tutte le musiche del mondo > www.mondomix.com n° 2 · autunno 2008 gilberto gil Natacha atlas Rokia traoré Omara Portuondo speciale deserto nitin sawhney Lacrime e magie di Cuba n°2 g r at u i to EDITORIALE/sommario mondomix.com - 02 sommario 04 notiziario Su e giù 05 Au revoir Zazou 06 “Pontos de Cultura” di Andrea Morandi 12 Gracias a la vida di Federico Scoppio 14 Ecosistema Tuareg di Andrea Bruno 17 Nitin Sawhney fotografa Londra i migliori concerti realizzati all’Auditorium Parco della Musica. 22 New York, Brasile di Andrea Morandi 23 Occitania: sogno, utopia, modello estetico-cuturale? 24 La grande sorella sà, personalmente direi che ha un carattere suo, tutto suo. Reminiscence Diálektos Harrell Giammarco Zeppetella Deidda Sferra The Auditorium Session Tutti i cd della Parco della Musica Records sono in vendita nei principali negozi di musica italiani e al bookshop dell’Auditorium. www.auditorium.com/it/pmrecords S P O N S O R I S T I T U Z I O N A L I T E P A R T N E R C N O L O G I C O viale Pietro de Coubertin, 00196 Roma Info 06.80.241.281 Eppure non si finisce mai di rimanere stupiti. Pensavamo di averle sentite e viste tutte. Fosse nato in Inghilterra sarei molto preoccupato: le proposte di normative sono angoscianti, davvero inquietano. Se in tenera età esplichi a scuola dei comportamenti che secondo schemi standard preannunciano degli atteggiamenti il tuo codice genetico, e questi dati vengono archiviati in un di Plinio Bonato cida, pazzo, criminale, chissà cos’altro. 28 Zona a traffico limitato 32 Recensioni rubriche 08 afrodisia Sono proposte che nutrono il riflusso di logiche xenofobe di Mauro Zanda spicciola psicologia. Di quella psicologia che viene definita 20 La bustina di Cachaça direttamente dalla storia. Perché questo me lo raccontava 29 Rivelazione mandinga Maria Pia De Vito Huw Warren con i tempi che corrono]. 31 Immagini per pianoforte di Andrea Scaccia SUIX mio nipote è italiano [non è un rom, mi verrebbe da pensare 26 I nuovi tremori dell’antica taranta di Andrea Scaccia di Alessio Biancucci Ora anche con imperdibili registrazioni in studio. Che è un’altra cosa. Per fortuna, già, non voletemene male, 25 En recuerdo di Plinio Bonato Danilo Rea Martux_m no, si dimenavano, qualcuno tentava di liberarsi, ribellarsi. Lui 30 Sardegna centro del mondo di Antonio Blasi Suite for Tina Modotti l’orgoglio dell’appena eletto zio. Era perché gli altri piangeva- mite comportamento per dire che è un bimbo diverso? Chis- di Ciro De Rosa Javier Girotto & Atem Sax Quartet neonati, i primi giorni, lo si notava subito, e non era soltanto quasi fatico a ricordare la sua voce. Basterebbe questo suo di Plinio Bonato Ricordarsi di annaffiare lissimo, Pietro, il bimbo è felice. Al nido in mezzo agli altri 18 Ovadia tra Karl e Groucho di Guido Gaito Caraserena Pochi giorni fa sono diventato zio, per la prima volta. Bel- pre mantenuto la sua indole, onesta, calma, tranquilla. Quasi, 19 Natacha Atlas. La voce del Cairo Francesco Bearzatti Tinissima Quartet Platone dormiva sereno. Anche tra le braccia dei tanti parenti ha sem- Jesse Harris pagina 22 della Fondazione Musica per Roma che promuove e diffonde Ma che cosa abbiamo noi mai inteso dire ora, dicendo “identico” e “diverso”? di Antonio Blasi Portuondo pagina 12 Parco della Musica Records è l’etichetta discografica Rokia traoré paginaa 10 10 Madame Rokia gilberto gil pagina 06 di Benjamin MiNiMuM nitin sawhney pagina 17 Parco della Musica Records Tutti gli esclusivi CD speciale deserto pagina 14 di Giampiero Bigazzi editoriale Magazine Mondomix — n.2 autunno/2008 di Gianluca Diana di alberto riva da rio de janeiro antisociali, rischi di finire schedato attraverso la rilevazione di alcuni dati biometrici, come le impronte digitali o addirittura database che ti marchia per la vita. Pericoloso. Possibile omi- o in generale di una divisione tra esseri umani? Non solo, sono proposte che vanno al di là, inspiegabilmente, di ogni proprio un mio grande maestro qualche sera fa: la storia è l’unica cosa al mondo senza pietà, va dritta, non aspetta nes- periodico gratuito Editore Fm2 Direttore responsabile Federico Scoppio [email protected] Coordinatore editoriale Andrea Scaccia [email protected] Pubblicità N2A + 39 3475070014 [email protected] Grafica EsseGi Studio [email protected] Hanno collaborato Attanasio, Giampiero Bigazzi, Alessio Biancucci, Antonio Blasi, Plinio Bonato, Andrea Bruno, Miriam Cocco, Ciro De Rosa, Gianluca Diana, Guido Gaito, Daniele Marini, Benjamin MiNiMuM, Andrea Morandi, Alberto Riva, Olivia Tanini, Mauro Zanda Redazione via di Porta Fabbrica 25, 00165, Roma [email protected] Stampa Ages Arti Grafiche corso Traiano 124, 10127 Torino [Italia] Distribuzione [email protected] suno. E la storia insegna che i grandi possedevano un loro Periodico in attesa di registrazio- portamento già in giovane età. Un loro carattere. E sono an- ne presso il Tribunale di Torino dati per il loro tragitto, senza che nessuno, neanche stupide The Mondomix Magazine in Italy proposte di legge li abbia fermati. E sarà sempre così. “La is an authorized licensee of Mon- nostra ricchezza collettiva” ha scritto Albert Jachard “è data domix Media. The logo and the dalla nostra diversità. L’altro, come individuo o come gruppo, trademark of Mondomix are registered and the exclusive property è prezioso nella misura in cui è dissimile. Oggi più che mai la of Mondomix Media SAS.Only scuola deve educare gli studenti a considerare il diverso non Mondomix and its authorized licensees may use the Mondomix Logo in publications, advertising, and promotional materials. come un pericolo per la propria sicurezza, ma come risorsa per la crescita”. Federico Scoppio 6° continente mondomix.com - in breve Su e giù segnali Grandi novità in casa Alfa music. La lable romana, da anni attiva sul versante etno-world e jazz, sia come casa discografica che come studio di registrazione, apre il proprio catalago alle grandi piattaforme digitali. Attraverso un accordo chiuso con la società francese Believe digital, sarà infatti possibile acquistare on line l’intero catalogo su Itunes, Fnac, Virgin, Amazon eMusic e Napster. AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA Affollato programma all’Auditorium di Roma. Il 4 e il 5 ottobre c’è Ottobrata romana, due giornate con una mostra mercato e il progetto “Birimbello birimbello, quant’è bono ‘sto salterello” di Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana. L’8/10 concerto di Mario Crispi, fondatore degli Agricantus e maestro di strumenti a fiato. Il 10/10, Cesare Picco e Taketo Gohara spaziano tra elettronica ed estremo oriente, mentre la portoghese Cristina Branco arriva il 13/10. A novembre sono attese Térez Montcalm [venerdì 7]. L’appuntamento con la Bollywood Orchestra è per il 28/11, mentre il 5 dicembre sbarca per la prima volta in Italia lo Shangai Percussion Ensemble. www.auditorium.com MUSICA DEI POPOLI Siamo alla 33ª edizione di Musica dei Popoli che quest’anno s’intitola “Donne InCanto”. All’auditorium Flog di Firenze, nei fine settimana che vanno dal 3 ottobre al 2 novembre, si articolano i concerti femminili allestiti dall’etnomusicologo Leonardo D’Amico. Debutto con la cantora gitana La Macanita, poi tocca alla persiana Parissa. In programma anche lo spettacolo “Buon compleanno Rosa” dedicato a Rosa Balistreri [con Lucilla Galeazzi, Fausta Vetere e Clara Murtas], Ana Moura [Pt], Natasha Atlas, Susana Baca [Perù], Aynur [Kurdistan], l’italo-etiope Saba e l’israeliana Mor Karbasi. www.flog.it LONLEY DRIFTER KAREN Arriva in Italia il mondo magico di Lonley Drifter Karen, sigla dietro cui si cela la compositrice austriaca Tanja Frinta. In un itinerario che va da Vienna a Goteborg, da Maiorca a Barcellona, si inscrive la creatività musicale di una band davvero curiosa. Ecco i concerti previsti per il breve tour nella nostra penisola: mercoledì 3 dicembre al Bar Wolf di Bologna, giovedì 4 dicembre al Folk Club di Torino, sabato 6 dicembre all’Officina Giovani di Prato, domenica 7 decembre alla Cantina Mediterraneo di Frosinone. www.myspace.com/lonelydrifterkaren Un catalogo che dal 1990, data della fondazione, si è arricchito - tra gli altri - di incisioni con Alfio Antico, Ettore Castagna & Nistanimera, Nando Citarella con i Tamburi del Vesuvio, Omar Faruk RADIODERVISH I Radiodervish vivono nel castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari nell’ambito del progetto “Teatri abitati” di Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese. “Le porte del’Occidente” è il titolo della residenza partita a settembre, un laboratorio creativo dove i Radiodervish lavorano alla creazione e alla produzione del nuovo disco, la cui uscita è prevista per il prossimo anno. Si tratta di un lavoro di contaminazione che trasforma il castello in un centro polifunzionale dedicato alla musica, luogo privilegiato di incontro e dialogo fra culture diverse. www.radiodervish.com Tekbilek. Molte le novità discografiche che da qui ai prossimi mesi arriveranno sul mercato, tra cui Gabriele Coen Jewesh Experience, Mankikanibanc con Ettore Castagna Gianni Savelli e Media Res. Alfamusic.com DALLE NUOVE MUSICHE AL SUONO MONDIALE A Torino, XI edizione della rassegna che quest’anno propone un programma di notevole interesse. Si parte sabato 11 ottobre al teatro del Colosseo con The Matthew Herbert Big Band [Uk]. Mercoledì 22 ottobre, sempre al teatro del Colosseo, arriva Kronos Quartet [Usa]. Giovedì 30 ottobre, il teatro Valdocco accoglie JON HASSELL and Maarifa Street [Usa], mentre saranno Midaircondo [Svezia] ad animare la Cavallerizza Reale venerdì 14 novembre. Giovedì 20 novembre allo Spazio 211 arrivano gli Angel [Germania/Finlandia]; gran finale giovedì 4 dicembre, al teatro Valdocco, con Asif Ali Khan & Party [Pakistan]. www.musica90.net WOMEX Dal 29 ottobre al 2 novembre, Siviglia ospita il Womex, la più importante fiera internazionale dedicata alla world music. Tra esposizioni, conferenze e showcase, torano gli Womex Award, i premi per le etichette, le produzioni e gli artisti che si sono distinti nell’ultimo anno. Tra le migliori label, vince la statunitense Cumbancha che ha firmato, tra gli altri, “Umalali” di The Garifuna Women’s Project e “Afriki” di Habib Koité. La Universal si afferma invece tra le major, anche grazie a “Tchamantche” di Rokia Traoré. Premio al miglior disco dell’anno per “800” del turco Mercan Dede che precede The Garifuna Women’s Project e Project 3MA [Rajery / Ballaké Sissoko / Driss El Maloumi]. www.womex.com MARTINICCA BOISON S’intitola “Sovrapensieri” il secondo lavoro dei Martinicca Boison, appena uscito per Materiali Sonori. Composizioni fresche e spumeggianti per la giovane band fiorentina che non rinuncia a citazioni colte e temi impegnati trattati con ironica genuinità. Tra atmosfere luminose e luci soffuse, procedono le 12 tracce prodotte da Erriquez Greppi, leader della Bandabardò. www.myspace.com/martinicca Contemporaneamente alla notizia della nuova uscita discografica “In the house of mirrors”, arriva la voce della sua scomparsa. Giampiero Bigazzi, fondatore di Materiali sonori e produttore di Zazou lo ricorda per Mondomix Au revoir Zazou Giampiero Bigazzi Abbiamo conosciuto Hector Zazou a metà anni Ottanta, in un locale di Bologna, suonava insieme allo zairese Bony Bikaye: un’agenzia di Milano stava provando a “lanciarlo” in Italia. E noi stavamo provando a vendere i suoi primi dischi di electro-afro. All’epoca non si parlava ancora di world music, e nemmeno tanto di afro-beat, ma Hector era già dentro la storia. Quei dischi “africani”, un’alchimia fra la sua preparazione classica e i segni della terra madre dei suoni del mondo, furono un bell’esercizio creativo per tutti noi. Con l’etichetta belga Crammed continuò poi una serie di pubblicazioni di grande fantasia e progettualità. Fino a “Sahara Blue”, uno dei suoi grandi TARGA TENCO A VAN DE SFROOS Davide Van De Sfroos si aggiudica la Targa Tenco 2008 per il miglior disco in dialetto con “Pica!”: il cantautore laghée sarà quindi in scena all’Ariston di Sanremo, nel corso della rassegna che si svolge dal 6 all’8 novembre. www.clubtenco.it lavori collettivi, in cui seppe coinvolgere una serie assolutamente straor- MOJO STATION BLUES FESTIVAL Dal 6 all’8 novembre torna l’atteso blues festival di Roma. Consueta proposta multimediale: tre giorni di mostre fotografiche, illustrazione ed arti visuali, proiezioni rarità cinematografiche, presentazioni discografiche, musica live. Tra le tante iniziative spiccano i concerti del grande Angelo “Leadbelly” Rossi - riconosciuto da critica e pubblico come il miglior bluesman italiano - nonché l’uscita ufficiale del progetto “Truth The Abstract Blues” del leggendario chitarrista Mike Cooper. www.mojostation.net vidualità, e realizza un progetto discografico considerandolo un’opera dinaria di ospiti, catturati fra amici e colleghi di grande profilo. Le indagini sulle polifonie corse, sulle canzoni dei mari freddi, sugli antichi canti dei celti cristiani sono diventati un suo stile produttivo, unico e riconoscibile: il compositore che si fa regista e coordinatore di un bel gruppo di indimatura e compiuta. Uno di questi lavori corali è stato “Strong Currents” che nel 2003 mettemmo nel Sonora portraits, con un piccolo ma prezioso libro che raccontava la sua storia musicale e la sua filosofia. Fu una bell’impresa farlo! All’inseguimento della sua puntigliosità e determinazione, quel suo continuo generare intuizioni e strategie difficili [ma non impossibili!] da far passare attraverso le consuete mediazioni dell’editore. Una bell’impresa come l’altro impegnativo lavoro che abbiamo fatto insieme, “Quadri + caetano veloso Dopo aver dedicato la sua mitica Tres travestis a Ronaldo durante diversi concerti estivi, è impegnato in studio per registrare “Transamba” che sarà pubblicato in contemporanea con un dvd contenente esecuzioni live di brani nuovi e una serie di vecchie e