Comunicato stampa “Te voglio bene assaje” le più belle canzoni

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Comunicato stampa
“Te voglio bene assaje” le più belle canzoni napoletane
Sul palco di piazza Conte Rosso venerdì 22 luglio
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Le più belle canzoni del repertorio napoletano classico sono le protagoniste della
serata di venerdì 22 luglio, ore 21, dal titolo “Te Voglio bene assaje”. Il soprano
Francesca Rotunno ed il tenore Andrea Carè saliranno sul palco, allestito in piazza
Conte Rosso, per intonare brani conosciuti in tutto il mondo scritti, spesso, da i più
grandi autori italiani della lirica. Ad accompagnare i due artisti ci saranno Diego
Mingolla al pianoforte, Davide Ruzza alla chitarra e Amelia Saracco al mandolino.
Ingresso gratuito.
«Sono una appassionata della canzone partenopea – ammette l’assessore alla cultura
Angela Bracco che ha ideato l’evento in collaborazione con l’Associazione Concertante
– perchè credo sia un patrimonio di tutti, non solo di noi italiani, non a caso i più
importanti cantanti al mondo, da Caruso a Pavarotti, hanno inserito nel loro repertorio
parecchie arie classiche napoletane».
Aneddoti e curiosità sulle canzoni napoletane
Si raccontano numerose curiosità su alcune delle arie più famose che si ascolteranno
la sera del 22 luglio. Ad esempio “Te voglio bene assaje”, che dà il titolo al
concerto, venne presentata in pubblico la sera del 7 settembre 1835 dall’autore del
testo, l’ottico Raffaele Sacco, in occasione della festa della Madonna di Piedigrotta
attribuendone la musica a Gaetano Donizetti.
Più vicina ai problemi dei nostri giorni è la nascita di un’altra popolarissima canzone
“Torna a Surriento”. Si racconta che all’inizio dell’autunno del 1902 il presidente del
consiglio dei ministri Giuseppe Zanardelli in viaggio verso la Basilicata fece una breve
sosta a Sorrento dove alloggiò all’Imperial Tramontano Hotel di proprietà del
commendatore omonimo, sindaco della città, che gli sottopose insistentemente i disagi
del suo Comune, come la mancanza di un ufficio postale. A questo punto pare che
Giambattista De Curtis propose di dedicare a Zanardelli “una bella canzone” perché si
ricordasse dei loro problemi. Scritta in poche ore (con un testo diverso dall’attuale) fu
eseguita la sera stessa da un’orchestrina per salutare Zanardelli in partenza per la
Basilicata: “Torna a Surriento” fu pubblicata e le sue note furono associate ai carillon
degli scrigni intarsiati tipici della penisola sorrentina.
Molti “posteggiatori” napoletani, cioè suonatori ambulanti nei ristoranti, non solo
contribuirono alla diffusione, ma addirittura alla creazione di un gran numero di
melodie popolari; anche Tosti ammise di essersi ispirato al canto di un posteggiatore
per comporre la musica di “A Marechiare”.
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Quando incontrò Salvatore Di Giacomo, il giovane e ispirato musicista Enrico De Leva,
grande amico di D’Annunzio compose, ispirandosi a un vecchio canto popolare, “E
spingule frangese”. La leggenda vuole che la fama di questa canzone superò le Alpi,
e raggiunse le grandi corti imperiali. Un giorno, gli autori erano seduti al caffè
Gambrinus e assistevano alla sfilata delle truppe in onore dell’imperatore Guglielmo II
quando la banda militare, per esaudire un desiderio del monarca, eseguì “E spingule
frangese”.
Eduardo Di Capua, “uno dei più geniali cantori dell’anima partenopea”, modesto
“posteggiatore”, nel 1898 si trovava in tournée in Russia, a Odessa, insieme al padre
quando, letti dei versi che aveva con sé di Giovanni Capurro colto dalla nostalgia si
mise al pianoforte e compose “O sole mio”. Quando ritornò a Napoli partecipò con la
sua canzone a un concorso bandito dalla rivista “La Tavola Rotonda”. “O sole mio”,
che aveva ottenuto il secondo posto, fu pubblicata sulla stessa rivista, presentata con
queste parole: “Di Capua si è ricordato, da lontano, del suo sole”.
