INTRODUZIONE L`omeopatia oggi, sta prendendo sempre più un

INTRODUZIONE
L’omeopatia oggi, sta prendendo sempre più un posto rispettato
nella società e anche nel corpo medico.
Si tratta di una scienza che risale all’inizio del XIX sec. e che si è
sviluppata al di fuori della medicina ufficiale, su una via parallela.
In questi ultimi anni questa linea di demarcazione sta
scomparendo progressivamente e l’O. sta entrando ufficialmente
negli ambulatori dei medici e nelle farmacie.
In Italia, nel 1999, l’O. è entrata a far parte delle prestazioni del
servizio sanitario nazionale.
E’ quasi diventata una moda e molte persone sono convinte che
l’O. sia semplicemente una medicina naturale e che i prodotti
omeopatici siano degli estratti di erbe officinali.
Fare un’analisi dell’O. non è cosa facile perché si rischia di andare
controcorrente e di rivelare aspetti assolutamente sconosciuti alla
stragrande maggioranza delle persone.
OMEOPATIA
Omeo- = simile (dal gr. hòmoios)
-patia = sofferenza (dal gr. –pàtheia); in medicina: affezione a
carico di un organo o sistema.
Com’è nata: La definizione di base dell’O. fu creata da Samuel
Hahnemann. Nacque nel 1755 a Meissen, nell’ex Germania
dell’Est. Era uno studente molto dotato e questo gli permise di
intraprendere lo studio della medicina a Lipsia, Vienna ed
Erlangen. Gli svariati tentativi di farsi strada come medico
fallirono. Si guadagnava da vivere con traduzioni di libri
dall’inglese, dall’italiano e dal francese. Oltre a ciò, compiva
continui esperimenti per la creazione di nuove specialità
medicinali.
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Nel 1810 Hahnemann pubblicò la sua opera principale intitolata
“Organo dell’arte medica”. E’ “l’Organon” oggi testo
fondamentale per i medici che vogliono intraprendere la strada
dell’O. Il libro era stato preceduto da ricerche durate per anni.
Sulla strada dell’O. era stato condotto dagli articoli del medico
inglese Cullen sugli effetti della corteccia di china contro la
malaria. Hahnemann provò tale estratto su sé stesso e constatò che
erano simili a quelli causati dalla malaria: febbre, brividi e
debolezza. Gli attacchi duravano dalle due alle tre ore
immediatamente dopo la somministrazione del principio attivo;
una volta terminati gli effetti del farmaco, egli non aveva ulteriori
problemi di salute. Improvvisamente Hahnemann ebbe un’idea:
ciò che nei sani provocava la febbre, era lo stesso principio che
la guariva nei soggetti malati (Il simile guarisce il simile: I°
principio dell’O.). Allora incominciò a provare innumerevoli
sostanze su di sé, sulla sua famiglia e sui suoi amici registrandone
ogni sintomo.
Ora noi sappiamo che la malaria viene trasmessa all’uomo tramite
la puntura di una zanzara (Anofele) che inietta nel sangue un
protozoo: il Plasmodio. Esso si va a posizionare nelle cellule
epatiche e di lì procede con il suo ciclo replicativo di
moltiplicazione che richiede diverse ore a seconda della specie.
Questo causa il fenomeno della febbre ad intermittenza. L’estratto
di china, posizionandosi anch’esso nelle cellule epatiche,
impedisce la replicazione del Plasmodio favorendo la guarigione
del paziente.
Gli effetti rilevati da Hahnemann su sé stesso, successivamente
non si riuscirono ad ottenere in alcun altro esperimento. Poiché
Hahnemann aveva assunto chinino quando era più giovane, si
ritiene che nel corso dei suoi esperimenti, egli abbia sviluppato
una specie di allergia che ha causato i sintomi tipici da lui
descritti. Tuttavia, egli scambiò tali sintomi per quelli della
malaria e i suoi studi continuarono a dirigersi in questo senso.
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Come funziona: Iniziamo con un esempio pratico. Un paziente ha
la diarrea. Tutti sappiamo che l’olio di ricino in soggetti sani
provoca diarrea. Secondo i principi dell’omeopatia il paziente
dovrebbe prendere olio di ricino per curarsi. Ma se il malcapitato
prendesse olio di ricino nella dose normale, dovrebbe
probabilmente trascorrere tutto il suo tempo al bagno. Ecco perché
il medicinale deve essere diluito. Qui giungiamo al II° principio
per l’O.: la diluizione. La diluizione viene definita tramite la
lettere “D” che sta per “decimale” seguita da un numero arabo, a
volte al posto del “D” si usa il “C” o “CH” (es. D 10 = una
diluizione di un centimetro cubo su 10 miliardi di centimetri
cubici, praticamente un cucchiaino da caffè diluito in un serbatoio
grande quanto un campanile alto 100 metri). Molti omeopati
lavorano con diluizioni ancora più grandi. Lo stesso Hahnemann
propose la diluizione D 30 per la quale, capite bene, in una
bottiglia non si troverebbe più neanche una molecola del principio
attivo medicinale.