gloriose. Il titolo del dvd, “Obra e progresso” è ripreso dalla scritta della bandiera brasiliana. Inoltre Caetano aggiorna costantemente il suo blog con notizie del progetto. www.obraemprogresso.com Cromies”, nel 2005: un ritorno al suo senso di avanguardia, al suo essere OMARA PORTUONDO Due mesi e più di concerti in Europa, anche se molte date sono ancora da confermare e pare proprio che in qualcuna di queste sarà affinacata dall’amica Maria Bethania. Per promuovere “Gracias” sarà invece a Marsiglia il 18 ottobre, il 21 e 22 a Porto e Lisbona, poi Amsterdam, Vienna, un bel giro in Spagna e anche in Inghilterra. In ballo anche una possibile data romana a dicembre. i suoi ultimi giorni in Italia, in un posto qualsiasi ma in un bel posto, in multimediale per istinto e vocazione. La cosa che affascinava di lui era la continua curiosità da poliglotta dei suoni, che mai si sottraeva alla suggestione di un suono [amò anche Banda Improvvisa e ne scrisse con affetto]. In una delle sue ultime email ci scriveva che dalla finestra della sua camera in ospedale vedeva la torre Eiffel. La cosa alleviava un po’ la sofferenza. Stava lì nel cuore della sua Francia, ma sognava di venire a passare quella terra che amava di più, fra l’Alto Lazio, l’Umbria e la Toscana. Ma sicuramente sognava ancora le voci dell’Armenia e della Mongolia, del Tibet, del Gongo e dell’Uzbekistan. Le voci colte nel cuore delle metropoli d’Occidente e nei villaggi sperduti nei tanti deserti del mondo. Quelle voci che stanno ancora cantando per lui. foto di Lucia Baldini - mondomix.com NOTIZIARIO Nella mattina di lunedì 8 settembre, proprio mentre annunciavamo ufficialmente l’uscita del suo nuovo album, abbiamo ricevuto la notizia [purtroppo attesa...] della scomparsa di Hector Zazou. Stroncato da un tumore che lo aveva assalito all’inizio dell’anno, Hector aveva resistito fino al giugno scorso, continuando imperterrito a lavorare, ma poi le condizioni erano precipitate e i medici avevano dato prospettive minime. Compositore e produttore francese, nato in Algeria nel 1948, dagli anni Ottanta è stato uno dei pionieri della world music, indagando su vaste aree culturali, dall’Africa all’Asia, non rinunciando mai al confronto fra materiali musicali diversi: rock e composizioni classiche contemporanee [con brani per quartetti d’archi e strumenti a fiato], ambient music e le ricerche sull’uso della voce [soprattutto femminile]. Dai Barricades 3 [il suo debutto nel 1976] all’elettro-afro dei dischi con Bikaye e quindi alla collaborazione con la Crammed Discs [culminata con il grande successo di “Sahara blue” nel 1992], dalle “Nouvelles polyphonies corses” [con il quale nel 1992 vinse un “Victoire de la musique” il Grammy francese] a “Songs from the cold seas” [con Björk, Suzanne Vega, Siouxsie] a “Lights in the dark” [con Brendan Perry, Ryuichi Sakamoto, Peter Gabriel]. Tanti i musicisti coinvolti nei suoi progetti: Jon Hassell, Manu Dibango, John Cale, Harold Budd, David Sylvian, Khaled, Lisa Gerrard, Brian Eno, Peter Buck, Bill Rieflin, Sandy Dillon, Sainkho, Asia Argento, Gerard Depardieu. Come produttore recentemente aveva lavorato a due dischi per la Real World, con la cantante tibetana Yungchen Lhamo e la cantante uzbeka Uzbek Sevara Nazarkhan. Molto legato all’Italia [e in particolare alla Toscana], ha lavorato più volte nello studio di Lorenzo Tommasini e collaborato con molti musicisti e cantanti. Nel 2002 ha prodotto il disco dei PGR “Per grazia ricevuta” e poi il disco di Marco Lamioni “Slow” e collaborato con il gruppo fiorentino Mondo Candido. Recentemente stava lavorando ad un progetto con Stefano Saletti. Hector Zazou è uno dei punti di riferimento per la Materiali Sonori che distribuisce in Italia i suoi album realizzati per la Crammed [fra cui il nuovo disco “In the house of mirrors”] e con la quale ha collaborato per i suoi recenti progetti più ambiziosi. Nel 2004 con Giampiero Bigazzi ha prodotto il Sonora Portraits 2, che contiene il cd “Strong currents”, tredici canzoni con le voci di Lisa Germano, Laurie Anderson, Irene Grandi, Jane Birkin, Melanie Gabriel, Sarah-Jane Morris..., e un libro con una lunga intervista [curata anche da Claudio Chianura] che ripercorre la sua carriera e il suo modo di vedere la musica. Nel 2005 la Materiali Sonori ha realizzato il doppio cd+dvd “Quadri + chromies” con le immagini del pittore francese Bernard Caillaud e la collaborazione di Buck, Eno, Rieflin, Sakamoto e Sylvian e musicisti italiani come Orio Odori e Archaea Strings. Ha partecipato più volte ai dischi della serie Drop con remix speciali [con Arlo Bigazzi, Claudio Chianura e Lance Henson e con Nicola Alesini & Pier Luigi Andreoni]. Ricercatore infaticabile, grande scopritore di talenti, curioso di fronte a qualsiasi forma musicale, puntiglioso artigiano, impegnato di fronte ai problemi e alle opportunità della globalizzazione, attento alle tragedie, alle speranze e alle voci dei popoli del mondo. Questo è il nostro Hector Zazou! Che ricorderemo sempre, non solo per le sue magnifiche suggestioni musicali, ma anche per la sua umanità, addoloratissimi per la sua prematura scomparsa ma contenti di aver fatto con lui un bel pezzo di strada insieme. - mondomix.com america FELMAY testo di Benjamin MiNiMuM librio tra le mie due attività rischiava di sparire, ho traduzione dal francese di Olivia Tanini lasciato il Ministero. Si batte per la libera circolazione delle idee e Gilberto Gil ricorda la sua azione al governo: “Ab- delle persone. Cosa ne pensa della politica di biamo proposto, sia alla società che al governo, immigrazione restrittiva dei governi europei, e una nuova concezione della cultura, una conce- in particolare del governo francese? zione più completa. La cultura intesa come ter- Alcune società europee temono la presenza degli ritorio dell’immaginazione, come sfera politica che tratta le questioni riguardanti la cittadinanza, come economia. Ci siamo ugualmente occupati della vita culturale dei settori popolari del Brasile, sostenendo gli ideatori di iniziative e progetti de- “Pontos de Cultura” stranieri per diverse ragioni: la disoccupazione, la diversità culturale, i conflitti religiosi e incoscientemente reagiscono alla perdita del loro impero coloniale. A volte nelle loro riflessioni dimenticano di considerare i valori umanistici e democratici stinati alle comunità sfavorite ….” che hanno predicato in passato e tendono ad assumere l’intolleranza Quando abbiamo contattato Gilberto Gil per questa intervista, ricopri- e il rifiuto come risposta. Dubito che siano sulla buona strada. Credo va ancora la carica di Ministro della Cultura del Brasile. Quando ci ha che dovrebbero riesaminare con attenzione e probabilmente riconsi- risposto aveva lasciato l’incarico. Ci spiega il perché, parla della sua derare questa politica. azione ministeriale e dà la sua opinione su numerosi temi scottanti. Che consigli darebbe ai giovani artisti esordienti? Durante l’incarico ministeriale, la sua carriera musicale non ha Di tenere gli occhi aperti, le mani all’opera, di conservare la purezza rallentato. Come è riuscito a conciliare queste due attività? d’animo e di essere riconoscenti. Perché dobbiamo avvicinarci alle Mentre ero ministro sono riuscito a mantenere un certo equilibrio tra opportunità con dolcezza, ma afferrarle saldamente. le due attività. Dedicavo il tempo e la mia energia prima di tutto al Quale organizzazione, organismo o associazione, pubblica o Ministero e secondariamente alla musica. Mi basavo inoltre sui pare- privata che lavora nel settore sociale, culturale o ambientale, le ri di un’Alta Commissione Governativa, che doveva pronunciarsi su piacerebbe farci conoscere? eventuali conflitti di interesse. Quando mi sono reso conto che l’equi- Mi piacerebbe parlare di “Pontos de Cultura”, un’organizzazione che si sta ramificando in tutto il Brasile e in altri paesi [recentemente in Italia, nel quadro di un programma sostenuto dalla Provincia di Roma che si rifa alla tecnica che abbiamo sviluppato in Brasile]. Sono stati creati 50 punti. Il Governo e le comunità si coordinano per offrire agli agenti sociali i mezzi per costruire i loro strumenti culturali e per condurre i loro personali progetti, utilizzando le nuove tecnologie digitali e sociali. Intervista integrale su mondomix.com Ringraziamo Isabelle Rodier di Nin Nin Rose e Elaine Mederois di Warner Music Brasil per il loro prezioso aiuto. Hot Spots Culturel Avviato nel 2004 il programma “Cultura Viva” del Ministero della Cultura del Brasile [MinC], si impegna a sviluppare e a valorizzare il patrimonio culturale brasiliano. Il programma si articola intorno a un rete di “Puntos de Cultura” [Punti di accesso culturali], già 650, ripartiti in tutto il paese, che fungono da uffici di collegamento tra lo Stato e le comunità. Il ruolo del MinC è di fornire le risorse necessarie alla realizzazione di attività culturali, artistiche, di cittadinanza o di economia solidale, basandosi sul multimediale. I progetti, presentati dalla popolazione, sono selezionati sulla base di un concorso e ricevono ciascuno 185mila Real [circa 76mila euro] suddivisi in cinque versamenti semestrali. Le attività “Cultura Digitale”, “Agente di Cultura Viva” [in cui le borse e i microcrediti incoraggiano l’imprenditoria culturale presso i giovani], “Scuola viva” [che collega la scuola ad un Punto di Accesso Culturale] e “Griot” [per la salvaguardia delle tradizioni orali] sono le altre azioni di questo quintuplice programma di cui l’Italia ha già ripreso il principio. I nostri politici sono avvisati… F. M. www.cultura.gov.br felmay EGEA distributore esclusivo per l’Italia afrodisia di Mauro Zanda GARIFUNA: IL POPOLO CHE SI NUTRE DI CASSAVA Afrodisia è l’orgogliosa consapevolezza del contagio, una zona temporaneamente autonoma da false purezze ed esotismi etnici. Afrodisia è un punto di fuga ibrido e sfrontato ove lasciar confluire i segni dell’Africa e la diaspora nera. Un’idea ambiziosa e necessaria, nata nel 2007 al Rialto Santambrogio di Roma, con l’obiettivo dichiarato di veder affiorare, anche dalle nostre parti, spiritualità e ritmo del grande cuore africano Eppure nulla sarebbe stato possi- ipnotica delle voci a chiamata- bile se, prima ancora di “Wátina”, e-risposta, attorno ad esse una Ivan Duran non avesse lavorato strumentazione essenziale - pre- per quasi 10 anni al suo opus valentemente chitarre, percussio- dalle popolazioni indigene locali, rock, Palacio compie infatti il salto magnum, “Umalali - The Garifu- ni e tamburi indigeni, suonati dai composte per lo più da Arawak e internazionale solo dopo aver co- na Women’s Project” [Cumban- Garifuna Collective - e arrangia- Caribi, gruppi etnici provenienti dal nosciuto il produttore Ivan Duran. cha/Family Affair]. Già, le donne. menti sobri, che Ivan Duran ha Sudamerica settentrionale. Data Da un lato la star famosa, dall’altro Sono proprio le loro storie e le sapientemente aggiunto in fase di l’accanita resistenza verso i coloni, il produttore con l’idea buona; che loro mansioni quotidiane ad aver post-produzione, ivi compresi al- furono in seguito trasferiti al largo poi è la stessa che, in embrione, dato in tutti questi anni un briciolo cuni piccoli effetti sonori e rumori andava coltivando anche Andy: di continuità a quel microcosmo d’ambiente con il preciso intento raccogliere il meglio dei musici- in implosione. “Tra le donne la di catturare il contesto speciale sti Garifuna all’interno di un disco musica fa realmente parte della in cui quelle prime registrazioni che, ben lungi dal voler essere un vita quotidiana - racconta Duran furono effettuate. Non deve spa- concentrato di purezza etnica per - e sono loro ad insegnare la pro- ventare quest’approccio anti-pu- annoiati intellettuali bianchi, dove- pria lingua ai bambini, mentre gli rista, il lavoro di Duran e Palacio va saper individuare un contesto uomini sono fuori per la pesca”. non è certo da intendere in chiave leggero e moderno, capace di se- La registrazione nasce come te- cinica, semmai realista. Il produt- durre qualunque tipo di pubblico e stimonianza dell’assoluta centra- tore è convinto – a ragione – che allo stesso tempo valorizzare la loro lità dell’universo femminile nella l’era della conservazione è finita, cultura presso i giovani locali. vita sociale, culturale e spirituale e che piuttosto è tempo di ac- È lo stesso Palacio a testimoniare dei Garifuna. Un progetto che è compagnare le tradizioni nel loro quanto importante sia stato Du- iniziato con la registrazione delle naturale cammino in avanti. In tal ran per lui: “Grazie a lui ho fatto voci [oltre 200 field recordings] senso Duran ama spesso rac- un cambio di direzione a 180°, e in ambienti a loro rigorosamente contare una storia: “Se ti capita sono felice di poter vivere sul palco congeniali: cucine, soggiorni, la di assistere oggi ad una cerimo- un’esperienza così umana, dopo strada e perfino i templi; è lì, nel nia Garifuna nel Centro America, che per anni mi sono cimentato sud del Belize, che si svolgono vedrai che ognuno ha con sé una quasi esclusivamente con sam- per esempio le cerimonie Dügü, telecamera portatile, una macchi- pler, sequencer e backing track liturgie curative dove la comunità na fotografica digitale o un tele- strumentali. Mi guardo indietro e si raduna invocando gli spiriti. È fonino che fa foto. Questa cultura Andy Palacio è stato molto più messo in musica l’universo dei dell’Honduras e da lì si insediarono rabbrividisco: davvero non sento lì che Duran ha scoperto Desere appartiene anche a loro ormai e, che una semplice star del Belize. È Garifuna, lingua e cultura a serio progressivamente lungo tutta quel- il bisogno di divenire schiavo del- Diego, cantante rituale di appena per quanto mi riguarda, la musica vero, fu il primo musicista locale a rischio d’estinzione, che la stessa la fetta di terra caraibica compresa la tecnologia”. E così, registrando 20 anni. Ma nel