Dal 1880 raggiungere la cima del Vesuvio divenne più agevole grazie all’inaugurazione
di una funicolare che però, dopo i primi entusiasmi, incominciò a preoccupare gli
utenti per motivi di sicurezza. Fu allora che il giornalista Peppino Turco pensò alla
forza persuasiva della canzone; detto fatto scrisse il testo di “Funiculì Funiculà”, ed
essendo ospite dell’albergo di Castellammare di Stabia di proprietà della famiglia
Denza, altrettanto di getto Luigi Denza compose la musica allegra e vivace. La
canzone trionfò a Piedigrotta, con essa ebbe inizio il periodo d’oro della canzone
napoletana che grazie a quella melodia orecchiabile e spensierata riuscì a
sprovincializzarsi, infatti fu diffusa in tutto il mondo dalla casa editrice Ricordi.
Naturalmente la funicolare se ne avvantaggiò: ben presto furono costruite due linee
ferroviarie da Napoli alle pendici del Vesuvio.
Le canzoni del concerto del 22 luglio
Te voglio bene assaje (Donizetti-Sacco)
Fenesta ca lucive (Bellini)
La rosa (Mercadante)
Torna a Surriento (De Curtis)
A signora luna (duetto) (Costa- Di Giacomo)
Tarantella (Florimo)
Fenesta vascia (Anonimo)
O paese d’o sole (D’Annibale-Bovio)
Lariulà (Costa-Di Giacomo)
Tarantella (Ricci)
Era de maggio (Costa-Di Giacomo)
Marechiare (Tosti-Di Giacomo)
Spingole frangese (De Leva-Di Giacomo)
Dicitincello vuje (Falvo-Fusco)
O sole mio (Di Capua-Capurro)
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Voce ‘e notte (De Curtis-Nicolardi)
I’ te vurria vasà (Di Capua Russo)
Funiculì Funiculà (Denza)
Francesca Rotondo, soprano
Diplomata in canto presso il Conservatorio di Napoli, ha proseguito gli studi a Milano
con Adelaide Saraceni e Rodolfo Celletti. Nel corso della propria attività teatrale ha
cantato in importanti teatri (Comunale di Firenze, Comunale di Bologna, Regio di
Parma, Comunale di Piacenza, Festival di Martina Franca) interpretando importanti
ruoli quali Proserpina nell’omonima opera di Paisiello (Festival di Bagni di Lucca),
Adele (“Il pipistrello” di J. Strauss), Musetta nella pucciniana “Bohème”, Anna Glavari
(“La vedova allegra” di F. Lehàr), Donna Anna e Donna Elvira (“Don Giovanni” di
Mozart), “La Serva padrona” di Pergolesi, Butterfly (“Madama Butterfly”) e Carolina ne
“Il matrimonio segreto” di D. Cimarosa diretto da F. Luisi, riscuotendo incondizionati
elogi della stampa specializzata (“poetica e sensibile dà prova d’un gusto sicuro”, S.
Segalini in Opera International). Più volte invitata, come solista, dall’Orchestra
Sinfonica di Sanremo e dall’Orchestra A. Toscanini di Parma. Ha registrato con
l’Orchestra della Svizzera Italiana musiche di Bach e Haydn. Nel 1995 è stato
pubblicato il suo primo CD con arie, romanze e canzoni di Saverio Mercadante, prima
registrazione mondiale, in occasione del bicentenario della nascita. Per La Nuova Era
ha inciso lo Stabat Mater di Lorenzo Perosi. Nel 2001 è stata impegnata presso il
Teatro Regio di Torino nell’opera “Der Zwerg” (Il nano) di Alexander von Zemlinsky
sotto la direzione di Yuri Ahronovitch e ha preso parte all’edizione dell’“Oro del Reno”
di Wagner diretto da Semyon Bychkov. Per le celebrazioni verdiane è stata
protagonista di numerosi concerti in varie città, con un programma di romanze da
camera di Giuseppe Verdi. Nel 2003 ha partecipato allo spettacolo “Europera 5” del
Piccolo Regio Laboratorio replicato a Milano. Sempre nello stesso anno ha cantato ne
“La Bohéme” di Puccini, nel ruolo di Mimì, presso il Teatro Persio Flacco di Volterra.