Per spiegare come il farmaco sia ancora efficace, dobbiamo
giungere al III° principio fondamentale per l’O.: il
potenziamento o scuotimento. Questo ci conduce nel mondo
dell’astrologia, del buddismo e dell’induismo. Infatti nell’O. si
parla di forza vitale, di armonia con l’energia terrestre, di
corpo eterico. Per Hahnemann i farmaci omeopatici non hanno
un effetto chimico, ma un effetto dinamico, perché entrano in
gioco delle forze esterne.
Già negli anni giovanili Hahnemann era diventato Frammassone.
Hahnemann abbracciò la filosofia di Confucio ed era un
conoscitore di Mesmer, lo scopritore del magnetismo animale e
dell’ipnosi.
Hahnemann adorava la saggezza orientale e su essa basava i suoi
studi.
Un omeopata, per produrre un medicinale, prepara per prima cosa
un estratto, ad esempio di foglie tritate di ortica, dalle quali ricava
il principio attivo per mezzo dell’alcool. Successivamente, prende
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una parte di questo estratto, la diluisce con 9 parti di solvente e
scuote la soluzione in una provetta. In tal modo ha ottenuto la
diluizione di un decimo, quindi D 1, oppure, in termine tecnico, la
“potenza” D 1. Per ottenere D 2, egli prenderà nuovamente una
parte della soluzione D 1 e la scuoterà insieme a 9 parti di
solvente. Il principio omeopatico viene quindi diluito di dieci in
dieci (diluizioni scalari si dice in termini laboratoristici), sebbene
si potrebbe fondamentalmente agire diluendo direttamente una
goccia di estratto in 999.999 gocce di solvente, per es., ed ottenere
direttamente la soluzione D 6. Tuttavia Hahnemann era convinto
“che il processo di scuotimento significhi di più di una semplice
diluizione. Attraverso lo scuotimento (potenziamento) si libera
una potenza dinamica.” Cioè, Hanemann credeva che tramite il
processo di scuotimento si potesse introdurre “forza vitale” nel
medicinale omeopatico. C’è la dottrina della spiritualizzazione
della materia, perché la forza guaritrice è di tipo spirituale e non
chimico. La immaginaria forza che di solito viene trasmessa
direttamente al paziente con scongiuri magici ed imposizione delle
mani, qui viene trasmessa nel medicinale omeopatico e propagata
direttamente.
Su chi funziona? Tutti i medici sanno come la mente umana
possa influenzare la salute del corpo: molte patologie vengono
somatizzate, cioè immaginate dall’individuo; delle ansie si
trasformano in disturbi anche gravi dell’apparato gastroenterico;
stanchezza e stress possono portare a disturbi neurolettici vari;
mentre un morale allegro può aiutare l’organismo a combattere
una patologia e contribuire in maniera preponderante alla
guarigione; ecc..
I farmaci omeopatici funzionano abbastanza bene su pazienti
influenzabili psicologicamente. Si può dire che “chi ci crede” ne
può trarre qualche beneficio, a meno che non abbia una patologia
veramente seria. Infatti, esperimenti effettuati su bambini in tenera
età, non influenzabili ancora dai genitori, hanno portato al
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completo fallimento della medicina omeopata. Inoltre medicine
omeopatiche non hanno mai portato a guarigione patologie gravi
quali, ad es., leucemie e cancro.
Hahnemann sperimentò 60 sostanze su sé stesso. Oggi, gli
omeopati hanno sperimentato più di 1000 sostanze: minerali,
estratti di piante, escrementi di animali, veleni di serpenti e di
ragni, insetti interi frantumati, ecc..
L’omeopatia non intende spiegare l’essenza delle malattie, ritenuta
da Hahnemann inconoscibile, ma si preoccupa unicamente della
terapia. Essa cerca di trovare un rimedio che corrisponda
esattamente all’individuo malato.
L’O. oggi ha successo fondamentalmente perché si presenta come
“medicina della persona” con un rimedio individuale e naturale.
Spesso si sente parlare di malati che corrono da un medico
all’altro senza trovare un aiuto reale. Messi di fronte ad una
medicina tecnica, impersonale, che ha molto poco tempo per loro
come la medicina tradizionale, i pazienti sono attirati dal medico
omeopata. Questi si interessa a lungo del malato e dice di volerlo
curare con delle medicine “adattate” alla sua persona.