lotto son finite deve saper riflettere anche quella finire nella rotazione video di Mtv, Unesco ha proclamato nel 2001 tra Belize, Guatemala, Honduras e le voci e una prima stesura degli anche Sofia Blanco - da Livin- realtà”. ma quando lo scorso 19 gennaio - “Capolavoro della tradizione orale Nicaragua. I Black Caribs, il nome strumenti in uno studio arrangia- gston, Guatemala - 54 anni e Contenuti speciali comprenden- a quarantasette anni appena com- e patrimonio intangibile dell’umani- con cui li ribattezzarono gli inglesi, to sulla spiaggia del Belize, i due una voce ancestrale dispiegata ti tracce interattive, riprese delle piuti - morì in seguito ad un doppio tà”. Ciò che rende realmente spe- ma grazie all’opera di Andy Pala- mettono insieme il meglio degli cuore in mano nello struggen- audizioni, interviste e scene di vita colpo che coinvolse cervello e cuo- ciali i Garifuna [Garinagu al plurale] cio la loro denominazione corretta artisti Garifuna vecchi [il 78enne te brano d’apertura [Nibari - My quotidiana re, furono in tanti a pensare che ad è soprattutto la loro storia, fatta di comincia ormai ad essere di largo Paul Nabor, icona della paranda] Grandchild], sua figlia Sofia; Julia te nei villaggi. Non ci resta che andarsene non fosse solo un buon navi negriere e naufragi miracolosi, dominio. Durante un viaggio in e nuovi [l’astro nascente Aurelio Nunes [la figlia di un’autentica aspettare allora il tour mondiale, musicista. Ambasciatore Cultura- resistenza indomita e spensierata Nicaragua per un programma di Martinez], tra indolenza calypso, icona beliziana, Marcela Lewis, previsto per il 2009, nel qua- le del governo del Belize, nonché mescolanza genetica. alfabetizzazione, Andy incontra un reminiscenze afro, inflessioni lati- cantante, attrice le - forse anche in memoria del “Deputy Administrator” dell’Istituto Si narra che nel 1635, alcune anziano Garifuna, l’ultimo in grado ne e la magica brezza del Mar dei morta nel 2006]; Marcela ‘Che- pioniere Andy Palacio - saranno nazionale di cultura e storia, pro- navi cariche di schiavi provenien- di esprimersi in quella lingua, che lo Caraibi. Un progetto [“Wátina”, la’ Torres, honduregna del Belize presenti gran parte dei Garifuna prio grazie a questi incarichi ha po- ti dall’Africa occidentale naufra- abbraccia in lacrime al solo sentirlo Stonetree, 2007] che è valso ai che nella meravigliosa Anaha Ya Collective. Perché le tradizioni, tuto lavorare a stretto contatto con garono [forse in seguito ad una parlare il suo idioma. Un incontro due un’infinità di premi e ricono- [Here I Am] racconta il dramma di per sopravvivere, a volte hanno l’Unesco che, nell’Ottobre 2007, sommossa interna] nelle piccole illuminante ma non quello decisivo: scimenti internazionali, dal Womex una madre che per sopravvivere bisogno di uscire dall’accademia lo ha nominato “Artist for peace”. Antille, trovando salvezza nell’isola dopo diversi successi incisi all’inse- award, al Bbc world music award spinge la figlia alla prostituzione. Il e salire su un palco grande quan- Andy Palacio ha il merito d’aver di San Vincent. Lì furono accolti gna dello stile da ballo locale, punta per le Americhe. disco è tutto incentrato sulla forza to il mondo intero. poetessa e filmate direttamen- presenta ANTE ow MORkeYshK ow / Sabou sh Yeke Ye aperta disponibilità E ottobre 2008 LENalIN (Universal) 13 09 bum Labiata 20 nuovo / estate marzo 2009 dal 20 al 31 MATA VANESSA DA Aprile 2009 AND LEZMERilitàBap K M A D R E erta T S M A / disponib gennaio 2009 nuovo album RKESTAR O COVINA CLUB SHANTEerLta & BU ap disponibilità EL DJ SHAapNerT ta disponibilità ta LOU DclaAinLusFcitIN sponibilità aper a a ottobre / di album Remes PI uti arcaici e computer IO CceRsoIS MAR ra di fla no an rm à aperta , perfo in Soffi disponibilit a settembre / disco in uscita O MOM io 2009 album febbra nuovo aperta disponibilità UT & his orchestra N O C O C R O N SE su richiesta S AGRICANTU su richiesta KING KOHLER Jr feat Prof Carlone Banda Osiris su richiesta DE LA PLANA LO COR aperta disponibilità T e leieejotveHntoms e inverno 2009 MOUalSbuSmUHom e Sw nuovo aperta disponibilità ANCHE DISPONIBILI SU RICHIESTA: Yuri Buenaventura, Sergio Berardo & Torino Multi Kulti Orchestra, Massilia Sound System, Aline de Lima, Casuarina, Spanish Harlem Orchestra AGENZIA DI BOOKING, MANAGEMENT E LOCAL PROMOTER Tel. +390115533624/625 www.musicalista.it | [email protected] 10 - mondomix.com africa Madame Rokia Dal Mali alla Francia, tra l’America e l’Europa, con in testa una nuova idea di musica che non è solo tradizione, ma anche innovazione. E può mescolarsi a jazz e teatro. mia personale rivisitazione delle radici, perché io, Rokia, sono il mio passato africano ma sono molto altro e la mia musica, come la mia vita, è sempre in evoluzione. Per questo in “Tchamantché” ho accostato strumenti tradizionali che solitamente non vengono mai usati assieme. Ho voluto sposare la loro tradizione alla mia modernità”. Strumenti come kora, ngoni e calabash vengono così sposati a melodie non necessariamente africane in una sorta di manifesto sonoro che combina musica, cultura e storia dentro un equilibrio evidente fin dal titolo: “Tchamantché è una parola che significa punto di equilibrio, quello delle nostre esistenze, quello che cerchiamo per tutta la vita e non sempre riusciamo a trovare. Crescendo ho capito che non esiste il bianco e il nero, ma solo una serie di colori sfumati nel mezzo, verso cui tendiamo. Non è facile trovare quel punto, il Tchamantché, ma cercarlo può essere già abbastanza”. E se qualcuno ancora dubitasse della personalità di Lady Traoré, il disco si chiude con un deciso azzardo jazz: una versione etnica di The man I love, lo standard di Gershwin che nel Novecento fu sulle corde vocali delle più grandi interpreti americane, da Billie Holiday a Ella Fitzgerald: “È una delle mie canzoni preferite, la canto sempre in cucina - ride - due anni fa mi hanno chiamato dall’America per partecipare a una serie di concerti dal titolo ‘Billie and me’ a fianco di voci come Fontella Bass e Dianne Reeves. Così ho deciso di riportare Billie Holiday in Africa, un continente a cui lei, come afroamericana, apparteneva, nonostante in Mali nessuno la conosca”. Nata nel 1974 da padre diplomatico, la Traoré, abituata a viaggiare fin da bambina e a conoscere non solo il proprio mondo, ma linguaggi e Andrea Morandi colori molto diversi da quelli del Mali [i suoi film preferiti sono Colazione da Tiffany e Thelma & Louise!], storce il naso però quando le si par- Vive in Francia, ma è nata e cresciuta in Mali, ha trentaquattro anni la di musica etnica: “Non vuol dire nulla quella definizione. Negli anni di cui più di dieci di carriera: scoperta nel 1997 da Ali Farka Touré, Ottanta, quando ancora non si conosceva, poteva avere senso, ma Rokia Traoré oggi è una delle maggiori esponenti della musica afri- oggi? Io cerco di spostare i confini del mio suono sempre più in là, tra cana, vera e propria intellettuale sonora capace di abbracciare ambiti le mie voci preferite ci sono tanto Oumou Sangaré quanto Cassandra profondamente diversi. Nel suo nuovo disco, “Tchamantché”, che ar- Wilson ma basta guardare il documentario di Martin Scorsese, Dal riva a cinque anni da “Bowmboï” e dopo le prestigiose collaborazioni Mali al Mississippi, per capire che non ci sono tante musiche diverse, teatrali con Peter Sellars a Vienna [in cui ha addirittura portato Mozart ma tutto appartiene ad un unico mondo. E tutto viene dall’Africa”. in Africa] e con Luca Ronconi a Perugia per Nel bosco degli spiriti, la cantante di Kolokani, quindicimila anime sopra Bamako, sud del Mali, tra Senegal e Guinea, contamina il retaggio etnico tradizionale con suoni moderni, osando sfidare la tradizione. “Spesso la gente che ascolta la mia musica pensa sia musica del Mali - sorride mentre risponde davanti a una tazza di tè alla menta - ma non è così, è una DA ASCOLTARE “Tchamantché” [Ponderosa music/Ird] sitorokiatraore.net PAESE Mali, Francia 12 - mondomix.com america america mondomix.com - 13 Gracias a la vida “Quest anno è molto speciale per me, celebro sessanta anni di carriera. A proposito, sono ancora una bambina o mi sento come lo fossi “ e in tutti questi anni come ogni persona ho vissuto buoni e cattivi me sarebbe stato molto speciale poter cantare insieme un giorno. Mi forma naturale e spontanea. Girare il Brasile con questo disco è stata momenti. La vita ti riserva di tutto e bisogna viverla comunque. Ho sento onorata per la sua collaborazione. La canzone è stupenda, il un’esperienza indimenticabile. La diva buona di Cuba, idolo delle platee di mezzo mondo, Oma- dovuto scegliere tra molte canzoni che per me avevano un significato miscuglio delle due lingue [portoghese e spagnolo] è meraviglioso. Quali similitudini e differenze ha trovato con la musica popolare ra Portuondo. Dal boom di Buena Vista Social Club ci ha premiato speciale ed è stato difficile tralasciarne alcune ma credo che quelle Magari un giorno riusciremo a cantare nuovamente insieme. brasiliana? con un carico di grazia continua. Solo in questo anno è arrivato il che compongono “Gracias” riflettano ciò che provo. Ultimamente è stata protagonista di un incontro musicale con Come le dicevo credo che le nostre radici siano le stesse, nascono disco in coppia con Maria Bethania [Biscoito Fino/Family Affair]; a Il folklore a Cuba ha da sempre un significato molto forte, che Maria Bethania. Come vi siete conosciute e com’è stato lavorare dalla religione, la cultura e la musica degli schiavi yoruba deportati a ottobre il live del Buena Vista alla Carnegie Hall [World Circuit/Ird]. E rapporto mantiene con questo? con lei? Cuba e in Brasile. I cubani apprezzano la melodia e il ritmo del Brasile; soprattutto, in mezzo, lo splendido e sentimentale “Gracias” [World Per i cubani le radici sono molto importanti. A Cuba, ogni volta che Ho sempre ammirato la musica del Brasile, loro possiedono una mu- entrambi siamo positivi, ci appartiene l’allegria nell’affrontare la vita. Village/Egea]. Un tripudio a coronamento dei suoi primi sessant’anni posso, partecipo alle attività tradizionali che si svolgono e in tutta la sicalità impressionante. L’estetica brasiliana e quella cubana hanno Quali sono i progetti futuri? di carriera. mia musica il folklore è sempre presente. Il progetto Buena Vista So- molto in comune, furono gli stessi schiavi neri a contaminare le nostre Adesso mi trovo completamente immersa nel mio nuovo disco “Gra- Qual è il miglior regalo che le ha portato la vita? cial Club era basato sulla nostra musica folklorica e grazie al successo culture. Maria Bethania è un’artista di grande qualità, la sua voce è cias” e sono impaziente, vorrei capire se piacerà. Fra pochi giorni La mia famiglia. Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia meravi- del progetto vedemmo compiere un grande sogno: la nostra cultura unica. Spesso le cose più belle nascono in modo casuale, infatti ho viaggerò in Asia per presentarlo e successivamente in Europa. Porto gliosa con dei genitori che riempirono di amore le nostre vite. Quando poteva essere presentata in tutto il mondo. avuto la fortuna di conoscerla quando ero in tournée per il Brasile a con me un gruppo nuovo composto da magnifici musicisti e durante mio figlio Ariel nacque mi sentii benedetta da questo regalo e quando Nel disco ci sono diversi ospiti. Come è entrata in contatto con presentare il mio precedente disco e la chimica fra noi due si attivò le prove ci divertiamo. nacque mia nipote Rossio mi sentii nuovamente piena di felicità. Chico Barque? ben presto. Parlammo di quanto ci sarebbe piaciuto lavorare insieme Quest anno è molto speciale per me, celebro sessanta anni di car- C’è un’atmosfera al contempo di intimità e sofferenza in questo Ho sempre ammirato Chico Buarque, per me è il poeta del Brasile. Ci e così... Viaggiai in Brasile insieme a Roberto Fonseca, un pianista riera. A proposito, sono ancora una bambina o mi sento come lo disco. Come nasce il repertorio? siamo conosciuti molti anni fa a Cuba e molti anni dopo in un concer- giovane e geniale e al mio percussionista Andres Coayo. è stato così fossi [ride ndr]. Mi sento molto fortunata e per il momento non posso Proviene da una vita intera. Compio sessanta anni di carriera artistica to a Rio de Janeiro venne a trovarmi nel camerino e gli dissi che per che siamo entrati nello studio di registrazione e la musica è fluita in chiedere altro. Circa il futuro? Soltanto la vita lo dirà. Federico Scoppio 14 - mondomix.com africa AFRICA mondomix.com - 15 Ecosistema Tuareg Andrea Bruno dalla regione di Timbouctou. I Tartit [“unione” in lingua Tamashek] è saldamente ancorata alla tradizione: canti e battiti di mani sottoli- INTERVISTA Parla François Bergeron, il ribelle del deserto neati da strumenti antichissimi come l’imzad dal suono straniante, il è ancora possibile nel 2008 fare e produrre cinema resistente? tinde e raramente una timida chitarra elettrica. Ascoltando François Bergeron, la risposta non può che essere un Di formazione decisamente più recente e caratterizzati da una com- sonoro sì. Il documentarista francese con Desert rebel - presentato al posizione etnica mista, gli Etran Finatawa si sono formati nel 2004 in Word music meeting di Torino - intende “Iniziare un ciclo dedicato alle occasione del celebre Festival Du Desert, riunendo musicisti Tuareg espressioni culturali e musicali in particolare, di minoranze etniche, e Wodaabe. I Wodaabe sono un altro popolo nomade delle distese politiche o religiose” nei cinque continenti. Un progetto ambizioso, del Sahel dalla bellezza straordinaria e dai costumi tribali raffinati, i dalla portata ampissima, che Bergeron ha scelto di dischiudere par- cui canti tradizionali, acute polifonie dal potere incantatorio, si fon- lando dell’epopea dei Tuareg, del popolo nomade per eccellenza. dono con il groove “sporco” delle chitarre