Nel 2004 è stata la protagonista de “Il segreto di Susanna” di Wolf-Ferrari al Piccolo
Regio di Torino e ha partecipato nella Cattedrale S. Giovanni Battista di Torino alle
edizioni della “Petite Messe solennelle” di Rossini (2004) e del “Requiem” di Faurè
(2005) nonché ai successivi altri concerti in Duomo per la Festa della Sindone del
maggio 2006 e 2007. Nel 2006 è stata nuovamente Donna Elvira in “Don Giovanni”.
Con il pianista Francesco Cipolletta ha eseguito in numerosi concerti le “Liriche
polacche” di F. Chopin e ha registrato brani di K. Weill e S. Rachmaninov inseriti nel
recente documentario “Il rastrellamento” di M. Orlandi. È stata anche protagonista di
recital di successo dedicati al repertorio otto-novecentesco delle canzoni classiche
napoletane. Per l’anniversario pucciniano nel 2008 riprende in varie sedi un apposito
concerto-spettacolo dedicato al grande compositore lucchese.
Andrea Carè, tenore
Allievo di Luciano Pavarotti, si è perfezionato sotto la guida del soprano Raina
Kabaivanska ed è stato allievo di Silvana Moyso presso il Conservatorio Giuseppe
Verdi di Torino. Il 5 giugno 2004 vince il primo Concorso Lirico Internazionale di
Cantalupa (CN). Il 6 marzo 2005 vince il Concorso Lirico Internazionale della città di
Spoleto.
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Il 2011 ha già segnato il suo debutto nel Samson et Dalila (Samson) allo
Staatstheater di Nuernberg, e lo ha visto nuovamente Don Josè nella Carmen di Bizet
allo Staatsoper di Hamburg e al Teatro San Carlo di Napoli.
Nel 2010 ha debuttato nel Nabucco (Ismaele) al Teatro Massimo di Palermo per
l'inaugurazione della stagione, negli USA con Carmen (Don José) al Palm Beach Opera
(Miami), nella Madama Butterfly ( Pinkerton ) al Festival di Savonlinna (Finlandia) e al
Teatro Regio di Torino e ancora Don Josè nella Carmen al Teatro Sociale di Rovigo ed
al Verdi di Padova.
Nel 2009 é stato Giasone nella Medea di Cherubini al Teatro Massimo Bellini di
Catania, ha debuttato Carmen ( don José ) alle Terme di Caracalla nella stagione
estiva del Teatro dell’Opera di Roma; é stato Alfredo ne La Traviata di Verdi al Teatro
Regio di Torino; ha debuttato Sarka di Janacek ( Ctirad ) al Teatro La Fenice di
Venezia.
Nel 2008 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano ne Il Tabarro e al Teatro
Comunale di Bologna in Norma (Pollione); é stato Alfredo ne La Traviata di G. Verdi al
Ravenna Festival; ha interpretato con grande successo il ruolo di Giasone in Medea al
Teatro Regio di Torino.
Nel 2007 ha debuttato il ruolo di Alfredo Germont in una tournée di Traviata in Korea
consolidando poi questo ruolo al Teatro Giuseppe Verdi di Terni; nello stesso anno si
esibisce in un recital lirico al Teatre del Liceu di Barcellona per il Circulo del Liceu.