Cosa dice la scienza: Benché il sistema sostanzialmente empirico
dell’O. non abbia sicure basi scientifiche, occorre notare che il suo
principio basilare si ritrova nell’impiego classico della
desensibilizzazione
specifica,
della
sieroterapia,
dell’autoemoterapia, della vaccinoterapia. Un esempio è il vaccino
contro l’influenza: virus uccisi o indeboliti vengono introdotti
sotto pelle e proteggono il paziente proprio dall’infezione causata
da simili virus. Tuttavia qui entra in gioco la stimolazione del
sistema immunitario del corpo umano, che non viene affatto
sollecitato dai medicinali omeopatici.
Bisogna puntualizzare che in diversi casi le patologie
nell’organismo umano hanno una regressione spontanea,
raramente anche quelle più gravi come il cancro. Questo non può
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essere negato da nessuno. Così molti disturbi che scompaiono
naturalmente, sono invece scambiati dagli omeopati come risultato
benefico del farmaco omeopatico.
Nel momento in cui i guaritori omeopatici devono sottoporsi ad
analisi e controlli, essi rifiutano, oppure ammettono il carattere
soprannaturale dei loro metodi, affermando che il potere guaritore
dell’O. non può essere rilevato tramite metodi scientifici, bensì
con pendolini e con tecniche medianiche.
Questi medici, in ogni caso, dicono di ottenere effetti benefici su
pazienti con farmaci a diluizioni alte.
Per rispondere a queste affermazioni, Piero Angela presenta un
ampio studio sulle medicine alternative riportato sul suo
enciclopedico intitolato “Viaggio nella scienza” uscito qualche
anno fa con Repubblica e sul suo libro “Viaggi nel mondo del
paranormale”, dove viene trattata anche l’O.
Angela riporta uno studio svolto dal prof. Arthur Shapiro al New
York Hospital che ha studiato a fondo questi problemi attraverso
una sorprendente sperimentazione. L’esperimento è quello ormai
noto “dell’effetto placebo” (dal lat.: “io farò piacere”).
Supponiamo di avere due pillole: un tranquillante e una semplice
pillola di farina senza alcun potere medicamentoso. Quale delle
due può provocare un maggior effetto? Naturalmente il farmaco.
Ma se si fa credere al paziente che la pillola di farina che sta
prendendo è un farmaco molto efficace, quale potrà essere la
conseguenza? La suggestione potrà provocare nel paziente un
effetto benefico malgrado si tratti di una pillola innocua, cioè di un
placebo. Comparando questo gruppo di pazienti ad un altro uguale
che prendeva realmente il farmaco, non si è rilevata alcuna
differenza. La pillola finta e quella vera funzionavano nello stesso
modo.
Così agiscono i farmaci omeopatici, hanno un effetto placebo
agendo sulla psiche del malato, come avevamo già accennato
precedentemente.
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Piero Angela afferma ancora che molte volte i medici tradizionali
si trovano a dover curare pazienti con patologie gravissime ormai
terminali che da anni si erano curati con farmaci omeopatici.
A seguito di queste affermazioni, Piero Angela è stato denunciato
per aver diffamato l’O. Ma il tribunale di Catania ha assolto
Angela condannando l’O., considerandola priva di valore
scientifico e definendola “medicina delle emozioni”. La Stampa
del 21 maggio 2004 scrive a questo proposito: “ nonostante la
sentenza molti si rivolgono all’O. Ma come mai? Questo rivela ciò
che la scienza non potrà mai dimostrare: che molte malattie
nascono nel cervello e sono conseguenze di errori spirituali.”
Il cristiano e l’O.: L’O. è certamente la terapia parallela più
controversa per un cristiano. La sua nascita si basa su un piano
occulto del suo fondatore. Tuttavia molti farmacisti affermano
oggi che non tutti i farmaci omeopatici vengono fabbricati
secondo le procedure dell’occulto, ma non sanno specificare quali.
Dunque si impone la prudenza prima di tutto.
Abbiamo imparato che l’O. è il frutto della filosofia e della
religione indù, panteista ed esoterica. Per trovare il rimedio, il
principio attivo curante, i ricercatori utilizzano molto spesso delle
pratiche occulte come il pendolo, le sedute spiritiche, attraverso i
medium che chiedono le informazioni agli spiriti. Molti celebri
medici omeopati affermano questo. L’influenza occulta, per natura
nascosta, mascherata, spesso dissimulata dietro una teoria
parascientifica, non sparisce e non può essere neutralizzata con un
approccio superficiale accontentandosi solo di negare la sua
esistenza.