elettriche Tuareg. Evo- Nel 2005 Bergeron, già autore di un interessante documentario su cano la vita nomade e assolvono al ruolo tradizionale di medium Jimmy Cliff e di alcuni clip di Manu Chao, si imbarcò in questo proget- terapeutico e taumaturgico. to, recandosi in Niger insieme a tre musicisti francesi: Daniel Jamet, Eccoli, i grandi volti [assieme ai Desert Rebel di cui si parla accanto] ex Mano Negra, Guizmo, cantante dei reggaeggianti Tryo e Amazi- della musica Tuareg, l’espressione più profonda del popolo degli gh Kateb degli Gnawa Diffusion. L’incontro decisivo è con Abdallah “uomini blu”, che ha trovato nella musica il veicolo per far conoscere Oumbadougou, artista emblematico della musica e della ribellione la proprio storia, i drammi e l’incrollabile fierezza. Oltre il successo e Tuareg nel nord ovest del paese, che negli anni Novanta ha guidato la fama si può promuovere una cultura. la rivolta contro l’autorità statale nigeriana, “imbracciando il kalash- riuniscono cinque donne e quattro uomini, rappresentano il carattere matrilineare della civiltà Tuareg, nella quale le donne svolgono un ruolo centrale a dispetto della fede islamica. La miscela musicale ammaliante, una miscela di canti e melodie ancestrali, ritmi immutabili eppur cangianti, sottolineati dalle linee sporche delle chitarre nikov”, per poi sostituirlo con la chitarra elettrica. Sono il viaggiatore nel deserto solitario... elettrificate. Questo incontro permise ai musicisti francesi di suonare al fianco dei Posso sopportare il vento Così si sono sprecate etichette incongruenti, se non errate in toto, loro “colleghi” Tuareg ma non solo, vista la straordinaria partecipazio- Posso sopportare la sete... come “Desert blues” o “Tuareg rock”. ne della camerunense Sally Nyolo. “Fin da subito si è stabilito un fee- La mia mente è sveglia e pronta Questa è una musica tutt’altro che facile; come la vita dei compo- ling immediato - dice Bergeron – ed ho così raccolto, dalla viva voce Ho scalato e disceso nenti del gruppo, e di tutto il popolo Tuareg, o Tamashek, come si degli artisti la storia del loro popolo, i racconti dell’esilio nei campi le montagne in cui sono cresciuto auto-definisce. Popolo fiero, che non si è mai piegato nel disperato profughi libici ed algerini, la ribellione e il ritorno alla normalità dopo il So in quali caverne posso trovare l’acqua... sforzo di mantenere la propria autonomia. 1995, una normalità fatta ancora però di ristrettezze, siccità, controllo Tutte queste preoccupazioni sono le mie fedeli compagne...e danno Esperienza comune ai membri dei Tinariwen e di altri gruppi è quella, politico”. Tuttavia, grazie agli sforzi di Abdallah, nella regione deserti- vita alle mie storie terribile, dei campi profughi libici, nei quali negli anni Ottanta migliaia ca del Niger sono state fondate due scuole musicali, “Per preservare Voi, che siete organizzati e vivete vicini l’uno all’altro, di nomadi furono rinchiusi, in fuga dalla sempre più opprimente re- e perpetrare la cultura musicale Tuareg”, permettendo in particolare voi, che camminate mano nella mano, pressione in Mali e Niger. Attirati in Libia da una campagna orche- ai giovani di imparare direttamente da musicisti esperti i segreti della state vivendo una vita priva di significato strata dall’ineffabile colonnello Gheddafi, si spostarono con l’illusio- musica del deserto. In verità, voi siete completamente soli ne della terra promessa, ma scoprirono una realtà fatta di prigionia Da tale esperienza è nato un cd, “Ishumars” [termine dispregiativo Tinariwen - “Amassakoul ‘n’Téneré” e costrizione. usato in Algeria e Libia per designare i Tuareg come disoccupati e Altra esperienza drammatica è quella della ribellione dei primi anni Versi come scudisciate. Liriche che spingono la mente verso pae- Novanta dopo la fuga dai campi in Libia, che ha contribuito a creare saggi inconsueti, remoti. la leggenda del Tuareg con chitarra elettrica e kalashnikov a tracolla. Atti d’accusa in forma di canzone, rivolti a un mondo sempre più Un’immagine romantica, ma quanto mai reale. incapace di sentire e vivere, terrorizzato dalla solitudine. Reale quanto le ferite di Moussa Ag Kenya, fondatore dei Toumast, I versi di Ibrahim Ag Alhabib, voce e chitarra dei Tinariwen, evocano il quale dopo uno scontro a fuoco nel natio Niger fu evacuato in la libertà assoluta degli spazi infiniti del Sahara e degli uomini che Francia, dove risiede e lavora ancora oggi, fondendo le ipnotiche li percorrono, in contrasto con la vita organizzata e ordinata delle melodie del deserto con strumenti e stili occidentali. Il nucleo della nostre affollate metropoli. sua musica tuttavia è saldamente ancorato alle radici, con la voce Per masochismo o irrefrenabile attrazione dell’esotico, proprio di Aminatou Goumar ad arabescare sulle lancinanti schegge della il mercato occidentale negli ultimi anni ha scoperto e apprezzato sua sei corde. I testi raccontano la ribellione, mescolano il ricordo formazioni provenienti dalle regioni desertiche del Mali, del Niger, dei combattenti morti a imprese eroiche e rivendicano il diritto alla del Chad, della Mauritania, subendo il fascino del popolo libero dei libertà. Tuareg, della loro vita nomade, della loro musica aspra, ipnotica e Un altro gruppo in esilio, residenza in Belgio, è l’ensemble dei Tartit, DISCOGRAFIA CONSIGLIATA TINARIWEN Amassakoul [World Village, 2004] Aman Iman [World Village, 2007] TOUMAST Ishumar [Real World, 2007] TARTIT Ichichila [Network, 2000] Abacabok [Crammed Disc, 2006] ETRAN FINATAWA Introducing [World Music Network, 2006] Desert Crossroads [Riverboat, 2006] Justin adams Soul Science [World village, 2008] AAVV Musiques Métisses, Le Sahel Le rhytmes du désert [Marabi, 2008] The Rough Guide to African Blues sfaccendati] ed un dvd, Desert Rebel con il cortometraggio di Bergeron, che risulta un documento impagabile per entrare più direttamente a contatto con una realtà che altrimenti rimarrebbe nascosta dietro la musica. Un progetto importante anche per le modalità economiche di produzione e distribuzione, “Ricalcate su quelle del commercio equo, in modo che il 6% di tutti i profitti derivanti dal cd, dal dvd, dai diritti, vengano devoluti alle scuole musicali di Arlit e Agadez fondate da Abdallah”. [World Music Network, 2007] The Rough Guide to the Music of Sahara [World Music Network, 2007] Nel 2007 è stato pubblicato il CD/DVD “Ishumar, Les Rockers Oubliés du Desert”. Il giro dei mondi con 6° continente mondomix.com - 17 ROUGH GUIDE MALI DOVE ANDARE In Mali soffia il vero spirito dell’Africa occidentale. Il fiume Niger è meraviglioso (indimenticabile all’alba), mentre le città antiche, in particolare Djenné e Timbuctu, mettono in mostra il loro storico passato. Le escursioni a piedi attraverso la regione Dogon, dove sopravvive molta della cultura tradizionale, non islamizzata, sono meta di quasi tutti i viaggiatori. POPOLAZIONI I Bamana, che superano i tre milioni, sono il gruppo etnico più numeroso del Mali. A ovest, dai monti Manding al fiume Senegal, si trovano i Malinké, con lingua e tradizioni simili. I Senoufo vivono al confine con la Costa d’Avorio, nella regione di Sikasso. La loro struttura sociale è fortemente influenzata dal poro, un rito di iniziazione che dura ventuno anni. I Dogon, che parlano il voltaico, vivono intorno alla falesia di Bandiagara. I Songhai si concentrano nella regione di Gao. I Fula, dopo i Bamana uno dei gruppi etnici più numerosi del Mali, sono sparsi per l’intero LONDON HEARTBEAT Nitin Sawhney fotografa Londra Antonio Blasi foto di Gianluca Diana/mojostation.net Niger, Mauritania, Burkina Faso Dalla celebrata guida per viaggiatori un estratto unico per i lettori di Mondomix e lo speciale musica dell’omonima collana roughguides.it worldmusic.net paese. I Tuareg, di origine berbera, furono spinti a sud nell’odierno Mali dall’arrivo degli arabi in Africa settentrionale. In Mali vive anche una cospicua comunità di Mori, residenti nel nord tra Timbuctu e Nioro. QUANDO ANDARE Nel sud-ovest le pioggie durano da giugno a settembre. Nel nord-est possono arrivare in ogni momento di questo periodo, e possono andare avanti. La stagione asciutta regna incontrastata per il resto dell’anno. AAVV Ci ha abituati ad album in cui molti sono gli ospiti e tutti di provenienza The rough guide assai differente; ci ha regalato concept dietro i quali si cela un signifi- to the music of Mali cato sempre più profondo, legato, a doppia mandata, a temi sociali, Regna sovrano lo spirito del di denuncia, di arrabbiatura. Sempre con eleganza, però. Sempre grande sindaco Ali Farka cercando di dire: guardate tutti, con la musica si può fare qualcosa di Touré in questa importante diverso. Si può convivere? Anche altro. Ci si può mescolare? Forse guida musicale, che mai come sì. Non tradisce le aspettative neanche questo nuovo disco, “London nel Mali ha un significato undersound” [Cooking Vinyl/Edel], un estratto composto ma multifor- profondo, visto che la musica me della sua poliedrica attività di esecutore, musicista, artista. Anzi- appartiene alla vita della tutto il concept: “Londra, 7 luglio 2005. Da quel giorno la città è cam- gente, è radicata e celebrata biata molto, c’è un diffuso da storie ancestrali ma ancora senso di paura e rabbia. attuali. C’è in duo, bellissimo Si vive nel terrore, sotto con Toumani Diabaté, oppure diversi punti di vista, lo si ospite nel brano del figlio nota dagli atteggiamenti Vieux. E poi si può ascoltare delle forze dell’ordine, ma Ali Farka, celebre pezzo a anche dalle scaramucce parco ospiti non finisce qui: in Distant dreams c’è lui dedicato da quello che di tutti i giorni per le stra- una giovane e interessante cantante inglese, tale viene considerato il suo vero de. Di conseguenza sento Roxanne Tatei, incastonata in un arrangiamento successore – ci sentiamo di che sta cambiando anche trasversale, un po’ mariachi e un po’ jazz, per me- dire per stile e approccio, la sfera culturale della me- rito della tromba cubana di Carlitos. E poi c’è lui: ancora no per carisma – Afel tropoli. Mi affascina e mi “Paul McCartney mi aveva chiamato ad aiutarlo Bocoum. Ma c’è anche tanto stordisce, mi preoccupa per realizzare ‘Fireman project’ da lì ci siamo tro- altro. Il maestro dello ngoni anche molto. Infatti il disco vati. Cosa mi ha colpito di lui? La capacità di esse- Bassekou Kouyate, la coppia si apre con Days of fire in re un numero uno, magari di apparire sempre sui più bella del mondo Amadou cui ci sono le rime hip hop media, a volte anche per storie piuttosto rognose, & Mariam. E non potevano del mio amico vocalist ma di essere un vero professionista, lavorare solo certo mancare le due grandi Natty il quale non solo era per passione e con grande impegno”. voci femminili: vicino ad uno dei bus che saltò in aria quel giorno, ma casualmente si Ma le novità non finiscono qui, quando Nitin Sawhney pensa un Omou Sangaré nella trovava anche nei pressi del luogo dove fu ucciso, un paio di settima- progetto lo pensa in maniera globale. Testimonianza ne è l’artwork splendida Baba e Rokia ne più tardi, Charles de Menezes, uomo di Minas Gerais che venne dell’album, per intero nato dalla china di Anthony Gormley, sculto- freddato dalla polizia all’imbocco della metropolitana solo ed esclusi- re inglese contemporaneo di fama mondiale che negli ultimi tempi Traoré alle prese con Novità Rough Guide vamente per il terrore sempre più diffuso di attentati”. si è dedicato molto anche alle installazioni. Ha illustrato ogni traccia. album “Wanita”. E il deserto Parole di un anglo-indiano di seconda generazione a Londra, le cui “Oltre agli studi in archeologia, Gormley si è dedicato all’antropolo- elettrificato, c’è anche quello, difficoltà di inserimento immaginiamo non debbano essere state po- gia, approfondendo anche la scultura di matrice etnica. E credo che Kanan neni dal vecchio Un restyling completo di guide. Tra le novità più molte confezioni di vecchie attese, la traduzione del New York, grazie ai Tinariwen di Arawan. che. Ma tuttavia potrebbero essere frasi di chiunque. Ad eccezione questi studi riaffiorino in ogni sua opera, non tanto come esempi da guide, diverse nuove volume sul Marocco. Dal Parigi e Londra. L’unica sorpresa è che che poi per raccontarle lui ha utilizzato un prisma di nomi e tecniche: seguire quanto come mezzi da adoperare per raggiungere propri fini. edizioni e qualche gustosa deserto alle città imperiali, Tra le altre novità: Vietnam, Salif Keita è praticamente ballate overtones con Tina Grace a soffiarle; un elettro-flamenco style Un’arte al contempo domestica ma inconsueta, singolare e corale, novità. Sono queste le dalle coste del Mediterraneo Bahamas, Hong Kong e assente se non la complici gli spagnoli Ojos de Brujo e tanto altro. Le parti più riuscite? che gioca sempre sul raffronto, sull’apertura”. indicazioni più importanti all’alto Atlante dei berberi. Macao, Malaysia Singapore e partecipazione al brano dei Daybreak con il cantante pakistano Faheem Mazhar, interprete della che arrivano per gli amanti Ma inoltre è prevista a breve Brunei, Pechino e Shanghai, mitici Les ambassadeurs tradizione colta pakistana come pochi ce ne sono e Charu keshi rain, italiani dello stile Rough l’uscita delle Rough Mini: Svizzera. internationales. un brano basato su un arrangiamento di un raga indiano spesso utilizzato da Ravi Shankar e qui interpretato dalla figlia Anoushka. Ma il DA ASCOLTARE “London undersound” [Cooking Vinyl/Edel] sito nitinsawhney.com 18 - mondomix.com EUROPA AFRICA mondomix.com - 19 Natacha Atlas La voce del Cairo IL LIBRO Guido Gaito tuto creare un arrangiamento di grande fascino. Ci sono poi umori che mi riportano alla mente la musica medioevale e questo, non lo nego, ha sempre avuto un grande appeal su di me. Rende omaggio ad un’altra grande donna ed artista del secolo passa- Torna in libreria Moni Ova- to, Frida Khalo, di cui musica il testo La vida