Nel 2006 vince la borsa di studio dell’Accademia Chigiana e frequentando il corso di
perfezionamento di Raina Kabaivanska ottiene il diploma di merito; prende parte a
una tournée in Ungheria col teatro lirico di Spoleto e, sempre nel 2006, interpreta il
ruolo di Jarba nell’opera Didone Abbandonata di B. Galuppi, pubblicata in CD da
Bongiovanni.
Nello stesso anno incide il Requiem di Mozart per la rivista Panorama che celebra il
250° anniversario dalla nascita del compositore e, in occasione del premio alla carriera
di Luciano Pavarotti, canta al teatro G. Donizetti di Bergamo.
Dall’aprile 2005, a seguito della vittoria al Concorso Internazionale del Teatro Lirico
Sperimentale di Spoleto, frequenta i corsi dell’Accademia di perfezionamento
partecipando a importanti masterclass tenute da prestigiosi artisti quali il soprano
Raina Kabaivanska ed il baritono Renato Bruson.
Nello stesso anno é Lord Arthur nella Lucia di Lammermoor e prende parte a numerosi
concerti lirici con l’orchestra sinfonica del Teatro Sperimentale di Spoleto nelle
principali città dell’Umbria (Spoleto, Perugia, Assisi, Spello, Norcia).
Nel 2004 debutta nella fiaba musicale di Ferrari - Treccate Il Ciottolino, presso il
Teatro Piccolo Regio Puccini di Torino; segue Norma di Bellini (Flavio) e Rigoletto
(Borsa).
Al Mittelfest di Cividale del Friuli, canta nell’opera Hin und Zuruck di Hindemith (Der
Professor).
Ha lavorato con maestri e quali: Bruno Bartoletti, Riccardo Chailly, Gianandrea
Noseda, Paolo Arrivabeni, Alain Guingal, Jean Luc Tingaud, Evelino Pidò, Pinchas
Steinberg, Tobias Ringborg, Massimo Zanetti, Roberto Polastri, Marco Zambelli,
Francesco Rosa, Karen Kamensek, Karel Mark Chicon, Marcello Panni, Vito Clemente;
e registi come: Luca Ronconi, Pierluigi Pizzi, Ermanno Olmi, Hugo de Ana, Damiano
Michieletto, Federico Tiezzi, John Pascoe, Henry Akina, Lamberto Puggelli, Luca
Valentino, Paolo Ciaffi Ricagno, Mario De Carlo, Lucio Gabriele Dolcini, Gabris Ferrari,
Misha Van Hoecke.
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Fra i prossimi impegni Norma al Teatro Petruzzelli di Bari, Carmen al Teatro Reale di
Stoccolma e Madama Butterfly a Copenaghen.
Diego Mingolla, pianoforte
Si è diplomato e laureato a Torino studiando con i maestri Occelli e Gachet per poi
perfezionarsi con Elio Battaglia presso la Scuola Superiore per Pianisti Accompagnatori
“H. Wolf” di Acquasparta e con Helmuth Deutsch e Antonio Ballista a Milano.
Dal 1989 è attivo in Italia e all’estero in veste di solista e al fianco di maestri e
interpreti di livello internazionale (Elio Battaglia, Mirella Freni, Umberto Clerici,
Alessandro Corbelli, Orchestra Filarmonica di Torino, Orchestra “Sinfonica” della Valle
d’Aosta, Quintetto Sinestesia) collaborando con prestigiose istituzioni (Accademia “A.
Scarlatti” - Napoli, Accademia “L. Perosi” - Biella, Accademia Musicale Pescarese,
As.Li.Co., Ass. Melos ArteMusica,Biennale del Teatro - Venezia, CIDIM, De Sono,
International Sommerakademie derUniversitaet Mozarteum - Salzburg, Gioventù
Musicale Italiana, Melos ArteMusica, RAI tv,RAI radio1, radio 2, Società del quartetto,
Teatro Regio di Torino, Teatro Stabile di Torino, Unione Musicale)
Apprezzato come pianista di scena ha preso parte a numerose produzioni teatrali (con
Davide Livermore, John Turturro, Massimo Scaglione, Mario Brusa, Natalino Balasso,
Gipo Farassino, Domenico Brioschi) in veste di interprete, compositore, arrangiatore e
consulente musicale (festival Pirandello 2010 e 2011 con la direzione artistica di Giulio
Graglia).
