - NIGERIA
parte persone che operano
espressive esponenti dello
Tre grandi serate al Teatro Masini
DISCO FUNK SPECIAL -
nel mondo dell’arte in ogni
stile di Sligo/Roscommon,
Venerdì 28 Novembre 2008 - ore 21 Serata Premio Italiano
NIGERIA ROCK SPECIAL
sua declinazione.
fluido ma ritmico con mar-
Musica Indipendente
Tra gli ospiti: La Crus e tanti altri
Tra gli ospiti: Tricarico, Daniele Silvestri e tanti altri
Domenica 30 Novembre - ore 21
Giovanni Lindo Ferretti, cantante dei Cccp, Csi e Pgr nel concerto
“Reduce”
25 anni di brani dei Cccp, Csi e Pgr rielaboratri e riarrangiati dopo il grande
successo dell’omonimo libro
Centro Storico
Sabato 29 Novembre - dalle ore 21 fino al mattino
Durante la serata. Notte Light, Notte Bianca del Mei in tutto il centro storico
di Faenza. Piazza del Popolo: Independent Music Day con Baccini, Povia, Aida
Satta Flores e tanti altri
Expo di produzioni e strumenti musicali
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 0546 24647 - 0546 646012 fax: 0546 24647
[email protected]
[email protected]
www.audiocoop.it
www.myspace.com/mei_italy
Musica, VideoClip, Strumenti musicali, Cinema, Fumetti, Poesia, Moda,
Editoria, Web Radio e TV, New Media e molto altro
Verranno assegnati:
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m
Premio Italiano Musica Indipendente
Premio Italiano Videoclip Indipendente
p
v
OMAGGIO
biglietto
10
10
dodicesima edizione
19x13,5 omaggio.indd 1
SANGEETA
[Soundway/Family Affair]
Sabato 29 Novembre - ore 21 Serata di Cose di Musica
FAENZA
THE HOME RULER
seni benawa, un’associazio-
Hip Hop Mei con Piotta, Ska festival con Vallanzaska, Indipendulo con Magazzeno Bis e tanti altri festival. Tra i presenti: Le luci della centrale elettrica, The
Niro, 24 Grana, Lara Martelli, Sonohra e tanti altri.
festival delle produzioni indipendenti
28•29•30
novembre 2008
tipica
CATHERINE McEVOY
AAVV
Sabato 29 e Domenica 30 Novembre
10
10
tradizionale
Ciro De Rosa
Presentando questo coupon alla cassa del MEI 2008 avraI diritto all’ingresso omaggio.
9-09-2008 16:35:33
[G.B.]
vive
nella
contea
cato uso di abbellimenti.
Le visite di James Brown e
MADERA LIMPIA
BANDYOPADHYAY
Rifugge la velocità, ha un
Ginger Baker in Nigeria, nel
LACORUNA
PUJA
passo
1968 e nel 1970, ebbero l’effet-
[Out here/wide]
[Felmay/Egea]
della
to dirompente di un terremoto
Madera Limpia, ovvero i suoni
Tra i talenti più cristallini del-
classe e padronanza dello
sui giovani musicisti locali come
della musica cubana lontani
l’India del nord, al terzo al-
strumento non comuni. L’uso
testimoniano queste tre raccol-
dall’immagine edulcorata del-
bum per Felmay, la cantante
di flauti di differente fattura e
te. Cinque ore di musica che
l’isola caraibica. Guantanamo è
e figlia del maestro di tabla
spaziano dal rock psichedelico
un posto complesso dove vive-
Sankha Chatterjee, mostra
ARCHIE FISHER
un ottocentesco Rudall and
all’hammond jazz, dall’afrobeat
re, le carceri americane l’hanno
rare doti ed un’estensione
WINDWARD AWAY
Rose dal suono caldo e “anti-
al progressive, fino al funky più
trasformata radicalmente e qui,
timbrica
[Greentrax/IRD]
co”, l’accompagnamento in-
selvaggio. Confezionati splen-
ancora una volta, è attraverso il
Con Murad Ali al sarangi e
Che
dopo
cisivo e cangiante fornito da
didamente con foto e memo-
rap che si grida il proprio males-
Sabir Khan alle tabla si con-
vent’anni di silenzio disco-
piano [Felix Doran, Geraldine
rabilia dell’epoca questi dischi
sere. Ma a modo proprio, per-
fronta con due raga khayal:
grafico, il nuovo lavoro del
Cotter, Paddy McEvoy], chi-
riproducono un incredibile, per
ché il duo formato da Rivera-
uno del pomeriggio - dai
veterano
gla-
tarra [Steve Cooney] e bo-
quanto parziale, caleidoscopio
Collymore sa che a Cuba non
tratti gioiosi - ed uno della
svegiano e presentatore ra-
dhran [Joe Kennedy] rendo-
di suoni che mostrano come la
c’è Dr. Dre dietro le macchine, a
sera, dai toni più romantici; a
diofonico di Travelling Folk,
no superba l’incisione.