callada. dia, l’artista più rappresen- Frida Khalo era un’artista immensa, una donna di rara forza. C’è da parte tativo della cultura yiddish mia un’ammirazione smodata nei suoi confronti. È anche l’idolo di Clara in Italia. Questa volta lo fa Sanabras che duetta splendidamente con me nella canzone. con un libro+DVD sulla sua Accennava al suo incontro con Harvey Brough, che oltre ad aver pro- ultima fatica, La bella uto- Plinio Bonato pia dove racconta, con la dotto l’album ha curato tutti gli arrangiamenti del disco. Come ha scelto di affidare questo lavoro proprio a lui? consueta graffiante ironia, Come nasce “Ana Hina”? Ho incontrato Harvey attraverso il compositore Jocelyn Pook alcuni anni fa; la parabola del comunismo Circa due anni fa chiesi ad un amico, Harvey Brough – che oggi è diventato durante i nostri incontri ho scoperto con grande piacere che molti dei suoi sovietico. Da Karl Marx a il mio produttore – di aiutarmi ad organizzare qualcosa per un concerto be- lavori erano incentrati sulla polifonia medioevale, classica e per coro. Era Groucho Marx… nefico a favore di una scuola di Steiner. Pensavo ad un progetto fatto di tutte l’uomo giusto! La persona che meglio di tutte avrebbe capito cosa volevo quelle canzoni che ho amato… dall’Egitto al Libano. Dopo un po’ di ricerche ottenere da quest’album. e selezioni abbiamo raccolto sufficiente materiale per creare questo album. É nata in Egitto, cresciuta in Belgio, ha vissuto negli States passando Molto del lavoro è imperniato sulla ricerca del repertorio, per l’appun- per l’Inghilterra. Una fortuna unica. to. Come ha scelto i pezzi del disco? Sì, unica. Attraverso le mie radici anglo-egiziane ho avuto la fortuna di es- Erano canzoni che in qualche modo mi avevano segnato artisticamente, sere esposta ad infiniti generi musicali diversi. Resta la fonte d’ispirazione abbiamo voluto onorare un repertorio a cui devo molto. principale per il mio lavoro. Per questo suo ultimo lavoro c’è un pubblico in particolare a cui si è rivolto? Mi rivolgo a tutti coloro che, di questi tempi, ascoltano Ovadia tra Karl e Groucho il cicaleccio salottiero delle Nel disco l’unico pezzo in Inglese è Black is the colour di Nina Simone. varie Porta a porta che si occupano di revisionismo storico, facendo pagno di ideali, quindi, io di anni me ne sento tremilacinquecento! Com’è caduto il dito su questo brano? politica da salotto in modo superficiale e strumentale e di quella storia Nella mia vita ho avuto la fortuna di incontrare grandi militanti, ricchi di È una canzone che amo moltissimo per l’approccio minimalista con cui la non sanno niente, nel bene e nel male. storia e di cultura, soprattutto ebrei transfughi della diaspora, carichi Simone ha concepito e sviluppato il pezzo. Ho pensato che avremmo po- Accanirsi contro un sistema morto e putrefatto come l’Unione Sovie- di mille storie. Ho incontrato ebrei ortodossi pazzeschi, personaggi fra tica serve solo ad attaccare tutte le conquiste operaie, perché simbo- i più eccentrici, grandi maestri come Roberto Leydi ma anche intel- licamente queste hanno rappresentato il riscatto degli umili. Siccome lettuali come Sigmund Bauman. Sono gli intellettuali come lui che mi la grande utopia del comunismo ha tradito e fallito, oggi l’imperativo hanno insegnato a pensare e, al giorno d’oggi, il pensare è diventata è: ritornate ad essere schiavi, zitti e a cuccia, fate una vita da bestie e l’unica arma di resistenza. guardate la televisione. Questo è quello che il nuovo sistema del ben- Il titolo racconta solo di un passato o vuole essere anche una godi vi dà: potete rincoglionirvi di televisione. provocazione del presente? Lei è un artista noto per il suo impegno politico e l’onestà in- Il titolo l’ho preso da un altro libro intitolato Com’era bella questa uto- tellettuale. Vista la sua recente partecipazione al No Cav Day, pia, di Jacques Rossi, che è un libro sui gulag. La mia scelta ha una non crede che il contenuto di questo lavoro possa essere mal nota fortemente ironica. interpretato proprio da quelle persone che, quel giorno, l’hanno Il problema è che l’utopia, quando è stata totalizzante, è stata spesso, acclamata? se non quasi sempre, sanguinaria. Bisogna togliere all’utopia questo Le sembrerà strano ma le critiche più feroci mi sono sempre arrivate da aspetto totalizzante. C’è una risposta brillantissima che dà il professor sinistra, quindi, ci sono abituato. Già con l’uscita del mio precedente Claudio Magris. Lui dice che bisogna imparare a coniugare l’utopia col libro, Lavoratori di tutto il mondo, ridete, molti giornalisti di sinistra mi disincanto, continuamente! Glielo dico io con una sintesi di cui vado hanno duramente criticato. Ma le dico anche che, durante l’ultimo con- particolarmente orgoglioso: bisogna imparare a coniugare Karl Marx e gresso di Rifondazione, sono stato accolto molto calorosamente dagli Groucho Marx. Karl Marx in certe cose sapeva essere grouchiano ma operai e dalle persone comuni lì presenti. spesso i marxisti l’hanno tenuto celato. Durante i suoi spettacoli lei inanella, uno dopo l’altro, racconti e aneddoti di vita vissuta sia ironici che drammatici. Le confesso che, ascoltandola, si ha come l’impressione che abbia vissuto in prima persona tre secoli di storia. Da dove attinge tutto questo sapere? Questo è per me un immenso complimento ma le dirò di più, quando parlo di Mosè è come se parlassi di un amico, di un parente, di un com- DA LEGGERE “La bella utopia” ALCUNE DATE 13/10 Fnac, Genova dal 23/12/08 al 01/01/09 Teatro Strehler, “Oylem Goylem”, Milano DA ASCOLTARE “Ana hina” [World Village/Egea] sito natachaatlas.net 20 La bustina di Cachaça di 21 alberto riva da rio de janeiro Biscoito fino Il successo di un’etichetta indipendente aperti un po’, per esempio con sizione. Non è solo il formato del Rita Lee. Ma quello che è suc- disco. C’è qualcosa nel tempo cesso è che da noi sono venuti interno di ognuno di noi, che è non solo alcuni artisti giovani sen- cambiato in relazione all’arte: la za casa discografica ma anche i lettura, la musica. E la musica consacrati come Bethania che brasiliana, che io paragono alla non volevano più sottomettersi al Mata Atlantica per ricchezza e condizionamento delle major. varietà, ha più di altre bisogno di Come avete fatto a sedurre tempo per essere apprezzata. La voce di Fernanda Montene- ormai classici come Joyce, Zé Maria Bethania? In pochi anni un grande suc- gro, la più grande attrice brasi- Renato, Toquinho, la stessa Oli- Ci conosciamo da quando aveva- cesso. Come se lo spiega? liana – il cui volto si piantò nella via e suo marito Francis Hime, mo diciannove, vent’anni. Quan- Ho letto un’intervista a un grande memoria del pubblico di tutto il Tom Zé, Arnaldo Antunes, Luiz do lei venne qui e siamo rimaste chef il quale si domandava: cosa mondo grazie a Central do Brasil Melodia; e poi le rivelazioni di sole le ho chiesto: ma ti rendi c’è che non va nella cucina casa- di Walter Salles – fa affiorare dal questi ultimi anni, le voci di Mar- conto che stai venendo in una eti- linga? Ecco: credo che in noi si nulla la storia di Guma e Livia, eroi cos Sacramento, Monica Salma- chetta piccolina? Sì, ha risposto incontri tragici di Mar Morto, il capolavoro so, Mart’Nalia, quindi la musica lei: ma qui sono trattata con ri- tradi- di Jorge Amado. Quando la voce strumentale come lo choro mi- spetto. Questa è una casa di mu- zione. fa una pausa entra il pianoforte di schiato al jazz dei Tira Poeira, il sicisti. A Chico Buarque non l’ho Qual- Francis Hime, distilla dolcemente virtuosismo di Yamandù Costa, mai chiesto: ma credo che sia lo le note di Dorival Caymmi, è doce Hamilton de Hollanda o del Quar- stesso motivo. morrer no mar... Il cuore batte, è tetto Maogani; oppure di veterani Sono un cortocircuito: un pezzo di cul- come João Donato e Paulo Mou- best-seller? tura brasiliana concentrato nello ra, e di “grandi vecchi” come Billy Di solito non par- scorrere di un cd. Il disco, pub- Blanco o, recentemente, il bellis- liamo di numeri. Ma affonda le radici blicato dall’etichetta indipendente simo disco di Sergio Ricardo. E il tutti sanno che Maria e che rimane nel Biscoito Fino, sebbene sia la let- recupero, grazie all’accordo con Bethania ha raggiun- tempo. tura di pagine del grande roman- la famiglia Jobim, di alcuni pre- to le 180mila copie, e L’usa e getta è ziere, condensa la filosofia che ziosi inediti del genio della Bossa Braga mi chiese se potevo curare Il nome era stato trovato! “Carioca” di Chico cir- molto pratico a dal 2000, anno di nascita, guida il Nova: tra le ultime gemme il Dvd la programmazione culturale del Significa che c’era ancora spa- ca 150mila. lavoro delle sue fondatrici, la can- “Casa do Tom”, un emozionante museo Paço Imperial. Così chia- zio libero dove inserirsi, in un Artisti, tante e compositrice Olivia Hime viaggio nel Jobim privato filmato mai a suonare Guinga, mio marito mercato così pieno di produ- tuati a vendere anche al- nostra filosofia. Abbiamo ripub- e l’imprenditrice Kati Almeida negli ultimi anni di vita dalla mo- Francis, Joyce, Lenine e altri: ebbe zione e centri musicali come il l’estero. Voi siete molto forti in blicato un disco di Baden Powell Braga. “Una casa che ospitasse glie Ana. E infine l’ingresso di al- molto successo. Da lì in avanti Brasile? Brasile, ma fuori come vi com- che era uscito solo in Francia. musica rimasta senza un rifugio” cuni pesi massimi “fuggiti” dalle abbiamo registrato alcune cose, Il Brasile è molto grande. La Mpb portate? Abbiamo riproposto un disco che spiega Olivia nella sede dell’eti- major, come Maria Bethania, Chi- come un disco di Sergio San- [Musica popular brasileira] non è Abbiamo un distributore europeo avevo prodotto vent’anni fa su chetta, sulla frontiera tra i quartieri co Buarque e Rita Lee. tos, che io considero un talento una musica per il Brasile intero. che gestisce quel mercato attra- Fernando Pessoa... Uscirà il dvd di Botafogo e Humaità, sotto le Proprio un disco di Bethania di immenso: abbiamo lanciato “Os Come il jazz. Sono musiche per verso distributori locali. Le cose del primo film “Os doces barba- braccia del Cristo Rendetore. Dif- qualche anno fa, “Brasileirinho”, meus caros pianistas” di Francis un certo tipo di pubblico, che esi- non sono facili, dovrebbero anda- ros”. ficile immaginare qualcosa di più oltre a segnare una specie di Hime. Un giorno il poeta Geraldo ste. Però la visione del mercato re meglio là fuori e stiamo cercan- E cosa è cambiato in questi carioca. Un’etichetta nata quasi seconda giovinezza per la gran- Carneiro mi chiese che etichetta ha deformato il gusto di chi regi- do di migliorarle. anni? per gioco, e che oggi compete de interprete baiana, ha imposto mi immaginavo e ho risposto: le strava a causa del dogma dei mi- Oggi il mercato dei dischi deve All’inizio dicevo: il catalogo ris- con le major e però, come con- l’estetica dell’etichetta rivelando cose che il grande mercato non lioni di copie. Noi non dobbiamo competere con internet. Vi pecchia il mio gusto. Oggi non più fessa la Hime, “non deve cresce- come gusto raffinatissimo si ac- è più interessato a registrare, che vendere milioni di copie. I nostri preoccupa? soltanto. La Biscoito è cresciuta re più di tanto, per non perdere la compagni alle radici profonde a me piacciono e che ascolto da artisti vendono molti dischi duran- Cerchiamo di capire come funzio- molto, il gusto ha lasciato il po- sua identità”. Quell’identità multi- della cultura popolare brasiliana. tutta la vita. E lui disse: Olivia devi te gli show, ed è molto significati- na. Abbiamo dato vita a un dipar- sto a criteri musicali. Alcune cose pla per cui, scorrendo il catalogo Ma iniziamo dal principio, Oli- trovare il nome, perché quello vo. Io subisco una forte pressione timento apposito nell’etichetta, che pubblichiamo non sono esat- messo insieme in questi anni, si via. Come è nata la Biscoito che stai definendo è un biscoito dai giovani della casa discogra- per la vendita su internet. C’è una tamente quello che io ascolterei, ha di fronte un pezzo importante Fino? fino [usando un’espressione che fica, dal settore commerciale, crisi mondiale del disco. Stiamo però capisco che il pubblico deve della produzione brasiliana. Nomi Alla fine degli anni Novanta Kati significa una cosa rara, raffinata]. per aprirci al mercato: e ci siamo vivendo un passaggio, una tran- conoscerle. i una certa vostri questi, cosa che volte, va benissimo: ma non è la abi- 22 - mondomix.com 6° CONTINENTE in un disco folk americano… Beh, io e Mauro ci conosciamo da tempo, vado spesso in Brasile e ho una grande ammirazione per tutto quello che esce, musicalmente parlando, da quel paese. Quando andiamo a San Paolo assieme Mauro mi porta in tutti i negozi a scoprire cose nuove come Cartola. L’uomo dietro il successo di Norah Jones incide un album solista e rivela la sua passione segreta: la musica brasiliana Da dove nasce la sua passione per la musica brasiliana? Dai viaggi che ho fatto lì e dai dischi che ascolto, ancora adesso i miei preferiti sono quelli di Marisa Monte, come “Infinito particolar” o “Uni- Occitania: sogno, utopia, modello estetico-cuturale? Parola a Berardo, Jimi Hendrix della ghironda e leader dei Lou Dalfin foto di Ciro De Rosa New York, Brasile EUROPA mondomix.com - 23 verso au meu redor”, dischi meravigliosi, ma amo molto anche Caetano Veloso, Gilberto Gil, Gal Costa anche se il mio disco preferito di sempre Ciro De Rosa è di Jorge Ben ed è “Homo sapiens”. Nel suo disco è il folk il genere che sceglie per vestire le sue can- Piglio da pirata occitano, Sergio Berardo brandisce la sua ghironda come zoni. Che rapporto ha con la tradizione americana che va dagli una chitarra hendrixiana: viola la chiamano nelle sue valli, strumento dalla Appalachi fino a Bob Dylan? storia millenaria, imbracciata da aristocratici e mendicanti, pastori e monaci. Buona ovviamente, anche se quando