Satana ha un enorme catalogo di mezzi con i quali ci vuole
apertamente od occultamente separare dalla salvezza ottenuta in
Cristo Gesù. Ecco che egli ci offre anche diversi metodi di
guarigione. Molti cristiani non riescono a distinguere quali di
questi metodi vengono camuffati e trasmessi dal Nemico, e quindi
diventano preda di pratiche poco serie e affidabili, soprattutto se
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vogliono guarire ad ogni costo, invece di ricercare ad ogni costo la
volontà di Dio per loro.
Un vero cristiano si preoccupa prima di tutto di piacere a Dio e la
Bibbia, parola di Dio, è la sua sola autorità.
L’O. vuole dare guarigione attraverso sostanze dinamizzate,
attraverso l’energia cosmica.
Ma di questa energia è possibile sentirne parlare nella Bibbia?
Leggiamo in Ef 2:1-2 “voi eravate morti nelle vostre colpe e nei
vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo
l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza
dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli”.
L’energia cosmica è la potenza dell’aria e il principe di questa
potenza è Satana. Gesù Cristo ci dà lo Spirito Santo e non
l’energia cosmica.
La Bibbia avverte chiaramente l’uomo delle conseguenze di certe
pratiche occulte molto stimate dagli omeopati: leggiamo in
- Deut. 18:10-12 “Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo
figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né
astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né incantatore, né chi
consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, perché il
Signore detesta chiunque fa queste cose”.
- Osea 4:12-14 “Il mio popolo consulta il suo legno, e il suo
bastone gli dà il responso (pendolino!); poiché lo Spirito della
prostituzione lo svia, esso si prostituisce allontanandosi dal suo
Dio… il popolo che non ha discernimento, corre alla rovina”.
Dio considera queste cose dei peccati ai Suoi occhi; è una
prostituzione spirituale, un abominio. Il Suo avvertimento è
solenne.
Il contatto con la forza immateriale, la forza invisibile del mondo
eterico che agisce nel farmaco, sporca il cristiano. L’influenza
occulta nell’O. che si trasmette all’individuo, lo conduce,
coscientemente o inconsciamente, sotto l’influenza demoniaca. Ne
risulta molto spesso un legame con Satana. Si può essere guariti da
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una malattia fisica, ma poi si installa uno squilibrio psichico e la
vita spirituale regredisce.
I cristiani non devono lasciarsi sedurre dal fatto che l’O. dà luogo
a delle sorprendenti guarigioni. Non è affatto il caso di negarle,
anche se la medicina scientifica non riesce a dare spiegazioni. La
Bibbia ci insegna che Satana, per mezzo degli uomini, è capace di
fare dei miracoli e delle guarigioni. Leggiamo in:
- Matteo 24:24 “perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e
faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche
gli eletti”.
- 2 Tess. 2:9,11,12 “La venuta di quell’empio avrà luogo, per
l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di
segni e di prodigi bugiardi..”, “perciò Dio manda loro una potenza
d’errore perché credano alla menzogna”, affinché tutti quelli che
non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell’iniquità,
siano giudicati”.
Cosa bisogna fare se abbiamo assunto farmaci omeopatici e ci
siamo esposti a delle influenze occulte?
Prima di tutto bisogna pentirsi, riconoscere di aver sbagliato e
disobbedito a Dio, senza cercare delle scuse (non lo sapevo, ero
nell’ignoranza…) e separarsi da questa influenza non assumendo
più farmaci omeopatici e buttando quelli che eventualmente si
possedevano. Credere con tutto il cuore alla liberazione totale
attraverso il sacrificio ed il sangue prezioso di Gesù Cristo sulla
croce. Il Signore Gesù è venuto per salvare e liberare. Leggiamo
in:
- 1 Giov. 1:9 “Se confessiamo i nostri peccati Egli è fedele e
giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità”.
- Giov. 8:36 “Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente
liberi”.
Se dopo questo esposto, una persona che si dice cristiana
convertita, nata di nuovo, vuole ancora tergiversare e trovare delle
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scuse per continuare ad assumere farmaci omeopatici, è chiaro che
si trova nella condizione di quei ribelli che con orgoglio rifiutano
di sottomettersi alla Parola di Dio, ed è certo che questa
disobbedienza non rimarrà senza conseguenze per la sua vita
spirituale e anche fisica.
Lasciamoci guidare nelle nostre scelte dallo Spirito Santo, che ci
darà la saggezza divina e ci rivelerà la volontà del Padre.
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