E’ docente presso la Scuola Civica Musicale “V. Corino”, ed è assistente e maestro
sostituto per il Coro dell’Università degli Studi di Torino (diretto dal m° S. Pasteris).
Ha realizzato l’arredo sonoro della metropolitana automatica di Torino, della mostra
“La passione e l'arte” allestita nel complesso museale di Santa Maria della Scala in
Siena e una installazione multimediale per il Museo della Scuola e del Libro per
l’infanzia di Torino.
Dal 2005 la collaborazione col m° U. Nespolo in veste di consulente musicale e autore
delle colonne sonore per i suoi cortometraggi,
Ha vinto il Premio del Pubblico al 6° concorso Giovani Musicisti Europei nell’ambito del
festival internazionale “Strade del cinema” dedicato al cinema muto musicato dal vivo.
Nel 2010 ha inciso “Glocal Sound - piano works” per l’etichetta Soundays con musiche
di Matteo Negrin.
Davide Ruzza, chitarra
Inizia gli studi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino per poi proseguirli al
Conservatorio internazionale" di Lugano
Si perfeziona anche con la chitarrista belga Godelieve Monden e con il celebre
chitarrista venezuelano Alirio Diaz; vince numerosi concorsi tra cui: “Riviera della
Versilia","Rassegna nazionale Città di Massa", Festival chitarristico Città di Voghera".
ln seguito si diploma al Conservatorio Verdi di Torino in: musica corale e direzione di
coro col maestro Sergio Pasteris, in strumentazione per banda col maestro Giuseppe
Ratti e in composizione con il maestro Daniele Bertotto, conseguendo il premio per il
miglior diploma di composizione dell'anno 2004/2005. È stato anche assistente nella
classe di composizione di Daniele Bertotto e si laureato in Analisi e tecniche della
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composizione musicale con il maestro Gilberto Bosco. Si è inoltre laureato in lettere
moderne (storia della musica) all'Università degli studi di Torino. Svolge intensa
attività didattica e concertistica, sia come solista sia in formazione cameristiche. Come
autore ha scritto musiche per diversi organici e anche composto la colonna sonora per
il cortometraggio "Aspettando Vera" per il regista Mirko Urania.
Amelia Saracco, mandolino
Dopo aver conseguito il diploma di mandolino nel 1993 presso il Conservatorio
“C.Pollini” di Padova sotto la guida del maestro U.Orlandi: ha collaborato dal 1995 al
1999 con “I Solisti Veneti”, e attualmente collabora con l’Orchestra del “Maggio
Musicale Fiorentino”, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della “RAI” e l’Orchestra del
“Teatro Carlo Felice”. Ha partecipato come mandolino solista a concerti della stagione
2009-2010 dell’Orchestra Sinfonica giovanile del Piemonte. Svolge attività
concertistica come solista ed in diversi gruppi strumentali quali la Mandolinistica
“P.Paniati” di Asti, l’Open Quartet e in formazioni di duo con pianoforte o chitarra e in
trio con pianoforte e flauto; ha partecipato a trasmissioni televisive (RAI 2) e
radiofonica (Radiotre suite) e ha collaborato a incisioni di CD, tra cui “Una faccia in
prestito” con Paolo Conte. In parallelo ha affiancato all’attività artistica anche quella
didattica. E’ l’ideatrice del progetto mandolino per la metodologia “Suzuki”. Dal ’93 ha
iniziato ad insegnare Mandolino applicato alla Metodologia Suzuki, diventandone poi
Insegnante Formatrice per l’Italia e l’Europa e autrice dei volumi per mandolino.
Attualmente è insegnante di Mandolino presso alcune scuole del Piemonte e coordina
un gruppo strumentale a pizzico di una ventina di giovani musicisti dagli 8 ai 18 anni.
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