uno si mette alla chitarra a com- “è uno strumento totemico per le nostre valli – racconta il cinquantenne porre non sempre ci pensa, però lavorare con maestri come Willie Nel- leader dei Lou Dalfìn, band di punta della nuova musica delle valli occitane son o Emmylou Harris ti fa sentire parte di quella tradizione. Ma ci sono d’Italia – è il simbolo della rinascita della musica delle nostre vallate. Quando molti grandi musicisti folk che amo oggi, da M. Ward a Bright Eyes. mi sono avvicinato alla musica tradizionale, ho cominciato a parlare con la Due anni fa ha scritto la colonna sonora per L’Amore giovane di gente, con gli anziani, mi accorgevo che ce n’era il ricordo; in val Maira renta e versi neo-trobadorici in lingua d’Oc di ieri e di oggi [s]corretti con Punto di contatto tra Willie Nelson e la musica brasiliana, tra il folk Ethan Hawke. Com’è andata? ne parlavano con un accompagnamento di fantasie, poesia, evocazione. robuste dosi di rock, funky, e speziature ska e rap. E senza rinunciare all’iro- rurale americano e le sonorità carioca, il cantautore Usa Jesse Harris Io e Ethan ci conosciamo da tempo, siamo grandi amici e quando lui Gli ultimi suonatori erano scomparsi negli anni Trenta; io mi sono procurato nia. In La Maire cantano: “Al funerale del trad ci andremo tutti e porteremo i in Italia non è molto conosciuto eppure in molti hanno canticchiato una decise di trarre un film dal suo libro mi chiamò per scrivere canoni ori- una ghironda e mi sono trovato davanti al problema di come suonarla. C’è nostri figli… Vuol essere una bonaria presa in giro di un mondo trad. Penso sua canzone senza saperlo: Don’t know why di Norah Jones, per cui ginali da far cantare agli attori. Alla fine ci ha messo pure me a recitare. stata l’attuazione evidente di quello che si chiama invenzione della tradizione. che prendere la musica di territori che l’hanno elaborata, vissuta, limata, tra- ha anche vinto un Grammy nel 2003. “Sono sempre in contatto con Una bella esperienza, anche se scrivere colonne sonore è davvero un Sono partito da un ricordo radicato e ho creato uno stile. Lo strumento ha sportata, importata ed esportata, per farne musica autoreferenziale, come Norah, siamo grandi amici, adesso però non girando in tour con lei ci altro lavoro! ripreso forza, era ancora seminato nell’immaginario collettivo. L’immagine quella dei circoli trad o degli stage di musica tradizionale che non hanno vediamo meno spesso”. Nato a New York nel 1971, Harris dopo innu- della ghironda era viva, anche per la conformazione dello strumento stesso, rapporto vero con i territori sia qualcosa da stigmatizzare o almeno da pren- merevoli collaborazioni pubblica anche in Italia il suo album “Feel”. lo strumento del viaggio, del sogno delle nostre valli. Come la viola della dere in giro… Lou Dalfin, in questa nuova versione, sono nati come vaccino, canzone La Bergera, in cui il pastore esce col suo strumento e suona per cura contro questo genere di malattia culturale. La musica tradizionale deve difendere la virtù della sua donna minacciata da un francese. Vuol dire: ‘Io essere un mezzo per socializzare, non credo alle chiusure culturali”. Ecco ho una ricchezza che non è materiale ma è fatta di musica, di suoni…’. “Remescla”, disco che si confronta con la club culture, rivisitando in chiave È una parabola che può essere riportata ai nostri giorni, a chi attenta alla dancefloor gli ultimi due album della band, coinvolgendo produttori e Dj, tra Andrea Morandi Un disco in cui spicca la presenza di Mauro Refosco, leader dei Forro in the dark. Strana apparizione per un musicista brasiliano DA ASCOLTARE “Feel” [Ponderosa music/Ird] sito jesseharrismusic.com cui Feel Good productions, Badmarsh, Barxino, Dum Dum project, Xcoast, UNNADDARÈ AQUA VIRGO Remixando il Mediterraneo. Il nuovo album degli Unnaddarè, dal 7 ottobre 2008 è nei migliori negozi di musica e su iTunes Store. “Quando mi sono avvicinato alla musica tradizionale, ho cominciato a parlare con la gente, con gli anziani, mi accorgevo che ce n’era il ricordo” Feel good productions. La musica tradizionale è fatta di incontri, di scambi, qualcosa che ti arriva da lontano nel tempo con qualcosa che ti arriva da vicino; ‘Remescla’ è la volontà di provare ad incontrarsi. Come facevano i di ghironda, abbia finito la sua carriera suonando con un gruppo di zingari come modelli”. Occitania: sogno, utopia, modello estetico-cuturale? “Tutto conosciuti. Magari è una delle tante leggende che lo circondano ma simbo- questo, ma è soprattutto linfa vitale che si attacca ad uno spazio. È il rap- leggia l’idea di incontro”. porto con la tua terra, una ricchezza per tutti. Qualche anno fa sono stato a Barcellona a suonare. Salgo sul palco e parlo in occitano e la gente capisce disposizione uno strumento bellissimo, retaggio di un passato glorioso, che può vivere nel presente”. I Lou Dalfin incarnano l’idea della tradizione come processo dinamico, lonta18-09-2008 18:52:05 do che assolutamente non conosco; il casting è stato appannaggio della nostra virtù, alla nostra ricchezza culturale, proponendo i Briatore o le veline passare per i canali di comunicazione del presente, mi accorgo di avere a annuncio mondomix.indd 1 dei Delfini con palpitante elettronica, drum’n’bass e dub dilatato. “È un mon- suonatori ambulanti tanto tempo fa. Si dice che Briga, il mitico suonatore in una delle principali metropoli d’Europa non nel paesino di pastori! Senza megasoundrecords.com [email protected] Ahilea. Trance music occitana, caleidoscopico assemblaggio del repertorio ni dall’arcadia filologica. Impeto poetico e danzereccio, con rigoudon, cou- DA ASCOLTARE “Remescla” [Musicalista/Serf] sito loudalfin.it alcune date 25/10 XIX Festa de Lou Dalfin, Borgo San Dalmazzo [Cn] 01/11 Fira Mediterranea, Barcellona [Spagna] 24 - mondomix.com EUROPA EUROPA mondomix.com - 25 En recuerdo Plinio Bonato “Un canto profondo, molto più profondo di tutti i pozzi di tutti i mari del mondo, ancora più profondo del cuore che oggi la crea” [Federico Garcia Lorca] Francesco Masala ieri, a “Rosa de Papel” oggi, il suo ultimo lavoro. Inciso lo scorso anno, pochi mesi prima della sua scomparsa, è testa- La grande sorella Tante storie in un’unica storia Marisa Sannia: la strada più semplice mento spirituale di artista, amato e curato fino alla fine, fino al fatidico non sempre coincide con quella che si vuole intraprendere. Quando aprile. I versi sono di Garcia Lorca questa volta, quello delle opere gli occhi di tutti sono su di te; quando Mogol, Endrigo, Sanremo, giovanili però, da Libros de poemas a Primeras canciones fino ad il piccolo schermo sono abitudine. A volte tutto questo può andare arrivare a Poeta en Nueva York. Il Garcia Lorca meno celebrato, an- stretto, a Marisa Sannia non bastava di sicuro, accade spesso che ch’egli musicista prima che poeta e attento conoscitore della musica arte e luci della ribalta fatichino a coincidere. Istrionica e riservata tradizionale come la cantante di Iglesias. Territorio privilegiato su cui dopo i successi degli anni Sessanta, quelli de La Compagnia o della tessere la propria trama, i versi dello spagnolo. Poesie intere, talvolta Casa bianca, proiettata in una dimensione meno fastosa, più pro- versi uniti tra loro, tramite ideale per raccontare una storia. Attraverso fonda e sincera sul finire dello scorso secolo. Brillante e toccante a la sua voce, dolce e profonda, amaliante e decisa, come era Marisa confronto con il proprio dialetto, il sardo. “Sa oghe de su entu e de Sannia. Tanto ieri quanto oggi. su mare” del novantratre, passando per “Melagranada” e “Nanas e se cose. Huw adora estetiche etniche da varie parti del mondo, fre- Janas”, di quest’ultimo sue la musica e le parole; perle uniche, mai quenta la musica barocca, utilizza l’elettronica, pratica l’avanguardia adeguatamente celebrate. è tornata, la aspettavamo e la ritroviamo ancora più fantastica di nel quartetto di Mark Feldman, non ha paura della melodia, perché Sempre in equilibrio tra verso e musica, sempre alla ricerca del rap- come la ricordavamo. è Maria Pia De Vito, artista a tutto tondo: com- sai, chi pratica l’improvvisazione radicale, quando sente la melodia porto più profondo tra suono e parola; le poesie di Antioco Casula e pone, canta, improvvisa. Tra sperimentalismo, avanguardia, elettroni- storce il naso. Ed io anche sono esattamente così. Ecco, con Huw si ca, jazz e world. Ne è dimostrazione il suo ultimo disco, “Diálektos”, è avverata la possibilità di mettere insieme cose lontane in maniera in duo con il pianista Huw Warren, più ospite in tre pezzi il clarinetto intuitiva. di Gabriele Mirabassi. Anche se di sorprese ne custodisce molte altre La dimensione del duo ti ha sempre affascinato, giusto? e noi torneremo ben presto a parlare di lei. Dopo il concerto ho pensato di aver trovato il duo della mia vita. Tra le fattezze più originali del disco c’è la scelta del partner. Nonostante avessi avuto già esperienze importanti in duo con Rita Primo disco insieme, eppure sembra il frutto di una lunga col- Marcotulli e John Taylor. In questo momento della mia vita sento pro- laborazione… prio un’affinità particolare. Il duo dà spazio e concede la possibilità Ho suonato in Inghilterra per tanti anni, e il suo nome lo avevo sentito di interplay. spesso, ma non lo conoscevo. Poi un giorno mi arriva il suo add sul Si accennava al repertorio: oltre le composizioni originali, sem- mio Myspace, così finisco sulla sua pagina e mi imbatto nei quattro pre farcite da improvvisazioni, c’è il Brasile e Napoli. Come siete pezzi che aveva su: mi hanno sconvolto. Ho pensato di avere un arrivati a definirlo? fratellino da qualche parte del mondo e non averlo mai saputo. Sem- In quel momento avevo ricontattato le mie radici napoletane e lui bravano pezzi di una persona che conoscessi, il suo modo di scrivere conosceva queste mie passioni, le aveva ascoltate nei miei dischi. e di pensare, l’utilizzo dell’improvvisazione totale, i ritmi dispari, l’uso Soprattutto stavo recuperando il napoletano come lingua poetica, dei loop. Ho scoperto che lui ama il Brasile, non tanto la sponda della e anche la musica brasiliana precedente la bossa nova, ad esempio bossa quanto le trovate di Hermeto Pascoal e anche di certa melo- l’estetica di Dorival Caymmi, ma ancora compositori vicino alla clas- dia. Poco tempo dopo mi è arrivato un invito dal festival di Appleby sica, da Edu Lobo a Guinga. E Huw mi ha seguito anche su questo. per suonare in Inghilterra, loro richiedevano un gruppo allargato ed io Stesso discorso per l’unico ospite del disco, Gabriele Mirabassi. Non ho proposto invece il duo. Ho tenuto due concerti ad Appleby, anche nascondo che un altro mio progetto importante, Napoli-Bahia, avrà il duo con Warren, che proprio lì ho incontrato per la prima volta. una nuova versione, sempre con Nelson Veras alla chitarra, ma vorrei Come definiresti il vostro rapporto? anche Gabriele e Huw. Antonio Blasi Un incontro simile, dal punto di vista artistico ed espressivo, a quando ci si innamora. Sai quando si è convinti di conoscere già tutto, anche gli aspetti più intimi dell’altro? Abbiamo ragionato sul suo repertorio e anche sul mio. Ma ogni pezzo, anche se lo avevamo già registrato con altre formazioni – tipo Migulim – ha assunto direzioni completamente diverse. La nostra improvvisazione si nutre delle ste- DA ASCOLTARE “Diálektos” con Huw Warren [Parco della musica Records/Egea] date 21/10 St Cyprian’s, Marylebone [Londra] DA ASCOLTARE “Rosa de papel” [Felmay] sito sannia.it 26 - mondomix.com EUROPA TARANTOLATI DI TRICARIco I nuovi tremori dell’antica taranta Alessio Biancucci tammuriata e della pizzica. Il gruppo lucano insiste su quell’elemento controverso che è la contaminazione: “A Tricarico c’è il quartiere Qualche epoca fa, a Tricarico, c’era chi uccideva i lupi e ne mostrava arabo, il Ravatan che dà il titolo al nostro singolo, ma ci sono anche lo scalpo ai contadini per riscuotere il compenso del rischio corso. segni normanni ed è chiaro come la contaminazione tra le diverse Anche i Tarantolati, che di Tricarico e della Lucania rappresentano etnie sia la storia stessa della nostra terra”. l’anima, dopo 33 anni di carriera dovevano scegliere il loro rischio. Proprio alla storia del loro territorio i Tarantolati prestano un’atten- Tra la reiterazione di se stessi e la plastificazione da ufficio turistico, zione particolare che valorizza la tradizione orale: “Registriamo le hanno imboccato la terza via di un tarantismo contemporaneo, deco- nostre conversazioni con gli anziani e, partendo da quei modi dire, rato con eleganza e consapevolezza. “Abballam” è il loro nuovo disco dagli stornelli, dagli adagi, elaboriamo i testi da cui poi nascono le [da ottobre in distribuzione da Cni] dove si manifesta compiutamente musiche”. La testimonianza di Ferri sottolinea che sulla sconfinata l’azzardo di suonare un’antica tradizione con i colori della modernità. aneddotica contadina i Tarantolati svolgono una vera ricerca lingui- Franco Ferri, componente storico della formazione, racconta l’evo- stica: nel booklet del cd, ad esempio, non ci si limita a tradurre i testi luzione: “Due anni fa eravamo andati in avanscoperta, inserendo dialettali, ma si precisano anche le specificità fonetiche per la corretta nel disco ‘U squatasce’ due pezzi innovativi da dare in pasto al no- pronuncia delle liriche. stro pubblico e abbiamo visto che le nuove soluzioni funzionavano”. “La taranta è la sofferenza, il lavoro, è la nostra cultura umile che Funzionavano a tal punto che Mario Monicelli le aveva scelte per la nasce dalla povertà: è la quotidianità dei nostri avi che ci hanno inse- colonna sonora de Le rose del deserto. Così in quest’ultimo disco i gnato la semplicità”. Semplicità che non sempre si riscontra in certi Tarantolati proseguono nel rinnovamento, coinvolgendo voci femminili movimenti della vicina Puglia: “Solo in Salento sono