Nigeria degli anni Settanta fosse
Cuba si suona la salsa. [A.S .]
chiusura un esempio di raga
su Bbc radio scotland. Un
impressionante.
misurato,
controllo
respirazione.
Rivela
tonalità [Do, Mib, Re], come
avvenimento,
folk-singer
[C.D.R.]
34
recensioni
all’Amsterdam Klezmer Band
passando per i più famosi
Kletzmatics in una miscela di
elettronica, jazz, sperimentazione ed hip hop. La seconda
“Salsa Gold”, completamente
AAVV
incentrata sul genere princi-
KLEZMER REVOLUTION
pe di Cuba raccoglie tutto il
BANDABARDò
ELISA VELLIA
IPERCUSSIONICI
SALSA GOLD
meglio della produzione degli
OTTAVIO
AHNARIA
TUTTI PARI
[Rough Guide/Egea]
anni Settanta, dall’orchestra
[On the road music factory]
[Le Chant Du Mond/Egea]
[Finisterre/Felmay]
Nuove raccolte targate Rough
di Machito passando per l’Or-
All’inseguimento della roman-
L’arpa celtica e la musica
Quel che il mare porta la ter-
Guide Music, alla continua
questa Revolutión ’70, fino ad
zesca biografia di Ottavio:
greca, Atene e Londra, è
ra raccoglie, Ipercussionici lo
ricerca dei suoni del globo.
arrivare Héctor Rivera e a tutte
dal tormentato fascino per
estranea in ogni luogo Elisa
sanno bene. Guardano dopo
“Klezmer Revolution”: vale a
le realtà che per la prima vol-
l’amore all’amicizia con gli
Vellia.
la linea dell’orizzonte da un
dire la tradizione oltre la tra-
ta fecero scoprire al resto del
emarginati, dalla spiritualità
Musicista capace di coniu-
avamposto privilegiato come la
dizione. Le nuove realtà della
mondo la musica dell’isola.
alla vanità, dal ripudio della
gare gli umori più profondi
trinacria. Sanno pescare nelle
musica ebraica dagli Oi Va Voi
Sono aperte le danze. [C.B.]
società all’arruolamento don-
d’ogni terra con la quale en-
tradizioni e confondere perfetta-
chisciottesco. La poetica di
tra in contatto, sospesa tra
mente un marranzano elettrico
Erriquez è sempre colorata,
le proprie radici elleniche e lo
con un didjeridoo, un tamburel-
Da ascoltare anche
AAVV Buena vista social
Nesma Memories from Cairo
anche se un po’ sparagnina
sconfinato amore per la cul-
lo con un dum dum, fino a rag-
club at Carnagie Hall.
[Nesma music/Egea]
in fatto di sorprese. Le melo-
tura bretone. “Ahnaria” è un
giungere una perfetta fusione di
[World Circuit/Ird]
AAVV Sesame street
die mediterranee e le allusioni
percorso tradotto in musica,
drum&bass acustico, tradizione
Rione Junno Taranta beat
playground Women of Latin
agli chansonnier ci sono, ma
suggestione arcaica trasfor-
ed etna groove.
project [Nut label/Rai trade]
America [Putumayo/Venus]
gli episodi più curiosi sono
mata in modernità. L’arpa
Buon esordio, complice l’attenta
Yalda Yalda [Isthar/Family
Lenine Labiata [Universal]
le cover di Brassens e Nino
incontra l’oud, la gaida o il
produzione di Pietro Carfì.[A.S.]
affair]
Kocani orkestar The ravished
Ferrer. Come per le vicende
canoun in una peregrinazio-
Dubstars From dub to disco...
bride [Crammed/Materiali
di Ottavio, è difficile parlare di
ne che risponde alla logica di
[Echo beach/Audioglobe]
Sonori]
una vittoria.
chi sa cercare.
Alessio Biancucci
[A.S.]
UNNADDARÈ
Acqua virgo
[Megasound]
Un’acqua vergine - sì, certo
sappiamo che il nome di un
acquedotto romano, ma la traduzione vera è questa – non ci
pare proprio. Prendere i brani
del precedente lavoro, l’esordio “Kalsa”, e farli passare al
setaccio da maghetti del remix
(non tutti, sono insolite le vesti
ad esempio per Toni Acquaviva
degli Agricantus).
Ballabile e
ascoltabile, con questa anima
migrante che parte dalla Sicilia
e arriva chissà dove. Bella misticanza. [A.B.]
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