emersi centinaia e individuando nell’Accademia della musica di Potenza i musicisti che di gruppi che ripropongono i soliti nove brani della pizzica - precisa hanno arricchito le partiture con le loro esperienze rock, blues, indie. Ferri - ma non si può ridurre la ricca cultura pugliese alla ripetizione “Volevamo un disco più vicino ai giovani, con una vocazione interna- di quei nove brani”. zionale ed un occhio al commerciale [che di questi tempi non guasta I Tarantolati continuano invece a rivendicare il ruolo di custodi e pro- mai]”. Ferri non si nasconde dietro al dito dell’integralismo e scandi- motori della più genuina tradizione popolare legata a Tricarico: “Il no- sce la sua dichiarazione d’intenti: “Vogliamo essere gli ambasciatori stro paese ha un eccezionale pozzo di cultura da cui attingere e noi della taranta nel mondo e a tal proposito abbiamo un progetto con la cerchiamo di portare in questo pozzo una goccia del nostro lavoro”. Regione Basiliscata, ma vorremmo anche scrivere dei brani in lingua ispanica per esportare il valore della nostra tradizione”. L’idea può apparire contraddittoria, ma per ora nelle nove tracce di “Abballam” si nota un equilibrio invidiabile: tra arrangiamenti che piacerebbero a Tom Waits e percussioni che dal sud del Mediterraneo guardano l’Africa e i Caraibi, si stagliano le inconfondibili sonorità della DA ASCOLTARE “Abballam” [CNI] DATE 18/10 Paestum [SA] 28 - mondomix.com africa AFRICA mondomix.com - 29 Adit irit nim etue dunt lorem verat Victor Démé del Burkina Faso sbarca in Europa dopo trent’anni di carriera gli stranieri come fumo negli occhi. E non basta aver vinto un Bbc world music awards, aver messo in fila innumerevoli date mondiali ed essere uno dei gruppi più famosi della scena world attualmente Andrea Scaccia in circolazione. Il sospetto che qualcuno dei membri dei Konono n°1 Strane ombre si aggirano per l’Europa, c’è poco da fare. Il binomio [recentemente bloccati da ambasciata di Francia e Svezia alla vigilia migrante-clandestino continua ad essere un tema scottante. Non del tour europeo] preferisca una vita da clandestino nel vecchio con- suoni come una consolazione ma l’Italia non è l’unico paese che vede tinente, piuttosto che suonare in giro per il mondo o entrare in studio Zona a traffico limitato con Björk - cosa già fatta per altro -, mette in stato d’agitazione la traffi zona co li mita to Rivelazione mandinga civilissima Europa. Visti negati per un ritardo nelle pratiche burocratiche, questa la motivazione. L’antefatto. Passaporti da rifare, quelli vecchi traboccavano di timbri. Capita quando si è uno dei gruppi rivelazione del panorama internazionale. Il governo della Repubblica Democratica del Congo non rilascia in tempo i nuovi documenti, una soluzione in ogni caso si trova. Il ministero per la cultura rilascia passaporti diplomatici, detti e Nayaka Bel dalla Costa d’Avorio. Queste sono le voci che ho ap- Gianluca Diana anche passaporti neri, uno di quei pezzi di carta che garantiscono prezzato particolarmente e che per certi versi mi hanno influenzato”. una certa tranquillità di movimento. Ma non basta, qui lo spazio per La “Terra degli uomini integri”, divenne tale nel 1984. Fibrillava allora, Nel corso degli anni Ottanta e Novanta Démé prosegue la sua attività, il visto c’è, è la voglia di apporre il bollino da parte dell’ambasciata l’Alto Volta. O meglio il Burkina Faso. L’intera popolazione di allora era affinando il proprio linguaggio espressivo, fino a giungere al disco di di Francia e Svezia a mancare. Non c’è più tempo, dicono. Quin- coinvolta: cambiava la loro terra e mutava la loro storia con l’avvento esordio che propone in questo periodo durante un lungo tour euro- dici date annullate, un possibile collasso economico per la Divano dell’era rivoluzionaria di Thomas Sankara. Altrettanto in tensione, pro- peo: “La mia musica è un incrocio di diverse esperienze. Alcuni temi production, l’agenzia belga che avrebbe dovuto portare in Europa babilmente, lo era anche il giovane Victor Démé, allora diciottenne. suonano come un blues, altri hanno dei richiami di salsa, altri sono il gruppo. Parliamo di storia recente, ma il problema è che non si Aveva lasciato assieme alla sua famiglia la città di Bobo Dioulasso, se- delle ballate di provenienza mandinga o della mia etnia. Tutto ciò è il tratta di un caso isolato, è una questione con cui un operatore del conda città in ordine di importanza in Burkina, poco risultato di tanti anni di collaborazione con diver- settore si trova a combattere nella quotidianità. In ballo c’è la libera dopo la sua nascita. “Sono cresciuto ad Abidjan in si gruppi. Ed oggi suono la mia musica”. Canzoni circolazione dell’arte. É la diversità culturale ad essere messa in seria Costa d’Avorio. Tornai da adolescente nel Burkina quindi, narrazioni che scivolano via, parlando della discussione. Faso per fuggire dall’ambiente nazionalista che si storia di Démé e di ciò che ha incontrato in tan- Si è legiferato a riguardo ed esiste una regolamentazione, ma que- sviluppò all’epoca nella Costa d’Avorio: i voltaiques ti anni di carriera. Storie che parlano inoltre della st’uniformità non esiste. Fiumi di parole spese per favorire quella [gli abitanti dell’ex-Alto Volta ndr] - non erano ben sua terra e di un’icona, Thomas Sankara: “Oggi il che viene definita “immigrazione scelta”, un concetto che diventa accetti.” Démé, ad oggi fine chitarrista e notevole puro paradosso nel caso dei Konono n°1 e di mille altri gruppi. Nello cantante, ha recentemente pubblicato per la fran- VICTOR DéMé capitale è bella e ben messa in luce ma il popolo è specifico parliamo di musicisti di chiara fama, invitati ad offrire una cese Chapa blues [Family affair] il suo primo, omo- VICTOR DéMé dimenticato. Il governo attuale si occupa di far di- prestazione professionale sancita da contratti legali: più “immigra- nimo, disco. Grazie a questa circostanza, incontra [Tilt music/Family Affair] menticare le condizioni del suo accesso al potere. zione scelta” di così. Ma i quesiti s’inseguono, non esiste infatti un i microfoni di Mondo mescolato: “Iniziai a cantare e Quindici brani, compresa un’evocativa Sotto Sankara il popolo aveva vinto una coscien- trattato di Schengen che dovrebbe garantire - una volta entrati in suonare sin dalla mia infanzia, grazie a mia madre e introduzione iniziale carica di fascino. za cittadina. Un desiderio di costruire insieme un Europa - una certa mobilità all’interno dei confini del continente? mia nonna, che mi hanno fatto crescere col canto. Démé ha una voce leggiadra ed un paese. Il popolo ha potuto scoprire i suoi diritti e la Pura provocazione, le lacune che presenta il trattato al momento Batierou Ira, questo era il nome di mia nonna, era chitarrismo sincero e schietto. Davvero necessita di lottare contro la corruzione. Sankara sembrano essere insormontabili. È una vecchia battaglia che Zone una famosa griot del quartiere di Koko a Bobo-Diou- un cantore di alto livello. Sia in temi che ha anche fatto molto per la cultura: la settimana franche, l’associazione francese a cui prendono parte operatori del lasso”. Memorie e rimembranze per Démé: “...mi in- sanno di blues in modo impressionante nazionale, gli orchestri rivoluzionari”. Parole chia- settore e che lavorano attivamente per favorire la libera circolazione coraggiarono a lungo, le donne della mia famiglia. [Sabu; Djabila], sia in altri più tradizionali re e sincere, che vanno dritte senza equilibrismi di degli artisti africani in Europa, combatte e porta avanti ormai da di- Fu così che iniziai laggiù a Koumassi, il quartiere di [Tama Ngnogon; Burkina Mosso]. E con sorta. Come Peuple Burkinabè, uno dei brani più ciotto anni. Molte conquiste ottenute sul campo, ma come rileva il Abidjan dove vivevamo. Feci le mie prime esperien- gli strumenti elettrici il risultato non cam- incisivi dell’album. Storie, storie ed ancora storie. direttore Sophie Guénebaut in una recente intervista, c’è urgenza di ze cantando i successi del momento. Fin quando bia. Un grande disco. Quelle di Victor Démé e della sua musica. Storie individuare un interlocutore scelto tra i professionisti del settore ed i un giorno, una mia amica organizzò un incontro che diversi ministeri interessati, così da potere definitivamente superare permise di presentarmi all’orchestra Super Mandé lo scoglio. Si sta facendo molto a riguardo, ma a volte ci si trova ad orchestra, guidata da Abdoulaye Diabaté. Proprio lui apprezzò la mia essere moderni don Quijote contro sorpassati mulini a vento. Nel voce, e fu in questo modo che divenni suo allievo. Ricordo che non frattempo per tutti quelli che aspettavano i Konono n°1, da Londra a faceva altro che ripetermi di non mangiare il microfono!”. Roma, da Parigi a Stoccolma, basta lamentele. Su youtube un video Ma Démé conserva il ricordo di altri idoli: “Gente come Kasse Madi si trova… E senza documenti validi per l’espatrio. Diabate dal Mali, Tidiane Coulibaly ed Aboubacar Demba dalla Guinea paese non ha una propria direzione ben definita; la [G.D.] d’Africa, narrate con voce e chitarra. DA ASCOLTARE “Victor Démé” [Chapa Blues Records/Family Affair] DATE 1/11 “Afrodisia @ Rialto Sant’Ambrogio, Roma 6° continente mondomix.com - 31 foto di Miriam Cocco 30 - mondomix.com EUROPA Sardegna centro del mondo dopo il grande successo di dispari [rai trade/c.n.i.] torna Remo Anzovino con il suo tabù Plinio Bonato parentali intorno alle quale Andrea Scaccia si sviluppa. È ancora Ottantotto tasti come macchina da presa, a fermare un’im- L’European Jazz Expo più incredibile aver magine. Scarabocchi su un pentagramma come foto- non è soltanto un festival, scoperto che alcune grammi tradotti in musica. Remo Anzovino è uno che sa così come sarebbe riduttivo forme metriche tipiche raccontare, un musicista che a metter suoni su chilometri della musica cubana di celluloide ha speso molto tempo. “Tabù” lo prova, sug- pensare alla S’ard soltanto Sabino Martiradonna Immagini per pianoforte lesbico della protagonista del Vaso di pandora di Brooks o una sequenza di The cameraman con Buster Keaton come una casa discografica. sono riproposte in maniera uguale in quella gestioni che dal Rio della Plata arrivano al fiume Noncello, nate per riproposto in un rallenty lentissimo che vuole descrivere la solitudine C’è tanto altro dietro queste fortunate in- sarda”. Il disco, registrato dal vivo lo scorso infrangere il suo di tabù, la danza. e la tristezza di un comico. tuizioni; una storia trentennale che ha con- anno durante l’Eje insieme a quello di Elena Un concept album sui tabù, perché? tribuito a rendere l’isola sarda uno dei poli Ledda è parte della collana appena inaugu- Esistono molti tipi di tabù oggi. Era importante per me affrontare quelli culturali più prolifici ed interessanti del vec- rata Eje live, un catalogo interamente dedi- che sento in maniera più forte. La nascita di un figlio può diventarlo, chio continente. È il desiderio di far vivere cato alla musica che transita per il festival. Son è una preghiera moderna legata a questo evento, ma in manie- e rivivere quotidanamente una tradizione, Un appuntamento che anche quest’anno ra più ampia è dedicata ai figli del mondo, quelli fuori dall’immagine l’ostinazione di guardare al di là dei confini si rinnova da 14 al 16 novembre, e che edulcorata da mulino bianco. Dentro le mura l’ho scritta pensando al naturali dettati dalla geografia dell’isola, il come di consueto sarà abbinato al Fe- tabù del carcere e più in generale al modo attraverso il quale ognuno non volersi accontentare di promuovere stival Internazionale Jazz in Sardegna. vive la chiusura. Amante poi, non s’intitola volutamente “l’amante”, musica ma di contribuire alla creazione di Tanti i nomi che vi prenderanno parte, a perchè è la descrizione di cosa significa per me amare. La title track nuovi progetti, il motore di queste realtà. cominciare dal principale protagonista di riguarda un mio personale tabù: sono affascinato dalla danza anche È per questo che un’idea come quella che tutte e tre le serate, Antonello Salis, che se non so ballare, ma nella mia musica è percepibile in maniera molto ha dato vita ad “Isolanos” può prendere parteciperà a diversi progetti, alternandosi forte la componente del ballo. vita. Omar Sosa da Cuba a incrociare il sui palchi del festival [da non perdere as- Il tuo modo di scrivere è autobiografico? proprio strumento con i Tenores di Onife- solutamente il duo con Paolo Angeli, geni No, anzi rivendico il contrario. Capita che qualcuno mi venga a rac- ri. Una follia? No, anzi. Sensibilità affini, un a confronto]. Ed ancora Diego El Cigala, contare l’uso più disparato che fa della mia musica e come in qualche ancestrale e quasi invisibile cordone che Yasmine Levy, Rita Marcotulli, Gabriele Mi- modo la faccia sua. Mi ha sempre affascinato la frase del Postino in avvicina due culture apparentemente lon- rabassi ed Elena Ledda, per fare qualche cui Troisi per conquistare una donna recita versi di Neruda. Il poeta lo tane: “Con il canto a tenores ho fatto una nome. rimprovera per aver spacciato il testo come suo e Troisi risponde “la scoperta grandiosa - ci ha raccontato Sosa A proposito della Ledda, il suo disco “Live poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve”. - oltre alla musica in sé mi affascina il la- at jazzinsardegna” ancora una volta testi- Dal concerto escono molti aspetti importanti legati al tuo modo Fanfara Tirana voro intellettuale che questi musicisti fanno monia l’incredibile talento della cantante. d’essere artista… Baba Zula sul recupero del materiale, è un approccio Una voce unica nel panorama interna- Dal vivo ho inventato un’inversione del rapporto musica-immagine. Il molto vicino a quello che ho io, ci sono zionale che lo scorso anno ha regalato al concerto è accompagnato da spezzoni di grandi film che in qualche Bollywood Brass Band molte cose in comune: dagli argomen- pubblico di Cagliari, uno dei momenti più modo svelano chi sono e da dove vengo. Tutto è nato da un lavoro Fanfare Ciocarlia ti per cui la musica è scritta, alle strutture intensi dell’intera manifestazione. che ho presentato lo scorso anno al Festival del cinema di Venezia: Magnifico suoniamo spalle allo schermo, apparentemente disinteressati da Balkan Beat Box DA ASCOLTARE “Live at jazzinsardegna” Elena Ledda, “Isolanos” Omar Sosa, Battista Giordano, Tenores di Oniferi [S’ardmusic/Egea] SITO sardmusic.com - jazzinsardegna.it prossime uscite “Atlantiterraneo” Antonio Placer Quintet - “Ferra vs Ferra” Bebo e Massimo Ferra quello che viene proiettato, cosicché sia l’immagine a commentare la musica e non il contrario. Quali sono gli spezzoni che hai inserito? Sono immagini molto forti, come quella del parto tratto da L’uomo con la macchina da presa di Vertov in cui si vede il parto, oppure il ballo DA ASCOLTARE “Tabù” [Odd Records/Egea] sito remoanzovino.it Ballkan World Music Management Roy Paci, Frank London & Boban Markovic + Orkestar Klezmatics e tanti altri gruppi ancora www.musicballkan.com 0721.374281 337.657870 32 recensioni 33 big blue ball una poderosa macchina del rit- veramente uno dei luoghi più bhajan dedicato alla gran- disco di ballate contempora- mo. caldi, musicalmente parlando, dezza di Rama. nee, in prevalenza originali, TP Africa big blue ball del pianeta. [real world/iRD] [A.S.] e di due tradizionali. Tutto è incentrato sulla calda voce Daniele Marini baritonale di Archie. Le priè il seguito di “A week or two In the me undici ballate, registrate real world”? “Per una settimana in- nel 1998, presentano arran- vitavamo come ospiti musicisti da KASAI ALLSTARS TOURÉ KUNDA ABLAYE CISSOKO + TAJ MAHAL giamenti asciutti con la chi- tutto il mondo, nutriti a musica e con congotronics 3 SANTHIABA VOLKER GOETZE MAESTRO tarra di Fisher supportata da un bar disponibile 24 ore su 24. Era [Crammed/Materiali sonori] MARZOUK MEJRI [Wagram/Audioglobe] Sira [Heads Up/Egea] mandolino e basso. Le suc- . come essere nel paese dei balocchi”, Primo disco dei Kasai e terzo del- GENINA Tornano i fratelli Ismaïla e Sixu [Obliqsound/Family Affair] Quaranta anni di carriera, un SUPPANGAH cessive otto, appartenenti ha raccontato Gabriel, che assieme a Karl Wallinger ha pro- la serie Congotronics ideata da [Ingredienti sonori/Ird] Touré. I Touré Kunda [fratel- Calma, soave, lirica, un misto tra VANESSA DA MATA numero di album indefinito, RAHAYU/GARASI ad un master inciso sul finire dottto tre straordinarie Recording Weeks tenutesi nei Real Vincente Kenis della Crammed. Verso il Maghreb, tra sonorità li elefanti] partiti dal Senegal un viaggio in Senegal e uno in SIM decine di partecipazioni in SENI BENAWA degli anni Settanta e ritrova- World Studios nelle estati del 1991, 1992 e 1995. “C’erano Groove puro, arcaico e feroce. tipicamente jazz mescolate al passando per la Mauritania nord Europa. Già, la tromba di [Discograph/Self ] altri progetti. Ma Taj Mahal Cokekan to solo recentemente, erano studi montati nel prato, nel garage, nelle stanze da letto e nel- La macchina del marketing trac- progressive rock: il complesso e sbarcati definitivamente a Goetze suona come fosse un C’è Ben Harper, diciamolo è molto di più. Qui celebra [Felmay/Egea] destinate ad un album mai le sette sale di ripresa che avevamo disponibili. Noi eravamo cia analogie con il funk estremo rimandando a cicli che torna- Parigi, restano tra le icone misto tra il suono di Molvaer e subito, ma solo in un pezzo, il quattro decenni di produzio- Una storia millenaria e un pubblicato come una sorta di direttori di questa massa vitale. Avevamo e con il rock d’avanguardia, ma no o che, forse, non sono mai mondiali del genere. Musica la roba della Norvegia. E invece singolo/tormentone Boa sorte – ne. Si rincorrono brani che presente in continua evo- poeti e cantautori, gente che arrivava e scarabocchiava qual- qui non si trova alcun compro- definitivamente andati troppo senegalese, reggae, latin, la è nato in Germania ma risiede a Good luck. Il resto però è opera sanno d’Africa e Giamaica, luzione quello della musica che appunto, gente che faceva conoscenza e si faceva venire messo. Dalle foreste del Congo lontano da noi stessi. Il lea- miscela chiamata “djaambaa- New York. E colora la kora di dell’autrice e cantante del Mato di New Orleans e Chicago giavanese. Sotto la direzio- idee al bar”. Qualcosa come settantacinque musicisti da tutto alla giungla urbana di Kinshasa, der, polistrumentista tunisino, dong”, in cui kora, balafon e Aballe, uno forte, vero, un leone Grosso: un pizzico di bossa e style, sintetizza il suo esse- ne del maestro Suppangah il mondo; alla fine sono rimasti i più coinvolti: Natacha Atlas, vestendo antichi ritmi con nuovi da anni collabora con gente sabar si intrecciano a sinte- d’Africa. Convincente nelle sua di samba, tanto pop. Leggero re curioso conoscitore della Rahayu - importante musi- Vernon Reid, Sinead O’Connor, Billy Cobham, Jah Wobble, fragori. Gli xilofoni, i likembe, le del calibro di James Senese tizzatori e chitarre elettriche: rivisitazione della tradizione dei come il vento, con picchi di noia tradizione nero ed afroameri- cista, scrittore ed etnomusi- Vernon Reid, Manu Katché e qualche altro. chitarre e le percussioni, suonati e Daniele Sepe [ospite nell’al- danno così vita ad un album di griot. Consigliato e consigliato. [Vermelho] e di grazia [Minha cana tutta. Più illustri special cologo - il quartetto, con tre dai 25 componenti del gruppo: bum] e si sente. grande fascino. herança: uma flor romantica guest, in ossequiosa pre- ospiti, tesse le proprie trame da strappare il cuore]. Levigato, senza da comprimari. Con sul repertorio karawitan, la furbo, curato, non un suono rispetto, davanti al Maestro. musica fuori posto. Bel personaggio. Meraviglioso.Gianluca Diana dell’area centrale di Giava. [Cló Iar-Chonnachta/Felmay] Di gran rilievo è l’apparte- Flautista, nata in Inghilterra nenza dei musicisti al garasi da genitori irlandesi e mu- Antonio Blasi [A.B.] [P.B.] Ministero della Gioventù ∙ Ministero del Commercio internazionale Comune di Faenza ∙ Terre di Faenza ∙ Provincia di Ravenna ∙ Regione Emilia Romagna ∙ Apt-Emilia Romagna - Faenza Fiere ∙ Camera di Commercio di Ravenna ∙ Unione industriali Ravenna Siae ∙ Scf ∙ Imaie ∙ Ice ∙ Anci [A.B.] Fiera di Faenza dodicesima edizione sicisti, ne aperta a cui prendono di Meath. È una delle più NIGERIA SPECIAL - NIGERIA parte persone che operano espressive esponenti dello Tre grandi serate al Teatro Masini DISCO FUNK SPECIAL - nel mondo dell’arte in ogni stile di Sligo/Roscommon, Venerdì 28 Novembre 2008 - ore 21 Serata Premio Italiano NIGERIA ROCK SPECIAL sua declinazione. fluido ma ritmico con mar- Musica Indipendente Tra gli ospiti: La Crus e tanti altri Tra gli ospiti: Tricarico, Daniele Silvestri e tanti altri Domenica 30 Novembre - ore 21 Giovanni Lindo Ferretti, cantante dei Cccp, Csi e Pgr nel concerto “Reduce” 25 anni di brani dei Cccp, Csi e Pgr rielaboratri e riarrangiati dopo il grande successo dell’omonimo libro Centro Storico Sabato 29 Novembre - dalle ore 21 fino al mattino Durante la serata. Notte Light, Notte Bianca del Mei in tutto il centro storico di Faenza. Piazza del Popolo: Independent Music Day con Baccini, Povia, Aida Satta Flores e tanti altri Expo di produzioni e strumenti musicali Per informazioni e prenotazioni: tel. 0546 24647 - 0546 646012 fax: 0546 24647 [email protected] [email protected] www.audiocoop.it www.myspace.com/mei_italy Musica, VideoClip, Strumenti musicali, Cinema, Fumetti, Poesia, Moda, Editoria, Web Radio e TV, New Media e molto altro Verranno assegnati: p m Premio Italiano Musica Indipendente Premio Italiano Videoclip Indipendente p v OMAGGIO biglietto 10 10 dodicesima edizione 19x13,5 omaggio.indd 1 SANGEETA [Soundway/Family Affair] Sabato 29 Novembre - ore 21 Serata di Cose di Musica FAENZA THE HOME RULER seni benawa, un’associazio- Hip Hop Mei con Piotta, Ska festival con Vallanzaska, Indipendulo con Magazzeno Bis e tanti altri festival. Tra i presenti: Le luci della centrale elettrica, The Niro, 24 Grana, Lara Martelli, Sonohra e tanti altri. festival delle produzioni indipendenti 28•29•30 novembre 2008 tipica CATHERINE McEVOY AAVV Sabato 29 e Domenica 30 Novembre 10 10 tradizionale Ciro De Rosa Presentando questo coupon alla cassa del MEI 2008 avraI diritto all’ingresso omaggio. 9-09-2008 16:35:33 [G.B.] vive nella contea cato uso di abbellimenti. Le visite di James Brown e MADERA LIMPIA BANDYOPADHYAY Rifugge la velocità, ha un Ginger Baker in Nigeria, nel LACORUNA PUJA passo 1968 e nel 1970, ebbero l’effet- [Out here/wide] [Felmay/Egea] della to dirompente di un terremoto Madera Limpia, ovvero i suoni Tra i talenti più cristallini del- classe e padronanza dello sui giovani musicisti locali come della musica cubana lontani l’India del nord, al terzo al- strumento non comuni. L’uso testimoniano queste tre raccol- dall’immagine edulcorata del- bum per Felmay, la cantante di flauti di differente fattura e te. Cinque ore di musica che l’isola caraibica. Guantanamo è e figlia del maestro di tabla spaziano dal rock psichedelico un posto complesso dove vive- Sankha Chatterjee, mostra ARCHIE FISHER un ottocentesco Rudall and all’hammond jazz, dall’afrobeat re, le carceri americane l’hanno rare doti ed un’estensione WINDWARD AWAY Rose dal suono caldo e “anti- al progressive, fino al funky più trasformata radicalmente e qui, timbrica [Greentrax/IRD] co”, l’accompagnamento in- selvaggio. Confezionati splen- ancora una volta, è attraverso il Con Murad Ali al sarangi e Che dopo cisivo e cangiante fornito da didamente con foto e memo- rap che si grida il proprio males- Sabir Khan alle tabla si con- vent’anni di silenzio disco- piano [Felix Doran, Geraldine rabilia dell’epoca questi dischi sere. Ma a modo proprio, per- fronta con due raga khayal: grafico, il nuovo lavoro del Cotter, Paddy McEvoy], chi- riproducono un incredibile, per ché il duo formato da Rivera- uno del pomeriggio - dai veterano gla- tarra [Steve Cooney] e bo- quanto parziale, caleidoscopio Collymore sa che a Cuba non tratti gioiosi - ed uno della svegiano e presentatore ra- dhran [Joe Kennedy] rendo- di suoni che mostrano come la c’è Dr. Dre dietro le macchine, a sera, dai toni più romantici; a diofonico di Travelling Folk, no superba l’incisione. Nigeria degli anni Settanta fosse Cuba si suona la salsa. [A.S .] chiusura un esempio di raga su Bbc radio scotland. Un impressionante. misurato, controllo respirazione. Rivela tonalità [Do, Mib, Re], come avvenimento, folk-singer [C.D.R.] 34 recensioni all’Amsterdam Klezmer Band passando per i più famosi Kletzmatics in una miscela di elettronica, jazz, sperimentazione ed hip hop. La seconda “Salsa Gold”, completamente AAVV incentrata sul genere princi- KLEZMER REVOLUTION pe di Cuba raccoglie tutto il BANDABARDò ELISA VELLIA IPERCUSSIONICI SALSA GOLD meglio della produzione degli OTTAVIO AHNARIA TUTTI PARI [Rough Guide/Egea] anni Settanta, dall’orchestra [On the road music factory] [Le Chant Du Mond/Egea] [Finisterre/Felmay] Nuove raccolte targate Rough di Machito passando per l’Or- All’inseguimento della roman- L’arpa celtica e la musica Quel che il mare porta la ter- Guide Music, alla continua questa Revolutión ’70, fino ad zesca biografia di Ottavio: greca, Atene e Londra, è ra raccoglie, Ipercussionici lo ricerca dei suoni del globo. arrivare Héctor Rivera e a tutte dal tormentato fascino per estranea in ogni luogo Elisa sanno bene. Guardano dopo “Klezmer Revolution”: vale a le realtà che per la prima vol- l’amore all’amicizia con gli Vellia. la linea dell’orizzonte da un dire la tradizione oltre la tra- ta fecero scoprire al resto del emarginati, dalla spiritualità Musicista capace di coniu- avamposto privilegiato come la dizione. Le nuove realtà della mondo la musica dell’isola. alla vanità, dal ripudio della gare gli umori più profondi trinacria. Sanno pescare nelle musica ebraica dagli Oi Va Voi Sono aperte le danze. [C.B.] società all’arruolamento don- d’ogni terra con la quale en- tradizioni e confondere perfetta- chisciottesco. La poetica di tra in contatto, sospesa tra mente un marranzano elettrico Erriquez è sempre colorata, le proprie radici elleniche e lo con un didjeridoo, un tamburel- Da ascoltare anche AAVV Buena vista social Nesma Memories from Cairo anche se un po’ sparagnina sconfinato amore per la cul- lo con un dum dum, fino a rag- club at Carnagie Hall. [Nesma music/Egea] in fatto di sorprese. Le melo- tura bretone. “Ahnaria” è un giungere una perfetta fusione di [World Circuit/Ird] AAVV Sesame street die mediterranee e le allusioni percorso tradotto in musica, drum&bass acustico, tradizione Rione Junno Taranta beat playground Women of Latin agli chansonnier ci sono, ma suggestione arcaica trasfor- ed etna groove. project [Nut label/Rai trade] America [Putumayo/Venus] gli episodi più curiosi sono mata in modernità. L’arpa Buon esordio, complice l’attenta Yalda Yalda [Isthar/Family Lenine Labiata [Universal] le cover di Brassens e Nino incontra l’oud, la gaida o il produzione di Pietro Carfì.[A.S.] affair] Kocani orkestar The ravished Ferrer. Come per le vicende canoun in una peregrinazio- Dubstars From dub to disco... bride [Crammed/Materiali di Ottavio, è difficile parlare di ne che risponde alla logica di [Echo beach/Audioglobe] Sonori] una vittoria. chi sa cercare. Alessio Biancucci [A.S.] UNNADDARÈ Acqua virgo [Megasound] Un’acqua vergine - sì, certo sappiamo che il nome di un acquedotto romano, ma la traduzione vera è questa – non ci pare proprio. Prendere i brani del precedente lavoro, l’esordio “Kalsa”, e farli passare al setaccio da maghetti del remix (non tutti, sono insolite le vesti ad esempio per Toni Acquaviva degli Agricantus). Ballabile e ascoltabile, con questa anima migrante che parte dalla Sicilia e arriva chissà dove. Bella misticanza. [A.B.]